Lotteria d'Arte
Estrazione del biglietto vincente
Alla fine del concerto
del 27 maggio 2023
MARE IN TEMPESTA DI ISCHIA
Altorilievo in ceramica e smalti su legno. Misure: 95 cm x 75 cm, peso circa 20 kg
Artista: Paolo May
Il valore dell’opera sul mercato dell’arte è di € 2.500; donata totalmente per i progetti della Fondazione CESMET in Africa.
Compra i biglietti per l’estrazione: 1 biglietto € 20, ma puoi sfidare la fortuna (o fare un regalo), con 5 biglietti a € 80.
Acquistali con PayPal, destinatario Fondazione@cesmet.com oppure con bonifico su IBAN IT12W0103003271000061266647 intestato a Fondazione Cesmet con causale “Donazione per biglietti”
SPIRITO DELL’OPERA di Paolo May
Perché “Mare in tempesta di Ischia”
Siamo tutti fatti soprattutto di acqua, io un poco di più degli altri e alquanto salata: ho nuotato e surfato negli oceani Atlantico, Pacifico ed Indiano, nel mar Baltico, nel Mediterraneo, nel mar Rosso e in quello Nero, nel lago navigabile più alto al mondo, il Titicaca, e nel più profondo, il Tanganica. A nuoto o in canoa mi sono tuffato nel Niger, nel Volga e, da poco, nel Rio delle Amazzoni.
Se faccio un quadro con il mare, calmo o agitato che sia, non posso non esserne emotivamente coinvolto. Il risultato è quello che è.
Ho pubblicato libri in linea con la passione per l’acqua, “dal Tanganica al Titicaca”, la mia passione per il tropico è innata. Ne ho pubblicati altri meno umidi, ma sempre con la passione artistica e tropicale.
Ho esposto a San Pietroburgo, dove rimane una mia opera “ritratto di Anna Akmatova” nel locale Museo Russo. A Mosca, di fronte al fiume Moscova, nell’Accademia di Architettura Landscape, c’è una mia opera in ferro. Al Flower Show di Filadelfia ho rappresentato la Campania portando una sirena che entrava ed usciva da un muro. Quando non viaggio vivo e lavoro ad Ischia ed esercito la onorevolissima attività di zappatore ed espongo i miei lavori prevalentemente nel parco termale del Castiglione dove incontro collezionisti ed amici.
Queste sono le cose belle che riguardano il mio lavoro, le brutte, come tutti, le nascondo, spesso con ironia.
Questo quadro rappresenta la forza del mare di Ischia durante una tempesta e desidero dedicarlo completamente a sostegno dei progetti della Fondazione Cesmet.
La varianteOmicron di SARS-CoV-2 con le sue caratteristiche ci impone di vaccinare la maggior parte della popolazione mondiale. Questo deve avvenire non solo nei paesi ad elevato tenore di vita (Europa, Nord America, Australia, alcuni paesi asiatici) ma soprattutto nel continente africano, latino americano e nella maggior parte dell’Asia. La Fondazione Cesmet – Centro studi di medicina tropicale, da sempre impegnata in operazioni di cooperazione sanitaria in Africa, e la Clinica del Viaggiatore Cesmet sono impegnate con gli enti sanitari che in loco gestiscono programmi di vaccinazioni contro il covid-19, nel supportare economicamente e scientificamente le campagne vaccinali contro il Covid, che si dovranno moltiplicare fin da subito. COSA E’ LA VARIANTE OMICRON
La variante Omicron – B.1.1.529, definita dalla Organizzazione Mondiale della Sanità “nuova variante preoccupante (VOC – Variants of Concern) del virus SARS-CoV-2,ha mutato le sue caratteristiche rispetto alla sua prima espressione virale del febbraio – marzo 2020. SARS-CoV-2 è un coronavirus particolarmente predisposto alle mutazioni del proprio genoma. Più il virus si riproduce e diffonde tra le popolazioni, più ha la possibilità di mutare il suo patrimonio genetico. Mutando il suo genoma muta le sue caratteristiche fisiche e di relazione con l’esterno. Le mutazioni del genoma servono a questi esseri viventi, i virus, a superare le difficoltà di sopravvivenza, a mantenere la loro progenie, a moltiplicarsi e a vivere il più a lungo possibile senza farsi sopraffare dall’ambiente esterno e dalle reazioni degli organismi viventi. Con questo meccanismo il “virus variante “ può avere una maggior trasmissibilità, aggressività, capacità nel suscitare forme severe di malattia superando le barriere immunitarie ed anche l’immunità acquisita dalle persone grazie alla vaccinazione o alla malattia precedente.
L’ultima variante di SARS-CoV-2 denominata Omicron è stata isolata prima in Botswana e poi in Sud Africa nel novembre 2021. A partire dal 26 novembre 2021, la variante Omicron, è stata individuata anche in altri Paesi, compresa l’Italia. Come sempre capita i primi isolamenti di una variante virale rappresentano la punta di un iceberg di un fenomeno oramai diffusosi in molti paesi. Questa variante è già in mezzo a noi e si sta rapidamente diffondendo in Africa, in Europa e nel mondo. In Gran Bretagna, ed in particolare in Inghilterra sta aumentando in modo esponenziale, cominciando a provocare i primi danni.
PERCHE’ IL VIRUS MUTA
Si è dimostrata fin dall’inizio particolarmente diffusiva presentando circa trenta mutazioni nei geni che producono la proteina spike. Questa è la “molecola” attraverso cui il virus SARS-CoV-2 aderisce alla parete delle cellule umane; entra al loro interno e rilascia il proprio genoma ad RNA. In questo modo il virus fornisce l’informazione alle cellule umane per produrre al loro interno le componenti dei nuovi virus. Utilizzando la struttura ed i mezzi della cellula ospite i virus producono copie delle loro proteine e creano nuovi virus figli, e la vita del virus procede infettando sempre nuove persone.
E’ durante questi milioni e miliardi di replicazioni, sempre più rapide, che il virus, per proteggersi, muta le sue caratteristiche interne ed esterne, diventando quasi un “nuovo virus” rispetto all’originario. Queste notevoli
divergenze dell’OMICRON, rispetto al virus originale lo caratterizzano sicuramente per una maggiore trasmissibilità ed anche rispetto all’ultima variante DELTA. Forse, ma la cosa è ancora da dimostrare, una maggiore aggressività del virus nei confronti dell’organismo umano ed una capacità di superare le difese indotte dalle vaccinazioni o dalla malattia.
Da quanto sembra, per indagini compiute in diversi paesi, questa variante diffonde molto facilmente nella popolazione infantile e nei giovani.
VARIANTI E VACCINI Diversi studi internazionali, effettuati sulla variante Delta hanno evidenziato, nella popolazione sottoposta a vaccinazione, una diminuzione della efficacia immunitaria dal 75% a circa il 40% di copertura dopo 5/6 mesi dall’ultima dose del vaccino. Questo vuol dire che il virus, con le sue mutazioni, ha trovato la strada per mantenere la diffusione anche nella popolazione già vaccinata. Ed il fenomeno si accentua per la perdita di efficacia del sistema immunitario dei vaccinati o degli ammalati di covid. Ricordiamo che i vaccini attualmente in uso sono stati studiati per agire contro la prima espressione di SARS-CoV-2. Da allora si sono susseguite diverse varianti, e la capacità neutralizzante dei vaccini è diminuita nel tempo. Queste sono le evidenza. Questo è motivo per cui occorre ricorrere in questi mesi invernali 21/22 al richiamo del ciclo vaccinale iniziato da almeno 5 mesi prima. In inghilterra, da quando è sbarcata OMICRON è stata data l’indicazione di vaccinarsi nuovamente dopo 3 mesi per rafforzare le difese nei confronti del nuovo virus
Le varianti dei virus si selezionano con maggiore facilità dove maggiormente i virus circolano in particolare nelle popolazione non vaccinate. Nel mondo c’è una differenza enorme di copertura di popolazione, tra i paesi a maggior tenore di vita ed i paesi considerati poveri. In Europa mediamente è vaccinato circa il 70% della popolazione, ed i paesi corrono ad accaparrarsi più vaccini possibili. In Africa al dicembre 21 è vaccinata poco meno della popolazione globale, e le scorte dei vaccini scarseggiano. E noi siamo coinvolti in questa discriminazione e grave situazione. E’ proprio nei territori dove scarsa è la vaccinazione che si mantiene la malattia e si generano varianti. Se non si ragiona in termini di “pandemia globale” e di soluzioni globali del problema, non usciremo mai da questa situazione.
Per risolvere il problema alla radice è fondamentale l’estensione della vaccinazione in tutti i continenti e paesi del mondo.
La circolazione di un virus con queste caratteristiche non si frena e poi si arresta se non quando la maggior parte della popolazione mondiale si vaccina acquisendo una profonda immunità specifica nei confronti del virus. La lotta al vaiolo ha insegnato. In quel caso l’obbligo vaccinale era esteso in tutti i paesi del mondo. E mentre nei paesi industrializzati le percentuali della popolazione vaccinata aumenta nel resto del mondo le campagne vaccinali anticovid stentano a decollare. Ed è proprio in queste popolazioni con bassi livelli di copertura immunitaria che il virus continua la sua corsa e la sua riproduzione, aumentando la sua capacità di mutare.
AIUTACI A SOSTENERE LE CAMPAGNE DI VACCINAZIONI ANTICOVID.
LA FONDAZIONE CESMET CENTRO STUDI DI MEDICINA TROPICALE E’ IMPEGNATA NEL 2022 A SOSTENERE CAMPAGNE DI VACCINAZIONI ANTICOVID NEI PAESI PIU’ POVERI E CON MINORE COPERTURA.
FAI UNA DONAZIONE A: FONDAZIONE CESMET IBAN IT12W0103000327100006166647
Il dr. Paolo Meo, direttore della Clinica del Viaggiatore Cesmet ti informerà direttamente e costantemente della destinazione dei fondi donati e degli stati di avanzamento dei progetti. Lascia i tuoi dati e le tue considerazioni per essere informato (CLICCA QUI)