Paolo Meo - MioDottore.it

Paolo Meo 2

Nuovo vaccino pediatrico contro la malaria approvato in Ghana

GHANA APRILE 2023: approvato il nuovo vaccino contro la malaria

 

vaccino antimalarico efficace
vaccino antimalarico efficace

dove è distribuito il nuovo vaccino per la malaria?

L’Africa anticipa i tempi per il vaccino contro la malaria per i bambini più piccoli. Il primo passo lo ha fatto il Ghana annunciando di avere dato il via libera a R-21/Matrix-M, il secondo vaccino disponibile contro la malaria per i bambini. Il primo vaccino prodotto era stato RTS-S/AS01,approvato nel 2021, ma con scarsa efficacia e successo.
R-21/Matrix-M, vaccino contro la malaria per i bambini tra i 5 mesi ed i 3 anni, è stato messo a punto da ricercatori del Regno Unito utilizzando la tecnologia di Novavax, la casa farmaceutica che produce un vaccino contro il coronavirus ed è il primo vaccino a superare la soglia del 75 per cento di efficacia prevista dall’OMS.

 

plasmodio della malaria
  plasmodio della malaria

Cosa è R-21/Matrix-M e a chi e come si somministra?
R-21 è il vaccino contro la malaria, Matrix-M è l’adiuvante a base di saponina che migliora la risposta del sistema immunitario, rendendola più efficace e prolungata nel tempo.
Come detto e sottolineato il nuovo vaccino è stato approvato per l’uso nei bambini di età compresa tra 5 mesi ed i 3 anni di età. La fascia di popolazione a più alto rischio di morte per malaria. La somministrazione prevede una serie di tre dosi con una quarta dose a distanza di un anno. Dopo questa somministrazione il vaccino ha mantenuto un’elevata protezione contro la malattia, raggiungendo e superando l’obiettivo fissato dall’Oms, posto a un’efficacia del 75 per cento.

Quale caratteristiche per l’efficacia e la sicurezza di R21/Matrix-M? 
il vaccino mostra alti livelli di efficacia e un buon profilo di sicurezza. Gli studi sono stati condotti nel Regno Unito, in Thailandia e in diversi paesi africani, tra cui uno studio di fase III in Burkina Faso, Kenya, Mali e Tanzania che ha coinvolto 4.800 bambini. Quindi prima del via libera dell’Oms al nuovo vaccino R21/Matrix-M il Ghana, primo tra tutti, ha approvato, dopo 30 anni di ricerca sui vaccini contro la malaria, l’utilizzo del vaccino contro la malaria per i piccoli bambini, ad alta efficacia che può essere prodotto su larga scala a un costo modesto, ipotizzati 3 dollari a dose.
Questo vaccino potrà essere distribuito rapidamente ai paesi che più ne hanno bisogno. Il Serum Institute, la casa produttrice indiana, ha infatti assicurato di poter distribuire oltre 200 milioni di dosi all’anno. Si punta anche ad accordi con aziende locali per una futura produzione direttamente in Ghana e in altri paesi africani.

Perchè è utile questo vaccino in Africa?

Ricordiamo che l’approvazione di questo nuovo vaccino segna una svolta nella lotta contro la malaria. Questa malattia ha ucciso oltre seicentomila persone nel 2021, soprattutto in Africa, con numeri in aumento nel 2022. Nell’area Sub Sahariana si concentrano i numeri più elevati. Quattro paesi contano poco più della metà di tutti i decessi: Nigeria (31%), Repubblica Democratica del Congo (13%), Niger (4%) e Repubblica Unita di Tanzania (4%).

ricercatori ad Oxford
ricercatori ad Oxford

Uno studio sull’efficacia e l’immunogenicità del vaccino R21/Matrix-M contro la malaria (CLICCA)

Nuovo vaccino pediatrico contro la malaria approvato in Ghana Leggi tutto »

Indonesia marzo 2023: epidemia di morbillo in molte isole – Bali – Sumatra e altre

FEBBRAIO 2023: MORBILLO diffonde in molte regioni dell’Indonesia –

Durante l’anno 2022, il numero di casi di morbillo in buona parte dell’Indonesia è cresciuto esponenzialmente. Sono stati denunciati più di 3.341 casi diffusi in 223 reggenze/città in 31 province. Ed il trend nel primo trimestre del 2023 è in crescita. Rispetto al 2021 si è verificato un aumento significativo di circa 32 volte. Il motivo è che per 2 anni consecutivi l’Indonesia non è stata in grado di raggiungere l’obiettivo per i servizi di immunizzazione di routine. Così tanti bambini non sono stati regolarmente immunizzati a causa del COVID-19.
La situazione in Indonesia negli ultimi 2 o quasi 3 anni dall’impatto della pandemia di COVID-19 ha avuto conseguenze negative per la copertura vaccinale. In questi mesi il governo sta rafforzando la sorveglianza su morbillo e rosolia.
Il Morbillo è una malattia infettiva acuta le cui complicanze possono essere generalmente gravi. Se il morbillo colpisce un bambino malnutrito, questo bambino può essere immediatamente accompagnato da complicazioni come grave diarrea, polmonite, polmonite, infiammazione del cervello, infezione del rivestimento dell’occhio che può portare alla cecità.  Il morbillo è causato dal virus del morbillo e si trasmette attraverso goccioline, schizzi di saliva quando si tossisce, si starnutisce, si parla o attraverso le secrezioni nasali. E il morbillo è una malattia molto contagiosa.
I viaggiatori prima di affrontare il viaggi nelle isole del paese verifichino la loro situazione immunitaria e nell’incertezza pensino di effettuare una dose di vaccino.

 

Indonesia marzo 2023: epidemia di morbillo in molte isole – Bali – Sumatra e altre Leggi tutto »

India marzo 2023 – Covid-19: una nuova variante – XBB.1.16, denominata Arturo.

La nuova variante di Omicron XBB.1.16 denominata Arturo dall’inizio del 2023 circola in oriente. In particolare in India la situazione è divenuta critica nel marzo 2023 dopo un mese di crescita esponenziale.
In tutto il mondo abbiamo assistito nei primi mesi del 2023 ad una diminuzione di casi di Covid, in particolare dei ricoveri in terapia intensiva ed anche dei decessi. Tutti noi abbiamo pensato che non avremo più sentito parlare di nuove varianti e nuove ondate. Ma non è così. L’ultima ondata della nuova variante Omicron arriva dall’India. Si chiama Arturo, dal nome di una delle stelle più luminose del firmamento. E’ del tipo Omicron (XBB.1.16) e ha fatto quadruplicare i contagi rispetto alla variante precedente, addirittura dal mese di febbraio 2023 quando questa ennesima variante di Omicron ha iniziato a circolare. Ora, per necessità, è scattata l’allerta in Europa e negli USA. Secondo OMS negli ultimi 28 giorni sono stati registrati quasi 3,6 milioni di nuovi casi di Covid con oltre 25 mila decessi in India. E i morti sono sempre tanti, nonostante l’aumento delle difese immuni determinate dalla diffusione del virus e dalle campagne di vaccinazioni. Si ritiene che i numeri descritti possano essere sottostimati per l’abbassamento della sorveglianza della pandemia in tutto il mondo. Il trend in ribasso sembra comunque essere confermato anche dai dati sui ricoveri: i report sulla pandemia a livello globale mostrano su un campione di 42 Paesi dal 20 febbraio al 19 marzo 2023 una riduzione del 9% dei nuovi ricoveri e del 5% degli ingressi in Terapia intensiva. Questi dati fotografano una situazione in cui poche persone effettuano i test per il Covid, nonostante sintomi respiratori. L’incidenza dei casi è sicuramente più ampia in chi mostra sintomi, senza recarsi in ospedale. In questo contesto di minore attenzione al Covid-19 giunge Arturo che diventa l’osservato speciale dell’OMS.
Si tratta di una ricombinante di BA.2.10.1 e BA.2.75 e condivide una mutazione (F486P) con XBB.1.5, a cui attualmente sono riconducibili il 45% delle sequenze depositate nel mondo.
Come le altre varianti più recenti di Omicron il virus ha imparato a eludere ancora maggiormente le difese immunitarie manifestando un aumento della trasmissibilità e maggiore patogenicità. Al momento, riferisce l’Oms, Arturo è stata segnalata in 21 Paesi. Ma non ci sono indicazioni di un aumento dei ricoveri, degli accessi in Terapia intensiva o dei decessi.
Per il momento non ci sono evidenze che Arturo possa causare forme d’infezione più gravi. Ma l’allerta e l’invito alla cautela da parte delle autorità sanitarie resta alto in tutto il mondo.
Quali sono i sintomi di Arturo?
Da quando Omicron ha iniziato a circolare, si sono moltiplicate le sue sotto varianti con grande rapidità. I sintomi che si presentano sono simili: le varianti Omicron colpiscono soprattutto le alte vie respiratorie con febbre, tosse e altri sintomi simil influenzali. Mai all’inizio della stagione primaverile si erano manifestati tanti casi di malessere respiratorio, anche se spesso piuttosto blando. Mal di testa, affaticamento, starnuti e mal di gola sono i sintomi dominanti.

Tutto questo è la conferma che il virus è molto instabile e che riesce a superare continuamente tutte le barriere messe in piedi dall’organismo a sua difesa. Questa caratteristica non si esaurirà in breve tempo, ma permetterà di creare nuove varianti in grado di schivare l’immunità e di mantenere alta la circolazione virale”.

India marzo 2023 – Covid-19: una nuova variante – XBB.1.16, denominata Arturo. Leggi tutto »

QDENGA il nuovo vaccino contro la DENGUE

Come si chiama il nuovo vaccino della DENGUE?

Il nuovo vaccino contro la febbre da DENGUE si chiama QDENGA ed è costituito da polvere e solvente per soluzione iniettabile in siringa pre-riempita.

Qual’è la composizione del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?
Dopo la ricostituzione della polvere con il sovente (0,5 mL) il vaccino contiene:
– Virus dengue sierotipo 1 (vivo, attenuato)*: ≥3,3 log10 PFU**/dose
– Virus dengue sierotipo 2 (vivo, attenuato)#: ≥2,7 log10 PFU**/dose
– Virus dengue sierotipo 3 (vivo, attenuato)*: ≥4,0 log10 PFU**/dose
– Virus dengue sierotipo 4 (vivo, attenuato)*: ≥4,5 log10 PFU**/dose

E’ prodotto in “cellule Vero” mediante tecnologia del DNA ricombinante. Geni di proteine di superficie sierotipo-specifiche ingegnerizzati nella struttura della dengue di tipo 2. Questo prodotto contiene organismi geneticamente modificati (OGM).

Quali sono gli eccepienti del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?

La polvere è costituita da:
– α,α-Trealosio diidrato Polossamero 407;  – Albumina sierica umana; – Diidrogenofosfato di potassio; – Idrogenofosfato disodico;                – Cloruro di potassio; – Cloruro di sodio;
Il Solvente è costituito da: Cloruro di sodio; Acqua per preparazioni iniettabili

Quali sono le caratteristiche del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?
Questo vaccino non deve essere miscelato con altri vaccini o medicinali fatta eccezione per il solvente in dotazione. Il Periodo di validità è di 18 mesi. Dopo la ricostituzione con il solvente in dotazione, Qdenga deve essere utilizzato immediatamente. Se non utilizzato immediatamente, Qdenga deve essere utilizzato entro 2 ore. Infatti la stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 2 ore a temperatura ambiente (fino a 32,5 ºC) dal momento della ricostituzione del flaconcino di vaccino. Dopo questo periodo di tempo, il vaccino deve essere smaltito. Non riporlo in frigorifero. Dal punto di vista microbiologico Qdenga deve essere utilizzato immediatamente.

Quali sono la natura e le caratteristiche del contenuto del contenitore del vaccino?

Qdenga polvere e solventeè costituito da:
– Polvere (1 dose) in flaconcino di vetro (vetro di tipo I), con tappo (gomma butilica) sigillo in alluminio con capsula di chiusura rimovibile di plastica verde
– 0,5 mL di solvente (1 dose) in flaconcino di vetro (vetro di tipo I), con tappo (gomma bromobutilica) e sigillo in alluminio con capsula di chiusura rimovibile di plastica viola
Prima della ricostituzione, il vaccino è una polvere liofilizzata da bianca a biancastra (massa compatta). Il solvente è una soluzione limpida e incolore.

Quali sono le Indicazioni terapeutiche del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?

QDENGA è indicato per la prevenzione della malattia dei 4 tipi della febbre virale DENGUE e nei soggetti a partire dai 4 anni di età. L’uso di Qdenga deve essere conforme alle raccomandazioni ufficiali.

come va somministrato il vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?

Il vaccino va somministrato a soggetti a partire dai 4 anni di età in avanti (bambini ed adulti)
La somministrazione del vaccino QDENGA va eseguita con una dose da 0,5 mL, in un protocollo a due dosi (data di somministrazione e dopo 3 mesi). La necessità di una dose di richiamo non è stata stabilita ma si pensa ad un richiamo dopo 3/5 anni.

Per i bambini di età inferiore ai 4 anni la sicurezza e l’efficacia di Qdenga non è ancora stabilita. sono in corso ulteriori studi.

Per le persone di età ≥60 anni non ci sono attualmente dati sull’uso del vaccino Qdenga

Come si somministra il vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?
Dopo aver completato la ricostituzione del vaccino liofilizzato con il solvente, Qdenga deve essere somministrato mediante iniezione sottocutanea preferibilmente nella parte superiore del braccio, nella zona del deltoide o nel muscolo quadricipite della gamba;
Qdenga non deve essere iniettato per via endovascolare ed intradermica.

Questo vaccino non deve essere miscelato nella stessa siringa con altri vaccini o altri medicinali per uso parenterale.

Quali sono le Controindicazioni per l’uso del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?

– Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati prima.
– ipersensibilità a una precedente dose di Qdenga.
– Soggetti con immunodeficienza congenita o acquisita, anche dovuta a terapie immunosoppressive quali chemioterapia o alte dosi di corticosteroidi sistemici
(ad es. 20 mg/die o 2 mg/kg di peso corporeo/die di prednisone per 2 settimane o più) ricevute nelle 4 settimane precedenti la vaccinazione,
– dopo altri vaccini vivi attenuati.
– Soggetti con infezione da HIV sintomatica o infezione da HIV asintomatica se accompagnata da evidenze di compromissione della funzione immunitaria.
– per le donne in gravidanza (vedi dopo)
– per le donne che allattano al seno (vedi dopo)

Valutazione dell’anamnesi medica
La vaccinazione deve essere preceduta dalla valutazione dell’anamnesi del soggetto (con particolare riferimento a vaccinazioni precedenti e possibili reazioni di ipersensibilità verificatesi dopo la vaccinazione).

Quando la vaccinazione vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE deve essere rinviata?
La vaccinazione con Qdenga deve essere rinviata nei soggetti affetti da una malattia febbrile acuta severa. La presenza di un’infezione lieve, come un raffreddore, non deve comportare un rinvio della vaccinazione.

E’ sempre efficace il vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?
Con il vaccino Qdenga è possibile che non si produca una risposta immunitaria protettiva in tutti i vaccinati contro tutti i sierotipi di virus dengue e che possa diminuire nel tempo
Attualmente non è noto se una mancanza di protezione potrebbe risultare in un aumento della severità della dengue. Si raccomanda di continuare ad adottare delle misure di protezione personali contro le punture di zanzara dopo la vaccinazione. I soggetti devono richiedere assistenza medica se manifestano sintomi di dengue o segni che possano far pensare alla dengue.

Cosa comporta il vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE in Donne in età fertile?
Come con altri vaccini vivi attenuati, le donne in età fertile devono evitare la gravidanza per almeno un mese dopo la vaccinazione.

Quali sono le Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE?

– Per i pazienti che ricevono un trattamento con immunoglobuline o prodotti ematici contenenti immunoglobuline, quali sangue o plasma, si raccomanda di attendere che siano trascorse almeno 6 settimane e preferibilmente 3 mesi dalla fine del trattamento prima di somministrare Qdenga, al fine di evitare la neutralizzazione dei virus attenuati contenuti nel vaccino.

– non deve essere somministrato a soggetti che ricevono terapie immunosoppressive quali chemioterapia o dosi elevate di corticosteroidi sistemici nelle 4 settimane precedenti la vaccinazione

Utilizzo con altri vaccini
– Se Qdenga deve essere somministrato contemporaneamente ad un altro vaccino iniettabile, i vaccini devono essere sempre somministrati in siti di iniezione diversi.
– Qdenga può essere somministrato in concomitanza con un vaccino contro l’epatite A. La somministrazione concomitante è stata studiata negli adulti.
– Qdenga può essere somministrato in concomitanza con un vaccino contro la febbre gialla. In uno studio clinico che ha coinvolto circa 300 soggetti adulti che hanno ricevuto Qdenga in concomitanza con il vaccino 17D contro la febbre gialla, non si è verificato alcun effetto sul tasso di sieroprotezione contro la febbre gialla. Le risposte anticorpali alla dengue sono diminuite in seguito alla somministrazione concomitante di Qdenga e del vaccino 17D contro la febbre gialla.

Come ci si comporta con il vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE in donne in età fertile in gravidanza e durante l’allattamento?

– Le donne in età fertile devono evitare una gravidanza per almeno un mese dopo la vaccinazione. Si deve raccomandare alle donne che intendono avviare una gravidanza di rinviare la vaccinazione
– Gravidanza: gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva. I dati sull’uso di Qdenga in donne in gravidanza sono limitati. Questi dati non sono sufficienti a stabilire definitivamente l’assenza di potenziali effetti di Qdenga sulla gravidanza, sullo sviluppo embrio-fetale, sul parto e sullo sviluppo post-natale.
Qdenga è un vaccino vivo attenuato ed è pertanto controindicato durante la gravidanza
– Allattamento: Non è noto se Qdenga sia escreto nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Qdenga è controindicato durante l’allattamento-

– Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari: Qdenga altera lievemente la capacità di guidare veicoli e usare macchinari.

Quali sono gli effetti indesiderati del vaccino QDENGA?
Le reazioni avverse si sono manifestate generalmente entro i 2 giorni successivi all’iniezione, sono state di severità da lieve a moderata, di breve durata (da 1 a 3 giorni) e sono state meno frequenti dopo la seconda iniezione di Qdenga rispetto alla prima iniezione.

Viremia vaccinale

Nello studio clinico DEN-205, in seguito alla vaccinazione con Qdenga è stata osservata una viremia vaccinale transitoria nel 49% dei partecipanti allo studio che non erano stati infettati dalla dengue in precedenza e nel 16% dei partecipanti allo studio che erano stati infettati dalla dengue in precedenza. La viremia vaccinale è iniziata di solito nella seconda settimana dopo la prima iniezione e ha avuto una durata media di 4 giorni. La viremia vaccinale è stata associata a sintomi transitori, da lievi a moderati, come cefalea, artralgia, mialgia ed eruzione cutanea in alcuni soggetti. La viremia vaccinale è stata raramente rilevata dopo la seconda dose.

Dati preclinici di sicurezza

I dati non clinici di sicurezza non rivelano alcun rischio particolare per l’uomo in base a studi convenzionali a dose singola, studi di tolleranza locale, di tossicità a dosi ripetute, di tossicità per la riproduzione e lo sviluppo. In uno studio sulla distribuzione e l’eliminazione, non è stata riscontrata eliminazione di RNA di Qdenga nelle feci e nelle urine, confermando un basso rischio di disseminazione nell’ambiente o di trasmissione da vaccini. Uno studio sulla virulenza a livello neurologico evidenzia che Qdenga non è neurotossico.
Benché non siano stati identificati rischi rilevanti, la rilevanza degli studi di tossicità per la riproduzione è limitata, poiché i conigli non sono permissivi all’infezione da virus dengue.

 

FOGLIO ILLUSTRATIVO  del vaccino QDENGA specifico contro la DENGUE

Foglio illustrativo:
informazioni per l’utilizzatore Qdenga polvere e solvente per soluzione iniettabile Vaccino tetravalente per la dengue (vivo, attenuato)

Legga attentamente questo foglio prima che lei o suo figlio siate vaccinati perché contiene importanti informazioni per lei.
• Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
• Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.
• Questo medicinale è stato prescritto soltanto per lei o per suo figlio. Non lo dia ad altre persone.
• Se lei o suo figlio manifestate un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere. Vedere paragrafo 4.

 

1. Cos’è Qdenga e a cosa serve
2. Cosa deve sapere prima che lei o suo figlio riceviate Qdenga
3. Come viene somministrato Qdenga
4. Possibili effetti indesiderati
5. Come conservare Qdenga
6. Contenuto della confezione e altre informazioni

1. Cos’è Qdenga e a cosa serve

Qdenga è un vaccino. È usato per proteggere lei o suo figlio dalla dengue. La dengue è una malattia causata dai sierotipi 1, 2, 3 e 4 del virus dengue. Qdenga contiene versioni attenuate di questi 4 sierotipi del virus dengue in maniera tale da non poter causare la malattia.

Qdenga è somministrato ad adulti, giovani e bambini (a partire dai 4 anni di età). Qdenga deve essere usato conformemente alle raccomandazioni ufficiali.
Come funziona il vaccino
Qdenga stimola le naturali difese dell’organismo (sistema immunitario). Questo aiuterà a proteggerlo dai virus che causano la dengue se l’organismo vi venisse esposto in futuro.

Cos’è la dengue (CLICCA)
La dengue è causata da un virus.
• Il virus si diffonde tramite le zanzare (zanzare Aedes).
• Se una zanzara punge qualcuno con la dengue, può trasmettere il virus alle successive persone che pungerà.
La dengue non viene trasmessa direttamente da persona a persona.

I segni della dengue includono febbre, mal di testa, dolore dietro agli occhi, dolore muscolare e articolare, nausea e vomito, gonfiore delle ghiandole o eruzione cutanea. I segni della dengue di solito si protraggono per 2-7 giorni. Si può anche essere infettati con il virus della dengue ma non mostrare alcun segno della malattia.

Occasionalmente, la dengue può essere abbastanza grave da costringere lei o suo figlio a recarsi in ospedale e, raramente, può causare la morte. La dengue grave può causare febbre alta e uno qualsiasi dei seguenti sintomi: grave dolore addominale (alla pancia), vomito persistente, respiro accelerato, grave sanguinamento, sanguinamento nello stomaco, sanguinamento delle gengive, stanchezza, irrequietezza, coma, crisi convulsive e insufficienza organica.

Cosa deve sapere prima che lei o suo figlio riceviate Qdenga

Per assicurarsi che Qdenga sia adatto a lei o a suo figlio, è importante che si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere se uno qualunque dei punti che seguono si applicano a lei o a suo figlio. Se non dovesse capire qualcosa, non esiti a chiedere spiegazioni al medico, al farmacista o all’infermiere.

Non usi Qdenga se lei o suo figlio
• siete allergici ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli altri componenti di Qdenga (elencati al paragrafo 6).
• avete avuto una reazione allergica dopo la somministrazione di Qdenga in passato. Tra i segni di una reazione allergica vi sono eruzione cutanea pruriginosa, respiro affannoso e gonfiore di viso e lingua.
• avete un sistema immunitario (le difese naturali del corpo) debole. Ciò può essere dovuto a un difetto genetico oppure a infezione da HIV.
• state assumendo un medicinale che influisce sul sistema immunitario (come corticosteroidi ad alto dosaggio o chemioterapia). Il medico non utilizzerà Qdenga fino a quando non saranno trascorse 4 settimane dall’interruzione del trattamento con questo medicinale.
• siete in stato di gravidanza o allattamento.
Non usi Qdenga se una qualsiasi delle condizioni sopra descritte la riguarda. Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere prima della somministrazione di Qdenga se lei o
suo figlio:
• avete un’infezione con febbre. Potrebbe essere necessario rimandare la vaccinazione fino alla guarigione.
• avete già avuto un qualsiasi problema di salute dopo la somministrazione di un vaccino. Il medico valuterà attentamente i rischi e i benefici della vaccinazione.
• siete mai svenuti a seguito di un’iniezione. A seguito o addirittura prima di una qualsiasi iniezione con ago possono verificarsi (soprattutto nei giovani) capogiri, mancamento e a volte caduta.

Informazioni importanti sulla protezione fornita
Come qualsiasi vaccino, Qdenga potrebbe non riuscire a proteggere tutte le persone a cui viene somministrato e la protezione potrebbe diminuire nel tempo. Lei potrebbe ancora contrarre la febbre dengue in seguito alle punture di zanzara, compresa la malattia dengue grave. Deve continuare a proteggere se stesso o suo figlio dalle punture di zanzara anche dopo la vaccinazione con Qdenga.

Dopo la vaccinazione, deve rivolgersi a un medico se pensa che lei o suo figlio abbiate contratto un’infezione da dengue e manifestate uno qualsiasi dei seguenti sintomi: febbre alta, dolore addominale grave, vomito persistente, respiro accelerato, sanguinamento delle gengive, stanchezza, irrequietezza e sangue nel vomito.

Precauzioni supplementari di protezione
Deve prendere delle precauzioni contro le punture di zanzara. Ciò include utilizzare repellenti contro gli insetti, indossare abiti protettivi e utilizzare zanzariere.

Bambini più piccoli
Qdenga non deve essere somministrato ai bambini al di sotto dei 4 anni di età.

Altri medicinali e Qdenga
Qdenga può essere somministrato con il vaccino contro l’epatite A o il vaccino contro la febbre gialla in una sede di iniezione separata (in un’altra parte del corpo, di solito l’altro braccio) durante la stessa visita.

Informi il medico o il farmacista se lei o suo figlio state usando, avete recentemente usato o potreste usare qualsiasi altro vaccino o medicinale.

In particolare, informi il medico o il farmacista se lei o suo figlio state assumendo uno dei seguenti:
• medicinali che influiscono sulle naturali difese dell’organismo (sistema immunitario) come corticosteroidi ad alto dosaggio o chemioterapia. In questo caso, il medico non utilizzerà Qdenga fino a quando non saranno trascorse 4 settimane dall’interruzione del trattamento. Questo perché Qdenga potrebbe non funzionare come dovrebbe.
• medicinali noti come “immunoglobuline” o prodotti ematici contenenti immunoglobuline, come sangue o plasma. In questo caso, il medico non utilizzerà Qdenga fino a quando non saranno trascorse 6 settimane, e preferibilmente 3 mesi, dall’interruzione del trattamento. Questo perché Qdenga potrebbe non funzionare come dovrebbe.

Gravidanza e allattamento
Non usi Qdenga se lei o sua figlia siete in gravidanza o state allattando con latte materno. Se lei o sua figlia:
• siete in età fertile, dovete prendere delle precauzioni necessarie ad evitare una gravidanza per almeno un mese dopo la vaccinazione con Qdenga.
• pensate di essere in gravidanza o state pianificando una gravidanza, chiedete consiglio al medico, al farmacista o all’infermiere prima di usare Qdenga.

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Qdenga altera lievemente la capacità di guidare veicoli e usare macchinari nei primi giorni successivi alla vaccinazione.

Qdenga contiene sodio e potassio
Qdenga contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose da 0,5 mL, cioè essenzialmente “senza sodio”.
Qdenga contiene potassio, meno di 1 mmol (39 mg) per dose da 0,5 mL, cioè essenzialmente “senza potassio”.

Come viene somministrato Qdenga

Qdenga viene somministrato dal medico o dall’infermiere attraverso un’iniezione sotto la pelle (iniezione sottocutanea) nella parte superiore del braccio. Non deve essere iniettato in un vaso sanguigno.

A lei o suo figlio saranno somministrate 2 iniezioni.
La seconda iniezione viene somministrata 3 mesi dopo la prima iniezione.

Non ci sono dati negli adulti di età superiore ai 60 anni. Si rivolga al medico per consigli sugli eventuali benefici per lei del trattamento con Qdenga.

Qdenga deve essere usato conformemente alle raccomandazioni ufficiali.

Le istruzioni per preparare il vaccino, destinate esclusivamente ai medici e agli operatori sanitari, sono incluse alla fine del foglio illustrativo.

Se lei o suo figlio saltate una iniezione di Qdenga
• Se lei o suo figlio saltate una iniezione programmata, il medico deciderà quando somministrare l’iniezione saltata. È importante che lei o suo figlio seguiate le istruzioni del medico, del farmacista o dell’infermiere riguardo all’iniezione successiva.

• Se dimentica o non è in grado di tornare nel giorno programmato, chieda consiglio al medico, al farmacista o all’infermiere.
Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo vaccino, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.

Possibili effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, Qdenga può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

I seguenti effetti indesiderati si sono verificati durante gli studi su bambini, giovani e adulti.

Molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10):
•dolore in sede di iniezione;  mal di testa; dolore muscolare; arrossamento in sede di iniezione; sensazione generale di star poco bene
debolezza; infezioni di naso o gola; febbre

Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10):
gonfiore in sede di iniezione;  dolore o infiammazione di naso o gola; lividi in sede di iniezione; prurito in sede di iniezione; infiammazione di gola e tonsille; dolore articolare; malattia simil-influenzale;

Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100): diarrea; nausea; dolore allo stomaco; vomito; sanguinamento in sede di iniezione; sensazione di stordimento mentale; prurito; eruzione cutanea, incluse eruzioni cutaneee a chiazze o pruriginose; orticaria;
stanchezza; alterazioni del colore della pelle in sede di iniezione; infiammazione delle vie respiratorie; naso che cola

Molto raro (può interessare fino a 1 persona su 10 000):
gonfiore rapido sotto la pelle in aree come viso, gola, braccia e gambe;

Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e produttore Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Takeda GmbH Byk-Gulden-Str. 2 78467 Konstanz Germania
Produttore; Takeda GmbH Production site Singen Robert-Bosch-Str. 8
78224 Singen Germania

Per ulteriori informazioni su questo medicinale, contatti il rappresentante locale del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio:

Italia
Takeda Italia S.p.A.
Tel: +39 06 502601
medinfoEMEA@takeda.com
Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali: http://www.ema.europa.eu.

 

QDENGA il nuovo vaccino contro la DENGUE Leggi tutto »

Vaccino della DENGUE, una novità.

 

Esiste un nuovo vaccino contro la DENGUE?
Si esiste un nuovo vaccino contro la febbre virale da Dengue. Finalmente dopo anni di studi ed anche di scarsi risultati è stato approvato anche in Europa un Vaccino sicuro ed efficace contro la Febbre Dengue.

 

Quando è stato approvato il vaccino contro la DENGUE?
Il nuovo vaccino contro la Dengue è stato approvato dalla Commissione Europea nel Dicembre 2022 L’EMA ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino contro la dengue all’azienda Takeda per prevenire l’insorgenza della malattia infettiva nella popolazione a partire dai 4 anni di età. Il vaccino ha il nome commerciale di Qdenga.

Qual’è la casa farmaceutica che produce il vaccino contro la DENGUE?
La casa farmaceutica che produce il vaccino contro la Dengue è la Takeda che ha iniziato la produzione del vaccino QDEnga. Il vaccino è prodotto con virus vivo attenuato in grado di proteggere dai 4 sierotipi.

A chi si somministra il vaccino contro la Dengue?
Il vaccino contro la Dengue si somministra a tutti i residenti nelle aree infette o a rischio ed ai viaggiatori che per motivi di lavoro o di turismo si recano nelle aree a rischio Dengue.
Si può sommistrare a partire dai 4 anni di età in avanti. Vengono somministrate 2 dosi a distanza di 3 mesi. Al momento non vi sono dati per quando somministrare un’eventuale dose di richiamo, probabilmente il richiamo dovrebbe essere effettuato dopo 3- 5 anni, per mantenere l’immunità.
Il vaccino è ben tollerato ed è sicuro nella sua somministrazione. Tra gli effetti più comuni, simili ad altri vaccini potrebbe comparire dolenzia in sede di inoculo, pesantezza di testa, eventuale dolore muscolare. La somministrazione avviene per via sottocutanea nel muscolo deltoide o nella gamba (quadricipite) per i più piccoli.
Il vaccino protegge dalla reinfezione coloro che in passato hanno contratto la Dengue. Caratteristica molto importante in quanto in alcuni casi la reinfezione può manifestarsi con sintomi più gravi.

INFORMAZIONI SUL VACCINO QDENGA

Che cosa è la DENGUE? INFO SULLA MALATTIA
La Dengue é una malattia acuta, virale, trasmessa all’uomo dalla puntura di alcuni tipi di zanzara AEDES (Aegypti, Albopictus). Il serbatoio principale è umano ma non si ha contagio diretto tra esseri umani. Una volta infettato l’uomo trasporta il virus che circola nel sangue per 2-7- giorni. Questo è il periodo in cui la zanzara, pungendo e succhiando il sangue, si infetta e lo trasmette ad altre persone. Ed il ciclo del virus si mantiene.
Quattro sono i tipi del virus Dengue. I più diffusi sono il 2 ed il 4.

Dove è diffusa la DENGUE?
La Dengue è diffusa in tutto il Sud – Est Asiatico, nell’Asia sud – Occidentale, in Oceania ed in Estremo Oriente. E’presente anche nell’Africa Sub – Sahariana, nell’America centrale ed in quella Sub – Tropicale, nei Caraibi. Si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale sia a rischio di questa malattia.
Attualmente oltre 4 miliardi di persone vivono in 125 Paesi a rischio Dengue.
La diffusione della dengue continua ad aumentare ed in molte regioni tropicali nel post pandemia del Covid-19 ha avuto un aumento anche del 500/700%. Numeri impressionanti, anche per l’incuria a cui è stato abbandonato l’ambiente dove si riproducono gli insetti.
L’Europa ed in particolare i paesi del bacino del mediterraneo, a causa dei cambiamenti climatici, per aumento di calore, umidità e piogge, ma anche per l’aumento di spostamento di merci e persone sono diventati paesi a rischio Dengue, dove già si presentano sporadici focolai autoctoni della malattia.

Quali sono i sintomi della Dengue?
La febbre elevata ed il forte dolore muscolo articolare sono i sintomi caratteristici, con cefalea e forte astenia. Dolori retro bulbari, tumefazioni delle palpebre, raramente emorragie congiuntivali. Completano il quadro la nausea il vomito ed i dolori addominali. L’irritazione della pelle compare sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dalla comparsa della febbre.
I sintomi si sviluppano generalmente nell’arco di una settimana dalla puntura di zanzara, talvolta dopo alcune settimane.

Quale è il trattamento della Dengue?
Non esiste un trattamento specifico diretto sul virus della dengue. I trattamenti sono sintomatici sulla forte reazione infiammatoria innescata dal sistema immunitario alla presenza del virus. I trattamenti consistono nella somministrazione di antinfiammatori, antipiretici, riposo assoluto, somministrazione di liquidi al malato per combattere la disidratazione. Stanchezza e depressione possono permanere anche per alcune settimane
Nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. .
La malattia può svilupparsi sotto forma di febbre emorragica con emorragie gravi da diverse parti del corpo che possono causare collassi e, in alcuni casi risultare fatali.
La diagnosi è clinica, ossia viene effettuata in base ai sintomi. La conferma avviene attraverso una più accurata ricerca degli anticorpi specifici in campioni di sangue.

Come si previene e come ci si protegge dalla Dengue?
La prima linea difensiva nei confronti della dengue è quella di evitare la puntura di zanzare che sono vettori del virus. Prioritario l’uso di repellenti, vestiti adeguati e protettivi, zanzariere trattate dove dormire.
L’attenzione e la cura dell’ambiente diventa il mezzo più efficace per la lotta sistematica alla zanzara che funge da vettore della malattia. Ognuno può contribuire al controllo della crescita della zanzara eliminando tutti i ristagni d’acqua in prossimità delle proprie abitazioni (sottovasi, secchi, stoviglie piene d’acqua). Le autorità sono tenute ad effettuare campagne di disinfestazione.

Vaccino della DENGUE, una novità. Leggi tutto »

Indonesia – Java, Sumatra, Bali, Kalimantan e altre isole – Scheda Paese

 

red and white flag on pole during daytime

Consigli brevi per chi viaggia nel paese    (aggiornamento marzo 2023)

Cosa devo fare quando vado in Indonesia?

L’Indonesia è il paese della fantasia e delle avventure. L’unica nazione al mondo con circa 17.500 isole, di cui oltre 15.000 disabitate. Le isole di questo immenso arcipelago sono uno scrigno di meraviglie, di natura, di animali e piante, di storie di pirati e conquistatori. Avventure tutte da vivere durante il tuo viaggio. Goditi il soggiorno fino alla fine proteggendo la tua salute. Segui i consigli, prepara il viaggio e viaggia tranquillo.

bird flying over brown concrete gate during daytime    woman standing on mountain near body of water    green mountains covered with fog    aerial photography of rice terraces during daytime

In Indonesia le malattie infettive causate da virus, batteri e parassiti, sono trasmessi soprattutto dalle punture delle zanzare e di piccoli insetti. La malattia da virus dengue, la malaria, altre malattie aumentano durante la stagione delle piogge. Anche i piccoli focolai del virus dell’encefalite giapponese aumentano nei periodi di grande umidità.  L’utilizzo dei repellenti efficaci, naturali è fondamentale come primo livello di protezione. (Nozeta/Neem è un ottimo prodotto). Molti organizzatori di viaggi o turisti e viaggiatori fai da te, con il vezzo dell’avventura, sono convinti che l’Indonesia sia esente da qualsiasi forma di malanno. Non è così! Forme intestinali, con diarree anche forti, la malaria ed altre malattie sono presenti in molte isole ; sia nei villaggi interni e nelle cittadine che nei territori occupati dalle foreste; le zone acquitrinose ed umide sono le più pericolose. Gli arbovirus (Dengue, Chikungunja, Zika ) sono trasmessi da uomo ad uomo attraverso la puntura delle zanzare tigre (Ades) . In molte isole, anche le principali, soprattutto durante la stagione delle piogge, riaffiorano antichi focolai di colera presenti  anche nei sobborghi delle grandi città. Una corretta informazione, una buona preparazione preventiva prima del viaggio, un comportamento accorto ci consentono di godere a pieno di questo viaggio.
Chiedi pure una consulenza per conoscere bene problemi e soluzioni

– dottor Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo


Alert sanitari


FEBBRAIO 2023: MORBILLO diffonde in molte regioni

Durante l’anno 2022, il numero di casi di morbillo in buona parte dell’Indonesia è cresciuto esponenzialmente. Sono stati denunciati più di 3.341 casi diffusi in 223 reggenze/città in 31 province. Ed il trend nel primo trimestre del 2023 è in crescita. Rispetto al 2021 si è verificato un aumento significativo di circa 32 volte. Il motivo è che per 2 anni consecutivi l’Indonesia non è stata in grado di raggiungere l’obiettivo per i servizi di immunizzazione di routine. Così tanti bambini non sono stati regolarmente immunizzati a causa del COVID-19.
La situazione in Indonesia negli ultimi 2 o quasi 3 anni dall’impatto della pandemia di COVID-19 ha avuto conseguenze negative per la copertura vaccinale. In questi mesi il governo sta rafforzando la sorveglianza su morbillo e rosolia.
Il Morbillo è una malattia infettiva acuta le cui complicanze possono essere generalmente gravi. Se il morbillo colpisce un bambino malnutrito, questo bambino può essere immediatamente accompagnato da complicazioni come grave diarrea, polmonite, polmonite, infiammazione del cervello, infezione del rivestimento dell’occhio che può portare alla cecità.  Il morbillo è causato dal virus del morbillo e si trasmette attraverso goccioline, schizzi di saliva quando si tossisce, si starnutisce, si parla o attraverso le secrezioni nasali. E il morbillo è una malattia molto contagiosa.
I viaggiatori prima di affrontare il viaggi nelle isole del paese verifichino la loro situazione immunitaria e nell’incertezza pensino di effettuare una dose di vaccino.

 

MARZO 2023: EST JAVA casi di LEPTOSPIROSI in aumento

roof rat, rat, rodent

Il governatore di East Java Khofifah Indar Parawansa ha affermato che in diverse aree di East Java è stato rilevato un focolaio di leptospirosi o una malattia causata dall’urina di ratto. Per questo motivo, Khofifah ha chiesto ai residenti di aumentare la vigilanza e continuare a migliorare il loro stile di vita sano e pulito durante la stagione delle piogge, cercando di non urinare negli ambienti esterni.

Sulla base dei dati dell’East Java Provincial Health Office, nel 2022 ci sono stati 606 casi di leptospirosi. Quest’anno, al 5 marzo 2023, sono stati registrati 249 casi con 9 decessi. Dei 249 casi totali, la maggior parte si è verificata a Pacitan, vale a dire 204 casi con 6 decessi. Inoltre, in Probolinggo Regency si sono manifestati 3 casi e 2 morti, a Gresik 3 casi, a Lumajang 8 casi, a Probolinggo City 5 casi e 1 morto, a Sampang 22 casi e a Tulungagung 4 casi.
La leptospirosi è causata dai batteri di Leptospira hicterohaemorragica.

La malattia si diffonde attraverso l’urina di animali infetti dai batteri della leptospira e contamina l’ambiente, soprattutto in ambienti dove c’è acqua stagnante ed il contatto con la pelle ferita può provocare la contaminazione. “Gli animali infettati da questo batterio non muoiono, ma negli esseri umani può causare la morte”, ha spiegato il governatore. La malattia si diffonde anche attraverso l’acqua o il suolo che è stato contaminato dall’urina di animali infetti. Gli animali che trasportano i batteri _Leptospira_ includono ratti, mucche, maiali e altri animali, ma i ratti sono la fonte primaria.

MARZO 2023: CHIKUNGUNYA

I casi della febbre virale emorragica da chikungunya virus, malattia particolarmente acuta per un reazione infiammatoria spesso abnorme, sono stati segnalati già nel febbraio 2022 in diverse isole, ma in particolare a Sumatra, l’arcipelago del sud e l’sola di Bali. I focolai epidemici si sono riacutizzati in molte delle isole indonesiane dopo l’ultima stagione delle piogge del 2023.  La prevenzione primaria consiste nella protezione dalla puntura delle zanzare.

FEBBRAIO 2023: MALARIA

L’innalzamento delle temperature e dell’umidità porta all’aumento della diffusione di diversi tipi di zanzare (Aedes e Anopheles), con il propagarsi di malattie di origine virale e parassitario. E’ ciò che si è verificato in modo anomalo, con l’aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 1800 metri. Nelle aree interne delle isole di Sumatra, Java, di parte del Borneo ed in territori della Guinea Occidentale la presenza di zanzare anopheles è aumentata durante il periodo delle piogge ed i casi sono stati registrati nelle aree descritte de anche in molte delle isole dell’arcipelago. Ciò conferma la necessità di una informazione corretta ed aggiornata sulle reali situazioni epidemiologiche sul paese, al fine di attuare il miglior protocollo preventivo e la profilassi più adeguata.

Necessaria la protezione per la puntura di zanzare e importante considerare l’utilizzo di profilassi farmacologica.

 


Clima, meteo salute e ambiente

Situazione meteo attuale

Clicca qui per la situazione meteorologica e le previsioni a breve:       Previsioni Meteo

Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie?

Situata all’equatore, l’Indonesia ha un clima caldo umido con temperature medie di circa 28°C tutto l’anno. Vi sono due stagioni distinte:
la stagione secca che va da aprile ad ottobre
la stagione monsonica che va da novembre a marzo con piogge prevalenti in gennaio e febbraio. La differente altitudine e l’enorme estensione dell’arcipelago influiscono notevolmente sulle caratteristiche del clima: sopra i 1000 m la temperatura non è mai molto elevata e di notte fa freddo. In genere il clima tende ad essere più caldo e umido di giorno e più temperato la notte.

caratteristiche meteo e stagionali a Bali

Bali ha un clima tropicale con temperature che rimangono elevate e costanti tutto l’anno, con una temperatura media di 30°C a luglio e agosto, e 34°C a marzo e aprile [3]. Bali vive una stagione delle piogge da novembre a marzo, con piogge occasionali durante la stagione secca da aprile a ottobre [1]. I mari di Bali sono caldi e permettono di fare il bagno tutto l’anno, con temperature medie che vanno dai 27 ai 29 gradi Celsius [1]. Bali riceve una media di 1.700 mm di pioggia all’anno, con la regione meridionale che è la meno piovosa e le regioni interne e settentrionali più soggette a forti piogge [1]. Il periodo migliore per visitare Bali è durante la stagione secca da aprile a settembre, con luglio e agosto i mesi meno piovosi [2]. I visitatori dovrebbero portare con sé vestiti leggeri e fibre naturali, un cappello, una giacca leggera,

References: [1] Clima Bali: temperatura, precipitazioni, quando andare [2] Bali, quando andare: il periodo migliore per visitare l’ … [3] Il periodo migliore per un viaggio a Bali

caratteristiche meteo e stagionali a jakarta

Jakarta ha un clima monsonico tropicale con due stagioni distinte basate sui modelli di precipitazioni [1][3]. La stagione secca va da giugno a settembre ed è ideale per attività all’aperto con giornate prevalentemente soleggiate e umidità moderata [1]. D’altra parte, la stagione delle piogge va da gennaio ad aprile e può causare disagi con piogge intense e umidità elevata [1][3]. Gennaio è il mese più piovoso con 300 mm di pioggia, mentre agosto è il più secco con solo 43 mm [3]. Il periodo migliore per visitare Jakarta è durante la stagione secca quando le temperature rimangono elevate ma con minore umidità e precipitazioni non significative [1]. Da ottobre a dicembre offre anche un clima più mite con occasionali piogge leggere. Tuttavia, da dicembre a marzo dovrebbero essere evitati a causa delle forti piogge [3]. I visitatori devono prestare attenzione alle fluttuazioni di temperatura tra luoghi interni ed esterni, soprattutto durante la stagione secca [1]. Le temperature medie vanno da un minimo di 22°C ad un massimo di 31°C [1].

References: [1] Quando andare a Jakarta: clima, temperature e stagioni [2] Clima Indonesia: temperature, precipitazioni, soleggiamento [3] Il clima di Jakarta: quando andare a Jakarta (Giacarta)

Quali conseguenza ha il cambiamento climatico sulle stagioni ed il clima?

Alcuni esempi:
Sarebbero almeno 115 le piccole isole del grosso arcipelago dell’Indonesia che probabilmente in futuro si troveranno sott’acqua o quasi. È l’innalzamento del livello del mare a causare il fenomeno, un innalzamento procurato dai cambiamenti climatici in corso.

Costa settentrionale dell’isola di Giava a rischio
Diversi istituti, tra cui l’Agenzia nazionale per la ricerca e l’innovazione (BRIN) dell’Indonesia, calcolano che basterà un aumento di un metro del livello del mare per provocare una inondazione permanente della costa settentrionale dell’isola di Giava. Parliamo di uno dei luoghi con la densità di popolazione più alta del mondo.
Già oggi l’innalzamento del mare ha provocato l’affondamento di diverse parti di piccole isole. Gli scienziati credono che con l’innalzamento del mare, ci saranno onde più grandi che non faranno altro che “ridisegnare” le coste. I sedimenti terrestri delle stesse coste, poi, cadranno in mare causando inondazioni in altre aree.

Le isole indonesiane che vedono l’innalzamento marino più veloce:
– L’isola di Rondo, che si trova nello stretto di Malacca, ha perso 1856 m² di Terra ogni anno dal 1993 al 2009. In questa zona la velocità dell’innalzamento del livello del mare è stata in questi anni di 1,3 mm all’anno.
– Nell’isola di Berhala, nella parte centrale dello stesso Stretto di Malacca, si è registrata una velocità di innalzamento di 3,46 mm all’anno;
– Sull’isola di Nipah, vicino Singapore, c’è stata una velocità di innalzamento di 3,48 mm all’anno.
Queste due isole hanno perso, rispettivamente, 3178 m² e 3409 m² di costa all’anno dal 1993 al 2009.

Prendendo in considerazione solo cinque piccole isole remote dell’Indonesia, gli scienziati calcolano che, in soli 10 anni, si è avuta una riduzione del territorio di 0,005 chilometri quadrati a 0,09 chilometri quadrati, una superficie paragonabile a quella di 13 campi da calcio. Si tratta di calcoli effettuati anche tramite immagini satellitari. Gli scienziati spiegano che ormai i danni al clima sono irreversibili e che il livello del mare aumenterà comunque di un range che dovrebbe andare da 0,6 m a 1,1 m entro il 2100.
Questo non vuol dire che si debba stare con le mani in mano: sforzi di mitigazione possono essere fatti. Ad esempio si possono piantare diversi alberi, tra cui il pino marittimo, sulle isole con le strutture sabbiose, per ridurre l’erosione e migliorare la compattezza del suolo.

Quali sono le caratteristiche dell’ambiente delle aree meta del tuo viaggio?

Leggi e approfondisci sui diversi ambienti e scegli come organizzare il tuo soggiorno a seconda i tuoi interessi:

Pagoda Beside Body Of Water

L’Indonesia è un arcipelago situato al largo delle coste del Sud-Est asiatico, che si estende per 5100 km da est a ovest e 1800 km da nord a sud, con circa 17.500 isole, di cui oltre 15.000 disabitate [1]. Le isole maggiori sono caratterizzate da montagne vulcaniche ricoperte da fitte foreste, che digradano verso pianure costiere ricoperte da paludi acquitrinose che, a loro volta, lasciano spazio a mari poco profondi e barriere coralline. Il Paese confina con la Malesia nella parte settentrionale del Borneo e con la Papua Nuova Guinea nel centro della Nuova Guinea. Il Paese è soggetto a disastri naturali a causa della sua posizione all’intersezione delle placche tettoniche del Pacifico e dell’Eurasia [2]. L’Indonesia ha un clima tropicale o equatoriale, caratterizzato da una stagione umida (da ottobre ad aprile) seguita da una stagione secca (da maggio a settembre). Il tasso di umidità in alcuni periodi può raggiungere l’80% e la temperatura oscilla tra i 26 e i 30 gradi Celsius durante tutto l’anno [2]. L’Indonesia ha una distribuzione della popolazione disomogenea: alcune aree sono sovrappopolate, come Giava e Bali, mentre altre sono praticamente disabitate a causa di fattori ambientali come la malaria [3].

Elenco delle isole più importanti con le loro caratteristiche
      Sumatra: l’isola delle miniere d’oro e d’argento presenti nel territorio in grandi quantità. Famosa per il cibo terroso e il caffè.
     Giava: La principale isola esportatore di riso dell’arcipelago.
     Giacarta.
     Borneo Famoso pe le oltre 360 spezie coltivate. Ricco di flora, fauna e gli animali più selvaggi!
     Sulawesi Conosciuta per l’arte di costruire imbarcazioni di tradizione centenaria; famosa per la vita marinara;
     Nuova Guinea occidentale L’isola dei bei paesaggi, delle attività avventurose come la speleologia e il salto dalla scogliera


Quali malattie posso trovare in Indonesia? Quali sono i rischi reali (marzo 2023)

Quali le malattie presenti e quali le pratiche preventive e le vaccinazioni da fare?

JAVA

In Indonesia, i viaggiatori possono rischiare il contagio con varie malattie infettive tra cui come la febbre dengue, la febbre tifoide, l’epatite A e B, l’encefalite giapponese e la rabbia, che sono endemiche del paese [2]. La malaria è presente anche in alcune aree durante tutto l’anno, con il rischio più elevato a Sumba e Papua [2]. Inoltre, l’Indonesia è soggetta a malattie trasmesse per via fecale-orale, come la diarrea del viaggiatore, il colera, l’amebiasi e la shigellosi [1]. Si consiglia inoltre ai viaggiatori di prendere precauzioni contro le malattie emorragiche virali [1]. Si raccomanda ai viaggiatori di consultare i propri operatori sanitari o le cliniche di medicina di viaggio per consigli sulle vaccinazioni e la profilassi antimalarica [2].

BALI

Bali è nota per avere un alto rischio di febbre dengue, che è una malattia simil-influenzale trasmessa dalle zanzare [2][3]. La malaria è presente anche in alcune zone dell’Indonesia, tra cui Bali, ma il rischio è basso e si consiglia la profilassi [2]. Anche la febbre tifoide e l’epatite A sono prevalenti e si consiglia ai viaggiatori di farsi vaccinare prima di recarsi a Bali [2]. Malattie trasmesse dalle zanzare come la chikungunya e il virus Zika sono presenti anche a Bali, secondo [3]. Inoltre, i viaggiatori possono sperimentare malattie gastrointestinali come la diarrea del viaggiatore e la dissenteria a causa di cibo e acqua contaminati [3]. I visitatori sono incoraggiati a prendere precauzioni per evitare le punture di zanzara e praticare abitudini alimentari e idriche sicure per prevenire le malattie. Consultare un medico se i sintomi persistono è consigliato anche in caso di malattia.

SUMATRA

Secondo le informazioni fornite dal CDC e dall’OMS, i viaggiatori a Sumatra dovrebbero prendere precauzioni contro varie malattie infettive, tra cui febbre dengue, malaria, tifo e rabbia [2]. Il rischio di malaria a Sumatra è considerato da moderato ad alto e si raccomanda la profilassi antimalarica [1]. Inoltre, i visitatori di Sumatra possono incontrare altre malattie trasmesse dalle zanzare come la chikungunya e il virus Zika [3]. Si raccomanda ai viaggiatori di consultare i propri operatori sanitari o le cliniche di medicina di viaggio per consigli sulle vaccinazioni e la profilassi antimalarica prima di recarsi a Sumatra. Anche le abitudini alimentari e idriche sicure e le precauzioni contro le punture di insetti dovrebbero essere praticate per prevenire le malattie.

Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie”  monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti in Indonesia. La nostra esperienza diretta in diverse aree del  paese conferma la presenza di una serie di malattie endemiche sulla maggior parte del territorio, comprese le grandi città.

Malaria: (clicca qui)

La malaria, malattia causata dal Plasmodio, è trasmessa dalle zanzare Anopheles e rappresenta un grave problema di salute pubblica in molte delle isole indonesiane.

Diarrea del viaggiatore: (clicca qui)

La diarrea del viaggiatore è tra le malattie più comuni durante i soggiorni in  Circa il 60% dei viaggiatori nel paese soffrono di queste fastidiose forme infettive intestinali. Può essere causata da vari agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti. Potrebbe essere opportuno l’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione.

Colera: (clicca qui)

Il colera è una malattia infettiva acuta, presente con diversi focolai in molte isole indonesiane. Sviluppatosi da tempo anche nelle grandi isole, si è diffuso a Jakarta, Sumatra, Java, Borneo, Selayari, ed altre parti del paese. Si è sviluppata  trasmessa attraverso acqua e cibo contaminati. Importante l’assunzione del vaccino orale per il colera / diarrea del viaggiatore prima di partire.

HIV/AIDS:

L’HIV/AIDS è un problema di salute pubblica nel paese. Secondo i CDC, il tasso di prevalenza dell’HIV in diverse isole Indonesiane  è del 3,5%. E’ importante fare attenzione ad i rapporti sessuali con diversi partner casuali ed è raccomandata la protezione e l’utilizzo del preservativo.

Dengue e arbovirosi: (clicca qui)

diversi focolai di febbre emorragica dengue sono presenti nella maggior parte delle isole. In particolare nelle isole densamente popolate e nelle cittadine e villaggi. Aumenta la presenza anche nelle aree interne delle isole. La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes. La malattia è molto diffusa nelle aree urbane.  La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.

Chikungunya:

Focolai epidemici di questa arbovirosi, simile alla dengue, si verificano sporadicamente in molte isole dell’arcipelago.

Tubercolosi (TB):

La TB è un’altra malattia presente in alcune isole dell’arcipelago indonesianoS sviluppata in particolare nei villaggi e nei sobborghi della grande città. Presenta un alto tasso di mortalità.

Rabbia: (clicca qui)

presenti casi diffusi nel paese in particolare in animali selvaggi. Attenzione alle scimmie e ai pipistrelli. Opportuno valutare i rischi per eventuale pratica vaccinale.

Neglected Tropical Diseases (NTD): (clicca qui)

Le NTD sono un gruppo di malattie trascurate che colpiscono le persone che vivono in povertà e in aree rurali. In Indonesia, le NTD includono la filariosi linfatica, l’oncocercosi e la schistosomiasi.

 


Covid Vaccine on Blue Surface

Vaccinazioni

Quale vaccinazione è obbligatoria per l’Indonesia  e come bisogna comportarsi?

FEBBRE GIALLA se…..

  • il vaccino della FEBBRE GIALLA
    – non è obbligatorio per tutti coloro che provengono da Europa, Nord America e Australia e non sono passati per Africa o America Centro Meridionale negli ultimi 6 mesi.
    – è obbligatorio per ogni persona (ad eccezione dei bambini di meno di sei mesi), proveniente per via aerea o marittima; senza il certificato di vaccinazione la persona viene isolata per un massimo di 6 giorni
    (i) se ha lasciato una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 6 giorni prima del suo arrivo, o
    (ii) se è passata in transito in una di quelle zone, fatta eccezione per quei passeggeri e membri dell’equipaggio che, per tutta la durata del loro transito in un aeroporto situato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, soggiornino negli edifici dell’aeroporto, posto che il medico dell’aeroporto consenta questa deroga, o
    (iii) se è arrivata con una nave che ha lasciato o toccato un porto situato in una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 30 giorni prima del suo arrivo in India, salvo che questa nave sia stata disinfestata conformemente alla procedura stabilita dall’OMS.
    (iv) se è arrivata con un aereo che, essendosi trovato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, non sia stato disinfestato conformemente alle disposizioni del Regolamento dell’India per la Navigazione aerea (Sanità pubblica), del 1954 o alle disposizioni raccomandate dall’OMS.I paesi e zone seguenti sono considerati a rischio di trasmissione:
  • Africa: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Congo, Costa d’Avorio, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo,Ruanda, Senegal, Sierra Leone, Sudan,Sud Sudan, Togo, Uganda.
  • America: Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Panama, Paraguay, Perù, Suriname, Trinità e Tobago, Venezuela. Nota: Quando un caso di febbre gialla viene segnalato in un paese diverso da quelli sopra menzionati, tale paese viene considerato dal Governo dell’India come area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia ed è aggiunto a questa lista.
    Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.(Aggiornamento Marzo 2023)

(Aggiornamento Marzo 2023)

Quali vaccinazioni sono consigliate per l’INDONESIA,  e come bisogna comportarsi?

Vaccinazioni consigliate:

devo fare la vaccinazione per la FEBBRE GIALLA per andare in Indonesia  (clicca qui)

La vaccinazione non é richiesta ne è raccomandata ad alcun viaggiatore proveniente dall’Italia, Europa, Nord America, Australia in quanto il virus non è presente in Asia e non esiste alcun rischio di contagio.

vaccinazione contro la DENGUE  (clicca qui)

La vaccinazione è raccomandata per tutti i viaggiatori al di sopra dei 9 anni di vita, per l’ingresso nelle diverse isole del paese. La Dengue è particolarmente diffusa durante ed al termine del periodo delle piogge. Essenziale richiedere il vaccino per soggiorni prolungati nelle aree a rischio arbovirosi.  DOVE SI EFFETUA? clicca qui

Altre vaccinazioni consigliate:

EPATITE A – per saperne di più….
FEBBRE TIFOIDE – per saperne di più….
Vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI
vaccinazione essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.
EPATITE B  per saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
MENINGITE MENINGOCOCCICA per saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
TETANO    per saperne di più…
POLIOMIELITE
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.


Malaria: situazione e prevenzione

C’è la malaria nel paese e cosa bisogna fare per non ammalarsi?

Che cosa é

La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria

Nel paese

  • Il rischio di malaria esiste tutto l’anno in tutte le aree dell’Indonesia orientale (province di Maluku,  Nord Maluku Utara, Nusa Tenggara  Est, Papua e Papua Ovest), compresa la città di Labuan Bajo e le isole di Komodo nella regione di Nusa Tenggara. Zone rurali di Kalimantan (Borneo), Nusa Tenggara  Ovest (comprende l’isola di Lombok), Sulawesi e Sumatra. Bassa trasmissione nelle aree rurali di Java, tra cui Pangandaran, Sukalumi e Ujung Kulong. Nessuno nelle città di Giacarta e Ubud, nelle aree di villeggiatura di Bali e Java, e nelle Isole Gili e nelle Mille Isole (Pulau Seribu).
    Segnalata resistenza alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina. Segnalata resistenza del P. vivax alla clorochina.(Aggiornato a Gennaio 2023)

 

Profilassi

Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg” è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo,cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.
Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.
Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.

Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?

In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali. leggi tutto…


Tradizioni, cibi, bevande locali

Quali sono alcune curiosità e quali le tradizioni maggiori del paese?
L’Indonesia è un Paese ricco di tradizioni e curiosità uniche. [1] Una tradizione interessante è quella dei grandi aquiloni volati nel cielo nella regione di Sanur a Bali, che sono considerati di grande importanza religiosa per i Balinesi. Un’altra tradizione è la coltivazione di un’alga a Lembongan, vicino a Bali, che è ricca di carragenina e utilizzata per produrre gelato e altri prodotti. La cucina Indonesiana è anche un aspetto molto importante della cultura locale, con il riso come alimento di base e le spezie ampiamente utilizzate. La festa di Galungan è una celebrazione importante a Bali, dove tutti gli dei sono creduti scendere sulla terra. [2] Inoltre, il Subak, un sistema di irrigazione tradizionale, è essenziale per la coltivazione del riso in Indonesia. [3] Infine, in Indonesia si alleva lo Zibetto, un animale simile al gatto. Un prodotto molto pregiato è il caffè coltivato all’interno di molte isole indonesiano.

vegetable salad on white ceramic bowls

Quali sono i 10 cibi tradizionali di maggior interesse?

Dieci dei cibi tradizionali più famosi dell’indonesia:

In Indonesia ci sono molti piatti tradizionali che vale la pena provare. Alcuni dei più popolari sono elencati di seguito:

  • Manzo Rendang
  • Satay indonesiano
  • Bakso
  • Nasi Goreng
  • Mie Goreng
  • Gudeg
  • Gado Gado

Questi sono piatti tradizionali tipici dell’arcipelago. Oltre a questi piatti, ce ne sono molti altri che vale la pena assaggiare. La cucina indonesiana è nota per l’uso di spezie ed erbe fresche, che rendono il cibo delizioso e unico .
Alcuni piatti popolari che vale la pena provare sono il sate ayam/kambing, il sate padang e l’ayam bakar taliwang. Il sate ayam/kambing è grigliato con salsa di soia dolce kecap manis sul fuoco caldo della carbonella, il sate padang è originario di Padang, Sumatra, ed è noto per il suo mix di spezie, mentre l’ayam bakar taliwang è un piatto di pollo piccante alla griglia originario di Lombok.

 

Quali le bevande della tradizione che possiamo provare ed assaggiare durante il soggiorno?

I numerosi e deliziosi piatti indonesiani stanno guadagnando popolarità nei Paesi asiatici e a livello globale. Ma spesso si dimenticano le bevande locali, altrettanto rinfrescanti e culturalmente significative, che accompagnano la vita dei locali da decenni, se non da secoli. Scoprite le bevande locali che tutti gli indonesiani amano (e che amerete anche voi!)

Bajigur
Il Bajigur è una bevanda calda tradizionale della popolazione Sundanese di Giava occidentale, in Indonesia. La bevanda è a base di latte di cocco, zucchero Aren, zenzero, un po’ di sale e, a volte, foglie di pandan o caffè. Questa bevanda tradizionale è particolarmente popolare negli altopiani di Giava Occidentale, dove la temperatura è spesso gelida, poiché gli ingredienti della bevanda hanno un effetto riscaldante naturale. Il bajigur viene consumato anche come bevanda medicinale, nota per aiutare a ridurre il dolore dell’artrite, migliorare la circolazione sanguigna e trattare i problemi digestivi.

Bajigur fresco Jamu
Questa bevanda tradizionale a base di erbe proviene dalle antiche civiltà di Giava e ha un’ampia varietà di ricette. La sua efficacia nel trattamento di varie malattie ha superato la prova del tempo, rendendo questa bevanda ampiamente consumata dalla popolazione locale. Il Jamu può essere formulato con combinazioni di ingredienti naturali, da semi, radici, fiori, frutti e foglie, a seconda dei benefici attesi. Oggi il Jamu può ancora essere acquistato in alcuni mercati tradizionali. Alcuni estratti sono prodotti in polvere e possono essere preparati comodamente a casa. Anche molte medicine moderne indonesiane si basano sugli ingredienti e sul concetto di Jamu.

Temulawak
Molto prima che le bibite americane entrassero nell’arcipelago indonesiano, all’inizio degli anni ’80 la nazione ha già apprezzato la propria bevanda gassata tradizionale. Il temulawak gassato si ottiene dalla pianta dello zenzero di Giava (Curcuma xanthorrhiza), un rizoma noto per le sue proprietà antinfiammatorie e diuretiche. Questa bevanda dal sapore dolce si trova ancora nei ristoranti tradizionali, solitamente servita con ghiaccio per un effetto rinfrescante.

Arak Bali
L’Arak è l’acquavite tradizionale di Bali fermentata dal riso bianco. Questa bevanda alcolica è stata originariamente utilizzata per rituali e cerimonie tradizionali, prima di essere ampiamente consumata e prodotta modernamente. Oggi, questa bevanda è un souvenir popolare tra i turisti internazionali da portare a casa, grazie al suo gusto unico e al suo significato culturale. Più che una bevanda alcolica ricreativa, l’arak Bali viene consumato anche per riscaldare il corpo durante il freddo e per alleviare la nausea.

Brem
Tradizionale bevanda alcolica amata per il suo sapore dolce, il Brem è originariamente un’offerta utilizzata per le cerimonie nei templi balinesi, a volte in sostituzione del sangue. La bevanda è formulata utilizzando ketan nero e/o bianco (riso glutinoso) fermentato. Il brem viene consumato anche come spuntino solido in alcune zone di Giava. Ha un contenuto alcolico che varia dal 10 al 25%, inferiore a quello del suo omologo arak Bali.

caffè uwak Es Cendol o Dawet
Questa rinfrescante bevanda fredda non è solo una delle preferite in Indonesia, ma anche in altri Paesi del sud-est asiatico. La bevanda è caratterizzata da gelatine verdi simili a vermi, fatte di farina di riso e foglie di pandan. Per preparare la bevanda, le gelatine vengono immerse nel latte di cocco mescolato con zucchero di palma e ghiaccio. La bevanda fredda può essere servita come dessert o spuntino, preferibilmente a mezzogiorno, quando la temperatura è elevata.

Wedang Ronde
Il Wedang ronde è un dolce caldo tradizionale adatto alle notti fredde o ai giorni di pioggia. Contiene palline di riso glutinoso ripiene di arachidi e imbevute di succhi di zenzero e citronella mescolati con zucchero. Alcuni studi suggeriscono che questa bevanda provenga da un’antica dinastia cinese prima di essere portata nell’arcipelago e modificata a piacimento dai locali. wedang ronde caldo

Es Kelapa Muda
L’Es Kelapa Muda (ghiaccio di cocco giovane) è una bevanda da spiaggia popolare in molti Paesi tropicali, ma la bevanda al cocco indonesiana ha caratteristiche uniche. Il ghiaccio di cocco viene spesso servito con zucchero di palma o zucchero bianco, succo d’arancia, limone o latte condensato dolce. La noce di cocco giovane ha anche una polpa spessa che si può raschiare dall’interno della noce di cocco.

Ghiaccio di cocco giovane sulla spiaggia Es Doger

Questo dessert colorato è composto da perle di tapioca rossa, avocado, manioca fermentata, riso glutinoso nero, jackfruit, sciroppo rosa e pane a cubetti. Il liquido principale è il rinfrescante ghiaccio a base di latte di cocco. I clienti possono scegliere quali ingredienti includere o optare per tutti. Questo dessert si trova in molte città indonesiane, venduto nei carretti dei venditori o anche nei ristoranti.

 

Quali sono le mete culturali e turistiche di maggior interesse del paese meta del mio viaggio?

Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?

Capitale: Jakarta

Meteo http://it.weather.yahoo.com/asia/Indonesia/http://www.tv5.org http://www.ssec.wisc.edu

Lingua: Bahasa Indonesia (ufficiale), Giavanese, Inglese

Moneta: Rupia indonesiana

Fuso orario: GMT +6 +7 +8

Storia,Economia,Cultura: https://www.cia.gov http://www.britannica.com

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it

 


Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio

Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?

Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio …leggi tutto

Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?

Zanzare & co. – Come proteggersi :  le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni ……leggi tutto

Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?

Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se  … leggi tutto

Come devo fare ad evitare il mal di montagna?

E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue … leggi tutto

Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it


In valigia

Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.

 

Indonesia – Java, Sumatra, Bali, Kalimantan e altre isole – Scheda Paese Leggi tutto »

India – Scheda Paese old

                                                           

Consigli brevi per chi viaggia nel paese

Cosa devo fare quando vado in India?
L’India è un vero e proprio continente, il Sub Continente Indiano, formato da diversi Stati, ognuno amministrativamente autonomo. E’ un paese ricco di meravigliosi paesaggi, di ambienti diversi l’uno dall’altro. Popolato da oltre 1 miliardo di persone che si accalcano ovunque. Il viaggio è tutto da godere e da vivere. Devi proteggere la tua salute seguendo i consigli e preparando il viaggio adeguatamente.

In tutto il Sub Continente Indiano proteggiti dalle punture delle zanzare, portatrici di virus ed in alcune aree anche di malaria. Utilizza repellenti efficaci, anche naturali. Dengue, Chikungunija e altri virus sono presenti un pò ovunque, seguendo la stagionalità dei monsoni. La malaria è presente negli altopiani ma anche nelle grandi città. Durante la stagione monsonica, in diverse aree del paese proteggetevi dalla Encefalite Giapponese. Non è necessaria la vaccinazione contro la Febbre Gialla provenendo dall’Italia, dall’Europa e dal Nord America. Il virus della Febbre Gialla non è presente in Asia. Il virus SARS-CoV-2 continua a diffondersi con nuove varianti molto diffusive. Da sempre focolai di colera sono presenti  anche nelle grandi città e diffusi in particolare durante il periodo dei monsoni. Consigliato il vaccino orale – DUKORAL.

Come faccio ad avere una informazione sanitaria corretta per andare in India?
Chiedi pure una consulenza per conoscere bene problemi e soluzioni  – dottor Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo

gray concrete statue under blue sky during daytime


Alert sanitari

Quali sono le epidemie attuali in India?
MARZO 2023: COVID-19 – sottovariante ARTURO

La nuova variante di Omicron XBB.1.16 denominata Arturo dall’inizio del 2023 circola in oriente. In particolare in India la situazione è divenuta critica nel marzo 2023 dopo un mese di crescita esponenziale.
In tutto il mondo abbiamo assistito nei primi mesi del 2023 ad una diminuzione di casi di Covid, in particolare dei ricoveri in terapia intensiva ed anche dei decessi. Tutti noi abbiamo pensato che non avremo più sentito parlare di nuove varianti e nuove ondate. Ma non è così. L’ultima ondata della nuova variante Omicron arriva dall’India. Si chiama Arturo, dal nome di una delle stelle più luminose del firmamento. E’ del tipo Omicron (XBB.1.16) e ha fatto quadruplicare i contagi rispetto alla variante precedente, addirittura dal mese di febbraio 2023 quando questa ennesima variante di Omicron ha iniziato a circolare. Ora, per necessità, è scattata l’allerta in Europa e negli USA. Secondo OMS negli ultimi 28 giorni sono stati registrati quasi 3,6 milioni di nuovi casi di Covid con oltre 25 mila decessi in India. E i morti sono sempre tanti, nonostante l’aumento delle difese immuni determinate dalla diffusione del virus e dalle campagne di vaccinazioni. Si ritiene che i numeri descritti possano essere sottostimati per l’abbassamento della sorveglianza della pandemia in tutto il mondo. Il trend in ribasso sembra comunque essere confermato anche dai dati sui ricoveri: i report sulla pandemia a livello globale mostrano su un campione di 42 Paesi dal 20 febbraio al 19 marzo 2023 una riduzione del 9% dei nuovi ricoveri e del 5% degli ingressi in Terapia intensiva. Questi dati fotografano una situazione in cui poche persone effettuano i test per il Covid, nonostante sintomi respiratori. L’incidenza dei casi è sicuramente più ampia in chi mostra sintomi, senza recarsi in ospedale. In questo contesto di minore attenzione al Covid-19 giunge Arturo che diventa l’osservato speciale dell’OMS.
Si tratta di una ricombinante di BA.2.10.1 e BA.2.75 e condivide una mutazione (F486P) con XBB.1.5, a cui attualmente sono riconducibili il 45% delle sequenze depositate nel mondo.
Come le altre varianti più recenti di Omicron il virus ha imparato a eludere ancora maggiormente le difese immunitarie manifestando un aumento della trasmissibilità e maggiore patogenicità. Al momento, riferisce l’Oms, Arturo è stata segnalata in 21 Paesi. Ma non ci sono indicazioni di un aumento dei ricoveri, degli accessi in Terapia intensiva o dei decessi.
Per il momento non ci sono evidenze che Arturo possa causare forme d’infezione più gravi. Ma l’allerta e l’invito alla cautela da parte delle autorità sanitarie resta alto in tutto il mondo.
Quali sono i sintomi di Arturo?
Da quando Omicron ha iniziato a circolare, si sono moltiplicate le sue sotto varianti con grande rapidità. I sintomi che si presentano sono simili: le varianti Omicron colpiscono soprattutto le alte vie respiratorie con febbre, tosse e altri sintomi simil influenzali. Mai all’inizio della stagione primaverile si erano manifestati tanti casi di malessere respiratorio, anche se spesso piuttosto blando. Mal di testa, affaticamento, starnuti e mal di gola sono i sintomi dominanti.

Tutto questo è la conferma che il virus è molto instabile e che riesce a superare continuamente tutte le barriere messe in piedi dall’organismo a sua difesa. Questa caratteristica non si esaurirà in breve tempo, ma permetterà di creare nuove varianti in grado di schivare l’immunità e di mantenere alta la circolazione virale”.

MARZO 2023: CHIKUNGUNYA

Casi della febbre virale emorragica, particolarmente acuta, sono stati segnalati negli altopiani centro meridionali del Sub Continente Indiano. I casi sono continuati durante tutto l’anno dall’ottobre 2022 e si sono mantenuti per il persistere delle piogge durante la stagione invernale del 2022. La lotta alla zanzara, la protezione ambientale, l’utilizzo di repellenti efficaci e l’utilizzo delle zanzariere costituiscono la prima linea efficace di protezione.

MARZO 2023: MALARIA

L’innalzamento progressivo delle temperature e dell’umidità, dopo il periodo invernale fresco e con poche zanzare, porta all’aumento della diffusione della Anopheles con il propagarsi di malattie di origine parassitario (Plasmodio). Dopo un progressivo abbassamento di casi di malaria dal 2015 al 2019 e dopo 3 anni di pandemia Covid-19, in modo anomalo si è verificato un aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 1800 metri.
Nella regione dell’Asia sudorientale, per l’OMS, tre paesi continuano a rappresentare il 98% del totale dei casi segnalati nella regione. L’India con il 58% di casi rappresenta il primo paese dell’area, seguita dall’ Indonesia, con il 30% ed il Myanmar con il 10%. Secondo il WMR 2019, l’India rappresentava il 3% del carico globale della malaria nel mondo. Nel 2019, nonostante il paese mostrasse il più alto carico di malaria della regione SEA, mostrava anche una importante riduzione dei casi di malaria segnalati del 49% e dei decessi del 50,5% rispetto al 2017. I mancati controlli del territorio ed anche l’attenzione delle persone durante la pandemia ha contribuire a far nuovamente diffondere e crescere i casi di malaria nella maggior parte dei paesi. Sia nelle grandi pianure del nord che nelle grandi città, ma anche lungo gli altopiani centro meridionali ed in tutti i paesi rivieraschi.

Il fenomeno é presente ed è cresciuto nel triennio del Covid-19. Chi si reca in India deve informarsi delle aree di presenza della zanzara Anopheles, difendersi dalla puntura delle zanzare e non esporsi al rischio di puntura.

FEBBRAIO 2023: ADENOVIROSI – malattie respiratorie superiori. Mortalità elevata nei bambini fino a 9 anni.

Si mantiene elevato anche il numero dei casi di morbillo presenti nella maggior parte delle province del paese.


Clima, meteo salute e ambiente

 Quale è il meteo e le previsioni del tempo a breve in India ?

Clicca qui per la situazione meteorologica e le previsioni a breve: Previsioni Meteo in tempo reale

Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie in India?

L’India presenta diverse stagioni nell’arco dell’anno, cambiamenti climatici permettendo. Le principali stagioni, modificate da nord a sud del sub continente indiano, possono dividersi in: stagione invernale; stagione primaverile; stagione estiva; e la stagione monsonica (delle piogge).
Stagione invernale (novembre-febbraio): La stagione invernale in India è caratterizzata da temperature fredde e secche.
            Gli stati settentrionali dell’India manifestano temperature molto basse, spesso sotto lo zero. I cieli sono limpidi e il clima è secco. In alcune regioni, come la valle del fiume Gange, la nebbia è un fenomeno tipico e comune durante l’inverno. Le temperature sono particolarmente rigide nel nord e nella regione pre-Hymalaiana ed Hymalaiana.  Nella capitale New Delhi oscillano tra i 6 °C ed i 21 °C.
            Gli stati centro meridionali dell’India mantengono situazioni di instabilità e temperature più miti ed umide.

            Stagione primaverile (marzo-aprile): La stagione primaverile in India è caratterizzata da temperature piacevoli e clima secco.  Il tempo migliora anche negli stati del sud. È una buona stagione, in genere, per visitare il paese, in quanto il clima generalmente è mite.  La maggior parte dei territori è ancora verde dopo la stagione delle piogge.

           Stagione estiva (maggio-giugno): La cosiddetta stagione estiva in India è caratterizzata dal cambio dei venti che cominciano a spirare dall’oceano verso i contrafforti Hymalaiani.  Le temperature si alzano sempre di più ed il clima diventa caldo ma ancora secco.  In alcune regioni, come lo stato del Rajasthan e le immense pianure del nord, le temperature possono raggiungere i 45°C. La stagione estiva non è favorevole per visitare la maggior parte degli stati indiani, in particolare del nord. Alcune regioni del centro e del sud del paese possono essere visitate durante questo periodo.

           Stagione “monsonica” delle piogge (luglio- ottobre): E’ la stagione caratterizzata da forti piogge ed umidità molto elevata. Questa stagione è importante e necessaria per l’agricoltura e la maggior parte delle regioni dell’India diventa verde e lussureggiante. Le piogge possono essere causa di alluvioni e di frane in molte parti del paese.

La presenza di malattie, in particolare quelle trasmesse da insetti quali le zanzare, segue l’azione delle stagioni e della raccolta delle acque in acquitrini, dove la riproduzione degli insetti è condizionata dalla temperatura e dall’umidità.
Le regioni del centro sud mantengono le condizioni di riproduzione degli insetti, ed in particolare delle zanzare durante la maggior parte dei mesi dell’anno. L’area sud-orientale è spesso battuta, negli ultimi anni, da forti cicloni oceanici.

Nel Sub Continente Indiano la presenza di malattie, endemie ed il riaccendersi di focolai epidemici è legato alle diverse stagioni ed anche alla presenza di insetti e di animali, serbatoi di malattia, e ad eventi meteorologici particolarmente forti.
Nella stagione estiva, caratterizzata dal cambio dei venti, da alisei ai monsoni, con periodi di caldo estremo, in particolare al nord ed in diversi altopiani centrali del paese, le malattie più comuni sono caratterizzate da diarrea, inizio della diffusione dei focolai di colera, diffusione di malattie da microrganismi alimentari, quali febbre tifoide ed epatiti, colpi di calore e malattie cardio vascolari da calore, picchi di morbillo e varicella e diffondersi di alcuni tipi di meningite.
La stagione monsonica, in particolare all’inizio del periodo piovoso, è caratterizzata da malattie delle vie aeree superiori, con la crescita di tutte la malattie trasmesse da insetti vettori, ed in particolare dalle zanzare: Anopheles per la malaria. Sono nelle pianure del nord del paese, ma esistono anche focolai nella capitale New Delhi, negli altopiani centrali, nelle zone interne e costiere del sud del paese. I diversi tipi di Aedes vettori di arbovirosi quali Dengue e Chikungunya, sono presenti soprattutto nelle grandi città. Il serbatoio è l’uomo, e il fenomeno é in crescita esponenziale negli ultimi anni; l’insetto Culex per Encefalite Giapponese é presente nelle pianure del nord del paese, ma si é diffuso anche negli altopiani del centro-sud. Grave malattia non solo trasmessa da uccelli selvaggi da passo, ma anche da animali da cortile quali i maiali.
Durante la stagione monsonica sono in netto aumento le malattie da diffusione di microparticelle fecali o residui urinari quali Febbre Tifoide, Colera, Leptospirosi, l’epatite virale A e le infezioni gastrointestinali da enterobatteri o da virus intestinale.
Nella stagione invernale, in particolare al nord del paese, ci sono infezioni respiratorie virali e batteriche e le prime forme di influenza che giungono dalle aree dell’estremo oriente dell’Asia.
È essenziale adottare comportamenti di attenzione, e prepararsi portando farmaci adeguati, consigliati dagli esperti e dopo aver eseguito un giusto protocollo di vaccini a protezione della salute dell’organismo.  

Quali conseguenza ha il cambiamento climatico sulle stagioni ed il clima dell’India?

Il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sulle stagioni e sul clima dell’intero Sub Continente Indiano. Sta influenzando da tempo i cambiamenti delle stagioni con conseguenze sulla produzione agricola e sulla salute umana per l’aumento di malattie infettive, soprattutto a trasmissione da insetti. Secondo una ricerca commissionata dalla Banca Mondiale, l’India sta vivendo un clima sempre più caldo, in particolare nella stagione pre-monsonica,  il che potrebbe portare a ondate di calore senza precedenti. I  modelli di precipitazione ci danno aree di grave siccità con esaurimento delle risorse idriche sotterranee e cambiamenti nel flusso dei fiumi Indus, Gange e Brahmaputra [1], a cui seguono improvvisi uragani con inondazioni e distruzione completa dei raccolti.  Inoltre, l’India è particolarmente vulnerabile all’aumento del livello del mare e agli eventi meteorologici sempre più frequenti e intensi. Il cambiamento climatico può anche aumentare il rischio di malnutrizione e disturbi correlati alla salute, come il nanismo infantile.  La formazione di programmi come “Skill India” potrebbe addestrare 400 milioni di persone in settori tra cui lo sviluppo sostenibile.

Un esempio è l’inquinamento atmosferico a Nuova Delhi e Mumbay.
Nuova Delhi, Mumbay ed altre grandi città indiane stanno attraversando da diversi anni una situazione caratterizzata da livelli “gravi” di inquinamento atmosferico con presenza di inquinanti che hanno raggiunto una situazione di pericolo negli ultimi mesi. I fattori che contribuiscono includono, oltre ad un eccessivo uso di carburanti per i trasporti, alcuni periodi di festa religiosa con l’uso di petardi accesi durante le celebrazioni del Diwali; la “combustione stagionale” (ma spesso vietata) delle stoppie e le condizioni meteorologiche avverse. In risposta all’attuale situazione di pericolo l’Autorità per la prevenzione e il controllo dell’inquinamento ambientale per la regione della capitale nazionale di Delhi (NCR), ha dichiarato un’emergenza sanitaria pubblica per l’NCR. Ma l’inquinamnto rimane elevato in qualsiasi periodo dell’anno. Si consiglia ai viaggiatori che soffrono di malattie respiratorie croniche di prendere precauzioni ragionevoli per ridurre al minimo la loro esposizione a livelli elevati di inquinamento atmosferico.
Oltre a imporre misure che devono essere prese per combattere l’inquinamento a Delhi, le autorità consigliano a tutti , in particolare ai bambini, agli anziani e a coloro che sono altrimenti vulnerabili, di ridurre al minimo l’esposizione agli alti livelli di inquinamento, compresa la limitazione dell’esercizio fisico all’aperto, fino a quando i livelli di inquinamento diminuiscono.

black-and-yellow auto rickshaw on roadConsigli per i viaggiatori
Si consiglia di prendere precauzioni ragionevoli per ridurre al minimo l’esposizione a livelli elevati di inquinamento atmosferico: limitare il tempo trascorso all’aperto; limitare l’esercizio fisico all’aperto.
Public Health England (PHE) consiglia l’utilizzo di mascherine per il viso adeguatamente adattata che può fornire una certa protezione. Le mascherine sono disponibili in India, ma è bene portarsele dai paesi di origine. Sono consigliate mascherine conformi agli standard UE P2 o P3 o agli standard statunitensi N95 o N98.

L’inquinamento atmosferico può colpire tutti, comprese le persone sane. L’esposizione a breve termine (ore o giorni) a livelli elevati di inquinanti atmosferici può provocare il peggioramento o l’aggravamento di malattie respiratorie, cardiache o del sistema circolatorio preesistenti. L’esposizione a lungo termine (anni o tutta la vita) all’inquinamento atmosferico riduce l’aspettativa di vita aumentando i decessi per malattie cardiache o circolatorie e respiratorie e per cancro ai polmoni.
Se hai condizioni preesistenti che potrebbero renderti più vulnerabile agli effetti dell’inquinamento atmosferico e stai viaggiando in aree in cui i livelli di inquinamento atmosferico sono elevati, dovresti discutere i tuoi piani di viaggio con il tuo medico, seguire le precauzioni per ridurre al minimo la tua esposizione e portare con te scorte adeguate delle tue medicine abituali.

Quali sono le caratteristiche dell’ambiente dell’india?


Quali sono le malattie presenti in India? Quali sono i rischi reali (marzo 2023)

Quali le malattie presenti e quali le pratiche preventive e le vaccinazioni da fare per andare in India?

Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie”  monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti in India.

C’è la Malaria in India?: (clicca qui)    Il rischio di infezione esiste tutto l’anno in tutto il Paese, fatta eccezione per le aree ad altitudini >2500 metri. La maggior parte dei casi sono segnalati nelle aree di foresta negli stati di Madhya Pradesh, Maharashtra, Orissa, Gujarat, Rajasthan, Bihar e Karnataka. Le due specie principali in India sono Plasmodium vivax (50%) e P. falciparum (40%); P. malariae è stato riportato nell’India orientale (nello stato di Odisha) mentre P. ovale sembra essere estremamente raro se non del tutto assente.

C’è l’Encefalite Giapponese in India: Dal 2017, nello stato dei Maharashtra, sono stati confermati oltre 30 casi di Encefalite Giapponese. Da allora la tendenza è stata all’espansione dell’area di diffusione del virus e la sua capacità di adattarsi, anche in aree non endemiche. I casi si manifestano sempre di più in aree non endemiche.

Posso soffrire di Diarrea del viaggiatore in India?(clicca qui)
da ceppi ETEC (Enterotoxigenic E. coli). La diarrea del viaggiatore è tra le malattie più comuni durante i soggiorni in Kenya. Circa il 60% dei viaggiatori nel paese soffrono di queste fastidiose forme infettive intestinali. Può essere causata da vari agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti. Potrebbe essere opportuno l’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione.

C’è il Colera in India e come mi proteggo?: (clicca qui)
Il colera è una malattia infettiva acuta, presente con diversi focolai in molte parti del paese.  Si è sviluppata attraverso acqua e cibo contaminati.

Esiste l’HIV/AIDS in India in caso di rapporti sessuali non protetti:
L’HIV/AIDS é un grave problema di salute pubblica nel paese.  E’ importante fare attenzione ai rapporti sessuali con diversi partner casuali ed è raccomandata la protezione e l’utilizzo del preservativo.

Le arbovirosi come la Dengue, la Chikungunja o lo Zika sono presenti in India? (clicca qui)

Focolai di febbre dengue si verificano regolarmente in tutto il territorio Indiano, in particolare nel periodo pre monsonico, all’inizio della stagione delle piogge e al termine di queste fino all’arrivo della stagione invernale al nord. Al centro sud la malattia è presente durante tutto l’anno.
In particolar modo sono presenti focolai nelle grandi città dove sono presenti le grandi concentrazioni di popolazione. La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes. La malattia è molto diffusa nelle aree urbane.
La prevenzione consiste nel porre attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.

Chikungunya:
Focolai epidemici di questa arbovirosi, simile alla dengue, si verificano in tutto il paese.

Casi di Tubercolosi si ritrovano durante i viaggi in India? (TB):
La TB è un’altra malattia importante in India, sviluppata in particolare nei villaggi e nei sobborghi della grande città. Presenta un alto tasso di mortalità. Secondo l’OMS, India ha la seconda più alta incidenza di TB in Asia.

Ci sono casi di rabbia canina o di altri animali in India?: (clicca qui)
presenti casi diffusi nel paese in particolare in animali selvaggi. Opportuno valutare i rischi per eventuale pratica vaccinale.

E’ presente la filaria, o la schistosomiasi (bilarzia) o oncocerca, la cecità dei fiumi in India?
(NTD)
: (clicca qui)

Le NTD sono un gruppo di malattie trascurate che colpiscono le persone che vivono in povertà e in aree rurali. In India, le NTD includono la filariosi linfatica, l’oncocercosi e la schistosomiasi.

Queste sono alcune delle principali malattie presenti in India.


Covid Vaccine on Blue Surface

Vaccinazioni

Quale vaccinazione è obbligatoria per l’India  e come bisogna comportarsi?

FEBBRE GIALLA se…..

  • il vaccino della FEBBRE GIALLA
    – non è obbligatorio per tutti coloro che provengono da Europa, Nord America e Australia e non sono passati per Africa o America Centro Meridionale negli ultimi 6 mesi.
    – è obbligatorio per ogni persona (ad eccezione dei bambini di meno di sei mesi), proveniente per via aerea o marittima; senza il certificato di vaccinazione la persona viene isolata per un massimo di 6 giorni
    (i) se ha lasciato una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 6 giorni prima del suo arrivo, o
    (ii) se è passata in transito in una di quelle zone, fatta eccezione per quei passeggeri e membri dell’equipaggio che, per tutta la durata del loro transito in un aeroporto situato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, soggiornino negli edifici dell’aeroporto, posto che il medico dell’aeroporto consenta questa deroga, o
    (iii) se è arrivata con una nave che ha lasciato o toccato un porto situato in una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 30 giorni prima del suo arrivo in India, salvo che questa nave sia stata disinfestata conformemente alla procedura stabilita dall’OMS.
    (iv) se è arrivata con un aereo che, essendosi trovato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, non sia stato disinfestato conformemente alle disposizioni del Regolamento dell’India per la Navigazione aerea (Sanità pubblica), del 1954 o alle disposizioni raccomandate dall’OMS.I paesi e zone seguenti sono considerati a rischio di trasmissione:
  • Africa: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Congo, Costa d’Avorio, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo,Ruanda, Senegal, Sierra Leone, Sudan,Sud Sudan, Togo, Uganda.
  • America: Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Panama, Paraguay, Perù, Suriname, Trinità e Tobago, Venezuela. Nota: Quando un caso di febbre gialla viene segnalato in un paese diverso da quelli sopra menzionati, tale paese viene considerato dal Governo dell’India come area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia ed è aggiunto a questa lista.
    Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.(Aggiornamento Marzo 2023)

 

 Quali vaccinazioni sono consigliate per l’India,  e come bisogna comportarsi?

devo fare la vaccinazione per la FEBBRE GIALLA in India (clicca qui)

La vaccinazione non é richiesta ne è raccomandata ad alcun viaggiatore proveniente dall’Italia, Europa, Nord America, Australia in quanto il virus non è presente in Asia e non esiste alcun rischio di contagio.

Altre vaccinazioni consigliate:

E’ consigliata la vaccinazione per la DENGUE ?. 
Vista la presenza di focolai diffusi nel paese, in aumento durante  la stagione monsonica è consigliato valutare la possibilità di effettuare il nuovo vaccino per la DENGUE.

La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive. Importante valutare l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGA

Per informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE A

E’ consigliata la vaccinazione per FEBBRE TIFOIDEper saperne di più….

SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI    
E’ consigliata la vaccinazione per il colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

EPATITE B  per saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
MENINGITE MENINGOCOCCICA per saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
TETANO    per saperne di più…
POLIOMIELITE
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.
ENCEFALITE GIAPPONESE (per saperne di più)
L’Encefalite Giapponese è una malattia virale acuta grave trasmessa dalle zanzare, che può portare a sintomi neurologici gravi, come convulsioni e coma. In India, la malattia è più comune nelle zone rurali e durante la stagione delle piogge, dove sono presenti animali da cortile, ed in particolare i suini, serbatoio privilegiato del virus .  Per ridurre il rischio di contrarre la malattia, è importante prendere precauzioni come l’uso di repellenti per insetti e di reti antizanzare trattate. E’ bene evitare le zone dove dove sono presenti le zanzare come le risaie e le zone umide, e considerare, facendo una valutazione del rischio reale, la vaccinazione contro la Encefalite Giapponese prima di viaggiare in India. Consulta il medico specialista prima di partire ed informati correttamente.


Malaria: situazione e prevenzione

C’è la malaria nel paese e cosa bisogna fare per non ammalarsi?
Che cosa é?
La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria

Nel paese

  • Il rischio di malaria (P. vivax 40-50%, P. falciparum 50-60%, P. malariae and P. ovale rari) esiste tutto l’anno nell’intero Paese al di sotto dei 2000 metri, in tutto il paese, comprese le città di Bombay (Mumbai) e Delhi, tranne  nelle aree> 2.000 m (6.562 piedi) in Himachal Pradesh, Jammu e Kashmir e Sikkim . Il rischio da P. falciparum è maggiore negli stati nord orientali, nelle isole Andamane e Nicobare, negli stati di Chattisgarh, Gujarat, Jharkhand, Karnataka, Madhya Pradesh, Maharasthra , Orissa, e West Bengala.
    Map 3-29. Malaria in Indiada CDC- YELLOW BOOK 2020

(Aggiornato a Marzo 2023)

Profilassi

Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg” è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo, cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.
Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.
Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.

Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?

In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.


Tradizioni, cibi, bevande locali

Quali sono alcune curiosità e quali le tradizioni maggiori del paese?
Alcune degli argomenti da approfondire legati alle tradizioni più importanti dell’India:

L’India è un paese con una cultura ricca di tradizioni e curiosità interessanti. Ecco alcuni fatti da conoscere:

  • L’India è stata la culla di quattro delle principali religioni del mondo, tra cui induismo e buddhismo. Circa l’84% della popolazione indiana è induista, ma il paese ospita anche una delle più grandi comunità musulmane al mondo.
  • La cultura indiana è costruita su secoli di storia e patrimonio, rendendola una delle più antiche del mondo. Le radici della cultura indiana risalgono a secoli fa e godono di alcune delle architetture più antiche del mondo.
  • L’induismo è la più grande religione dell’India, con più del 79,8% della popolazione che pratica questa fede. L’induismo è una religione complessa, molto diversa da quella occidentale e comprende diverse filosofie, credenze e rituali.
  • L’India è nota per la sua arte e cultura, tra cui la danza Chhau, che è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel 2010. La danza Chhau è una forma di narrazione teatrale eseguita da gruppi di soli uomini .
  • Una delle tradizioni importanti dell’India è quella di pulirsi con una doccia o un bagno prima di entrare in un tempio, o almeno lavarsi mani e piedi per purificarsi da pensieri negativi e influenze negative. Inoltre, l’abbigliamento adeguato è molto importante, indossare abiti conservativi per mostrare rispetto.

         Quali sono alcuni abiti tradizionali in India?
L’abbigliamento tradizionale indiano varia da regione a regione, con ogni gruppo etnico che ha il proprio stile distintivo e le proprie tecniche di tessitura e colorazione dei tessuti.

Il Sari è un abito tradizionale indiano per le donne, composto da una lunga striscia di tessuto avvolta intorno al corpo.

Il Salwar Kameez è un abito tradizionale indiano per le donne, composto da una tunica lunga (kameez) e pantaloni larghi (salwar).

Il Kurta è una tunica lunga tradizionale indiana per gli uomini, spesso indossata con pantaloni tradizionali come i churidar o i pajama.

Il Dhoti  un indumento tradizionale indiano per gli uomini, composto da un pezzo di tessuto bianco avvolto intorno alla vita e alle gambe.

Il Ghagra Choli è un abito composto da una gonna lunga e una camicetta assortita indossato dalle donne nelle feste di matrimonio e altre occasioni.

Il Bandhgala è un abito formale simile a una giacca indossato dagli uomini.

Lo Sherwani è un abito tradizionale indossato dagli uomini in occasioni formali come matrimoni e feste.

man wearing purple face paint

Molti tessuti tradizionali indiani sono realizzati con cotone, lana o seta, tessuti naturali che riflettono l’ambiente naturale del paese. Le donne indiane, seguendo la tradizione millenaria, indossano anche bijoux tradizionali, come collane di perle, braccialetti di metallo e orecchini fatti a mano. I tessuti tradizionali sono spesso utilizzati per creare abiti per occasioni speciali come matrimoni, funerali, cerimonie religiose e altri eventi importanti. L’abbigliamento tradizionale è un modo per mantenere viva la cultura e le tradizioni dell’ India e viene spesso indossato durante le celebrazioni culturali e le feste.

Un approfondimento sulle POPOLAZIONI ed alcuni aspetti tradizionali 

Ci sono molte popolazioni diverse e tribù in India, ognuna con le proprie tradizioni e culture uniche. Vi presentiamo una lista sintetica di alcuni gruppi etnici e le loro tradizioni:

Punjabi – noti per la loro cucina piccante, la danza bhangra e il turbante tradizionale chiamato pagri.

Gujarati – noti per la loro cucina vegetariana, i costumi colorati e la danza garba.

Rajasthani – noti per i loro abiti tradizionali come il ghagra choli e il turbante, la danza kalbelia e l’arte del block printing.

Bengalese – noti per la loro cucina a base di pesce, la danza rabindra nritya e la celebrazione del Durga Puja.

Marathi – noti per la loro cucina a base di riso e pesce, la danza lavani e la celebrazione di Ganesh Chaturthi.

Tamil – la cultura tamil è nota per la sua musica classica, danza Bharatanatyam e la cucina del sud dell’India.

Kashmiri – noti per la loro cucina a base di agnello,

Quali sono i 10 cibi tradizionali di maggior interesse?

Dieci dei cibi tradizionali più famosi dell’India:
Chana Masala: Un popolare piatto vegetariano fatto di ceci, salsa di pomodoro e cipolla, aglio, zenzero, peperoncini e spezie.
Chaat: Un insieme di snack indiani a base di riso soffiato, piselli, verdure e spezie.
Paratha: Un tipo di pane piatto ripieno di patate, cipolle, verdure o formaggio e servito con chutney e yogurt.
Biryani: Un piatto di riso speziato e misto con carne, pesce o verdure.
Dosa: Un pancake sottile fatto di riso e lenticchie servito con chutney.
Samosa: Un antipasto triangolare ripieno di patate, piselli, carne, spezie e fritto.
Thali: Un piatto completo che include riso, pane, verdure, dal, raita, papadum e altre specialità regionali.
Aloo Gobi: Un piatto vegetariano di cavolfiore e patate cotto con spezie.
Vada: Un antipasto fritto a forma di donut fatto di lenticchie speziate.
Idli: Un piatto a base di riso e lenticchie cotto a vapore, spesso servito con chutney.

Quali le 10 bevande della tradizione che possiamo provare ed assaggiare durante il soggiorno?

Chai: Tè indiano speziato con latte e zucchero.
Lassi: Una bevanda a base di yogurt, zucchero e frutta fresca.
Thandai: Una bevanda a base di latte e spezie, spesso servita durante le celebrazioni di Holi.
Nimbu Pani: Una bevanda a base di limone, zucchero e acqua.
Sharbat: Una bevanda rinfrescante a base di sciroppo di frutta e acqua.
Jal Jeera: Una bevanda a base di acqua, lime, coriandolo, menta e spezie.
Badam Milk: Una bevanda a base di latte e mandorle.
Kanji: Una bevanda fermentata a base di carote e spezie.
Aam Panna: Una bevanda a base di mango, menta e spezie.
Masala Soda: Una bevanda gassata a base di soda e spezie come zenzero, limone e peperoncino.

Quali sono le mete culturali e turistiche di maggior interesse del paese meta del mio viaggio?

L’India è un paese vasto e variegato, ricco di cultura e storia, con alcune delle civiltà più antiche della terra. Un buon modo per pianificare la tua vacanza è vedere cosa ha da offrire in termini di cultura e storia. Ecco le 10 mete da non perdere per chi viaggia nel sub continente Indiano:

  1. Taj Mahal,     Agra
  2. Jaipur,           Rajasthan
  3. Goa
  4. Kerala             zone costiere
  5. Varanasi,      Uttar Pradesh
  6. Bombay,        Maharashtra
  7. Ladakh, Jammu e Kashmir
  8. Hampi,            Karnataka
  9. Darjeeling,    Bengala Occidentale
  10. Delhi,              capitale dell’India

yellow temple near body of water

Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?

Capitale: New Delhi;
Lingua: Hindi (lingua nazionale),
Assamese, Bengali, Gujarati, Kannada, Kashmiri, Konkani, Malayalam, Manipuri, Marathi, Nepali, Oriya, Punjabi, Sanscrito, Sindhi, Tamil, Telugu, Urdu (tutte ufficiali), Inglese.
Moneta: Rupia indiana
Fuso orario: GMT +5, 30
Medici e strutture sanitarie: Medici e strutture ambulatoriali membri ISTM (International Society of Travel Medicine) Chatterjee, SantanuWellesley MedicentreWellesley Mansions 44A, Rafi Ahmed Kidwai Road (off Park St.)700016-Calcutta India Tel.: [+91] (33) 4553578; Fax: [+91] (33) 2491217 Ramasubramanian, VApollo HospitalsGreams lane, Greams Road600006-ChennaiIndia Tel.: [+91] (44) 2829 3333; Fax: [+91] (44) 2372 1139 Mehra, AnilAmas Medical Services Pvt. Ltd.41, Pali Hill,Nargis Dutt Road, Bandra400 050-MumbaiIndia Tel.: [+91] (22) 2649 1537; Fax: [+91] (22) 2600 8620 AMBASCIATE – CONSOLATI USA Ambasciata: Shantipath, Chanakyapuri, New Delhi – 110021Tel: 011-2419-8000Fax: +91-11-2419-0017 American Center24, Kasturba Gandhi MargNew Delhi – 110001Tel: 011-2331-6841 Consolato Generale: 5/1, Ho Chi Minh Sarani, Kolkata- 700071Tel.: 033-3984-2400 CANADA Canadian High Commission: 7/8 Shantipath, Chanakyapuri New Delhi 110 021, India Tel.: (91-11) 2687-6500

Storia,Economia,Cultura: http://www.britannica.com https://www.cia.gov

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it


Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio

Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?

Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi  durante il viaggio…leggi tutto

Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?

Zanzare & co. – Come proteggersi :  le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni……  leggi tutto

Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?

Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se… leggi tutto

Come devo fare ad evitare il mal di montagna?

E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue… Leggi tutto

Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it


In valigia

Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio. …leggi tutto

 

Al rientro a casa

Quan do rientri da un viaggio ricorda di prenderti una pausa di un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione….leggi tutto

India – Scheda Paese old Leggi tutto »

Aleppo Siria. Continuano gli aiuti all’ospedale di Al Arjaa.

Dopo quasi 2 mesi dalla terribile scossa di terremoto continuano i nostri AIUTI ALL’OSPEDALE DI AL ARJAA.
“Portiamo la corrente elettrica per far funzionare l’ospedale ed in particolare le sale operatorie. Un aiuto concreto e necessario.

Tutti insieme una goccia di carburante ciascuno. Tutti insieme abbiamo raccolto quasi 7000 (settemila) € in poco più di un mese. Bene così ma non basta.
La Fondazione Cesmet, il Gruppo Ricerca e la Clinica del Viaggiatore, con l’aiuto degli amici e dei conoscenti di tutti, continua a raccogliere fondi per acquistare combustibile e olio macchina necessari alla produzione dell’energia elettrica nelle 24 ore in ospedale.
Gocce di carburate e di olio con la partecipazione di ciascuno. Si calcola che donando 40 € rendi operativa la sala chirurgica fornendo corrente per un’ora. Con 200€ fornisci 5 ore di corrente elettrica a tutto l’ospedale. Ricorda che ogni euro che arriva in più aumenta di circa 2 minuti la fornitura di corrente elettrica a tutta la struttura ospedaliera. E questo è il nostro impegno.

DONA SUBITO A:
DESTINATARIO: FONDAZIONE CESMET; IBAN: IT12W0103003271000061266647 BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

Tu in prima persona ed i tuoi amici, insieme alla Fondazione Cesmet, puoi continuare ad aiutare chi continua a soffrire le conseguenze del terremoto. Nell’area di Aleppo queste sofferenze si sono aggiunte a quelle che derivano dalla guerra strisciante e continua che nessuno ci racconta.

Il collega prof. Katty Emile, direttore generale dell’ospedale AL RAJAA, ortopedico e chirurgo generale è un amico e merita in questo momento il nostro pieno sostegno ed aiuto.
Sostenendo lui, la sua equipe ed il suo ospedale, aiutiamo, senza intermediari, tutte quelle persone che costituiscono un flusso inarrestabile di persone da assistere.
Il prof. Emile Katty ha dichiarato che “ l’attività ospedaliera di Pronto Soccorso, di assistenza ai malati medici, di chirurgia ortopedica e di chirurgia generale può essere garantita solamente con una continuità di fornitura di combustibile, le cui necessità ammontano ad oltre 500 litri di combustibile al giorno.” L’ospedale ed i suoi servizi devono avere un costantemente rifornimento di carburante per mantenere attivi i generatori .
Il costo medio giornaliero da garantire è di circa 800 € dove oltre al carburante ed all’olio motore sono comprese anche le spese medie di manutenzione delle macchine.
Ogni 10 giorni si è preventivato circa un costo di 8000 € di spesa in produzione di energia elettrica, garantita nelle 24 ore.
In un mese la necessità in energia è di circa 25.000€ al mese. Con questa spesa in energia si possono garantire i servizi primari, le attività chirurgiche e mediche, la disponibilità di luce anche durante la notte.
Il secondo impegno da non dimenticare è la “grave emergenza per la siccità nel Kenya del Nord”, che continuiamo a sostenere.
Un terzo della cifra che doni viene raccolto per l’emergenza siccità in Kenya e inviato ai padri Camilliani in Kenya, per il progetto dedicato alla costruzione di pozzi e di una rete idrica CLICCA PER CONOSCERE IL PROGETTO

L’EMERGENZA CONTINUA.
Siamo nel mese di marzo e l’emergenza sanitaria in Aleppo continua, anche perché la guerra non si è mai fermata. Ai traumatizzati dal terremoto si aggiungono giornalmente in particolare bambini con traumi derivate dall’esplosione di mine e bombe nascoste. Qualcuno in Europa è a conoscenza di tutto ciò? L’informazione è nascosta.
Dopo la neve, il freddo e la pioggia si comincia a sostituire un clima che favorisce il diffondersi di malattie infettive. I casi di colera sono in aumento, le malattie intestinali mietono vittime soprattutto tra i bambini.
Aleppo, già sfigurata dopo 12 anni di guerra, continua a contare i danni del terremoto e molte strutture sanitarie ed ospedali sono crollati durante il violento terremoto del 6 febbraio. L’organizzazione sanitaria è prioritaria in questo post terremoto, ma è carente di strutture, mezzi e personale.
Il nostro aiuto all’ospedale di Al Arjaa è prioritario anche per arginare le richiesti di malati infettivi.
E come centro di malattie infettive il Cesmet chiediamo una mano per aiutare l’attività nel periodo di maggior rischio di malattie infettive.

La FONDAZIONE CESMET si è impegnata a sostenere l’ospedale di chirurgia ortopedica e generale, con reparto di ginecologia ed ostetricia, AL RAJAA (in arabo la speranza) che si trova nella città di Aleppo (Siria).
E’ necessario mantenere l’attività nelle sale operatorie 24 ore al giorno per curare gli esiti dei traumi da terremoto. I politraumatizzati rimasti sotto le macerie continuano per mesi ad avere problemi ed a necessitare di attività di chirurgia ortopedica. .

L’ospedale di AL RAJAA (LA SPERANZA) è diretto dal prof. Emile Katty, e si occupa di problemi e di assistenza di chirurgia generale, ortopedica, ginecologica ed ostetrica. Nell’area della città di Aleppo e provincia, è rimasto fortunatamente illeso, ed è in piena attività sanitaria. Accoglie e ricovera in continuazione non solo politraumatizzati con lesioni particolarmente gravi, ma anche malati che hanno bisogno di cure mediche.

Per problemi ortopedici l’ospedale assiste molti bambini rimasti senza arti; esegue interventi su lesioni ad organi interni; lavora su traumi della colonna e delle articolazioni. L’afflusso delle persone e soprattutto di bambini che presentano anche problemi derivati da batteri intestinali, derivati da acque contaminate, o con segni di morbillo ed altre malattie esantematiche, spesso con esiti mortali, è continuo. Per questi motivi l’ospedale ha necessità di funzionare 24 ore al giorno, ed accoglie continue persone in Pronto Soccorso.
Il funzionamento di tutta la struttura, del Pronto Soccorso, dei reparti di ricovero, ma in particolare delle sale chirurgiche, dell’area di radiologia, avviene attraverso la fornitura di energia elettrica. La rete elettrica cittadina ancora dopo tanti giorni, non riesce a fornire più elettricità se non 2 ore al giorno.
Il nostro impegno è quello di far funzionare il generatore dell’ospedale 20-22 ore nelle 24 ore per garantire l’assistenza richiesta dalla popolazione.

 


DONA SUBITO A:
DESTINATARIO: FONDAZIONE CESMET; IBAN: IT12W0103003271000061266647 BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

 

Aleppo Siria. Continuano gli aiuti all’ospedale di Al Arjaa. Leggi tutto »

DONA SUBITO PER EMERGENZA TERREMOTO IN SIRIA

ECATOMBE IN SIRIA E TURCHIA A CAUSA DEL TERREMOTO DEL 6 FEBBRAIO 2023.
LA FONDAZIONE CESMET ED I SUOI AMICI AL FIANCO DELLE POPOLAZIONI TERREMOTATE.
AIUTIAMO SUBITO L’OSPEDALE AL RAJAA (in arabo La SPERANZA) DI ALEPPO A MANTENERE LA SUA ATTIVITA’ 24 ORE AL GIORNO PER CURARE I POLITRAUMATIZZATI RIMASTI SOTTO LE MACERIE.

DONA SUBITO A:
DESTINATARIO: FONDAZIONE CESMET
IBAN: IT12W0103003271000061266647
BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

DONA SUBITO PER EMERGENZA TERREMOTO IN SIRIA Leggi tutto »

Emergenza sanitaria ad Aleppo. Sosteniamo l’ospedale Al-Rajaa nella città della Siria


Radio vaticana ha intervistato il prof. Katty Emile, direttore generale dell’ospedale di Aleppo Al Rajaa (“la speranza”) in questo link la versione da leggere e l’intervista in audio.

DONA SUBITO A:
Destinatario: FONDAZIONE CESMET;
IBAN: IT12W0103003271000061266647                                                                 BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

ECATOMBE IN SIRIA E TURCHIA A CAUSA DEL TERREMOTO DEL 6 FEBBRAIO 2023.
LA FONDAZIONE CESMET ED I SUOI AMICI AL FIANCO DELLE POPOLAZIONI TERREMOTATE.  AIUTIAMO SUBITO L’OSPEDALE AL RAJAA (in arabo La SPERANZA) DI ALEPPO A MANTENERE LA SUA ATTIVITA’ 24 ORE AL GIORNO PER CURARE I POLITRAUMATIZZATI RIMASTI SOTTO LE MACERIE.

CASE CROLLATE
CASE CROLLATE

E’ emergenza continua in Siria. Dopo il tremendo terremoto i sopravvissuti vivono sotto la neve e la pioggia, al freddo, privi di qualsiasi aiuto e sostegno. Si muore anche per congelamento e si comincia a morire di fame e di sete. Ma il problema maggiore sono i traumi da crolli delle case e da lesioni sotto le macerie.
In Siria la città di Aleppo, già sfigurata dopo 12 anni di guerra, ha subito danni inimmaginabili in seguito al violento terremoto del 6 febbraio. Centinaia i palazzi crollati; migliaia le persone rimaste sotto le macerie. Molti morti ma ancora più coloro che hanno subito traumi e necessitano di interventi di chirurgia ortopedica per lesioni di media ed elevata gravità.
L’ospedale di AL RAJAA, diretto dal prof. Emile Katty, nell’area della città nuova di Aleppo, è rimasto fortunatamente illeso, ed è in piena attività sanitaria. Accoglie e ricovera in continuazione politraumatizzati con lesioni particolarmente gravi. Molti bambini rimasti senza arti; interventi su lesioni ad organi interni; traumi della colonna e delle articolazioni. L’afflusso delle persone rimaste sotto le macerie e salvate in qualche modo è continuo, e l’ospedale ha necessità di funzionare 24 ore al giorno.
Il funzionamento di tutta la struttura ma in particolare delle sale chirurgiche, dell’area di radiologia, e dei reparti ricovero, avviene attraverso la fornitura di energia elettrica. La rete elettrica cittadina non riesce a fornire più elettricità se non 2-3 ore al giorno. Per questo motivo il generatore dell’ospedale deve funzionare per lo meno 20-22 ore nelle 24 ore per garantire l’assistenza richiesta dalla popolazione.

OSPEDALE AL RAJAA AD ALEPPO
OSPEDALE AL RAJAA AD ALEPPO

La Fondazione Cesmet, il gruppo ricerca, la Clinica del Viaggiatore, con l’aiuto degli amici e dei conoscenti di tutti noi ha deciso di attivare una raccolta di fondi allo scopo di sostenere le necessità e l’acquisto del combustibile e dell’olio macchina necessari alla produzione dell’energia elettrica nelle 24 ore.
Il collega prof. Katty Emile, direttore generale dell’ospedale AL RAJAA, è un amico e merita in questo momento il nostro pieno sostegno ed aiuto. Sostenendo lui ed il suo ospedale, aiutiamo nell’immediato quelle centinaia di feriti e traumatizzati che continuano senza sosta ad essere trasportati presso l’ospedale. Conosco personalmente Emile e per questo motivo la Fondazione Cesmet, la Clinica del Viaggiatore, ed io in prima persona, ci siamo presi l’impegno di aiutarlo per il suo lavoro costante e senza sosta di chirurgo ortopedico con una enorme esperienza in pazienti politraumatizzati ed in lesioni da guerra.  Il prof. Emile Katty ha dichiarato che “ l’attività di chirurgia ortopedica e di chirurgia generale può essere garantita solamente con una continuità di fornitura di combustibile, le cui necessità sono di oltre 500 litri di combustibile al giorno.” L’ospedale ed i suoi servizi devono avere un costantemente rifornimento di carburante per mantenere attivi  i generatori . il costo medio giornaliero da garantire è di circa 800 € al giorno dove oltre al carburante ed all’olio motore sono comprese anche le spese medie di manutenzione delle macchine.

Ogni 10 giorni si è preventivato circa un costo di 8000 € di spesa in produzione di energia elettrica, garantita nelle 24 ore. Il che vuol dire una necessità in energia di circa 25.000€ al mese. Con questa spesa in energia si possono garantire i servizi primari, le attività chirurgiche e mediche, la disponibilità di luce anche durante la notte.

Il nostro impegno in questa prima fase di emergenza è quello di garantire, per lo meno in parte, la produzione di energia attraverso il buon funzionamento dei generatori. Questo può garantire in questi primi giorni di emergenza l’assistenza a molte persone rimaste sotto le macerie e che necessitano di interventi immediati di chirurgia ortopedica da parte del prof. Emile e della sua equipe ortopedica.

Per non dimenticare il progetto di “grave emergenza per la siccità nel Kenya del Nord, che sosteniamo da qualche mese, è stato deciso che un terzo del budget raccolto per l’emergenza terremoto, continuerà ad essere destinato alla parte del progetto dedicato alla costruzione di pozzi e di una rete idrica CLICCA PER CONOSCERE IL PROGETTO

DONA SUBITO A: 
DESTINATARIO: FONDAZIONE CESMET   IBAN: IT12W0103003271000061266647                              BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)  
 

Emergenza sanitaria ad Aleppo. Sosteniamo l’ospedale Al-Rajaa nella città della Siria Leggi tutto »

Servizio di Vaccinazioni Internazionali

puoi prenotare la tua consulenza on line, la certificazione della febbre gialla, il test mantoux, e altri vaccini (clicca qui)

Presso il Cesmet Clinica del Viaggiatore   è attivo un Centro di Vaccinazioni Internazionali per ogni tua esigenza. I servizi sono offerti a viaggiatori che si recano all’estero;    persone che necessitano vaccini o richiami;     neonati o bambini, in particolare per chi non ha assistenza dal servizio sanitario nazionale (stranieri);   donne in gravidanza ed in età fertile;
CLICCA QUI e lascia i tuoi dati per richiedere:

consulenza on line a distanza oppure consulenza diretta in ambulatorio PER INFORMARTI  sui vaccini, sul loro effetto ed efficacia, su quando e perché effettuarli. INFORMARTI  sui paesi meta dei tuoi viaggi, richiedere una valutazioni di rischio, di quale malattie sono presenti e come prevenirle. Tutto questo per viaggiare in sicurezza. INFORMATI su cosa fare al tuo bambino e come comportarti se sei in gravidanza; 

clicca qui per i servizi ONLINE a distanza, ovunque sei. ( consulenze prima del viaggio, visite mediche specialistiche, richieste di assistenza in corso di viaggio) 

vaccini per viaggi, bambini donne in gravidanza o fertili, o richiami opportuni;    CLICCA QUI’ per i vaccini disponibili presso il centro

–  se devi richiedere la vaccinazione e la certificazione su libretto giallo internazionale per la FEBBRE GIALLA;
puoi prenotare la tua vaccinazione e certificazione (clicca qui)

Per effettuare i vaccini,  è necessario ed obbligatorio un colloquio con personale medico specializzato per una valutazione dello stato di salute, eventuali rischi personali e reazioni ai vaccini, opportunità di effettuare vaccinazioni in rapporto allo stato di salute di base ed attuale; 

–  se devi richiedere informazioni, mediante consulenza, sulla migliore profilassi antimalarica da adottare in caso di viaggi in aeree a rischio;

–  se hai necessità di conoscere quali repellenti o integratori utilizzare per mantenere un buono stato di salute e avere la giusta energia per affrontare il viaggio;
puoi richiedere il tuo repellente NOZETA consigliato dal Cesmet (clicca qui)

–  se ti viene richiesto o devi effettuare un test per la tubercolosi, prima o dopo un viaggio o per altre necessità. ( mantoux test o quantiferon);
puoi prenotare il tuo test  nei giorni indicati (clicca qui)

CLICCA QUI e lascia i tuoi dati per richiedere:

Vengono offerti  inoltre i seguenti servizi:

  • Visite specialistiche prima del viaggio;
  • Check prima del viaggio di valutazione e rilascio ;
  • Consulenze a distanza on line durante il viaggio
  • visite tropicali, infettivologiche e

Consulenza prima del viaggio

Il medico valuterà lo stato di salute di ogni singola persona e la sicurezza nell’effettuare le vaccinazioni.
Sulla base di ciascuna meta e di tipologia di viaggio verrà stabilito il protocollo vaccinale e le profilassi eventuali per la malaria e per la diarrea/enteriti del viaggiatore.
I consigli sulla protezione nei confronti delle punture di insetto, causa spesso di infezioni, nei confronti di morsi delle zecche, o di parassiti che attaccano la pelle, quali scabbia o pidocchi, sono fondamentali per affrontare il viaggio in tranquillità.
Nel corso della consulenza verranno forniti documenti che saranno utili durante il viaggio.

Prestazioni specialistiche, personalizzate, cliniche e preventive, basate su esperienze dirette di anni passati nelle realtà dei paesi tropicali e disagiati, fornite dal dott. Paolo Meo per illustrare dettagliatamente le situazioni e i rischi dei paesi meta dei viaggi. Grazie ad un aggiornamento costante e giornaliero, consulenze mirate sulle situazioni sanitarie, ambientali, meteorologiche, delle aree interessate.

Vaccini disponibili

Il “Servizio di Vaccinazioni Internazionali” offre ai viaggiatori ed agli utenti le seguenti vaccinazioni, suddivise per causa di trasmissione: Protezione dalle infezioni trasmesse da cibi e bevande contaminate, mani sporche, stoviglie, mosche ed altri insetti contaminati:

  • Epatite A
  • Febbre tifoide  (orale – iniettiva)
  • Anticolerica / diarrea del viaggiatore  (orale)

Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione di microparticelle:

  • Tetano  ( anche in forma coniugata con Difterite / Poliomielite, Difterite e Pertosse)
  • Poliomielite (anche in forma coniugata con Tetano, Difterite e Pertosse)

Protezione da contatto con sangue in strutture sanitarie poco protette, siringhe o rapporti sessuali non protetti (medicazioni ed interventi in strutture sanitarie con scarsa igiene e pronto soccorsi):

  • Epatite B

Protezione da infezioni trasmesse per via sessuale:

  • (oltre ad Epatite B)
  • Papilloma Virus ( 9 valente )

Protezione da infezioni trasmesse da goccioline del respiro attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole:

  • Meningite ceppo A,C,W,Y
  • Meningite ceppo B
  • Meningite ceppo C
  • Pneumococco, (polmoniti e meningiti)
  • Morbillo, Parotite, Rosolia e Varicella:

Protezione da infezioni trasmesse da morso di animale:

  • Antirabbica

Protezione da infezioni trasmesse da insetti vettore (zanzare e zecche) :

  • Febbre Gialla
  • Encefalite Giapponese
  • Encefalite da zecche

Sono inoltre disponibili le vaccinazioni seguenti vaccinazioni pediatriche ( per neonati – dal primo ciclo, a bambini fino ai 12 anni) certificazioni da allegare al libretto vaccinale:

    • Esavalente ( tetano, difterite, poliomielite, pertosse, epatite B, haemophilus B)
    • Rotavirus
    • Pneumococco
    • Meningite tipo C
    • Meningite tipo B
    • Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella

Prenota la tua consulenza e le tue vaccinazioni lasciando:
– Nome e Cognome
– Data di nascita
– Luogo meta del tuo viaggio
– Data di partenza e di rientro
– Azienda di appartenenza (se viaggio di lavoro)
– Richiesta di certificato di vaccinazione per lavoro con attestazione di avvenuta consulenza e informazione/formazione per il viaggio (necessario in caso di viaggio di lavoro da presentare alla azienda).

Se hai delle date di preferenza segnalale, ti verrà dato un appuntamento in tempi ristretti sulla base delle disponibilità.

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, contattaci oppure scrivi a seg.cesmet@gmail.com

Servizio di Vaccinazioni Internazionali Leggi tutto »

I sintomi della malaria

I sintomi della malaria? Un grande enigma!
Come interpretare la reazione dell’organismo all’infezione del Plasmodio della malaria
15 gennaio 2023
dr. Paolo Meo – specialista in clinica delle malattie infettive e tropicali

RICHIEDI UNA CONSULENZA SPECIALISTICA per scoprire i segreti della malaria e come comportarti

INTRODUZIONE

 Zanzara Anopheles al termine di un pasto ematico
Zanzara Anopheles al termine di un pasto

La malaria è una malattia infettiva acuta causata dall’infezione di un parassita, il Plasmodio, trasmesso dalla puntura di una zanzara chiamata Anopheles. Questa è diffusa nella maggior parte dei territori tropicali equatoriali, dove l’ambiente umido, caldo, e la presenza di acque, soprattutto stagnanti, ne favoriscono la riproduzione e la crescita.

Molteplici e diversi sono i sintomi della malaria che si manifestano con gradazioni e livelli crescenti. Dopo la puntura della zanzara infetta la maggior parte degli individui, specialmente coloro che da sempre vivono nelle aree a rischio, rimangono asintomatici, ovvero pur infettati non manifestano alcun sintomo. Altri individui invece manifestano la malattia con un crescendo di sintomi e manifestazioni sempre più forti e gravi. Il ritardo nella diagnosi e nella cura può far peggiorare i sintomi al punto di arrivare al decesso. Questo può essere dovuto alle forme “cerebrali”, ad insufficienza renale, o altri deficit interni. La rapidità nell’affrontare questa malattia può essere vitale. L’attendere e far passare il tempo inutilmente può essere letale, come spesso accade.

MALARIA NEI RESIDENTI DI AREE ENDEMICHE E NEI VIAGGIATORI

Vivere in aree endemiche, dove le Anopheles infette convivono con l’uomo, pungono per alimentarsi del suo sangue e inoculano il Plasmodio frequentemente, vuol dire favorire un meccanismo di sollecitazione della risposta immunitaria cellulare o anticorpale, fattore di protezione nei confronti del parassita. Le infezioni ripetute e senza sintomi sono situazioni tipiche di chi vive nelle aree malariche. Invece in queste aree i neonati ed i piccoli bambini, che ancora non hanno sviluppato una piena immunità contro la malaria, sono soggetti a grave rischio malattia e sono le fasce di età con maggiori decessi.

Nei viaggiatori che provengono da aree dove il parassita malarico è assente, la puntura di una zanzara infetta può causare una infezione che, senza copertura immunitaria, consente al Plasmodio di svilupparsi e di invadere con il “ciclo eritrocitario le emazie”, con una crescita via via esponenziale.
La presenza o meno di sintomi ed il loro “grado” di manifestazione è molto condizionato dalla risposta del sistema immune.

RICHIEDI LA MIGLIORE CHEMIOPROFILASSI per il paese dove viaggi

LA VARIETA’ DEI SINTOMI

Malessere ingravescente; senso di stordimento; mal di testa crescente; stanchezza e dolori ai muscoli; questi possono essere i primi sintomi che si manifestano a distanza di qualche giorno a chi è stato punto da una zanzara infetta. Dopo qualche giorno, può comparire pesantezza e dolenzia alla nuca ed al collo; dolore sordo e grave alla muscolatura di gambe e braccia; iniziale sensazione di pelle umida, particolarmente accennato all’addome ed al dorso. Dopo circa una settimana dalla prima infestazione del Plasmodio può iniziare, non sempre, a presentarsi prima una febbricola, accompagnata da lievi brividi; aumento del sudore e mal di testa fronto-occipitale; questi sintomi nelle ore o giorni seguenti tendono ad aumentare, con una astenia che non permette di muovere braccia e gambe. Lo stordimento aumenta e la febbre può iniziare scomparire ed a ricomparire con una caratteristica ondulante ogni tre / quattro giorni. Nei giorni successivi, se non si interviene, il malato può presentare una urina carica, rossastra, talvolta scura; una sensazione di pesantezza e di gonfiore nella parte alta dell’addome, a livello della milza e del fegato; un peggioramento della confusione mentale fino ad uno stato semi comatoso ed alla fine un coma irreversibile ed il decesso dovuto al blocco della circolazione cerebrale per microtrombosi encefalica.
All’inizio della malattia sono frequenti sintomi irritativi addominali quali diarrea anche acquosa e sensazione di nausea e vomito.

Tutti questi sintomi raramente possono essere presenti contemporaneamente. E’ più frequente che se ne manifestino alcuni, i meno gravi, con un grado di intensità molto variabile. La febbre, considerato sintomo patognomonico, spesso non compare o si presenta tardivamente. Il sintomo tipico e quasi sempre presente la sensazione di malessere generalizzato ed il mal di testa, nella fase iniziale con quel senso di ovattamento della testa.

SINTOMI E IMMUNITA’

La malaria è denominata la “grande ingannatrice” proprio per questa varietà di sintomi così diversi e di gradazioni non prevedibili.
Come detto in precedenza la febbre, lieve o molto elevata, è considerata il sintomo tipico della malaria, accompagnato da brividi e sudorazione. Questo insieme di sintomi derivano dalla risposta dell’organismo alla lisi delle emazie, al rilascio di endotossine, di cataboliti ed alla fuoriuscita dei parassiti nel torrente circolatorio con una reazione difensiva dei sistemi dell’organismo. Ma questo insieme di sintomi, regolarmente preso come unica evidenza clinica della presenza del plasmodio, è da considerare poco affidabile nella diagnostica della malattia perché spesso non è presente. Ovvero l’assenza di questi sintomi non esclude il dubbio diagnostico. Le “malarie algide”, ossia quelle senza febbre, sono molto frequenti, soprattutto nei soggetti che hanno avuto la malaria, in chi vive per lunghi periodi nelle aree a rischio, in chi ha sviluppato una immunità specifica.

La vita dei diversi tipi di Plasmodio all’interno dell’organismo; la loro presenza e la lunga coabitazione nelle cellule ematiche ed in quelle all’interno degli “acini epatici”, che sono formazioni cellulari che costituiscono la struttura interna del fegato; la presenza all’interno di alcune famiglie di cellule linfatiche; tutti questi eventi che riguardano la presenza del parassita nell’organismo umano è fortemente condizionato dalla risposta immune di ciascun individuo.

I cicli riproduttivi del Plasmodio nel fegato e nelle emazie avvengono con tempi e modi ben scadenzati ma condizionati dalla risposta e dalla modulazione del sistema immunitario che regola anche il manifestarsi dei sintomi.

 

DIFFERENTE RISPOSTA TRA POPOLAZIONI AUTOCTONE E VIAGGIATORI

Le popolazioni autoctone, che vivono in aree densamente popolate dalle Anopheles, a causa delle continue punture di zanzare infette e della presenza costante del parassita malarico nelle cellule ematiche “rosse e bianche” ed anche negli organi linfocitari, rinforzano costantemente la loro capacità difensiva nei confronti del Plasmodio. Questa situazione, tipica dei territori malarici, di “attacco” (Plasmodio) e difesa (immunità), permanente, consente di arrivare ad una convivenza tra i due organismi (parassita ed ospite).
Gli individui convivono quindi in ambienti malarici con le zanzare ed i parassiti in una forma di “commensalismo” (vita pacifica) ma che non va considerato duraturo nel tempo. Basta infatti una diminuzione dei sistemi difensivi dovuta ad altre infezioni, oppure recarsi in zone dove non è presente Anopheles e Plasmodio, per perdere immunità e difesa. Questo è un fenomeno tipico di chi vive nelle aree infette:
(1) soffrire di periodici stati di affaticamento;
(2) accusare malessere generalizzato;
(3) perdere la forza muscolare;
(4) perdere la capacità lavorativa;
(5) rallentare le attività corporee.

In questo periodo di cambiamenti climatici le lunghe fasi di siccità condizionano la presenza di Anopheles nell’ambiente per lunghi periodi. Il clima arido impedisce la vita delle zanzare. Poi improvvise inondazioni, fenomeno frequente dopo lunghi periodi di siccità, inducono nuove ondate riproduttive di insetti. Tutto ciò favorisce  in questi paesi scomparsa e presenza del Plasmodio con infezioni multiple, periodiche che, per la perdita periodica delle difese, producono nella popolazione, soprattutto infantile, malarie gravi e spesso mortali, non previste e prevedibili.

Questo è lo stesso fenomeno che accade alle persone che espatriano per periodi medio-lunghi dai propri paesi e perdono la loro resistenza al Plasmodio. Tornati a casa hanno la stessa probabilità di ammalare, anche con forme gravi di un qualsiasi viaggiatore che proviene da aree prive del Plasmodio della Malaria.

“Il grande inganno della malaria”, con i sintomi più diversi in tipo e gradazione deriva quindi dal rapporto tra sistema immunitario e parassita e spiega l’insorgenza di sintomi differenti, e della progressione della malattia verso situazione sempre più aggressive.

ALCUNE RIFLESSIONI

Da quanto detto è bene riflettere su quanto segue:

  • Chiunque viaggi verso zone malariche, provenendo da paesi da questa malattia, è soggetto ad infezione. La manifestazione della malattia e dei sintomi dipende dalla sua risposta immunitaria;
  • La difesa più importante dalla malaria è sicuramente l’utilizzo di repellenti naturali (Neem) o chimici (DEET) che allontanino il rischio di puntura di zanzara;
  • La profilassi con farmaci idonei ed efficaci aiuta a diminuire l’incidenza della malattia attaccando chimicamente il Plasmodio. Ma è importante sapere che una debole risposta “immune naturale ed innata dell’individuo” aumenta la possibilità di manifestare sintomi dopo l’inoculazione del Plasmodio; (L’esempio del Covid è emblematico. Durante la pandemia la riduzione delle difese immunitarie indotta ha causato un forte aumento dei sintomi di malaria e anche di decessi nelle popolazioni autoctone – statistiche 2022 dell’OMS). Questo a dimostrazione del potere difensivo del sistema immune.per INFO sulla chemioprofilassi con DOXICICLINA – CLICCA QUI
  • Durante il soggiorno ed anche al rientro da un viaggio da aree a rischio di malaria il manifestarsi di malesseri, come quelli descritti precedentemente, anche sfumati, deve accendere il dubbio di essere stati infettati dal Plasmodio. L’evento è da considerare possibile e probabile anche per soggiorni brevi o brevissimi in aree con presenza di Anopheles. Anche poche ore bastano per ricevere punture infette;
  • Tornando da un viaggio da aree a rischio malarico, in caso di malessere, mal di testa, febbre o altri sintomi, prima occorre pensare al rischio malarico ed escludere la malattia, poi si pensa a qualsiasi altra malattia si può essere sviluppata.
  • Non è vera l’affermazione che in presenza di sintomi di sospetto malarico, i test di laboratorio risultano sempre positivi, compresa la sensibilissima PCR.
    “Se il vetrino letto in laboratorio è negativo la malaria non c’è”. Questa affermazione non è vera ed è pericolosa. Una immunità importante presente in un individuo può rendere negativa la presenza del parassita. Una lettura di un vetrino effettuata da occhi inesperti o affrettata può dare una risposta negativa, pur essendo presente il parassita. La diagnosi clinica, derivata da una valutazione dei sintomi, non può essere cancellata da un test negativo, la cui risposta non è sempre veritiera.

 

  • Un soggetto sintomatico, con sintomi che si aggravano nel tempo e con manifestazioni tipiche, anche con test presunti negativi, va trattato con medicine efficaci.
  • “Intervenire prima possibile salva e non nuoce, attendere può uccidere”

I sintomi della malaria Leggi tutto »

error: Il contenuto di questo sito è protetto!
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e