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Chiara Talone

Tanzania – 10 – Tradizioni, cibi, bevande locali

Quali sono i piatti tradizionali di maggior interesse?
Ugali: una sorta di polenta a base di farina di mais, spesso accompagnata da verdure o carne. Piatto tradizionale delle aree interne e del nord del paese;
-L’ugali è considerato il piatto nazionale della Tanzania ed è il più conosciuto e apprezzato dai turisti. Si tratta di un impasto farinoso a base di farina di mais bianca che viene servito con condimenti vari a base di carne, pesce o verdure. E’ il piatto più popolare della cucina tanzaniana. E’ generalmente servito con salse o sughi piccanti a base di carne, pesce o verdure. Tuttavia, può essere anche accompagnato da altri condimenti come il burro, il latte, il formaggio o la salsa di pomodoro. Può essere servito con verdure come spinaci, fagioli, piselli o carote. Nel paese l’ugali viene spesso accompagnato da stufati di carne o pesce, come il matoke, banane, legumi bolliti cotte con carne o pesce affumicato.
-Altri piatti di carne tipici della cucina tanzaniana includono:
shish kebab, spiedini di carne d’agnello marinati con spezie e condimenti.
Pilau: riso speziato con chiodi di garofano, cannella e cardamomo, spesso accompagnato da carne o verdure.
Nyama choma: carne alla griglia, spesso di capra o di agnello, servita con ugali e verdure.
Sambusa: frittelle triangolari ripiene di fagioli o salsa di carne.
Chapatis: pane piatto simile a una tortilla, spesso servito con carne o verdure.
Mandazi: dolce fritto simile a un donut, spesso servito a colazione.
Kachumbari: insalata di pomodori, cipolle e peperoncino.
Pweza wa nazi: polpo in salsa di cocco.
Mkamba Wa Tangawizi: gamberi in salsa di zenzero.
Coconut bean soup: zuppa di fagioli e cocco.

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La cucina tanzaniana è molto varia e include anche piatti a base di anatra, carne di bufalo e altri ingredienti locali.

Quali le bevande della tradizione che possiamo provare ed assaggiare durante il soggiorno in Tanzania?
Chai: un ottimo tè speziato con cannella, chiodi di garofano e zenzero. Ecco una ricetta per preparare il chai tanzaniano:

Ingredienti: – 2 tazze di acqua; – 2 cucchiaini di tè nero; – 1 bastoncino di cannella; – 2 chiodi di garofano; – 1 pezzetto di zenzero fresco; – 1 tazza di latte; – 2 cucchiaini di zucchero

Preparazione: 1. In una pentola, portare l’acqua a ebollizione;
2. Aggiungere il tè, la cannella, i chiodi di garofano e lo zenzero; 3. Far bollire per 5-10 minuti; 4. Aggiungere il latte e lo zucchero; 5. Mescolare bene e far bollire per altri 5 minuti; 6. Filtrare il tè e servire caldo.
Il chai tanzaniano può essere personalizzato a piacere, aggiungendo o eliminando spezie o regolando la quantità di zucchero.

Kahawa: caffè tanzaniano, spesso servito con spezie come la cannella.
Tembo: bevanda a base di succo di frutta, spesso di mango o di ananas.
Tangawizi: bevanda a base di zenzero, spesso servita fredda.
Mbege: bevanda a base di banana fermentata.
Pombe: birra di mais o di riso, spesso fatta in casa.
Mnazi: bevanda a base di latte di cocco.
Ubuyu: bevanda a base di frutti di baobab.
Supu ya ndizi: zuppa di banana verde.
Maziwa lala: latte fermentato.
Mtindi: yogurt fatto in casa.
Tamarind juice: succo di tamarindo.
Ginger beer: birra allo zenzero.
Coconut water: acqua di cocco servita ghiacciata.
Red banana smoothie: frullato di banana rossa.

 

 

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Madagascar – 09 – Popolazione e cultura

Madagascar, situata al largo della costa orientale dell’Africa, è un’isola unica e affascinante che vanta una popolazione e una cultura ricche e diverse. Con una popolazione di oltre 26 milioni di abitanti, Madagascar è il quarto paese più grande dell’Africa e offre una varietà di tradizioni, lingue e usanze che riflettono la sua storia e la sua diversità etnica. In questo saggio, esploreremo la popolazione e la cultura di Madagascar, evidenziando l’importanza di preservare e valorizzare questa ricchezza culturale unica.

La popolazione di Madagascar è composta da diverse etnie, tra cui i Merina, i Betsileo, i Betsimisaraka e i Tsimihety. Ogni gruppo etnico ha le proprie tradizioni, lingue e costumi, che contribuiscono alla diversità culturale dell’isola. Ad esempio, i Merina sono noti per la loro abilità agricola e la loro organizzazione sociale stratificata, mentre i Betsimisaraka sono famosi per la loro abilità nella pesca e nella navigazione. Questa diversità etnica è un tesoro culturale che va preservato e valorizzato, poiché contribuisce alla ricchezza e all’unicità di Madagascar.people riding on kayak on body of water during daytime

La cultura malgascia è altrettanto affascinante e variegata. La musica e la danza sono elementi centrali della cultura malgascia, con stili e ritmi unici che riflettono la storia e le influenze culturali dell’isola. La musica tradizionale malgascia è caratterizzata dall’uso di strumenti musicali come il valiha, uno strumento a corda simile a una cetra, e il kabosy, una chitarra a quattro corde. La danza malgascia è altrettanto vibrante e coinvolgente, con movimenti eleganti e ritmi coinvolgenti che raccontano storie e tradizioni.

La lingua malgascia, parlata da quasi tutti gli abitanti di Madagascar, è un altro aspetto importante della cultura del paese. La lingua malgascia ha radici nel gruppo di lingue austronesiane e presenta diverse varianti regionali. La sua preservazione e promozione sono fondamentali per mantenere viva la cultura malgascia e garantire la continuità delle tradizioni e delle storie tramandate di generazione in generazione.

Tuttavia, nonostante la ricchezza e la diversità della popolazione e della cultura di Madagascar, ci sono sfide che minacciano la loro sopravvivenza. L’influenza della globalizzazione e l’omogeneizzazione culturale rappresentano una minaccia per la diversità culturale di Madagascar. È fondamentale che il governo e la comunità internazionale si impegnino a preservare e valorizzare la cultura malgascia, promuovendo l’educazione, la conservazione dei siti culturali e l’accesso alle risorse culturali.

In conclusione, la popolazione e la cultura di Madagascar sono un tesoro unico e prezioso che va preservato e valorizzato. La diversità etnica, le tradizioni, la musica, la danza e la lingua malgascia contribuiscono alla ricchezza culturale dell’isola. È fondamentale che il governo e la comunità internazionale si impegnino a proteggere e promuovere questa diversità, garantendo la sopravvivenza delle tradizioni e delle storie malgasce per le generazioni future. Solo attraverso la preservazione e la valorizzazione della cultura malgascia possiamo apprezzare appieno la bellezza e l’unicità di Madagascar.

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Tanzania – 04 – Quali sono le caratteristiche dell’ambiente del paese meta del tuo viaggio?

La Tanzania ha una serie di diversi ambienti con una geografia particolare e caratteristiche proprie:

“Altopiano centrale tanzanese”: Questa regione è caratterizzata da un vasto altopiano con pianure e aree seminative. Dedito alla agricoltura ed alla pastorizia. L’espandersi di queste attività umane hanno fatto sparire immensi territori occupati da foreste e boscaglia. Le distese arboree sono sempre più ristrette.
“Costa orientale”: Si affaccia sull’oceano Indiano ed è calda e umida. E’ lunga circa 800 chilometri e si estende dal confine con il Kenya a nord fino al confine con il Mozambico a sud. E’ caratterizzata da una vasta pianura alluvionale che si estende fino a 80 chilometri nell’entroterra. Ricca di foreste di mangrovie e paludi, la regione costiera è anche famosa per le sue spiagge di sabbia bianca e le acque cristalline dell’oceano Indiano. Dar es Salaam, capitale della Tanzania è la più grande città e si trova sulla costa orientale del paese. Tra i porti presenti nella regione costiera il porto di Dar es Salaam e il porto di Tanga.

In sintesi, la costa orientale della Tanzania è una regione di grande importanza economica e turistica, caratterizzata da un clima caldo e umido, foreste di mangrovie, spiagge di sabbia bianca e importanti porti commerciali.

“Nordest montuoso – regione del Kilimangiaro”: Questa regione è montuosa e include i vulcani Meru e Kilimangiaro, è il punto più alto del continente africano.
“Zone savaniche”: Le regioni centrali del paese presentano aree immense di savana arbustiva, mentre nelle zone più umide nel nord ovest del paese, verso il lago Vittoria, prevale la savana-umida tenuta a parco.
“Parchi nazionali”: La Tanzania ha diversi parchi nazionali, tra cui il Parco nazionale del Serengeti, il Cratere di Ngorongoro e il Parco nazionale di Arusha. Questi parchi sono famosi per la loro fauna selvatica, tra cui i “big five” africani: leoni, elefanti, bufali, leopardi e rinoceronti.

Come tutti sappiamo la Tanzania è famosa per i suoi parchi nazionali, che ospitano una vasta gamma di fauna selvatica e ti offrono l’opportunità di fare safari indimenticabili. Qui di seguito alcuni dei parchi nazionali più famosi della Tanzania e dove si trovano:

“Parco nazionale del Serengeti”: Situato nel nord della Tanzania, ad est del lago Vittoria, il Parco nazionale del Serengeti è famoso per la sua vasta pianura, che si stende a perdita d’occhio, e per la migrazione annuale di oltre un milione di gnu e zebre. E’ territorio di migrazione e di stanziamento di migliaia di specie di animali.

– “Cratere di Ngorongoro”: Situato nel nord della Tanzania, è un immenso cratere vulcanico che ospita una vasta gamma di fauna selvatica, tra cui elefanti, rinoceronti, leoni e ghepardi. Territorio di passo di centinaia di specie che si vengono a dissetare in particolare nelle stagioni calde e nei periodi secchi.

– “Parco nazionale di Arusha”: Situato sempre a nord della Tanzania, vicino ai grandi vulcani, primo tra tutti il Kilimangiaro, è famoso per la sua fauna selvatica, tra cui giraffe, zebre e colobi.

– “Riserva faunistica di Selous”: Situata nel sud della Tanzania nell’area dei grandi parchi è la più grande riserva faunistica dell’Africa e ospita una vasta gamma di fauna selvatica. Migliaia di specie diverse di mammiferi, uccelli, rettili ed ogni tipo di insetto. Famosi i branchi di decine di specie diverse di scimmie, elefanti, rinoceronti, leoni e ghepardi.

“Parco nazionale del Ruaha”: Il parco è situato nel centro della Tanzania, ed ospita una vasta gamma di fauna selvatica, tra cui elefanti, bufali, leoni e ghepardi.

La bella ed immensa Tanzania è famosa per i suoi parchi nazionali, ma attira per le immense distese di savana, per le montagne più alte dell’Africa e per una costa caratterizzata da spiagge con un mare cristallino e particolarmente ospitale. La barriera corallina continua ad attirare gli appassionati di sub.

La Tanzania è un paese ricco di bellezze naturali e attrazioni da visitare. Ecco una lista di dieci posti da visitare, selezionati dalle fonti di ricerca:

1. Kilimanjaro – la montagna più alta dell’Africa[1]

2. Serengeti – un’immensa distesa di savana e habitat naturale di molte specie animali[1][2][3]

3. Zanzibar – un’isola con spiagge da sogno e atmosfera orientale[1][2]

4. Parco Nazionale di Tarangire – un parco con una grande varietà di animali e imponenti baobab[1][4][3]

5. Parco Nazionale del Cratere di Ngorongoro – un cratere vulcanico con una grande concentrazione di animali selvatici[2][3]

6. Lago Manyara – un lago salato con una grande varietà di uccelli e animali[2][4]

7. Parco Nazionale di Ruaha – un parco meno conosciuto ma con una grande varietà di animali e paesaggi spettacolari[2][5]

8. Isola di Mafia – un’isola con spiagge incontaminate e un mare cristallino[2]

9. Isola di Mnemba – un’isola con spiagge bianche e un mare cristallino, ideale per lo snorkeling[2]

10. Parco Nazionale del Lago Manyara – un parco con una grande varietà di animali e un lago salato[3]

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Madagascar – 08 – Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?

In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali. leggi tutto…

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Madagascar – 06 – Vaccinazioni

Vaccinazioni obbligatorie

Un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto per i viaggiatori oltre 9 mesi di età in arrivo da paesi a rischio di trasmissione febbre gialla e per i viaggiatori che hanno transitato per più di 12 ore in un aeroporto di un paese con il rischio di trasmissione della febbre gialla Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.

Vaccinazioni consigliate

  • Altre vaccinazioni consigliate:E’ consigliata la vaccinazione per la DENGUE ?. 
    Vista la presenza di focolai contenuti nel paese è consigliato valutare la possibilità di effettuare il nuovo vaccino per la DENGUE in caso di effettivo bisogno.La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive. Importante valutare l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGAPer informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

    E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE A

    E’ consigliata la vaccinazione per FEBBRE TIFOIDEper saperne di più….

    SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI    
    E’ consigliata la vaccinazione per il colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

    Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

    E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE B ? per saperne di più….
    Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    E’ consigliata la vaccinazione per MENINGITE MENINGOCOCCICA? per saperne di più…
    Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    E’ consigliata la vaccinazione per TETANO?    per saperne di più…
    E’ consigliata la vaccinazione per POLIOMIELITE?
    In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
    Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    VACCINAZIONI DI ROUTINE
    Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.

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Madagascar – 04 – Quali sono le caratteristiche dell’ambiente del paese meta del tuo viaggio?

Il Madagascar, l’isola più grande dell’Africa e la quarta più grande del mondo, è un paese ricco di biodiversità e caratteristiche ambientali uniche. Situato nell’Oceano Indiano, al largo della costa orientale dell’Africa, Madagascar è famoso per la sua flora e fauna straordinarie, che non si trovano da nessun’altra parte del mondo. Questo articolo esplorerà le caratteristiche principali dell’ambiente di Madagascar, concentrandosi sulla sua ecologia unica, i suoi paesaggi mozzafiato e le sfide ambientali che il paese affronta.

La biodiversità di Madagascar è senza dubbio la sua caratteristica più distintiva. L’isola è separata dal continente africano da oltre 160 milioni di anni, il che ha permesso lo sviluppo di una flora e fauna uniche e altamente specializzate. Circa il 90% delle specie di piante e animali presenti a Madagascar non si trovano da nessun’altra parte del mondo. Questa straordinaria diversità biologica è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui l’isolamento geografico, il clima vario e la varietà di habitat presenti sull’isola.

I paesaggi di Madagascar sono altrettanto impressionanti. L’isola è caratterizzata da una grande varietà di ecosistemi, che vanno dalle foreste pluviali tropicali alle praterie, dalle montagne alle spiagge. Le foreste pluviali di Madagascar sono particolarmente affascinanti, con alberi giganti, liane intrecciate e una miriade di specie di piante e animali. Questi habitat unici sono un vero paradiso per gli amanti della natura e offrono opportunità di esplorazione e scoperta senza fine.

Tuttavia, nonostante la sua straordinaria biodiversità e i suoi paesaggi mozzafiato, Madagascar affronta anche una serie di sfide ambientali. La deforestazione è uno dei problemi più urgenti che il paese deve affrontare. Le foreste di Madagascar sono state sfruttate per il legname, l’agricoltura e l’estrazione mineraria, mettendo a rischio molte specie di piante e animali. Inoltre, il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sull’ambiente di Madagascar, con un aumento delle temperature, una diminuzione delle precipitazioni e un aumento dei fenomeni meteorologici estremi.Per affrontare queste sfide, il governo di Madagascar sta adottando misure per proteggere l’ambiente e promuovere la sostenibilità. Sono state istituite numerose aree protette per preservare la biodiversità dell’isola, e sono state introdotte politiche per promuovere l’agricoltura sostenibile e la gestione delle risorse naturali. Tuttavia, molto resta ancora da fare per garantire la conservazione a lungo termine dell’ambiente di Madagascar.Close up of Madagascar Ibis

In conclusione, l’ambiente di Madagascar è caratterizzato da una straordinaria biodiversità, paesaggi mozzafiato e sfide ambientali significative. L’isola è un tesoro naturale unico al mondo, che merita di essere preservato per le generazioni future. La conservazione dell’ambiente di Madagascar richiede un impegno globale per affrontare la deforestazione, il cambiamento climatico e altre minacce ambientali. Solo attraverso sforzi congiunti possiamo garantire che la bellezza e la diversità di Madagascar continueranno a ispirare e affascinare le persone di tutto il mondo.

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Tanzania – 04 – Quali sono le caratteristiche dell’ambiente del paese meta del tuo viaggio?

La Tanzania ha una serie di diversi ambienti con una geografia particolare e caratteristiche proprie:

“Altopiano centrale tanzanese”: Questa regione è caratterizzata da un vasto altopiano con pianure e aree seminative. Dedito alla agricoltura ed alla pastorizia. L’espandersi di queste attività umane hanno fatto sparire immensi territori occupati da foreste e boscaglia. Le distese arboree sono sempre più risrette.
“Costa orientale”: Si affaccia sull’oceano Indiano ed è calda e umida. E’ lunga circa 800 chilometri e si estende dal confine con il Kenya a nord fino al confine con il Mozambico a sud. E’ caratterizzata da una vasta pianura alluvionale che si estende fino a 80 chilometri nell’entroterra. Ricca di foreste di mangrovie e paludi, la regione costiera è anche famosa per le sue spiagge di sabbia bianca e le acque cristalline dell’oceano Indiano. Dar es Salaam, capitale della Tanzania è la più grande città e si trova sulla costa orientale del paese. Tra i porti presenti nella regione costiera il porto di Dar es Salaam e il porto di Tanga.

In sintesi, la costa orientale della Tanzania è una regione di grande importanza economica e turistica, caratterizzata da un clima caldo e umido, foreste di mangrovie, spiagge di sabbia bianca e importanti porti commerciali.

“Nordest montuoso – regione del Kilimangiaro”: Questa regione è montuosa e include i vulcani Meru e Kilimangiaro, è il punto più alto del continente africano.
“Zone savaniche”: Le regioni centrali del paese presentano aree immense di savana arbustiva, mentre nelle zone più umide nel nord ovest del paese, verso il lago Vittoria, prevale la savana-umida tenuta a parco.
“Parchi nazionali”: La Tanzania ha diversi parchi nazionali, tra cui il Parco nazionale del Serengeti, il Cratere di Ngorongoro e il Parco nazionale di Arusha. Questi parchi sono famosi per la loro fauna selvatica, tra cui i “big five” africani: leoni, elefanti, bufali, leopardi e rinoceronti.

Come tutti sappiamo la Tanzania è famosa per i suoi parchi nazionali, che ospitano una vasta gamma di fauna selvatica e ti offrono l’opportunità di fare safari indimenticabili. Qui di seguito alcuni dei parchi nazionali più famosi della Tanzania e dove si trovano:

“Parco nazionale del Serengeti”: Situato nel nord della Tanzania, ad est del lago Vittoria, il Parco nazionale del Serengeti è famoso per la sua vasta pianura, che si stende a perdita d’occhio, e per la migrazione annuale di oltre un milione di gnu e zebre. E’ territorio di migrazione e di stanziamento di migliaia di specie di animali.

– “Cratere di Ngorongoro”: Situato nel nord della Tanzania, è un immenso cratere vulcanico che ospita una vasta gamma di fauna selvatica, tra cui elefanti, rinoceronti, leoni e ghepardi. Territorio di passo di centinaia di specie che si vengono a dissetare in particolare nelle stagioni calde e nei periodi secchi.

– “Parco nazionale di Arusha”: Situato sempre a nord della Tanzania, vicino ai grandi vulcani, primo tra tutti il Kilimangiaro, è famoso per la sua fauna selvatica, tra cui giraffe, zebre e colobi.

– “Riserva faunistica di Selous”: Situata nel sud della Tanzania nell’area dei grandi parchi è la più grande riserva faunistica dell’Africa e ospita una vasta gamma di fauna selvatica. Migliaia di specie diverse di mammiferi, uccelli, rettili ed ogni tipo di insetto. Famosi i branchi di decine di specie diverse di scimmie, elefanti, rinoceronti, leoni e ghepardi.

“Parco nazionale del Ruaha”: Il parco è situato nel centro della Tanzania, ed ospita una vasta gamma di fauna selvatica, tra cui elefanti, bufali, leoni e ghepardi.

La bella ed immensa Tanzania è famosa per i suoi parchi nazionali, ma attira per le immense distese di savana, per le montagne più alte dell’Africa e per una costa caratterizzata da spiagge con un mare cristallino e particolarmente ospitale. La barriera corallina continua ad attirare gli appassionati di sub.

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Tanzania – 03 – Clima, meteo e salute 

 
Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie?

La Tanzania è caratterizzata da un clima tropicale, che è influenzato molto dall’altitudine dei diversi territori.
La stagione delle piogge va da ottobre a maggio, con le due diverse stagioni di pioggia che si susseguono tra i mesi di gennaio e febbraio nella parte estrema nord della Tanzania.
In generale, il clima è caldo e umido sulla costa, mentre gli altopiani nord-occidentali sono più freschi. Non ci sono grandi differenze tra le temperature invernali ed estive, caratteristica dei paesi equatoriali.

Quindi le stagioni sono divise in:
Stagione delle piogge: da ottobre a maggio, con le due stagioni di pioggia unite nei mesi di gennaio e febbraio.

Immagine che contiene aria aperta, erba, nuvola, cielo Descrizione generata automaticamente
Stagione secca: da giugno a settembre;

Durante le piogge il paesaggio cambia notevolmente. Possono variare in intensità e distribuzione a seconda le zone, ma le piogge portano una rigogliosa vegetazione e la crescita dei fiumi e dei laghi. Questo porta ad un aumento della vegetazione, con molte piante che fioriscono e fruttificano, e ad un aumento della fauna selvatica, con molti animali che si nutrono delle piante in fiore e delle nuove foglie Durante la stagione delle piogge in Tanzania, il paesaggio diventa più verde e rigoglioso, con un aumento della vegetazione e della fauna selvatica, e un aumento dei fiumi e dei laghi.

Cambiamenti climatici: le giraffe sono a rischio per le troppe piogge - Focus.it

Durante la stagione delle piogge molti animali possono trovare più cibo e acqua, e può essere più semplice identificarli. Molte specie di animali si riproducono, per l’abbondanza di cibo e acqua. La vegetazione è più fitta e gli animali non hanno bisogno di spostarsi tanto per trovare cibo e acqua. Durante le piogge spesso si formano importanti alluvioni e frane diffuse. Questi fenomeni danneggiano gli habitat degli animali selvatici
In generale, le zone del nord-ovest della Tanzania, come il Serengeti e il Ngorongoro Crater, sono ancora accessibili durante la stagione delle piogge, ma alcune strade sono chiuse a causa delle inondazioni.

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4.Quali conseguenze ha il cambiamento climatico sulle stagioni ed il clima e l’ambiente?

I cambiamenti climatici negli ultimi anni hanno avuto un impatto significativo sull’ambiente del paese. Tra i principali effetti dei cambiamenti climatici in Tanzania vengono evidenziate:
Diminuzione della produttività agricola: gran parte della popolazione vive in aree rurali che dipendono dall’agricoltura pluviale, che è minacciata dall’aumento delle temperature, dalle prolungate siccità e dalle piogge intense ed improvvise.

Immagine che contiene aria aperta, erba, mammifero, bestiame Descrizione generata automaticamente

– Aumento delle malattie: ci sono diverse malattie sensibili al clima che tendono a diffondersi durante le siccità e le inondazioni. La tendenza all’aumento ed al diffondersi di malattie legate all’acqua come il colera, per la fecalizzazione del terreno e la malaria è una spia di come i cambiamenti del clima incidano sull’aumento di tante forme.
– Aumento della vulnerabilità: l’agricoltura e l’allevamento sono i settori dominanti l’economia tanzaniana, che fornisce mezzi di sussistenza, reddito e occupazione. Un aumento della temperatura di 2°C – 4°C potrebbe alterare la distribuzione delle sette zone agro-ecologiche della Tanzania. Le aree che un tempo coltivavano colture perenni sarebbero adatte solamente per le colture annuali.
– Aumento dei costi economici: l’economia della Tanzania è molto dipendente dai settori influenzati dalla variabilità e dai cambiamenti climatici. Si stima che i cambiamenti climatici porteranno a grandi costi economici futuri aggiuntivi che variano tra l’1% e il 2% del PIL annuo entro il 2030.
D’altra parte i cambiamenti climatici stanno avendo un impatto significativo sulla fauna e la flora della Tanzania creando le condizioni per una drastica diminuzione nel territorio. Tra questi:
“la Siccità”: Le frequenti e gravi siccità in molte parti del Paese stanno influenzando la produzione alimentare e la disponibilità d’acqua, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie animali.

Cambiamenti climatici in Africa: problemi ambientali e sociali devastanti

“la Perdita di habitat”: L’espansione agricola mal pianificata, le recinzioni, gli insediamenti, i centri urbani, le strade e altre attività umane stanno causando la perdita di habitat naturali per molte specie animali.
“il Declino delle popolazioni di animali”: molte specie animali stanno vedendo diminuire le loro popolazioni. Ad esempio, nel Serengeti-Mara, la specie dominante, lo gnu, ha registrato un calo del 9% nell’occupazione del territorio, corrispondente a 36 giorni in meno in un anno.
– “Perdita di risorse alimentari”: La siccità, l’erosione, l’inaridimento e la conseguente perdita di risorse alimentari stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di importanti specie animali.
– “Degrado dell’ecosistema”: Lo sfruttamento illegale delle sabbie rivierasche per i bisogni delle imprese edili sta causando l’esaurimento delle risorse e il degrado dell’ecosistema del Lago Vittoria.

Le mani sulla terra dei Masai | Rivista Africa

Quindi gli attuali cambiamenti climatici, caratterizzati da cambio di temperature, lunghi periodi di siccità con improvvise piogge a carattere alluvionale, stanno causando una serie di problemi per la fauna e la flora del paese, tra cui la perdita di habitat, la diminuzione delle popolazioni di animali, la perdita di risorse alimentari e il degrado dell’ecosistema.

Tra le specie animali più si segnalano:
– “ i Leoni”: secondo un articolo di Wired, i cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio i leoni che abitano il Parco Nazionale del Serengeti, la principale e più estesa riserva naturalistica dell’Africa orientale.
– “Specie animali in generale”: Un articolo dell’AGI riporta che il 27% delle specie animali è a rischio estinzione anche in Tanzania, a causa dei repentini cambiamenti climatici e per la perdita di biodiversità.

Tanzania – 03 – Clima, meteo e salute  Leggi tutto »

Tanzania – 01 – Consigli brevi per chi viaggia nel paese  

Consigli brevi per chi viaggia nel paese 
La Tanzania è un paese ricco di bellezze naturali, tra cui parchi nazionali, riserve, savane infinite, laghi e isole con spiagge da sogno. Organizzare un viaggio alla ricerca degli animali in Tanzania può essere un’esperienza unica e indimenticabile. Quali sono le regole importanti per organizzare un viaggio alla ricerca degli animali o delle bellezze naturali in Tanzania: prima cosa scegli il periodo giusto, ossia la stagione secca da giugno ad ottobre, questo è il periodo migliore per avvistare gli animali selvatici; In questi mesi gli animali si concentrano intorno alle fonti d’acqua e sono più facili da avvistare.

The Ngoro Ngoro Crater - Tanzania

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Poi scegli le aree migliori per osservare la fauna selvatica in una scenografia spettacolare. I parchi, famosi per natura, ambienti ed animali si trovano nei territori settentrionali e sono il Serengeti; il Ngorongoro, il Tarangire e Lake Manyara. Il Parco Nazionale Tarangire con i suoi 2.850 chilometri quadrati è il sesto parco più grande della Tanzania.

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Ngorongoro Crater | Local Moshi Adventures

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Puoi viaggiare per gli immensi territori tanzaniti in tanti modi: utilizzando una jeep; percorrendo alcuni tratti a piedi, con una buona guida, addirittura in mongolfiera, ed anche utilizzando i trasporti interni. Scegli attentamente il tuo safari ed il tuo modo di viaggiare.

Goditi il viaggio che hai organizzato fino alla fine avendo sempre in mente di proteggere la tua salute. Segui i consigli preventivi forniti da chi conosce la situazione e prepara correttamente il viaggio. Consultati con chi ti può fornire giuste indicazioni e viaggia tranquillo. Se vuoi chiedimi informazioni e consigli scrivendo qui e mettendo i dati richiesti. (clicca qui https://www.clinicadelviaggiatore.com/modulo-consulenze-online/).
La prima cosa da fare durante il viaggio consiste nel proteggerti dalle punture delle zanzare ed altri insetti. Questi insetti (vettori) possono trasmettere virus, batteri e parassiti, compresa la malaria in quasi tutto il territorio. Come prima linea di protezione Utilizza repellenti efficaci, anche naturali. Questo prodotto indicato, il NOZETA, è molto efficace, innocuo, utilizzabile anche da neonati, donne in gravidanza, persone con pelli delicate. Possiede una serie di proprietà molto utili in corso di viaggio.

Fai attenzione alla puntura delle zecche. Il problema è reale in particolare dove sono concentrati gli animali selvatici. La malattia è seria, talvolta pericolosa se non diagnosticata, trasmessa dalle zecche. Si tratta del tifo esantematico. Devi prevenire con sostanze non gradite come l’olio di Neem, e devi avere i farmaci giusti per curarla.

La febbre da virus Dengue è diffusa in particolare lungo le coste ma è presente un po’ ovunque. Negli ultimi anni si è diffusa e costituisce un problema sanitario importante anche e soprattutto nelle grandi città. Utilizza, anche per questa malattia, repellenti efficaci, e proteggiti dalle punture e consigliati con lo specialista se è il caso di vaccinarti per la malattia con il nuovo vaccino QDENGA (clicca qui https://www.clinicadelviaggiatore.com/qdenga-il-nuovo-vaccino-contro-la-dengue/.

Utilizza zanzariere e insettifughi. Puoi utilizzare fornelletti o i classici zampironi. Durante il viaggio sono frequenti le diarree da contaminazione dei cibi e dell’acqua. Fai attenzione e segui i consigli che ti fornisco più avanti.

Zanzariere pop-up per letti matrimoniali,W 150 * L200 * H 145 cm, cerniere a doppia porta zanzariere portatili da viaggio per tende installazione rapida e semplice nessun gancio richiesto

La malaria è diffusa in tutto il paese e diverse zone a rischio sono descritte più avanti. La malattia si manifesta in particolare durante il periodo delle piogge. La Febbre Gialla, zoonosi in particolare dei primati (alcuni tipi di scimmie), che costituiscono il serbatorio e possono essere portatrici sane del virus. Effettua la vaccinazione contro la febbre gialla, che ti consiglio da conoscitore del territorio. Il virus è trasmesso all’uomo attraverso la puntura dalle zanzare.
Confida sempre nella tua forza immunitaria e nella tua buona salute , ma aiuta il tuo organismo potenziandola con pratiche preventive efficaci.

Dr. Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo

Tanzania – 01 – Consigli brevi per chi viaggia nel paese   Leggi tutto »

Madagascar – 03 – Clima, meteo salute

Situazione meteo attuale

 

Quale è  il meteo e le previsioni del tempo a breve in  Madagascar.  Previsioni Meteo in tempo reale

 

Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie?

Il Madagascar è caratterizzato da un clima tropicale, piovoso lungo la costa orientale, arido nel sud-ovest e mite in montagna. Nelle zone interne la presenza di catene montuose mitiga il clima, mentre le piogge variano a seconda dell’esposizione dei versanti. Trovandosi nell’emisfero meridionale, il Paese ha le stagioni invertite rispetto all’Europa.
Tutto il Madagascar conosce:
– una stagione piovosa da novembre a marzo, che però si fa sentire poco nel sud-ovest arido,
– una stagione secca da aprile ad ottobre (o da maggio a settembre nel nord), tranne sulla costa orientale, dove piove tutto l’anno.
– Nel periodo fresco, da metà maggio a settembre, ma a volte anche a ottobre, delle masse di aria fresca possono arrivare da sud-ovest, portando un po’ di fresco notturno, soprattutto al centro-sud, e freddo nelle zone interne.
Le piogge si presentano nella tipica veste tropicale, vale a dire sotto forma di rovesci pomeridiani, per cui il sole non manca neanche nei mesi più piovosi, quanto meno di mattina.
Negli ultimi anni sulla costa orientale dell’Isola ed al Nord si sono abbattute delle tempeste tropicali piuttosto violente.

– Nell’estremo nord, nella punta nord del Madagascar, fa caldo tutto l’anno, mentre le piogge sono abbastanza contenute, tanto che oscillano intorno ai 1.000/1.200 mm all’anno.

sulla costa nord-ovest le temperature sono elevate tutto l’anno, ma essendo direttamente esposta al monsone di nord-ovest, le piogge sono più abbondanti, tanto che in certe zone superano i 2.000 mm.

Nosy-Be: un’isola situata a pochi chilometri dalla costa dove si trova Ambanja, la diminuzione delle temperature da maggio ad agosto è limitata, le piogge sono abbondanti; Il periodo novembre-marzo non è soltanto quello più piovoso, ma è anche il più caldo e afoso. Siamo nell’estate australe, e il Paese è diviso in due: al nord prevale il monsone di nord-ovest, che porta piogge abbondanti lungo la costa esposta a nord-ovest, dove cadono dai 400 ai 500 millimetri al mese a gennaio e febbraio. A Nosy Be il sole brilla molto spesso nel periodo secco, da maggio a ottobre. In media si contano quasi 3.000 ore di sole all’anno.

Sulla costa EST Come accennato, durante l’inverno prevalgono gli alisei di sud-est, freschi e secchi ovunque tranne lungo la costa orientale, dove scaricano l’umidità che hanno raccolto nel percorso sull’oceano. Per questo sulla costa orientale e sui rilievi paralleli ad essa piove tutto l’anno, e vi prospera la foresta tropicale.
Toamasina: l’ex Tamatave cadono 3.350 millimetri di pioggia all’anno. A marzo, che è il mese più piovoso, si superano i 400 millimetri. L’unico periodo in cui le piogge scendono su valori quasi accettabili va da settembre a novembre, e questo vale in generale per tutta la costa orientale.
Nelle zone interne l’altitudine mitiga il clima, almeno alle quote intermedie. Al di sopra dei 2.000 metri durante l’inverno la temperatura può scendere al di sotto dello zero, soprattutto al sud. Nella stagione secca sull’altopiano può soffiare il vento, che solleva la polvere dalla terra assetata. Invece, nella stagione piovosa le piogge possono rendere difficili gli spostamenti nelle strade non asfaltate. Nelle zone interne vi sono anche delle montagne. La montagna più alta è il Maromokotro, 2.876 metri, situata nel nord dell’isola, nel massiccio del Tsaratanana. Nel sud, a sud di Fianarantsoa, nell’Andringitra National Park, si raggiungono i 2.500 metri.

La capitale, Antananarivo (l’ex Tananarive), si trova a 1.300 metri di quota ed ha un clima piacevole, tanto che si passa dai 22 gradi di media nei mesi estivi ai 15 °C di luglio. L’inverno è dunque abbastanza fresco. Qui i mesi migliori sono aprile, settembre e ottobre.

Clima e ambiente:  qual’è il momento migliore per viaggiare in Madagascar?

I mesi di settembre e ottobre costituiscono il periodo migliore per visitare il Madagascar nel suo complesso, effettuare escursioni e visitare le diverse attrazioni floro-faunistiche,  in questo modo si potranno evitare il caldo, le piogge e i cicloni dell’estate australe.
I mesi di giugno-agosto sono comunque buoni, anche se è molto piovoso sulla costa orientale, e può essere freddo nelle zone interne e meridionali (peraltro, come abbiamo detto, a volte può fare un po’ di freddo anche a settembre, e più raramente ad ottobre).
Per fare vita da spiaggia la costa occidentale è preferibile a quella orientale, essendo più soleggiata e meno piovosa.
Sulla costa occidentale si può andare da metà maggio a ottobre, in quella orientale a settembre e ottobre.
Nella costa occidentale si può a sua volta distinguere tra la parte settentrionale, quella che guarda a nord-ovest ed è calda tutto l’anno (v. Mahajanga, Nosy-Be, Antsiranana), e quella centro-meridionale, che qualche volta può essere raggiunta da masse d’aria fresca da sud e può avere notti fredde (v. Toliara): perciò in quest’ultima area sono preferibili settembre e ottobre, mentre se si viaggia a luglio o agosto, per non avere sorprese si può scegliere la parte più settentrionale.
A Nosy-Be si può andare da metà maggio a ottobre, anche se ad ottobre comincia a manifestarsi un po’ di instabilità pomeridiana, con i primi rovesci e temporali.
Volendo andare in estate, ad esempio a Natale, fermo restando che è la stagione calda e c’è il rischio di cicloni, si può scegliere la zona meno piovosa, quindi il sud-ovest (v. Toliara); nella parte meridionale della costa est (v. Fort Dauphin), in genere tutto sommato non piove moltissimo, anche se comunque dipende dagli anni.

Quali sono le mal

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Madagascar – 01 – Consigli brevi per chi viaggia nel paese

 Cosa devo fare quando vado in Madagascar ?

Il Madagascar  è una immensa isola, quasi un continente in cui ambienti più diversi convivono e ci affascinano. A causa del suo isolamento dal resto del mondo, ha un’enorme biodiversità e alti tassi di specie endemiche: delle oltre 200.000 specie conosciute trovate oltre l’80% non esiste da nessun’altra parte. Unici sull’isola sono oltre 100 tipi di lemuri , oltre 300 specie di rane e 33 specie di tenrec , animali in miniatura simili a ricci. Una terra tutta da scoprire.

In Madagascar proteggiti dalle punture delle zanzare e di insetti che possono contagiare virus e malaria. Utilizza repellenti efficaci, anche naturali.(Nozeta – Neem è un prodotto efficace e consigliabile) La presenza  della malaria è ovunque, anche nell’area del Nord e nelle isole sul mare, compresa la famosa isola di Nosy Be. Nelle zone degli altopiani interni ed anche a Antananarivo. Non andare nelle savane, foreste e negli altopiani del paese senza vaccinazione contro la febbre gialla. Il virus è presente nelle scimmie che ne possono essere portatrici sane e può essere trasmesso dalla puntura dalle zanzare. Da qualche tempo alcuni focolai di colera sono presenti  anche nelle cittadine ed in molti villaggi e diffusi in particolare durante il periodo delle piogge. Consigliato il vaccino orale.
Una corretta informazione, una buona preparazione preventiva prima del viaggio, un comportamento accorto ci consentono di godere a pieno di questo viaggio.

Come faccio ad avere una informazione sanitaria corretta per andare in Madagascar?
Chiedi pure una consulenza per conoscere bene problemi e soluzioni

– dottor Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo

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Cuba – 12 – Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio

Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?

Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio …leggi tutto

Chi si deve vaccinare per la febbre gialla? Ed il vaccino è obbligatorio? E dove?

La vaccinazione contro la Febbre Gialla o Vaccino Antiamarillico, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera  …. leggi tutto

Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?

Zanzare & co. – Come proteggersi :  le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni ……leggi tutto

Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?

Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se  … leggi tutto

Come devo fare ad evitare il mal di montagna?

E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue … leggi tutto

Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it

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