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Fondazione per l’Ucraina

Assistenza alle mamme ed ai bambini in fuga dall’Ucraina – aggiornamenti

Stato di avanzamento del progetto “assistenza alle mamme ed ai bambini in fuga dall’Ucraina”.

16 Aprile 2022.
Il progetto dei padri Camilliani a “Lumianski” – assistenza alle mamme ed ai bambini in fuga dall’Ucraina – è cominciato oramai da quasi un mese e continua a fornire “assistenza e umanità” a numeri crescenti di bambini e di mamme. Il primo obiettivo dell’intervento era quello di risistemare alcuni piani del seminario dei Camilliani di Lumianski, sobborgo a poco meno di 30 km da Varsavia. I lavori sono stati necessari per fornire spazi abitabili alle famiglie che dai centri di raccolta del confine tra Polonia ed Ucraina sono state inviate in tutto il paese, a privati o enti che si offrivano per l’accoglienza. I padri Camilliani in Polonia hanno messo a disposizione alcune strutture in varie aree della Polonia. Una di queste è stata presa in carico da Cadis Internationale e dalle associazioni che collaborano.
La “Camillian Social Welfare Mission” sta coordinando diversi interventi nel paese “per assistere i rifugiati che arrivano in Polonia dall’Ucraina”. Insieme a CADIS International e ad “altre organizzazioni partner”, tra cui la “Fondazione Cesmet”, stanno conducendo un’operazione di supporto, accoglienza ed assistenza a circa 50 persone nel seminario di Lumianski.
Tuttavia, presso la “Stazione Ferroviaria Ovest” di Varsavia, primo punto di arrivo di migliaia di persone ogni giorno, per la carenza di volontari che possano aiutare con l’assistenza informativa iniziale, c’è una continua necessità di

assistenza alla stazione
    assistenza alla stazione

ricerca di volontari. Di seguito il messaggio della Missione Camilliana a tante persone in Polonia:  ( questo è l’ulteriore lavoro che vene effettuato dai volontari afferenti ai Camilliani.

Conduciamo volontariato informativo presso la “stazione ferroviaria occidentale”.
Noi della “Camillian Social Welfare Mission” aiutiamo le persone che si perdono, una volta arrivate a Varsavia,  nella ricerca di autobus verso i punti di accoglienza, aiutiamo con il trasporto dei bagagli alla stazione ferroviaria, dirigiamo le persone affamate alla tenda dove viene distribuito il cibo, aiutiamo a condurre le madri con bambini in aree speciali dove possono tranquillamente aspettare familiari/amici per arrivare o per continuare il trasporto.
Queste non sono cose complicate o difficili da fare, ma costituiscono una prima fase di accoglienza per miglaia di persone che arrivano in grande confusione e disperazione.
Tutto ciò che serve è un breve corso di formazione. Aiutaci chiedendo ai tuoi datori di lavoro la possibilità di fare volontariato. Accettiamo anche studenti che vogliono fare tirocini in un’organizzazione non governativa. Rilasceremo un certificato appropriato. Rispondiamo e richiamiamo sistematicamente, ci scusiamo se non subito, ma stiamo lavorando per migliorare l’applicazione e assumere una persona che coordini il lavoro dei volontari.
Tutto questo intervento, a monte della assistenza a domicilio, serve come primo livello di assistenza. Segue poi l’accoglienza delle persone designate, presso le abitazioni dei Camilliani.

Il nostro piccolo aiuto dall’Italia, come Fondazione Cesmet, serve a sostenere anche questo primo intervento per aiutare le donne, i bambini e gli anziani in arrivo in Polonia. Sono oltre 3 milioni ad oggi i profughi giunti in Polonia. Questo è il motivo per cui la Fondazione Cesmet ha deciso di continuare questo tipo di aiuto e di supporto.
Ci scrive il direttore di Cadis Internarional dopo la prima trance di donazioni inviate alla Associazione:
Gent.mo Dott Meo, grazie a lei ed alla Fondazione CESMET per il contributo che, come ben sa, per noi vale moltissimo, soprattutto in questo drammatico momento. Grazie a questa prima donazione (2.500€ donati dai soci), infatti, la provincia Camilliana in Polonia potrà ospitare circa 50 famiglie ucraine fuggite oltre il confine, fornendo loro un alloggio, vestiti, acqua calda e cibo, nonché tutta l’assistenza di cui hanno bisogno per ricominciare una nuova vita. ad oggi CADIS International, con contributi arrivati da tutto il mondo, ha messo insieme circa 60.000 €, con i quali ha contribuito ad attivare la struttura di accoglienza.
La Fondazione Cesmet conferma il suo impegno in questo aiuto, confidando in piccole ma preziose donazioni da ciascuno di voi. Il costo persona completo di vitto, alloggio, assistenza base, istruzione, gestione generale, è di circa 20€ persona. Il costo mese/persona è di circa € 600. Adotta alcuni giorni/mese, garantendo la tua partecipazione per il periodo che deciderai. Scrivi a fondazione@cesmet.com le tue intenzioni di donazione.

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Interventi di emergenza per la crisi in UCRAINA. Cosa facciamo.

INTERVENTO nella CRISI UCRAINA: PASSI AVANTI
9 marzo 2022

 

CADIS International, insieme ai suoi partner “PROSA“, “Salute e Sviluppo“, “Missione Calcutta” e “Fondazione CESMET” l’8 marzo ha avuto un incontro virtuale con P. Miroslaw, il Superiore Provinciale della Polonia, per essere aggiornati sull’intervento condotto dai Camilliani in Polonia.

 

Ukraine Crisis Intervention: steps forward

All’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, i Camilliani in Polonia hanno prontamente risposto con l’impegno di sostenere il programma di risposta all’emergenza della Provincia Camilliana Polacca. Le comunità religiose hanno deciso di sostenere finanziariamente i programmi pensati per i rifugiati ucraini.

Dopo la prima valutazione per identificare i bisogni e il numero di famiglie da ospitare, i Camilliani hanno creato tre programmi:

1. 1. Apertura del loro centro sociale per i senzatetto a Varsavia per ospitare alcuni dei rifugiati ucraini. Il programma è diretto da P. Arkadiusz, e un assistente sociale si occupa di selezionare i rifugiati che saranno ammessi al centro. Il centro offre tutti i tipi di assistenza: alimentare, non alimentare, medica, psicosociale. Inizialmente, hanno 30 famiglie accolte.

2. Preparazione di un altro rifugio temporaneo a Lomianki – una ex casa del seminario. La casa ha bisogno di alcune piccole riparazioni edilizie (stanze, cucina, sistema di riscaldamento) e di arredamento (frigorifero, utensili da cucina, ecc.). Hanno pianificato di dare rifugio a 55-60 famiglie.

3. La parrocchia di Tarnowskie Gory sta organizzando attività psicosociali e di apprendimento della lingua per i bambini rifugiati accolti dai loro parenti intorno alla parrocchia.

La provincia polacca dovrebbe presentare una proposta concreta di progetto per tutte queste attività, considerando i programmi, il budget e la durata del progetto. L’obiettivo finale è quello di aiutare i rifugiati a recuperare le loro forze (fisicamente, psicologicamente, moralmente) sostenendoli verso la stabilità in Polonia o in Ucraina.
La proposta di progetto sarà esaminata e presentata ai partner per costruire gli impegni delle iniziative concrete di aiuto.
Tutti i partner coinvolti saranno costantemente in contatto per aggiornamenti con la provincia camilliana in Polonia.

“Dallo scoppio della guerra in Ucraina, abbiamo lavorato soprattutto nelle stazioni ferroviarie di Varsavia. Insieme agli assistenti sociali, aspettiamo lì i treni che portano i rifugiati dal confine polacco. Per i rifugiati più malati e disabili, abbiamo organizzato un rifugio temporaneo nel nostro centro per i senzatetto di Varsavia. Le persone che vengono al nostro centro hanno la possibilità di fare un bagno, cambiarsi i vestiti e mangiare cibo adeguato. Purtroppo, non ci sono ancora abbastanza posti per questo tipo di alloggio temporaneo per gli ucraini. Ringraziamo Dio per tutto l’aiuto che abbiamo ricevuto, perché senza di esso il nostro ministero sarebbe impossibile”. – Padre Miroslaw

Il tuo contributo può davvero aiutare le persone che fuggono dalla guerra in Ucraina. Puoi sostenere i Camilliani in Polonia a dare alloggio, cibo e vestiti a molte famiglie donando al Fondo di Emergenza CADIS nei seguenti modi:

DEUTSCHE BANK
Camillian Disaster Service International (CADIS)
IBAN: IT13T 03104 03202 00000 0840270
BIC-SWIFT: DEUTITM1582
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MPS
CAUSALE: (tuo nome e cognome) a Fondazione Cesmet per progetto CADIS “assistenza alle famiglie ucraine”;
INTESTAZIONE:  Fondazione Cesmet Centro Studi Medicina Tropicale;
IBAN: IT12W0103003271000061266647;
BIC: PASCITM1A37

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fai la tua donazione per sostenere “le madri e i loro figli che scappano dalla guerra”. Dando 20€ e diffondendo il messaggio di questo sostegno a dieci amici, e con 200€ sosterrete un bambino nella sua vita quotidiana per un mese. E se volete contribuire un po’ di più, ve ne saremo grati.

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Progetto “Assistenza alle mamme e bambini in fuga dall’Ucraina”. Aggiornamenti

Questo è un aggiornamento sul progetto  “assistenza alle mamme ed ai bambini in fuga dall’Ucraina”, realizzato dai Padri Camilliani in Polonia e sostenuto, tra i vari enti di cooperazione che lavorano con loro, anche dalla Fondazione Cesmet; dal centro medico “Cesmet-Clinica del Viaggiatore”, e dal “gruppo ricerca Cesmet”.

Il progetto qui presentato è quello che riguarda le attività dei padri Camilliani in Polonia a Lomianki-Burakow, POLONIA.  Descrive e propone l’attivazione di un “alloggio sociale temporaneo” realizzato all’interno di un “seminario”, ossia una casa per studenti, collocato in Łomianki, ul.(via) Poniatowskiego 14 05-092 (Polonia). Questa struttura deve essere destinata immediatamente “alle mamme ed ai bambini in fuga dalle loro case per la guerra in Ucraina” con il tuo aiuto anche piccolo ma efficace.
Ti chiedo, a nome di coloro che stanno attuando il progetto, ed anche a nome delle istituzioni precedentemente menzionate, di aiutare questa iniziativa per i seguenti motivi:
(1) la serietà della Istituzione (i padri dell’Ordine dei Camilliani), che tutti noi conosciamo, che gestisce questo piccolo ma fondamentale progetto in terra di Polonia;
(2) lo stato di emergenza assoluta, non solo delle persone, mamme e bambini, che continuano a scappare dallo loro terra martoriata, l’Ucraina, ma anche per una nazione come la Polonia che continua ad accogliere giornalmente migliaia di profughi, siamo a quasi 2 milioni in meno di 20 giorni, e che sta velocemente arrivando ad una grave situazione di emergenza anche per ripercussioni interne al paese;
(3) per la valenza di questo progetto che non vuole solamente fornire un letto ed un pasto a qualche decina di persona in fuga, ma che con quel taglio umanitario che contraddistingue sempre le opere dell’Ordine camilliano, vuole trovare una casa dignitosa ed un lavoro a queste mamme, fino a quando potranno tornare a casa per ritrovare i propri cari.
(4) per l’attenzione posta in particolare nei confronti dei bambini, per i quali è previsto un percorso di sostegno scolastico, se si troveranno i fondi sufficienti.
Per questi e per altri motivi ovvi invito te che leggi queste linee di progetto a donare quello che ritieni, poco ma a donare, per far partire il programma.

Il progetto riguarda: (1) la “ristrutturazione dell’edificio” destinato dai Camilliani alle famiglie ucraine, e (2) la “sistemazione ed arredo necessario” per far vivere in modo dignitoso queste persone. Un alloggio, cibo, assistenza, nella emergenza, a 50/55 rifugiati, la quasi totalità mamme con bambini.
Come dicevo prima lo scopo di questo progetto non è solo fornire un alloggio temporaneo, ma anche aiutare queste mamme con i loro bambini, a trovare un appartamento dignitoso dove vivere; un lavoro con cui sostenersi durante questo periodo di difficoltà e privazioni, ed instaurare quindi una vita indipendente per sostenere le esigenza dei figli ed anche propria.

Non è possibile prevedere quanto durerà questa situazione straordinaria e drammatica. La maggior parte degli Ucraini entrati in Polonia vuole rimanere in questo paese e non andare altrove perché considera transitoria la propria situazione e desidera rientrare al più presto nel proprio paese anche per ricongiungersi con i familiari rimasti e rientrare nelle proprie abitazioni, con la speranza che siano ancora in piedi.

I responsabili del progetto hanno stabilito il suo inizio il 21 marzo 2022.

Per iniziare occorre avere i fondi sufficienti per le opere sotto descritte. Quindi dipende dal piccolo aiuto che ciascuno di noi potrà fornire. Piccole donazioni consentono una grande realizzazione.

Il progetto prevede diversi interventi, ognuno dei quali necessita fondi sufficienti.

La prima fase, in via di attivazione, riguarda la sistemazione dell’immobile con necessità economiche indispensabili a lanciare il progetto:

  • Le stanze destinate alle famiglie (mamme bimbi rifugiati), si trovano nella parte della casa religiosa che è stata disabitata per molti anni e quindi occorre eseguire alcuni lavori di risistemazione immediati.
  • Occorre verificare e risistemare (1) il sistema di riscaldamento; (2) il sistema elettrico; (3) la riabilitazione e fornitura di acqua corrente.

La seconda fase riguarda l’arredamento e gli equipaggiamenti per fornire una sistemazione e la gestione quotidiana delle famiglie nello stabile.  Occorre comprare una serie di attrezzature per rendere accoglienti e vivibili i luoghi dove vivranno, a giorni, mamme e bambini. Si prevede l’acquisto di:

  • 10 frigoriferi; 5 lavatrici; 5 asciugatrici; 5 stufe elettriche; 10 aspirapolvere; 50 letti; 50 materassi; 50 trapunte; 50 cuscini; piatti e posate per 50 persone; 3 televisori;
  • Un camion per collegamenti e spesa per 50 persone;

Sono anche previste 5- 6 persone per la gestione dello stabile e l’organizzazione delle persone, compresi gli interpreti.

Tutto questo sarà possibile con una tua piccola donazione. Scegli cosa vuoi sostenere delle cose descritte e contribuisci con

                                                                    20/30€,               oppure con 50€,                   oppure con 100€.
Poi se vuoi finanziare una “parte di progetto”, decidi tu la cifra che vuoi e versa mettendo sempre il tuo nome e cognome e la causale che trovi qui sotto:

con PayPal

CAUSALE: (tuo nome e cognome) a Fondazione Cesmet per progetto CADIS “assistenza alle famiglie ucraine”;
INTESTAZIONE:  fondazione@cesmet.com;

dal tuo Conto Corrente
CAUSALE: (tuo nome e cognome) a Fondazione Cesmet per progetto CADIS “assistenza alle famiglie ucraine”;
INTESTAZIONE:  Fondazione Cesmet Centro Studi Medicina Tropicale;
IBAN: IT12W0103003271000061266647;
BIC: PASCITM1A37

 
DIRETTAMENTE al conto dei padri Camilliani
dal tuo Conto Corrente

CAUSALE: (tuo nome e cognome) da Fondazione Cesmet per progetto CADIS “assistenza alle famiglie ucraine”;
INTESTAZIONE:  Fondazione Camillian Disaster Service Internazionale;
IBAN: IT13T0310403202000000840270;
BIC: DEUTITM1582
puoi richiedere al CADIS la ricevuta per la detrazione ai termini di legge.

Fai conoscere questo progetto, facendo leggere l’articolo sul blog della Fondazione, alle persone che tu ritieni sensibili e interessate a sostenere questa iniziativa.
Se vuoi partecipare al blog scrivendo qualche commento, o articolo, anche sulla situazione in Ucraina o in Polonia, o anche qui in Italia, riguardante le persone ucraine, i loro bisogni e anche le loro richieste, magari inviandoci anche foto sulle questioni scrivi a:
“redazione-blog@cesmet.com”.                             Faremo di tutto per pubblicare gli articoli inviati.
Ricordo che l’articolo può essere letto anche in ucraino e polacco perché tradotto dal traduttore del sito.
Puoi scrivere commenti e articoli anche il lingua ucraina o polacca. Il tuo articolo verrà tradotto e pubblicato. 

 

Progetto “Assistenza alle mamme e bambini in fuga dall’Ucraina”. Aggiornamenti Leggi tutto »

Campagna “Aiutiamo la vita” di tante mamme e bambini in fuga dalla guerra in Ucraina.

Aiutiamo la vita” di tante mamme e bambini in fuga dalla guerra in Ucraina. Questo è il sentimento che in questi giorni spinge tutti noi a stringerci intorno al popolo ucraino. I Padri Camilliani in Polonia hanno messo a disposizione una loro “struttura di formazione” per ospitare tra 50 e 60 persone. Mamme, bambini, orfani rimasti in fuga dalla guerra. Troverete in questo artico spunti ed elementi per decidere se e come sostenere questa iniziativa meritevole. La “Fondazione Cesmet – Centro Studi di Medicina Tropicale” e la Clinica del Viaggiatore Cesmet hanno deciso di appoggiare il progetto “assistenza alle mamme e bambini” in Polonia perché questa nazione eroica in questo momento si trova ad ospitare oltre un milione e mezzo di rifugiati da una guerra drammatica, ed ogni giorno aumentano. Ed è giusto in questo momento fornire il nostro piccolo supporto a questo grande sforzo di aiuto ed umanità. “Aiutiamo la vita” di queste mamme e piccoli bambini, anche orfani, continuando a donare, anche mensilmente, anche una piccola cifra, adottando un bambino o una mamma. Nei prossimi articoli vi spiegherò anche il sistema di adozione. Ma ora abbiamo dieci giorni per mettere in piedi la struttura. Allarga ai tuoi amici e conoscenti questo progetto e invitali a donare. Ti garantisco che la sicurezza della destinazione e dell’utilizzo dei fondi versati sta nella storia e nella dedizione di questi religiosi al bene delle singole persone. Ti ringrazio e ti invito a seguire giornalmente il blog della Fondazione sull’argomento.

Se hai qualche cosa da scrivere o articoli da segnalare, o foto particolarmente interessanti invia pure alla mail redazione-blog@cesmet.com

dr. Paolo Meo Specialista in Malattie Infettive e Tropicali
TEL +39 06 39030481
www.clinicadelviaggiatore.com

Campagna “Aiutiamo la vita” di tante mamme e bambini in fuga dalla guerra in Ucraina. Leggi tutto »

Assistenza alle famiglie ucraine – mamme e bambini in fuga dalla guerra.

AIUTACI AD AIUTARE:  i progetti di emergenza ed urgenza realizzati in Polonia dai Padri Camilliani a favore dei profughi ucraini in fuga dal proprio

 paese

 

La Fondazione CESMET e la Clinca del Viaggiatore per
l’ “ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE UCRAINE – mamme e bambini ed orfani, profughi
 che fuggono dalla guerra”.

     Per Donare Subito :
CAUSALE da Fondazione Cesmet per progetto CADIS “assistenza alle famiglie ucraine”;
INTESTAZIONE:  Fondazione Camillian Disaster Service Internazionale; IBAN: IT13T0310403202000000840270;
BIC: DEUTITM1582

Il Cesmet Clinica del Viaggiatore e la sua Fondazione Cesmet – medicina tropicale sono impegnati a sostenere economicamente il


Progetto di “ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE UCRAINE – mamme e bambini ed orfani, profughi che fuggono dalla guerra”.
Il progetto è realizzato dalla Fondazione CADIS (Camillian Disaster Service International) dei Padri Camilliani, ordine religioso ospedaliero, ed in particolare dalla “Provincia Camilliana in Polonia” nella Località di  Buraków, Łomianki, in Polonia, nei pressi della Capitale Varsavia.

 

Dal 24 febbraio 2022, giorno di inizio dell’invasione Russa dell’Ucraina, un vero e proprio esodo si sta verificando e dopo circa una settimana dall’inizio della guerra già quasi un milione di persone ha varcato i confini di Romania, Moldavia ed in particolare della Polonia dove oltre 600.000 persone dal confine sud -orientale con l’Ucraina sono entrati e si stanno distribuendo nei centri di raccolta profughi ed in molte città. La maggior parte di questi profughi sono “donne / mamme, bambini” molti dei quali risultano essere orfani o non sono accompagnati. “Un dramma nella tragedia”.

Sensibile alla terribile situazione di questi rifugiati provenienti dalla guerra, la “Provincia Camilliana di Polonia” si è immediatamente organizzata fornendo due significative risposte all’emergenza determinata dal flusso delle famiglie ucraine, in particolare mamme e bimbi, in diverse città della Polonia.
I Padri Camilliani, dediti nella loro missione alla assistenza sociosanitaria, hanno deciso di riaprire il proprio seminario a Burakow (Lomianki) cittadina nei dintorni di Varsavia, riadattandolo a “rifugio temporaneo” per i profughi ucraini, ed in particolare accogliendo 50/60 famiglie. (120/150 persone)

Il progetto della riapertura del seminario di Burakow prevede:

  • Lavori di riadattamento e di pulizia della struttura alla accoglienza ed alla vita di famigli, ed in particolare la presenza di bambini;
  • La gestione quotidiana dei profughi fornendo tutto quello che occorre per una vita dignitosa ed accogliente;

Siamo in attesa di conoscere in queste ora i dettagli del progetto che si sta dettagliando ora dopo ora.

Gli esiti della guerra sono ancora incerti ma oltre la realizzazione del progetto “un alloggio temporaneo alle famiglie in fuga dalla guerra” i Padri Camilliani stanno pensando ad aiutare le famiglie che sceglieranno di iniziare una nuova vita in Polonia a trovare un nuovo appartamento, un nuovo lavoro e una vita indipendente. Un programma di integrazione dei profughi nella realtà del paese.

Un altro progetto si sta studiando ed organizzando a Tarnowskie Góry, altra cittadina della Polonia a
sud ovest del paese presso la parrocchia camilliana. Il progetto prevede una attività di sostegno psicosociale per i bambini rifugiati, in particolare per i piccoli profughi senza nessuno, che vengono accolti dalle famiglie della parrocchia.

 

Sostieni il Progetto di “ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE UCRAINE – mamme e bambini ed orfani, profughi che fuggono dalla guerra”

Aiutaci a realizzare il “Fondo di cooperazione per l’Ucraina” Effettua la tua donazione.

  •  Per Donare Subito :
    CAUSALE da Fondazione Cesmet per progetto CADIS “assistenza alle famiglie ucraine”;
    INTESTAZIONE:  Fondazione Camillian Disaster Service Internazionale; IBAN: IT13T0310403202000000840270;
    BIC: DEUTITM1582

La tua donazione arriverà immediatamente alla Fondazione CADIS ( Camillian disaster service international) ed il tuo fondo verrà reso immediatamente disponibile per l’utilizzo presso il seminario a Burakow (Lomianki). E’ necessario ricevere la tua donazione prima possibile per aiutare ad allestire la struttura prima possibile

Ti chiediamo di contribuire oggi stesso con l’invio della tua donazione, alla Fondazione Cesmet.
Contribuisci a realizzare il “FONDO PER L’UCRAINA”. Questa raccolta che ha l’obiettivo di realizzare un “FONDO DEDICATO” verrà seguito direttamente dal dr. Paolo Meo, che collabora con il Cadis per i progetti di Cooperazione Internazionale.

Nel momento in cui effettui la donazione, diventi socio e verrai informato degli sviluppi del progetto e dell’utilizzo dei tuoi fondi nel dettaglio.

In un secondo momento ti chiediamo di impegnarti con un versamento mensile che puoi indicare:

€ 5___;  €10___; € 25___; €50___; € 100 ___; € _____, ___;

per adottare un bambino o una famiglia nelle sue esigenze di vita quotidiana, in questo periodo di sofferenza e di tragedia;
Con questo impegni mensile contribuirai a fornire alimenti, vestiti, un supporto scolastico e psicologico;
(entro pochi giorni verrà dettagliato l’obiettivo e le caratteristi del programma adotta una famiglia ed un bambino ucraino in questa fase di transizione per un ritorno alla normalità

 

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Drammatica situazione sanitaria durante la guerra in Ucraina

La drammatica situazione sanitaria attuale in Ucraina e nei paesi limitrofi durante la prima settimana di guerra.
L’
impatto sulla salute della popolazione.

UN  APPELLO DI EMERGENZA
La Fondazione CESMET e la Clinica del Viaggiatore per
l’ “ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE UCRAINE – mamme e bambini ed orfani, profughi
 che fuggono dalla guerra”.

  •            Per Donare Subito :
    CAUSALE da Fondazione Cesmet per progetto CADIS “assistenza alle famiglie ucraine”;
    INTESTAZIONE:  Fondazione Camillian Disaster Service Internazionale; IBAN: IT13T0310403202000000840270;
    BIC: DEUTITM1582

Ucraina: Situazione sul campo

Migliaia sono le vittime segnalate in aumento costante. Migliaia sono i feriti per i combattimenti terrestri e per i bombardamenti delle città e cittadine in tutto il paese.
Servizi Medici di Emergenza (EMS), Reparti Chirurgici Unità di Terapia Intensiva sono paralizzati sia da pazienti traumatizzati per le ferite riportate durante i combattimenti, sia dai danneggiamenti o addirittura dalle distruzioni causate dai combattimenti.
I Servizi Sanitari Essenziali sono interrotti ed al collasso. Una grande emergenza è dovuta al blocco dei trattamenti delle “malattie croniche/non trasmissibili” (NCD): “diabete, neoplasie e malattie cardiovascolari”.
Azzerato l’accesso ai “servizi di salute mentale” e di “sostegno psicosociale”, l’assistenza sanitaria sessuale, riproduttiva e materna, le cure prenatali. Non è più praticabile alcun tipo di assistenza alle persone con disabilità.

Grave è la situazione determinata dal difficile, se non impossibile accesso alle strutture sanitarie di base, ai medici di famiglia, ai servizi sociali. Tutto questo a causa della mobilità di persone e mezzi limitata e per i problemi di sicurezza.

L’organizzazione sanitaria in buona parte del paese, ed in particolare nelle grandi città sotto assedio e bombardate è inaccessibile alla popolazione.
Una situazione particolarmente grave è determinata dal blocco dell’accesso ai programmi statali di rimborso dei “farmaci economici” e “dell’insulina gratuita” per i pazienti diabetici. Tutto questo è un dramma poco conosciuto che sta piegando la resistenza di una popolazione già indebolita nella sua salute fisica e mentale dalla guerra.

Molte infrastrutture sanitarie (ospedali, ambulatori, centri specialistici, centri materno infantili) sono danneggiate e l’accesso agli ospedali di riferimento ed anche alle farmacie è molto limitato. Non arrivano scorte di farmaci ed equipaggiamenti. Il personale sanitario in parte è occupato nel conflitto, in parte non riesce più a gestire i servizi. Molti hanno lasciato le aree colpite dal conflitto. Il sistema sanitario è sulla via della paralisi. La questione non viene riportata e non viene dato il giusto peso alla drammaticità della situazione.

 

SITUAZIONE SANITARIA
La paralisi dei servizi sanitari rendono la popolazione, in particolare i bambini, le categorie più deboli, le donne in gravidanza, più sensibili alla aggressione delle malattie infettive trasmissibili, quali COVID-19, poliomielite e morbillo. Scarsa è la copertura vaccinale e questo aumenta il rischio di epidemie, in particolare tra i bambini;
La pandemia di COVID-19 è stata particolarmente aggressiva. Circa 5.000.000 di casi con oltre 100.000 morti dall’inizio della pandemia. E una copertura vaccinale della popolazione del 34%, percentuale bassissima che rende la popolazione ancora aggredibile dal SARS-CoV2 (var. Omicron) che in questi giorni non trova più freni nella sua diffusione.
I recenti casi di polio denunciati nella nella parte occidentale del paese aggravano il rischio di diffusione incontrollata della malattia, in una popolazione con copertura vaccinale limitata. Il morbillo rialza la testa ed i casi sono in aumento.
E’ chiaro che le condizioni di confinamento nei rifugi, lo spostamento della popolazione e i danni alle infrastrutture, tutto determinato dalla guerra in corso, di cui non si vede la fine, non fanno che aumentare i rischi di diffusione di Covid-19, polio, morbillo e di malattie respiratorie e diarroiche. Tutte queste condizioni, se non arginate potrebbero rapidamente avere un grande impatto sulla salute della popolazione.

PAESI VICINI

Al 01 marzo, 874.026 (dati ufficiali UNHCR) potrebbero essere già fuggite dalla violenza in Ucraina. Ufficiosamente si parla di oltre 1 milione di persone che hanno passato i confini.
La sola Polonia ha già accolto oltre 600.000 rifugiati, la Repubblica Moldova 90.000, l’Ungheria 150.000, la Slovacchia 70.000, la Romania 60.000 e altri paesi europei 80.000.
L’UNHCR stima che oltre 5 milioni di persone potrebbero fuggire dall’Ucraina e cercare protezione e sostegno in tutta la regione europea.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), con UNHCR, CRI (international),altre agenzie internazionali e gruppi di volontariato mirano ad assistere questi milioni di rifugiati e richiedenti asilo nei paesi vicini. Le “priorità sanitarie immediate” riguardano per prima cosa “l’accesso ai servizi di pronto soccorso e chirurgici” per i traumi da guerra e da fuga, da freddo e da sotto alimentazione. Segue l’accesso ai servizi sanitari essenziali “ospedalieri ed ambulatoriali” e provvedere alle scorte di farmaci di tutti i tipi, ma in particolare garantire i farmaci per i malati cronici (diabetici, cardiaci polmonari). Necessari farmaci e servizi per le mamme ed i bambini, i malati di HIV e di tubercolosi in trattamento.

In tutti i paesi meta dei rifugiati ucraini, occorrerà affrontare il problema della diffusione di COVID-19, anche favorendo campagne di vaccinazioni a tappeto, controllo delle infezioni respiratorie stagionali. Grande attenzione al rischio di focolai di morbillo e di polio.

L’OMS sta creando ed organizzando in questi giorni un “centro logistico ed operativo di emergenza” in Polonia per distribuire forniture mediche essenziali di emergenza, kit di traumatologia e per chirurgia; farmaci salvavita e di urgenza; forniture di laboratorio; per poi effettuare distribuzioni di materiali e farmaci in Ucraina ma anche nei paesi vicini che assistono i profughi.

La risposta alla situazione di grave emergenza causata dalla guerra consiste nel realizzare servizi per la cura dei traumi da guerra, ma soprattutto per garantire la continuità delle cure per tutte le categorie di pazienti cronici e che necessitano di farmaci e cure salvavita.
Fondamentale ricordarsi che le condizioni di sovraffollamento dei profughi possono peggiorare la situazione del COVID-19 e delle epidemie di polio e morbillo. E’ fondamentale da parte di tutti i soggetti che partecipano a vari livelli alla assistenza della popolazione Ucraina sostenere gli sforzi di risposta al COVID e alla sua diffusione assicurando che tutte le risposte rimangano attive e che continui la distribuzione di dispositivi di protezione personale (DPI), di forniture di test Covid, e soprattutto di vaccini e di terapie necessarie per i casi particolarmente aggressivi.

dati e contesto da OMS clicca qui

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