Scheda malattia – Meningite
Meningite / Di
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Scheda malattia
Meningite
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Polisaccaridi capsulari di Neisseria meningitidis:
in commercio:
– Polisaccaridi capsulari coniugati con proteine altamente immunogene [anatossina difterica, anatossina tetanica, proteina della tossina difterica Cross-Reactive Material CRM197 (non tossica, ad alta inmmunogenicità)]:
in commercio:
Il vaccino coniugato per il meningococco di gruppo C garantisce una protezione a lungo termine solo contro le infezioni da Neisseria meningitidis di sierotipo C. Con l’età adulta il rischio di infezione meningococcica diminuisce e dopo i 25 anni di età l’immunizzazione non è più raccomandata.
A febbraio 2010 la Food and Drug Administration ha licenziato il vaccino meningogoccico tetravalente coniugato Menveo (Menveo, Novartis Vaccines and Diagnostics) licenziato per uso a singola dose per soggetti di età compresa tra 11 e 55 anni, ma entro il 2010 si prevede la richiesta di autorizzazione da parte di Novartis anche per i bambini dai 2 mesi in su. In questo modo sarà il primo vaccino sviluppato per tutte le fasce d’età. L’efficacia di Menveo sta nella tecnologia di preparazione. Trattandosi di un vaccino coniugato, e non semplicemente di un polisaccaridico, la sua efficacia nell’indurre una significativa risposta immunitaria si riscontra anche tra i bambini più piccoli nei quali il sistema immunitario è ancora immaturo per sviluppare anticorpi contro i polisaccaridi di membrana. L’efficacia del nuovo vaccino tetravalente coniugato rappresenta un importante passo avanti per la prevenzione della meningite meningococcica, proprio perché i vaccini quadrivalenti finora disponibili sono indicati principalmente nei soggetti con 2 anni o più, mentre la meningite colpisce maggiormente nei primi mesi di vita.
Secondo un comunicato stampa emesso il 16 novembre 2012, un nuovo vaccino realizzato per la prevenzione della Meningite da Neisseria menigitidis di gruppo B e della setticemia che può associarsi, ha ricevuto l’approvazione da parte del Comitato dell’Agenzia Europea dei Medicinali per Uso Umano (Commitee for Medicinal Products for Human Use o CHMP). Il nuovo vaccino, chiamato Bexsero e sviluppato da Novartis, è destinato all’immunizzazione contro la meningite sostenuta dal meningococco di gruppo B.
Chi si reca in paesi a rischio dovrebbe essere vaccinato con il vaccino polisaccaridico che copre i sierogruppi A, C, W135 e Y, anche se sono già stati vaccinati con il vaccino coniugato per il meningococco del sierotipo C. La vaccinazione è particolarmente importante per coloro che vivono o lavorano o visitano un’area a rischio quando è in corso un’epidemia anche se sono già stati vaccinati con il vaccino coniugato. Nei bambini sotto i 18 mesi la risposta contro il meningococco di sierotipo C con vaccini polisaccaridici non coniugati è inferiore rispetto a quella riscontrata negli adulti.
Composizione:
vaccino batterico: antigene polisaccaridico della parete del meningococco del sierogruppo C coniugato con la proteina CRM 197 del Corynebacterium diphteriae (da non considerare come immunizzante contro la difterite). Eccipienti: idrossido di alluminio, mannitolo, sodio fosfato dibasico, cloruro di sodio, acqua.
Indicazioni:
Limite di età per la somministrazione: 2 mesi.
Immunizzazione attiva dei bambini a partire dai due mesi di età, degli adolescenti e degli adulti, per la prevenzione dell’infezione invasiva dal sierogruppo C di Neisseria meningitidis.
Efficacia:
100%. Efficacia dopo: la terza dose.
Durata:
fino a 5 anni.
Modalità di somministrazione:
Somministrazione intramuscolare profonda, preferibilmente nella coscia anterolaterale nei bambini sotto i 12 mesi e nella regione deltoide di bambini di età superiore ai 12 mesi, adolescenti e adulti.
Effetti collaterali:
Controindicazioni:
Calendario:
Composizione:
una dose (0,5 ml di vaccino ricostituito) contiene:
Indicazioni:
immunizzazione attiva di adolescenti (dall’età di 11 anni) e adulti a rischio di esposizione ai gruppi A,C,W135 e Y di Neisseria meningitidis per impedire l’insorgenza di patologie invasive.
Efficacia:
– Adolescenti:
sierogruppo A – 75%
sierogruppo C – 79%
sierogruppo W135 – 94%
sierogruppo Y – 81%
– Adulti:
sierogruppo A – 67%
sierogruppo C – 71%
sierogruppo W135 – 82%
sierogruppo Y – 66%
Modalità di somministrazione vaccino meningite:
iniezione singola da 0.5 ml intramuscolare, preferibilmente muscolo deltoide; non sono state ancora determinate la necessità e le tempistiche di una dose booster di Menveo.
Effetti collaterali vaccino meningite:
in sede di inoculo dolore, eritema, indurimento, prurito; a livello sistemico cefalea, nausea, capogiro, febbre.
Controindicazioni assolute vaccino meningite:
ipersensibilità al principio attivo o ad uno degli eccipienti,, compreso tossoide difterico o precedenti eventi avversi a vaccini; relative: grave evento febbrile acuto.
Gravidanza e allattamento:
dati clinici ancora insufficienti.
Meningite – Vaccinazione Leggi tutto »
La meningite da meningococco è un vero flagello che colpisce molto spesso i bambini in età scolare. Si può presentare oltre che nella classica forma nella quale colpisce il sistema nervoso centrale, che può avere un decorso breve e tragico, anche nella forma settica, caratterizzata dalle tipiche macchie emorragiche sulla pelle, non meno letale e rapida purtroppo. Può essere trattabile con gli antibiotici giusti, a patto che vengano somministrati tempestivamente, sotto controllo medico.
La buona notizia è arrivata in parte tre decenni fa. Era stato infatti introdotto in commercio un efficace vaccino. La profilassi di questa malattia faceva un importante passo in avanti e chi era sottoposto a questa vaccinazione è stato sufficientemente protetto. Il problema però era che il meningococco è costituito da una famiglia di ceppi diversi, i cosiddetti sierogruppi, che danno luogo a immunità diverse, che non sono sovrapponibili. Pertanto chi è immune ad un sierogruppo non lo è se la malattia è provocata da un sierogruppo differente. I sierogruppi coinvolti in questo primo tentativo di immunizzazione si chiamano: A,C, W135 e Y. Restava escluso dalla protezione il sierogruppo B. Il quale per altro almeno nel nostro Paese, come nel resto dell’Occidente, è quello che capita più di frequente. A dire il vero anche il C è piuttosto rappresentato e da luogo a numerosi casi, almeno il 30-40% del totale, ma il restante 50-60% è dovuto appunto al B. Un vero Killer. La ragione per la quale non era stato prodotto un vaccino risiedeva nella ampia variabilità della capsula che determina nell’ospite una risposta anticorpale diversa e impedisce quindi la formazione di un’immunità valida universalmente.
La copertura per il sierogruppo B è possibile tramite il vaccino chiamato Bexsero®. Questo vaccino è stato concepito in Italia. I ricercatori Novartis di Siena, per realizzare questo vaccino, hanno infatti messo a punto un approccio innovativo, chiamato “reverse vaccinology”. Hanno dapprima decodificato l’intera mappatura genetica di un ceppo patogeno appartenente al sierogruppo B, scoprendo 600 nuove proteine, e riproducendole tramite l’ingegneria genetica al fine di praticare ulteriori indagini, in quanto tutti antigeni potenziali. Nessun singolo antigene da solo infatti potrebbe proteggere contro la diversità espressa dai ceppi di MenB, spiegando la resistenza del sierogruppo alle difese immunitarie, o meglio la scarsa immunogenicità. Successivamente gli investigatori hanno trovato una combinazione di antigeni risultata essenziale per la sopravvivenza del batterio, la funzione, e la capacità di causare infezioni, riscontrabile nella maggior parte dei ceppi di MenB in circolazione a livello mondiale.
I quattro antigeni identificati e utilizzati in Bexsero sono:
Successivamente è stata fatta un’amplissima ricerca per identificare con metodiche di ingegneria genetica i fattori comuni ai diversi ceppi, 85 nella fattispecie, che provocavano le infezioni. In altri termini si è proceduto nella ricerca del numero minimo di varianti antigeniche sufficienti a determinare una risposta immunitaria efficace.
Dopo aver ottenuto un prodotto vaccinico ottimale, si è provveduto a sperimentarlo in una serie di trial in tre fasi. La prima allo scopo di determinare la sicurezza, gli effetti tossici, gli effetti metabolici e farmacologici in un ristretto numero di individui. Nella fase II si sono verificati gli effetti collaterali, i rischi associati e la immunogenicità. Nella fase III, su un numero di vaccinati molto ampio, si è indagato sul manifestarsi dell’effetto clinico desiderato, cioè la protezione, in relazione all’esposizione al rischio di acquisire l’infezione da MenB. Il vaccino, sottoposto a verifica nel quadro di una serie di studi clinici in popolazioni di bambini, che dopo vaccinazione risultavano protetti, è senz’altro efficace e non ha dato luogo a fenomeni di tossicità e gli effetti collaterali sono stati di scarso rilievo.
Bexsero® è stato in fase di sviluppo per circa 20 anni. L’Unione europea ha dato l’approvazione alla commercializzazione del vaccino meningite meno di una settimana dopo i favorevoli risultati pubblicati sul Lancet dello studio di Vesikari di fase III presentati per la prima volta nel 2010 in occasione della diciassettesima Conferenza Internazionale sulla Neisseria. Basandosi sulla metodica chiamata “retro o reverse vaccinology”, Rappuoli spera che si possano in un vicino futuro realizzare vaccini diretti magari contro l’HIV, o la malaria o tanti altri flagelli.
Sembra che nel mondo la macchina della ricerca non si sia arrestata e continui a produrre benefici rimedi e duraturi per il genere umano.
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Bexsero: il vaccino per la meningite meningococcica B Leggi tutto »