Prevenire malattie e stati di malessere del nostro organismo. La maggior parte delle piante ci forniscono principi attivi con cui riusciamo a prevenire malattie, a mantenere un buono stato di salute, e anche a curare molte forme morbose. La attuale farmacologia ha le sue radici e continua ad alimentarsi dallo studio dei principi e delle molecole attivo delle piante, delle muffe, dei funghi. Gli studi su nuovi farmaci e nuove molecole traggono i loro spunti dall’esame di migliaia di molecole naturali ritrovate in natura.
CURARSI CON LE PIANTE
Questi prodotti sono stati testati per il loro utilizzo dal dr. Paolo Meo su viaggiatori o su pazienti, integrando le cure specifiche. Puoi chiedere informazioni per l’utilizzo dei prodotti. scrivi i tuoi dati e poni la domanda. puoi anche richiedere una video consulenza.
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Test tubercolina-Mantoux o IGRA per la diagnosi di tubercolosi. Questi i test di screening per giungere a fare una diagnosi di tubercolosi latente o attiva.
INFORMAZIONI
Il “test alla tubercolina” è conosciuto anche come “ Derivato proteico purificato PPD” o “Test Mantoux” o “Test per l’infezione della tubercolosi latente TST” viene anche indicato come Test di screening per la TBC.
DOVE FARE IL TST TEST O TEST MANTOUX Se hai bisogno di un test per la TBC, ovvero la MANTOUX oppure dell’esame QUANTIFERON o test IGRA puoi effettuare il test TST o mantoux test presso il centro medico specializzato in malattie infettive e tropicali Cesmet-Clinica del Viaggiatore. I referti e le certificazioni attestanti il risultato del test sono quindi riconosciute ufficialmente per concorsi, istituzioni universitarie e altre richieste ufficiali. Puoi richiedere informazioni o prenotare cliccando qui e lasciando i tuoi dati, specificando il motivo della richiesta del test oppure puoi scrivere a seg.cesmet@gmail.
PERCHE’ E QUANDO FARE IL TEST
Se vuoi escludere o verificare la presenza del Mycobacterium tubercolosis nel tuo organismo è necessario effettuare Il test di screening per la TBC attiva o latente.
Il test di screening è richiesto per dimostrare la negatività al batterio in caso di concorsi pubblici; iscrizioni a facoltà di scienze mediche e biologiche; lavori in ambienti con persone deboli o a rischio. E’ utile anche prima e dopo i viaggi internazionali in ambienti e paesi considerati a rischio di Tubercolosi.
Il test di screening è indicato in caso di esposizione alla TBC; in caso di sintomi specifici o in presenza di fattori di rischio per una TBC attiva.
Quindi è utile per le persone a rischio insorgenza di tubercolosi per la loro situazione di salute o che sono a rischio nel caso di contatto con il batterio.
Tra queste persone:
• chi presenta il sistema immunitario compromesso, come coloro che sono positivi o sono affetti conclamati da AIDS, che quindi sono maggiormente aggredibili dalla TBC;
• chi si trova in condizioni abitative ritenute a rischio, come coloro che vivono nei rifugi per senzatetto, campi profughi, case di cura, scuole e istituti penitenziari;
• chi manifesta sintomi sospetti di TBC;
• chi proviene o che comunque abbia abitato per un certo periodo in paesi nei quali la TBC è endemica;
• chi fa uso di droghe da iniezione;
COME EFFETTUARE IL TEST
Per il test cutaneo alla tubercolina viene iniettata sulla parte volare dell’avambraccio (parte flessoria) una minima quantità di un derivato
TEST CUTANEO ALLA TUBERCOLINA
proteico purificato (PPD) in soluzione (1 ml). Questa viene iniettata in sede sottocutanea e non richiede alcuna preparazione particolare.
CARATTERISTICHE DELL’ESAME
Il test cutaneo della tubercolina, chiamato anche “Mantoux test”, evidenzia e dimostra la presenza del M.Tuberculosis nell’organismo, ma non discrimina tra malattia attiva e forma latente.
Per poter effettuare con certezza una diagnosi di “tubercolosi attiva”, oltre alla positività del test, occorre una valutazione clinica basata su sintomi specifici ed è necessario effettuare ulteriori test diagnostico come la cultura del Mycobacterium e radiografie seriate.
CARATTERISTICHE MICROBIOLOGICHE
Il micobatterio tubercolare venuto a contatto con l’organismo, in particolare con le mucose respiratorie, può causare una infezione inattiva (latente) con il permanere in modo silente all’interno dei linfociti infettati; oppure può causare una infezione attiva e progressiva con il Mycobacterium in riproduzione attiva intracellulare.
La risposta immunitaria cellulare di circa il 90% delle persone infettate dal Mycobatterio controlla la crescita e la riproduzione batterica all’interno dell’organismo e limita l’infezione a poche cellule linfocitarie. I batteri sono sequestrati e inattivati in queste cellule ma rimangono comunque vitali. Pertanto le persone infettate non presentano sintomi della malattie pur essendo portatori di una infezione latente.
L’infezione latente e asintomatica può durare anni, dal primo contatto, senza manifestarsi. In caso di abbassamento delle difese o mal fun
REAZIONE LINFOCITARIA
zionamento del sistema immunitario, immunodeficienza, il Mycobacterium può riprendere la sua crescita con la ripresa della malattia attiva e crescita e invasione dei batteri all’interno del sistema istiocitario (linfonodi – linfociti – sistema linfatico).
La “TBC attiva” causa malessere e sintomi sfumati o evidenti nel paziente. In caso di attivazione e rivitalizzazione dei batteri la TBC può essere trasmessa attraverso le secrezioni respiratorie, l’espettorato, l’aerosol rilasciato tossendo, starnutendo, parlando o respirando.
Nel caso in cui esista il rischio che il primo test cutaneo fornisca una reazione falsamente negativa, è possibile eseguire un secondo test cutaneo che stimoli il sistema immunitario ulteriormente fornendo quindi un risultato positivo.
Il test cutaneo della tubercolina non deve essere effettuato nuovamente nel caso in cui una persona abbia già avuto un risultato positivo per tale test. Una volta riscontrato un risultato positivo, il test fornirà sempre lo stesso risultato ma la reazione cutanea alla tubercolina potrebbe diventare maggiormente aggressiva.
METODO DI EFFETTUAZIONE DEL TEST
Non si effettuano prelievi di sangue venoso ma si inietta un ml di soluzione contenente un derivato proteico purificato (PPD) dell’antigene di M. tuberculosis. Si disinfetta l’avambraccio con l’alcol e con una siringa da insulina da 1 ml (ago fine), si inietta una piccola quantità di PPD nel sottocutanea. il liquido iniettato forma una bolla nella sede di iniezione. E ‘ opportuno lasciare il luogo di inoculo scoperto, senza bagnarlo o insaponarlo er 48 o 72 ore. Quindi si verificherà la presenza di una reazione cutanea.
Il test cutaneo, seppur negativo, può provocare un lieve fastidio o dolore nella sede di iniezione.
Non si inietta il batterio vivo magari attenuato, sottocute. Il test cutaneo alla tubercolina o Mantoux test misura la risposta del sistema immunitario ad un antigene / proteina derivato dal batterio tramite una reazione cutanea superficiale.
REAZIONE INFIAMMATORIA
RISULTATI DEL TEST
L’ infezione provocata sviluppa una “reazione cutanea” caratterizzata da un ponfo rosso e gonfio di diverse dimensioni e con diversi gradi di fastidio, prurito o dolore. La reazione è data dalla sensibilità del sistema alla azione della proteina tubercolare. La reazione delle cellule linfocitarie sensibilizzate, in presenza di batterio, provoca l’attivazione della risposta infiammatoria, con produzione di Istamina, attivazione della cascata del complemento e rilascio di una serie di citochine che provocano la reazione tubercolare. L’assenza di risposta dimostra l’assenza del Mycobacterium dall’organismo.
Per l’interpretazione del test cutaneo della tubercolina, occorre valutare la reazione infiammatorio nell’area dell’iniezione dopo 48 / 72 ore. Nel caso in cui vi sia una reazione infiammatoria più o meno evidente, (test positivo), si valuta la dimensione del ponfo rosso, evidenza della reazione infiammatoria, in corrispondenza della sede dell’iniezione la cui misura (diametro) quantifica la risposta e quindi il contatto con il micobatterio della tubercolosi. La misura del ponfo, la sensibilità all’infiammazione e la caratteristica della lesione determinata dalla proteina iniettata, varia in base allo stato di presenza del batterio, lo stato di salute e all’età del soggetto al quale viene effettuato l’esame.
E’ da considerare che, nonostante un’infezione tubercolare in atto, nei bambini, nelle persone anziane e nei soggetti immunocompromessi, la reazione può essere minore del normale o addirittura assente.
QUALI E QUANTI TIPI di screening alla Tubercolosi esistono?
Lo screening della TBC può essere effettuato:
(1) con il test cutaneo della tubercolina
(2) con il test di rilascio dell’interferone gamma (IGRA)
(Clicca qui per approfondimenti)
TEST IGRA o QUANTIFERON
Oltre al test cutaneo Mantoux è possibile effettuare Il test IGRA. Questo test misura nel sangue venoso il rilascio della proteina “interferon gamma” da parte dei linfociti presenti in un campione di sangue al quale viene aggiunto uno specifico antigene tubercolare. (Per approfondire clicca qui)
Se vuoi informazioni o prenotare il test IGRA telefona al numero della segreteria+390639030481 oppure lascia i tuoi dati cliccando qui.
Cosa significa il risultato del test?
Se i test cutanei o quelli IGRA forniscono un risultato positivo è verosimile che la persona sia entrata in contatto con il M. tuberculosis che ha infettato l’individuo e questa infezione può essere latente o attiva. Se il medico sospetta una infezione attiva, allora occorre effettuare una radiografia toracica e ad un test colturale per confermare il sospetto diagnostico.
Se il risultato del test è negativo è verosimile che il paziente non abbia la TBC, anche se questa non può mai essere esclusa definitivamente. Il sistema immunitario cellulare linfocitario del paziente potrebbe non rispondere all’antigene o potrebbe ancora non aver completamente risposto agli stimoli batterici. Sono infatti necessarie circa 6 settimane dal primo contatto con il micobatterio perché il test fornisca risultati positivi. Nel caso in cui i test di screening forniscano risultati negativi ma il sospetto clinico rimanga, il medico può richiedere l’esecuzione di un nuovo test cutaneo o IGRA dopo un tempo di attesa congruo.
Talvolta i pazienti infettati con altre specie di micobatteri, come il Mycobatterium kansasii, possono fornire risultati falsamente positivi. Pertanto, i test positivi devono essere sempre seguiti da ulteriori esami di conferma, come la radiografia toracica, per ricercare segni di TBC attiva. Possono essere eseguiti anche test per la diagnosi microbiologica della TBC, inclusi gli strisci, gli esami colturali e i test di sensibilità, al fine di confermare la diagnosi e verificare la sensibilità ai farmaci del M. tuberculosis responsabile dell’infezione.
RISPOSTA DEL TEST DOPO LA VACCINAZIONE
Le persone che sono state vaccinate con il vaccino antitubercolare BCG (bacillo di Calmette e Guérin) generalmente forniscono risultati positivi al test cutaneo. Il test IGRA invece non è influenzato dal vaccino.
RISPOSTE DEL TEST A SITUAZIONI PARTICOLARI
Inoltre una persona può non rispondere correttamente al test cutaneo (nonostante abbia avuto un’esposizione alla TBC) nel caso in cui abbia avuto un’infezione virale recente, gli sia stato somministrato un vaccino vivo-attenuato (come quello del morbillo, parotite, varicella o influenza), abbia un’altra infezione batterica sopprimente la TBC o stia assumendo farmaci immunosoppressivi come i corticosteroidi.
In genere, dopo aver ricevuto un vaccino con virus attenuati, è necessario aspettare circa 4 settimane prima di sottoporsi al test di cutaneo.
TEST DI SCREENING E GRAVIDANZA
E’ possibile effettuare il test di screening in gravidanza previa valutazione medica. La TBC può essere trasmessa dalla madre al feto pertanto, nel caso in cui la madre sia a rischio, può essere richiesto di effettuare un test cutaneo o IGRA. Entrambi i test sono infatti considerati sicuri durante la gravidanza.
Dengue in Bangladesh: aumento esponenziale dei casi nei primi 9 mesi del 2023 rispetto all’anno 2022. I morti per Dengue superano i 900, 2/3 sono a Dhaka. La vaccinazione l’unica prevenzione efficace
21 ottobre 2023: Dengue in Bangladesh assume dimensioni preoccupanti.
3.008 sono i ricoveri per febbre dengue nel mese di settembre 2023. 187.725 il totale dei casidi dengue fino a settembre 2023, una stagione record. In tutto il 2019 furono denunciati poco meno di 100.000 casi della malattia. 909 i decessi registrati per la dengue fino a settembre 2023. Due terzi dei decessi provengono dalla città di Dhaka. Nel 2022 i decessi ufficiali furono 281. Nell’anno 2023 il 60% dei ricoveri per dengue è registrato in strutture sanitarie fuori Dhaka (101.828). Fino al 2019, nessun distretto e regione al di fuori della città di Dhaka aveva registrato casi di dengue. La malattia si è diffusa in molte regioni del paese grazie alla diffusione di Aedes Albopictus. Questo il ceppo di zanzara è responsabile della trasmissione della dengue nelle aree rurali del paese. L’Aedes aegypti si trova prevalentemente nelle aree urbane, in particolare a Dhaka, mentre l’Aedes albopictus è più attiva nelle aree rurali.
A causa del movimento delle persone dalla città alle zone rurali, il virus della dengue si è diffuso dalla capitale ai villaggi dove la campagna anti-zanzare è molto più debole. La capacità vettoriale dell’Aedes albopictus ossia la capacità di una zanzara di diffondere un agente patogeno tra gli ospiti è molto alta. Aedes Albopictus è la stessa zanzara presente nel bacino del mediterraneo ed anche in Italia.
COSA E’ LA DENGUE? La dengue è una malattia acuta, virale causata da un virus trasmesso dalla puntura di zanzare infette. Aedes è il tipo di zanzara responsabile della trasmissione. La malattia ha una incubazione da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia durano generalmente una settimana. QUALI I SINTOMI? Caratteristica è una febbre particolarmente elevata, accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivite dolori muscolari ed una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza che può durare mesi. COSA SI RISCHIA? La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche importanti. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.
COME EVITARE LA DENGUE? REPELLENTI: La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo.Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici. ( CLICCA QUI PER INFO) VACCINO CONTRO LA DENGUE:essenziale effettuare la vaccinazione in caso di viaggio in Bangladesh ed anche negli altri paesi dell’area tropicale ed equatoriale. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENDA della casa produttrice TAKEDA). E’ un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. La mia esperienza di somministrazione effettuata negli scorsi 5 mesi mi conferma l’efficacia e la sicurezza ma mi induce a consigliare di effettuare questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando a distanza di 5/7 giorni eventuali effetti, noti e non rischiosi, segni di efficacia, Può comparire una lieve febbre, dolenzia leggera agli occhi e qualche dolore, ad una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Questo tipo di vaccino è considerato un salva vita ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattia è opportuna una valutazione dello specialista.
DOVE VACCINARSI: Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la dengue dal mese di aprile 2023. Prima della vaccinazione presso il nostro centro si richiese una consulenza ONLINE, per una valutazione dello stato e risposa del vaccino (SCRIVI A [email protected] o invia un messaggio via whatsapp al numero 3466000899). Prenota la tua consulenza e l’effettuazione del vaccino.
RICHIEDI LA CONSULENZA – COMPILA IL MODULO – EFFETTUA LA VACCINAZIONE.
E’ da considerare essenziale per il viaggio nel paese.
Novembre 2023
Febbre da virus Dengue: casi in aumento in tutto il mondo. La migliore prevenzione è l’utilizzo del nuovo vaccino Qdenga. Da oggi tutti i viaggiatori possono considerare la pratica vaccinale nei confronti della malattia un “salvavita”. Richiedi una consulenza informativa o prenota la tua vaccinazione scrivendo a [email protected] o via whatsapp al 3466000899.
Per effettuare la vaccinazione occorre compilare un “modulo valutativo pre-vaccino” con notizie sanitarie, di eventuaale pregressa malattia dengue, e sulle destinazioni dei viaggi. (richiedi il modulo valutativo prima di effettuare la vaccinazione). Sarai seguito nei giorni dopo la vaccinazione da medici esperti per valutare la tua reattività al vaccino. Al Cesmet il vaccino Qdenga è somministrato dall’aprile 2023.
DENGUE: oltre 4,2 milioni di casi nel mondo nei primi 9 mesi del 2023 con oltre 3.000 decessi correlati alla dengue. 79 i paesi dove è stata segnalata la malattia. Questi i dati ufficiali della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
I paesi con la maggior incidenza di casi sono il Brasile, il Perù, il Bangladesh, la Bolivia, l’Argentina, il Messico, le Filippine, il Nicaragua, l’India e la Colombia. Nel 2023 picchi di malattia in molti paesi asiatici tra cui si evidenzia lo stato di Singapore ed anche i paesi mediorientali hanno segnalato casi di malattia come l’Arabia Saudita.
In Europa 74 casi autoctoni accertati al 2 ottobre 2023 in persone che non hanno viaggiato in aree endemiche: Italia (42 casi), Francia (31 casi) e Spagna (1 caso) – dati ufficiali.
Antille francesi, Martinica e Guadalupa, molte isole caraibiche, la stessa Cuba stanno registrando un aumento importante di casi ed anche di decessi per la malattia virale. Casi registrati anche nel 2023 nella Repubblica di Reunion e nella Guyana francese con un aumento stagionale di casi osservato nelle ultime settimane di settembre.
In Europa, in particolare nei paesi che si affacciano sul mediterraneo la trasmissione dalla zanzara Aedes Albopictus è stata favorita dalle temperature che per lunghi periodi non sono scese sotto i 25°C, facilitando la riproduzione del virus all’interno delle zanzare e quindi la capacità elevata di trasmissione. Possiamo affermare che diverse Arbovirosi sono divenute malattie stagionali nel Mediterraneo.
CASI DENGUE in Centro e Sud America e Caraibi
Oltre 3,5 milioni di casi, di cui 1,6 confermati, e oltre 1600 decessi segnalati nella regione delle Americhe al 2 ottobre 2023
(Indicatori di Dengue (collegamento con PAHO) . La regione ha segnalato epidemie significative dall’inizio del 2023 ( DATI OMS: Dengue – la regione delle Americhe). Secondo i dati riportati da PAHO – dati epidemie), fino a settembre 2023, la maggior parte dei casi nella regione sono stati segnalati dal Brasile e dal Perù. Il Perù ha vissuto una delle più grandi epidemie di dengue della sua storia. Attualemte secondo il Ministero della Salute del Perù i casi segnalati nel paese mostrano una tendenza alla diminuzione. Tutti e quattro i sierotipi del virus dengue (DENV 1, DENV 2, DENV 3 e DENV 4) circolano attualmente nelle Americhe. Di seguito per ogni nazione, da cliccare, puoi accedere ai dati della epidemia nel corso degli anni (dati uffuciali delle singole nazioni riportate da PAHO)
Un aumento di casi segnalato anche in Bolivia, Costa Rica, Ecuador, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Venezuela e Colombia.
CASI DENGUE in Asia
Le febbri virali da Dengue sono state segnalate nella maggior parte dei paesi asiatici. di seguito un elenco dei paesi che hanno pubblicato i dati ufficiali, attraverso documenti delle autorità sanitarie:
Le febbri virali da Dengue sono state segnalate in diversi paesi africani: Di seguito un elenco, parziale, dei paesi che hanno pubblicato i dati ufficiali, attraverso documenti delle autorità sanitarie:
La maggior parte delle aree dell’Australia non hanno riportato casi di Febbri da Dengue per mancanza del vettore specifico, ossia la zanzara tipo Aedes. Focolai di malattia sono segnalati nel Queensland settentrionale ogni anno. La trasmissione avviene generalmente da viaggiatori o popolazione immigrata, portatrice sana del virus. La zanzara Aedes può quindi può trasmettere il virus della dengue ad altri soggetti.
Negli Stati Uniti la segnalazione di casi autoctoni (locali) della febbre virale di dengue è stata segnalata in Florida, Hawaii, Texas e Arizona. Focolai di dengue si verificano occasionalmente negli Stati Uniti continentali, ovvero in 49 stati degli USAe sono riportati in viaggiatori che provengono da paesi endemici. .
La malattia da dengue è comune nei territori statunitensi delle Samoa Americane, di Porto Rico e delle Isole Vergini Americane e negli Stati liberamente associati, compresi gli Stati Federati di Micronesia, la Repubblica delle Isole Marshall e la Repubblica di Palau.
Poiché i tipi di zanzare che trasmettono il virus la dengue, Aedes Albopictus ed altri, sono comuni in molte aree degli Stati Uniti, la diffusione locale della dengue è possibile.
MALATTIA DA VIRUS DENGUE
La malattia da virus Dengue, nei 4 tipi, si sviluppa nelle persone che vivono, soggiornano o transitano nella maggior parte dei paesi tropicali e subtropicali. Viaggiatori che provengono dalle aree del nord del mondo (Europa, Nord America, Asia settentrionale) possono contagiarsi con il virus attraverso le punture delle zanzare infette.
La prevenzione nei confronti di questa malattia avviene anzitutto attraverso misure di protezione personale nei confronti delle punture di zanzara, utilizzo di repellenti; il metodo di prevenzione più efficace oggi è l’utilizzo della vaccinazione contro la malattia Dengue. Vaccino recentemente messo in commercio in diversi paesi europei, Italia compresa (QDENGA della azienda TAKEDA) .
In Italia ed in Europa la trasmissione del virus dengue è legata all’importazione del virus da parte di viaggiatori “portatori sani del virus” attraverso vettori (insetti) che possono funzionare da riproduttore del virus quali Aedes albopictus, oramai diffusa in gran parte dell’Europa, e Aedes Egypti presente soprattutto a Cipro, attorno al Mar Nero e nella regione di Madeira.
L’attuale probabilità che si verifichino eventi di trasmissione locale del virus dengue nelle aree in cui i vettori sono presenti è elevata, poiché le condizioni ambientali sono favorevoli all’attività dei vettori e alla replicazione del virus nei vettori. Nel 2023 sono stati segnalati casi di dengue acquisita localmente in Francia e in Italia. I focolai autoctoni di dengue in Europa si sono verificati tra giugno e novembre, periodo oramai favorevole alla trasmissione del virus.
I casi di Dengue nel primo semestre del 2023 sono aumentati in tutto il territorio delle Filippine rispetto al 2022. Protezione dalla puntura delle zanzare Aedes o vaccinazione contro la malattia i metodi preventivi da seguire. Il nuovo vaccino Qdenga della casa Takeda considerato un ” salvavita sicuro ed efficace”.
Il Ministero della Salute delle Filippine (DOH) ha riportato 80.318 casi ufficiali di febbre dengue fino a fine giugno 2023 in tutto il paese.
DENGUE IN CRESCITA
La Dengue è diffusa in tutto il paese. Ben 14 delle 17 regioni dell’arcipelago hanno segnalato nel 2023 un aumento dei casi. In particolare dal mese di maggio la crescita dei casi è stata esponenziale. Sono stati segnalati 299 decessi per dengue. E questi sono solamente i casi ufficiali. La diffusione del virus nella popolazione è considerata molto maggiore.
Dal mese di luglio al mese di Settembre 2023 i casi sono continuati a crescere superando i 100.000, secondo dati ufficiosi dei media nazionali e locali.
La dengue è una malattia acuta, virale causata da virus trasmessi dalla puntura di zanzare infette. Esistono quattro sierotipi del virus strettamente correlati ma antigenicamente diversi che possono causare la dengue (DEN1, DEN 2, DEN 3, DEN 4).
Aedes Aegipty o Albopictus o altre sono i tipi di zanzara responsabili della trasmissione della malattia. La Dengue ha una incubazione che dura da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia si prolungano generalmente per una settimana. Sintomi: Caratteristica è una febbre particolarmente elevata accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivite, dolori muscolari ed articolari anche forti e spesso una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza può durare mesi. La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche gravi. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.
REPELLENTI E VACCINO CONTRO LA DENGUE (QDENGA) I METODI PREVENTIVI.
La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo. Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici. ( CLICCA QUI PER INFO E ACQUISTO DEL NEEM)
VACCINO QDENGA CONTRO LA DENGUE
VACCINO CONTRO LA DENGUE (CLICCA):IMPORTANTE RICHIEDERE ED EFFETTUARE LA VACCINAZIONE in caso di viaggio nelle Filippine. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENDA della casa produttrice TAKEDA). E’ un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. L’ esperienza riguardo la somministrazione del vaccino effettuata presso il Cesmet nel corso degli ultimi 5 mesi conferma l’efficacia e la sicurezza, ma raccomando di effettuare ovunque questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando lo stato della persona al momento dell’inoculo e preavvisando di eventuali lievi sintomi (simil malattia) a distanza di 5/7 giorni. Questi sintomi possibili sono noti e non rischiosi, e manifestano l’efficacia del vaccino. E’ importante sapere che oltre una lieve dolenzia locale può comparire una lieve febbre, leggera pesantezza agli occhi e qualche dolore; tutto questo in una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Il QDENGA, vaccino realizzato con virus vivi attenuati, è considerato un “salva vita” ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattie anche croniche è opportuna una valutazione dello specialista prima della seduta vaccinale.
Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la dengue dal mese di aprile 2023. Prima della vaccinazione presso il nostro centro si richiede consulenza anche ONLINE, per una valutazione dello stato di salute e risposa al vaccino (SCRIVI A [email protected] o invia un messaggio via whatsapp al numero 3466000899). Prenota la tua consulenza e l’effettuazione del vaccino.
dr. Paolo Meo
specialista medicina tropicale
direttore del Cesmet Clinica del Viaggiatore
FILIPPINE SETTEMBRE 2023
Durante il 2023 sono aumentati esponenzialmente i casi di febbre di Dengue in tutte le Filippine. La malattia si è manifestata piuttosto aggressiva e con diffusione costante. In particolare, nella provincia di Zamboanga del Norte (PHO), le autorità sanitarie denunciano casi di febbre da virus dengue in aumento, in particolare negli ultimi mesi dall’inizio della stagione delle piogge.
Secondo le autorità da gennaio a fine agosto 2023 (8 mesi) sono stati 2.413 i casi di Dengue registrati dall’Ufficio provinciale della salute (PDOHO). Si tratta di un aumento notevole rispetto ai 2.386 casi registrati in tutto il 2022. Anche la mortalità è aumentata nella provincia. Il numero di decessi per Dengue è di 13 persone fino ad oggi, rispetto ai 10 decessi registrati in tutto il 2022.
le città di Sindangan e Dipolog City hanno visto il maggior numero di casi nella provincia. Questi dati confermano che la Dengue si sviluppa soprattutto nelle città dove è elevata la concentrazione di persone. Questo è determinato dal fatto che l’uomo è il serbatoio del virus.
L’attenzione delle autorità ma anche dei cittadini si concentra sull’ambiente.
Tutti sono coinvolti nella “ricerca e nella bonifica ” dei luoghi di riproduzione delle zanzare. In particolare, l’acqua stagnante, i contenitori inutilizzati, i recipienti, le bottiglie, i pneumatici; ma anche mucchi di foglie e altri rifiuti accumulati che causano ristagno di acqua, la crescita di zanzare e il diffondersi della malattia. ALCUNE NOTE:
La Dengue è una malattia acuta, virale causata da un virus trasmesso dalla puntura di zanzare infette. Aedes è il tipo di zanzara responsabile della trasmissione. La malattia ha una incubazione da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia durano generalmente una settimana. Caratteristica è una febbre particolarmente elevata, accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivite dolori muscolari ed una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza che può durare mesi.
La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche importanti. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.
COME EVITARE LA DENGUE
La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo. Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici. (clicca qui per info)
VACCINO CONTRO LA DENGUE: essenziale effettuare la vaccinazione in caso di viaggio nelle Filippine. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENGA della casa produttrice TAKEDA). E’ un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. La mia esperienza di somministrazione effettuata negli scorsi 5 mesi mi conferma l’efficacia e la sicurezza ma mi induce a consigliare di effettuare questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando a distanza di 5/7 giorni eventuali effetti, noti e non rischiosi, segni di efficacia. Può comparire una lieve febbre, dolenzia leggera agli occhi e qualche dolore, ad una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Questo tipo di vaccino è considerato un salva vita ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattia è opportuna una valutazione dello specialista.
Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la Dengue dal mese di aprile 2023.
Prima della vaccinazione presso il nostro centro è necessario richiedere una consulenza ONLINE, per una valutazione dello stato e risposta del vaccino (SCRIVI A [email protected] o invia un messaggio via WhatsApp al numero 3466000899). Prenota la tua consulenza e la somministrazione del vaccino.
Nel 2022 i casi sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente. Sono 44 paesi dove sono stati segnalati focolai di colera.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)riporta quasi 500.000 casi “ufficialmente denunciati”. Raddoppiati rispetto al numero denunciato nel 2021.
Nello specifico nel 2022 sono 472.697 i casi di colera denunciati e diagnosticati in laboratorio. 2349 i decessi ufficiali da Vibrio Cholerae. Nel 2021 i casi denunciati furono223.370.
Questi i numeri ufficiali. Ma quanto è realmente diffuso il colera nei paesi del Sub Sahel in Africa; nell’Africa Orientale; nei paesi asiatici; nel mar dei Caraibi, alimentato da una navigazione in continuo aumento. I numeri riguardano i casi che finiscono in ospedale e nei laboratori. Ma l’immensa popolazione che non si rivolge alle strutture sanitarie quanto alimenta questo fenomeno?
44 paesi hanno segnalato casi di colera nel 2022, compresi paesi che non avevano segnalato il colera da molti anni, tra cui Libano e Siria. 35 paesi erano i paesi che avevano segnalato casi di colera nel 2021.
Focolai epidemici con più di 10.000 casi, tra confermati e sospetti sono stati segnalati da 7 paesi in 2 continenti. I paesi più coinvolti l’Afghanistan, il Camerun, la Repubblica Democratica del Congo (RDC), il Malawi, la Nigeria, la Somalia, e la Siria.
è una delle tante malattie che nel post Covid-19 sono aumentate esponenzialmente. E questa è una constatazione continua di coloro che lavorano con le malattie dei territori tropicali. Le guerre e le situazione di conflitto continuo; la mancanza di igiene e di controllo; i cambiamenti climatici con aumenti costanti di temperatura che favorisce il proliferare dei batteri; gli investimenti limitati nello sviluppo di intere nazioni e di realizzazione di infrastrutture per il controllo ambientale; lo spostamento di numeri enormi di popolazione e la tendenza all’inurbamento con la fuga dalle campagne e dalle zone periferiche,tutto questo ha contribuito ad aumentare il numero di epidemie di colera.
BREVI NOTE: il rischio di colera e di enteriti o enterocoliti da batteri è in costante aumento in molti paesi meta di viaggio. L’attenzione agli alimenti e bevande è sempre una indicazione necessaria ma non basta. L’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione ma soprattutto la somministrazione di vaccini per le malattie di origine alimentare è la base per garantirsi un viaggio tranquillo. Richiedi prima del viaggio il vaccino del colera, nella sua formulazione orale. E non dimenticare di richiedere anche gli altri vaccini di base alimentari (Contro l’epatite A ed il tifo-salmonella).
.Filippine: aumentano i casi di dengue a Zamboanga del Norte..
FILIPPINE SETTEMBRE 2023
Durante il 2023 sono aumentati esponenzialmente i casi di febbre di Dengue in tutte le Filippine. La malattia si è manifestata piuttosto aggressiva e con diffusione costante. In particolare, nella provinciadi Zamboanga del Norte (PHO),le autorità sanitarie denunciano casi di febbre da virus dengue in aumento, in particolare negli ultimi mesi dall’inizio della stagione delle piogge.
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.Secondo le autorità da gennaio a fine agosto 2023 (8 mesi) sono stati 2.413 i casi di dengue registrati dall’Ufficio provinciale della salute (PDOHO). Si tratta di un aumento notevole rispetto ai 2.386 casi registrati in tutto il 2022. Anche la mortalità è aumentata nella provincia. Il numero di decessi per dengue è di 13 persone fino ad oggi, rispetto ai 10 decessi registrati in tutto il 2022.
le città di Sindangan e Dipolog City hanno visto il maggior numero di casi nella provincia. Questi dati confermano che la dengue si sviluppa soprattutto nelle città dove è elevata la concentrazione di persone. Questo è determinato dal fatto che l’uomo è il serbatoio del virus. L’attenzione delle autorità ma anche dei cittadini si concentra sull’ambiente.
Tutti sono coinvolti nella “ricerca e nella bonifica ” dei luoghi di riproduzione delle zanzare. In particolare, l’acqua stagnante, i contenitori inutilizzati, i recipienti, le bottiglie, ipneumatici; ma anche mucchi di foglie e altri rifiuti accumulati che causano ristagno di acqua, la crescita di zanzare e il diffondersi della malattia.
ALCUNE NOTE:
La dengue è una malattia acuta, virale causata da un virus trasmesso dalla puntura di zanzare infette. Aedes è il tipo di zanzara responsabile della trasmissione. La malattia ha una incubazione da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia durano generalmente una settimana. Caratteristica è una febbre particolarmente elevata, accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivitedolori muscolari ed una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza che può durare mesi.
La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche importanti. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.
COME EVITARE LA DENGUE
La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo. Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici.( CLICCA QUI PER INFO)
VACCINO CONTRO LA DENGUE: essenziale effettuare la vaccinazione in caso di viaggio nelle Filippine. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENDA della casa produttrice TAKEDA). E’un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. La mia esperienza di somministrazione effettuata negli scorsi 5 mesi mi conferma l’efficacia e la sicurezza ma mi induce a consigliare di effettuare questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando a distanza di 5/7 giorni eventuali effetti, noti e non rischiosi, segni di efficacia, Può comparire una lieve febbre, dolenzia leggera agli occhi e qualche dolore, ad una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Questo tipo di vaccino è considerato un salva vita ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattia è opportuna una valutazione dello specialista.
Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la dengue dal mese di aprile 2023.
Prima della vaccinazione presso il nostro centro si richiese una consulenza ONLINE, per una valutazione dello stato e risposa del vaccino (SCRIVI A [email protected] o invia un messaggio via whatsapp al numero 3466000899). Prenota la tua consulenza e l’effettuazione del vaccino. .
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.Il conteggio delle dengue nelle Filippine supera gli 80.000 casi nel 2023 fino ad oggi
La dengue è un’infezione virale trasmessa dal morso di una zanzara infetta. Esistono quattro sierotipi del virus strettamente correlati ma antigenicamente diversi che possono causare la dengue (DEN1, DEN 2, DEN 3, DEN 4).
Febbre dengue (DF) – caratterizzata da un inizio di febbre alta improvvisa, forte mal di testa, dolore dietro gli occhi, e dolore ai muscoli e alle articolazioni. Alcuni possono anche avere un’eruzione cutanea e vari gradi di sanguinamento da varie parti del corpo (tra cui naso, bocca e gengive o lividi della pelle). La dengue ha un ampio spettro di esiti di infezione (da asintomatici a sintomatici). La malattia sintomatica può variare dalla febbre dengue (DF) alla più grave febbre emorragica dengue (DHF).
Febbre emorragica dengue (DHF) – è una forma più grave, visto solo in una piccola percentuale di quelli infetti. La DHF è una malattia stereotipata caratterizzata da 3 fasi; fase febbrile con febbre alta continua che di solito dura meno di 7 giorni; fase critica (perdita di plasma) della durata di 1-2 giorni di solito evidente quando la febbre scende, portando a shock se non rilevato e trattato precocemente; fase di convalescenza della durata di 2-5 giorni con miglioramento dell’appetito, bradicardia (frequenza cardiaca lenta), eruzione cutanea convalescente (macchie bianche su sfondo rosso), spesso accompagnata da prurito generalizzato (più intenso nei palmi delle mani e nelle piante dei piedi) e diuresi (aumento della produzione di urina).
Sindrome da shock dengue (DSS) – La sindrome da shock è una complicanza pericolosa dell’infezione da dengue ed è associata ad alta mortalità. La dengue grave si verifica a seguito di infezione secondaria con un diverso sierotipo virale. L’aumento della permeabilità vascolare, insieme alla disfunzione miocardica e alla disidratazione, contribuiscono allo sviluppo dello shock, con conseguente insufficienza multiorgano..
R21/Matrix-M. E’ il nuovo vaccino pediatrico contro la malaria presentato il 2 ottobre 2023 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ed autorizzato per la lotta contro la malaria nei bambini di 6 mesi / 5 anni.
La malaria è in aumento ovunque nel tropico negli anni del post Covid. Aumentano i casi ma aumenta nuovamente anche la mortalità infantile per malaria, in particolare nell’area del Sub Sahel in Africa. Circa 20 anni fa iniziò in molti paesi africani la sensibilizzazione all’uso delle zanzariere trattate con permetrina per impedire alle zanzare di pungere bambini e adulti nelle ore notturne, durante il sonno. E l’efficacia di questo semplice strumento non tardò a manifestarsi con un ottimo decremento dei casi.
Oggi nell’era dei nuovi vaccini cambiano le prospettive della lotta alla malattia, anche se la strada è ancora lunga.
Due anni fa fu approvato e messo in commercio un primo vaccino contro la malaria, il vaccino RTS-S (Mosquirix) che fu autorizzato dall’OMS e messo in commercio a cominciare dal Ghana. In due anni questo nuovo vaccino, da considerare un vero e proprio salvavita, ha dimostrato un’efficacia superiore al 75 per cento. I primi dati sull’utilizzo del vaccino mostrano che la lunga lotta alla malaria ha fatto un grande passo in avanti. E’ da sottolineare che il vaccino è realizzato e commercializzato per la popolazione pediatrica tra i 6 mesi ed i 5 anni. Un vaccino studiato per incidere in modo significativo sulla mortalità infantile.
Questo vaccino pediatrico è prodotto dalla GlaxoSmithKline Biologicals dal 2021, anno di commercializzazione ed è stato utilizzato in particolare in Burkina Faso, Gabon, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico e Tanzania. Entro il 2025 la casa farmaceutica prevede di produrre e consegnare 18 milioni di dosi destinati a 12 paesi africani.
La frase pronunciata dal Direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, evidenzia il livello di conquista nel campo della prevenzione a cui siamo arrivati: “Come ricercatore sulla malaria, sognavo il giorno in cui avremmo avuto un vaccino sicuro ed efficace contro la malaria. Ora ne abbiamo due”.
Occorre sottolineare che da quando il primo vaccino RTS-S è stato messo in commercio le richieste per ottenere dosi di vaccino superano di gran lunga l’offerta della casa produttrice. L’avvento di un secondo vaccino ha lo scopo di coprire la domanda, indubbiamente enorme e che proviene dalla maggior parte dei paesi dell’area tropicale.
L’ R21/Matrix-M verrà prodotto dalla casa farmaceutica indiana “Serum Institute of India” che è il maggior produttore di vaccini al mondo. La capacità produttiva del nuovo vaccino sarà di 100 milioni di dosi all’anno, che nei prossimi due anni pare sarà aumentata a 200 milioni di dosi l’anno.
I due recenti vaccini contro la malaria sono entrambi destinati alla popolazione pediatrica ed hanno dimostrato la sicurezza e l’efficacia necessaria per la diffusione della pratica vaccinale.
Il nuovo vaccino R21/Matrix-M ha dimostrato, nei test, di avere un’efficacia superiore al 75% , se somministrato poco prima della stagione umida e delle piogge. Tre sono le dosi da somministrare per raggiungere il massimo della copertura e la riduzione della mortalità infantile. Il prezzo stabilito per il vaccino R21 /Matrix-M è tra i due e i quattro dollari americani per dose.
Dove è possibile effettuare il vaccino per la dengue in Italia?
Dal mese di aprile 2023, presso il centro di vaccinazione internazionale del Cesmet, a Roma, è possibile effettuare il vaccino per la febbre virale da Dengue, nome commerciale QDENGA.
Per prenotare la vaccinazione puoi:
– scrivere subito una mail di richiesta all’indirizzo [email protected]
– compilare la richiesta sul modulo “Contattaci”.
– scrivere un messaggio WhatsApp al numero +39 346 6000899.
Fornisci i tuoi dati personali, destinazione e data del viaggio, ed il numero di dosi richieste.
Visti i quantitativi ridotti di dosi attualmente a disposizione e l’elevata richiesta, inoltra velocemente la tua richiesta. Ti verranno fornite tutte le informazioni. Le dosi di un ciclo vaccinale sono 2 a distanza di 3/6 mesi. La prima dose induce già buoni livelli di protezione.
COVID-19. Casi in aumento in tutto il mondo. Si alla vaccinazione agli ultra settantenni e ai malati cronici.
Pubblichiamo volentieri l’intervista effettuata al dr. Paolo Meo sul quotidiano online, politicanews.it La giornalista Alessandra Broglia ha intervistato lo specialista, consulente per gli argomenti di medicina dei viaggi ed infettivologia dello stesso rotocalco online. CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA
Il dr. Paolo Meo affronta in modo sintetico la questione dell’aumento dei casi di Covid in questo scorcio di fine estate.
Allarmismo ed Attenzione
Si sente in continuazione da parte di medici e istituzioni diverse la pressante raccomandazione, riguardo al Covid-19, di non “creare allarmismi”, di non fare terrorismo sull’argomento. Sono sempre stato contrario a questo linguaggio in ambiente sanitario. Se le argomentazioni sono gestite in modo corretto e scientifico, non possono costituire motivo di allarme o peggio di terrore. Al contrario mantenere alta l’attenzione sull’argomento, che è in continua evoluzione e modifica, vuol dire proteggere quelle categorie di persone che, per l’età o il loro stato di salute possono ancora subire danni dalla diffusione del virus. Non è questione di allarme ma di prudenza.
Dopo le molteplici campagne di vaccinazioni in tutto il mondo e le frequenti infezioni con il virus, nelle sue diverse varianti, gli organismi
ATTENZIONE E SENSIBILITA’ AL PROBLEMA
hanno imparato a rispondere e a difendersi dall’insorgenza di forme gravi della malattia, e quindi, in un certo senso, a convivere. Ma le nuovi varianti di SARS-CoV-2 continuano a diffondere, infettare, e a far male a chi non è in grado di rispondere con le proprie difese immunitarie.
Il ritorno nelle scuole, negli uffici, e alla vita quotidiana sta facilitando il diffondere del virus. E’ un dato di fatto. E lo vediamo giornalmente con l’aumento dei casi di settimana in settimana. Ma anche con un aumento di decessi e di ricoveri in chi non può rispondere alla presenza del virus. Ora la popolazione in generale è in grado di rispondere bene a questa diffusione del virus, ma tutti noi dobbiamo essere coscienti che il contatto stretto con anziani “deboli”, con portatori di malattie croniche, con individui con scarsa risposta del sistema difensivo, può creare problemi nella salute in queste persone. Questo è un dato di fatto. Quindi non è allarmismo ma è sicuramente attenzione da parte di tutti coloro che mantengono uno stato immunitario forte.
Due casi autoctoni, ossia sviluppatisi in persone che non hanno viaggiato fuori l’Italia. Due casi che si aggiungono a decine di altri casi che da alcuni anni si presentano in diverse regioni italiane. Riportiamo l’intervista del dr. Paolo Meo, infettivologo e tropicalista, direttore del Cesmet Clinica del Viaggiatore uscita nel quotidiano online “politicanews.it” il 24 Agosto 2023. CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA SUI CASI AUTOCTONI DI DENGUE
uomo – zanzara – virus dengue
Ringraziamo l’autrice dalla intervista, le dottoressa Alessandra Broglia di aver autorizzato la pubblicazione dell’articolo nel sito web del Cesmet. Il dr. Paolo Meo da sempre si occupa di clinica delle malattie tropicali e la prima esperienza con la dengue la fece nei suoi mesi passati in India, nel 1983 , nei centri sanitari degli altopiani a nord dell’allora Bombay. I primi casi di dengue nei villaggi intorno a Thalasari nello stato di Maharashtra, al suo secondo ritorno nell’area, dopo qualche mese dal primo viaggio effettuato con la scuola Istituto Massimo di Roma. Ricordo l’episodio perchè il primo viaggio fu realizzato nel periodo natalizio in pieno inverno, secco, freddo senza zanzare e senza casi di malattia. Tornato da solo nel mese di giugno, durante i tre mesi di piogge monsoniche, il quadro era cambiato completamente.
Piogge, caldo, umidità alle stelle, presenza di zanzare (Ades aegypti ed altri tipi tra cui Albopictus “rara”). La dengue dilagava nei villaggi e vidi diversi piccoli bambini, negli health center locali morire di dengue grave emorragica.
Ricordo questo episodio per sottolineare come le stagioni ed il cambio di parametri meteo cambiano il quadro e la presenza di malattie nel territorio. Da allora capii che i rischi paesi o territoriali non sono sempre uguali e che il meteo “primo parametro” cambia la storia delle malattie. con le caratteristiche dell’ambiente dove queste si sviluppano. Ma anche “secondo parametro” la presenza dell’ìnsetto (zanzara) vettore / trasportatore del virus (in questo caso Dengue virus), che lo riproduce e lo moltiplica al suo interno solamente a certe condizioni climatiche (temperatura oltre i 35° – umidità molto elevata > 90%; acque stagnanti e particolarmente calde). Senza queste situazioni difficilmente il virus viene trasmesso. Il “terzo parametro” è fondamentale ed è la popolazione “serbatoio del virus”. E questo parametro in India e negli altri paesi a rischio Dengue è sempre presente. Il “portatore sano”, cioè l’individuo che dentro di se porta il virus senza manifestare malattia, è l’origine della malattia. La zanzara Aedes punge l’uomo infetto,malato o portatore, e diffonde il virus ad altri individui che possono ammalare o superare la malattia con le loro difese.
Questo è il meccanismo con il quale il virus diffonde sempre più. I cambiamenti climatici con l’aumento delle temperature, dell’umidità, del calore delle acque non di mare, hanno facilitato non solo il diffondere della zanzara, ma anche le condizioni di crescita del virus, e la globalizzazione ha favorito la diffusione dei portatori. Il mediterraneo è diventato terreno fertile per la diffusione dei virus e batteri a trasmissione da insetti.
dr. Paolo Meo
Ricordiamo anche che l’utilizzo del nuovo vaccino per la dengue, QDENGA, è un ottima protezione all’insorgenza delle forme acute di malattie. Per informazioni sul vaccino anti DENGUE scrivi a: [email protected] o lascia un messaggio whatsapp al numero 3466000899
Il nuovo vaccino per la Dengue (QDENGA) proposto ai turisti di tutto il mondo che vengono a Roma.
La febbre virale Dengue è in aumento esponenziale in molti paesi asiatici e latino americani.
A Roma giungono, durante tutto l’anno, milioni di turisti da tutte le nazioni del mondo. Tanti turisti arrivano da paesi dove la Dengue è endemica e crea grossi problemi di salute. In molti di questi paesi il vaccino per la Dengue (QDENGA- per i 4 tipi del virus) non è ancora in commercio. Il dr. Paolo Meo, direttore del Cesmet Clinica del viaggiatore, propone ai viaggiatori che soggiornano a Roma per poche ore o qualche giorno, di prenotare presso il Centro di Vaccinazioni del Cesmet un colloquio informativo e l’effettuazione della vaccinazione. Il Cesmet può effettuare vaccini anche a persone non cittadini italiani. E’ possibile prenotare la vaccinazione concordando giorno e orario secondo le disponibilità della persona e del centro.
Quando prenoti il tuo viaggio per venire in Italia e conosci la data del tuo soggiorno a Roma, cogli l’occasione di prenotare giorno e orario del vaccino. Approfitta di questa occasione: goditi Roma e dedica 10 minuti del tuo tempo a fare un vaccino considerato salvavita contro la Dengue nel tuo paese. Dall’esperienza maturata in questi mesi non ci sono effetti collaterali nell’ effettuazione del vaccino contro la Dengue. Clicca qui per avere informazioni sul vaccino e sui costi oppure scrivi un messaggio (WhatsApp o SMS) al numero +393466000899.
Info dalla scrivania del Dr. Paolo Meo
Medico infettivologo
Direttore del Cesmet di Roma