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FEBBRE VIRALE DA DENGUE: 29 Dicembre 2023: In Argentina nell’anno 2023 sono stati 135.676 i contagi ufficiali diagnosticati clinicamente e confermati con i test di
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Dichiarata l’emergenza Sanitaria per la Dengue (27 Dicembre 2023) In Argentina nell’anno 2023 sono stati 135.676 i contagi ufficiali diagnosticati clinicamente e confermati……..(leggi tutto) Malattie
Vaccinazioni obbligatorie FEBBRE GIALLA Non ci sono vaccinazioni obbligatorie per entrare nel paese dall’Italia. La vaccinazione è obbligatoria per soggetti sopra i 9 mesi di
OMS ha dichiarato l’Argentina malaria free dal maggio 2019 – leggi il nostro articolo sull’argomento pubblicato sotto. Nonostante questo possiamo affermare che il rischio malaria
In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la
Argentina: Terra di Passione e Cultura L’Argentina, situata nel cuore del Sud America, è una nazione ricca di storia, cultura e diversità. Con una popolazione
L’Argentina è nota per la sua ricca eredità culturale, che include molte tradizioni, cibi e bevande popolari in tutto il paese. Alcune delle tradizioni argentine
Preparare il proprio bagaglio con attenzione è un passo fondamentale per garantire un viaggio sereno e senza intoppi. Prenditi il tempo necessario per riflettere sulle
FEBBRAIO 2024 I cambiamenti climatici cominciano ad essere evidenti anche nei Caraibi.
Il cambiamento climatico in Repubblica Dominicana sta portando ad un aumento delle temperature, con conseguenze significative sull’ambiente e sulle condizioni meteorologiche. Secondo i dati Dell’ente meteorologico delle UN nei diversi territori dell’Isola la temperatura sta aumentando, cambianto l’ambiente, e le piogge creano ambienti favorevoli alla diffusione di insetti ed animali aggressivi contro gli uomini. Questo fenomeno comincia ad avere impatti evidenti negativi sull’ecosistema del paese, incluse le aree dei parchi nazionali e delle spiagge considerate ancora paradisiache. Inoltre, il cambiamento climatico sta contribuendo all’intensificazione dei fenomeni meteorologici estremi, come le piogge torrenziali, che a loro volta possono causare inondazioni, frane e danni alle infrastrutture del paese. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare svolge attività di raccolta, analisi e diffusione dei dati pertinenti all’osservazione dei cambiamenti climatici e misurazione dei relativi impatti sui settori economici in Repubblica Dominicana. E’ necessario adottare misure di mitigazione e adattamento per affrontare le conseguenze del cambiamento climatico in Repubblica Dominicana.
Come nell’isola anche nella maggior parte delle isole caraibiche lo stesso cambiamento climatico sta influenzando la biodiversità in diversi modi. Secondo l’UNESCO, l’adattamento a temperature più elevate sta influenzando tutte le regioni dell’isola. In senso globale, a livello planetario l’aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai e la diminuzione delle calotte polari, l’aumento del livello del mare e la desertificazione sono solo alcune delle conseguenze del cambiamento climatico. Anche nella Repubblica dominicana la biodiversità è minacciata in diversi sistemi ecologici. Nell’isola il cambiamento climatico già sta portando ad una maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi come ondate di calore, siccità, inondazioni e tempeste, mettendo ulteriormente a rischio gli ecosistemi e la fauna selvatica del paese.
MALATTIE E CAMBIAMENTI CLIMATICI
E’ sempre più evidente che nella Repubblica Dominicana gli effetti dei cambiamenti climaticistanno influenzando la diffusione di malattie trasmesse nei modi più diversi.
La diffusione dei diversi tipi di zanzare (Aedes, Anpheles, Culex) nel territorio è favorita dal costante aumento di piogge, temperature ed umidità. I diversi tipi di zanzara possono essere vettrici o (1) dei parassiti malarici (zanz. Anopheles), causa della malattia un tempo in diminuzione nell’isola ed oggi in nuovo aumento; o (2) dei virus della dengue e di Zika e Chikungunja, virus che trovano in queste particolari condizioni climatiche, in particolare il calore, una facilitazione nella crescita e riproduzione all’interno delle zanzare. Questo sta provocando un aumento importante dei casi ed anche una maggiore aggressività.
Altre malattie trasmesse dalla “fecalizzazione del terreno”, ossia la diffusione di micro particelle fecali, causata da piogge e alluvioni, sono sempre più diffuse. Tra queste malattie l’aumento dei casi di colera e le gastroenteriti, per l’alterazione delle precipitazioni e delle temperature, che influenzano la qualità dell’acqua e favoriscono la proliferazione del batterio vibrione del colera. Pertanto, è fondamentale adottare da parte delle autorità sanitarie misure preventive, come il controllo degli insetti e della qualità dell’acqua e la promozione di pratiche igieniche. I viaggiatori devo osservare le attenzioni sugli insetti, sugli alimenti e praticare quelle vaccinazioni, prima di partire, utili a diminuire il rischio malattia.
Nuovi casi di Colera in Repubblica Dominicana – GENNAIO 2024
Sono stati confermati nella Repubblica Dominicana nuovi casi di colera a gennaio 2024 dopo i 17 casi di colera, ufficiali, denunciati dal mese di ottobre 2023. La maggior parte dei casi sono importati da Haiti. Al momento, non si registrano decessi legati alla malattia nel paese. Tra i casi confermati, 14 sono di nazionalità haitiana e 3 sono dominicani.I pazienti affetti da colera presentano anche diverse comorbilità, tra cui la comparsa di febbre da dengue virus. La situazione dell’aumento dei focolai di colore si è acuita dalla recrudescenza del colera in Haiti, che ha reso la popolazione dominicana estremamente vulnerabile all’epidemia. È importante prestare particolare attenzione alle misure preventive e alla sorveglianza del colera nella regione e giungere nelle zone infette dopo aver eseguito il vaccino orale contro il colera.
10 Febbraio 2024 – Anche in Madagascar nell’ultimo semestre 2023 si è sviluppata una epidemia di colera in particolare nei sobborghi della capitale Antananarivo ed in altri villaggi, ed anche nell’altopiano malgascio e in diverse aree della costa. Grande attenzione sull’isola da parte delle autorità sanitarie dopo la grande epidemia del 1999.
La nuova epidemia, segnalata per la prima volta in Zambia nell’ottobre 2023, ha raggiunto 13 paesi dell’Africa orientale. In particolare Tanzania e Isole Comore, hanno visto una diffusione importante di casi di colera. La malattia si sta diffondendo
nuovamente anche in Madagascar. Situazione epidemiologica:
per evitare una nuova diffusione di casi di colera il Madagascar segue da vicino le epidemie di colera che si sono diffuse in vari paesi vicini, in particolare sulla costa orientale dell’Africa e nelle isole vicine. Il Madagascar teme l’arrivo di casi di colera nel suo territorio. Nelle ultime settimane di gennaio 2024 sono stati rilevati focolai di colera in Mozambico, Tanzania e soprattutto nelle Isole Comore. Nessun caso è stato invece registrato nell’Isola di Mayotte (territorio francese, così come l’Isola di Reunion). Nel mese di gennaio la autorità sanitarie hanno adottato misure importanti contro la diffusione del colera. I collegamenti marittimi e aerei con l’arcipelago delle Comore e con Mayotte sono stati per precauzione temporaneamente sospesi per almeno 15 giorni, con una particolare vigilanza nella regionedi Boeny, a nord-ovest della del Madagascar, il porto malgascio più vicino alle Isole Comore.
Possono attraccare solo navi commerciali. Equipaggi e passeggeri sono messi in quarantena senza attraccare, dopo un’ispezione dei medici portuali al largo.
Non sono state osservate chiusure di frontiere o restrizioni alla circolazione tra le zone interessate. Negli aeroporti e nei porti dell’isola malgascia sono state attivate strutture igieniche, per il lavaggio delle mani e la disinfezione dei bagagli, e vengono applicati severi controlli sanitari.
La malaria è da sempre endemica in tutto il Madagascar e l’intera popolazione è considerata a rischio di contrarre la malattia. Il rischio presente in tutte le zone del paese, incluse le aree urbane, a tutte le altitudini e durante tutto l’anno. Tuttavia, il rischio è maggiore lungo le coste. Le città e le grandi città presentano un rischio di infezione talvolta uguale se non maggiore alle zone periferiche e selvagge. I bambini e le donne incinte sono i gruppi più colpiti. In termini di stagionalità, il periodo di massima diffusione delle zanzare, e quindi di maggiore rischio di contrarre la malaria, è durante l’estate australe, che va da ottobre a marzo, quando il clima è caldo e umido. Per quanto riguarda le specifiche aree geografiche, la parte nord e le coste dell’isola sono le aree maggiormente interessate alla diffusione di zanzare Anopheles. Al contrario, gli altopiani, che rappresentano più di metà del territorio, sono meno colpiti dalla malaria.Tuttavia, ci sono alcune eccezioni, come l’isola di Nosy Be, dove il rischio di malaria è considerato basso ma comunque esistente.
I casi di malaria sono diminuiti nel paese dal 2020, dopo l’aumento di attività di prevenzione e controllo della malaria, come la distribuzione di zanzariere trattate con insetticidi da letto e la nebulizzazione intradomiciliare per proteggere le abitazioni, ma i cambiamenti climatici continuano a cambiare l’ambiente rendendo favorevole l’aumento delle zanzare.
Consigliamo la profilassi antimalarica per i viaggiatori che si recano in Madagascar, con farmaci efficaci, non resistenti e con pochi effetti collaterali. L’innalzamento delle temperature e dell’umidità e il tempo particolarmente piovoso, tipico degli ultimi cambiamenti climatici, ha creato le condizioni ambientali per un aumento della diffusione di diversi tipi di zanzare (Aedes e Anopheles), con il propagarsi di malattie di origine virale e parassitario. Anche negli altopiani del Madagascar si è verificato un aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 2000 metri. Il fenomeno è già presente da qualche anno. Ciò conferma la necessità di una informazione corretta ed aggiornata sulle reali situazioni epidemiologiche sul paese, al fine di attuare il miglior protocollo preventivo e la profilassi più adeguata. Diversi casi denunciati anche nelle aree del nord e nelle isole, compresa Nosy Be.
Dicembre 2023- Gennaio 2024 AUMENTANO I CASI DI DENGUE ANCHE IN MADAGASCAR
ambiente favorevole alla AEDES aegypti vicino alla costa
Dopo una prolungata siccità che ha colpito molte parti della “grande isola” durante la prima e la seconda parte dell’anno 2023, nell’ultimo trimestre 2023 e durante il mese di gennaio 2024 si è assistito al periodo di massima diffusione delle zanzare Aedes aegypti, il vettore delle arbovirosi presenti in Madagascar ed in particolare della febbre virale da Dengue. Questo è il periodo di maggiore rischio di contrarre la dengue sull’isola. E’ proprio durante l’estate australe, che va da ottobre a marzo, con il clima sempre più caldo, umido e piovoso, che aumentano le malattie a trasmissione da insetti.
Per quanto riguarda le specifiche aree geografiche… CLICCA QUI PER PROSEGUIRE
Nel solo mese di Gennaio i casi hanno superato i 10.000, quasi quanto la metà dell’intero anno precedente. La diffusione e la gravità della situazione hanno spinto le autorità locali a dichiarare lo stato di emergenza, anche in vista dell’approssimarsi del carnevale che radunerà in piazza e nelle strade milioni di persone. Ai viaggiatori diretti in zone a rischio è raccomandato il vaccino e grande attenzione a evitare le punture di zanzara. Approfondimenti sulla Dengue qui.
L’epidemia di “febbre virale da Dengue in Brasile” si aggrava nel mese di gennaio 2024. I casi sono cresciuti nelle prime 3 settimane del 2024 di oltre 500% rispetto allo stesso mese del 2023. Nello stato brasiliano di Rio de Janeiro il numero dei casi certi è aumentato del 587% nelle prime 3 settimane di gennaio. I casi denunciati sono oltre 10.000; i casi presunti sono 10 volte superiori. Gli ospedali e le cliniche private a Rio de Janeiro e nello Stato hanno registrato un aumento di casi medio del 778 %. I dati provengono dal ministero della Salute.
Come all’epoca del Covid-19 le autorità sanitarie stanno pensando di convertire alcune strutture sanitaria esclusivamente alla gestione del problema della febbre virale di Dengue per aumentare la capacità di assistenza per i casi gravi ed avanzati della malattia. Siamo in una reale situazione di emergenza.
Un altro pilastro della strategia……………..continua a leggere qui
Dengue, Costarica– 2 febbraio 2024 . Il Ministero della Sanità del Costarica ha segnalato 1500 nuovi casi di Dengue confermati con i dati di laboratorio. Nel corso del 2023 sono stati segnalati 24.914 casi di Dengue ufficiali, mostrando un aumento significativo rispetto ai 7.485 casi denunciati nel 2022. Il numero dei ricoveri ospedalieri per Dengue nei primi 10 mesi dell’anno è raddoppiato a livello nazionale rispetto all’anno precedente.
Questo aumento elevato indica un’attività significativa della malattia virale in tutto il paese paese. Le zone più colpite dalla Dengue in Costa Rica includono la costa caraibica in particolare le regioni di Siquirres, Talamanca, Guacimo e Pococi, Sarapiqu).
L’Organizzazione Panamericana della Sanità (OPS) ha recentemente pubblicato varie valutazioni del rischio di infezione, in cui afferma che la Dengue è endemica nella maggior parte dei paesi del Sud America, dell’America Centrale e dei Caraibi. Nel 2023, le Americhe hanno registrato un aumento dei casi di dengue del 57% rispetto al 2022.
La Dengue in Europa non è ancora considerata endemica.
La maggior parte dei casi denunciati sono legati ai viaggi.
I casi autoctoni, da trasmissione locale, attraverso la puntura della zanzara Aedes albopictus, si manifestano nei paesi dell’area mediterranea. Dal 2010, sono stati segnalati casi autoctoni in diversi paesi dell’area mediterranea con un aumento in particolare nel 2023. Tra questi paesi, la Croazia, la Francia, Israele, l’Italia,….
La malattia virale da Dengue è un problema diffuso nella maggior parte dei paesi della fasci tropicale, equatoria, e non solo. I paesi asiatici sono praticamenti tutti coinvolti. Nelle MALDIVE la malattia virale da Dengue è endemica in molte delle isole e degli atolli. Nel 2023 la dengue si è diffusa in modo esponenziale. Oltre 500 casi segnalati all’inizio dell’anno in significativo aumento fino alla fine del 2023 con oltre 4000 casi segnalati e nessun decesso.
L’epidemia è aumentata con la presenza della zanzara vettrice, Ades Aegypti che si è diffusa nelle isole e negli atolli. Il Centre for Community Health and Disease Control (CCHDC), conduce periodicamente operazioni di disinfestazione volta ad eliminare i siti di riproduzione delle zanzare. Ma queste zanzare continuano a riprodursi nella maggior parte delle isole. I casi sono stati segnalati a Male e nelle isole circostanti. Frequenti le pozze d’acqua stagnante, habitat ideale per lo sviluppo delle larve.
Casi di Chikungunja e di Zika
Nel 2023 oltre alla dengue sono stati segnalati casi di virus Chikungunja e di Zika virus, virosi trasmesse dalla stessa zanzara.
Casi di malaria
Nessuna caso di malariaè stato denunciato e la malattia è stata eradicata da diversi anni.
La vaccinazione contro il colera è da molti considerata un optional. Operatori sanitari e centri di vaccinazione per viaggiatori la consigliano senza troppa convinzione. Altri professionisti, legati a ricordi passati di vaccini iniettivi poco efficaci, la sconsigliano. Nonostante questo vaccino per il colera abbia oltre un lustro di vita è ancora poco conosciuto e poco consigliato.
DOVE NEL MONDO
Una breve panoramica sulla presenza del colera nel Mondo. Da oltre un decennio il colera si è rafforzato e si è diffuso in molti paesi della fascia equatoriale e tropicale. I focolai, spesso a macchia di leopardo, del Vibrio Cholerae sono in continuo aumento.
Pensiamo a come il colera si è diffuso in tutta la “fascia sub saheliana” a partire dal grande focolaio yemenita. Questo focolaio per anni ha alimentato il colera nel corno d’Africa, in particolare in Somalia. Da qui è passato e si è diffuso in Kenya, anche nei sobborghi di Nairobi. I campi dei profughi somali in terra Keniota, congolesi lungo il lago Tanganica
DIFFUSIONE DEL COLERA
al confine con la Tanzania. Da sempre nell’area nord della Tanzania, da Arusha ai grandi parchi al lago Vittoria il colera è presente a macchia di leopardo. I focolai si sono diffusi negli ultimi anni in tutta la fascia subsaheliana, rafforzando i focolai già esistenti. Nei territori di Goma o in altre cittadine e villaggi congolesi casi di colera sono sempre stati presenti ma negli ultimi anni una vera epidemia si è manifestata. Per diffondere nuovamente nel cuore dell’Africa equatoriale e lungo le coste dei paesi del Golfo del Leone, dalla Nigeria al Gambia fino ai villaggi del Senegal e alla stessa Dakar. Piccoli focolai che sono cresciuti ed hanno diffuso in particolare nella stagione delle piogge con il fenomeno della fecalizzazione del terreno. In Asia, in America Latina, nei Caraibi stessi focolai, stessa diffusione, stessi problemi. Viaggiando nei paesi dell’area equatoriale e tropicale è buona norma proteggersi dal Vibrione del colera assumendo questo vaccino che protegge anche da altri batteri intestinali piuttosto aggressivi e quindi aiuta per la diarrea tipica di questi viaggi.
IL DUKORAL
Il Dukoral è un vaccino ormai da tanti anni sul mercato ma ancora non ben conosciuto
Il Dukoral è un vaccino orale caratterizzato da una sospensione e polvere effervescente e contiene in 3 ml:
1,25 x 1011 batteri complessivi, appartenenti ai seguenti ceppi:
*Vibrio cholerae O1 Inaba, biotipo classico (inattivato con il calore) 31,25×109 batteri
* Vibrio cholerae O1 Inaba, biotipo El Tor (inattivato con formalina) 31,25×109 batteri
* Vibrio cholerae O1 Ogawa, biotipo classico (inattivato con il calore) 31,25×109 batteri
* Vibrio cholerae O1 Ogawa, biotipo classico (inattivato con formalina) 31,25×109 batteri
* Subunità B ricombinante della tossina colerica (rCTB) 1 mg (prodotta nel V. cholerae O1 Inaba, ceppo 213 del biotipo classico)
Eccipienti: Sodio fosfato monobasico diidrato 2,0 mg, sodio fosfato dibasico diidrato 9,4 mg, sodio cloruro 26 mg, sodio bicarbonato 3600 mg, sodio carbonato anidro 400 mg, saccarina sodica 30 mg, sodio citrato 6 mg Una dose contiene circa 1,1 g di sodio.
Questo vaccino è indicato: (1) nella prevenzione del colera ma in diversi paesi, tra cui il Canada, è registrato anche nella (2) prevenzione della diarrea del viaggiatore. La ricerca e l’esperienza clinica confermano l’azione (3) stimolante le difese immunitarie intestinali. Una triplice azione che lo rendono uno dei migliori vaccini per la protezione dal Vibrio Cholerae; di grande interesse per la copertura di batteri particolarmente pericolosi, quali Escherichia Coli del tipo enterotossigeno ed enteroemorragico. Questi ed altri batteri sono tra le cause più frequenti delle temibili diarree del viaggiatore.
Il colera, malattia gastro intestinale, dove le tossine prodotte agiscono a livello delle cellule dell’epitelio, l’utilizzo del Dukoral, vaccino orale costituito da batteri uccisi e dalla subunità B ricombinante della stessa tossina da loro prodotta, favorisce la risposta immunitaria locale a livello dell’organo intestinale, anticorpi di mucosa, piuttosto che quella sistemica. Difatti l’immunogenicità di Dukoral valutata in adulti e bambini di età superiore ad un anno, sia residenti in zone endemiche sia residente in aree in assenza del batterio, ha indotto la produzione di IgA di mucosa ed anche di IgG dirette contro gli antigeni batterici che la tossina colerica.
LA MALATTIA DEL COLERA(clicca per approfondire) informazioni da OMS Il colera è un’infezione acuta, spesso senza febbre, dell’intestino, facilitata da condizioni igieniche carenti. Nell’80% dei casi l’infezione è asintomatica o di lieve entità. Malessere generale e digestivo, lieve nausea, qualche lieve scarica di diarrea. In una minoranza di persone provoca “diarrea acquosa profusa” dalle caratteristiche acqua di riso, vomito e crampi muscolari. La perdita di liquidi, se non reintegrata, può portare ad un grave stato di disidratazione fino a collasso e morte. In genere in meno dell’1% dei casi. Il vibrione del colera viene ingerito con acqua contaminata, cibi crudi o poco cotti. Il vibrione secerne una tossina che causa secrezione attiva di acqua dalle cellule del colletto della mucosa intestinale. L’ attenzione alle norme igieniche e alimentari, il lavaggio delle mani, l’utilizzo di acqua controllata, meglio in bottiglie chiuse, non solo per bere ma anche per lavare i denti, e le verdure, l’evitare alimenti e bevande quali ghiaccio, insalate, frutta fresca o verdura che non può essere sbucciata o sgusciata, cibi cotti da molto tempo, uova crude comprese creme e maionesi, molluschi crudi, formaggi.
Il vecchio vaccino anticolerico iniettabile, disponibile fino a qualche decennio fa, è stato oramai ritirato dal commercio per l’efficacia protettiva modesta, calcolata tra il 40% ed il 50% e per la breve durata di copertura immunitaria, tra i 3 ed i 6 mesi, oltre che per gli effetti indesiderati locali e sistemici frequenti e importanti.
La diarrea del viaggiatore è una condizione clinica, caratterizzata da tre o più emissioni di feci non formate, pastose o liquide, nell’arco delle 24 ore che si manifesta in breve tempo dalla causa dell’evento, alimenti, acqua, contaminazione oro fecale, ma può comparire in qualsiasi momento, e si protrae per 3-4 giorni. E’ accompagnata da dolore addominale, impellente bisogno di defecare, nausea e crampi e, come detto precedentemente, raramente da febbre. Generalmente è di lieve entità e si autolimita per la risposta veloce del sistema immune. Il colera si manifesta come tante altre infezioni causate da batteri più o meno aggressivi. Per la maggior parte delle cause batteriche praticamente impossibile formulare un vaccino specifico. Ma per l’infezione con il Vibrio Cholerae il vaccino Dukoral manifesta una efficacia fino all’95% in molti degli studi effettuati. Gli anticorpi presenti sulle mucose dell’intestino verso il vibrione e verso la sua tossina costituiscono una difesa efficace all’attacco del batterio. Gli stessi anticorpi sono efficaci anche nei confronti di diversi tipi di enterobatteri, tra cui i temibili Escherichia Coli. La vaccinazione è opportuna non solo quando per viaggiatori con problemi di salute tali da rendere pericoloso e invalidante un eventuale episodio di diarrea ma in tutti i viaggiatori che effettuano un viaggio in paesi a rischio.
La diarrea del viaggiatore non richiede generalmente trattamento medico ma una reidratazione adeguata per mantenere un buon equilibrio idro-elettrolitico. Abbondanti liquidi, una alimentazione semi liquida, qualche granulo di sale grosso, zucchero o bevande zuccherate, possono ridurre gli episodi. Bere molto e mangiare poco, leggero e semi liquido è la prima terapia.
Il farmaco di elezione per la cura del colera e delle diarree da diversi enterobatteri è la doxiciclina 100 mg (bassado 100 mg) che ha una azione antibatterica rapida ed efficace e che piò essere assunto anche in via preventiva in situazioni ed in luoghi a rischio.
La rifaximina (normix), è un antibiotico orale non assorbibile, efficace nelle lievi diarree. Può accompagnare l’utilizzo di Doxiciclina
Tra gli altri farmaci utilizzati un chinolonico quale la ciprofloxacina 500 mg x 2 al dì fino a conclusione dei sintomi, minimo 5 giorni; oppure norfloxacina 400 mg x 2 al dì per 5 giorni). Anche l’azitromicina può costituire una valida alternativa.
L’utilizzo di Dukoral nella diarrea del viaggiatore si fonda sul presupposto che Escherichia coli enterotossigeni producono una tossina termolabile simile strutturalmente, funzionalmente e immunologicamente alla tossina prodotta dal vibrione del colera, con una omologia di aminoacidi di circa l’80%. Dal momento che l’ETEC (Escherichia) rappresenta una buona percentuale dei casi di diarrea del viaggiatore e sono la causa di diarree particolarmente intense, con una efficacia protettiva tra il 70% ed il 90%, questo potrà prevenire in modo efficace una buona parte di diarree di origine batterica. Comunque il vaccino non deve indurre ad un falso senso di sicurezza.