LE PRINCIPALI MALATTIE PRESENTI NEL PAESE
Questo è un riepilogo delle principali malattie presenti in Costa d’Avorio nel 2024:
Febbre virale da Dengue:
nel 24 luglio 2024, sono stati segnalati 2.621 casi sospetti di dengue, di cui 383 confermati. Questi sono i dati ufficiali certificati dalle strutture sanitarie. Quanti milioni di casi con pochi sintomi o anche gravi non sono stati diagnosticati o sono morti senza lasciare alcuna traccia, dalle grandi città ai villaggi di poche capanne sparse dal nord al sud dell’immenso paese. L’80% dei casi denunciati si concentra nei distretti di Abidjan. Sono presenti i sierotipi DENV1, DENV2 e DENV3.
Malaria:
la malattia è presente tutto l’anno in tutto il paese, principalmente causata da Plasmodium falciparum. Il rischio di ammalare esiste sempre ma il maggior rischio durante la stagione piovosa e umida dalla fine di giugno a settembre. I cambiamenti climatici stanno cambiando anche la presenza degli insetti vettori, la zanzara anopheles, nei territori del paese. Il rischio è maggiormante presente lungo la costa e nella savana e nel bush fino al centro nord. I rischi scendono nelle aree sub saheliane, a nord del paese dove le aree semidesertiche non favoriscono la presenza degli insetti vettori.
Arbovirosi:
malattie virali diffuse in tutto il paese, trasportate da insetti e da artropodi e molto difficili da diagnosticare sul territorio. Si calcolano circa 200 diversi tipi di arbovirus suddivisi nelle famiglie
Tra le principali famiglie di arbovirus presenti in Costa d’Avorio e distribuite sul territorio che colpiscono animali ma anche l’uomo sono:
Flaviviridae: questa famiglia include alcuni dei più importanti arbovirus che circolano in Africa:
Virus della febbre gialla, presente soprattutto nelle scimmie, che possono essere portatrici sane del virus. E il rischio deriva proprio dal passaggio dall’animale all’uomo, anche dove non ci sono casi umani.
Virus del Dengue; Virus Zika; presenti in tutto il territorio, il serbatorio è umano, quindi i rischi nella capitale, nelle città principali e nei villaggi.
Virus West Nile; Virus Usutu. I flavivirus presenti negli animali, con trasmissione all’uomo principalmente da zanzare del genere Aedes e Culex.
Togaviridae: I principali arbovirus di questa famiglia presenti in Costa d’Avorio sono: Virus Chikungunya, Virus O’nyong-nyong, Virus Sindbis. Questi virus sono trasmessi principalmente da zanzare del genere Aedes
Bunyaviridae: Questa famiglia include i Virus della febbre della Rift Valley; Virus della febbre emorragica Crimea-Congo e sono trasmessi da zanzare (Rift Valley) o zecche (Crimea-Congo)
Reoviridae: Il principale arbovirus di questa famiglia presente in Costa d’Avorio è il Virus della febbre da zecche del Colorado ed è trasmesso da zecche.
Rhabdoviridae: Questa famiglia include il Virus della stomatite vescicolare trasmesso principalmente da flebotomi e zanzare;
Le zanzare, in particolare quelle del genere Aedes e Culex, sono i principali vettori di molti di questi arbovirus in molti paesi dell’Africa occidentale compresa la Costa d’Avorio. Ricordo che alcuni di questi virus come quello della febbre emorragica Crimea-Congo sono trasmessi dal morso delle zecche. La circolazione di questi arbovirus, più conosciuti, molti conosciuti solo nei laboratori, la maggior parte virus a noi sconosciuti, in Africa e in questo caso in Costa d’Avorio, è favorita da diversi fattori, tra cui il clima caldo-umido ideale per la proliferazione dei vettori, zanzare, zecchi, tafani ed altri insetti, la deforestazione, l’urbanizzazione non pianificata e i cambiamenti climatici che stanno espandendo l’habitat di molti vettori.
Gli ambienti più favorevoli sono quelli umidi, di raccolte d’acqua stagnati e lacustri. Ambienti tipici di tutte le coste dei paesi occidentali d’Africa, con caratteristiche di questo tipo che arrivano fino a 4/500 chilometri di distanza dalle coste oceaniche, verso l’interno con l’ambiente che da boscaglia ed in alcune aree foresta, diventa savana e poi via via sempre più arido e diminuiscono la maggior parte dei vettori. Le zecche rimangono pericolose in tutto il territorio del paese.
Avviso a tutti i viaggiatori. Il nostro organismo ha la capacità di superare tutto. Girando questi ambienti si ha la possibilità di venire a contatto con questi virus, che vengono regolarmente distrutti ed eliminati dai nostri sistemi immunitari.
Ma la cosa importante rimane venire meno possibile a contatto con insetti vettori e quindi utilizzare i repellenti migliori durante tutto il soggiorno. Per dove è possibile e sono pochissimi, è opportuna la vaccinazione (dengue e febbre gialla)
Febbre Gialla nel paese
Questo è un approfondimento sulla situazione della febbre gialla in Costa d’Avorio nel 2023-2024:
Presenza di casi:
La Costa d’Avorio è uno dei 13 paesi della regione africana dell’OMS che hanno documentato casi probabili e confermati di febbre gialla dall’inizio del 2023 fino al 25 febbraio 2024. Tuttavia nei rapporti ufficiali non vengono forniti dettagli specifici sul numero o sulla localizzazione esatta dei casi in Costa d’Avorio.
Ciclo silvestre:
La febbre gialla in Costa d’Avorio può diffondersi attraverso il ciclo silvestre, che coinvolge le scimmie come serbatoio naturale del virus. Questo ciclo è particolarmente rilevante nelle aree forestali del paese, dove le zanzare del genere Aedes (come Aedes africanus) possono trasmettere il virus tra le popolazioni di primati e occasionalmente agli esseri umani.
Rischio nelle aree forestali:
Le regioni della Costa d’Avorio con ampie aree di foresta tropicale sono potenzialmente a maggior rischio per la trasmissione del ciclo silvestre della febbre gialla. Queste aree potrebbero includere le regioni meridionali e occidentali del paese, dove si trovano le foreste pluviali.
Vaccinazione:
La vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatoria per entrare in Costa d’Avorio. Questo requisito è fondamentale per prevenire l’importazione di casi e proteggere sia i visitatori che la popolazione locale.
Sorveglianza e prevenzione:
Data la presenza del virus e dei vettori competenti, la Costa d’Avorio richiede una sorveglianza attiva e continua per monitorare e prevenire potenziali focolai di febbre gialla.
Rischio urbano:
Oltre al ciclo silvestre, c’è il potenziale rischio di trasmissione urbana attraverso Aedes aegypti, che potrebbe amplificare significativamente la diffusione del virus nelle aree densamente popolate.
Malattie a trasmissione alimentare (diffusione micro particelle fecali:
Rischio elevato di epatite A e di salmonellosi (febbre tifoide) sono presenti le salmonelle con la prevalenza di antigene di virulenza (è opportuna quindi la vaccinazione iniettiva invece di quella orale).
Colera: Da oltre cinque anni è aumentata la presenza di focolai di colera, soprattutto nelle grandi città. I focolai si sono diffusi in tutto il paese. La Costa d’Avorio fa parte di quella fascia di paesi subsaheliani che dal 2010 hanno avuto i primi casi che si sono diffusi dal Corno d’Africa e dallo Yemen e sono cresciuti con la diffusione delle popolazioni e le migrazioni interne. casi in aumento, soprattutto al nord del paese, nella stagione più secca (dicembre-aprile).
COVID-19: ancora presente, non più diagnosticato, ma non sono forniti dati specifici per il 2024.
Altre malattie presenti sul territorio:
tutte le malattie batteriche e parassitarie tipiche e presenti in un paese dell’area tropicale: dalle emoparassitosi (i vari tipi di filaria) alle parassitosi intestinali ) con alta prevalenza di Amebiasi dei diversi tipi, la schistosomiasi, e le altre parassitosi diffuse sul territorio,
L’ Epatite B è endemica e occorre grande attenzione per non venire a contatto con il virus. I rapporti sessuali non protetti sono causa di infezione, come l’utilizzo di siringhe utilizzate da altre persone. Ma la grande attenzione deve essere posta nell’utilizzo di strutture sanitarie con ferrichirurgigi riutilizzati e non disinfettati. Se per necessità si deve ricorrere a medicazioni in strutture sanitarie è bene essere coperti da vaccinazione nei confronti dell’epatite B
Difterite e morbillo: due malattie che hanno avuto un aumento esponenziale negli ultimi due anni.
Rabbia il rischio di contatto con animali rabidi è elevato soprattutto in zone extraurbane, ma anche in città la maggior parte dei cani e di altri animali non sono coperti da vaccinazione nei confronti del virus
La situazione epidemiologica mostra un aumento del rischio di infezioni, in particolare per la dengue, rispetto agli anni precedenti. Le autorità sanitarie stanno intensificando le misure di controllo e prevenzione.