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Scheda malattia Colera- Agente infettivo e ciclo vitale

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L’agente infettivo del colera è il batterio  Vibrio cholerae. Quello maggiormente responsabile della malattia nell’uomo è il Vibrio cholerae, sierogruppo 01 o 0139, biotipo El Tor, sierotipo Ogawa.
Ci sono diversi fattori che influenzano la patogenicità del V. cholerae e che sono importanti nella fase di colonizzazione. Questi fattori includono le adesine, la mobilità, la chemiotassi e la produzione di tossine. Se il batterio è in grado di sopravvivere alle secrezioni gastriche ed al pH acido dello stomaco, è poi in grado di adattarsi e sopravvivere nell’intestino. Il V. cholerae  è resistente ai sali biliari ed è inoltre in grado di attraversare le mucose dell’intestino mediante l’aiuto di secrezioni di proteasi.

Questi batteri sono in grado di muoversi mediante una mobilità di tipo propulsivo e riescono ad attraversare le mucose dell’intestino mediante un processo di chemiotassi. Si pensa che l’aderenza specifica alla mucosa intestinale avvenga mediante i pili, lunghi filamenti presenti sulla superficie del batterio; oltretutto il gene per la produzione dei pili si è osservato essere co-regolato con l’espressione delle tossine del batterio. In realtà non si sa molto sulla interazione dei pili con le cellule ospiti e il recettore delle cellule ospiti alle quali aderiscono non è stato identificato. Esistono altri due tipi di adesine nel V. cholerae  presenti sulla sua superficie in grado di agglutinare i globuli rossi.

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COVID-19: le nuove regole per entrare in Italia

INGRESSO IN ITALIA

Con ordinanza del Ministero della Salute l’ingresso in Italia- dal 16 Dicembre al 3 Gennaio, da paesi UE e extra UE, è consentito a queste condizioni:

  • soggetti vaccinati  devono esibire al loro ingresso un Tampone molecolare negativo effettuato non oltre  le 48 ore precedenti l’arrivo o  un tampone antigenico negativo effettuato non oltre  le 24  ore precedenti l’arrivo
  • per i soggetti non vaccinati, anche se con tampone negativo, obbligo di quarantena di 5 giorni, alla fine di quali eseguire un Test molecolare o antigenico.

L’ordinanza (leggila qui ) firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, entrata in vigore il 15 dicembre scorso  e valida sino al 31 gennaio 2022,  riguarda tutti coloro che entreranno in Italia dopo aver soggiornato all’estero negli ultimi 14 gg .
Ma vediamo nel dettaglio i particolari.

Se si proviene dai paesi UE* e si è vaccinati

– Presentare l’esito negativo di un test molecolare effettuato nelle 48 ore antecedenti l’ingresso in Italia, oppure l’esito di un test antigenico effettuato nelle 24 ore
– Compilare il PLF – Passenger Locator Form

 

Se si proviene dai paesi UE* e non si è vaccinati

– Presentare l’esito negativo di un test molecolare effettuato nelle 48 ore antecedenti l’ingresso in Italia, oppure l’esito di un test antigenico effettuato nelle 24 ore
– Compilare il PLF – Passenger Locator Form
– Obbligo di quarantena/isolamento fiduciario di 5 giorni, al termine dei quali ripetere un test molecolare o antigenico, la cui negatività consente di uscire dall’isolamento.

Se si proviene dai paesi extra-UE** e si è vaccinati

– Presentare l’esito negativo di un test molecolare effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso in Italia, oppure l’esito di un test antigenico effettuato nelle 24 ore precedenti
– Per chi arriva da Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche nell’isola di Cipro ed esclusi i territori non appartenenti al continente europeo) il test molecolare deve essere effettuato nelle 48 precedenti
– Compilare il PLF – Passenger Locator Form

Se si proviene dai paesi extra-UE** e non si è vaccinati
– Obbligo di test molecolare (valido 48 ore) oppure antigenico (valido 24 ore)
– Obbligo di isolamento fiduciario per 10 giorni, seguito da test molecolare o antigenico al termine dell’isolamento
– Compilare il PLF – Passenger Locator Form

Infine, se negli ultimi 14 giorni si è soggiornato o transitato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini, l’ingresso in Italia non è consentito fino al 31 gennaio 2022.
Tale limitazione non colpisce i cittadini italiani con la residenza anagrafica in Italia da data anteriore alla ordinanza miniseriale, che possono tornare con test negativo e isolamento fiduciario di 10 giorni.

 

 

**Argentina, Australia, Bahrain, Canada, Cile, Colombia, Giappone, Indonesia, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda, Arabia Saudita, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche nell’isola di Cipro ed esclusi i territori non appartenenti al continente europeo), Repubblica di Corea, Singapore, Stati Uniti d’America, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Regioni amministrative speciali di Hong Kong e di Macao.

* Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

 

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Scheda vaccinazione Meningite- Indicazioni terapeutiche

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I vaccini per la meningite sono indicati nell’età pediatrica, per categorie di persone a contatto con il pubblico a cominciare dal personale sanitario, e addetti a servizi di emergenza, ed a personale in uffici a contatto con il pubblico. Sicuramente vanno valutati i fattori di rischio per decidere sulla vaccinazione.
• Persone che rientrano in fattori di rischio meningite
o età: queste patologie colpiscono soprattutto i bambini sotto i 5 anni e altre fasce di età che variano a seconda del germe. Infatti le forme da meningococco interessano, oltre i bambini piccoli, anche gli adolescenti e i giovani adulti, mentre le meningiti da pneumococco colpiscono soprattutto i bambini e gli anziani. L’introduzione dei vaccini nel calendario vaccinale pediatrico e dell’adolescente (solo per il meningococco) stanno riducendo il numero dei casi in questa fascia di età.
o stagionalità: la malattia è più frequente tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, anche se casi sporadici si verificano durante tutto l’anno
o vita di comunità: le persone che vivono e dormono in ambienti comuni, come gli studenti nei dormitori universitari o le reclute, hanno un rischio più elevato di meningite da meningococco e di Haemophilus influenzae
o fumo ed esposizione al fumo passivo
o comorbidità: altre infezioni delle prime vie respiratorie o alcune immunodeficienze possono determinare un maggior rischio di malattia meningococcica. Immunodepressione, asplenia, insufficienza cardiaca, asma e l’HIV sono invece un fattore di rischio per la malattia invasiva pneumococcica.

• Viaggiatori internazionali che si recano in ogni parte del mondo ma in particolare in paesi considerati a rischio meningite ( paesi africano della cintura della meningite; alcuni paesi asiatici e della America latina; bacino del Mediterraneo). Ed anche per tipologia di viaggio: contatti con la popolazione locale, ed in particolare con bambini; lavori sanitari, o di comunità. Queste persone dovrebbero essere vaccinate con il vaccino polisaccaridico che copre i sierogruppi A, C, W135 e Y, anche se sono già stati vaccinati con il vaccino coniugato per il meningococco del sierotipo C. Nei bambini sotto i 18 mesi la risposta contro il meningococco di sierotipo C con vaccini polisaccaridici non coniugati è inferiore rispetto a quella riscontrata negli adulti.

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Scheda vaccinazione Meningite- Composizione e caratteristiche

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I vaccini antimeningococcici si dividono in “vaccini polisaccaridici” e vaccini coniugati”.

I “vaccini polisaccaridici” sono efficaci contro i tipi di batteri che possiedono un involucro, ossia una capsula “polisaccaridica”, e inducono una risposta immunitaria debole, formando  anticorpi IgM, e determinando una risposta cellule T indipendente e lieve. Dosi ripetute di vaccino non inducono una risposta di memoria immunologica (‘booster’).

I “vaccini coniugati sono costituiti da “antigeni polisaccaridici” e da una proteina carrier ossia di trasporto. Questa proteina può derivare dalla “tossina difterica” o dalla “ tossina tetanica” inattivate, che potenziano la risposta immune. Questa unione tra polisaccaridi e tossine inattivate determina un potenziamento della risposta delle cellule T dipendente, e delle cellule T helper, un tipo di linfociti facilitatori delle reazioni immunitarie. Questi linfociti si attivano maggiormente inducendo una risposta umorale delle cellule B, con forte prodotti anticorpi IgG. Si formano anche un maggior numero di cellule della memoria, e si determina una risposta “booster”.
Quindi nei vaccini coniugati la qualità della risposta e la durata della risposta immune è nettamente migliore. Il vaccino per Meningococco C e quello tetravalente (A,C, W 135, Y) coniugati sono da preferire ai vaccini polisaccaridici.

 

 

[A] Vaccini Polisaccaridici capsulari di Neisseria meningitidis sono:

  • Efficaci in particolare negli adulti che ricevono il vaccino;
  • Conferiscono bassa memoria immunologica;
  • Non conferiscono una protezione prolungata nel tempo, per la bassa produzione di IgG;
  • Stimolano una risposta attenuata nei confronti della malattia, nonostante le dosi ripetute;
  • Non contribuiscono all’effetto di herd immunity (o immunità di gregge);

Vaccini polisaccaridici in commercio:

  • MENOMUNE (Sanofi Pasteur): vaccino bivalente A/C;
  • MENOMUNE (Sanofi pasteur): vaccino tetravalente A,C,Y,W135
  • MENCEVAX ACWY (GSK): vaccino tetravalente A,C,Y,W135;

[B]“Vaccini Polisaccaridi capsulari CONIUGATI ” sono:

  • Coniugati con “proteine altamente immunogene” ossia: [anatossina difterica, anatossina tetanica, proteina della tossina difterica Cross-Reactive Material CRM197 (non tossica, ad alta inmmunogenicità)]
  • Efficaci in particolare nei neonati e nei bambini;
  • Conferiscono una ottima memoria immunologica per la presenza di alta produzione di IgG;
  • Conferiscono una protezione prolungata nel tempo;
  • Contribuiscono all’effetto di herd immunity ossia “immunità di gregge”

in commercio:

  • MENINGITEC (Wyeth): vaccino coniugato con CRM197 contro il Meningococco C
  • MENJUGATE (Novartis): vaccino coniugato con CRM197 contro il Meningococco C
  • NEISVAC-C (Baxter): vaccino coniugato con tossoide tetanico contro il Meningococco C

Il vaccino coniugato per il Meningococco di gruppo C garantisce una protezione a lungo termine solo contro le infezioni da Neisseria meningitidis di sierotipo C. Con l’età adulta il rischio di infezione meningococcica da Meningococco C diminuisce.

 

  • MENVEO (Novartis): vaccino tetravalente coniugato con CRM197 contro sierogruppi A,C,Y,W135; non contiene adiuvanti né conservanti
  • MENACTRA (Sanofi Pasteur): vaccino tetravalente coniugato con tossoide difterico contro sierogruppi A,C,Y,W135; in commercio negli Stati Uniti.

Nel febbraio 2010 la FDA (Food and Drug Administration) ha approvato il vaccino nuovo vaccino meningogoccico tetravalente coniugato A-C-W135-Y: (Menveo), a singola dose, per soggetti di età compresa dai 2 mesi in su. E’ un vaccino sviluppato per tutte le fasce d’età. L’efficacia di (Menveo) sta nella tecnologia di preparazione. Trattandosi di un vaccino coniugato, e non semplicemente di un polisaccaridico, la sua efficacia nell’indurre una significativa risposta immunitaria si riscontra anche tra i bambini più piccoli nei quali il sistema immunitario è ancora immaturo per sviluppare anticorpi contro i polisaccaridi di membrana. L’efficacia del nuovo vaccino tetravalente coniugato ha  rappresentato un importante passo avanti per la prevenzione della meningite meningococcica, proprio perché i vaccini quadrivalenti finora allora disponibili erano indicati principalmente nei soggetti con 2 anni o più, mentre la meningite colpisce maggiormente nei primi mesi di vita.

 

Vaccino per Neisseria Meningitidis Sierotipo B

Nel 2012 fu realizzato un nuovo vaccino per la prevenzione della Meningite da Neisseria menigitidis di gruppo B e per la prevenzione delle gravi setticemie associate alla presenza dl meningococco. Il vaccino , chiamato Bexsero e sviluppato da Novartis (clicca per approfondire), è destinato all’immunizzazione contro la meningite sostenuta dal Meningococco di gruppo B.

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Scheda vaccinazione Meningite- Come funziona

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VACCINO GRUPPO C coniugato con CRM 197 (MENJUGATE)

Composizione:
vaccino batterico: antigene polisaccaridico della parete del meningococco del sierogruppo C coniugato con la proteina CRM 197 del Corynebacterium diphteriae (da non considerare come immunizzante contro la difterite). Eccipienti: idrossido di alluminio, mannitolo, sodio fosfato dibasico, cloruro di sodio, acqua.

Immunizzazione attiva dei bambini a partire dai due mesi di età, degli adolescenti e degli adulti, per la prevenzione dell’infezione invasiva dal sierogruppo C di Neisseria meningitidis.

 

VACCINO TETRAVALENTE CONIUGATO CON CRM197 SIEROGRUPPI A,C,Y,W135 (Menveo, Novartis)

Composizione:
una dose (0,5 ml di vaccino ricostituito) contiene:

  • Oligosaccaride del gruppo A meningococcico ( 10 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphteriae CRM197)
  • Oligosaccaride del gruppo C meningococcico  (5 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphteriae CRM197)
  • Oligosaccaride del gruppo W135 meningococcico  (5 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphteriae CRM197)
  • Oligosaccaride del gruppo Y meningococcico (5 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphteriae CRM197)

Agisce attivando una immunizzazione attiva nella popolazione pediatrica, in adolescenti (dall’età di 11 anni) e negli adulti a rischio di esposizione ai gruppi A,C,W135 e Y di Neisseria meningitidis per impedire l’insorgenza di patologie invasive.

VACCINO GRUPPO B (Bexsero)

 

E’ una  sospensione iniettabile in siringa preriempita contro il meningococco di gruppo B (rDNA, componente, adsorbito)

Una dose (0,5 ml) contiene:

Proteina di fusione ricombinante NHBA di Neisseria meningitidis gruppo B 1, 2, 3 50 microgrammi Proteina ricombinante NadA di Neisseria meningitidis gruppo B 1, 2, 3 50 microgrammi Proteina di fusione ricombinante fHbp di Neisseria meningitidis gruppo B 1, 2, 3 50 microgrammi Vescicole della membrana esterna (OMV) di Neisseria meningitidis gruppo B ceppo NZ98/254 misurate come quantità di proteina totale contenente PorA P1.4 2

25 microgrammi

1 prodotto su cellule di E. coli mediante tecnologia del DNA ricombinante 2 adsorbito su idrossido di alluminio (0,5 mg Al3+)

3 NHBA (Neisserial Heparin Binding Antigen), NadA (Neisseria adhesin A), fHbp (factor H binding protein)

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Scheda vaccinazione Meningite- Efficacia del vaccino

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VACCINO GRUPPO C coniugato con CRM 197 (MENJUGATE)

100%. Efficacia dopo: la terza dose.

VACCINO TETRAVALENTE CONIUGATO CON CRM197 SIEROGRUPPI A,C,Y,W135 (Menveo, Novartis)

–          Adolescenti:            
sierogruppo A   – 75%
sierogruppo C   –  79%
sierogruppo W135  –  94%
sierogruppo Y  –  81%

–          Adulti:                        
sierogruppo A  – 67%
sierogruppo C –  71%
sierogruppo W135  –  82%
sierogruppo Y  –   66%

VACCINO GRUPPO B (Bexsero)

 

Impatto della vaccinazione sull’incidenza della malattia

Una serie di studi effettuati nel Regno Unito, su Bexsero dimostrano che da quando questo vaccino è stato introdotto nel programma nazionale di prevenzione vaccinale (national immunisation programme NIP) nel settembre 2015 impiegando una schedula a due dosi nei bambini (a 2 e a 4 mesi di età) seguita da una dose di richiamo (a 12 mesi di età), dopo tre anni del programma, è stata osservata una riduzione statisticamente significativa del 75% [Incidence Rate Ratio 0,25 (95% CI: 0,19; 0,36)] nei casi di IMD causata da Neisseria meningitidis gruppo B nei bambini eleggibili alla vaccinazione, indipendentemente dallo stato vaccinale dei bambini o dalla copertura prevista del ceppo meningococcico di gruppo B. la stessa efficacia è stata ritrovata in studi effettuati in molti altri paesi.

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Scheda vaccinazione Meningite- Notizie e bibliografia

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  1. Pizza M, Bekkat-Berkani R, Rappuoli R. Vaccines against
    Meningococcal Diseases. Microorganisms. 2020; 8 (10): 1521.
    https://doi.org/10.3390/microorganisms810152
  2. EMA. Allegato I. Riassunto delle caratteristiche del prodotto
    Menveo. Disponibile al sito: https://www.ema.europa.eu/
    en/documents/product-information/menveo-epar-product-
    information_it.pdf.
  3. Keshavan P, Pellegrini M, Vadivelu-Pechai K, Nissen M.
    An Update of Clinical Experience with the Quadrivalent
    Meningococcal ACWY-CRM Conjugate Vaccine. Expert Rev
    Vaccines. 2018; 17 (10): 865-880. https://doi.org/10.1080/147
    60584.2018.1521280

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Scheda vaccinazione Meningite- Effetti collaterali e avvertenze

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VACCINO GRUPPO C coniugato con CRM 197 (MENJUGATE)

  • Locali: raro il dolore con gonfiore nella zona di inoculo nelle 48 ore successive all vaccinazione.
  • Generali: talvolta febbre, sempre nel corso delle prime 48 ore, nei bambini. Nei lattanti e nei bambini che imparano a camminare i sintomi possono essere inoltre: pianto, irritabilità, torpore, disturbi del sonno, diarrea e vomito.

Raramente negli adulti: vertigini. Molto raramente: nausea e vomito, eruzioni cutanee, dolori articolari

Controindicazioni:

  • Ipersensibilità ai componenti del vaccino;
  • Sindromi febbrili acute in atto;

Non sono riportati studi sulla gravidanza. Valutare il rapporto rischio-beneficio.

 

 

VACCINO TETRAVALENTE CONIUGATO CON CRM197 SIEROGRUPPI A,C,Y,W135 (Menveo, Novartis)

Effetti collaterali vaccino meningite: 

in sede di inoculo dolore, eritema, indurimento, prurito; a livello sistemico cefalea, nausea, capogiro, febbre.

Controindicazioni assolute vaccino meningite: 

ipersensibilità al principio attivo o ad uno degli eccipienti,, compreso tossoide difterico o precedenti eventi avversi a vaccini; relative: grave evento febbrile acuto.

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Scheda vaccinazione Meningite- Calendario vaccinale

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  1. VACCINO GRUPPO C coniugato con CRM 197 (MENJUGATE)Indicazioni:
    Limite di età per la somministrazione: 2 mesi.

 

  • Bambini sotto i 12 mesi: tre dosi da 0,5 ml ciascuna, la prima dose somministrata non prima dei due mesi e con un intervallo di almeno un mese tra una dose e l’altra.
  • Bambini sopra i 12 mesi, adolescenti e adulti: una dose singola da 0,5 ml.
  • Richiamo all’età di 5 anni.

 

Modalità di somministrazione:
Somministrazione intramuscolare profonda, preferibilmente nella coscia anterolaterale nei bambini sotto i 24 mesi e nella regione deltoide di bambini di età superiore ai 24 mesi, adolescenti e adulti.


VACCINO TETRAVALENTE CONIUGATO CON CRM197 SIEROGRUPPI A,C,Y,W135 (Menveo, Novartis)

Modalità di somministrazione vaccino meningite: 

iniezione singola da 0.5 ml intramuscolare, preferibilmente muscolo deltoide; una dose booster di Menveo è prevista dopo 5 anni per la popolazione pediatrica ed adolescenziale, ed una dose ogni 3 anni per la popolazione adulta.

 

VACCINO GRUPPO B (Bexsero)

 

Bexsero è indicato per l’immunizzazione attiva di soggetti di età pari o superiore ai 2 mesi contro la malattia meningococcica invasiva causata da Neisseria meningitidis di gruppo B. Per la vaccinazione è necessario valutare l’impatto della malattia invasiva nei diversi gruppi di età così come la variabilità dell’epidemiologia dell’antigene per i diversi ceppi di gruppo B nelle diverse aree geografiche.   L’uso di questo vaccino deve essere conforme alle raccomandazioni ufficiali.

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Scheda vaccinazione Meningite- Introduzione all’argomento

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La meningite da Meningococco è una malattia spesso acuta, di origine batterica, un vero flagello che colpisce molto spesso i bambini in età scolare. Può manifestarsi più raramente a tutte le età. Si può presentare oltre che nella classica, forma nella quale colpisce il sistema nervoso centrale, con decorso breve e tragico, anche in una forma settica, ossia con la presenza dei batteri nel torrente circolatorio, caratterizzata da tipiche macchie emorragiche diffuse sulla pelle. Questa forma non è meno letale e rapida della forma meningea. Può essere trattabile con gli antibiotici mirati, a patto che vengano somministrati tempestivamente e sotto controllo medico.

Per millenni la meningite, in particolare quella di tipo batterico da Neisseria meningitidis, ha costituito una malattia aggressiva e drammatica, che prevaleva nell’infanzia, con alta mortalità e reliquati importanti. La buona notizia è arrivata tre decenni fa quando fu introdotto in commercio un efficace vaccino su alcuni sierotipi particolarmente patogeni. La profilassi vaccinale per questa malattia faceva un importante passo in avanti e coloro che venivano sottoposti a questa vaccinazione erano adeguatamente protetti. La questione più importante era che Neisseria meningitidis è costituita da una larga famiglia di diversi sierogruppi. Alcuni non patogeni e commensali, altri molto aggressivi per l’uomo. Un’altra caratteristica dei diversi sierogruppi è ‘ quella di dar luogo a immunità diverse, non sovrapponibili. Pertanto, chi è immune ad un sierogruppo non lo è agli altri diversi sierogruppi. E quindi l’immunità provocata dalla malattia o da una vaccinazione eseguita con un tipo di antigene, non copre l’aggressione batterica degli altri sierogruppi. I sierogruppi, considerati aggressivi, e presenti in questo tipo di vaccinazione erano e sono ancora A – C – W135 – Y. Questi sierotipi sono presenti nelle varie parti del mondo con distribuzioni differenti. In Europa è particolarmente attivo il gruppo C con un altro sierogruppo differente, il sierotipo B. Il C è rappresentato da almeno il 30-40% del totale dei casi, ed il restante 50-60% è dovuto appunto al sierogruppo B. Questo sierotipo negli anni ‘80 rimaneva escluso dalla protezione vaccinale. La ragione per la quale non era stato prodotto un vaccino per il tipo B risiedeva nella ampia variabilità della capsula esterna del batterio che determina nell’ospite una risposta anticorpale diversa e cangiante e impedisce quindi la formazione di un’immunità valida universalmente.
Nel 2010 si arrivati a realizzare un vaccino stabile ed efficace contro il temibile sierogruppo B.

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