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Le fasi della pandemia, come da ultima guida dell’OMS “Guida alla gestione del rischio di influenza pandemica” del 2017
Coronavirus COVID-19 Casi Totali – Elaborazione del Center for Systems Science and Engineering (CSSE) – Johns Hopkins University (JHU)
Covidvisualizer Numero casi attivi, decessi e guariti nel mondo aggiornati in tempo reale da Worldometers
Premesso che il test per la ricerca diretta del Coronavirus effettuato con il tampone rino (naso) – faringeo rimane l’esame “gold standard”. Ma per il momento fattibile solo da malati con sintomi importanti;
se desideri effettuare il test e sapere se hai contratto l’infezione del virus SARS-CoV2, producendo anticorpi IgM; oppure se ti sei immunizzato naturalmente producendo anticorpi IgG, è importante che esegui questo esame inserito in un consulto infettivologico, accompagnato anche da alcuni test funzionali, per valutare insieme il tuo stato di salute.
La “CONSULENZA SPECIALISTICA INFETTIVOLOGICA” accompagnata da:
(1) Test di valutazione della aerazione dei polmoni;
· raccolta dati sanitari (stato di salute generale);
· ppO2 (quantitativo di O2 sciolto nel sangue);
· onda pletismografica (circolazione capillare);
· pressione arteriosa, e frequenza cardiaca;
(2) Test anticorpi per il Coronavirus
· Test anticorpi IgG- IgM per COVID-19
Il Test sierologico rileva l’assenza o la presenza dei due tipi di anticorpi (IGm e IgG) che evidenziano l’avvenuto contagio e lo stato dell’infezione.
Per approfondire in cosa consiste la consulenza specialistica leggi qui
Il medico specialista infettivologo valuta la scheda sanitaria anamnestica, la storia clinica degli ultimi tre mesi, i test fisici, il test immunologico per gli anticorpi per COVID-19 e rilascia referto scritto entro le 24 ore, con la spiegazione dello stato immunitario, rapportato alla situazione di ciascuno.
Tutti coloro che eseguono il consulto infettivologico verranno monitorati on line, ogni 3 giorni, nel corso delle due settimane successive, per tenere sotto controllo eventuali sintomi successivi al controllo.
In seguito alla risposta si potrà richiedere una eventuale visita specialistica infettivologica.
Previste tariffe per nuclei familiari (da 2 persone in su).
Per ulteriori informazioni inviare questo modulo o chiamare 06 39030481 (9,00-13,00; 14,30-17,00).
Come prenotare test anticorpi Coronavirus Covid-19 Leggi tutto »
MALATTIA e SINTOMI
COVID-19: “CO” corona; “VI” virus; “D” disease (= malattia); “19” anno di manifestazione. Il virus infetta l’uomo e dopo alcuni giorni possono comparire sintomi lievi quali febbre, stanchezza e tosse secca, spesso indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, talvolta diarrea. Frequente l’assenza temporanea del gusto e dell’olfatto. Nei soggetti deboli e già malati, l’infezione può evolvere in polmonite, e poi in una sindrome respiratoria acuta grave (5%), insufficienza renale fino al decesso (dal 2%al oltre il 10% dei casi gravi).
Molte persone si infettano e non sviluppano sintomi. I bambini ed i giovani adulti, pur infettandosi, generalmente non sviluppano sintomi.
DIAGNOSI
RT-PCR per SARS-CoV2 (ricerca dell’acido nucleico RNA con tecnica di biologia molecolare) è l’esame di laboratorio, considerato “gold standard” per eseguire la diagnosi di COVID19, ossia identificare la presenza del virus al momento del test. Tale test si esegue con un tampone naso – faringeo. Il test andrebbe eseguito a tappeto sulla popolazione sintomatica, anche lieve, e su tutti i contatti dei soggetti sintomatici positivi. Gli attuali grandi numeri di popolazione da testare, e la carenza dei reagenti, ha reso il tampone uno strumento di difficile diffusione.
Anticorpi IgM IgG per SARS-CoV2 è il test rapido in immunocromatografia, che ci dà la presenza di anticorpi, ma non li quantifica. Questi anticorpi derivano dalla risposta dell’organismo all’attacco del virus. Questo vuol dire che quando iniziano a comparire il virus diminuisce fino a sparire. I primi anticorpi ad essere prodotti, quando il virus è ancora presente, sono le IgM; in un secondo momento cominciano ad essere prodotti gli anticorpi difensivi e neutralizzanti, cioè le IgG. Questo tipo di esame, visto le finestre di presenza di virus attivo, la possibilità di basse percentuali di errori, e la stretta correlazione con sintomi e stato della malattia, devono essere sempre eseguiti e valutati da un medico, possibilmente infettivologo.
Leggi di più: Il test rapido IgG e IgM non basta da solo a dare risposte
Coronavirus:protocolli consulto medico e test rapido sierologico
Il nuovo test per il dosaggio degli anticorpi IgG e IgM contro il coronavirus
MODALITA’ DI TRASMISSIONE
SARS-CoV2 è stato trasmesso da un mammifero, pipistrello, all’uomo mediante un fenomeno chiamato spill over o salto di specie.
Questo virus si trasmette molto rapidamente da persona a persona, dopo un contatto stretto con persona infetta, attraverso le goccioline del respiro, la saliva, tossendo e starnutendo, contatti diretti personali, le mani non lavate, toccando bocca, naso o occhi. Il virus può diffondere anche attraverso contaminazione fecale. Gli alimenti non trasmettono il virus per via digestiva, ma manipolati con mani infette possono trasportare il virus a contatto con le mucose della bocca.
Trasmissione scarsa Trasmissione elevata
I soggetti sintomatici, in particolare nella fase iniziale, hanno dimostrato avere un quantitativo di virus elevato, che diminuisce con l’avanzata della malattia, e si può mantenere nei casi avanzati e gravi. E’ dimostrato che anche i soggetti asintomatici possono diffondere il virus, ma con quantitativi inferiori. L’unico sistema per eviatre il contagio è il distanziamento fisico. Cioè mantenere quella distanza minima di 1,5/2 metri, che consente il decadimento del virus.
È importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.
PREVENZIONE
SARS-CoV2 è un virus nuovo, per il quale l’organismo umano si è trovato sprovisto di qualsiasi difesa, e quindi nella impossibilità di porre qualsiasi freno alla diffusione. Lo sviluppo delle difese immunitarie è il sistema naturale con cui gli organismi si difendono. Ammala nel tempo una gran parte di popolazione, la maggior parte sopravvive ma i più deboli e defedati soccombono. ( il concetto spartano di sopra e sotto lo scudo.) Occorre quindi porre un freno al virus attraverso la produzione di vaccini e di farmaci.
Ci sono oltre 50 diversi studi di nuovi vaccini nel mondo, ed alcuni sono piuttosto avanzati, ma il tempo per arrivare alla produzione ed alla distribuzione è ancora lungo.
Molti farmaci mirati sono allo studio ma intanto alcune combinazioni antivirali, alcuni antiparassitari e addirittura alcuni farmaci antidiabetici, già esistenti e diffusi in tutto il mondo sono allo studio.
Per il momento l’unica prevenzione possibile e l’unico freno al diffondere del virus è il distanziamento sociale, cioè rimanere a casa ed evitare i contatti con gli altri.
COVID-19, la malattia Leggi tutto »
Chi è
SARS-CoV-2 è il nome del virus che causa in tutto il mondo l’attuale pandemia di coronavirus, ossia il virus della “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2”. Un virus, con genoma ad RNA, che causa sintomi respiratori inizialmente lievi e che possono evolvere fino alla “polmonite bilaterale interstiziale” con grave insufficienza respiratoria. Identificato agli inizi di gennaio in Cina, già presente da mesi nell’area di Wuhan, Cina Centrale, con la sua capacità rapidissima di diffusione, ha dilagato prima in Cina, poi con alcuni casi in diversi paesi orientali. In Europa, già presente in modo silente da fine 2019, a febbraio è esploso in Nord Italia, e poi a macchia d’olio, si è diffuso in Europa e nel mondo. Fratello del virus della Sars (SARS-CoV2), nel 2004, a partenza sempre dalla Cina, e la MERS nel 2013 in Medio Oriente. Partito da mammiferi, ed in particolare dal pipistrello, in breve tempo ha infettato l’uomo (salto di specie) che ha trovato assolutamente privo di difese immunitarie.
Come appare agli studiosi
Il virus SARS-COV2 al microscopio elettronico (The National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID, USA)
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Il virus SARS-COV2 Leggi tutto »
COVID-19: “CO” corona; “VI” virus; “D” disease (=malattia); “19” anno di manifestazione. Il virus infetta l’uomo dopo alcuni giorni possono comparire sintomi lievi quali febbre, stanchezza e tosse secca, spesso indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, talvolta diarrea. Frequente l’assenza temporanea del gusto e dell’olfatto. Nei soggetti deboli e già malati, l’infezione può evolvere in polmonite, e poi in una sindrome respiratoria acuta grave (5%), insufficienza renale fino al decesso (dal 2% a oltre il 10% dei casi gravi). Molte persone si infettano e non sviluppano sintomi. I bambini ed i giovani adulti, pur infettandosi, generalmente non sviluppano sintomi.
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IL VIRUS | SARS-CoV-2 è il nome del virus che causa in tutto il mondo l’attuale pandemia di coronavirus, ossia il virus della “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2”. Un virus, con genoma ad RNA, che causa sintomi respiratori inizialmente lievi e che possono evolvere fino alla “polmonite bilaterale interstiziale” con grave insufficienza respiratoria. Identificato agli inizi di gennaio in Cina, già presente da mesi nell’area di Wuhan, Cina Centrale, con la sua capacità rapidissima di diffusione, ha dilagato prima in Cina, poi con alcuni casi in diversi paesi orientali. In Europa, già presente in modo silente da fine 2019, a febbraio è esploso in Nord Italia, e poi a macchia d’olio, si è diffuso in Europa e nel mondo. Fratello del virus della Sars (SARS-CoV2), nel 2004, a partenza sempre dalla Cina, e la MERS nel 2013 in Medio Oriente. Partito da mammiferi, ed in particolare dal pipistrello, in breve tempo ha infettato l’uomo (salto di specie) che ha trovato assolutamente privo di difese immunitarie. |
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MALATTIA E SINTOMI | COVID-19: “CO” corona; “VI” virus; “D” disease (=malattia); “19” anno di manifestazione. Il virus infetta l’uomo dopo alcuni giorni possono comparire sintomi lievi quali febbre, stanchezza e tosse secca, spesso indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, talvolta diarrea. Frequente l’assenza temporanea del gusto e dell’olfatto. Nei soggetti deboli e già malati, l’infezione può evolvere in polmonite, e poi in una sindrome respiratoria acuta grave (5%), insufficienza renale fino al decesso (dal 2%al oltre il 10% dei casi gravi).
Molte persone si infettano e non sviluppano sintomi. I bambini ed i giovani adulti, pur infettandosi, generalmente non sviluppano sintomi. |
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DIAGNOSI
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RT-PCR per SARS-CoV2 è l’esame di laboratorio, considerato “gold standard” per eseguire la diagnosi di COVID-19, ossia identificare la presenza del virus al momento del test. Tale test si esegue con un tampone naso – faringeo. Il test andrebbe eseguito a tappeto sulla popolazione sintomatica, anche lieve, e su tutti i contatti dei soggetti sintomatici positivi. Gli attuali grandi numeri di popolazione da testare, e la carenza dei reagenti, ha reso il tampone uno strumento di difficile diffusione.
Anticorpi IgM IgG per SARS-CoV2 è il test di immunocromatografia (rapido), che ci da la presenza di anticorpi, ma non li quantifica. Questi anticorpi derivano dalla risposta dell’organismo all’attacco del virus. Questo vuol dire che quando iniziano a comparire il virus diminuisce fino a sparire. I primi anticorpi ad essere prodotti, quando il virus è ancora presente sono le IgM, in un secondo momento cominciano ad essere prodotti gli anticorpi difensivi e neutralizzanti che sono le IgG. Questo tipo di esame, visto le finestre di presenza di virus attivo, la possibilità di basse percentuali di errori, e la stretta correlazione con sintomi e stato della malattia, devono essere sempre eseguiti e valutati da un medico, possibilmente infettivologo. |
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MODALITA’ DI TRASMISSIONE |
SARS-CoV2 è stato trasmesso da un mammifero, pipistrello, all’uomo mediante un fenomeno chiamato spill over o salto di specie.
Questo virus si trasmette molto rapidamente da persona a persona, dopo un contatto stretto con persona infetta, attraverso le goccioline del respiro, la saliva, tossendo e starnutendo, contatti diretti personali, le mani non lavate, toccando bocca, naso o occhi. Il virus può diffondere anche attraverso contaminazione fecale. Gli alimenti non trasmettono il virus per via digestiva, ma manipolati con mani infette possono trasportare il virus a contatto con le mucose della bocca. I soggetti sintomatici, in particolare nella fase iniziale, hanno dimostrato avere un quantitativo di virus elevato, che diminuisce con l’avanzata della malattia, e si può mantenere nei casi avanzati e gravi. E’ dimostrato che anche i soggetti asintomatici possono diffondere il virus, ma con quantitativi inferiori. L’unico sistema per eviatre il contagio è il distanziamento fisico. Cioè mantenere quella distanza minima di 1,5/2 metri, che consente il decadimento del virus. È importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche. |
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PREVENZIONE | SARS-CoV2 è un virus nuovo, per il quale l’organismo umano si è trovato sprovisto di qualsiasi difesa, e quindi nella impossibilità di porre qualsiasi freno alla diffusione. Lo sviluppo delle difese immunitarie è il sistema naturale con cui gli organismi si difendono. Ammala nel tempo una gran parte di popolazione, la maggior parte sopravvive ma i più deboli e defedati soccombono. ( il concetto spartano di sopra e sotto lo scudo.) Occorre quindi porre un freno al virus attraverso la produzione di vaccini e di farmaci.
CI sono oltre 50 diversi studi di nuovi vaccini nel mondo, ed alcuni sono piuttosto avanzati, ma il tempo per arrivare alla produzione ed alla distribuzione è ancora lungo. Molti farmaci mirati sono allo studio ma intanto alcune combinazioni antivirali, alcuni antiparassitari e addirittura alcuni farmaci antidiabetici, già esistenti e diffusi in tutto il mondo sono allo studio. Per il momento l’unica prevenzione possibile e l’unico freno al diffondere del virus è il distanziamento sociale, cioè rimanere a casa ed evitare i contatti con gli altri, e indossare le mascherine. |
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IGIENE AMBIENTE
E CASA |
Gli studi hanno evidenziato che il virus può sopravvivere alcune ore sulle superfici e dove viene depositato anche con le mani contaminate.
Disinfettanti a base di alcool al 70%, o a base di cloro all’0,1% (candeggina – acido muriatico) sono in grado di eliminare il virus dalle superfici e dagli oggetti possibilmente contaminati. Le superfici calpestabili non sono coinvolte nella trasmissione del virus. Lavarsi e disinfettare le mani è indispensabile per prevenire l’infezione. Utilizzare acqua e sapone per almeno 60 secondi. Può essere utilizzato un disinfettante a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 70%). |
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ALIMENTI | La SARS-CoV2 e le altre malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, in quanto questo virus non è trasmesso per via digestiva. Il problema può insorgere con la manipolazione degli alimenti e dei piatti ed altre stoviglie. Una buona igiene ed una buona cottura elimina il problema della contaminazione attraverso mani o goccioline di saliva. Le importazioni di animali e di prodotti di origine animale è notevolmente ridotta, e non solamente dalla Cina, a causa della situazione sanitaria degli animali in varie parti del mondo. Per gli stessi motivi, i pochi viaggiatori in questo periodo non sono autorizzati a trasportare nel bagaglio carne, prodotti a base di carne, latte o prodotti lattiero-caseari. L’acqua del rubinetto è sicura. Le pratiche di depurazione sono efficaci nell’abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che compromettono la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) ed alla fase finale di disinfezione. |
Le tue domande sul SARS-COV2 (FAQ Coronavirus e COVID-19 ) Leggi tutto »
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Possono il clima, le stagioni e particolari condizioni ambientali influenzare o favorire la diffusione e l’adesione del nuovo coronavirus alle mucose respiratorie dell’uomo? E quindi possono influenzare l’infezione e l’inizio della malattia?
Possono i fattori climatici ed ambientali in alcuni continenti, quali l’Africa e l’America Latina e Centrale, o interi paesi, o addirittura nei Paesi specifici territori o aree, frenare fortemente, oppure addirittura facilitare la diffusione del virus, ed il suo livello di aggressività? E quindi, esistono aree geografiche, più o meno vaste, con caratteristiche meteo ed ambientali che favoriscono il diffondersi del virus, oppure che frenino l’attecchimento del microbo alle cellule umane?
La questione si pone e si evidenzia se osserviamo la risposta al diffondersi del virus, ormai in modo pandemico, in Continenti ed in Paesi quali la Cina o l’Europa, o gli USA rispetto ai Pesi presenti a sud dell’equatore. Il diverso modo di diffondere della pandemia sembra variare con le condizioni climatiche ed ambientali delle diverse aree.
Ma tutto questo ha bisogno di una spiegazione scientifica e certa.
Alcuni scienziati dell’Università del Maryland, ed altri gruppi di ricercatori, tutti afferenti al gruppo del Global Virus network, stanno cercando di dimostrare con dati obiettivi la correlazione tra “caratteristiche climatiche” delle aree dove il SARS-CoV2 diffonde in modo esponenziale, valutando anche le caratteristiche della sua diffusione, e le aree dove la diffusione sembra essere frenata.
Sono stati studiati alcuni parametri ossia latitudine, temperatura, umidità e le caratteristiche della diffusione virale. E’ evidente, da questi studi che il Coronavirus diffonde soprattutto tra i 30° e i 50° gradi di latitudine nord. La temperatura tra i 5° e gli 11° centigradi, e l’umidità compresa tra il 47% e 79% sembrano favorire l’adesione alle mucose respiratorie ed anche quindi la diffusione del virus nelle aree con queste caratteristiche.
Queste caratteristiche di temperatura, umidità e localizzazione sono riscontrate per esempio sia in Lombardia sia con la regione di Hubei.
Nel periodo tra gennaio e febbraio 2020, nella fascia di latitudine tra i 30° ed i 50° gradi, la diffusione del virus si è comportata in modo diverso, a seconda le temperature e i livelli di umidità presenti nel territorio.
Sia a Wuhan dove la temperatura media è stata di 6,8°C; a Piacenza di 8-10°C, a Milano 6-9°C e a Seoul di 7-9°C, a Teheran tra 7 e 12°C con una umidità nel range medio sopra il 50%, il virus ha diffuso molto rapidamente, rispetto ad altre città e paesi con caratteristiche climatiche differenti. Secondo il lavoro presentato questo dipenderebbe proprio dal diverso clima e dalle diverse temperature di questi paesi.
Inoltre, lo studio sottolinea che in queste settimane, alcuni paesi vicini alla Cina, ma con temperature più elevate ed umidità sopra l’80% non stanno subendo contagio e quindi diffusione del virus in maniera massiva come sta avvenendo in Lombardia ed oramai in molti paesi europei, che rientrano nelle condizioni climatiche indicate.
Qualche esempio: a Bangkok, in Thailandia, meno di 100 casi. Circa 80 sono quelli in Vietnam, qualche decina in decina in Cambogia. Sono tutti paesi in cui l’igiene, la gestione sanitaria e il distanziamento personale non ricevono quella attenzione e favoriscono anzi la possibilità di diffondere. Ma guarda caso sono proprio quei paesi che in questo periodo hanno temperature oltre i 30 gradi e umidità molto elevata. Tutto questo sembra confermare che il Coronavirus è favorito da livelli di temperatura e di umidità ben precise. Questi studi acquisiscono giornalmente dati in evoluzione continua ed hanno lo scopo di prevedere l’evoluzione della pandemia nello spazio e nel tempo.
Guarda anche la nostra Sezione Ambiente, per altre notizie sull’argomento.
Come i fattori climatici e stagionali possono agire sui virus, ed anche su SARS-CoV2 Leggi tutto »
Cosa sono le pillole del Coronavirus. Sono notizie sintetiche, che rimandano a link esplicativi, che ti aggiornano della situazione,degli argomenti e ti spiegano in modo scientifico la situazione. La raccolta delle pillole la troverai nella biblioteca del sito nel libro del coronavirus.
Oggi parliamo di:
Misure del governo italiano di contenimento per frenare la diffusione dl virus:
Il Governo ha emanato il nuovo “Dpcm 11 marzo” che prevede ulteriori misure restrittive su tutto il territorio nazionale, rispetto ai decreti precedenti, per contrastare l’emergenza coronavirus.
Il provvedimento ha validità sull’intero territorio nazionale dal 12 al 25 marzo.
Tra le misure previste sono sospese le attività commerciali al dettaglio fatta eccezione le vendite di generi alimentari e le consegne della ristorazione a domicilio. Sono sospese le attività di bar, pub, ristoranti. Chiusura dei parrucchieri e centri estetici. Resteranno aperti alimentari, benzinai, edicole e tabacchi oltre a farmacie e parafarmacie, ottici ed altri servizi commerciali per generi di prima necessità come quelli per la cura degli animali. Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”, cioè purché garantiscano iniziative per evitare il contagio.
Si incentiva anche la regolazione di turni di lavoro e le ferie anticipate.
Restano confermate tutte le misure restrittive del Dpcm del 9 marzo, definito #Iorestoacasa. Il provvedimento limita gli spostamenti delle persone, blocca le manifestazioni sportive, sospende in tutto il Paese l’attività didattica nelle scuole e nelle università fino al 3 aprile.
Leggi
• News sul decreto 11 marzo 2020
• News sul Decreto #iorestoacasa
• Risposte alle domande più frequenti nel sito del Governo in modo dettagliato le spiegazioni dei comportamenti da adottare.
Consulta
. DPCM 23 marzo 2020
• DPCM 11 marzo 2020
• DPCM 9 marzo 2020
• DPCM 8 marzo 2020
Pillole Coronavirus: Decreti governativi per il contenimento del virus Leggi tutto »
Nulla di miracoloso. Solamente la proposta di un rimedio millenario, che nell’era “pre-chimica” veniva utilizzato negli ospedali militari per sterilizzare i ferri chirurgici. Un prodotto, l’estratto di foglie di olivo, le cui molecole attive hanno capacità antibatteriche, antivirali, immunostimolanti, antiossidanti, energizzanti dimostrate. TIROSOLO e IDROSSITIROSOLO, RUTINA e OLEUROPEINA, queste alcune delle molecole che per contatto o induzione immunitaria, possono aiutarci nella protezione da virus e batteri.
Sono estratti di foglie di Olivo, che da molti studi in vivo ed in vitro hanno ottenuto l’approvazione ad essere utilizzate non solo nel metabolismo degli zuccheri o del colesterolo, o come ipotensivi, ma anche come molecole immunostimolanti, e dal potere antisettico. Quindi l’assunzione giornaliera dell’estratto OLIFE in tazzina; e l’utilizzo dello spray nasale e del collutorio creano un ambiente sfavorevole all’attecchimento del visus alle mucose. Questa proposta è solamente un aiuto in più ma efficace. Per esperienza diretta vi invito ad utilizzare la “crema per le mani”, fortemente antisettica, ma anche nutriente e idratante, al contrario di tanti prodotti alcolici molto aggressivi.
Per tutti coloro che già assumono l’estratto di foglie di olivo, OLIFE, da una a tre tazzine al giorno, possono incrementare con gli altri prodotti difensivi verso batteri e virus.
(fabbisogno mensile):
2 Bottiglie di OLIFE, da 1 litro (estratto liquidi di foglie di olivo);
1 Crema Mani disinfettante, antisettica, nutriente, idratante;
1 Spray Nasale alle proprietà di OLIVUM®; protettivo mucose nasali
1 Collutorio Lenitivo a base di OLIVUM®; protettivo mucose oro-faringee e respiratorie superiori;
1 Dentifricio, Antisettico, a base di OLIVUM®
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Il dr. Meo rimane a tua disposizione per qualsiasi quesito, dubbio, informazione sull’utilizzo dei prodotti.
Un prodotto antisettico e antimicrobico realizzato da estratti delle foglie dell’olivo Leggi tutto »
Coronavirus: con il nuovo test, pronto probabilmente entro il mese di marzo, basteranno 60 minuti per accertare la presenza del virus nel nostro organismo.
Il test, prodotto dalla Dia-Sorin, è stato completato presso l’Ospedale Spallanzani di Roma ed il Policlinico San Matteo di Pavia, ed è il risultato dell’analisi di oltre 150 sequenze virali pubblicate oggi nel database mondiale delle banche genetiche per rilevare tutte le varianti attualmente conosciute del Coronavirus. Il tutto secondo i più rigidi protocolli e linee guida dell’OMS.
Il fattore tempo, in certe situazioni, può essere determinante: in questo caso il risultato del test accelera di molte ore il ricorso a cure più mirate ed aiuta a valutare il ricorso al ricovero del paziente. Un altro vantaggio sarà sicuramente quello legato alla possibilità di utilizzo di questo test su apparecchi già presenti in moltissime strutture ospedaliere in Europa e negli USA, perché utilizzato per la diagnosi molecolare di diverse infezioni batteriche e virali, nonché di altre infezioni respiratorie, quali le influenze stagionali.
Coronavirus: pronto un test per la diagnosi rapida Leggi tutto »
Ed in questo periodo di diffusione del Coronavirus in Italia, come aiutare a prevenire questa malattia respiratoria. Utilizza il KIT PREVENTIVO E DISINFETTANTE, un KIT formato da alcuni prodotti a base di OLIVUM antisettici, antivirali, immunostimolanti, antiossidanti, ed energetici.
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Da sempre, da medico infettivologo e tropicalista, ho cercato, oltre il necessario utilizzo dei farmaci curativi per le malattie, di utilizzare “prodotti di supporto” – “integratori naturali”, che contribuissero a riattivare l’energia interna cellulare e la funzionalità organica persa dopo una malattia. Quei malesseri e stati di alterazione che permangono dopo una malattia. Integratori che stimolassero i sistemi interni di difesa e riattivassero quei meccanismi di protezione per l’organismo. Ciò che madre natura ha fornito al mondo vegetale ed a quello animale. “Vis sanatrix Naturae”
E per i viaggiatori ho cercato di prescrivere, accanto ai comuni farmaci, l’utilizzo di “prodotti efficaci e naturali” a scopo preventivo, energetico, equilibrante i metabolismi durante i viaggi.
Nel mio passato di medico in giro per vari Continenti ho imparato ad apprezzare l’utilizzo degli “estratti di varie parti di piante” utilizzate dai popoli detentori di conoscenze di tradizioni alcune volte millenarie; da sempre l’uomo, in tutte le culture ed in tutti i paesi, ha utilizzato parti di piante per prevenire, curare, mantenersi in salute, superare stanchezza e malesseri. In ogni cultura le piante da sempre hanno fornito molecole farmacologicamente attive.
Nel bacino del mediterraneo la pianta principe per la salute dei popoli rivieraschi è stata da sempre l’OLIVO i cui frutti hanno nutrito, con il loro olio; le cui foglie hanno curato con le loro essenze ed estratti.
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Integratori e benessere: estratti di foglie di olivo Leggi tutto »