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Cesmet – Clinica del viaggiatore – nuova veste grafica, nuovo modo di informarsi

Caro viaggiatore,

il sito web Cesmet CdV (Clinica del Viaggiatore) si rinnova e cambia veste. Obiettivo della nuova Home Page, che vi invitiamo a visitare, è quello di realizzare un accesso più diretto e comprensibile per coloro che desiderano informarsi in modo chiaro e scientifico su questioni, soluzioni e proposte di assistenza preventiva e curativa riguardante il mondo dei viaggi, le malattie tropicali ed infettive, la loro prevenzione.
In questo sito web una finestra aperta sul mondo è data dalle schede dei paesi. Alcune sono state aggiornate seguendo un nuovo format per fornire una informazione globale. Questo modello di redazione verrà esteso via via alle altre schede.
La struttura del sito è composta da due sezioni ben distinte:

  1. La sezione riguardante le attività del Cesmet. La descrizione dei “servizi sanitari preventivi e curativi” messi a disposizione da CdV; una finestra sulla attività di cooperazione all’estero della Fondazione Cesmet e la spiegazione dei progetti in corso; lo “shop” dei servizi e prodotti offerti a chi viaggia.
  2. La sezione riguardante l’informazione e le risposte a tanti quesiti, redatta e proposta da noi, addetti ai lavori, che da sempre abbiamo voluto unire le conoscenze derivate dallo studio, alla esperienza di decenni passata nelle aree del tropico, in particolare in Africa. Descriviamo e raccontiamo come si sviluppano e si manifestano le principali malattie delle aree tropicali, e le malattie infettive diffuse in tutto il mondo. Lo sforzo è quello di descriverle in modo pratico e comprensibile in schede che affrontano anche le questioni della prevenzione e delle vaccinazioni. Lo sguardo, già citato, a tutti i paesi del mondo dove, accanto con consigli ed argomenti sanitari, ma anche note ambientali, climatiche, delle tradizioni. Informazioni su epidemie ed allerta per i viaggiatori. Un modo nuovo e diretto per informare.
    Rinnovando il sito abbiamo voluto facilitare al massimo l’accesso alle notizie, adeguandoci all’evolversi della tecnologia. Questi i nostri obiettivi. Ma soprattutto abbiamo voluto facilitare il contatto e lo stretto rapporto tra voi, viaggiatori e pazienti, e noi specialisti che dobbiamo fornirvi informazioni chiare e precise e adeguate e aggiornate alle realtà esistenti sul posto. Come sempre desidero favorire il contatto viaggiatore o paziente – medico esperto, conoscitore diretto delle realtà locali, molto spesso ignorate dalla maggior parte degli addetti ai lavori. La nuova veste del sito ti facilita la ricerca degli argomenti e l’approccio a ciò che ti serve praticamente.

Se volete vedere le novità: www.clinicadelviaggiatore.com

dr. Paolo Meo – Medico Tropicalista – direttore del Cesmet

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Scheda Paese Cuba

 

                                                         

 

Consigli brevi per chi viaggia nel paese    (aggiornamento marzo 2023)
Cosa devo fare quando vado a Cuba?

Se sei alla ricerca di una destinazione con una cultura unica, una bellezza naturale mozzafiato, una storia interessante e persone cordiali, allora Cuba è la destinazione giusta. Una cultura vibrante e unica, con influenze spagnole, africane e caraibiche che si riflettono nella musica, nella danza, nell’architettura e nella cucina dell’isola. Bellezze naturali incredibili, con spiagge di sabbia bianca e acque cristalline, foreste tropicali lussureggianti e maestose montagne. La Valle de Viñales, ad esempio, è un’area di straordinaria bellezza naturale, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, con campi di tabacco e montagne calcaree che si stagliano nel cielo. E pochi sanno che Cuba, in piena area caraibica, è uno stato insulare dell’ America Centrale che comprende l’ isola omonima (circa 105.007 km quadrati e la Isla de la Juventud (circa 2500 km quadrati) e circa 1600 isole e isolotti immersi in una natura fantastica ed incontaminata. Tra queste migliaia di isole l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos costituiscono un’insieme di isole da scoprire e da visitare.

A Cuba, per chi viaggia, il problema principale è caratterizzato dalle forme di diarrea del viaggiatore, diffuse attraverso assunzione di cibi e di bevande contaminate.  E’ importante proteggerti dalle punture delle zanzare e di insetti. Queste portano malattie, prima tra tutte le Febbre virale da Dengue ed anche altre Arbovirosi. Utilizza repellenti efficaci, anche naturali.(Nozeta – Neem è un prodotto efficace e consigliabile) . Cuba è considerata “malaria free”, ossia non è segnalata presenza del parassita malarico nell’isole principale nè nelle altre migliaia di piccole isole dell’arcipelago.
Non esiste presenza del virus della febbre gialla “Yellow Fever free” e quindi non occorre effettuare vaccinazione contro la malattia. Ma se vieni da paesi endemici o infetti (Africa ed America Latina) è obbligatorio vaccinarti.  Il colera ufficialmente non è presente nell’isole, ma nei caraibi, anche via trasporto marittimo, il vibrione del colera circola un pò ovunque. Da anni si alimenta con una circolazione che si è sviluppata da Haiti e da qui diffonde in molte isole e paesi caraibici e del Centro America. Consigliato il vaccino orale che copre anche per le forme di enterobatteri, in particolare E. Coli. Attenzione alle punture di zecca con possibilità di sviluppare una malattia denominata Tifo esantematico.
Una corretta informazione, una buona preparazione preventiva prima del viaggio, un comportamento accorto ci consentono di godere a pieno di questo viaggio.

Come faccio ad avere una informazione sanitaria corretta per andare a Cuba

Chiedi pure una consulenza per conoscere bene problemi e soluzioni  – dr. Paolo Meo, medico tropicalista infettivolog

Alert sanitari
Quali sono le epidemie attuali a Cuba?

COVID-19  Segui la situazione giornaliera dei casi nel paese (clicca qui)

MARZO 2023: DENGUE 

casi della febbre virale emorragica, particolarmente acuta, sono stati segnalati in aumento già nell’ultimo trimestre del 2022 a Cuba. I casi sono aumentati nel primo trimestre 2023. sono in aumento specialmente durante il periodo delle piogge.  E’ possibile richiedere dall’inizio del 2023 il nuovo vaccino per la Dengue. In particolare per coloro che desiderano soggiornare per un periodo prolungato.
Presso il cesmet è possibile prenotare ed effettuare il vaccino contro la dengue.

 

Clima, meteo salute e ambiente

Quale è  il meteo e le previsioni del tempo a breve a Cuba ?:

Previsioni Meteo in tempo reale

Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie?

Cuba è situata nella parte settentrionale del vasto arcipelago dei Caraibi ed è la sua isola più grande. A nord si trovano gli Stati Uniti, separati da Cuba dallo stretto di Florida largo solo 180 km e l’oceano Atlantico Settentrionale. A ovest si trova il canale dello Yucatán che la divide dal continente centro-americano, a sud il Mar dei Caraibi e a est il canale Sopravento che la separa da Haiti. La Repubblica di Cuba occupa l’intera isola, e le oltre 1600 isolette circostanti, come l’Isola della Gioventù (Isla de la Juventud), con l’eccezione della Baia di Guantánamo, una base navale che è stata data in “prestito” agli Stati Uniti nel 1903.

La forma allungata dell’isola sull’asse est-ovest e quindi la sua ininfluente differenza di latitudine fra le sue estremità nord e sud, rendono l’isola uniforme dal punto di vista climatico, caratterizzato dal soffio costante degli alisei che provengono dall’oceano Atlantico.
Il clima tropicale viene diviso in due stagioni,
Stagione secca nel periodo invernale (da novembre ad aprile)   La stagione secca a Cuba coincide con quella invernale ed è caratterizzata da un clima gradevole con temperature che variano tra i 26° e i 28° C. Le piogge sono notevolmente ridotte, anche se comunque possibili sui versanti settentrionali, maggiormente esposti alle irruzioni fresche degli States. In queste occasioni, in particolare, da dicembre a marzo, le temperature possono scendere anche fino ai 10° C, soprattutto nella parte nord-occidentale dell’isola, dove si trovano sia la capitale L’Avana che Varadero. La costa meridionale invece è più raro che venga colpita dal freddo. La stagione invernale è la più adatta per visitare la città e concedersi diverse escursioni, ma in ogni caso nelle belle giornate, si può vivere anche vita da spiaggia, soprattutto nel sud-est, più riparato dai venti del nord e con temperature che toccano i 30° C tutto l’anno.

Stagione umida e piovosa da maggio a ottobre.  La stagione delle piogge a Cuba è ovunque molto calda, con l’afa temperata solo in parte dagli alisei. Soprattutto tra luglio e agosto le temperature raggiungono i 33-34° C e l’umidità elevata rende la calura più opprimente. Le piogge sono intense in tutto il periodo, tranne una tregua relativa nel mese di luglio, ma si manifestano sotto forma di temporali intensi e brevi che arrivano durante le ore pomeridiane lasciando subito dopo spazio al sole.

Durante la stagione umida, in particolare fra settembre e ottobre, si possono verificare gli uragani, sistemi depressionari molto profondi, di estensione variabile tra i 150 e 600 km di diametro, che riescono a sviluppare venti di straordinaria intensità (fino a 300 km/h) e piogge torrenziali inondanti, che causano con una certa regolarità gravi problemi alla popolazione.  In termini di fenomeni meteorologici estremi, Cuba è soggetta a uragani che possono essere caratterizzati da venti che superano i 250 km/h e da piogge torrenziali. Tuttavia, questi eventi non rappresentano una minaccia per la vita delle persone che possono ripararsi in edifici moderni

Le temperature medie su scala annuale sono comprese tra 20 e 30 °C e le precipitazioni abbondanti e di forte intensità nel periodo estivo. La temperatura dell’acqua del mare, anche per la presenza della vicina corrente del Golfo, oscilla tra i 26 °C d’inverno e i 28–30 °C del periodo estivo.

Clima ambiente e cambiamento climatico. Come influenza la vita a Cuba?

Il cambiamento climatico ha influenzato il clima e le stagioni di Cuba in diversi modi. Innanzitutto, il clima tropicale di Cuba è diventato più caldo e umido, con le stagioni invernali che diventano più calde.
Gli eventi climatici estremi, come tempeste più intense e periodi di siccità più lunghi, stanno diventando più frequenti, colpendo l’agricoltura e la produzione alimentare del paese ed anche il turismo in questa stagione.
L’aumento del livello del mare dovuto ai cambiamenti climatici ha anche un impatto negativo sulle zone costiere di Cuba e sulla pesca. Questi cambiamenti climatici stanno influenzando la salute della popolazione cubana, aumentando la vulnerabilità a malattie sensibili al clima, come un aumento esponenziale dei casi di febbre virale dengue. Il cambiamento climatico ha anche causato danni economici significativi a Cuba, con una perdita di 65,85 miliardi di dollari nel PIL tra il 1990 e il 2019. Questi fattori, combinati con le crisi politiche ed economiche, stanno contribuendo all’emigrazione di un gran numero di cubani.

Clima e ambiente qual’è il momento migliore per viaggiare a Cuba ?

Le temperature sono piacevoli tutto l’anno, con oscillazioni tra i 20 e i 30° C, in media in tutto il paese: non vi sono infatti grandi variazioni tra una zona e l’altra e anche il mare è sempre caldo, registrando una media, persino durante l’inverno, di circa 25° C a L’Avana e di 26-27°C sulla costa meridionale. L’isola è, dunque, perfettamente visitabile in ogni stagione, sebbene per chi voglia evitare il rischio pioggia è preferibile organizzare il viaggio nel periodo invernale.
Durante l’estate, invece, è facile imbattersi nei tipici temporali tropicali, anche se si tratta di piogge di breve durata che si presentano soprattutto nel tardo pomeriggio. Inoltre, da giugno a novembre, quindi per tutta la stagione delle piogge Cuba può essere colpita da uragani: tempeste e cicloni tropicali, provenienti da est, interessano, in ogni caso maggiormente la parte orientale.

Quando trovare il clima migliore?

A Cuba per chi vuole fare vita da spiaggia, il periodo migliore è senz’altro quello che va da maggio ad ottobre. Tuttavia, tale periodo presenta un paio di inconvenienti: caldo afoso (con picchi anche a L’Avana e Varadero di 35° C) e alta umidità che provoca fastidiosi temporali pomeridiani. Da giugno a novembre, inoltre, si ricorda, c’è il pericolo uragani, quindi conviene comunque consultare le previsioni del tempo nei giorni che precedono la partenza per viaggiare in sicurezza.

Per chi, invece, vuole dedicarsi ad una vacanza “itinerante”, fare escursioni e girovagare tra le città e le bellezze dell’isola, il periodo ideale è senz’altro quello invernale, da novembre ad aprile. In quest’arco di tempo, infatti, le piogge sono estremamente rare e le temperature sono gradevoli ma non caldissime. I più “temerari” potranno godere di spiagge e mare, magari spostandosi nella parte orientale dell’isola, dove il clima è un po’ più caldo e anche l’acqua consente di dedicarsi a piacevoli nuotate

Quando è sconsigliato andare a Cuba?

Anche se non esiste un periodo veramente sconsigliato per visitare Cuba, bisogna fare i conti con la stagione degli uragani che, sebbene poco probabili, possono comunque raggiungere l’isola nei mesi da giugno a novembre e in particolare da agosto ad ottobre. A luglio e ad agosto poi, pur essendo in un periodo di bassa stagione, coincidente con le piogge, il caldo e l’umidità elevati, le folle di visitatori non mancano e gli stessi cubani si riversano in massa sulle spiagge locali. Per cui chi viaggia in questi mesi dovrà tenere conto, comunque, di una forte affluenza turistica.

Quali sono le caratteristiche dell’ambiente del paese meta del tuo viaggio?


Quali ambienti e quali risorse naturali troviamo a Cuba?

Cuba ospita una biodiversità importante e un gran numero di specie endemiche, che vanno dal più piccolo uccello del pianeta (il colibrì di Elena) al coccodrillo cubano che può misurare fino a sei metri di lunghezza. Tra le altre specie sono presenti le iguane terrestri, lo hutia, 370 specie di uccelli, 26 di pipistrelli e lumache del genere Polymita. Il paese è uno dei pochi in cui le popolazioni di api non sono diminuite, grazie alla promozione di un’agricoltura biologica.

L’isola è riuscita finora a mantenere intatte le sue bellezze naturali ed è considerata il polmone verde dei Caraibi. Le autorità cubane hanno fatto della protezione del patrimonio naturale una priorità e hanno creato più di 250 aree naturali protette, che coprono il 22% del paese. La riserva naturale del “giardino della regina”, che comprende quasi 150 chilometri di isole, scogliere e mangrovie, ospita una delle barriere corallina meglio conservate al mondo. Tuttavia, lo sviluppo del turismo di massa e il riscaldamento globale stanno destando qualche preoccupazione.
Il suo territorio è prevalentemente pianeggiante, con una cordigliera che si allunga parallela alla costa. Qui il paesaggio è caratterizzato dai Mogotes de Jumagua, formazioni calcaree ricoperte di vegetazione.
Il notevole sviluppo costiero offre un’ampia varietà di paesaggi marini, dalla costiera rocciosa a quella alta e con dirupi, ma soprattutto una smisurata distesa di spiagge. La barriera corallina si estende all’esterno dell’arcipelago di Camagüey. Nello sviluppo della costa si trovano profonde e ampie insenature che costituiscono bacini portuali naturali di eccezionale valore e bellezza, sedi dei porti commerciali storici di Cuba come L’AvanaSantiago di Cuba e Cienfuegos.
I fiumi sono caratterizzati da un corso breve, data la forma stretta dell’isola. Sono però ricchi d’acqua, anche se il loro regime è determinato dalle piogge: alcuni hanno tratti sotterranei a causa della formazione carsica del terreno. Il più lungo è il Rio Cauto (343 km) che, a differenza degli altri, scorre in senso longitudinale.

Spiagge a Cuba

Sol de Cuba
Sol de Cuba

Le spiagge di Cuba sono una attrazione per la loro particolarità. Posti ideali per rilassarsi, divertirsi o praticare diverse attività d’acqua come le immersioni subacquee e lo snorkeling. Ciò nonostante, decidere quale spiaggia visitare non è sempre facile. Intorno a questa grande isola si trovano tante piccole spiagge spettacolari, con i loro  paesaggi naturaliL’arcipelago cubano è costituito da due isole, l’Isola di Cuba e l’Isola de la Juventud, le quali possiedono una grande quantità di spiagge.  Migliaia di cayos (piccole isole) formano parte di questo   arcipelago, nelle quali, anche se non tutte abitabili, si trovano le spiagge più belle e rigogliose. Molte poco frequentate e conosciute.  A Cuba  Varadero deve essere una meta obbligatoria. Questa meravigliosa città cubana è la meta più famosa a livello internazionale per quanto riguarda le sue paradisiache spiagge. Dei suoi 30 km di estensione, 22

Playa Santa María del Mar, Cuba
Playa Santa María del Mar, Cuba

km sono spiagge.  La famosa Spiaggia Azzurra è anche la più estesa, e la sua fama non è data solo dal suo paesaggio idilliaco con colori come l’azzurro e il turchese che fanno contrasto con i colori della natura, ma è data anche dalle molteplici attività di svago che è possibile realizzare. Non mancano le attrazioni dei  cayos, piccole isole situate nella costa atlantica e nel mare dei Caraibi. Un vero spettacolo di natura e bellezza.  Acque cristalline e calde, una fauna straordinaria con i suoi animali esotici che condividono il loro habitat con la vegetazione;  la grandiosa barriera corallina con la sua grandissima varietà di pesci colorati.  Anche a La Habana, le a spiaggia sono vicine e facilmente raggiungibili. L’insieme di spiagge più conosciuto si chiama Playas del Este, costituito da sette spiagge nelle quali incontrerai l’autentico spirito cubano. Di queste spiagge la più famosa è  Santa María del Mar, Di questo gruppo di spiagge, si distinguono anche Playa Jibacoa e Playa Trópico, perfette per praticare immersioni in fondo al mare.

Quali sono i Parchi Naturali più interessanti di Cuba?
Cuba si differenzia dal resto dei Paesi caraibici insulari per i suoi meravigliosi paesaggi naturali, poiché dispone di numerosi parchi naturali che costituiscono una delle attrazioni più apprezzate del Paese.

Valle de Vinales, Pinar Del Rio
Valle de Vinales, Pinar Del Rio

Alcuni di suoi parchi hanno fama internazionale, mentre gli altri si rilevano luoghi indispensabili per qualsiasi turista che desideri conoscere minimamente Cuba.
Tra questi ci sono il  Parque Nacional de Viñales, famoso per le sue coltivazioni di zucchero, tabacco e caffè;
la Valle de Viñale, con i suoi impressionanti mogotes (colline) pieni di vegetazione;
il sorprendente  Mural de la Prehistoria, luogo che insieme alla  Cueva del Indio costituiscono uno dei punti più visitati di Pinar del Río, la provincia più occidentale di Cuba.
Inoltre, questa provincia, offre anche due stupendi e               paradisiaci isolotti naturali dove l’impatto dell’uomo si è ridotto al minimo: Cayo Levisa Cayo Jutías.

Nelle province di Artemisa e Mayabeque, intorno a L’Avana, si trovano il Parque Natural de Soroa e il complesso ecologico di Las Terrazas, entrambi situati all’interno della Reserva de la Biosfera Sierra del Rosario, un luogo stupendo dotato di una incredibile belleza naturale le cui principali attrazioni sono il famoso Salto del Arcoíris, una impressionante cascata naturale, le località di Soroa e Las Terrazas e l’Orquideario di Soroa, un giardino botanico dove potrai ammirare più di 20.000 esemplari di 700 specie di orchidee.

Nella provincia di Matanzas si trova il Parque Nacional Península de Zapata, famoso per ospitare l’esuberante Ciénaga de Zapata e il Gran Parque Natural de Montemar, luogo in cui potrete  trovare la stupenda Laguna del TesoroBoca Guamáil villaggio Taíno e la storica Bahía de Cochinos.

Topes de Collantes, Sancti Spíritus
Topes de Collantes, Sancti Spíritus

Nella parte più centrale di Cuba si trova la Sierra del Escambray, che costituisce il Gran Parque Natural de Topes de Collantes, luogo dove si trovano le famose cascate di Topes de Collantes e di El Nicho, situate nelle vicinanze di Cienfuegos e Trinidad.

Altro parco naturale importante della zona centrale di Cuba è il Parque Nacional de Caguanes, che  con i suoi piccoli 10 isolotti viene considerato come parte dell reserva de la Biosfera de Buenavista.

Nella parte orientale di Cuba spicca il Parque Nacional Alejandro de Humboldt, condiviso dalle province di  Holguín Guantánamo. Il parco offre vari centri per i turisti, sentieri, percorsi, alloggi rurali e zone di accampamento.

Anche la piccola Isla de la Juventud ospita importanti parchi naturali come quello di  Punta Francés o il Parque Nacional Ciénaga de Lanier, considerata come la terza palude più importante di tutta Cuba.

Quali sono le malattie presenti a Cuba? Quali sono i rischi reali (marzo 2023)

Malaria, Febbre Gialla, Colera, Meningite sono malattie presenti a Cuba?

Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie”  monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti a Cuba. La nostra esperienza diretta in diverse aree del  paese conferma la presenza di una serie di malattie endemiche sulla maggior parte del territorio, comprese le grandi città.

La malaria è presente a Cuba?

Il rischio di infezione malarica a Cuba è praticamente assente. Non sono stati più descritti casi di malaria da lungo tempo, ed anche i luoghi dove è presente l’Anopheles sono esenti dalla malattia. Le zanzare non sono portatrici del parassita e non possono trasmettere la malattia.

Ci sono rischi a Cuba per la diarrea del viaggiatore?
Diarrea del viaggiatore: (clicca qui)
La diarrea del viaggiatore è tra le malattie più comuni durante i soggiorni a Cuba. Oltre il 60% dei viaggiatori nel paese soffrono di queste fastidiose forme infettive intestinali. Può essere causata da vari agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti. Potrebbe essere opportuno l’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione.

La Febbre Gialla c’è a Cuba e bisogna vaccinarsi?
Febbre gialla: (clicca qui)
La febbre gialla, una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes, non è presente in tutto il territorio di Cuba.

Ci sono focolai di Colera a Cuba? Come ci si protegge?

Come indicato dalle autorità sanitarie cubane ci sono focolai localizzati di Colera (clicca qui)  in diverse aree del paese ed in diverse isole. La malattia circola in tutta l’area caraibica ed è presente in modo endemico. Il colera è una malattia infettiva acuta intestinale. Presente da sempre nell’isola è cresciuta ulteriormente dopo l’epidemia sviluppatasi ad Haiti. Si è sviluppata  trasmessa attraverso acqua e cibo contaminati.

C’è il rischio di AIDS in caso di rapporti non protetti?
HIV/AIDS
:
L’HIV/AIDS grave problema di salute pubblica nel paese. Il virus continua a circolare in una parte importante della popolazione anche se da diversi anni il controllo della malattia ha portato ad ottimi risultati. E’ importante fare attenzione ad i rapporti sessuali con diversi partner casuali ed è raccomandata la protezione e l’utilizzo del preservativo.

Le arbovirosi come la Dengue, la Chikungunja o lo Zika sono presenti a Cuba?

Dengue e arbovirosi: (clicca qui)

Brevemente la dengue è una malattia virale acuta trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti. Il serbatoio è l’uomo infetto; per questo motivo si sviluppo soprattutto nelle grandi città. I sintomi possono includere febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, nausea e eruzioni cutanee. La dengue può evolvere in dengue emorragica, una forma più grave della malattia che può essere fatale. Dall’inizio del 2023 è possibile effettuare il vaccino per questa malattia.
Focolai di febbre emorragica dengue sono presenti in quasi tutto il paese, ma in particolare modo nelle grandi città ed in diverse parti umide dell’isola.  La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes. La malattia è molto diffusa nelle aree urbane. Focolai frequenti si verificano nelle città ed in particolare nella capitale La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.

Importante valutare l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGA

Per informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

Chikungunya e Zika virus:

Presenti alcuni focolai di queste arbovirosi, simili alla dengue, che si verificano sporadicamente in molte delle isole dell’arcipelago cubano.

Il governo cubano ha adottato diverse misure per controllare e prevenire la diffusione della dengue e delle altre arbovirosi nel paese, tra cui:

  1. Campagne di informazione e sensibilizzazione per educare la popolazione sui rischi della dengue e gli altri virus  e su come prevenirli.
  2. Controllo delle zanzare attraverso l’eliminazione dei siti di riproduzione, l’utilizzo di insetticidi e la distribuzione di zanzariere trattate con insetticida.
  3. Sorveglianza e monitoraggio dei casi di dengue e altri virus per identificare rapidamente i focolai e intervenire tempestivamente.
  4. Trattamento e cura dei pazienti affetti da dengue nei centri sanitari.

Ci sono focolai di Tubercolosi Cuba e quale è il rischio di contagio? (TB):
La TB è un’altra malattia infettiva presente in alta incidenza in diverse zone popolate dell’isola E’ sviluppata in particolare nei sobborghi della grande città. Presenta un basso tasso di mortalità.

Ci sono casi di rabbia canina o di altri animali?
Rabbia: (clicca qui)
Sono presenti casi diffusi nel paese di rabbia per la presenza di animali portatori dl virus, sia cani che animali selvaggi. Anche scimmie e pipistrelli possono diffondere il virus. E’ opportuno valutare i rischi per eventuale pratica vaccinale.

E’ presente la filaria, o la schistosomiasi (bilarzia) o oncocerca, la cecità dei fiumi?

Neglected Tropical Diseases (NTD): (clicca qui)
Le NTD sono un gruppo di malattie trascurate che colpiscono le persone che vivono in povertà e in aree rurali. A Cuba le NTD includono la filariosi linfatica,  e la schistosomiasi in aree ben localizzate.
Queste sono alcune delle principali malattie presenti a Cuba, ma ci sono anche altre malattie che sono state segnalate nell’isola da OMS e CDC.

La schistosomiasi è una infezione parassitaria da vermi trematodi Schistosoma (Bilarzia), è presente in alcune aree del paese. I parassiti infettano l’uomo entrando nel circolo ematico per via transcutanea dal contatto con acque dolci contaminate (bagni o immersioni). Le larve di questi microrganismi infettano il sistema vascolare e si trasferiscono per via capillare nel sistema gastrointestinale e genitourinario. Per evitare la schistosomiasi, è necessario evitare il contatto con acque dolci contaminate, poiché la malattia si trasmette attraverso il contatto diretto con queste acque e non per ingestione . Inoltre, è importante evitare di nuotare, bagnarsi o camminare in acque dolci in cui è nota la presenza di schistosomi. Utilizzare i servizi igienici per la minzione e la defecazione Usare sostanze chimiche che uccidono le lumache (molluschicidi) nei bacini d’acqua dolce in cui è nota la presenza di schistosomi è un sistema di controllo della malattia”

Vaccinazioni

Quale vaccinazione è obbligatoria per Cuba  e come bisogna comportarsi?

FEBBRE GIALLA se…..  

Cuba è un paese in cui la febbre gialla non è presente, non esiste rischio di infettarsi ed ammalarsi, ma il governo cubano richiede la vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori provenienti da paesi endemici o infetti dalla malattia, come alcune parti dell’Africa e dell’America Latina.  Se provieni da uno di questi paesi o hai trascorso del tempo in una zona ad alto rischio di febbre gialla nelle sei settimane precedenti al tuo viaggio a Cuba, sei obbligato a presentare il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla all’arrivo in aeroporto. Devi effettuare la vaccinazione contro la febbre gialla prima del viaggio a Cuba.

(Aggiornamento Marzo 2023)

Quali vaccinazioni sono consigliate per Cuba e come bisogna comportarsi?

Vaccinazioni consigliate:
devo fare la vaccinazione per la febbre gialla per Cuba?
 Il certificato di vaccinazione contro la Febbre Gialla se non per chi giunge da paesi endemici o infetti per la malattia. La vaccinazione non è consigliata ai viaggiatori provenienti dai paesi esenti dal virus. (Aggiornamento Marzo 2023)

Altre vaccinazioni consigliate:

E’ consigliata la vaccinazione per la DENGUE ?. 
Vista la presenza di focolai diffusi nel paese, in particolare nella stagione delle piogge,  è consigliato valutare la possibilità di effettuare il nuovo vaccino per la DENGUE. La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.
La profilassi principale consiste nella inoculazione del nuovo vaccino. Importante la valutazione del rischio ambientale e biologico,  e decidere per l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGA

Per informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE A

E’ consigliata la vaccinazione per FEBBRE TIFOIDEper saperne di più….

SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI    
E’ consigliata la vaccinazione per il colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE B ? per saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

E’ consigliata la vaccinazione per
MENINGITE MENINGOCOCCICA?
per saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
E’ consigliata la vaccinazione per TETANO?    per saperne di più…
E’ consigliata la vaccinazione per POLIOMIELITE?
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.


Malaria: situazione e prevenzione

Quale è la situazione della malaria a Cuba?

Il rischio di infezione malarica a Cuba è praticamente inesistente. Non sono stati più descritti casi di malaria da lungo tempo, ed anche i luoghi dove è presente l’Anopheles sono esenti dalla malattia. Le zanzare non sono portatrici del parassita e non possono trasmettere la malattia.

Cosa devo fare se rientro con problemi di salute dal viaggio?

In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali. leggi tutto…


Tradizioni, cibi, bevande locali

Quali sono alcune curiosità e quali le tradizioni maggiori a Cuba ?

Alcune degli argomenti da approfondire legati alle tradizioni più importanti a Cuba:
A Cuba, ci sono diverse curiosità e tradizioni che caratterizzano la sua cultura unica. Una delle tradizioni più famose è la storia della Giraldilla, una piccola scultura in bronzo che rappresenta una bandiera e che è diventata un simbolo della città dell’Avana[1].

 GIRALDILLA E LA STORIA D’AMORE La Giraldilla è il nome attribuito ad una bandiera segnavento che si trova sulla torre campanara del castello de la Real Fuerza di Avana, piccola scultura in bronzo diventata simbolo della città di l’Avana. La storia delle sue origini si perde nella leggenda di una storia d’amore.   Si dice che la bellissima Doña Isabel di Bobadilla, sposata a Hernando de Soto nominato Capitano generale di Cuba dal re di Spagna Carlos I, era solita aspettare il marito trascorrendo molte ore nella torre di sorveglianza del Castello de la Real Fuerza in attesa di avvistare le navi che avrebbero riportato a casa il marito da un lungo viaggio esplorativo nel continente americano (l’attuale Georgia, Alabama e Florida). Purtroppo Hernando de Soto morì in quelle terre a causa di una febbre incontrollabile (probabile malaria), si narra che la moglie morì d’amore quando conobbe il destino del marito.
Alcuni anni dopo, l’artista Gerónimo Martin Chaffinch (1607-1649), si ispirò a Doña Isabel di Bobadilla prendendola come riferimento e simbolo del matrimonio scolpendo una figura nella sua memoria.
Il governatore della città a quel tempo, Don Juan Bitrián Viamonte, fece fondere la scultura in ottone trasformandola in una banderuola segnavento in bronzo per poi farla fissare in cima alla torre più alta del castello di recente costruzione. Il governatore Bitrán battezzò questo segnavento con il nome di Giraldilla, dopo la Giralda della sua città natale, Siviglia. La statuetta originale è conservata nel Museo della città, sul punto più alto del castello è collocata una copia.

La camicia Guayabera, originariamente creata per gli agricoltori a Sancti Spiritus, è ora un’abbigliamento popolare, fresco ed elegante con quattro grandi tasche sul davanti, due pieghe sul petto e tre sul retro. GUAYABERA, TIPICA CAMICIA CUBANA
Si racconta che un contadino nella provincia di Sancti Spiritus, abbia chiesto alla moglie di fare una camicia comoda per lavorare nei campi. La moglie confezionò una nuova camicia che fosse comoda e pratica ma non poteva immaginare che il suo design originale la renderà, successivamente, così popolare, prima tra i residenti della zona e poi in tutto il mondo.
Il nome di questa camicia era yayabera , perché nata nella regione vicino al fiume Yayabo. Si racconta anche che gli agricoltori di quell’area durante la raccolta dei guavas (frutto locale) lasciavano alcuni frutti nelle tasche della yayabera e per questo motivo il nome si trasformò ben presto in guayabera. Generalmente in tessuto di colore bianco, è un vestito fresco, confortevole ed elegante e può avere maniche lunghe o corte. Di solito ha quattro ampie tasche sul davanti, due righe di pieghe al petto e tre nella parte posteriore che termina in due bottoni.
Un’altra ipotesi sull’origine del guayabera è attribuita ad un immigrato spagnolo diventato sarto nel villaggio di Sancti Spiritus nel XVIII secolo. Costui confezionava e vendeva grandi camicie con comode tasche per contenere i sigari, in altre parole, un indumento simile all’attuale guayabera.

Sia che le origini siano da attribuire alle mani della moglie del contadino o al sarto spagnolo, il guayabera, è diventato molto popolare, tanto che nel 1880 il municipio di Sancti Spiritus ne autorizzò la sua utilizzazione in eventi ufficiali. Nella seconda metà del XX secolo i politici cubani hanno cominciato a indossarlo nei loro tour elettorali attraverso l’isola, con la speranza di essere così più graditi alla popolazione contadina.

Negli anni ’50, è stata introdotta una modifica all’indumento aggiungendo un pizzo al collo per dare un carattere più formale al guayabera tanto da essere introdotto nei grandi salotti e persino nelle riunioni ufficiali del governo. Quando Ramón Grau San Martin assunse la prima magistratura nel 1944, l’elevò al rango di costume dei tribunali.

CAPODANNO A LAS CHARANGAS DE BEJUCAL Chi decidesse di andare a Cuba per festeggiare la fine dell’anno all’insegna di sole e mare, si troverà in mezzo a uno dei festival più antichi dell’Avana, Las Charangas de Bejucal.  Durante la festa, la città viene divisa in due parti, una blu e una rossa, che ripropone una rivalità del passato tra creoli e spagnoli da una parte e africani dall’altra, a suon di musica.

Le performance dei Los Tambores de Bejucal (una tipica banda di percussioni cubane di alto prestigio internazionale) accendono la rivalità tradizionale tra due gruppi di conga. I Ceibistas (membri del gruppo Ceiba de Plata, caratterizzati dal colore blu e uno scorpione come loro simbolo) competono con gli Espinistas (membri dell’Espina de Oro, che indossano il rosso e hanno un gallo come simbolo), per vedere chi riesce a suonare i tamburi con il suono più alto e più impressionante. Il cibo tipico al Charangas include pan con lechón (sandwich di maiale), popcorn, churros (strisce di pasta dolce fritta) e caramelle di cotone.L’origine dei Charangas è molto simile a quella della Parrandas de Remedios e risale a partire dal 1830. All’inizio la festa aveva un carattere prettamente religioso e secondo la tradizione si svolgeva il 24 dicembre, data nella quale gli schiavi furono liberati per unirsi poi ai neri liberi e ai Creoli. Nel corso della festa, gli africani neri si dedicarono ad adorare le Orishas (le divinità africane), suonando i loro tamburi, dicendo preghiere e ballando lungo le strade principali di Bejucal. I loro riti avevano caratteristiche particolari in funzione del gruppo etnico di provenienza, il Congo , Carabalíes , Ararás , Mandigas e Lucimíes che, inevitabilmente, avevano tradizioni spirituali diverse e formavano i propri cabildos. Le rivalità sono nate tra i cabildos per mostrare il loro orgoglio culturale alla vigilia di Natale, creando così la festa.

Gli spagnoli e creoli che vivevano a Bejucal, permisero la festa, battezzarono un gruppo di persone nere e miste con il nome di Musicanga (che significava disgustosa e povera musica) mentre un’altro gruppo di persone di colore prese il nome di Malayos (che significava galli-rossi). I Musicangai adottarono il colore blu e uno scorpione come animale rappresentativo mentre i Malayos scelsero il colore rosso e il gallo come loro animale preferito. Grazie alla fusione di culture che caratterizzano l’identità cubana, le differenze razziali e di classe sono state perdute nel tempo. All’inizio del XX secolo, i gruppi rivali si rinominarano: la Musicanga fu chiamata Ceiba de Plata (l’argento di seta-cotone) e i Malayos presero il nome di Espina de Oro (la spina dorata).

Il Carnevale di Santiago de Cuba è il più grande e famoso a Cuba, in cui si mescolano diverse culture evidenti nella ricchezza della musica e della danza[1]. Le comparse, gruppi di artisti in costume che eseguono musica e danze, sono una delle principali attrazioni del carnevale[1].La musica a Cuba è un’importante espressione artistica e parte della vita quotidiana, spesso accompagnata da balli ritmati e vitali come mambo, salsa e cha-cha-cha[2]. Stili di danza come la Rumba, il Son e la Salsa sono il risultato dell’influenza africana e spagnola[2].

Infine, alcune tradizioni legate al cibo e alle bevande includono il Mojito, il Cuba-libre e il Daiquiri, oltre al famoso rum cubano[3]. I sigari cubani sono anche una parte importante della cultura e dell’identità del paese[3].Il Carnevale di Santiago de Cuba è una celebrazione iconica e tradizionale che risale almeno al XVII secolo[2]. Questo evento annuale si svolge dal 21 al 28 luglio, attirando migliaia di persone da tutto il paese e da tutto il mondo[3]. Le festività includono processioni notturne, feste e concerti di strada, oltre a spettacoli diurni che coinvolgono musica, danza e canto[3].

Le comparsas sono un elemento fondamentale del carnevale, con gruppi di musicisti e ballerini che si esibiscono per le strade, indossando costumi tradizionali e vivaci[1]. Questi gruppi di artisti contribuiscono a creare un’atmosfera elettrizzante e coinvolgente durante le celebrazioni.

Durante il Carnevale di Santiago de Cuba, la musica è onnipresente e svolge un ruolo cruciale nella creazione dell’atmosfera festosa[3]. Gli stili musicali tipici del carnevale includono il son, il cha-cha-cha, il mambo e la rumba cubana, tutti influenzati dalle tradizioni africane, europee e indigene.

Il Carnevale coincide con la Festa Nazionale di Cuba e l’anniversario dell’Attacco alla Caserma Moncada, che cade il 26 luglio[3]. Questa data storica è un momento importante per la nazione e aggiunge un ulteriore livello di significato alle celebrazioni del carnevale.

Se desideri visitare Santiago de Cuba durante il Carnevale, è consigliabile pianificare in anticipo, poiché i trasporti e l’alloggio possono essere difficili da trovare a causa dell’alto afflusso di persone[3]. Essere parte di questa celebrazione culturale è un’esperienza unica e memorabile che ti permetterà di immergerti nelle tradizioni e nella storia cubana.

 

Tribù e culture:

A Cuba, originariamente, erano presenti diverse popolazioni amerindie, tra cui i Taíno, i Siboney e i Guanajatabey [1]. Tuttavia, dopo l’arrivo degli spagnoli nel 1492, queste popolazioni indigene subirono un drastico declino a causa delle malattie, della schiavitù e delle guerre [1]. Oggi, la popolazione cubana è principalmente composta da discendenti di spagnoli, africani e meticci, con religioni predominanti come il cattolicesimo romano e la santeria [2]. Ci sono anche comunità cristiano-protestanti presenti sull’isola [2].

Popolazione e cultura

Secondo il censimento del 2019, Cuba ha una popolazione di circa 11,2 milioni di abitanti. Di questi, oltre due milioni vivono nella capitale LʼAvana e nelle zone circostanti. Per gli standard dellʼAmerica Latina, Cuba ha unʼaspettativa di vita elevata, di 78,66 anni, anche leggermente superiore allʼaspettativa di vita negli Stati Uniti (78,54 anni). A causa dellʼaumento dellʼaspettativa di vita e della riduzione della mortalità infantile alla nascita a 5,5 casi ogni 1.000 nascite (a titolo di confronto, 3 casi in Italia e 6,5 casi negli Stati Uniti ogni 1.000 nascite), la popolazione di Cuba ha subito un aumento costante fino al 2016. Dal 2016 in poi la popolazione è rimasta invariata o è persino leggermente diminuita.

La popolazione di Cuba è multietnica, per le complesse origini coloniali e lʼeconomia schiavista. I matrimoni tra gruppi etnici sono molto diffusi, favorendo così la grande varietà, nonostante una certa discrepanza nel censimento della popolazione del Paese: se lʼIstituto di Studi Cubani e Cubano-Americani dellʼUniversità di Miami ha rilevato che il 62% dei cubani è di colore, il censimento cubano del 2002 ha mostrato che il 65,05% della popolazione cubana è bianca. Questi risultati possono essere influenzati da fattori auspicabili dal punto di visto sociale e da formulazioni che nascondono motivazioni politiche.

Cuba è ufficialmente uno stato laico. Prima dellʼemendamento costituzionale del 1992, Cuba si classificava come stato ateo. Con la nuova costituzione, la libertà di religione è aumentata. Le principali religioni di Cuba sono il cattolicesimo e la santeria, una religione basata sulla religione tradizionale degli Yoruba dellʼAfrica occidentale, che è fortemente mescolata con elementi cristiani.

A Cuba si parla spagnolo. Le lingue minoritarie, come le lingue indios che si parlano in altri Paesi dellʼAmerica Latina, sono quasi inesistenti. Nonostante i numerosi turisti, di solito è difficile trovare pannelli in inglese nei musei e in altri luoghi turistici a Cuba. Lʼinglese è una lingua che non si era soliti apprendere o insegnare a Cuba, dati i lunghi e famosi conflitti tra Cuba e gli Stati Uniti. Anche se sempre più giovani lo stanno imparando privatamente e lʼinglese viene insegnato anche nelle scuole, la diffusione della lingua è ancora limitata. La maggior parte degli insegnanti è scarsamente qualificata a lʼofferta non è affatto sufficiente. I viaggiatori che prenotano un pacchetto vacanze con un hotel all-inclusive o un viaggio completamente organizzato con una guida che parla italiano o inglese non hanno bisogno dello spagnolo, ma oltre al personale dellʼhotel non avranno quasi nessun contatto con la gente del posto, il che è un peccato. Una buona idea per chi ha intenzione di recarsi a Cuba è quindi quella di imparare un poʼ di spagnolo in anticipo.

 

Danze e musica: i trascinanti ritmi cubani

Cuba è la patria dei ritmi caraibici: le note di mambo, rumba, salsa e cha-cha-cha (che qui è nato) saranno la colonna sonora del tuo viaggio sull’isola. Imperdibili anche le big band di jazz afrolatino, portate alla ribalta negli ultimi anni dai Buena Vista Social Club.

A Cuba la musica non è soltanto espressione artistica, ma compagna di vita quotidiana, spesso accompagnata da balli ritmati e vitali. I balli cubani rappresentano l’amore per la vita che caratterizza il popolo di Cuba, qui ogni ballo ha la sua musica, e la musica non esiste senza la danza! La musica cubana si è sviluppata dalle influenze degli schiavi africani, deportati sull’isola, e dalle influenze degli immigrati spagnoli.

Gli stili originari erano tre: il son, di matrice spagnola e africana, il danzon, che attinge alla tradizione francese e dai ritmi più pacati, il terzo filone, totalmente derivante dalla cultura africana. I tre stili si sono poi mescolati fra loro e hanno dato vita a diversi filoni come la Rumba, il Son, la Salsa, il Reggaeton, la Bachata e ovviamente il Cha Cha Cha.

A Cuba, troverai una vasta gamma di generi musicali che riflettono la ricca diversità culturale dell’isola. Alcuni dei principali generi musicali cubani includono la Rumba, il Danzon, il Son, il Danzon-mambo e il Cha cha cha [1]. La Rumba, ad esempio, è un genere di musica e danza afro-cubana che combina percussioni, canto e movimenti di danza energici. Il Son, invece, è uno stile musicale caratterizzato dalla fusione di elementi africani e spagnoli, spesso considerato il cuore della musica cubana.

Santiago de Cuba, in particolare, è stata la culla di molti generi musicali cubani ed è il centro della cultura afro-cubana del paese [2]. L’influenza della musica cubana si è anche diffusa oltre i confini dell’isola, come dimostra il genere Salsa, nato a New York City e fortemente influenzato dalla musica cubana [1]. Tito Puente, noto come il Re della Salsa e il Re del Latin Jazz, è stato un’icona della musica latina che ha contribuito a diffondere questi generi in tutto il mondo [1].

Oltre ai tradizionali generi musicali, a Cuba si possono trovare anche stili più moderni e internazionali, come il Rap e l’Hip-Hop [3]

 

Quali cibi tradizionali trovo a Cuba?

I 10 piatti tradizionali più ricercati a Cuba sono:

Arroz con Pollo (pollo e riso) 

Moros y Cristianos (riso e fagioli neri)

Ropa Vieja (stufato di manzo sfilacciato)

Masitas de Puerco Fritas (maiale fritto) 

Ajiaco Criollo (stufato di carne e verdure)

Cuban Sandwich (panino con maiale arrosto, prosciutto, formaggio e senape)

Fufù (purè di platano) 

Picadillo a la Habanera (carne macinata con cipolle, peperoni e spezie)

Tamales (impasto di mais con carne e verdure)

Casabe (pane piatto a base di farina di manioca) 

Questi piatti riflettono la cucina cubana, con influenze spagnole e africane, e l’uso di spezie, carni come maiale e pollo e verdure come peperoni, cetrioli, cipolle e patate.

Quali sono le 10 bevande tradizionali che posso testare durante il soggiorno a Cuba?

Quello che si beve sicuramente a Cuba è il rum. Di altissima qualità ed economico. Le bevande cubane tradizionali di solito contengono ancora rum cubano e molto spesso Havana Club. Cuba Libre, la bevanda alcoolica caratteristica senza Coca-Cola. Non esiste la coca come prodotto americano a Cuba. Quindi la bevanda tradizionale Cuba Libre viene servita con una bevanda a base di cola, ma non con Coca-Cola e succo di lime. Altre bevande includono Piña Colada, Daiquiri, Mojito, Havana Loco, birre cubane come Crystal e Buchanero e, naturalmente, succo di cocco fresco
Tra le bevande più conosciute:

Mojito: un cocktail rinfrescante a base di rum, menta, zucchero, succo di lime e acqua frizzante.

Cuba Libre: un cocktail classico a base di rum, Coca-Cola e succo di lime.

Daiquiri: un cocktail a base di rum, succo di lime e sciroppo di zucchero.

Piña Colada: un cocktail cremoso a base di rum, succo d’ananas e latte di cocco.

Canchánchara: un cocktail storico a base di rum, miele, succo di lime e acqua calda.

El Presidente: un cocktail elegante a base di rum, vermouth, curaçao e granatina.

Saoco: un cocktail rinfrescante a base di rum, acqua di cocco e succo di lime.

Guarapo: una bevanda analcolica a base di succo di canna da zucchero fresco.

Malojillo: una bevanda analcolica a base di limonata e foglie di malojillo, una pianta simile alla citronella.

Café Cubano: un caffè espresso forte e dolce, spesso servito in piccole tazzine.

Cerveza: la birra locale, con marchi popolari come Cristal e Bucanero.

Ron Collins: un cocktail simile al Tom Collins, ma con rum al posto del gin.

Batido: una bevanda frullata a base di frutta fresca, latte e zucchero.

Crema de Vie: un liquore dolce simile al liquore irlandese, a base di latte, zucchero, uova, rum e spezie.

Jugo de Tamarindo: una bevanda analcolica a base di succo di tamarindo e zucchero


Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?

Informazioni generali

Lingua: Spagnolo

Capitale: L’Avana

Moneta: Peso cubano

Fuso orario: GMT -5

Storia,Economia,Cultura: https://www.cia.gov http://www.britannica.com

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.itwww.dovesiamonelmondo.it


Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio

Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?

Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio …leggi tutto

Chi si deve vaccinare per la febbre gialla? Ed il vaccino è obbligatorio? E dove?

La vaccinazione contro la Febbre Gialla o Vaccino Antiamarillico, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera  …. leggi tutto

Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?

Zanzare & co. – Come proteggersi :  le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni ……leggi tutto

Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?

Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se  … leggi tutto

Come devo fare ad evitare il mal di montagna?

E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue … leggi tutto

Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it


 

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Siria, Aleppo. generatore e carburanti per l’ospedale Al Rajaa.

La Fondazione Cesmet continua a sostenere, con l’aiuto di tante persone, l’ospedale di Al Rajaa di Aleppo in Siria. Molti sostenitori hanno contribuito a mantenere attive le sale chirurgiche, l’unità di terapia intensiva ed i reparti, finanziando l’acquisto di carburanti e di olio necessari al funzionamento del generatore di corrente che da anni supporta un enorme lavoro H 24.
Il funzionamento di tutta la struttura ma in particolare delle sale chirurgiche, dell’area di radiologia, e dei reparti ricovero, avviene attraverso la fornitura di energia elettrica. La rete elettrica cittadina non riesce a fornire più elettricità se non 2-3 ore al giorno. Per questo motivo il generatore dell’ospedale deve funzionare per lo meno 20-22 ore nelle 24 ore per garantire l’assistenza richiesta dalla popolazione.
Qualche settimana fa il generatore è andato in panne e purtroppo si è fermata quasi completamente l’attività dell’ospedale.
Ci scrive da Aleppo il direttore generale dell’ospedale prof. Emile Katty:
“La nostra attività presso l’ospedale continua ad essere prevalentemente di pronto soccorso chirurgico, di ortopedia traumatica e di chirurgia generale e da guerra. Ricordo che qui la guerra non è mai finita e le lesioni da mine e da armi sono all’ordine del giorno. Il terremoto ha lasciato a molte persone esiti da poli traumi, che richiedono interventi continui.
Le nostre 5 sale chirurgiche, di cui vi invio qualche foto, funzionano per 20 ore al giorno con un generatore di corrente che è andato in panne. Per giorni siamo stati fermi aspettando la riparazione. Abbiamo lavorato con quella poca corrente che arriva dalla rete elettrica cittadina, molto a singhiozzo. Arriva appena 1-2ore su 24 ore e il resto è a carico del nostro gruppo elettrogeno. L’attesa della riparazione è stata veramente stressante. Ci sono persone bisognose di cura e di interventi chirurgici ad il lavoro nelle sale è stato molto rallentato. Ora al gruppo elettrogeno grande che aveva il motore fuso, per il gran lavoro, è stato riparato con un nuovo motore. Mi rimangono ancora cifre abbastanza ingenti da pagare, tra cui circa 6000 Euro per la riparazione del generatore.

Oltre a supportarmi per questo costo particolarmente gravoso, il vostro aiuto è importantissimo per reperire ed acquistare il CARBURANTE necessario a far funzionare tutta la struttura. Il gruppo elettrogeno è il cuore dell’ospedale e occorre preservarlo ed alimentarlo. Senza elettricità si ferma tutto. Diversi malati in terapia intensiva sono morti per mancanza di macchine funzionanti. Addirittura, gli ascensori per il trasporto delle barelle si fermano e non si accede alle sale operatorie.
Ogni 10 giorni si è preventivato circa un costo di 8000 € di spesa in produzione di energia elettrica, garantita nelle 24 ore. Il che vuol dire una necessità in energia di circa 25.000€ al mese. Con questa spesa in energia si possono garantire i servizi primari, le attività chirurgiche e mediche, la disponibilità di luce anche durante la notte a tutto l’ospedale.
Le donazioni raccolte dalla Fondazione Cesmet saranno destinate in particolare a sostenere le spese del generatore, e a sostenere l’acquisto del carburante necessario a far lavorare l’ospedale Al Arija di Aleppo.
Il dr. Paolo meo, in prima persona controllerà che i fondi della fondazione, donati per la Sirya, giungano e vengano utilizzati per quanto richiesto.
Ogni donatore verrà informato di come i fondi sono stati destinati.

La fondazione Cesmet ed i suoi amici al fianco delle popolazioni terremotate.
Continuiamo ad aiutare, con uno sforzo comune l’ospedale AL RAJAA (in arabo la speranza) di Aleppo a mantenere la sua attività 24 ore al giorno e per continuare a curare i politraumatizzati rimasti sotto le macerie e tutti gli altri pazienti che si recano in ospedale.

DONA SUBITO A:
destinatario: FONDAZIONE CESMET
iban: IT12W0103003271000061266647
bic: pascitmmxxx
causale: pro ospedale Al Rajaa ad Aleppo: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

Siria, Aleppo. generatore e carburanti per l’ospedale Al Rajaa. Leggi tutto »

Madagascar – Scheda Paese

 

 

Consigli brevi per chi viaggia nel paese    (aggiornamento marzo 2023)


Cosa devo fare quando vado in Madagascar ?

Il Madagascar  è una immensa isola, quasi un continente in cui ambienti più diversi convivono e ci affascinano. A causa del suo isolamento dal resto del mondo, ha un’enorme biodiversità e alti tassi di specie endemiche: delle oltre 200.000 specie conosciute trovate oltre l’80% non esiste da nessun’altra parte. Unici sull’isola sono oltre 100 tipi di lemuri , oltre 300 specie di rane e 33 specie di tenrec , animali in miniatura simili a ricci. Una terra tutta da scoprire.

In Madagascar proteggiti dalle punture delle zanzare e di insetti che possono contagiare virus e malaria. Utilizza repellenti efficaci, anche naturali.(Nozeta – Neem è un prodotto efficace e consigliabile) La presenza  della malaria è ovunque, anche nell’area del Nord e nelle isole sul mare, compresa la famosa isola di Nosy Be. Nelle zone degli altopiani interni ed anche a Antananarivo. Non andare nelle savane, foreste e negli altopiani del paese senza vaccinazione contro la febbre gialla. Il virus è presente nelle scimmie che ne possono essere portatrici sane e può essere trasmesso dalla puntura dalle zanzare. Da qualche tempo alcuni focolai di colera sono presenti  anche nelle cittadine ed in molti villaggi e diffusi in particolare durante il periodo delle piogge. Consigliato il vaccino orale.
Una corretta informazione, una buona preparazione preventiva prima del viaggio, un comportamento accorto ci consentono di godere a pieno di questo viaggio.

Come faccio ad avere una informazione sanitaria corretta per andare in Madagascar?
Chiedi pure una consulenza per conoscere bene problemi e soluzioni

– dottor Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo


Alert sanitari
Quali sono le epidemie attuali in Madagascar

COVID-19  Segui la situazione giornaliera dei casi nel paese (clicca qui)

FEBBRAIO 2023: MALARIA

L’innalzamento delle temperature e dell’umidità e il tempo particolarmente piovoso ha creato le condizioni ambientali per un aumento della diffusione di diversi tipi di zanzare (Aedes e Anopheles), con il propagarsi di malattie di origine virale e parassitario. Anche negli altopiani del Madagascar si è verificato un aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 2000 metri. Il fenomeno é già presente da qualche anno. Ciò conferma la necessità di una informazione corretta ed aggiornata sulle reali situazioni epidemiologiche sul paese, al fine di attuare il miglior protocollo preventivo e la profilassi più adeguata. Diversi casi denunciati anche nelle aree del nord e nelle isole, compresa Nosy Be.

aggiornamento COLERA al MARZO 2023: il Ministero della Sanità madagascaregno conferma la nuova comparsa di casi di colera in diversi distretti del paese compresi i sobborghi della capitale Antananarivo.

MARZO 2023  Morbillo
Come in molti paesi Africani si mantiene elevato il numero dei casi di morbillo denunciati in molte province del paese.


 


Clima, meteo salute e ambiente

Situazione meteo attuale

Quale è  il meteo e le previsioni del tempo a breve in ?: Previsioni Meteo in tempo reale

Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie?

Il Madagascar è caratterizzato da un clima tropicale, piovoso lungo la costa orientale, arido nel sud-ovest e mite in montagna. Nelle zone interne la presenza di catene montuose mitiga il clima, mentre le piogge variano a seconda dell’esposizione dei versanti. Trovandosi nell’emisfero meridionale, il Paese ha le stagioni invertite rispetto all’Europa.
Tutto il Madagascar conosce:
– una stagione piovosa da novembre a marzo, che però si fa sentire poco nel sud-ovest arido,
– una stagione secca da aprile ad ottobre (o da maggio a settembre nel nord), tranne sulla costa orientale, dove piove tutto l’anno.
– Nel periodo fresco, da metà maggio a settembre, ma a volte anche a ottobre, delle masse di aria fresca possono arrivare da sud-ovest, portando un po’ di fresco notturno, soprattutto al centro-sud, e freddo nelle zone interne.
Le piogge si presentano nella tipica veste tropicale, vale a dire sotto forma di rovesci pomeridiani, per cui il sole non manca neanche nei mesi più piovosi, quanto meno di mattina.
Negli ultimi anni sulla costa orientale dell’Isola ed al Nord si sono abbattute delle tempeste tropicali piuttosto violente.

– Nell’estremo nord, nella punta nord del Madagascar, fa caldo tutto l’anno, mentre le piogge sono abbastanza contenute, tanto che oscillano intorno ai 1.000/1.200 mm all’anno.

sulla costa nord-ovest le temperature sono elevate tutto l’anno, ma essendo direttamente esposta al monsone di nord-ovest, le piogge sono più abbondanti, tanto che in certe zone superano i 2.000 mm.

Nosy-Be: un’isola situata a pochi chilometri dalla costa dove si trova Ambanja, la diminuzione delle temperature da maggio ad agosto è limitata, le piogge sono abbondanti; Il periodo novembre-marzo non è soltanto quello più piovoso, ma è anche il più caldo e afoso. Siamo nell’estate australe, e il Paese è diviso in due: al nord prevale il monsone di nord-ovest, che porta piogge abbondanti lungo la costa esposta a nord-ovest, dove cadono dai 400 ai 500 millimetri al mese a gennaio e febbraio. A Nosy Be il sole brilla molto spesso nel periodo secco, da maggio a ottobre. In media si contano quasi 3.000 ore di sole all’anno.

Sulla costa EST Come accennato, durante l’inverno prevalgono gli alisei di sud-est, freschi e secchi ovunque tranne lungo la costa orientale, dove scaricano l’umidità che hanno raccolto nel percorso sull’oceano. Per questo sulla costa orientale e sui rilievi paralleli ad essa piove tutto l’anno, e vi prospera la foresta tropicale.
Toamasina: l’ex Tamatave cadono 3.350 millimetri di pioggia all’anno. A marzo, che è il mese più piovoso, si superano i 400 millimetri. L’unico periodo in cui le piogge scendono su valori quasi accettabili va da settembre a novembre, e questo vale in generale per tutta la costa orientale.
Nelle zone interne l’altitudine mitiga il clima, almeno alle quote intermedie. Al di sopra dei 2.000 metri durante l’inverno la temperatura può scendere al di sotto dello zero, soprattutto al sud. Nella stagione secca sull’altopiano può soffiare il vento, che solleva la polvere dalla terra assetata. Invece, nella stagione piovosa le piogge possono rendere difficili gli spostamenti nelle strade non asfaltate. Nelle zone interne vi sono anche delle montagne. La montagna più alta è il Maromokotro, 2.876 metri, situata nel nord dell’isola, nel massiccio del Tsaratanana. Nel sud, a sud di Fianarantsoa, nell’Andringitra National Park, si raggiungono i 2.500 metri.

La capitale, Antananarivo (l’ex Tananarive), si trova a 1.300 metri di quota ed ha un clima piacevole, tanto che si passa dai 22 gradi di media nei mesi estivi ai 15 °C di luglio. L’inverno è dunque abbastanza fresco. Qui i mesi migliori sono aprile, settembre e ottobre.

Clima e ambiente:  qual’è il momento migliore per viaggiare in Madagascar?

I mesi di settembre e ottobre costituiscono il periodo migliore per visitare il Madagascar nel suo complesso, effettuare escursioni e visitare le diverse attrazioni floro-faunistiche,  in questo modo si potranno evitare il caldo, le piogge e i cicloni dell’estate australe.
I mesi di giugno-agosto sono comunque buoni, anche se è molto piovoso sulla costa orientale, e può essere freddo nelle zone interne e meridionali (peraltro, come abbiamo detto, a volte può fare un po’ di freddo anche a settembre, e più raramente ad ottobre).
Per fare vita da spiaggia la costa occidentale è preferibile a quella orientale, essendo più soleggiata e meno piovosa.
Sulla costa occidentale si può andare da metà maggio a ottobre, in quella orientale a settembre e ottobre.
Nella costa occidentale si può a sua volta distinguere tra la parte settentrionale, quella che guarda a nord-ovest ed è calda tutto l’anno (v. Mahajanga, Nosy-Be, Antsiranana), e quella centro-meridionale, che qualche volta può essere raggiunta da masse d’aria fresca da sud e può avere notti fredde (v. Toliara): perciò in quest’ultima area sono preferibili settembre e ottobre, mentre se si viaggia a luglio o agosto, per non avere sorprese si può scegliere la parte più settentrionale.
A Nosy-Be si può andare da metà maggio a ottobre, anche se ad ottobre comincia a manifestarsi un po’ di instabilità pomeridiana, con i primi rovesci e temporali.
Volendo andare in estate, ad esempio a Natale, fermo restando che è la stagione calda e c’è il rischio di cicloni, si può scegliere la zona meno piovosa, quindi il sud-ovest (v. Toliara); nella parte meridionale della costa est (v. Fort Dauphin), in genere tutto sommato non piove moltissimo, anche se comunque dipende dagli anni.

Quali sono le malattie presenti in Madagascar? Quali sono i rischi reali (marzo 2023)

Malaria, Febbre Gialla, Colera, Meningite sono malattie presenti in Madagascar?

Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie”  monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti in Madagascar. L’ esperienza diretta in diverse aree del  paese conferma la presenza di una serie di malattie endemiche sulla maggior parte del territorio, comprese le grandi città.

La malaria è presente in Madagascar?

Malaria: (clicca qui)
La malaria, malattia causata dal Plasmodio, è trasmessa dalle zanzare Anopheles e rappresenta un  problema di salute pubblica in Madagascar in buona parte del paese in particolare nelle zone rurali, sulla costa e sugli altopiani ma anche nelle grandi città.  Secondo l’OMS, la malaria rappresenta circa il 20% di tutte le cause di mortalità in Madagascar.  Le epidemie di malaria (principalmente da P. falciparum e P. vivax) si verificano principalmente durante la stagione delle piogge, ma il ciclo di trasmissione è mantenuto tutto l’anno.
In particolare esiste un maggiore rischio durante la stagione piovosa e umida e nelle aree del paese dove acquitrini, paludi, fiumi e laghi favoriscono la presenza di zanzare anopheles, attive al tramonto e durante la notte. Le aree di savana secca, le aree scarsamente abitate ed i periodi di ridotta presenza di insetti ed in particolare di zanzare costituiscono motivo di riduzione di rischio.
Le cittadine e le grandi città presentano un rischio di infezione talvolta uguale se non maggiore alle zone periferiche e selvagge.
Notificata resistenza alla clorochina ma anche alla meflochina ed in parte ad atovaquone. Ridotta resistenza a Doxiciclina.

Ci sono rischi in Madagascar per la diarrea del viaggiatore?
Diarrea del viaggiatore: (clicca qui)
La diarrea del viaggiatore è tra le malattie più comuni durante i soggiorni in Madagascar. Circa il 40% dei viaggiatori nel paese soffrono di queste fastidiose forme infettive intestinali. Può essere causata da vari agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti. Potrebbe essere opportuno l’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione.

La Febbre Gialla c’è in Madagascar e bisogna vaccinarsi?
Febbre gialla: (clicca qui)
La febbre gialla è una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes. Bassa incidenza nell’uomo, si può ritrovare nelle scimmie come portatrici sane del virus. Se il virus infetta la persona tramite puntura di zanzara, può causare gravi danni al fegato, al rene con gravi sintomi generali. Anche se la vaccinazione contro la febbre gialla non è obbligatoria per entrare in in Madagascar e da molti non è considerata, da medico conoscitore delle realtà locali, la consiglio caldamente per i viaggiatori che visitano il paese, ed in particolare nelle aree degli altopiani, nei parchi ma in genere.
La vaccinazione è raccomandata a tutti i viaggiatori di età superiore ai 9 mesi, per reale rischio di infezione. Non sono considerate aree a rischio: le aree del nord del paese e le isole limitrofe compresa Nosy Be.

Ci sono focolai di Colera in Madagascar? Come ci si protegge?

Colera: (clicca qui)
Il colera è una malattia infettiva acuta, presente periodicamente con diversi focolai in alcune parti del paese.  Si è sviluppata  ed è trasmessa attraverso acqua e cibo contaminati.

Peste – La malattia è endemica nel Madagascar, con picchi epidemici stagionali che vanno da settembre a marzo. I principali focolai epidemici interessano le zone centrali dell’isola ed in particolare i distretti di Amparafavarola,Miarinarivo e Moramanga.

Schistosomiasi – Due forme di schistosomiasi sono endemiche nel Paese: la schistosomiasi intestinale da Schistosoma mansoni, diffusa nelle regioni meridionali e orientali del Paese e la schistosomiasi urinaria, da Schistosoma haematobium, diffusa nelle regioni settentrionali e occidentali, inclusa la regione del Menabe. Entrambe le specie sono endemiche nella parte centrale dell’isola.

C’è il rischio di AIDS in caso di rapporti non protetti?
HIV/AIDS
:
L’HIV/AIDS grave problema di salute pubblica nel paese.  E’ importante fare attenzione ad i rapporti sessuali con diversi partner casuali ed è raccomandata la protezione e l’utilizzo del preservativo.

Le arbovirosi come la Dengue, la Chikungunja o lo Zika sono presenti in Madagascar?

Dengue e arbovirosi: (clicca qui)

Diversi focolai di febbre emorragica dengue sono presenti in quasi tutto il paese, ma in particolare modo nelle periferia di Antananarivo ed altre città , e nelle aree umide del paese. La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes. La malattia è molto diffusa nelle aree urbane.  La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive. Importante valutare l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGA

Per informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

Chikungunya:

Focolai epidemici di questa arbovirosi, simile alla dengue, si verificano sporadicamente sulla costa e nell’entroterra madagascaregno.

Ci sono focolai di Tubercolosi in Madagascar e quale è il rischio di contagio? (TB):
La TB è un’altra malattia importante in Madagascar, sviluppata in particolare nei villaggi e nei sobborghi della grande città. Presenta un alto tasso di mortalità .La provincia della capitale ha il più alto numero di infezioni del Paese.

Ci sono casi di rabbia canina o di altri animali?
Rabbia: (clicca qui)

Sono presenti casi diffusi nel paese di rabbia per la presenza di animali portatori dl virus, sia cani che animali selvaggi. Anche scimmie e pipistrelli possono diffondere il virus. E’ opportuno valutare i rischi per eventuale pratica vaccinale.

E’ presente la filaria, o la schistosomiasi (bilarzia) o oncocerca, la cecità dei fiumi?

Neglected Tropical Diseases (NTD): (clicca qui)
Le NTD sono un gruppo di malattie trascurate che colpiscono le persone che vivono in povertà e in aree rurali. In Madagascar le NTD includono la filariosi linfatica, l’oncocercosi e la schistosomiasi.
Febbre Rift Valley:
Rari i focolai della malattia descritti. La modalità di trasmissione è principalmente vettoriale ma i viaggiatori dovrebbero evitare il contatto con il bestiame in quanto la trasmissione avviene anche per esposizione diretta ad animali, ai loro tessuti o per il consumo di latte crudo.

Queste sono alcune delle principali malattie presenti in Madagascar, ma ci sono anche altre malattie che sono state segnalate in Kenya da OMS e CDC.


Vaccinazioni

  • Un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto per i viaggiatori oltre 9 mesi di età in arrivo da paesi a rischio di trasmissione febbre gialla e per i viaggiatori che hanno transitato per più di 12 ore in un aeroporto di un paese con il rischio di trasmissione della febbre gialla Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi. (Aggiornato a Settembre 2019)

Vaccinazioni consigliate

  • Altre vaccinazioni consigliate:E’ consigliata la vaccinazione per la DENGUE ?. 
    Vista la presenza di focolai contenuti nel paese è consigliato valutare la possibilità di effettuare il nuovo vaccino per la DENGUE in caso di effettivo bisogno.La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive. Importante valutare l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGAPer informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

    E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE A

    E’ consigliata la vaccinazione per FEBBRE TIFOIDEper saperne di più….

    SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI    
    E’ consigliata la vaccinazione per il colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

    Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

    E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE B ? per saperne di più….
    Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    E’ consigliata la vaccinazione per MENINGITE MENINGOCOCCICA? per saperne di più…
    Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    E’ consigliata la vaccinazione per TETANO?    per saperne di più…
    E’ consigliata la vaccinazione per POLIOMIELITE?
    In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
    Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    VACCINAZIONI DI ROUTINE
    Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.

Approfondimenti sulla malaria

  • CHE COSA E’

    La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria

  • NEL PAESE

    Il rischio di infezione malarica, principalmente da Plasmodium falciparum, ma anche da vivax ed altre forme, possibili infezioni da forme miste (prevalenza falciparum e vivax), esiste tutto l’anno in tutto il Paese, ma con più alto rischio nelle zone costiere.

    In particolare esiste un maggiore rischio durante la stagione piovosa e umida e nelle aree del paese dove acquitrini, paludi, fiumi e laghi favoriscono la presenza di zanzare anopheles, attive al tramonto e durante la notte.
    Le aree di savana secca, le aree scarsamente abitate ed i periodi di ridotta presenza di insetti ed in particolare di zanzare costituiscono motivo di riduzione di rischio.
    Le cittadine e le grandi città presentano un rischio di infezione talvolta uguale se non maggiore alle zone periferiche e selvagge.
    Notificata resistenza alla clorochina ma anche alla meflochina ed in parte ad atovaquone. Ridotta resistenza a Doxiciclina.

  • PROFILASSI

    Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg”è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo,cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.

    Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.

    Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.

  • AL RIENTRO

    In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.

Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?

In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali. leggi tutto…


Tradizioni, cibi, bevande locali

Quali sono alcune curiosità e quali leggende maggiori del Madagascar?

The Walking Dead: Gli zombi del Madagascar
Il culto degli antenati, la magia e la superstizione sono onnipresenti in Madagascar. La maggior parte dei malgasci teme e venera i morti allo stesso tempo. Molti credono che le anime dei defunti vivano ancora in mezzo a loro. Questi spiriti degli antenati, in malgascio Lolo Vokatra, sono in grado di vedere, guidare e proteggere famiglie, amici e conoscenti, e persino l’intera comunità.

I piccoli spiriti della foresta – Kalanoro
Morgennebel: Molti miti e leggende circondano i Kalanoro, i piccoli spiriti della foresta del Madagascar. Si dice che i gruppi etnici dei Betsimisaraka, dei Sakalava e dei Bara fossero i primi esseri umani simili al leggendario Vazimba. I Tanala li chiamano Fahasivy. Kalanoro è particolarmente piccolo, alto nemmeno un metro. Nonostante le loro piccole dimensioni, sono insolitamente forti.

Libertalia, la repubblica dei pirati: Mangabe
Alla fine del XVII secolo il Madagascar divenne l’epitome della pirateria. Si dice che la famigerata repubblica dei pirati, Libertalia, sia esistita nel nord-est dell’isola. Si dice che tutto sia iniziato con il pirata James Misson. Si dice che fosse un francese della Provenza.

Perché le radici dei baobab raggiungono il cielo
Una leggenda malgascia racconta che c’erano tempi in cui gli alberi potevano ancora camminare. A quel tempo c’era anche un grande lago la cui acqua era così limpida e calma che giaceva lì come uno specchio. Ogni volta che passavano davanti al lago, i baobab si fermavano. Si rattristarono quando videro il proprio aspetto riflesso nell’acqua.

Ranoro, la Figlia dell’Acqua
Molti secoli fa, ai tempi dei Vazimba, esistevano le Zazavavindrano, le figlie dell’acqua. Uno di loro era Ranoro. Questa è la sua storia. Un giorno, un giovane del Betsileo corse al fiume Mamba negli altopiani centrali del Madagascar. Il nome dell’uomo era Andriambodilova.

L’arte della parola: Kabary
Famadihana: In Madagascar il tempo spesso non gioca un ruolo, ma parlarsi a lungo sì. Una forma di discorso è particolarmente popolare sull’Isola Rossa: il Kabary. Kabary è la parola per un discorso per il quale molte persone sono insieme nello stesso posto.

Le tombe dei Vazimba
Un’antica leggenda narra che i primi abitanti del Madagascar furono i Vazimba. Venivano da lontano su barche attraverso il grande mare per colonizzare la nuova terra che chiamavano Madagascar. Secondo la leggenda, hanno trovato la loro casa negli Tsingy, le rocce aguzze di Bemaraha, nel Madagascar occidentale.

Tabù e tradizioni: I Fady in Madagascar
Famadihana Come viaggiatore in Madagascar, prima o poi sentirai parlare di fady. Fady è la parola malgascia per tabù e probabilmente deriva dall’indonesiano “pady”. Ma tabù non è l’unico significato di questa parola, è anche usata per chiamare qualcosa di sacro. I Fady sono regole che riguardano situazioni così come persone, animali, luoghi.

Da dove viene il nome Vazaha per i bianchi
C’era una volta, molto tempo fa, un giovane re e sua moglie vivevano sulla costa occidentale del Madagascar, a Menabe. Questo re amava parlare davanti al suo popolo e dare Kabarys. Un giorno, durante uno dei suoi Kabarys, un bambino iniziò a piangere. Quando non si fermava e la madre non riusciva a calmare il bambino, il re si arrabbiò.

Questi alcuni dei cibi tradizionali più famosi del Madagascar:

  • Ciambelline malgasce con litchi e gelato al pistacchio
  • Torta di manioca al cocco
  • Pollo al cocco con riso e insalata di pomodori
  • Insalata calda di mango
  • Dolci ripieni
  • Tonno su insalata di verdure
  • Crema di banana e ananas
  • Salsa di arachidi al peperoncino
  • Bastoncini di pollo fritti con insalata di riso e carote
  • Torta alla banana
  • Spiedini di Zebù con pasticcini di patate e melanzane
  • Torta al ananas rovesciata
  • Salsa di arachidi
  • Noodles fritti
  • Medaglioni di manzo con salsa al pepe e manioca al sesamo
  • Banana al forno con miele
  • Panino allo zebù
  • Carne ai tre peperoni con riso al cocco e insalata di cetrioli

Quali sono le bevande tradizionali del Madagascar che posso testare durante il soggiorno?

Quali sono le mete culturali e turistiche di maggior interesse in Madagascar?

Quali sono le caratteristiche dell’ambiente del paese meta del tuo viaggio e quali posti da visitare?

Leggi e approfondisci sui diversi ambienti e scegli come organizzare il tuo soggiorno a seconda i tuoi interessi:

Parchi e riserve nazionali
Angavokely e Angavobe: i nomi Angavokely e Angavobe significano “pochi pipistrelli” e “molti pipistrelli”. I nomi si riferiscono alle grotte dell’area protetta dove vivono gli innocui animali svolazzanti. Posizione: Il parco di Angavokely e Angavobe si trova a soli 36 km a est della capitale Antananarivo.

Posso visitare un parco nazionale da solo? La visita a un parco nazionale insieme a una “guida forestale locale” è obbligatoria ovunque in Madagascar, con un’eccezione: Lokobe a Nosy Be. Le guide locali hanno completato una formazione di due anni e sono autorizzate dai parchi nazionali del Madagascar (MNP).

Parco nazionale della montagna d’ambra
Montagna d’ambra: il nome deriva dai fiori di alcuni alberi che ricoprono la montagna e brillano di ambra da lontano. Località: Il Parco Nazionale della Montagna d’Ambra si trova nel nord-ovest del Madagascar, nella regione di Diana. La grande città più vicina è Antsiranana (Diego Suarez) sulla costa, a circa 30 km di distanza. Dalla capitale Antananarivo, il parco si trova a circa 1000 km

Saha Maintosanala: la parola “Saha” significa parco e Maintsoanala significa “foresta verde”. L’area protetta è denominata semplicemente “Parco della foresta verde”. Ubicazione: la riserva si trova a soli 65 km da Antananarivo, vicino alla cittadina di Mandraka, nella regione di Analamanga.

Parco nazionale di Ankarafantsika – Ambalabongo-Schlucht
Ankarafantsika: La parola stessa significa “montagne spinose” e allude alla famosa gola del parco. Ankarafanstika è anche chiamato “il regno degli uccelli”. Ubicazione: il Parco Nazionale Ankarafantsika si trova nel nord-ovest del Madagascar, nella regione di Ambato Boeny. Si trova 420 km a nord di Antananarivo e 115 km a ovest della città portuale di Mahajanga.

Riserva di Vohimana: negli altopiani collinari del Madagascar orientale è una piccola riserva che può essere un po’ avventurosa da raggiungere a piedi. Ubicazione: Vohimana si trova a circa 155 km a est della capitale Antananarivo, nella regione di Alaotra-Mangoro. Quindi dista solo 25 km dal tanto visitato parco nazionale Andasibe-Mantadia.

Area protetta Maromizaha: In realtà questa area protetta è costituita da due aree forestali, Maromizaha e Vohidrazana. Quest’ultimo significa tanto quanto “montagna degli antenati”. Al contrario, le parole malgasce maro e mizaha possono avere due significati diversi. Può essere “il luogo dove molte persone fanno ricerca” ma anche “la foresta che viene sfruttata da molte persone”.

Area protetta Anjozorobe-Angavo: Il nome Annjozorobe deriva probabilmente dal malgascio “zozoro”, un certo tipo di canna della zona. La leggenda vuole che fossero usati come nascondigli dai “menalamba”, che combatterono sotto il potere coloniale francese per la liberazione del Madagascar. Posizione: L’area protetta di Anjozorobe-Angavo si trova a 90 km a nord-est della capitale Antananarivo

Arboreto Antsokay: il nome significa tanto quanto “calce” e indica il tipico terreno argilloso e calcareo della zona. Intorno ad Arboretum, le persone fabbricano mattoni con questo tipo di terreno. Ubicazione: L’Arboretum Antsokay si trova nel sud-ovest del Madagascar, nella regione di Atsimo-Andrefana.

Parco nazionale di Nosy Hara: Il nome significa “isola montagnosa” (hara deriva dal malgascio harana = montagna), che risale alle caratteristiche formazioni rocciose aguglie. L’isola appartiene a un piccolo arcipelago di dodici isole disabitate circondate da barriere coralline. Località: L’isola di Nosy Hara si trova nel nord del Madagascar nella Baie de Courrier.

Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?

Capitale: Antananarivo

Lingua: francese e malagasy (ufficiali)

Moneta: Franco malgascio

Fuso orario: GMT+3

Storia,Economia,Cultura: https://www.cia.gov http://www.britannica.com

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it


Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio

Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?

Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio …leggi tutto

Chi si deve vaccinare per la febbre gialla? Ed il vaccino è obbligatorio? E dove?

La vaccinazione contro la Febbre Gialla o Vaccino Antiamarillico, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera  …. leggi tutto

Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?

Zanzare & co. – Come proteggersi :  le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni ……leggi tutto

Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?

Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se  … leggi tutto

Come devo fare ad evitare il mal di montagna?

E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue … leggi tutto

Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it


Cosa devo mettere in valigia e quali sono le medicine che devo portare?

Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.

 

Madagascar – Scheda Paese Leggi tutto »

Nuovo vaccino pediatrico contro la malaria approvato in Ghana

GHANA APRILE 2023: approvato il nuovo vaccino contro la malaria

 

vaccino antimalarico efficace
vaccino antimalarico efficace

dove è distribuito il nuovo vaccino per la malaria?

L’Africa anticipa i tempi per il vaccino contro la malaria per i bambini più piccoli. Il primo passo lo ha fatto il Ghana annunciando di avere dato il via libera a R-21/Matrix-M, il secondo vaccino disponibile contro la malaria per i bambini. Il primo vaccino prodotto era stato RTS-S/AS01,approvato nel 2021, ma con scarsa efficacia e successo.
R-21/Matrix-M, vaccino contro la malaria per i bambini tra i 5 mesi ed i 3 anni, è stato messo a punto da ricercatori del Regno Unito utilizzando la tecnologia di Novavax, la casa farmaceutica che produce un vaccino contro il coronavirus ed è il primo vaccino a superare la soglia del 75 per cento di efficacia prevista dall’OMS.

 

plasmodio della malaria
  plasmodio della malaria

Cosa è R-21/Matrix-M e a chi e come si somministra?
R-21 è il vaccino contro la malaria, Matrix-M è l’adiuvante a base di saponina che migliora la risposta del sistema immunitario, rendendola più efficace e prolungata nel tempo.
Come detto e sottolineato il nuovo vaccino è stato approvato per l’uso nei bambini di età compresa tra 5 mesi ed i 3 anni di età. La fascia di popolazione a più alto rischio di morte per malaria. La somministrazione prevede una serie di tre dosi con una quarta dose a distanza di un anno. Dopo questa somministrazione il vaccino ha mantenuto un’elevata protezione contro la malattia, raggiungendo e superando l’obiettivo fissato dall’Oms, posto a un’efficacia del 75 per cento.

Quale caratteristiche per l’efficacia e la sicurezza di R21/Matrix-M? 
il vaccino mostra alti livelli di efficacia e un buon profilo di sicurezza. Gli studi sono stati condotti nel Regno Unito, in Thailandia e in diversi paesi africani, tra cui uno studio di fase III in Burkina Faso, Kenya, Mali e Tanzania che ha coinvolto 4.800 bambini. Quindi prima del via libera dell’Oms al nuovo vaccino R21/Matrix-M il Ghana, primo tra tutti, ha approvato, dopo 30 anni di ricerca sui vaccini contro la malaria, l’utilizzo del vaccino contro la malaria per i piccoli bambini, ad alta efficacia che può essere prodotto su larga scala a un costo modesto, ipotizzati 3 dollari a dose.
Questo vaccino potrà essere distribuito rapidamente ai paesi che più ne hanno bisogno. Il Serum Institute, la casa produttrice indiana, ha infatti assicurato di poter distribuire oltre 200 milioni di dosi all’anno. Si punta anche ad accordi con aziende locali per una futura produzione direttamente in Ghana e in altri paesi africani.

Perchè è utile questo vaccino in Africa?

Ricordiamo che l’approvazione di questo nuovo vaccino segna una svolta nella lotta contro la malaria. Questa malattia ha ucciso oltre seicentomila persone nel 2021, soprattutto in Africa, con numeri in aumento nel 2022. Nell’area Sub Sahariana si concentrano i numeri più elevati. Quattro paesi contano poco più della metà di tutti i decessi: Nigeria (31%), Repubblica Democratica del Congo (13%), Niger (4%) e Repubblica Unita di Tanzania (4%).

ricercatori ad Oxford
ricercatori ad Oxford

Uno studio sull’efficacia e l’immunogenicità del vaccino R21/Matrix-M contro la malaria (CLICCA)

Nuovo vaccino pediatrico contro la malaria approvato in Ghana Leggi tutto »

Indonesia marzo 2023: epidemia di morbillo in molte isole – Bali – Sumatra e altre

FEBBRAIO 2023: MORBILLO diffonde in molte regioni dell’Indonesia –

Durante l’anno 2022, il numero di casi di morbillo in buona parte dell’Indonesia è cresciuto esponenzialmente. Sono stati denunciati più di 3.341 casi diffusi in 223 reggenze/città in 31 province. Ed il trend nel primo trimestre del 2023 è in crescita. Rispetto al 2021 si è verificato un aumento significativo di circa 32 volte. Il motivo è che per 2 anni consecutivi l’Indonesia non è stata in grado di raggiungere l’obiettivo per i servizi di immunizzazione di routine. Così tanti bambini non sono stati regolarmente immunizzati a causa del COVID-19.
La situazione in Indonesia negli ultimi 2 o quasi 3 anni dall’impatto della pandemia di COVID-19 ha avuto conseguenze negative per la copertura vaccinale. In questi mesi il governo sta rafforzando la sorveglianza su morbillo e rosolia.
Il Morbillo è una malattia infettiva acuta le cui complicanze possono essere generalmente gravi. Se il morbillo colpisce un bambino malnutrito, questo bambino può essere immediatamente accompagnato da complicazioni come grave diarrea, polmonite, polmonite, infiammazione del cervello, infezione del rivestimento dell’occhio che può portare alla cecità.  Il morbillo è causato dal virus del morbillo e si trasmette attraverso goccioline, schizzi di saliva quando si tossisce, si starnutisce, si parla o attraverso le secrezioni nasali. E il morbillo è una malattia molto contagiosa.
I viaggiatori prima di affrontare il viaggi nelle isole del paese verifichino la loro situazione immunitaria e nell’incertezza pensino di effettuare una dose di vaccino.

 

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India marzo 2023 – Covid-19: una nuova variante – XBB.1.16, denominata Arturo.

La nuova variante di Omicron XBB.1.16 denominata Arturo dall’inizio del 2023 circola in oriente. In particolare in India la situazione è divenuta critica nel marzo 2023 dopo un mese di crescita esponenziale.
In tutto il mondo abbiamo assistito nei primi mesi del 2023 ad una diminuzione di casi di Covid, in particolare dei ricoveri in terapia intensiva ed anche dei decessi. Tutti noi abbiamo pensato che non avremo più sentito parlare di nuove varianti e nuove ondate. Ma non è così. L’ultima ondata della nuova variante Omicron arriva dall’India. Si chiama Arturo, dal nome di una delle stelle più luminose del firmamento. E’ del tipo Omicron (XBB.1.16) e ha fatto quadruplicare i contagi rispetto alla variante precedente, addirittura dal mese di febbraio 2023 quando questa ennesima variante di Omicron ha iniziato a circolare. Ora, per necessità, è scattata l’allerta in Europa e negli USA. Secondo OMS negli ultimi 28 giorni sono stati registrati quasi 3,6 milioni di nuovi casi di Covid con oltre 25 mila decessi in India. E i morti sono sempre tanti, nonostante l’aumento delle difese immuni determinate dalla diffusione del virus e dalle campagne di vaccinazioni. Si ritiene che i numeri descritti possano essere sottostimati per l’abbassamento della sorveglianza della pandemia in tutto il mondo. Il trend in ribasso sembra comunque essere confermato anche dai dati sui ricoveri: i report sulla pandemia a livello globale mostrano su un campione di 42 Paesi dal 20 febbraio al 19 marzo 2023 una riduzione del 9% dei nuovi ricoveri e del 5% degli ingressi in Terapia intensiva. Questi dati fotografano una situazione in cui poche persone effettuano i test per il Covid, nonostante sintomi respiratori. L’incidenza dei casi è sicuramente più ampia in chi mostra sintomi, senza recarsi in ospedale. In questo contesto di minore attenzione al Covid-19 giunge Arturo che diventa l’osservato speciale dell’OMS.
Si tratta di una ricombinante di BA.2.10.1 e BA.2.75 e condivide una mutazione (F486P) con XBB.1.5, a cui attualmente sono riconducibili il 45% delle sequenze depositate nel mondo.
Come le altre varianti più recenti di Omicron il virus ha imparato a eludere ancora maggiormente le difese immunitarie manifestando un aumento della trasmissibilità e maggiore patogenicità. Al momento, riferisce l’Oms, Arturo è stata segnalata in 21 Paesi. Ma non ci sono indicazioni di un aumento dei ricoveri, degli accessi in Terapia intensiva o dei decessi.
Per il momento non ci sono evidenze che Arturo possa causare forme d’infezione più gravi. Ma l’allerta e l’invito alla cautela da parte delle autorità sanitarie resta alto in tutto il mondo.
Quali sono i sintomi di Arturo?
Da quando Omicron ha iniziato a circolare, si sono moltiplicate le sue sotto varianti con grande rapidità. I sintomi che si presentano sono simili: le varianti Omicron colpiscono soprattutto le alte vie respiratorie con febbre, tosse e altri sintomi simil influenzali. Mai all’inizio della stagione primaverile si erano manifestati tanti casi di malessere respiratorio, anche se spesso piuttosto blando. Mal di testa, affaticamento, starnuti e mal di gola sono i sintomi dominanti.

Tutto questo è la conferma che il virus è molto instabile e che riesce a superare continuamente tutte le barriere messe in piedi dall’organismo a sua difesa. Questa caratteristica non si esaurirà in breve tempo, ma permetterà di creare nuove varianti in grado di schivare l’immunità e di mantenere alta la circolazione virale”.

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QDENGA il nuovo vaccino contro la DENGUE

Come si chiama il nuovo vaccino della DENGUE?

Il nuovo vaccino contro la febbre da DENGUE si chiama QDENGA ed è costituito da polvere e solvente per soluzione iniettabile in siringa pre-riempita.

Qual’è la composizione del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?
Dopo la ricostituzione della polvere con il sovente (0,5 mL) il vaccino contiene:
– Virus dengue sierotipo 1 (vivo, attenuato)*: ≥3,3 log10 PFU**/dose
– Virus dengue sierotipo 2 (vivo, attenuato)#: ≥2,7 log10 PFU**/dose
– Virus dengue sierotipo 3 (vivo, attenuato)*: ≥4,0 log10 PFU**/dose
– Virus dengue sierotipo 4 (vivo, attenuato)*: ≥4,5 log10 PFU**/dose

E’ prodotto in “cellule Vero” mediante tecnologia del DNA ricombinante. Geni di proteine di superficie sierotipo-specifiche ingegnerizzati nella struttura della dengue di tipo 2. Questo prodotto contiene organismi geneticamente modificati (OGM).

Quali sono gli eccepienti del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?

La polvere è costituita da:
– α,α-Trealosio diidrato Polossamero 407;  – Albumina sierica umana; – Diidrogenofosfato di potassio; – Idrogenofosfato disodico;                – Cloruro di potassio; – Cloruro di sodio;
Il Solvente è costituito da: Cloruro di sodio; Acqua per preparazioni iniettabili

Quali sono le caratteristiche del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?
Questo vaccino non deve essere miscelato con altri vaccini o medicinali fatta eccezione per il solvente in dotazione. Il Periodo di validità è di 18 mesi. Dopo la ricostituzione con il solvente in dotazione, Qdenga deve essere utilizzato immediatamente. Se non utilizzato immediatamente, Qdenga deve essere utilizzato entro 2 ore. Infatti la stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 2 ore a temperatura ambiente (fino a 32,5 ºC) dal momento della ricostituzione del flaconcino di vaccino. Dopo questo periodo di tempo, il vaccino deve essere smaltito. Non riporlo in frigorifero. Dal punto di vista microbiologico Qdenga deve essere utilizzato immediatamente.

Quali sono la natura e le caratteristiche del contenuto del contenitore del vaccino?

Qdenga polvere e solventeè costituito da:
– Polvere (1 dose) in flaconcino di vetro (vetro di tipo I), con tappo (gomma butilica) sigillo in alluminio con capsula di chiusura rimovibile di plastica verde
– 0,5 mL di solvente (1 dose) in flaconcino di vetro (vetro di tipo I), con tappo (gomma bromobutilica) e sigillo in alluminio con capsula di chiusura rimovibile di plastica viola
Prima della ricostituzione, il vaccino è una polvere liofilizzata da bianca a biancastra (massa compatta). Il solvente è una soluzione limpida e incolore.

Quali sono le Indicazioni terapeutiche del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?

QDENGA è indicato per la prevenzione della malattia dei 4 tipi della febbre virale DENGUE e nei soggetti a partire dai 4 anni di età. L’uso di Qdenga deve essere conforme alle raccomandazioni ufficiali.

come va somministrato il vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?

Il vaccino va somministrato a soggetti a partire dai 4 anni di età in avanti (bambini ed adulti)
La somministrazione del vaccino QDENGA va eseguita con una dose da 0,5 mL, in un protocollo a due dosi (data di somministrazione e dopo 3 mesi). La necessità di una dose di richiamo non è stata stabilita ma si pensa ad un richiamo dopo 3/5 anni.

Per i bambini di età inferiore ai 4 anni la sicurezza e l’efficacia di Qdenga non è ancora stabilita. sono in corso ulteriori studi.

Per le persone di età ≥60 anni non ci sono attualmente dati sull’uso del vaccino Qdenga

Come si somministra il vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?
Dopo aver completato la ricostituzione del vaccino liofilizzato con il solvente, Qdenga deve essere somministrato mediante iniezione sottocutanea preferibilmente nella parte superiore del braccio, nella zona del deltoide o nel muscolo quadricipite della gamba;
Qdenga non deve essere iniettato per via endovascolare ed intradermica.

Questo vaccino non deve essere miscelato nella stessa siringa con altri vaccini o altri medicinali per uso parenterale.

Quali sono le Controindicazioni per l’uso del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?

– Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati prima.
– ipersensibilità a una precedente dose di Qdenga.
– Soggetti con immunodeficienza congenita o acquisita, anche dovuta a terapie immunosoppressive quali chemioterapia o alte dosi di corticosteroidi sistemici
(ad es. 20 mg/die o 2 mg/kg di peso corporeo/die di prednisone per 2 settimane o più) ricevute nelle 4 settimane precedenti la vaccinazione,
– dopo altri vaccini vivi attenuati.
– Soggetti con infezione da HIV sintomatica o infezione da HIV asintomatica se accompagnata da evidenze di compromissione della funzione immunitaria.
– per le donne in gravidanza (vedi dopo)
– per le donne che allattano al seno (vedi dopo)

Valutazione dell’anamnesi medica
La vaccinazione deve essere preceduta dalla valutazione dell’anamnesi del soggetto (con particolare riferimento a vaccinazioni precedenti e possibili reazioni di ipersensibilità verificatesi dopo la vaccinazione).

Quando la vaccinazione vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE deve essere rinviata?
La vaccinazione con Qdenga deve essere rinviata nei soggetti affetti da una malattia febbrile acuta severa. La presenza di un’infezione lieve, come un raffreddore, non deve comportare un rinvio della vaccinazione.

E’ sempre efficace il vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?
Con il vaccino Qdenga è possibile che non si produca una risposta immunitaria protettiva in tutti i vaccinati contro tutti i sierotipi di virus dengue e che possa diminuire nel tempo
Attualmente non è noto se una mancanza di protezione potrebbe risultare in un aumento della severità della dengue. Si raccomanda di continuare ad adottare delle misure di protezione personali contro le punture di zanzara dopo la vaccinazione. I soggetti devono richiedere assistenza medica se manifestano sintomi di dengue o segni che possano far pensare alla dengue.

Cosa comporta il vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE in Donne in età fertile?
Come con altri vaccini vivi attenuati, le donne in età fertile devono evitare la gravidanza per almeno un mese dopo la vaccinazione.

Quali sono le Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?

– Per i pazienti che ricevono un trattamento con immunoglobuline o prodotti ematici contenenti immunoglobuline, quali sangue o plasma, si raccomanda di attendere che siano trascorse almeno 6 settimane e preferibilmente 3 mesi dalla fine del trattamento prima di somministrare Qdenga, al fine di evitare la neutralizzazione dei virus attenuati contenuti nel vaccino.

– non deve essere somministrato a soggetti che ricevono terapie immunosoppressive quali chemioterapia o dosi elevate di corticosteroidi sistemici nelle 4 settimane precedenti la vaccinazione

Utilizzo con altri vaccini
– Se Qdenga deve essere somministrato contemporaneamente ad un altro vaccino iniettabile, i vaccini devono essere sempre somministrati in siti di iniezione diversi.
– Qdenga può essere somministrato in concomitanza con un vaccino contro l’epatite A. La somministrazione concomitante è stata studiata negli adulti.
– Qdenga può essere somministrato in concomitanza con un vaccino contro la febbre gialla. In uno studio clinico che ha coinvolto circa 300 soggetti adulti che hanno ricevuto Qdenga in concomitanza con il vaccino 17D contro la febbre gialla, non si è verificato alcun effetto sul tasso di sieroprotezione contro la febbre gialla. Le risposte anticorpali alla dengue sono diminuite in seguito alla somministrazione concomitante di Qdenga e del vaccino 17D contro la febbre gialla.

Come ci si comporta con il vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE in donne in età fertile in gravidanza e durante l’allattamento?

– Le donne in età fertile devono evitare una gravidanza per almeno un mese dopo la vaccinazione. Si deve raccomandare alle donne che intendono avviare una gravidanza di rinviare la vaccinazione
– Gravidanza: gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva. I dati sull’uso di Qdenga in donne in gravidanza sono limitati. Questi dati non sono sufficienti a stabilire definitivamente l’assenza di potenziali effetti di Qdenga sulla gravidanza, sullo sviluppo embrio-fetale, sul parto e sullo sviluppo post-natale.
Qdenga è un vaccino vivo attenuato ed è pertanto controindicato durante la gravidanza
– Allattamento: Non è noto se Qdenga sia escreto nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Qdenga è controindicato durante l’allattamento-

– Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari: Qdenga altera lievemente la capacità di guidare veicoli e usare macchinari.

Quali sono gli effetti indesiderati del vaccino QDENGA?
Le reazioni avverse si sono manifestate generalmente entro i 2 giorni successivi all’iniezione, sono state di severità da lieve a moderata, di breve durata (da 1 a 3 giorni) e sono state meno frequenti dopo la seconda iniezione di Qdenga rispetto alla prima iniezione.

Viremia vaccinale

Nello studio clinico DEN-205, in seguito alla vaccinazione con Qdenga è stata osservata una viremia vaccinale transitoria nel 49% dei partecipanti allo studio che non erano stati infettati dalla dengue in precedenza e nel 16% dei partecipanti allo studio che erano stati infettati dalla dengue in precedenza. La viremia vaccinale è iniziata di solito nella seconda settimana dopo la prima iniezione e ha avuto una durata media di 4 giorni. La viremia vaccinale è stata associata a sintomi transitori, da lievi a moderati, come cefalea, artralgia, mialgia ed eruzione cutanea in alcuni soggetti. La viremia vaccinale è stata raramente rilevata dopo la seconda dose.

Dati preclinici di sicurezza

I dati non clinici di sicurezza non rivelano alcun rischio particolare per l’uomo in base a studi convenzionali a dose singola, studi di tolleranza locale, di tossicità a dosi ripetute, di tossicità per la riproduzione e lo sviluppo. In uno studio sulla distribuzione e l’eliminazione, non è stata riscontrata eliminazione di RNA di Qdenga nelle feci e nelle urine, confermando un basso rischio di disseminazione nell’ambiente o di trasmissione da vaccini. Uno studio sulla virulenza a livello neurologico evidenzia che Qdenga non è neurotossico.
Benché non siano stati identificati rischi rilevanti, la rilevanza degli studi di tossicità per la riproduzione è limitata, poiché i conigli non sono permissivi all’infezione da virus dengue.

 

FOGLIO ILLUSTRATIVO  del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE

Foglio illustrativo:
informazioni per l’utilizzatore Qdenga polvere e solvente per soluzione iniettabile Vaccino tetravalente per la dengue (vivo, attenuato)

Legga attentamente questo foglio prima che lei o suo figlio siate vaccinati perché contiene importanti informazioni per lei.
• Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
• Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.
• Questo medicinale è stato prescritto soltanto per lei o per suo figlio. Non lo dia ad altre persone.
• Se lei o suo figlio manifestate un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere. Vedere paragrafo 4.

 

1. Cos’è Qdenga e a cosa serve
2. Cosa deve sapere prima che lei o suo figlio riceviate Qdenga
3. Come viene somministrato Qdenga
4. Possibili effetti indesiderati
5. Come conservare Qdenga
6. Contenuto della confezione e altre informazioni

1. Cos’è Qdenga e a cosa serve

Qdenga è un vaccino. È usato per proteggere lei o suo figlio dalla dengue. La dengue è una malattia causata dai sierotipi 1, 2, 3 e 4 del virus dengue. Qdenga contiene versioni attenuate di questi 4 sierotipi del virus dengue in maniera tale da non poter causare la malattia.

Qdenga è somministrato ad adulti, giovani e bambini (a partire dai 4 anni di età). Qdenga deve essere usato conformemente alle raccomandazioni ufficiali.
Come funziona il vaccino
Qdenga stimola le naturali difese dell’organismo (sistema immunitario). Questo aiuterà a proteggerlo dai virus che causano la dengue se l’organismo vi venisse esposto in futuro.

Cos’è la dengue (CLICCA)
La dengue è causata da un virus.
• Il virus si diffonde tramite le zanzare (zanzare Aedes).
• Se una zanzara punge qualcuno con la dengue, può trasmettere il virus alle successive persone che pungerà.
La dengue non viene trasmessa direttamente da persona a persona.

I segni della dengue includono febbre, mal di testa, dolore dietro agli occhi, dolore muscolare e articolare, nausea e vomito, gonfiore delle ghiandole o eruzione cutanea. I segni della dengue di solito si protraggono per 2-7 giorni. Si può anche essere infettati con il virus della dengue ma non mostrare alcun segno della malattia.

Occasionalmente, la dengue può essere abbastanza grave da costringere lei o suo figlio a recarsi in ospedale e, raramente, può causare la morte. La dengue grave può causare febbre alta e uno qualsiasi dei seguenti sintomi: grave dolore addominale (alla pancia), vomito persistente, respiro accelerato, grave sanguinamento, sanguinamento nello stomaco, sanguinamento delle gengive, stanchezza, irrequietezza, coma, crisi convulsive e insufficienza organica.

Cosa deve sapere prima che lei o suo figlio riceviate Qdenga

Per assicurarsi che Qdenga sia adatto a lei o a suo figlio, è importante che si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere se uno qualunque dei punti che seguono si applicano a lei o a suo figlio. Se non dovesse capire qualcosa, non esiti a chiedere spiegazioni al medico, al farmacista o all’infermiere.

Non usi Qdenga se lei o suo figlio
• siete allergici ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli altri componenti di Qdenga (elencati al paragrafo 6).
• avete avuto una reazione allergica dopo la somministrazione di Qdenga in passato. Tra i segni di una reazione allergica vi sono eruzione cutanea pruriginosa, respiro affannoso e gonfiore di viso e lingua.
• avete un sistema immunitario (le difese naturali del corpo) debole. Ciò può essere dovuto a un difetto genetico oppure a infezione da HIV.
• state assumendo un medicinale che influisce sul sistema immunitario (come corticosteroidi ad alto dosaggio o chemioterapia). Il medico non utilizzerà Qdenga fino a quando non saranno trascorse 4 settimane dall’interruzione del trattamento con questo medicinale.
• siete in stato di gravidanza o allattamento.
Non usi Qdenga se una qualsiasi delle condizioni sopra descritte la riguarda. Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere prima della somministrazione di Qdenga se lei o
suo figlio:
• avete un’infezione con febbre. Potrebbe essere necessario rimandare la vaccinazione fino alla guarigione.
• avete già avuto un qualsiasi problema di salute dopo la somministrazione di un vaccino. Il medico valuterà attentamente i rischi e i benefici della vaccinazione.
• siete mai svenuti a seguito di un’iniezione. A seguito o addirittura prima di una qualsiasi iniezione con ago possono verificarsi (soprattutto nei giovani) capogiri, mancamento e a volte caduta.

Informazioni importanti sulla protezione fornita
Come qualsiasi vaccino, Qdenga potrebbe non riuscire a proteggere tutte le persone a cui viene somministrato e la protezione potrebbe diminuire nel tempo. Lei potrebbe ancora contrarre la febbre dengue in seguito alle punture di zanzara, compresa la malattia dengue grave. Deve continuare a proteggere se stesso o suo figlio dalle punture di zanzara anche dopo la vaccinazione con Qdenga.

Dopo la vaccinazione, deve rivolgersi a un medico se pensa che lei o suo figlio abbiate contratto un’infezione da dengue e manifestate uno qualsiasi dei seguenti sintomi: febbre alta, dolore addominale grave, vomito persistente, respiro accelerato, sanguinamento delle gengive, stanchezza, irrequietezza e sangue nel vomito.

Precauzioni supplementari di protezione
Deve prendere delle precauzioni contro le punture di zanzara. Ciò include utilizzare repellenti contro gli insetti, indossare abiti protettivi e utilizzare zanzariere.

Bambini più piccoli
Qdenga non deve essere somministrato ai bambini al di sotto dei 4 anni di età.

Altri medicinali e Qdenga
Qdenga può essere somministrato con il vaccino contro l’epatite A o il vaccino contro la febbre gialla in una sede di iniezione separata (in un’altra parte del corpo, di solito l’altro braccio) durante la stessa visita.

Informi il medico o il farmacista se lei o suo figlio state usando, avete recentemente usato o potreste usare qualsiasi altro vaccino o medicinale.

In particolare, informi il medico o il farmacista se lei o suo figlio state assumendo uno dei seguenti:
• medicinali che influiscono sulle naturali difese dell’organismo (sistema immunitario) come corticosteroidi ad alto dosaggio o chemioterapia. In questo caso, il medico non utilizzerà Qdenga fino a quando non saranno trascorse 4 settimane dall’interruzione del trattamento. Questo perché Qdenga potrebbe non funzionare come dovrebbe.
• medicinali noti come “immunoglobuline” o prodotti ematici contenenti immunoglobuline, come sangue o plasma. In questo caso, il medico non utilizzerà Qdenga fino a quando non saranno trascorse 6 settimane, e preferibilmente 3 mesi, dall’interruzione del trattamento. Questo perché Qdenga potrebbe non funzionare come dovrebbe.

Gravidanza e allattamento
Non usi Qdenga se lei o sua figlia siete in gravidanza o state allattando con latte materno. Se lei o sua figlia:
• siete in età fertile, dovete prendere delle precauzioni necessarie ad evitare una gravidanza per almeno un mese dopo la vaccinazione con Qdenga.
• pensate di essere in gravidanza o state pianificando una gravidanza, chiedete consiglio al medico, al farmacista o all’infermiere prima di usare Qdenga.

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Qdenga altera lievemente la capacità di guidare veicoli e usare macchinari nei primi giorni successivi alla vaccinazione.

Qdenga contiene sodio e potassio
Qdenga contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose da 0,5 mL, cioè essenzialmente “senza sodio”.
Qdenga contiene potassio, meno di 1 mmol (39 mg) per dose da 0,5 mL, cioè essenzialmente “senza potassio”.

Come viene somministrato Qdenga

Qdenga viene somministrato dal medico o dall’infermiere attraverso un’iniezione sotto la pelle (iniezione sottocutanea) nella parte superiore del braccio. Non deve essere iniettato in un vaso sanguigno.

A lei o suo figlio saranno somministrate 2 iniezioni.
La seconda iniezione viene somministrata 3 mesi dopo la prima iniezione.

Non ci sono dati negli adulti di età superiore ai 60 anni. Si rivolga al medico per consigli sugli eventuali benefici per lei del trattamento con Qdenga.

Qdenga deve essere usato conformemente alle raccomandazioni ufficiali.

Le istruzioni per preparare il vaccino, destinate esclusivamente ai medici e agli operatori sanitari, sono incluse alla fine del foglio illustrativo.

Se lei o suo figlio saltate una iniezione di Qdenga
• Se lei o suo figlio saltate una iniezione programmata, il medico deciderà quando somministrare l’iniezione saltata. È importante che lei o suo figlio seguiate le istruzioni del medico, del farmacista o dell’infermiere riguardo all’iniezione successiva.

• Se dimentica o non è in grado di tornare nel giorno programmato, chieda consiglio al medico, al farmacista o all’infermiere.
Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo vaccino, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.

Possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, Qdenga può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

I seguenti effetti indesiderati si sono verificati durante gli studi su bambini, giovani e adulti.

Molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10):
•dolore in sede di iniezione;  mal di testa; dolore muscolare; arrossamento in sede di iniezione; sensazione generale di star poco bene
debolezza; infezioni di naso o gola; febbre

Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10):
gonfiore in sede di iniezione;  dolore o infiammazione di naso o gola; lividi in sede di iniezione; prurito in sede di iniezione; infiammazione di gola e tonsille; dolore articolare; malattia simil-influenzale;

Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100): diarrea; nausea; dolore allo stomaco; vomito; sanguinamento in sede di iniezione; sensazione di stordimento mentale; prurito; eruzione cutanea, incluse eruzioni cutaneee a chiazze o pruriginose; orticaria;
stanchezza; alterazioni del colore della pelle in sede di iniezione; infiammazione delle vie respiratorie; naso che cola

Molto raro (può interessare fino a 1 persona su 10 000):
gonfiore rapido sotto la pelle in aree come viso, gola, braccia e gambe;

Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e produttore Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Takeda GmbH Byk-Gulden-Str. 2 78467 Konstanz Germania
Produttore; Takeda GmbH Production site Singen Robert-Bosch-Str. 8
78224 Singen Germania

Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contatti il rappresentante locale del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio:

Italia
Takeda Italia S.p.A.
Tel: +39 06 502601
medinfoEMEA@takeda.com
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali: http://www.ema.europa.eu.

 

QDENGA il nuovo vaccino contro la DENGUE Leggi tutto »

Vaccino della DENGUE, una novità.

 

Esiste un nuovo vaccino contro la DENGUE?
Si esiste un nuovo vaccino contro la febbre virale da Dengue. Finalmente dopo anni di studi ed anche di scarsi risultati è stato approvato anche in Europa un Vaccino sicuro ed efficace contro la Febbre Dengue.

 

Quando è stato approvato il vaccino contro la DENGUE?
Il nuovo vaccino contro la Dengue è stato approvato dalla Commissione Europea nel Dicembre 2022 L’EMA ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino contro la dengue all’azienda Takeda per prevenire l’insorgenza della malattia infettiva nella popolazione a partire dai 4 anni di età. Il vaccino ha il nome commerciale di Qdenga.

Qual’è la casa farmaceutica che produce il vaccino contro la DENGUE?
La casa farmaceutica che produce il vaccino contro la Dengue è la Takeda che ha iniziato la produzione del vaccino QDEnga. Il vaccino è prodotto con virus vivo attenuato in grado di proteggere dai 4 sierotipi.

A chi si somministra il vaccino contro la Dengue?
Il vaccino contro la Dengue si somministra a tutti i residenti nelle aree infette o a rischio ed ai viaggiatori che per motivi di lavoro o di turismo si recano nelle aree a rischio Dengue.
Si può sommistrare a partire dai 4 anni di età in avanti. Vengono somministrate 2 dosi a distanza di 3 mesi. Al momento non vi sono dati per quando somministrare un’eventuale dose di richiamo, probabilmente il richiamo dovrebbe essere effettuato dopo 3- 5 anni, per mantenere l’immunità.
Il vaccino è ben tollerato ed è sicuro nella sua somministrazione. Tra gli effetti più comuni, simili ad altri vaccini potrebbe comparire dolenzia in sede di inoculo, pesantezza di testa, eventuale dolore muscolare. La somministrazione avviene per via sottocutanea nel muscolo deltoide o nella gamba (quadricipite) per i più piccoli.
Il vaccino protegge dalla reinfezione coloro che in passato hanno contratto la Dengue. Caratteristica molto importante in quanto in alcuni casi la reinfezione può manifestarsi con sintomi più gravi.

INFORMAZIONI SUL VACCINO QDENGA

Che cosa è la DENGUE? INFO SULLA MALATTIA
La Dengue é una malattia acuta, virale, trasmessa all’uomo dalla puntura di alcuni tipi di zanzara AEDES (Aegypti, Albopictus). Il serbatoio principale è umano ma non si ha contagio diretto tra esseri umani. Una volta infettato l’uomo trasporta il virus che circola nel sangue per 2-7- giorni. Questo è il periodo in cui la zanzara, pungendo e succhiando il sangue, si infetta e lo trasmette ad altre persone. Ed il ciclo del virus si mantiene.
Quattro sono i tipi del virus Dengue. I più diffusi sono il 2 ed il 4.

Dove è diffusa la DENGUE?
La Dengue è diffusa in tutto il Sud – Est Asiatico, nell’Asia sud – Occidentale, in Oceania ed in Estremo Oriente. E’presente anche nell’Africa Sub – Sahariana, nell’America centrale ed in quella Sub – Tropicale, nei Caraibi. Si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale sia a rischio di questa malattia.
Attualmente oltre 4 miliardi di persone vivono in 125 Paesi a rischio Dengue.
La diffusione della dengue continua ad aumentare ed in molte regioni tropicali nel post pandemia del Covid-19 ha avuto un aumento anche del 500/700%. Numeri impressionanti, anche per l’incuria a cui è stato abbandonato l’ambiente dove si riproducono gli insetti.
L’Europa ed in particolare i paesi del bacino del mediterraneo, a causa dei cambiamenti climatici, per aumento di calore, umidità e piogge, ma anche per l’aumento di spostamento di merci e persone sono diventati paesi a rischio Dengue, dove già si presentano sporadici focolai autoctoni della malattia.

Quali sono i sintomi della Dengue?
La febbre elevata ed il forte dolore muscolo articolare sono i sintomi caratteristici, con cefalea e forte astenia. Dolori retro bulbari, tumefazioni delle palpebre, raramente emorragie congiuntivali. Completano il quadro la nausea il vomito ed i dolori addominali. L’irritazione della pelle compare sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dalla comparsa della febbre.
I sintomi si sviluppano generalmente nell’arco di una settimana dalla puntura di zanzara, talvolta dopo alcune settimane.

Quale è il trattamento della Dengue?
Non esiste un trattamento specifico diretto sul virus della dengue. I trattamenti sono sintomatici sulla forte reazione infiammatoria innescata dal sistema immunitario alla presenza del virus. I trattamenti consistono nella somministrazione di antinfiammatori, antipiretici, riposo assoluto, somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. Stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane
Nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. .
La malattia può svilupparsi sotto forma di febbre emorragica con emorragie gravi da diverse parti del corpo che possono causare collassi e, in alcuni casi risultare fatali.
La diagnosi è clinica, ossia viene effettuata in base ai sintomi. La conferma avviene attraverso una più accurata ricerca degli anticorpi specifici in campioni di sangue.

Come si previene e come ci si protegge dalla Dengue?
La prima linea difensiva nei confronti della dengue è quella di evitare la puntura di zanzare che sono vettori del virus. Prioritario l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere trattate dove dormire.
L’attenzione e la cura dell’ambiente diventa il mezzo più efficace per la lotta sistematica alla zanzara che funge da vettore della malattia. Ognuno può contribuire al controllo della crescita della zanzara eliminando tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle proprie abitazioni (sottovasi, secchi, stoviglie piene d’acqua). Le autorità sono tenute ad effettuare campagne di disinfestazione.

Vaccino della DENGUE, una novità. Leggi tutto »

Indonesia – Java, Sumatra, Bali, Kalimantan e altre isole – Scheda Paese

 

red and white flag on pole during daytime

Consigli brevi per chi viaggia nel paese    (aggiornamento marzo 2023)

Cosa devo fare quando vado in Indonesia?

L’Indonesia è il paese della fantasia e delle avventure. L’unica nazione al mondo con circa 17.500 isole, di cui oltre 15.000 disabitate. Le isole di questo immenso arcipelago sono uno scrigno di meraviglie, di natura, di animali e piante, di storie di pirati e conquistatori. Avventure tutte da vivere durante il tuo viaggio. Goditi il soggiorno fino alla fine proteggendo la tua salute. Segui i consigli, prepara il viaggio e viaggia tranquillo.

bird flying over brown concrete gate during daytime    woman standing on mountain near body of water    green mountains covered with fog    aerial photography of rice terraces during daytime

In Indonesia le malattie infettive causate da virus, batteri e parassiti, sono trasmessi soprattutto dalle punture delle zanzare e di piccoli insetti. La malattia da virus dengue, la malaria, altre malattie aumentano durante la stagione delle piogge. Anche i piccoli focolai del virus dell’encefalite giapponese aumentano nei periodi di grande umidità.  L’utilizzo dei repellenti efficaci, naturali è fondamentale come primo livello di protezione. (Nozeta/Neem è un ottimo prodotto). Molti organizzatori di viaggi o turisti e viaggiatori fai da te, con il vezzo dell’avventura, sono convinti che l’Indonesia sia esente da qualsiasi forma di malanno. Non è così! Forme intestinali, con diarree anche forti, la malaria ed altre malattie sono presenti in molte isole ; sia nei villaggi interni e nelle cittadine che nei territori occupati dalle foreste; le zone acquitrinose ed umide sono le più pericolose. Gli arbovirus (Dengue, Chikungunja, Zika ) sono trasmessi da uomo ad uomo attraverso la puntura delle zanzare tigre (Ades) . In molte isole, anche le principali, soprattutto durante la stagione delle piogge, riaffiorano antichi focolai di colera presenti  anche nei sobborghi delle grandi città. Una corretta informazione, una buona preparazione preventiva prima del viaggio, un comportamento accorto ci consentono di godere a pieno di questo viaggio.
Chiedi pure una consulenza per conoscere bene problemi e soluzioni

– dottor Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo


Alert sanitari


FEBBRAIO 2023: MORBILLO diffonde in molte regioni

Durante l’anno 2022, il numero di casi di morbillo in buona parte dell’Indonesia è cresciuto esponenzialmente. Sono stati denunciati più di 3.341 casi diffusi in 223 reggenze/città in 31 province. Ed il trend nel primo trimestre del 2023 è in crescita. Rispetto al 2021 si è verificato un aumento significativo di circa 32 volte. Il motivo è che per 2 anni consecutivi l’Indonesia non è stata in grado di raggiungere l’obiettivo per i servizi di immunizzazione di routine. Così tanti bambini non sono stati regolarmente immunizzati a causa del COVID-19.
La situazione in Indonesia negli ultimi 2 o quasi 3 anni dall’impatto della pandemia di COVID-19 ha avuto conseguenze negative per la copertura vaccinale. In questi mesi il governo sta rafforzando la sorveglianza su morbillo e rosolia.
Il Morbillo è una malattia infettiva acuta le cui complicanze possono essere generalmente gravi. Se il morbillo colpisce un bambino malnutrito, questo bambino può essere immediatamente accompagnato da complicazioni come grave diarrea, polmonite, polmonite, infiammazione del cervello, infezione del rivestimento dell’occhio che può portare alla cecità.  Il morbillo è causato dal virus del morbillo e si trasmette attraverso goccioline, schizzi di saliva quando si tossisce, si starnutisce, si parla o attraverso le secrezioni nasali. E il morbillo è una malattia molto contagiosa.
I viaggiatori prima di affrontare il viaggi nelle isole del paese verifichino la loro situazione immunitaria e nell’incertezza pensino di effettuare una dose di vaccino.

 

MARZO 2023: EST JAVA casi di LEPTOSPIROSI in aumento

roof rat, rat, rodent

Il governatore di East Java Khofifah Indar Parawansa ha affermato che in diverse aree di East Java è stato rilevato un focolaio di leptospirosi o una malattia causata dall’urina di ratto. Per questo motivo, Khofifah ha chiesto ai residenti di aumentare la vigilanza e continuare a migliorare il loro stile di vita sano e pulito durante la stagione delle piogge, cercando di non urinare negli ambienti esterni.

Sulla base dei dati dell’East Java Provincial Health Office, nel 2022 ci sono stati 606 casi di leptospirosi. Quest’anno, al 5 marzo 2023, sono stati registrati 249 casi con 9 decessi. Dei 249 casi totali, la maggior parte si è verificata a Pacitan, vale a dire 204 casi con 6 decessi. Inoltre, in Probolinggo Regency si sono manifestati 3 casi e 2 morti, a Gresik 3 casi, a Lumajang 8 casi, a Probolinggo City 5 casi e 1 morto, a Sampang 22 casi e a Tulungagung 4 casi.
La leptospirosi è causata dai batteri di Leptospira hicterohaemorragica.

La malattia si diffonde attraverso l’urina di animali infetti dai batteri della leptospira e contamina l’ambiente, soprattutto in ambienti dove c’è acqua stagnante ed il contatto con la pelle ferita può provocare la contaminazione. “Gli animali infettati da questo batterio non muoiono, ma negli esseri umani può causare la morte”, ha spiegato il governatore. La malattia si diffonde anche attraverso l’acqua o il suolo che è stato contaminato dall’urina di animali infetti. Gli animali che trasportano i batteri _Leptospira_ includono ratti, mucche, maiali e altri animali, ma i ratti sono la fonte primaria.

MARZO 2023: CHIKUNGUNYA

I casi della febbre virale emorragica da chikungunya virus, malattia particolarmente acuta per un reazione infiammatoria spesso abnorme, sono stati segnalati già nel febbraio 2022 in diverse isole, ma in particolare a Sumatra, l’arcipelago del sud e l’sola di Bali. I focolai epidemici si sono riacutizzati in molte delle isole indonesiane dopo l’ultima stagione delle piogge del 2023.  La prevenzione primaria consiste nella protezione dalla puntura delle zanzare.

FEBBRAIO 2023: MALARIA

L’innalzamento delle temperature e dell’umidità porta all’aumento della diffusione di diversi tipi di zanzare (Aedes e Anopheles), con il propagarsi di malattie di origine virale e parassitario. E’ ciò che si è verificato in modo anomalo, con l’aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 1800 metri. Nelle aree interne delle isole di Sumatra, Java, di parte del Borneo ed in territori della Guinea Occidentale la presenza di zanzare anopheles è aumentata durante il periodo delle piogge ed i casi sono stati registrati nelle aree descritte de anche in molte delle isole dell’arcipelago. Ciò conferma la necessità di una informazione corretta ed aggiornata sulle reali situazioni epidemiologiche sul paese, al fine di attuare il miglior protocollo preventivo e la profilassi più adeguata.

Necessaria la protezione per la puntura di zanzare e importante considerare l’utilizzo di profilassi farmacologica.

 


Clima, meteo salute e ambiente

Situazione meteo attuale

Clicca qui per la situazione meteorologica e le previsioni a breve:       Previsioni Meteo

Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie?

Situata all’equatore, l’Indonesia ha un clima caldo umido con temperature medie di circa 28°C tutto l’anno. Vi sono due stagioni distinte:
la stagione secca che va da aprile ad ottobre
la stagione monsonica che va da novembre a marzo con piogge prevalenti in gennaio e febbraio. La differente altitudine e l’enorme estensione dell’arcipelago influiscono notevolmente sulle caratteristiche del clima: sopra i 1000 m la temperatura non è mai molto elevata e di notte fa freddo. In genere il clima tende ad essere più caldo e umido di giorno e più temperato la notte.

caratteristiche meteo e stagionali a Bali

Bali ha un clima tropicale con temperature che rimangono elevate e costanti tutto l’anno, con una temperatura media di 30°C a luglio e agosto, e 34°C a marzo e aprile [3]. Bali vive una stagione delle piogge da novembre a marzo, con piogge occasionali durante la stagione secca da aprile a ottobre [1]. I mari di Bali sono caldi e permettono di fare il bagno tutto l’anno, con temperature medie che vanno dai 27 ai 29 gradi Celsius [1]. Bali riceve una media di 1.700 mm di pioggia all’anno, con la regione meridionale che è la meno piovosa e le regioni interne e settentrionali più soggette a forti piogge [1]. Il periodo migliore per visitare Bali è durante la stagione secca da aprile a settembre, con luglio e agosto i mesi meno piovosi [2]. I visitatori dovrebbero portare con sé vestiti leggeri e fibre naturali, un cappello, una giacca leggera,

References: [1] Clima Bali: temperatura, precipitazioni, quando andare [2] Bali, quando andare: il periodo migliore per visitare l’ … [3] Il periodo migliore per un viaggio a Bali

caratteristiche meteo e stagionali a jakarta

Jakarta ha un clima monsonico tropicale con due stagioni distinte basate sui modelli di precipitazioni [1][3]. La stagione secca va da giugno a settembre ed è ideale per attività all’aperto con giornate prevalentemente soleggiate e umidità moderata [1]. D’altra parte, la stagione delle piogge va da gennaio ad aprile e può causare disagi con piogge intense e umidità elevata [1][3]. Gennaio è il mese più piovoso con 300 mm di pioggia, mentre agosto è il più secco con solo 43 mm [3]. Il periodo migliore per visitare Jakarta è durante la stagione secca quando le temperature rimangono elevate ma con minore umidità e precipitazioni non significative [1]. Da ottobre a dicembre offre anche un clima più mite con occasionali piogge leggere. Tuttavia, da dicembre a marzo dovrebbero essere evitati a causa delle forti piogge [3]. I visitatori devono prestare attenzione alle fluttuazioni di temperatura tra luoghi interni ed esterni, soprattutto durante la stagione secca [1]. Le temperature medie vanno da un minimo di 22°C ad un massimo di 31°C [1].

References: [1] Quando andare a Jakarta: clima, temperature e stagioni [2] Clima Indonesia: temperature, precipitazioni, soleggiamento [3] Il clima di Jakarta: quando andare a Jakarta (Giacarta)

Quali conseguenza ha il cambiamento climatico sulle stagioni ed il clima?

Alcuni esempi:
Sarebbero almeno 115 le piccole isole del grosso arcipelago dell’Indonesia che probabilmente in futuro si troveranno sott’acqua o quasi. È l’innalzamento del livello del mare a causare il fenomeno, un innalzamento procurato dai cambiamenti climatici in corso.

Costa settentrionale dell’isola di Giava a rischio
Diversi istituti, tra cui l’Agenzia nazionale per la ricerca e l’innovazione (BRIN) dell’Indonesia, calcolano che basterà un aumento di un metro del livello del mare per provocare una inondazione permanente della costa settentrionale dell’isola di Giava. Parliamo di uno dei luoghi con la densità di popolazione più alta del mondo.
Già oggi l’innalzamento del mare ha provocato l’affondamento di diverse parti di piccole isole. Gli scienziati credono che con l’innalzamento del mare, ci saranno onde più grandi che non faranno altro che “ridisegnare” le coste. I sedimenti terrestri delle stesse coste, poi, cadranno in mare causando inondazioni in altre aree.

Le isole indonesiane che vedono l’innalzamento marino più veloce:
– L’isola di Rondo, che si trova nello stretto di Malacca, ha perso 1856 m² di Terra ogni anno dal 1993 al 2009. In questa zona la velocità dell’innalzamento del livello del mare è stata in questi anni di 1,3 mm all’anno.
– Nell’isola di Berhala, nella parte centrale dello stesso Stretto di Malacca, si è registrata una velocità di innalzamento di 3,46 mm all’anno;
– Sull’isola di Nipah, vicino Singapore, c’è stata una velocità di innalzamento di 3,48 mm all’anno.
Queste due isole hanno perso, rispettivamente, 3178 m² e 3409 m² di costa all’anno dal 1993 al 2009.

Prendendo in considerazione solo cinque piccole isole remote dell’Indonesia, gli scienziati calcolano che, in soli 10 anni, si è avuta una riduzione del territorio di 0,005 chilometri quadrati a 0,09 chilometri quadrati, una superficie paragonabile a quella di 13 campi da calcio. Si tratta di calcoli effettuati anche tramite immagini satellitari. Gli scienziati spiegano che ormai i danni al clima sono irreversibili e che il livello del mare aumenterà comunque di un range che dovrebbe andare da 0,6 m a 1,1 m entro il 2100.
Questo non vuol dire che si debba stare con le mani in mano: sforzi di mitigazione possono essere fatti. Ad esempio si possono piantare diversi alberi, tra cui il pino marittimo, sulle isole con le strutture sabbiose, per ridurre l’erosione e migliorare la compattezza del suolo.

Quali sono le caratteristiche dell’ambiente delle aree meta del tuo viaggio?

Leggi e approfondisci sui diversi ambienti e scegli come organizzare il tuo soggiorno a seconda i tuoi interessi:

Pagoda Beside Body Of Water

L’Indonesia è un arcipelago situato al largo delle coste del Sud-Est asiatico, che si estende per 5100 km da est a ovest e 1800 km da nord a sud, con circa 17.500 isole, di cui oltre 15.000 disabitate [1]. Le isole maggiori sono caratterizzate da montagne vulcaniche ricoperte da fitte foreste, che digradano verso pianure costiere ricoperte da paludi acquitrinose che, a loro volta, lasciano spazio a mari poco profondi e barriere coralline. Il Paese confina con la Malesia nella parte settentrionale del Borneo e con la Papua Nuova Guinea nel centro della Nuova Guinea. Il Paese è soggetto a disastri naturali a causa della sua posizione all’intersezione delle placche tettoniche del Pacifico e dell’Eurasia [2]. L’Indonesia ha un clima tropicale o equatoriale, caratterizzato da una stagione umida (da ottobre ad aprile) seguita da una stagione secca (da maggio a settembre). Il tasso di umidità in alcuni periodi può raggiungere l’80% e la temperatura oscilla tra i 26 e i 30 gradi Celsius durante tutto l’anno [2]. L’Indonesia ha una distribuzione della popolazione disomogenea: alcune aree sono sovrappopolate, come Giava e Bali, mentre altre sono praticamente disabitate a causa di fattori ambientali come la malaria [3].

Elenco delle isole più importanti con le loro caratteristiche
      Sumatra: l’isola delle miniere d’oro e d’argento presenti nel territorio in grandi quantità. Famosa per il cibo terroso e il caffè.
     Giava: La principale isola esportatore di riso dell’arcipelago.
     Giacarta.
     Borneo Famoso pe le oltre 360 spezie coltivate. Ricco di flora, fauna e gli animali più selvaggi!
     Sulawesi Conosciuta per l’arte di costruire imbarcazioni di tradizione centenaria; famosa per la vita marinara;
     Nuova Guinea occidentale L’isola dei bei paesaggi, delle attività avventurose come la speleologia e il salto dalla scogliera


Quali malattie posso trovare in Indonesia? Quali sono i rischi reali (marzo 2023)

Quali le malattie presenti e quali le pratiche preventive e le vaccinazioni da fare?

JAVA

In Indonesia, i viaggiatori possono rischiare il contagio con varie malattie infettive tra cui come la febbre dengue, la febbre tifoide, l’epatite A e B, l’encefalite giapponese e la rabbia, che sono endemiche del paese [2]. La malaria è presente anche in alcune aree durante tutto l’anno, con il rischio più elevato a Sumba e Papua [2]. Inoltre, l’Indonesia è soggetta a malattie trasmesse per via fecale-orale, come la diarrea del viaggiatore, il colera, l’amebiasi e la shigellosi [1]. Si consiglia inoltre ai viaggiatori di prendere precauzioni contro le malattie emorragiche virali [1]. Si raccomanda ai viaggiatori di consultare i propri operatori sanitari o le cliniche di medicina di viaggio per consigli sulle vaccinazioni e la profilassi antimalarica [2].

BALI

Bali è nota per avere un alto rischio di febbre dengue, che è una malattia simil-influenzale trasmessa dalle zanzare [2][3]. La malaria è presente anche in alcune zone dell’Indonesia, tra cui Bali, ma il rischio è basso e si consiglia la profilassi [2]. Anche la febbre tifoide e l’epatite A sono prevalenti e si consiglia ai viaggiatori di farsi vaccinare prima di recarsi a Bali [2]. Malattie trasmesse dalle zanzare come la chikungunya e il virus Zika sono presenti anche a Bali, secondo [3]. Inoltre, i viaggiatori possono sperimentare malattie gastrointestinali come la diarrea del viaggiatore e la dissenteria a causa di cibo e acqua contaminati [3]. I visitatori sono incoraggiati a prendere precauzioni per evitare le punture di zanzara e praticare abitudini alimentari e idriche sicure per prevenire le malattie. Consultare un medico se i sintomi persistono è consigliato anche in caso di malattia.

SUMATRA

Secondo le informazioni fornite dal CDC e dall’OMS, i viaggiatori a Sumatra dovrebbero prendere precauzioni contro varie malattie infettive, tra cui febbre dengue, malaria, tifo e rabbia [2]. Il rischio di malaria a Sumatra è considerato da moderato ad alto e si raccomanda la profilassi antimalarica [1]. Inoltre, i visitatori di Sumatra possono incontrare altre malattie trasmesse dalle zanzare come la chikungunya e il virus Zika [3]. Si raccomanda ai viaggiatori di consultare i propri operatori sanitari o le cliniche di medicina di viaggio per consigli sulle vaccinazioni e la profilassi antimalarica prima di recarsi a Sumatra. Anche le abitudini alimentari e idriche sicure e le precauzioni contro le punture di insetti dovrebbero essere praticate per prevenire le malattie.

Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie”  monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti in Indonesia. La nostra esperienza diretta in diverse aree del  paese conferma la presenza di una serie di malattie endemiche sulla maggior parte del territorio, comprese le grandi città.

Malaria: (clicca qui)

La malaria, malattia causata dal Plasmodio, è trasmessa dalle zanzare Anopheles e rappresenta un grave problema di salute pubblica in molte delle isole indonesiane.

Diarrea del viaggiatore: (clicca qui)

La diarrea del viaggiatore è tra le malattie più comuni durante i soggiorni in  Circa il 60% dei viaggiatori nel paese soffrono di queste fastidiose forme infettive intestinali. Può essere causata da vari agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti. Potrebbe essere opportuno l’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione.

Colera: (clicca qui)

Il colera è una malattia infettiva acuta, presente con diversi focolai in molte isole indonesiane. Sviluppatosi da tempo anche nelle grandi isole, si è diffuso a Jakarta, Sumatra, Java, Borneo, Selayari, ed altre parti del paese. Si è sviluppata  trasmessa attraverso acqua e cibo contaminati. Importante l’assunzione del vaccino orale per il colera / diarrea del viaggiatore prima di partire.

HIV/AIDS:

L’HIV/AIDS è un problema di salute pubblica nel paese. Secondo i CDC, il tasso di prevalenza dell’HIV in diverse isole Indonesiane  è del 3,5%. E’ importante fare attenzione ad i rapporti sessuali con diversi partner casuali ed è raccomandata la protezione e l’utilizzo del preservativo.

Dengue e arbovirosi: (clicca qui)

diversi focolai di febbre emorragica dengue sono presenti nella maggior parte delle isole. In particolare nelle isole densamente popolate e nelle cittadine e villaggi. Aumenta la presenza anche nelle aree interne delle isole. La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes. La malattia è molto diffusa nelle aree urbane.  La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.

Chikungunya:

Focolai epidemici di questa arbovirosi, simile alla dengue, si verificano sporadicamente in molte isole dell’arcipelago.

Tubercolosi (TB):

La TB è un’altra malattia presente in alcune isole dell’arcipelago indonesianoS sviluppata in particolare nei villaggi e nei sobborghi della grande città. Presenta un alto tasso di mortalità.

Rabbia: (clicca qui)

presenti casi diffusi nel paese in particolare in animali selvaggi. Attenzione alle scimmie e ai pipistrelli. Opportuno valutare i rischi per eventuale pratica vaccinale.

Neglected Tropical Diseases (NTD): (clicca qui)

Le NTD sono un gruppo di malattie trascurate che colpiscono le persone che vivono in povertà e in aree rurali. In Indonesia, le NTD includono la filariosi linfatica, l’oncocercosi e la schistosomiasi.

 


Covid Vaccine on Blue Surface

Vaccinazioni

Quale vaccinazione è obbligatoria per l’Indonesia  e come bisogna comportarsi?

FEBBRE GIALLA se…..

  • il vaccino della FEBBRE GIALLA
    – non è obbligatorio per tutti coloro che provengono da Europa, Nord America e Australia e non sono passati per Africa o America Centro Meridionale negli ultimi 6 mesi.
    – è obbligatorio per ogni persona (ad eccezione dei bambini di meno di sei mesi), proveniente per via aerea o marittima; senza il certificato di vaccinazione la persona viene isolata per un massimo di 6 giorni
    (i) se ha lasciato una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 6 giorni prima del suo arrivo, o
    (ii) se è passata in transito in una di quelle zone, fatta eccezione per quei passeggeri e membri dell’equipaggio che, per tutta la durata del loro transito in un aeroporto situato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, soggiornino negli edifici dell’aeroporto, posto che il medico dell’aeroporto consenta questa deroga, o
    (iii) se è arrivata con una nave che ha lasciato o toccato un porto situato in una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 30 giorni prima del suo arrivo in India, salvo che questa nave sia stata disinfestata conformemente alla procedura stabilita dall’OMS.
    (iv) se è arrivata con un aereo che, essendosi trovato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, non sia stato disinfestato conformemente alle disposizioni del Regolamento dell’India per la Navigazione aerea (Sanità pubblica), del 1954 o alle disposizioni raccomandate dall’OMS.I paesi e zone seguenti sono considerati a rischio di trasmissione:
  • Africa: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Congo, Costa d’Avorio, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo,Ruanda, Senegal, Sierra Leone, Sudan,Sud Sudan, Togo, Uganda.
  • America: Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Panama, Paraguay, Perù, Suriname, Trinità e Tobago, Venezuela. Nota: Quando un caso di febbre gialla viene segnalato in un paese diverso da quelli sopra menzionati, tale paese viene considerato dal Governo dell’India come area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia ed è aggiunto a questa lista.
    Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.(Aggiornamento Marzo 2023)

(Aggiornamento Marzo 2023)

Quali vaccinazioni sono consigliate per l’INDONESIA,  e come bisogna comportarsi?

Vaccinazioni consigliate:

devo fare la vaccinazione per la FEBBRE GIALLA per andare in Indonesia  (clicca qui)

La vaccinazione non é richiesta ne è raccomandata ad alcun viaggiatore proveniente dall’Italia, Europa, Nord America, Australia in quanto il virus non è presente in Asia e non esiste alcun rischio di contagio.

vaccinazione contro la DENGUE  (clicca qui)

La vaccinazione è raccomandata per tutti i viaggiatori al di sopra dei 9 anni di vita, per l’ingresso nelle diverse isole del paese. La Dengue è particolarmente diffusa durante ed al termine del periodo delle piogge. Essenziale richiedere il vaccino per soggiorni prolungati nelle aree a rischio arbovirosi.  DOVE SI EFFETUA? clicca qui

Altre vaccinazioni consigliate:

EPATITE A – per saperne di più….
FEBBRE TIFOIDE – per saperne di più….
Vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI
vaccinazione essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.
EPATITE B  per saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
MENINGITE MENINGOCOCCICA per saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
TETANO    per saperne di più…
POLIOMIELITE
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.


Malaria: situazione e prevenzione

C’è la malaria nel paese e cosa bisogna fare per non ammalarsi?

Che cosa é

La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria

Nel paese

  • Il rischio di malaria esiste tutto l’anno in tutte le aree dell’Indonesia orientale (province di Maluku,  Nord Maluku Utara, Nusa Tenggara  Est, Papua e Papua Ovest), compresa la città di Labuan Bajo e le isole di Komodo nella regione di Nusa Tenggara. Zone rurali di Kalimantan (Borneo), Nusa Tenggara  Ovest (comprende l’isola di Lombok), Sulawesi e Sumatra. Bassa trasmissione nelle aree rurali di Java, tra cui Pangandaran, Sukalumi e Ujung Kulong. Nessuno nelle città di Giacarta e Ubud, nelle aree di villeggiatura di Bali e Java, e nelle Isole Gili e nelle Mille Isole (Pulau Seribu).
    Segnalata resistenza alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina. Segnalata resistenza del P. vivax alla clorochina.(Aggiornato a Gennaio 2023)

 

Profilassi

Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg” è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo,cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.
Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.
Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.

Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?

In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali. leggi tutto…


Tradizioni, cibi, bevande locali

Quali sono alcune curiosità e quali le tradizioni maggiori del paese?
L’Indonesia è un Paese ricco di tradizioni e curiosità uniche. [1] Una tradizione interessante è quella dei grandi aquiloni volati nel cielo nella regione di Sanur a Bali, che sono considerati di grande importanza religiosa per i Balinesi. Un’altra tradizione è la coltivazione di un’alga a Lembongan, vicino a Bali, che è ricca di carragenina e utilizzata per produrre gelato e altri prodotti. La cucina Indonesiana è anche un aspetto molto importante della cultura locale, con il riso come alimento di base e le spezie ampiamente utilizzate. La festa di Galungan è una celebrazione importante a Bali, dove tutti gli dei sono creduti scendere sulla terra. [2] Inoltre, il Subak, un sistema di irrigazione tradizionale, è essenziale per la coltivazione del riso in Indonesia. [3] Infine, in Indonesia si alleva lo Zibetto, un animale simile al gatto. Un prodotto molto pregiato è il caffè coltivato all’interno di molte isole indonesiano.

vegetable salad on white ceramic bowls

Quali sono i 10 cibi tradizionali di maggior interesse?

Dieci dei cibi tradizionali più famosi dell’indonesia:

In Indonesia ci sono molti piatti tradizionali che vale la pena provare. Alcuni dei più popolari sono elencati di seguito:

  • Manzo Rendang
  • Satay indonesiano
  • Bakso
  • Nasi Goreng
  • Mie Goreng
  • Gudeg
  • Gado Gado

Questi sono piatti tradizionali tipici dell’arcipelago. Oltre a questi piatti, ce ne sono molti altri che vale la pena assaggiare. La cucina indonesiana è nota per l’uso di spezie ed erbe fresche, che rendono il cibo delizioso e unico .
Alcuni piatti popolari che vale la pena provare sono il sate ayam/kambing, il sate padang e l’ayam bakar taliwang. Il sate ayam/kambing è grigliato con salsa di soia dolce kecap manis sul fuoco caldo della carbonella, il sate padang è originario di Padang, Sumatra, ed è noto per il suo mix di spezie, mentre l’ayam bakar taliwang è un piatto di pollo piccante alla griglia originario di Lombok.

 

Quali le bevande della tradizione che possiamo provare ed assaggiare durante il soggiorno?

I numerosi e deliziosi piatti indonesiani stanno guadagnando popolarità nei Paesi asiatici e a livello globale. Ma spesso si dimenticano le bevande locali, altrettanto rinfrescanti e culturalmente significative, che accompagnano la vita dei locali da decenni, se non da secoli. Scoprite le bevande locali che tutti gli indonesiani amano (e che amerete anche voi!)

Bajigur
Il Bajigur è una bevanda calda tradizionale della popolazione Sundanese di Giava occidentale, in Indonesia. La bevanda è a base di latte di cocco, zucchero Aren, zenzero, un po’ di sale e, a volte, foglie di pandan o caffè. Questa bevanda tradizionale è particolarmente popolare negli altopiani di Giava Occidentale, dove la temperatura è spesso gelida, poiché gli ingredienti della bevanda hanno un effetto riscaldante naturale. Il bajigur viene consumato anche come bevanda medicinale, nota per aiutare a ridurre il dolore dell’artrite, migliorare la circolazione sanguigna e trattare i problemi digestivi.

Bajigur fresco Jamu
Questa bevanda tradizionale a base di erbe proviene dalle antiche civiltà di Giava e ha un’ampia varietà di ricette. La sua efficacia nel trattamento di varie malattie ha superato la prova del tempo, rendendo questa bevanda ampiamente consumata dalla popolazione locale. Il Jamu può essere formulato con combinazioni di ingredienti naturali, da semi, radici, fiori, frutti e foglie, a seconda dei benefici attesi. Oggi il Jamu può ancora essere acquistato in alcuni mercati tradizionali. Alcuni estratti sono prodotti in polvere e possono essere preparati comodamente a casa. Anche molte medicine moderne indonesiane si basano sugli ingredienti e sul concetto di Jamu.

Temulawak
Molto prima che le bibite americane entrassero nell’arcipelago indonesiano, all’inizio degli anni ’80 la nazione ha già apprezzato la propria bevanda gassata tradizionale. Il temulawak gassato si ottiene dalla pianta dello zenzero di Giava (Curcuma xanthorrhiza), un rizoma noto per le sue proprietà antinfiammatorie e diuretiche. Questa bevanda dal sapore dolce si trova ancora nei ristoranti tradizionali, solitamente servita con ghiaccio per un effetto rinfrescante.

Arak Bali
L’Arak è l’acquavite tradizionale di Bali fermentata dal riso bianco. Questa bevanda alcolica è stata originariamente utilizzata per rituali e cerimonie tradizionali, prima di essere ampiamente consumata e prodotta modernamente. Oggi, questa bevanda è un souvenir popolare tra i turisti internazionali da portare a casa, grazie al suo gusto unico e al suo significato culturale. Più che una bevanda alcolica ricreativa, l’arak Bali viene consumato anche per riscaldare il corpo durante il freddo e per alleviare la nausea.

Brem
Tradizionale bevanda alcolica amata per il suo sapore dolce, il Brem è originariamente un’offerta utilizzata per le cerimonie nei templi balinesi, a volte in sostituzione del sangue. La bevanda è formulata utilizzando ketan nero e/o bianco (riso glutinoso) fermentato. Il brem viene consumato anche come spuntino solido in alcune zone di Giava. Ha un contenuto alcolico che varia dal 10 al 25%, inferiore a quello del suo omologo arak Bali.

caffè uwak Es Cendol o Dawet
Questa rinfrescante bevanda fredda non è solo una delle preferite in Indonesia, ma anche in altri Paesi del sud-est asiatico. La bevanda è caratterizzata da gelatine verdi simili a vermi, fatte di farina di riso e foglie di pandan. Per preparare la bevanda, le gelatine vengono immerse nel latte di cocco mescolato con zucchero di palma e ghiaccio. La bevanda fredda può essere servita come dessert o spuntino, preferibilmente a mezzogiorno, quando la temperatura è elevata.

Wedang Ronde
Il Wedang ronde è un dolce caldo tradizionale adatto alle notti fredde o ai giorni di pioggia. Contiene palline di riso glutinoso ripiene di arachidi e imbevute di succhi di zenzero e citronella mescolati con zucchero. Alcuni studi suggeriscono che questa bevanda provenga da un’antica dinastia cinese prima di essere portata nell’arcipelago e modificata a piacimento dai locali. wedang ronde caldo

Es Kelapa Muda
L’Es Kelapa Muda (ghiaccio di cocco giovane) è una bevanda da spiaggia popolare in molti Paesi tropicali, ma la bevanda al cocco indonesiana ha caratteristiche uniche. Il ghiaccio di cocco viene spesso servito con zucchero di palma o zucchero bianco, succo d’arancia, limone o latte condensato dolce. La noce di cocco giovane ha anche una polpa spessa che si può raschiare dall’interno della noce di cocco.

Ghiaccio di cocco giovane sulla spiaggia Es Doger

Questo dessert colorato è composto da perle di tapioca rossa, avocado, manioca fermentata, riso glutinoso nero, jackfruit, sciroppo rosa e pane a cubetti. Il liquido principale è il rinfrescante ghiaccio a base di latte di cocco. I clienti possono scegliere quali ingredienti includere o optare per tutti. Questo dessert si trova in molte città indonesiane, venduto nei carretti dei venditori o anche nei ristoranti.

 

Quali sono le mete culturali e turistiche di maggior interesse del paese meta del mio viaggio?

Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?

Capitale: Jakarta

Meteo http://it.weather.yahoo.com/asia/Indonesia/http://www.tv5.org http://www.ssec.wisc.edu

Lingua: Bahasa Indonesia (ufficiale), Giavanese, Inglese

Moneta: Rupia indonesiana

Fuso orario: GMT +6 +7 +8

Storia,Economia,Cultura: https://www.cia.gov http://www.britannica.com

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it

 


Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio

Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?

Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio …leggi tutto

Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?

Zanzare & co. – Come proteggersi :  le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni ……leggi tutto

Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?

Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se  … leggi tutto

Come devo fare ad evitare il mal di montagna?

E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue … leggi tutto

Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it


In valigia

Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.

 

Indonesia – Java, Sumatra, Bali, Kalimantan e altre isole – Scheda Paese Leggi tutto »

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