Il nuovo vaccino per la Dengue (QDENGA) proposto ai turisti di tutto il mondo che vengono a Roma.
La febbre virale Dengue è in aumento esponenziale in molti paesi asiatici e latino americani.
A Roma giungono, durante tutto l’anno, milioni di turisti da tutte le nazioni del mondo. Tanti turisti arrivano da paesi dove la Dengue è endemica e crea grossi problemi di salute. In molti di questi paesi il vaccino per la Dengue (QDENGA- per i 4 tipi del virus) non è ancora in commercio. Il dr. Paolo Meo, direttore del Cesmet Clinica del viaggiatore, propone ai viaggiatori che soggiornano a Roma per poche ore o qualche giorno, di prenotare presso il Centro di Vaccinazioni del Cesmet un colloquio informativo e l’effettuazione della vaccinazione. Il Cesmet può effettuare vaccini anche a persone non cittadini italiani. E’ possibile prenotare la vaccinazione concordando giorno e orario secondo le disponibilità della persona e del centro.
Quando prenoti il tuo viaggio per venire in Italia e conosci la data del tuo soggiorno a Roma, cogli l’occasione di prenotare giorno e orario del vaccino. Approfitta di questa occasione: goditi Roma e dedica 10 minuti del tuo tempo a fare un vaccino considerato salvavita contro la Dengue nel tuo paese. Dall’esperienza maturata in questi mesi non ci sono effetti collaterali nell’ effettuazione del vaccino contro la Dengue. Clicca qui per avere informazioni sul vaccino e sui costi oppure scrivi un messaggio (WhatsApp o SMS) al numero +393466000899.
Info dalla scrivania del Dr. Paolo Meo
Medico infettivologo
Direttore del Cesmet di Roma
Matteo è morto a 14 anni al termine di un soggiorno nel paese dei suoi nonni. Il soggiorno in un ambiente familiare e tante giornate felici. Le giornate passate insieme ai cugini e a tanti amici. Poi il malessere, l’aggravento e la morte.
Ora è chiaro per tutti, le febbri emorragiche provocate dall’infezione di uno dei 4 tipi del virus della Dengue possono uccidere anche durante un viaggio organizzato per vacanza. Questo virus, oramai diffuso nella maggior parte dei paesi tropicali ed equatoriali, è trasmesso all’uomo da un tipo di zanzara, l’Aedes, che è diffusa oramai ovunque, anche in Europa, e parliamo della tanto comune e diffusa zanzara tigre.
da Messaggero Veneto del 30 luglio ’23
Matteo, il giovane friulano di 14 anni, finita la scuola era volato con la mamma in Brasile per passare un periodo di vacanza, per incontrare i nonni e gli zii nello stato del Parà, in Brasile. Da metà giugno viveva nel paese e sarebbe dovuto rientrare a fine luglio in Italia. Durante il soggiorno, come tanti, era stato punto da queste fastidiose zanzare, e ad un certo punto, da oltre 10 giorni, aveva cominciato ad accusare un malessere sempre più acuto. Prima era stato costretto a letto, a casa e quindi, peggiorando i sintomi, al ricovero presso una struttura ospedaliera, dove era stato messo sotto terapia. In pochi giorni la situazione è rapidamente peggiorata fino al decesso avvenuto il 29 luglio.
L’evento drammatico purtroppo conferma la pericolosità della malattia e la necessità di fare grande attenzione alla puntura degli insetti, vettori (trasportatori) del virus. Fino ad ora il controllo del territorio e della presenza delle zanzare costituiva la prima ed unica prevenzione nei confronti della malattia. Ora abbiamo a disposizione un vaccino preventivo che funziona sia nel controllare l’esplosione della malattia, che anche modulare la risposta immune secondaria, spesso pericolosa, nei soggetti che già hanno avuto la malattia. Il vaccino è stato approvato dall’FDA americana, a dicembre 22 dall’EMA europea, nel febbraio 23 dall’AIFA in Italia.
Il virus della dengue, trasmesso attraverso la puntura della zanzara Aedes, nella maggior parte delle volte rimane asintomatico, senza manifestarsi in alcun modo. E questo è ciò che accade nella maggior parte delle persone, sia abitanti dei luoghi sia viaggiatori. Talvolta può manifestarsi con sintomi e forme via via più aggressive fino ad arrivare, in rari casi, al decesso. Le cure sono rivolte a risolvere i sintomi di questa risposta immunitaria ed infiammazione che può essere particolarmente violenta. Talvolta la malattia è caratterizzata da compromissione e crollo delle piastrine nel sangue, con il rischio di gravi emorragie. In questi casi le trasfusioni ed il controllo dei probabili stati di shock diventano essenziali.
In America Latina il primo semestre del 2023 è stato un periodo di crescita esponenziale e non controllata di questa malattia. In tutti gli Stati la presenza e la riproduzione dell’Aedes con la conseguente diffusione del virus, da uomo ad uomo tramite la puntura di questi insetti, è stata sorprendentemente elevata.
Il Brasile ha avuto i maggiori livelli di diffusione di questa malattia da anni, ma anche l’Argentina, il Perù e la Colombia hanno registrato una notevole crescita di casi e purtroppo un aumento importante del tasso di mortalità, in particolare nei primi mesi dell’anno. Comunque, la Dengue con le altre malattie quali Chickungunija e Zika, sono presenti in tutti gli altri paesi dell’America Latina e Centrale ed in tutte le isole caraibiche.
Il dramma di Matteo e della sua famiglia ci riporta in modo crudo alla necessità di informarsi in modo serio e consapevole prima di un viaggio. Di non sottovalutare le indicazioni ed i consigli. Conoscere i rischi reali ed i modi di evitarli. Il nostro organismo è in grado di superare tutto, ma aiutiamolo a rafforzarsi.
QDENGA della TAKEDA
Per la malattia da Dengue virus ricordo ancora che oramai esiste un vaccino, efficace e sicuro, che vale la pena considerare prima di affrontare viaggi in aree endemiche. PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI CLICCA QUI.
FEBBRE VIRALE DA DENGUE: dove si trova e quali sono i rischi nei singoli paesi (AFRICA)
Continua la nostra rassegna sulla Dengue. Dove è maggiormente diffusa questa malattia di cui si parla sempre di più e quanto è il rischio nei paesi in Africa?
INTRODUZIONE SULLA DISTRIBUZIONE DELLA DENGUE
Al termine della pandemia del Covid-19 la voglia di viaggiare in tutti noi è diventata irrefrenabile. I viaggiatori si distribuiscono ovunque nel mondo alla scoperta di mete turistiche sempre nuove e sconosciute. E’ necessario capire dove si trova questa malattia, causata da un virus che, attraverso la puntura di una zanzara, si è diffuso nella maggior parte dei paesi del mondo. L’incidenza della dengue è cresciuta notevolmente negli ultimi decenni. I casi, segnalati all’OMS, sono passati da oltre 600.000 nel 2000 ad oltre 6 milioni nel 2020. La stragrande maggioranza dei casi è asintomatico o paucisintomatico, cioè caratterizzato da sintomi lievi ed autogestiti. Per questo motivo il numero reale di casi di dengue è fortemente sottostimato e la maggior parte dei casi sono erroneamente diagnosticati come altre malattie febbrili, simil influenzali.
QUANTE SONO LE INFEZIONI ED I CASI DI DENGUE
Una stima basata su modelli epidemiologici indica in oltre 400 milioni le infezioni da virus della dengue all’anno. Di queste quasi 100 milioni si manifestano clinicamente, le altre infezioni sono senza o con lievi sintomi. Un altro studio recente sulla prevalenza della dengue stima che oltre 3,9 miliardi di persone siano a rischio di infezione da virus, in particolare nei paesi della fascia tropicale.
La malattia è ora endemica in più di 100 paesi nelle regioni dell’OMS dell’Africa, delle Americhe, del Mediterraneo orientale, del sud-est asiatico e del Pacifico occidentale. Le Americhe, il Sud-est asiatico e le regioni del Pacifico occidentale sono le più colpite, con l’Asia che rappresenta circa il 70% del carico globale della malattia da virus Dengue.
Nei primi mesi del 2023 in alcuni paesi dell’America Latina si sta manifestando una forma di Dengue di tipo 2 particolarmente aggressiva, con un aumenta di decessi. Tra questi Argentina, Perù e Brasile sono i più rappresentati. Da alcuni anni la dengue si sta diffondendo in nuove aree, compresa l’Europa. La trasmissione locale è stata segnalata per la prima volta in Francia e Croazia nel 2010e sono stati rilevati casi importati in altri paesi europei, in particolare della fascia mediterranea.
Il numero di casi di dengue è in continuo aumento. La regione americana (Sud, Centro e Caraibi) nel 2019 ha riportato oltre 3,5 milioni di casi, di cui oltre 30.000 classificati come gravi. Un numero elevato di casi è stato segnalato in Bangladesh (101.000), Malesia (131.000), Filippine (420.000), Vietnam (320.000) in Asia nel 2019.
Nel 2023 la febbre virale da dengue è in continuo aumento in quasi tutti i paesi ma vengono segnalati focolai diffusi in Brasile, Colombia, Argentina, Perù, Isole Cook, Fiji, India, Kenya, Paraguay, Perù, Filippine, Isole della Riunione e Vietnam con aumenti esponenziali a partire dal 2021. Oggi concentriamoci sui paesi del continente africano. Dove ritroviamo nel 2023 la febbre da dengue e con quale valutazione di rischio?
I dati che seguono sono tratti dal CDC e mostrano la presenza della malattia Dengue nelle diverse nazioni, con variazioni stagionali dovute alla presenza di zanzare nell’ambiente. Questa rassegna dei paesi ci permette di valutare dove maggiormente possiamo venire a contatto con il virus e quale livello di rischio troviamo.
Oggi oltre una attenzione particolare alla puntura delle zanzare di tipo Aedes, è possibile effettuare la profilassi mediante vaccinazione con il nuovo vaccino QDENGA. La valutazione va sempre effettuata chiedendo informazioni a medici esperti e specializzati nella materia.
A chi può essere somministrato?
Il vaccino contro la Dengue si somministra a tutti i viaggiatori che per motivi di lavoro o di turismo si recano nelle aree a rischio. Si somministrano 2 dosi a partire dai 4 anni di età a distanza di 3 mesi. Il richiamo dovrebbe essere effettuato dopo 3 – 5 anni, Il vaccino è sicuro ed efficace Quindi viaggiando nei paesi sottocitati, in particolare in quelli segnalati come (frequenti/continui) è bene proteggersi dalla malattia richiedendo la vaccinazione.
Presenza di focolai di DENGUE e livelli di rischio nei paesi africani.
Paese Livello di rischio
Angola Sporadico/Incerto
Benin Sporadico/Incerto Burkina Faso Frequente/Continuo
Burundi Sporadico/Incerto
Camerun Sporadico/Incerto
Capo Verde Sporadico/Incerto
Repubblica Centrafricana Sporadico/Incerto
Chad Sporadico/Incerto
Comore Sporadico/Incerto
Congo Sporadico/Incerto
Congo (Repubblica Democratica del) Sporadico/Incerto
Costa d’Avorio Sporadico/Incerto Gibuti Frequente/Continuo
Egitto Sporadico/Incerto
Guinea Equatoriale Sporadico/Incerto Eritrea Frequente/Continuo Etiopia Frequente/Continuo
Gabon Sporadico/Incerto
Gambia Sporadico/Incerto
Ghana Sporadico/Incerto
Guinea Sporadico/Incerto
Guinea Bissau Sporadico/Incerto Kenya Frequente/Continuo
Liberia Sporadico/Incerto
Madagascar Sporadico/Incerto
Malawi Sporadico/Incerto
Mali Sporadico/Incerto
Mauritius Sporadico/Incerto
Mayotte Sporadico/Incerto
Mozambico Sporadico/Incerto
Namibia Sporadico/Incerto
Niger Sporadico/Incerto
Mozambico Sporadico/Incerto
Namibia Sporadico/Incerto
Nigeria Sporadico/Incerto
Riunione Sporadico/Incerto
Ruanda Sporadico/Incerto
Sao Tomè e Principe Sporadico/Incerto
Senegal Sporadico/Incerto
Seychelles Sporadico/Incerto
Sierra Leone Sporadico/Incerto Somalia Frequente/Continuo
Sudan del Sud Sporadico/Incerto Sudan Frequente/Continuo
Uganda Sporadico/Incerto Repubblica Unita di Tanzania Frequente/Continuo
Zambia Sporadico/Incerto
Zimbabwe Sporadico/Incerto
Aggiornamento marzo 2023
Redazione dottor Paolo Meo.
Il dr. Paolo Meo è a disposizione di chiunque desideri richiedere informazioni o prenotare una consulenza prima di partire o al rientro da un viaggio o richiedere la vaccinazione per la dengue. Si può scrivere all’indirizzo E-mail seg.cesmet@gmail.com o scrivere un messaggio di richiesta su WhatsApp al numero 3466000899
In sensibile crescita il numero dei casi di infezione da Dengue in molte aree del Nord del paese.
Nel Rajasthan, anche a causa dell’arrivo dei monsoni, si contano ogni giorno più di 150 casi ufficiali, mentre nell’Uttar Pradesh sono molti i distretti colpiti e i casi dell’anno in corso ammontano a 18.000. Sono invece più di 40.000 quelli registrati nell’ultima stagione nel West Bengala
Non esiste ancora un vaccino che prevenga l’infezione e la raccomandazione è quella di evitare la puntura di zanzare, adottando abbigliamento coprente e repellenti efficaci.
Leggiamo e riportiamo (traduzione automatica) da: news-abs-cbn.com
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Aumentano i casi di dengue a Metro Manila; il totale è di 3.975: DOH Gillan Ropero, ABS-CBN News
Pubblicato il 06 lug 2022 02:30 PM | Aggiornato il 07 lug 2022 12:28 PM
MANILA (AGGIORNAMENTO) – I casi di dengue a Metro Manila sono aumentati del 16% tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, ha dichiarato martedì il Dipartimento della Salute.
Dal 22 maggio al 4 giugno sono stati segnalati 533 casi, più dei 458 segnalati due settimane prima.
Un totale di 3.975 casi di dengue sono stati segnalati dal 1° gennaio al 18 giugno, secondo l’agenzia sanitaria. Si tratta di un aumento dell’1% rispetto ai casi segnalati nello stesso periodo del 2021.
La maggior parte dei casi di dengue è stata segnalata nelle seguenti aree:
Quezon City (729 casi o 18%) Caloocan City (502 casi o 13%) Manila (501 casi o 12%) Taguig City (472 casi o 12%) Valenzuela City (444 casi o 11%).
Dal 22 maggio al 18 giugno sono stati registrati 844 casi, la maggior parte dei quali a Quezon City (192 casi o 23%), Caloocan City (170 casi o 20%), Taguig City (100 casi o 12%), Valenzuela City (83 casi o 10%) e Malabon City (64 casi o 8%).
Quest’anno sono stati segnalati in totale 13 decessi o un tasso di mortalità dello 0,3% nella regione della capitale, secondo il DOH.
Questi decessi sono stati segnalati in:
Febbraio: 4 Marzo: 2 Aprile: 2 Maggio: 3 Giugno: 2
Il DOH ha dichiarato che dal 1° gennaio al 18 giugno sono stati segnalati 51.622 casi di dengue a livello nazionale. Si tratta di un aumento del 58% rispetto ai 32.610 casi segnalati nello stesso periodo del 2021.