Estate 2021 il clima impazzito, crisi ambientale in tutti i continenti. Il futuro per i giovani d’oggi non riserva nulla di buono. Con questa affermazione non voglio sembrare un allarmista o ancora peggio un terrorista climatico. Ma di stagione in stagione ci accorgiamo che la natura modifica i suoi sistemi, e sempre in peggio.
Questa estate 2021 tutti noi abbiamo cominciato ad accorgerci che qualche cosa sta cambiando. Incendi; ondate di calore; immense distese di boschi e foreste andate distrutte; colture agricole e raccolti in ginocchio. In molte parti dl mondo a clima mite, la colonnina
di mercurio ha raggiunto punte di oltre 50°C. Abbiamo boccheggiato di caldo in città, al mare, in collina ed anche in alta montagna. Hanno boccheggiato di caldo in Groenlandia ed in diverse zone del polo Nord. Ha piovuto nel punto più alto delle montagne groenlandesi regno da sempre di neve e ghiaccio. E poi con una terra così surriscaldata abbiamo assistito nelle nostre città, paesi, campagne ad improvvise piogge violente; a grandine di dimensione non conosciuta; grandinate con una capacità distruttiva degne dei peggiori film horror e di fantascienza. Inondazioni, morti, trombe d’aria e molto altro.
Ma sembra che tutto questo sia solo l’inizio. I cambiamenti del clima sono in progressivo peggioramento. Anzi la curva della frequenza degli eventi climatici estremi sembra tendere nel prossimo futuro verso una impennata molto più ripida rispetto alle tendenze attuali. E le conseguenze peggiori sono previste soprattutto nei Paesi più poveri, tanto per cambiare !! Anche le malattie, in particolare quelle le sono in aumento. La tendenza all’aumento del calore e di umidità tende ad aumentare la presenza degli insetti nell’ambiente, insetti che hanno la caratteristica di trasportare malattie, fino a qualche anno fa presenti e limitate ad alcune nicchie tropicali.
I ricercatori calcolano nei prossimi decenni le “ondate di calore” sette volte più torride nel corso della loro vita rispetto a quanto abbiamo vissuto nei cinquanta, sessanta anni passati.
Si calcola che il clima influenzerà il doppio degli incendi e una siccità quasi tre volte maggiore del periodo attuale. Tre volte di più anche le inondazioni dei fiumi, e il calo dei raccolti sarà drastico. Il secco diventerà una costante.
Le attuali politiche climatiche, gestite ovunque dai governi di tutto il mondo, a parole tutti spinti verso la “transizione ecologica”, non stanno modificando nulla. Anzi si rimanda di anno in anno qualsiasi decisione strutturale ed incisiva. E tutto questo emerge non da riviste di fantascienza ma da un approfondito studio internazionale pubblicato su una delle più quotate riviste internazionali: Science. Questo studio, particolarmente approfondito e ricco di dati , collega elementi di scienza del clima alla demografia. Quantifica con metodo matematico l’esposizione di ogni generazione studiata per gruppi di età e per paese dal 1960 al 2020, agli eventi meteo estremi.
Gli scienziati hanno calcolato l’esposizione nel corso della vita a scenari di riscaldamento globale tra 1 grado e 3,5 di aumento secondo le attuali previsioni e gli impegni di riduzione di gas serra da parte dei governi rispetto al periodo preindustriale.
Questi cambiamenti del clima a cui si accompagnano eventi estremi, sempre più distruttivi, modificheranno la presenza anche di malattie prima sconosciute in molte aree, ed i livelli di sicurezza e di controllo ambientale.
La crescita delle malattie infettive è poco prevedibile. COVID-19 ne e’ un esempio. Il controllo delle epidemie sarà legato a come cataclismi, incendi, inondazioni potranno influenzare il controllo dell’ambiente in tutto il mondo. In netto aumento le malattie a trasmissione di insetti la cui presenza è legata e favorita dal riscaldamento, dalle piogge, dall’umidità dell’aria. Anche l’indebolimento delle “capacità difensive di superficie” ovvero pelle e mucose respiratorie e digestive, delle difese interne immunitarie, i sistemi della regolazione della temperatura renderanno le persone sempre più aggredibili. E non sappiamo quanto il progredire della scienza e della tecnica sarà in grado di frenare questa vera e propria catastrofe.
Parlo da padre di due ragazze ormai grandi e coscienti dell’eredità lasciata dalla mia generazione; parlo da medico tropicalista, cosciente che questa branca della medicina, un tempo misconosciuta, diventerà la gestione di una emergenza quotidiana. Non è catastrofismo ma è la realstà quotidiamo a cui ci abituiaiamo istante dopo istante.
A novembre 2021a Glasgow in Gran Bretagna ci sarà il prossimo vertice mondiale sul clima. Capi di stato, politici, economisti, scienziati, e bontà loro qualche rappresentante della società civile. Tutti a celebrare l’ennesima pantomima o sarà veramente te l’inizio di una era globalmente verde.
Noi nel nostro piccolo diamoci da fare. Quante piante hai piantato o contribuito a piantare nell’ultimo mese??
Quali e quante piccole azione hai e abbiamo fatto per diminuire le emissioni di CO2, non disperdere plastica nell’ambiambiente, diminuire i consumi di energia e gli sprechi di acqua?