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Chiara Talone

Madagascar – 10 – Tradizioni, cibi, bevande locali

Quali sono alcune curiosità e quali le leggende maggiori del Madagascar?

 

The Walking Dead: Gli zombi del Madagascar
Il culto degli antenati, la magia e la superstizione sono onnipresenti in Madagascar. La maggior parte dei malgasci teme e venera i morti allo stesso tempo. Molti credono che le anime dei defunti vivano ancora in mezzo a loro. Questi spiriti degli antenati, in malgascio Lolo Vokatra, sono in grado di vedere, guidare e proteggere famiglie, amici e conoscenti, e persino l’intera comunità.

I piccoli spiriti della foresta – Kalanoro
Morgennebel: Molti miti e leggende circondano i Kalanoro, i piccoli spiriti della foresta del Madagascar. Si dice che i gruppi etnici dei Betsimisaraka, dei Sakalava e dei Bara fossero i primi esseri umani simili al leggendario Vazimba. I Tanala li chiamano Fahasivy. Kalanoro è particolarmente piccolo, alto nemmeno un metro. Nonostante le loro piccole dimensioni, sono insolitamente forti.

Libertalia, la repubblica dei pirati: Mangabe
Alla fine del XVII secolo il Madagascar divenne l’epitome della pirateria. Si dice che la famigerata repubblica dei pirati, Libertalia, sia esistita nel nord-est dell’isola. Si dice che tutto sia iniziato con il pirata James Misson. Si dice che fosse un francese della Provenza.

Perché le radici dei baobab raggiungono il cielo
Una leggenda malgascia racconta che c’erano tempi in cui gli alberi potevano ancora camminare. A quel tempo c’era anche un grande lago la cui acqua era così limpida e calma che giaceva lì come uno specchio. Ogni volta che passavano davanti al lago, i baobab si fermavano. Si rattristarono quando videro il proprio aspetto riflesso nell’acqua.

Ranoro, la Figlia dell’Acqua
Molti secoli fa, ai tempi dei Vazimba, esistevano le Zazavavindrano, le figlie dell’acqua. Uno di loro era Ranoro. Questa è la sua storia. Un giorno, un giovane del Betsileo corse al fiume Mamba negli altopiani centrali del Madagascar. Il nome dell’uomo era Andriambodilova.

L’arte della parola: Kabary
Famadihana: In Madagascar il tempo spesso non gioca un ruolo, ma parlarsi a lungo sì. Una forma di discorso è particolarmente popolare sull’Isola Rossa: il Kabary. Kabary è la parola per un discorso per il quale molte persone sono insieme nello stesso posto.

Le tombe dei Vazimba
Un’antica leggenda narra che i primi abitanti del Madagascar furono i Vazimba. Venivano da lontano su barche attraverso il grande mare per colonizzare la nuova terra che chiamavano Madagascar. Secondo la leggenda, hanno trovato la loro casa negli Tsingy, le rocce aguzze di Bemaraha, nel Madagascar occidentale.

Tabù e tradizioni: I Fady in Madagascar
Famadihana Come viaggiatore in Madagascar, prima o poi sentirai parlare di fady. Fady è la parola malgascia per tabù e probabilmente deriva dall’indonesiano “pady”. Ma tabù non è l’unico significato di questa parola, è anche usata per chiamare qualcosa di sacro. I Fady sono regole che riguardano situazioni così come persone, animali, luoghi.

Da dove viene il nome Vazaha per i bianchi
C’era una volta, molto tempo fa, un giovane re e sua moglie vivevano sulla costa occidentale del Madagascar, a Menabe. Questo re amava parlare davanti al suo popolo e dare Kabarys. Un giorno, durante uno dei suoi Kabarys, un bambino iniziò a piangere. Quando non si fermava e la madre non riusciva a calmare il bambino, il re si arrabbiò.

Questi alcuni dei cibi tradizionali più famosi del Madagascar:

  • Ciambelline malgasce con litchi e gelato al pistacchio
  • Torta di manioca al cocco
  • Pollo al cocco con riso e insalata di pomodori
  • Insalata calda di mango
  • Dolci ripieni
  • Tonno su insalata di verdure
  • Crema di banana e ananas
  • Salsa di arachidi al peperoncino
  • Bastoncini di pollo fritti con insalata di riso e carote
  • Torta alla banana
  • Spiedini di Zebù con pasticcini di patate e melanzane
  • Torta al ananas rovesciata
  • Salsa di arachidi
  • Noodles fritti
  • Medaglioni di manzo con salsa al pepe e manioca al sesamo
  • Banana al forno con miele
  • Panino allo zebù
  • Carne ai tre peperoni con riso al cocco e insalata di cetrioli

 

Le bevande tipiche del Madagascar

Il Madagascar offre una varietà di bevande uniche e deliziose, spesso riflettenti la sua ricca cultura e le risorse naturali disponibili sull’isola. Ecco alcune delle bevande tipiche del Madagascar:

Ranonapango: È una bevanda tradizionale malgascia preparata con acqua bollita e riso. Viene spesso servita calda ed è una bevanda di base nelle comunità rurali.

Café Gasy (caffè malgascio): Il Madagascar produce caffè di alta qualità, e una tazza di caffè malgascio è un must per gli amanti del caffè. Il gusto può variare a seconda della regione di provenienza dei chicchi di caffè.

Tsaky: È un tè malgascio fatto con foglie di tè rosso. Viene solitamente servito caldo con zucchero o miele e a volte con latte di cocco.

Malagasy Cocoa (cacao malgascio): Grazie alla sua produzione di cacao, il Madagascar offre anche deliziosi prodotti a base di cioccolato e bevande al cacao.

Rhum Arrange: Questa è una bevanda alcolica tipica del Madagascar. È una specie di rum fatto con ingredienti come frutta, spezie e erbe, lasciati macerare per ottenere sapori e aromi unici.

Toaka Gasy: È un distillato tradizionale di riso o canna da zucchero, spesso preparato in modo artigianale. È una bevanda alcolica molto forte.

Betika: È una bevanda popolare a base di acqua di cocco mescolata con latte di cocco e riso. Viene spesso servita nelle celebrazioni o per rinfrescarsi nelle giornate calde.

Sorona: Una bevanda a base di latte di zebù (bovini tipici del Madagascar) fermentato con il latte fresco. Viene spesso consumata durante le cerimonie tradizionali.

Litchel: È una bevanda analcolica a base di litchi, una frutta tropicale abbondante nel Madagascar. È una bevanda rinfrescante e dolce.

Queste sono solo alcune delle bevande tipiche del Madagascar. L’isola offre molte altre specialità regionali e bevande fatte con ingredienti unici che rendono l’esperienza culinaria malgascia interessante e variegata.

 

 

 

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Tanzania – 10 – Tradizioni, cibi, bevande locali

Quali sono i piatti tradizionali di maggior interesse?
Ugali: una sorta di polenta a base di farina di mais, spesso accompagnata da verdure o carne. Piatto tradizionale delle aree interne e del nord del paese;
-L’ugali è considerato il piatto nazionale della Tanzania ed è il più conosciuto e apprezzato dai turisti. Si tratta di un impasto farinoso a base di farina di mais bianca che viene servito con condimenti vari a base di carne, pesce o verdure. E’ il piatto più popolare della cucina tanzaniana. E’ generalmente servito con salse o sughi piccanti a base di carne, pesce o verdure. Tuttavia, può essere anche accompagnato da altri condimenti come il burro, il latte, il formaggio o la salsa di pomodoro. Può essere servito con verdure come spinaci, fagioli, piselli o carote. Nel paese l’ugali viene spesso accompagnato da stufati di carne o pesce, come il matoke, banane, legumi bolliti cotte con carne o pesce affumicato.
-Altri piatti di carne tipici della cucina tanzaniana includono:
shish kebab, spiedini di carne d’agnello marinati con spezie e condimenti.
Pilau: riso speziato con chiodi di garofano, cannella e cardamomo, spesso accompagnato da carne o verdure.
Nyama choma: carne alla griglia, spesso di capra o di agnello, servita con ugali e verdure.
Sambusa: frittelle triangolari ripiene di fagioli o salsa di carne.
Chapatis: pane piatto simile a una tortilla, spesso servito con carne o verdure.
Mandazi: dolce fritto simile a un donut, spesso servito a colazione.
Kachumbari: insalata di pomodori, cipolle e peperoncino.
Pweza wa nazi: polpo in salsa di cocco.
Mkamba Wa Tangawizi: gamberi in salsa di zenzero.
Coconut bean soup: zuppa di fagioli e cocco.

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La cucina tanzaniana è molto varia e include anche piatti a base di anatra, carne di bufalo e altri ingredienti locali.

Quali le bevande della tradizione che possiamo provare ed assaggiare durante il soggiorno in Tanzania?
Chai: un ottimo tè speziato con cannella, chiodi di garofano e zenzero. Ecco una ricetta per preparare il chai tanzaniano:

Ingredienti: – 2 tazze di acqua; – 2 cucchiaini di tè nero; – 1 bastoncino di cannella; – 2 chiodi di garofano; – 1 pezzetto di zenzero fresco; – 1 tazza di latte; – 2 cucchiaini di zucchero

Preparazione: 1. In una pentola, portare l’acqua a ebollizione;
2. Aggiungere il tè, la cannella, i chiodi di garofano e lo zenzero; 3. Far bollire per 5-10 minuti; 4. Aggiungere il latte e lo zucchero; 5. Mescolare bene e far bollire per altri 5 minuti; 6. Filtrare il tè e servire caldo.
Il chai tanzaniano può essere personalizzato a piacere, aggiungendo o eliminando spezie o regolando la quantità di zucchero.

Kahawa: caffè tanzaniano, spesso servito con spezie come la cannella.
Tembo: bevanda a base di succo di frutta, spesso di mango o di ananas.
Tangawizi: bevanda a base di zenzero, spesso servita fredda.
Mbege: bevanda a base di banana fermentata.
Pombe: birra di mais o di riso, spesso fatta in casa.
Mnazi: bevanda a base di latte di cocco.
Ubuyu: bevanda a base di frutti di baobab.
Supu ya ndizi: zuppa di banana verde.
Maziwa lala: latte fermentato.
Mtindi: yogurt fatto in casa.
Tamarind juice: succo di tamarindo.
Ginger beer: birra allo zenzero.
Coconut water: acqua di cocco servita ghiacciata.
Red banana smoothie: frullato di banana rossa.

 

 

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Madagascar – 09 – Popolazione e cultura

Madagascar, situata al largo della costa orientale dell’Africa, è un’isola unica e affascinante che vanta una popolazione e una cultura ricche e diverse. Con una popolazione di oltre 26 milioni di abitanti, Madagascar è il quarto paese più grande dell’Africa e offre una varietà di tradizioni, lingue e usanze che riflettono la sua storia e la sua diversità etnica. In questo saggio, esploreremo la popolazione e la cultura di Madagascar, evidenziando l’importanza di preservare e valorizzare questa ricchezza culturale unica.

La popolazione di Madagascar è composta da diverse etnie, tra cui i Merina, i Betsileo, i Betsimisaraka e i Tsimihety. Ogni gruppo etnico ha le proprie tradizioni, lingue e costumi, che contribuiscono alla diversità culturale dell’isola. Ad esempio, i Merina sono noti per la loro abilità agricola e la loro organizzazione sociale stratificata, mentre i Betsimisaraka sono famosi per la loro abilità nella pesca e nella navigazione. Questa diversità etnica è un tesoro culturale che va preservato e valorizzato, poiché contribuisce alla ricchezza e all’unicità di Madagascar.people riding on kayak on body of water during daytime

La cultura malgascia è altrettanto affascinante e variegata. La musica e la danza sono elementi centrali della cultura malgascia, con stili e ritmi unici che riflettono la storia e le influenze culturali dell’isola. La musica tradizionale malgascia è caratterizzata dall’uso di strumenti musicali come il valiha, uno strumento a corda simile a una cetra, e il kabosy, una chitarra a quattro corde. La danza malgascia è altrettanto vibrante e coinvolgente, con movimenti eleganti e ritmi coinvolgenti che raccontano storie e tradizioni.

La lingua malgascia, parlata da quasi tutti gli abitanti di Madagascar, è un altro aspetto importante della cultura del paese. La lingua malgascia ha radici nel gruppo di lingue austronesiane e presenta diverse varianti regionali. La sua preservazione e promozione sono fondamentali per mantenere viva la cultura malgascia e garantire la continuità delle tradizioni e delle storie tramandate di generazione in generazione.

Tuttavia, nonostante la ricchezza e la diversità della popolazione e della cultura di Madagascar, ci sono sfide che minacciano la loro sopravvivenza. L’influenza della globalizzazione e l’omogeneizzazione culturale rappresentano una minaccia per la diversità culturale di Madagascar. È fondamentale che il governo e la comunità internazionale si impegnino a preservare e valorizzare la cultura malgascia, promuovendo l’educazione, la conservazione dei siti culturali e l’accesso alle risorse culturali.

In conclusione, la popolazione e la cultura di Madagascar sono un tesoro unico e prezioso che va preservato e valorizzato. La diversità etnica, le tradizioni, la musica, la danza e la lingua malgascia contribuiscono alla ricchezza culturale dell’isola. È fondamentale che il governo e la comunità internazionale si impegnino a proteggere e promuovere questa diversità, garantendo la sopravvivenza delle tradizioni e delle storie malgasce per le generazioni future. Solo attraverso la preservazione e la valorizzazione della cultura malgascia possiamo apprezzare appieno la bellezza e l’unicità di Madagascar.

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Tanzania – 04 – Quali sono le caratteristiche dell’ambiente del paese meta del tuo viaggio?

La Tanzania ha una serie di diversi ambienti con una geografia particolare e caratteristiche proprie:

“Altopiano centrale tanzanese”: Questa regione è caratterizzata da un vasto altopiano con pianure e aree seminative. Dedito alla agricoltura ed alla pastorizia. L’espandersi di queste attività umane hanno fatto sparire immensi territori occupati da foreste e boscaglia. Le distese arboree sono sempre più ristrette.
“Costa orientale”: Si affaccia sull’oceano Indiano ed è calda e umida. E’ lunga circa 800 chilometri e si estende dal confine con il Kenya a nord fino al confine con il Mozambico a sud. E’ caratterizzata da una vasta pianura alluvionale che si estende fino a 80 chilometri nell’entroterra. Ricca di foreste di mangrovie e paludi, la regione costiera è anche famosa per le sue spiagge di sabbia bianca e le acque cristalline dell’oceano Indiano. Dar es Salaam, capitale della Tanzania è la più grande città e si trova sulla costa orientale del paese. Tra i porti presenti nella regione costiera il porto di Dar es Salaam e il porto di Tanga.

In sintesi, la costa orientale della Tanzania è una regione di grande importanza economica e turistica, caratterizzata da un clima caldo e umido, foreste di mangrovie, spiagge di sabbia bianca e importanti porti commerciali.

“Nordest montuoso – regione del Kilimangiaro”: Questa regione è montuosa e include i vulcani Meru e Kilimangiaro, è il punto più alto del continente africano.
“Zone savaniche”: Le regioni centrali del paese presentano aree immense di savana arbustiva, mentre nelle zone più umide nel nord ovest del paese, verso il lago Vittoria, prevale la savana-umida tenuta a parco.
“Parchi nazionali”: La Tanzania ha diversi parchi nazionali, tra cui il Parco nazionale del Serengeti, il Cratere di Ngorongoro e il Parco nazionale di Arusha. Questi parchi sono famosi per la loro fauna selvatica, tra cui i “big five” africani: leoni, elefanti, bufali, leopardi e rinoceronti.

Come tutti sappiamo la Tanzania è famosa per i suoi parchi nazionali, che ospitano una vasta gamma di fauna selvatica e ti offrono l’opportunità di fare safari indimenticabili. Qui di seguito alcuni dei parchi nazionali più famosi della Tanzania e dove si trovano:

“Parco nazionale del Serengeti”: Situato nel nord della Tanzania, ad est del lago Vittoria, il Parco nazionale del Serengeti è famoso per la sua vasta pianura, che si stende a perdita d’occhio, e per la migrazione annuale di oltre un milione di gnu e zebre. E’ territorio di migrazione e di stanziamento di migliaia di specie di animali.

– “Cratere di Ngorongoro”: Situato nel nord della Tanzania, è un immenso cratere vulcanico che ospita una vasta gamma di fauna selvatica, tra cui elefanti, rinoceronti, leoni e ghepardi. Territorio di passo di centinaia di specie che si vengono a dissetare in particolare nelle stagioni calde e nei periodi secchi.

– “Parco nazionale di Arusha”: Situato sempre a nord della Tanzania, vicino ai grandi vulcani, primo tra tutti il Kilimangiaro, è famoso per la sua fauna selvatica, tra cui giraffe, zebre e colobi.

– “Riserva faunistica di Selous”: Situata nel sud della Tanzania nell’area dei grandi parchi è la più grande riserva faunistica dell’Africa e ospita una vasta gamma di fauna selvatica. Migliaia di specie diverse di mammiferi, uccelli, rettili ed ogni tipo di insetto. Famosi i branchi di decine di specie diverse di scimmie, elefanti, rinoceronti, leoni e ghepardi.

“Parco nazionale del Ruaha”: Il parco è situato nel centro della Tanzania, ed ospita una vasta gamma di fauna selvatica, tra cui elefanti, bufali, leoni e ghepardi.

La bella ed immensa Tanzania è famosa per i suoi parchi nazionali, ma attira per le immense distese di savana, per le montagne più alte dell’Africa e per una costa caratterizzata da spiagge con un mare cristallino e particolarmente ospitale. La barriera corallina continua ad attirare gli appassionati di sub.

La Tanzania è un paese ricco di bellezze naturali e attrazioni da visitare. Ecco una lista di dieci posti da visitare, selezionati dalle fonti di ricerca:

1. Kilimanjaro – la montagna più alta dell’Africa[1]

2. Serengeti – un’immensa distesa di savana e habitat naturale di molte specie animali[1][2][3]

3. Zanzibar – un’isola con spiagge da sogno e atmosfera orientale[1][2]

4. Parco Nazionale di Tarangire – un parco con una grande varietà di animali e imponenti baobab[1][4][3]

5. Parco Nazionale del Cratere di Ngorongoro – un cratere vulcanico con una grande concentrazione di animali selvatici[2][3]

6. Lago Manyara – un lago salato con una grande varietà di uccelli e animali[2][4]

7. Parco Nazionale di Ruaha – un parco meno conosciuto ma con una grande varietà di animali e paesaggi spettacolari[2][5]

8. Isola di Mafia – un’isola con spiagge incontaminate e un mare cristallino[2]

9. Isola di Mnemba – un’isola con spiagge bianche e un mare cristallino, ideale per lo snorkeling[2]

10. Parco Nazionale del Lago Manyara – un parco con una grande varietà di animali e un lago salato[3]

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Madagascar – 08 – Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?

In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali. leggi tutto…

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Madagascar – 07 – Malaria: situazione e prevenzione

  • CHE COSA E’

    La Malaria è una malattia infettiva, (Tutto sulla malaria – CESMET – Clinica del Viaggiatore), acuta, causata da un parassita, il Plasmodio, che entrato nell’organismo attraverso la puntura della zanzara Anopheles, attacca immediatamente le cellule epatiche, creando danni al fegato, e poi parassitando i globuli rossi, con anemia anche grave. Presente nel paese, è una malattia molto legata agli ambienti umidi, alle stagioni piovose ed alle condizioni meteorologiche ed ambientali favorevoli alla riproduzione della zanzara. Il consiglio che ti posso dare è quello di controllare prima di partire l’itinerario del tuo viaggio, le condizioni meteo attuali delle aree dei tuoi soggiorni. Non ti fidare “del sentito dire – non c’è malaria! ” la malaria è presente dove non te lo aspetti e con i cambiamenti climatici la zanzara Anopheles è arrivata a colonizzare anche territori in alta quota, prima non ospitali per l’insetto.
    Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla! E’ possibile prevenirla utilizzando, come prima linea difensiva, repellenti efficaci (VEDI NOZETA – OLIO DI NEEM);

    utile anche l’utilizzo degli zampironi da portare sempre con sé;

    come seconda linea di difesa essenziale l’utilizzo di adeguati farmaci per la chemio profilassi, sicuri ed efficaci, da assumere in particolare nelle stagioni di maggior rischio e nelle aree con rischi elevati di incontro con la zanzara Anopheles;

    una terza linea difensiva consiste nel porre attenzione ad un vestiario idoneo che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, difesa efficace ma spesso difficile a certe latitudini e a certi climi. Anche se dobbiamo ricordarci che più ci si copre meno si soffre il caldo, e meno si bevono bevande ghiacciate e meno si ha sete.  Per approfondire leggi la scheda sulla malaria.

  • NEL PAESE

    Il rischio di infezione malarica, principalmente da Plasmodium falciparum, ma anche da vivax ed altre forme, possibili infezioni da forme miste (prevalenza falciparum e vivax), esiste tutto l’anno in tutto il Paese, ma con più alto rischio nelle zone costiere.

    In particolare esiste un maggiore rischio durante la stagione piovosa e umida e nelle aree del paese dove acquitrini, paludi, fiumi e laghi favoriscono la presenza di zanzare anopheles, attive al tramonto e durante la notte.
    Le aree di savana secca, le aree scarsamente abitate ed i periodi di ridotta presenza di insetti ed in particolare di zanzare costituiscono motivo di riduzione di rischio.
    Le cittadine e le grandi città presentano un rischio di infezione talvolta uguale se non maggiore alle zone periferiche e selvagge.
    Notificata resistenza alla clorochina ma anche alla meflochina ed in parte ad atovaquone. Ridotta resistenza a Doxiciclina.

  • PROFILASSI

    Doxiciclina 100 mg (BASSADO – MIRACLIN senza lattosio),

    è un ottimo farmaco, che personalmente considero di prima scelta per soggiorni in aree turistiche sicure che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, ma anche per soggiorni in aree a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg” è un farmaco di prima scelta non solo per la “prevenzione della infezione malarica” ma anche per la “prevenzione e la cura delle infezioni batteriche intestinali e cutanee” e verso le “infezioni causate da punture di zecca – il temibile tifo esantematico”.
    Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo, cioè per molti mesi. Ti ricordo a questo proposito che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per mesi e mesi, anche oltre un anno, dai ragazzi affetti da acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazione ai raggi solari, sono praticamente ridotti al minimo. L’effetto è ponderale ossia direttamente legato al quantitativo di sostanza presente nel farmaco. In ogni caso ricorda sempre l’uso di creme solari protettive. Il farmaco è a basso costo e non è utilizzabile al di sotto dei 10 anni. In gravidanza l’assunzione di doxiciclina 100 mg è possibile nelle primissime settimane di gravidanza, prima della 16ª settimana, difatti da studi e pratica clinica non sembra comportare rischi per il feto. Resta valida la regola che è importante consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi farmaco durante la gravidanza per valutare i potenziali rischi e benefici.

    Il farmaco è da evitare in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. In profilassi per la malaria si assume tutti i giorni, durante il pranzo con un grosso bicchiere di acqua, dal momento della entrata in area a rischio, durante il soggiorno e per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico. (anche se l’emivita del è breve l’evidenza ci indica in una settimana il mantenimento della assunzione del farmaco).

    Atovaquone-Proguanile (MALARONE)

    Farmaco sul mercato da oltre 20 anni. Farmaco fino a qualche anno fa di prima scelta sia in profilassi che in terapia, è stato abbandonato nella pratica clinica, perché sempre meno efficace. In terapia oramai da anni è sostituito dai F a base di Artemisia Annua. Come non funziona più per la cura della malaria il farmaco è sempre meno efficace anche nella profilassi. Difatti negli ultimi anni è sempre più diminuita l’efficacia nei confronti della malaria, seguendo in parte la sorte delle forme resistenti alla clorochina. Sono state descritte da diversi anni forme di resistenza a cominciare dall’oriente, dai paesi del triangolo d’oro (Thailandia, Laos Myanmar) e poi diffusasi in Africa ed anche nelle Americhe. Il farmaco è ancora utile ed efficace nell’ utilizzo pediatrico. Era utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro. Non è farmaco più da consigliare in queste aree se non nell’età pediatrica.

    Meflochina (LARIAM 250)

    Farmaco utilizzato da oltre 40 anni, un tempo efficace in terapia e profilassi, attualmente ha una efficacia molto bassa in profilassi e nulla in terapia. Non è più da utilizzare sia negli adulti che anche in età pediatrica. Anche per il LARIAM vale il ragionamento fatto per il MALARONE. La Meflochina è stata sospesa nella terapia per la malaria perché non più efficace. La forte resistenza è iniziata in estremo oriente per poi estendersi in tutto l’Oriente, il Medio Oriente, l’Africa ed in fine le Americhe. E’ stata dimostrata fin dall’inizio la sicurezza del farmaco nelle donne in gravidanza con le quali eventualmente può ancora essere utilizzato, per quella ancora scarsa efficacia, ma pur sempre presente.
    Il farmaco era utilizzato in soggetti in buone condizioni di salute. Non era da utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in modo assoluto in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Molto favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro. Ma l’esperienza pluriennale ci dice che il farmaco è fortemente inefficace vista l’elevata resistenza dei plasmodi, sviluppata da anni.  Dr. Paolo Meo – medico tropicalista – direttore Cesmet

     

  • AL RIENTRO

    In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.

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Madagascar – 06 – Vaccinazioni

Vaccinazioni obbligatorie

Un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto per i viaggiatori oltre 9 mesi di età in arrivo da paesi a rischio di trasmissione febbre gialla e per i viaggiatori che hanno transitato per più di 12 ore in un aeroporto di un paese con il rischio di trasmissione della febbre gialla Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.

Vaccinazioni consigliate

  • Altre vaccinazioni consigliate:E’ consigliata la vaccinazione per la DENGUE ?. 
    Vista la presenza di focolai contenuti nel paese è consigliato valutare la possibilità di effettuare il nuovo vaccino per la DENGUE in caso di effettivo bisogno.La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive. Importante valutare l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGAPer informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

    E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE A

    E’ consigliata la vaccinazione per FEBBRE TIFOIDEper saperne di più….

    SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI    
    E’ consigliata la vaccinazione per il colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

    Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

    E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE B ? per saperne di più….
    Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    E’ consigliata la vaccinazione per MENINGITE MENINGOCOCCICA? per saperne di più…
    Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    E’ consigliata la vaccinazione per TETANO?    per saperne di più…
    E’ consigliata la vaccinazione per POLIOMIELITE?
    In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
    Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    VACCINAZIONI DI ROUTINE
    Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.

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Madagascar – 04 – Quali sono le caratteristiche dell’ambiente del paese meta del tuo viaggio?

Il Madagascar, l’isola più grande dell’Africa e la quarta più grande del mondo, è un paese ricco di biodiversità e caratteristiche ambientali uniche. Situato nell’Oceano Indiano, al largo della costa orientale dell’Africa, Madagascar è famoso per la sua flora e fauna straordinarie, che non si trovano da nessun’altra parte del mondo. Questo articolo esplorerà le caratteristiche principali dell’ambiente di Madagascar, concentrandosi sulla sua ecologia unica, i suoi paesaggi mozzafiato e le sfide ambientali che il paese affronta.

La biodiversità di Madagascar è senza dubbio la sua caratteristica più distintiva. L’isola è separata dal continente africano da oltre 160 milioni di anni, il che ha permesso lo sviluppo di una flora e fauna uniche e altamente specializzate. Circa il 90% delle specie di piante e animali presenti a Madagascar non si trovano da nessun’altra parte del mondo. Questa straordinaria diversità biologica è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui l’isolamento geografico, il clima vario e la varietà di habitat presenti sull’isola.

I paesaggi di Madagascar sono altrettanto impressionanti. L’isola è caratterizzata da una grande varietà di ecosistemi, che vanno dalle foreste pluviali tropicali alle praterie, dalle montagne alle spiagge. Le foreste pluviali di Madagascar sono particolarmente affascinanti, con alberi giganti, liane intrecciate e una miriade di specie di piante e animali. Questi habitat unici sono un vero paradiso per gli amanti della natura e offrono opportunità di esplorazione e scoperta senza fine.

Tuttavia, nonostante la sua straordinaria biodiversità e i suoi paesaggi mozzafiato, Madagascar affronta anche una serie di sfide ambientali. La deforestazione è uno dei problemi più urgenti che il paese deve affrontare. Le foreste di Madagascar sono state sfruttate per il legname, l’agricoltura e l’estrazione mineraria, mettendo a rischio molte specie di piante e animali. Inoltre, il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sull’ambiente di Madagascar, con un aumento delle temperature, una diminuzione delle precipitazioni e un aumento dei fenomeni meteorologici estremi.Per affrontare queste sfide, il governo di Madagascar sta adottando misure per proteggere l’ambiente e promuovere la sostenibilità. Sono state istituite numerose aree protette per preservare la biodiversità dell’isola, e sono state introdotte politiche per promuovere l’agricoltura sostenibile e la gestione delle risorse naturali. Tuttavia, molto resta ancora da fare per garantire la conservazione a lungo termine dell’ambiente di Madagascar.Close up of Madagascar Ibis

In conclusione, l’ambiente di Madagascar è caratterizzato da una straordinaria biodiversità, paesaggi mozzafiato e sfide ambientali significative. L’isola è un tesoro naturale unico al mondo, che merita di essere preservato per le generazioni future. La conservazione dell’ambiente di Madagascar richiede un impegno globale per affrontare la deforestazione, il cambiamento climatico e altre minacce ambientali. Solo attraverso sforzi congiunti possiamo garantire che la bellezza e la diversità di Madagascar continueranno a ispirare e affascinare le persone di tutto il mondo.

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Tanzania – 04 – Quali sono le caratteristiche dell’ambiente del paese meta del tuo viaggio?

La Tanzania ha una serie di diversi ambienti con una geografia particolare e caratteristiche proprie:

“Altopiano centrale tanzanese”: Questa regione è caratterizzata da un vasto altopiano con pianure e aree seminative. Dedito alla agricoltura ed alla pastorizia. L’espandersi di queste attività umane hanno fatto sparire immensi territori occupati da foreste e boscaglia. Le distese arboree sono sempre più risrette.
“Costa orientale”: Si affaccia sull’oceano Indiano ed è calda e umida. E’ lunga circa 800 chilometri e si estende dal confine con il Kenya a nord fino al confine con il Mozambico a sud. E’ caratterizzata da una vasta pianura alluvionale che si estende fino a 80 chilometri nell’entroterra. Ricca di foreste di mangrovie e paludi, la regione costiera è anche famosa per le sue spiagge di sabbia bianca e le acque cristalline dell’oceano Indiano. Dar es Salaam, capitale della Tanzania è la più grande città e si trova sulla costa orientale del paese. Tra i porti presenti nella regione costiera il porto di Dar es Salaam e il porto di Tanga.

In sintesi, la costa orientale della Tanzania è una regione di grande importanza economica e turistica, caratterizzata da un clima caldo e umido, foreste di mangrovie, spiagge di sabbia bianca e importanti porti commerciali.

“Nordest montuoso – regione del Kilimangiaro”: Questa regione è montuosa e include i vulcani Meru e Kilimangiaro, è il punto più alto del continente africano.
“Zone savaniche”: Le regioni centrali del paese presentano aree immense di savana arbustiva, mentre nelle zone più umide nel nord ovest del paese, verso il lago Vittoria, prevale la savana-umida tenuta a parco.
“Parchi nazionali”: La Tanzania ha diversi parchi nazionali, tra cui il Parco nazionale del Serengeti, il Cratere di Ngorongoro e il Parco nazionale di Arusha. Questi parchi sono famosi per la loro fauna selvatica, tra cui i “big five” africani: leoni, elefanti, bufali, leopardi e rinoceronti.

Come tutti sappiamo la Tanzania è famosa per i suoi parchi nazionali, che ospitano una vasta gamma di fauna selvatica e ti offrono l’opportunità di fare safari indimenticabili. Qui di seguito alcuni dei parchi nazionali più famosi della Tanzania e dove si trovano:

“Parco nazionale del Serengeti”: Situato nel nord della Tanzania, ad est del lago Vittoria, il Parco nazionale del Serengeti è famoso per la sua vasta pianura, che si stende a perdita d’occhio, e per la migrazione annuale di oltre un milione di gnu e zebre. E’ territorio di migrazione e di stanziamento di migliaia di specie di animali.

– “Cratere di Ngorongoro”: Situato nel nord della Tanzania, è un immenso cratere vulcanico che ospita una vasta gamma di fauna selvatica, tra cui elefanti, rinoceronti, leoni e ghepardi. Territorio di passo di centinaia di specie che si vengono a dissetare in particolare nelle stagioni calde e nei periodi secchi.

– “Parco nazionale di Arusha”: Situato sempre a nord della Tanzania, vicino ai grandi vulcani, primo tra tutti il Kilimangiaro, è famoso per la sua fauna selvatica, tra cui giraffe, zebre e colobi.

– “Riserva faunistica di Selous”: Situata nel sud della Tanzania nell’area dei grandi parchi è la più grande riserva faunistica dell’Africa e ospita una vasta gamma di fauna selvatica. Migliaia di specie diverse di mammiferi, uccelli, rettili ed ogni tipo di insetto. Famosi i branchi di decine di specie diverse di scimmie, elefanti, rinoceronti, leoni e ghepardi.

“Parco nazionale del Ruaha”: Il parco è situato nel centro della Tanzania, ed ospita una vasta gamma di fauna selvatica, tra cui elefanti, bufali, leoni e ghepardi.

La bella ed immensa Tanzania è famosa per i suoi parchi nazionali, ma attira per le immense distese di savana, per le montagne più alte dell’Africa e per una costa caratterizzata da spiagge con un mare cristallino e particolarmente ospitale. La barriera corallina continua ad attirare gli appassionati di sub.

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Tanzania – 03 – Clima, meteo e salute 

 
Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie?

La Tanzania è caratterizzata da un clima tropicale, che è influenzato molto dall’altitudine dei diversi territori.
La stagione delle piogge va da ottobre a maggio, con le due diverse stagioni di pioggia che si susseguono tra i mesi di gennaio e febbraio nella parte estrema nord della Tanzania.
In generale, il clima è caldo e umido sulla costa, mentre gli altopiani nord-occidentali sono più freschi. Non ci sono grandi differenze tra le temperature invernali ed estive, caratteristica dei paesi equatoriali.

Quindi le stagioni sono divise in:
Stagione delle piogge: da ottobre a maggio, con le due stagioni di pioggia unite nei mesi di gennaio e febbraio.

Immagine che contiene aria aperta, erba, nuvola, cielo Descrizione generata automaticamente
Stagione secca: da giugno a settembre;

Durante le piogge il paesaggio cambia notevolmente. Possono variare in intensità e distribuzione a seconda le zone, ma le piogge portano una rigogliosa vegetazione e la crescita dei fiumi e dei laghi. Questo porta ad un aumento della vegetazione, con molte piante che fioriscono e fruttificano, e ad un aumento della fauna selvatica, con molti animali che si nutrono delle piante in fiore e delle nuove foglie Durante la stagione delle piogge in Tanzania, il paesaggio diventa più verde e rigoglioso, con un aumento della vegetazione e della fauna selvatica, e un aumento dei fiumi e dei laghi.

Cambiamenti climatici: le giraffe sono a rischio per le troppe piogge - Focus.it

Durante la stagione delle piogge molti animali possono trovare più cibo e acqua, e può essere più semplice identificarli. Molte specie di animali si riproducono, per l’abbondanza di cibo e acqua. La vegetazione è più fitta e gli animali non hanno bisogno di spostarsi tanto per trovare cibo e acqua. Durante le piogge spesso si formano importanti alluvioni e frane diffuse. Questi fenomeni danneggiano gli habitat degli animali selvatici
In generale, le zone del nord-ovest della Tanzania, come il Serengeti e il Ngorongoro Crater, sono ancora accessibili durante la stagione delle piogge, ma alcune strade sono chiuse a causa delle inondazioni.

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4.Quali conseguenze ha il cambiamento climatico sulle stagioni ed il clima e l’ambiente?

I cambiamenti climatici negli ultimi anni hanno avuto un impatto significativo sull’ambiente del paese. Tra i principali effetti dei cambiamenti climatici in Tanzania vengono evidenziate:
Diminuzione della produttività agricola: gran parte della popolazione vive in aree rurali che dipendono dall’agricoltura pluviale, che è minacciata dall’aumento delle temperature, dalle prolungate siccità e dalle piogge intense ed improvvise.

Immagine che contiene aria aperta, erba, mammifero, bestiame Descrizione generata automaticamente

– Aumento delle malattie: ci sono diverse malattie sensibili al clima che tendono a diffondersi durante le siccità e le inondazioni. La tendenza all’aumento ed al diffondersi di malattie legate all’acqua come il colera, per la fecalizzazione del terreno e la malaria è una spia di come i cambiamenti del clima incidano sull’aumento di tante forme.
– Aumento della vulnerabilità: l’agricoltura e l’allevamento sono i settori dominanti l’economia tanzaniana, che fornisce mezzi di sussistenza, reddito e occupazione. Un aumento della temperatura di 2°C – 4°C potrebbe alterare la distribuzione delle sette zone agro-ecologiche della Tanzania. Le aree che un tempo coltivavano colture perenni sarebbero adatte solamente per le colture annuali.
– Aumento dei costi economici: l’economia della Tanzania è molto dipendente dai settori influenzati dalla variabilità e dai cambiamenti climatici. Si stima che i cambiamenti climatici porteranno a grandi costi economici futuri aggiuntivi che variano tra l’1% e il 2% del PIL annuo entro il 2030.
D’altra parte i cambiamenti climatici stanno avendo un impatto significativo sulla fauna e la flora della Tanzania creando le condizioni per una drastica diminuzione nel territorio. Tra questi:
“la Siccità”: Le frequenti e gravi siccità in molte parti del Paese stanno influenzando la produzione alimentare e la disponibilità d’acqua, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie animali.

Cambiamenti climatici in Africa: problemi ambientali e sociali devastanti

“la Perdita di habitat”: L’espansione agricola mal pianificata, le recinzioni, gli insediamenti, i centri urbani, le strade e altre attività umane stanno causando la perdita di habitat naturali per molte specie animali.
“il Declino delle popolazioni di animali”: molte specie animali stanno vedendo diminuire le loro popolazioni. Ad esempio, nel Serengeti-Mara, la specie dominante, lo gnu, ha registrato un calo del 9% nell’occupazione del territorio, corrispondente a 36 giorni in meno in un anno.
– “Perdita di risorse alimentari”: La siccità, l’erosione, l’inaridimento e la conseguente perdita di risorse alimentari stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di importanti specie animali.
– “Degrado dell’ecosistema”: Lo sfruttamento illegale delle sabbie rivierasche per i bisogni delle imprese edili sta causando l’esaurimento delle risorse e il degrado dell’ecosistema del Lago Vittoria.

Le mani sulla terra dei Masai | Rivista Africa

Quindi gli attuali cambiamenti climatici, caratterizzati da cambio di temperature, lunghi periodi di siccità con improvvise piogge a carattere alluvionale, stanno causando una serie di problemi per la fauna e la flora del paese, tra cui la perdita di habitat, la diminuzione delle popolazioni di animali, la perdita di risorse alimentari e il degrado dell’ecosistema.

Tra le specie animali più si segnalano:
– “ i Leoni”: secondo un articolo di Wired, i cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio i leoni che abitano il Parco Nazionale del Serengeti, la principale e più estesa riserva naturalistica dell’Africa orientale.
– “Specie animali in generale”: Un articolo dell’AGI riporta che il 27% delle specie animali è a rischio estinzione anche in Tanzania, a causa dei repentini cambiamenti climatici e per la perdita di biodiversità.

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Tanzania – 01 – Consigli brevi per chi viaggia nel paese  

Consigli brevi per chi viaggia nel paese 
La Tanzania è un paese ricco di bellezze naturali, tra cui parchi nazionali, riserve, savane infinite, laghi e isole con spiagge da sogno. Organizzare un viaggio alla ricerca degli animali in Tanzania può essere un’esperienza unica e indimenticabile. Quali sono le regole importanti per organizzare un viaggio alla ricerca degli animali o delle bellezze naturali in Tanzania: prima cosa scegli il periodo giusto, ossia la stagione secca da giugno ad ottobre, questo è il periodo migliore per avvistare gli animali selvatici; In questi mesi gli animali si concentrano intorno alle fonti d’acqua e sono più facili da avvistare.

The Ngoro Ngoro Crater - Tanzania

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Poi scegli le aree migliori per osservare la fauna selvatica in una scenografia spettacolare. I parchi, famosi per natura, ambienti ed animali si trovano nei territori settentrionali e sono il Serengeti; il Ngorongoro, il Tarangire e Lake Manyara. Il Parco Nazionale Tarangire con i suoi 2.850 chilometri quadrati è il sesto parco più grande della Tanzania.

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Ngorongoro Crater | Local Moshi Adventures

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Puoi viaggiare per gli immensi territori tanzaniti in tanti modi: utilizzando una jeep; percorrendo alcuni tratti a piedi, con una buona guida, addirittura in mongolfiera, ed anche utilizzando i trasporti interni. Scegli attentamente il tuo safari ed il tuo modo di viaggiare.

Goditi il viaggio che hai organizzato fino alla fine avendo sempre in mente di proteggere la tua salute. Segui i consigli preventivi forniti da chi conosce la situazione e prepara correttamente il viaggio. Consultati con chi ti può fornire giuste indicazioni e viaggia tranquillo. Se vuoi chiedimi informazioni e consigli scrivendo qui e mettendo i dati richiesti. (clicca qui https://www.clinicadelviaggiatore.com/modulo-consulenze-online/).
La prima cosa da fare durante il viaggio consiste nel proteggerti dalle punture delle zanzare ed altri insetti. Questi insetti (vettori) possono trasmettere virus, batteri e parassiti, compresa la malaria in quasi tutto il territorio. Come prima linea di protezione Utilizza repellenti efficaci, anche naturali. Questo prodotto indicato, il NOZETA, è molto efficace, innocuo, utilizzabile anche da neonati, donne in gravidanza, persone con pelli delicate. Possiede una serie di proprietà molto utili in corso di viaggio.

Fai attenzione alla puntura delle zecche. Il problema è reale in particolare dove sono concentrati gli animali selvatici. La malattia è seria, talvolta pericolosa se non diagnosticata, trasmessa dalle zecche. Si tratta del tifo esantematico. Devi prevenire con sostanze non gradite come l’olio di Neem, e devi avere i farmaci giusti per curarla.

La febbre da virus Dengue è diffusa in particolare lungo le coste ma è presente un po’ ovunque. Negli ultimi anni si è diffusa e costituisce un problema sanitario importante anche e soprattutto nelle grandi città. Utilizza, anche per questa malattia, repellenti efficaci, e proteggiti dalle punture e consigliati con lo specialista se è il caso di vaccinarti per la malattia con il nuovo vaccino QDENGA (clicca qui https://www.clinicadelviaggiatore.com/qdenga-il-nuovo-vaccino-contro-la-dengue/.

Utilizza zanzariere e insettifughi. Puoi utilizzare fornelletti o i classici zampironi. Durante il viaggio sono frequenti le diarree da contaminazione dei cibi e dell’acqua. Fai attenzione e segui i consigli che ti fornisco più avanti.

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La malaria è diffusa in tutto il paese e diverse zone a rischio sono descritte più avanti. La malattia si manifesta in particolare durante il periodo delle piogge. La Febbre Gialla, zoonosi in particolare dei primati (alcuni tipi di scimmie), che costituiscono il serbatorio e possono essere portatrici sane del virus. Effettua la vaccinazione contro la febbre gialla, che ti consiglio da conoscitore del territorio. Il virus è trasmesso all’uomo attraverso la puntura dalle zanzare.
Confida sempre nella tua forza immunitaria e nella tua buona salute , ma aiuta il tuo organismo potenziandola con pratiche preventive efficaci.

Dr. Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo

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