Paolo Meo - MioDottore.it

Tickers

COP27: il Presidente Giorgia Meloni rappresenta l’Italia

COP27: L’Italia è rappresentata alla Conferenza Internazionale sul Clima dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni il 7 e l’8 novembre sarà presente  al vertice dei Capi di Stato e di Governo Cop27 a Sharm El Sheich. L’impegno dell’Italia sarà pieno e fattivo secondo la Presidente Giorgia Meloni.

Le questioni sul campo discusse alla conferenza

COP 27 a Sharm El-Shaike
     COP 27 a Sharm El-Shaike

La Cop27 è la 27ª Conferenza annuale dell’Onu sul clima, iniziate a Berlino nel 1995. Si terrà in Egitto dal 6 al 18 novembre. E’ prevista la partecipazione di oltre 100 leader tra capi di Stato e di Governo del mondo. Questo a testimonianza della delicatezza e del coinvolgimento globale su un tema cruciale per il mantenimento degli equilibri naturali del pianeta, e per la stessa sopravvivenza dell’uomo.

clima e carbone
clima e carbone

La Conferenza COP 27 avrà al centro dei dibattiti, conferenze, tavole di studio le linee direttive per contrastare i cambiamenti climatici con efficacia. Glasgow 2021 segna il punto di partenza. Durante la COP 26 di Glasgow furono segnate scelte politiche e molte azioni concrete da intraprendere. La partenza della Conferenza di Sharm è l’occasione di un bilancio rispetto agli impegni presi alla Cop26 di Glasgow. Il primo impegno è stato quello di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5° C. Obiettivo quasi impossibile da raggiungere allo sato dei fatti in quanto le temperature medie globali sono già salite di 1°C e le emissioni globali di        gas serra non sono e non stanno scendendo. Anzi la tendenza è quella di un aumento delle emissioni.
Rispetto al 2021, un anno fa, lo scenario è addirittura peggiorato e sono emerse questioni gravi, che rischiano di pregiudicare le azioni  di contrasto al cambiamento climatico a breve e lungo termine. Tra gli eventi che hanno frenato lo sforzo comune di contrastare le emissioni nocive è stata  La guerra in Ucraina, con la susseguente recessione economica; la crisi energetica con forti investimenti ed azioni sui combustibili fossili come il gas, il carbone. Tutti fattori che contribuiscono a produrre gas serra.

L’ UNFCCC agenzia dell’Onu per il clima  e la Presidenza egiziana della conferenza hanno preparato una agenda dei lavori molto ampia per trattare, discutere e trovare soluzioni concrete alla maggior parte degli argomenti.
Dal 6 al 18 Novembre a ciascuna giornata è dedicato un argomento:           (1) finanza; (2) agricoltura; (3) acqua; (4) decarbonizzazione; (5) biodiversità; (6) energia.

Il rapporto dell’UNFCCC che verrà presentato a COP 27, realizzato da decine di gruppi di ricerca di specialisti in materia, mostra che gli impegni presi dai 193 paesi firmatari dell’Accordo di Parigi sul clima, quasi tutti i paesi del mondo, porteranno nel 2100 ad un prevedibile aumento delle temperature medie globali di 2,5° C, rispetto ai livelli preindustriali. L’Accordo dovrebbe prevedere invece che il riscaldamento globale sia tenuto sotto i 2°C, possibilmente entro 1,5°. Eppure, nonostante l’aumento costante delle temperature che hanno raggiunto il massimo livello nel 2022, la tendenza mostrata dalle emissioni globali è in ulteriore crescita rispetto a quella rapida decrescita che la scienza ritiene necessaria in questo decennio. L’aumento degli impegni di decarbonizzazione dei singoli paesi, tanto auspicata non sembra più una priorità degli stati in questa contingenza ma rimarrà uno dei temi centrali della Cop27.

COP27: il Presidente Giorgia Meloni rappresenta l’Italia Leggi tutto »

Appello WWF – Fermiamo l’uccisione dei lupi!!!

Ogni anno cacciatori e bracconieri uccidono dai 200 ai 400 lupi, solo in Italia.

Bracconaggio e mortalità accidentale continuano a uccidere centinaia di lupi ogni anno, e l’ibridazione con il cane mette a repentaglio l’integrità genetica della specie.

Aiutaci a fermare questo massacro ingiustificato, mobilitati al nostro fianco! 

Clicca o tocca il pulsante rosso qui sotto.

Agisci per i lupi!

Appello WWF – Fermiamo l’uccisione dei lupi!!! Leggi tutto »

VAIOLO DELLE SCIMMIE. Ultimo report OMS: tendenza dei casi in diminuzione

Il numero di nuovi casi di “vaiolo delle scimmie” nel mondo scende nell’ultima settimana del 21% (dal 15 al 21 agosto) rispetto alla settimana precedente. I casi passano da 7.477 a 5.907.
Questo è il dato fornito dalla Organizzazione Mondiale della Sanità nell’ambito dello studio dei casi settimanali in tutto il mondo.

Nei 10 Paesi più colpiti ritroviamo gli USA (14.049 casi); la Spagna (6.119); il Brasile (3.450); la Germania (3.295); il Regno Unito (3.225); la Francia (2.889); il Canada (1.168); i Paesi Bassi (1.090); il Perù (937); il Portogallo (810). OMS conferma che in questi paesi si è verificato l’89% dei casi riportati in tutto il mondo.

Secondo l’ultimo rapporto di OMS il numero TOTALE di casi ufficiali e confermati in laboratorio, in tutto il mondo, dall’inizio della pandemia, ammonta a 41.664. A questi si devono aggiungere circa 200 casi ‘probabili’. I decessi sono arrivati a 12, di cui un italiano morto a Cuba durante un viaggio turistico. Il viaggiatore era partito in ottime condizioni di salute.

Il report dell’OMS ha confermato la caratteristica paucisintomatica della malattia, ovvero i sintomi sono stati per lo più lievi, anche se, precisa la nota dell’OMS “il virus del vaiolo delle scimmie può causare malattie gravi in alcuni gruppi di popolazione come bambini piccoli, donne in gravidanza, persone immunosoppresse”. Anche se queste categorie sono colpite raramente.

I sintomi manifestati:
Febbre, il sintomo più comune presente nel 75,4% dei pazienti;
Lesioni cutanee: nel 24% localizzate nell’area genitale;
– Ingrossamento dei linfonodi nel 18% dei pazienti;
– Astenia – affaticamento nel 13%;
– Cefalea nel 13% dei papzienti;
– Dolori Muscolari;
– Mal di gola o alla bocca;
– Brividi;
– Tosse   

sintomi presenti in una bassa percentuale dei casi.

Il sesso maschile continua ad essere colpito nel 98,0% dei casi;
L’età media è di 36 anni.
Sono riportati 140 casi tra 0 e 17 anni, di cui 35 di età compresa tra 0 e 4 anni.
Questi i numeri dell’ultimo report della OMS. Sembra che la tendenza del focolaio pandemico sia in frenata, fino a prova contraria. I numeri sono quelli ufficiali, ma la presenza del virus è sicuramente molto più diffusa in tutta la popolazione mondiale.
Sono in corso campagne di vaccinazioni su quelle categorie di persone considerate a rischio. Tra queste personale sanitario a rischio di contatto; laboratoristi che manipolano sieri infetti o considerati a rischio; omosessuali ed altre categorie di persone il cui comportamento sessuale promiscuo può favorire la diffusione del virus.

VAIOLO DELLE SCIMMIE. Ultimo report OMS: tendenza dei casi in diminuzione Leggi tutto »

Botta e Risposta: le tue domande allo specialista. Nuovo servizio dal Cesmet!

Il dr. Paolo Meo, medico infettivologo e tropicalista, direttore del centro Cesmet, è a sua disposizione per fornirle una risposta rapida, affidabile e mirata al suo quesito che deve a formulare compilando il seguente questionario.
Può scegliere per ricevere informazioni prima di affrontare il viaggio:

(A) il servizio “Botta e Risposta” formulando la sua domanda. Le risponderò rapidamente via mail informandola e inviandole anche della documentazione utile per il suo viaggio.
(acquista qui il servizio “Botta e Risposta” € 20)

(B) il servizio “Consulenza Medica on line”. Richieda un appuntamento e prenoti una consulenza a distanza per parlare direttamente con me e formulare quesiti ed ascoltare le risposte. In corso di consulenza, valutato il tipo di viaggio, il paese ed i luoghi dove si reca, le darò consigli sui comportamenti da adottare, su prodotti e farmaci da utilizzare, su eventuali vaccini utili per il suo viaggio. Risponderò alle sue domande e le invierò al termine una documentazione riassuntiva utile. Mi compili sempre il questionario e specifichi aree di permanenza nel paese e date di partenza e di rientro.”
(acquista qui il servizio “Consulenza medica online” € 40)

Botta e Risposta

Botta e Risposta: le tue domande allo specialista. Nuovo servizio dal Cesmet! Leggi tutto »

Un’altra novità di questo sito: Ultim’ora!

Presentiamo l’area del sito che abbiamo voluto chiamare Ultim’ora.

Conterrà articoli scritti dai nostri specialisti e riferimenti ad articoli trovati e tradotti da siti internet affidabili e sicuri. Nel caso di articoli esterni al nostro sito saranno presenti i link ai siti di origine e agli specialisti che hanno creato gli articoli stessi.

Abbiamo creato quest’area per fornirvi informazioni e spunti per capire di più di un mondo ricco di complesse informazioni, il mondo della medicina, che sono importanti (a volte essenziali) per la nostra salute e per la nostra qualità di vita. Ne potrete sapere di più anche interagendo, sugli argomenti proposti, con i nostri specialisti, durante una visita in Ambulatorio o durante una consulenza a distanza tramite internet nella nostra Clinica Vrtuale.

Buona lettura, vi aspettiamo!

  Qui la sezione Ultim’ora.

Il Team di ClinicaDelViaggiatore.com

Un’altra novità di questo sito: Ultim’ora! Leggi tutto »

Grande novità: la Clinica Virtuale del Cesmet!

Presentiamo oggi la nuova pagina principale del nostro sito.

Contiene un’importante novità: la Clinica Virtuale del Cesmet e i suoi servizi di Telemedicina.

Infatti, oltre ai consueti servizi forniti dall’Ambulatorio Cesmet di Roma, che sono stati elencati e dettagliati in modo più chiaro e fruibile, abbiamo creato la possibilità di essere seguiti online da un medico dovunque voi siate nel mondo.

Con la Clinica Virtuale Cesmet scopri un modo nuovo e migliore di vedere il medico. E’ possibile richiedere un appuntamento nel momento a te più favorevole e avrai uno specialista che interagisce con te online.

Comincia da casa o dal posto di lavoro, con i consigli in base alla tua destinazione.

Poi, durante il tuo viaggio, potrai scrivere o collegarti via internet, sempre con lo stesso medico, raccontando le eventuali problematiche di salute e ricevendo consigli preziosi per godere al meglio delle opportunità fornite dal viaggio, che sia per turismo o per lavoro.

Infine, al ritorno, potrai comunicare con il medico che ti ha seguito, per eventuali insorgenze di problemi o per le eventuali cure o prescrizioni, per essere sicuro di non aver portato con te ‘ospiti’ indesiderati oppure di curarti opportunamente.

Avremo presto altre novità, grazie per il numero sempre crescente di visite a questo sito, tornate a trovarci e buon viaggio sicuro!

Qui la nuova Home Page

Il Team di ClinicaDelViaggiatore.com

Grande novità: la Clinica Virtuale del Cesmet! Leggi tutto »

OMICRON 5, UNA FERRARI DA FORMULA 1

Omicron 5, la variante di SARS-CoV-2 più veloce di sempre, si è comportato e si comporta da vera Ferrari da “Formula 1”.

Ha acquisito la capacità di diffondere e di infettare come mai avevo visto in oltre 40 anni di esperienze mediche in tante parti del mondo e con malattie infettive, le più diverse e aggressive. In poco più di un mese l’ultima variante, da pochi casi sporadici, 2/3 % del totale dei casi, è entrato in quasi tutte le famiglie ed ha superato il 70% delle presenze. Ha sbugiardato tutti gli esperti telegenici e radioamatori e complice anche il “libera tutti” dato dal governo e dai decreti del ministero della salute, emessi nel mese di giugno seguendo l’esempio di tanti paesi europei, si è impossessato soprattutto dei soggetti più giovani che, dediti ad incontri ravvicinati, post scuola ed esami, con ritmi di balli sempre più sfrenati (come ai nostri bei tempi) e cori di canzoni dal vivo, hanno favorito con le loro goccioline aereo disperse e droplet diffuso come nebbia, tra una canzone a squarciagola ed un ballo sfrenato, tutti appiccicati, uno con l’altro stretti, il passaggio del virus da persona a persona.

concerto all'auditorium Roma rischio omicron 5
     Concerto all’auditorium Roma, rischio omicron 5

Se penso all’ultimo concerto di Santa Cecilia dove noi abbonati, un pò canuti, eravamo all’interno della sala “Santa Cecilia”, con mascherina e posti alternati, un po’ boccheggianti. E nella Cavea migliaia di giovani, con le loro fiammelle, abbracciati a cantare e strillare. Gli stessi ragazzi che dopo due o tre giorni hanno avuto un pranzo di famiglia con nonni, genitori e zii. Quanti dei prudenti abbonati si sono ritrovati infettati dai chiassosi ragazzi (buon per loro!!). Un bel pranzo o cena di inizio estate. Tutto assolutamente senza mascherina. Come abbiamo fatto tutti.

L’imposizione di indossare questo cilicio, caduto con una serie di decreti governativi, con gioia di tanti politici e sottosegretari, ha favorito la diffusione del virus più diffusivo che esita in questo momento al mondo. Ogni famiglia oggi ha qualche caso. E l’epidemia Omicron 5 si allarga a macchia d’olio. SARS-CoV-2 (iniziale) ha mutato migliaia di volte, si è perfezionato nella sua capacità di entrare nelle cellule umane e di infettarle, dopo il salto di specie dagli animali all’uomo.

Palio di Siena 2022. Omicron 5 circola?
Palio di Siena 2022. Omicron circola?

Il Palio di Siena di oggi ha fatto ritornare la città ai vecchi fasti. Decine di migliaia di persone accalcate e senza mascherina. E da oggi le feste delle contrade giorno e notte. Ed i turisti che da Siena si sposteranno ovunque. E l’epidemia dilaga. Ma qualcuno doveva pensare che in queste occasioni le mascherine possono essere utili. O no?

 

Molto aggressivo, troppo aggressivo inizialmente per non destare una reazione immediata dell’intera umanità, e continuamente attaccato dalle armi di distruzione di massa virale (farmaci, sieri iperimmuni, vaccini), il virus per sopravvivere doveva mutare diventando sempre meno aggressivo e sempre più diffusivo. Eludere le difese del corpo umano, senza far troppo male all’ospite. Solo in questo modo manteneva la possibilità di utilizzare l’uomo come una culla riproduttiva. E di variante in variante siamo arrivati ad una quasi perfezione. Una perfezione che è anche capace di diminuire la capacità difensiva del sistema immunitario, agendo soprattutto sulle cellule linfocitarie, e abbassando le difese. Ma questo virus fa tanti altri danni, compreso favorire l’aumento degli zuccheri e l’insorgenza del diabete. Un animaletto furbo che si è mascherato da cappuccetto rosso, ma che sotto sotto rimane lupo.

Un “virus – animaletto microscopico” che si diffonde con poche goccioline. Un aerosol di saliva, impercettibile, carico di virus, che si diffonde mentre cantiamo, strilliamo, chiamiamo a raccolta altri amici. Un bacio, una carezza e il virus arriva nelle prime mucose della bocca e del naso e comincia la sua opera di entrata e di riproduzione. Si moltiplica, in coloro che non lo hanno ucciso o neutralizzato prima, iniziando ad infiammare il naso, la faringe (la gola), la laringe (voce roca e profonda) e poi tende a scendere verso la trachea ed i bronchi, favorendo soprattutto le coinfezioni batteriche che sono quelle che possono far danno e peggiorare grandemente il quadro clinico. I giovani superano rapidamente la malattia, e non pensano alla cronicizzazione, ma lo trasmettono rapidamente a persone di età maggiore. E qui possono sorgere i problemi.

Ed è qui che noi clinici dobbiamo intervenire ragionando quando è il momento delle diverse azioni terapeutiche da compiere. Dall’utilizzo di un essenziale antiinfiammatorio, e antidolorifico, fino alla essenziale protezione antibiotica sulle infezioni secondarie, Quando necessaria, ragionata ma sacrosanta, con antibiotici che abbiano la maggior copertura ed il maggior spettro di azione. Se seguiamo l’evoluzione, dalla fontanella nasale, un vero flusso inarrestabile di liquidi dal naso, ad un friccichino alla gola, che poi diventa dolore, con abbassamento della voce, e ad alcune persone la comparsa di febbre, ad altre no. Mal di testa, meningi che bruciano, piuttosto frequentemente. E poi grande stanchezza e confusione. Virus e batteri a braccetto scendono e se non li blocchiamo all’inizio, conoscendo l’evoluzione, arrivano ai bronchi e poi ai polmoni. E quando la malattia avanza e si aggrava non dobbiamo temere l’utilizzo del cortisone.

Il trattamento non può essere dettato da linee guida valide per tutti allo stesso modo, scritte per chi di pratica clinica ne conosce molto poco, ma che deve essere adeguato alle singole persone, all’età, ai sintomi presentati e così via. Come sanno tutti i colleghi che mi leggono ed avranno il piacere di dare il loro parere dobbiamo adeguare le terapie alla persona.

Quindi questa macchina perfetta, Omicron 5, corre sulla pista ed è inarrestabile. Chi sa di avere il virus deve sapere che mettendo la mascherina (fissa) evita di contagiare gli altri, ed anche di diffondere il virus nell’ambiente. Chi è positivo, utilizzi quindi la mascherina e eviti di girare amplificando una infezione che continua a fare 70/100 morti al giorno. Se possibile utilizzi un suo bagno oppure disinfetti ogni volta che lo utilizza. Mangi in piatti e bicchieri usa e getta e poi … spremute di arancio e limone, con zenzero (forte antisettico ed immunostimolante), insieme alla nostra migliore frutta. Estratti di foglie di olivo, ed una alimentazione sana basata su frutta e verdura in abbondanza. Controllare gli zuccheri a fine malattia, ed anche dopo una certa età un controllo cardiologico.

E soprattutto chi ha Omicron 5 non segua i consigli di qualche politico alla ricerca di facili voti, ma pensi alla sua salute e si riguardi quei 4/5 giorni per ritornare a stare bene, senza conseguenze future. E non abbandoniamo l’uso della mascherina in certe condizioni. Noi italiani in questo siamo di esempio alla maggior parte dei turisti stranieri che si comportano veramente da incoscienti.

Ma cosa sono queste varianti del virus del COVID-19. da ISS 

dr.Paolo Meo infettivologo tropicalista

 

 

OMICRON 5, UNA FERRARI DA FORMULA 1 Leggi tutto »

Green Pass prorogato fino a giugno 2023. Il Parlamento Europeo proroga il Green Pass.

16 GIUGNO 2022

Green Pass prorogato fino a giugno 2023. Il Parlamento Europeo proroga il Green Pass.

La Pandemia non è finita. La variante di SARS-CoV-2 – Omicron 5 avanza e diffonde nella maggior parte dei paesi europei anche in piena estate. La decisione è quella di consentire nei paesi europei gli spostamenti di popolazione senza alcuna limitazione, anche se dovessero emergere nuove varianti preoccupanti di SARS-CoV-2. Il Green Pass è lo strumento che consente la circolazione dei cittadini in sicurezza.
L’obiettivo è quindi quello di disporre di uno strumento utile a facilitare gli spostamenti anche nel caso in cui dovessero emergere nuove varianti preoccupanti di Covid-19.

Il “certificato digitale” vaccinale e di Covid Free, ossia il Green Pass è stato prorogato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea. La scadenza è stata portata dal 30 giugno 2022 al Giugno 2023.

Con questa decisione l’Unione mantiene quello strumento studiato per facilitare gli spostamenti nell’Ue in sicurezza. L’epidemia non è finita. Gli esperti prevedono un ritorno di ondate delle varianti del virus SARS-CoV-2, in particolare nel periodo autunnale ed invernale. Il Green Pass serve a facilitare la libertà di circolazione delle persone nell’Unione in sicurezza.
Il Green Pass è stato concepito come uno “strumento temporaneo” perché comporta restrizioni della libertà di movimento per chi non osserva le regole contro la diffusione del Covid-19. Ciò è motivato dalla necessità di tutelare la salute pubblica per la diffusione di un virus nuovo ed aggressivo per la specie umana. Il Green Pass sarà tolto quando la situazione epidemiologica lo permetterà.
L’attenzione e la lotta al Covid-19 continua

Green Pass prorogato fino a giugno 2023. Il Parlamento Europeo proroga il Green Pass. Leggi tutto »

Mascherine. Obbligatorie ancora nei mezzi di trasporto

16 GIUGNO 2022

dall’ordinanza

mascherine e trasporti
mascherine e trasporti

Mascherine. Obbligatorie ancora sui mezzi di trasporto, le strutture sanitarie e le RSA fino al 30 settembre. Eliminate nella scuola, teatri, cinema ed in altri posti al chiuso. La CEI Conferenza episcopale italiana ha tolto l’obbligo delle mascherine nelle chiese, anche durante le funzioni religiose.

Mascherine addio ovunque tranne che nei mezzi di trasporto e ambienti sanitari. Il governo italiano ha sciolto la riserva sugli aerei adeguandosi alle direttive Ue che hanno eliminato l’obbligatorietà in tutti i trasporti dell’Unione nel mese di maggio.
Fino al 30 settembre dovremo indossare le mascherine quando saliamo sui treni a media e lunga percorrenza, sui tram, sugli autobus e sulla metropolitana. L’obbligo permane anche negli ospedali e nelle Rsa a tutela dei malati.
Il Consiglio dei ministri ha preso la decisione nel corso della riunione del 15 giugno, giorno di scadenza del mantenimento delle mascherine.
Non indossiamo più la mascherina nei cinema, teatri, palazzetti dello sport ed altri luoghi di spettacolo al chiuso, anche nei luoghi di culto la mascherina non è più richiesta, ma la manteniamo in tutti i mezzi di trasporto. Un altra novità, l’obbligo di indossare le mascherine è stato eliminato anche per gli studenti che affrontano gli esami di terza media e di maturità.
La decisione di mantenere la mascherina sui mezzi di trasporto e di eliminarla altrove lascia perplessità per un motivo di incongruenza. Spiegabile in ambiente sanitario, ma altrove? O ci si protegge ovunque oppure…?
La mia raccomandazione, da clinico infettivologo, valutando due anni di utilizzo e di riduzione, ma non di cessazione, della diffusione di molte malattie infettive respiratorie, in primis il Covid-19, continua ad essere quella di utilizzare le mascherine negli ambienti chiusi e con affollamento. Vale la pena indossare le mascherine, in modo corretto perché la protezione , anche se non assoluta, nei confronti del virus del Covid-19 è reale. La carica virale con cui si viene a contatto è sicuramente molto ridotta.
Come è evidente la riduzione di molte altre malattie a trasmissione aerea. L’utilizzo deve essere volontario, ragionato, cosciente e, allo stato della pandemi non imposto. L’utilizzo viene da una scelta di ciascuno.

La pandemia non è finita. SARS-CoV-2 con la sua variante Omicron 5 continua a diffondere.

 

Mascherine. Obbligatorie ancora nei mezzi di trasporto Leggi tutto »

Malaria? Consulta lo specialista online o in ambulatorio

Hai problemi con la malaria? stai male? vuoi sapere informazioni?

Il dr. Paolo Meo, specialista in clinica delle malattie tropicali, direttore del Cesmet Clinica del Viaggiatore, ha acquisito la sua esperienza nella diagnosi e cura della malaria durante 40 anni di attività in particolare in paesi africani. Si è trovato ad operare negli ambienti più diversi ed ha sempre eseguito in prima persona nei diversi laboratori gli esami della malaria dei suoi pazienti, prendendoli poi in cura sia in ospedale che presso le loro abitazioni. Da piccoli villaggi di savana o di foresta a ospedali delle grandi città africane.

Se torni da un viaggio in aree del mondo considerate a rischio malarico ed hai anche qualche lieve sintomo o fastidio, non aspettare mai di chiedere una opinione ad un esperto.
Il dr. Paolo Meo è a tua disposizione per una visita a distanza  0nline per aiutarti a comprendere l’origine del tuo malessere, al rientro da aree esotiche, tropicali od equatoriali, e per trovare una soluzione. L’esperienza di quasi oltre 40 anni in molti paesi del mondo, ed il lavoro svolto negli ambienti più diversi, consentono al dottore di valutare il tuo stato di salute, l’origine dei tuoi sintomi e di affrontare il problema correttamente. Ti verrà richiesta documentazione ed una relazione sintetica del tuo stato di salute. Al termine, se ritenuto opportuno ti verranno indicati rimedi utili al tuo stato di salute. Ricorda che la “visita online” è una consulenza a distanza dove manca il contatto fisico e l’esame obiettivo sul tuo corpo. Non è mai da considerare una visita medica completa. Se necessario sarai comunque invitato a recarti, se possibile, presso l’ambulatorio Cesmet o altra struttura specializzata in medicina tropicale per ulteriori approfondimenti.

Prenota qui una consulenza con lo specialista

Malaria? Consulta lo specialista online o in ambulatorio Leggi tutto »

Per ottenere una ricetta per acquistare i farmaci in farmacia.

Ricetta medica per acquistare medicine in farmacia durante il viaggio.
Sei di passaggio in una città ed hai bisogno di una ricetta medica per acquistare dei farmaci che ti servono al momento? Hai terminato le medicine che assumi regolarmente e non hai la ricetta del tuo medico? Hai bisogno di medicine per malattie improvvise? Richiedi di poter ricevere una ricetta medica, online anche a distanza, dopo la valutazione del medico del Cesmet, compilando il modulo, lasciando i tuoi recapiti e la spiegazione di cosa ti serve. Inviando tutti i dati ti verrà inviata la ricetta e se necessario sarai contattato da un medico, che valuterà le tue esigenze e ti  invierà via mail “la ricetta” da portare in farmacia. Il servizio medico è a pagamento. Nella risposta ti verranno inviati tutti i dettagli .  compresi i costi e le modalità di pagamento.

Per ottenere una ricetta per acquistare i farmaci in farmacia. Leggi tutto »

FAQ su vaiolo delle scimmie.

Desidero spiegare in modo semplice l’argomento del vaiolo delle scimmie.

Cosa è il vaiolo delle scimmie (VS)?
È una malattia degli animali causata dal “virus del vaiolo delle scimmie”. E’ una zoonosi, ossia una malattia degli animali (scimmie ed alcuni mammiferi), che può contagiare anche gli uomini. Il contagio può anche avvenire tra uomo ed uomo.

Che virus causa il VS?

Il “poxvirus” delle scimmie, come quello del vaiolo, fa parte del gruppo Orthopoxvirus.  E’ un virus a DNA a doppio filamento appartenente alla famiglia dei Poxviridae e al genere Orthopoxvirus, responsabile del VS.
Nonostante il nome, i primati non umani (ossia le scimmie) non sono il diretto serbatoio del virus, ma si infettano e ammalano con il virus. Il serbatoio è ancoro poco chiaro ma i principali candidati sono i piccoli roditori (p. es., gli scoiattoli) delle foreste pluviali africane, principalmente nei paesi dell’ Africa occidentale e centrale. La Nigeria è uno dei paesi di maggiore diffusione dei casi.

Dove si trova il “vaiolo delle Scimmie”(VS)?
Il luogo di diffusione naturale del virus sono le foreste pluviali in Africa Equatoriale Centrale ed Occidentale. Più frequentemente la malattia si sviluppa e diffonde nei villaggi dispersi in ampi territori, dove il contatto con animali, ed in particolare con le scimmie, è frequente e normale, anche per motivi culturali e religiosi ed alimentari.

Nel 1970, il primo caso umano di virus di VS è stato segnalato in un bambino di 9 anni, nella regione equatoriale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), dopo l’eradicazione del vaiolo in quel paese. In seguito sono stati segnalati casi sporadici, talvolta con piccoli focolai epidemici, nelle aree della foresta pluviale dell’Africa centrale e occidentale e sono stati identificati focolai importanti principalmente in RDC ed in Nigeria, dove la malattia è attualmente considerata endemica.  Negli anni 1996-1997, in RDC sono stati identificati 511 casi umani, ufficiali. Molti di più gli ufficiosi. In questi anni si è diffuso nella maggior parte dei paesi sub sahel:
Il vaiolo delle scimmie umano (VS) è stato segnalato negli USA nel 2003, dovuto a importazione in Texas di roditori vivi provenienti dal Ghana e Guinea e stabulati vicino a cani della prateria, una volta a destinazione. Tutti i casi umani sono avvenuti in seguito al contatto con i cani della prateria infetti (5).
Dal 2016 sono stati diagnosticati casi da Repubblica CentrafricanaLiberiaNigeria (132 casi confermati nel 2017), Repubblica del Congo e Sierra Leone. Il virus si è diffuso tra i soldati dei vari paesi, e nei ragazzi e bambini giovani senza vaccino. Si è anche diffuso in aree dove animali infetti da poxvirus, vivevano a contatto con gli uomini nelle capanne, o venivano da questi mangiati.
A settembre 2018, a tre pazienti nel Regno Unito è stata diagnosticata il l’VS; due di questi casi erano rientrati dalla Nigeria di recente e il terzo caso era un operatore sanitario che aveva curato uno dei due. Quest’ultimo caso ha fornito la prima prova inconfutabile della possibilità di contagio interumano.
I nuovi casi in Europa nel 2022
Il 23 maggio 2022, l’ECDC ha pubblicato un documento con la situazione aggiornata della malattia di VS.  Il 7 maggio 2022 nel Regno Unito è stato riportato il primo caso di VS in un viaggiatore proveniente dalla Nigeria. Sempre in UK, il 13 maggio la malattia è stata diagnosticata in 2 ulteriori casi (appartenenti alla stessa famiglia ma non correlati con il caso precedente). Al 20 maggio, il totale dei casi confermati in UK era 20.
In EU/EAA risultano confermati, nel documento dell’ECDC, casi
Portogallo [23],
Spagna [30],
Belgio [4],
Germania [3],
Francia [1],
Italia [3],
Svezia [1],
Paesi Bassi [1],
Austria [1].

Al di fuori dell’EU/EAA al momento sono riportati i seguenti casi confermati:
Svizzera [1],
Canada [2],
USA [1],
Australia
 [2] e
Israele [1].

Questa è la distribuzione mondiale dei casi confermati a 23 maggio 2022 (fonte ECDC)

Quale può essere l’origine di questa epidemia di VS in moti paesi europei, ma anche extraeuropei?
Per capire l’origine della diffusione di questa malattia (VS) in Europa ed n altri paesi, un evento ricorrente sembra essere la presenza di molti contagiati in alcune zone precise di Spagna e Portogallo e soprattutto in un determinato arco di tempo collocabile tra le prime due settimane di maggio. Le isole Canarie sembrano essere il luogo di origine della malattia. Erano in corso, sulle isole, alcuni rave party durati diversi giorni. La vita tra le persone, con contatti molto stretti, e con comportamenti sessuali che possono aver agevolato la diffusione del virus, portato da una unica persona infetta, magari di provenienza Africana, dove il VS è endemico in diversi paesi. In questa occasione e fra un cluster di uomini che hanno fatto sesso con altri uomini, il virus si è sicuramente diffuso a macchia d’olio. 

Il dr. David Heymann, esperto OMS l’Organizzazione mondiale della sanità sulle minacce infettive, ha affermato:
«È molto probabile che qualcuno sia stato infettato, abbia sviluppato lesioni sui genitali, sulle mani o da qualche altra parte, e poi lo abbia diffuso ad altri quando c’era un contatto sessuale o un contatto stretto, nel vivere insieme».
Questo ci porta a dire che la malattia non è a trasmissione sessuale ma per contatto stretto e ripetuto. Le caratteristiche di questo focolaio sono tali che in poco tempo si riuscirà ad isolare il virus ed a spegnere il focolaio che si è generato a Gran Canaria.

Quali sono i sintomi classici di VS?
Febbre, anche elevata; cefalea, anche intensa; dolori muscolari; forte stanchezza; linfonodi gonfi e dolenti. Classico il rush cutaneo che da aree eritematose, nei giorni successivi, evolve in papule, pustole, vescicole con liquido, molto contagioso, e poi croste. Le lesioni cutanee variano da poche a diverse centinaia e tendono a concentrarsi sulla faccia, la palma delle mani, le piante dei piedi. Frequenti anche sui genitali, bocca ed occhi.

Quanto durano i sintomi del VS?
Dopo la prima febbre il rush cutaneo compare dopo 2/3 giorni, evolve nelle diverse manifestazioni e i sintomi e lo stato infiammatorio durano tra le 2 e le 4 settimane. Generalmente regrediscono senza terapia specifica.

VS è una malattia mortale?
Generalmente NO. La malattia si manifesta con sintomi lievi e si autolimita. Raramente compaiono complicazioni che possono portare al decesso. Nei paesi di elevata endemia africani la mortalità è tra il 3% ed il 6% dei casi.

Come avviene la diffusione di VS tra animali ed uomini.
Il “Vaiolo delle Scimmie” si diffonde tra gli animali e l’uomo, in particolare scimmie, per contatto stretto, nei villaggi e nelle selve dell’Africa Equatoriale per motivi culturali e religiosi e per alimentazione. In molte tribù africane si convive con animali che spesso sono infetti di questa malattia. Spesso si mangia “cervello” ed “interiora delle scimmie”. Questa è una delle cause della diffusione della malattia. Culturalmente è giustificato un comportamento di stretto contatto tra animali e uomini.   

Come avviene la diffusione di VS tra uomo ed uomo:
il contagio può avvenire per contatto stretto e contaminazione con le lesioni cutanee infette, in particolare vescicole e le pustole particolarmente infette. Questo contagio avviene frequentemente tra la seconda e la terza settimana di malattia. Vestiti, suppellettili, letti e piani contaminati dalle lesioni infette, posso contribuire al contagio ed alla diffusione della malattia. Il virus può diffondere con la saliva, da lesioni della mucosa orale. Anche le lesioni a livello genitale ed anale possono essere fonte di contagio. Questa particolare forma di diffusione del virus, include anche la trasmissione sessuale, che non è l’unica e la principale via di contagio.

Protegge il vaccino del vaiolo da MP?

Il vaccino utilizzato nelle campagne contro il vaiolo, tra gli anni ’60 e ’70 ha sicuramente ancora una protezione. Esistono ancora stoccate alcune scorte di vaccino e nello stesso tempo se ne stanno producendo di nuovi, ma il vaccino ancora non viene somministrato, se non ad alcune categorie a rischio.

 Come mi proteggo da VS:
puoi ridurre o eliminare completamente il rischio di contagiarti con VS evitando contatti e vicinanza con persone con sospetto di malattia. Se hai avuto un contatto con casi accertati, se sei un sanitario o assisti il malato sintomatico, è bene che ti isoli e che copri le ferite infette, e consigli anche gli altri a fare lo stesso. Se ti trovi nella stessa stanza del malato di VS indossa e fai indossare mascherine FFP2. Utilizza sempre guanti a perdere per contatti con ferrite.
E’ necessario lavarsi le mani frequentemente con sapone ed acqua o disinfettanti.

I bambini si contagiano con VS
I bambini sotto i 5 anni sono più disposti ad ammalare con sintomi più gravi che non adolescenti o giovani adulti. Il virus passa la placenta e si trasmette da madre a figlio. Può anche contagiare il nascituro al momento del parto.

Cosa devi fare se pensi di esserti infettato di VS:
se pensi di avere sintomi da VS e di esserti infettato per contatti stretti e prolungati con sospetti o reali malati, isolati adottando un auto isolamento e avvisa i medici prima possibile. Lavati spesso le mani ed utilizza correttamente la mascherina.

C’è un vaccino contro VS?
Ci sono diversi vaccini contor il vaiolo che mantengono una certa efficacia anche nei confronti di VS. Un recente vaccino per il vaiolo, realizzato nel 2019, MVA-BN conosciuto come Imvanex o Jynneos, è stato approvato come protezione anche per VS a non è ancora in commercio né reperibile sul mercato. WHO lavora per accelerare le fasi di commercializzazioni. Chi è stato vaccinato, fino agli anni ’80 nei confronti del vaiolo, mantiene una buona protezione anche nei confronti di VS.

C’è un trattamento specifico nei confronti di VS
Nella maggior parte dei casi i sintomi si autolimitano senza bisogno di terapie specifiche o di supporto. La prevenzione si attua coprendo bene le macchie di rush cutaneo senza toccarle. Nei casi severi si possono usare le “immunoglobuline specifiche; l’utilizzo di antivirali come tecovirimat, utilizzato per il trattamento del vaiolo è attivo anche su VS.

C’è il rischio di crescita ed estensione di focolai di VS.
Le forme di VS non sono considerate a veloce diffusione in quanto occorre uno stretto contatto con le persone malate. Cosa particolarmente difficile.

dr. Paolo Meo

FAQ su vaiolo delle scimmie. Leggi tutto »

error: Il contenuto di questo sito è protetto!
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e