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Vaccinazioni

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Informazioni e comportamenti da seguire da parte dei viaggiatori internazionali

 

Per viaggiare in modo sicuro e tranquillo, segui alcune procedure e consigli. Tutto ciò è importante per la tua salute e la tua serenità. Qui ci sono alcuni passaggi su cui riflettere:
1. Richiedi sempre una consulenza prima di partire e parla e domanda ad un esperto che conosca bene la realtà locale; CLICCA PER RICHIEDERE UNA CONSULENZA ONLINE
Una consulenza medica pre-viaggio con un esperto, come il Dr. Paolo Meo, che ha lavorato in tanti paesi per molti anni, è fondamentale per valutare i rischi e prevenire malattie potenzialmente pericolose. Parla con lui per ricevere informazioni su vaccinazioni, profilassi e prevenzione di malattie tropicali. Ma anche per capire come vivere in pieno il tuo viaggio;

2. Scegli ed acquista la tua Assicurazione Sanitaria viaggio

L’assicurazione sanitaria di viaggio è essenziale per proteggere la tua salute e il tuo budget in caso di necessità medica durante il viaggio. Scegli una copertura adeguata alle tue esigenze e al tuo itinerario;

3. Prepara una “piccola farmacia da viaggio”
Crea un kit di emergenza personalizzato, con farmaci, medicine e materiali necessari e indispensabili per affrontare piccoli problemi di salute, senza esagerare. Il Dr. Paolo Meo ti aiuterà a scegliere le medicine e i materiali giusti per il tuo viaggio.

4. Scegli qualche “integratore” o prodotto naturale utile per mantenerti in salute ed energia
mantenere una buona salute e un buon livello di energia durante il viaggio è importante. Il Dr. Paolo Meo potrà consigliarti su integratori o prodotti naturali utili per mantenere la tua forma fisica e la tua salute durante il viaggio.

5. Verificare se effettuare qualche vaccino o qualche prevenzione
Alcune malattie possono essere prevenute con la somministrazione di vaccini o di farmaci specifici. Il Dr. Paolo Meo valuterà la necessità di vaccinazioni e prevenzioni in base alla tua destinazione e al tuo stato di salute.

6. Prepara i documenti giusti
Per viaggiare in tranquillità, assicurazioni di disposizione di tutti i documenti necessari, come il passaporto, la carta d’identità e l’assicurazione sanitaria. Verifica le cadenze e la validità dei documenti prima del tuo viaggio.

7. Parti rilassato
Una volta seguiti tutti questi passaggi, potrai partire per il tuo viaggio con serenità e goderti l’esperienza senza preoccupazioni. Il Dr. Paolo Meo sarà a tua disposizione per qualsiasi domanda o consulenza.

Richiedi una consulenza al dr. Paolo Meo

Il Dr. Paolo Meo, specialista in Malattie infettive e tropicali, ti offre una consulenza completa e personalizzata, prendendo in considerazione le tue esigenze specifiche e la tua destinazione di viaggio. Ecco alcuni aspetti che verranno affrontati durante la consulenza:

Valutazione dei rischi
o Il Dr. Paolo Meo valuterà i rischi sanitari legati al tuo viaggio, tenendo conto della destinazione, della durata e delle condizioni igieniche locali. Questa analisi dettagliata ti consentirà di prendere decisioni consapevoli e prevenire eventuali problemi di salute.

o Vaccinazioni e prevenzioni
ti consiglierà sulle vaccinazioni necessarie per la tua destinazione di viaggio, verificando anche se sei già vaccinato o meno. Inoltre, ti prescriverà farmaci profilattici per la prevenzione di malattie tropicali, come la malaria, il colera o la febbre gialla.

o Igiene e sicurezza alimentare
Ti fornisce indicazioni per mantenere una buona igiene personale e per evitare malattie trasmesse da cibo e acqua. Consiglierà su come scegliere cibi sicuri e su come pulire e disinfettare alimenti e oggetti.

o Kit di emergenza
Ti aiuterà a creare un kit di emergenza personalizzato, contenente farmaci, medicinali e materiali utili per affrontare piccoli problemi di salute. Questo kit sarà essenziale durante il tuo viaggio e ti darà la tranquillità di poter affrontare piccole situazioni di emergenza.

In conclusione

la consulenza di viaggio con il Dr. Paolo Meo offre un servizio completo e personalizzato per i viaggiatori internazionali, garantendo un’esperienza di viaggio più serena e sicura. Non aspettare, richiedi la tua consulenza ora e goditi il tuo viaggio con tranquillità.

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“Butantan-DV” il nuovo vaccino per la dengue – in dose singola – efficacia all’80%; studiato in Brasile. In commercio probabilmente dal 2026.

Secondo uno studio clinico, attualmente in fase 3, pubblicato sul The New England Journal of Medicine, il vaccino Butantan-DV in dose singola contro la Dengue ha mostrato un’efficacia dell’80%
I risultati della ricerca dell’istituto Butantan di San Paolo sono risultati molto promettenti! Il fatto che il nuovo vaccino denominato “Butantan-DV”, in dose singola, abbia dimostrato un’efficacia superiore all’80% nello studio pubblicato sul prestigioso The New England Journal of Medicine è certamente una notizia molto positiva, in un momento in cui ovunque in America Latina è stato proclamato lo stato di emergenza.
La possibilità di utilizzare una singola dose offre numerosi vantaggi, tra cui: CONTINUA A LEGGERE

 

 

“Butantan-DV” il nuovo vaccino per la dengue – in dose singola – efficacia all’80%; studiato in Brasile. In commercio probabilmente dal 2026. Leggi tutto »

Dengue in Perù. aumentano i casi, stato di emergenza in 20 regioni

Lo stato della epidemia di dengue in Perù al 1 marzo 2024

Il ministro della Sanità del Perù, César Vásquez Sánchez, adotta un programma di prevenzione contro la DENGUE in tutto il Paese e dichiara lo stato di emergenza sanitaria per l’epidemia di febbre virale da dengue. La decisione è stata presa durante un consiglio dei ministri presieduto dalla presidente Dina Boluarte.
Lo stato di emergenza riguarda ad oggi 20 regioni su 25 del Paese. Si ritiene che durante i mesi di marzo e aprile la DENGUE sarà in aumento in tutto il paese ma che, nel 2024, ci sono Paesi come il Brasile, l’Argentina e il Paraguay che si trovano in una situazione più complessa di quella del Perù. La situazione del paese è la seguente: in oltre l’83% del territorio sono in aumento … CONTINUA A LEGGERE

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Vaccinazione contro il colera e contro le diarree batteriche. Dukoral un vaccino orale efficace.

Vaccinazione contro il colera e la diarrea del viaggiatore. Il Dukoral è un vaccino orale da assumere in 2 dosi, da ripetere ogni 2 anni.

È reperibile presso il Cesmet Clinica del Viaggiatore. Puoi prenotare la somministrazione del Dukoral qui

La vaccinazione contro il colera è da molti considerata un optional. Operatori sanitari e centri di vaccinazione per viaggiatori la consigliano senza troppa convinzione. Altri professionisti, legati a ricordi passati di vaccini iniettivi poco efficaci, la sconsigliano. Nonostante questo vaccino per il colera abbia oltre un lustro di vita è ancora poco conosciuto e poco consigliato.

DOVE NEL MONDO
Una breve panoramica sulla presenza del colera nel Mondo. Da oltre un decennio il colera si è rafforzato e si è diffuso in molti paesi della fascia equatoriale e tropicale. I focolai, spesso a macchia di leopardo, del Vibrio Cholerae sono in continuo aumento.
Pensiamo a come il colera si è diffuso in tutta la “fascia sub saheliana” a partire dal grande focolaio yemenita. Questo focolaio per anni ha alimentato il colera nel corno d’Africa, in particolare in Somalia. Da qui è passato e si è diffuso in Kenya, anche nei sobborghi di Nairobi. I campi dei profughi somali in terra Keniota, congolesi lungo il lago Tanganica

DIFFUSIONE DEL COLERA
DIFFUSIONE DEL COLERA

al confine con la Tanzania. Da sempre nell’area nord della Tanzania, da Arusha ai grandi parchi al lago Vittoria il colera è presente a macchia di leopardo. I focolai si sono diffusi negli ultimi anni in tutta la fascia subsaheliana, rafforzando i focolai già esistenti. Nei territori di Goma o in altre cittadine e villaggi congolesi casi di colera sono sempre stati presenti ma negli ultimi anni una vera epidemia si è manifestata. Per diffondere nuovamente nel cuore dell’Africa equatoriale e lungo le coste dei paesi del Golfo del Leone, dalla Nigeria al Gambia fino ai villaggi del Senegal e alla stessa Dakar. Piccoli focolai che sono cresciuti ed hanno diffuso in particolare nella stagione delle piogge con il fenomeno della fecalizzazione del terreno.   In Asia, in America Latina, nei Caraibi stessi focolai, stessa diffusione, stessi problemi. Viaggiando nei paesi dell’area equatoriale e tropicale è buona norma proteggersi dal Vibrione del colera assumendo questo vaccino che protegge anche da altri batteri intestinali piuttosto aggressivi e quindi aiuta per la diarrea tipica di questi viaggi.

 

IL DUKORAL
Il Dukoral è un vaccino ormai da tanti anni sul mercato ma ancora non ben conosciuto
Il Dukoral è un vaccino orale caratterizzato da una sospensione e polvere effervescente e contiene in 3 ml:
1,25 x 1011 batteri complessivi, appartenenti ai seguenti ceppi:
*Vibrio cholerae O1 Inaba, biotipo classico (inattivato con il calore) 31,25×109 batteri
* Vibrio cholerae O1 Inaba, biotipo El Tor (inattivato con formalina) 31,25×109 batteri
* Vibrio cholerae O1 Ogawa, biotipo classico (inattivato con il calore) 31,25×109 batteri
* Vibrio cholerae O1 Ogawa, biotipo classico (inattivato con formalina) 31,25×109 batteri
* Subunità B ricombinante della tossina colerica (rCTB) 1 mg (prodotta nel V. cholerae O1 Inaba, ceppo 213 del biotipo classico)
Eccipienti: Sodio fosfato monobasico diidrato 2,0 mg, sodio fosfato dibasico diidrato 9,4 mg, sodio cloruro 26 mg, sodio bicarbonato 3600 mg, sodio carbonato anidro 400 mg, saccarina sodica 30 mg, sodio citrato 6 mg Una dose contiene circa 1,1 g di sodio.
Questo vaccino è indicato: (1) nella prevenzione del colera ma in diversi paesi, tra cui il Canada, è registrato anche nella (2) prevenzione della diarrea del viaggiatore. La ricerca e l’esperienza clinica confermano l’azione (3) stimolante le difese immunitarie intestinali. Una triplice azione che lo rendono uno dei migliori vaccini per la protezione dal Vibrio Cholerae; di grande interesse per la copertura di batteri particolarmente pericolosi, quali Escherichia Coli del tipo enterotossigeno ed enteroemorragico. Questi ed altri batteri sono tra le cause più frequenti delle temibili diarree del viaggiatore.
Il colera, malattia gastro intestinale, dove le tossine prodotte agiscono a livello delle cellule dell’epitelio, l’utilizzo del Dukoral, vaccino orale costituito da batteri uccisi e dalla subunità B ricombinante della stessa tossina da loro prodotta, favorisce la risposta immunitaria locale a livello dell’organo intestinale, anticorpi di mucosa, piuttosto che quella sistemica. Difatti l’immunogenicità di Dukoral valutata in adulti e bambini di età superiore ad un anno, sia residenti in zone endemiche sia residente in aree in assenza del batterio, ha indotto la produzione di IgA di mucosa ed anche di IgG dirette contro gli antigeni batterici che la tossina colerica.

LA MALATTIA DEL COLERA (clicca per approfondire)                    informazioni da OMS
Il colera è un’infezione acuta, spesso senza febbre, dell’intestino, facilitata da condizioni igieniche carenti. Nell’80% dei casi l’infezione è asintomatica o di lieve entità. Malessere generale e digestivo, lieve nausea, qualche lieve scarica di diarrea. In una minoranza di persone provoca “diarrea acquosa profusa” dalle caratteristiche acqua di riso, vomito e crampi muscolari. La perdita di liquidi, se non reintegrata, può portare ad un grave stato di disidratazione fino a collasso e morte. In genere in meno dell’1% dei casi. Il vibrione del colera viene ingerito con acqua contaminata, cibi crudi o poco cotti. Il vibrione secerne una tossina che causa secrezione attiva di acqua dalle cellule del colletto della mucosa intestinale.
L’ attenzione alle norme igieniche e alimentari, il lavaggio delle mani, l’utilizzo di acqua controllata, meglio in bottiglie chiuse, non solo per bere ma anche per lavare i denti, e le verdure, l’evitare alimenti e bevande quali ghiaccio, insalate, frutta fresca o verdura che non può essere sbucciata o sgusciata, cibi cotti da molto tempo, uova crude comprese creme e maionesi, molluschi crudi, formaggi.
Il vecchio vaccino anticolerico iniettabile, disponibile fino a qualche decennio fa, è stato oramai ritirato dal commercio per l’efficacia protettiva modesta, calcolata tra il 40% ed il 50% e per la breve durata di copertura immunitaria, tra i 3 ed i 6 mesi, oltre che per gli effetti indesiderati locali e sistemici frequenti e importanti.

La diarrea del viaggiatore è una condizione clinica, caratterizzata da tre o più emissioni di feci non formate, pastose o liquide, nell’arco delle 24 ore che si manifesta in breve tempo dalla causa dell’evento, alimenti, acqua, contaminazione oro fecale, ma può comparire in qualsiasi momento, e si protrae per 3-4 giorni. E’ accompagnata da dolore addominale, impellente bisogno di defecare, nausea e crampi e, come detto precedentemente, raramente da febbre. Generalmente è di lieve entità e si autolimita per la risposta veloce del sistema immune. Il colera si manifesta come tante altre infezioni causate da batteri più o meno aggressivi. Per la maggior parte delle cause batteriche praticamente impossibile formulare un vaccino specifico. Ma per l’infezione con il Vibrio Cholerae il vaccino Dukoral manifesta una efficacia fino all’95% in molti degli studi effettuati. Gli anticorpi presenti sulle mucose dell’intestino verso il vibrione e verso la sua tossina costituiscono una difesa efficace all’attacco del batterio. Gli stessi anticorpi sono efficaci anche nei confronti di diversi tipi di enterobatteri, tra cui i temibili Escherichia Coli.
La vaccinazione è opportuna non solo quando per viaggiatori con problemi di salute tali da rendere pericoloso e invalidante un eventuale episodio di diarrea ma in tutti i viaggiatori che effettuano un viaggio in paesi a rischio.
La diarrea del viaggiatore non richiede generalmente trattamento medico ma una reidratazione adeguata per mantenere un buon equilibrio idro-elettrolitico. Abbondanti liquidi, una alimentazione semi liquida, qualche granulo di sale grosso, zucchero o bevande zuccherate, possono ridurre gli episodi. Bere molto e mangiare poco, leggero e semi liquido è la prima terapia.
Il farmaco di elezione per la cura del colera e delle diarree da diversi enterobatteri è la doxiciclina 100 mg (bassado 100 mg) che ha una azione antibatterica rapida ed efficace e che piò essere assunto anche in via preventiva in situazioni ed in luoghi a rischio.
La rifaximina (normix), è un antibiotico orale non assorbibile, efficace nelle lievi diarree. Può accompagnare l’utilizzo di Doxiciclina
Tra gli altri farmaci utilizzati un chinolonico quale la ciprofloxacina 500 mg x 2 al dì fino a conclusione dei sintomi, minimo 5 giorni; oppure norfloxacina 400 mg x 2 al dì per 5 giorni). Anche l’azitromicina può costituire una valida alternativa.
L’utilizzo di Dukoral nella diarrea del viaggiatore si fonda sul presupposto che Escherichia coli enterotossigeni producono una tossina termolabile simile strutturalmente, funzionalmente e immunologicamente alla tossina prodotta dal vibrione del colera, con una omologia di aminoacidi di circa l’80%. Dal momento che l’ETEC (Escherichia) rappresenta una buona percentuale dei casi di diarrea del viaggiatore e sono la causa di diarree particolarmente intense, con una efficacia protettiva tra il 70% ed il 90%, questo potrà prevenire in modo efficace una buona parte di diarree di origine batterica. Comunque il vaccino non deve indurre ad un falso senso di sicurezza.

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COVID-19 nel mondo. Aggiornamenti e comportamenti in viaggio

Visita la scheda paese completa

Aggiornamento COVID-19 per chi viaggia

 

 

COME E’ CAMBIATO IL COVID-19 NEL MONDO
Il virus SARS-CoV continua a circolare nella maggior parte dei paesi del mondo. Le campagne di vaccinazioni effettuate in ogni singolo paese dal 2021 fino ad oggi, e le ripetute infezioni da COVID-19, anche asintomatiche, a cui tutti gli individui sono stati sottoposti, hanno elevato le difese e le risposte immunitarie, realizzando un sistema difensivo in grado di arginare e neutralizzare in modo adeguato ogni prossimo attacco e modulare le risposte linfocitarie alla presenza del virus.
Il virus continua a mutare e le varianti di SARSCoV-2 derivano dalle continue mutazioni del genoma a cui il virus, nelle varie parti del monto è soggetto. Il continuo evolversi della risposta immunologica, e quindi protettiva nei riguerdi delle popolazioni, deriva dall’infezione del virus che diffonde nelle persone, ed anche dall’azione combinata dei vaccini, potenti stimolanti della risposta immune.
I soggetti deboli, i portatori di malattie croniche, gli anziani è bene che seguitino ad effettuare, nei periodi giusti, i richiami con i vaccini aggiornati. Anche se i richiami stagionali nei confronti del Covid-19 sono indicati a tutti.  
Le indicazioni e le regole disposte dai diversi paesi del mondo nei confronti della pandemia COVID-19 escludono oramai qualsiasi restrizione, e quindi si viaggia senza più alcun problema. 

 

COVID-19 E VIAGGI. LE REGOLE NEI SINGOLI PAESI
Per una informazione aggiornata sulle richieste delle pratiche da effettuare per entrare nel paese meta del viaggio, riguardante tutte le malattie presenti:
1) consulta il sito dell’ambasciata del paese dove ti devi recare
oppure
2) clicca qui per entrare nel sito viaggiare sicuri (ministero esteri italiano)
(entra nella lista dei paesi del mondo; cerca e clicca il paese di tuo interesse; cerca il tasto con campanella in cerchio rosso; clicca e trova gli aggiornamenti del paese riguardanti il Covid-19)

VACCINAZIONI ANTICOVID

Come sopra affermato il consiglio è sempre quello di effettuare le vaccinazioni. Terminato il primo ciclo vaccinale,è opportuno, soprattutto per le categorie considerate a rischio seguire le indicazioni dei nuovi richiami, stagionali, che aggiornano i vaccini con i nuovi antigeni presenti nelle recenti mutazioni.

PRATICHE COMPORTAMENTALI
Comunque, durante un viaggio, per diminuire il rischio di infettarsi, in particolare per gli ultra settantenni, le persone fragili per i portatori di malattie croniche, e per chi non ha ancora effettuato le vaccinazioni contro il covid,
è sempre buona pratica

  • Indossa la mascherina durante il viaggio aereo, ed in ambienti chiusi ed affollati.
  • Evita l’affollamento e gli ambienti chiusi con scarsa ventilazione. In questi casi indossa le mascherine.
  • Lavati di tanto di tanto in tanto le mani con acqua e sapone. Utilizza le soluzioni idroalcoliche con parsimonia per il rischio di alterare i biofilm batterici della pelle. Usali dopo un rischio reale di contatto con il virus.
  • Fai attenzione a ventilare gli ambienti chiusi di stanze d’albergo o residenze;
  • Starnutisci e tossisci in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.
  • Evita l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva.
  • Non toccare occhi, naso e bocca con le mani.
  • Pulire le superfici con acqua e sapone o comuni detergenti neutri per rimuovere lo sporco e poi disinfettarle con soluzioni a base di ipoclorito di sodio (candeggina/varechina) o alcol adeguatamente diluite.
  • Non assumere farmaci antivirali e antibiotici, se non prescritti dal medico.

Tutte queste pratiche. adottate durante il viaggio, comunque sono utili per evitare di contagiarti con microrganismi causa di una serie di malattie.

 

 

 

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Rabbia – Scheda Vaccinazione

LA VACCINAZIONE CONTRO LA RABBIA viene effettuata nei seguenti casi:
(1) “PRE ESPOSIZIONE” per prevenire la malattia, prima dell’evento accidentale, che può essere: un morso o un graffio di un animale affetto o portatore di virus delle rabbia;
(2) ” POST ESPOSIZIONE” per evitare l’insorgenza della malattia, dopo l’esposizione accidentale al virus, ossia dopo un morso o graffio di un animale che può essere a rischio di contaggio del virus della rabbia.
Questi sono protocolli differenti

PRESSO IL CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE il dr. Paolo Meo effettua la valutazione di rischio rabbia paese / territorio nel pre esposizione; ed effettua la valutazione dell’evento e l’indicazione alla vaccinazione nel “post esposizione”. E’ possibile effettuare la vaccinazione per la rabbia presso il centro.

Per informazioni o prenotazioni clicca qui

Cosa è la rabbia?

La rabbia è una malattia acuta causata da un virus (Rhabdovirus) che si manifesta con sintomi a carico del sistema nervoso centrale. La rabbia viene classificata in due forme epidemiologiche differenti:
(1) la rabbia urbana, diffusa principalmente dal cane e dal gatto domestici non immunizzati;
(2) la rabbia silvestre, propagata da soprattutto da volpi, ma anche tassi, faine, martore donnole, moffette, manguste, procioni e pipistrelli. Anche le scimmie presenti in branchi o singoli esemplari, possono essere portatrici del virus della rabbia.

PER APPROFONDIMENTI SULLA MALATTIA CLICCA QUI

Questi sono i diversi vaccini per la rabbia in commercio:

Vaccino a virus inattivato coltivato su cellule Diploidi Umane (HDCV): Sospensione stabilizzata liofilizzata di virus rabbico totalmente inattivato con beta propiolactone. Eccipienti: Albumina, Neomicina.

Vaccino a virus inattivato purificato allestito su uova embrionate di anatra (PDEV).

Protocolli pre e post evento:

La somministrazione del vaccino deve essere effettuata ai soggetti sopra i 12 mesi di età che possono essere esposti, per lavoro oper viaggio, al rischio di venire a contatto con il virus; oppure a tutti coloro che sono venuti a contatto perchè aggrediti da animali con il sospetto di essere portatori del virus.

Per i protocolli PRE e POST ESPOSIZIONE al virus CLICCA QUI:

 

Efficacia:

La vaccinazione alla rabbia ha il 100%; di efficacia dopo la terza dose.

Durata della copertura del vaccino:

La copertura del vaccino per la malattia della rabbia è mediamente di 5 anni.

Modalità di somministrazione:
Il vaccino rabico può essere somministrato in via intramuscolare profonda, preferibilmente sul deltoide o sul quadricipite della coscia. evitare la somministrazione intraglutea o sottocutanea, in quanto l’induzione di una risposta immunitaria adeguata può essere meno affidabile. L’involontaria iniezione intravascolare può portare a reazioni sistemiche, incluso lo shock. Quindi il vaccino non deve essere iniettato per via intravascolare.

Effetti collaterali:

Controindicazioni al vaccino antirabbico:

  • Allergia in precedenti somministrazioni
  • Completare l’immunizzazione prima della partenza
  • Distanziare l’immunizzazione durante assunzione di clorochina e meflochina (questo non vale in caso di immunizzazione dopo esposizione; in questo caso la vaccinazione deve essere comunque fatta)
  • Reazioni da imunocomplessi in caso di richiami da 2 a 21 giorni dopo la somministrazione in circa il 6% dei casi

Viaggiatori internazionali:

Tutti coloro che si recano in aree dove è possibile la presenza di animali rabidi o addirittura organizzano safari o battute di caccia, devono effettuare il ciclo vaccinale. E’ opportuno consigliare un kit preventivo, da utilizzare un caso di sospetto contagio, formato da una dose di immunoglobuline umane (1500 U.I. per un peso di 75 Kg.) e tre dosi di vaccino post-esposizione.

  1. Schema vaccinazione pre esposizione: si consigliano 3 dosi di vaccino somministrate (schema A – ciclo rapido: inizio; dopo 3 giorni; dopo 7 giorni); (schema B – ciclo standard:  inizio; dopo 7 giorni; dopo 21 giorni) le iniezioni da 1 ml vanno somministrate per via sottocutanea profonda, preferibilmente a livello della fossa sottospinata bassa. Si può anche vaccinare a livello della regione deltoidea.
  2. Schema vaccinazione Post-esposizione: (schema a quattro dosi di vaccino nei giorni: inizio tempo 0 due dosi nelle due braccia; 7° giorno; 21° giorno; nella regione deltoidea del braccio.  Le Immunoglobuline (20 UI per Kg del peso corporeo) vanno somministrate se il rischio malattia è considerato elevato contemporaneamente alla prima dose di vaccino e se non disponibili al 7° giorno.EFFETTI COLLATERALI RARI
    1. Locali: dolore lieve con rigonfiamento ed eritema; irritazione locale frequente.
    2. Reazioni generalizzate lievi (cefalea, nausea, vertigini
    3. Rare reazioni neurologiche
    4. Reazioni da imunocomplessi in caso di richiami da 2 a 21 giorni dopo la somministrazione in circa il 6% dei casi

Controindicazioni alla vaccinazione per la rabbia:

– Allergia in precedenti somministrazioni – Completare l’immunizzazione prima della partenza – Distanziare l’immunizzazione durante assunzione di clorochina e meflochina (questo non vale in caso di immunizzazione dopo esposizione; in questo caso la vaccinazione deve essere comunque fatta) – Reazioni da imunocomplessi in caso di richiami da 2 a 21 giorni dopo la somministrazione in circa il 6% dei casi.

Viaggiatori internazionali:

Tutti coloro che si recano in aree dove è possibile la presenza di animali rabidi o addirittura organizzano safari o battute di caccia, devono effettuare il ciclo vaccinale. E’ opportuno consigliare un kit preventivo, da utilizzare un caso di sospetto contagio, formato da una dose di immunoglobuline umane (1500 U.I. per un peso di 75 Kg.) e tre dosi di vaccino post-esposizione.

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LA DENGUE NEL MONDO al settembre 2023 (OMS)

Novembre 2023
Febbre da virus Dengue: casi in aumento in tutto il mondo. La migliore prevenzione è l’utilizzo del nuovo vaccino Qdenga. Da oggi tutti i viaggiatori possono considerare la pratica vaccinale nei confronti della malattia un “salvavita”. Richiedi una consulenza informativa o prenota la tua vaccinazione scrivendo a seg.cesmet@gmail.com o via whatsapp al 3466000899.

 

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INFO URGENTE PER CHI VIAGGIA:

EMERGENZA DENGUE CLICCA QUI
PRENOTA IL VACCINO PER LA DENGUE

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Per effettuare la vaccinazione occorre compilare un “modulo valutativo pre-vaccino” con notizie sanitarie, di eventuaale pregressa malattia dengue, e sulle destinazioni dei viaggi. (richiedi il modulo valutativo prima di effettuare la vaccinazione). Sarai seguito nei giorni dopo la vaccinazione da medici esperti per valutare la tua reattività al vaccino. Al Cesmet il vaccino Qdenga è somministrato dall’aprile 2023.

DENGUE: oltre 4,2 milioni di casi nel mondo nei primi 9 mesi del 2023 con oltre 3.000 decessi correlati alla dengue. 79 i paesi dove è stata segnalata la malattia. Questi i dati ufficiali della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
I paesi con la maggior incidenza di casi sono il Brasile, il Perù, il Bangladesh, la Bolivia, l’Argentina, il Messico, le Filippine, il Nicaragua, l’India e la Colombia. Nel 2023 picchi di malattia in molti paesi asiatici tra cui si evidenzia lo stato di Singapore ed anche i paesi mediorientali hanno segnalato casi di malattia come l’Arabia Saudita.

In Europa 74 casi autoctoni accertati al 2 ottobre 2023 in persone che non hanno viaggiato in aree endemiche: Italia (42 casi), Francia (31 casi) e Spagna (1 caso) – dati ufficiali.

Antille francesi, Martinica e Guadalupa, molte isole caraibiche, la stessa Cuba stanno registrando un aumento importante di casi ed anche di decessi per la malattia virale. Casi registrati anche nel 2023 nella Repubblica di Reunion e nella Guyana francese con un aumento stagionale di casi osservato nelle ultime settimane di settembre.
In Europa, in particolare nei paesi che si affacciano sul mediterraneo la trasmissione dalla zanzara Aedes Albopictus è stata favorita dalle temperature che per lunghi periodi non sono scese sotto i 25°C, facilitando la riproduzione del virus all’interno delle zanzare e quindi la capacità elevata di trasmissione. Possiamo affermare che diverse Arbovirosi sono divenute malattie stagionali nel Mediterraneo.

CASI DENGUE in Centro e Sud America e Caraibi

Oltre 3,5 milioni di casi, di cui 1,6 confermati, e oltre 1600 decessi segnalati nella regione delle Americhe al 2 ottobre 2023
(Indicatori di Dengue (collegamento con PAHO) . La regione ha segnalato epidemie significative dall’inizio del 2023 ( DATI OMS: Dengue – la regione delle Americhe). Secondo i dati riportati da PAHO – dati epidemie), fino a settembre 2023, la maggior parte dei casi nella regione sono stati segnalati dal Brasile e dal Perù. Il Perù ha vissuto una delle più grandi epidemie di dengue della sua storia. Attualemte secondo il Ministero della Salute del Perù i casi segnalati nel paese mostrano una tendenza alla diminuzione. Tutti e quattro i sierotipi del virus dengue (DENV 1, DENV 2, DENV 3 e DENV 4) circolano attualmente nelle Americhe. Di seguito per ogni nazione, da cliccare, puoi accedere ai dati della epidemia nel corso degli anni (dati uffuciali delle singole nazioni riportate da PAHO)
Un aumento di casi segnalato anche in Bolivia, Costa Rica, Ecuador, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Venezuela e Colombia.

 

CASI DENGUE in Asia

Le febbri virali da Dengue sono state segnalate nella maggior parte dei paesi asiatici. di seguito un elenco dei paesi che hanno pubblicato i dati ufficiali, attraverso documenti delle autorità sanitarie:

CASI DENGUE in Africa

Le febbri virali da Dengue sono state segnalate in diversi paesi africani: Di seguito un elenco, parziale, dei paesi che hanno pubblicato i dati ufficiali, attraverso documenti delle autorità sanitarie:

CASI DI DENGUE in AUSTRALIA

La maggior parte delle aree dell’Australia non hanno riportato casi di Febbri da Dengue per mancanza del vettore specifico, ossia la zanzara tipo Aedes. Focolai di malattia sono segnalati nel Queensland settentrionale ogni anno. La trasmissione avviene generalmente da viaggiatori o popolazione immigrata, portatrice sana del virus. La zanzara Aedes può quindi può trasmettere il virus della dengue ad altri soggetti.

 

CASI DI DENGUE in USA (leggi i dati del CDC)

Negli Stati Uniti la segnalazione di casi autoctoni (locali) della febbre virale di dengue è stata segnalata in Florida, Hawaii, Texas e Arizona.  Focolai di dengue si verificano occasionalmente negli Stati Uniti continentali, ovvero in 49 stati degli USAe sono riportati in viaggiatori che provengono da paesi endemici. .
La malattia da dengue è comune nei territori statunitensi delle Samoa Americane, di Porto Rico e delle Isole Vergini Americane e negli Stati liberamente associati, compresi gli Stati Federati di Micronesia, la Repubblica delle Isole Marshall e la Repubblica di Palau.
Poiché i tipi di zanzare che trasmettono il virus la dengue, Aedes Albopictus ed altri, sono comuni in molte aree degli Stati Uniti, la diffusione locale della dengue è possibile.

 

MALATTIA DA VIRUS DENGUE

La malattia da virus Dengue, nei 4 tipi, si sviluppa nelle persone che vivono, soggiornano o transitano  nella maggior parte dei paesi tropicali e subtropicali. Viaggiatori che provengono dalle aree del nord del mondo (Europa, Nord America, Asia settentrionale) possono contagiarsi con il virus attraverso le punture delle zanzare infette.
La prevenzione nei confronti di questa malattia avviene anzitutto attraverso misure di protezione personale nei confronti delle punture di zanzara, utilizzo di repellenti; il metodo di prevenzione più efficace oggi è l’utilizzo della vaccinazione contro la malattia Dengue. Vaccino recentemente messo in commercio in diversi paesi europei, Italia compresa (QDENGA della azienda TAKEDA) .

In Italia ed in Europa la trasmissione del virus dengue è legata all’importazione del virus da parte di viaggiatori “portatori sani del virus” attraverso vettori (insetti) che possono funzionare da riproduttore del virus quali  Aedes albopictus, oramai diffusa in gran parte dell’Europa, e Aedes Egypti presente soprattutto a Cipro, attorno al Mar Nero e nella regione di Madeira.

L’attuale probabilità che si verifichino eventi di trasmissione locale del virus dengue nelle aree in cui i vettori sono presenti è elevata, poiché le condizioni ambientali sono favorevoli all’attività dei vettori e alla replicazione del virus nei vettori. Nel 2023 sono stati segnalati casi di dengue acquisita localmente in Francia e in Italia. I focolai autoctoni di dengue in Europa si sono verificati tra giugno e novembre, periodo oramai favorevole alla trasmissione del virus.

 

 

 

 

 

 

LA DENGUE NEL MONDO al settembre 2023 (OMS) Leggi tutto »

Tutto sulla Dengue

FEBBRE VIRALE DA DENGUE  Per approfondire l’argomento leggi la scheda tecnica.

Il nuovo Vaccino QDENGA. Una protezione efficace per la malattia.    Richiedi di effettuare il vaccino prima possibile, per una copertura salvavita in corso di viaggio.

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, prenotare una visita o prendere un appuntamento per una vaccinazione, contattaci oppure scrivi a seg.cesmet@gmail.com; o lascia un messaggio al numero whatsapp 3466000899

Dove si trova il virus della Dengue?

Negli ultimi decenni la Dengue si è imposta come emergenza di sanità pubblica in una buona parte del globo. Attualmente è diffusa in tutto il Sud – Est Asiatico, nell’Asia sud – Occidentale, in Oceania ed in Estremo Oriente. E’ presente anche nell’Africa Sub – Sahariana, nell’America centrale ed in quella Sub – Tropicale, nei Caraibi. Si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale sia a rischio di questa malattia. Attualmente oltre 4 miliardi di persone vivono in 125 Paesi a rischio Dengue.
La diffusione della Dengue continua ad aumentare ed in molte regioni tropicali nel post pandemia del Covid-19 ha avuto un aumento anche del 500/700%. Numeri impressionanti, anche per l’incuria a cui è stato abbandonato l’ambiente dove si riproducono gli insetti.
L’Europa ed in particolare i paesi del bacino del mediterraneo, a causa dei cambiamenti climatici, per aumento di calore, umidità e piogge, ma anche per l’aumento di spostamento di merci e persone sono diventati paesi a rischio Dengue, dove già si presentano sporadici focolai autoctoni della malattia.

Tasso di notifica dei casi di malattia da virus dengue a tre mesi per 100.000 abitanti, agosto - ottobre 2023

Come diffonde la dengue?

Il vettore primario per questa malattia è una zanzara, l’Aedes albopictus ed aegypti, che si è diffusa in tutti i tropici e in zone urbane dove gli abitanti sono molto suscettibili all’infezione. Anche in Europa e nel Nord America, la zanzara di tipo Aedes si è diffusa nel territorio.  Il processo di urbanizzazione, che ha lasciato molta gente senza acqua, fognature e sistemi di recupero dei rifiuti, ha favorito la formazione di nuovi siti dove il vettore può insediarsi, velocizzando in questo modo l’espandersi dell’infezione. Anche il controllo costante e meccanico dell’epidemia non ha aiutato a fermare la sua avanzata. La porta di ingresso nell’organismo è la cute mediante la puntura delle zanzare.

Quali sono i sintomi?

La febbre da Dengue si presenta come una influenza con varie caratteristiche. Molto spesso i bambini la manifestano come una influenza con semplici reazioni cutanee. Gli adolescenti e gli adulti possono avere febbre più leggera, ma frequentemente la malattia si presenta con febbre alta, mal di testa, dolore agli occhi, dolore alle articolazioni e ai muscoli con reazioni cutanee.

La febbre persiste per 2-7 giorni e può raggiungere i 41° C seguita da  convulsioni febbrili e fenomeni emorragici. Se il paziente viene ricoverato, si può avere una diminuzione dei sintomi, ma se la malattia non viene curata, il paziente può subire uno shock (DSS) con pulsazioni rapide e lente, seguite da segni di collasso circolatorio che si presentano con pelle fredda ed ecchimosi.

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QDENGA: vaccinazione contro la Dengue presso il Cesmet

Dai primi mesi del 2023 è possibile effettuare la vaccinazione QDENGA, per la protezione dalla febbre virale DENGUE in diversi paesi europei. Anche in Italia il vaccino QDENGA, efficace e sicuro, approvato sia dall’FDA americana che dall’EMA in Europa, è reperibile.

Dove è possibile effettuare il vaccino per la dengue in Italia?

Dal mese di aprile 2023, presso il centro di vaccinazione internazionale del Cesmet, a Roma, è possibile effettuare il vaccino per la febbre virale da Dengue, nome commerciale QDENGA.

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Per prenotare la vaccinazione puoi:
– scrivere subito una mail di richiesta all’indirizzo seg.cesmet@gmail.com
– compilare la richiesta sul modulo “Contattaci”.
– scrivere un messaggio WhatsApp al numero +39 346 6000899.
Fornisci i tuoi dati personali, destinazione e data del viaggio, ed il numero di dosi richieste.
Visti i quantitativi ridotti di dosi attualmente a disposizione e l’elevata richiesta, inoltra velocemente la tua richiesta. Ti verranno fornite tutte le informazioni.  Le dosi di un ciclo vaccinale sono 2 a distanza di 3/6 mesi. La prima dose induce già buoni livelli di protezione.

Che cosa è la malattia da virus DENGUE? (clicca qui) 

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COVID-19, casi in aumento in tutto il mondo. L’Italia tra le nazioni più coinvolte. Si al vaccino.

COVID-19. Casi in aumento in tutto il mondo. Si alla vaccinazione agli ultra settantenni e ai malati cronici.

 

Pubblichiamo volentieri l’intervista effettuata al dr. Paolo Meo sul quotidiano online, politicanews.it  La giornalista Alessandra Broglia ha intervistato lo specialista, consulente per gli argomenti di medicina dei viaggi ed infettivologia dello stesso rotocalco online.
CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA

Il dr. Paolo Meo affronta in modo sintetico la questione dell’aumento dei casi di Covid in questo scorcio di fine estate.

Allarmismo ed Attenzione

Si sente in continuazione da parte di medici e istituzioni diverse la pressante raccomandazione, riguardo al Covid-19, di non “creare allarmismi”, di non fare terrorismo sull’argomento. Sono sempre stato contrario a questo linguaggio in ambiente sanitario. Se le argomentazioni sono gestite in modo corretto e scientifico, non possono costituire motivo di allarme o peggio di terrore. Al contrario mantenere alta l’attenzione sull’argomento, che è in continua evoluzione e modifica, vuol dire proteggere quelle categorie di persone che, per l’età o il loro stato di salute possono ancora subire danni dalla diffusione del virus. Non è questione di allarme ma di prudenza.
Dopo le molteplici campagne di vaccinazioni in tutto il mondo e le frequenti infezioni con il virus, nelle sue diverse varianti, gli organismi

ATTENZIONE E SENSIBILITA' AL PROBLEMA
ATTENZIONE E SENSIBILITA’ AL PROBLEMA

hanno imparato a rispondere e a difendersi dall’insorgenza di forme gravi della malattia, e quindi, in un certo senso, a convivere. Ma le nuovi varianti di SARS-CoV-2 continuano a diffondere, infettare, e a far male a chi non è in grado di rispondere con le proprie difese immunitarie.
Il ritorno nelle scuole, negli uffici, e alla vita quotidiana sta facilitando il diffondere del virus. E’ un dato di fatto. E lo vediamo giornalmente con l’aumento dei casi di settimana in settimana. Ma anche con un aumento di decessi e di ricoveri in chi non può rispondere alla presenza del virus. Ora la popolazione in generale è in grado di rispondere bene a questa diffusione del virus, ma tutti noi dobbiamo essere coscienti che il contatto stretto con anziani “deboli”, con portatori di malattie croniche, con individui con scarsa risposta del sistema difensivo, può creare problemi nella salute in queste persone. Questo è un dato di fatto. Quindi non è allarmismo ma è sicuramente attenzione da parte di tutti coloro che mantengono uno stato immunitario forte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Vaccino per la Dengue al CESMET di Roma – anche per cittadini stranieri

Il nuovo vaccino per la Dengue (QDENGA) proposto ai turisti di tutto il mondo che vengono a Roma.
La febbre virale Dengue è in aumento esponenziale in molti paesi asiatici e latino americani.
A Roma giungono, durante tutto l’anno, milioni di turisti da tutte le nazioni del mondo. Tanti turisti arrivano da paesi dove la Dengue è endemica e crea grossi problemi di salute. In molti di questi paesi il vaccino per la Dengue (QDENGA- per i 4 tipi del virus) non è ancora in commercio. Il dr. Paolo Meo, direttore del Cesmet Clinica del viaggiatore, propone ai viaggiatori che soggiornano a Roma per poche ore o qualche giorno, di prenotare presso il Centro di Vaccinazioni del Cesmet un colloquio informativo e l’effettuazione della vaccinazione. Il Cesmet può effettuare vaccini anche a persone non cittadini italiani. E’ possibile prenotare la vaccinazione concordando giorno e orario secondo le disponibilità della persona e del centro.
Quando prenoti il tuo viaggio per venire in Italia e conosci la data del tuo soggiorno a Roma, cogli l’occasione di prenotare giorno e orario del vaccino. Approfitta di questa occasione: goditi Roma e dedica 10 minuti del tuo tempo a fare un vaccino considerato salvavita contro la Dengue nel tuo paese. Dall’esperienza maturata in questi mesi non ci sono effetti collaterali nell’ effettuazione del vaccino contro la Dengue.
Clicca qui per avere informazioni sul vaccino e sui costi oppure scrivi un messaggio (WhatsApp o SMS) al numero +393466000899.

Info dalla scrivania del
Dr. Paolo Meo
Medico infettivologo
Direttore del Cesmet di Roma

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L’importanza di vaccinarsi per i viaggi internazionali

L’importanza dei vaccini per i viaggiatori internazionali

Viaggiare è una cosa emozionante, ma ogni viaggio ci può esporre a svariati rischi per la nostra salute. Quando vi preparate per un  viaggio, una delle prime cose da considerare è la prevenzione vaccinale. I vaccini ci aiutano a proteggerci dalle malattie che possono essere diffuse nei paesi meta del viaggio. Inoltre riducono fortemente il fenomeno del portatore sano, ossia eliminano il rischio di portare a casa i microbi causa di queste malattie al rientro dal viaggio. In questo articolo esploreremo l’importanza dei vaccini per i viaggiatori internazionali e quali vaccini potrebbero essere opportuni prima del viaggio.

Perché i vaccini sono fortemente raccomandati per i viaggiatori internazionali

Quando si viaggia nei diversi continenti, ci può essere il rischio di entrare in contatto con microrganismi di tutti i tipi, da virus e batteri e parassiti che non si trovano comunemente nel proprio Paese. I vaccini costituiscono uno stimolo al sistema immunitario e allertano e preparano l’organismo alla difesa. Sono fondamentali per i viaggiatori internazionali perché:

  1. Proteggono dall’attacco dei microbi e quindi riducono l’insorgenza di malattie infettive. I vaccini costituiscono la migliore difesa contro molte malattie infettive. Dalla febbre gialla, all’encefalite giapponese, dal colera  all’epatite A e B, dalla febbre tifoide alla rabbia. Vaccinandosi, in caso di contatto si riduce il rischio di contrarre le malattie, che possono essere gravi o addirittura mortali.
  2. Prevengono la diffusione delle malattie in territori vergini: i vaccini non proteggono solo voi ma anche chi vi sta intorno. Quando ci si vaccina, si riduce il rischio di diffondere la malattia ad altri, soprattutto se si viaggia in aree con bassi tassi di vaccinazione. Un esempio su tutti il vaccino per la febbre gialla. I paesi asiatici obbligano la vaccinazione e tutti coloro che vengono dell’Africa e dall’America Latina per impedire la trasmissione della malattia nei paesi dove non esiste.
  3. Possono essere richiesti per l’ingresso in alcuni paesi: l’obbligo richiesto è motivato non tanto dalla propria salvaguardia ma per impedire il diffondersi della malattia (come sopra). Molti paesi africani richiedono la prova della vaccinazione contro la febbre gialla. La mancata presentazione della prova può comportare il rifiuto all’ingresso o la quarantena.

Quali vaccini sono necessari per i viaggi internazionali?

L’indicazione ad effettuare alcune vaccinazioni per i viaggi internazionali dipende da svariati fattori, quali:

  1. La destinazione: i diversi paesi hanno requisiti vaccinali diversi a seconda del rischio di trasmissione di malattie in quella regione.
  2. Età e stato di salute: alcuni vaccini potrebbero non essere adatti a determinate fasce d’età o a persone con determinate condizioni sanitarie.
  3. L’itinerario: viaggiando in diversi paesi, potreste aver bisogno di vaccini aggiuntivi o diversi dettati dalle valutazioni di rischio biologico specifico di quelle regioni.

Questi alcuni dei vaccini di cui i viaggiatori internazionali potrebbero aver bisogno:

  • Epatite A: l’epatite A è un’infezione acuta virale che si diffonde attraverso cibo e acqua contaminati. Questo vaccino è consigliato a tutti i viaggiatori che si recano in paesi con scarsi standard igienici o sanitari.
  • Epatite B: l’epatite B è un’infezione virale che si diffonde attraverso il sangue e i fluidi corporei. Il vaccino è consigliato ai viaggiatori che possono entrare in contatto con sangue o fluidi corporei, ad esempio attraverso procedure mediche o contatti sessuali.
  • Febbre gialla: la febbre gialla è un’infezione virale trasmessa dalle zanzare. Questo vaccino è richiesto per l’ingresso in molti paesi africani e sudamericani ed è consigliato ai viaggiatori che visitano aree a rischio di trasmissione della febbre gialla.
  • Tifo: la febbre tifoide è un’infezione batterica che si diffonde attraverso cibo e acqua contaminati. Questo vaccino è consigliato ai viaggiatori che si recano in paesi con scarsi standard igienici e sanitari.
  • Poliomielite: la poliomielite è un’infezione virale che può causare paralisi. Questo vaccino è consigliato ai viaggiatori che si recano in paesi in cui la poliomielite è ancora endemica. Può essere coniugata al tetano, difterite e pertosse.
  • Meningococco: il meningococco è un’infezione batterica che può causare meningite. Questo vaccino è consigliato ai viaggiatori che si recano in aree ad alto rischio di malattia, come l’Africa subsahariana.

Domande frequenti:

 

Con quanto anticipo devo vaccinarmi prima del viaggio?

Si consiglia di vaccinarsi almeno 4-6 settimane prima del viaggio, per avere il tempo necessario affinché il vaccino faccia effetto. Ma in caso di necessità o urgenza anche pochi giorni prima del viaggio. Chiedi consiglio allo specialista.

Ci sono effetti collaterali con i vaccini?

Come tutti i farmaci, i vaccini possono avere effetti collaterali. La maggior parte degli effetti collaterali sono lievi e temporanei, come dolore nel punto di iniezione, febbre e mal di testa. Gli effetti collaterali gravi sono molto rari.

Posso vaccinarmi se sono incinta?

Alcuni vaccini sono sicuri durante la gravidanza, mentre altri non lo sono. Tra i vaccini sicuri e consigliati il trivalente (tetano, difterite, pertosse) e l’antinfluenzale.  Prima di vaccinarsi in caso di gravidanza, è bene parlarne con l’operatore sanitario.

Come prepararsi alle vaccinazioni

Ecco alcune regole da osservare per prepararsi alle vaccinazioni prima dei viaggi internazionali:

  1. Informarsi sulla destinazione: scoprite quali sono i vaccini richiesti o raccomandati per la vostra destinazione e fate una lista.
  2. Fissare un appuntamento con lo specialista di fiducia: discutete i vostri piani di viaggio con il vostro operatore sanitario e fatevi consigliare i vaccini di cui potreste aver bisogno.
  3. Vaccinarsi: assicuratevi di vaccinarvi almeno 4-6 settimane prima del viaggio, o in emergenza qualche giorno prima.
  4. Conservare un registro delle vaccinazioni: tenete un registro delle vostre vaccinazioni per dimostrarne l’avvenuta esecuzione, se richiesto per l’ingresso in alcuni paesi.
Conclusione

La profilassi vaccinale è una parte essenziale della preparazione ai viaggi internazionali. I vaccini proteggono dalle malattie infettive e ne impediscono la diffusione ad altri. Possono anche essere richiesti per l’ingresso in alcuni paesi. Prima del viaggio, documentatevi sulla destinazione, fissate un appuntamento con il vostro medico di fiducia e tra le altre pratiche richiedete quali vaccini sono opportuni. Queste misure contribuiscono a garantire un viaggio sano e sicuro.

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