27 Dicembre 2023- In Argentina nell’anno 2023 sono stati 135.676 i contagi ufficiali diagnosticati clinicamente e confermati con i test di laboratorio; 68 i morti causati dal virus della Dengue; questi i dati al 31 Novembre; ed i casi continuano a crescere nel mese di dicembre. Questi sono i numeri ufficiali forniti dal Ministero della Salute argentino per una epidemia che si è diffusa nella maggior parte delle provincie del paese. Per questo motivo e con questi numeri è stata decretata l’emergenza sanitaria per attuare nei tempi più rapidi tutte le misure necessarie per proteggere popolazione ed ambienti, intervenire con metodi efficaci e rapidi, per evitare la diffusione del virus. Tra Novembre e dicembre 2023 i casi sono in ulteriore aumento.
Fino a metà dell’anno 2023 (maggio/giugno) il virus della dengue circolava soprattutto in 4 regioni argentine, in particolare nella Regione Centrale (Buenos Aires, Città Autonoma di Buenos Aires, Córdoba, Entre Ríos, Santa Fe); nella Regione di Cuyo (San Luis); nella Regione NEA (Corrientes, Formosa, Chaco); e nella Regione NOA (Catamarca,Jujuy, La Rioja, Salta, Santiago del Estero, Tucumán). Nello stesso periodo il Ministero della Salute argentino ha segnalato oltre 1500 casi di Chikungunya, in particolare nelle città di Buenos Aires; CABA; Chaco; Cordova; Correnti; Formosa, Santa Fé e Salta. Da allora l’epidemia di dengue si è estesa alla quasi totalità del territorio del paese. Alcuni casi sono stati registrati anche in Patagonia. Gli studi hanno evidenziato che il 93% dei casi è autoctono, ossia si è manifestato in persone che non avevano viaggiato in paesi endemici. I rapporti si sono modificati in meno di 2 anni. La malattia, causata da uno dei 4 tipi di virus, il più pericoloso il tipo 3, viene trasmessa attraverso dalla puntura della zanzara Aedes aegypti. Il sintomo dominante, insieme alla febbre molto alta, i dolori muscolari e articolari.
Dal 2022 ma in particolare in questo ultimo anno le infezioni ed i casi di dengue si sono manifestati e si sono trasmessi durante tutto l’anno, senza interruzioni durante i mesi più freddi. E questo è l’indice che sia la zanzara che anche il virus al suo interno rimangono attivi ed in grado di diffondere in tutti i mesi dell’anno. Segno di un cambiamento del clima, delle stagioni e dello stesso ambiente. L’Argentina, come i paesi europei, in particolare quelli del Mediterraneo. manifestano il cambiamento del clima e delle stagioni, che favorisce la diffusione di insetti vettori e di malattie a questi collegati.
Oltre all’attenzione alla puntura delle zanzare, in Argentina sta diventando importante l’utilizzo del vaccino contro la dengue che copre sia coloro che hanno avuto la malattia che chi non la ha avuta. (Qdenga vaccino della Takeda)
SIGARETTE ELETRONICHE. RISCHI REALI PER LA SALUTE.
Aumentano i lavori scientici che dimostrano gli effetti negativi del fumo e dei vapori riscaldati, generati dalle sigarette elettroniche.
OMS lancia l’allarme in tutto il mondo.
La diffusione delle sigarette elettroniche è sempre più evidente. L’idea e la convinzione della innocuità di questo modo di fumare è sempre più diffusa. In particolare tra i giovani ed i giovanissimi la moda diffonde senza limite. Ma contemporaneamente aumentano i lavori scientifici di molti centri di ricerca specializzati, americani, inglesi e di molti altri paesi, che evidenziano la pericolosità di questo modo di fumare. Nonostante le indicazioni dei ricercatori, da anni esiste una propaganda che pone questo modo di fumare come soluzione alternativa ai danni dalle sigarette “tradizionali”. Non solo la falsa idea di innocuità e di assenza di rischio per la salute ha indotto un numero sempre maggiore di persone a utilizzare questo metodo di fumare, ma l’industria del fumo, basandosi su questi falsi miti, continua a promuovere questo “vizio” nei giovanissimi, facendolo diventare moda e segno di maturità anche nei più piccoli.
Come si pone l’Organizzazione mondiale della Sanità sull’argomento?
Proprio in questi giorni di dicembre 2023 l’OMS, attraverso una dura presa di posizione del direttore generale, ha in modo perentorio affermato che “le sigarette elettroniche sono dei veri e propri prodotti dannosi e pericolosi”. Il dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, ha accusato le “industrie del tabacco di svolgere una attività criminosa e di arricchirsi, fomentando un vero e proprio vizio che distrugge la salute delle persone”.
Il messaggio che è stato fatto passare e che continua a circolare, da parte delle industri del tabacco, nelle opinioni pubbliche in tutto in mondo sostiene che: “le sigarette elettroniche non producono alcun effetto negativo sulla salute”. Purtroppo, non è così. Sempre più studi mettono in evidenza che “le sigarette elettroniche, contenenti basse dosi di nicotina, creano una forte dipendenza e sono dannose per la salute”. Ancora occorre valutare che “seppur gli effetti sulla salute a lungo termine non sono pienamente compresi, è certo che questi prodotti generano sostanze tossiche, che hanno dimostrato senza ombra di dubbio, di causare diversi tipi di tumore e di aumentare il rischio di disturbi cardiocircolatori e polmonari”. E questi effetti sono evidenziati soprattutto nei soggetti giovanissimi e nei giovani adulti che hanno una sensibilità maggiore e che utilizzano questo modo di fumare senza limiti.
Cosa chiede l’OMS?
L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, afferma e chiede a tutti i suoi stati membri “l’introduzione di restrizioni tramite leggi che arginino la diffusione delle e-cig, soprattutto tra i giovani e giovanissimi perché considerati prodotti molto dannosi per la salute.” Questo tipo di sigarette elettroniche in:
– 34 paesi sono vietate;
– in 88 paesi non viene indicata una età minima entro la quale poterle acquistare;
– in 74 paesi non esiste alcuna restrizione all’uso di questo tipo di fumo;
Partendo da questi dati e dai risultati dei lavori dei ricercatori internazionali il dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus continua dicendo che “è cosa vergognosa che i bambini, anche sotto gli 8 anni, vengano coinvolti e irretiti sin da tenera età all’utilizzo delle sigarette elettroniche e che questi giovani individui diventino dipendenti dalla nicotina”. E ancora il direttore esorta, come medico e come direttore generale dell’OMS tutti i paesi ad attuare “misure rigorose per impedirne il consumo e proteggere i propri cittadini, in particolare i bambini e i giovani”.
Mentre l’opinione pubblica di tutto il mondo, seguendo una disinformazione pilotata, assolve questo modo di fumare, definendolo sicuro, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), valutati lavori di ricerca in continuo sviluppo, prende una posizione nettissima sulla diffusione di questo tipo di sigarette e accusa l’industria del tabacco, di “trarre profitto contribuendo alla distruzione della salute”.
Quali ricerche supportano la presa di posizione dell’OMS?
Esperti ricercatori dell’OMS affermano che “le sigarette elettroniche contenenti anche basse dosi di nicotina creano una forte dipendenza e sono dannose per la salute”. Diverse ricerche in tutto il mondo hanno dimostrato una serie di rischi per la salute derivate dall’utilizzo delle sigarette elettroniche.
(1) Università del Minnesota, in USA, studi dal 2018 hanno dimostrato che “i vapori delle e-cig contengono tre sostanze tossiche che catalizzano reazioni biologiche che aumentano esponenzialmente rischio di sviluppare tumori”. Le sostanze messe sotto accusa sono: la formaldeide, l’acroleina e il metilgliossale. Queste molecole si legano al DNA delle cellule dell’organismo innescando una serie di mutazioni genetiche potenzialmente cancerose. Questi processi avvengono soprattutto nelle cellule del cavo orale.
(2) Università di New York, dopo anni di studio il lavoro “Exhalation of alternative tobacco product aerosols differs from cigarette smoke—and may lead to alternative health risks”, evidenzia che “il fumo ed i vapori riscaldati, generati dalle sigarette elettroniche, aumentano il rischio di infiammazione delle alte vie respiratorie, favoriscono l’insorgenza del cancro al naso, alla gola e ai seni paranasali”. Queste lesioni vengono provocate dall’esposizione ai vapori caldi esalati ed alle sostanze assorbite in una condizione favorevole all’assorbimento.“L’utilizzo prolungato di questo modo di fumare è considerato peggiore dell’utilizzo delle sigarette classiche.”
(3) diversi studi, in diversi centri di ricerca nel mondo, “evidenziano che le sostanze, descritte in precedenza, emesse dalle sigarette elettroniche, influenzano il normale sviluppo del cervello e inducono disturbi anche gravi dell’apprendimento soprattutto nei giovani”. (4) gravidanza: evidenziati danni per il feto. Difatti l’esposizione del feto a questi vapori ne può influenzare negativamente lo sviluppo sia della parte neurologica che tissutale.
(5) Università della California Meridionale ha rilevato che “lo svapo” da sigarette elettroniche come “il fumo di sigaretta tradizionale è associato ad una alterazione genica mitocondriale, dentro le cellule, con interferenze sia nei processi immunitari che nella risposta infiammatoria. Quindi una azione negativa sul sistema immunitarioed una facilitazione all’insorgenza dell’infiammazione durante le malattie.
(6) Il “Karolinska Institute di Stoccolma”, centro di ricerca molto autorevole, ha evidenziato come “lo svapo” da sigaretta elettronica “contenente nicotina, aumenta in breve tempo la formazione di coaguli di sangue oltre ad alterare l’elasticità dei vasi sanguigni, accelerare il battito cardiaco e aumentare la pressione circolatoria”….. “e queste sono condizioni che nel tempo aumentano la probabilità di malattie cardiovascolari, come ictus e infarto del miocardio”.
Una domanda; una considerazione;
Questi studi e tanti altri eseguiti nel mondo; le raccomandazioni dell’OMS, al massimo livello; gli sforzi comuni di smitizzare le tante notizie false e tendenziose; tutto questo basterà a sensibilizzare le opinioni pubbliche sulla pericolosità di questo tipo di fumo, assolto in modo sconsiderato dalla sensibilità corrente e dalla moda imperante!? Gli imensi interessi economici superano di gran lunga l’interesse a proteggere la nostra salute. Il problema non sono gli adulti che decidono autonomamente per la propria salute, ma il comportamento di milioni di ragazzi in tutto il mondo che vedono, nella sigaretta elettronica, un modo di crescere più velocemente e di lasciare il “vizio del fumo classico”.
Test tubercolina-Mantoux o IGRA per la diagnosi di tubercolosi. Questi i test di screening per giungere a fare una diagnosi di tubercolosi latente o attiva.
INFORMAZIONI
Il “test alla tubercolina” è conosciuto anche come “ Derivato proteico purificato PPD” o “Test Mantoux” o “Test per l’infezione della tubercolosi latente TST” viene anche indicato come Test di screening per la TBC.
DOVE FARE IL TST TEST O TEST MANTOUX Se hai bisogno di un test per la TBC, ovvero la MANTOUX oppure dell’esame QUANTIFERON o test IGRA puoi effettuare il test TST o mantoux test presso il centro medico specializzato in malattie infettive e tropicali Cesmet-Clinica del Viaggiatore. I referti e le certificazioni attestanti il risultato del test sono quindi riconosciute ufficialmente per concorsi, istituzioni universitarie e altre richieste ufficiali. Puoi richiedere informazioni o prenotare cliccando qui e lasciando i tuoi dati, specificando il motivo della richiesta del test oppure puoi scrivere a seg.cesmet@gmail.
PERCHE’ E QUANDO FARE IL TEST
Se vuoi escludere o verificare la presenza del Mycobacterium tubercolosis nel tuo organismo è necessario effettuare Il test di screening per la TBC attiva o latente.
Il test di screening è richiesto per dimostrare la negatività al batterio in caso di concorsi pubblici; iscrizioni a facoltà di scienze mediche e biologiche; lavori in ambienti con persone deboli o a rischio. E’ utile anche prima e dopo i viaggi internazionali in ambienti e paesi considerati a rischio di Tubercolosi.
Il test di screening è indicato in caso di esposizione alla TBC; in caso di sintomi specifici o in presenza di fattori di rischio per una TBC attiva.
Quindi è utile per le persone a rischio insorgenza di tubercolosi per la loro situazione di salute o che sono a rischio nel caso di contatto con il batterio.
Tra queste persone:
• chi presenta il sistema immunitario compromesso, come coloro che sono positivi o sono affetti conclamati da AIDS, che quindi sono maggiormente aggredibili dalla TBC;
• chi si trova in condizioni abitative ritenute a rischio, come coloro che vivono nei rifugi per senzatetto, campi profughi, case di cura, scuole e istituti penitenziari;
• chi manifesta sintomi sospetti di TBC;
• chi proviene o che comunque abbia abitato per un certo periodo in paesi nei quali la TBC è endemica;
• chi fa uso di droghe da iniezione;
COME EFFETTUARE IL TEST
Per il test cutaneo alla tubercolina viene iniettata sulla parte volare dell’avambraccio (parte flessoria) una minima quantità di un derivato
TEST CUTANEO ALLA TUBERCOLINA
proteico purificato (PPD) in soluzione (1 ml). Questa viene iniettata in sede sottocutanea e non richiede alcuna preparazione particolare.
CARATTERISTICHE DELL’ESAME
Il test cutaneo della tubercolina, chiamato anche “Mantoux test”, evidenzia e dimostra la presenza del M.Tuberculosis nell’organismo, ma non discrimina tra malattia attiva e forma latente.
Per poter effettuare con certezza una diagnosi di “tubercolosi attiva”, oltre alla positività del test, occorre una valutazione clinica basata su sintomi specifici ed è necessario effettuare ulteriori test diagnostico come la cultura del Mycobacterium e radiografie seriate.
CARATTERISTICHE MICROBIOLOGICHE
Il micobatterio tubercolare venuto a contatto con l’organismo, in particolare con le mucose respiratorie, può causare una infezione inattiva (latente) con il permanere in modo silente all’interno dei linfociti infettati; oppure può causare una infezione attiva e progressiva con il Mycobacterium in riproduzione attiva intracellulare.
La risposta immunitaria cellulare di circa il 90% delle persone infettate dal Mycobatterio controlla la crescita e la riproduzione batterica all’interno dell’organismo e limita l’infezione a poche cellule linfocitarie. I batteri sono sequestrati e inattivati in queste cellule ma rimangono comunque vitali. Pertanto le persone infettate non presentano sintomi della malattie pur essendo portatori di una infezione latente.
L’infezione latente e asintomatica può durare anni, dal primo contatto, senza manifestarsi. In caso di abbassamento delle difese o mal fun
REAZIONE LINFOCITARIA
zionamento del sistema immunitario, immunodeficienza, il Mycobacterium può riprendere la sua crescita con la ripresa della malattia attiva e crescita e invasione dei batteri all’interno del sistema istiocitario (linfonodi – linfociti – sistema linfatico).
La “TBC attiva” causa malessere e sintomi sfumati o evidenti nel paziente. In caso di attivazione e rivitalizzazione dei batteri la TBC può essere trasmessa attraverso le secrezioni respiratorie, l’espettorato, l’aerosol rilasciato tossendo, starnutendo, parlando o respirando.
Nel caso in cui esista il rischio che il primo test cutaneo fornisca una reazione falsamente negativa, è possibile eseguire un secondo test cutaneo che stimoli il sistema immunitario ulteriormente fornendo quindi un risultato positivo.
Il test cutaneo della tubercolina non deve essere effettuato nuovamente nel caso in cui una persona abbia già avuto un risultato positivo per tale test. Una volta riscontrato un risultato positivo, il test fornirà sempre lo stesso risultato ma la reazione cutanea alla tubercolina potrebbe diventare maggiormente aggressiva.
METODO DI EFFETTUAZIONE DEL TEST
Non si effettuano prelievi di sangue venoso ma si inietta un ml di soluzione contenente un derivato proteico purificato (PPD) dell’antigene di M. tuberculosis. Si disinfetta l’avambraccio con l’alcol e con una siringa da insulina da 1 ml (ago fine), si inietta una piccola quantità di PPD nel sottocutanea. il liquido iniettato forma una bolla nella sede di iniezione. E ‘ opportuno lasciare il luogo di inoculo scoperto, senza bagnarlo o insaponarlo er 48 o 72 ore. Quindi si verificherà la presenza di una reazione cutanea.
Il test cutaneo, seppur negativo, può provocare un lieve fastidio o dolore nella sede di iniezione.
Non si inietta il batterio vivo magari attenuato, sottocute. Il test cutaneo alla tubercolina o Mantoux test misura la risposta del sistema immunitario ad un antigene / proteina derivato dal batterio tramite una reazione cutanea superficiale.
REAZIONE INFIAMMATORIA
RISULTATI DEL TEST
L’ infezione provocata sviluppa una “reazione cutanea” caratterizzata da un ponfo rosso e gonfio di diverse dimensioni e con diversi gradi di fastidio, prurito o dolore. La reazione è data dalla sensibilità del sistema alla azione della proteina tubercolare. La reazione delle cellule linfocitarie sensibilizzate, in presenza di batterio, provoca l’attivazione della risposta infiammatoria, con produzione di Istamina, attivazione della cascata del complemento e rilascio di una serie di citochine che provocano la reazione tubercolare. L’assenza di risposta dimostra l’assenza del Mycobacterium dall’organismo.
Per l’interpretazione del test cutaneo della tubercolina, occorre valutare la reazione infiammatorio nell’area dell’iniezione dopo 48 / 72 ore. Nel caso in cui vi sia una reazione infiammatoria più o meno evidente, (test positivo), si valuta la dimensione del ponfo rosso, evidenza della reazione infiammatoria, in corrispondenza della sede dell’iniezione la cui misura (diametro) quantifica la risposta e quindi il contatto con il micobatterio della tubercolosi. La misura del ponfo, la sensibilità all’infiammazione e la caratteristica della lesione determinata dalla proteina iniettata, varia in base allo stato di presenza del batterio, lo stato di salute e all’età del soggetto al quale viene effettuato l’esame.
E’ da considerare che, nonostante un’infezione tubercolare in atto, nei bambini, nelle persone anziane e nei soggetti immunocompromessi, la reazione può essere minore del normale o addirittura assente.
QUALI E QUANTI TIPI di screening alla Tubercolosi esistono?
Lo screening della TBC può essere effettuato:
(1) con il test cutaneo della tubercolina
(2) con il test di rilascio dell’interferone gamma (IGRA)
(Clicca qui per approfondimenti)
TEST IGRA o QUANTIFERON
Oltre al test cutaneo Mantoux è possibile effettuare Il test IGRA. Questo test misura nel sangue venoso il rilascio della proteina “interferon gamma” da parte dei linfociti presenti in un campione di sangue al quale viene aggiunto uno specifico antigene tubercolare. (Per approfondire clicca qui)
Se vuoi informazioni o prenotare il test IGRA telefona al numero della segreteria+390639030481 oppure lascia i tuoi dati cliccando qui.
Cosa significa il risultato del test?
Se i test cutanei o quelli IGRA forniscono un risultato positivo è verosimile che la persona sia entrata in contatto con il M. tuberculosis che ha infettato l’individuo e questa infezione può essere latente o attiva. Se il medico sospetta una infezione attiva, allora occorre effettuare una radiografia toracica e ad un test colturale per confermare il sospetto diagnostico.
Se il risultato del test è negativo è verosimile che il paziente non abbia la TBC, anche se questa non può mai essere esclusa definitivamente. Il sistema immunitario cellulare linfocitario del paziente potrebbe non rispondere all’antigene o potrebbe ancora non aver completamente risposto agli stimoli batterici. Sono infatti necessarie circa 6 settimane dal primo contatto con il micobatterio perché il test fornisca risultati positivi. Nel caso in cui i test di screening forniscano risultati negativi ma il sospetto clinico rimanga, il medico può richiedere l’esecuzione di un nuovo test cutaneo o IGRA dopo un tempo di attesa congruo.
Talvolta i pazienti infettati con altre specie di micobatteri, come il Mycobatterium kansasii, possono fornire risultati falsamente positivi. Pertanto, i test positivi devono essere sempre seguiti da ulteriori esami di conferma, come la radiografia toracica, per ricercare segni di TBC attiva. Possono essere eseguiti anche test per la diagnosi microbiologica della TBC, inclusi gli strisci, gli esami colturali e i test di sensibilità, al fine di confermare la diagnosi e verificare la sensibilità ai farmaci del M. tuberculosis responsabile dell’infezione.
RISPOSTA DEL TEST DOPO LA VACCINAZIONE
Le persone che sono state vaccinate con il vaccino antitubercolare BCG (bacillo di Calmette e Guérin) generalmente forniscono risultati positivi al test cutaneo. Il test IGRA invece non è influenzato dal vaccino.
RISPOSTE DEL TEST A SITUAZIONI PARTICOLARI
Inoltre una persona può non rispondere correttamente al test cutaneo (nonostante abbia avuto un’esposizione alla TBC) nel caso in cui abbia avuto un’infezione virale recente, gli sia stato somministrato un vaccino vivo-attenuato (come quello del morbillo, parotite, varicella o influenza), abbia un’altra infezione batterica sopprimente la TBC o stia assumendo farmaci immunosoppressivi come i corticosteroidi.
In genere, dopo aver ricevuto un vaccino con virus attenuati, è necessario aspettare circa 4 settimane prima di sottoporsi al test di cutaneo.
TEST DI SCREENING E GRAVIDANZA
E’ possibile effettuare il test di screening in gravidanza previa valutazione medica. La TBC può essere trasmessa dalla madre al feto pertanto, nel caso in cui la madre sia a rischio, può essere richiesto di effettuare un test cutaneo o IGRA. Entrambi i test sono infatti considerati sicuri durante la gravidanza.
“Ixchiq” è il primo vaccino al mondo realizzato per la protezione nei confronti della “febbre virale da Chikungunya”. E’ stato approvato negli Usa dall’FDA (Food and Drug Administration). La notizia è di quelle importanti che farà storia nel campo della medicina. Molte sono le aspettative per questo vaccino. Infatti, OMS ricorda che in 15 anni sono stati denunciati ufficialmente, nel mondo oltre 5 milioni di casi. La malattia è invalidante e talvolta mortale. Il virus della Chikungunyaè considerato sempre da OMS e dalle autorità sanitarie di tutto il mondo “una vera minaccia emergente per la salute globale”. Da sempre presente in America Centrale e del Sud, nei Caraibi ma anche in Africa ed in Asia, il virus, trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, si è diffuso in diversi paesi anche del bacino del mediterraneo. In Italia ricordiamo diversi focolai epidemici piccoli e medi, in Romagna ed in Veneto dal 2010 in avanti. E soprattutto ricordiamo l’improvvisa epidemia a Roma, partita dalla pianura pontina, nel 2017, con oltre 100 casi sviluppatisi nel quartiere di San Giovanni. E come l’Italia anche altri paesi Europei hanno sviluppato focolai della malattia, che poi si sono autolimitati.
La prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia, attribuibile forse allo stesso agente virale.
La Chikungunya è una malattia infettiva virale acuta, trasmessa dalle zanzare del Genere Aedes, sia della specie albopictus che aegypti. Il sintomo caratteristico è costituito da dolori muscolari ed in particolare articolari piuttosto violenti. E proprio questi dolori costringono la persona ad una posizione “quasi strisciante” da cui il nome. La febbre anche elevata è una caratteristica, ma secondaria. La discriminate tra Dengue e Chikungunya sono proprio i caratteristici dolori che bloccano la deambulazione di chi è affetto da Chikungunya. Questo virus può anche attaccare organi interni con un peggioramento importante dello stato di salute ed in alcuni casi il decesso. Gli esiti, dolori generalizzati e forte stanchezza, in alcuni casi possono durare mesi, talvolta anni.
Il virus della Chikungunya sta creando una situazione di allarme nelle Americhe in particolare Centro America dove la malattia sta diffondendo in modo preoccupante. Negli ultimi due mesi, tra Agosto e Settembre sono stati denunciati 115mila casi con 33 decessi.
Il vaccino Ixchiq è stato sviluppato dalla casa Farmaceutica Valneva, azienda tutta europea, ed approvato per le persone di età pari o superiore a 18 anni. Queste sono le persone che corrono un elevato rischio maggiore di esposizione. Ora ci aspettiamo che il via libera a Ixchiq da parte dell’autorità di regolamentazione dei farmaci statunitense favorirà, nel più breve tempo possibile il lancio e la diffusione del vaccino nei Paesi in cui il virus è più diffuso. Quindi questo vaccino rappresenta un importante strumento per la prevenzione della Chikungunya, soprattutto per le persone che vivono nei paesi endemici e per coloro che viaggiano in aree a rischio.
Ixchiq è un vaccino realizzato con virus vivo, per l’immunizzazione attiva e la prevenzione delle malattie causate dal virus chikungunya. E’ costituito da una monodose e a quel che sembra non occorrono richiami. L’obiettivo del vaccino è quello di immunizzare l’organismo nei confronti del virus chikungunya (CHIKV), stretto parente del virus dengue. Viene somministrato in persone di età pari o superiore a 18 anni. Queste per il momento le indicazioni approvata mediante studi effettuati su titoli anticorpali neutralizzanti anti-CHIKV.
Valneva ha riportato i dati finali di fase 3 nel marzo 2022 che mostrano un tasso di sieroconversione, ossia una copertura del 98,9% dopo 28 giorni con una singola vaccinazione. Valneva continuerà a valutare la persistenza degli anticorpi per almeno cinque anni.
Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, prenotare una visita o prendere un appuntamento per una vaccinazione, contattaci oppure scrivi a seg.cesmet@gmail.com; o lascia un messaggio al numero whatsapp 3466000899
Dove si trova il virus della Dengue?
Negli ultimi decenni la Dengue si è imposta come emergenza di sanità pubblica in una buona parte del globo. Attualmente è diffusa in tutto il Sud – Est Asiatico, nell’Asia sud – Occidentale, in Oceania ed in Estremo Oriente. E’ presente anche nell’Africa Sub – Sahariana, nell’America centrale ed in quella Sub – Tropicale, nei Caraibi. Si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale sia a rischio di questa malattia. Attualmente oltre 4 miliardi di persone vivono in 125 Paesi a rischio Dengue.
La diffusione della Dengue continua ad aumentare ed in molte regioni tropicali nel post pandemia del Covid-19 ha avuto un aumento anche del 500/700%. Numeri impressionanti, anche per l’incuria a cui è stato abbandonato l’ambiente dove si riproducono gli insetti.
L’Europa ed in particolare i paesi del bacino del mediterraneo, a causa dei cambiamenti climatici, per aumento di calore, umidità e piogge, ma anche per l’aumento di spostamento di merci e persone sono diventati paesi a rischio Dengue, dove già si presentano sporadici focolai autoctoni della malattia.
Come diffonde la dengue?
Il vettore primario per questa malattia è una zanzara, l’Aedes albopictus ed aegypti, che si è diffusa in tutti i tropici e in zone urbane dove gli abitanti sono molto suscettibili all’infezione. Anche in Europa e nel Nord America, la zanzara di tipo Aedes si è diffusa nel territorio. Il processo di urbanizzazione, che ha lasciato molta gente senza acqua, fognature e sistemi di recupero dei rifiuti, ha favorito la formazione di nuovi siti dove il vettore può insediarsi, velocizzando in questo modo l’espandersi dell’infezione. Anche il controllo costante e meccanico dell’epidemia non ha aiutato a fermare la sua avanzata. La porta di ingresso nell’organismo è la cute mediante la puntura delle zanzare.
Quali sono i sintomi?
La febbre da Dengue si presenta come una influenza con varie caratteristiche. Molto spesso i bambini la manifestano come una influenza con semplici reazioni cutanee. Gli adolescenti e gli adulti possono avere febbre più leggera, ma frequentemente la malattia si presenta con febbre alta, mal di testa, dolore agli occhi, dolore alle articolazioni e ai muscoli con reazioni cutanee.
La febbre persiste per 2-7 giorni e può raggiungere i 41° C seguita da convulsioni febbrili e fenomeni emorragici. Se il paziente viene ricoverato, si può avere una diminuzione dei sintomi, ma se la malattia non viene curata, il paziente può subire uno shock (DSS) con pulsazioni rapide e lente, seguite da segni di collasso circolatorio che si presentano con pelle fredda ed ecchimosi.
La zanzara è uno degli animali più piccoli, ma rappresenta una grande minaccia per gli esseri umani, causando , quando trasmette malattie, centinaia di migliaia di vittime ogni anno. Il 20 agosto viene celebrato il World Mosquito Day come iniziativa delle istituzioni e delle ONG contro la malaria. La data commemora Sir Ronald Ross, il quale il 20 agosto del 1897 ha scoperto che è la zanzara femmina a trasmettere la malaria. È stato notato che durante una serata d’estate all’aperto, gli esseri umani si divertono in tranquillità finché una puntura di zanzara cambia completamente la situazione, colpendo alcune vittime e risparmiandone altre. Principalmente, la scelta della zanzara dipende dall’odore corporeo, dalla temperatura e dalla struttura della pelle, dai microrganismi cutanei, dall’anidride carbonica esalata dall’essere umano, dall’alcol e dal tipo di dieta. Inoltre, le zanzare sono particolarmente attratte dalle donne in gravidanza e dalle persone in sovrappeso. Secondo un’indagine condotta dalla New Mexico State University, esistono oltre 3.500 specie di zanzare, ma solo alcune sono in grado di pungere, e solo le femmine lo fanno perché necessitano del sangue per le loro uova. In molti paesi, la puntura di zanzara rappresenta meno un fastidio e più un problema; le zanzare, infatti, sono responsabili di molte gravi malattie, dalla malaria alla febbre gialla e alla dengue. Diversi studi hanno dimostrato che le zanzare vengono attirate dall’acido lattico, una sostanza chimica che produrremo durante l’allenamento e che può essere lavata con il sapone subito dopo l’allenamento. Inoltre, un microbiota cutaneo più diversificato è meno attraente per le zanzare, ma anche i prodotti utilizzati per la pulizia possono avere effetti simili, pertanto si consiglia di evitare i saponi antibatterici. Infine, il gruppo sanguigno può influire sulla scelta della zanzara, con le persone del gruppo O che sono meno appetibili rispetto a quelle del gruppo A. In generale, è bene indossare abiti chiari, usare repellenti per insetti sulla pelle e, se si vuole, evitare di bere birra, poiché uno studio ha dimostrato che fa diventare gli esseri umani più appetibili per le zanzare. In giardino, invece, le piante aromatiche come basilico, lavanda, timo e limone possono avere un buon odore per gli esseri umani, ma respingeranno le zanzare. Se poi siamo i procinto di partire per paesi tropicali, prendiamo le nostre giuste precauzioni per evitare di contrarre malattie , spesso molto gravi, portate da zanzare infete: la malaria, la dengue o l’encefalite giapponese sono solo alcune di queste ma, rivolgendosi ad esperti e attuando una adeguata forma di prevenzione, potremo viaggiare senza rischi.
Malarone: un farmaco preventivo sempre meno efficace.
Presso la “Clinica del Viaggiatore Cesmet” prenota consulenze per informazioni sulla prevenzione per la malaria; assistenza durante il viaggio con l’assicurazioneTHCARD; al rientro esami di laboratorio specialistici e visite tropicali. Chiama 0639030481 o scrivi ad ambulatorio@ cesmet.com
“Atovaquone-Proguanile” (Malarone): il farmaco è sul mercato da oltre 30 anni. Da oltre un decennio la sua efficacia continua a diminuire per effetto dell’aumento della resistenza dei plasmodi al farmaco. I paesi del Sud Est Asiatico e del così detto “triangolo d’oro – Thailandya, Laos, Mianmar” sono stati i primi dove si è manifestata ed è cresciuta questo tipo di resistenza. In queste aree da anni è stata data l’indicazione di utilizzare la Doxiciclina 100 mg. L’aumento della resistenza del parassita malarico a queste molecole è stato evidenziato anche in molti paesi Africani e Latino Americani. Questo aumento della resistenza dei parassiti nei confronti di Atovaquone ha imposto di evitare l’utilizzo del farmaco in terapia. Difatti per curare la malaria da anni Malarone è stato sostituito dai farmaci in combinazione, a base di Artemisia, principio ancora particolarmente attivo sui Plasmodi. E se i parassiti sono fortemente resistenti da non poter essere utilizzata questa molecola, anche nella prevenzione spesso si è dimostrata fallace. E questa resistenza si continua a diffondere ed aumentare in molte aree della fascia equatoriale ed intertropicale. E questo è dimostrato dalla pratica clinica. Sempre più casi di malaria si manifestano in corso di assunzione del farmaco in chemio profilassi.
ll farmaco è generalmente ben tollerato anche se diverse persone si lamentano per effetti avversi. Per questo motivo, al momento della prescrizione del Malarone da utilizzare in profilassi, alcuni viaggiatori si lamentano dei potenziali effetti deleteri di questo farmaco, sul proprio metabolismo ed in particolare sul “povero fegato”. Invece nella prevenzione della malaria è vero il contrario: se un viaggiatore ammala di malaria i problemi per il “povero fegato” saranno reali e seri. Le necrosi puntiformi delle cellule epatiche sono tipiche della malattia. La tossicità sul fegato da Malarone alle dosi preventive e terapeutiche è assente. Il farmaco è stato messo in commercio dopo anni di ricerche sulla sua sicurezza. I disturbi maggiormente accusati dai viaggiatori possono essere: fastidio e pesantezza allo stomaco, vomito, febbre, cefalea, lieve insonnia, tosse, rari i casi di caduta dei capelli.
Controindicazioni
Quando non dev’essere usato Malarone
Intanto possiamo affermare che il malarone è sempre meno attivo e quindi è bene non utilizzarlo per questo motivo.
In caso di allergia all’atovaquone, al proguanile cloridrato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale.
In caso di malattia renale ed epatica grave.
Il malarone è controindicato nei pazienti con intolleranza al farmaco e con insufficienza renale. Se ne sconsiglia ancora l’uso in gravidanza, anche se dati certi riguardo un’eventuale teratogenicità del feto non sono mai stati forniti. Per quanto riguarda invece l’intervallo di tempo da far intercorrere tra la sospensione del farmaco e il concepimento di un figlio si ritiene, in una stima molto prudenziale, che un mese sia più che sufficiente. Pertanto dopo un viaggio in territorio tropicale sono sufficienti anche alcune settimane dalla fine dell’assunzione di malarone per rimanere incinte senza preoccupazioni. E se si è preso il farmaco, rimanendo incinta durante l’assunzione, non bisogna pensare al peggio perché i dati ci dicono che non ci sono effetti negativi sul feto in questi casi. E’ bene non assumere il farmaco in corso di allattamento per bambini di peso inferiore ai cinque chilogrammi.
Continua ad essere utilizzato e prescritto, soprattutto per profilassi e meno per cura, ma, essendo fortemente ridotta l’efficacia del farmaco, se dopo un viaggio compaiono sintomi sospetti, malessere, stanchezza, pesantezza di testa, e magari febbre e brividi, non esitate a chiedere immediatamente un test per la malaria ed una visita specialistica.
Come utilizzare Malarone nella profilassi della malaria
Se utilizzato il Malarone va assunto a stomaco pieno, o dopo aver bevuto latte, per facilitarne l’assorbimento, alla dose di una compressa al giorno, da un giorno prima della partenza, per tutta la durata del soggiorno, e fino a sette giorni dal ritorno dalla zona a rischio malarico. Sempre alla stessa ora del giorno.
La dose pediatrica da somministrare ai bambini è rappresentata nella seguente tabella:
Dosaggio Giornaliero
Peso Corporeo
Atovaquone (mg)
Proguanile (mg)
N° di compresse
11-20
62.5
25
1 cpr di Malarone Bambini
21-30
125
50
2 cpr di Malarone Bambini
31-40
187.5
75
3 cpr di Malarone Bambini
> 40
250
100
I soggetti di peso superiore ai 40 kg devono assumere 1 cpr al giorno di Malarone 250/100 mg
Il “Malarone Pediatrico” è costituito da compresse nelle quali l’Atovaquone è contenuto alla dose di
Effetti Indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Malarone
Come tutti i medicinali anche questo medicinale può causare in alcune persone effetti indesiderati.
Effetti indesiderati molto comuni
Cefalea, vertigini, nausea e vomito, disturbi allo stomaco, diarrea, insonnia, sogni strani, depressione;
Reazioni allergiche anche importanti ma molto rare: eruzione cutanea e prurito; difficoltà respiratoria; gonfiore improvviso palpebrale, viso e labbra; raramente eruzioni cutanee.
Meccanismo d’azione
I costituenti del Malarone, Atovaquone e Proguanil Cloridrato, interferiscono con due diverse vie coinvolte nella biosintesi delle pirimidine, necessarie per la replicazione degli acidi nucleici dei Plasmodi. Tale doppio meccanismo risulta sinergico e particolarmente efficace. Il meccanismo d`azione dell`Atovaquone si esplica attraverso l`inibizione del trasporto degli elettroni mitocondriali a livello del omplesso del citocromo bc1 e la caduta del potenziale della membrana mitocondriale. Il Proguanil cloridrato inibisce la “diidrofolato reduttasi” una sostanza chiave nella riproduzione dei parassiti della malaria: Queste due molecole hanno costituito per anni l’impianto per una profilassi molto efficace.
Il Malarone ha un meccanismo d’azione diverso dagli altri farmaci, ossia una attività causale: blocca i parassiti della malaria all’interno delle cellule del fegato. Il “proguanil” ha un’attività antimalarica indipendente dalla sua metabolizzazione in “cicloguanil”, e il proguanil, ma non il cicloguanil, è in grado di potenziare la capacità dell`atovaquone di abbattere il potenziale della membrana mitocondriale nei parassiti della malaria. Quest’ultimo meccanismo, potrebbe spiegare la sinergia osservata qualora l`atovaquone e il proguanil vengano usati in associazione.
Un po’ di storia
Quando più di trenta anni fa la Wellcome lanciò l’Atovaquone per la cura della “Pneumocistosi” nei malati di AIDS forse non pensava che, da una parte, in pochi anni il decorso clinico dei pazienti HIV + sarebbe mutato in modo così radicale, ma anche che la molecola sarebbe diventata importante nella cura di un’altra malattia da parassiti, la malaria. Trattata con Malarone infatti, la pneumocistosi, manifestazione letale secondaria alla temibile infezione virale, diminuì la prevalenza. Le preziose proprietà antiprotozoarie (Antiparassitarie) potevano essere ancora recuperate alla clinica e venne concepita l’associazione tra Atovaquone e Proguanil, un chemioterapico, per trattare una malattia non meno importante: la malaria dal Plasmodio.
Il farmaco derivante venne chiamato Malarone e fu destinato all’uso in profilassi ma anche in terapia della malaria. Attualmente le compresse di Malarone contengono: Atovaquone 250 mg / Proguanile cloridrato 100 mg.
Cuba è un paese in cui la febbre gialla non è presente, non esiste rischio di infettarsi ed ammalarsi, ma il governo cubano richiede la vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori provenienti da paesi endemici o infetti dalla malattia, come alcune parti dell’Africa e dell’America Latina. Se provieni da uno di questi paesi o hai trascorso del tempo in una zona ad alto rischio di febbre gialla nelle sei settimane precedenti al tuo viaggio a Cuba, sei obbligato a presentare il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla all’arrivo in aeroporto. Devi effettuare la vaccinazione contro la febbre gialla prima del viaggio a Cuba.
Quali vaccinazioni sono consigliate per Cuba e come bisogna comportarsi?
Vaccinazioni consigliate: devo fare la vaccinazione per la febbre gialla per Cuba? Il certificato di vaccinazione contro la Febbre Gialla se non per chi giunge da paesi endemici o infetti per la malattia. La vaccinazione non è consigliata ai viaggiatori provenienti dai paesi esenti dal virus. (Aggiornamento Marzo 2023)
SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI E’ consigliata la vaccinazione peril colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.
Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo).
E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE B ?per saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
E’ consigliata la vaccinazione per MENINGITE MENINGOCOCCICA?per saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) E’ consigliata la vaccinazione per TETANO? per saperne di più… E’ consigliata la vaccinazione per POLIOMIELITE?
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
Antirabbica : anche con la nuova indicazione delle due dosi, per chi affronta viaggi avventuroso e con il rischio di incontri con animali
VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.
GHANA APRILE 2023: approvato il nuovo vaccino contro la malaria
vaccino antimalarico efficace
dove è distribuito il nuovo vaccino per la malaria?
L’Africa anticipa i tempi per il vaccino contro la malaria per i bambini più piccoli. Il primo passo lo ha fatto il Ghana annunciando di avere dato il via libera a R-21/Matrix-M, il secondo vaccino disponibile contro la malaria per i bambini. Il primo vaccino prodotto era stato RTS-S/AS01,approvato nel 2021, ma con scarsa efficacia e successo.
R-21/Matrix-M, vaccino contro la malaria per i bambini tra i 5 mesi ed i 3 anni, è stato messo a punto da ricercatori del Regno Unito utilizzando la tecnologia di Novavax, la casa farmaceutica che produce un vaccino contro il coronavirus ed è il primo vaccino a superare la soglia del 75 per cento di efficacia prevista dall’OMS.
plasmodio della malaria
Cosa è R-21/Matrix-M e a chi e come si somministra? R-21 è il vaccino contro la malaria,Matrix-M è l’adiuvante a base di saponinache migliora la risposta del sistema immunitario, rendendola più efficace e prolungata nel tempo.
Come detto e sottolineato il nuovo vaccino è stato approvato per l’uso nei bambini di età compresa tra 5 mesi ed i 3 anni di età. La fascia di popolazione a più alto rischio di morte per malaria. La somministrazione prevede una serie di tre dosi con una quarta dose a distanza di un anno. Dopo questa somministrazione il vaccino ha mantenuto un’elevata protezione contro la malattia, raggiungendo e superando l’obiettivo fissato dall’Oms, posto a un’efficacia del 75 per cento.
Quale caratteristiche per l’efficacia e la sicurezza di R21/Matrix-M?
il vaccino mostra alti livelli di efficacia e un buon profilo di sicurezza. Gli studi sono stati condotti nel Regno Unito, in Thailandia e in diversi paesi africani, tra cui uno studio di fase III in Burkina Faso, Kenya, Mali e Tanzania che ha coinvolto 4.800 bambini. Quindi prima del via libera dell’Oms al nuovo vaccino R21/Matrix-M il Ghana, primo tra tutti, ha approvato, dopo 30 anni di ricerca sui vaccini contro la malaria, l’utilizzo del vaccino contro la malaria per i piccoli bambini, ad alta efficacia che può essere prodotto su larga scala a un costo modesto, ipotizzati 3 dollari a dose.
Questo vaccino potrà essere distribuito rapidamente ai paesi che più ne hanno bisogno. Il Serum Institute, la casa produttrice indiana, ha infatti assicurato di poter distribuire oltre 200 milioni di dosi all’anno. Si punta anche ad accordi con aziende locali per una futura produzione direttamente in Ghana e in altri paesi africani.
Perchè è utile questo vaccino in Africa?
Ricordiamo che l’approvazione di questo nuovo vaccino segna una svolta nella lotta contro la malaria. Questa malattia ha ucciso oltre seicentomila persone nel 2021, soprattutto in Africa, con numeri in aumento nel 2022. Nell’area Sub Sahariana si concentrano i numeri più elevati. Quattro paesi contano poco più della metà di tutti i decessi: Nigeria (31%), Repubblica Democratica del Congo (13%), Niger (4%) e Repubblica Unita di Tanzania (4%).
Conosciuto in India come “L’albero dei Miracoli” o “la farmacia del Villaggio”, l’Azadirachta indica, fa parte della famiglia delle Meliacee. Albero originario di India e Birmania, cresce in tutte le zone pianeggianti tropicali.
I primi scritti medici in sanscrito che ci riportano i benefici di questa pianta risalgono al 2ooo a.C., da quel momento ad oggi sono saliti a più di 700 i rimedi, ayurvedici e non, a base di Neem.
Secondo l’Ayurveda infatti “ogni parte della pianta: radici, corteccia, foglie, semi e frutti” possiede eccezionali proprietà curative e medicamentose.
L’estrazione dell’olio dai semi e la sua lavorazione hanno una tradizione secolare in India, dove il prodotto finito ha una molteplicità di usi da sempre utilizzato dalle popolazioni locali.
Nei villaggi da sempre è stato utilizzato come rimedio per curare dolori, febbre e infezioni, ma addirittura l’estratto è prescritto fin dai tempi antichi per curare la malaria.
Attualmente viene molto utilizzato, attraverso piccoli rametti della pianta, per l’igiene orale e contro gengiviti ed afte. Molto utile, e da me provato, per la disinfezione delle ferite della pelle e per far rimarginare in breve tempo le stesse ferite. Può essere assunto sotto forma di infuso come “tonico ricostituente”, tradizione è staccarne un rametto e mangiarne le estremità più tenere ogni mattina, a scopo tonificante.
In Sanscrito: “Sarva roda nidarini” che significa “il guaritore di tutti i malanni”; Nella millenaria tradizione indiana, dove la pianta è considerata sacra, foglie di Neem vengono tenute in bocca al ritorno dai funerali per purificarsi; e si racconta che il primo giorno di Chaitra (il primo mese dell’anno secondo il calendario Hindu) è dedicato all’adorazione del Neem e per tradizione si consuma un decotto di foglie di Neem, fiori, jaggery e mango fresco per la salvaguardia della salute durante l’anno.
Ma la sua efficacia non è più solo una credenza tradizionale indiana. Molti centri di ricerca hanno approfondito lo studio sui principi e sulle molecole farmacologicamente attive, tra cui “Azadiracta Indica”. Le ricerche hanno dimostrato l’efficacia delle molecole estratte dalle varie parti di questo albero fino al punto di essere dichiarato dalle Nazioni Unite l’”albero multiuso del XXII secolo”. Tutte le parti dell’albero hanno proprietà benefiche, ma in particolare, è presente una concentrazione maggiore di principio attivo su foglie, corteccia e semi.
La corteccia del Neem si usa per il trattamento di stanchezza, febbre e perdita d’appetito.
Le proprietà antisettiche e astringenti la rendono particolarmente utile nella guarigione delle ferite. Ma forse, l’uso più comune per la corteccia di Neem è l’igiene orale: si usa un ramoscello di Neem come “spazzolino da denti”, o lo si mastica, In questo modo si curano le infiammazioni alle gengive, l’alitosi e la perdita dei denti.
Agli abitanti dell’India è noto da molto tempo che le foglie del Neem allontanano gli insetti; per questo le mettono da sempre nei letti, nei libri, nei recipienti, nelle credenze e negli armadi. Le foglie sono la parte della pianta maggiormente conosciuta anche dalla medicina occidentale, sono molto apprezzate per i loro benefici sulla pelle. Funzionano da fungifugo, antisettico e antinfiammatorio. Tradizionalmente: le “foglie” vengono tritate per ottenere una sorta di poltiglia da applicare direttamente sulle ferite, le ulcere e le malattie della pelle o usate per farne infusi da bere, l’estratto può anche essere aggiunto all’acqua del bagno per proteggere la pelle e combatterne le impurità. In questi casi è importante non scaldare troppo o bollire il composto perchè il calore abbassa il contenuto di Azadirachtina contenuto nelle foglie, in caso di prurito agli occhi, occhi rossi, o congiuntivite invece è consigliabile far bollire dieci foglie fresche di Neem in un litro d’acqua per dieci minuti, e utilizzare poi il liquido con una garza. La stessa emulsione può essere utilizzata per gargarismi per curare il mal di gola e come lavaggio della bocca per il trattamento di malattie gengivali oltre che per prevenire la carie. Lavarsi il viso più volte al giorno permette di sfruttare le proprietà antibatteriche del Neem in caso di acne e punti neri con risultati eccellenti.
L’olio Neem è un estratto a freddo dai semi, che puro si presenta di colore giallognolo ha un gusto leggermente amaro e per molti l’odore dell’olio di Neem non raffinato è sgradevole e per questo motivo spesso viene addolcito con aromi naturali che ne coprono il forte odore, mantenendo però tutte le proprietà benefiche inalterate. Proprietà che abbiamo detto essere innumerevoli e che proviamo a riassumere:
L’olio di neem è un ottimo repellente nei confronti degli insetti ed in particolare delle zanzare. Ottimo per neonati, soggetti con pelli sensibile, ottimo lenitivo ed antinfiammatorio dopo le punture.
Offre protezione naturale al corpo di adulti e bambini, nutre la pelle grazie alle proprietà idratanti, lenitive e rigeneranti dei suoi principi attivi, alla vitamina E e agli acidi grassi essenziali. Funziona come rimedio naturale contro infezioni della pelle quali acne ed herpes ma può anche alleviare il dolore da scottature e bruciature facilitando il processo di cicatrizzazione. Idrata la pelle secca e mantiene i capelli lucidi e brillanti.
Può essere aggiunto a shampoo, come rimedio naturale contro forfora e pidocchi, o al bagnoschiuma come idratante e lenitivo antiossidanti, rende la pelle elastica oltre ad agire da disinfettante e antifunginea.
Il Neem è anche un ottimo antizanzare naturale, che può essere applicato sia sulla pelle sia sulle superfici di casa per tener lontani gli insetti, ideale anche per ridurre il prurito e il gonfiore causato dalle punture. L’azione antiparassitaria è utile contro pidocchi e acari della polvere, ma anche contro pulci e zecche. Infatti, il Neem non è tossico e questo lo rende ideale per mantenere i parassiti lontani non solo da noi ma anche dai nostri amici a quattro zampe, in veterinaria è un prodotto molto usato, in quanto non presenta le controindicazioni degli antiparassitari chimici ma protegge i nostri animali in modo ugualmente efficace.
Essendo innocuo può essere utilizzato anche in agricoltura e per le piante da interno sfrutta le sue proprietà organiche garantendo una funzione di concime, fertilizzante e antiparassitario. Ha un effetto riequilibrante, ovvero migliora il rendimento dei terreni scarsi di materia organica e la qualità delle piante aumentandone il flusso della clorofilla e favorendo un colorito sano, verde e brillante, oltre ad essere, anche in questo caso, un ottimo repellente contro le varie tipologie di funghi e parassiti.
Come abbiamo visto quindi gli usi e i benefici di questo prodotto sono davvero innumerevoli, le controindicazioni praticamente inesistenti essendo un prodotto completamente naturale. Utile nelle nostre case e fondamentale nei nostri viaggi, una volta provato non ne farete più a meno!
dr. Paolo Meo, Medico Tropicalista. per info e acquisti clicca qui
Presso il Cesmet Clinica del Viaggiatore è attivo un Centro di Vaccinazioni Internazionali per ogni tua esigenza. I servizi sono offerti a viaggiatori che si recano all’estero; persone che necessitano vaccini o richiami; neonati o bambini, in particolare per chi non ha assistenza dal servizio sanitario nazionale (stranieri); donne in gravidanza ed in età fertile; CLICCA QUI e lascia i tuoi dati per richiedere:
– consulenza on line a distanza oppure consulenza diretta in ambulatorio PER INFORMARTI sui vaccini, sul loro effetto ed efficacia, su quando e perché effettuarli. INFORMARTI sui paesi meta dei tuoi viaggi, richiedere una valutazioni di rischio, di quale malattie sono presenti e come prevenirle. Tutto questo per viaggiare in sicurezza. INFORMATI su cosa fare al tuo bambino e come comportarti se sei in gravidanza;
Per effettuare i vaccini, è necessario ed obbligatorio un colloquio con personale medico specializzato per una valutazione dello stato di salute, eventuali rischi personali e reazioni ai vaccini, opportunità di effettuare vaccinazioni in rapporto allo stato di salute di base ed attuale;
– se devi richiedere informazioni, mediante consulenza, sulla migliore profilassi antimalarica da adottare in caso di viaggi in aeree a rischio;
– se ti viene richiesto o devi effettuare un test per la tubercolosi, prima o dopo un viaggio o per altre necessità. ( mantoux test o quantiferon); puoi prenotare il tuo test nei giorni indicati (clicca qui)
Check prima del viaggio di valutazione e rilascio ;
Consulenze a distanza on line durante il viaggio
visite tropicali, infettivologiche e
Consulenza prima del viaggio
Il medico valuterà lo stato di salute di ogni singola persona e la sicurezza nell’effettuare le vaccinazioni.
Sulla base di ciascuna meta e di tipologia di viaggio verrà stabilito il protocollo vaccinale e le profilassi eventuali per la malaria e per la diarrea/enteriti del viaggiatore.
I consigli sulla protezione nei confronti delle punture di insetto, causa spesso di infezioni, nei confronti di morsi delle zecche, o di parassiti che attaccano la pelle, quali scabbia o pidocchi, sono fondamentali per affrontare il viaggio in tranquillità.
Nel corso della consulenza verranno forniti documenti che saranno utili durante il viaggio.
Prestazioni specialistiche, personalizzate, cliniche e preventive, basate su esperienze dirette di anni passati nelle realtà dei paesi tropicali e disagiati, fornite dal dott. Paolo Meo per illustrare dettagliatamente le situazioni e i rischi dei paesi meta dei viaggi. Grazie ad un aggiornamento costante e giornaliero, consulenze mirate sulle situazioni sanitarie, ambientali, meteorologiche, delle aree interessate.
Vaccini disponibili
Il “Servizio di Vaccinazioni Internazionali” offre ai viaggiatori ed agli utenti le seguenti vaccinazioni, suddivise per causa di trasmissione: Protezione dalle infezioni trasmesse da cibi e bevande contaminate, mani sporche, stoviglie, mosche ed altri insetti contaminati:
Epatite A
Febbre tifoide (orale – iniettiva)
Anticolerica / diarrea del viaggiatore (orale)
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione di microparticelle:
Tetano ( anche in forma coniugata con Difterite / Poliomielite, Difterite e Pertosse)
Poliomielite (anche in forma coniugata con Tetano, Difterite e Pertosse)
Protezione da contatto con sangue in strutture sanitarie poco protette, siringhe o rapporti sessuali non protetti (medicazioni ed interventi in strutture sanitarie con scarsa igiene e pronto soccorsi):
Epatite B
Protezione da infezioni trasmesse per via sessuale:
(oltre ad Epatite B)
Papilloma Virus ( 9 valente )
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline del respiro attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole:
Meningite ceppo A,C,W,Y
Meningite ceppo B
Meningite ceppo C
Pneumococco, (polmoniti e meningiti)
Morbillo, Parotite, Rosolia e Varicella:
Protezione da infezioni trasmesse da morso di animale:
Antirabbica
Protezione da infezioni trasmesse da insetti vettore (zanzare e zecche) :
Febbre Gialla
Encefalite Giapponese
Encefalite da zecche
Sono inoltre disponibili le vaccinazioni seguenti vaccinazioni pediatriche ( per neonati – dal primo ciclo, a bambini fino ai 12 anni) certificazioni da allegare al libretto vaccinale:
Esavalente ( tetano, difterite, poliomielite, pertosse, epatite B, haemophilus B)
Rotavirus
Pneumococco
Meningite tipo C
Meningite tipo B
Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella
Prenota la tua consulenza e le tue vaccinazioni lasciando:
– Nome e Cognome
– Data di nascita
– Luogo meta del tuo viaggio
– Data di partenza e di rientro
– Azienda di appartenenza (se viaggio di lavoro)
– Richiesta di certificato di vaccinazione per lavoro con attestazione di avvenuta consulenza e informazione/formazione per il viaggio (necessario in caso di viaggio di lavoro da presentare alla azienda).
Se hai delle date di preferenza segnalale, ti verrà dato un appuntamento in tempi ristretti sulla base delle disponibilità.
Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, contattaci oppure scrivi a seg.cesmet@gmail.com
COP27 La Conferenza Internazionale sul clima: addio agli1,5 gradi di crescita delle temperature?
COP27 La Conferenza Internazionale sul clima. Dobbiamo dire addio agli 1,5 gradi, obiettivo e impegno preso da anni da quasi tutte le nazioni della terra? Stiamo veramente facendo un passo indietro?
Bisogna rinunciare all’obiettivo di mantenere nel futuro l’aumento della temperatura sulla terra a 1,5 gradi? Ed il rapporto finale non citerà più questo impegno pregresso come passo principale da cui non ci si può allontanare? Ascoltiamo in questa registrazione le proteste delle minoranze etniche per la lotta alla mancanza di acqua; le richieste delle popolazioni africane di fermare le trivellazioni dei giacimenti anche sottomarini di gas. La dr.ssa Chiara Di Mambro, intervistata, ci spiega cosa sta succedendo alla COP27 ed i rischi dei risultati deludenti che potrebbero esserci al termine della COP27. Ricordiamoci che siamo tutti coinvolti. Sono molto colpito dal clima di oggi a Roma. Mentre scrivo questa sintesi fuori fa un caldo primaverile, e siamo solamente al 16 di Novembre, freddo mese autunnale. Ripeto siamo tutti coinvolti in questo sconvolgimento climatico e naturale. Potete leggere su questo podcast giornalmente le sintesi, le interviste e le voci dalla Conferenza. Noi continueremo ad informarvi.