Valutazione e confronto sulla persistenza dei sintomi post-COVID-19, dopo alcuni mesi dalla prima infezione da SARS-CoV-2 e a distanza di 2 anni dopo l’infezione, tra pazienti ospedalizzati rispetto a pazienti non ospedalizzati
César Fernández-de-las-Peñas, PT, PhD1; e coll.
Rete JAMA aperta. 2022;5(11):e2242106. doi:10.1001/jamannetworkopen.2022.42106
La recente ricerca effettuata a distanza di 2 anni dall’inizio della pandemia, eseguita da César Fernández-de-las-Peñas, PT, PhD e coll., evidenzia una questione molto rilevante insorta in una percentuale importante di persone affette da Covid-19, ovvero quali sono i sintomi prevalenti nel post-COVID-19, tra i pazienti ricoverati in ospedale e quelli trattati domiciliarmente e quanto persistono nel tempo.
Risultati
Lo studio effettuato su un campione di pazienti ha messo in evidenza che dopo 2 anni dall’infezione acuta di Covid-19:
– nei pazienti ospedalizzati la presenza di almeno 1 sintomo post-COVID-19 è del 59,7%
– nei pazienti domiciliari la percentuale è del 67,5%;
Significato:
i risultati della ricerca evidenziano che le percentuali di presenza e persistenza di sintomi, tipici del post e long Covid, sono sovrapponibili tra i pazienti ospedalizzati e i pazienti trattati domiciliarmente. Queste evidenze ci devono far riflettere sulla importanza delle sequele da Covid-19 che sono presenti, in una alta percentuale, comparabile tra le due categorie, ossia in entrambi i campioni delle persone esaminate.
Conclusioni:
Lo studio, tra i primi del suo genere, evidenzia come sia in persone con Covid-19 grave, tale da necessitare ricovero, sia in pazienti con sintomi lievi, e trattati domiciliarmente, i sintomi si equivalgono e si protraggono nel tempo. In questo caso dopo due anni si è visto come i sintomi sono ancora presenti. Sono state identificate piccole differenze non significative, dei sintomi all’insorgenza di COVID-19 tra pazienti ospedalizzati e non ospedalizzati. I sintomi post-COVID-19 erano simili e comparabili tra pazienti ospedalizzati e non ospedalizzati;
Sono mancati nella costruzione del lavoro l’inclusione di controlli (pazienti) che non hanno avuto la malattia del Covid. Questo limita in parte la possibilità di valutare i sintomi presenti nei malati di covid ed un campione di persone sane. I prossimi studi sul perdurare dei sintomi nel long Covid dovranno includere sicuramente una popolazione di controllo non infettate da SARS-CoV-2.
Published: 26 November 2022 LEGGI LAVORO COMPLETO SU CLINICAL INFECTIOUS DISEASE