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Ecuador – 03 -Clima, meteo e salute

Ecuador – 03 -Clima, meteo e salute

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  • Previsioni Meteo
  • Clima dell’Ecuador: Un mosaico di microcosmi in trasformazioneL’Ecuador, stretto tra le correnti del Pacifico, le vette andine e l’Amazzonia, rappresenta un laboratorio climatico unico
    al mondo. Qui, dove l’equatore incontra la Cordigliera delle Ande, si gioca una partita complessa tra stagionalità tradizionali e mutamenti globali. Le temperature medie sono aumentate di 1.2°C dal 1979, mentre i ghiacciai del vulcano Antisana si ritirano al ritmo del 2.3% annuo, segnali di un’alterazione profonda che ridefinisce ecosistemi e patologie.
  • In questo crogiolo biogeografico, le zanzare del genere *Aedes* ampliano il loro raggio d’azione, trasformando la dengue da malattia endemica a emergenza sanitaria stagionale.

Danza delle stagioni: un equilibrio spezzato
Il Ritmo Originario delle stagioni:
Estate
Inverno Equatoriale
Nelle pianure costiere, il respiro climatico si articola in due fasi distinte:
l'”inverno” umido (da dicembre a maggio)
l'”estate” secca (giugno-novembre).
Durante i mesi piovosi, Guayaquil registra picchi di 3.000 mm, mentre l’aria satura di umidità trasforma le strade di Esmeraldas in fiumi temporanei.
Al contrario, la stagione secca porta l’alito fresco della corrente di Humboldt, abbassando le temperature marine e creando le condizioni per l’avvistamento delle balene megattere al largo di Puerto López.

Nella Sierra andina, a 2.800 metri d’altitudine,
Quito vive un’eterna primavera con medie di 15°C, ma la vera protagonista è la variabilità: in un solo giorno si possono sperimentare raggi solari intensi, acquazzoni tropicali e nebbie montane che avvolgono il Cotopaxi. Questo microclima, un tempo stabile, ora mostra crepe evidenti: le precipitazioni concentrate generano smottamenti lungo la Panamericana, mentre i periodi secchi favoriscono incendi boschivi nella riserva di El Ángel.

Amazzonia: l’orologio climatico alterato
Nell’Oriente ecuadoriano, dove il Rio Napo serpeggia tra foreste pluviali, il ciclo delle piogge sta accelerando. Le comunità Kichwa segnalano “inviernos più corti ma violenti”, con esondazioni che compromettono i raccolti di yuca. Parallelamente, le emissioni da gas flaring nelle province petrolifere di Sucumbíos e Orellana creano un doppio danno: contribuiscono al riscaldamento globale e formano isole di calore locali, alterando i modelli di precipitazione.

Cambiamento climatico: la firma antropica

Vulcani Termometri del Pianeta
Il progetto binazionale Ecuador-Svizzera sul vulcano Antisana ha rivelato dati allarmanti: tra il 1994 e il 2025, il ghiacciaio ha perso il 38% della massa. Le telecamere termiche installate a 5.700 metri mostrano come il permafrost si stia ritirando a ritmi senza precedenti, esponendo nuove aree alla colonizzazione di specie invasive. Questo scioglimento non è solo un indicatore termico: modifica la disponibilità idrica per Quito, dove il 30% dell’acqua potabile proviene dai ghiacciai andini.

Costa sotto Assedio
A Manta, i pescatori artigianali misurano il cambiamento in gradi Celsius e acidità: il pH oceanico è sceso da 8.1 a 7.9 negli ultimi decenni, minacciando le colture di ostriche. L’aumento delle temperature superficiali del Pacifico (0.8°C dal 1980) sta spingendo specie tropicali verso sud: avvistamenti di pesci pappagallo a Puerto Ayora, alle Galápagos, segnalano un’alterazione degli ecosistemi marini.

Malattie climato-sensibili: L’altro volto della crisi

Zanzare sulla Offensiva
La dengue, una volta confinata alle aree costiere, ora colonizza le valli andine. Nel 2025, la provincia di Napo ha registrato 899 casi, un incremento del 70% rispetto al 2020. Il vettore *Aedes aegypti* sfrutta i microhabitat creati dai temporali intensi: ogni pozza stagionale nelle grondaie di Cuenca diventa un focolaio potenziale. Durante la stagione secca, invece, le cisterne domestiche non protette alimentano la proliferazione larvale.
La malaria mostra dinamiche contrastanti: mentre *Plasmodium vivax* resiste nelle zone umide amazzoniche, *P. falciparum* arretra davanti agli sforzi di controllo. Tuttavia, le inondazioni ricorrenti nel bacino del Guayas hanno creato nuove nicchie ecologiche per le zanzare *Anopheles*, con focolai segnalati a 1.200 metri di quota – altitudine prima considerata sicura.

Malattie emergenti e climate-driven
Nelle comunità Shuar della provincia di Morona-Santiago, i casi di leishmaniosi cutanea sono triplicati dal 2020. I ricercatori attribuiscono questo picco all’espansione degli habitat delle mosche sandfly, favorite dall’aumento delle temperature notturne. Parallelamente, le ondate di calore urbano a Guayaquil stanno trasformando i quartieri popolari in incubatori per malattie respiratorie: nel 2024, le polmoniti batteriche hanno superato la media stagionale del 40%.

 Adattarsi alla nuova normalità
I viaggiatori, in questa situazione climatica e di nuova presenza di malattie, si trovano di fronte ad una nuova mappa di rischi: le zanzariere non sono più sufficienti a 2.000 metri; la profilassi antimalarica deve essere rivalutata alla luce delle mutate distribuzioni geografiche. In un paese dove il clima scrive la storia, noi viaggiatori , turisti o lavoratori dobbiamo rivedere i nostri comportamenti e la nostra preparazione al viaggio.

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