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Malarone

Malarone: un farmaco preventivo sempre meno efficace.
Presso la “Clinica del Viaggiatore Cesmet” prenota consulenze per informazioni sulla prevenzione per la malaria; assistenza durante il viaggio con l’assicurazioneTHCARD; al rientro esami di laboratorio specialistici e visite tropicali. Chiama 0639030481 o scrivi ad ambulatorio@ cesmet.com

“Atovaquone-Proguanile” (Malarone): il farmaco è sul mercato da oltre 30 anni. Da oltre un decennio la sua efficacia continua a diminuire per effetto dell’aumento della resistenza dei plasmodi al farmaco.  I paesi del Sud Est Asiatico e del così detto “triangolo d’oro – Thailandya, Laos, Mianmar” sono stati i primi dove si è manifestata ed è cresciuta questo tipo di resistenza. In queste aree da anni è stata data l’indicazione di utilizzare la Doxiciclina 100 mg. L’aumento della resistenza del parassita malarico a queste molecole è stato evidenziato anche in molti paesi Africani e Latino Americani. Questo aumento della resistenza dei parassiti nei confronti di Atovaquone ha imposto di evitare l’utilizzo del farmaco in terapia. Difatti per curare la malaria da anni Malarone è stato sostituito dai farmaci in combinazione, a base di Artemisia, principio ancora particolarmente attivo sui Plasmodi. E se i parassiti sono fortemente resistenti da non poter essere utilizzata questa molecola, anche nella prevenzione spesso si è dimostrata fallace. E questa resistenza si continua a diffondere ed aumentare in molte aree della fascia equatoriale ed intertropicale. E questo è dimostrato dalla pratica clinica. Sempre più casi di malaria si manifestano in corso di assunzione del farmaco in chemio profilassi.
ll farmaco è generalmente ben tollerato anche se diverse persone si lamentano per effetti avversi.  Per questo motivo, al momento della prescrizione del Malarone da utilizzare in profilassi, alcuni viaggiatori si lamentano dei potenziali effetti deleteri di questo farmaco, sul proprio metabolismo ed in particolare sul “povero fegato”. Invece nella prevenzione della malaria è vero il contrario: se un viaggiatore ammala di malaria i problemi per il “povero fegato” saranno reali e seri. Le necrosi puntiformi delle cellule epatiche sono tipiche della malattia. La tossicità sul fegato da Malarone alle dosi preventive e terapeutiche è assente. Il farmaco è stato messo in commercio dopo anni di ricerche sulla sua sicurezza. I disturbi maggiormente accusati dai viaggiatori possono essere: fastidio e pesantezza allo stomaco, vomito, febbre, cefalea, lieve insonnia, tosse, rari i casi di caduta dei capelli.

Controindicazioni

Quando non dev’essere usato Malarone

Intanto possiamo affermare che il malarone è sempre meno attivo e quindi è bene non utilizzarlo per questo motivo.
In caso di allergia all’atovaquone, al proguanile cloridrato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale.
In caso di malattia renale ed epatica grave.
Il malarone è controindicato nei pazienti con intolleranza al farmaco e con insufficienza renale.
Se ne sconsiglia ancora l’uso in gravidanza, anche se dati certi riguardo un’eventuale teratogenicità del feto non sono mai stati forniti. Per quanto riguarda invece l’intervallo di tempo da far intercorrere tra la sospensione del farmaco e il concepimento di un figlio si ritiene, in una stima molto prudenziale, che un mese sia più che sufficiente. Pertanto dopo un viaggio in territorio tropicale sono sufficienti anche alcune settimane dalla fine dell’assunzione di malarone per rimanere incinte senza preoccupazioni. E se si è preso il farmaco, rimanendo incinta durante l’assunzione, non bisogna pensare al peggio perché i dati ci dicono che non  ci sono effetti negativi sul feto in questi casi. E’ bene non assumere il farmaco in corso di allattamento per bambini di peso inferiore ai cinque chilogrammi.

Continua ad essere utilizzato e prescritto, soprattutto per profilassi e meno per cura, ma, essendo fortemente ridotta l’efficacia del farmaco, se dopo un viaggio compaiono sintomi sospetti, malessere, stanchezza, pesantezza di testa, e magari febbre e brividi, non esitate a chiedere immediatamente un test per la malaria ed una visita specialistica.

Come utilizzare Malarone nella profilassi della malaria

Se utilizzato il Malarone va assunto a stomaco pieno, o dopo aver bevuto latte, per facilitarne l’assorbimento, alla dose di una compressa al giorno, da un giorno prima della partenza, per tutta la durata del soggiorno, e fino a sette giorni dal ritorno dalla zona a rischio malarico. Sempre alla stessa ora del giorno.

La dose pediatrica da somministrare ai bambini è rappresentata nella seguente tabella:

Dosaggio Giornaliero
Peso Corporeo Atovaquone (mg) Proguanile (mg) N° di compresse
11-20 62.5 25 1 cpr di Malarone Bambini
21-30 125 50 2 cpr di Malarone Bambini
31-40 187.5 75 3 cpr di Malarone Bambini
> 40 250 100 I soggetti di peso superiore ai 40 kg devono assumere 1 cpr al giorno di Malarone 250/100 mg

Il “Malarone Pediatrico” è costituito da compresse nelle quali l’Atovaquone è contenuto alla dose di

Effetti Indesiderati

Quali sono gli effetti collaterali di Malarone

Come tutti i medicinali anche questo medicinale può causare in alcune persone effetti indesiderati.

Effetti indesiderati molto comuni

Cefalea, vertigini, nausea e vomito, disturbi allo stomaco, diarrea, insonnia, sogni strani, depressione;

Reazioni allergiche anche importanti ma molto rare: eruzione cutanea e prurito; difficoltà respiratoria; gonfiore improvviso palpebrale, viso e labbra; raramente eruzioni cutanee.

Meccanismo d’azione

I costituenti del Malarone, Atovaquone e Proguanil Cloridrato, interferiscono con due diverse vie coinvolte nella biosintesi delle pirimidine, necessarie per la replicazione degli acidi nucleici dei Plasmodi. Tale doppio meccanismo risulta sinergico e particolarmente efficace.
Il meccanismo d`azione dell`Atovaquone si esplica attraverso l`inibizione del trasporto degli elettroni mitocondriali a livello del omplesso del citocromo bc1 e la caduta del potenziale della membrana mitocondriale. Il Proguanil cloridrato inibisce la “diidrofolato reduttasi” una sostanza chiave nella riproduzione dei parassiti della malaria: Queste due molecole hanno costituito per anni l’impianto per una profilassi molto efficace.

Il Malarone ha un meccanismo d’azione diverso dagli altri farmaci, ossia una attività causale: blocca i parassiti della malaria all’interno delle cellule del fegato. Il “proguanil” ha un’attività antimalarica indipendente dalla sua metabolizzazione in “cicloguanil”, e il proguanil, ma non il cicloguanil, è in grado di potenziare la capacità dell`atovaquone di abbattere il potenziale della membrana mitocondriale nei parassiti della malaria. Quest’ultimo meccanismo, potrebbe spiegare la sinergia osservata qualora l`atovaquone e il proguanil vengano usati in associazione.

Un po’ di storia

Quando più di trenta anni fa la Wellcome lanciò l’Atovaquone per la cura della “Pneumocistosi” nei malati di AIDS forse non pensava che, da una parte, in pochi anni il decorso clinico dei pazienti HIV + sarebbe mutato in modo così radicale, ma anche che la molecola sarebbe diventata importante nella cura di un’altra malattia da parassiti, la malaria. Trattata con Malarone infatti, la pneumocistosi, manifestazione letale secondaria alla temibile infezione virale, diminuì la prevalenza. Le preziose proprietà antiprotozoarie (Antiparassitarie) potevano essere ancora recuperate alla clinica e venne concepita l’associazione tra Atovaquone e Proguanil, un chemioterapico, per trattare una malattia non meno importante: la malaria dal Plasmodio.

Il farmaco derivante venne chiamato Malarone e fu destinato all’uso in profilassi ma anche in terapia della malaria. Attualmente le compresse di Malarone contengono: Atovaquone 250 mg / Proguanile cloridrato 100 mg.

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Cuba – 06 – Vaccinazioni

Quale vaccinazione è obbligatoria per Cuba  e come bisogna comportarsi?

FEBBRE GIALLA se…..  

Cuba è un paese in cui la febbre gialla non è presente, non esiste rischio di infettarsi ed ammalarsi, ma il governo cubano richiede la vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori provenienti da paesi endemici o infetti dalla malattia, come alcune parti dell’Africa e dell’America Latina.  Se provieni da uno di questi paesi o hai trascorso del tempo in una zona ad alto rischio di febbre gialla nelle sei settimane precedenti al tuo viaggio a Cuba, sei obbligato a presentare il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla all’arrivo in aeroporto. Devi effettuare la vaccinazione contro la febbre gialla prima del viaggio a Cuba.

 

Quali vaccinazioni sono consigliate per Cuba e come bisogna comportarsi?

Vaccinazioni consigliate:
devo fare la vaccinazione per la febbre gialla per Cuba?
 Il certificato di vaccinazione contro la Febbre Gialla se non per chi giunge da paesi endemici o infetti per la malattia. La vaccinazione non è consigliata ai viaggiatori provenienti dai paesi esenti dal virus. (Aggiornamento Marzo 2023)

Altre vaccinazioni consigliate:

E’ consigliata la vaccinazione per la DENGUE ?. 
Vista la presenza di focolai diffusi nel paese, in particolare nella stagione delle piogge,  è consigliato valutare la possibilità di effettuare il nuovo vaccino per la DENGUE. La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.
La profilassi principale consiste nella inoculazione del nuovo vaccino. Importante la valutazione del rischio ambientale e biologico,  e decidere per l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGA

Per informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE A

E’ consigliata la vaccinazione per FEBBRE TIFOIDEper saperne di più….

SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI    
E’ consigliata la vaccinazione per il colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo).

E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE B ? per saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

E’ consigliata la vaccinazione per MENINGITE MENINGOCOCCICA?
per saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
E’ consigliata la vaccinazione per TETANO?    per saperne di più…
E’ consigliata la vaccinazione per POLIOMIELITE?
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

Antirabbica : anche con la nuova indicazione delle due dosi, per chi affronta viaggi avventuroso e con il rischio di incontri con animali

VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.

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Nuovo vaccino pediatrico contro la malaria approvato in Ghana

GHANA APRILE 2023: approvato il nuovo vaccino contro la malaria

 

vaccino antimalarico efficace
vaccino antimalarico efficace

dove è distribuito il nuovo vaccino per la malaria?

L’Africa anticipa i tempi per il vaccino contro la malaria per i bambini più piccoli. Il primo passo lo ha fatto il Ghana annunciando di avere dato il via libera a R-21/Matrix-M, il secondo vaccino disponibile contro la malaria per i bambini. Il primo vaccino prodotto era stato RTS-S/AS01,approvato nel 2021, ma con scarsa efficacia e successo.
R-21/Matrix-M, vaccino contro la malaria per i bambini tra i 5 mesi ed i 3 anni, è stato messo a punto da ricercatori del Regno Unito utilizzando la tecnologia di Novavax, la casa farmaceutica che produce un vaccino contro il coronavirus ed è il primo vaccino a superare la soglia del 75 per cento di efficacia prevista dall’OMS.

 

plasmodio della malaria
  plasmodio della malaria

Cosa è R-21/Matrix-M e a chi e come si somministra?
R-21 è il vaccino contro la malaria, Matrix-M è l’adiuvante a base di saponina che migliora la risposta del sistema immunitario, rendendola più efficace e prolungata nel tempo.
Come detto e sottolineato il nuovo vaccino è stato approvato per l’uso nei bambini di età compresa tra 5 mesi ed i 3 anni di età. La fascia di popolazione a più alto rischio di morte per malaria. La somministrazione prevede una serie di tre dosi con una quarta dose a distanza di un anno. Dopo questa somministrazione il vaccino ha mantenuto un’elevata protezione contro la malattia, raggiungendo e superando l’obiettivo fissato dall’Oms, posto a un’efficacia del 75 per cento.

Quale caratteristiche per l’efficacia e la sicurezza di R21/Matrix-M? 
il vaccino mostra alti livelli di efficacia e un buon profilo di sicurezza. Gli studi sono stati condotti nel Regno Unito, in Thailandia e in diversi paesi africani, tra cui uno studio di fase III in Burkina Faso, Kenya, Mali e Tanzania che ha coinvolto 4.800 bambini. Quindi prima del via libera dell’Oms al nuovo vaccino R21/Matrix-M il Ghana, primo tra tutti, ha approvato, dopo 30 anni di ricerca sui vaccini contro la malaria, l’utilizzo del vaccino contro la malaria per i piccoli bambini, ad alta efficacia che può essere prodotto su larga scala a un costo modesto, ipotizzati 3 dollari a dose.
Questo vaccino potrà essere distribuito rapidamente ai paesi che più ne hanno bisogno. Il Serum Institute, la casa produttrice indiana, ha infatti assicurato di poter distribuire oltre 200 milioni di dosi all’anno. Si punta anche ad accordi con aziende locali per una futura produzione direttamente in Ghana e in altri paesi africani.

Perchè è utile questo vaccino in Africa?

Ricordiamo che l’approvazione di questo nuovo vaccino segna una svolta nella lotta contro la malaria. Questa malattia ha ucciso oltre seicentomila persone nel 2021, soprattutto in Africa, con numeri in aumento nel 2022. Nell’area Sub Sahariana si concentrano i numeri più elevati. Quattro paesi contano poco più della metà di tutti i decessi: Nigeria (31%), Repubblica Democratica del Congo (13%), Niger (4%) e Repubblica Unita di Tanzania (4%).

ricercatori ad Oxford
ricercatori ad Oxford

Uno studio sull’efficacia e l’immunogenicità del vaccino R21/Matrix-M contro la malaria (CLICCA)

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L’olio di Neem, dall’albero dei miracoli indiano

Conosciuto in India come “L’albero dei Miracoli” o “la farmacia del Villaggio”, l’Azadirachta indica, fa parte della famiglia delle Meliacee. Albero originario di India e Birmania, cresce in tutte le zone pianeggianti tropicali.
I primi scritti medici in sanscrito che ci riportano i benefici di questa pianta risalgono al 2ooo a.C., da quel momento ad oggi sono saliti a più di 700 i rimedi, ayurvedici e non, a base di Neem.

Secondo l’Ayurveda infatti “ogni parte della pianta: radici, corteccia, foglie, semi e frutti” possiede eccezionali proprietà curative e medicamentose.
L’estrazione dell’olio dai semi e la sua lavorazione hanno una tradizione secolare in India, dove il prodotto finito ha una molteplicità di usi da sempre utilizzato dalle popolazioni locali.
Nei villaggi da sempre è stato utilizzato come rimedio per curare dolori, febbre e infezioni, ma addirittura l’estratto è prescritto fin dai tempi antichi per curare la malaria.
Attualmente viene molto utilizzato, attraverso piccoli rametti della pianta, per l’igiene orale e contro gengiviti ed afte. Molto utile, e da me provato, per la disinfezione delle ferite della pelle e per far rimarginare in breve tempo le stesse ferite. Può essere assunto sotto forma di infuso come “tonico ricostituente”, tradizione è staccarne un rametto e mangiarne le estremità più tenere ogni mattina, a scopo tonificante.

In Sanscrito: “Sarva roda nidarini” che significa “il guaritore di tutti i malanni”; Nella millenaria tradizione indiana, dove la pianta è considerata sacra, foglie di Neem vengono tenute in bocca al ritorno dai funerali per purificarsi; e si racconta che il primo giorno di Chaitra (il primo mese dell’anno secondo il calendario Hindu) è dedicato all’adorazione del Neem e per tradizione si consuma un decotto di foglie di Neem, fiori, jaggery e mango fresco per la salvaguardia della salute durante l’anno.

Ma la sua efficacia non è più solo una credenza tradizionale indiana. Molti centri di ricerca hanno approfondito lo studio sui principi e sulle molecole farmacologicamente attive, tra cui “Azadiracta Indica”. Le ricerche hanno dimostrato l’efficacia delle molecole estratte dalle varie parti di questo albero fino al punto di essere dichiarato dalle Nazioni Unite l’”albero multiuso del XXII secolo”. Tutte le parti dell’albero hanno proprietà benefiche, ma in particolare, è presente una concentrazione maggiore di principio attivo su foglie, corteccia e semi.
La corteccia del Neem si usa per il trattamento di stanchezza, febbre e perdita d’appetito.
Le proprietà antisettiche e astringenti la rendono particolarmente utile nella guarigione delle ferite. Ma forse, l’uso più comune per la corteccia di Neem è l’igiene orale: si usa un ramoscello di Neem come “spazzolino da denti”, o lo si mastica, In questo modo si curano le infiammazioni alle gengive, l’alitosi e la perdita dei denti.
Agli abitanti dell’India è noto da molto tempo che le foglie del Neem allontanano gli insetti; per questo le mettono da sempre nei letti, nei libri, nei recipienti, nelle credenze e negli armadi. Le foglie sono la parte della pianta maggiormente conosciuta anche dalla medicina occidentale, sono molto apprezzate per i loro benefici sulla pelle. Funzionano da fungifugo, antisettico e antinfiammatorio. Tradizionalmente: le “foglie” vengono tritate per ottenere una sorta di poltiglia da applicare direttamente sulle ferite, le ulcere e le malattie della pelle o usate per farne infusi da bere, l’estratto può anche essere aggiunto all’acqua del bagno per proteggere la pelle e combatterne le impurità. In questi casi è importante non scaldare troppo o bollire il composto perchè il calore abbassa il contenuto di Azadirachtina contenuto nelle foglie, in caso di prurito agli occhi, occhi rossi, o congiuntivite invece è consigliabile far bollire dieci foglie fresche di Neem in un litro d’acqua per dieci minuti, e utilizzare poi il liquido con una garza. La stessa emulsione può essere utilizzata per gargarismi per curare il mal di gola e come lavaggio della bocca per il trattamento di malattie gengivali oltre che per prevenire la carie. Lavarsi il viso più volte al giorno permette di sfruttare le proprietà antibatteriche del Neem in caso di acne e punti neri con risultati eccellenti.

L’olio Neem è un estratto a freddo dai semi, che puro si presenta di colore giallognolo ha un gusto leggermente amaro e per molti l’odore dell’olio di Neem non raffinato è sgradevole e per questo motivo spesso viene addolcito con aromi naturali che ne coprono il forte odore, mantenendo però tutte le proprietà benefiche inalterate. Proprietà che abbiamo detto essere innumerevoli e che proviamo a riassumere:
L’olio di neem è un ottimo repellente nei confronti degli insetti ed in particolare delle zanzare. Ottimo per neonati, soggetti con pelli sensibile, ottimo lenitivo ed antinfiammatorio dopo le punture.
Offre protezione naturale al corpo di adulti e bambini, nutre la pelle grazie alle proprietà idratanti, lenitive e rigeneranti dei suoi principi attivi, alla vitamina E e agli acidi grassi essenziali. Funziona come rimedio naturale contro infezioni della pelle quali acne ed herpes ma può anche alleviare il dolore da scottature e bruciature facilitando il processo di cicatrizzazione. Idrata la pelle secca e mantiene i capelli lucidi e brillanti.
Può essere aggiunto a shampoo, come rimedio naturale contro forfora e pidocchi, o al bagnoschiuma come idratante e lenitivo antiossidanti, rende la pelle elastica oltre ad agire da disinfettante e antifunginea.
Il Neem è anche un ottimo antizanzare naturale, che può essere applicato sia sulla pelle sia sulle superfici di casa per tener lontani gli insetti, ideale anche per ridurre il prurito e il gonfiore causato dalle punture. L’azione antiparassitaria è utile contro pidocchi e acari della polvere, ma anche contro pulci e zecche. Infatti, il Neem non è tossico e questo lo rende ideale per mantenere i parassiti lontani non solo da noi ma anche dai nostri amici a quattro zampe, in veterinaria è un prodotto molto usato, in quanto non presenta le controindicazioni degli antiparassitari chimici ma protegge i nostri animali in modo ugualmente efficace.
Essendo innocuo può essere utilizzato anche in agricoltura e per le piante da interno sfrutta le sue proprietà organiche garantendo una funzione di concime, fertilizzante e antiparassitario. Ha un effetto riequilibrante, ovvero migliora il rendimento dei terreni scarsi di materia organica e la qualità delle piante aumentandone il flusso della clorofilla e favorendo un colorito sano, verde e brillante, oltre ad essere, anche in questo caso, un ottimo repellente contro le varie tipologie di funghi e parassiti.
Come abbiamo visto quindi gli usi e i benefici di questo prodotto sono davvero innumerevoli, le controindicazioni praticamente inesistenti essendo un prodotto completamente naturale. Utile nelle nostre case e fondamentale nei nostri viaggi, una volta provato non ne farete più a meno!

dr. Paolo Meo, Medico Tropicalista.                                             per info e acquisti clicca qui

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Servizio di Vaccinazioni Internazionali

puoi prenotare la tua consulenza on line, la certificazione della febbre gialla, il test mantoux, e altri vaccini (clicca qui)

Presso il Cesmet Clinica del Viaggiatore   è attivo un Centro di Vaccinazioni Internazionali per ogni tua esigenza. I servizi sono offerti a viaggiatori che si recano all’estero;    persone che necessitano vaccini o richiami;     neonati o bambini, in particolare per chi non ha assistenza dal servizio sanitario nazionale (stranieri);   donne in gravidanza ed in età fertile;
CLICCA QUI e lascia i tuoi dati per richiedere:

consulenza on line a distanza oppure consulenza diretta in ambulatorio PER INFORMARTI  sui vaccini, sul loro effetto ed efficacia, su quando e perché effettuarli. INFORMARTI  sui paesi meta dei tuoi viaggi, richiedere una valutazioni di rischio, di quale malattie sono presenti e come prevenirle. Tutto questo per viaggiare in sicurezza. INFORMATI su cosa fare al tuo bambino e come comportarti se sei in gravidanza; 

clicca qui per i servizi ONLINE a distanza, ovunque sei. ( consulenze prima del viaggio, visite mediche specialistiche, richieste di assistenza in corso di viaggio) 

vaccini per viaggi, bambini donne in gravidanza o fertili, o richiami opportuni;    CLICCA QUI’ per i vaccini disponibili presso il centro

–  se devi richiedere la vaccinazione e la certificazione su libretto giallo internazionale per la FEBBRE GIALLA;
puoi prenotare la tua vaccinazione e certificazione (clicca qui)

Per effettuare i vaccini,  è necessario ed obbligatorio un colloquio con personale medico specializzato per una valutazione dello stato di salute, eventuali rischi personali e reazioni ai vaccini, opportunità di effettuare vaccinazioni in rapporto allo stato di salute di base ed attuale; 

–  se devi richiedere informazioni, mediante consulenza, sulla migliore profilassi antimalarica da adottare in caso di viaggi in aeree a rischio;

–  se hai necessità di conoscere quali repellenti o integratori utilizzare per mantenere un buono stato di salute e avere la giusta energia per affrontare il viaggio;
puoi richiedere il tuo repellente NOZETA consigliato dal Cesmet (clicca qui)

–  se ti viene richiesto o devi effettuare un test per la tubercolosi, prima o dopo un viaggio o per altre necessità. ( mantoux test o quantiferon);
puoi prenotare il tuo test  nei giorni indicati (clicca qui)

CLICCA QUI e lascia i tuoi dati per richiedere:

Vengono offerti  inoltre i seguenti servizi:

  • Visite specialistiche prima del viaggio;
  • Check prima del viaggio di valutazione e rilascio ;
  • Consulenze a distanza on line durante il viaggio
  • visite tropicali, infettivologiche e

Consulenza prima del viaggio

Il medico valuterà lo stato di salute di ogni singola persona e la sicurezza nell’effettuare le vaccinazioni.
Sulla base di ciascuna meta e di tipologia di viaggio verrà stabilito il protocollo vaccinale e le profilassi eventuali per la malaria e per la diarrea/enteriti del viaggiatore.
I consigli sulla protezione nei confronti delle punture di insetto, causa spesso di infezioni, nei confronti di morsi delle zecche, o di parassiti che attaccano la pelle, quali scabbia o pidocchi, sono fondamentali per affrontare il viaggio in tranquillità.
Nel corso della consulenza verranno forniti documenti che saranno utili durante il viaggio.

Prestazioni specialistiche, personalizzate, cliniche e preventive, basate su esperienze dirette di anni passati nelle realtà dei paesi tropicali e disagiati, fornite dal dott. Paolo Meo per illustrare dettagliatamente le situazioni e i rischi dei paesi meta dei viaggi. Grazie ad un aggiornamento costante e giornaliero, consulenze mirate sulle situazioni sanitarie, ambientali, meteorologiche, delle aree interessate.

Vaccini disponibili

Il “Servizio di Vaccinazioni Internazionali” offre ai viaggiatori ed agli utenti le seguenti vaccinazioni, suddivise per causa di trasmissione: Protezione dalle infezioni trasmesse da cibi e bevande contaminate, mani sporche, stoviglie, mosche ed altri insetti contaminati:

  • Epatite A
  • Febbre tifoide  (orale – iniettiva)
  • Anticolerica / diarrea del viaggiatore  (orale)

Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione di microparticelle:

  • Tetano  ( anche in forma coniugata con Difterite / Poliomielite, Difterite e Pertosse)
  • Poliomielite (anche in forma coniugata con Tetano, Difterite e Pertosse)

Protezione da contatto con sangue in strutture sanitarie poco protette, siringhe o rapporti sessuali non protetti (medicazioni ed interventi in strutture sanitarie con scarsa igiene e pronto soccorsi):

  • Epatite B

Protezione da infezioni trasmesse per via sessuale:

  • (oltre ad Epatite B)
  • Papilloma Virus ( 9 valente )

Protezione da infezioni trasmesse da goccioline del respiro attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole:

  • Meningite ceppo A,C,W,Y
  • Meningite ceppo B
  • Meningite ceppo C
  • Pneumococco, (polmoniti e meningiti)
  • Morbillo, Parotite, Rosolia e Varicella:

Protezione da infezioni trasmesse da morso di animale:

  • Antirabbica

Protezione da infezioni trasmesse da insetti vettore (zanzare e zecche) :

  • Febbre Gialla
  • Encefalite Giapponese
  • Encefalite da zecche

Sono inoltre disponibili le vaccinazioni seguenti vaccinazioni pediatriche ( per neonati – dal primo ciclo, a bambini fino ai 12 anni) certificazioni da allegare al libretto vaccinale:

    • Esavalente ( tetano, difterite, poliomielite, pertosse, epatite B, haemophilus B)
    • Rotavirus
    • Pneumococco
    • Meningite tipo C
    • Meningite tipo B
    • Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella

Prenota la tua consulenza e le tue vaccinazioni lasciando:
– Nome e Cognome
– Data di nascita
– Luogo meta del tuo viaggio
– Data di partenza e di rientro
– Azienda di appartenenza (se viaggio di lavoro)
– Richiesta di certificato di vaccinazione per lavoro con attestazione di avvenuta consulenza e informazione/formazione per il viaggio (necessario in caso di viaggio di lavoro da presentare alla azienda).

Se hai delle date di preferenza segnalale, ti verrà dato un appuntamento in tempi ristretti sulla base delle disponibilità.

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, contattaci oppure scrivi a seg.cesmet@gmail.com

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COP27 La Conferenza Internazionale sul clima: addio agli 1,5 gradi di crescita delle temperature?

COP27 La Conferenza Internazionale sul clima: addio agli1,5 gradi di crescita delle temperature?

COP27 La Conferenza Internazionale sul clima. Dobbiamo dire addio agli 1,5 gradi, obiettivo e impegno preso da anni da quasi tutte le nazioni della terra? Stiamo veramente facendo un passo indietro?

1.5 gradi di aumento di temperature?
1.5 gradi di aumento di temperature?

Pubblichiamo un podcast sulla Conferenza Internazionale del Cario con una interessante sintesi giornalistica ed interviste su quanto accaduto ieri martedì 15 Novembre. CLICCA QUI

Bisogna rinunciare all’obiettivo di mantenere nel futuro l’aumento della temperatura sulla terra a 1,5 gradi? Ed il rapporto finale non citerà più questo impegno pregresso come passo principale da cui non ci si può allontanare? Ascoltiamo in questa registrazione le proteste delle minoranze etniche per la lotta alla mancanza di acqua; le richieste delle popolazioni africane di fermare le trivellazioni dei giacimenti anche sottomarini di gas. La dr.ssa Chiara Di Mambro, intervistata, ci spiega cosa sta succedendo alla COP27 ed i rischi dei risultati deludenti che potrebbero esserci al termine della COP27. Ricordiamoci che siamo tutti coinvolti. Sono molto colpito dal clima di oggi a Roma. Mentre scrivo questa sintesi fuori fa un caldo primaverile, e siamo solamente al 16 di Novembre, freddo mese autunnale. Ripeto siamo tutti coinvolti in questo sconvolgimento climatico e naturale. Potete leggere su questo podcast giornalmente le sintesi, le interviste e le voci dalla Conferenza. Noi continueremo ad informarvi.

Dr. Paolo Meo

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Green Pass prorogato fino a giugno 2023. Il Parlamento Europeo proroga il Green Pass.

16 GIUGNO 2022

Green Pass prorogato fino a giugno 2023. Il Parlamento Europeo proroga il Green Pass.

La Pandemia non è finita. La variante di SARS-CoV-2 – Omicron 5 avanza e diffonde nella maggior parte dei paesi europei anche in piena estate. La decisione è quella di consentire nei paesi europei gli spostamenti di popolazione senza alcuna limitazione, anche se dovessero emergere nuove varianti preoccupanti di SARS-CoV-2. Il Green Pass è lo strumento che consente la circolazione dei cittadini in sicurezza.
L’obiettivo è quindi quello di disporre di uno strumento utile a facilitare gli spostamenti anche nel caso in cui dovessero emergere nuove varianti preoccupanti di Covid-19.

Il “certificato digitale” vaccinale e di Covid Free, ossia il Green Pass è stato prorogato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea. La scadenza è stata portata dal 30 giugno 2022 al Giugno 2023.

Con questa decisione l’Unione mantiene quello strumento studiato per facilitare gli spostamenti nell’Ue in sicurezza. L’epidemia non è finita. Gli esperti prevedono un ritorno di ondate delle varianti del virus SARS-CoV-2, in particolare nel periodo autunnale ed invernale. Il Green Pass serve a facilitare la libertà di circolazione delle persone nell’Unione in sicurezza.
Il Green Pass è stato concepito come uno “strumento temporaneo” perché comporta restrizioni della libertà di movimento per chi non osserva le regole contro la diffusione del Covid-19. Ciò è motivato dalla necessità di tutelare la salute pubblica per la diffusione di un virus nuovo ed aggressivo per la specie umana. Il Green Pass sarà tolto quando la situazione epidemiologica lo permetterà.
L’attenzione e la lotta al Covid-19 continua

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Mascherine. Obbligatorie ancora nei mezzi di trasporto

16 GIUGNO 2022

dall’ordinanza

mascherine e trasporti
mascherine e trasporti

Mascherine. Obbligatorie ancora sui mezzi di trasporto, le strutture sanitarie e le RSA fino al 30 settembre. Eliminate nella scuola, teatri, cinema ed in altri posti al chiuso. La CEI Conferenza episcopale italiana ha tolto l’obbligo delle mascherine nelle chiese, anche durante le funzioni religiose.

Mascherine addio ovunque tranne che nei mezzi di trasporto e ambienti sanitari. Il governo italiano ha sciolto la riserva sugli aerei adeguandosi alle direttive Ue che hanno eliminato l’obbligatorietà in tutti i trasporti dell’Unione nel mese di maggio.
Fino al 30 settembre dovremo indossare le mascherine quando saliamo sui treni a media e lunga percorrenza, sui tram, sugli autobus e sulla metropolitana. L’obbligo permane anche negli ospedali e nelle Rsa a tutela dei malati.
Il Consiglio dei ministri ha preso la decisione nel corso della riunione del 15 giugno, giorno di scadenza del mantenimento delle mascherine.
Non indossiamo più la mascherina nei cinema, teatri, palazzetti dello sport ed altri luoghi di spettacolo al chiuso, anche nei luoghi di culto la mascherina non è più richiesta, ma la manteniamo in tutti i mezzi di trasporto. Un altra novità, l’obbligo di indossare le mascherine è stato eliminato anche per gli studenti che affrontano gli esami di terza media e di maturità.
La decisione di mantenere la mascherina sui mezzi di trasporto e di eliminarla altrove lascia perplessità per un motivo di incongruenza. Spiegabile in ambiente sanitario, ma altrove? O ci si protegge ovunque oppure…?
La mia raccomandazione, da clinico infettivologo, valutando due anni di utilizzo e di riduzione, ma non di cessazione, della diffusione di molte malattie infettive respiratorie, in primis il Covid-19, continua ad essere quella di utilizzare le mascherine negli ambienti chiusi e con affollamento. Vale la pena indossare le mascherine, in modo corretto perché la protezione , anche se non assoluta, nei confronti del virus del Covid-19 è reale. La carica virale con cui si viene a contatto è sicuramente molto ridotta.
Come è evidente la riduzione di molte altre malattie a trasmissione aerea. L’utilizzo deve essere volontario, ragionato, cosciente e, allo stato della pandemi non imposto. L’utilizzo viene da una scelta di ciascuno.

La pandemia non è finita. SARS-CoV-2 con la sua variante Omicron 5 continua a diffondere.

 

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FAQ su vaiolo delle scimmie.

Desidero spiegare in modo semplice l’argomento del vaiolo delle scimmie.

Cosa è il vaiolo delle scimmie (VS)?
È una malattia degli animali causata dal “virus del vaiolo delle scimmie”. E’ una zoonosi, ossia una malattia degli animali (scimmie ed alcuni mammiferi), che può contagiare anche gli uomini. Il contagio può anche avvenire tra uomo ed uomo.

Che virus causa il VS?

Il “poxvirus” delle scimmie, come quello del vaiolo, fa parte del gruppo Orthopoxvirus.  E’ un virus a DNA a doppio filamento appartenente alla famiglia dei Poxviridae e al genere Orthopoxvirus, responsabile del VS.
Nonostante il nome, i primati non umani (ossia le scimmie) non sono il diretto serbatoio del virus, ma si infettano e ammalano con il virus. Il serbatoio è ancoro poco chiaro ma i principali candidati sono i piccoli roditori (p. es., gli scoiattoli) delle foreste pluviali africane, principalmente nei paesi dell’ Africa occidentale e centrale. La Nigeria è uno dei paesi di maggiore diffusione dei casi.

Dove si trova il “vaiolo delle Scimmie”(VS)?
Il luogo di diffusione naturale del virus sono le foreste pluviali in Africa Equatoriale Centrale ed Occidentale. Più frequentemente la malattia si sviluppa e diffonde nei villaggi dispersi in ampi territori, dove il contatto con animali, ed in particolare con le scimmie, è frequente e normale, anche per motivi culturali e religiosi ed alimentari.

Nel 1970, il primo caso umano di virus di VS è stato segnalato in un bambino di 9 anni, nella regione equatoriale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), dopo l’eradicazione del vaiolo in quel paese. In seguito sono stati segnalati casi sporadici, talvolta con piccoli focolai epidemici, nelle aree della foresta pluviale dell’Africa centrale e occidentale e sono stati identificati focolai importanti principalmente in RDC ed in Nigeria, dove la malattia è attualmente considerata endemica.  Negli anni 1996-1997, in RDC sono stati identificati 511 casi umani, ufficiali. Molti di più gli ufficiosi. In questi anni si è diffuso nella maggior parte dei paesi sub sahel:
Il vaiolo delle scimmie umano (VS) è stato segnalato negli USA nel 2003, dovuto a importazione in Texas di roditori vivi provenienti dal Ghana e Guinea e stabulati vicino a cani della prateria, una volta a destinazione. Tutti i casi umani sono avvenuti in seguito al contatto con i cani della prateria infetti (5).
Dal 2016 sono stati diagnosticati casi da Repubblica CentrafricanaLiberiaNigeria (132 casi confermati nel 2017), Repubblica del Congo e Sierra Leone. Il virus si è diffuso tra i soldati dei vari paesi, e nei ragazzi e bambini giovani senza vaccino. Si è anche diffuso in aree dove animali infetti da poxvirus, vivevano a contatto con gli uomini nelle capanne, o venivano da questi mangiati.
A settembre 2018, a tre pazienti nel Regno Unito è stata diagnosticata il l’VS; due di questi casi erano rientrati dalla Nigeria di recente e il terzo caso era un operatore sanitario che aveva curato uno dei due. Quest’ultimo caso ha fornito la prima prova inconfutabile della possibilità di contagio interumano.
I nuovi casi in Europa nel 2022
Il 23 maggio 2022, l’ECDC ha pubblicato un documento con la situazione aggiornata della malattia di VS.  Il 7 maggio 2022 nel Regno Unito è stato riportato il primo caso di VS in un viaggiatore proveniente dalla Nigeria. Sempre in UK, il 13 maggio la malattia è stata diagnosticata in 2 ulteriori casi (appartenenti alla stessa famiglia ma non correlati con il caso precedente). Al 20 maggio, il totale dei casi confermati in UK era 20.
In EU/EAA risultano confermati, nel documento dell’ECDC, casi
Portogallo [23],
Spagna [30],
Belgio [4],
Germania [3],
Francia [1],
Italia [3],
Svezia [1],
Paesi Bassi [1],
Austria [1].

Al di fuori dell’EU/EAA al momento sono riportati i seguenti casi confermati:
Svizzera [1],
Canada [2],
USA [1],
Australia
 [2] e
Israele [1].

Questa è la distribuzione mondiale dei casi confermati a 23 maggio 2022 (fonte ECDC)

Quale può essere l’origine di questa epidemia di VS in moti paesi europei, ma anche extraeuropei?
Per capire l’origine della diffusione di questa malattia (VS) in Europa ed n altri paesi, un evento ricorrente sembra essere la presenza di molti contagiati in alcune zone precise di Spagna e Portogallo e soprattutto in un determinato arco di tempo collocabile tra le prime due settimane di maggio. Le isole Canarie sembrano essere il luogo di origine della malattia. Erano in corso, sulle isole, alcuni rave party durati diversi giorni. La vita tra le persone, con contatti molto stretti, e con comportamenti sessuali che possono aver agevolato la diffusione del virus, portato da una unica persona infetta, magari di provenienza Africana, dove il VS è endemico in diversi paesi. In questa occasione e fra un cluster di uomini che hanno fatto sesso con altri uomini, il virus si è sicuramente diffuso a macchia d’olio. 

Il dr. David Heymann, esperto OMS l’Organizzazione mondiale della sanità sulle minacce infettive, ha affermato:
«È molto probabile che qualcuno sia stato infettato, abbia sviluppato lesioni sui genitali, sulle mani o da qualche altra parte, e poi lo abbia diffuso ad altri quando c’era un contatto sessuale o un contatto stretto, nel vivere insieme».
Questo ci porta a dire che la malattia non è a trasmissione sessuale ma per contatto stretto e ripetuto. Le caratteristiche di questo focolaio sono tali che in poco tempo si riuscirà ad isolare il virus ed a spegnere il focolaio che si è generato a Gran Canaria.

Quali sono i sintomi classici di VS?
Febbre, anche elevata; cefalea, anche intensa; dolori muscolari; forte stanchezza; linfonodi gonfi e dolenti. Classico il rush cutaneo che da aree eritematose, nei giorni successivi, evolve in papule, pustole, vescicole con liquido, molto contagioso, e poi croste. Le lesioni cutanee variano da poche a diverse centinaia e tendono a concentrarsi sulla faccia, la palma delle mani, le piante dei piedi. Frequenti anche sui genitali, bocca ed occhi.

Quanto durano i sintomi del VS?
Dopo la prima febbre il rush cutaneo compare dopo 2/3 giorni, evolve nelle diverse manifestazioni e i sintomi e lo stato infiammatorio durano tra le 2 e le 4 settimane. Generalmente regrediscono senza terapia specifica.

VS è una malattia mortale?
Generalmente NO. La malattia si manifesta con sintomi lievi e si autolimita. Raramente compaiono complicazioni che possono portare al decesso. Nei paesi di elevata endemia africani la mortalità è tra il 3% ed il 6% dei casi.

Come avviene la diffusione di VS tra animali ed uomini.
Il “Vaiolo delle Scimmie” si diffonde tra gli animali e l’uomo, in particolare scimmie, per contatto stretto, nei villaggi e nelle selve dell’Africa Equatoriale per motivi culturali e religiosi e per alimentazione. In molte tribù africane si convive con animali che spesso sono infetti di questa malattia. Spesso si mangia “cervello” ed “interiora delle scimmie”. Questa è una delle cause della diffusione della malattia. Culturalmente è giustificato un comportamento di stretto contatto tra animali e uomini.   

Come avviene la diffusione di VS tra uomo ed uomo:
il contagio può avvenire per contatto stretto e contaminazione con le lesioni cutanee infette, in particolare vescicole e le pustole particolarmente infette. Questo contagio avviene frequentemente tra la seconda e la terza settimana di malattia. Vestiti, suppellettili, letti e piani contaminati dalle lesioni infette, posso contribuire al contagio ed alla diffusione della malattia. Il virus può diffondere con la saliva, da lesioni della mucosa orale. Anche le lesioni a livello genitale ed anale possono essere fonte di contagio. Questa particolare forma di diffusione del virus, include anche la trasmissione sessuale, che non è l’unica e la principale via di contagio.

Protegge il vaccino del vaiolo da MP?

Il vaccino utilizzato nelle campagne contro il vaiolo, tra gli anni ’60 e ’70 ha sicuramente ancora una protezione. Esistono ancora stoccate alcune scorte di vaccino e nello stesso tempo se ne stanno producendo di nuovi, ma il vaccino ancora non viene somministrato, se non ad alcune categorie a rischio.

 Come mi proteggo da VS:
puoi ridurre o eliminare completamente il rischio di contagiarti con VS evitando contatti e vicinanza con persone con sospetto di malattia. Se hai avuto un contatto con casi accertati, se sei un sanitario o assisti il malato sintomatico, è bene che ti isoli e che copri le ferite infette, e consigli anche gli altri a fare lo stesso. Se ti trovi nella stessa stanza del malato di VS indossa e fai indossare mascherine FFP2. Utilizza sempre guanti a perdere per contatti con ferrite.
E’ necessario lavarsi le mani frequentemente con sapone ed acqua o disinfettanti.

I bambini si contagiano con VS
I bambini sotto i 5 anni sono più disposti ad ammalare con sintomi più gravi che non adolescenti o giovani adulti. Il virus passa la placenta e si trasmette da madre a figlio. Può anche contagiare il nascituro al momento del parto.

Cosa devi fare se pensi di esserti infettato di VS:
se pensi di avere sintomi da VS e di esserti infettato per contatti stretti e prolungati con sospetti o reali malati, isolati adottando un auto isolamento e avvisa i medici prima possibile. Lavati spesso le mani ed utilizza correttamente la mascherina.

C’è un vaccino contro VS?
Ci sono diversi vaccini contor il vaiolo che mantengono una certa efficacia anche nei confronti di VS. Un recente vaccino per il vaiolo, realizzato nel 2019, MVA-BN conosciuto come Imvanex o Jynneos, è stato approvato come protezione anche per VS a non è ancora in commercio né reperibile sul mercato. WHO lavora per accelerare le fasi di commercializzazioni. Chi è stato vaccinato, fino agli anni ’80 nei confronti del vaiolo, mantiene una buona protezione anche nei confronti di VS.

C’è un trattamento specifico nei confronti di VS
Nella maggior parte dei casi i sintomi si autolimitano senza bisogno di terapie specifiche o di supporto. La prevenzione si attua coprendo bene le macchie di rush cutaneo senza toccarle. Nei casi severi si possono usare le “immunoglobuline specifiche; l’utilizzo di antivirali come tecovirimat, utilizzato per il trattamento del vaiolo è attivo anche su VS.

C’è il rischio di crescita ed estensione di focolai di VS.
Le forme di VS non sono considerate a veloce diffusione in quanto occorre uno stretto contatto con le persone malate. Cosa particolarmente difficile.

dr. Paolo Meo

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I sintomi del Long Covid

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I Sintomi ed i Segni del Long Covid

 

Sono passati oltre due anni dall’inizio della pandemia da SARS-CoV-2 e sempre più persone infettate dal virus e dalle sue varianti presentano sintomi che non si esauriscono nelle prime settimane della fase acuta della malattia ma permangono nei mesi successivi e continuano oltre il previsto impedendo un pieno ritorno allo stato di buona salute. Questa condizione di “persistenza di sintomi” riguarda persone di ogni età, “dai più piccoli, infettati con il virus, agli adolescenti e giovani adulti, agli anziani”, che sono spesso portatori di malattie croniche e degenerative.


Questa entità “clinica specifica”, caratteristica del Post Covid, è denominata Long-COVID ed è caratterizzata da un’ampia e molto variabile presenza di sintomi e segni clinici. Questi sintomi così diversi sono  causati da danni subiti dai differenti organi e richiedono una valutazione clinica basata su un approccio multidisciplinare e multispecialistico. Approccio che parte sempre da una valutazione clinica generale ed infettivologica.

I sintomi ed i segni clinici attribuibili alla condizione di LONG COVID sono numerosi e soprattutto eterogenei. La grande variabilità di questi sintomi e segni clinici si può presentare sia con “manifestazioni singole ed uniche” sia con “manifestazioni multisintomatiche e con diverse combinazioni”. Alcuni sintomi si presentano in modo transitorio, compaiono, si mantengono nel tempo e poi tendono a scomparire, anche rapidamente. Altri sintomi hanno caratteristiche intermittenti e si presentano e scompaiono per poi ricomparire, senza una vera motivazione. Molti di questi sintomi sono costanti ed anzi tendono ad aggravarsi. E’ esperienza di chi segue questo tipo di malati che più grave è stata la malattia acuta da COVID-19, maggiore è l’entità e la manifestazione dei sintomi nel tempo e la loro persistenza.

 

SINTOMI DEL LONG COVID

I sintomi del Long-COVID sono stati suddivisi in due categorie:
(1) sintomi legati a manifestazioni generali;
(2)
sintomi legati a manifestazioni organo-specifiche.

 

Nelle MANIFESTAZIONI GENERALI si ritrovano sintomi quali

  • una fatica persistente;
  • una astenia in aggravamento, ossia una stanchezza eccessiva che impedisce una attività normale. Questo è il sintomo documentato con maggiore frequenza;
  • una febbricola che si presenta in particolare la sera, recidivante;
  • debolezza e stanchezza muscolare;
  • dolori diffusi caratterizzati da mialgie e artralgie;
  • sensazione di malessere e peggioramento dello stato di salute caratterizzato da: –anoressia,
    riduzione dell’appetito,

Nelle MANIFESTAZIONI ORGANO SPECIFICHE i danni si mantengono a lungo termine e costituiscono una serie di problemi:

 

  • POLMONARI / RESPIRATORI si ritrovano nella maggior parte delle persone che manifestano sintomi “post Covid”,
      • Dispnea, che non necessariamente migliora con l’utilizzo di ossigeno;
      • Affanno,
      • tosse persistente,
      • diminuzione della capacità di espansione della gabbia toracica;

     

  • CARDIOCIRCOLATORI
      • Senso di oppressione toracica

     

    • Dolore toracico
    • Palpitazioni
    • Tachicardia
    • Aritmie
    • Variazione della pressione arteriosa
  • NEUROLOGICI

Manifestazioni del sistema nervoso centrale

  • Cefalea, spesso non risponde agli antidolorifici. E’ uno dei sintomi più frequente, spesso bilaterale. Ha spesso caratteristica pulsante più frequentemente nella regione temporo-parietale;
  • Deterioramento cognitivo, che è descritto anche come “annebbiamento cerebrale” o “brain fog” talvolta persistente;
  • Difficoltà di concentrazione e difficoltà nella attenzione;
  • Problemi di memoria;
  • Difficoltà nelle funzioni esecutive, e quindi una lentezza nell’eseguire dei compiti o attività;
  • Vertigini
  • Disturbi del sonno, in particolare nel prendere sonno;
  • Disautonomia, un problema di “ipotensione ortostatica”

Manifestazioni neurologiche rare
Sono complicanze iniziate nella fase acuta di COVID-19 che possono arrecare un danno neurologico permanente

  • Eventi cerebrovascolari acuti (ictus ischemico/ emorragico)
  • Crisi epilettiche
  • Meningite/encefalite
  • Mielopatia/mielite
  • Sindrome di Guillain-Barré
  • Sindrome di Miller Fisher,
  • polinevriti craniche,
  • malattia demielinizzante del sistema nervoso centrale

Manifestazioni del sistema nervoso periferico

  • Sensazione di “Formicolio e senso di intorpidimento” piedi e mani, sintomi legati a “neuropatie periferiche di origine infiammatoria
  • Perdita di gusto e olfatto, sintomi tipici di SARS-CoV-2

 

  • PSICHIATRICI
    • Stati Depressivi
    • Stati d’ Ansia
    • Sindrome da stress post-traumatico (PTSD)
    • Sintomi ossessivo-compulsivi
    • Delirium, in particolare negli anziani)
    • Psicosi
  • ENDOCRINOLOGICI
    • Diabete mellito di nuova insorgenza con presenza di cheto acidosi. Questo si manifesta nella fase post acuta del Covid in persone che non avevano mai manifestato segni di iperglicemia;
    • tiroidite subacuta, si manifesta dopo mesi di malattia da Covid-19, in soggetti precedentemente eutiroidei, con una tireotossicosi clinicamente manifesta.
  • EMATOLOGICI

L’aspetto ematologico è caratteristico degli esiti nelle fasi post-acute. In seguito a forme particolarmente acute della malattia da Covid-19, in mancanza di terapia profilattica alla dimissione dal ricovero, i pazienti hanno sviluppato anche dopo un lungo periodo “embolia polmonare segmentaria, presenza di trombi in atri destro ed intracardiaci, ictus ischemico post trombotico;

  • Tromboembolismo
  • DERMATOLOGICI
    • Eritema pernio
    • Eruzioni papulo-squamose
    • Rash morbilliformi
    • Eruzioni orticaroidi
    • Alopecia
  • OTORINOLARINGOIATRICI

I danni a livello otorino si presentano a lungo termine con sempre maggior frequenza e sono sia funzionali che organici. Il danno è realizzato direttamente dall’azione del virus ma anche dagli esiti infiammatori “sine causa”.

  • Acufeni
  • Mal di gola (faringodinia)
  • Difficoltà a deglutire (disfagia)
  • Disfonia
  • GASTROENTEROLOGICI

Nel post Covid questi sintomi stanno diventando sempre più frequenti e molto diffusa la “sindrome del Colon irritabile post infettivo”.

  • Dolori addominali
  • Nausea
  • Vomito
  • Diarrea
  • Dispepsia
  • Eruttazione
  • Reflusso gastroesofageo
  • Distensione addominale
  • UROLOGICI

Il renale da Covid-19 si manifesta con riduzione del tasso di filtrazione glomerulare, per un danno a livello vascolare. Il danno può intervenire a distanza di mesi anche in presenza di una funzione renale normale nella fase acuta della malattia;

  • Ematuria
  • Proteinuria

 

Nelle MANIFESTAZIONI in diversi gruppi di persone problemi

  • PEDIATRICI

I bambini al di sotto degli 11 anni contraggono una infezione da COVID-19 con bassa tendenza a sviluppare malattia grave durante la fase acuta. Anche nella fase post Covid i malesseri si mantengono molto sfumati.
Tuttavia, un certo numero di piccoli pazienti può andare incontro ad una condizione infiammatoria multi-sistemica denominata  MIS-C (Multisystem Inflammatory Syndrome in Children). Questa condizione richiede un approccio urgente multidisciplinare per un trattamento immediato che, ad oggi, si è dimostrato efficace nel prevenire la possibile evoluzione verso un quadro di insufficienza multiorgano, shock fino al decesso improvviso.
La MIS- C si differenzia dal Long Covid per la sua insorgenza tra i 15 ed i 40 giorni, dopo l’infezione acuta, ed una sintomatologia ben definita.

 

Anche i bambini manifestano segni di Long-COVID con una sintomatologia tardiva e persistente per diversi mesi. Tra i sintomi caratterizzanti la sindrome vi sono:

  • Cefalea;
  • Febbre prolungata; affaticamento persistente; scarsa voglia all’attività fisica;
  • disturbi gastro-intestinali; nausea;
  • mal di gola e manifestazioni cutanee;
  • artromialgie spesso diffuse;
  • cambiamenti del tono dell’umore;
  • disturbo del sonno; difficoltà di concentrazione e vertigini;
  • palpitazioni; sensazione di fame d’aria;

 

  • GERIATRICI

E’ dimostrato che gli anziani manifestano i segni di Long-COVID con una frequenza superiore rispetto ai più giovani. Generalmente dopo una malattia acuta di Covid-19, a distanza di 60/90 giorni fino all’80% manifesta per lo meno un sintomo: tra tutti i vari sintomi astenia, dispnea e dolore articolare e tosse sono i sintomi più frequenti. Molti studi in ambiente geriatrico dimostra che la persistenza dei sintomi in un numero così elevato di soggetti deriva dalla ridotta “riserva funzionale” negli anziani, dalla persistenza dei fenomeni infiammatori con scarso controllo che portano ad una elevata fragilità con una ridotta capacità di recupero dalle situazioni di stress. Il COVID-19 peggiora la presenza di patologie croniche di cui è spesso affetta la persona anziana.

E’ evidente, dopo due anni dall’inizio della pandemia e valutata la situazione del long Covid che le caratteristiche di questo nei pazienti anziani sono sovrapponibili ai pazienti delle fasce di età inferiori: Può modificarsi il livello di gravità maggiore dei sintomi. La presenza di malattie croniche è però di particolare rilevanza negli anziani che possono peggiorare in modo grave i sintomi precedenti.

Dal punto di vista neurologico i “disturbi neurodegenerativi”, “psichiatrici” e di “deterioramento cognitivo” destano particolare apprensione nell’anziano. I dati indicano che, rispetto ad altri eventi clinici acuti, durante i primi 90 giorni dopo una diagnosi di COVID-19, la probabilità di sviluppare demenza è fortemente aumentata tra i pazienti con più di 65 anni.

Attenzione va posta anche allo stato nutrizionale che risulta spesso alterato nei pazienti anziani con Long-COVID. Tra il 26 ed il 45% dei pazienti dopo COVID-19 è stato trovato uno stato di malnutrizione. A questa malnutrizione si associa frequentemente “atrofia muscolare”, “sarcopenia” e stato di fragilità.

Per questo motivo assume particolare importanza nell’anziano svolgere uno studi approfondito degli aspetti clinici, metabolici e delle capacità di risposta mettendo in atto una valutazione multidisciplinare.

 

  • GINECOLOGICI / OSTETRICI

 (fonte ISS e Ministero Salute)

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24 marzo, Giornata mondiale della tubercolosi “Investire per porre fine alla tubercolosi. Save Lives.’ E la guerra?

 

Giovedì 24 marzo 2022 celebriamo la “Giornata Mondiale della Tubercolosi”.
INVESTIRE IN SANITA’ E PREVENZIONE PER PORRE FINE ALLA TUBERCOLOSI chiede OMS

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Giovedì 24 marzo 2022 ricordiamo anche l’ “Inizio della guerra e l’invasione dell’Ucraina” (24 febbraio)

Sottolineiamo che il 24 marzo di quest’anno ricordiamo o cerchiamo di ricordare le morti provocate dalla Tubercolosi  e ricordiamo, per le immagini che giornalmente affollano la nostra mente, anche le morti strazianti provocate dalla guerra in corso.
E’ passato un mese dall’inizio della guerra in Ucraina e i morti sono in aumento in entrambi i fronti; ma è anche l’anno in cui dopo la pandemia del Covid-19 sono in aumento costante le morti causate dalla tubercolosi. Una situazione drammatica e disumana in Europa che ci riporta indietro di oltre ottanta anni, con situazioni di distruzione e di morte e disperazione; ma una situazione drammatica anche per il peggioramento di tutti gli indici della salute che ci attendiamo non solo nel paese distrutto, ma anche in tutti gli altri paesi. Una situazione drammatica, poco considerata, in tutto il mondo per il riaccendersi di focolai epidemici di tubercolosi, drammaticamente peggiorati dal fenomeno della multiresistenza dei farmaci antitubercolari.
OMS quest’anno lancia l’appello: INVESTIRE IN SANITA’ E PREVENZIONE PER PORRE FINE ALLA TUBERCOLOSI.  Ma questo appello cade in un momento in cui gli stati chiedono di : INVESTIRE IN ARMAMENTI DECUPLICANDO LE SPESE MILITARI. 
Stanno aumentando vertiginosamente le spese militari nei nostri paesi. Dove finiranno gli investimenti in salute? Riusciremo ad invertire la rotta proprio a partire da questa giornata.

La TBC e la situazione

Questa malattia di origine batterica, che da sempre mina la salute dell’uomo, rimane una delle malattie più gravi ed è caratterizzata da elevata infettività e letalità. Da oltre un ventennio ci sono stati progressi continui nel controllo della malattia e nella diminuzione costate del numero di morti. Purtroppo OMS ci conferma che la pandemia Covid-19 ha “annullato anni di progressi compiuti nella lotta per porre fine alla malattia”. Dal 2020 il numero dei casi e dei morti è ricominciato a salire.
Dal 2000 ad oggi oltre 66 milioni le persone salvate con terapie efficaci e con le politiche di controllo in tutto il mondo.
Nel 2020 9.9 milioni le persone ammalatesi di TBC nel mondo e 1.5 milioni di persone morte di tubercolosi nel 2020. Con la pandemia Covid-19 un ritorno al passato. Un brutto passato di malattia e morte.

La Giornata mondiale della tubercolosi (TB), stabilita il 24 marzo di ogni anno, ha lo scopo di sensibilizzare tutti noi sulle devastanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche di questa malattia e di rilanciare gli sforzi per porre fine all’epidemia globale della tubercolosi. La data è stata scelta per ricordare il giorno in cui, il 24 marzo 1882, il dottor Robert Koch annunciò la scoperta del batterio, causa della tubercolosi. Questa scoperta aprì la strada alla comprensione e poi alla diagnosi e alla cura di questa malattia e della maggior parte delle malattie infettive.

Secondo i dati forniti da OMS ogni giorno, oltre 4000 persone perdono la vita a causa della tubercolosi, e quasi 30.000 persone si ammalano di questa malattia, pur essedo al giorno d’oggi prevenibile e curabile.
Gli sforzi globali per combattere la tubercolosi hanno salvato circa 60 milioni di vite dall’anno 2000 ad oggi. Tuttavia, la pandemia di COVID-19, dal 2020 ha annullato anni di progressi compiuti nella lotta per porre fine alla tubercolosi. I dati nella maggior parte dei paesi, in particolare i più poveri, sono tutti in peggioramento. Per la prima volta in oltre un ventennio, i decessi per tubercolosi sono aumentati, invertendo la tendenza oramai presente da circa 20 anni.

Il tema della Giornata mondiale della tubercolosi 2022 – “Investire per porre fine alla tubercolosi. Save Lives.” ci ricorda che per intensificare la lotta contro la tubercolosi e raggiungere gli impegni presi dai leader mondiali di tutti i paesi per porre fine alla tubercolosi, occorre continuare ad investire le risorse necessarie e non abbassare la guardia.
La situazione è divenuta particolarmente critica nel contesto della pandemia di COVID-19 che ha messo a rischio i progressi raggiunti nella lotta alla tubercolosi per giungere alla fine della tubercolosi e per garantire a tutti, in ogni paese del mondo, un accesso equo alla prevenzione ed alla assistenza.
L’impegno comune di tutti i paesi è quello di utilizzare “maggiori investimenti e maggiori risorse” con l’obiettivo di salvare milioni di vite in più, accelerando la fine dell’epidemia di tubercolosi. Questo è l’impegno OMS dell’anno 2022.
E ora cosa accadrà con la guerra in corso in Europa?

Diagnosi corretta per la tubercolosi ( mantoux test o quantiferon?) per saperne di più clicca qui

24 marzo, Giornata mondiale della tubercolosi “Investire per porre fine alla tubercolosi. Save Lives.’ E la guerra? Leggi tutto »

Aiutiamo la vita! Mamme e bimbi in fuga dalla guerra: insieme possiamo fare molto per loro.

UcrainaLa Fondazione Cesmet – Centro Studi Medicina Tropicale, appoggia l’opera di assistenza dei Camilliani ai rifugiati Ucraini che scappano a milioni dalla guerra in Ucraina. Perché vogliano aiutare e supportare, in questo momento, in questa fase della guerra, un progetto in Polonia. Perché in questo momento la Polonia è in una situazione di gravissima emergenza. Più di un milione e mezzo di persone, ad oggi, si sono rifugiate in questo paese. E i numeri sono in continuo aumento. La Polonia ha dimostrato una grande sensibilità e disponibilità nei confronti di questi fratelli pieni di bisogno e di terrore. Dopo due settimane di distruzione, morte, lontananza dalla loro casa e dai loro affetti.

Fratel Miroslaw Szwajnoch, dell’ordine dei Padri Camiliani, oltre ad essere il responsabile ed il referente del “progetto di assistenza alle mamme e bambini in fuga dall’Ucraina” che verrà realizzato a łomianki, cittadina a poco più di venti chilometri da Varsavia, è anche direttore dell’ospedale camilliano di Tarnowskie Gory che fin dall’inizio della pandemia è stato destinato ai pazienti con il covid-19. Persona impegnata su più fronti, da molti anni gestore ed amministratore di ospedali e strutture impegnative. La sua presenza è senza dubbio la garanzia per tutti noi e per tutti coloro che decideranno di aiutare l’opera di assistenza dei Camilliani nei confronti dei rifugiati in Polonia, ed in particolare mamme e bambini, ed anche bambini soli, senza più nessuno.
Ci dice Fratel Miroslaw in una lettera inviata al gruppo che dall’Italia segue il progetto, di cui la Fondazione Cesmet fa parte, e a tutti coloro che leggono questo articolo. “Accetteremo con gratitudine qualsiasi aiuto. Inoltre, è molto importante sentire che non siamo soli nelle nostre azioni. Ancora una volta, aiuteremo i rifugiati anche se non c’è aiuto finanziario dall’esterno”.
Non possiamo far sentire solo Fratel Miroslaw ed i suoi confratelli, perché non possiamo far sentire sole queste mamme che hanno lasciato i loro uomini e papà in Ucraina a combattere, e forse a morire. E non possiamo lasciare soli questi bambini, a cominciare dai tanti orfani che hanno perso tutti i loro cari. E’ compito di ciascuno di noi far sentire loro il sostegno e la vicinanza. Qualcuno è partito. Penso ai tanti giornalisti e volontari, in prima linea per aiutare sul posto dove c’è la guerra rischiando la propria vita. La maggior parte di noi nelle retrovie abbiamo il dovere di sostenere questa umanità sofferente. E aiutare loro vuol dire aiutare realmente l’umanità intera così piegata da anni di pandemia ed ora da una guerra che coinvolge tutti.
Il progetto dei Camilliani nella casa religiosa di łomianki, vicino a Varsavia prevede la riabilitazione del vecchio seminario per creare un “rifugio temporaneo” per ospitare mamme e bambini, anche orfani, in fuga dalla guerra in Ucraina.
Il progetto è suddiviso in tre parti distinte con budget differenti da finanziare con le donazioni di tutti.

La prima parte del progetto prevede opere di riabilitazione e sistemazione della struttura per consentire una vita dignitosa a 50/60 persone. Occorre adattare la casa, prima abitazione di studenti, ad hospis per rifugiati.
Nel progetto l’adeguamento e l’ampliamento dei locali caldaia, per fornire riscaldamento ed acqua calda per lavarsi. L’aumento della attuale potenza elettrica con modifiche dei potenziali, la sistemazione delle camere da letto e dei bagni a disposizione dei rifugiati. L’adeguamento di internet e sistemi di comunicazioni per consentire alle famiglie di mantenere i collegamenti con i propri cari.

La seconda parte del progetto prevede l’acquisto di materiali ed equipaggiamenti. (daremo i dettagli in un altro articolo). Tutto quello che serve per la pulizia dei locali, la pulizia personale delle mamme e bambini. Gli equipaggiamenti per le cucine, e per i locali comuni. Coperte e vestiario. Tutto quello che serve per la vita a “tempo determinato” e si spera breve per queste famiglie. Circa 60 tra mamme e bambini.

La previsione di costo per queste due prime parti di progetto è di circa 90.000€ da trovare in pochi giorni.

La terza parte del progetto prevede i costi di gestione delle persone (mamme e bambini) e quindi delle famiglie presenti nel seminario, divenuto “rifugio temporaneo”. Il costo giornaliero e mensile per le persone per la gestione dell’alloggio, le spese correnti, gli alimenti, lo smaltimento dei rifiuti, le utenze di elettricità ed acqua. E poi il costo del personale di servizio e di supporto.
Le spese previste e budgettate arrivano a circa 1000€ al giorno; una media di circa 30.000€ al mese. Tutto questo serve ad accogliere e a far vivere in modo dignitoso e familiare circa 50/60 persone che sono scappate dalla guerra in condizioni disperate, tra sofferenze che noi riusciamo a mala pena a comprendere. Ucraina

Queste persone sono arrivate al confine tra Ucraina e Polonia e sono state raccolte nei centri organizzati dallo stato polacco e dalle organizzazioni di volontariato. Da questi centri di raccolta a migliaia sono stati e continuano ad essere trasferiti nelle strutture messe a disposizione sia dallo stato che dai privati in tutta la Polonia. La casa dei camilliani di łomianki è una di queste strutture.

L’obiettivo di Fratel Miroslaw Szwajnoch è quello di cominciare ad ospitare le mamme ed i bambini nella struttura dal 20 di marzo, ossia tra meno di 10 giorni. Uno sforzo immane. L’appello è rivolto a tutti noi che leggiamo questo articolo. Ed io rivolgo un appello a tutti. Doniamo secondo le possibilità di ciascuno. Da pochi euro a quanto potete e decidete. In questo modo cerchiamo di sostenere la realizzazione di questo progetto.

Potete versare una cifra base per la realizzazione e l’arredamento della struttura.

Effettuando il vostro bonifico a:
“ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE UCRAINE – mamme e bambini ed orfani, profughi che fuggono dalla guerra”.

Per Donare Subito :
CAUSALE: da Fondazione Cesmet per progetto CADIS “assistenza alle famiglie ucraine”;
INTESTAZIONE:  Fondazione Camillian Disaster Service Internazionale;
IBAN: IT13T0310403202000000840270;
BIC: DEUTITM1582

Oppure

CAUSALE: a Fondazione Cesmet per progetto CADIS “assistenza alle famiglie ucraine”;
INTESTAZIONE:  Fondazione Cesmet Centro Studi Medicina Tropicale;
IBAN: IT12W0103003271000061266647;
BIC: PASCITM1A37

Potete anche prendere l’impegno di adottare un bambino, una mamma o una famiglia con un versamento mensile di 20€ oppure 50€ oppure 100€ o altra cifra che potrete decidere. Preciseremo in altro articolo come fare questa adozione effettuando un versamento per un impegno di 6 mesi eventualmente da rinnovare per altri sei mesi.

 

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