Le tue domande sul Coronavirus (FAQ)
COVID-19: “CO” corona; “VI” virus; “D” disease (=malattia); “19” anno di manifestazione. Il virus infetta l’uomo dopo alcuni giorni possono comparire sintomi lievi quali febbre, stanchezza e tosse secca, spesso indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, talvolta diarrea. Frequente l’assenza temporanea del gusto e dell’olfatto. Nei soggetti deboli e già malati, l’infezione può evolvere in polmonite, e poi in una sindrome respiratoria acuta grave (5%), insufficienza renale fino al decesso (dal 2% a oltre il 10% dei casi gravi). Molte persone si infettano e non sviluppano sintomi. I bambini ed i giovani adulti, pur infettandosi, generalmente non sviluppano sintomi.
IL VIRUS | SARS-CoV-2 è il nome del virus che causa in tutto il mondo l’attuale pandemia di coronavirus, ossia il virus della “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2”. Un virus, con genoma ad RNA, che causa sintomi respiratori inizialmente lievi e che possono evolvere fino alla “polmonite bilaterale interstiziale” con grave insufficienza respiratoria. Identificato agli inizi di gennaio in Cina, già presente da mesi nell’area di Wuhan, Cina Centrale, con la sua capacità rapidissima di diffusione, ha dilagato prima in Cina, poi con alcuni casi in diversi paesi orientali. In Europa, già presente in modo silente da fine 2019, a febbraio è esploso in Nord Italia, e poi a macchia d’olio, si è diffuso in Europa e nel mondo. Fratello del virus della Sars (SARS-CoV2), nel 2004, a partenza sempre dalla Cina, e la MERS nel 2013 in Medio Oriente. Partito da mammiferi, ed in particolare dal pipistrello, in breve tempo ha infettato l’uomo (salto di specie) che ha trovato assolutamente privo di difese immunitarie. | |
MALATTIA E SINTOMI | COVID-19: “CO” corona; “VI” virus; “D” disease (=malattia); “19” anno di manifestazione. Il virus infetta l’uomo dopo alcuni giorni possono comparire sintomi lievi quali febbre, stanchezza e tosse secca, spesso indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, talvolta diarrea. Frequente l’assenza temporanea del gusto e dell’olfatto. Nei soggetti deboli e già malati, l’infezione può evolvere in polmonite, e poi in una sindrome respiratoria acuta grave (5%), insufficienza renale fino al decesso (dal 2%al oltre il 10% dei casi gravi).
Molte persone si infettano e non sviluppano sintomi. I bambini ed i giovani adulti, pur infettandosi, generalmente non sviluppano sintomi. |
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DIAGNOSI
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RT-PCR per SARS-CoV2 è l’esame di laboratorio, considerato “gold standard” per eseguire la diagnosi di COVID-19, ossia identificare la presenza del virus al momento del test. Tale test si esegue con un tampone naso – faringeo. Il test andrebbe eseguito a tappeto sulla popolazione sintomatica, anche lieve, e su tutti i contatti dei soggetti sintomatici positivi. Gli attuali grandi numeri di popolazione da testare, e la carenza dei reagenti, ha reso il tampone uno strumento di difficile diffusione.
Anticorpi IgM IgG per SARS-CoV2 è il test di immunocromatografia (rapido), che ci da la presenza di anticorpi, ma non li quantifica. Questi anticorpi derivano dalla risposta dell’organismo all’attacco del virus. Questo vuol dire che quando iniziano a comparire il virus diminuisce fino a sparire. I primi anticorpi ad essere prodotti, quando il virus è ancora presente sono le IgM, in un secondo momento cominciano ad essere prodotti gli anticorpi difensivi e neutralizzanti che sono le IgG. Questo tipo di esame, visto le finestre di presenza di virus attivo, la possibilità di basse percentuali di errori, e la stretta correlazione con sintomi e stato della malattia, devono essere sempre eseguiti e valutati da un medico, possibilmente infettivologo. |
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MODALITA’ DI TRASMISSIONE |
SARS-CoV2 è stato trasmesso da un mammifero, pipistrello, all’uomo mediante un fenomeno chiamato spill over o salto di specie.
Questo virus si trasmette molto rapidamente da persona a persona, dopo un contatto stretto con persona infetta, attraverso le goccioline del respiro, la saliva, tossendo e starnutendo, contatti diretti personali, le mani non lavate, toccando bocca, naso o occhi. Il virus può diffondere anche attraverso contaminazione fecale. Gli alimenti non trasmettono il virus per via digestiva, ma manipolati con mani infette possono trasportare il virus a contatto con le mucose della bocca. I soggetti sintomatici, in particolare nella fase iniziale, hanno dimostrato avere un quantitativo di virus elevato, che diminuisce con l’avanzata della malattia, e si può mantenere nei casi avanzati e gravi. E’ dimostrato che anche i soggetti asintomatici possono diffondere il virus, ma con quantitativi inferiori. L’unico sistema per eviatre il contagio è il distanziamento fisico. Cioè mantenere quella distanza minima di 1,5/2 metri, che consente il decadimento del virus. È importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche. |
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PREVENZIONE | SARS-CoV2 è un virus nuovo, per il quale l’organismo umano si è trovato sprovisto di qualsiasi difesa, e quindi nella impossibilità di porre qualsiasi freno alla diffusione. Lo sviluppo delle difese immunitarie è il sistema naturale con cui gli organismi si difendono. Ammala nel tempo una gran parte di popolazione, la maggior parte sopravvive ma i più deboli e defedati soccombono. ( il concetto spartano di sopra e sotto lo scudo.) Occorre quindi porre un freno al virus attraverso la produzione di vaccini e di farmaci.
CI sono oltre 50 diversi studi di nuovi vaccini nel mondo, ed alcuni sono piuttosto avanzati, ma il tempo per arrivare alla produzione ed alla distribuzione è ancora lungo. Molti farmaci mirati sono allo studio ma intanto alcune combinazioni antivirali, alcuni antiparassitari e addirittura alcuni farmaci antidiabetici, già esistenti e diffusi in tutto il mondo sono allo studio. Per il momento l’unica prevenzione possibile e l’unico freno al diffondere del virus è il distanziamento sociale, cioè rimanere a casa ed evitare i contatti con gli altri, e indossare le mascherine. |
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IGIENE AMBIENTE
E CASA |
Gli studi hanno evidenziato che il virus può sopravvivere alcune ore sulle superfici e dove viene depositato anche con le mani contaminate.
Disinfettanti a base di alcool al 70%, o a base di cloro all’0,1% (candeggina – acido muriatico) sono in grado di eliminare il virus dalle superfici e dagli oggetti possibilmente contaminati. Le superfici calpestabili non sono coinvolte nella trasmissione del virus. Lavarsi e disinfettare le mani è indispensabile per prevenire l’infezione. Utilizzare acqua e sapone per almeno 60 secondi. Può essere utilizzato un disinfettante a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 70%). |
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ALIMENTI | La SARS-CoV2 e le altre malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, in quanto questo virus non è trasmesso per via digestiva. Il problema può insorgere con la manipolazione degli alimenti e dei piatti ed altre stoviglie. Una buona igiene ed una buona cottura elimina il problema della contaminazione attraverso mani o goccioline di saliva. Le importazioni di animali e di prodotti di origine animale è notevolmente ridotta, e non solamente dalla Cina, a causa della situazione sanitaria degli animali in varie parti del mondo. Per gli stessi motivi, i pochi viaggiatori in questo periodo non sono autorizzati a trasportare nel bagaglio carne, prodotti a base di carne, latte o prodotti lattiero-caseari. L’acqua del rubinetto è sicura. Le pratiche di depurazione sono efficaci nell’abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che compromettono la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) ed alla fase finale di disinfezione. |