Il prossimo concerto, che si terrà il 9 giugno, sarà dedicato alle musiche da film e avrà inizio alle ore 20:45 presso i
Giardini di Villa Maria, Riano (RM).
Ciò che rende ancora più speciale questo evento è che i Giardini di Villa Maria saranno aperti già dalle 18:00. Durante questo periodo, sarà possibile godersi un drink o leggere un libro messo a disposizione in attesa dell’inizio della serata musicale. È un’ottima opportunità per rilassarsi e immergersi nell’atmosfera prima del concerto.
L’ingresso al concerto richiede un’offerta di €15, che sarà devoluta ai progetti di beneficenza della Fondazione in Africa. Convinti che la musica e l’arte possano essere utilizzate per sostenere iniziative di beneficenza e aiutare le comunità che ne hanno bisogno, vi aspettiamo numerosi.
Ingresso e parcheggio: via Rianese 131, Riano (RM).
il sito web Cesmet CdV (Clinica del Viaggiatore) si rinnova e cambia veste. Obiettivo della nuova Home Page, che vi invitiamo a visitare, è quello di realizzare un accesso più diretto e comprensibile per coloro che desiderano informarsi in modo chiaro e scientifico su questioni, soluzioni e proposte di assistenza preventiva e curativa riguardante il mondo dei viaggi, le malattie tropicali ed infettive, la loro prevenzione.
In questo sito web una finestra aperta sul mondo è data dalle schede dei paesi. Alcune sono state aggiornate seguendo un nuovo format per fornire una informazione globale. Questo modello di redazione verrà esteso via via alle altre schede.
La struttura del sito è composta da due sezioni ben distinte:
La sezione riguardante le attività del Cesmet. La descrizione dei “servizi sanitari preventivi e curativi” messi a disposizione da CdV; una finestra sulla attività di cooperazione all’estero della Fondazione Cesmet e la spiegazione dei progetti in corso; lo “shop” dei servizi e prodotti offerti a chi viaggia.
La sezione riguardante l’informazione e le risposte a tanti quesiti, redatta e proposta da noi, addetti ai lavori, che da sempre abbiamo voluto unire le conoscenze derivate dallo studio, alla esperienza di decenni passata nelle aree del tropico, in particolare in Africa. Descriviamo e raccontiamo come si sviluppano e si manifestano le principali malattie delle aree tropicali, e le malattie infettive diffuse in tutto il mondo. Lo sforzo è quello di descriverle in modo pratico e comprensibile in schede che affrontano anche le questioni della prevenzione e delle vaccinazioni. Lo sguardo, già citato, a tutti i paesi del mondo dove, accanto con consigli ed argomenti sanitari, ma anche note ambientali, climatiche, delle tradizioni. Informazioni su epidemie ed allerta per i viaggiatori. Un modo nuovo e diretto per informare. Rinnovando il sito abbiamo voluto facilitare al massimo l’accesso alle notizie, adeguandoci all’evolversi della tecnologia. Questi i nostri obiettivi. Ma soprattutto abbiamo voluto facilitare il contatto e lo stretto rapporto tra voi, viaggiatori e pazienti, e noi specialisti che dobbiamo fornirvi informazioni chiare e precise e adeguate e aggiornate alle realtà esistenti sul posto. Come sempre desidero favorire il contatto viaggiatore o paziente – medico esperto, conoscitore diretto delle realtà locali, molto spesso ignorate dalla maggior parte degli addetti ai lavori. La nuova veste del sito ti facilita la ricerca degli argomenti e l’approccio a ciò che ti serve praticamente.
Consigli brevi per chi viaggia nel paese (aggiornamento marzo 2023) Cosa devo fare quando vado a Cuba?
Se sei alla ricerca di una destinazione con una cultura unica, una bellezza naturale mozzafiato, una storia interessante e persone cordiali, allora Cuba è la destinazione giusta. Una cultura vibrante e unica, con influenze spagnole, africane e caraibiche che si riflettono nella musica, nella danza, nell’architettura e nella cucina dell’isola. Bellezze naturali incredibili, con spiagge di sabbia bianca e acque cristalline, foreste tropicali lussureggianti e maestose montagne. La Valle de Viñales, ad esempio, è un’area di straordinaria bellezza naturale, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, con campi di tabacco e montagne calcaree che si stagliano nel cielo. E pochi sanno che Cuba, in piena area caraibica, è uno stato insulare dell’ America Centrale che comprende l’ isola omonima (circa 105.007 km quadrati e la Isla de la Juventud (circa 2500 km quadrati) e circa 1600 isole e isolotti immersi in una natura fantastica ed incontaminata. Tra queste migliaia di isole l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos costituiscono un’insieme di isole da scoprire e da visitare.
A Cuba, per chi viaggia, il problema principale è caratterizzato dalle forme di diarrea del viaggiatore, diffuse attraverso assunzione di cibi e di bevande contaminate. E’ importante proteggerti dalle punture delle zanzare e di insetti. Queste portano malattie, prima tra tutte le Febbre virale da Dengue ed anche altre Arbovirosi. Utilizza repellenti efficaci, anche naturali.(Nozeta – Neem è un prodotto efficace e consigliabile) . Cuba è considerata “malaria free”, ossia non è segnalata presenza del parassita malarico nell’isole principale nè nelle altre migliaia di piccole isole dell’arcipelago. Non esiste presenza del virus della febbre gialla “Yellow Fever free” e quindi non occorre effettuare vaccinazione contro la malattia. Ma se vieni da paesi endemici o infetti (Africa ed America Latina) è obbligatorio vaccinarti. Il colera ufficialmente non è presente nell’isole, ma nei caraibi, anche via trasporto marittimo, il vibrione del colera circola un pò ovunque. Da anni si alimenta con una circolazione che si è sviluppata da Haiti e da qui diffonde in molte isole e paesi caraibici e del Centro America. Consigliato il vaccino orale che copre anche per le forme di enterobatteri, in particolare E. Coli. Attenzione alle punture di zecca con possibilità di sviluppare una malattia denominata Tifo esantematico.
Una corretta informazione, una buona preparazione preventiva prima del viaggio, un comportamento accorto ci consentono di godere a pieno di questo viaggio.
Come faccio ad avere una informazione sanitaria corretta per andare a Cuba
casi della febbre virale emorragica, particolarmente acuta, sono stati segnalati in aumento già nell’ultimo trimestre del 2022 a Cuba. I casi sono aumentati nel primo trimestre 2023. sono in aumento specialmente durante il periodo delle piogge. E’ possibile richiedere dall’inizio del 2023 il nuovo vaccino per la Dengue. In particolare per coloro che desiderano soggiornare per un periodo prolungato. Presso il cesmet è possibile prenotare ed effettuare il vaccino contro la dengue.
Clima, meteo salute e ambiente
Quale è il meteo e le previsioni del tempo a breve a Cuba ?:
Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie?
Cuba è situata nella parte settentrionale del vasto arcipelago dei Caraibi ed è la sua isola più grande. A nord si trovano gli Stati Uniti, separati da Cuba dallo stretto di Florida largo solo 180 km e l’oceano Atlantico Settentrionale. A ovest si trova il canale dello Yucatán che la divide dal continente centro-americano, a sud il Mar dei Caraibi e a est il canale Sopravento che la separa da Haiti. La Repubblica di Cuba occupa l’intera isola, e le oltre 1600 isolette circostanti, come l’Isola della Gioventù (Isla de la Juventud), con l’eccezione della Baia di Guantánamo, una base navale che è stata data in “prestito” agli Stati Uniti nel 1903.
La forma allungata dell’isola sull’asse est-ovest e quindi la sua ininfluente differenza di latitudine fra le sue estremità nord e sud, rendono l’isola uniforme dal punto di vista climatico, caratterizzato dal soffio costante degli alisei che provengono dall’oceano Atlantico.
Il clima tropicale viene diviso in due stagioni, Stagione secca nel periodo invernale (da novembre ad aprile) La stagione secca a Cuba coincide con quella invernale ed è caratterizzata da un clima gradevole con temperature che variano tra i 26° e i 28° C. Le piogge sono notevolmente ridotte, anche se comunque possibili sui versanti settentrionali, maggiormente esposti alle irruzioni fresche degli States. In queste occasioni, in particolare, da dicembre a marzo, le temperature possono scendere anche fino ai 10° C, soprattutto nella parte nord-occidentale dell’isola, dove si trovano sia la capitale L’Avana che Varadero. La costa meridionale invece è più raro che venga colpita dal freddo. La stagione invernale è la più adatta per visitare la città e concedersi diverse escursioni, ma in ogni caso nelle belle giornate, si può vivere anche vita da spiaggia, soprattutto nel sud-est, più riparato dai venti del nord e con temperature che toccano i 30° C tutto l’anno.
Stagione umida e piovosa da maggio a ottobre. La stagione delle piogge a Cuba è ovunque molto calda, con l’afa temperata solo in parte dagli alisei. Soprattutto tra luglio e agosto le temperature raggiungono i 33-34° C e l’umidità elevata rende la calura più opprimente. Le piogge sono intense in tutto il periodo, tranne una tregua relativa nel mese di luglio, ma si manifestano sotto forma di temporali intensi e brevi che arrivano durante le ore pomeridiane lasciando subito dopo spazio al sole.
Durante la stagione umida, in particolare fra settembre e ottobre, si possono verificare gli uragani, sistemi depressionari molto profondi, di estensione variabile tra i 150 e 600 km di diametro, che riescono a sviluppare venti di straordinaria intensità (fino a 300 km/h) e piogge torrenziali inondanti, che causano con una certa regolarità gravi problemi alla popolazione. In termini di fenomeni meteorologici estremi, Cuba è soggetta a uragani che possono essere caratterizzati da venti che superano i 250 km/h e da piogge torrenziali. Tuttavia, questi eventi non rappresentano una minaccia per la vita delle persone che possono ripararsi in edifici moderni
Le temperature medie su scala annuale sono comprese tra 20 e 30 °C e le precipitazioni abbondanti e di forte intensità nel periodo estivo. La temperatura dell’acqua del mare, anche per la presenza della vicina corrente del Golfo, oscilla tra i 26 °C d’inverno e i 28–30 °C del periodo estivo.
Clima ambiente e cambiamento climatico. Come influenza la vita a Cuba?
Il cambiamento climatico ha influenzato il clima e le stagioni di Cuba in diversi modi. Innanzitutto, il clima tropicale di Cuba è diventato più caldo e umido, con le stagioni invernali che diventano più calde.
Gli eventi climatici estremi, come tempeste più intense e periodi di siccità più lunghi, stanno diventando più frequenti, colpendo l’agricoltura e la produzione alimentare del paese ed anche il turismo in questa stagione. L’aumento del livello del mare dovuto ai cambiamenti climatici ha anche un impatto negativo sulle zone costiere di Cuba e sulla pesca. Questi cambiamenti climatici stanno influenzando la salute della popolazione cubana, aumentando la vulnerabilità a malattie sensibili al clima, come un aumento esponenziale dei casi di febbre virale dengue. Il cambiamento climatico ha anche causato danni economici significativi a Cuba, con una perdita di 65,85 miliardi di dollari nel PIL tra il 1990 e il 2019. Questi fattori, combinati con le crisi politiche ed economiche, stanno contribuendo all’emigrazione di un gran numero di cubani.
Clima e ambiente qual’è il momento migliore per viaggiare a Cuba ?
Le temperature sono piacevoli tutto l’anno, con oscillazioni tra i 20 e i 30° C, in media in tutto il paese: non vi sono infatti grandi variazioni tra una zona e l’altra e anche il mare è sempre caldo, registrando una media, persino durante l’inverno, di circa 25° C a L’Avana e di 26-27°C sulla costa meridionale. L’isola è, dunque, perfettamente visitabile in ogni stagione, sebbene per chi voglia evitare il rischio pioggia è preferibile organizzare il viaggio nel periodo invernale. Durante l’estate, invece, è facile imbattersi nei tipici temporali tropicali, anche se si tratta di piogge di breve durata che si presentano soprattutto nel tardo pomeriggio. Inoltre, da giugno a novembre, quindi per tutta la stagione delle piogge Cuba può essere colpita da uragani: tempeste e cicloni tropicali, provenienti da est, interessano, in ogni caso maggiormente la parte orientale.
Quando trovare il clima migliore?
A Cuba per chi vuole fare vita da spiaggia, il periodo migliore è senz’altro quello che va da maggio ad ottobre. Tuttavia, tale periodo presenta un paio di inconvenienti: caldo afoso (con picchi anche a L’Avana e Varadero di 35° C) e alta umidità che provoca fastidiosi temporali pomeridiani. Da giugno a novembre, inoltre, si ricorda, c’è il pericolo uragani, quindi conviene comunque consultare le previsioni del tempo nei giorni che precedono la partenza per viaggiare in sicurezza.
Per chi, invece, vuole dedicarsi ad una vacanza “itinerante”, fare escursioni e girovagare tra le città e le bellezze dell’isola, il periodo ideale è senz’altro quello invernale, da novembre ad aprile. In quest’arco di tempo, infatti, le piogge sono estremamente rare e le temperature sono gradevoli ma non caldissime. I più “temerari” potranno godere di spiagge e mare, magari spostandosi nella parte orientale dell’isola, dove il clima è un po’ più caldo e anche l’acqua consente di dedicarsi a piacevoli nuotate
Quando è sconsigliato andare a Cuba?
Anche se non esiste un periodo veramente sconsigliato per visitare Cuba, bisogna fare i conti con la stagione degli uraganiche, sebbene poco probabili, possono comunque raggiungere l’isola nei mesi da giugno a novembre e in particolare da agosto ad ottobre. A luglio e ad agosto poi, pur essendo in un periodo di bassa stagione, coincidente con le piogge, il caldo e l’umidità elevati, le folle di visitatori non mancano e gli stessi cubani si riversano in massa sulle spiagge locali. Per cui chi viaggia in questi mesi dovrà tenere conto, comunque, di una forte affluenza turistica.
Quali sono le caratteristiche dell’ambiente del paese meta del tuo viaggio?
Quali ambienti e quali risorse naturali troviamo a Cuba?
Cuba ospita una biodiversità importante e un gran numero di specie endemiche, che vanno dal più piccolo uccello del pianeta (il colibrì di Elena) al coccodrillo cubano che può misurare fino a sei metri di lunghezza. Tra le altre specie sono presenti le iguane terrestri, lo hutia, 370 specie di uccelli, 26 di pipistrelli e lumache del genere Polymita. Il paese è uno dei pochi in cui le popolazioni di api non sono diminuite, grazie alla promozione di un’agricoltura biologica.
L’isola è riuscita finora a mantenere intatte le sue bellezze naturali ed è considerata il polmone verde dei Caraibi. Le autorità cubane hanno fatto della protezione del patrimonio naturale una priorità e hanno creato più di 250 aree naturali protette, che coprono il 22% del paese. La riserva naturale del “giardino della regina”, che comprende quasi 150 chilometri di isole, scogliere e mangrovie, ospita una delle barriere corallina meglio conservate al mondo. Tuttavia, lo sviluppo del turismo di massa e il riscaldamento globale stanno destando qualche preoccupazione. Il suo territorio è prevalentemente pianeggiante, con una cordigliera che si allunga parallela alla costa. Qui il paesaggio è caratterizzato dai Mogotes de Jumagua, formazioni calcaree ricoperte di vegetazione. Il notevole sviluppo costiero offre un’ampia varietà di paesaggi marini, dalla costiera rocciosa a quella alta e con dirupi, ma soprattutto una smisurata distesa di spiagge. La barriera corallina si estende all’esterno dell’arcipelago di Camagüey. Nello sviluppo della costa si trovano profonde e ampie insenature che costituiscono bacini portuali naturali di eccezionale valore e bellezza, sedi dei porti commerciali storici di Cuba come L’Avana, Santiago di Cuba e Cienfuegos. I fiumi sono caratterizzati da un corso breve, data la forma stretta dell’isola. Sono però ricchi d’acqua, anche se il loro regime è determinato dalle piogge: alcuni hanno tratti sotterranei a causa della formazione carsica del terreno. Il più lungo è il Rio Cauto(343 km) che, a differenza degli altri, scorre in senso longitudinale.
Spiagge a Cuba
Le spiagge di Cuba sono una attrazione per la loro particolarità. Posti ideali per rilassarsi, divertirsi o praticare diverse attività d’acqua come le immersioni subacquee e lo snorkeling. Ciò nonostante, decidere quale spiaggia visitare non è sempre facile. Intorno a questa grande isola si trovano tante piccole spiagge spettacolari, con i loro paesagginaturali. L’arcipelago cubano è costituito da due isole, l’Isola di Cuba e l’Isola de la Juventud, le quali possiedono una grande quantità di spiagge. Migliaia di cayos (piccole isole) formano parte di questo arcipelago, nelle quali, anche se non tutte abitabili, si trovano le spiagge più belle e rigogliose. Molte poco frequentate e conosciute. A CubaVaradero deve essere una meta obbligatoria. Questa meravigliosa città cubana è la meta più famosa a livello internazionale per quanto riguarda le sue paradisiache spiagge. Dei suoi 30 km di estensione, 22
km sono spiagge. La famosa Spiaggia Azzurra è anche la più estesa, e la sua fama non è data solo dal suo paesaggio idilliaco con colori come l’azzurro e il turchese che fanno contrasto con i colori della natura, ma è data anche dalle molteplici attività di svago che è possibile realizzare. Non mancano le attrazioni dei cayos, piccole isole situate nella costa atlantica e nel mare dei Caraibi. Un vero spettacolo di natura e bellezza. Acque cristalline e calde, una fauna straordinaria con i suoi animali esotici che condividono il loro habitat con la vegetazione; la grandiosa barriera corallina con la sua grandissima varietà di pesci colorati. Anche a La Habana, le a spiaggia sono vicine e facilmente raggiungibili. L’insieme di spiagge più conosciuto si chiama Playas del Este, costituito da sette spiagge nelle quali incontrerai l’autentico spirito cubano. Di queste spiagge la più famosa è Santa María del Mar, Di questo gruppo di spiagge, si distinguono anche Playa Jibacoa e Playa Trópico, perfette per praticare immersioni in fondo al mare.
Quali sono i Parchi Naturali più interessanti di Cuba? Cuba si differenzia dal resto dei Paesi caraibici insulari per i suoi meravigliosi paesaggi naturali, poiché dispone di numerosi parchi naturali che costituiscono una delle attrazioni più apprezzate del Paese.
Alcuni di suoi parchi hanno fama internazionale, mentre gli altri si rilevano luoghi indispensabili per qualsiasi turista che desideri conoscere minimamente Cuba.
Tra questi ci sono il Parque Nacional de Viñales, famoso per le sue coltivazioni di zucchero, tabacco e caffè;
la Valle de Viñale, con i suoi impressionanti mogotes (colline) pieni di vegetazione;
il sorprendente Mural de la Prehistoria, luogo che insieme alla Cueva del Indiocostituiscono uno dei punti più visitati di Pinar del Río, la provincia più occidentale di Cuba.
Inoltre, questa provincia, offre anche due stupendi e paradisiaci isolotti naturali dove l’impatto dell’uomo si è ridotto al minimo: Cayo Levisae Cayo Jutías.
Nelle province di Artemisa e Mayabeque, intorno a L’Avana, si trovano il Parque Natural de Soroae il complesso ecologico di Las Terrazas, entrambi situati all’interno della Reserva de la Biosfera Sierra del Rosario, un luogo stupendo dotato di una incredibile belleza naturale le cui principali attrazioni sono il famoso Salto del Arcoíris, una impressionante cascata naturale, le località di Soroa e Las Terrazas e l’Orquideario di Soroa, un giardino botanico dove potrai ammirare più di 20.000 esemplari di 700 specie di orchidee.
Nella parte più centrale di Cuba si trova la Sierra del Escambray, che costituisce il Gran Parque Natural de Topes de Collantes, luogo dove si trovano le famose cascate di Topes de Collantes e di El Nicho, situate nelle vicinanze di Cienfuegos e Trinidad.
Altro parco naturale importante della zona centrale di Cuba è il Parque Nacional de Caguanes, che con i suoi piccoli 10 isolotti viene considerato come parte dell reserva de la Biosfera de Buenavista.
Nella parte orientale di Cuba spicca il Parque Nacional Alejandro de Humboldt, condiviso dalle province di Holguín e Guantánamo. Il parco offre vari centri per i turisti, sentieri, percorsi, alloggi rurali e zone di accampamento.
Anche la piccola Isla de la Juventud ospita importanti parchi naturali come quello di Punta Francés o il Parque Nacional Ciénaga de Lanier, considerata come la terza palude più importante di tutta Cuba.
Quali sono le malattie presenti a Cuba? Quali sono i rischi reali (marzo 2023)
Malaria, Febbre Gialla, Colera, Meningite sono malattie presenti a Cuba?
Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie” monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti a Cuba. La nostra esperienza diretta in diverse aree del paese conferma la presenza di una serie di malattie endemiche sulla maggior parte del territorio, comprese le grandi città.
La malaria è presente a Cuba?
Il rischio di infezione malarica a Cuba è praticamente assente. Non sono stati più descritti casi di malaria da lungo tempo, ed anche i luoghi dove è presente l’Anopheles sono esenti dalla malattia. Le zanzare non sono portatrici del parassita e non possono trasmettere la malattia.
Ci sono rischi a Cuba per la diarrea del viaggiatore? Diarrea del viaggiatore: (clicca qui) La diarrea del viaggiatore è tra le malattie più comuni durante i soggiorni a Cuba. Oltre il 60% dei viaggiatori nel paese soffrono di queste fastidiose forme infettive intestinali. Può essere causata da vari agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti. Potrebbe essere opportuno l’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione.
La Febbre Gialla c’è a Cuba e bisogna vaccinarsi? Febbre gialla: (clicca qui)
La febbre gialla, una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes, non è presente in tutto il territorio di Cuba.
Ci sono focolai di Colera a Cuba? Come ci si protegge?
Come indicato dalle autorità sanitarie cubane ci sono focolai localizzati di Colera (clicca qui) in diverse aree del paese ed in diverse isole. La malattia circola in tutta l’area caraibica ed è presente in modo endemico. Il colera è una malattia infettiva acuta intestinale. Presente da sempre nell’isola è cresciuta ulteriormente dopo l’epidemia sviluppatasi ad Haiti. Si è sviluppata trasmessa attraverso acqua e cibo contaminati.
C’è il rischio di AIDS in caso di rapporti non protetti?
HIV/AIDS:
L’HIV/AIDS grave problema di salute pubblica nel paese. Il virus continua a circolare in una parte importante della popolazione anche se da diversi anni il controllo della malattia ha portato ad ottimi risultati. E’ importante fare attenzione ad i rapporti sessuali con diversi partner casuali ed è raccomandata la protezione e l’utilizzo del preservativo.
Le arbovirosi come la Dengue, la Chikungunja o lo Zika sono presenti a Cuba?
Brevemente la dengue è una malattia virale acuta trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti. Il serbatoio è l’uomo infetto; per questo motivo si sviluppo soprattutto nelle grandi città. I sintomi possono includere febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, nausea e eruzioni cutanee. La dengue può evolvere in dengue emorragica, una forma più grave della malattia che può essere fatale. Dall’inizio del 2023 è possibile effettuare il vaccino per questa malattia.
Focolai di febbre emorragica dengue sono presenti in quasi tutto il paese, ma in particolare modo nelle grandi città ed in diverse parti umide dell’isola. La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes. La malattia è molto diffusa nelle aree urbane. Focolai frequenti si verificano nelle città ed in particolare nella capitale La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.
Presenti alcuni focolai di queste arbovirosi, simili alla dengue, che si verificano sporadicamente in molte delle isole dell’arcipelago cubano.
Il governo cubano ha adottato diverse misure per controllare e prevenire la diffusione della dengue e delle altre arbovirosi nel paese, tra cui:
Campagne di informazione e sensibilizzazione per educare la popolazione sui rischi della dengue e gli altri virus e su come prevenirli.
Controllo delle zanzare attraverso l’eliminazione dei siti di riproduzione, l’utilizzo di insetticidi e la distribuzione di zanzariere trattate con insetticida.
Sorveglianza e monitoraggio dei casi di dengue e altri virus per identificare rapidamente i focolai e intervenire tempestivamente.
Trattamento e cura dei pazienti affetti da dengue nei centri sanitari.
Ci sono focolai di Tubercolosi Cuba e quale è il rischio di contagio? (TB):
La TB è un’altra malattia infettiva presente in alta incidenza in diverse zone popolate dell’isola E’ sviluppata in particolare nei sobborghi della grande città. Presenta un basso tasso di mortalità.
Ci sono casi di rabbia canina o di altri animali? Rabbia: (clicca qui) Sono presenti casi diffusi nel paese di rabbia per la presenza di animali portatori dl virus, sia cani che animali selvaggi. Anche scimmie e pipistrelli possono diffondere il virus. E’ opportuno valutare i rischi per eventuale pratica vaccinale.
E’ presente la filaria, o la schistosomiasi (bilarzia) o oncocerca, la cecità dei fiumi?
Neglected Tropical Diseases (NTD):(clicca qui)
Le NTD sono un gruppo di malattie trascurate che colpiscono le persone che vivono in povertà e in aree rurali. A Cuba le NTD includono la filariosi linfatica, e la schistosomiasi in aree ben localizzate.
Queste sono alcune delle principali malattie presenti a Cuba, ma ci sono anche altre malattie che sono state segnalate nell’isola da OMS e CDC.
La schistosomiasi è una infezione parassitaria da vermi trematodi Schistosoma (Bilarzia), è presente in alcune aree del paese. I parassiti infettano l’uomo entrando nel circolo ematico per via transcutaneadal contatto con acque dolci contaminate (bagni o immersioni). Le larve di questi microrganismi infettano il sistema vascolare e si trasferiscono per via capillare nel sistema gastrointestinale e genitourinario. Per evitare la schistosomiasi, è necessario evitare il contatto con acque dolci contaminate, poiché la malattia si trasmette attraverso il contatto diretto con queste acque e non per ingestione . Inoltre, è importante evitare di nuotare, bagnarsi o camminare in acque dolci in cui è nota la presenza di schistosomi. Utilizzare i servizi igienici per la minzione e la defecazione Usare sostanze chimiche che uccidono le lumache (molluschicidi) nei bacini d’acqua dolce in cui è nota la presenza di schistosomi è un sistema di controllo della malattia”
Vaccinazioni
Quale vaccinazione è obbligatoria per Cuba e come bisogna comportarsi?
Cuba è un paese in cui la febbre gialla non è presente, non esiste rischio di infettarsi ed ammalarsi, ma il governo cubano richiede la vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori provenienti da paesi endemici o infetti dalla malattia, come alcune parti dell’Africa e dell’America Latina. Se provieni da uno di questi paesi o hai trascorso del tempo in una zona ad alto rischio di febbre gialla nelle sei settimane precedenti al tuo viaggio a Cuba, sei obbligato a presentare il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla all’arrivo in aeroporto. Devi effettuare la vaccinazione contro la febbre gialla prima del viaggio a Cuba.
(Aggiornamento Marzo 2023)
Quali vaccinazioni sono consigliate per Cuba e come bisogna comportarsi?
Vaccinazioni consigliate: devo fare la vaccinazione per la febbre gialla per Cuba? Il certificato di vaccinazione contro la Febbre Gialla se non per chi giunge da paesi endemici o infetti per la malattia. La vaccinazione non è consigliata ai viaggiatori provenienti dai paesi esenti dal virus. (Aggiornamento Marzo 2023)
SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI E’ consigliata la vaccinazione peril colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.
Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE B ?per saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) E’ consigliata la vaccinazione perMENINGITE MENINGOCOCCICA?per saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) E’ consigliata la vaccinazione per TETANO? per saperne di più… E’ consigliata la vaccinazione perPOLIOMIELITE?
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.
Malaria: situazione e prevenzione
Quale è la situazione della malaria a Cuba?
Il rischio di infezione malarica a Cuba è praticamente inesistente. Non sono stati più descritti casi di malaria da lungo tempo, ed anche i luoghi dove è presente l’Anopheles sono esenti dalla malattia. Le zanzare non sono portatrici del parassita e non possono trasmettere la malattia.
Cosa devo fare se rientro con problemi di salute dal viaggio?
In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali. leggi tutto…
Tradizioni, cibi, bevande locali
Quali sono alcune curiosità e quali le tradizioni maggiori a Cuba ?
Alcune degli argomenti da approfondire legati alle tradizioni più importanti a Cuba: A Cuba, ci sono diverse curiosità e tradizioni che caratterizzano la sua cultura unica. Una delle tradizioni più famose è la storia della Giraldilla, una piccola scultura in bronzo che rappresenta una bandiera e che è diventata un simbolo della città dell’Avana[1].
GIRALDILLA E LA STORIA D’AMORE La Giraldilla è il nome attribuito ad una bandiera segnavento che si trova sulla torre campanara del castello de la Real Fuerza di Avana, piccola scultura in bronzo diventata simbolo della città di l’Avana. La storia delle sue origini si perde nella leggenda di una storia d’amore. Si dice che la bellissima Doña Isabel di Bobadilla, sposata a Hernando de Soto nominato Capitano generale di Cuba dal re di Spagna Carlos I, era solita aspettare il marito trascorrendo molte ore nella torre di sorveglianza del Castello de la Real Fuerza in attesa di avvistare le navi che avrebbero riportato a casa il marito da un lungo viaggio esplorativo nel continente americano (l’attuale Georgia, Alabama e Florida). Purtroppo Hernando de Soto morì in quelle terre a causa di una febbre incontrollabile (probabile malaria), si narra che la moglie morì d’amore quando conobbe il destino del marito. Alcuni anni dopo, l’artista Gerónimo Martin Chaffinch (1607-1649), si ispirò a Doña Isabel di Bobadilla prendendola come riferimento e simbolo del matrimonio scolpendo una figura nella sua memoria. Il governatore della città a quel tempo, Don Juan Bitrián Viamonte, fece fondere la scultura in ottone trasformandola in una banderuola segnavento in bronzo per poi farla fissare in cima alla torre più alta del castello di recente costruzione. Il governatore Bitrán battezzò questo segnavento con il nome di Giraldilla, dopo la Giralda della sua città natale, Siviglia. La statuetta originale è conservata nel Museo della città, sul punto più alto del castello è collocata una copia.
La camicia Guayabera, originariamente creata per gli agricoltori a Sancti Spiritus, è ora un’abbigliamento popolare, fresco ed elegante con quattro grandi tasche sul davanti, due pieghe sul petto e tre sul retro. GUAYABERA, TIPICA CAMICIA CUBANA Si racconta che un contadino nella provincia di Sancti Spiritus, abbia chiesto alla moglie di fare una camicia comoda per lavorare nei campi. La moglie confezionò una nuova camicia che fosse comoda e pratica ma non poteva immaginare che il suo design originale la renderà, successivamente, così popolare, prima tra i residenti della zona e poi in tutto il mondo. Il nome di questa camicia era yayabera , perché nata nella regione vicino al fiume Yayabo. Si racconta anche che gli agricoltori di quell’area durante la raccolta dei guavas (frutto locale) lasciavano alcuni frutti nelle tasche della yayabera e per questo motivo il nome si trasformò ben presto in guayabera. Generalmente in tessuto di colore bianco, è un vestito fresco, confortevole ed elegante e può avere maniche lunghe o corte. Di solito ha quattro ampie tasche sul davanti, due righe di pieghe al petto e tre nella parte posteriore che termina in due bottoni. Un’altra ipotesi sull’origine del guayabera è attribuita ad un immigrato spagnolo diventato sarto nel villaggio di Sancti Spiritus nel XVIII secolo. Costui confezionava e vendeva grandi camicie con comode tasche per contenere i sigari, in altre parole, un indumento simile all’attuale guayabera.
Sia che le origini siano da attribuire alle mani della moglie del contadino o al sarto spagnolo, il guayabera, è diventato molto popolare, tanto che nel 1880 il municipio di Sancti Spiritus ne autorizzò la sua utilizzazione in eventi ufficiali. Nella seconda metà del XX secolo i politici cubani hanno cominciato a indossarlo nei loro tour elettorali attraverso l’isola, con la speranza di essere così più graditi alla popolazione contadina.
Negli anni ’50, è stata introdotta una modifica all’indumento aggiungendo un pizzo al collo per dare un carattere più formale al guayabera tanto da essere introdotto nei grandi salotti e persino nelle riunioni ufficiali del governo. Quando Ramón Grau San Martin assunse la prima magistratura nel 1944, l’elevò al rango di costume dei tribunali.
CAPODANNO A LAS CHARANGAS DE BEJUCAL Chi decidesse di andare a Cuba per festeggiare la fine dell’anno all’insegna di sole e mare, si troverà in mezzo a uno dei festival più antichi dell’Avana, Las Charangas de Bejucal. Durante la festa, la città viene divisa in due parti, una blu e una rossa, che ripropone una rivalità del passato tra creoli e spagnoli da una parte e africani dall’altra, a suon di musica.
Le performance dei Los Tambores de Bejucal (una tipica banda di percussioni cubane di alto prestigio internazionale) accendono la rivalità tradizionale tra due gruppi di conga. I Ceibistas (membri del gruppo Ceiba de Plata, caratterizzati dal colore blu e uno scorpione come loro simbolo) competono con gli Espinistas (membri dell’Espina de Oro, che indossano il rosso e hanno un gallo come simbolo), per vedere chi riesce a suonare i tamburi con il suono più alto e più impressionante. Il cibo tipico al Charangas include pan con lechón (sandwich di maiale), popcorn, churros (strisce di pasta dolce fritta) e caramelle di cotone.L’origine dei Charangas è molto simile a quella della Parrandas de Remedios e risale a partire dal 1830. All’inizio la festa aveva un carattere prettamente religioso e secondo la tradizione si svolgeva il 24 dicembre, data nella quale gli schiavi furono liberati per unirsi poi ai neri liberi e ai Creoli. Nel corso della festa, gli africani neri si dedicarono ad adorare le Orishas (le divinità africane), suonando i loro tamburi, dicendo preghiere e ballando lungo le strade principali di Bejucal. I loro riti avevano caratteristiche particolari in funzione del gruppo etnico di provenienza, il Congo , Carabalíes , Ararás , Mandigas e Lucimíes che, inevitabilmente, avevano tradizioni spirituali diverse e formavano i propri cabildos. Le rivalità sono nate tra i cabildos per mostrare il loro orgoglio culturale alla vigilia di Natale, creando così la festa.
Gli spagnoli e creoli che vivevano a Bejucal, permisero la festa, battezzarono un gruppo di persone nere e miste con il nome di Musicanga (che significava disgustosa e povera musica) mentre un’altro gruppo di persone di colore prese il nome di Malayos (che significava galli-rossi). I Musicangai adottarono il colore blu e uno scorpione come animale rappresentativo mentre i Malayos scelsero il colore rosso e il gallo come loro animale preferito. Grazie alla fusione di culture che caratterizzano l’identità cubana, le differenze razziali e di classe sono state perdute nel tempo. All’inizio del XX secolo, i gruppi rivali si rinominarano: la Musicanga fu chiamata Ceiba de Plata (l’argento di seta-cotone) e i Malayos presero il nome di Espina de Oro (la spina dorata).
Il Carnevale di Santiago de Cuba è il più grande e famoso a Cuba, in cui si mescolano diverse culture evidenti nella ricchezza della musica e della danza[1]. Le comparse, gruppi di artisti in costume che eseguono musica e danze, sono una delle principali attrazioni del carnevale[1].La musica a Cuba è un’importante espressione artistica e parte della vita quotidiana, spesso accompagnata da balli ritmati e vitali come mambo, salsa e cha-cha-cha[2]. Stili di danza come la Rumba, il Son e la Salsa sono il risultato dell’influenza africana e spagnola[2].
Infine, alcune tradizioni legate al cibo e alle bevande includono il Mojito, il Cuba-libre e il Daiquiri, oltre al famoso rum cubano[3]. I sigari cubani sono anche una parte importante della cultura e dell’identità del paese[3].Il Carnevale di Santiago de Cuba è una celebrazione iconica e tradizionale che risale almeno al XVII secolo[2]. Questo evento annuale si svolge dal 21 al 28 luglio, attirando migliaia di persone da tutto il paese e da tutto il mondo[3]. Le festività includono processioni notturne, feste e concerti di strada, oltre a spettacoli diurni che coinvolgono musica, danza e canto[3].
Le comparsas sono un elemento fondamentale del carnevale, con gruppi di musicisti e ballerini che si esibiscono per le strade, indossando costumi tradizionali e vivaci[1]. Questi gruppi di artisti contribuiscono a creare un’atmosfera elettrizzante e coinvolgente durante le celebrazioni.
Durante il Carnevale di Santiago de Cuba, la musica è onnipresente e svolge un ruolo cruciale nella creazione dell’atmosfera festosa[3]. Gli stili musicali tipici del carnevale includono il son, il cha-cha-cha, il mambo e la rumba cubana, tutti influenzati dalle tradizioni africane, europee e indigene.
Il Carnevale coincide con la Festa Nazionale di Cuba e l’anniversario dell’Attacco alla Caserma Moncada, che cade il 26 luglio[3]. Questa data storica è un momento importante per la nazione e aggiunge un ulteriore livello di significato alle celebrazioni del carnevale.
Se desideri visitare Santiago de Cuba durante il Carnevale, è consigliabile pianificare in anticipo, poiché i trasporti e l’alloggio possono essere difficili da trovare a causa dell’alto afflusso di persone[3]. Essere parte di questa celebrazione culturale è un’esperienza unica e memorabile che ti permetterà di immergerti nelle tradizioni e nella storia cubana.
Tribù e culture:
A Cuba, originariamente, erano presenti diverse popolazioni amerindie, tra cui i Taíno, i Siboney e i Guanajatabey [1]. Tuttavia, dopo l’arrivo degli spagnoli nel 1492, queste popolazioni indigene subirono un drastico declino a causa delle malattie, della schiavitù e delle guerre [1]. Oggi, la popolazione cubana è principalmente composta da discendenti di spagnoli, africani e meticci, con religioni predominanti come il cattolicesimo romano e la santeria [2]. Ci sono anche comunità cristiano-protestanti presenti sull’isola [2].
Popolazione e cultura
Secondo il censimento del 2019, Cuba ha una popolazione di circa 11,2 milioni di abitanti. Di questi, oltre due milioni vivono nella capitale LʼAvana e nelle zone circostanti. Per gli standard dellʼAmerica Latina, Cuba ha unʼaspettativa di vita elevata, di 78,66 anni, anche leggermente superiore allʼaspettativa di vita negli Stati Uniti (78,54 anni). A causa dellʼaumento dellʼaspettativa di vita e della riduzione della mortalità infantile alla nascita a 5,5 casi ogni 1.000 nascite (a titolo di confronto, 3 casi in Italia e 6,5 casi negli Stati Uniti ogni 1.000 nascite), la popolazione di Cuba ha subito un aumento costante fino al 2016. Dal 2016 in poi la popolazione è rimasta invariata o è persino leggermente diminuita.
La popolazione di Cuba è multietnica, per le complesse origini coloniali e lʼeconomia schiavista. I matrimoni tra gruppi etnici sono molto diffusi, favorendo così la grande varietà, nonostante una certa discrepanza nel censimento della popolazione del Paese: se lʼIstituto di Studi Cubani e Cubano-Americani dellʼUniversità di Miami ha rilevato che il 62% dei cubani è di colore, il censimento cubano del 2002 ha mostrato che il 65,05% della popolazione cubana è bianca. Questi risultati possono essere influenzati da fattori auspicabili dal punto di visto sociale e da formulazioni che nascondono motivazioni politiche.
Cuba è ufficialmente uno stato laico. Prima dellʼemendamento costituzionale del 1992, Cuba si classificava come stato ateo. Con la nuova costituzione, la libertà di religione è aumentata. Le principali religioni di Cuba sono il cattolicesimo e la santeria, una religione basata sulla religione tradizionale degli Yoruba dellʼAfrica occidentale, che è fortemente mescolata con elementi cristiani.
A Cuba si parla spagnolo. Le lingue minoritarie, come le lingue indios che si parlano in altri Paesi dellʼAmerica Latina, sono quasi inesistenti. Nonostante i numerosi turisti, di solito è difficile trovare pannelli in inglese nei musei e in altri luoghi turistici a Cuba. Lʼinglese è una lingua che non si era soliti apprendere o insegnare a Cuba, dati i lunghi e famosi conflitti tra Cuba e gli Stati Uniti. Anche se sempre più giovani lo stanno imparando privatamente e lʼinglese viene insegnato anche nelle scuole, la diffusione della lingua è ancora limitata. La maggior parte degli insegnanti è scarsamente qualificata a lʼofferta non è affatto sufficiente. I viaggiatori che prenotano un pacchetto vacanze con un hotel all-inclusive o un viaggio completamente organizzato con una guida che parla italiano o inglese non hanno bisogno dello spagnolo, ma oltre al personale dellʼhotel non avranno quasi nessun contatto con la gente del posto, il che è un peccato. Una buona idea per chi ha intenzione di recarsi a Cuba è quindi quella di imparare un poʼ di spagnolo in anticipo.
Danze e musica: i trascinanti ritmi cubani
Cuba è la patria dei ritmi caraibici: le note di mambo, rumba, salsa e cha-cha-cha (che qui è nato) saranno la colonna sonora del tuo viaggio sull’isola. Imperdibili anche le big band di jazz afrolatino, portate alla ribalta negli ultimi anni dai Buena Vista Social Club.
A Cuba la musica non è soltanto espressione artistica, ma compagna di vita quotidiana, spesso accompagnata da balli ritmati e vitali. I balli cubani rappresentano l’amore per la vita che caratterizza il popolo di Cuba, qui ogni ballo ha la sua musica, e la musica non esiste senza la danza! La musica cubana si è sviluppata dalle influenze degli schiavi africani, deportati sull’isola, e dalle influenze degli immigrati spagnoli.
Gli stili originari erano tre: il son, di matrice spagnola e africana, il danzon, che attinge alla tradizione francese e dai ritmi più pacati, il terzo filone, totalmente derivante dalla cultura africana. I tre stili si sono poi mescolati fra loro e hanno dato vita a diversi filoni come la Rumba, il Son, la Salsa, il Reggaeton, la Bachata e ovviamente il Cha Cha Cha.
A Cuba, troverai una vasta gamma di generi musicali che riflettono la ricca diversità culturale dell’isola. Alcuni dei principali generi musicali cubani includono la Rumba, il Danzon, il Son, il Danzon-mambo e il Cha cha cha [1]. La Rumba, ad esempio, è un genere di musica e danza afro-cubana che combina percussioni, canto e movimenti di danza energici. Il Son, invece, è uno stile musicale caratterizzato dalla fusione di elementi africani e spagnoli, spesso considerato il cuore della musica cubana.
Santiago de Cuba, in particolare, è stata la culla di molti generi musicali cubani ed è il centro della cultura afro-cubana del paese [2]. L’influenza della musica cubana si è anche diffusa oltre i confini dell’isola, come dimostra il genere Salsa, nato a New York City e fortemente influenzato dalla musica cubana [1]. Tito Puente, noto come il Re della Salsa e il Re del Latin Jazz, è stato un’icona della musica latina che ha contribuito a diffondere questi generi in tutto il mondo [1].
Oltre ai tradizionali generi musicali, a Cuba si possono trovare anche stili più moderni e internazionali, come il Rap e l’Hip-Hop [3]
Quali cibi tradizionali trovo a Cuba?
I 10 piatti tradizionali più ricercati a Cuba sono:
Arroz con Pollo (pollo e riso)
Moros y Cristianos (riso e fagioli neri)
Ropa Vieja (stufato di manzo sfilacciato)
Masitas de Puerco Fritas (maiale fritto)
Ajiaco Criollo (stufato di carne e verdure)
Cuban Sandwich (panino con maiale arrosto, prosciutto, formaggio e senape)
Fufù (purè di platano)
Picadillo a la Habanera (carne macinata con cipolle, peperoni e spezie)
Tamales (impasto di mais con carne e verdure)
Casabe (pane piatto a base di farina di manioca)
Questi piatti riflettono la cucina cubana, con influenze spagnole e africane, e l’uso di spezie, carni come maiale e pollo e verdure come peperoni, cetrioli, cipolle e patate.
Quali sono le 10 bevande tradizionali che posso testare durante il soggiorno a Cuba?
Quello che si beve sicuramente a Cuba è il rum. Di altissima qualità ed economico. Le bevande cubane tradizionali di solito contengono ancora rum cubano e molto spesso Havana Club. Cuba Libre, la bevanda alcoolica caratteristica senza Coca-Cola. Non esiste la coca come prodotto americano a Cuba. Quindi la bevanda tradizionale Cuba Libre viene servita con una bevanda a base di cola, ma non con Coca-Cola e succo di lime. Altre bevande includono Piña Colada, Daiquiri, Mojito, Havana Loco, birre cubane come Crystal e Buchanero e, naturalmente, succo di cocco fresco
Tra le bevande più conosciute:
Mojito: un cocktail rinfrescante a base di rum, menta, zucchero, succo di lime e acqua frizzante.
Cuba Libre: un cocktail classico a base di rum, Coca-Cola e succo di lime.
Daiquiri: un cocktail a base di rum, succo di lime e sciroppo di zucchero.
Piña Colada: un cocktail cremoso a base di rum, succo d’ananas e latte di cocco.
Canchánchara: un cocktail storico a base di rum, miele, succo di lime e acqua calda.
El Presidente:un cocktail elegante a base di rum, vermouth, curaçao e granatina.
Saoco: un cocktail rinfrescante a base di rum, acqua di cocco e succo di lime.
Guarapo: una bevanda analcolica a base di succo di canna da zucchero fresco.
Malojillo: una bevanda analcolica a base di limonata e foglie di malojillo, una pianta simile alla citronella.
Café Cubano:un caffè espresso forte e dolce, spesso servito in piccole tazzine.
Cerveza: la birra locale, con marchi popolari come Cristal e Bucanero.
Ron Collins: un cocktail simile al Tom Collins, ma con rum al posto del gin.
Batido:una bevanda frullata a base di frutta fresca, latte e zucchero.
Crema de Vie: un liquore dolce simile al liquore irlandese, a base di latte, zucchero, uova, rum e spezie.
Jugo de Tamarindo: una bevanda analcolica a base di succo di tamarindo e zucchero
Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?
Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio
Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?
Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio …leggi tutto
Chi si deve vaccinare per la febbre gialla? Ed il vaccino è obbligatorio? E dove?
La vaccinazione contro la Febbre Gialla o Vaccino Antiamarillico, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera …. leggi tutto
Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?
Zanzare & co. – Come proteggersi : le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni ……leggi tutto
Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?
Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se … leggi tutto
Come devo fare ad evitare il mal di montagna?
E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue … leggi tutto
Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?
AKTUELLES WETTER IN ITALIEN UND KURZFRISTIGE VORHERSAGE
AKTUALISIERUNGEN BIS 23. April 2023
WETTERTENDENZ FÜR DEN SOMMER 2023: Jahreszeitliche Prognosen
Nach dem Winter ’22/’23, der sich durch fast frühlingshafte Temperaturen und eine vorherrschende Trockenheit auszeichnete, war der erste Teil des Frühlings durch Regen und Gewitter gekennzeichnet, die zwar lokal begrenzt, aber stark waren. Eine Tendenz, die sich nun festgesetzt hat. Aber diese Regenfälle haben das ernste Problem der Trockenheit nicht gelöst.
Die Prognosen bestätigen den Trend der letzten Jahre. Der Sommer 2023 wird in Italien, aber auch im größten Teil des europäischen Kontinents, durch überdurchschnittliche Temperaturen zwischen +1,5°C und +2°C im Juni und Juli gekennzeichnet sein.
In den Ländern des Mittelmeerraums und insbesondere in Italien werden aufgrund des berüchtigten afrikanischen Hochdruckgebiets Hitze und Feuchtigkeit vorherrschen. Bis vor 10-15 Jahren war das Hochdruckgebiet der Azoren, das vom Atlantik kommt, durch milde Luft gekennzeichnet, die
erträglich. In den letzten Jahren hingegen beobachten wir eine zunehmende Präsenz heißer Luftmassen aus Nordafrika. Starke und anhaltende Hitzewellen, die Italien einhüllen, aber ganz Europa erfassen.
Sehr hohe Temperaturen zwischen Juni und Juli (Quelle: ECMWF)
Der Klimawandel wird immer deutlicher und drängender, überall. Studien haben immer wieder gezeigt, dass unter den Auswirkungen des Klimawandels die Zunahme der Häufigkeit von Hitzewellen eine Konstante ist.
Die Feuchtigkeit, oder besser gesagt die Schwüle, schafft einen Zustand unerträglicher Hitze. Der Grund dafür liegt in den Eigenschaften des “Stiefels”: Das “mare nostrum” reichert die heißen Luftmassen, die vom afrikanischen Kontinent kommen, mit Feuchtigkeit an, was eine Reihe von negativen Auswirkungen auf den Organismus hat.
Neben erhöhtem körperlichen Unbehagen, übermäßigem Schwitzen, Herz- und Lungenproblemen für diejenigen, die bereits darunter leiden, und vielem mehr.
Ein weiteres Problem ist die Gefahr von Extremwetterereignissen. Hitze führt zu einem Anstieg der potentiellen Energie im Spiel und zu thermischen Kontrasten. Dies begünstigt die Entwicklung massiver Gewitterzellen, die bis zu 10 bis 15 km hoch sein können. Die Gefahr von Hagelstürmen und sogar Tornados nimmt zu.
Für den Monat August zeigen die sehr langfristigen Prognosen sehr hohe Temperaturwerte an, die über den gewohnten Durchschnittswerten liegen.
All dies wird gesundheitliche Auswirkungen für jeden einzelnen von uns haben. Wir werden uns bald mit der Frage befassen, wie wir uns gegen diese Ereignisse schützen können
DIE BEMÜHUNGEN DER EUROPÄISCHEN UMWELTAGENTUR
Vom ECMWF Europäisches Zentrum für mittelfristige Wettervorhersagen
Klima: Das milde und gemäßigte Klima Italiens ist sicherlich einer der Faktoren, die jedes Jahr Millionen von Touristen anziehen. Nur selten liegen die Temperaturen im Sommer über 38°C und im Winter unter 8 Grad Celsius. Der Einfluss der beiden Gebirgssysteme (Alpen und Apennin) und die Anwesenheit des Meeres tragen dazu bei, dass es nicht weniger als 6 Klimazonen gibt. Alpin: mit langen, sehr kalten Wintern und reichlich Schneefall. Die Sommer sind kurz und kühl, mit häufigen Regenfällen im Frühjahr und Herbst. Padana: weniger lange, aber kalte und feuchte Winter und schwüle Sommer. Häufige Regenfälle im Frühjahr und Herbst. Ligurisch-Tyrrhenisches Klima: Die Winter sind warm und die Sommer heiß, aber windig, was es zum idealen” Klima macht. Im Frühjahr und Herbst regnet es häufig, vor allem in der ligurischen Region. Apennin: mit kalten Wintern und kühlen Sommern. Im Herbst regnet es häufig. Adria: kalte, aber nicht zu lange Winter, heiße und nicht zu schwüle Sommer. Die Niederschläge sind im Herbst und Winter mäßig. Mittelmeer: Die Winter sind warm und erlauben das Baden im Meer bis Ende Oktober, die Sommer sind sehr heiß und lang. Niederschläge sind nur im Winter häufig.
Consigli brevi per chi viaggia nel paese (aggiornamento marzo 2023)
Cosa devo fare quando vado in Indonesia?
L’Indonesia è il paese della fantasia e delle avventure. L’unica nazione al mondo con circa 17.500 isole, di cui oltre 15.000 disabitate. Le isole di questo immenso arcipelago sono uno scrigno di meraviglie, di natura, di animali e piante, di storie di pirati e conquistatori. Avventure tutte da vivere durante il tuo viaggio. Goditi il soggiorno fino alla fine proteggendo la tua salute. Segui i consigli, prepara il viaggio e viaggia tranquillo.
In Indonesia le malattie infettive causate da virus, batteri e parassiti, sono trasmessi soprattutto dalle punture delle zanzare e di piccoli insetti. La malattia da virus dengue, la malaria, altre malattie aumentano durante la stagione delle piogge. Anche i piccoli focolai del virus dell’encefalite giapponese aumentano nei periodi di grande umidità. L’utilizzo dei repellenti efficaci, naturali è fondamentale come primo livello di protezione. (Nozeta/Neem è un ottimo prodotto). Molti organizzatori di viaggi o turisti e viaggiatori fai da te, con il vezzo dell’avventura, sono convinti che l’Indonesia sia esente da qualsiasi forma di malanno. Non è così! Forme intestinali, con diarree anche forti, la malaria ed altre malattie sono presenti in molte isole ; sia nei villaggi interni e nelle cittadine che nei territori occupati dalle foreste; le zone acquitrinose ed umide sono le più pericolose. Gli arbovirus (Dengue, Chikungunja, Zika ) sono trasmessi da uomo ad uomo attraverso la puntura delle zanzare tigre (Ades) . In molte isole, anche le principali, soprattutto durante la stagione delle piogge, riaffiorano antichi focolai di colera presenti anche nei sobborghi delle grandi città. Una corretta informazione, una buona preparazione preventiva prima del viaggio, un comportamento accorto ci consentono di godere a pieno di questo viaggio. Chiedi pure una consulenza per conoscere bene problemi e soluzioni
– dottor Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo
Alert sanitari
FEBBRAIO 2023: MORBILLO diffonde in molte regioni
Durante l’anno 2022, il numero di casi di morbillo in buona parte dell’Indonesia è cresciuto esponenzialmente. Sono stati denunciati più di 3.341 casi diffusi in 223 reggenze/città in 31 province. Ed il trend nel primo trimestre del 2023 è in crescita. Rispetto al 2021 si è verificato un aumento significativo di circa 32 volte. Il motivo è che per 2 anni consecutivi l’Indonesia non è stata in grado di raggiungere l’obiettivo per i servizi di immunizzazione di routine. Così tanti bambini non sono stati regolarmente immunizzati a causa del COVID-19.
La situazione in Indonesia negli ultimi 2 o quasi 3 anni dall’impatto della pandemia di COVID-19 ha avuto conseguenze negative per la copertura vaccinale. In questi mesi il governo sta rafforzando la sorveglianza su morbillo e rosolia.
Il Morbillo è una malattia infettiva acuta le cui complicanze possono essere generalmente gravi. Se il morbillo colpisce un bambino malnutrito, questo bambino può essere immediatamente accompagnato da complicazioni come grave diarrea, polmonite, polmonite, infiammazione del cervello, infezione del rivestimento dell’occhio che può portare alla cecità. Il morbillo è causato dal virus del morbillo e si trasmette attraverso goccioline, schizzi di saliva quando si tossisce, si starnutisce, si parla o attraverso le secrezioni nasali. E il morbillo è una malattia molto contagiosa.
I viaggiatori prima di affrontare il viaggi nelle isole del paese verifichino la loro situazione immunitaria e nell’incertezza pensino di effettuare una dose di vaccino.
MARZO 2023: EST JAVA casi di LEPTOSPIROSI in aumento
Il governatore di East Java Khofifah Indar Parawansa ha affermato che in diverse aree di East Java è stato rilevato un focolaio di leptospirosi o una malattia causata dall’urina di ratto. Per questo motivo, Khofifah ha chiesto ai residenti di aumentare la vigilanza e continuare a migliorare il loro stile di vita sano e pulito durante la stagione delle piogge, cercando di non urinare negli ambienti esterni.
Sulla base dei dati dell’East Java Provincial Health Office, nel 2022 ci sono stati 606 casi di leptospirosi. Quest’anno, al 5 marzo 2023, sono stati registrati 249 casi con 9 decessi. Dei 249 casi totali, la maggior parte si è verificata a Pacitan, vale a dire 204 casi con 6 decessi. Inoltre, in Probolinggo Regency si sono manifestati 3 casi e 2 morti, a Gresik 3 casi, a Lumajang 8 casi, a Probolinggo City 5 casi e 1 morto, a Sampang 22 casi e a Tulungagung 4 casi.
La leptospirosi è causata dai batteri di Leptospira hicterohaemorragica.
La malattia si diffonde attraverso l’urina di animali infetti dai batteri della leptospira e contamina l’ambiente, soprattutto in ambienti dove c’è acqua stagnante ed il contatto con la pelle ferita può provocare la contaminazione. “Gli animali infettati da questo batterio non muoiono, ma negli esseri umani può causare la morte”, ha spiegato il governatore. La malattia si diffonde anche attraverso l’acqua o il suolo che è stato contaminato dall’urina di animali infetti. Gli animali che trasportano i batteri _Leptospira_ includono ratti, mucche, maiali e altri animali, ma i ratti sono la fonte primaria.
I casi della febbre virale emorragica da chikungunya virus, malattia particolarmente acuta per un reazione infiammatoria spesso abnorme, sono stati segnalati già nel febbraio 2022 in diverse isole, ma in particolare a Sumatra, l’arcipelago del sud e l’sola di Bali. I focolai epidemici si sono riacutizzati in molte delle isole indonesiane dopo l’ultima stagione delle piogge del 2023. La prevenzione primaria consiste nella protezione dalla puntura delle zanzare.
L’innalzamento delle temperature e dell’umidità porta all’aumento della diffusione di diversi tipi di zanzare (Aedes e Anopheles), con il propagarsi di malattie di origine virale e parassitario. E’ ciò che si è verificato in modo anomalo, con l’aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 1800 metri. Nelle aree interne delle isole di Sumatra, Java, di parte del Borneo ed in territori della Guinea Occidentale la presenza di zanzare anopheles è aumentata durante il periodo delle piogge ed i casi sono stati registrati nelle aree descritte de anche in molte delle isole dell’arcipelago. Ciò conferma la necessità di una informazione corretta ed aggiornata sulle reali situazioni epidemiologiche sul paese, al fine di attuare il miglior protocollo preventivo e la profilassi più adeguata.
Necessaria la protezione per la puntura di zanzare e importante considerare l’utilizzo di profilassi farmacologica.
Clima, meteo salute e ambiente
Situazione meteo attuale
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Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie?
Situata all’equatore, l’Indonesia ha un clima caldo umido con temperature medie di circa 28°C tutto l’anno. Vi sono due stagioni distinte:
la stagione secca che va da aprile ad ottobre
la stagione monsonicache va da novembre a marzo con piogge prevalenti in gennaio e febbraio. La differente altitudine e l’enorme estensione dell’arcipelago influiscono notevolmente sulle caratteristiche del clima: sopra i 1000 m la temperatura non è mai molto elevata e di notte fa freddo. In genere il clima tende ad essere più caldo e umido di giorno e più temperato la notte.
caratteristiche meteo e stagionali a Bali
Bali ha un clima tropicale con temperature che rimangono elevate e costanti tutto l’anno, con una temperatura media di 30°C a luglio e agosto, e 34°C a marzo e aprile [3]. Bali vive una stagione delle piogge da novembre a marzo, con piogge occasionali durante la stagione secca da aprile a ottobre [1]. I mari di Bali sono caldi e permettono di fare il bagno tutto l’anno, con temperature medie che vanno dai 27 ai 29 gradi Celsius [1]. Bali riceve una media di 1.700 mm di pioggia all’anno, con la regione meridionale che è la meno piovosa e le regioni interne e settentrionali più soggette a forti piogge [1]. Il periodo migliore per visitare Bali è durante la stagione secca da aprile a settembre, con luglio e agosto i mesi meno piovosi [2]. I visitatori dovrebbero portare con sé vestiti leggeri e fibre naturali, un cappello, una giacca leggera,
Jakarta ha un clima monsonico tropicale con due stagioni distinte basate sui modelli di precipitazioni [1][3]. La stagione secca va da giugno a settembre ed è ideale per attività all’aperto con giornate prevalentemente soleggiate e umidità moderata [1]. D’altra parte, la stagione delle piogge va da gennaio ad aprile e può causare disagi con piogge intense e umidità elevata [1][3]. Gennaio è il mese più piovoso con 300 mm di pioggia, mentre agosto è il più secco con solo 43 mm [3]. Il periodo migliore per visitare Jakarta è durante la stagione secca quando le temperature rimangono elevate ma con minore umidità e precipitazioni non significative [1]. Da ottobre a dicembre offre anche un clima più mite con occasionali piogge leggere. Tuttavia, da dicembre a marzo dovrebbero essere evitati a causa delle forti piogge [3]. I visitatori devono prestare attenzione alle fluttuazioni di temperatura tra luoghi interni ed esterni, soprattutto durante la stagione secca [1]. Le temperature medie vanno da un minimo di 22°C ad un massimo di 31°C [1].
Quali conseguenza ha il cambiamento climatico sulle stagioni ed il clima?
Alcuni esempi: Sarebbero almeno 115 le piccole isole del grosso arcipelago dell’Indonesia che probabilmente in futuro si troveranno sott’acqua o quasi. È l’innalzamento del livello del mare a causare il fenomeno, un innalzamento procurato dai cambiamenti climatici in corso.
Costa settentrionale dell’isola di Giava a rischio
Diversi istituti, tra cui l’Agenzia nazionale per la ricerca e l’innovazione (BRIN) dell’Indonesia, calcolano che basterà un aumento di un metro del livello del mare per provocare una inondazione permanente della costa settentrionale dell’isola di Giava. Parliamo di uno dei luoghi con la densità di popolazione più alta del mondo. Già oggi l’innalzamento del mare ha provocato l’affondamento di diverse parti di piccole isole. Gli scienziati credono che con l’innalzamento del mare, ci saranno onde più grandi che non faranno altro che “ridisegnare” le coste. I sedimenti terrestri delle stesse coste, poi, cadranno in mare causando inondazioni in altre aree.
Le isole indonesiane che vedono l’innalzamento marino più veloce: – L’isola di Rondo, che si trova nello stretto di Malacca, ha perso 1856 m² di Terra ogni anno dal 1993 al 2009. In questa zona la velocità dell’innalzamento del livello del mare è stata in questi anni di 1,3 mm all’anno. – Nell’isola di Berhala, nella parte centrale dello stesso Stretto di Malacca, si è registrata una velocità di innalzamento di 3,46 mm all’anno; – Sull’isola di Nipah, vicino Singapore, c’è stata una velocità di innalzamento di 3,48 mm all’anno. Queste due isole hanno perso, rispettivamente, 3178 m² e 3409 m² di costa all’anno dal 1993 al 2009.
Prendendo in considerazione solo cinque piccole isole remote dell’Indonesia, gli scienziati calcolano che, in soli 10 anni, si è avuta una riduzione del territorio di 0,005 chilometri quadrati a 0,09 chilometri quadrati, una superficie paragonabile a quella di 13 campi da calcio. Si tratta di calcoli effettuati anche tramite immagini satellitari. Gli scienziati spiegano che ormai i danni al clima sono irreversibili e che il livello del mare aumenterà comunque di un range che dovrebbe andare da 0,6 m a 1,1 m entro il 2100. Questo non vuol dire che si debba stare con le mani in mano: sforzi di mitigazione possono essere fatti. Ad esempio si possono piantare diversi alberi, tra cui il pino marittimo, sulle isole con le strutture sabbiose, per ridurre l’erosione e migliorare la compattezza del suolo.
Quali sono le caratteristiche dell’ambiente delle aree meta del tuo viaggio?
Leggi e approfondisci sui diversi ambienti e scegli come organizzare il tuo soggiorno a seconda i tuoi interessi:
L’Indonesia è un arcipelago situato al largo delle coste del Sud-Est asiatico, che si estende per 5100 km da est a ovest e 1800 km da nord a sud, con circa 17.500 isole, di cui oltre 15.000 disabitate [1]. Le isole maggiori sono caratterizzate da montagne vulcaniche ricoperte da fitte foreste, che digradano verso pianure costiere ricoperte da paludi acquitrinose che, a loro volta, lasciano spazio a mari poco profondi e barriere coralline. Il Paese confina con la Malesia nella parte settentrionale del Borneo e con la Papua Nuova Guinea nel centro della Nuova Guinea. Il Paese è soggetto a disastri naturali a causa della sua posizione all’intersezione delle placche tettoniche del Pacifico e dell’Eurasia [2]. L’Indonesia ha un clima tropicale o equatoriale, caratterizzato da una stagione umida (da ottobre ad aprile) seguita da una stagione secca (da maggio a settembre). Il tasso di umidità in alcuni periodi può raggiungere l’80% e la temperatura oscilla tra i 26 e i 30 gradi Celsius durante tutto l’anno [2]. L’Indonesia ha una distribuzione della popolazione disomogenea: alcune aree sono sovrappopolate, come Giava e Bali, mentre altre sono praticamente disabitate a causa di fattori ambientali come la malaria [3].
Elenco delle isole più importanti con le loro caratteristiche Sumatra: l’isola delle miniere d’oro e d’argento presenti nel territorio in grandi quantità. Famosa per il cibo terroso e il caffè. Giava: La principale isola esportatore di riso dell’arcipelago. Giacarta. Borneo Famoso pe le oltre 360 spezie coltivate. Ricco di flora, fauna e gli animali più selvaggi! Sulawesi Conosciuta per l’arte di costruire imbarcazioni di tradizione centenaria; famosa per la vita marinara; Nuova Guinea occidentale L’isola dei bei paesaggi, delle attività avventurose come la speleologia e il salto dalla scogliera
Quali malattie posso trovare in Indonesia? Quali sono i rischi reali (marzo 2023)
Quali le malattie presenti e quali le pratiche preventive e le vaccinazioni da fare?
JAVA
In Indonesia, i viaggiatori possono rischiare il contagio con varie malattie infettive tra cui come la febbre dengue, la febbre tifoide, l’epatite A e B, l’encefalite giapponese e la rabbia, che sono endemiche del paese [2]. La malaria è presente anche in alcune aree durante tutto l’anno, con il rischio più elevato a Sumba e Papua [2]. Inoltre, l’Indonesia è soggetta a malattie trasmesse per via fecale-orale, come la diarrea del viaggiatore, il colera, l’amebiasi e la shigellosi [1]. Si consiglia inoltre ai viaggiatori di prendere precauzioni contro le malattie emorragiche virali [1]. Si raccomanda ai viaggiatori di consultare i propri operatori sanitari o le cliniche di medicina di viaggio per consigli sulle vaccinazioni e la profilassi antimalarica [2].
BALI
Bali è nota per avere un alto rischio di febbre dengue, che è una malattia simil-influenzale trasmessa dalle zanzare [2][3]. La malaria è presente anche in alcune zone dell’Indonesia, tra cui Bali, ma il rischio è basso e si consiglia la profilassi [2]. Anche la febbre tifoide e l’epatite A sono prevalenti e si consiglia ai viaggiatori di farsi vaccinare prima di recarsi a Bali [2]. Malattie trasmesse dalle zanzare come la chikungunya e il virus Zika sono presenti anche a Bali, secondo [3]. Inoltre, i viaggiatori possono sperimentare malattie gastrointestinali come la diarrea del viaggiatore e la dissenteria a causa di cibo e acqua contaminati [3]. I visitatori sono incoraggiati a prendere precauzioni per evitare le punture di zanzara e praticare abitudini alimentari e idriche sicure per prevenire le malattie. Consultare un medico se i sintomi persistono è consigliato anche in caso di malattia.
SUMATRA
Secondo le informazioni fornite dal CDC e dall’OMS, i viaggiatori a Sumatra dovrebbero prendere precauzioni contro varie malattie infettive, tra cui febbre dengue, malaria, tifo e rabbia [2]. Il rischio di malaria a Sumatra è considerato da moderato ad alto e si raccomanda la profilassi antimalarica [1]. Inoltre, i visitatori di Sumatra possono incontrare altre malattie trasmesse dalle zanzare come la chikungunya e il virus Zika [3]. Si raccomanda ai viaggiatori di consultare i propri operatori sanitari o le cliniche di medicina di viaggio per consigli sulle vaccinazioni e la profilassi antimalarica prima di recarsi a Sumatra. Anche le abitudini alimentari e idriche sicure e le precauzioni contro le punture di insetti dovrebbero essere praticate per prevenire le malattie.
Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie” monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti in Indonesia. La nostra esperienza diretta in diverse aree del paese conferma la presenza di una serie di malattie endemiche sulla maggior parte del territorio, comprese le grandi città.
La malaria, malattia causata dal Plasmodio, è trasmessa dalle zanzare Anopheles e rappresenta un grave problema di salute pubblica in molte delle isole indonesiane.
La diarrea del viaggiatore è tra le malattie più comuni durante i soggiorni in Circa il 60% dei viaggiatori nel paese soffrono di queste fastidiose forme infettive intestinali. Può essere causata da vari agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti. Potrebbe essere opportuno l’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione.
Il colera è una malattia infettiva acuta, presente con diversi focolai in molte isole indonesiane. Sviluppatosi da tempo anche nelle grandi isole, si è diffuso a Jakarta, Sumatra, Java, Borneo, Selayari, ed altre parti del paese. Si è sviluppata trasmessa attraverso acqua e cibo contaminati. Importante l’assunzione del vaccino orale per il colera / diarrea del viaggiatore prima di partire.
HIV/AIDS:
L’HIV/AIDS è un problema di salute pubblica nel paese. Secondo i CDC, il tasso di prevalenza dell’HIV in diverse isole Indonesiane è del 3,5%. E’ importante fare attenzione ad i rapporti sessuali con diversi partner casuali ed è raccomandata la protezione e l’utilizzo del preservativo.
diversi focolai di febbre emorragica dengue sono presenti nella maggior parte delle isole. In particolare nelle isole densamente popolate e nelle cittadine e villaggi. Aumenta la presenza anche nelle aree interne delle isole. La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes. La malattia è molto diffusa nelle aree urbane. La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.
Chikungunya:
Focolai epidemici di questa arbovirosi, simile alla dengue, si verificano sporadicamente in molte isole dell’arcipelago.
Tubercolosi (TB):
La TB è un’altra malattia presente in alcune isole dell’arcipelago indonesianoS sviluppata in particolare nei villaggi e nei sobborghi della grande città. Presenta un alto tasso di mortalità.
presenti casi diffusi nel paese in particolare in animali selvaggi. Attenzione alle scimmie e ai pipistrelli. Opportuno valutare i rischi per eventuale pratica vaccinale.
Le NTD sono un gruppo di malattie trascurate che colpiscono le persone che vivono in povertà e in aree rurali. In Indonesia, le NTD includono la filariosi linfatica, l’oncocercosi e la schistosomiasi.
Vaccinazioni
Quale vaccinazione è obbligatoria per l’Indonesia e come bisogna comportarsi?
il vaccino della FEBBRE GIALLA
– non è obbligatorio per tutti coloro che provengono da Europa, Nord America e Australia e non sono passati per Africa o America Centro Meridionale negli ultimi 6 mesi.
– è obbligatorio per ogni persona (ad eccezione dei bambini di meno di sei mesi), proveniente per via aerea o marittima; senza il certificato di vaccinazione la persona viene isolata per un massimo di 6 giorni
(i) se ha lasciato una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 6 giorni prima del suo arrivo, o
(ii) se è passata in transito in una di quelle zone, fatta eccezione per quei passeggeri e membri dell’equipaggio che, per tutta la durata del loro transito in un aeroporto situato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, soggiornino negli edifici dell’aeroporto, posto che il medico dell’aeroporto consenta questa deroga, o
(iii) se è arrivata con una nave che ha lasciato o toccato un porto situato in una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 30 giorni prima del suo arrivo in India, salvo che questa nave sia stata disinfestata conformemente alla procedura stabilita dall’OMS.
(iv) se è arrivata con un aereo che, essendosi trovato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, non sia stato disinfestato conformemente alle disposizioni del Regolamento dell’India per la Navigazione aerea (Sanità pubblica), del 1954 o alle disposizioni raccomandate dall’OMS.I paesi e zone seguenti sono considerati a rischio di trasmissione:
–Africa: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Congo, Costa d’Avorio, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo,Ruanda, Senegal, Sierra Leone, Sudan,Sud Sudan, Togo, Uganda.
–America: Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Panama, Paraguay, Perù, Suriname, Trinità e Tobago, Venezuela. Nota: Quando un caso di febbre gialla viene segnalato in un paese diverso da quelli sopra menzionati, tale paese viene considerato dal Governo dell’India come area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia ed è aggiunto a questa lista. Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.(Aggiornamento Marzo 2023)
(Aggiornamento Marzo 2023)
Quali vaccinazioni sono consigliate per l’INDONESIA, e come bisogna comportarsi?
Vaccinazioni consigliate:
devo fare la vaccinazione per la FEBBRE GIALLA per andare in Indonesia (clicca qui)
La vaccinazione non é richiesta ne è raccomandata ad alcun viaggiatore proveniente dall’Italia, Europa, Nord America, Australia in quanto il virus non è presente in Asia e non esiste alcun rischio di contagio.
La vaccinazione è raccomandata per tutti i viaggiatori al di sopra dei 9 anni di vita, per l’ingresso nelle diverse isole del paese. La Dengue è particolarmente diffusa durante ed al termine del periodo delle piogge. Essenziale richiedere il vaccino per soggiorni prolungati nelle aree a rischio arbovirosi. DOVE SI EFFETUA? clicca qui
Altre vaccinazioni consigliate:
EPATITE A – per saperne di più…. FEBBRE TIFOIDE – per saperne di più….
Vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI
vaccinazione essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo. EPATITE B per saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) MENINGITE MENINGOCOCCICA per saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) TETANO per saperne di più… POLIOMIELITE
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.
Malaria: situazione e prevenzione
C’è la malaria nel paese e cosa bisogna fare per non ammalarsi?
La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria
Nel paese
Il rischio di malaria esiste tutto l’anno in tutte le aree dell’Indonesia orientale (province di Maluku, Nord Maluku Utara, Nusa Tenggara Est, Papua e Papua Ovest), compresa la città di Labuan Bajo e le isole di Komodo nella regione di Nusa Tenggara. Zone rurali di Kalimantan (Borneo), Nusa Tenggara Ovest (comprende l’isola di Lombok), Sulawesi e Sumatra. Bassa trasmissione nelle aree rurali di Java, tra cui Pangandaran, Sukalumi e Ujung Kulong. Nessuno nelle città di Giacarta e Ubud, nelle aree di villeggiatura di Bali e Java, e nelle Isole Gili e nelle Mille Isole (Pulau Seribu).
Segnalata resistenza alla clorochina e alla sulfadossina-pirimetamina. Segnalata resistenza del P. vivax alla clorochina.(Aggiornato a Gennaio 2023)
Profilassi
Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg” è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo,cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.
Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.
Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.
Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?
In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali. leggi tutto…
Tradizioni, cibi, bevande locali
Quali sono alcune curiosità e quali le tradizioni maggiori del paese?
L’Indonesia è un Paese ricco di tradizioni e curiosità uniche. [1] Una tradizione interessante è quella dei grandi aquiloni volati nel cielo nella regione di Sanur a Bali, che sono considerati di grande importanza religiosa per i Balinesi. Un’altra tradizione è la coltivazione di un’alga a Lembongan, vicino a Bali, che è ricca di carragenina e utilizzata per produrre gelato e altri prodotti. La cucina Indonesiana è anche un aspetto molto importante della cultura locale, con il riso come alimento di base e le spezie ampiamente utilizzate. La festa di Galungan è una celebrazione importante a Bali, dove tutti gli dei sono creduti scendere sulla terra. [2] Inoltre, il Subak, un sistema di irrigazione tradizionale, è essenziale per la coltivazione del riso in Indonesia. [3] Infine, in Indonesia si alleva lo Zibetto, un animale simile al gatto. Un prodotto molto pregiato è il caffè coltivato all’interno di molte isole indonesiano.
Quali sono i 10 cibi tradizionali di maggior interesse?
Dieci dei cibi tradizionali più famosi dell’indonesia:
In Indonesia ci sono molti piatti tradizionali che vale la pena provare. Alcuni dei più popolari sono elencati di seguito:
Manzo Rendang
Satay indonesiano
Bakso
Nasi Goreng
Mie Goreng
Gudeg
Gado Gado
Questi sono piatti tradizionali tipici dell’arcipelago. Oltre a questi piatti, ce ne sono molti altri che vale la pena assaggiare. La cucina indonesiana è nota per l’uso di spezie ed erbe fresche, che rendono il cibo delizioso e unico .
Alcuni piatti popolari che vale la pena provare sono il sate ayam/kambing, il sate padang e l’ayam bakar taliwang. Il sate ayam/kambing è grigliato con salsa di soia dolce kecap manis sul fuoco caldo della carbonella, il sate padang è originario di Padang, Sumatra, ed è noto per il suo mix di spezie, mentre l’ayam bakar taliwang è un piatto di pollo piccante alla griglia originario di Lombok.
Quali le bevande della tradizione che possiamo provare ed assaggiare durante il soggiorno?
I numerosi e deliziosi piatti indonesiani stanno guadagnando popolarità nei Paesi asiatici e a livello globale. Ma spesso si dimenticano le bevande locali, altrettanto rinfrescanti e culturalmente significative, che accompagnano la vita dei locali da decenni, se non da secoli. Scoprite le bevande locali che tutti gli indonesiani amano (e che amerete anche voi!)
Bajigur
Il Bajigur è una bevanda calda tradizionale della popolazione Sundanese di Giava occidentale, in Indonesia. La bevanda è a base di latte di cocco, zucchero Aren, zenzero, un po’ di sale e, a volte, foglie di pandan o caffè. Questa bevanda tradizionale è particolarmente popolare negli altopiani di Giava Occidentale, dove la temperatura è spesso gelida, poiché gli ingredienti della bevanda hanno un effetto riscaldante naturale. Il bajigur viene consumato anche come bevanda medicinale, nota per aiutare a ridurre il dolore dell’artrite, migliorare la circolazione sanguigna e trattare i problemi digestivi.
Bajigur fresco Jamu
Questa bevanda tradizionale a base di erbe proviene dalle antiche civiltà di Giava e ha un’ampia varietà di ricette. La sua efficacia nel trattamento di varie malattie ha superato la prova del tempo, rendendo questa bevanda ampiamente consumata dalla popolazione locale. Il Jamu può essere formulato con combinazioni di ingredienti naturali, da semi, radici, fiori, frutti e foglie, a seconda dei benefici attesi. Oggi il Jamu può ancora essere acquistato in alcuni mercati tradizionali. Alcuni estratti sono prodotti in polvere e possono essere preparati comodamente a casa. Anche molte medicine moderne indonesiane si basano sugli ingredienti e sul concetto di Jamu.
Temulawak
Molto prima che le bibite americane entrassero nell’arcipelago indonesiano, all’inizio degli anni ’80 la nazione ha già apprezzato la propria bevanda gassata tradizionale. Il temulawak gassato si ottiene dalla pianta dello zenzero di Giava (Curcuma xanthorrhiza), un rizoma noto per le sue proprietà antinfiammatorie e diuretiche. Questa bevanda dal sapore dolce si trova ancora nei ristoranti tradizionali, solitamente servita con ghiaccio per un effetto rinfrescante.
Arak Bali
L’Arak è l’acquavite tradizionale di Bali fermentata dal riso bianco. Questa bevanda alcolica è stata originariamente utilizzata per rituali e cerimonie tradizionali, prima di essere ampiamente consumata e prodotta modernamente. Oggi, questa bevanda è un souvenir popolare tra i turisti internazionali da portare a casa, grazie al suo gusto unico e al suo significato culturale. Più che una bevanda alcolica ricreativa, l’arak Bali viene consumato anche per riscaldare il corpo durante il freddo e per alleviare la nausea.
Brem
Tradizionale bevanda alcolica amata per il suo sapore dolce, il Brem è originariamente un’offerta utilizzata per le cerimonie nei templi balinesi, a volte in sostituzione del sangue. La bevanda è formulata utilizzando ketan nero e/o bianco (riso glutinoso) fermentato. Il brem viene consumato anche come spuntino solido in alcune zone di Giava. Ha un contenuto alcolico che varia dal 10 al 25%, inferiore a quello del suo omologo arak Bali.
caffè uwak Es Cendol o Dawet
Questa rinfrescante bevanda fredda non è solo una delle preferite in Indonesia, ma anche in altri Paesi del sud-est asiatico. La bevanda è caratterizzata da gelatine verdi simili a vermi, fatte di farina di riso e foglie di pandan. Per preparare la bevanda, le gelatine vengono immerse nel latte di cocco mescolato con zucchero di palma e ghiaccio. La bevanda fredda può essere servita come dessert o spuntino, preferibilmente a mezzogiorno, quando la temperatura è elevata.
Wedang Ronde
Il Wedang ronde è un dolce caldo tradizionale adatto alle notti fredde o ai giorni di pioggia. Contiene palline di riso glutinoso ripiene di arachidi e imbevute di succhi di zenzero e citronella mescolati con zucchero. Alcuni studi suggeriscono che questa bevanda provenga da un’antica dinastia cinese prima di essere portata nell’arcipelago e modificata a piacimento dai locali. wedang ronde caldo
Es Kelapa Muda
L’Es Kelapa Muda (ghiaccio di cocco giovane) è una bevanda da spiaggia popolare in molti Paesi tropicali, ma la bevanda al cocco indonesiana ha caratteristiche uniche. Il ghiaccio di cocco viene spesso servito con zucchero di palma o zucchero bianco, succo d’arancia, limone o latte condensato dolce. La noce di cocco giovane ha anche una polpa spessa che si può raschiare dall’interno della noce di cocco.
Ghiaccio di cocco giovane sulla spiaggia Es Doger
Questo dessert colorato è composto da perle di tapioca rossa, avocado, manioca fermentata, riso glutinoso nero, jackfruit, sciroppo rosa e pane a cubetti. Il liquido principale è il rinfrescante ghiaccio a base di latte di cocco. I clienti possono scegliere quali ingredienti includere o optare per tutti. Questo dessert si trova in molte città indonesiane, venduto nei carretti dei venditori o anche nei ristoranti.
Quali sono le mete culturali e turistiche di maggior interesse del paese meta del mio viaggio?
Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?
Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio
Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?
Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio …leggi tutto
Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?
Zanzare & co. – Come proteggersi : le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni ……leggi tutto
Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?
Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se … leggi tutto
Come devo fare ad evitare il mal di montagna?
E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue … leggi tutto
Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?
Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.
Cosa devo fare quando vado in India? L’India è un vero e proprio continente, il Sub Continente Indiano, formato da diversi Stati, ognuno amministrativamente autonomo. E’ un paese ricco di meravigliosi paesaggi, di ambienti diversi l’uno dall’altro. Popolato da oltre 1 miliardo di persone che si accalcano ovunque. Il viaggio è tutto da godere e da vivere. Devi proteggere la tua salute seguendo i consigli e preparando il viaggio adeguatamente.
In tutto il Sub Continente Indiano proteggiti dalle punture delle zanzare, portatrici di virus ed in alcune aree anche di malaria. Utilizza repellenti efficaci, anche naturali.Dengue, Chikungunija e altri virus sono presenti un pò ovunque, seguendo la stagionalità dei monsoni. La malaria è presente negli altopiani ma anche nelle grandi città. Durante la stagione monsonica, in diverse aree del paese proteggetevi dalla Encefalite Giapponese.Non è necessaria la vaccinazione contro la Febbre Gialla provenendo dall’Italia, dall’Europa e dal Nord America. Il virus della Febbre Gialla non è presente in Asia. Il virus SARS-CoV-2 continua a diffondersi con nuove varianti molto diffusive. Da sempre focolai di colera sono presenti anche nelle grandi città e diffusi in particolare durante il periodo dei monsoni. Consigliato il vaccino orale – DUKORAL.
Come faccio ad avere una informazione sanitaria corretta per andare in India?
Chiedi pure una consulenza per conoscere bene problemi e soluzioni – dottor Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo
Alert sanitari
Quali sono le epidemie attuali in India?
MARZO 2023: COVID-19 – sottovariante ARTURO
La nuova variante di Omicron XBB.1.16 denominata Arturo dall’inizio del 2023 circola in oriente. In particolare in India la situazione è divenuta critica nel marzo 2023 dopo un mese di crescita esponenziale.
In tutto il mondo abbiamo assistito nei primi mesi del 2023 ad una diminuzione di casi di Covid, in particolare dei ricoveri in terapia intensiva ed anche dei decessi. Tutti noi abbiamo pensato che non avremo più sentito parlare di nuove varianti e nuove ondate. Ma non è così. L’ultima ondata della nuova variante Omicron arriva dall’India. Si chiama Arturo, dal nome di una delle stelle più luminose del firmamento. E’ del tipo Omicron (XBB.1.16) e ha fatto quadruplicare i contagi rispetto alla variante precedente, addirittura dal mese di febbraio 2023 quando questa ennesima variante di Omicron ha iniziato a circolare. Ora, per necessità, è scattata l’allerta in Europa e negli USA. Secondo OMS negli ultimi 28 giorni sono stati registrati quasi 3,6 milioni di nuovi casi di Covid con oltre 25 mila decessi in India. E i morti sono sempre tanti, nonostante l’aumento delle difese immuni determinate dalla diffusione del virus e dalle campagne di vaccinazioni. Si ritiene che i numeri descritti possano essere sottostimati per l’abbassamento della sorveglianza della pandemia in tutto il mondo. Il trend in ribasso sembra comunque essere confermato anche dai dati sui ricoveri: i report sulla pandemia a livello globale mostrano su un campione di 42 Paesi dal 20 febbraio al 19 marzo 2023 una riduzione del 9% dei nuovi ricoveri e del 5% degli ingressi in Terapia intensiva. Questi dati fotografano una situazione in cui poche persone effettuano i test per il Covid, nonostante sintomi respiratori. L’incidenza dei casi è sicuramente più ampia in chi mostra sintomi, senza recarsi in ospedale. In questo contesto di minore attenzione al Covid-19 giunge Arturo che diventa l’osservato speciale dell’OMS.
Si tratta di una ricombinante di BA.2.10.1 e BA.2.75 e condivide una mutazione (F486P) con XBB.1.5, a cui attualmente sono riconducibili il 45% delle sequenze depositate nel mondo.
Come le altre varianti più recenti di Omicron il virus ha imparato a eludere ancora maggiormente le difese immunitarie manifestando un aumento della trasmissibilità e maggiore patogenicità. Al momento, riferisce l’Oms, Arturo è stata segnalata in 21 Paesi. Ma non ci sono indicazioni di un aumento dei ricoveri, degli accessi in Terapia intensiva o dei decessi.
Per il momento non ci sono evidenze che Arturo possa causare forme d’infezione più gravi. Ma l’allerta e l’invito alla cautela da parte delle autorità sanitarie resta alto in tutto il mondo.
Quali sono i sintomi di Arturo?
Da quando Omicron ha iniziato a circolare, si sono moltiplicate le sue sotto varianti con grande rapidità. I sintomi che si presentano sono simili: le varianti Omicron colpiscono soprattutto le alte vie respiratorie con febbre, tosse e altri sintomi simil influenzali. Mai all’inizio della stagione primaverile si erano manifestati tanti casi di malessere respiratorio, anche se spesso piuttosto blando. Mal di testa, affaticamento, starnuti e mal di gola sono i sintomi dominanti.
Tutto questo è la conferma che il virus è molto instabile e che riesce a superare continuamente tutte le barriere messe in piedi dall’organismo a sua difesa. Questa caratteristica non si esaurirà in breve tempo, ma permetterà di creare nuove varianti in grado di schivare l’immunità e di mantenere alta la circolazione virale”.
Casi della febbre virale emorragica, particolarmente acuta, sono stati segnalati negli altopiani centro meridionali del Sub Continente Indiano. I casi sono continuati durante tutto l’anno dall’ottobre 2022 e si sono mantenuti per il persistere delle piogge durante la stagione invernale del 2022. La lotta alla zanzara, la protezione ambientale, l’utilizzo di repellenti efficaci e l’utilizzo delle zanzariere costituiscono la prima linea efficace di protezione.
L’innalzamento progressivo delle temperature e dell’umidità, dopo il periodo invernale fresco e con poche zanzare, porta all’aumento della diffusione della Anopheles con il propagarsi di malattie di origine parassitario (Plasmodio). Dopo un progressivo abbassamento di casi di malaria dal 2015 al 2019 e dopo 3 anni di pandemia Covid-19, in modo anomalo si è verificato un aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 1800 metri.
Nella regione dell’Asia sudorientale, per l’OMS, tre paesi continuano a rappresentare il 98% del totale dei casi segnalati nella regione. L’India con il 58% di casi rappresenta il primo paese dell’area, seguita dall’ Indonesia, con il 30% ed il Myanmar con il 10%. Secondo il WMR 2019, l’India rappresentava il 3% del carico globale della malaria nel mondo. Nel 2019, nonostante il paese mostrasse il più alto carico di malaria della regione SEA, mostrava anche una importante riduzione dei casi di malaria segnalati del 49% e dei decessi del 50,5% rispetto al 2017. I mancati controlli del territorio ed anche l’attenzione delle persone durante la pandemia ha contribuire a far nuovamente diffondere e crescere i casi di malaria nella maggior parte dei paesi. Sia nelle grandi pianure del nord che nelle grandi città, ma anche lungo gli altopiani centro meridionali ed in tutti i paesi rivieraschi.
Il fenomeno é presente ed è cresciuto nel triennio del Covid-19. Chi si reca in India deve informarsi delle aree di presenza della zanzara Anopheles, difendersi dalla puntura delle zanzare e non esporsi al rischio di puntura.
FEBBRAIO 2023: ADENOVIROSI – malattie respiratorie superiori. Mortalità elevata nei bambini fino a 9 anni.
Si mantiene elevato anche il numero dei casi di morbillo presenti nella maggior parte delle province del paese.
Clima, meteo salute e ambiente
Quale è il meteo e le previsioni del tempo a breve in India ?
Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie in India?
L’India presenta diverse stagioni nell’arco dell’anno, cambiamenti climatici permettendo. Le principali stagioni, modificate da nord a sud del sub continente indiano, possono dividersi in: stagione invernale; stagione primaverile; stagione estiva; e la stagione monsonica (delle piogge). Stagione invernale (novembre-febbraio): La stagione invernale in India è caratterizzata da temperature fredde e secche. Gli stati settentrionali dell’India manifestano temperature molto basse, spesso sotto lo zero. I cieli sono limpidi e il clima è secco. In alcune regioni, come la valle del fiume Gange, la nebbia è un fenomeno tipico e comune durante l’inverno. Le temperature sono particolarmente rigide nel nord e nella regione pre-Hymalaiana ed Hymalaiana. Nella capitale New Delhi oscillano tra i 6 °C ed i 21 °C. Gli stati centro meridionali dell’India mantengono situazioni di instabilità e temperature più miti ed umide.
Stagione primaverile (marzo-aprile): La stagione primaverile in India è caratterizzata da temperature piacevoli e clima secco. Il tempo migliora anche negli stati del sud. È una buona stagione, in genere, per visitare il paese, in quanto il clima generalmente è mite. La maggior parte dei territori è ancora verde dopo la stagione delle piogge.
Stagione estiva (maggio-giugno): La cosiddetta stagione estiva in India è caratterizzata dal cambio dei venti che cominciano a spirare dall’oceano verso i contrafforti Hymalaiani. Le temperature si alzano sempre di più ed il clima diventa caldo ma ancora secco. In alcune regioni, come lo stato del Rajasthan e le immense pianure del nord, le temperature possono raggiungere i 45°C. La stagione estiva non è favorevole per visitare la maggior parte degli stati indiani, in particolare del nord. Alcune regioni del centro e del sud del paese possono essere visitate durante questo periodo.
Stagione “monsonica” delle piogge(luglio- ottobre): E’ la stagione caratterizzata da forti piogge ed umidità molto elevata. Questa stagione è importante e necessaria per l’agricoltura e la maggior parte delle regioni dell’India diventa verde e lussureggiante. Le piogge possono essere causa di alluvioni e di frane in molte parti del paese.
La presenza di malattie, in particolare quelle trasmesse da insetti quali le zanzare, segue l’azione delle stagioni e della raccolta delle acque in acquitrini, dove la riproduzione degli insetti è condizionata dalla temperatura e dall’umidità.
Le regioni del centro sud mantengono le condizioni di riproduzione degli insetti, ed in particolare delle zanzare durante la maggior parte dei mesi dell’anno. L’area sud-orientale è spesso battuta, negli ultimi anni, da forti cicloni oceanici.
Nel Sub Continente Indiano la presenza di malattie, endemie ed il riaccendersi di focolai epidemici è legato alle diverse stagioni ed anche alla presenza di insetti e di animali, serbatoi di malattia, e ad eventi meteorologici particolarmente forti. Nella stagione estiva, caratterizzata dal cambio dei venti, da alisei ai monsoni, con periodi di caldo estremo, in particolare al nord ed in diversi altopiani centrali del paese, le malattie più comuni sono caratterizzate da diarrea, inizio della diffusione dei focolai di colera, diffusione di malattie da microrganismi alimentari, quali febbre tifoide ed epatiti, colpi di calore e malattie cardio vascolari da calore, picchi di morbillo e varicella e diffondersi di alcuni tipi di meningite. La stagione monsonica,in particolare all’inizio del periodo piovoso, è caratterizzata da malattie delle vie aeree superiori, con la crescita di tutte la malattie trasmesse da insetti vettori, ed in particolare dalle zanzare: Anopheles per la malaria. Sono nelle pianure del nord del paese, ma esistono anche focolai nella capitale New Delhi, negli altopiani centrali, nelle zone interne e costiere del sud del paese. I diversi tipi di Aedes vettori di arbovirosi quali Dengue e Chikungunya, sono presenti soprattutto nelle grandi città. Il serbatoio è l’uomo, e il fenomeno é in crescita esponenziale negli ultimi anni; l’insetto Culex per Encefalite Giapponese é presente nelle pianure del nord del paese, ma si é diffuso anche negli altopiani del centro-sud. Grave malattia non solo trasmessa da uccelli selvaggi da passo, ma anche da animali da cortile quali i maiali.
Durante la stagione monsonica sono in netto aumento le malattie da diffusione di microparticelle fecali o residui urinari quali Febbre Tifoide, Colera, Leptospirosi, l’epatite virale A e le infezioni gastrointestinali da enterobatteri o da virus intestinale.
Nella stagione invernale, in particolare al nord del paese, ci sono infezioni respiratorie virali e batteriche e le prime forme di influenza che giungono dalle aree dell’estremo oriente dell’Asia.
È essenziale adottare comportamenti di attenzione, e prepararsi portando farmaci adeguati, consigliati dagli esperti e dopo aver eseguito un giusto protocollo di vaccini a protezione della salute dell’organismo.
Quali conseguenza ha il cambiamento climatico sulle stagioni ed il clima dell’India?
Il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sulle stagioni e sul clima dell’intero Sub Continente Indiano. Sta influenzando da tempo i cambiamenti delle stagioni con conseguenze sulla produzione agricola e sulla salute umana per l’aumento di malattie infettive, soprattutto a trasmissione da insetti. Secondo una ricerca commissionata dalla Banca Mondiale, l’India sta vivendo un clima sempre più caldo, in particolare nella stagione pre-monsonica, il che potrebbe portare a ondate di calore senza precedenti. I modelli di precipitazione ci danno aree di grave siccità con esaurimento delle risorse idriche sotterranee e cambiamenti nel flusso dei fiumi Indus, Gange e Brahmaputra [1], a cui seguono improvvisi uragani con inondazioni e distruzione completa dei raccolti. Inoltre, l’India è particolarmente vulnerabile all’aumento del livello del mare e agli eventi meteorologici sempre più frequenti e intensi. Il cambiamento climatico può anche aumentare il rischio di malnutrizione e disturbi correlati alla salute, come il nanismo infantile. La formazione di programmi come “Skill India” potrebbe addestrare 400 milioni di persone in settori tra cui lo sviluppo sostenibile.
Un esempio è l’inquinamento atmosferico a Nuova Delhi e Mumbay. Nuova Delhi, Mumbay ed altre grandi città indiane stanno attraversando da diversi anni una situazione caratterizzata da livelli “gravi” di inquinamento atmosferico con presenza di inquinanti che hanno raggiunto una situazione di pericolo negli ultimi mesi. I fattori che contribuiscono includono, oltre ad un eccessivo uso di carburanti per i trasporti, alcuni periodi di festa religiosa con l’uso di petardi accesi durante le celebrazioni del Diwali; la “combustione stagionale” (ma spesso vietata) delle stoppie e le condizioni meteorologiche avverse. In risposta all’attuale situazione di pericolo l’Autorità per la prevenzione e il controllo dell’inquinamento ambientale per la regione della capitale nazionale di Delhi (NCR), ha dichiarato un’emergenza sanitaria pubblica per l’NCR. Ma l’inquinamnto rimane elevato in qualsiasi periodo dell’anno. Si consiglia ai viaggiatori che soffrono di malattie respiratorie croniche di prendere precauzioni ragionevoli per ridurre al minimo la loro esposizione a livelli elevati di inquinamento atmosferico.
Oltre a imporre misure che devono essere prese per combattere l’inquinamento a Delhi, le autorità consigliano a tutti , in particolare ai bambini, agli anziani e a coloro che sono altrimenti vulnerabili, di ridurre al minimo l’esposizione agli alti livelli di inquinamento, compresa la limitazione dell’esercizio fisico all’aperto, fino a quando i livelli di inquinamento diminuiscono.
Consigli per i viaggiatori Si consiglia di prendere precauzioni ragionevoli per ridurre al minimo l’esposizione a livelli elevati di inquinamento atmosferico: limitare il tempo trascorso all’aperto; limitare l’esercizio fisico all’aperto.
Public Health England (PHE) consiglia l’utilizzo di mascherine per il viso adeguatamente adattata che può fornire una certa protezione. Le mascherine sono disponibili in India, ma è bene portarsele dai paesi di origine. Sono consigliate mascherine conformi agli standard UE P2 o P3 o agli standard statunitensi N95 o N98.
L’inquinamento atmosferico può colpire tutti, comprese le persone sane. L’esposizione a breve termine (ore o giorni) a livelli elevati di inquinanti atmosferici può provocare il peggioramento o l’aggravamento di malattie respiratorie, cardiache o del sistema circolatorio preesistenti. L’esposizione a lungo termine (anni o tutta la vita) all’inquinamento atmosferico riduce l’aspettativa di vita aumentando i decessi per malattie cardiache o circolatorie e respiratorie e per cancro ai polmoni.
Se hai condizioni preesistenti che potrebbero renderti più vulnerabile agli effetti dell’inquinamento atmosferico e stai viaggiando in aree in cui i livelli di inquinamento atmosferico sono elevati, dovresti discutere i tuoi piani di viaggio con il tuo medico, seguire le precauzioni per ridurre al minimo la tua esposizione e portare con te scorte adeguate delle tue medicine abituali.
Quali sono le caratteristiche dell’ambiente dell’india?
Il Sub Continente Indiano è un insieme di stati che condivide i confini con Cina, Nepal, Bhutan, Pakistan, Myanmar e Bangladesh. La regione nord-orientale del paese è caratterizzata dalle immense catene montuose dell’Himalaya, la catena montuosa più alta del mondo. Qui si trovano alcune delle cime più alte, tra cui l’Everest e il K2. Nella regione dell’Himalaya, l’ambiente è caratterizzato da vette innevate, ghiacciai, valli fluviali profonde e pascoli alpini. Questa regione ospita una grande varietà di fauna, tra cui leopardi delle nevi, orsi tibetani, antilopi, yak e una vasta gamma di uccelli. A sud dell’Himalaya si trova la grande pianura indo-gangetica, una delle pianure più fertili del mondo, attraversata da numerosi fiumi tra cui il Gange, il Brahmaputra e l’Indo. Questa regione è caratterizzata da terre coltivate, praterie, foreste di mangrovie e da numerose città e villaggi. Le pianure del Gange sono una delle regioni più fertili dell’India e producono una grande quantità di riso, grano e altri cereali. Questa regione è anche il luogo di pellegrinaggio per i fedeli indù, poiché il fiume Gange è considerato sacro e molte città sacre si trovano lungo il corso del fiume. Ad ovest ci sono le montagne Aravalli e il deserto del Thar, i deserti del Rajasthan offrono un paesaggio unico di dune di sabbia, laghi di sale e una vasta gamma di fauna del deserto, tra cui cammelli, serpenti, uccelli e altri animali.
L’India centrale è una regione che si estende dalla catena montuosa dei Satpura a nord fino alla penisola indiana a sud. Questa regione è caratterizzata da una vasta gamma di ambienti naturali, tra cui foreste, praterie, laghi e fiumi. Le foreste di questa regione sono tra le più estese dell’India, con molte specie di piante e animali unici. La foresta di Satpura è una delle più grandi e ospita una vasta gamma di fauna selvatica, tra cui la tigre, l’orso, il leopardo e il cervo sambar. La regione ha anche numerose riserve naturali e parchi nazionali, tra cui il parco nazionale di Kanha e il parco nazionale di Pench, che sono famosi per la loro fauna selvatica.
La regione ha anche una vasta rete di fiumi, tra cui il Narmada, il Godavari e il Mahanadi. Questi fiumi forniscono acqua per l’agricoltura.
Le regioni meridionali dell’India sono caratterizzate da paesaggi diversi: dalle coste sabbiose alle colline verdeggianti e alle foreste lussureggianti, salendo sugli altopiani. La zona costiera della penisola indiana ospita diverse città, spiagge e parchi nazionali. Le spiagge del sud dell’India sono famose per la loro bellezza naturale e offrono attività come il nuoto, la pesca e il surf. La costa del Malabar è particolarmente famosa per le sue spiagge incontaminate e le bellezze naturali.
Le regioni collinari del sud dell’India sono note per la loro bellezza naturale, con molte città e villaggi situati sulle colline che offrono una vista panoramica sulla regione circostante. Le colline di Nilgiri, situate al confine tra il Tamil Nadu, Kerala e Karnataka, sono una delle principali attrazioni turistiche della regione.
L’India è caratterizzata da una grande diversità ambientale, grazie alla sua vasta estensione territoriale e alla sua posizione geografica. È presente una grande varietà di ecosistemi, dai deserti aridi alle foreste pluviali tropicali, dai fiumi ai monti. Enorme la varietà di flora e di fauna, con un’abbondante biodiversità.
Quali sono le malattie presenti in India? Quali sono i rischi reali (marzo 2023)
Quali le malattie presenti e quali le pratiche preventive e le vaccinazioni da fare per andare in India?
Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie” monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti in India.
C’è la Malaria in India?: (clicca qui) Il rischio di infezione esiste tutto l’anno in tutto il Paese, fatta eccezione per le aree ad altitudini >2500 metri. La maggior parte dei casi sono segnalati nelle aree di foresta negli stati di Madhya Pradesh, Maharashtra, Orissa, Gujarat, Rajasthan, Bihar e Karnataka. Le due specie principali in India sono Plasmodium vivax (50%) e P. falciparum (40%); P. malariae è stato riportato nell’India orientale (nello stato di Odisha) mentre P. ovale sembra essere estremamente raro se non del tutto assente.
C’è l’Encefalite Giapponese in India: Dal 2017, nello stato dei Maharashtra, sono stati confermati oltre 30 casi di Encefalite Giapponese. Da allora la tendenza è stata all’espansione dell’area di diffusione del virus e la sua capacità di adattarsi, anche in aree non endemiche. I casi si manifestano sempre di più in aree non endemiche.
Posso soffrire di Diarrea del viaggiatore in India?(clicca qui)
da ceppi ETEC (Enterotoxigenic E. coli). La diarrea del viaggiatore è tra le malattie più comuni durante i soggiorni in Kenya. Circa il 60% dei viaggiatori nel paese soffrono di queste fastidiose forme infettive intestinali. Può essere causata da vari agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti. Potrebbe essere opportuno l’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione.
C’è il Colera in India e come mi proteggo?: (clicca qui)
Il colera è una malattia infettiva acuta, presente con diversi focolai in molte parti del paese. Si è sviluppata attraverso acqua e cibo contaminati.
Esiste l’HIV/AIDS in India in caso di rapporti sessuali non protetti:
L’HIV/AIDS é un grave problema di salute pubblica nel paese. E’ importante fare attenzione ai rapporti sessuali con diversi partner casuali ed è raccomandata la protezione e l’utilizzo del preservativo.
Le arbovirosi come la Dengue, la Chikungunja o lo Zika sono presenti in India? (clicca qui)
Focolai di febbre dengue si verificano regolarmente in tutto il territorio Indiano, in particolare nel periodo pre monsonico, all’inizio della stagione delle piogge e al termine di queste fino all’arrivo della stagione invernale al nord. Al centro sud la malattia è presente durante tutto l’anno.
In particolar modo sono presenti focolai nelle grandi città dove sono presenti le grandi concentrazioni di popolazione. La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes. La malattia è molto diffusa nelle aree urbane.
La prevenzione consiste nel porre attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.
Chikungunya:
Focolai epidemici di questa arbovirosi, simile alla dengue, si verificano in tutto il paese.
Casi di Tubercolosi si ritrovano durante i viaggi in India? (TB):
La TB è un’altra malattia importante in India, sviluppata in particolare nei villaggi e nei sobborghi della grande città. Presenta un alto tasso di mortalità. Secondo l’OMS, India ha la seconda più alta incidenza di TB in Asia.
Ci sono casi di rabbia canina o di altri animali in India?: (clicca qui)
presenti casi diffusi nel paese in particolare in animali selvaggi. Opportuno valutare i rischi per eventuale pratica vaccinale.
E’ presente la filaria, o la schistosomiasi (bilarzia) o oncocerca, la cecità dei fiumi in India?
(NTD): (clicca qui)
Le NTD sono un gruppo di malattie trascurate che colpiscono le persone che vivono in povertà e in aree rurali. In India, le NTD includono la filariosi linfatica, l’oncocercosi e la schistosomiasi.
Queste sono alcune delle principali malattie presenti in India.
Vaccinazioni
Quale vaccinazione è obbligatoria per l’India e come bisogna comportarsi?
il vaccino della FEBBRE GIALLA
– non è obbligatorio per tutti coloro che provengono da Europa, Nord America e Australia e non sono passati per Africa o America Centro Meridionale negli ultimi 6 mesi.
– è obbligatorio per ogni persona (ad eccezione dei bambini di meno di sei mesi), proveniente per via aerea o marittima; senza il certificato di vaccinazione la persona viene isolata per un massimo di 6 giorni
(i) se ha lasciato una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 6 giorni prima del suo arrivo, o
(ii) se è passata in transito in una di quelle zone, fatta eccezione per quei passeggeri e membri dell’equipaggio che, per tutta la durata del loro transito in un aeroporto situato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, soggiornino negli edifici dell’aeroporto, posto che il medico dell’aeroporto consenta questa deroga, o
(iii) se è arrivata con una nave che ha lasciato o toccato un porto situato in una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 30 giorni prima del suo arrivo in India, salvo che questa nave sia stata disinfestata conformemente alla procedura stabilita dall’OMS.
(iv) se è arrivata con un aereo che, essendosi trovato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, non sia stato disinfestato conformemente alle disposizioni del Regolamento dell’India per la Navigazione aerea (Sanità pubblica), del 1954 o alle disposizioni raccomandate dall’OMS.I paesi e zone seguenti sono considerati a rischio di trasmissione:
–Africa: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Congo, Costa d’Avorio, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo,Ruanda, Senegal, Sierra Leone, Sudan,Sud Sudan, Togo, Uganda.
–America: Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Panama, Paraguay, Perù, Suriname, Trinità e Tobago, Venezuela. Nota: Quando un caso di febbre gialla viene segnalato in un paese diverso da quelli sopra menzionati, tale paese viene considerato dal Governo dell’India come area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia ed è aggiunto a questa lista. Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.(Aggiornamento Marzo 2023)
Quali vaccinazioni sono consigliate per l’India, e come bisogna comportarsi?
devo fare la vaccinazione per la FEBBRE GIALLA in India(clicca qui)
La vaccinazione non é richiesta ne è raccomandata ad alcun viaggiatore proveniente dall’Italia, Europa, Nord America, Australia in quanto il virus non è presente in Asia e non esiste alcun rischio di contagio.
Altre vaccinazioni consigliate:
E’ consigliata la vaccinazione per la DENGUE ?. Vista la presenza di focolai diffusi nel paese, in aumento durante la stagione monsonica è consigliato valutare la possibilità di effettuare il nuovo vaccino per la DENGUE.
SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI E’ consigliata la vaccinazione peril colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.
Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
EPATITE Bper saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) MENINGITE MENINGOCOCCICAper saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) TETANO per saperne di più… POLIOMIELITE
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo) VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella. ENCEFALITE GIAPPONESE (per saperne di più)
L’Encefalite Giapponese è una malattia virale acuta grave trasmessa dalle zanzare, che può portare a sintomi neurologici gravi, come convulsioni e coma. In India, la malattia è più comune nelle zone rurali e durante la stagione delle piogge, dove sono presenti animali da cortile, ed in particolare i suini, serbatoio privilegiato del virus . Per ridurre il rischio di contrarre la malattia, è importante prendere precauzioni come l’uso di repellenti per insetti e di reti antizanzare trattate. E’ bene evitare le zone dove dove sono presenti le zanzare come le risaie e le zone umide, e considerare, facendo una valutazione del rischio reale, la vaccinazione contro la Encefalite Giapponese prima di viaggiare in India. Consulta il medico specialista prima di partire ed informati correttamente.
Malaria: situazione e prevenzione
C’è la malaria nel paese e cosa bisogna fare per non ammalarsi? Che cosa é?
La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria
Nel paese
Il rischio di malaria (P. vivax 40-50%, P. falciparum 50-60%, P. malariae and P. ovale rari) esiste tutto l’anno nell’intero Paese al di sotto dei 2000 metri, in tutto il paese, comprese le città di Bombay (Mumbai) e Delhi, tranne nelle aree> 2.000 m (6.562 piedi) in Himachal Pradesh, Jammu e Kashmir e Sikkim . Il rischio da P. falciparum è maggiore negli stati nord orientali, nelle isole Andamane e Nicobare, negli stati di Chattisgarh, Gujarat, Jharkhand, Karnataka, Madhya Pradesh, Maharasthra , Orissa, e West Bengala. da CDC- YELLOW BOOK 2020
(Aggiornato a Marzo 2023)
Profilassi
Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg” è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo, cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.
Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.
Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.
Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?
In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.
Tradizioni, cibi, bevande locali
Quali sono alcune curiosità e quali le tradizioni maggiori del paese?
Alcune degli argomenti da approfondire legati alle tradizioni più importanti dell’India:
L’India è un paese con una cultura ricca di tradizioni e curiosità interessanti. Ecco alcuni fatti da conoscere:
L’India è stata la culla di quattro delle principali religioni del mondo, tra cui induismo e buddhismo. Circa l’84% della popolazione indiana è induista, ma il paese ospita anche una delle più grandi comunità musulmane al mondo.
La cultura indiana è costruita su secoli di storia e patrimonio, rendendola una delle più antiche del mondo. Le radici della cultura indiana risalgono a secoli fa e godono di alcune delle architetture più antiche del mondo.
L’induismo è la più grande religione dell’India, con più del 79,8% della popolazione che pratica questa fede. L’induismo è una religione complessa, molto diversa da quella occidentale e comprende diverse filosofie, credenze e rituali.
L’India è nota per la sua arte e cultura, tra cui la danza Chhau, che è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel 2010. La danza Chhau è una forma di narrazione teatrale eseguita da gruppi di soli uomini .
Una delle tradizioni importanti dell’India è quella di pulirsi con una doccia o un bagno prima di entrare in un tempio, o almeno lavarsi mani e piedi per purificarsi da pensieri negativi e influenze negative. Inoltre, l’abbigliamento adeguato è molto importante, indossare abiti conservativi per mostrare rispetto.
Quali sono alcuni abiti tradizionali in India?
L’abbigliamento tradizionale indiano varia da regione a regione, con ogni gruppo etnico che ha il proprio stile distintivo e le proprie tecniche di tessitura e colorazione dei tessuti.
Il Sari è un abito tradizionale indiano per le donne, composto da una lunga striscia di tessuto avvolta intorno al corpo.
Il Salwar Kameez è un abito tradizionale indiano per le donne, composto da una tunica lunga (kameez) e pantaloni larghi (salwar).
Il Kurta è una tunica lunga tradizionale indiana per gli uomini, spesso indossata con pantaloni tradizionali come i churidar o i pajama.
Il Dhoti un indumento tradizionale indiano per gli uomini, composto da un pezzo di tessuto bianco avvolto intorno alla vita e alle gambe.
Il Ghagra Choli è un abito composto da una gonna lunga e una camicetta assortita indossato dalle donne nelle feste di matrimonio e altre occasioni.
Il Bandhgala è un abito formale simile a una giacca indossato dagli uomini.
Lo Sherwani è un abito tradizionale indossato dagli uomini in occasioni formali come matrimoni e feste.
Molti tessuti tradizionali indiani sono realizzati con cotone, lana o seta, tessuti naturali che riflettono l’ambiente naturale del paese. Le donne indiane, seguendo la tradizione millenaria, indossano anche bijoux tradizionali, come collane di perle, braccialetti di metallo e orecchini fatti a mano. I tessuti tradizionali sono spesso utilizzati per creare abiti per occasioni speciali come matrimoni, funerali, cerimonie religiose e altri eventi importanti. L’abbigliamento tradizionale è un modo per mantenere viva la cultura e le tradizioni dell’ India e viene spesso indossato durante le celebrazioni culturali e le feste.
Un approfondimento sulle POPOLAZIONI ed alcuni aspetti tradizionali
Ci sono molte popolazioni diverse e tribù in India, ognuna con le proprie tradizioni e culture uniche. Vi presentiamo una lista sintetica di alcuni gruppi etnici e le loro tradizioni:
Punjabi – noti per la loro cucina piccante, la danza bhangra e il turbante tradizionale chiamato pagri.
Gujarati– noti per la loro cucina vegetariana, i costumi colorati e la danza garba.
Rajasthani – noti per i loro abiti tradizionali come il ghagra choli e il turbante, la danza kalbelia e l’arte del block printing.
Bengalese – noti per la loro cucina a base di pesce, la danza rabindra nritya e la celebrazione del Durga Puja.
Marathi – noti per la loro cucina a base di riso e pesce, la danza lavani e la celebrazione di Ganesh Chaturthi.
Tamil – la cultura tamil è nota per la sua musica classica, danza Bharatanatyam e la cucina del sud dell’India.
Kashmiri – noti per la loro cucina a base di agnello,
Quali sono i 10 cibi tradizionali di maggior interesse?
Dieci dei cibi tradizionali più famosi dell’India: Chana Masala: Un popolare piatto vegetariano fatto di ceci, salsa di pomodoro e cipolla, aglio, zenzero, peperoncini e spezie. Chaat: Un insieme di snack indiani a base di riso soffiato, piselli, verdure e spezie. Paratha: Un tipo di pane piatto ripieno di patate, cipolle, verdure o formaggio e servito con chutney e yogurt. Biryani: Un piatto di riso speziato e misto con carne, pesce o verdure. Dosa: Un pancake sottile fatto di riso e lenticchie servito con chutney. Samosa: Un antipasto triangolare ripieno di patate, piselli, carne, spezie e fritto. Thali: Un piatto completo che include riso, pane, verdure, dal, raita, papadum e altre specialità regionali. Aloo Gobi: Un piatto vegetariano di cavolfiore e patate cotto con spezie. Vada: Un antipasto fritto a forma di donut fatto di lenticchie speziate.
Idli: Un piatto a base di riso e lenticchie cotto a vapore, spesso servito con chutney.
Quali le 10 bevande della tradizione che possiamo provare ed assaggiare durante il soggiorno?
Chai: Tè indiano speziato con latte e zucchero. Lassi: Una bevanda a base di yogurt, zucchero e frutta fresca. Thandai: Una bevanda a base di latte e spezie, spesso servita durante le celebrazioni di Holi. Nimbu Pani: Una bevanda a base di limone, zucchero e acqua. Sharbat: Una bevanda rinfrescante a base di sciroppo di frutta e acqua. Jal Jeera: Una bevanda a base di acqua, lime, coriandolo, menta e spezie. Badam Milk: Una bevanda a base di latte e mandorle. Kanji: Una bevanda fermentata a base di carote e spezie. Aam Panna: Una bevanda a base di mango, menta e spezie. Masala Soda: Una bevanda gassata a base di soda e spezie come zenzero, limone e peperoncino.
Quali sono le mete culturali e turistiche di maggior interesse del paese meta del mio viaggio?
L’India è un paese vasto e variegato, ricco di cultura e storia, con alcune delle civiltà più antiche della terra. Un buon modo per pianificare la tua vacanza è vedere cosa ha da offrire in termini di cultura e storia. Ecco le 10 mete da non perdere per chi viaggia nel sub continente Indiano:
Taj Mahal, Agra
Jaipur, Rajasthan
Goa
Kerala zone costiere
Varanasi, Uttar Pradesh
Bombay, Maharashtra
Ladakh, Jammu e Kashmir
Hampi, Karnataka
Darjeeling, Bengala Occidentale
Delhi, capitale dell’India
Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?
Capitale: New Delhi; Lingua: Hindi (lingua nazionale),
Assamese, Bengali, Gujarati, Kannada, Kashmiri, Konkani, Malayalam, Manipuri, Marathi, Nepali, Oriya, Punjabi, Sanscrito, Sindhi, Tamil, Telugu, Urdu (tutte ufficiali), Inglese. Moneta: Rupia indiana Fuso orario: GMT +5, 30 Medici e strutture sanitarie: Medici e strutture ambulatoriali membri ISTM (International Society of Travel Medicine) Chatterjee, SantanuWellesley MedicentreWellesley Mansions 44A, Rafi Ahmed Kidwai Road (off Park St.)700016-Calcutta India Tel.: [+91] (33) 4553578; Fax: [+91] (33) 2491217 Ramasubramanian, VApollo HospitalsGreams lane, Greams Road600006-ChennaiIndia Tel.: [+91] (44) 2829 3333; Fax: [+91] (44) 2372 1139 Mehra, AnilAmas Medical Services Pvt. Ltd.41, Pali Hill,Nargis Dutt Road, Bandra400 050-MumbaiIndia Tel.: [+91] (22) 2649 1537; Fax: [+91] (22) 2600 8620 AMBASCIATE – CONSOLATI USA Ambasciata: Shantipath, Chanakyapuri, New Delhi – 110021Tel: 011-2419-8000Fax: +91-11-2419-0017 American Center24, Kasturba Gandhi MargNew Delhi – 110001Tel: 011-2331-6841 Consolato Generale: 5/1, Ho Chi Minh Sarani, Kolkata- 700071Tel.: 033-3984-2400 CANADA Canadian High Commission: 7/8 Shantipath, Chanakyapuri New Delhi 110 021, India Tel.: (91-11) 2687-6500
Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio
Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?
Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio…leggi tutto
Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?
Zanzare & co. – Come proteggersi : le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni…… leggi tutto
Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?
Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se… leggi tutto
Come devo fare ad evitare il mal di montagna?
E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue… Leggi tutto
Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?
Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio. …leggi tutto
Al rientro a casa
Quan do rientri da un viaggio ricorda di prenderti una pausa di un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione….leggi tutto
La medicina tradizionale a base di erbe è una parte significativa della pratica della medicina tradizionale in Sud Sudan. L’uso delle piante medicinali è molto diffuso e sono considerate un’importante fonte di assistenza sanitaria per le comunità locali. Alcune delle piante comunemente utilizzate sono l’Aloe vera, il Neem, la Moringa e la Senna. Queste piante sono utilizzate per trattare una serie di disturbi come infezioni, dolori e problemi digestivi. Tuttavia, mancano un’adeguata documentazione e una validazione scientifica dell’efficacia e della sicurezza di questi rimedi erboristici.
Non è il titolo di un film horror o di fantascienza ma quanto rilevato da molteplici studi scientifici eseguiti in oltre 30 anni di osservazioni, in tutta Europa, e pubblicati nel nuovo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ( Press Release Number: 02112022).
Negli ultimi 30 anni le temperature nel “continente europeo” ed in particolare “nell’area mediterranea”, sono aumentate più del doppio rispetto alle altre aree della terra. L’Europa si riscalda più di qualsiasi altro continente. E questa è una evidenza scientifica.
Il nuovo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, con sede a Ginevra, ha confermato la tendenza europea ad un “veloce rialzo delle temperature” che sono aumentate di oltre il doppio rispetto alla media mondiale negli ultimi 30 anni. Questo rapporto evidenzia un rialzo delle temperature più alto di qualsiasi altro continente al mondo.
Il rapporto, pubblicato in vista dei negoziati Onu sui cambiamenti climatici COP27, in programma dal 7 Novembre 2022 a Sharm-El Sheikh, in Egitto evidenzia come la persistenza e l’aumento esponenziale del riscaldamento, le ondate di calore, gli incendi sempre più diffusi, le inondazioni improvvise e catastrofiche ed altri impatti riguardanti i cambiamenti climatici colpiranno le diverse società europee, le loro economie, e gli ecosistemi del vecchio continente come già sta accadendo ed è accaduto nel corso dell’anno 2022. La percezione che la popolazione ha della situazione è inferiore rispetto al reale impatto sulla natura e sugli ecosistemi. L’agricoltura è il settore che maggiormente ha subito e subirà gli impatti negativi.
Il rapporto OMM evidenzia come nel prossimo futuro, nonostante tutti gli sforzi compiuti, la situazione non migliorerà ma tenderà ancora a peggiorare.
Tutti i lavori scientifici che scaturiscono da osservazioni pluriennali concordano con l’affermare che “le temperature aumenteranno in tutte le aree europee a un ritmo superiore ai cambiamenti di temperatura media mondiale”, secondo il rapporto OMM. Il segretario generale dell’OMM, Petteri Taalas ha affermato che “L’Europa presenta un’immagine dal vivo di un mondo che si riscalda e ci ricorda che anche società ben preparate non sono al sicuro dagli impatti di eventi meteorologici estremi”.
DR. Paolo Meo
IRLANDA: MENINGITE B denunciati 4 casi in una settimana
IRLANDA: L’Health Protection Surveillance Centre ha confermato 4 casi recenti di meningite/setticemia meningococcica segnalati nell’ultima settimana di ottobre nel Paese.
3 casi sono già stati confermati e uno è in fase di accertamento. I tre casi confermati sono tutti causati dal meningococco sierogruppo B. I casi sono stati segnalati da diverse regioni del Paese e non hanno legami noti tra loro. Tre dei casi riguardano giovani adulti tra i 12 e i 18 anni e un caso ha meno di dieci anni. Le autorità di salute pubblica hanno identificato i contatti stretti, che saranno posti sotto stretta sorveglianza e in terapia antibiotica preventiva. Le ultime informazioni danno 2 decessi dei casi evidenziati.
La meningite
La meningite meningococcica e la setticemia sono causate da vari sierogruppi di Neisseria meningitidis (meningococco), un batterio aerobio incapsulato Gram-negativo. Esistono almeno 12 sierotipi di meningococco, di cui i gruppi A, B e C rappresentano circa il 90% della malattia meningococcica, insieme ai ceppi Y e W135. TRASMISSIONE: Il meningococco si trasmette per aerosol o per contatto diretto con le secrezioni respiratorie di persone infette e portatori sani. La malattia si verifica principalmente nei bambini, negli adolescenti e nelle persone con fattori di rischio. INCUBAZIONE: Il periodo di incubazione è diverso per ogni organismo e può variare da due a dieci giorni per la meningite batterica. SINTOMI: Generalmente, segni e sintomi possono includere: forte mal di testa, collo rigido o dolorante, febbre alta, fotosensibilità, confusione, convulsioni, eruzione cutanea, dolori articolari, vomito.
Nei bambini, i segni possono includere: alimentazione difficoltosa, eccessiva stanchezza, stato irritabile, difficoltà a respirare, febbre, rigidità del collo, convulsioni, vomito, eruzione cutanea, pelle pallida o macchiata. PREVENZIONE:
La vaccinazione è, sicuramente, lo strumento più efficace per la prevenzione della meningite batterica.
Anche in Italia sono disponibili diversi tipi di vaccino anti-meningococco:
il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC): è il più frequentemente utilizzato e protegge solo dal sierogruppo C
il vaccino coniugato tetravalente: protegge dai sierogruppi A, C, W e Y
il vaccino contro il meningococco di sierogruppo B: protegge esclusivamente contro questo sierogruppo.
La scheda vaccinale attualmente in vigore prevede la vaccinazione anti-meningococco C oppure ACWY nei bambini che abbiano compiuto un anno di età, mentre è consigliato un richiamo con vaccino tetravalente A, C, W, Y per gli adolescenti. Il vaccino tetravalente è consigliato anche agli adulti con fattori di rischio e a chi si reca in Paesi endemici per questi sierogruppi.
Il vaccino contro la meningite da meningococco B è consigliato soprattutto al bambino entro il primo anno di età.
La malattia da meningococco B è prevenuta dalla vaccinazione.
Il vaccino MenB è stato introdotto per tutti i bambini nati a partire dal 1 ottobre 2016 perché i bambini di età inferiore a un anno sono a più alto rischio di malattia meningococcica B. A tutti i bambini viene offerto il vaccino MenB a 2 e 4 mesi di età con una dose di richiamo del vaccino MenB somministrato a 12 mesi.
Da RIO 1992 e Berlino 1995 a Glasgow 2021. Le 26 Conferenze sul Clima e sulla Salute del NOSTRO “pianeta terra” organizzate dalle Nazioni Unite. Decenni di riflessioni, di studi, di osservazioni, di sforzi comuni per mitigare quelli che sono gli effetti dei cambiamenti climatici. I cambiamenti climatici sono ormai una realtà sotto gli occhi di tutti. In particolare nel 2022 la terra si è mostrata rovente e con una drammatica carenza di acqua.
E nell’anno 2022, ancora con l’Europa in una morsa di calore, in Egitto a Sharm el Shake si cerca di giungere a nuovi risultati, più inclusivi, più concreti, basati su regole certe; a indirizzi concreti da seguire da parte di tutti gli stati partecipanti. Risultati commisurati alla sfida, basati sulla ricerca scientifica, sulla parola e sui lavori dei ricercatori, e guidati da azioni basate su “accordi, promesse ed impegni”. Accordi promesse ed impegni che hanno segnato le precedenti Conferenze con crescente interesse ma con poche azioni concrete.
Da parte di tutti i partecipanti esiste oramai la coscienza di dove siamo, dei disastri ambientali, dello stravolgimento del tempo e delle stagioni, e la consapevolezza che solo una accelerazione su una azione globale e comune per il clima, attraverso (1) una riduzione delle emissioni del carbonio, (2) un aumento degli sforzi di adattamentoe (3) il potenziamento dei flussi di finanziamenti adeguati verso energie rinnovabili, verdi e meno inquinanti, possano portare ad un cambiamento di rotta. Il riconoscimento che la “giusta transizione” rimane una priorità per tutti i paesi, da quelli avanzati ai Paesi in via di sviluppo.
Le parole chiavi della Conferenza COP 27: Mitigazione; Adattamento; Finanziamento; Collaborazione;
La Presidenza della COP27 (egiziana) ha come obiettivo determinante il rafforzamento e la facilitazione di un accordo nei negoziati tra gli stati e le rappresentanze per raggiungere risultati tangibili in modo equilibrato. Lo sforzo di creare partenariati e collaborazioni tra Stati contribuirà a realizzare i quattro obiettivi sopra citati e a garantire che il mondo adotti un modello economico più resiliente e sostenibile, in cui la sopravvivenza degli esseri umani siano al centro dei negoziati sul clima.
Poiché questi negoziati voluti dalle Nazioni Unite sono basati sul consenso e il raggiungimento di un accordo tra tutte le parti in campo, questo richiederà la partecipazione inclusiva e attiva di tutti questi soggetti interessati.
La presidenza egiziana di COP 27 sta lavorando da masi per garantire un’adeguata rappresentanza e partecipazione di tutte le parti interessate alla COP27, in particolare delle comunità vulnerabili e dei rappresentanti dei Paesi della regione africanache sono sempre più colpiti dagli impatti del cambiamento climatico. Occorre trasformare i risultati teorici di Glasgow in azioni concrete e iniziare ad attuarli.
In questa Conferenza è volontà degli organizzatori che gli esseri umani siano al centro dei colloqui sul clima.
Obiettivo di COP 27 è che i governi presenti, le grandi aziende ed il settore privato e la società civile devono lavorare insieme per trasformare il modo in cui tutti noi interagiamo con il nostro pianeta. Occorre ricercare ed introdurre nuove soluzioni e innovazioni, nella nostra vita di tutti i giorni. Innovazioni e soluzioni che contribuiscano ad alleviare gli impatti negativi del cambiamento climatico. E’ prioritario replicare e diffondere rapidamente tutte le soluzioni rispettose del clima per implementarle anche e soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
Anche L’Italia sarà presente alla Conferenza internazionale sul clima con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che si recherà a Sharm El Shake il 7 e l’8 novembre. (CLICCA QUI – Giorgia Meloni a Sharm El Shake)
Il 2022 sarà ricordato come l’anno più caldo e secco della storia recente, caratterizzato da eventi meteorologici intensi, da siccità prolungata e violente grandinate e temporali distruttivi, fino all’estate rovente. Tra i recenti fenomeni “anomali” la fioritura precoce delle mimose che crescono sui Colli Euganei,in provincia di Padova e che hanno mostrato i primi boccioli un paio di settimane fa. Il risveglio vegetativo è stato causato dalle temperature elevate e dalla quasi assenza di escursione termica tra il giorno e la notte. Ma questo comprometterà probabilmete la fioritura della prossima primavera. Secondo la Coldiretti, le conseguenze più gravi si avranno per le coltivazioni di grano e orzo, non solo per la siccità e lo sfasamento stagionale, ma anche per il perdurare della presenza di insetti e parassiti, il cui ciclo vitale di riproduzione è favorito dalle stesse temperature anomale.
E che dire del rischio “pollini” legato alle fioriture fuori stagione? Già vengono segnalate diverse situazioni in alcune regioni italiane ,
Una serie di anomalie le cui conseguenze ci porteremo dietro per molto tempo, se non metteremo mano in maniera decisa alla salvaguardia del nostro pianeta.
Mentre il Paese soffre la peggiore siccità dell’ultimo mezzo secolo, le creature a strisce stanno morendo di sete e di fame. Nella savana arida dei siti di ecoturismo del Kenya, decine di zebre striate sono morte, tra cui le zebre di Grevy, la specie più rara al mondo. Un periodo prolungato di clima caldo e secco ha portato a una diminuzione dei pascoli, che ha fatto morire di fame questi animali. Il numero di zebre è diminuito anche a causa del bracconaggio, della perdita di habitat e dell’invasione umana nel loro territorio naturale. Di conseguenza, molte zebre si sono ritrovate con poco o nessun accesso alle fonti d’acqua nei periodi di caldo estremo e siccità. Dimezzato, in un anno, anche il numero degli elefanti.
Per evitare tutto ciò basterebbe rifornire le pozze d’acqua a loro disposizione, quantomeno quelle all’interno dei parchi faunistici. Sembra difficile fare questo, quando manca l’acqua anche per dissetare interi villaggi e irrigare le loro terre.