Fin dall’inizio presso il Cesmet il dr. Paolo Meo si è occupato di diagnostica e di cura ambulatoriale e domiciliare dei casi di lieve e media entità di Covid-19. Presso il Cesmet potrai prenotare una visita in caso di necessità per valutare la tua situazione ed impostare una terapia personalizzata rispetto al tuo stato di salute ed alla tua situazione clinica. Puoi anche richiedere una consulenza per saperne di più sulla malattia, sulla prevenzione e le eventuali vaccinazioni periodiche per affrontare il prossimo futuro.
MEDICINA TROPICALE E PARASSITOLOGIA CLINICA visite, esami, diagnostica e trattamenti
Il Dott. Paolo Meo, medico specialista in malattie infettive e medicina tropicale, realizza e dirige il servizio medico clinico e preventivo, specialistico, denominato: “CESMET Clinica del Viaggiatore” per coloro che necessitano di visite mediche prima di un viaggio ed al rientro dalle mete prescelte.
VISITE DI MEDICINA TROPICALE e visite di parassitologia tropicale con esami di laboratorio specifici, sierologici, parassitologici, ematologici e chimico fisici
CHECK UP TROPICALI prima della partenza:
visita medicina tropicale e parassitologia;
esami di laboratorio emato-chimici, sierologici;
esami feci ed urine
test Mantoux (se richiesto o necessario)
Rx torace (se richiesto o necessario)
Esami diagnostici: ECG, Spirometria. Audiometria, Visio test (in particolare per rilascio certificazioni medicina del lavoro e rinnovo idoneità)
CHECK UP TROPICALIal rientro da un viaggio:
visita medicina internazionale e viaggi provenienza da Nord America, Nord/Est Europa, Mediterraneo, Nord Africa, Medio Oriente, Cina (diagnosi e cura malattie specifiche delle aree)
visita medicina tropicale o parassitologica provenienza da Africa, Asia, Sud Est Asiatico, Oceania, America Centrale e Latina, Caraibi (diagnosi e cura malattie specifiche delle aree)
esami di laboratorio emato, chimici, sierologici; esami feci ed urine
esami di laboratorio per la ricerca di parassiti su sangue, feci ed urine
test Mantoux o Quantiferon test (se richiesto o necessario)
Rx torace ( se richiesto o necessario)
Ecografie addome, pelvi, linfonodi, (altre a richiesta o necessità)
Risiedi a Roma ed hai bisogno di una visita specialistica di malattie infettive?
Stai rientrando da un viaggio da una qualsiasi parte del mondo e non ti senti bene?
Vieni in Italia per turismo o lavoro e ti serve un centro medico specializzato
perché sospetti di avere una malattia di origine batterica o virale?
Sei un turista e stai preparando un viaggio per venire in Italia? Dall’Italia stai preparando un viaggio all’estero? Il Cesmet Clinica del Viaggiatore è a tua disposizione in caso di malattie improvvise polmonari, urinarie, intestinali, per cui sospetti e ti devi velocemente curare per riprendere il tuo viaggio.
Il dr. Paolo Meo, medico specialista in clinica delle malattie infettive e tropicali, è a tua disposizione per
Visite, diagnosi di laboratorio, terapia, per malattie acute o croniche. Da microbi (batteri, virus, funghi, parassiti) o da malattie da reazioni immunitarie nei confronti di microbi quali “sindrome da fatica cronica, reumatismo articolare acuto, connettiviti ed altre malattie”. Particolare attenzione alle malattie urinarie acute, alle malattie polmonari con rischio di aggravamenti; alle malattie intestinali, che creano problemi in corso di viaggi.
Uno sguardo particolare se soffri di virus della famiglia degli Herpes (Varicella-Zoster, CMV, EBV) ed hai virus HPV, in collaborazione con altri specialisti
CHECK UP INTERNISTICI, INFETTIVOLOGICI, GASTROENTEROGICI PRIMA DI PARTIRE con CERTIFICAZIONE DI IDONEITA’ AL VIAGGIO ED AL LAVORO ALL’ESTERO
visita medica; esami laboratorio: chimico clinici, test sierologi, esami funzionali e microbiologici e parassitologici delle feci; mantoux test; ecografie ed esami radiologici
Visite ai turisti di passaggio a Roma; diagnosi di laboratorio; terapie in emergenza; ricoveri presso la clinica convenzionata Cesmet; per malattie acute o croniche durante i viaggi in Italia o al rientro da un viaggio dall’estero per malattie di origine esotico e tropicale. In ambulatorio professionisti con anni di esperienza nelle realtà dei paesi delle aree in questione
Per una buona diagnosi di malaria accanto all’esame microscopico (striscio e goccia spessa su vetrino) si aggiunge un nuovo metodo in RT – PCR per diagnosticare la malaria e i 5 tipi di malaria umana presenti in tutto il mondo.
Presso il Cesmet – Clinica del viaggiatore, il dr. Paolo Meo, medico tropicalista, malariologo esegue la diagnostica per malaria, sia con l’esame classico microscopico, sia con la metodica RT-PCR per tipizzare i DNA dei singoli tipi malarici. La diagnosi di laboratorio è sempre legata alla situazione clinica della persona. E’ preferibile eseguire il test malarico dopo una visita o una consulenza di medicina tropicale.
La malaria è una malattia infettiva, parassitaria, acuta, che può cronicizzare per la presenza di alcuni tipi di Plasmodio che si possono ripresentano a distanza di anni. La malaria si presenta generalmente con sintomi acuti febbrili, abbondante sudorazione, brividi, cefalea generalmente nucale, malessere generale. I sintomi durano qualche ora o qualche giorno per poi sparire e ripresentarsi dopo ore o giorni, con un malessere generale sempre più forte e debilitante. Ma come in tutte le malattie infettive anche il plasmodio della malaria può infettare i globuli rossi di una persona e presentarsi con sintomi sfumati, senza febbre (malaria algida) o con una sensazione “strana” interna con la tendenza della pelle tumida e bagnaticcia. Una strana sudorazione e una pesantezza della testa e una sensazione di ottundimento mentale (malaria atipica). Insomma attenzione alla malaria A -o Pauci sintomatica che poi esplode tutta insieme. Questa è la situazione più pericolosa.
Il comune denominatore del “rischio malarico” è la presenza della persona, anche per poche ore o per lunghi periodi in aree dove è presente la malattia causata dal parassita malarico. Condizione indispensabile la presenza della zanzara Anopheles e di uomini portatori del Plasmodio. Il contagio avviene per puntura di zanzara femmina ed avviene da uomo a uomo. L’aver soggiornato in aree a rischio malarico è comunque l’elemento indispensabile e che deve destare immediatamente il sospetto.
Basta un malessere anche lieve ed il soggiorno in aree malariche per far scattare immediatamente il sospetto e la richiesta di un test malarico. Ossia l’esame per la ricerca del plasmodio nel sangue e la caratterizzazione del tipo di Plasmodio. Solo occhi molto esperti riescono, con scarsa presenza di parassiti nel sangue (bassa parassitemia), generalmente presente nelle fasi iniziali dell’infezione, o in chi soggiorna per lunghi periodi nelle aree a rischio, a fare diagnosi di malaria attraverso la lettura dello striscio di sangue e la goccia spessa. Ci vuole grande esperienza per differenziare un Plasmodium, specie Falciparum o Vivax. Anche per gli esperti è complicato caratterizzare gli altri tipi, per il resto abbastanza rari.
Il Cesmet Clinica del Viaggiatore, Centro di Medicina Tropicale, con tradizione pluridecennale, ha messo a punto una diagnostica molecolare che riesce ad identificare poche forme presenti nel campione di sangue (bassa parassitemia) e a tipizzare i 5 tipi che caratterizzano la malaria umana.
Con la tecnica di biologia molecolare RT-PCR è possibile rilevare in modo specifico il DNA di Plasmodium Falciparum; di Plasmodium Vivax; di Plasmodium Ovalis; di Plasmodium Malariae e di Plasmodium Knowlesi in campioni di sangue intero di pazienti che hanno soggiornato in aree a rischio e presentano sintomi da molto sfumati o quasi assenti fino a situazioni particolarmente acute ed a rischio.
Questo test molecolare viene utilizzato come supporto del medico tropicalista e malariologo per la diagnosi delle cinque specie di Plasmodium, alcune più frequenti, altre più rare. Sono responsabili di forme acute o della cronicizzazione della malaria in combinazione con fattori di rischio clinici ed epidemiologici. Il DNA viene estratto dal parassita malarico che si trova nei globuli rossi della persona affetta da malaria. Viene quindi estratto dal un campione di sangue della persona, moltiplicato attraverso la tecnica della “amplificazione Real Time (RT)” e messo in evidenza con primer specifici e una sonda con colorante fluorescente che evidenzia P. falciparum; P. vivax; P. ovale; P. malariae e P. knowlesi. Basta la presenza di pochi parassiti, nella fase iniziale dell’infezione, o la resistenza parziale immunologica della persona, per essere evidenziati attraverso il processo di amplificazione.
Come tutte le tecniche di amplificazione del DNA o RNA è possibile stabilire la quantità di parassita presente. L’occhio umano che legge un vetrino difficilmente apprezza un numero di parassiti inferiori ai 15/18.000 per ml di sangue. Una bassa parassitemia difficilmente viene evidenziata. La tecnica molecolare arriva a leggere poche forme di parassita presente. La tecnica di amplificazione è molto sensibile.
Esistono in natura cinque specie in grado di infettare l’uomo: Plasmodium falciparum è il più frequente in Africa Subsahariana ma anche in Asia. E’ la causa più comune di malaria grave, è responsabile della maggior parte delle morti per malaria e può causare molte complicazioni legate alla anemia, ovvero alla rottura dei globuli rossi, ma anche ai problemi di microtrombosi, legata alla adesione delle cellule ematiche. Bambini e donne in gravidanza possono avere gravi problemi con la malaria. Una delle situazioni più frequenti può essere un basso peso alla nascita. Plasmodium vivax, Plasmodium malariae, Plasmodium ovale sono presenti nei diversi continenti e sono causa della malaria cronica. Plasmodium knowlesi, tipico delle infezioni dei primati (scimmie), è stato responsabile di casi di infezione negli esseri umani in Malesia e nel Borneo.
La diversità genetica e la riproduzione dentro le emazie producono varianti genetiche del Plasmodium con la capacità di eludere la risposta immunitaria dell’ospite e produrre varianti resistenti a farmaci e ai vaccini. Questa produzione di continue varianti è in gran parte responsabile del successo della sopravvivenza del parassita nella storia evolutiva, per milioni di anni, così come il fallimento delle misure utilizzate con lo scopo di sradicarlo.
Da quando è stata descritta per la prima volta nel 1880, dal medico francese Charles Louis Alphonse Laveran, la diagnosi di questa malattia è stata fatta osservando le diverse forme del parassita attraverso l’esame microscopico di strisci di sangue periferico colorati con vari coloranti. Oggi, questa tecnica è ancora il metodo di riferimento in tutto il mondo. Ma la difficoltà nel formare un buon microscopista ed anche la difficoltà di osservare basse parassitemie (bassa carica parassitaria) ha portato allo sviluppo di nuove tecniche più semplici e più sensibili e specifiche.Diagnosticare la malaria in tempo e soprattutto in presenza di pochi parassiti è vitale per il paziente, poiché la comparsa di complicazioni è strettamente legata al ritardo nell’inizio del trattamento.
Consigliamo di richiedere sempre l’esame emoscopico, ossia lo studio del vetrino con lo striscio di sangue, con la diagnosi molecolare in RT che fornisce anche una precisa diagnosi di specie.
Presso la “Clinica del Viaggiatore Cesmet”: consulenze di prevenzione e profilassi per la malaria; assistenza durante il viaggio con THCARD; al rientro esami di laboratorio specialistici e visite tropicali.
Dove trovo informazioni o dove posso fare i test per la malaria?
Presso la “Clinica del Viaggiatore Cesmet” a Roma puoi richiedere consulenze per la prevenzione e la profilassi per la malaria; al rientro esami di laboratorio specialistici e visite tropicali.
Ad un accurato esame clinico, effettuato da uno specialista in Malattie Tropicali, si affiancano diversi esami di laboratorio, alcuni dei quali più rapidi ed altri più complessi.
Striscio e goccia spessa:
E’ il metodo Gold standard – cioè ottimale – per la diagnosi di malaria.
Si effettua su una goccia di sangue da polpastrello, strisciato in film sottile e in goccia spessa, opportunamente colorato e letto al microscopio. Questo test evidenzia la presenza del parassita malarico all’interno dei globuli rossi, durante la fase del suo ciclo cosiddetto eritrocitario e permette una diagnosi qualitativa (parassiti presenti/assenti, e di quale specie) e quantitativa (indice di parassitemia).
Si effettua comunemente durante il rialzo febbrile portato dall’infezione malarica, ma non bisogna dimenticare che i plasmodi possono essere trovati – se c’è infezione – in qualsiasi momento. La gravità dell’attacco malarico è legata al numero di emazie parassitate.
Si esegue su sangue intero, prelevato anche dal polpastrello e, in pochi minuti, identifica la presenza di Antigeni dei Plasmodi della malaria.
A seconda del tipo di test utilizzato, si può fare diagnosi differenziale tra una infezione da P falciparum e P vivax, oppure altre forme di Plasmodio non falciparum.
Il test di per sé non fa diagnosi, e il suo risultato va sempre inquadrato in un discorso clinico e letto alla luce degli altri test diagnostici (striscio e goccia spessa; ricerca acidi nucleici)