24 Ottobre 2017 – Innanzitutto, cerchiamo di capire meglio che cos’è il tetano.
Il tetano è una malattia infettiva non contagiosa causata dal batterio Clostridium tetani.
E’ una tossina talmente potente che la quantità letale per l’ uomo è di circa 7 milionesimi di milligrammo.
Le spore, che possono sopravvivere nell’ambiente esterno per anni, penetrano nell’organismo umano attraverso le ferite, dove possono sviluppare la tossina.
La diagnosi è clinica, e si avvale del riconoscimento dei sintomi caratteristici: le contrazioni muscolari di solito iniziano dal capo, e progrediscono poi verso il tronco e gli arti. Lo sviluppo del trisma, cioè una tipica contrattura che conferische al volto l’aspetto di un sorriso sardonico, seguito da rigidità del collo, difficoltà di deglutizione, rigidità dei muscoli addominali. Altri sintomi aspecifici includono febbre, sudorazione, tachicardia.
Il recente caso della bambina di 7 anni ricoverata in terapia intensiva all’Ospedale Regina Margherita di Torino, dove è giunta sabato 7/10/2017 in stato convulsivo, porta alla luce ciò che l’indifferenza, l’insufficienza e la non informazione causa.
La bambina non è mai stata vaccinata per il tetano, sebbene il vaccino sia disponibile e obbligatorio fin dal primo anno di vita, con una efficacia del 99% dopo la terza dose.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono circa 5000 i bambini in Italia che ogni anno non vengono vaccinati contro malattie come tetano, poliomielite e difterite.
Dati che destano preoccupazione, tanto che il Commissario Europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis ha sottolineato il rischio del ritorno, a causa delle basse coperture vaccinali, di malattie quasi del tutto debellate in Europa.
Negli ultimi anni la copertura vaccinale del tetano è difatti scesa sotto il 95%, aumentando quindi la probabilità della ricomparsa della patologia.
Autore: Beatrice Formenti – Resp.scientifico: Dott. Paolo Meo
Fonte: ansa.it