“Emissions Gap Report 2022”,
è il nuovo rapporto dell’UNEP che evidenzia in modo drammatico “il divario delle emissioni” diffuse nell’atmosfera rispetto a quelle che sarebbero necessarie per mantenere il riscaldamento globale entro i limiti fissati dall’Accordo di Parigi. Questo rapporto rileva che anche con gli impegni nuovi e aggiornati (NDCs) il mondo si sta dirigendo verso un aumento della temperatura globale tra i 2,4-2,6°C in questo secolo, ben al di sopra degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
CLIMA: TEMPERATURE IN DRAMMATICO AUMENTO
Il rapporto mostra che siamo lontani dall’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a ben meno di 2°C, preferibilmente 1,5°C. Le politiche attualmente in vigore prevedono un aumento della temperatura di 2,8°C entro la fine del secolo. L’attuazione degli impegni attuali ridurrà tale aumento solo a 2,4-2,6°C entro la fine del secolo, rispettivamente per gli impegni condizionati e non condizionati.
Il rapporto evidenzia che solo “un’urgente trasformazione del sistema” può garantire gli enormi tagli necessari per limitare le emissioni di gas serra entro il 2030: il 45% rispetto alle proiezioni basate sulle politiche attualmente in vigore per raggiungere 1,5°C e il 30% per 2°C. Questo rapporto fornisce un’esplorazione approfondita e azioni concrete di come realizzare questa trasformazione, esaminando le azioni necessarie nei settori della fornitura di energia elettrica, dell’industria, dei trasporti e degli edifici, nonché nei sistemi alimentare e finanziario.
COP27: L’Italia è rappresentata alla Conferenza Internazionale sul Clima dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni il 7 e l’8 novembre sarà presente al vertice dei Capi di Stato e di Governo Cop27 a Sharm El Sheich. L’impegno dell’Italia sarà pieno e fattivo secondo la Presidente Giorgia Meloni.
Le questioni sul campo discusse alla conferenza
COP 27 a Sharm El-Shaike
La Cop27 è la 27ª Conferenza annuale dell’Onu sul clima, iniziate a Berlino nel 1995. Si terrà in Egitto dal 6 al 18 novembre. E’ prevista la partecipazione di oltre 100 leader tra capi di Stato e di Governo del mondo. Questo a testimonianza della delicatezza e del coinvolgimento globale su un tema cruciale per il mantenimento degli equilibri naturali del pianeta, e per la stessa sopravvivenza dell’uomo.
clima e carbone
La Conferenza COP 27 avrà al centro dei dibattiti, conferenze, tavole di studio le linee direttive per contrastare i cambiamenti climatici con efficacia. Glasgow 2021 segna il punto di partenza. Durante la COP 26 di Glasgow furono segnate scelte politiche e molte azioni concrete da intraprendere. La partenza della Conferenza di Sharm è l’occasione di un bilancio rispetto agli impegni presi alla Cop26 di Glasgow. Il primo impegno è stato quello di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5° C. Obiettivo quasi impossibile da raggiungere allo sato dei fatti in quanto le temperature medie globali sono già salite di 1°C e le emissioni globali di gas serra non sono e non stanno scendendo. Anzi la tendenza è quella di un aumento delle emissioni.
Rispetto al 2021, un anno fa, lo scenario è addirittura peggiorato e sono emerse questioni gravi, che rischiano di pregiudicare le azioni di contrasto al cambiamento climatico a breve e lungo termine. Tra gli eventi che hanno frenato lo sforzo comune di contrastare le emissioni nocive è stata La guerra in Ucraina, con la susseguente recessione economica; la crisi energetica con forti investimenti ed azioni sui combustibili fossili come il gas, il carbone. Tutti fattori che contribuiscono a produrre gas serra.
L’ UNFCCC agenzia dell’Onu per il clima e la Presidenza egiziana della conferenza hanno preparato una agenda dei lavori molto ampia per trattare, discutere e trovare soluzioni concrete alla maggior parte degli argomenti.
Dal 6 al 18 Novembre a ciascuna giornata è dedicato un argomento: (1) finanza; (2) agricoltura; (3) acqua; (4) decarbonizzazione; (5) biodiversità; (6) energia.
Il rapporto dell’UNFCCC che verrà presentato a COP 27, realizzato da decine di gruppi di ricerca di specialisti in materia, mostra che gli impegni presi dai 193 paesi firmatari dell’Accordo di Parigi sul clima, quasi tutti i paesi del mondo, porteranno nel 2100 ad un prevedibile aumento delle temperature medie globali di 2,5° C, rispetto ai livelli preindustriali. L’Accordo dovrebbe prevedere invece che il riscaldamento globale sia tenuto sotto i 2°C, possibilmente entro 1,5°. Eppure, nonostante l’aumento costante delle temperature che hanno raggiunto il massimo livello nel 2022, la tendenza mostrata dalle emissioni globali è in ulteriore crescita rispetto a quella rapida decrescita che la scienza ritiene necessaria in questo decennio. L’aumento degli impegni di decarbonizzazione dei singoli paesi, tanto auspicata non sembra più una priorità degli stati in questa contingenza ma rimarrà uno dei temi centrali della Cop27.
Ogni anno cacciatori e bracconieri uccidono dai 200 ai 400 lupi, solo in Italia.
Bracconaggio e mortalità accidentale continuano a uccidere centinaia di lupi ogni anno, e l’ibridazione con il cane mette a repentaglio l’integrità genetica della specie.
Aiutaci a fermare questo massacro ingiustificato, mobilitati al nostro fianco!
Il numero di nuovi casi di “vaiolo delle scimmie” nel mondo scende nell’ultima settimana del 21% (dal 15 al 21 agosto) rispetto alla settimana precedente. I casi passano da 7.477 a 5.907.
Questo è il dato fornito dalla Organizzazione Mondiale della Sanità nell’ambito dello studio dei casi settimanali in tutto il mondo.
Nei 10 Paesi più colpiti ritroviamo gli USA (14.049 casi); la Spagna (6.119); il Brasile (3.450); la Germania (3.295); il Regno Unito (3.225); la Francia (2.889); il Canada (1.168); i Paesi Bassi (1.090); il Perù (937); il Portogallo (810). OMS conferma che in questi paesi si è verificato l’89% dei casi riportati in tutto il mondo.
Secondo l’ultimo rapporto di OMS il numero TOTALE di casi ufficiali e confermati in laboratorio, in tutto il mondo, dall’inizio della pandemia, ammonta a 41.664. A questi si devono aggiungere circa 200 casi ‘probabili’.I decessi sono arrivati a 12, di cui un italiano morto a Cuba durante un viaggio turistico. Il viaggiatore era partito in ottime condizioni di salute.
Il report dell’OMS ha confermato la caratteristica paucisintomatica della malattia, ovvero i sintomi sono stati per lo più lievi, anche se, precisa la nota dell’OMS “il virus del vaiolo delle scimmie può causare malattie gravi in alcuni gruppi di popolazione come bambini piccoli, donne in gravidanza, persone immunosoppresse”. Anche se queste categorie sono colpite raramente.
I sintomi manifestati:
– Febbre, il sintomo più comune presente nel 75,4% dei pazienti;
– Lesioni cutanee: nel 24% localizzate nell’area genitale; – Ingrossamento dei linfonodi nel 18% dei pazienti; – Astenia – affaticamento nel 13%; – Cefalea nel 13% dei papzienti; – Dolori Muscolari; – Mal di gola o alla bocca; – Brividi; – Tosse
sintomi presenti in una bassa percentuale dei casi.
Il sesso maschile continua ad essere colpito nel 98,0% dei casi; L’età media è di 36 anni.
Sono riportati 140 casi tra 0 e 17 anni, di cui 35 di età compresa tra 0 e 4 anni.
Questi i numeri dell’ultimo report della OMS. Sembra che la tendenza del focolaio pandemico sia in frenata, fino a prova contraria. I numeri sono quelli ufficiali, ma la presenza del virus è sicuramente molto più diffusa in tutta la popolazione mondiale.
Sono in corso campagne di vaccinazioni su quelle categorie di persone considerate a rischio. Tra queste personale sanitario a rischio di contatto; laboratoristi che manipolano sieri infetti o considerati a rischio; omosessuali ed altre categorie di persone il cui comportamento sessuale promiscuo può favorire la diffusione del virus.
Il dr. Paolo Meo, medico infettivologo e tropicalista, direttore del centro Cesmet, è a sua disposizione per fornirle una risposta rapida, affidabile e mirata al suo quesito che deve a formulare compilando il seguente questionario.
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Avremo presto altre novità, grazie per il numero sempre crescente di visite a questo sito, tornate a trovarci e buon viaggio sicuro!
Omicron 5, la variante di SARS-CoV-2 più veloce di sempre, si è comportato e si comporta da vera Ferrari da “Formula 1”.
Ha acquisito la capacità di diffondere e di infettare come mai avevo visto in oltre 40 anni di esperienze mediche in tante parti del mondo e con malattie infettive, le più diverse e aggressive. In poco più di un mese l’ultima variante, da pochi casi sporadici, 2/3 % del totale dei casi, è entrato in quasi tutte le famiglie ed ha superato il 70% delle presenze. Ha sbugiardato tutti gli esperti telegenici e radioamatori e complice anche il “libera tutti” dato dal governo e dai decreti del ministero della salute, emessi nel mese di giugno seguendo l’esempio di tanti paesi europei, si è impossessato soprattutto dei soggetti più giovani che, dediti ad incontri ravvicinati, post scuola ed esami, con ritmi di balli sempre più sfrenati (come ai nostri bei tempi) e cori di canzoni dal vivo, hanno favorito con le loro goccioline aereo disperse e droplet diffuso come nebbia, tra una canzone a squarciagola ed un ballo sfrenato, tutti appiccicati, uno con l’altro stretti, il passaggio del virus da persona a persona.
Concerto all’auditorium Roma, rischio omicron 5
Se penso all’ultimo concerto di Santa Cecilia dove noi abbonati, un pò canuti, eravamo all’interno della sala “Santa Cecilia”, con mascherina e posti alternati, un po’ boccheggianti. E nella Cavea migliaia di giovani, con le loro fiammelle, abbracciati a cantare e strillare. Gli stessi ragazzi che dopo due o tre giorni hanno avuto un pranzo di famiglia con nonni, genitori e zii. Quanti dei prudenti abbonati si sono ritrovati infettati dai chiassosi ragazzi (buon per loro!!). Un bel pranzo o cena di inizio estate. Tutto assolutamente senza mascherina. Come abbiamo fatto tutti.
L’imposizione di indossare questo cilicio, caduto con una serie di decreti governativi, con gioia di tanti politici e sottosegretari, ha favorito la diffusione del virus più diffusivo che esita in questo momento al mondo. Ogni famiglia oggi ha qualche caso. E l’epidemia Omicron 5 si allarga a macchia d’olio. SARS-CoV-2 (iniziale) ha mutato migliaia di volte, si è perfezionato nella sua capacità di entrare nelle cellule umane e di infettarle, dopo il salto di specie dagli animali all’uomo.
Palio di Siena 2022. Omicron circola?
Il Palio di Siena di oggi ha fatto ritornare la città ai vecchi fasti. Decine di migliaia di persone accalcate e senza mascherina. E da oggi le feste delle contrade giorno e notte. Ed i turisti che da Siena si sposteranno ovunque. E l’epidemia dilaga. Ma qualcuno doveva pensare che in queste occasioni le mascherine possono essere utili. O no?
Molto aggressivo, troppo aggressivo inizialmente per non destare una reazione immediata dell’intera umanità, e continuamente attaccato dalle armi di distruzione di massa virale (farmaci, sieri iperimmuni, vaccini), il virus per sopravvivere doveva mutare diventando sempre meno aggressivo e sempre più diffusivo. Eludere le difese del corpo umano, senza far troppo male all’ospite. Solo in questo modo manteneva la possibilità di utilizzare l’uomo come una culla riproduttiva. E di variante in variante siamo arrivati ad una quasi perfezione. Una perfezione che è anche capace di diminuire la capacità difensiva del sistema immunitario, agendo soprattutto sulle cellule linfocitarie, e abbassando le difese. Ma questo virus fa tanti altri danni, compreso favorire l’aumento degli zuccheri e l’insorgenza del diabete. Un animaletto furbo che si è mascherato da cappuccetto rosso, ma che sotto sotto rimane lupo.
Un “virus – animaletto microscopico” che si diffonde con poche goccioline. Un aerosol di saliva, impercettibile, carico di virus, che si diffonde mentre cantiamo, strilliamo, chiamiamo a raccolta altri amici. Un bacio, una carezza e il virus arriva nelle prime mucose della bocca e del naso e comincia la sua opera di entrata e di riproduzione. Si moltiplica, in coloro che non lo hanno ucciso o neutralizzato prima, iniziando ad infiammare il naso, la faringe (la gola), la laringe (voce roca e profonda) e poi tende a scendere verso la trachea ed i bronchi, favorendo soprattutto le coinfezioni batteriche che sono quelle che possono far danno e peggiorare grandemente il quadro clinico. I giovani superano rapidamente la malattia, e non pensano alla cronicizzazione, ma lo trasmettono rapidamente a persone di età maggiore. E qui possono sorgere i problemi.
Ed è qui che noi clinici dobbiamo intervenire ragionando quando è il momento delle diverse azioni terapeutiche da compiere. Dall’utilizzo di un essenziale antiinfiammatorio, e antidolorifico, fino alla essenziale protezione antibiotica sulle infezioni secondarie, Quando necessaria, ragionata ma sacrosanta, con antibiotici che abbiano la maggior copertura ed il maggior spettro di azione. Se seguiamo l’evoluzione, dalla fontanella nasale, un vero flusso inarrestabile di liquidi dal naso, ad un friccichino alla gola, che poi diventa dolore, con abbassamento della voce, e ad alcune persone la comparsa di febbre, ad altre no. Mal di testa, meningi che bruciano, piuttosto frequentemente. E poi grande stanchezza e confusione. Virus e batteri a braccetto scendono e se non li blocchiamo all’inizio, conoscendo l’evoluzione, arrivano ai bronchi e poi ai polmoni. E quando la malattia avanza e si aggrava non dobbiamo temere l’utilizzo del cortisone.
Il trattamento non può essere dettato da linee guida valide per tutti allo stesso modo, scritte per chi di pratica clinica ne conosce molto poco, ma che deve essere adeguato alle singole persone, all’età, ai sintomi presentati e così via. Come sanno tutti i colleghi che mi leggono ed avranno il piacere di dare il loro parere dobbiamo adeguare le terapie alla persona.
Quindi questa macchina perfetta, Omicron 5, corre sulla pista ed è inarrestabile. Chi sa di avere il virus deve sapere che mettendo la mascherina (fissa) evita di contagiare gli altri, ed anche di diffondere il virus nell’ambiente. Chi è positivo, utilizzi quindi la mascherina e eviti di girare amplificando una infezione che continua a fare 70/100 morti al giorno. Se possibile utilizzi un suo bagno oppure disinfetti ogni volta che lo utilizza. Mangi in piatti e bicchieri usa e getta e poi … spremute di arancio e limone, con zenzero (forte antisettico ed immunostimolante), insieme alla nostra migliore frutta. Estratti di foglie di olivo, ed una alimentazione sana basata su frutta e verdura in abbondanza. Controllare gli zuccheri a fine malattia, ed anche dopo una certa età un controllo cardiologico.
E soprattutto chi ha Omicron 5 non segua i consigli di qualche politico alla ricerca di facili voti, ma pensi alla sua salute e si riguardi quei 4/5 giorni per ritornare a stare bene, senza conseguenze future. E non abbandoniamo l’uso della mascherina in certe condizioni. Noi italiani in questo siamo di esempio alla maggior parte dei turisti stranieri che si comportano veramente da incoscienti.
Green Pass prorogato fino a giugno 2023. Il Parlamento Europeo proroga il Green Pass.
La Pandemia non è finita. La variante di SARS-CoV-2 – Omicron 5 avanza e diffonde nella maggior parte dei paesi europei anche in piena estate. La decisione è quella di consentire nei paesi europei gli spostamenti di popolazione senza alcuna limitazione, anche se dovessero emergere nuove varianti preoccupanti di SARS-CoV-2. Il Green Pass è lo strumento che consente la circolazione dei cittadini in sicurezza.
L’obiettivo è quindi quello di disporre di uno strumento utile a facilitare gli spostamenti anche nel caso in cui dovessero emergere nuove varianti preoccupanti di Covid-19.
Il “certificato digitale” vaccinale e di Covid Free, ossia il Green Pass è stato prorogato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea. La scadenza è stata portata dal 30 giugno 2022 al Giugno 2023.
Con questa decisione l’Unione mantiene quello strumento studiato per facilitare gli spostamenti nell’Ue in sicurezza. L’epidemia non è finita. Gli esperti prevedono un ritorno di ondate delle varianti del virus SARS-CoV-2, in particolare nel periodo autunnale ed invernale. Il Green Pass serve a facilitare la libertà di circolazione delle persone nell’Unione in sicurezza.
Il Green Pass è stato concepito come uno “strumento temporaneo” perché comporta restrizioni della libertà di movimento per chi non osserva le regole contro la diffusione del Covid-19. Ciò è motivato dalla necessità di tutelare la salute pubblica per la diffusione di un virus nuovo ed aggressivo per la specie umana. Il Green Pass sarà tolto quando la situazione epidemiologica lo permetterà. L’attenzione e la lotta al Covid-19 continua
Mascherine. Obbligatorie ancora sui mezzi di trasporto, le strutture sanitarie e le RSA fino al 30 settembre. Eliminate nella scuola, teatri, cinema ed in altri posti al chiuso. La CEI Conferenza episcopale italiana ha tolto l’obbligo delle mascherine nelle chiese, anche durante le funzioni religiose.
Mascherine addio ovunque tranne che nei mezzi di trasporto e ambienti sanitari. Il governo italiano ha sciolto la riserva sugli aerei adeguandosi alle direttive Ue che hanno eliminato l’obbligatorietà in tutti i trasporti dell’Unione nel mese di maggio. Fino al 30 settembre dovremo indossare le mascherine quando saliamo sui treni a media e lunga percorrenza, sui tram, sugli autobus e sulla metropolitana. L’obbligo permane anche negli ospedali e nelle Rsa a tutela dei malati.
Il Consiglio dei ministri ha preso la decisione nel corso della riunione del 15 giugno, giorno di scadenza del mantenimento delle mascherine.
Non indossiamo più la mascherina nei cinema, teatri, palazzetti dello sport ed altri luoghi di spettacolo al chiuso, anche nei luoghi di culto la mascherina non è più richiesta, ma la manteniamo in tutti i mezzi di trasporto. Un altra novità, l’obbligo di indossare le mascherine è stato eliminato anche per gli studenti che affrontano gli esami di terza media e di maturità.
La decisione di mantenere la mascherina sui mezzi di trasporto e di eliminarla altrove lascia perplessità per un motivo di incongruenza. Spiegabile in ambiente sanitario, ma altrove? O ci si protegge ovunque oppure…? La mia raccomandazione, da clinico infettivologo, valutando due anni di utilizzo e di riduzione, ma non di cessazione, della diffusione di molte malattie infettive respiratorie, in primis il Covid-19, continua ad essere quella di utilizzare le mascherine negli ambienti chiusi e con affollamento. Vale la pena indossare le mascherine, in modo corretto perché la protezione , anche se non assoluta, nei confronti del virus del Covid-19 è reale. La carica virale con cui si viene a contatto è sicuramente molto ridotta.
Come è evidente la riduzione di molte altre malattie a trasmissione aerea. L’utilizzo deve essere volontario, ragionato, cosciente e, allo stato della pandemi non imposto. L’utilizzo viene da una scelta di ciascuno.
La pandemia non è finita. SARS-CoV-2 con la sua variante Omicron 5 continua a diffondere.
Hai problemi con la malaria? stai male? vuoi sapere informazioni?
Il dr. Paolo Meo, specialista in clinica delle malattie tropicali, direttore del Cesmet Clinica del Viaggiatore, ha acquisito la sua esperienza nella diagnosi e cura della malaria durante 40 anni di attività in particolare in paesi africani. Si è trovato ad operare negli ambienti più diversi ed ha sempre eseguito in prima persona nei diversi laboratori gli esami della malaria dei suoi pazienti, prendendoli poi in cura sia in ospedale che presso le loro abitazioni. Da piccoli villaggi di savana o di foresta a ospedali delle grandi città africane.
Se torni da un viaggio in aree del mondo considerate a rischio malarico ed hai anche qualche lieve sintomo o fastidio, non aspettare mai di chiedere una opinione ad un esperto. Il dr. Paolo Meo è a tua disposizione per una visita a distanza 0nline per aiutarti a comprendere l’origine del tuo malessere, al rientro da aree esotiche, tropicali od equatoriali, e per trovare una soluzione. L’esperienza di quasi oltre 40 anni in molti paesi del mondo, ed il lavoro svolto negli ambienti più diversi, consentono al dottore di valutare il tuo stato di salute, l’origine dei tuoi sintomi e di affrontare il problema correttamente. Ti verrà richiesta documentazione ed una relazione sintetica del tuo stato di salute. Al termine, se ritenuto opportuno ti verranno indicati rimedi utili al tuo stato di salute. Ricorda che la “visita online” è una consulenza a distanza dove manca il contatto fisico e l’esame obiettivo sul tuo corpo. Non è mai da considerare una visita medica completa. Se necessario sarai comunque invitato a recarti, se possibile, presso l’ambulatorio Cesmet o altra struttura specializzata in medicina tropicale per ulteriori approfondimenti.
Ricetta medica per acquistare medicine in farmacia durante il viaggio.
Sei di passaggio in una città ed hai bisogno di una ricetta medica per acquistare dei farmaci che ti servono al momento? Hai terminato le medicine che assumi regolarmente e non hai la ricetta del tuo medico? Hai bisogno di medicine per malattie improvvise? Richiedi di poter ricevere una ricetta medica, online anche a distanza, dopo la valutazione del medico del Cesmet, compilando il modulo, lasciando i tuoi recapiti e la spiegazione di cosa ti serve. Inviando tutti i dati ti verrà inviata la ricetta e se necessario sarai contattato da un medico, che valuterà le tue esigenze e ti invierà via mail “la ricetta” da portare in farmacia. Il servizio medico è a pagamento. Nella risposta ti verranno inviati tutti i dettagli . compresi i costi e le modalità di pagamento.