Definizione Epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, cioè a invadere rapidamente vastissimi territori e continenti.Secondo una definizione OMS “La pandemia. può dirsi realizzata in presenza di queste tre condizioni: comparsa di un nuovo agente patogeno, mancanza di immunizzazione specifica nell’uomo e possibilità di trasmissione da uomo a uomo”.
11-03.2020 L’OMS dichiara la Pandemia del Coronavirus “…………..Nei giorni e nelle settimane a venire, prevediamo che il numero di casi, il numero di decessi e il numero di paesi colpiti aumenteranno ancora di più. L’OMS ha valutato questo focolaio 24 ore su 24 e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione. Abbiamo quindi valutato che COVID-19 può essere caratterizzato come una pandemia. Pandemia non è una parola da usare con leggerezza o disattenzione……..” leggi qui il testo della conferenza stampa del direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Le fasi di una pandemia
Le fasi di una pandemia
Le fasi della pandemia, come da ultima guida dell’OMS “Guida alla gestione del rischio di influenza pandemica” del 2017
Le mappe
Coronavirus COVID-19 Casi Totali – Elaborazione del Center for Systems Science and Engineering (CSSE) – Johns Hopkins University (JHU)
Covidvisualizer Numero casi attivi, decessi e guariti nel mondo aggiornati in tempo reale da Worldometers
Per prenotare il Test per gli anticorpi contro il Coronavirus COVID-19
Premesso che il test per la ricerca diretta del Coronavirus effettuato con il tampone rino (naso) – faringeo rimane l’esame “gold standard”. Ma per il momento fattibile solo da malati con sintomi importanti;
se desideri effettuare il test e sapere se hai contratto l’infezione del virus SARS-CoV2, producendo anticorpi IgM; oppure se ti sei immunizzato naturalmente producendo anticorpi IgG, è importante che esegui questo esame inserito in un consulto infettivologico, accompagnato anche da alcuni test funzionali, per valutare insieme il tuo stato di salute. La “CONSULENZA SPECIALISTICA INFETTIVOLOGICA” accompagnata da: (1) Test di valutazione della aerazione dei polmoni;
· raccolta dati sanitari (stato di salute generale);
· ppO2 (quantitativo di O2 sciolto nel sangue);
· onda pletismografica (circolazione capillare);
· pressione arteriosa, e frequenza cardiaca;
(2) Test anticorpi per il Coronavirus
· Test anticorpi IgG- IgM per COVID-19
Il Test sierologico rileva l’assenza o la presenza dei due tipi di anticorpi (IGm e IgG) che evidenziano l’avvenuto contagio e lo stato dell’infezione.
Per approfondire in cosa consiste la consulenza specialisticaleggi qui
Il medico specialista infettivologo valuta la scheda sanitaria anamnestica, la storia clinica degli ultimi tre mesi, i test fisici, il test immunologico per gli anticorpi per COVID-19 e rilascia referto scritto entro le 24 ore, con la spiegazione dello stato immunitario, rapportato alla situazione di ciascuno. Tutti coloro che eseguono il consulto infettivologico verranno monitorati on line, ogni 3 giorni, nel corso delle due settimane successive, per tenere sotto controllo eventuali sintomi successivi al controllo.
In seguito alla risposta si potrà richiedere una eventuale visita specialistica infettivologica.
Previste tariffe per nuclei familiari (da 2 persone in su).
Per ulteriori informazioni inviare questo modulo o chiamare 06 39030481 (9,00-13,00; 14,30-17,00).
COVID-19: “CO” corona; “VI” virus; “D” disease (= malattia); “19” anno di manifestazione. Il virus infetta l’uomo e dopo alcuni giorni possono comparire sintomi lievi quali febbre, stanchezza e tosse secca, spesso indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, talvolta diarrea. Frequente l’assenza temporanea del gusto e dell’olfatto. Nei soggetti deboli e già malati, l’infezione può evolvere in polmonite, e poi in una sindrome respiratoria acuta grave (5%), insufficienza renale fino al decesso (dal 2%al oltre il 10% dei casi gravi).
Molte persone si infettano e non sviluppano sintomi. I bambini ed i giovani adulti, pur infettandosi, generalmente non sviluppano sintomi.
DIAGNOSI
RT-PCR per SARS-CoV2 (ricerca dell’acido nucleico RNA con tecnica di biologia molecolare) è l’esame di laboratorio, considerato “gold standard” per eseguire la diagnosi di COVID19, ossia identificare la presenza del virus al momento del test. Tale test si esegue con un tampone naso – faringeo. Il test andrebbe eseguito a tappeto sulla popolazione sintomatica, anche lieve, e su tutti i contatti dei soggetti sintomatici positivi. Gli attuali grandi numeri di popolazione da testare, e la carenza dei reagenti, ha reso il tampone uno strumento di difficile diffusione.
Anticorpi IgM IgG per SARS-CoV2 è il test rapido in immunocromatografia, che ci dà la presenza di anticorpi, ma non li quantifica. Questi anticorpi derivano dalla risposta dell’organismo all’attacco del virus. Questo vuol dire che quando iniziano a comparire il virus diminuisce fino a sparire. I primi anticorpi ad essere prodotti, quando il virus è ancora presente, sono le IgM; in un secondo momento cominciano ad essere prodotti gli anticorpi difensivi e neutralizzanti, cioè le IgG. Questo tipo di esame, visto le finestre di presenza di virus attivo, la possibilità di basse percentuali di errori, e la stretta correlazione con sintomi e stato della malattia, devono essere sempre eseguiti e valutati da un medico, possibilmente infettivologo.
SARS-CoV2 è stato trasmesso da un mammifero, pipistrello, all’uomo mediante un fenomeno chiamato spill over o salto di specie.
Carica virale e intensità dell’infezione
Questo virus si trasmette molto rapidamente da persona a persona, dopo un contatto stretto con persona infetta, attraverso le goccioline del respiro, la saliva, tossendo e starnutendo, contatti diretti personali, le mani non lavate, toccando bocca, naso o occhi. Il virus può diffondere anche attraverso contaminazione fecale. Gli alimenti non trasmettono il virus per via digestiva, ma manipolati con mani infette possono trasportare il virus a contatto con le mucose della bocca.
Il grado di infezione e la sua sintomatologia dipendono dall’entità della trasmissione
Trasmissione scarsa Trasmissione elevata
I soggetti sintomatici, in particolare nella fase iniziale, hanno dimostrato avere un quantitativo di virus elevato, che diminuisce con l’avanzata della malattia, e si può mantenere nei casi avanzati e gravi. E’ dimostrato che anche i soggetti asintomatici possono diffondere il virus, ma con quantitativi inferiori. L’unico sistema per eviatre il contagio è il distanziamento fisico. Cioè mantenere quella distanza minima di 1,5/2 metri, che consente il decadimento del virus.
È importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.
PREVENZIONE
SARS-CoV2 è un virus nuovo, per il quale l’organismo umano si è trovato sprovisto di qualsiasi difesa, e quindi nella impossibilità di porre qualsiasi freno alla diffusione. Lo sviluppo delle difese immunitarie è il sistema naturale con cui gli organismi si difendono. Ammala nel tempo una gran parte di popolazione, la maggior parte sopravvive ma i più deboli e defedati soccombono. ( il concetto spartano di sopra e sotto lo scudo.) Occorre quindi porre un freno al virus attraverso la produzione di vaccini e di farmaci.
Ci sono oltre 50 diversi studi di nuovi vaccini nel mondo, ed alcuni sono piuttosto avanzati, ma il tempo per arrivare alla produzione ed alla distribuzione è ancora lungo.
Molti farmaci mirati sono allo studio ma intanto alcune combinazioni antivirali, alcuni antiparassitari e addirittura alcuni farmaci antidiabetici, già esistenti e diffusi in tutto il mondo sono allo studio.
Per il momento l’unica prevenzione possibile e l’unico freno al diffondere del virus è il distanziamento sociale, cioè rimanere a casa ed evitare i contatti con gli altri.
Dieci comportamenti da seguire
LE 10 REGOLE PER DIFENDERSI DAL CORONAVIRUS (MIN.SALUTE)
SARS-CoV-2 è il nome del virus che causa in tutto il mondo l’attuale pandemia di coronavirus, ossia il virus della “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2”. Un virus, con genoma ad RNA, che causa sintomi respiratori inizialmente lievi e che possono evolvere fino alla “polmonite bilaterale interstiziale” con grave insufficienza respiratoria. Identificato agli inizi di gennaio in Cina, già presente da mesi nell’area di Wuhan, Cina Centrale, con la sua capacità rapidissima di diffusione, ha dilagato prima in Cina, poi con alcuni casi in diversi paesi orientali. In Europa, già presente in modo silente da fine 2019, a febbraio è esploso in Nord Italia, e poi a macchia d’olio, si è diffuso in Europa e nel mondo. Fratello del virus della Sars (SARS-CoV2), nel 2004, a partenza sempre dalla Cina, e la MERS nel 2013 in Medio Oriente. Partito da mammiferi, ed in particolare dal pipistrello, in breve tempo ha infettato l’uomo (salto di specie) che ha trovato assolutamente privo di difese immunitarie.
Cosa sono i Coronavirus: breve descrizione di una famiglia di virus respiratori, comuni in molte specie animali (come cammelli e pipistrelli) e, in alcuni casi, in grado di infettare l’uomo, compiendo il “salto di specie” .
• Questa illustrazione, opera del CDC, rivela la morfologia ultrastrutturale dei coronavirus. Da notare i picchi sulla superficie esterna del virus che conferiscono l’aspetto di una corona che circonda il virione, se osservato al microscopio elettronico.
Il virus SARS-COV2 al microscopio elettronico
Il virus SARS-COV2 al microscopio elettronico (The National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID, USA)
COVID-19: “CO” corona; “VI” virus; “D” disease (=malattia); “19” anno di manifestazione. Il virus infetta l’uomo dopo alcuni giorni possono comparire sintomi lievi quali febbre, stanchezza e tosse secca, spesso indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, talvolta diarrea. Frequente l’assenza temporanea del gusto e dell’olfatto. Nei soggetti deboli e già malati, l’infezione può evolvere in polmonite, e poi in una sindrome respiratoria acuta grave (5%), insufficienza renale fino al decesso (dal 2% a oltre il 10% dei casi gravi). Molte persone si infettano e non sviluppano sintomi. I bambini ed i giovani adulti, pur infettandosi, generalmente non sviluppano sintomi.
IL VIRUS
SARS-CoV-2 è il nome del virus che causa in tutto il mondo l’attuale pandemia di coronavirus, ossia il virus della “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2”. Un virus, con genoma ad RNA, che causa sintomi respiratori inizialmente lievi e che possono evolvere fino alla “polmonite bilaterale interstiziale” con grave insufficienza respiratoria. Identificato agli inizi di gennaio in Cina, già presente da mesi nell’area di Wuhan, Cina Centrale, con la sua capacità rapidissima di diffusione, ha dilagato prima in Cina, poi con alcuni casi in diversi paesi orientali. In Europa, già presente in modo silente da fine 2019, a febbraio è esploso in Nord Italia, e poi a macchia d’olio, si è diffuso in Europa e nel mondo. Fratello del virus della Sars (SARS-CoV2), nel 2004, a partenza sempre dalla Cina, e la MERS nel 2013 in Medio Oriente. Partito da mammiferi, ed in particolare dal pipistrello, in breve tempo ha infettato l’uomo (salto di specie) che ha trovato assolutamente privo di difese immunitarie.
MALATTIA E SINTOMI
COVID-19: “CO” corona; “VI” virus; “D” disease (=malattia); “19” anno di manifestazione. Il virus infetta l’uomo dopo alcuni giorni possono comparire sintomi lievi quali febbre, stanchezza e tosse secca, spesso indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, talvolta diarrea. Frequente l’assenza temporanea del gusto e dell’olfatto. Nei soggetti deboli e già malati, l’infezione può evolvere in polmonite, e poi in una sindrome respiratoria acuta grave (5%), insufficienza renale fino al decesso (dal 2%al oltre il 10% dei casi gravi).
Molte persone si infettano e non sviluppano sintomi. I bambini ed i giovani adulti, pur infettandosi, generalmente non sviluppano sintomi.
DIAGNOSI
RT-PCR per SARS-CoV2 è l’esame di laboratorio, considerato “gold standard” per eseguire la diagnosi di COVID-19, ossia identificare la presenza del virus al momento del test. Tale test si esegue con un tampone naso – faringeo. Il test andrebbe eseguito a tappeto sulla popolazione sintomatica, anche lieve, e su tutti i contatti dei soggetti sintomatici positivi. Gli attuali grandi numeri di popolazione da testare, e la carenza dei reagenti, ha reso il tampone uno strumento di difficile diffusione.
Anticorpi IgM IgG per SARS-CoV2 è il test di immunocromatografia (rapido), che ci da la presenza di anticorpi, ma non li quantifica. Questi anticorpi derivano dalla risposta dell’organismo all’attacco del virus. Questo vuol dire che quando iniziano a comparire il virus diminuisce fino a sparire. I primi anticorpi ad essere prodotti, quando il virus è ancora presente sono le IgM, in un secondo momento cominciano ad essere prodotti gli anticorpi difensivi e neutralizzanti che sono le IgG. Questo tipo di esame, visto le finestre di presenza di virus attivo, la possibilità di basse percentuali di errori, e la stretta correlazione con sintomi e stato della malattia, devono essere sempre eseguiti e valutati da un medico, possibilmente infettivologo.
MODALITA’ DI TRASMISSIONE
SARS-CoV2 è stato trasmesso da un mammifero, pipistrello, all’uomo mediante un fenomeno chiamato spill over o salto di specie.
Questo virus si trasmette molto rapidamente da persona a persona, dopo un contatto stretto con persona infetta, attraverso le goccioline del respiro, la saliva, tossendo e starnutendo, contatti diretti personali, le mani non lavate, toccando bocca, naso o occhi. Il virus può diffondere anche attraverso contaminazione fecale. Gli alimenti non trasmettono il virus per via digestiva, ma manipolati con mani infette possono trasportare il virus a contatto con le mucose della bocca.
I soggetti sintomatici, in particolare nella fase iniziale, hanno dimostrato avere un quantitativo di virus elevato, che diminuisce con l’avanzata della malattia, e si può mantenere nei casi avanzati e gravi. E’ dimostrato che anche i soggetti asintomatici possono diffondere il virus, ma con quantitativi inferiori. L’unico sistema per eviatre il contagio è il distanziamento fisico. Cioè mantenere quella distanza minima di 1,5/2 metri, che consente il decadimento del virus.
È importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.
PREVENZIONE
SARS-CoV2 è un virus nuovo, per il quale l’organismo umano si è trovato sprovisto di qualsiasi difesa, e quindi nella impossibilità di porre qualsiasi freno alla diffusione. Lo sviluppo delle difese immunitarie è il sistema naturale con cui gli organismi si difendono. Ammala nel tempo una gran parte di popolazione, la maggior parte sopravvive ma i più deboli e defedati soccombono. ( il concetto spartano di sopra e sotto lo scudo.) Occorre quindi porre un freno al virus attraverso la produzione di vaccini e di farmaci.
CI sono oltre 50 diversi studi di nuovi vaccini nel mondo, ed alcuni sono piuttosto avanzati, ma il tempo per arrivare alla produzione ed alla distribuzione è ancora lungo.
Molti farmaci mirati sono allo studio ma intanto alcune combinazioni antivirali, alcuni antiparassitari e addirittura alcuni farmaci antidiabetici, già esistenti e diffusi in tutto il mondo sono allo studio.
Per il momento l’unica prevenzione possibile e l’unico freno al diffondere del virus è il distanziamento sociale, cioè rimanere a casa ed evitare i contatti con gli altri, e indossare le mascherine.
IGIENE AMBIENTE
E CASA
Gli studi hanno evidenziato che il virus può sopravvivere alcune ore sulle superfici e dove viene depositato anche con le mani contaminate.
Disinfettanti a base di alcool al 70%, o a base di cloro all’0,1% (candeggina – acido muriatico) sono in grado di eliminare il virus dalle superfici e dagli oggetti possibilmente contaminati. Le superfici calpestabili non sono coinvolte nella trasmissione del virus.
Lavarsi e disinfettare le mani è indispensabile per prevenire l’infezione. Utilizzare acqua e sapone per almeno 60 secondi. Può essere utilizzato un disinfettante a base di alcool (concentrazione di alcool di almeno il 70%).
ALIMENTI
La SARS-CoV2 e le altre malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, in quanto questo virus non è trasmesso per via digestiva. Il problema può insorgere con la manipolazione degli alimenti e dei piatti ed altre stoviglie. Una buona igiene ed una buona cottura elimina il problema della contaminazione attraverso mani o goccioline di saliva.
Le importazioni di animali e di prodotti di origine animale è notevolmente ridotta, e non solamente dalla Cina, a causa della situazione sanitaria degli animali in varie parti del mondo. Per gli stessi motivi, i pochi viaggiatori in questo periodo non sono autorizzati a trasportare nel bagaglio carne, prodotti a base di carne, latte o prodotti lattiero-caseari. L’acqua del rubinetto è sicura. Le pratiche di depurazione sono efficaci nell’abbattimento dei virus, insieme a condizioni ambientali che compromettono la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati) ed alla fase finale di disinfezione.
devi fare un esame di controllo, per la tua salute, improvviso o programmato?
Elettrocardiogramma, per valutare la situazione cardiaca?
Spirometria per valutare lo stato della respirazione?
Audiometria
Controllo della vista con la diagnostica dello stato del tuo occhi? Devi rifare un paio di occhiali usurati o rotti ? Hai bisogno di controllo accurato e acquisto dell’ occhiale ( nostro ottico per prescrizione lenti e realizzazione occhiale) ?
devi fare esami di laboratorio, anche richiesti dal tuo medico prima del viaggio?
devi fare un esami radiologici o una ecografia?
necessiti di una esofago gastro duodeonoscopia in sedazione, in presenza di anestesista?
necessiti di controlli ed esami ginecologici ed ostetrici, anche di emergenza?
necessiti di piccoli interventi chirurgici ambulatoriali, anche in emergenza?
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Come i fattori climatici e stagionali possono agire sui virus, ed anche su SARS-CoV2
Possono il clima, le stagioni e particolari condizioni ambientali influenzare o favorire la diffusione e l’adesione del nuovo coronavirus alle mucose respiratorie dell’uomo? E quindi possono influenzare l’infezione e l’inizio della malattia?
Possono i fattori climatici ed ambientali in alcuni continenti, quali l’Africa e l’America Latina e Centrale, o interi paesi, o addirittura nei Paesi specifici territori o aree, frenare fortemente, oppure addirittura facilitare la diffusione del virus, ed il suo livello di aggressività? E quindi, esistono aree geografiche, più o meno vaste, con caratteristiche meteo ed ambientali che favoriscono il diffondersi del virus, oppure che frenino l’attecchimento del microbo alle cellule umane?
La questione si pone e si evidenzia se osserviamo la risposta al diffondersi del virus, ormai in modo pandemico, in Continenti ed in Paesi quali la Cina o l’Europa, o gli USA rispetto ai Pesi presenti a sud dell’equatore. Il diverso modo di diffondere della pandemia sembra variare con le condizioni climatiche ed ambientali delle diverse aree.
Ma tutto questo ha bisogno di una spiegazione scientifica e certa.
Alcuni scienziati dell’Università del Maryland, ed altri gruppi di ricercatori, tutti afferenti al gruppo del Global Virus network, stanno cercando di dimostrare con dati obiettivi la correlazione tra “caratteristiche climatiche” delle aree dove il SARS-CoV2 diffonde in modo esponenziale, valutando anche le caratteristiche della sua diffusione, e le aree dove la diffusione sembra essere frenata.
Sono stati studiati alcuni parametri ossia latitudine, temperatura, umidità e le caratteristiche della diffusione virale. E’ evidente, da questi studi che il Coronavirus diffonde soprattutto tra i 30° e i 50° gradi di latitudine nord.La temperatura tra i 5° e gli 11° centigradi, e l’umidità compresa tra il 47% e 79% sembrano favorire l’adesione alle mucose respiratorie ed anche quindi la diffusione del virus nelle aree con queste caratteristiche.
Queste caratteristiche di temperatura, umidità e localizzazione sono riscontrate per esempio sia in Lombardia sia con la regione di Hubei.
Nel periodo tra gennaio e febbraio 2020, nella fascia di latitudine tra i 30° ed i 50° gradi, la diffusione del virus si è comportata in modo diverso, a seconda le temperature e i livelli di umidità presenti nel territorio.
Sia a Wuhan dove la temperatura media è stata di 6,8°C; a Piacenza di 8-10°C, a Milano 6-9°C e a Seoul di 7-9°C, a Teheran tra 7 e 12°C con una umidità nel range medio sopra il 50%, il virus ha diffuso molto rapidamente, rispetto ad altre città e paesi con caratteristiche climatiche differenti. Secondo il lavoro presentato questo dipenderebbe proprio dal diverso clima e dalle diverse temperature di questi paesi.
Inoltre, lo studio sottolinea che in queste settimane, alcuni paesi vicini alla Cina, ma con temperature più elevate ed umidità sopra l’80% non stanno subendo contagio e quindi diffusione del virus in maniera massiva come sta avvenendo in Lombardia ed oramai in molti paesi europei, che rientrano nelle condizioni climatiche indicate.
Qualche esempio: a Bangkok, in Thailandia, meno di 100 casi. Circa 80 sono quelli in Vietnam, qualche decina in decina in Cambogia. Sono tutti paesi in cui l’igiene, la gestione sanitaria e il distanziamento personale non ricevono quella attenzione e favoriscono anzi la possibilità di diffondere. Ma guarda caso sono proprio quei paesi che in questo periodo hanno temperature oltre i 30 gradi e umidità molto elevata. Tutto questo sembra confermare che il Coronavirus è favorito da livelli di temperatura e di umidità ben precise. Questi studi acquisiscono giornalmente dati in evoluzione continua ed hanno lo scopo di prevedere l’evoluzione della pandemia nello spazio e nel tempo.
Guarda anche la nostra Sezione Ambiente, per altre notizie sull’argomento.
Oggi illustriamo gli ultimi decreti del governo per contenere la diffusione del virus.
Cosa sono le pillole del Coronavirus. Sono notizie sintetiche, che rimandano a link esplicativi, che ti aggiornano della situazione,degli argomenti e ti spiegano in modo scientifico la situazione. La raccolta delle pillole la troverai nella biblioteca del sito nel libro del coronavirus. Oggi parliamo di: Misure del governo italiano di contenimento per frenare la diffusione dl virus:
Il Governo ha emanato il nuovo “Dpcm 11 marzo” che prevede ulteriori misure restrittive su tutto il territorio nazionale, rispetto ai decreti precedenti, per contrastare l’emergenza coronavirus.
Il provvedimento ha validità sull’intero territorio nazionale dal 12 al 25 marzo.
Tra le misure previste sono sospese le attività commerciali al dettaglio fatta eccezione le vendite di generi alimentari e le consegne della ristorazione a domicilio. Sono sospese le attività di bar, pub, ristoranti. Chiusura dei parrucchieri e centri estetici. Resteranno aperti alimentari, benzinai, edicole e tabacchi oltre a farmacie e parafarmacie, ottici ed altri servizi commerciali per generi di prima necessità come quelli per la cura degli animali. Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi. Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”, cioè purché garantiscano iniziative per evitare il contagio.
Si incentiva anche la regolazione di turni di lavoro e le ferie anticipate.
Restano confermate tutte le misure restrittive del Dpcm del 9 marzo, definito #Iorestoacasa. Il provvedimento limita gli spostamenti delle persone, blocca le manifestazioni sportive, sospende in tutto il Paese l’attività didattica nelle scuole e nelle università fino al 3 aprile.
Leggi
• News sul decreto 11 marzo 2020
• News sul Decreto #iorestoacasa • Risposte alle domande più frequenti nel sito del Governo in modo dettagliato le spiegazioni dei comportamenti da adottare.
Un supporto ed un aiuto preventivo viene dalle molecole ad azione antisettica ed antimicrobica presenti negli estratti delle foglie di ulivo. La proposta di alcuni prodotti utili come prevenzione personale.
Nulla di miracoloso. Solamente la proposta di un rimedio millenario, che nell’era “pre-chimica” veniva utilizzato negli ospedali militari per sterilizzare i ferri chirurgici. Un prodotto, l’estratto di foglie di olivo, le cui molecole attive hanno capacità antibatteriche, antivirali, immunostimolanti, antiossidanti, energizzanti dimostrate. TIROSOLO e IDROSSITIROSOLO, RUTINA e OLEUROPEINA, queste alcune delle molecole che per contatto o induzione immunitaria, possono aiutarci nella protezione da virus e batteri.
I prodotti proposti come protezione personale non sostituiscono ma integrano tutte le indicazioni igieniche, di contenimento, distanziamento, isolamento e quarantena.
Sonoestratti di foglie di Olivo, che da molti studi in vivo ed in vitro hanno ottenuto l’approvazione ad essere utilizzate non solo nel metabolismo degli zuccheri o del colesterolo, o come ipotensivi, ma anche come molecole immunostimolanti, e dal potere antisettico. Quindi l’assunzione giornaliera dell’estratto OLIFE in tazzina; e l’utilizzo dello spray nasale e del collutoriocreano un ambiente sfavorevole all’attecchimento del visus alle mucose. Questa proposta è solamente un aiuto in più ma efficace. Per esperienza diretta vi invito ad utilizzare la “crema per le mani”, fortemente antisettica, ma anche nutriente e idratante, al contrario di tanti prodotti alcolici molto aggressivi.
Prescrizione dei prodotti e come utilizzare i singoli prodotti
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Dopo l’apertura conservare in frigorifero e consumare entro 15 giorni.
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Modalità d’uso: Applicare sulle mani più volte al giorno massaggiando delicatamente fino a completo assorbimento del prodotto. Forte azione antisettica, antimicrobica
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Lo spray nasale è un ottimo antisettico, contro virus e batteri, un antinfiammatorio, e risulta un valido alleato per liberare il naso in caso di raffreddore e di congestione nasale. Grazie alle proprietà di OLIVUM®, antinfiammatorie e antiossidanti, aiuta a donare nuovamente libertà al respiro ed agevolare una migliore qualità del sonno. E’ un antimicrobico da contatto. I virus e batteri risentono della forte azione disinfettante. In senso preventivo utilizzarlo due volte al giorno;
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Corretta abitudine: dopo l’utilizzo evitare di fumare, bere caffè o thè, per almeno un’ora.
DENTIFRICIO | 50 ml
Dentifricio ad azione naturale, arricchito con le proprietà lenitive di OLIVUM®, l’Estratto di Salvia e l’Olio Essenziale di Menta Piperita, che donano una piacevole sensazione di pulizia e freschezza, con una importante azione antimicrobica e prima difesa sull?attecchimento virale;
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Nebulizzare Olisan negli ambienti o sugli oggetti, indumenti o dove necessario, quindi lasciare agire per 15/20 minuti e se necessario o preferito è possibile risciacquare. Olisan non è corrosivo , non danneggia i materiali o i tessuti su cui viene usato.
Grazie alla sua fresca profumazione è utile in tutti i locali, oggetti e tessuti compresi, dove si producono o si depositano odori indesiderati compreso quello del fumo di tabacco. Ed è soprattutto un prodotto a spiccata azione antimicrobica, batterica e virale.
PER ORDINARE I PRODOTTI : chiama il numero 06 39030481, oppure scrivi a [email protected]
Il dr. Meo rimane a tua disposizione per qualsiasi quesito, dubbio, informazione sull’utilizzo dei prodotti.
Coronavirus: con il nuovo test, pronto probabilmente entro il mese di marzo, basteranno 60 minuti per accertare la presenza del virus nel nostro organismo.
Il test, prodotto dalla Dia-Sorin, è stato completato presso l’Ospedale Spallanzani di Roma ed il Policlinico San Matteo di Pavia, ed è il risultato dell’analisi di oltre 150 sequenze virali pubblicate oggi nel database mondiale delle banche genetiche per rilevare tutte le varianti attualmente conosciute del Coronavirus. Il tutto secondo i più rigidi protocolli e linee guida dell’OMS.
Il fattore tempo, in certe situazioni, può essere determinante: in questo caso il risultato del test accelera di molte ore il ricorso a cure più mirate ed aiuta a valutare il ricorso al ricovero del paziente. Un altro vantaggio sarà sicuramente quello legato alla possibilità di utilizzo di questo test su apparecchi già presenti in moltissime strutture ospedaliere in Europa e negli USA, perché utilizzato per la diagnosi molecolare di diverse infezioni batteriche e virali, nonché di altre infezioni respiratorie, quali le influenze stagionali.