Paolo Meo - MioDottore.it

Non definita

Centro di vaccinazioni – Viaggiatori

 Da quasi 40 anni  al servizio dei viaggiatori, il Cesmet Clinica del Viaggiatore offre servizi di medicina preventiva e un Centro di Vaccinazioni per effettuare qualsiasi vaccino sia necessario o richiesto.
Il taglio clinico che caratterizza il nostro Centro Cesmet e il f0ndamentale aspetto di medicina preventiva prevedono,  per motivo di sicurezza del viaggiatore, e per fornire le giuste e corrette informazioni e per una reale valutazione del rischio,  una consulenza medica con il dr. Paolo Meo o con i suoi collaboratori, prima di effettuare le vaccinazioni.

Questi i vaccini presenti presso la Clinica del Viaggiatore.

Centro di vaccinazioni – Viaggiatori Leggi tutto »

Consulenze in ambulatorio

Il dr. Paolo Meo, medico tropicalista ed infettivologo, direttore del Cesmet, esegue consulenze per i viaggiatori che si recano in qualsiasi parte del mondo, o che affrontano viaggi di particolare impegno (montagna, immersioni, situazioni estreme ed altre situazioni). Per la sua esperienza pluridecennale in cantieri e luoghi di lavoro in aree tropicali ed equatoriali è a disposizione delle aziende e dei medici competenti per consulenze al personale viaggiante e impostazione di protocolli specifici.

Cosa si fa presso il centro di vaccinazioni Cesmet

Consulenze in ambulatorio Leggi tutto »

Ambulatorio COVID-19

AMBULATORIO COVID-19

Fin dall’inizio presso il Cesmet il dr. Paolo Meo si è occupato di diagnostica e di cura ambulatoriale e domiciliare dei casi di lieve e media entità di Covid-19. Presso il Cesmet potrai prenotare una visita in caso di necessità per valutare la tua situazione ed impostare una terapia personalizzata rispetto al tuo stato di salute ed alla tua situazione clinica. Puoi anche richiedere una consulenza per saperne di più sulla malattia, sulla prevenzione e le eventuali vaccinazioni periodiche per affrontare il prossimo futuro.

Prenota subito

Ambulatorio COVID-19 Leggi tutto »

GIORNATA MONDIALE PER LA MALARIA 25 aprile 2022

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA MALARIA
        GIORNATA MONDIALE CONTRO LA MALARIA


Giornata mondiale della malaria 2022:
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha proposto per questa giornata di sensibilizzazione ad una delle malattie più insidiose e pericolose presenti in oltre 80 paesi del mondo il seguente tema:

“Sfruttare l’innovazione tecnologica e delle conoscenze scientifiche per ridurre l’incidenza della malaria e salvare più vite umane possibile”.
Il 25 aprile di ogni anno si celebra il “World Malaria Day” per creare una consapevolezza globale nei confronti della malaria nelle coscienze di tutti gli uomini.

“word malaria day 2022 by OMS”

Più fondi, più ricerca, più cooperazione, più formazione nella guerra dichiarata ad un microscopico nemico globale diffuso in Africa, Asia, America Latina, Oceania, il “Plasmodio della malaria”. Circa un terzo della popolazione mondiale è a rischio contagio e malattia. Il mondo ha dichiarato guerra a questo parassita.
Il Plasmodio, il parassita causa della malaria, è aumentato nel 2020 rispetto agli anni precedenti. Infatti, dai quasi 400.000 decessi del ’18 siamo passati ai circa 700.000 morti, ufficialmente denunciati, che vuol dire alcuni milioni di morti reali, non denunciati, la maggior parti piccoli bambini sotto i 5 anni di età nel 2020. Ringraziamo per questo il Covid-19 che ha distolto le attenzioni nei confronti delle altre malattie.

MALARIA IN TROPICO
                                 MALARIA IN TROPICO

E siamo passati ai circa 250 milioni di casi ufficiali denunciati nel mondo, con una stima non ufficiale di circa un miliardo di nuovi casi nel 2020.

 

I “casi ufficiali” forniti dai singoli Stati, raccolti e diffusi da OMS, sono una cosa, altra cosa  sono le “situazioni reali” di malatie e morti, nei territori dove nessuno denuncia le malattie e le morti, dove ci si ammala o si muore senza alcuna assistenza, senza alcuna registrazione.
Le realtà dei dati ufficiali diffusi sono sempre molto diverse dalle realtà vissute nei villaggi dispersi in territori immensi nei continenti delle aree tropicali, nelle regioni e nazioni dove i controlli sanitari sono spesso approssimativi. Ma queste situazioni non sono solo presenti in remoti paesi africani ma … , come “Covid docet”, esistono anche nelle realtà dei paesi occidentali, nel “primo mondo” dove, ad esempio, i dati della pandemia Covid-19 sono stati spesso una funambolica roulette di numeri forniti in modo casuale, che “talvolta” non ha tenuto conto delle sensibilità basse dei test, delle incapacità degli operatori ad eseguire gli stessi, delle denunce falsate dal nascondere i dati reali da parte delle persone.

“Sfruttare l’innovazione tecnologica e delle conoscenze scientifiche per ridurre l’incidenza della malaria e salvare più vite umane possibile”. Un gran bel programma dell’OMS. Una richiesta lanciata dall’ente sanitario dell’UN, cioè dall’ente che raduna le stesse Nazioni e gli stessi governi, in particolare i governi occidentali, ossia i paesi e le potenze economiche che, se vogliono, possono scegliere di finanziare “guerre e riarmi”, oppure “programmi di ricerca ed attività sul campo”. queste ricerche riguardano (1) nuovi prodotti chimici per la lotta alle zanzare; (2) studi sulle modifiche genomiche di zanzare Anopheles, per modificare la loro capacità infettante; (3) nuovi farmaci preventivi e curativi, che sostituiscano gli attuali prodotti poco efficaci; (ed altre attività che riguardano la lotta alla malaria.

La “giornata mondiale della malaria 2022” rappresenta una dichiarazione di guerra contro il nemico invisibile, uno dei nemici più diffusi e pericolosi. Una richiesta a finanziare una guerra “mondiale” contro un nemico sanguinario, nel momento in cui la maggior parte dei nostri governanti sono impegnati ad aumentare i “bilanci della difesa”, cioè delle armi e della loro gestione. Mettiamola come vogliamo, senza nulla togliere alle atrocità di questa guerra voluta e provocata dalla Russia contro l’Ucraina, ma tutto questo ha generato una corsa al riarmo degli Stati e delle Istituzioni Internazionali impegnate in una guerra dell’assurdo. Ed il bello è che questa corsa al riarmo ha contagiato la maggior parte dei paesi del mondo, compresi molti paesi poveri. L’invasione Russa dell’Ucraina, paese indipendente e democratico, ha scatenato una corsa al riarmo che non si vedeva dai tempi della Seconda guerra mondiale. E chi si pone in una posizione contraria o critica è fuori dal corretto pensiero. La “difesa” di ciascun stato è sacra, quindi il riarmo e l’aumento delle spese per la “difesa” sono sacre. La corsa all’invio di armi in Europa è divenuta una guerra santa, giusta e corretta, ma che distoglie fondi e supporti a tutto quello che il buon senso dei popoli stava costruendo. E questo avviene a scapito di tutte le altri guerre, a cominciare dalle guerre contro le malattie, prima fra tutti la guerra e la lotta alla malaria. La coperta è stretta e se i finanziamenti sono indirizzati in armamenti non possono andare altrove. La salute, il sociale, l’attenzione dei più deboli, la cooperazione, tutto passa in secondo piano.
“Sfruttare l’innovazione tecnologica e delle conoscenze scientifiche per ridurre l’incidenza della malaria e salvare più vite umane possibile” è una chiara ed apprezzabile dichiarazione di guerra e, come in tutte le guerre, richiede immensi capitali, impegno, schiere di ricercatori, schiere di operatori, combattenti sul campo. Ma gli “immensi utili” (economici) che provengono dalla “azienda delle armi”, mediante la corsa al riarmo di armi leggere, pesanti, mezzi terrestri, aerei e navali, missili di tutti i tipi, non vengono certo realizzati attraverso i finanziamenti della ricerca di nuovi farmaci antimalarici, necessari a combattere una battaglia contro una malattia presente nelle aree povere del mondo. La ricerca su nuove formulazioni di insetticidi, o ancora di più nella lotta biologica mediante modifiche nel genoma delle zanzare, vettrici del parassita, porta scarsi utili. Il PIL dei paesi più poveri del mondo è influenzato dalla presenza della malaria, ma questo genera scarso interesse strategico ed economico nei potentati economici e nelle economie dei pochi stati potenti.

Siamo tutti, e non può essere diversamente, contro le aggressioni, le invasioni, le azioni contro i diritti dei popoli. Siamo ancora di più contro i morti, gli stupri, le deportazioni, i genocidi di cui avevamo sentito parlare nei libri di storia, e poi vissuto, in modo relativo nei paesi della ex Jugoslavia, circa 30 anni fa. Allora l’informazione e le notizie arrivavano da lontano e in modo meno puntuale rispetto ai giorni nostri. Siamo anche pronti a giustificare le politiche di riarmo, senza pensare gli interessi economici stratosferici degli stati, aziende ed anche istituzioni produttori di armamenti di ogni tipo.

E allora cosa rimane alla “guerra alla malaria”. Come mai riusciremo a finanziare “le innovazioni tecnologiche”, i “programmi scientifici” che servono ad armarci allo scopo di ridurre l’incidenza della malaria e salvare più vite umane possibili? Eppure, 700.000 morti in un anno, i dati ufficiali, e milioni di morti nel 2020, soprattutto bambini tra 0 e i 5 anni, dati ufficiosi, sono da considerare numeri da guerra mondiale. Lo scenario di questa guerra si combatte in ben 4 continenti ed in oltre 80 paesi. Quale è la differenza tra questa guerra contro la malaria e quella combattuta tra le nazioni dal 24 febbraio 2022? Ma per quale motivo noi umani siamo così ipocriti da giustificare guerre provocate e guerreggiate tra di noi e quasi non ci interessiamo di quelle di origine naturale, a cui siamo assuefatti? E per quali motivo noi occidentali giustifichiamo guerre in casa nostra, anche combattute per nobili motivi, e ne giustifichiamo i morti, i feriti e gli invalidi da queste provocate e rimaniamo quasi indifferenti a quelle provocate da altri esseri, anche microscopici, quali la malaria, ma che avvengono in aree del mondo a noi lontane e strategicamente poco importanti. Situazioni presenti in natura, che non ci interessano direttamente. Come possiamo rispondere a queste domande.
O forse qui è l’errore. Quando le malattie, come la pandemia Covid, mettono in ginocchio il nostro mondo occidentale, ricco e le economie più forti soffrono, la corsa a trovare vaccini, medicine, soluzioni diventa prioritaria, e i finanziamenti messi a disposizione dagli stati sono immensi. Quando a soffrire di malattie gravi e mortali, sono popoli a basso e bassissimo reddito, l’interesse, anche dei media, dei giornali, dei talk show è praticamente assente. Quanto si parla nei nostri talk show di malattie lontane come la malaria. Eppure, ogni due minuti muore un bambino per questa malattia in tutto il mondo.

E queste “giornate mondiali”, sacrosante, proposte per la malaria, la tubercolosi, la polio, le virosi, e chi più ne ha più ne metta, sono eventi da celebrare ufficialmente, in qualche parlamento, nei ministeri della salute, negli enti internazionali, con dichiarazioni e belle parole che poco toccano gli interessi dei potentati economici, strategici e, come oggi si usa molto, la geo-politica degli stati.

Scusatemi. Molti di voi saranno infastiditi da un articolo così critico e poco celebrativo. Mi dispiace, ma dopo tanti anni vissuti in questi paesi, avendo vissuto le difficoltà di combattere la guerra alla malaria con armi spuntate e spesso inefficaci, anche se tanto si è fatto in questi anni; avendo visto trattare malattie a noi vicine, come il Covid, dai media, giornali, TV, fino allo sfinimento e visti i finanziamenti per la lotta al SARS-CoV-2, non mi illudo più. Il taglio dei bilanci per la salute, a favore dei per la difesa, la guerra dichiarata al Plasmodio sarà molto dura da combattere. Ed i malati ed i morti per malaria saranno in ulteriore aumento.
Spero proprio di essere smentito di queste opinioni così pessimistiche.

Ma allora il tema: “Sfruttare l’innovazione tecnologica e delle conoscenze scientifiche per ridurre l’incidenza della malaria e salvare più vite umane possibile”  ha realmente motivo di essere, ed ha motivo di essere diffuso con forza. Forse è l’obiettivo che ci riporta la speranza che in un mondo così ingiusto lottare e combattere contro una malattia presente nei paesi poveri, ne vale ancora la pena. E allora ricordiamo che il 25 Aprile 2022 diventa una chiamata alle armi per una “guerra giusta”, con soldi da spendere per un riarmo giusto.

GIORNATA MONDIALE PER LA MALARIA 25 aprile 2022 Leggi tutto »

Malaria, India- 14 Marzo 2022

Calano sensibilmente i casi di COVID-19 ma raddoppiano quelli di malaria.
Nella regione del Maharashtra sono stati più di 17 mila i casi di malaria accertati nel biennio 2021-2022, quasi il doppio di quelli del biennio precedente, che sono stati 9.491.

Tra le cause di questo aumento le abbondanti piogge, la densità di popolazione di questa regione, che ospita la capitale Mumbai con i suoi di 12 milioni, e oltre, di abitanti. (Mumbailive.com)
Si raccomanda quindi a chi è diretto in queste zone di informarsi presso centri specializzati sulla migliore forma di prevenzione da attuare per una permanenza senza rischi.
Per approfondire leggi la nostra Scheda Malaria 

Malaria, India- 14 Marzo 2022 Leggi tutto »

Febbre gialla, Kenya, 4 Marzo 2022

Dichiarata una situazione di emergenza per un focolaio di Febbre Gialla sviluppatosi nella contea di Isiolo, a nord di Nairobi, dove finora non erano mai stata registrati casi.

I casi sospetti sono al momento 15, con 4 morti, ma gli esperti temono l’allargarsi dell’epidemia e un aumento nel numero dei casi. In questa zona, infatti, e nelle contee vicine, la popolazione è scarsamente immunizzata, per la mancanza di campagne di vaccinazione.

Ai viaggiatori diretti in queste zone si consiglia vivamente di prendere in considerazione l’opportunità di effettuare la vaccinazione.(Outbraknews today)

Febbre gialla, Kenya, 4 Marzo 2022 Leggi tutto »

Scheda vaccinazione – Febbre Gialla

Scheda vaccinazione

Febbre Gialla

Lo Stamaril è un vaccino vivo attenuato, coltivato in embrioni di pollo, indicato per la prevenzione della febbre gialla. Efficace (100%) e sicuro, è richiesto obbligatoriamente per entrare in molti paesi africani e del Centro e Sud America dove il virus è endemico. Il serbatoio è l’uomo o la scimmia infetta e viene trasmesso dalla puntura zanzara tipo Aedes. Raggiunge il massimo della sua attività al 10° giorno dalla somministrazione. L'OMS ha indicato la sua validità a vita ma il consiglio è quello di fare un richiamo del vaccino ogni 10 anni vista l’aggressività della malattia. E' necessaria la certificazione internazionale rilasciata da un centro autorizzato. Richiedi vaccino presso Cesmet-Etimedica: autorizzazione 195 del 19.08.21; richiedi anche una consulenza con valutazione rischi.

Scheda vaccinazione – Febbre Gialla Leggi tutto »

Scheda malattia Febbre Gialla- Notizie e bibliografia

Leggi la Scheda completa

Per tenersi aggiornati

NOTIZIE

marzo 2024

 AFRICA
Dall’inizio del 2023, e fino al 25 febbraio 2024, un totale di 13 Paesi della Regione africana dell’OMS hanno documentato casi probabili e confermati di febbre gialla (YF): Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Guinea, Niger, Nigeria, Sud Sudan, Togo e Uganda. 

Si ritiene che i casi reali di febbre gialla umana, in Africa subsahariana siano molto maggiori rispetto a quelli denunciati. Questo è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui la mancanza di una sorveglianza completa e soprattutto la difficoltà di confermare la malattia della febbre gialla per mancanza di possibilità diagnostica.  La diagnosi di laboratorio esiste, ma è scarsa e poco praticata. 

L’ Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la vaccinazione contro la febbre gialla a tutti i viaggiatori di età pari o superiore a nove mesi che visitano aree a rischio di trasmissione della febbre gialla. Nella maggior parte di questi paesi la vaccinazione è obbligatoria e comunque è da noi consigliata.

Importante per i viaggiatori prevenire le punture di insetti vettori del virus, zanzara Aedes Aegypti durante il viaggio   nei paesi dell’area. Tra i repellenti consigliati NOZETA a base di olio di NEEM. (informati qui)Vaccinazione obbligatoria per entrare nel paese, fondamentale ed essenziale per prevenire la febbre gialla. Tutti i viaggiatori dall’età di 9 mesi in avanti devono essere vaccinati almeno 10 giorni prima del viaggio.
A causa dell’attuale epidemia, le persone che non sono mai state vaccinate contro la febbre gialla e non possono essere vaccinate per motivi sanitari dovrebbero evitare di viaggiare in Ghana.
I viaggiatori che hanno ricevuto il vaccino contro la febbre gialla 10 o più anni fa devono effettuare il richiamo prima di viaggiare nelle aree a rischio.

Curiosità

Le zanzare e i colori. Uno studio di alcuni ricercatori dell’Università di Washington ha scoperto che le femmine di Aedes aegypti, le zanzare che trasmettono la Febbre Gialla, sono attirate da  alcuni colori, più di altri.  Attraverso un sistema di tracciamento in 3D delle loro traiettorie in volo, verso macchie di diversi colori, i ricercatori hanno evidenziato  che le zanzare si avvicinano e stazionano di più sulle aree colorate di rosso,  arancio nero e ciano, mentre le lasciano abbastanza indifferenti le macchie  colorate di blu, verde, giallo e porpora.
Non sarebbero quindi solo gli odori ad attirare le zanzare, ma anche i diversi colori. Da qui, preziosi suggerimenti sugli abiti da indossare quando si soggiorna in aree endemiche per le malattie portate da insetti.

 

 

Scheda malattia Febbre Gialla- Notizie e bibliografia Leggi tutto »

Scheda vaccinazione Febbre Gialla – Come funziona

Leggi la Scheda completa

 

 

Il vaccino FG costituito da virus “vivo e attenuato” causa una reazione del sistema immunitario mimando una infezione acuta e inducendo una robusta immunità.

 Il ceppo vaccinale vivo-attenuato del virus della febbre gialla” YF-17D” è stato sviluppato in laboratorio negli anni ’30 e ha dato origine ai sotto ceppi vaccinali 17D-204 e 17DD, che sono stati somministrati, in quasi un secolo, ad oltre 600 milioni di persone in tutto il mondo. La prima utilizzazione del vaccino risale al 1937.  

La vaccinazione per la febbre gialla causa, all’interno dell’organismo, una volta inoculato il virus vivo attenuato, una infezione sistemica, che fa produrre “alle cellule linfocitarie B gli anticorpi neutralizzanti” che persistono per lungo tempo, alcuni lavori riportano per tutta la vita, ma con una perdita di efficacia dal decimo anno dalla somministrazione in avanti.
Il vaccino stimola anche una “forte risposta delle cellule T” che simula una infezione acuta.

Il vaccino per la febbre gialla YF-17D induce una serie di risposte immunitarie “innate” e “specifiche” che seguono la replicazione virale. Questa replicazione procede secondo una cinetica ben precisa all’interno delle cellule del sistema immune. Si realizza una risposta acuta con produzione di “anticorpi neutralizzanti” e quindi la persistenza a lungo termine della memoria immunitaria costituita da       (1) anticorpi e (2) cellule T di memoria.

Data la scarsità di modelli animali per l’immunobiologia del virus della Febbre Gialla le prove sulla immunogenicità della vaccinazione YF-17D in gran parte provengono da studi umani.

 

Immunità innata indotta da YFV.

Una serie di diverse cellule del sistema immunitario vengono coinvolte nella risposta al “virus >Attenuato” presente nel vaccino.

Le “Cellule Dendritiche sono un tipo di cellule che hanno il compito di presentare gli antigeni che inducono l’immunità adattativa. Esistono due tipi di CD: i convenzionali (cDC) e i plasmacitoidi (pDC).
Il virus attenuato YF-17D infetta le CD ed attiva le varie sottopopolazioni di CD attraverso recettori specifici (TLRs). L’infezione delle CD consente l’elaborazione e la presentazione dell’antigene specifico. Inoltre, YFV induce la secrezione di IFN di tipo I e di tipo III dalle CD.  La presenza di cellule dendritiche circolanti nel sangue (CD123+), dopo la vaccinazione, è significativamente aumentata al 7° giorno.  

I Monociti sono rapidamente reclutati nei tessuti infetti e infiammati, dove si differenziano in cellule dendritiche e macrofagi.

La percentuale di monociti simili ai macrofagi (CD14+ CD16+) e attivati (CD14+ CD16++) sono leggermente ma significativamente aumentati al 7° giorno dopo la vaccinazione con YF-17D.

Anche i monociti TNFα+ sono aumentati al 7° giorno rispetto al basale e sono mantenuti per 30 giorni. Inoltre, la frequenza dei monociti IL-10+ è stata trovata aumentata al giorno 15 rispetto al basale.

I macrofagi sono fagociti di grandi dimensioni. YF-17D è in grado di infettare i macrofagi. L’infezione dei macrofagi veicola il virus nei tessuti linforeticolari, dove avviene la replicazione virale.

Le Cellule linfoidi innate (ILC) costituiscono un gruppo di cellule linfoidi prive di recettori antigene-specifici di cui le cellule natural killer (NK) sono le più ben caratterizzate. La vaccinazione con YF-17D induce una forte risposta delle cellule NK. Le cellule NK producono IFNγ e hanno una attività citotossica. Dopo stimolazione da vaccino sono aumentate.

I granulociti hanno granuli contenenti agenti antimicrobici e sono in grado di ingerire cellule estranee. Ci sono tre tipi di granulociti: neutrofili, eosinofili e basofili.

Mentre non si osservano cambiamenti nelle percentuali di granulociti circolanti, i neutrofili e gli  eosinofili sono attivati dopo la vaccinazione YF-17D. Anche i neutrofili TNFα + sono aumentati al 7° giorno dopo la vaccinazione rispetto al basale.

Scheda vaccinazione Febbre Gialla – Come funziona Leggi tutto »

Ucraina – Scheda paese – Curiosità e tradizioni

 

Leggi la Scheda completa

 

La tradizione di decorare le uova per la Pasqua è molto radicata in questa area del mondo, tanto da spingere gli abitanti dell’Ucraina a creare un Museo che, per forma, struttura e colori non ha bisogno neanche di un’insegna….

Il Museo Pysanka

Il Pysanka Museum, che si trova a Kolomyja, raccoglie una collezione- alcuni pezzi sono molto pregiati e risalenti all’800- di più di 10.000 uova decorate, provenienti anche dai paesi vicini, dove la tradizione pasquale è sentita e praticata con altettanto entusiasmo.

La tecnica usata per colorare le uova , che in lingua ucraina si chiamano “pysanka”, è la stessa usata per i batik e cioè usando un rivestimento di cera lì dove non si vuole far apparire il colore. Scondo alcuni studiosi, tale tecnica sarebbe stata tramandata fin dai tempi più antichi seguendo le popolazioni slave nei loro spostamenti nel mondo.

Ucraina – Scheda paese – Curiosità e tradizioni Leggi tutto »

Scheda vaccinazione Febbre Gialla – Notizie e bibliografia

Leggi la Scheda completa

 

NOTIZIE

marzo 2022

Continua anche nei primi mesi del 2022 l’epidemia di febbre gialla in Ghana, iniziata nell’Ottobre 2022. Numerosi i casi, con alcuni decessi, nelle seguenti regioni: Savannah, Upper West, Bono e Oti. La febbre gialla si diffonde attraverso le punture di zanzare Aedes Aegypti infette.La maggior parte dei casi in questo focolaio si sono verificati in popolazioni nomadi in gran parte non vaccinate che si sono trasferite dalla Nigeria in una riserva forestale nella regione di Savannah, nel nord-ovest del Ghana. Questa

 regione è una importante meta turistica. Diversi fattori, tra cui un ecosistema favorevole nella regione e popolazioni mobili non vaccinate, compresi i turisti che arrivano senza copertura vaccinale, aumentano il potenziale di diffusione di Febbre Gialla da questa regione ai paesi vicini (Costa d’Avorio e Burkina Faso) .

 

Importante per i viaggiatori prevenire le punture di insetti vettori del virus, zanzara Aedes aegypti durante il viaggio in Ghana neii paesi dell’area. Tra i repellenti consigliati NOZETA a base di olio di NEEM. (informati qui)Vaccinazione obbligatoria per entrare nel paese, fondamentale ed essenziale per prevenire la febbre gialla. Tutti i viaggiatori dall’età di 9 mesi in avanti devono essere vaccinati almeno 10 giorni prima del viaggio.
A causa dell’attuale epidemia, le persone che non sono mai state vaccinate contro la febbre gialla e non possono essere vaccinate per motivi sanitari dovrebbero evitare di viaggiare in Ghana.
I viaggiatori che hanno ricevuto il vaccino contro la febbre gialla 10 o più anni fa devono effettuare il richiamo prima di viaggiare nelle aree colpite in Ghana.

Marzo 2022

In diversi paesi dell’Africa Occidentale e Centrale continuano i casi e la diffusione della epidemia di Febbre Gialla iniziata già dal 2017.
Nigeri: dal settembre 2017 sono stati denunciati nuovi casi di Febbre Gialla con focolai segnalati in tutto il paese. Nel 2021 t
ra il mese di gennaio ed il mese di settembre 2021 sono stati denunciati 1.518 casi in tutti i 37 stati nigeriani, compreso il Territorio della Capitale Federale.
Dal 2021 sono stati segnalati focolai e casi confermati anche in Camerun, Ciad, Repubblica Centrafricana, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Niger e Repubblica del Congo.

Si ritiene che i casi reali di febbre gialla umana, in Africa subsahariana siano molto maggiori rispetto a quelli denunciati. Questo è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui la mancanza di una sorveglianza completa e soprattutto la difficoltà di confermare la malattia della febbre gialla per mancanza di possibilità diagnostica.  La diagnosi di laboratorio esiste, ma è scarsa e poco praticata. 

L’ Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la vaccinazione contro la febbre gialla a tutti i viaggiatori di età pari o superiore a nove mesi che visitano aree a rischio di trasmissione della febbre gialla. Nella maggior parte di questi paesi la vaccinazione è obbligatoria e comunque è da noi consigliata.

 

BIBLIOGRAFIA

 

Scheda vaccinazione Febbre Gialla – Notizie e bibliografia Leggi tutto »

error: Il contenuto di questo sito è protetto!
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e