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Ambiente, clima, salute

COP27 La Conferenza Internazionale sul clima: addio agli 1,5 gradi di crescita delle temperature?

COP27 La Conferenza Internazionale sul clima: addio agli1,5 gradi di crescita delle temperature?

COP27 La Conferenza Internazionale sul clima. Dobbiamo dire addio agli 1,5 gradi, obiettivo e impegno preso da anni da quasi tutte le nazioni della terra? Stiamo veramente facendo un passo indietro?

1.5 gradi di aumento di temperature?
1.5 gradi di aumento di temperature?

Pubblichiamo un podcast sulla Conferenza Internazionale del Cario con una interessante sintesi giornalistica ed interviste su quanto accaduto ieri martedì 15 Novembre. CLICCA QUI

Bisogna rinunciare all’obiettivo di mantenere nel futuro l’aumento della temperatura sulla terra a 1,5 gradi? Ed il rapporto finale non citerà più questo impegno pregresso come passo principale da cui non ci si può allontanare? Ascoltiamo in questa registrazione le proteste delle minoranze etniche per la lotta alla mancanza di acqua; le richieste delle popolazioni africane di fermare le trivellazioni dei giacimenti anche sottomarini di gas. La dr.ssa Chiara Di Mambro, intervistata, ci spiega cosa sta succedendo alla COP27 ed i rischi dei risultati deludenti che potrebbero esserci al termine della COP27. Ricordiamoci che siamo tutti coinvolti. Sono molto colpito dal clima di oggi a Roma. Mentre scrivo questa sintesi fuori fa un caldo primaverile, e siamo solamente al 16 di Novembre, freddo mese autunnale. Ripeto siamo tutti coinvolti in questo sconvolgimento climatico e naturale. Potete leggere su questo podcast giornalmente le sintesi, le interviste e le voci dalla Conferenza. Noi continueremo ad informarvi.

Dr. Paolo Meo

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COP27 Conferenza Internazionale del Clima. Aspettative e delusioni

COP27 Conferenza Internazionale del Clima. Aspettative e delusioni.   

 

Tante sono le aspettative riposte in questa COP27, la Conferenza Internazionale sul Clima, delle Parti delle Nazioni Unite dell’anno 2022.  Nonostante gli impegni annunciati dai paesi membri a Glasgow, di cui pochi realmente implementati, gli obiettivi climatici sembrano ancora irragiungibili.

Secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione Metereologica Mondiale (OMM), le temperature in Europa negli ultimi 30 anni sono aumentate più del doppio rispetto alla media globale. Cifre da capogiro, ma forse ancora difficili da comprendere.

“Siamo su un’autostrada diretti verso l’inferno climatico con il piede sull’acceleratore” commenta Antonio Guterres, il segretario generale dell’ONU, durante il discorso di apertura della COP 27.

Gli forzi per ridurre le emissioni in questo decennio, in linea con l’obiettivo di 1,5 gradi, devono essere reali, e le parole trasformarsi in azioni. La “transizione verso un futuro sostenibile ed equo” richiede un cambio di rotta profondo e generale, con una netta trasformazione degli stili di vita di ciascuno di noi, delle comunità, dei governi e delle nazioni. Una trasformazione degli stili di vita ad alto impatto ambientale e sociale.

Eppure, l’apertura di questa COP27 sembra già dimostrare il contrario.

Centinaia di leader politici sono atterrati la scorsa domenica a Sharm El Sheikh con i loro jet privati, un abitudine che sembra non cambiare neanche di una virgola (il numero stimato dei jet privati in arrivo in Scozia alla COP26 lo scorso anno, 2021, ammonta ad oltre 400).

Tra loro, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata in Egitto per partecipare all’assemblea di apertura della conferenza, dopo aver autorizzato l’aumento delle estrazioni di gas nel mar Adriatico.

Ma le critiche non si fermano alle contraddizioni tra i proclami e le politiche attive dei paesi. Infatti, un altro oggetto di polemiche è il        paese ospitante, l’ Egitto, che con approcci ben poco democratici e talvolta violenti, sta fortemente limitando il diritto di espressione degli attivisti, giovani, comunità indigene, associazioni, molti dei quali hanno partecipato alle conferenze precedenti come osservatori, ed hanno sempre manifestato senza problemi il loro dissenso.

Inoltre, il paese ospitante ha negato a un gran numero di giovani ONGs la richiesta di partecipazione attiva alla conferenza.

Per non parlare del malcontento dovuto alla scelta degli sponsor dell’evento di quest’anno. E’ stata scelta l’azienda più inquinante al mondo per produzione di plastica, la Coca Cola è tra i major sponsor della COP27.

La grande indignazione per le ragioni sopra descritte sta smuovendo migliaia di attivisti in tutto il mondo, a richiedere di non partecipare alla Conferenza delle Parti di quest’anno, ed a manifestare il proprio dissenso nei propri Paesi. Non si è presentata alla Conferenza neanche Greta Thunberg, simbolo della protesta giovanile per il clima, la quale, come tanti, si è rifiutata di partecipare ad una coferenza sul clima dove le élite al potere parlano e sciorinano i loro programmi a difesa del clima e poi fanno i propri interessi di parte, anziché quelli globali, a difesa della natura e di tutti noi.

 

 

Per rimanere aggiornati sugli sviluppi della COP27 consigliamo il Podcast di LifeGate, Copcast (clicca qui).

La REDAZIONE DEL CESMET.

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Riscaldamento globale: un problema attuale e un futuro poco rassicurante

Nel 2020 avevamo pubblicato questo articolo nel nostro sito web che oggi, alla fine dell’estate 2022 assume un significato ancora maggiore. Tutto quanto si diceva due anni fa è andato peggiorando arrivando a confermare in questa estate un andamento drammatico. In tutta Europa, ma in particolare nei paesi del bacino del Mediterraneo, la siccità ha prosciugato laghi e fiumi, ha distrutto la maggior parte dei raccolti, ha creato improvvisi eventi avversi, con nubifragi che hanno distrutto quanto era rimasto.  La situazione del nostro pianeta è ulteriormente peggiorata. Non vorremo la prossima estate continuare a descrivere situazioni di distruzioni e di insorgenza di malattie infettive sempre più frequenti. Rileggiamo quindi quanto scrivevamo due anni fa.

Qui alcuni articoli riguardanti problemi ambientali affrontati dal CESMET
Dalle nuove previsioni elaborate per la decade 2020-2030 dal MET Office britannico, Centro specializzato nell’analisi del clima, emerge che nei prossimi cinque anni i termometri segneranno temperature record.
Le previsioni vengono aggiornate ogni anno e, a gennaio 2020, hanno mostrato un maggior riscaldamento in gran parte del Pianeta, specialmente alle alte latitudini settentrionali, con impatti climatici potenzialmente rilevanti soprattutto in Europa, America e Africa.
Le previsioni tengono conto della “variabilità naturale” e delle “influenze umane”, osservando lo stato climatico attuale e valutando il possibile aumento di gas serra provocati dall’attività vulcanica e antropogenica.
Nel quinquennio 2020-2024, la temperatura media globale dovrebbe aumentare tra 1,06°C e 1,62°C rispetto al periodo preindustriale che va dal 1850 al 1900, battendo il record di 1,16°C registrato nel 2016.
Numericamente parlando potrebbe sembrare un cambiamento piccolo, ma in realtà i potenziali rischi ambientali, sociali ed economici connessi sono enormi perché un aumento anche di pochi decimi di grado nella temperatura atmosferica e superficiale è in grado di generare effetti devastanti sul pianeta terra. Metoffice.gov.uk
Editor: Erika Villa (infermiera esperta in prevenzione e profilassi vaccinale)

Commento del dr. Paolo Meo: I cambiamenti climatici degli ultimi decenni hanno favorito la diffusione di alcune malattie tropicali, anche i Europa, per la presenza sempre più stabile di insetti vettori di malattie, in particolare zanzare La Febbre emorragica da Chikungunya virus,  tipica delle aree tropicali, in particolare asiatiche e del Latino America,  ha prodotto focolai autoctoni anche in Italia. Ossia si è diffusa tra persone che non avevano viaggiato in zone a rischio.  Da oltre 10 anni questo virus ritorna nella stagione estiva calda e sempre più umida e provoca focolai di una malattia particolarmente acuta. Nel 2017 nel quartiere San Giovanni di Roma oltre 100 casi costituirono un focolaio piuttosto grave. Il clima freddo alle nostre latitudini contribuisce ancora a bloccare ogni focolaio per la scomparsa delle “zanzare tigri”, causa di contagio della malattia. Ma ogni estate questo virus si riaffaccia sempre più aggressivo, in tutto il bacino del mediterraneo ed anche oramai nel nord Europa. E quest’anno il freddo è stato il grande assente in tutta Europa? quale saranno le conseguenze? 

Pubblichiamo un contributo della dottoressa Beatrice Meo (master in Sostenibilità Ambientale, Economica e Sociale – Barcellona): Climate Change and Infectious Diseases: A risk assessment of the Chikungunya transmission in Europe.

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Introduzione alla nostra nuova rubrica: Ambiente, Clima e Salute

Inseriamo nel nostro sito, a partire da oggi, una nuova e interessante rubrica, di grande attualità.

Una rubrica che parla del mondo in cui viviamo: del suo ambiente, del suo clima e della salute degli esseri che ci vivono.

Purtroppo abbiamo trattato male questo pianeta e ci stiamo accorgendo dei risultati.

In questo articolo proporremo, in linea molto generale, degli argomenti di discussione, lasciando agli articoli successivi, molto più specialistici, l’esame approfondito dei singoli argomenti.

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Il cambiamento climatico aumenterà il numero delle malattie trasmesse da vettori (insetti quali mosche, zanzare, zecche ed altri), dall’acqua, sempre più inquinata e scarsa; dal suolo, sempre più sfruttato senza adeguate strategie; o dagli alimenti. Se non si interviene, malattie trasmesse da vettori come la malaria, la dengue e la Chikungunjia, la febbre gialla e molte altre malattie potrebbero diventare molto più comuni e diffuse, soprattutto nei tropici umidi, ma anche nei nostri ambienti sempre più tropicalizzati. Le malattie trasmesse dall’acqua, come salmonella,  colera, virus e parassiti sono tra le conseguenze più pericolose di disastri naturali come inondazioni e uragani, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Anche gli agenti patogeni trasmessi dal suolo, come quelli responsabili di micosi, lebbra e morva/malleus, parassiti e malattie da micro particelle fecali possono diffondersi in nuove regioni. In generale, qualsiasi luogo con una popolazione numerosa che vive in abitazioni o lavora in condizioni non standard è a rischio di epidemie causate da condizioni igienico-sanitarie inadeguate e approvvigionamento idrico contaminato. Fortunatamente esistono molti modi per proteggere le nostre comunità dalle malattie trasmesse attraverso l’acqua, il suolo o l’aria. Questi interventi includono: miglioramento degli standard igienici; acqua potabile più sicura; pratiche igienico-sanitarie più sicure; programmi di vaccinazione; gestione dei parassiti e misure non inquinanti, e soprattutto la cura dell’ambiente dove viviamo

Migliori standard igienici:

L’igiene è spesso trascurata, ma è fondamentale per controllare qualsiasi malattia infettiva. Migliorare le pratiche igieniche significa educare le persone a proteggersi dalle infezioni. La chiave è assicurarsi che le persone si lavino le mani con il sapone dopo essere andate in bagno, dopo aver cambiato i pannolini ai bambini, dopo aver maneggiato animali o prodotti di origine animale e prima di preparare il cibo. Tuttavia, molte persone non seguono queste regole di base. Le scuole e i luoghi di lavoro possono svolgere un ruolo importante nel promuovere una buona igiene.

Acqua potabile più sicura:

L’acqua è una parte essenziale della vita e un importante vettore di trasmissione di molte malattie. Per acqua potabile sicura si intende quella priva di microrganismi e di altri contaminanti come sostanze chimiche, sali e materiale radioattivo. Come regola generale, l’acqua che ha un buon aspetto e un buon odore è solitamente sicura da bere. L’acqua è essenziale per la salute, ma la maggior parte delle persone nel mondo non ha un accesso affidabile all’acqua sicura. La maggior parte delle malattie trasmesse dall’acqua è dovuta a carenze igieniche e sanitarie piuttosto che alla presenza di agenti patogeni nell’acqua. Le carenze igienico-sanitarie mettono in pericolo la salute pubblica contaminando l’acqua. L’uso improprio di fertilizzanti e concimi in agricoltura, la deforestazione, l’urbanizzazione e l’industrializzazione hanno aumentato i livelli di inquinamento dell’acqua da fonti organiche e inorganiche. L’inquinamento idrico può essere ridotto utilizzando pratiche meno inquinanti nell’industria, applicando una migliore gestione dei fertilizzanti, trattando le acque reflue, proteggendo e riforestando i bacini idrografici e migliorando i servizi igienici.

Pratiche igieniche più sicure:

La trasmissione di malattie per via fecale-orale può essere prevenuta attraverso un corretto smaltimento degli escrementi umani, soprattutto nelle aree in cui il rischio di contaminazione di acqua e cibo è elevato. In molte parti del mondo, i rifiuti umani e animali vengono raccolti in fosse o latrine che non sono gestite correttamente. L’acqua inquinata dagli escrementi umani può contenere un gran numero di agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti che causano molte malattie. Pertanto, è importante prevenire la contaminazione delle riserve idriche e degli alimenti da parte degli escrementi umani. Questo obiettivo può essere raggiunto costruendo e gestendo i sistemi fognari e le latrine in modo da evitare la contaminazione delle falde acquifere e dell’ambiente.

Programmi di vaccinazione:

La vaccinazione è un modo molto efficace e relativamente poco costoso per prevenire alcune delle malattie più gravi causate da agenti patogeni trasmessi attraverso l’ambiente. L’immunizzazione contro malattie come la poliomielite, la difterite, il tetano e la pertosse ha praticamente debellato queste malattie nei paesi ad alto reddito. La vaccinazione è un metodo sicuro, efficace e poco costoso per prevenire molte malattie. Tuttavia, non può sostituire l’acqua e i servizi igienici sicuri. Una malattia non può essere prevenuta se le persone non sono vaccinate e l’ambiente non è pulito. I vaccini possono essere somministrati tramite iniezioni o spray nasali. I vaccini più recenti possono essere somministrati per bocca in forma liquida.

Gestione dei parassiti:

Alcuni vettori sono insetti che hanno bisogno di nutrirsi di sangue per riprodursi. Questo può essere controllato attraverso l’uso di pesticidi. Tuttavia, l’irrorazione dei pesticidi deve essere fatta con attenzione per evitare di danneggiare le persone o altri organismi. L’uso dei pesticidi deve essere limitato al minimo necessario per la salute pubblica e per l’ambiente.

Misure di non inquinamento:

Una buona gestione ambientale può ridurre la quantità di agenti patogeni e tossine nell’ambiente. In particolare, l’uso della vegetazione naturale per la bonifica dei terreni e la gestione delle acque può aiutare a filtrare gli agenti patogeni e le tossine dall’acqua prima che venga utilizzata per bere o per irrigare le colture.

Conclusione

È certo che le malattie trasmesse attraverso l’ambiente diventino più comuni e più pericolose con il cambiamento del clima. Tutte le persone che vivono in aree in cui queste malattie sono endemiche sono a rischio. Tuttavia, le persone in condizioni di povertà hanno maggiori probabilità di subire i danni maggiori. La buona notizia è che esistono misure di prevenzione efficaci. La sfida consiste nell’assicurarsi che vengano attuate.

 

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Repubblica Dominicana – Scheda Paese – Clima, meteo e salute

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  • Previsioni Meteo
  • CLIMA E STAGIONILa Repubblica Dominicana fino ad oggi continua a manifestare due stagioni principali:
    –  la stagione secca, che va da novembre ad aprile;
    –  la stagione delle piogge, che va da maggio ad ottobre.
    fino a quando i cambiamenti del clima altereranno queste fasi di tempo molto precise.
    Durante la stagione secca, le precipitazioni sono rare e l’umidità è quasi assente, rendendo questo periodo l’ideale per visitare il paese e godersi le sue spiagge e la natura incontaminata.
    La zona settentrionale dell’isola è tendenzialmente più piovosa;
    La zona meridionale neno piovosa, anche se durante la stagione delle piogge è maggiornemte colpita dai tornadi;
    La temperatura media durante tutto l’anno si attesta intorno ai 30°C, con le acque del mare che permettono di fare il bagno in ogni momento dell’anno. Tuttavia, è importante evitare di visitare il paese durante i mesi di agosto, settembre e ottobre a causa del rischio di uragani, che sono più probabili in questo periodoLe piogge più intense nella Repubblica Dominicana si verificano da maggio ad ottobre. Durante questo periodo, le precipitazioni diventano intense e più frequenti, specialmente nelle zone costiere e montuose. Le piogge torrenziali possono causare inondazioni frane, danni alle infrastrutture e persino perdite di vite umane. È importante tenere presente questo fattore quando si pianifica un viaggio nel paese, specialmente durante i mesi di maggio ad ottobre, per evitare eventuali disagi a causa delle intense piogge
  • Il Clima: è essenzialmente tropicale caratterizzato da variazioni locali di temperatura piuttosto che da stagioni vere e proprie. Agosto è un mese caldissimo e afoso, mentre a gennaio il clima è più gradevole.
    Due sono le stagioni delle piogge: da ottobre a maggio lungo la costa settentrionale e da maggio a ottobre nella parte meridionale dell’isola; quindi, se volete visitare tutto il paese portatevi un ombrello. Nella Repubblica Dominicana le precipitazioni non sono di lieve entità come alle Hawaii o in America Centrale, ma tendono piuttosto a cadere sotto forma di violenti acquazzoni che possono durare anche mezza giornata.  La stagione degli uragani, che va da giugno a settembre, andrebbe evitata: anche se è raro che si venga coinvolti in questi fenomeni atmosferici, non dimenticate che un uragano di lieve entità può rovinarvi tutta la vacanza.

I cambiamenti climatici cominciano ad essere evidenti anche nei Caraibi.

Il cambiamento climatico in Repubblica Dominicana sta portando ad un aumento delle temperature, con conseguenze significative sull’ambiente e sulle condizioni meteorologiche. Secondo i dati Dell’ente meteorologico delle UN nei diversi territori dell’Isola la temperatura sta aumentando, cambianto l’ambiente, e le piogge creano ambienti favorevoli alla diffusione di insetti ed animali aggressivi contro gli uomini. Questo fenomeno comincia ad avere impatti evidenti negativi sull’ecosistema del paese, incluse le aree dei parchi nazionali e delle spiagge considerate ancora paradisiache. Inoltre, il cambiamento climatico sta contribuendo…..     
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MALATTIE E CAMBIAMENTI CLIMATICI

E’ sempre più evidente che nella Repubblica Dominicana gli effetti dei cambiamenti climatici stanno influenzando la diffusione di malattie trasmesse nei modi più diversi.
La diffusione dei diversi tipi di zanzare (Aedes, Anpheles, Culex) nel territorio è favorita dal costante aumento di piogge, temperature ed umidità. I diversi tipi di zanzara possono essere vettrici o (1) dei parassiti malarici (zanz. Anopheles), causa della malattia …..
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Maldive – Clima, meteo e salute

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anno 2024 Isole Maldive

 

  • Previsioni Meteo
  • Clima:Il clima delle Maldive ha una caratteristica spiccatamente tropicale. E’ fortemente influenzato “dai venti monsoni”, che caratterizzanoil clima sulle isole con due distinte stagioni. Il “monsone che spira da sud-ovest” porta la maggior parte delle piogge tra maggio e novembre; il “monsone che spira da nord-est” porta venti più asciutti tra dicembre e marzo:(1) la stagione calda e secca, che va da novembre ad aprile
    (2) La stagione umida e piovosa,
    che va da maggio ad ottobre, ed è caratterizzata da abbondanti precipitazioni.
    La temperatura nelle isole ed atolli, è calda tutto l’anno;  difficilmente scende al di sotto dei 23 gradi e generalmente non supera i 30 gradi C°. La temperatura del mare, rimane costante intorno ai 28 gradi.
    Il periodo migliore per andare alle Maldive sono i mesi di gennaio, febbraio e marzo durante i quali le precipitazioni sono meno abbondanti ed il clima è più asciutto, nonostante i cambiamenti dovuti alle variazioni climatiche.

EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLE MALDIVE

I cambiamenti climatici hanno influenzato sia il clima che il livello del mare alle isole Maldive.
Innalzamento del livello del mare: L’innalzamento del livello del mare minaccia direttamente l’esistenza stessa delle isole ed in particolare degli atolli, causando erosione delle spiagge, salinizzazione delle falde acquifere e perdita di habitat. Inoltre, l’aumento della temperatura dell’oceano sta danneggiando i coralli e minacciando la vita marina

Aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi. Cicloni e inondazioni stanno causando danni alle colture, diffusione di malattie e perdita di approvvigionamento idrico dolce. I cambiamenti climatici stanno mettendo a rischio l’economia, la sicurezza alimentare e la salute delle persone nelle Maldive  Visto il rischio reale di scomparsa di interi atolli e buona parte delle isole si è arrivati ad affrontare l’innalzamento del livello del mare proponendo la costruzione di isole artificiali più alte, ma questo porta implicazioni sociali e culturali da considerare in questo processo. E soprattutto la perdita dei meravigliosi ambienti marini e tropicali. (Un disastro ed una follia)

 

SALUTE

Il clima monsonico influenza fortemente le malattie a trasmissione da insetti. Dengue, Chikungunja, e Zika sono malattie virali trasmesse dalle zanzare in aumento costante anche per effetto dei cambiamenti del clima. 

Consigliata attenzione alle punture di zanzara ed effettuazione del vaccino Qdenga contro la Dengue.
Durante il periodo monsonico le malattie derivate da contamimazione di cibi ed bevande aumentano esponenzialmente. La diarrea è uno dei sintomi più frequenti. Epatite A, antitifica, ed anticolerica/diarrea sono le vaccinazioni indicate.

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Ambiente

L’ambiente e i suoi cambiamenti: come influiscono sulla salute dell’uomo

 

World experts in virology alert that climate change and globalization are an added problem in viral disease transmission (Luglio 2019)
Interessante approfondimento di esperti mondiali che sottolineano quanto sia importante la comunicazione tra epidemiologi, virologi, veterinari allo scopo di studiare in maniera coordinata l’ecosistema uomo-animale-natura.

 

Cambiamento climatico e malattie infettive
Il cambiamento climatico con l’innalzamento della temperatura del Mar Mediterraneo favorisce la proliferazione e la presenza di alcuni insetti vettore di malattie, come le zanzare, soprattutto negli stati costieri ma sempre più anche all’interno del continente.  Ascolta un’interessante intervista .


I cambiamenti climatici e l’impatto sulla salute
Lo scorso dicembre The Lancet ha pubblicato il rapporto “The Lancet Countdown”, realizzato dalle Nazioni Unite in collaborazione con diverse istituzioni accademiche e dedicato all’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute. L’analisi delle problematiche attuali di tale tema sottolinea gli effetti diretti dell’aumento della temperatura media globale sulla salute delle persone: diffusione di malattie infettive, impatto sul lavoro e malnutrizione sono alcuni dei principali punti evidenziati dal Report 2018 del Lancet Countdown.  Leggi di più   

 

La differenza tra i cambiamenti climatici di ieri e di oggi
L’attuale lotta al cambio climatico viene spesso contrastata dal luogo comune secondo cui il nostro pianeta ha già vissuto diversi cambi climatici nel corso della storia. Per quanto veritiera, tale affermazione non evidenzia le differenze tra eventi passati e il cambiamento climatico dei nostri giorni. Per far luce su questo tema riportiamo un interessante articolo pubblicato lo scorso Luglio sulla rivista le Scienze che segnala come l’intensità e l’estensione del riscaldamento globale degli ultimi decenni possa essere considerato senza precedenti.

 

Climate Change and Infectious Diseases: A risk assessment of the Chikungunya transmission in Europe
Climate change impacts on human health are becoming a major focus topic for current literature scholars and research studies. The following article analyses how changing climate conditions can influence epidemic diseases’ patterns by affecting infectious agents’ behavior. In particular, the study focuses on the transmission of Chikungunya virus in two European countries characterized by a different climate, Italy and Germany, and identifies that incubation and establishment of both mosquito and virus vectors in such different countries are favored by the increase of temperature, precipitations and humidity in the study areas. Historical data of yearly temperatures and precipitations trends are here reported, followed by predictions of tropical diseases transmission based on previous studies and IPCC’s projections.

 

 

 

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