Paolo Meo - MioDottore.it

Vaccinazioni

LA DENGUE NEL MONDO al settembre 2023 (OMS)

Novembre 2023
Febbre da virus Dengue: casi in aumento in tutto il mondo. La migliore prevenzione è l’utilizzo del nuovo vaccino Qdenga. Da oggi tutti i viaggiatori possono considerare la pratica vaccinale nei confronti della malattia un “salvavita”. Richiedi una consulenza informativa o prenota la tua vaccinazione scrivendo a seg.cesmet@gmail.com o via whatsapp al 3466000899.

 

———————————————————————————————————————————————————————

INFO URGENTE PER CHI VIAGGIA:

EMERGENZA DENGUE CLICCA QUI
PRENOTA IL VACCINO PER LA DENGUE

———————————————————————————————————————————————————————

 

Per effettuare la vaccinazione occorre compilare un “modulo valutativo pre-vaccino” con notizie sanitarie, di eventuaale pregressa malattia dengue, e sulle destinazioni dei viaggi. (richiedi il modulo valutativo prima di effettuare la vaccinazione). Sarai seguito nei giorni dopo la vaccinazione da medici esperti per valutare la tua reattività al vaccino. Al Cesmet il vaccino Qdenga è somministrato dall’aprile 2023.

DENGUE: oltre 4,2 milioni di casi nel mondo nei primi 9 mesi del 2023 con oltre 3.000 decessi correlati alla dengue. 79 i paesi dove è stata segnalata la malattia. Questi i dati ufficiali della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
I paesi con la maggior incidenza di casi sono il Brasile, il Perù, il Bangladesh, la Bolivia, l’Argentina, il Messico, le Filippine, il Nicaragua, l’India e la Colombia. Nel 2023 picchi di malattia in molti paesi asiatici tra cui si evidenzia lo stato di Singapore ed anche i paesi mediorientali hanno segnalato casi di malattia come l’Arabia Saudita.

In Europa 74 casi autoctoni accertati al 2 ottobre 2023 in persone che non hanno viaggiato in aree endemiche: Italia (42 casi), Francia (31 casi) e Spagna (1 caso) – dati ufficiali.

Antille francesi, Martinica e Guadalupa, molte isole caraibiche, la stessa Cuba stanno registrando un aumento importante di casi ed anche di decessi per la malattia virale. Casi registrati anche nel 2023 nella Repubblica di Reunion e nella Guyana francese con un aumento stagionale di casi osservato nelle ultime settimane di settembre.
In Europa, in particolare nei paesi che si affacciano sul mediterraneo la trasmissione dalla zanzara Aedes Albopictus è stata favorita dalle temperature che per lunghi periodi non sono scese sotto i 25°C, facilitando la riproduzione del virus all’interno delle zanzare e quindi la capacità elevata di trasmissione. Possiamo affermare che diverse Arbovirosi sono divenute malattie stagionali nel Mediterraneo.

CASI DENGUE in Centro e Sud America e Caraibi

Oltre 3,5 milioni di casi, di cui 1,6 confermati, e oltre 1600 decessi segnalati nella regione delle Americhe al 2 ottobre 2023
(Indicatori di Dengue (collegamento con PAHO) . La regione ha segnalato epidemie significative dall’inizio del 2023 ( DATI OMS: Dengue – la regione delle Americhe). Secondo i dati riportati da PAHO – dati epidemie), fino a settembre 2023, la maggior parte dei casi nella regione sono stati segnalati dal Brasile e dal Perù. Il Perù ha vissuto una delle più grandi epidemie di dengue della sua storia. Attualemte secondo il Ministero della Salute del Perù i casi segnalati nel paese mostrano una tendenza alla diminuzione. Tutti e quattro i sierotipi del virus dengue (DENV 1, DENV 2, DENV 3 e DENV 4) circolano attualmente nelle Americhe. Di seguito per ogni nazione, da cliccare, puoi accedere ai dati della epidemia nel corso degli anni (dati uffuciali delle singole nazioni riportate da PAHO)
Un aumento di casi segnalato anche in Bolivia, Costa Rica, Ecuador, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Venezuela e Colombia.

 

CASI DENGUE in Asia

Le febbri virali da Dengue sono state segnalate nella maggior parte dei paesi asiatici. di seguito un elenco dei paesi che hanno pubblicato i dati ufficiali, attraverso documenti delle autorità sanitarie:

CASI DENGUE in Africa

Le febbri virali da Dengue sono state segnalate in diversi paesi africani: Di seguito un elenco, parziale, dei paesi che hanno pubblicato i dati ufficiali, attraverso documenti delle autorità sanitarie:

CASI DI DENGUE in AUSTRALIA

La maggior parte delle aree dell’Australia non hanno riportato casi di Febbri da Dengue per mancanza del vettore specifico, ossia la zanzara tipo Aedes. Focolai di malattia sono segnalati nel Queensland settentrionale ogni anno. La trasmissione avviene generalmente da viaggiatori o popolazione immigrata, portatrice sana del virus. La zanzara Aedes può quindi può trasmettere il virus della dengue ad altri soggetti.

 

CASI DI DENGUE in USA (leggi i dati del CDC)

Negli Stati Uniti la segnalazione di casi autoctoni (locali) della febbre virale di dengue è stata segnalata in Florida, Hawaii, Texas e Arizona.  Focolai di dengue si verificano occasionalmente negli Stati Uniti continentali, ovvero in 49 stati degli USAe sono riportati in viaggiatori che provengono da paesi endemici. .
La malattia da dengue è comune nei territori statunitensi delle Samoa Americane, di Porto Rico e delle Isole Vergini Americane e negli Stati liberamente associati, compresi gli Stati Federati di Micronesia, la Repubblica delle Isole Marshall e la Repubblica di Palau.
Poiché i tipi di zanzare che trasmettono il virus la dengue, Aedes Albopictus ed altri, sono comuni in molte aree degli Stati Uniti, la diffusione locale della dengue è possibile.

 

MALATTIA DA VIRUS DENGUE

La malattia da virus Dengue, nei 4 tipi, si sviluppa nelle persone che vivono, soggiornano o transitano  nella maggior parte dei paesi tropicali e subtropicali. Viaggiatori che provengono dalle aree del nord del mondo (Europa, Nord America, Asia settentrionale) possono contagiarsi con il virus attraverso le punture delle zanzare infette.
La prevenzione nei confronti di questa malattia avviene anzitutto attraverso misure di protezione personale nei confronti delle punture di zanzara, utilizzo di repellenti; il metodo di prevenzione più efficace oggi è l’utilizzo della vaccinazione contro la malattia Dengue. Vaccino recentemente messo in commercio in diversi paesi europei, Italia compresa (QDENGA della azienda TAKEDA) .

In Italia ed in Europa la trasmissione del virus dengue è legata all’importazione del virus da parte di viaggiatori “portatori sani del virus” attraverso vettori (insetti) che possono funzionare da riproduttore del virus quali  Aedes albopictus, oramai diffusa in gran parte dell’Europa, e Aedes Egypti presente soprattutto a Cipro, attorno al Mar Nero e nella regione di Madeira.

L’attuale probabilità che si verifichino eventi di trasmissione locale del virus dengue nelle aree in cui i vettori sono presenti è elevata, poiché le condizioni ambientali sono favorevoli all’attività dei vettori e alla replicazione del virus nei vettori. Nel 2023 sono stati segnalati casi di dengue acquisita localmente in Francia e in Italia. I focolai autoctoni di dengue in Europa si sono verificati tra giugno e novembre, periodo oramai favorevole alla trasmissione del virus.

 

 

 

 

 

 

LA DENGUE NEL MONDO al settembre 2023 (OMS) Leggi tutto »

Tutto sulla Dengue

FEBBRE VIRALE DA DENGUE  Per approfondire l’argomento leggi la scheda tecnica.

Il nuovo Vaccino QDENGA. Una protezione efficace per la malattia.    Richiedi di effettuare il vaccino prima possibile, per una copertura salvavita in corso di viaggio.

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, prenotare una visita o prendere un appuntamento per una vaccinazione, contattaci oppure scrivi a seg.cesmet@gmail.com; o lascia un messaggio al numero whatsapp 3466000899

Dove si trova il virus della Dengue?

Negli ultimi decenni la Dengue si è imposta come emergenza di sanità pubblica in una buona parte del globo. Attualmente è diffusa in tutto il Sud – Est Asiatico, nell’Asia sud – Occidentale, in Oceania ed in Estremo Oriente. E’ presente anche nell’Africa Sub – Sahariana, nell’America centrale ed in quella Sub – Tropicale, nei Caraibi. Si stima che oltre il 50% della popolazione mondiale sia a rischio di questa malattia. Attualmente oltre 4 miliardi di persone vivono in 125 Paesi a rischio Dengue.
La diffusione della Dengue continua ad aumentare ed in molte regioni tropicali nel post pandemia del Covid-19 ha avuto un aumento anche del 500/700%. Numeri impressionanti, anche per l’incuria a cui è stato abbandonato l’ambiente dove si riproducono gli insetti.
L’Europa ed in particolare i paesi del bacino del mediterraneo, a causa dei cambiamenti climatici, per aumento di calore, umidità e piogge, ma anche per l’aumento di spostamento di merci e persone sono diventati paesi a rischio Dengue, dove già si presentano sporadici focolai autoctoni della malattia.

Tasso di notifica dei casi di malattia da virus dengue a tre mesi per 100.000 abitanti, agosto - ottobre 2023

Come diffonde la dengue?

Il vettore primario per questa malattia è una zanzara, l’Aedes albopictus ed aegypti, che si è diffusa in tutti i tropici e in zone urbane dove gli abitanti sono molto suscettibili all’infezione. Anche in Europa e nel Nord America, la zanzara di tipo Aedes si è diffusa nel territorio.  Il processo di urbanizzazione, che ha lasciato molta gente senza acqua, fognature e sistemi di recupero dei rifiuti, ha favorito la formazione di nuovi siti dove il vettore può insediarsi, velocizzando in questo modo l’espandersi dell’infezione. Anche il controllo costante e meccanico dell’epidemia non ha aiutato a fermare la sua avanzata. La porta di ingresso nell’organismo è la cute mediante la puntura delle zanzare.

Quali sono i sintomi?

La febbre da Dengue si presenta come una influenza con varie caratteristiche. Molto spesso i bambini la manifestano come una influenza con semplici reazioni cutanee. Gli adolescenti e gli adulti possono avere febbre più leggera, ma frequentemente la malattia si presenta con febbre alta, mal di testa, dolore agli occhi, dolore alle articolazioni e ai muscoli con reazioni cutanee.

La febbre persiste per 2-7 giorni e può raggiungere i 41° C seguita da  convulsioni febbrili e fenomeni emorragici. Se il paziente viene ricoverato, si può avere una diminuzione dei sintomi, ma se la malattia non viene curata, il paziente può subire uno shock (DSS) con pulsazioni rapide e lente, seguite da segni di collasso circolatorio che si presentano con pelle fredda ed ecchimosi.

Tutto sulla Dengue Leggi tutto »

QDENGA: vaccinazione contro la Dengue presso il Cesmet

Dai primi mesi del 2023 è possibile effettuare la vaccinazione QDENGA, per la protezione dalla febbre virale DENGUE in diversi paesi europei. Anche in Italia il vaccino QDENGA, efficace e sicuro, approvato sia dall’FDA americana che dall’EMA in Europa, è reperibile.

Dove è possibile effettuare il vaccino per la dengue in Italia?

Dal mese di aprile 2023, presso il centro di vaccinazione internazionale del Cesmet, a Roma, è possibile effettuare il vaccino per la febbre virale da Dengue, nome commerciale QDENGA.

PER INFORMAZIONI, CONSULENZE E PRENOTAZIONI CLICCA QUI E SCRIVI LA TUA RICHIESTA

Per prenotare la vaccinazione puoi:
– scrivere subito una mail di richiesta all’indirizzo seg.cesmet@gmail.com
– compilare la richiesta sul modulo “Contattaci”.
– scrivere un messaggio WhatsApp al numero +39 346 6000899.
Fornisci i tuoi dati personali, destinazione e data del viaggio, ed il numero di dosi richieste.
Visti i quantitativi ridotti di dosi attualmente a disposizione e l’elevata richiesta, inoltra velocemente la tua richiesta. Ti verranno fornite tutte le informazioni.  Le dosi di un ciclo vaccinale sono 2 a distanza di 3/6 mesi. La prima dose induce già buoni livelli di protezione.

Che cosa è la malattia da virus DENGUE? (clicca qui) 

QDENGA: vaccinazione contro la Dengue presso il Cesmet Leggi tutto »

COVID-19, casi in aumento in tutto il mondo. L’Italia tra le nazioni più coinvolte. Si al vaccino.

COVID-19. Casi in aumento in tutto il mondo. Si alla vaccinazione agli ultra settantenni e ai malati cronici.

 

Pubblichiamo volentieri l’intervista effettuata al dr. Paolo Meo sul quotidiano online, politicanews.it  La giornalista Alessandra Broglia ha intervistato lo specialista, consulente per gli argomenti di medicina dei viaggi ed infettivologia dello stesso rotocalco online.
CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA

Il dr. Paolo Meo affronta in modo sintetico la questione dell’aumento dei casi di Covid in questo scorcio di fine estate.

Allarmismo ed Attenzione

Si sente in continuazione da parte di medici e istituzioni diverse la pressante raccomandazione, riguardo al Covid-19, di non “creare allarmismi”, di non fare terrorismo sull’argomento. Sono sempre stato contrario a questo linguaggio in ambiente sanitario. Se le argomentazioni sono gestite in modo corretto e scientifico, non possono costituire motivo di allarme o peggio di terrore. Al contrario mantenere alta l’attenzione sull’argomento, che è in continua evoluzione e modifica, vuol dire proteggere quelle categorie di persone che, per l’età o il loro stato di salute possono ancora subire danni dalla diffusione del virus. Non è questione di allarme ma di prudenza.
Dopo le molteplici campagne di vaccinazioni in tutto il mondo e le frequenti infezioni con il virus, nelle sue diverse varianti, gli organismi

ATTENZIONE E SENSIBILITA' AL PROBLEMA
ATTENZIONE E SENSIBILITA’ AL PROBLEMA

hanno imparato a rispondere e a difendersi dall’insorgenza di forme gravi della malattia, e quindi, in un certo senso, a convivere. Ma le nuovi varianti di SARS-CoV-2 continuano a diffondere, infettare, e a far male a chi non è in grado di rispondere con le proprie difese immunitarie.
Il ritorno nelle scuole, negli uffici, e alla vita quotidiana sta facilitando il diffondere del virus. E’ un dato di fatto. E lo vediamo giornalmente con l’aumento dei casi di settimana in settimana. Ma anche con un aumento di decessi e di ricoveri in chi non può rispondere alla presenza del virus. Ora la popolazione in generale è in grado di rispondere bene a questa diffusione del virus, ma tutti noi dobbiamo essere coscienti che il contatto stretto con anziani “deboli”, con portatori di malattie croniche, con individui con scarsa risposta del sistema difensivo, può creare problemi nella salute in queste persone. Questo è un dato di fatto. Quindi non è allarmismo ma è sicuramente attenzione da parte di tutti coloro che mantengono uno stato immunitario forte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COVID-19, casi in aumento in tutto il mondo. L’Italia tra le nazioni più coinvolte. Si al vaccino. Leggi tutto »

Vaccino per la Dengue al CESMET di Roma – anche per cittadini stranieri

Il nuovo vaccino per la Dengue (QDENGA) proposto ai turisti di tutto il mondo che vengono a Roma.
La febbre virale Dengue è in aumento esponenziale in molti paesi asiatici e latino americani.
A Roma giungono, durante tutto l’anno, milioni di turisti da tutte le nazioni del mondo. Tanti turisti arrivano da paesi dove la Dengue è endemica e crea grossi problemi di salute. In molti di questi paesi il vaccino per la Dengue (QDENGA- per i 4 tipi del virus) non è ancora in commercio. Il dr. Paolo Meo, direttore del Cesmet Clinica del viaggiatore, propone ai viaggiatori che soggiornano a Roma per poche ore o qualche giorno, di prenotare presso il Centro di Vaccinazioni del Cesmet un colloquio informativo e l’effettuazione della vaccinazione. Il Cesmet può effettuare vaccini anche a persone non cittadini italiani. E’ possibile prenotare la vaccinazione concordando giorno e orario secondo le disponibilità della persona e del centro.
Quando prenoti il tuo viaggio per venire in Italia e conosci la data del tuo soggiorno a Roma, cogli l’occasione di prenotare giorno e orario del vaccino. Approfitta di questa occasione: goditi Roma e dedica 10 minuti del tuo tempo a fare un vaccino considerato salvavita contro la Dengue nel tuo paese. Dall’esperienza maturata in questi mesi non ci sono effetti collaterali nell’ effettuazione del vaccino contro la Dengue.
Clicca qui per avere informazioni sul vaccino e sui costi oppure scrivi un messaggio (WhatsApp o SMS) al numero +393466000899.

Info dalla scrivania del
Dr. Paolo Meo
Medico infettivologo
Direttore del Cesmet di Roma

Vaccino per la Dengue al CESMET di Roma – anche per cittadini stranieri Leggi tutto »

Cuba – 06 – Vaccinazioni

Quale vaccinazione è obbligatoria per Cuba  e come bisogna comportarsi?

FEBBRE GIALLA se…..  

Cuba è un paese in cui la febbre gialla non è presente, non esiste rischio di infettarsi ed ammalarsi, ma il governo cubano richiede la vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori provenienti da paesi endemici o infetti dalla malattia, come alcune parti dell’Africa e dell’America Latina.  Se provieni da uno di questi paesi o hai trascorso del tempo in una zona ad alto rischio di febbre gialla nelle sei settimane precedenti al tuo viaggio a Cuba, sei obbligato a presentare il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla all’arrivo in aeroporto. Devi effettuare la vaccinazione contro la febbre gialla prima del viaggio a Cuba.

 

Quali vaccinazioni sono consigliate per Cuba e come bisogna comportarsi?

Vaccinazioni consigliate:
devo fare la vaccinazione per la febbre gialla per Cuba?
 Il certificato di vaccinazione contro la Febbre Gialla se non per chi giunge da paesi endemici o infetti per la malattia. La vaccinazione non è consigliata ai viaggiatori provenienti dai paesi esenti dal virus. (Aggiornamento Marzo 2023)

Altre vaccinazioni consigliate:

E’ consigliata la vaccinazione per la DENGUE ?. 
Vista la presenza di focolai diffusi nel paese, in particolare nella stagione delle piogge,  è consigliato valutare la possibilità di effettuare il nuovo vaccino per la DENGUE. La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.
La profilassi principale consiste nella inoculazione del nuovo vaccino. Importante la valutazione del rischio ambientale e biologico,  e decidere per l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGA

Per informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE A

E’ consigliata la vaccinazione per FEBBRE TIFOIDEper saperne di più….

SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI    
E’ consigliata la vaccinazione per il colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo).

E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE B ? per saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

E’ consigliata la vaccinazione per MENINGITE MENINGOCOCCICA?
per saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
E’ consigliata la vaccinazione per TETANO?    per saperne di più…
E’ consigliata la vaccinazione per POLIOMIELITE?
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

Antirabbica : anche con la nuova indicazione delle due dosi, per chi affronta viaggi avventuroso e con il rischio di incontri con animali

VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.

Cuba – 06 – Vaccinazioni Leggi tutto »

L’importanza di vaccinarsi per i viaggi internazionali

L’importanza dei vaccini per i viaggiatori internazionali

Viaggiare è una cosa emozionante, ma ogni viaggio ci può esporre a svariati rischi per la nostra salute. Quando vi preparate per un  viaggio, una delle prime cose da considerare è la prevenzione vaccinale. I vaccini ci aiutano a proteggerci dalle malattie che possono essere diffuse nei paesi meta del viaggio. Inoltre riducono fortemente il fenomeno del portatore sano, ossia eliminano il rischio di portare a casa i microbi causa di queste malattie al rientro dal viaggio. In questo articolo esploreremo l’importanza dei vaccini per i viaggiatori internazionali e quali vaccini potrebbero essere opportuni prima del viaggio.

Perché i vaccini sono fortemente raccomandati per i viaggiatori internazionali

Quando si viaggia nei diversi continenti, ci può essere il rischio di entrare in contatto con microrganismi di tutti i tipi, da virus e batteri e parassiti che non si trovano comunemente nel proprio Paese. I vaccini costituiscono uno stimolo al sistema immunitario e allertano e preparano l’organismo alla difesa. Sono fondamentali per i viaggiatori internazionali perché:

  1. Proteggono dall’attacco dei microbi e quindi riducono l’insorgenza di malattie infettive. I vaccini costituiscono la migliore difesa contro molte malattie infettive. Dalla febbre gialla, all’encefalite giapponese, dal colera  all’epatite A e B, dalla febbre tifoide alla rabbia. Vaccinandosi, in caso di contatto si riduce il rischio di contrarre le malattie, che possono essere gravi o addirittura mortali.
  2. Prevengono la diffusione delle malattie in territori vergini: i vaccini non proteggono solo voi ma anche chi vi sta intorno. Quando ci si vaccina, si riduce il rischio di diffondere la malattia ad altri, soprattutto se si viaggia in aree con bassi tassi di vaccinazione. Un esempio su tutti il vaccino per la febbre gialla. I paesi asiatici obbligano la vaccinazione e tutti coloro che vengono dell’Africa e dall’America Latina per impedire la trasmissione della malattia nei paesi dove non esiste.
  3. Possono essere richiesti per l’ingresso in alcuni paesi: l’obbligo richiesto è motivato non tanto dalla propria salvaguardia ma per impedire il diffondersi della malattia (come sopra). Molti paesi africani richiedono la prova della vaccinazione contro la febbre gialla. La mancata presentazione della prova può comportare il rifiuto all’ingresso o la quarantena.

Quali vaccini sono necessari per i viaggi internazionali?

L’indicazione ad effettuare alcune vaccinazioni per i viaggi internazionali dipende da svariati fattori, quali:

  1. La destinazione: i diversi paesi hanno requisiti vaccinali diversi a seconda del rischio di trasmissione di malattie in quella regione.
  2. Età e stato di salute: alcuni vaccini potrebbero non essere adatti a determinate fasce d’età o a persone con determinate condizioni sanitarie.
  3. L’itinerario: viaggiando in diversi paesi, potreste aver bisogno di vaccini aggiuntivi o diversi dettati dalle valutazioni di rischio biologico specifico di quelle regioni.

Questi alcuni dei vaccini di cui i viaggiatori internazionali potrebbero aver bisogno:

  • Epatite A: l’epatite A è un’infezione acuta virale che si diffonde attraverso cibo e acqua contaminati. Questo vaccino è consigliato a tutti i viaggiatori che si recano in paesi con scarsi standard igienici o sanitari.
  • Epatite B: l’epatite B è un’infezione virale che si diffonde attraverso il sangue e i fluidi corporei. Il vaccino è consigliato ai viaggiatori che possono entrare in contatto con sangue o fluidi corporei, ad esempio attraverso procedure mediche o contatti sessuali.
  • Febbre gialla: la febbre gialla è un’infezione virale trasmessa dalle zanzare. Questo vaccino è richiesto per l’ingresso in molti paesi africani e sudamericani ed è consigliato ai viaggiatori che visitano aree a rischio di trasmissione della febbre gialla.
  • Tifo: la febbre tifoide è un’infezione batterica che si diffonde attraverso cibo e acqua contaminati. Questo vaccino è consigliato ai viaggiatori che si recano in paesi con scarsi standard igienici e sanitari.
  • Poliomielite: la poliomielite è un’infezione virale che può causare paralisi. Questo vaccino è consigliato ai viaggiatori che si recano in paesi in cui la poliomielite è ancora endemica. Può essere coniugata al tetano, difterite e pertosse.
  • Meningococco: il meningococco è un’infezione batterica che può causare meningite. Questo vaccino è consigliato ai viaggiatori che si recano in aree ad alto rischio di malattia, come l’Africa subsahariana.

Domande frequenti:

 

Con quanto anticipo devo vaccinarmi prima del viaggio?

Si consiglia di vaccinarsi almeno 4-6 settimane prima del viaggio, per avere il tempo necessario affinché il vaccino faccia effetto. Ma in caso di necessità o urgenza anche pochi giorni prima del viaggio. Chiedi consiglio allo specialista.

Ci sono effetti collaterali con i vaccini?

Come tutti i farmaci, i vaccini possono avere effetti collaterali. La maggior parte degli effetti collaterali sono lievi e temporanei, come dolore nel punto di iniezione, febbre e mal di testa. Gli effetti collaterali gravi sono molto rari.

Posso vaccinarmi se sono incinta?

Alcuni vaccini sono sicuri durante la gravidanza, mentre altri non lo sono. Tra i vaccini sicuri e consigliati il trivalente (tetano, difterite, pertosse) e l’antinfluenzale.  Prima di vaccinarsi in caso di gravidanza, è bene parlarne con l’operatore sanitario.

Come prepararsi alle vaccinazioni

Ecco alcune regole da osservare per prepararsi alle vaccinazioni prima dei viaggi internazionali:

  1. Informarsi sulla destinazione: scoprite quali sono i vaccini richiesti o raccomandati per la vostra destinazione e fate una lista.
  2. Fissare un appuntamento con lo specialista di fiducia: discutete i vostri piani di viaggio con il vostro operatore sanitario e fatevi consigliare i vaccini di cui potreste aver bisogno.
  3. Vaccinarsi: assicuratevi di vaccinarvi almeno 4-6 settimane prima del viaggio, o in emergenza qualche giorno prima.
  4. Conservare un registro delle vaccinazioni: tenete un registro delle vostre vaccinazioni per dimostrarne l’avvenuta esecuzione, se richiesto per l’ingresso in alcuni paesi.
Conclusione

La profilassi vaccinale è una parte essenziale della preparazione ai viaggi internazionali. I vaccini proteggono dalle malattie infettive e ne impediscono la diffusione ad altri. Possono anche essere richiesti per l’ingresso in alcuni paesi. Prima del viaggio, documentatevi sulla destinazione, fissate un appuntamento con il vostro medico di fiducia e tra le altre pratiche richiedete quali vaccini sono opportuni. Queste misure contribuiscono a garantire un viaggio sano e sicuro.

L’importanza di vaccinarsi per i viaggi internazionali Leggi tutto »

Nuovo vaccino pediatrico contro la malaria approvato in Ghana

GHANA APRILE 2023: approvato il nuovo vaccino contro la malaria

 

vaccino antimalarico efficace
vaccino antimalarico efficace

dove è distribuito il nuovo vaccino per la malaria?

L’Africa anticipa i tempi per il vaccino contro la malaria per i bambini più piccoli. Il primo passo lo ha fatto il Ghana annunciando di avere dato il via libera a R-21/Matrix-M, il secondo vaccino disponibile contro la malaria per i bambini. Il primo vaccino prodotto era stato RTS-S/AS01,approvato nel 2021, ma con scarsa efficacia e successo.
R-21/Matrix-M, vaccino contro la malaria per i bambini tra i 5 mesi ed i 3 anni, è stato messo a punto da ricercatori del Regno Unito utilizzando la tecnologia di Novavax, la casa farmaceutica che produce un vaccino contro il coronavirus ed è il primo vaccino a superare la soglia del 75 per cento di efficacia prevista dall’OMS.

 

plasmodio della malaria
  plasmodio della malaria

Cosa è R-21/Matrix-M e a chi e come si somministra?
R-21 è il vaccino contro la malaria, Matrix-M è l’adiuvante a base di saponina che migliora la risposta del sistema immunitario, rendendola più efficace e prolungata nel tempo.
Come detto e sottolineato il nuovo vaccino è stato approvato per l’uso nei bambini di età compresa tra 5 mesi ed i 3 anni di età. La fascia di popolazione a più alto rischio di morte per malaria. La somministrazione prevede una serie di tre dosi con una quarta dose a distanza di un anno. Dopo questa somministrazione il vaccino ha mantenuto un’elevata protezione contro la malattia, raggiungendo e superando l’obiettivo fissato dall’Oms, posto a un’efficacia del 75 per cento.

Quale caratteristiche per l’efficacia e la sicurezza di R21/Matrix-M? 
il vaccino mostra alti livelli di efficacia e un buon profilo di sicurezza. Gli studi sono stati condotti nel Regno Unito, in Thailandia e in diversi paesi africani, tra cui uno studio di fase III in Burkina Faso, Kenya, Mali e Tanzania che ha coinvolto 4.800 bambini. Quindi prima del via libera dell’Oms al nuovo vaccino R21/Matrix-M il Ghana, primo tra tutti, ha approvato, dopo 30 anni di ricerca sui vaccini contro la malaria, l’utilizzo del vaccino contro la malaria per i piccoli bambini, ad alta efficacia che può essere prodotto su larga scala a un costo modesto, ipotizzati 3 dollari a dose.
Questo vaccino potrà essere distribuito rapidamente ai paesi che più ne hanno bisogno. Il Serum Institute, la casa produttrice indiana, ha infatti assicurato di poter distribuire oltre 200 milioni di dosi all’anno. Si punta anche ad accordi con aziende locali per una futura produzione direttamente in Ghana e in altri paesi africani.

Perchè è utile questo vaccino in Africa?

Ricordiamo che l’approvazione di questo nuovo vaccino segna una svolta nella lotta contro la malaria. Questa malattia ha ucciso oltre seicentomila persone nel 2021, soprattutto in Africa, con numeri in aumento nel 2022. Nell’area Sub Sahariana si concentrano i numeri più elevati. Quattro paesi contano poco più della metà di tutti i decessi: Nigeria (31%), Repubblica Democratica del Congo (13%), Niger (4%) e Repubblica Unita di Tanzania (4%).

ricercatori ad Oxford
ricercatori ad Oxford

Uno studio sull’efficacia e l’immunogenicità del vaccino R21/Matrix-M contro la malaria (CLICCA)

Nuovo vaccino pediatrico contro la malaria approvato in Ghana Leggi tutto »

Chi deve vaccinarsi per la Febbre Gialla

Aggiornamento:  Giugno 2024
                                                                                                                             Prenota qui la tua vaccinazione per la Febbre Gialla

La vaccinazione contro la Febbre Gialla  o Vaccino Antiamarillico – SCHEDA VACCINAZIONE, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera. Questa evenienza si verifica indipendentemente dalla presenza di casi manifesti o focolai epidemici della malattia, ma è una disposizione internazionale voluta per evitare il diffondersi della malattia quando nel Paese è comunque presente l’insetto vettore (Aedes aegypti) L‘esempio sono i paesi asiatici dove è assente il virus ma è presente il vettore, cioè la zanzara. Ricordiamo che Febbre Gialla è una antropo-zoonosi, ossia malattia animale – scimmie e marsupiali, che può essere trasmessa all’uomo attraverso la

aedes aegypti
aedes aegypti

puntura della zanzara del tipo Aedes.
Per questo motivo la vaccinazione, in alcuni casi, viene resa obbligatoria ed in ogni caso è caldamente consigliata, in quei paesi dove il virus è presente in serbatoi animali ed in presenza del vettore. E’ necessario, prima di partire per un paese considerato a rischio, valutare i luoghi e le attività nei luoghi di soggiorno ed informarsi sul Regolamento Internazionale adottato in merito. Indipendentemente dalla obbligatorietà è bene, comunque,  verificare con gli esperti dove esiste un rischio reale di infezione e dove è probabile la presenza di animali serbatoio infetti (valutazione di rischio). Questo per stabilire i casi nei quali è consigliato effettuare la vaccinazione prima di partire. Attualmente le aree a rischio di trasmissione sono situate in America Centrale e Meridionale, nonché in molti paesi dell’Africa. In Asia non è segnalata la presenza di questo virus

La vaccinazione per la Febbre Gialla deve essere somministrata a :
persone in viaggio o che vivono in un’area in cui è presente la febbre gialla (zone infette o zone endemiche). Anche presenza di animali serbatoio del virus;  (Le ultime epidemie in Angola ed in Brasile, con migliaia di decessi, hanno avuto origine dai focolai animali, e si sono diffuse in una popolazione non efficacemente immunizzata.)
persone in viaggio verso un qualsiasi paese che richiede un Certificato Internazionale di Vaccinazione per l’ingresso. Questo certificato può essere richiesto anche in base ai paesi visitati in precedenza;
operatori di laboratorio che possono manipolare materiali infetti;

Prima di inoculare lo ®Stamaril è opportuno che il medico effettui una valutazione del rischio malattia nell’area meta del viaggia per determinare l’opportunità di effettuare il vaccino. La valutazione va eseguita non solo in base alla presenza di casi denunciati (“paesi infetti” – quanti casi sono misconosciuti negli infiniti territori africani o nelle foreste del centro e latino America), ma anche sulla valutazione della presenza nell’area di animali serbatoio, portatori sani del virus).

va eseguita la vaccinazione per la febbre gialla nei soggetti di età superiore ai 65 anni?
la decisione va presa sempre valutando i reali rischi malattia in loco. Il vaccino in questa fascia di età ha una bassissima possibilità di sviluppare rare reazioni al vaccino (che comprendono reazioni infiammatorie neurologiche e sistemiche.) Oltre i 70 anni la vaccinazione va eseguita solamente in aree con rischio reale di infezione.

– va eseguita la vaccinazione per la febbre gialla nei bambini sotto i 9 mesi di età?
nei bambini di età compresa tra i 6 e i 9 mesi lo ®Stamaril  va somministrato solo in situazioni di grave rischio epidemiologico; prima dei 6 mesi è opportuno non somministrare il vaccino. In questo intervallo di età (6-9 mesi) il vaccino va somministrato solo per ben riconosciuto rischio di infezione con il virus attivo nei paesi in cui il viaggiatore si reca.

In altri casi:

nei soggetti portatori del virus dell’HIV (infezione asintomatica), va somministrato solo in caso di una valutazione del reale rischio infezione in loco;
-nei soggetti con disordini della coagulazione, come emofilia o bassi livelli di piastrine, o in chi assume farmaci anticoagulanti del sangue lo ®Stamaril, sarà somministrato per via sottocutanea e non per via intramuscolare.
nei soggetti con reazioni allergiche al lattice occorre fare attenzione poiché Il cappuccio copriago della siringa preriempita contiene un derivato di lattice di gomma naturale che può causare una reazione allergica in chi si vaccina.

nei soggetti con reazioni allergiche alle proteine dell’uovo la somministrazione del vaccino va evitata ed il medico deve rilasciare un certificato di esenzione alla vaccinazione.

Come con tutti i vaccini lo ®Stamaril potrebbe non proteggere completamente tutte le persone vaccinate.

La vaccinazione per essere valida e riconosciuta deve essere effettuata presso un “Centro di Vaccinazioni Autorizzato”. Deve essere eseguita da un professionista sanitario qualificato che rilascia un “Certificato Internazionale di Vaccinazione”.  La validità del certificato parte dal decimo giorno successivo alla somministrazione della prima dose di vaccino. In caso di richiamo la validità è contemporanea all’effettuazione del vaccino.

La vaccinazione, fino a prova contraria (non esiste il 100% in medicina), è

  • priva di rischi;
  • raramente produce un rialzo febbrile a distanza di 24 ore al massimo, facilmente controllabile con antipiretici;
  • E’ sconsigliata ai soggetti allergici alle proteine delle uova;
  • Può essere somministrata ad iniziare dall’età di 6 mesi, nei casi di reale rischio. Indicata dai 9 mesi di età;
  • Utilizzo in gravidanza: sconsigliato.

Periodo di attività del virus vivo attenuato una volta iniettato con il vaccino

Durante le prime 48/72 ore, il virus vivo attenuato, comunque innocuo per l’organismo, si riproduce ed attiva il sistema difensivo simulando la malattia. Viene attivata la parte cellulare immunologica (linfociti e monociti) ed in seguito, dal 6° giorno, vengono formati anticorpi anti virus (neutralizzanti il virus). Il massimo della produzione anticorpale avviene generalmente al 7° giorno con la stabilizzazione dal decimo giorno in avanti.  Questo dato smentisce la leggenda metropolitana che vuole l’azione nociva del “virus vivo attenuato” presente nel vaccino, (ma quale azione nociva nei soggetti sani?) attiva per 3 o addirittura 6 mesi (non si può concepire  per questo periodo di tempo). Si ribadisce che già dopo 2/3 giorni il virus viene neutralizzato dalla risposte immune che raggiunge il suo massimo nella risposta cellulare già al settimo giorno. La sua azione quindi sul prodotto del concepimento è praticamente inesistente. Quindi a tutte le donne che ritengono di poter rimanere incinte nell’immediato futuro, dopo la vaccinazione, è possibile vaccinarsi senza problema.

Per conoscere la malattia consulta la nostra scheda malattia sulla Febbre Gialla.

Per conoscere le caratteristiche della vaccinazione visita la nostra scheda vaccinazione sulla Febbre Gialla

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, contattaci via e-mail oppure  telefona al numero  06/39030481 o via whatsapp 3466000899

 

Chi deve vaccinarsi per la Febbre Gialla Leggi tutto »

Vaccino antinfluenzale. Come, chi e perché?

 

Vaccino antinfluenzale, vaccino pneumococco e “pacchetto vaccini prevenzione malattie respiratorie invernali”
“per prenotare la vaccinazione clicca qui”

Ti aspetto presso il “Centro di vaccinazioni Cesmet Clinica del viaggiatore” per effettuare la vaccinazione antinfluenzale e fornirti ulteriori consigli sulla situazione riguardante la stagione autunno – invernale 2022/23. (dr. Paolo Meo).
Se hai necessità puoi prenotare anche il vaccino per il pneumococco (protezione polmonite batterica). Presso il centro viene proposto un “pacchetto vaccini per la prevenzione malattie respiratorie invernali”.

Per capire la necessità di vaccinarsi quest’anno contro l’influenza (che cosa è l’influenza – clicca qui), è necessario considerare l’aumento dei casi di Covid-19, tra settembre ed ottobre 2022, e il contemporaneo arrivo in Europa del virus influenzale con i primi casi già registrati da qualche settimana in Gran Bretagna, Germania ed altri paesi. E’ importante che tu eviti il rischio di co-infezioni (ossia le infezioni contemporanee di Covid-19, di influenza e pneumococco) che possono causare forme respiratorie aggressive. Il mio consiglio è quello di anticipare la vaccinazione antinfluenzale, fin da metà del mese di ottobre. Ritengo importante quest’anno decidere di vaccinarsi contro l’influenza, causata da quel virus specifico che può confondersi con il Covid-19, che può aggravare lo stato di salute se co-agisce negativamente con questo virus e con il pneumococco.
Anche OMS che il Ministero della Salute italiano raccomandano la vaccinazione antinfluenzale a tutti, proprio per impedire la co-infezione tra virus influenzale e Covid-19. Come per il Covid-19 anche la vaccinazione per “l’influenza” ha l’obiettivo di prevenire le forme gravi e complicate della malattia e contribuire a ridurre la mortalità nei gruppi ad aumentato rischio di malattia grave. Cerca di capire se anche tu fai parte di uno dei gruppi segnalati per prendere la tua decisione.
Il vaccino antinfluenzale è consigliato per:

  • persone di età pari o superiore a 65 anni;
  • bambini nella fascia di età tra i 6 mesi ed i 6 anni;
  • genitori dei bimbi 0 – 6 mesi, e persone a contatto, per evitare la diffusione del virus;
  • donne in gravidanza o nel periodo “postpartum”;
  • tutto il personale sanitario che opera in strutture a contatto con malati;
  • anziani e personale di RSA;
  • tutte le persone dai 6 mesi ai 65 anni di età affette da “malattie croniche” che, a contatto con il virus influenzale, possono peggiorare i sintomi della loro malattia;
    • malattie croniche dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO);
    • malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite, e stati ipertensivi importanti;
    • diabete mellito e altre malattie metaboliche (incluse le persone obese)
    • insufficienza renale/surrenale cronica;
    • malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
    • tumori e in corso di trattamento chemioterapico;
    • malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
    • malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali (Chron e altro);
    • patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
    • patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
    • epatopatie croniche;
  • individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
  • familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze.

 

 addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:

  • medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali;
  • forze di polizia;
  • vigili del fuoco.

personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:

  • allevatori
  • addetti all’attività di allevamento
  • addetti al trasporto di animali vivi
  • macellatori e vaccinatori
  • veterinari pubblici e libero-professionisti

 

Questi i vaccini raccomandati da OMS nella stagione influenzale dell’emisfero settentrionale 2022-2023.

Vaccini a base di uova (quadrivalenti):

  • un virus simile a A/Victoria/2570/2019 (H1N1)pdm09;
  • un virus simile ad A/Darwin/9/2021 (H3N2);
  • un virus simile a B/Austria/1359417/2021 (B/Victoria lineage);
  • un virus simile a B/Phuket/3073/2013 (linea B/Yamagata).

Vaccini basati su colture cellulari o ricombinanti (quadrivalenti):

  • un virus simile a A/Wisconsin/588/2019 (H1N1)pdm09;
  • un virus simile ad A/Darwin/6/2021 (H3N2);
  • un virus simile a B/Austria/1359417/2021 (B/Victoria lineage); e
  • un virus simile a B/Phuket/3073/2013 (linea B/Yamagata).

Per approfondire l’argomento consulta il documento completo pubblicato dall’OMS il 25 febbraio 2022 “Recommended composition of influenza virus vaccines for use in the 2022-2023 northern hemisphere influenza season”.

Per domande o questioni tecniche scrivi il tuo quesito a seg.cesmet@gmail.com, indirizzato al dr. Paolo Meo

Vaccino antinfluenzale. Come, chi e perché? Leggi tutto »

Vaccini disponibili

Sono disponibili presso Cesmet Clinica del viaggiatore i vaccini per viaggi internazionali:

 

FEBBRE GIALLA: info e consigli – effettuazione vaccino – certificazione – DECRETO 9 luglio 2021 Centri autorizzati a praticare la vaccinazione contro la febbre gialla ed al rilascio del relativo certificato – 2021 (21A04930) (GU Serie Generale n.195 del 16-08-2021)

– COLERA – diarrea viaggiatore: info e consigli – effettuazione prima dose e certificazione / effettuazione seconda                                      dose e certificazione. 

– RABBIA – servizio controllo rischi malattia – effettuazione ciclo preventivo pre esposizione / effettuazione ciclo post                           esposizione

– ENCEFALITE GIAPPONESE: info, valutazione rischi in viaggio e consigli – effettuazione dosi e certificazioni;

– ENCEFALITE DA ZECCHE: info, valutazione rischi in viaggio e consigli – effettuazione dosi e certificazioni; 

Tetano -difterite – polio ( senza pertosse ): da prenotare.


Info e prenotazioni
clicca qui  lascia i tuoi dati e le tue richieste sarai contattato.

Il “Servizio di Vaccinazioni Internazionali Cesmet” offre alle categorie di persone che hanno bisogno di vaccinarsi:

  • viaggiatori internazionali;
  • lavoratori a rischio biologico;
  • donne in età fertile e gravidanza;
  • bambini e personale scolastico;
  • giovani in partenza per l’estero

le seguenti vaccinazioni, suddivise per causa di trasmissione:

  • Protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati:
  • Epatite A
  • Febbre tifoide ( vaccino orale – vaccino iniettivo per le aree a rischio antigene Vi di virulenza)
  • Anticolerica / diarrea del viaggiatore  (orale)

 

  • Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione;
  • Tetano (anche in forma coniugata con Difterite / Poliomielite, Difterite e Pertosse / Difterite e Polio);
  • Poliomielite (anche in forma coniugata con Tetano, Difterite e Pertosse / Tetano e Difterite);

 

  • Protezione da contatto con sangue infetto da ferri medicazione, siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue;
  • Epatite B (adulti, bambini);

 

  • Protezione da infezioni trasmesse per via sessuale:
  • (oltre ad Epatite B)
  • Papilloma Virus ( 2-4-9 tipi oncogeni);

 

  • Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati;
  • Meningite ceppo A,C,W125,Y (tetravalente);
  • Meningite ceppo B;
  • Meningite ceppo C;
  • Pneumococco, (polmoniti e meningiti);
  • Morbillo, Parotite, Rosolia e Varicella;
  • Influenza;

 

  • Protezione da infezioni trasmesse da morso di animale:
  • Antirabbica; (pre-esposizione [3 dosi] – post esposizione [5 dosi]

 

  • Protezione da infezioni trasmesse da insetti vettore (zanzare e zecche) :
  • Febbre Gialla ( 1 dose; validità 10 anni)
  • Encefalite Giapponese (due dosi; n richiamo dopo 2 anni)
  • Encefalite da zecche (tre dosi ogni 2 mesi o diverso protocollo anche accorciato)

 

Sono inoltre disponibili le vaccinazioni per le seguenti categorie:

  • vaccinazioni pediatriche (neonati dal primo ciclo, a bambini fino ai 12 anni) certificazioni da allegare al libretto vaccinale:
    • Esavalente (tetano, difterite, poliomielite, pertosse, epatite B, haemophilus B);
    • Rota virus (orale);
    • Pneumococco 13;
    • Meningite tipo C o ACW125Y;
    • Meningite tipo B;
    • Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella
    • Tetravalente (tet, dift, pert, polio) o trivalente (tet, dift, pert);
    • Influenza (da 6 mesi a 3 anni)

 

  • vaccinazioni DONNE IN GRAVIDANZA:
    • pertosse – trivalente (tetano, difterite, pertosse)  tra la 28a e la 32a settimana;
    • influenza (da ottobre a febbraio annuale)

 

  • vaccinazioni DONNE IN ETA’ FERTILE:
    • HPV (anti papilloma);
    • Morbillo, parotite, rosolia, varicella;
    • pertosse – trivalente (tet, dift, pert);
    • influenza (tra ottobre e febbraio annuale);
    • herpes zoster adulti; post menopausa;

 

 

Vaccini disponibili Leggi tutto »

MOSQUIRIX un vaccino contro la malaria

 

7 ottobre 2021:  MOSQUIRIX – il primo vaccino pediatrico contro il plasmodio della malaria. (le news dal Cesmet – clinica del viaggiatore)

 

per info sulla malaria clicca qui


Il primo vaccino per la “malaria pediatrica” è in commercio con il nome MOSQUIRIX, sviluppato dalla ricerca della società farmaceutica GlaxoSmithKline (GSK). E’ stato eseguito dall’inizio dell’anno 2019 uno studio pilota ed il vaccino
 è stato somministrato a più di 800.000 bambini in Ghana, Kenia e Malawi in Africa. La maggior parte dei possibili vaccini sviluppati negli ultimi 20 anni contro la malaria non

MOSQUIRIX il primo vaccino contro la malaria
 MOSQUIRIX il primo vaccino contro la malaria

sono riusciti a controllare la malattia. Ma questo ultimo vaccino, solo pediatrico, sembra aver superato le diverse fasi di sperimentazione.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ed in particolare il direttore generale dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel corso di una importante conferenza stampa, ha raccomandato l’uso del primo vaccino contro la malaria, in particolare nei paesi di maggior incidenza della malattia.
I primi risultati degli studi eseguiti mostrano un’efficacia limitata del vaccino che si aggira intorno al 40% del totale dei casi di malaria. Ed una efficacia di circa il 30% nel prevenire casi di malaria grave, cerebrale. Lo studio condotto dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine (LSHTM) ha indicato che la somministrazione su pazienti pediatrici, tra 0-5 anni, contestuale di vaccino RTS-S (MOSQUIRIZ) e di farmaci antimalarici a base di derivati di “artemisia annua” si registra una riduzione di oltre il 70% dei ricoveri ospedalieri o dei decessi.
Occorre ora iniziare campagne di somministrazione di migliaia di dosi del vaccino, a livello territoriale periferico, in particolare nei paesi a maggior incidenza di malaria. La maggior parte dei casi pediatrici e oltre la metà dei morti per malaria si contano in 6 paesi dell’Africa Sub Sahariana. Nigeria, con il 25% dei casi, Congo, Tanzania, Burkina Faso, Mozambico e Niger. Degli oltre duecentocinquatamilioni di casi, ufficiali, con circa 500.000 decessi La metà viene dai paesi sopracitati. Il numero dei casi e delle vittime, in circa 15 anni si è più che dimezzato con il controllo e le bonifiche ambientali, e con l’uso delle zanzariere trattate.
Il professor Sir Brian Greenwood dell’LSHTM ha dichiarato che: “Il vaccino RTS-S contro il Plasmodium Falciparum non fornisce una protezione completa e l’efficacia è piuttosto ridotta, ma questa conquista scientifica dimostra il nuovo impulso e la visione della comunità sanitaria globale di trovare vie nuove da seguire nel prevenire la malattia. Come parte di un approccio più completo ha un grande potenziale per ridurre la morte e le malattie nelle aree ad alta incidenza, specialmente se la vaccinazione è combinata con altri interventi come la chemioprevenzione stagionale della malaria, con farmaci appropriati, le zanzariere, ed il controllo ambientale.
Il vaccino RTS,S/AS01 contribuirà a proteggere i bambini nelle aree del mondo più a rischio, ma dovrà essere accompagnato da una serie di attenzione e pratiche preventive. La stessa attenzione da porre pre altri vaccini come per esempi quelli attuali per il SARS-CoV-2. Il vaccino si somministra in 4 dosi a partire dai 5 mesi di età.

MOSQUIRIX un vaccino contro la malaria Leggi tutto »

error: Il contenuto di questo sito è protetto!
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e