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Le 11 regole d’oro

1 – Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente.

2 – Evita, appena arrivato a destinazione, una attività fisica o mentale esagerata e riduci al minimo lo stress da ansia del “fare”. Soprattutto dopo lunghi viaggi cerca il primo giorno di recuperare per non incorrere in cali di energia, o diminuzione della reattività anche difensiva dell’organismo. Dai tempo di abituarti all’ambiente, al clima, alla nuova alimentazione.

3 – Evita le punture degli insetti (zanzare, mosche, zecche ed altri artropodi), in particolare le zanzare la cui puntura può trasmettere virus, malaria ed altri tipi microrganismi. Attenti alle zecche. Il loro morso trasmette dei batteri molto pericolosi, l’origine del tifo esantematico. Repellenti per insetti, quale il naturalissimo ed efficacissimo olio di Neem Compositum, un abbigliamento con copertura idonea, non sempre praticabile a temperature, umidità e caratteristiche dei luoghi di soggiorno, aria lievemente condizionata e utilizzo di zanzariere sono tutti metodi per abbattere il rischio di contagio.

4 – Se soffri facilmente di intestino (diarrea, alvo irregolare) o sei esposto a contaminazioni di microbi aiutati con prodotti naturali quali gli estratti di foglie di olivo (protettivo della mucosa ed antibatterico – vedi capitolo dedicato) o utilizza flora batterica a componente multipla. E’ opportuno iniziare la somministrazione una settimana prima del viaggio). E’ possibile utilizzare disinfettanti intestinali quali “rifaximina” da somministrare all’arrivo, una compressa al giorno, per i primi giorni. Per chi non assume altri farmaci quali doxiciclina 100 mg.

5 – La prudenza alimentare è fondamentale per evitare contatti con microrganismi fastidiosi, talvolta pericolosi. Non solo presso venditori ambulanti, botteghe poco sicure o mercati molto colorati ma poco controllati, ma anche nei grandi ristoranti, alberghi o resort, dove l’igiene spesso è una parvenza. Basti pensare le contaminazioni da mani sporche nelle cucine o nei bar. L’utilizzo di farmaci dati in profilassi contro le infezioni intestinali sono sempre molto utili. (Rifaximina e Bassado sono specifici ma il consiglio di un medico è sempre opportuno.)

6 – Evitare l’assunzione di alimenti caseari, di cui non si conosce la provenienza o il controllo. Attenzione anche a creme, yogurt, paste fatte sul posto. La permanenza a temperature elevate anche per brevi periodi sono ottime basi per culture batteriche; evita di assumere cibi crudi o riscaldati ripetutamente. Tutto questo nella teoria, poi nella pratica si viaggia anche per assaggiare, gustare, testare le cose più strane. Allora la regole di utilizzare prodotti naturali quali gli estratti di foglie di olivo o farmaci che possano prevenire brutti sintomi, diventa una regola d’oro.

7 – Qualche bustina di cloranti quali Euclorina o Milton, da sciogliere in acqua, per disinfettare frutta e verdura che si trovano ovunque, sono altri prodotti che non dovrebbero mancare nella piccola farmacia.

8 – Questa è una regola fondamentale, “bevi solamente acqua imbottigliata e sigillata”, e se possibile bevi bevande gassate, poiché frenano ed inibiscono la crescita di batteri o funghi. Evita di utilizzare l’acqua di rubinetto, spesso contaminata e soprattutto non utilizzare il ghiaccio, che può essere prodotto con acqua contaminata da microrganismi che vivono anche a molti gradi sotto lo zero.

9 – Lava spesso le mani con acqua e sapone, utilizza anche qualche disinfettante, ma senza esagerare. Ricorda che la prima difesa è nei film batterici e nelle difese presenti nella nostra cute. L’eccesso può rovinare e predisporre alle infezioni.

10 – Se assumi regolarmente farmaci, di qualsiasi tipo, porta con te le scorte sufficienti per continuare l’assunzione e soprattutto non smettere mai improvvisamente, durante il tuo viaggio, l’assunzione alle dosi normalmente assunte.

11 – Se sei un portatore di malattia cronica non dimenticare mai di assumere la tua normale terapia e soprattutto cerca di fare qualche controllo per valutare il tuo stato. Per qualsiasi evenienza negativa, pur avendo i medici in loco, rimani collegato al medico che segue i tuoi malanni e conosce bene le tue risposte. Ne vale in salute ed in sicurezza nel viaggio.

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In caso di malessere

  • Fai un controllo medico
    Dopo un viaggio effettuato in aree con bassi livelli di igiene o in presenza di sintomi anche sfumati, ma persistenti, o che riaffiorano anche dopo mesi, è opportuno un controllo con un medico esperto e l’effettuazione di esami di controllo, in particolare parassitologici e microbiologici.
  • Fai accertamenti di laboratorio
    In caso di viaggi ripetuti o di lavoro è opportuno sottoporsi una volta l’anno ad un accertamento di laboratorio richiedendo un esame chimico, fisico e la ricerca di parassiti nelle feci, anche con metodo immunologico diretto. Un controllo delle urine ed alcuni parametri ematici. E’ importante effettuare annualmente anche un “Test Mantoux” per valutare contatti con il micobatterio della tubercolosi.
  • Fai visite specialistiche
    Ovunque hai viaggiato, in particolare se provieni da aree disagiate e con scarso livello di igiene ricorda che una sensazione di malessere, che persiste nel tempo, e sintomi anche sfumati, possono nascondere malattie anche gravi, che vanno identificate in tempo, sicuramente escluse, mediante test specifici ed una visita effettuata da professionisti specialisti competenti.
  • Ricorda le aree del viaggio
    Non escludere a priori malattie particolari presenti nelle aree meta del tuo viaggio. Ricorda con insistenza al tuo medico di riferimento, o al centro medico a cui ti rivolgi, i luoghi, il periodo e le caratteristiche del paese da cui sei tornato.
  • Fai controlli a 360°
    Prima fai escludere le malattie peggiori che sono presenti nel paese del tuo viaggio, poi pensa alle forme più semplici e poco rischiose. Così sarai sicuro e non rimarrai nel dubbio.

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La Clinica del Viaggiatore

Le “Travel Clinic Internazionali” nel mondo, sono strutture sanitarie dove i viaggiatori in partenza o in arrivo ricevono assistenza per tutte le loro esigenze.

La Clinica del Viaggiatore CESMET è una struttura medica specializzata in Medicina Internazionale, dei Viaggi e del Turismo, a disposizione di chi parte e di chi arriva a Roma.

Realizza per i viaggiatori, turisti, lavoratori, religiosi, volontari, aziende ed Enti, servizi per:

  • OUTGOING viaggiatori all’estero
  • INCOMING viaggiatori in arrivo a Roma

Per coloro che partono per tutti i Paesi dislocati nei 5 Continenti l’offerta dei servizi sanitari prima, durante e dopo il viaggio è propria di una Clinica del Viaggiatore.

La struttura sanitaria è in grado di assistere coloro che viaggiano per turismo o per lavoro attraverso servizi di:

  • prevenzione (servizio vaccinazioni internazionale);
  • consulenze e vaccinazioni, profilassi farmacologiche;
  • ambulatorio preventivo della donna e del bambino che viaggia;
  • clinici e diagnostici;
  • ambulatori di medicina internazionale, dei viaggi, tropicale e parassitologia;
  • controlli e check up di medicina dei viaggi;
  • laboratorio generale e di parassitologia tropicale;
  • diagnostica per immagini (ecografie – radiografia);
  • servizi per aziende;
  • medicina del lavoro internazionale: consulenze, vaccinazioni, check up.

 

I servizi della “Clinica del Viaggiatore CESMET” sono gestiti e coordinati dal Dott. Paolo Meo, medico infettivologo e tropicalista, e realizzati dal suo team sanitario composto da personale esperto nella medicina internazionale e tropicale.

PRENOTA SUBITO PRIMA DEI TUOI VIAGGI ED AL RIENTRO in caso di necessità.

La Clinica del Viaggiatore CESMET ti mette a disposizione esperti nel settore.

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La medicina dei viaggi

La Medicina dei viaggi è un’importante branca della medicina che si interessa della relazione intercorrente tra gli spostamenti umani legati ai viaggi, sia per ragioni di turismo, che per attività lavorative, o per migrazioni, ecc. e le malattie che più direttamente li riguardano.

Il movimento totale di viaggiatori che per vari motivi si trasferisce da un Paese ad un altro eccede il mezzo miliardo di individui l’anno. Come risulta del tutto evidente il crescente volume di scambi fra i vari Paesi del pianeta ha determinato nel corso dei decenni un aumento continuo, lineare del numero di persone in trasferimento e consequenzialmente un incremento delle problematiche sanitarie connesse.

La globalizzazione ha avuto molti risvolti positivi, ma in mancanza di ampi e mirati interventi di supporto per quanto riguarda l’informazione e la prevenzione, nonostante i grandi e lodevoli sforzi delle Organizzazioni internazionali, fra gli aspetti invece non sempre positivi enumeriamo malattie diffusesi al seguito di soggetti che inconsapevolmente o meno ne erano portatori, ad esempio l’AIDS ed anche il riaffacciarsi della Tb. Ovviamente ed è questo il campo di interesse più specifico della disciplina in oggetto, la persistente arretratezza da un punto di vista igienico di interi Continenti, per converso, continua a mantenere elevati i rischi di esposizione alle malattie dei viaggiatori, che provenienti dal mondo occidentalizzato, si recano in Paesi a scarso reddito individuale. In realtà il rischio non è limitato ai soli Paesi in via di sviluppo. Anche i grandi e ricchi Paesi occidentali possono nascondere delle insidie per il singolo viaggiatore ignaro. La differenza è data dalla presenza però di un Servizio Sanitario efficiente, in genere rispondente alle esigenze di connazionali abituati a standard di qualità.

La Medicina dei viaggi, per poter fornire alla collettività un servizio qualitativamente adeguato, si avvale degli apporti di altre discipline, come l’infettivologia, l’igiene, la medicina tropicale e soprattutto l’epidemiologia.

Questa scienza, forse meno nota, si occupa di raccogliere la più grande quantità di dati concernenti le malattie così come si esprimono e si articolano nel rapporto con la società umana. Avvalendosi dell’analisi statistica, per mettere in correlazione una determinata malattia con le diverse condizioni oggettive, microbiologiche, genetiche o ambientali che la favoriscono, riesce ad identificare con precisione i fattori di rischio, la loro influenza quantitativa e qualitativa sulla clinica della malattia e le possibilità di curarla, di prevenirla, di pianificare la spesa che ciascun Governo deve sostenere per liberare la cittadinanza da quel problema.

Per un viaggiatore le informazioni che l’epidemiologia fornisce sono della massima importanza per pianificare passo per passo tutta quella miriade di comportamenti che, sotto l’attenta supervisione e controllo del medico tropicalista dovrà mettere in atto per proteggersi ad esempio dalla malaria, solo per citare la più famosa delle malattie trasmissibili in ambiente tropicale. Pertanto il consiglio di praticare o meno un’eventuale profilassi, assumendo o no le medicine adatte tutti i giorni, verrà basata dal medico tropicalista sulle ultime e più aggiornate informazioni riguardanti la situazione epidemiologica della malaria nel Paese di destinazione e anche sulla propria personale esperienza epidemiologica.

La Medicina dei viaggi si interessa anche degli aspetti assicurativi, sia su di un piano individuale, per garantire un eventuale risarcimento a coloro che dovessero a qualsiasi titolo aver conseguito qualche genere di danno in seguito all’esposizione a malattie di vario genere, ma inquadrabili sempre sul piano dell’entità soggiorno in area a rischio, sia per mettere in luce aspetti di particolare interesse per aziende ed attività compiute nel quadro di soggiorni lavorativi all’estero. In tal senso solamente un Centro specialistico dedicato alle problematiche sanitarie internazionali può aver raccolto una banca dati adeguatamente ampia ed aggiornata per poter precisare l’entità del rischio specifico per quella malattia, per quella missione o compito specifico e per quel materiale umano, in rapporto ai mezzi a disposizione.

La Medicina dei viaggi si interessa anche di fornire informazioni riguardanti l’accesso alle cure e la disponibilità di servizi sanitari nella meta del viaggio. In tal senso la conoscenza aggiornata dei sistemi sanitari e delle leggi, dei provvedimenti e dei regolamenti internazionali fanno anch’essi parte del bagaglio specialistico della Medicina dei viaggi. Soprattutto tenendo conto del volto cangiante che le situazioni politiche e sanitarie di molti Paesi vanno assumendo. Parecchi di questi infatti aggiornano le proprie prestazioni e garantiscono un’offerta di salute che va liberando i popoli dal flagello di tante malattie. Il miglioramento viene indotto e favorito da piani di vaccinazione di massa e da interventi di igiene pubblica che per la prima volta nella storia stanno incidendo sulle condizioni di vita di milioni di esseri umani. Il futuro per molti si va prospettando per merito di questi ed altri interventi, che, insieme al miglioramento economico, più roseo e vivibile del passato recente.

La Medicina dei viaggi da un punto di vista pratico si esplica in primo luogo attraverso una serie di attività indirizzate a fornire al viaggiatore un servizio di informazione riguardante tutti i rischi ai quali si esporrà nel corso dell’itinerario prescelto e tutti i comportamenti idonei ad evitarli. In secondo luogo si indirizza a verificare in base a tutti i mezzi diagnostici a disposizione l’idoneità del viaggiatore a svolgere l’itinerario in oggetto, in rapporto inoltre ai mezzi ed alle condizioni disponibili per effettuarlo. In terzo luogo a fornire al viaggiatore quei vaccini, e quei medicinali, così come consigliati dalle principali Organizzazioni sanitarie mondiali, in primis l’OMS, dedicati ad azzerare il rischio di poter contrarre una determinata malattia.

Il viaggiatore pertanto si sottopone a regolare anamnesi, esame obbiettivo e a prescrizione di profilassi, sia di tipo generico, che chemioprofilassi e/o profilassi vaccinica. Naturalmente le persone che malauguratamente si dovessero ammalare nonostante le profilassi praticate nel corso del soggiorno (nessuno può essere garantito nella sicurezza al 100%), o perché più probabilmente non l’hanno praticata, vengono immediatamente accuditi e seguiti, presso i Centri di Medicina dei viaggi. La competenza specialistica in tali casi garantisce percorsi diagnostico-terapeutici più efficaci e spediti. Tutti questi servizi, alcuni unici ed estremamente preziosi vengono naturalmente garantiti e praticati quotidianamente presso il CESMET.

La Medicina dei viaggi si avvale della preziosa e fattiva collaborazione degli individui che si sottopongono alle sue cure ed alle sue attenzioni. In primis attraverso il fatto di ricorrere alle profilassi di ogni genere, non solamente proteggono se stessi, ma anche, ritornando sani e salvi da soggiorni in aree potenzialmente a rischio, evitano di riportare indietro con sé delle malattie, che potrebbero, come la Chikungunya o la dengue ad esempio, per le quali è già successo, riattecchire anche nelle zone temperate del mondo. Inoltre le informazioni collezionate nel corso del soggiorno, con la monitorizzazione praticata dal CESMET in tempo reale, e riferite ai medici a ritorno avvenuto, si possono rivelare preziose, integrandosi come tasselli unici nel quadro composto delle patologie prevalenti a livello globale.

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Come evitare di ammalarsi

  • Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio;
  • Programma in anticipo il tempo per informarti dei rischi, fare una consulenza con un medico esperto, effettuare le vaccinazioni.
  • Se devi partire entro breve tempo, non rinunciare alle informazioni, a preparare la tua piccola farmacia da viaggio, a fare i vaccini indispensabili. Esistono protocolli di somministrazione dei vaccini ravvicinati. Lo sviluppo degli anticorpi inizia già poche ore dopo la somministrazione dei vaccini. Il picco di copertura anticorpale arriverà sicuramente durante il viaggio e questo ti darà sicurezza e tranquillità.
  • Valuta il tempo di viaggio che devi passare in aereo o altro mezzo di trasporto ( mal d’auto, di nave, d’aereo, qui i consigli, qui i prodotti ), l’eventuale passaggio di fusi orari, (jet lag, consigli e prodotti) l’influenza di tutti questi eventi sul tuo organismo e metti in essere le precauzioni richieste. Richiedi come superare lo stress da viaggio con  i KIT da VIAGGIO
  • Valuta, se la tua meta è in un Paese a rischio malarico. Richiedi la consulenza, anche ON LINE (clicca qui) di un centro specializzato, PER VALUTARE i rischi reali di contagio dovuti al luogo, ambiente e condizioni meteo, e fatti consigliare la profilassi adeguata a te. Puoi richiedere la consulenza alla Clinica del Viaggiatore CESMET.
  • Valuta se il Paesi dove ti rechi ha problemi di trasmissione di malattie infettive tramite insetti vettori e provvedi a fare scorte sufficienti di insetticidi o prodotti simili. L’OLIO DI NEEM è un ottimo prodotto. Per acquistare scrivi a seg.cesmet@gmail.com
  • Se soffri di intestino (diarrea, alvo irregolare) è opportuna una copertura con flora batterica (da iniziare a somministrare da qualche giorno prima del viaggio) e con disinfettanti quali rifaximina da somministrare un giorno prima del viaggio, durante il viaggio e durante i primi giorni di soggiorno. Puoi anche utilizzare per preparare in modo adeguato il tuo intestino i prodotti a base di “ESTRATTI DI FOGLIE DI OLIVO”.  
  • Arrivato nel Paese di destinazione ricorda di adeguarti al luogo di soggiorno evitando attività fisiche esagerate e stressanti eseguite fin dal primo momento o iniziando subito l’attività lavorativa. Cerca di abituarti all’ambiente, al clima, alla nuova alimentazione.
  • Ricorda che gli alimenti acquistati presso venditori ambulanti o botteghe igienicamente non sicure, potrebbero essere contaminati da diversi tipi di microrganismi. Per questo motivo non assumere alimenti caseari,a meno che non sei sicuro della provenienza. Attenzione a creme, yogurt, paste fatte sul posto, questi cibi sono ottime basi per culture batteriche; evita di assumere cibi crudi o riscaldati ripetutamente. Mangia cibo, frutta, vegetali cucinati o almeno sbucciati personalmente.
  • Se è possibile utilizza Euclorina o Milton, sostanze utili per la sterilizzazione dell’acqua.
  • Bevi solamente acqua imbottigliata e sigillata, nei paesi a scarso livello igienico le bevande gassate sono più sicure. Evita di utilizzare l’acqua di rubinetto e soprattutto non utilizzare il ghiaccio. Ricorda che molti microrganismo vivono tranquillamente in ambiente sotto lo 0°C. In alcune occasione ed in alcuni tipi di viaggi è possibile filtrare e clorare l’acqua con sostanze adatte.
  • Proteggiti dalle punture degli insetti (zanzare, mosche, zecche ed altri artropodi), presenti sia di giorno ma soprattutto la notte. L’OLIO DI NEEM  è un ottimo prodotto. clicca qui per saperne di più ed acquistare.
    Consigliamo anche l’uso di zanzariere, di cui ci sono ottime versioni adatte al viaggio ( qui i consigli, qui la scelta)
  • Se assumi farmaci da tempo, non smettere mai improvvisamente in corso di viaggio ma portati scorte sufficienti per coprire il periodo previsto.
  • Se sei un iperteso non dimenticare mai di assumere la tua normale terapia antipertensiva.
  • Lava spesso le mani con acqua e sapone, o con prodotti idonei, e fai attenzione al tuo igiene personale ma anche a quello dell’ambiente in cui vivi e a quello alimentare.

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, contattaci via e-mail oppure telefona al numero 06/39030481

 

 

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Lotta alla zanzara tigre

LOTTA ALLE ZANZARE E PROTEZIONE DALLE PUNTURE DEL TIPO AEDES ALBOPICTUS (zanzara TIGRE)

Per la tua protezione personale nei confronti degli insetti vettori delle malattie descritte di seguito:

  • Valuta se il Paesi dove ti rechi ha problemi di trasmissione di malattie infettive tramite insetti vettori
  • Provvedi a fare una sufficiente scorta di prodotti repellenti di elevato grado di protezione. La nostra esperienza di anni di indicazioni ai viaggiatori ci conferma che olio di Neem Compositum è un ottimo prodotto. (clicca qui) per acquistare;

Dall’ allarme Febbre Gialla che sta colpendo l’Angola (compresa la capitale Luanda dove sono stati denunciati diversi casi, una delle peggiori epidemie mai verificatasi in Africa negli ultimi decenni) ci giunge una volta ancora un insegnamento che non riusciamo a comprendere: ogni volta che si abbassa la guardia sulle malattie, ogni volta che diminuiscono i livelli di controllo del territorio e che diminuiscono le coperture vaccinali, i microrganismi rialzano la testa.
La lotta alle zanzare Aedes, ovunque nel mondo, ma per quel che ci interesse, la lotta alla zanzare tigre nel bacino del mediterraneo, vuol dire allontanare il rischio di importare malattie esotiche che sembrano lontane ma sono sempre più dietro l’angolo.
Prendiamo spunto da una intervista che il Prof. Massimo Andreoni, primario di malattie infettive di Tor Vergata, ha concesso ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano per esprimere alcune considerazioni sulle questioni trattate:

Rispetto a Zika, la Febbre Gialla è una malattia molto più grave, spiega Andreoni, ha infatti una mortalità alta, che arriva al 10-20% e colpisce persone sane. Per l’Italia è un problema legato al fatto che la zanzara vettore del virus è presente anche qui. Se arrivano persone malate in Italia e la zanzara dovesse pungerle, potenzialmente si potrebbe aprire un focolaio di Febbre Gialla anche in Italia. Esistono diverse decine di migliaia di casi nel mondo”.

Da quando la zanzara tigre nostrana, ossia la zanzara del tipo Aedes albopictus, è arrivata in Italia ed in Europa (attraverso il trasporto di copertoni nei containers giunti da alcuni paesi orientali, ed ha conquistato progressivamente territori sempre più vasti prendendo il posto della innocua e più socievole zanzara del tipo Culex), il timore dell’insorgenza di epidemie più o meno gravi di malattie presenti in altri continenti e ancora non diffusesi nel nostro paese, si è impossessata della comunità scientifica e nella opinione pubblica in Italia e nella UE.

Dengue e chikungunya, le febbri virali esotiche, l’incubo di tanti turisti in partenza per l’Asia e l’America Latina, sono diventate due malattie infettive a cui le sanità pubbliche dei paesi europei guardano con grande attenzione.
A queste si è aggiunto il Virus Zika, che tanto rumore ha fatto negli ultimi mesi.
Ora è il virus della Febbre Gialla a mettere paura nel bacino del mediterraneo.
Ipotesi lontane, un tempo considerate impossibili, ma che negli anni lentamente sono diventate realtà possibili con la comparsa di piccoli focolai in diversi paesi rivieraschi quali Francia e Spagna, Italia e Grecia ed anche diversi paesi Balcanici.
Le piccole epidemie di dengue in Francia e Spagna hanno fatto rumore e la più grande epidemia di Chikungunya in Italia, nella bassa Romagna è stata osservata in tutto il mondo.
Casi e situazioni, per fortuna, sempre controllate e neutralizzate dai servizi di igiene pubblica. Ma la zanzara tigre, vettore ipotetico di tante malattie, resta e si rafforza nel territorio e in tutto il bacino del mediterraneo. 

Che ci sia la possibilità di un innesco e di una diffusione di focolai di Arbovirosi, di diversi tipi di febbri tropicali, di malattie come la malaria, trasmessa da zanzare del tipo Anophelesnon è evento improbabile ma sempre più possibile. Occorrono condizioni particolari come la presenza dei vettori in quantità sufficienti, un numero sufficiente di zanzare infette con il microrganismo, un numero adeguato di soggetti portatori del virus o dei parassiti per far innescare la trasmissione da uomo ad uomo in un area o territorio dove prima non esisteva.
Ed i cambiamenti del clima non fanno che facilitare la tropicalizzazione della nostra area mediterranea.
Sappiamo anche bene che la globalizzazione, i flussi migratori, la libera circolazione di merci e di mezzi di trasporto hanno reso contigue aree e territori un tempo infinitamente distanti, aree dove sono presenti tante malattie a noi sconosciute. E l’ipotesi del contagio per contiguità e per trasporto diventa sempre più possibile. 

Per capire il fenomeno voglio ricordare alcuni esempi concreti come l’isola di Zanzibar dove la dengue è arrivata per contiguità con le centinaia di imbarcazioni che giornalmente fanno la spola dal continente infetto dal virus. La città di Addis Abeba (Etiopia) dove la malaria si presenta ed è presente, al contrario di quanto si pensi per contiguità, ossia per le migliaia di automezzi che giornalmente giungono da tutta l’Etiopia, e gli esempi di questo tipo sarebbero infiniti.
Le aree tropicali, le zone di elevata epidemia, sono oramai contigue alle nostre latitudini con clima sempre più tropicalizzato. Oggi tutto è possibile.

E’ necessario attuare un drastico controllo del territorio, delle città e delle campagne, da parte delle autorità sanitarie per evitare la diffusione possibile di queste malattie trasportate da insetti.
Ma ancora più spetta a ciascuno di noi comportarsi correttamente nella vita di tutti i giorni.
La pulizia è il primo livello di sicurezza. Tenere pulito il proprio ambiente e le zone limitrofi alla propria abitazione è dovere civico di tutti ma anche sanitario.
Attenzione particolare va fatta alle raccolte di acqua. Le piccole raccolte sono le più pericolose. Vasi, sottovasi, contenitori nei propri giardini ma anche nel suolo pubblico.
Impariamo a guardarci intorno, impariamo ad essere più civili e puliti ed attenti nei nostri comportamenti.
Con queste semplici attenzioni eviteremo rischi che sono in aumento molto spesso a causa della nostra disattenzione e diseducazione.
Mantenere pulito l’ambiente, considerare i luoghi che frequentiamo e di passaggio parte del patrimonio comune e quindi di ciascuno di noi è la chiave di volta per iniziare una opera di prevenzione delle malattie che si stanno diffondendo e stanno rialzando la testa.
La lotta alle puntura alle zanzare con prodotti utilizzati molto in questi paesi, quale l’olio di Neem, per la lotta alla zanzara Aedes, ma anche Anopheles, lo affronteremo in un prossimo articolo.

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Olio di Neem, protezione dalle zanzare

Conosciuto in India come L’albero dei Miracoli, l’Azadirachta indica, fa parte della famiglia delle Meliacee, è originario di India e Birmania ma cresce in tutte le zone pianeggianti tropicali.

I primi scritti medici in sanscrito che ci riportano i benefici di questa pianta risalgono al 2ooo a.C., da quel momento ad oggi sono saliti a più di 700 i rimedi, ayurvedici e non, a base di Neem.

Secondo l’Ayurveda infatti ogni parte della pianta, radici, corteccia, foglie, semi e frutti, possiede eccezionali proprietà curative e medicamentose; l’estrazione del olio dai semi e la sua lavorazione hanno una tradizione secolare in India, dove il prodotto finito è chiamato “LA FARMACIA DEL VILLAGGIO” proprio per la molteplicità degli usi che ne vengono da sempre fatti dalle popolazioni locali.

È infatti utilizzato per curare dolori, febbre e infezioni, ma addirittura l’estratto è prescritto fin dai tempi antichi per curare la malaria.

Tornando alla vita di tutti i giorni è fondamentale per l’igiene orale e per la cura delle pelle oltre ad essere assunto sotto forma di infuso come tonico ricostituente, tradizione è staccarne un rametto e mangiarne le estremità più tenere ogni mattina.

“Sarva roda nidarini”:il guaritore di tutti i malanni; questa è la traduzione dal sanscrito del suo nome. In India, dove la pianta è considerata sacra, foglie di Neem vengono tenute in bocca al ritorno dai funerali per purificarsi; e si racconta che il primo giorno di Chaitra (il primo mese dell’anno secondo il calendario Hindu) è dedicato all’adorazione del Neem e per tradizione si consuma un decotto di foglie di Neem, fiori, jaggery e mango fresco per la salvaguardia della salute durante l’anno. Ma la sua efficacia non è più solo una credenza tradizionale indiana, ricerche piuttosto recenti hanno infatti dimostrato l’efficacia di questo albero fino al punto di essere dichiarato dalle Nazioni Unite l’”albero multiuso del XXII secolo”. Tutte le parti dell’albero hanno proprietà benefiche, ma in particolare, è presente una concentrazione maggiore di principio attivo su foglie, corteccia e semi.

La corteccia del Neem si usa per il trattamento di stanchezza, febbre e perdita d’appetito.

Le proprietà antisettiche e astringenti la rendono particolarmente utile nella guarigione delle ferite. Ma forse, l’uso più comune per la corteccia di Neem è l’igiene orale: si usa un ramoscello di Neem come “spazzolino da denti”, o lo si mastica, In questo modo si curano le infiammazioni alle gengive, l’alitosi e la perdita dei denti.

Agli abitanti dell’India è noto da molto tempo che le foglie del Neem allontanano gli insetti; per questo le mettono da sempre nei letti, nei libri, nei recipienti, nelle credenze e negli armadi. Le foglie sono la parte della pianta maggiormente conosciuta anche dalla medicina occidentale, sono molto apprezzate per i loro benefici sulla pelle. Funzionano da fungifugo, antisettico e antinfiammatorio. Tradizionalmente le foglie vengono tritate per ottenere una sorta di poltiglia da applicare direttamente sulle ferite, le ulcere e le malattie della pelle o usate per farne infusi da bere, l’estratto può anche essere aggiunto all’acqua del bagno per proteggere la pelle e combatterne le impurità in questi casi è importante non scaldare troppo o bollire il composto perchè il calore abbassa il contenuto di Azadirachtina contenuto nelle foglie, in caso di prurito agli occhi, occhi rossi, o congiuntivite invece è consigliabile far bollire dieci foglie fresche di Neem in un litro d’acqua per dieci minuti,e utilizzare poi il liquido con una garza. La stessa emulsione può essere utilizzata per gargarismi per curare il mal di gola e come lavaggio della bocca per il trattamento di malattie gengivali oltre che per prevenire la carie. Lavarsi il viso più volte al giorno permette di sfruttare le proprietà antibatteriche del Neem in caso di acne e punti neri con risultati eccellenti.

Ma ora veniamo al modo per noi più pratico per godere di tutti i benefici che quest’eccezionale pianta ci offre: L’olio Neem, estratto a freddo dai semi,che puro si presenta di colore giallognolo ha un gusto leggermente amaro e  per molti l’odore dell’olio di Neem non raffinato è sgradevole e per questo motivo spesso viene addolcito con aromi naturali che ne coprono il forte odore, mantenendo però tutte le proprietà benefiche inalterate. Proprietà che abbiamo detto essere innumerevoli e che proviamo a riassumere:

L’olio di neem offre protezione naturale al corpo di adulti e bambini, nutre la pelle grazie alle proprietà idratanti, lenitive e rigeneranti dei suoi principi attivi, alla vitamina E e agli acidi grassi essenziali, funziona come rimedio naturale contro infezioni della pelle quali acne ed herpes ma può anche alleviare il dolore da scottature e bruciature facilitando il processo di cicatrizzazione. Idrata la pelle secca e mantiene i capelli lucidi e brillanti, Può essere aggiunto a shampoo,come rimedio naturale contro forfora e pidocchi, o al bagnoschiuma come idratante e lenitivo antiossidanti, rende la pelle elastica oltre ad agire da disinfettante e antifunginea.

Il Neem è anche un ottimo antizanzare naturale, che può essere applicato sia sulla pelle sia sulle superfici di casa per tener lontani gli insetti, ideale anche per ridurre il prurito e il gonfiore causato dalle punture. L’azione antiparassitaria è utile contro pidocchi e acari della polvere, ma anche contro pulci e zecche. Infatti, il Neem non è tossico e questo lo rende ideale per mantenere i parassiti lontani non solo da noi ma anche dai nostri amici a quattro zampe, in veterinaria è un prodotto molto usato, in quanto non presenta le controindicazioni degli antiparassitari chimici ma protegge i nostri animali in modo ugualmente efficace. Essendo innocuo può essere utilizzato anche in agricoltura e per le piante da interno sfrutta le sue proprietà organiche garantendo una funzione di concime, fertilizzante e antiparassitario. Ha un effetto riequilibrante, ovvero migliora il rendimento dei terreni scarsi di materia organica e la qualità delle piante aumentandone il flusso della clorofilla e favorendo un colorito sano, verde e brillante, oltre ad essere, anche in questo caso, un ottimo repellente contro le varie tipologie di funghi e parassiti.

Come abbiamo visto quindi gli usi e i benefici di questo prodotto sono davvero innumerevoli, le controindicazioni praticamente inesistenti essendo un prodotto completamente naturale. Utile nelle nostre case e fondamentale nei nostri viaggi, una volta provato non ne farete più a meno!
Isabella Cavoli, antropologa

Per saperne di più sull’uso che se ne può fare in viaggio e su come averlo, clicca qui

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Chi siamo

La Travel Medicine al servizio di chi viaggia

L’obiettivo del CESMET, società medica che ha realizzato una struttura clinica specializzata nella Assistenza Sanitaria diretta ai viaggiatori, è quello di mettere la sua esperienza nel campo della “Travel medicine” al servizio di chi viaggia. Per questo si è specializzata nella gestione del “paziente viaggiatore e del Case Management”, secondo le linee guida dell’International Society of Travel Medicine.

A questo scopo CESMET ha realizzato fin dall’inizio una struttura ambulatoriale complessa con ambulatori per le malattie infettive e tropicali, un centro di vaccinazioni internazionali, autorizzato per la febbre gialla, ed un laboratorio per esami di medicina tropicale. La  “VIRTUAL CLINIC CESMET ”, è una novità assoluta nel campo dell’assistenza sanitaria ai viaggiatori. Tramite la virtual clinic il Cesmet, attraverso il dr. Paolo Meo ed i suoi assistenti, fornisce consulenze, visite e servizi di assistenza ON LINE – a distanza, in qualsiasi posto in Italia e nel mondo.  Il programma della “Clinica Globale CESMET” ed il suo obiettivo sono quelli di realizzare e gestire direttamente, come ente medico, i servizi sanitari richiesti dai viaggiatori e di coordinare e controllare l’operato dei fornitori sanitari fiduciari in tutto il mondo. I servizi vengono gestiti anche ON LINE.

La storia del CESMET

Il CESMET, Centro di Medicina Preventiva e Tropicale, è stata per oltre 30 anni una società medica che fin dalla sua fondazione, nel 1985, ha realizzato servizi sanitari nel campo della Medicina dei Viaggi, in particolare della Medicina Tropicale e delle Malattie Infettive, della Medicina Internazionale, nel campo dell’igiene ambientale e ha realizzato un dipartimento di medicina del lavoro per imprese che lavorano all’estero.

Durante i trenta anni di esperienza nella gestione del viaggiatore all’estero, ed in particolare nei paesi esotici, la Travel Clinic si è sempre strutturata come “Clinica Globale del Viaggiatore”, fornendo servizi sanitari generali per viaggiatori in Italia, in Europa, e realizzando accordi e partnership con strutture mediche ed enti esperti nella gestione della sanità dei viaggi, assistendo i viaggiatori in tutto il Mondo.

Per oltre 20 anni la Travel Clinic, diretta e gestita dal dott. Paolo Meo, ha operato in paesi dell’area tropicale, in particolare in paesi africani, realizzando strutture cliniche e gestendo programmi internazionali, maturando esperienze anche nella “clinica e nella medicina del lavoro nelle diverse aree del tropico” e nei “sistemi di evacuazione” di pazienti gravi.

Nel corso degli anni ha realizzato servizi medici per aziende turistiche, comunità religiose, imprese e singoli viaggiatori. Ha lavorato come ente di consulenza nella maggior parte dei Paesi Africani ed Asiatici per grandi imprese di costruzioni ed impiantistica. E’ stata società di consulenza per ONG ed Ordini religiosi.

E’ stata la Travel Clinic di riferimento per ITPC (Italian Travel Promotion Council – Chicago, USA) e per i turisti americani in viaggio in Italia ed in Europa.

Per alcuni anni ha gestito la sanità turistica per il Comune di Roma, mediante il Servizio Travel Health per Roma Pass.

Nel settore sportivo ha gestito il servizio globale di assistenza sanitaria, durante i mondiali di Nuoto – Roma ’09, per i 5000 accreditati all’evento internazionale.

E’ stata l’ente di consulenza per la Nazionale di Calcio Under 17 durante i mondiali di Nigeria, effettuando il programma preventivo e di assistenza specialistica.

Nel 2009/2010 ha seguito il team 06-SUZUKI nel corso del campionato del mondo Superbike.

Dal 2007 alla fine del 2017 la Travel Clinic CESMET, sotto la direzione e le attività specialistiche del dott. Paolo Meo, è stata ente di consulenza in medicina internazionale ed assistenza al personale viaggiante per la ex FINMECCANICA e per le aziende associate tra cui Alenia Aeronautica, Selex SI, MBDA.

Ha seguito per circa 10 anni gli equipaggi ed il personale della compagnia aeronautica CAI.

E stata ente di consulenza e di attività sanitaria della azienda RCS (La Repubblica L’Espresso), della società Enel ed aziende associate e di molte altre aziende in diversi settori.

Negli ultimi mesi, dopo aver vinto una gara internazionale con OIM ed Unione Europea, ha realizzato un programma di controllo della tubercolosi per immigrati da ricollocare nei paesi europei richiedenti.

Il dott. Paolo Meo ha recentemente attivato un sistema di teleconsulto e telemedicina applicata alla medicina del viaggiatore, implementando i sistemi di risposta ai quesiti provenienti dai viaggiatori di ogni parte d’Italia.

Le Persone

ll Dott. Paolo Meo (CLICCA PER IL CURRICULUM), ideatore e fondatore del CESMET, specialista in medicina tropicale e malattie infettive, gestisce la struttura fin dal 1985. Manager della società medica fin dall’inizio, ne è attualmente il Presidente. La sua esperienza nel campo della Medicina Tropicale comincia nel 1981, con la prima missione in Somalia, nei campi profughi della guerra dell’Ogaden, Corioley-Merka durata oltre un anno. Seguirono innumerevoli missioni e lavori in paesi Africani ed Asiatici.

Per oltre 18 anni ha gestito, in qualità di direttore medico la sanità dell’azienda Salini Costruttori, in particolare nei cantieri in Africa, seguendo contemporaneamente altre imprese ed enti. Matura una solida esperienza in Sierra Leone, Guinea Conakry, Nigeria, Sudan, Congo, Zimbabwe e Marocco. Ha esercitato la sua professione in Etiopia, sia nel comparto clinico che organizzativo-gestionale per svariati anni.

Importante è il suo lavoro con la Cooperazione Internazionale e con altri enti in Senegal e Mauritania, Guinea Equatoriale, Costa d’Avorio, Sud Africa. In India, a metà degli anni ’80, ha maturato esperienza di malattie infettive quali Lebbra e Tubercolosi. E’ stato consulente di grandi imprese ed aziende e dal 2002 al 2005 consulente per la medicina tropicale dell’ospedale Spallanzani di Roma.

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