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Il nuovo libro sul Coronavirus

Una biblioteca tutta da leggere
Una biblioteca tutta da leggere

Il nuovo libro sul Coronavirus

 

Online, nella nostra Biblioteca, il nuovo libro sul Coronavirus, con articoli, immagini e video che riportano le informazioni più importanti sul nuovo Virus SARS-COV2 e sulla malattia, COVID-19, che sta colpendo, come pandemia, praticamente tutti i paesi del mondo.
Dalle domande più frequenti- le cosiddette FAQ– alle caratteristiche del virus e della malattia provocata, ai test di laboratorio utilizzati per la diagnosi.
Una sezione riporterà anche alcuni lavori sulle relazioni tra ambiente, inquinamento e diffusione dei virus, in genere, ed il SARS-COV2 in particolare.

Ancora, non mancheranno Decreti e Circolari emessi dalle istituzioni, per regolamentare questo difficile periodo.
Il tutto citando sempre le fonti, tra le più autorevoli, così da facilitare l’approfondimento e la circolazione delle informazioni, dei quale siamo sempre stati fautori, e che in questo momento ci sembrano ancoro più importanti.

Cercheremo, quindi, per quanto possibile, di aggiornare le informazioni, dando ampio risalto a ciò che riguarda il nostro paese e alle decisioni che ci coinvolgono.

La nostra Biblioteca, che vi invitiamo a scoprire, offre spunti di informazione anche su altre patologie, in particolare quelle infettive e tropicali, veicolate da insetti, quali la Malaria, la Dengue, Chikunguya e l’infezione da Zika virus.

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Anticorpi IgM IgG per COVID19. Commenti alla circolare del Ministero della Salute sul loro utilizzo.

Anticorpi IgM IgG per COVID19. Alcuni commenti sulla circolare ministeriale n. 0011715-03/04/2020-DGPRE-DGPRE-P del 4 aprile 2020 riguardante l’utilizzo dei test per gli anticorpi IgM-IgG per COVID19

 

(nota per i lettori: fare attenzione alle interpretazioni giornalistiche e dei media con titoli degli articoli o dei servizi sensazionalistici e con errate interpretazioni del significato scientifico)

Premessa: fin dall’inizio il protocollo sanitario proposto dal Cesmet Clinica del Viaggiatore ed eseguito dal dr. Paolo Meo, alle persone sane o con pochi sintomi, ha previsto il consulto medico infettivologico, accompagnato da test clinici e da test degli anticorpi IgM-IgG, come condizione necessaria per avere una risposta sul possibile contatto e contagio avvenuto con il virus; sullo stato della eventuale infezione ormai avanzata; sulla avvenuta guarigione provocata dalla produzione di anticorpi neutralizzanti il virus; sulla presenza di anticorpi protettivi da successive infezioni; o sul grado di suscettibilità ancora esistente in caso di risposta negativa ( non evidenza di contatto con il virus).
Il consulto medico è accompagnato da un approfondito esame sulla storia dei contatti e dei sintomi presentati negli ultimi 3 mesi, nell’ultima settimana e nel giorno stesso della visita. Ai dati raccolti dalla descrizione del paziente sono stati aggiunti alcuni test sulla funzionalità degli alveoli polmonari (luogo di scambio dell’ossigeno dall’esterno all’interno); test della microcircolazione capillare, che risente della alterazione del circolo a livello sistemico (cioè a partenza anche polmonare); e test pressori e del ritmo cardiaco. L’insieme di tutti i parametri clinici permette al medico specialista infettivologo di effettuare una valutazione clinica che suffragata dai test immunologici per la ricerca degli anticorpi IgM-IgG per COVID19 può consentire una buona valutazione generale della storia della eventuale infezione da SARS-COv2 (nuovo coronavirus).
Dopo uno screening telefonico:
(1) le persone asintomatiche vengono fatte venire presso la struttura per il consulto ed i test e per ricevere il referto con spiegazione dello stato immunitario e del comportamento da adottare.
(2) le persone paucisintomatiche o lievemente sintomatiche vengono gestite da casa mediante questionario clinico ed eventuale visita domiciliare.

Ministero della Salute
Direzione generale della prevenzione sanitaria
Circolare N. 0011715-03/04/2020-DGPRE-DGPRE-P

Ministero: “gli approcci diagnostici al momento tecnicamente più vantaggiosi, attendibili e disponibili rimangono quelli basati sul rilevamento del virus in secrezioni respiratorie attraverso metodi di RT-PCR per amplificazione di geni virali espressi durante l’infezione da SARS-CoV-2”

spiegazione Cesmet: per l’obiettivo di identificare, isolare, e sottoporre ad eventuale trattamento farmacologico il paziente sintomatico, il test che identifica direttamente il virus, test eseguito con il tampone, è l’unico esame di laboratorio attualmente valido ed assolutamente necessario. Non può essere sostituito da qualsivoglia altro test.

Ministero: I test sierologici sono molto importanti nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale. Diversamente, come attualmente anche l’OMS2 raccomanda, per il loro uso nell’attività diagnostica d’infezione in atto da SARS-CoV-2, necessitano di ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa. In particolare, i test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG specifici per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, secondo il parere espresso dal CTS, non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’OMS.

spiegazione Cesmet: come il “test del tampone” con la ricerca diretta del virus è l’unico esame che può evidenziare la presenza del virus nell’organismo, così il “test di identificazione degli anticorpi” (IgM ed IgG – test rapido) è l’unico esame in grado di stabilire la storia naturale dell’infezione, ossia se una persona non ha mai contatto il virus, se invece è stata infettata; e se si è infettata con il virus come ha sviluppato le sue difese. Cioè come il suo sistema immunitario ha risposto con le sue difese immunitarie al contatto ed al contagio con il virus.
Note di spiegazione della storia dell’infezione nel nostro organismo:
Venuti a contatto con le goccioline di saliva di una persona infetta, i virus aderiscono alle cellule della mucosa respiratoria e poi entrano dentro le cellule stesse dove trovano il sistema di riprodursi e moltiplicarsi. Passano di cellula in cellula e si prendono alcuni giorni di tempo per moltiplicarsi a milioni di esemplari. (periodo incubazione asintomatica – 3/7 giorni);
• una volta fuoriusciti dalle cellule, nei tessuti e nel sangue, i nuovi virus inducono le risposte di difesa dell’organismo (febbre, tosse, infiammazione) che diventano sempre più forti con il passare dei giorni, (fase sintomatica iniziale e progressiva). Questi sintomi, che noi chiamiamo malattia, rappresentano tutti sintomi difensivi per frenare l’invasione dei virus, ma che ci fanno sentire sempre più male;
• dopo questa reazione che dura qualche giorno (dai 4 ai 7 giorni), e che può andare avanti a lungo in mancanza di difese immunitarie, iniziano ad essere prodotti i primi anticorpi difensivi (IgM – fanteria leggera), e generalmente dopo circa una settimana la seconda categoria di anticorpi di difesa (IgG – carri armati e fanteria motorizzata). (periodo idoneo per l’effettuazione del test per anticorpi).

• In questo periodo di formazione di anticorpi e di schieramento dei sistemi difensivi dell’organismo, i virus iniziano ad essere abbattuti, ossia ad essere distrutti, con meccanismi complessi, ed alla fine, quando gli schieramenti difensivi del sistema immunitario sono completati distrutti definitivamente. L’organismo ha superato la fase infettiva e la malattia.
I pazienti che si aggravano dopo 7/10 giorni dall’inizio dei sintomi, e proseguono con il peggioramento fino a morire ( in bassa percentuale) sono quelle persone che hanno il sistema difensivo immunitario inefficiente. Questo sistema immunitario deficitario non risponde alle sollecitazioni dei virus e la risposta degli altri sintomi quali infiammazione e febbre è tale che si rivolta contro l’organismo stesso.
Tenendo conto quanto esposto sopra:
• I test virali, con il tampone, ci forniscono dati precisi del momento in cui la persona è infettiva e diffonde il virus, fino a quando la produzione degli anticorpi non neutralizza il virus; quindi è l’unico test per identificare, isolare, e sottoporre ad eventuale trattamento farmacologico il paziente sintomatico;
• I test per gli anticorpi IgM IgG per COVID19 (test rapidi) ci dicono se la persona ha avuto il contatto con il virus; se ha una infezione recente, ed ancora in corso; oppure se ha superato la malattia ed è immune; quindi è l’esame che, inserito nella consulenza medica con valutazione specialistica, è in grado di rispondere alla domanda riguardante il contatto (SI/NO) con il virus o se si è in una fase ancora infettiva. A questo punto occorre l’isolamento immediato e possibilmente effettuare il tampone.

Ministero: Il risultato qualitativo ottenuto su un singolo campione di siero non è sufficientemente attendibile per una valutazione diagnostica, in quanto la rilevazione della presenza degli anticorpi mediante l’utilizzo dei test rapidi non è comunque indicativo di un’infezione acuta in atto, e quindi della presenza di virus nel paziente e rischio associato a una sua diffusione nella comunità.
Inoltre, per ragioni di possibile cross-reattività con altri patogeni affini come altri coronavirus umani, il rilevamento degli anticorpi potrebbe non essere specifico della infezione da SARS-CoV2. Infine, l’assenza di rilevamento di anticorpi (non ancora presenti nel sangue di un individuo per il ritardo che fisiologicamente connota una risposta umorale rispetto all’infezione virale) non esclude la possibilità di un’infezione in atto in fase precoce o asintomatica e relativo rischio di contagiosità dell’individuo

spiegazione Cesmet: come precedentemente spiegato l’esecuzione del tampone con la ricerca diretta del virus, diffuso attivamente dalla persona, è l’unico test che identifica il paziente positivo nella prima fase della infezione. I test per gli anticorpi IgM IgG per COVID19 invece sono necessari per capire se una persona non ha mai avuto contatti e non ha sviluppato anticorpi, e quindi è ancora a rischio infezione. Oppure se è stata infettata, a che punto è dell’infezione e se ha sviluppato le difese che impediscono una nuova reinfezione. Questi dati del test anticorpale rapido, sono utilissimi comunque per stabilire i comportamenti da adottare da parte della persona. Studi preliminari hanno dimostrato una elevata specificità, testato su molti virus; ed una elevata sensibilità. I test di validazione, già fatti in diverse parti del mondo ed anche in alcune regioni italiane, sono ancora in corso e per questo motivo devono per il momento integrare la valutazione del medico specialista.

Ministero: Si ritiene, inoltre, utile far presente che tali test, qualora non marcati CE ai sensi del D. Lgs. 332/00 come dispositivi per test autodiagnostici, non possono essere usati da chi non abbia qualificazione/competenza nel merito e, pertanto, l’eventuale fornitura al pubblico generale sarebbe incoerente con la loro destinazione d’uso.

spiegazione Cesmet: Tutti i test utilizzati devono e sono marcati CE ai sensi del D. Lgs. 332/00, anche quelli utilizzati dal personale sanitario. Il Cesmet utilizza non solo test CE ma anche quelli già indicati e sperimentati da alcuni ospedali specializzati, in particolari del Nord Italia.

CONCLUSIONI:
• I test anticorpali IgM-IgG (test rapidi) prima di essere stati messi sul mercato e di ottenere alcuni primi livelli di autorizzazione, tipo il marchio CE, sono stati testati per sensibilità e specificità che superano per entrambi il dato del 90%. Sono in corso studi per confermare e validare questi test. Per questo motivo sono da considerare complementari al controllo specialistico infettivologico. Sono da considerare un supporto per il medico per esprimere il suo parere e le sue indicazioni;

I test anticorpali IgM-IgG (test rapidi) completano la consulenza medica specialistica eseguita con alcuni test funzionali, e consentono al medico di poter fornire risposte sullo stato immunologico della persona e sulla sua protezione eventualmente acquisita;

Il test per la ricerca del virus, eseguito con il tampone è l’unico test in grado di evidenziare lo stato infetto e di diffusione del virus nell’ambiente, e corrisponde alla fase dell’inizio e della crescita dei sintomi;

L’esecuzione del test immunologico (test rapido per il coronavirus) è in grado di stabilire l’avvenuto contatto con il virus, o l’assenza del contagio. Quindi il grado di suscettibilità all’infezione o la resistenza ad un eventuale contatto futuro;

• La valutazione congiunta, espressa dal medico, di tutti i test e dati acquisiti, è importante per le formulare le corrette indicazioni comportamentali; per evidenziare il rischio ancora presente di infettarsi o la conoscenza della propria resistenza alle infezioni.

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Come prenotare test anticorpi Coronavirus Covid-19

Per prenotare il Test per gli anticorpi contro il Coronavirus COVID-19

Premesso che il test per la ricerca diretta del Coronavirus effettuato con il tampone rino (naso) – faringeo rimane l’esame “gold standard”. Ma per il momento fattibile solo da malati con sintomi importanti;
se desideri effettuare il test e sapere se hai contratto l’infezione del virus SARS-CoV2, producendo anticorpi IgM; oppure se ti sei immunizzato naturalmente producendo  anticorpi IgG, è importante che esegui questo esame inserito in un consulto infettivologico, accompagnato anche da alcuni test funzionali, per valutare insieme il tuo stato di salute.
La “CONSULENZA SPECIALISTICA INFETTIVOLOGICA” accompagnata da:
(1) Test di valutazione della aerazione dei polmoni;
·  raccolta dati sanitari (stato di salute generale);
·  ppO2 (quantitativo di O2 sciolto nel sangue);
·  onda pletismografica (circolazione capillare);
·  pressione arteriosa, e frequenza cardiaca;

(2) Test anticorpi per il Coronavirus
·  Test anticorpi IgG- IgM per COVID-19
Il Test sierologico rileva l’assenza o la presenza dei due tipi di anticorpi (IGm e IgG) che evidenziano l’avvenuto contagio e lo stato dell’infezione.

Per approfondire in cosa consiste la consulenza specialistica leggi qui

Il medico specialista infettivologo valuta la scheda sanitaria anamnestica, la storia clinica degli ultimi tre mesi, i test fisici, il test immunologico per gli anticorpi per COVID-19 e rilascia referto scritto entro le 24 ore, con la spiegazione dello stato immunitario, rapportato alla situazione di ciascuno.
Tutti coloro che eseguono il consulto infettivologico verranno monitorati on line, ogni 3 giorni, nel corso delle due settimane successive, per tenere sotto controllo eventuali sintomi successivi al controllo.

In seguito alla risposta si potrà richiedere una eventuale visita specialistica infettivologica.

Previste tariffe per nuclei familiari (da 2 persone in su).

Per ulteriori informazioni inviare questo  modulo o chiamare 06 39030481 (9,00-13,00; 14,30-17,00).

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La follia del”test fai da te” per la ricerca degli anticorpi IgM IgG contro il Coronavirus.

Una follia pura questa corsa agli anticorpi IgM IgG contro in Coronavirus.

Vuoi correre anche tu ad accaparrarti un test delle immunoglobuline IgM ed IgG contro il virus? Vuoi trovare da solo una risposta ai dubbi sul contagio con il virus? Non riesci a capire la difficoltà di valutare le risposte dei test immunologici senza la competenza giusta? Trova le risposte in questo articolo.
E ancora,  farmacie complici della diffusione di questi esami, senza alcun controllo; e la tentazione di alcuni laboratori di eseguire test a tappeto senza prescrizione o indicazione del medico. L’ avvertimento che voglio lanciare è questo. E’ giusto e corretto voler conoscere la propria situazione nei confronti del Coronavirus, ma evitate il “fai da te”, e lasciatevi consigliare e seguire dai vostri medici, ascoltate gli specialisti e soprattutto non cercate risposte su argomenti difficili e ancora poco conosciuti da soli.

Siamo passati dal rifiuto, in un passato anche recente, di qualsiasi indicazione medica, alla ricerca spasmodica al rimedio, fosse anche acqua colorata o al test della diagnosi perfetta.
La ricerca degli anticorpi IgM – IgG è un metodo diagnostico che da decenni aiuta i medici a capire le risposte degli organismi all’aggressione dei microscopici microbi, ad interpretare la storia naturale della infezione nelle persone. Ossia rappresenta uno dei criteri base per lo studio dei sistemi difensivi del nostro organismo. Ascoltate bene e riflettete a lungo!! Questi test aiutano i medici ad interpretare la storia dell’infezione, con altri parametri funzionali e valutazioni dei sintomi. Ascoltate per favore!! Questi esami non aiutano voi a fare da soli, a casa vostra. A dare una risposta con gravi errori di interpretazione. Ma tutto questo molti non lo hanno capito. Appena sono usciti i primi test rapidi, è iniziata la corsa all’accaparramento. E siamo solo ai blocchi di partenza.

Quello che si temeva si sta avverando. Appena si è diffusa la notizia che un piccolo test, rapido, e semplice da eseguire, può rispondere al quesito riguardo all’infezione del virus o alla presenza di anticorpi di protezione, è scattata la corsa all’acquisto del kit diagnostico. Ripeto, cerchiamo l’avvenuto contatto con il coronavirus, la sicurezza di aver prodotto gli anticorpi giusti, mi sembra si chiamino IgG, o forse le immunoglobuline IgM. Purtroppo la confusione regna sovrana, tutti sono diventati infettivologi oppure virologi e danno le loro risposte. Ma riuscite a rendervi conto della situazione demenziale che si sta creando?
Alcune case produttrici di kit diagnostici poco serie stanno facendo test singoli per venderli a tappeto. Qualcuno sta pensando d’acquistare confezioni da 10 o 25 test per farli a tutti i familiari ed amici. Un laboratorio casereccio a casa tra un bicchiere di vino ed una salsiccia. Vi prego di cessare questa follia e di rientrare nei giusti binari. Siamo passati dall’assoluta repulsione nel fare esami consigliati dai medici, alla corsa a voler fare di tutto. Da eseguire test diagnostici senza prescrizione, ad assumere farmaci col rischio di gravi effetti collaterali, alla ricerca spasmodica di qualsiasi rimedio inutile.
Purtroppo è delle ultime ore la notizia che alcune farmacie, in modo ancora sotterraneo, cominciano proporre ai clienti esami “fai da te”. Comportamento criminale di qualche farmacista con pochi scrupoli!! Ed anche i laboratori devono fare attenzione a proporre l’esecuzione dei test fornendo risultati la cui interpretazione può essere complicata anche per gli addetti ai lavori. E’ buona norma in questi casi richiedere al paziente la prescrizione di un medico. Ed è proprio il medico, meglio se specialista, che si prende la responsabilità di interpretare il risultato del test conoscendo anche lo stato di salute del suo assistito. Ed è sempre il medico che deve valutare non solo l’evidenza del risultato, ma anche quelle rare possibilità di risposte non corrette, ossia interpretare eventuali risultati falsi positivi o negativi.
La pandemia dilaga in tutto il mondo ma ha una storia recentissima. Il virus, per quanto studiato ovunque e con risultati inaspettati per i brevi tempi, ancora non è completamente conosciuto. E la produzione di questi anticorpi, le IgM, immunoglobuline recenti e pronte nella risposta, e le IgG più tardive ma persistenti nel tempo, del quando e del come si formano, e dei tempi di persistenza, e di che potenza difensiva sviluppino è ancora tutto sotto studio, molto da dimostrare e da capire.

Questi test, e quelli più approfonditi e sofisticati, che seguiranno in futuro sono preziosi per capire la dinamica della risposta di ciascuno di noi. Ci evidenziano come superiamo l’infezione e che forza protettiva possediamo. Ma quanto è complicato tutto questo. E come si pretende allora di dare delle risposte casalinghe e di capire questioni così complesse di fronte ad una salsiccia e ad un bicchiere di vino con il metodo “fai da te”.
Una preghiera anche ai laboratori. Non lasciate la gente nel panico, non fornite risposte che non siano accompagnate o seguite da un medico, ancora meglio se specialista nella materia. Non fate il test anticorpali tanto per rilanciare la vostra attività. Non date risposte ai vostri clienti magari seguite da una bella spiegazione cartacea o da qualche bel diagramma che pretende di spiegare fenomeni biologici senza conoscere la storia clinica della persona.
Chiedete quindi un consulto al vostro medico o ai medici specialisti in materia. Sulla base degli eventuali sintomi, o solo della storia dei contatti e della vita degli ultimi mesi, o settimane (generalmente reclusi in casa), vi farete prescrivere questi test sierologici, il cui risultato verrà valutato accostandolo a tutti gli altri elementi per arrivare a comprendere la vera storia della risposta immunitaria del vostro organismo.

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Gli ambulatori del CESMET ed i servizi offerti

Accesso alla Travel Clinic. Ossia gli ambulatori CESMET ed i servizi offerti

 

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Come i fattori climatici e stagionali possono agire sui virus, ed anche su SARS-CoV2

Come i fattori climatici e stagionali possono agire sui virus, ed anche su SARS-CoV2

 

Possono il clima, le stagioni e particolari condizioni ambientali influenzare o favorire la diffusione e l’adesione del nuovo coronavirus alle mucose respiratorie dell’uomo? E quindi possono influenzare l’infezione e l’inizio della malattia?
Possono i fattori climatici ed ambientali in alcuni continenti, quali l’Africa e l’America Latina e Centrale, o interi paesi, o addirittura nei Paesi specifici territori o aree, frenare fortemente, oppure addirittura facilitare la diffusione del virus, ed il suo livello di aggressività? E quindi, esistono aree geografiche, più o meno vaste, con caratteristiche meteo ed ambientali che favoriscono il diffondersi del virus, oppure che frenino l’attecchimento del microbo alle cellule umane?
La questione si pone e si evidenzia se osserviamo la risposta al diffondersi del virus, ormai in modo pandemico, in Continenti ed in Paesi quali la Cina o l’Europa, o gli USA rispetto ai Pesi presenti a sud dell’equatore. Il diverso modo di diffondere della pandemia sembra variare con le condizioni climatiche ed ambientali delle diverse aree.
Ma tutto questo ha bisogno di una spiegazione scientifica e certa.
Alcuni scienziati dell’Università del Maryland, ed altri gruppi di ricercatori, tutti afferenti al gruppo del Global Virus network, stanno cercando di dimostrare con dati obiettivi la correlazione tra “caratteristiche climatiche” delle aree dove il SARS-CoV2 diffonde in modo esponenziale, valutando anche le caratteristiche della sua diffusione, e le aree dove la diffusione sembra essere frenata.
Sono stati studiati alcuni parametri ossia latitudine, temperatura, umidità e le caratteristiche della diffusione virale. E’ evidente, da questi studi che il Coronavirus diffonde soprattutto tra i 30° e i 50° gradi di latitudine nord. La temperatura tra i 5° e gli 11° centigradi, e l’umidità compresa tra il 47% e 79% sembrano favorire l’adesione alle mucose respiratorie ed anche quindi la diffusione del virus nelle aree con queste caratteristiche.
Queste caratteristiche di temperatura, umidità e localizzazione sono riscontrate per esempio sia in Lombardia sia con la regione di Hubei.
Nel periodo tra gennaio e febbraio 2020, nella fascia di latitudine tra i 30° ed i 50° gradi, la diffusione del virus si è comportata in modo diverso, a seconda le temperature e i livelli di umidità presenti nel territorio.
Sia a Wuhan dove la temperatura media è stata di 6,8°C; a Piacenza di 8-10°C, a Milano 6-9°C e a Seoul di 7-9°C, a Teheran tra 7 e 12°C con una umidità nel range medio sopra il 50%, il virus ha diffuso molto rapidamente, rispetto ad altre città e paesi con caratteristiche climatiche differenti. Secondo il lavoro presentato questo dipenderebbe proprio dal diverso clima e dalle diverse temperature di questi paesi.
Inoltre, lo studio sottolinea che in queste settimane, alcuni paesi vicini alla Cina, ma con temperature più elevate ed umidità sopra l’80% non stanno subendo contagio e quindi diffusione del virus in maniera massiva come sta avvenendo in Lombardia ed oramai in molti paesi europei, che rientrano nelle condizioni climatiche indicate.
Qualche esempio: a Bangkok, in Thailandia, meno di 100 casi. Circa 80 sono quelli in Vietnam, qualche decina in decina in Cambogia. Sono tutti paesi in cui l’igiene, la gestione sanitaria e il distanziamento personale non ricevono quella attenzione e favoriscono anzi la possibilità di diffondere. Ma guarda caso sono proprio quei paesi che in questo periodo hanno temperature oltre i 30 gradi e umidità molto elevata. Tutto questo sembra confermare che il Coronavirus è favorito da livelli di temperatura e di umidità ben precise. Questi studi acquisiscono giornalmente dati in evoluzione continua ed hanno lo scopo di prevedere l’evoluzione della pandemia nello spazio e nel tempo.

Guarda anche la nostra Sezione Ambiente, per altre notizie sull’argomento.

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Pillole Coronavirus: Decreti governativi per il contenimento del virus

Oggi illustriamo gli ultimi decreti del governo per contenere la diffusione del virus.

Cosa sono le pillole del Coronavirus. Sono notizie sintetiche, che rimandano a link esplicativi, che ti aggiornano della situazione,degli argomenti e ti spiegano in modo scientifico la situazione.  La raccolta delle pillole la troverai nella biblioteca del sito nel libro del coronavirus.
Oggi parliamo di:
Misure del governo italiano di contenimento per frenare la diffusione dl virus:
Il Governo ha emanato il nuovo “Dpcm 11 marzo” che prevede ulteriori misure restrittive su tutto il territorio nazionale, rispetto ai decreti precedenti, per contrastare l’emergenza coronavirus.
Il provvedimento ha validità sull’intero territorio nazionale dal 12 al 25 marzo.
Tra le misure previste sono sospese le attività commerciali al dettaglio fatta eccezione le vendite di generi alimentari e le consegne della ristorazione a domicilio. Sono sospese le attività di bar, pub, ristoranti. Chiusura dei parrucchieri e centri estetici. Resteranno aperti alimentari, benzinai, edicole e tabacchi oltre a farmacie e parafarmacie, ottici ed altri servizi commerciali per generi di prima necessità come quelli per la cura degli animali. Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
Le industrie resteranno aperte ma con “misure di sicurezza”, cioè purché garantiscano iniziative per evitare il contagio.
Si incentiva anche la regolazione di turni di lavoro e le ferie anticipate.
Restano confermate tutte le misure restrittive del Dpcm del 9 marzo, definito #Iorestoacasa. Il provvedimento limita gli spostamenti delle persone, blocca le manifestazioni sportive, sospende in tutto il Paese l’attività didattica nelle scuole e nelle università fino al 3 aprile.
Leggi
News sul decreto 11 marzo 2020
News sul Decreto #iorestoacasa
• Risposte alle domande più frequenti nel sito del Governo  in modo dettagliato le spiegazioni dei comportamenti da adottare.

Consulta
. DPCM 23 marzo 2020
• DPCM 11 marzo 2020
• DPCM 9 marzo 2020
• DPCM 8 marzo 2020

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Un prodotto antisettico e antimicrobico realizzato da estratti delle foglie dell’olivo

Un supporto ed un aiuto preventivo viene dalle molecole ad azione antisettica ed antimicrobica presenti negli estratti delle foglie di ulivo. La proposta di alcuni prodotti utili come prevenzione personale.  


Nulla di miracoloso.
Solamente la proposta di un rimedio millenario, che nell’era “pre-chimica” veniva utilizzato negli ospedali militari per sterilizzare i ferri chirurgici. Un prodotto, l’estratto di foglie di olivo, le cui molecole attive hanno capacità antibatteriche, antivirali, immunostimolanti, antiossidanti, energizzanti dimostrate. TIROSOLO e IDROSSITIROSOLO, RUTINA e OLEUROPEINA, queste alcune delle molecole che per contatto o induzione immunitaria, possono aiutarci nella protezione da virus e batteri.

I prodotti proposti come protezione personale non sostituiscono ma integrano tutte le indicazioni igieniche, di contenimento, distanziamento, isolamento e quarantena.  

 Sono estratti di foglie di Olivo, che da molti studi in vivo ed in vitro hanno ottenuto l’approvazione ad essere utilizzate non solo nel metabolismo degli zuccheri o del colesterolo, o come ipotensivi, ma anche come molecole immunostimolanti, e dal potere antisettico. Quindi l’assunzione giornaliera dell’estratto OLIFE in tazzina; e l’utilizzo dello spray nasale e del collutorio creano un ambiente sfavorevole all’attecchimento del visus alle mucose. Questa proposta è solamente un aiuto in più ma efficace. Per esperienza diretta vi invito ad utilizzare la “crema per le mani”, fortemente antisettica, ma anche nutriente e idratante, al contrario di tanti prodotti alcolici molto aggressivi.  

Prescrizione dei prodotti e come utilizzare i singoli prodotti
Qui ti registri ed ordini i prodotti che ti interessano. Si integrano molto bene a difesa del tuo stato di salute 

Per tutti coloro che già assumono l’estratto di foglie di olivo, OLIFE, da una a tre tazzine al giorno, possono incrementare con gli altri prodotti difensivi verso batteri e virus.
(fabbisogno mensile):

2  Bottiglie di OLIFE,         da 1 litro (estratto liquidi di foglie di olivo);

 1 Crema Mani                        disinfettante, antisettica, nutriente, idratante;
1 Spray Nasale                       alle proprietà di OLIVUM®; protettivo mucose nasali
1 Collutorio Lenitivo            a base di OLIVUM®; protettivo mucose oro-faringee e respiratorie superiori; 
1 Dentifricio, Antisettico,   a base di OLIVUM®


Se vuoi detergere e sanificare le superfici di mobili cucina o anche vestiti
puoi ordinare

1 bottiglia di OLISAN IGENIZZANTE;

Descrizione dei prodotti costituenti il KIT: 

  • OLIFE confezione da 1 Litro
    OLIFE è un integratore alimentare a base di OLIVUM®, E’ un “Infuso liquido di Foglie d’Olivo” brevettato da Evergreen Life Products, con aggiunta di fiori di Calendula Officinalis. Vengono estratti, nel totale rispetto della pianta, i principi attivi presenti nelle foglie d’olivo. Molte molecole attive tra le quali: l’Oleuropeina, l’Acido Elenolico, la Rutina, il Tirosolo ed il potente antiossidante Idrossitirosolo. OLIFE contiene il 93% di OLIVUM®, rivelandosi un autentico gioiello della fitoterapia, con molecole attive ed efficaci, immunostimolanti, antisettiche, antivirali, energizzanti e antiossidanti. (approfondisci qui  le azioni sull’organismo)
    Si consiglia di consumare almeno 70 ml al giorno 2 volte al giorno. (pari a mezzo bicchiere) mattina e sera.
    Dopo l’apertura conservare in frigorifero e consumare entro 15 giorni.
  • CREMA MANI con Olivum® | 75 ml
    Delicata crema che aiuta la DISINFEZIONE, l’IDRATAZIONE, la NUTRIZIONE, proteggendo la pelle da screpolature e rossori. La presenza di OLIVUM®, il brevettato Infuso di Foglie d’Olivo, insieme agli estratti di Anguria e di Moringa, dalle riconosciute proprietà antiossidanti, anti-invecchiamento cutaneo, antisettiche e antimicrobiche, aiutano a ridurre l’attività dei radicali liberi, a disinfettare le mani e a contrastare la comparsa dei segni dell’invecchiamento precoce. Grazie inoltre all’azione idratante congiunta dell’Acido Ialuronico e dell’estratto di Fico d’India, oltre a quella emolliente dell’olio di Mandorla, la pelle riacquista il corretto equilibrio cutaneo.
    Modalità d’uso: Applicare sulle mani più volte al giorno massaggiando delicatamente fino a completo assorbimento del prodotto. Forte azione antisettica, antimicrobica
  • SPRAY NASALE | 30 ml
    Lo spray nasale è un ottimo antisettico, contro virus e batteri, un antinfiammatorio, e risulta un valido alleato per liberare il naso in caso di raffreddore e di congestione nasale. Grazie alle proprietà di OLIVUM®, antinfiammatorie e antiossidanti, aiuta a donare nuovamente libertà al respiro ed agevolare una migliore qualità del sonno. E’ un antimicrobico da contatto. I virus e batteri risentono della forte azione disinfettante. In senso preventivo utilizzarlo due volte al giorno;
  • COLLUTTORIO LENITIVO | 200 ml
    Collutorio lenitivo privo di alcool garantisce una corretta igiene E DISINFEZIONE orale quotidiana e si rivela ideale anche per lunghi periodi. Grazie alla presenza di OLIVUM®, si rivela un insostituibile protettore e antinfiammatorio ed antisettico per il cavo orale e le gengive. Utilizzare a scopo disinfettante 3 volte al giorno;
    Corretta abitudine: dopo l’utilizzo evitare di fumare, bere caffè o thè, per almeno un’ora.
  • DENTIFRICIO | 50 ml
    Dentifricio ad azione naturale, arricchito con le proprietà lenitive di OLIVUM®, l’Estratto di Salvia e l’Olio Essenziale di Menta Piperita, che donano una piacevole sensazione di pulizia e freschezza, con una importante azione antimicrobica e prima difesa sull?attecchimento virale;

 

  • Per azione igienizzante e disinfettante sulle superfici di casa e sui vestiti:
  • OLISAN 250 ml IGIENIZZANTE
    Olisan è un innovativo prodotto disinfettante, igienizzante e deodorante per l’ambiente e per superfici di varia natura.
    Olisan è un prodotto esclusivo Evergreen Life Products. Grazie alla sinergia tra OLIVUM® ed una formulazione da anni consolidata ed apprezzata, abbiamo ottenuto un prodotto di grande efficacia. Estremamente efficace contro vari tipi di odore, può essere impiegato ovunque senza alcuna limitazione, per disinfettare gli ambienti.
    Nebulizzare Olisan negli ambienti o sugli oggetti, indumenti o dove necessario, quindi lasciare agire per 15/20 minuti e se necessario o preferito è possibile risciacquare. Olisan non è corrosivo , non danneggia i materiali o i tessuti su cui viene usato.
    Grazie alla sua fresca profumazione è utile in tutti i locali, oggetti e tessuti compresi, dove si producono o si depositano odori indesiderati compreso quello del fumo di tabacco. Ed è soprattutto un prodotto a spiccata azione antimicrobica, batterica e virale.

PER ORDINARE I PRODOTTI : chiama il numero 06 39030481, oppure scrivi a prevenzionesalute@clinicadelviaggiatore.com
Il dr. Meo rimane a tua disposizione per qualsiasi quesito, dubbio, informazione sull’utilizzo dei prodotti.

Un prodotto antisettico e antimicrobico realizzato da estratti delle foglie dell’olivo Leggi tutto »

Coronavirus: pronto un test per la diagnosi rapida

Coronavirus: con il nuovo test, pronto probabilmente entro il mese di marzo, basteranno 60 minuti per accertare la presenza del virus nel nostro organismo.
Il test, prodotto dalla Dia-Sorin, è stato completato presso l’Ospedale Spallanzani di Roma ed il Policlinico San Matteo di Pavia, ed è il risultato dell’analisi di  oltre 150 sequenze virali pubblicate oggi nel database mondiale delle banche genetiche per rilevare tutte le varianti attualmente conosciute del Coronavirus. Il tutto secondo i più rigidi protocolli e linee guida dell’OMS.
Il fattore tempo, in certe situazioni, può essere determinante: in questo caso il risultato del test accelera di molte ore il ricorso a cure più mirate ed aiuta a valutare il ricorso al ricovero del paziente. Un altro vantaggio sarà sicuramente quello legato alla possibilità di utilizzo di questo test su apparecchi già presenti in moltissime strutture ospedaliere in Europa e negli USA, perché utilizzato per la diagnosi molecolare di diverse infezioni batteriche e virali, nonché di altre infezioni respiratorie, quali le influenze stagionali.

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Grave comportamento di alcuni medici. Non seguite certi consigli.

E’ grave il comportamento di alcuni medici che in via preventiva utilizzano alcuni farmaci antivirali, e li consigliano come prevenzione contro le infezioni del Coronavirus. 

La psicosi del Coronavirus colpisce anche alcuni medici di scarsa capacità professionale ma anche etica. Ho potuto constatare personalmente che ci sono alcuni medici che, a scopo preventivo, e spero solo su di loro e non sui loro assistiti sani, hanno realizzato un cocktail di farmaci antivirali, che attualmente, dopo una prima sperimentazione in Cina ed in alcuni paesi, sono sotto studio anche qui in Italia, presso i nostri centri clinici, sui pazienti sintomatici gravi affetti da insufficienza respiratoria da Coronavirus. Questi colleghi, senza alcuna cognizione né capacità professionale, hanno messo insieme farmaci antivirali che sono stati utilizzati per la cura della SARS, di HIV, per la cura della influenza stagionale, e per parassitosi, ed hanno realizzato un cocktail preventivo, da utilizzare a loro detta, per proteggersi dalla aggressione del Coronavirus, nel corso della loro attività medica giornaliera. Una variante richiesta, a detta dei farmacisti da me contattati, consiste nell’aggiungere ai farmaci anzidetti un antivirale per la cura dell’Herpes. Una vera follia, che può avere conseguenze con effetti collaterali anche pesanti. E si spera che questa miscela di farmaci, ben conosciuti ed utilizzati per la cura di virus pericolosi ed aggressivi, non venga prescritta anche ai propri assistiti in via preventiva. Non voglio far di proposito il nome dei farmaci, per non indurre, chi si trova in situazione di panico, ad acquistare e a utilizzare medicine, il cui costo supera abbondantemente i 600 euro. Farmaci che nulla hanno a che vedere con la prevenzione nei confronti di questo virus.
E questo è un messaggio per tutti. Non assumete farmaci dati casualmente o per vostra pressante richiesta, o ancora peggio per lucro. Deve essere chiaro a tutti che non esiste una prevenzione farmacologica per questo virus. Né esiste una prevenzione vaccinale diretta. Il Vaccino per il SARS-CoV-2 ancora non esiste, non è sul mercato e occorreranno mesi, per metterlo a punto e commercializzarlo. E speriamo che gli sforzi di centri di ricerca in tutto il mondo ci porteranno presto a frenare la corsa di questo nuovo virus respiratorio. Comportamenti di distanziamento sociale, comportamenti di igiene idonei, isolamento e quarantena. Queste le uniche misure ad oggi da tenere per contrastare la diffusione del virus, anche nei nostri confronti. In via indiretta la vaccinazione antinfluenzale ed anti pneumococco può impedire la possibilità di una coinfezione, che potrebbe risultare particolarmente aggressiva.

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la natura del SARS-CoV-2 virus respiratorio

La questione del SARS-CoV-2 sta nella natura e nelle caratteristiche comuni a questi virus respiratori.

Anche questo virus, mutato da poco, mantiene regole biologiche ben precise comuni a tutti i virus. Il SARS CoV-2 ha una grande capacità a diffondere molto rapidamente e si moltiplica in modo esponenziale. Cavalca senza sosta di fronte ad una prateria senza alcun freno né ostacolo. La prateria è l’umanità, siamo tutti noi. Diffonde velocemente e contagia sempre più persone e di queste oltre l’80% o non ha sintomi o manifesta sintomi lievissimi o lievi, respiratori. Il restante 15-20% ha una sindrome respiratoria anche grave, oltre il 3% in Italia risulta essere mortale. Il problema è che più crescono i contagiati, e ciò avviene in modo esponenziale, più aumentano coloro che hanno bisogno di assistenza ospedaliera, in particolare di assistenza respiratoria e di terapia intensiva e subintensiva. Senza vaccini e senza antivirali specifici, oltre quelli che si stanno provando, non c’è freno alla sua diffusione, all’aumento di casi, alle richieste di assistenza. Per questo motivo si teme che questa crescita di richieste di assistenza porti al collasso della organizzazione sanitaria, nazionale e globale. In Italia e nel mondo. Non per inefficienza o incapacità, ma per carenza di strutture. Quello che si cerca di fare con le misure che si prendono progressivamente è limitare più possibile la circolazione di un virus, il coronavirus, che ha nelle sue caratteristiche sintomi, anche gravi, una mortalità relativamente bassa, ma la capacità di crescere esponenzialmente. Quindi non ci troviamo di fronte ad un virus “letale” e “distruttivo” ma ad un virus respiratorio, aggressivo in una percentuale di casi, verso il quale non abbiamo ancora le armi per arrestarne la crescita e bloccarne la virulenza. Ci vorranno mesi per riuscire ad avere questi strumenti a disposizione. Intanto dobbiamo frenarne la corsa. Il problema è che frenando la corsa con misure di contenimento sempre più forti si distrugge l’economia, il tessuto produttivo, ed il tessuto sociale. Difficile trovare un compromesso. Ma questi sono i fatti. Occorre sbrigarsi nella ricerca dei vaccini e dei farmaci e sperare che queste misure in breve riducano la diffusione di un virus che comunque continuerà la sua corsa” Sperando anche nella stagione primaverile e soprattutto estiva, fino a prova contraria. Dr Paolo Meo

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Coronavirus, scuole chiuse in tutta Italia fino a metà marzo. Cerchiamo di capire

Coronavirus, scuole chiuse in tutta Italia fino a metà marzo
La decisione è presa. “scuole chiuse in tutta Italia”. Da giovedì 5 fino al 15 marzo la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha confermato che scuole ed Università su tutto il territorio nazionale rimarranno chiuse. Le misure sono state varate oggi, martedì 4 marzo, al termine di una riunione congiunta con tutti i ministri insieme al direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, prof. Brusaferro. Con lui sono stati affrontati tutti i problemi sanitari legati alla epidemia del Coronavirus, alla diffusione di questo virus. La decisione riguarda quindi non solo l’attività didattica nelle regioni del Nord, dove le misure di contenimento erano state prese da oltre una settimana, ma anche nelle regioni del Centro Sud per contenere l’epidemia. Dopo la prima riunione con i ministri, il prof Brusaferro si è riunito con il comitato tecnico scientifico ed ha affrontato tutte le questioni inerenti le misure da prendere nei confronti della popolazione studentesca di ogni ordine e grado, per contenere e ridurre la diffusione ormai galoppante della epidemia virale in corso. Il risultato è stato l’orientamento di disporre in via prudenziale la chiusura delle scuole ed università su tutto il territorio nazionale. Queste misure sono state indicate dai medici per evitare che qualche milione di persone, ossia la popolazione studentesca globale, continuassero a fare “massa facilitante la diffusione rapida del virus” nelle aule e negli ambienti chiusi di tutta l’Italia. Questa drastica azione dovrebbe consentire, unificando le regole su tutto il territorio nazionale, un effetto di contenimento diretto del virus o un ritardo nella sua diffusione.

Cerchiamo di capire la questione in parole povere:
Cerco di commentare i fatti con un linguaggio il più semplice possibile.
La questione si trova nella natura stessa di questi virus respiratori. Anche questo nuovo virus, mutato e conosciuto da poco tempo, comunque mantiene delle regole ben precise come tutti i virus respiratori. Ha una grande capacità di diffondere molto rapidamente e si moltiplica in modo esponenziale. Cavalca senza sosta di fronte ad una prateria senza alcun freno né ostacolo. La prateria sono gli studenti, in questo caso, milioni di persone che per ore ed ore si trovano a contatto di gomito e si passano tranquillamente milioni di virus e batteri ogni giorno. Con il nostro sistema difensivo immunitario sappiamo superare ogni attacco. Ma in questo caso, essendo il coronavirus sconosciuto alle nostre difese, queste non riescono a combattere il contagio. Il virus quindi, anche nelle aule scolastiche dove si può ritrovare, senza che nessuno se ne accorga, diffonde velocemente e contagia sempre più persone (studenti). Sappiamo che tra i giovani adulti la percentuale di chi non ha sintomi o manifesta sintomi lievissimi o lievi, respiratori è molto alta, più alta della popolazione ultra sessantenne. Ma questa diffusione si potrebbe espandere poi a tutta la popolazione che può arrivare ad avere una sindrome respiratoria anche grave, in una percentuale del 15/20% fino a circa il 3% di mortalità. Il vero problema è che più crescono i contagiati, in modo esponenziale, più aumentano i numeri di chi ha bisogno di assistenza ospedaliera, di assistenza respiratoria in terapia intensiva e subintensiva. Senza vaccini e senza antivirali specifici non c’è freno alla sua diffusione, all’aumento di casi, alle richieste di assistenza. Per questo motivo si teme che questa crescita porti al collasso della organizzazione sanitaria, nazionale e globale. Ossia non solo in Italia ma nel mondo intero. Quello che si cerca di fare con queste misure è limitare più possibile la circolazione di un virus, il corona, che ha nelle sue caratteristiche diffondere anche rapidamente, nei giovani, ed aumentare la possibilità di contagio con sintomi, anche gravi, in coloro che sono più soggetti alla aggressività del virus. Quindi non uno strano virus “letale” e “distruttivo” ma  un virus respiratorio, anche aggressivo, verso il quale non abbiamo ancora le armi per arrestarne la crescita. Ci vorranno mesi per riuscire ad avere questi strumenti a disposizione. Intanto dobbiamo frenarne la corsa. La chiusura delle scuole va in questa direzione. Il problema è che frenando la corsa con misure di contenimento sempre più forti si mettono in crisi famiglie, l’organizzazione scolastica, e poi l’economia, il tessuto produttivo, ed il tessuto sociale. Difficile trovare un compromesso. Occorre sbrigarsi nella ricerca dei vaccini e dei farmaci e sperare che queste misure in breve riducano la diffusione di un virus che comunque continuerà la sua corsa. Ma in modo ridotto e spalmato nel tempo senza mettere in crisi l’organizzazione sanitaria che ancora continua ad assolvere il suo lavoro.

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