Virus e Ambiente
Possono il clima, le stagioni e particolari condizioni ambientali influenzare o favorire la diffusione e l’adesione del nuovo coronavirus alle mucose respiratorie dell’uomo?
Può il diverso livello di inquinamento influenzare il diffondersi di virus e microrganismi patogeni ?
- Come i fattori climatici e stagionali possono agire sui virus, ed anche su SARS-CoV2
- World experts in virology alert that climate change and globalization are an added problem in viral disease transmission
- COVID-19 e cambiamenti climatici: una battaglia su più fronti
Dicono gli autori :”Allo stato attuale la maggiore concentrazione di casi di COVID19 è stata registrata in città, paesi e territori distribuiti lungo una fascia est-ovest compresa più o meno tra il 30° e il 50° parallelo nord e accomunati da condizioni climatiche simili, quali una temperatura tra i 5 e gli 11°C e stesso grado di umidità, tra 4 e 7 g/m.cubo.”
Una mappa della NASA che mostra il forte calo della concentrazione
di NO2 (biossido di azoto), gas nocivo emesso da veicoli
e impianti industriali, nell’area della Cina.
Secondo molti scienziati il calo di inquinanti può avere un effetto positivo sulla diffusione dei virus e, viceversa, il loro aumento provocherebbe un effetto booster, cioè di rinforzo, all’intrappolamento delle particelle virali e quindi all’aumento di probabilità di infettarsi.
In Italia questo fenomeno è stato studiato nelle aree dove si sono manifestati i primi intensi focolai di COVID19, correlati alla maggiore concentrazione di polveri sottili nell’aria. In particolare, nella Pianura Padana sono state osservate curve di accelerazione della diffusione virale coincidenti, con le maggiori concentrazioni di particolato atmosferico.