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Paolo Meo

Ambiente salute e benessere delle persone

La salute di tutti noi è strettamente correlata allo stato dell’ambiente. L’ambiente in cui viviamo condiziona sempre più il nostro stato di salute e provoca un aumento esponenziale di Malattie Organiche, malattie infettive a trasmissione vettoriale (da insetti), stati di malessere che cronicizzano e peggiorano nel tempo, sempre più legate ai cambiamenti del clima. Improvvisi cataclismi distruggono interi territori provocando in intere popolazioni mortalità elevatissima e esiti distruttivi. Per questo motivo desideriamo iniziare questa rubrica con un articolo introduttivo della Agenzia Europea dell’Ambiente riguardante il lavoro prodotto negli ultimi anni e l’attività quotidiana della Agenzia.
dr. Paolo Meo direttore Cesmet Medico Infettivologo Tropicalista

Da Agenzia Europea dell’ambiente.
Leggiamo e riportiamo volentieri un articolo della Agenzia (traduzione automatica) da: https://www.eea.europa.eu/it/themes/human/intro
Ultima modifica 05/05/2022

EUROPEAN ENVIRONMENTAL AGENCY
EUROPEAN ENVIRONMENTAL AGENCY

La salute e il benessere delle persone sono strettamente legati allo stato dell’ambiente. Un ambiente naturale di buona qualità risponde alle esigenze di base, in termini di aria e acqua pulite, di terreni fertili per la produzione alimentare, di energia e di materiali per la produzione. Le infrastrutture verdi servono anche a regolare il clima e a prevenire le inondazioni. L’accesso agli spazi verdi e blu offre anche importanti opportunità di svago e favorisce il benessere.

Allo stesso tempo, l’ambiente rappresenta un percorso importante per l’esposizione umana all’aria inquinata, al rumore e alle sostanze chimiche pericolose. Nella sua relazione sulla prevenzione delle malattie mediante ambienti sani, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che i fattori di stress ambientali siano responsabili per il 12-18 % di tutti i decessi nei 53 paesi della regione Europa dell’OMS. Il miglioramento della qualità dell’ambiente in settori chiave come l’aria, l’acqua e il rumore può contribuire a prevenire le malattie e a migliorare la qualità della salute umana.

L’inquinamento dell’aria è il principale rischio ambientale per la salute in Europa ed è associato a malattie cardiache, ictus, malattie polmonari e cancro ai polmoni. Si stima che l’esposizione all’inquinamento dell’aria determini ogni anno oltre 400 000 decessi prematuri nell’UE. L’esposizione al rumore dei mezzi di trasporto e delle industrie può causare fastidi, disturbi del sonno e relativi aumenti del rischio d’ipertensione e di malattie cardiovascolari.

Anche l’esposizione a sostanze chimiche pericolose è una delle principali preoccupazioni. Le persone possono essere esposte a un’ampia gamma di sostanze chimiche nella loro vita quotidiana, attraverso aria e acqua inquinate, prodotti di consumo e dieta. Le proprietà di talune sostanze chimiche pericolose fanno sì che queste ultime persistano nell’ambiente e siano soggette a bioaccumulo nella catena alimentare, il che significa che vi sarà un notevole ritardo prima che le riduzioni delle emissioni si traducano in una riduzione dell’esposizione. In aggiunta, il volume e la gamma di sostanze chimiche in uso oggi e la continua crescita della produzione chimica suggeriscono che l’esposizione umana e ambientale continueranno ad aumentare. Ciò solleva preoccupazioni circa gli effetti sulla salute dell’esposizione a miscele di sostanze chimiche durante il nostro ciclo di vita, in particolare durante le fasi di vita più vulnerabili, come la prima infanzia, la gravidanza e la vecchiaia.

ambiente e salute
ambiente e salute

Gli impatti dei cambiamenti climatici rappresentano inoltre una minaccia immediata per la salute in termini di ondate di calore e di cambiamenti nei modelli di malattie infettive e allergeni.

In generale, la qualità delle acque di balneazione nell’UE è in costante miglioramento nel corso del tempo in ragione degli investimenti nel sistema fognario, del miglioramento del trattamento delle acque reflue e della riduzione dell’inquinamento provocato dalle aziende agricole.

Un numero crescente di elementi di prova induce a ritenere che i rischi ambientali non siano diffusi in maniera uniforme nella società, ma si ripercuotono in maniera sproporzionata sui gruppi socialmente svantaggiati e vulnerabili. Lo status socioeconomico di un individuo influisce sulla sua     esposizione a fattori di stress ambientali, in quanto le persone più povere hanno maggiori probabilità di vivere in ambienti degradati. Le persone socialmente svantaggiate possono essere più sensibili agli impatti dei fattori di stress ambientali a causa delle condizioni di salute preesistenti, allo stato nutrizionale scadente ed a comportamenti specifici, come il fumo o l’inattività. Possono anche incontrare difficoltà nell’adattarsi ai rischi ambientali e nel prevenirli.

Politiche

Riconoscendo il nesso intrinseco tra lo stato dell’ambiente e la qualità della vita, l’obiettivo prioritario 3 del Settimo programma di azione per l’ambiente (7° PAA) mira a “proteggere i cittadini dell’Unione da pressioni e rischi d’ordine ambientale per la salute e il benessere” (UE, 2013). La profonda dipendenza della società umana dal sostegno degli ecosistemi è al centro della visione del 7º PAA secondo cui “nel 2050 vivremo bene nel rispetto dei limiti ecologici del nostro pianeta”.

Al livello dell’UE è in atto una vasta gamma di politiche per affrontare gli impatti ambientali sulla salute. Tra gli esempi tratti dai principali settori della politica ambientale si annoverano i seguenti:

Il processo europeo per l’ambiente e la salute, guidato dall’OMS Europa, mira a riunire i settori dell’ambiente e della salute e a promuovere soluzioni comuni, in particolare per quanto riguarda gli obiettivi e i traguardi in materia di salute legati all’ambiente che rientrano nell’agenda per lo sviluppo sostenibile del 2030. Nella dichiarazione di Ostrava del 2017, i ministri e i rappresentanti dei paesi della regione europea dell’OMS definiscono un approccio intersettoriale e inclusivo per il miglioramento della salute ambientale.

Attività dell’AEA sulla salute e l’ambiente

L’AEA collabora con partner a livello nazionale e internazionale per costituire la base di conoscenze sui legami tra l’ambiente, la salute e il benessere. Ciò comprende il lavoro per valutare in che modo l’ambiente contribuisce al benessere umano, nonché il lavoro sull’esposizione agli specifici fattori di stress ambientali, tra cui l’inquinamento dell’aria, il rumore, le sostanze chimiche e i cambiamenti climatici, e i relativi effetti sulla salute. In ultima analisi, i risultati in materia di salute derivano dalla combinazione di esposizioni a fattori di stress ambientali nel corso del tempo, il che implica che le valutazioni della salute ambientale dovrebbero adottare un approccio integrato.

L’AEA sta inoltre sviluppando una nuova linea di lavoro per esaminare in che modo i fattori sociali e demografici influenzano il rapporto tra ambiente e salute. Essa comprende la valutazione del modo in cui lo stato sociale e l’età di un individuo possono incidere sia sulla loro esposizione ai fattori di stress ambientali sia sull’impatto che ne deriva sulla salute.

Noti fattori di stress ambientali che hanno un impatto sulla salute umana sono soggetti al controllo regolamentare in Europa e sono in corso sforzi per ridurne l’esposizione. Tuttavia, vi sono anche problemi emergenti per cui i percorsi e gli effetti ambientali sulla salute rimangono poco compresi. Tra essi figurano problemi come la resistenza antimicrobica o i cambiamenti nell’esposizione umana alle sostanze chimiche presenti nei prodotti, dato che passiamo a un’economia circolare e aumentiamo il riciclaggio. L’AEA si impegna assieme a reti internazionali di esperti, tra cui la Commissione europea, l’OMS e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, per individuare i rischi ambientali emergenti.

In termini di lavoro tematico, l’AEA fornisce una serie di valutazioni e indicatori sull’inquinamento atmosferico, sul rumore, sulle sostanze chimiche e sull’adattamento ai cambiamenti climatici.

L’AEA è un partner dell’iniziativa HBM4EU. L’obiettivo principale di questa iniziativa è di coordinare e far progredire il biomonitoraggio umano in Europa. HBM4EU fornirà prove migliori dell’effettiva esposizione dei cittadini alle sostanze chimiche e dei possibili effetti sulla salute a sostegno della definizione delle politiche.

L’AEA contribuisce inoltre alla piattaforma d’informazione per il controllo delle sostanze chimiche (IPCHEM), che documenta l’insorgenza di sostanze e miscele chimiche, in relazione all’uomo e all’ambiente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Myanmar – Scheda Paese

Bandiera MyanmarMappa Myanmar

 

 

 

 

Aggiornamento COVID-19

Leggi qui tutte le info necessarie per viaggiare

 

Clima, meteo e salute

  • Previsioni Meteo
  • Clima: Il clima del Myanmar è tropicale, fortemente influenzato dai monsoni, con temperature relativamente costanti (a Yangon la differenza tra stagione calda e stagione fredda non supera i 6° C) e tre periodi climatici ben caratterizzati. Da metà ottobre a metà gennaio c’è la stagione secca; da febbraio ad aprile le temperature salgono fino a 36° C, ma le precipitazioni rimangono scarse e così l’umidità; da maggio a metà ottobre la temperatura scende a 30° C con altissima umidità e piogge molto abbondanti caratterizzate da acquazzoni brevi e violenti che cadono soprattutto il pomeriggio e la sera.

Prevenzione e profilassi

Vaccinazioni obbligatorie

  • FEBBRE GIALLA se….

    vaccinazione obbligatoria per i viaggiatori che hanno più di 1 anno di età e provenienti da un paese a rischio di trasmissione e per viaggiatori che sono stati in transito per più 12 ore in un aeroporto situato in un paese a rischio di trasmissione.

     

Vaccinazioni consigliate

  • EPATITE A

    per saperne di più….

  • EPATITE B

    per saperne di più….

  • FEBBRE TIFOIDE

    per saperne di più….

  • SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI

    – La vaccinazione non è obbligatoria, ma va presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza, ma soprattutto in base alla situazione epidemiologica del paese al momento del viaggio. La nuova formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge ora anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici che provocano la “diarrea del viaggiatore”. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

  • TETANO

    per saperne di più…

  • VACCINAZIONI DI ROUTINE

    Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.

  • ENCEFALITE GIAPPONESE

    L’Encefalite Giapponese è una malattia virale veicolata dalle zanzare del genere Culex, endemica in una vasta area dell’Asia, dalla Cina all’Australia, dal Pakistan al Giappone e Filippine.
    Generalmente la trasmissione è predominante nelle zone agricole e rurali, spesso associata alla produzione del riso,
    ma sempre più casi si riscontrano anche nei grandi agglomerati urbani.

Approfondimenti sulla malaria

  • CHE COSA E’

    La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria

  • NEL PAESE

    Il rischio di malaria a causa prevalentemente di P. falciparum esiste tutto l’anno nelle zone rurali , collinari e boscose remote del paese , al di sotto dei 1000 metri, tra cui Bagan.
    Rara la  trasmissione nelle città e nelle aree urbane . Le pianure centrali e la zona secca sono generalmente liberi di malaria, ma esistono ancora alcune sacche di trasmissione .
    Segnalata resistenza alla meflochina nello Stato di Kayin e nella parte orientale dello Stato di Shan. Segnalata minor sensibilità del P. vivax alla clorochina. Segnalata sospetta resistenza alla artemisinina nel sud-est del Myanmar.

  • PROFILASSI

    Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg”è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo,cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.

    Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.

    Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.

  • AL RIENTRO

    In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.

Alert sanitari

MARZO 2023

Nello Stato orientale del Kayin, al confine con la Thailandia, dal 2020 ad oggi c’è stato un aumento del 1.000% dei casi di malaria. “La situazione per quanto riguarda la malaria è davvero cambiata”, ha detto il responsabile dell’unità prenatale di una clinica a sud di Phop Phra, sul lato thailandese del paese, che offre assistenza sanitaria ai rifugiati. “La malaria, che era fortemente ridotta da 30 anni a questa parte, ha iniziato ad aumentare in modo più che esponenziale. La trasmissione sta cambiando, soprattutto sul lato birmano del confine”. Anche la situazione di conflitto civile ha reso più difficile rispondere in modo adeguato a prevenire l’aumento delle zanzare nell’ambiente, soprattutto dopo che molti sfollati si sono rifugiati nelle foreste dove proliferano le zanzare.

Pillole di salute

  • Come evitare di ammalarsi

    Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio…leggi tutto

  • Chi deve vaccinarsi per la febbre gialla

    La vaccinazione contro la Febbre Gialla o Vaccino Antiamarillico, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera….

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  • La malaria, attenzione….!

    E’ una malattia infettiva, acuta, spesso ma non sempre febbrile, talvolta caratterizzata da pochi sintomi ma sempre con presenza di grande stanchezza, può essere fortemente debilitante, provocando anemia talvolta grave e molto spesso alterazioni metaboliche ed organiche. Appena entrati nell’organismo i parassiti colonizzano le cellule del fegato che poi vengono via via distrutte creando zone di necrosi (morte cellulale) e di fibrosi puntiforme. Alla lunga il parassita malarico crea lesioni permanenti a livello epatico. (altro che medicine contro la malaria che fanno male al fegato!).
    Ricorda che la protezione dei farmaci utilizzati per la profilassi (prevenzione) è efficace e sicura. Gli eventuali effetti collaterali, raramente presenti, sono sicuramente meno dannosi, sul tuo organismo, rispetto alle conseguenze derivanti dalla malattia stessa. Tali effetti collaterali, sempre temporanei, possono dipendere da dosaggi non corretti o da intolleranze individuali. Devi temere l’azione distruttiva del parassita sul tuo organismo piuttosto che gli effetti collaterali,generalmente non pericolosi dei farmaci antimalarici.
    Febbre, brividi, sudorazione, cefalea nucale, stanchezza ingravescente sono i sintomi più frequenti e caratteristici. Ma non sempre la malaria si presenta in modo così eclatante. Basta un malessere al rientro dal viaggio a far scattare l’attenzione.
    FAI SUBITO GLI ESAMI DI LABORATORIO PRESSO UN CENTRO SPECIALIZZATO. TI ASPETTIAMO AL CESMET PER ESCLUDERE CON UNA VISITA E CON ESAMI MIRATI CHE I TUOI SINTOMI PROVENGANO DA UN ATTACCO MALARICO.

    CHIAMA IL CENTRO CLINICO E DIAGNOSTICO TROPICALE 06 39030481

  • Zanzare & co. – Come proteggersi

    • le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni….

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  • Nuotare con precauzione

    Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
    Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se…

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  • In valigia

    Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.

  • Al rientro a casa

    Quando rientri da un viaggio ricorda di prenderti una pausa di un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione….

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Informazioni generali

Capitale: Yangon Ex Rangoon

Lingua: Birmano (ufficiale), Inglese

Moneta: Kyat del Myanmar

Fuso orario: GMT+6, 30

Storia,Economia,Cultura: http://www.britannica.com

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it

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Vaccino antinfluenzale. Come, chi e perché?

 

Vaccino antinfluenzale, vaccino pneumococco e “pacchetto vaccini prevenzione malattie respiratorie invernali”
“per prenotare la vaccinazione clicca qui”

Ti aspetto presso il “Centro di vaccinazioni Cesmet Clinica del viaggiatore” per effettuare la vaccinazione antinfluenzale e fornirti ulteriori consigli sulla situazione riguardante la stagione autunno – invernale 2022/23. (dr. Paolo Meo).
Se hai necessità puoi prenotare anche il vaccino per il pneumococco (protezione polmonite batterica). Presso il centro viene proposto un “pacchetto vaccini per la prevenzione malattie respiratorie invernali”.

Per capire la necessità di vaccinarsi quest’anno contro l’influenza (che cosa è l’influenza – clicca qui), è necessario considerare l’aumento dei casi di Covid-19, tra settembre ed ottobre 2022, e il contemporaneo arrivo in Europa del virus influenzale con i primi casi già registrati da qualche settimana in Gran Bretagna, Germania ed altri paesi. E’ importante che tu eviti il rischio di co-infezioni (ossia le infezioni contemporanee di Covid-19, di influenza e pneumococco) che possono causare forme respiratorie aggressive. Il mio consiglio è quello di anticipare la vaccinazione antinfluenzale, fin da metà del mese di ottobre. Ritengo importante quest’anno decidere di vaccinarsi contro l’influenza, causata da quel virus specifico che può confondersi con il Covid-19, che può aggravare lo stato di salute se co-agisce negativamente con questo virus e con il pneumococco.
Anche OMS che il Ministero della Salute italiano raccomandano la vaccinazione antinfluenzale a tutti, proprio per impedire la co-infezione tra virus influenzale e Covid-19. Come per il Covid-19 anche la vaccinazione per “l’influenza” ha l’obiettivo di prevenire le forme gravi e complicate della malattia e contribuire a ridurre la mortalità nei gruppi ad aumentato rischio di malattia grave. Cerca di capire se anche tu fai parte di uno dei gruppi segnalati per prendere la tua decisione.
Il vaccino antinfluenzale è consigliato per:

  • persone di età pari o superiore a 65 anni;
  • bambini nella fascia di età tra i 6 mesi ed i 6 anni;
  • genitori dei bimbi 0 – 6 mesi, e persone a contatto, per evitare la diffusione del virus;
  • donne in gravidanza o nel periodo “postpartum”;
  • tutto il personale sanitario che opera in strutture a contatto con malati;
  • anziani e personale di RSA;
  • tutte le persone dai 6 mesi ai 65 anni di età affette da “malattie croniche” che, a contatto con il virus influenzale, possono peggiorare i sintomi della loro malattia;
    • malattie croniche dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO);
    • malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite, e stati ipertensivi importanti;
    • diabete mellito e altre malattie metaboliche (incluse le persone obese)
    • insufficienza renale/surrenale cronica;
    • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
    • tumori e in corso di trattamento chemioterapico;
    • malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
    • malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali (Chron e altro);
    • patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
    • patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
    • epatopatie croniche;
  • individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
  • familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze.

 

 addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:

  • medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali;
  • forze di polizia;
  • vigili del fuoco.

personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:

  • allevatori
  • addetti all’attività di allevamento
  • addetti al trasporto di animali vivi
  • macellatori e vaccinatori
  • veterinari pubblici e libero-professionisti

 

Questi i vaccini raccomandati da OMS nella stagione influenzale dell’emisfero settentrionale 2022-2023.

Vaccini a base di uova (quadrivalenti):

  • un virus simile a A/Victoria/2570/2019 (H1N1)pdm09;
  • un virus simile ad A/Darwin/9/2021 (H3N2);
  • un virus simile a B/Austria/1359417/2021 (B/Victoria lineage);
  • un virus simile a B/Phuket/3073/2013 (linea B/Yamagata).

Vaccini basati su colture cellulari o ricombinanti (quadrivalenti):

  • un virus simile a A/Wisconsin/588/2019 (H1N1)pdm09;
  • un virus simile ad A/Darwin/6/2021 (H3N2);
  • un virus simile a B/Austria/1359417/2021 (B/Victoria lineage); e
  • un virus simile a B/Phuket/3073/2013 (linea B/Yamagata).

Per approfondire l’argomento consulta il documento completo pubblicato dall’OMS il 25 febbraio 2022 “Recommended composition of influenza virus vaccines for use in the 2022-2023 northern hemisphere influenza season”.

Per domande o questioni tecniche scrivi il tuo quesito a seg.cesmet@gmail.com, indirizzato al dr. Paolo Meo

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Influenza propriamente detta

INFLUENZA (propriamente detta)  stagione 2022/23

L’influenza (s.g.) è una malattia infettiva virale, acuta, respiratoria, causata da un virus ad RNA, un “myxovirus” (virus influenzali), che infetta le cellule delle vie aeree superiori (naso, gola, faringe e laringe) ed utilizza i sistemi interni cellulari per riprodursi in milioni di copie (virus figli). L’influenza vera e propria (s.g.) è una malattia specifica, causata da virus della famiglia degli orthomyxoviridae, e si può manifestare in modo anche grave. Sono 3 i tipi di orthomyxovirus che infettano l’uomo: Tipo A, Tipo B e Tipo C.
Le altre forme virali o batteriche, molto frequenti, tipiche della stagione autunnale/invernale, chiamate “influenza”, perché presentano localizzazioni e sintomi simili all’influenza vera e propria, non rispondono all’azione protettiva del vaccino antinfluenzale in quanto sono causate da altri tipi di microrganismi.
Tra i virus che possono causare sintomi simil influenzali ricordiamo gli adenovirus, i rhinovirus, il virus sinciziale respiratorio, i coronavirus ed altri tipi di virus e batteri.

 

SINTOMI

I sintomi tipici dell’influenza si manifestano con: (1) febbre alta improvvisa; (2) cefalea; (3) faringodinia (mal di gola); (4) tosse più secca che produttiva; (5) rinorrea (raffreddore); (6) dolori muscolari ed articolari; (7) malessere generale.

Altri sintomi includono: (a) brividi; (b) perdita di appetito; (c) nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini. Questi sintomi sono più difficili negli adulti.

Tra le complicanze, talvolta gravi, il coinvolgimento delle vie aeree inferiori con  la comparsa di “polmonite virale primitiva”; le “polmoniti batteriche secondarie”; l’infezione dei seni paranasali; l’ aggravamento dei sintomi negli asmatici e nei cardiopatici.

I sintomi, generalmente acuti ed improvvisi, si manifestano dopo 2/4 giorni dall’avvenuto contagio. La guarigione avviene tra 7/10 giorni e la malattia si autolimita; Occorre che alcuni soggetti appartenenti a categorie considerate deboli facciano particolare attenzione a questo virus.  I soggetti sopra i 65 anni di età ed i bambini piccoli; i soggetti adulti che soffrono di malattie croniche debilitanti possono sviluppare complicanze anche gravi o peggioramento dei loro sintomi di base;
Queste categorie dovrebbero effettuare la loro vaccinazione antinfluenzale.

 

COMPLICANZE

Oltre ai sintomi descritti possono manifestarsi complicanze dovute a: (a) polmoniti secondarie di tipo batterico (per cui è necessaria una copertura antibiotica anche preventiva soprattutto nei soggetti più a rischio); (b) disidratazione, per la maggiore traspirazione o perdita di liquidi; (c) peggioramento di malattie preesistenti quali il diabete, malattie di tipo immunitario, malattie di tipo cardiovascolare e respiratorio cronico, (d) otiti nei bambini.
Donne incinte e bambini molto piccoli sono a maggior rischio di effetti collaterali e complicanze da virus. Per questo motivo costituiscono una categoria a cui proporre la vaccinazione antinfluenzale fin dall’inizio della stagione;

Frequenti le complicanze nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età.

 

TRASMISSIONE

La trasmissione avviene per via aerea, attraverso le goccioline di saliva (goccioline di Flugge) e le secrezioni respiratorie.

  • Via aerea respiratoria (tosse, starnuti, parlata a distanza molto ravvicinata);
  • Per contatto (dispersione delle goccioline e secrezioni su oggetti e superfici).

 

PREVENZIONE

Questi sono i comportamenti raccomandati per evitare o diminuire il rischio di contagio.

  • lavare frequentemente le mani con acqua e sapone;
  • non toccare con le mani contaminate occhi, naso e bocca;
  • coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce;
  • evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa;
  • aerare regolarmente le stanze dove si soggiorna;
  • i soggetti particolarmente a rischio farebbero bene ad utilizzare le mascherine che abbattono la possibilità di contagio;

Sono gli stessi comportamenti che vanno adottati per evitare l’infezione del Covid-19. Questo è il motivo per cui negli anni del lockdown o della attenzione al SARS-CoV-2, la presenza di influenza si è notevolmente ridotta;

 

TEMPI DI CONTAGIOSITA’

 

Una persona che viene a contatto con il virus ed infetta, può diventare contagiosa già uno/due giorni prima dell’insorgenza dei sintomi e può trasmettere il virus fino a sette giorni dopo l’inizio della malattia. I bambini ed i soggetti immunodepressi sono contagiosi anche più a lungo.

Il contagio avviene tipicamente attraverso le vie aeree, per cui una donna che allatta può contagiare il suo bambino con la saliva, per questo motivo è raccomandato l’utilizzo della mascherina per evitare di contagio;

dr. Paolo Meo
medico infettivologo

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SUD AFRICA. 2023 Inverno gelido e neve al confine con il Lesotho

SUD AFRICA – Luglio 2023: un ricordo di una stagione impazzita. Meteo: nevica a larghe falde nel paese. Un evento eccezionale in un inverno lungo e particolarmente freddo.

“L’inverno Australe”, ovvero la stagione invernale dall’altra parte del mondo rispetto a noi italiani, tanto per capire, che abbiamo avuto una stagione estiva in assoluto la più calda, sta creando delle situazioni di freddo che raramente si sono viste. La neve è caduta abbondante anche in Sud Africa.
Dopo le abbondanti nevicate in America latina, ed in particolare in Argentina, l’inverno australe sta creando non poche difficoltà nei paesi a sud del mondo.
Nello “Stato Libero del Sud Africa” una nevicata atipica ha imbiancato la regione interna poco a nord dello “Stato del Lesotho”. Nevicata preannunciata da numerosi avvisi meteo emessi dalle varie agenzie ma l’evento eccezionale è molto rilevante perché non trova precedenti nella storia recente, L’evento ha colto impreparati gli abitanti, circa 27mila, della città di Harrismith situata su un altopiano a circa 1600m di altitudine  La nevicata è stata accompagnata da venti freddi e tempestosi che hanno toccato raffiche di 90km/h con una temperatura scesa fino a -5°C.

VIDEO DELLA NEVICATA AD HARRISMITH

Turisti di tutto il mondo che si sono recati in Sud Africa alla ricerca di caldo e di tropico, hanno invece trovato la neve ed un gran freddo.
Il consiglio per chi viaggia è sempre quello di valutare attentamente la situazione meteo reale, per non incappare in luoghi comuni slegati dalla realtà. Anche la presenza di alcune malattie è fortemente legata alle condizioni climatiche e al meteo reale.

SUD AFRICA. 2023 Inverno gelido e neve al confine con il Lesotho Leggi tutto »

ARGENTINA Meteo: nevica a quote collinari

ARGENTINA meteo: Inverno vero in Argentina, Freddo e neve a quote collinari. Il freddo in tutto il Sud America.

20 agosto 2022 FONTE:3Bmeteo

neve in Argentina
neve in Argentina

L’inverno fa sul serio in tutto il Sud America. Da nord a sud del Continente latino americano il mal tempo caratterizza la stagione.  Al confine tra Argentina e Cile, sui primi contrafforti delle Ande, il freddo è eccezionale e la neve non da  tregua dall’inizio della stagione invernale. Già a fine giugno, nel mese di luglio e durante agosto il freddo si è fatto sentire con importanti ondate e abbondanti nevicate hanno costretto alla chiusura di alcuni valichi di confine. Migliaia di autovetture e camion sono rimasti bloccati. In questi giorni di fine agosto la situazione continua con abbondanti nevicate che si spingono fino a quote di collina lungo la Cordigliera.
Le nevicate degli ultimi giorni sono state così abbondanti che alcuni comprensori sciistici tra Argentina e Cile non hanno potuto aprire per eccesso di neve. E’ accaduto a La Lolla, Esquel, colpita da una vera e propria tempesta di vento e neve. Problemi anche a      Bariloque, stazione sciistica nella provincia di Rio Negro, in Patagonia a 893mt. sul livello del mare. Qui le temperature si mantengono intorno allo zero e le precipitazioni mantengono carattere nevoso.

video situazione meteo eccezionale: 

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CINA METEO: Anche in Cina il cambiamento climatico crea situazioni estreme.

CINA METEO. CAMBIAMENTI CLIMATICI IN CINA. Caldo e siccità senza precedenti nella storia. 
FONTE: 3Bmeteo

 Anche la Cina, uno dei Paesi più ostili nei riguardi degli accordi sulla riduzione dei gas serra fa i conti con il cambiamento climatico. L’ondata di caldo che si protrae dall’inizio di giugno ha ormai assunto connotati storici, è la più intensa dal 1961 anno in cui sono iniziate le registrazioni e ha battuto anche quella del 2013 che deteneva il record precedente. Normalmente nel periodo che va dal 1 giugno al 15 agosto le giornate di caldo intenso con temperature estreme, superiori ai 38/40°C non sono mai più di 7, quest’anno invece sono state 12. … la temperatura di 40°C ha avuto la sua massima espansione sul territorio con punte di 44/45°C state registrate per più giorni consecutivi.

Il gran caldo è stato accompagnato anche da una siccità senza precedenti nelle zone centrali e sud occidentali del paese, i livelli di laghi e fiumi sono ai minimi storici e il lago Poyang, il più grande lago d’acqua dolce della Nazione, è entrato nella stagione secca molto prima del previsto. La mancanza di acqua nei bacini ha avuto pesanti ripercussioni sulla produzione di energia idroelettrica, molte città sono state costrette a ridurne drasticamente il consumo con i proprietari delle auto elettriche costretti a lottare letteralmente tra loro per ottenere il rifornimento. Anche molte fabbriche hanno dovuto chiudere per la mancanza di elettricità con una pesante influenza sull’economia dell’intera Nazione.

VEDI VIDEO da 3Bmeteo:

https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/meteo–anche-la-cina-nel-mirino-del-cambiamento-climatico–ondata-di-caldo-e-siccit-agrave–senza-precedenti-nella-storia–video-633798

Commento dr. Meo: I cambiamenti climatici in questa estate torrida hanno colpito  indifferentemente la maggior parte delle nazioni del globo. La siccità è avanzata rapidamente anche nelle aree temperate. In Cina, come in Europa l’agricoltura è stata messa in ginocchio un pò ovunque. La presenza di insetti, portatori di malattie infettive è in continuo aumento, anche nelle aree più aride. Non solo zanzare ma anche mosche, tafani e zecche portatori di malattie sono prolificate senza sosta. Il caldo estremo ha creato molti problemi alle persone con un aumento della mortalità e malessere anche gravi rispetto agli scorsi anni.

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Riscaldamento globale: un problema attuale e un futuro poco rassicurante

Nel 2020 avevamo pubblicato questo articolo nel nostro sito web che oggi, alla fine dell’estate 2022 assume un significato ancora maggiore. Tutto quanto si diceva due anni fa è andato peggiorando arrivando a confermare in questa estate un andamento drammatico. In tutta Europa, ma in particolare nei paesi del bacino del Mediterraneo, la siccità ha prosciugato laghi e fiumi, ha distrutto la maggior parte dei raccolti, ha creato improvvisi eventi avversi, con nubifragi che hanno distrutto quanto era rimasto.  La situazione del nostro pianeta è ulteriormente peggiorata. Non vorremo la prossima estate continuare a descrivere situazioni di distruzioni e di insorgenza di malattie infettive sempre più frequenti. Rileggiamo quindi quanto scrivevamo due anni fa.

Qui alcuni articoli riguardanti problemi ambientali affrontati dal CESMET
Dalle nuove previsioni elaborate per la decade 2020-2030 dal MET Office britannico, Centro specializzato nell’analisi del clima, emerge che nei prossimi cinque anni i termometri segneranno temperature record.
Le previsioni vengono aggiornate ogni anno e, a gennaio 2020, hanno mostrato un maggior riscaldamento in gran parte del Pianeta, specialmente alle alte latitudini settentrionali, con impatti climatici potenzialmente rilevanti soprattutto in Europa, America e Africa.
Le previsioni tengono conto della “variabilità naturale” e delle “influenze umane”, osservando lo stato climatico attuale e valutando il possibile aumento di gas serra provocati dall’attività vulcanica e antropogenica.
Nel quinquennio 2020-2024, la temperatura media globale dovrebbe aumentare tra 1,06°C e 1,62°C rispetto al periodo preindustriale che va dal 1850 al 1900, battendo il record di 1,16°C registrato nel 2016.
Numericamente parlando potrebbe sembrare un cambiamento piccolo, ma in realtà i potenziali rischi ambientali, sociali ed economici connessi sono enormi perché un aumento anche di pochi decimi di grado nella temperatura atmosferica e superficiale è in grado di generare effetti devastanti sul pianeta terra. Metoffice.gov.uk
Editor: Erika Villa (infermiera esperta in prevenzione e profilassi vaccinale)

Commento del dr. Paolo Meo: I cambiamenti climatici degli ultimi decenni hanno favorito la diffusione di alcune malattie tropicali, anche i Europa, per la presenza sempre più stabile di insetti vettori di malattie, in particolare zanzare La Febbre emorragica da Chikungunya virus,  tipica delle aree tropicali, in particolare asiatiche e del Latino America,  ha prodotto focolai autoctoni anche in Italia. Ossia si è diffusa tra persone che non avevano viaggiato in zone a rischio.  Da oltre 10 anni questo virus ritorna nella stagione estiva calda e sempre più umida e provoca focolai di una malattia particolarmente acuta. Nel 2017 nel quartiere San Giovanni di Roma oltre 100 casi costituirono un focolaio piuttosto grave. Il clima freddo alle nostre latitudini contribuisce ancora a bloccare ogni focolaio per la scomparsa delle “zanzare tigri”, causa di contagio della malattia. Ma ogni estate questo virus si riaffaccia sempre più aggressivo, in tutto il bacino del mediterraneo ed anche oramai nel nord Europa. E quest’anno il freddo è stato il grande assente in tutta Europa? quale saranno le conseguenze? 

Pubblichiamo un contributo della dottoressa Beatrice Meo (master in Sostenibilità Ambientale, Economica e Sociale – Barcellona): Climate Change and Infectious Diseases: A risk assessment of the Chikungunya transmission in Europe.

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Introduzione alla nostra nuova rubrica: Ambiente, Clima e Salute

Inseriamo nel nostro sito, a partire da oggi, una nuova e interessante rubrica, di grande attualità.

Una rubrica che parla del mondo in cui viviamo: del suo ambiente, del suo clima e della salute degli esseri che ci vivono.

Purtroppo abbiamo trattato male questo pianeta e ci stiamo accorgendo dei risultati.

In questo articolo proporremo, in linea molto generale, degli argomenti di discussione, lasciando agli articoli successivi, molto più specialistici, l’esame approfondito dei singoli argomenti.

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Il cambiamento climatico aumenterà il numero delle malattie trasmesse da vettori (insetti quali mosche, zanzare, zecche ed altri), dall’acqua, sempre più inquinata e scarsa; dal suolo, sempre più sfruttato senza adeguate strategie; o dagli alimenti. Se non si interviene, malattie trasmesse da vettori come la malaria, la dengue e la Chikungunjia, la febbre gialla e molte altre malattie potrebbero diventare molto più comuni e diffuse, soprattutto nei tropici umidi, ma anche nei nostri ambienti sempre più tropicalizzati. Le malattie trasmesse dall’acqua, come salmonella,  colera, virus e parassiti sono tra le conseguenze più pericolose di disastri naturali come inondazioni e uragani, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Anche gli agenti patogeni trasmessi dal suolo, come quelli responsabili di micosi, lebbra e morva/malleus, parassiti e malattie da micro particelle fecali possono diffondersi in nuove regioni. In generale, qualsiasi luogo con una popolazione numerosa che vive in abitazioni o lavora in condizioni non standard è a rischio di epidemie causate da condizioni igienico-sanitarie inadeguate e approvvigionamento idrico contaminato. Fortunatamente esistono molti modi per proteggere le nostre comunità dalle malattie trasmesse attraverso l’acqua, il suolo o l’aria. Questi interventi includono: miglioramento degli standard igienici; acqua potabile più sicura; pratiche igienico-sanitarie più sicure; programmi di vaccinazione; gestione dei parassiti e misure non inquinanti, e soprattutto la cura dell’ambiente dove viviamo

Migliori standard igienici:

L’igiene è spesso trascurata, ma è fondamentale per controllare qualsiasi malattia infettiva. Migliorare le pratiche igieniche significa educare le persone a proteggersi dalle infezioni. La chiave è assicurarsi che le persone si lavino le mani con il sapone dopo essere andate in bagno, dopo aver cambiato i pannolini ai bambini, dopo aver maneggiato animali o prodotti di origine animale e prima di preparare il cibo. Tuttavia, molte persone non seguono queste regole di base. Le scuole e i luoghi di lavoro possono svolgere un ruolo importante nel promuovere una buona igiene.

Acqua potabile più sicura:

L’acqua è una parte essenziale della vita e un importante vettore di trasmissione di molte malattie. Per acqua potabile sicura si intende quella priva di microrganismi e di altri contaminanti come sostanze chimiche, sali e materiale radioattivo. Come regola generale, l’acqua che ha un buon aspetto e un buon odore è solitamente sicura da bere. L’acqua è essenziale per la salute, ma la maggior parte delle persone nel mondo non ha un accesso affidabile all’acqua sicura. La maggior parte delle malattie trasmesse dall’acqua è dovuta a carenze igieniche e sanitarie piuttosto che alla presenza di agenti patogeni nell’acqua. Le carenze igienico-sanitarie mettono in pericolo la salute pubblica contaminando l’acqua. L’uso improprio di fertilizzanti e concimi in agricoltura, la deforestazione, l’urbanizzazione e l’industrializzazione hanno aumentato i livelli di inquinamento dell’acqua da fonti organiche e inorganiche. L’inquinamento idrico può essere ridotto utilizzando pratiche meno inquinanti nell’industria, applicando una migliore gestione dei fertilizzanti, trattando le acque reflue, proteggendo e riforestando i bacini idrografici e migliorando i servizi igienici.

Pratiche igieniche più sicure:

La trasmissione di malattie per via fecale-orale può essere prevenuta attraverso un corretto smaltimento degli escrementi umani, soprattutto nelle aree in cui il rischio di contaminazione di acqua e cibo è elevato. In molte parti del mondo, i rifiuti umani e animali vengono raccolti in fosse o latrine che non sono gestite correttamente. L’acqua inquinata dagli escrementi umani può contenere un gran numero di agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti che causano molte malattie. Pertanto, è importante prevenire la contaminazione delle riserve idriche e degli alimenti da parte degli escrementi umani. Questo obiettivo può essere raggiunto costruendo e gestendo i sistemi fognari e le latrine in modo da evitare la contaminazione delle falde acquifere e dell’ambiente.

Programmi di vaccinazione:

La vaccinazione è un modo molto efficace e relativamente poco costoso per prevenire alcune delle malattie più gravi causate da agenti patogeni trasmessi attraverso l’ambiente. L’immunizzazione contro malattie come la poliomielite, la difterite, il tetano e la pertosse ha praticamente debellato queste malattie nei paesi ad alto reddito. La vaccinazione è un metodo sicuro, efficace e poco costoso per prevenire molte malattie. Tuttavia, non può sostituire l’acqua e i servizi igienici sicuri. Una malattia non può essere prevenuta se le persone non sono vaccinate e l’ambiente non è pulito. I vaccini possono essere somministrati tramite iniezioni o spray nasali. I vaccini più recenti possono essere somministrati per bocca in forma liquida.

Gestione dei parassiti:

Alcuni vettori sono insetti che hanno bisogno di nutrirsi di sangue per riprodursi. Questo può essere controllato attraverso l’uso di pesticidi. Tuttavia, l’irrorazione dei pesticidi deve essere fatta con attenzione per evitare di danneggiare le persone o altri organismi. L’uso dei pesticidi deve essere limitato al minimo necessario per la salute pubblica e per l’ambiente.

Misure di non inquinamento:

Una buona gestione ambientale può ridurre la quantità di agenti patogeni e tossine nell’ambiente. In particolare, l’uso della vegetazione naturale per la bonifica dei terreni e la gestione delle acque può aiutare a filtrare gli agenti patogeni e le tossine dall’acqua prima che venga utilizzata per bere o per irrigare le colture.

Conclusione

È certo che le malattie trasmesse attraverso l’ambiente diventino più comuni e più pericolose con il cambiamento del clima. Tutte le persone che vivono in aree in cui queste malattie sono endemiche sono a rischio. Tuttavia, le persone in condizioni di povertà hanno maggiori probabilità di subire i danni maggiori. La buona notizia è che esistono misure di prevenzione efficaci. La sfida consiste nell’assicurarsi che vengano attuate.

 

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Quali sono i determinanti sociali della salute (SDOH)?

Leggiamo e riportiamo (traduzione automatica) da: news-medical.net

Gli ambienti in cui le persone nascono, vivono, imparano, lavorano, giocano ed invecchiano sono noti come determinanti sociali della salute o SDOH. Questi elementi non medici influenzano un’ampia gamma di risultati e rischi per la salute, il funzionamento e la qualità della vita. SDOH include la posizione socioeconomica, l’istruzione, il vicinato, l’ambiente fisico, il lavoro, le reti di supporto sociale e l’accesso all’assistenza sanitaria, tra alcuni fattori importanti.

Le distribuzioni globali, nazionali e locali di denaro, potere e risorse influenzano queste circostanze. Secondo l’OMS, le disparità di salute – le differenze ingiuste ed evitabili nello stato di salute viste all’interno e tra i paesi – sono principalmente causate da determinanti sociali della salute.

La comunità della salute pubblica è stata sempre più concentrata sui determinanti socioeconomici della salute negli ultimi due decenni. Tuttavia, sono state raccolte prove che fattori socioeconomici come denaro, ricchezza e istruzione sono le cause principali di varie conseguenze sulla salute. La salute, il benessere e la qualità della vita delle persone sono influenzati dall’SDOH.

Tipi di SDOH

Secondo CDC, i determinanti sociali della salute possono essere classificati in cinque categorie: accesso e uguaglianza all’assistenza sanitaria, accesso e qualità all’istruzione, contesto sociale e comunitario, stabilità economica, quartiere e ambiente costruito. La connessione tra l’accesso e la comprensione dei servizi sanitari da parte delle persone e la loro salute è ciò che riguarda l’accesso all’assistenza sanitaria e l’uguaglianza. Comprende la copertura sanitaria, l’accesso all’assistenza sanitaria, la disponibilità del fornitore e la qualità dell’assistenza.

La connessione tra istruzione, salute e benessere è esplorata in Accesso all’istruzione e qualità. Gli anni di studio per il grado più alto possono essere utilizzati per determinare il livello di istruzione. Può essere misurato a tre livelli: individuale, domestico e comunitario. Ciò include l’alfabetizzazione, la lingua, l’istruzione della prima infanzia, la formazione professionale e l’istruzione superiore.

Il rapporto tra le qualità del contesto in cui le persone vivono, imparano, lavorano e giocano e la loro salute e benessere è noto come contesto sociale e comunitario. Ciò implica la coesione della comunità, il coinvolgimento civico, la discriminazione, le condizioni di lavoro e la carcerazione.

La stabilità economica implica il rapporto tra risorse finanziarie come reddito, stato socioeconomico e costo della vita per la salute dell’individuo. I principali fattori inclusi in questo dominio sono la povertà, l’occupazione, la sicurezza alimentare e la stabilità abitativa. Il vicinato e l’ambiente costruito implicano l’associazione tra il luogo di vita, il vicinato e l’ambiente di un individuo per la sua salute e benessere. I fattori inclusi in questo sono la qualità degli alloggi, l’accesso ai trasporti, la qualità dell’aria e dell’acqua, la disponibilità di cibo di qualità, insieme alla criminalità e alla violenza di quartiere. 

Significato di SDOH

Secondo la ricerca, SDOH può avere un impatto sulla salute più del trattamento sanitario o delle scelte di stile di vita. La ricerca implica che SDOH è responsabile del 30-55% dei risultati sulla salute. Inoltre, le stime rivelano che le industrie diverse dalla salute contribuiscono maggiormente ai risultati sulla salute della popolazione rispetto al settore sanitario.

Il miglioramento della salute e l’eliminazione delle disuguaglianze sanitarie richiedono di affrontare i determinanti socioeconomici della salute. Secondo la ricerca, vari fattori influenzano i risultati sulla salute, inclusi la genetica sottostante, i comportamenti sanitari, i fattori sociali e ambientali e il trattamento sanitario. Sebbene non vi sia consenso nella ricerca sull’entità del contributo relativo di questi elementi alla salute, gli studi suggeriscono che i comportamenti sanitari, inclusi il fumo, l’alimentazione e l’esercizio fisico, nonché i fattori sociali ed economici, sono i determinanti chiave dei risultati sulla salute.

Ad esempio, i bambini nati da genitori che non hanno completato il liceo hanno maggiori probabilità di crescere in un ambiente non sicuro, essere esposti alla spazzatura e avere un cattivo alloggio. Hanno anche meno accesso a passerelle, parchi e campi da gioco, strutture ricreative e biblioteche. Inoltre, i dati suggeriscono che lo stress ha un impatto dannoso sulla salute nel corso della vita e che i fattori ambientali possono avere conseguenze multigenerazionali. Affrontare i determinanti sociali della salute è fondamentale per migliorare la salute generale ed eliminare le disuguaglianze sanitarie, che sono spesso fondate su svantaggi sociali ed economici.

SDOH e disparità di salute

L’SDOH ha un impatto significativo sulle disparità sanitarie, che sono differenze ingiuste e prevenibili nello stato di salute all’interno e tra i paesi. Salute e malattia seguono un gradiente sociale nei paesi di tutti i livelli di reddito. Ciò implica che più basso è lo stato socioeconomico, peggiore è la salute. Secondo l’OMS, le persone nate in nazioni ad alto sviluppo umano (HD) hanno un vantaggio di 19 anni rispetto a quelle nate in paesi con una bassa MH. I sottogruppi con meno istruzione riportano il 100% in più di “cattiva salute” rispetto a quelli con istruzione superiore.

Il National Institutes on Minority Health and Health Inequalities (NIMHD) ha lanciato nel 2015 un processo biennale di visione scientifica per le disparità sanitarie, ospitando una serie di seminari per proporre prospettive di ricerca. La comprensione del motivo per cui le persone socialmente svantaggiate hanno risultati sanitari sproporzionatamente negativi è stato uno degli obiettivi principali della ricerca sulle disparità di salute. L’impatto dei determinanti sociali della salute sulla salute della popolazione e sulle disparità sanitarie è stato dimostrato da dati scientifici convincenti; tuttavia, i meccanismi ei percorsi che coinvolgono i determinanti sociali della salute e il modo in cui contribuiscono alle disparità sanitarie sono ancora sconosciuti.

Per combattere le disuguaglianze sanitarie, sono essenziali l’accesso universale a cure di alta qualità e l’enfasi su risultati equi. È anche importante affrontare la disuguaglianza nei fattori socioeconomici che portano a disparità di salute.

(Continua, qui l’articolo completo in lingua inglese…)

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L’impianto di cornea a base di collagene dalla pelle di maiale ripristina la vista

Leggiamo e riportiamo (traduzione automatica) da: news-medical.net

Con la cecità corneale che colpisce circa 12,7 milioni di persone in tutto il mondo, sono necessari nuovi approcci terapeutici. In questa intervista, parliamo con i professori Neil Lagali e Mehrdad Rafat della loro ultima ricerca, che ha descritto in dettaglio un tessuto corneale bioingegnerizzato per il ripristino della vista minimamente invasivo nel cheratocono avanzato in due coorti cliniche.

Il trapianto di cornea è l’attuale opzione di trattamento standard per la cecità corneale. Quando i trapianti di cornea falliscono, i dispositivi protesici possono essere utilizzati nei casi più gravi, ma questi casi sono relativamente rari. Per la stragrande maggioranza della cecità corneale, il trapianto è l’unica opzione per recuperare la vista.

Tuttavia, è disponibile solo una cornea ogni 70 necessarie e oltre la metà della popolazione mondiale non ha accesso alle cornee dei donatori. Anche se è disponibile una cornea da donatore, l’infrastruttura necessaria per procurarla, conservarla e distribuirla è significativa. Deve essere testato per malattie e virus, che è anche costoso. Infine, dopo il trapianto, c’è sempre il rischio di rigetto del tessuto donatore, il che significa che i farmaci immunosoppressori devono essere somministrati ai pazienti per almeno un anno dopo il trapianto.

La cornea è costituita principalmente dal collagene proteico. Come è stata creata la cornea bioingegnerizzata e quali vantaggi presenta rispetto alle cornee donate?

Volevamo anche utilizzare il collagene per creare una cornea bioingegnerizzata, per imitare la cornea naturale. Poiché non esiste una fonte abbondante e a basso costo di collagene umano, abbiamo scelto di utilizzare il collagene proveniente dalla pelle di maiale. Questo collagene è abbondante, poco costoso, altamente purificato e già utilizzato nei prodotti medici approvati dalla FDA. In breve, il collagene purificato viene reidratato e reticolato con un reticolante chimico non tossico che è solubile in acqua e si lava via dall’impianto. Il suo unico effetto è quello di legare le fibre di collagene per rafforzare l’impianto. Quindi, in una seconda fase, l’impianto, a cui è stata aggiunta una piccola quantità di riboflavina (vitamina B2), viene esposto alla luce UVA, che lega ulteriormente fotochimicamente le fibre di collagene per produrre un impianto robusto, che è un idrogel contenente quasi 88 % acqua.

Il vantaggio della cornea bioingegnerizzata è che non contiene impurità, cellule umane o materiale cellulare; pertanto, ha un rischio molto più basso di rigetto rispetto alle cornee donate. Può anche essere personalizzato in base alle dimensioni, allo spessore e alla forma del destinatario. È imballato e sterile, può essere spedito in qualsiasi parte del mondo a temperatura ambiente e può essere conservato per un massimo di due anni prima dell’uso in un frigorifero standard.

Il tessuto del donatore deve essere procurato e trapiantato entro due settimane e richiede banche degli occhi e medicinali specializzati per mantenere il tessuto vitale, il che rappresenta un costo elevato e un requisito infrastrutturale, che purtroppo non è disponibile in molti paesi in via di sviluppo. Infine, le cornee donate sono molto scarse, mentre l’impianto bioingegnerizzato può, in teoria, essere prodotto in serie.

Altre malattie degli occhi, come la cataratta, causano un’elevata incidenza di cecità. C’è la possibilità che impianti simili possano essere usati per curare altre malattie degli occhi?

Il nostro lavoro dimostra la fattibilità dell’impianto di un biomateriale nell’occhio e la sua stabilità a lungo termine per ripristinare la funzione perduta. Sebbene non abbiamo testato l’approccio per altre malattie degli occhi, il principio è stato ora dimostrato. La cataratta può essere trattata con impianti artificiali esistenti; la sfida è rendere la procedura più disponibile a livello globale ea basso costo. La disponibilità e il costo erano requisiti chiave che ci hanno portato a sviluppare il tessuto corneale bioingegnerizzato e il metodo di impianto che ora riportiamo.

(Qui l’rticolo completo in lingua inglese)

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Gli scienziati si rivolgono all’intelligenza artificiale per svelare la biologia cellulare

Leggiamo e riportiamo (traduzione automatica) da: news-medical.net

Recensito da Emily Henderson, B.Sc.

Affinché le nostre cellule possano proliferare, differenziarsi o migrare, il nucleo ha bisogno dell’aiuto del suo citoscheletro, l’impalcatura che circonda il nucleo che fornisce alle cellule forma e struttura solida. L’interruzione di questo forte accoppiamento, come la dislocazione del nucleo dal suo citoscheletro, è solitamente un sintomo di malattia nel corpo.

Tuttavia, questa relazione tra il posizionamento del nucleo e l’organizzazione del citoscheletro non è mai stata dimostrata prima a causa della difficoltà nel poter definire matematicamente l’intricato disegno del citoscheletro.

Utilizzando metodi scientifici convenzionali, uno scienziato dovrebbe prima determinare i parametri necessari per definire e misurare il sistema che viene studiato. Questa interpretazione umana della realtà consente la misurazione di sistemi semplici utilizzando parametri ben noti come dimensioni, velocità e distanza. Tuttavia, per molti sistemi complessi, come la rete di fibre che formano il citoscheletro, definire i parametri importanti diventa un compito impossibile.

Interpretare sistemi così complessi è difficile perché dobbiamo inserirli nella nostra interpretazione della realtà e dei suoi misurabili predefiniti. Con le migliaia di fibre simili a spaghetti mescolate, sarebbe umanamente impossibile dire dove inizia l’una e finisce l’altra, per non parlare dei parametri dello studio”.

Assoc Prof Fernandez, ricercatore principale, SUTD

I ricercatori hanno quindi deciso di districare la questione da una prospettiva completamente nuova, spostando invece la loro attenzione dal sistema all’osservatore.

Assoc Prof Javier G. Fernandez e Ph.D. il candidato Jyothsna Vasudevan della Singapore University of Technology and Design (SUTD) ha collaborato con la National University of Singapore e la Nanyang Technological University e ha dimostrato con successo la correlazione tra l’organizzazione del citoscheletro e la posizione nucleare rivolgendosi all’intelligenza artificiale. Il loro studio, “Dai dati qualitativi alla correlazione utilizzando reti generative profonde: dimostrare la relazione della posizione nucleare con la disposizione dei filamenti di actina” è stato pubblicato su PLOS .

Per garantire che i parametri dello studio non fossero limitati dalla concettualizzazione umana, hanno sviluppato un algoritmo generativo unico per interpretare il citoscheletro delle cellule eucariotiche utilizzando dati qualitativi, senza dire al sistema cosa stava osservando e come misurarlo.

(Continua in lingua inglese…)

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