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Chiara Talone

Scheda malattia Febbre Gialla- Prevenzione e vaccinazione

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La febbre gialla è una malattia che si può prevenire con il vaccino. Si tratta di un vaccino prodotto con virus vivo attenuato che produce, con una sola dose, una immunità duratura (almeno 10 anni). È l’unica vaccinazione soggetta a regolamento obbligatorio internazionale.

Per i viaggiatori che partono dall’Italia, e si recano in zone dove è presente la zanzara del genere Aedes generalmente non è obbligatoria in Italia. Si rende obbligatoria 10 giorni prima di partire per coloro che si recano in paesi tropicali o subtropicali che, a causa dell’alto rischio di infezione, prevedono l’obbligatorietà per tutti i viaggiatori in entrata. In genere sono i paesi considerati infetti.

Consigliamo caldamente la vaccinazione a tutti coloro che si recano sia in zona  infetta che in zona endemica.
Per i viaggiatori che si spostano tra paesi dove è presente la zanzara, la vaccinazione è resa obbligatoria per regolamento internazionale.

Modalità di somministrazione del vaccino

1 fiala da 0,5 ml per via sottocutanea in una singola somministrazione sia per adulti che per bambini.

Controindicazioni

E’ sconsigliata la somministrazione del vaccino nei primi 6 mesi di vita; nel corso del primo trimestre di gravidanza; nei soggetti  immunodepressi e accertata allergia all’uovo. Se il vaccino antiamarillico viene somministrato contemporaneamente con altri vaccini  vivi  attenuati (es. Polio orale, morbillo, antitifico vivo attenuato) deve essere osservato un intervallo di 2 settimane se il vaccino anti-febbre gialla precede gli altri vaccini, oppure di 4 settimane se il vaccino antiamarillico segue gli altri vaccini o di 6 settimane se segue alla vaccinazione con polio orale.

Effetti collaterali

Quasi mai presenti, talvolta si manifestano localmente con lieve zona eritematosa, lieve dolenzia e indurimento, molto raramente si manifesta modesto rialzo febbrile.


Vaccino in commercio

Stamaril ® (iniettivo).

 

Prevenzione

E’ fondamentale la protezione dalla puntura delle zanzare. Le zanzare, le mosche, i moscerini, i pappataci, le zecche, le cimici e molti altri insetti possono causare fastidio, reazioni cutanee o trasmettere malattie. Dal momento che nessun farmaco o vaccino è attualmente in grado di garantire una protezione totale dal rischio di malattie trasmesse da insetti (Malaria, Dengue, Filariosi, Encefalite giapponese e molte altre ancora) è fondamentale cercare di evitare il più possibile il contatto con gli insetti che le trasmettono. E’ dimostrato che l’impiego di mezzi di difesa contro la zanzara riduce il rischio di acquisire l’infezione malarica del 90%. Le informazioni valide per la zanzara anofele possono essere estese anche agli altri insetti.

 

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Scheda malattia Febbre Gialla- Diagnosi e trattamento

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La diagnosi della Febbre Gialla può essere molto difficile per i casi isolati. Nei tropici la malattia viene diagnosticata clinicamente, osservando cioè i sintomi. La diagnosi viene confermata dall’isolamento del virus dal sangue (identificazione mediante PCR del’RNA virale durante la fase acuta), da un titolo anticorpale in aumento (le IgM appaiono entro 5 giorni dalla comparsa della malattia; il confronto dei dati sierologici nella fase acuta e in convalescenza conferma la diagnosi), o, all’autopsia, dalla caratteristica necrosi delle cellule epatiche nella zona intermedia del lobulo. L’agobiopsia del fegato durante la malattia è controindicata per il rischio di emorragie.

Trattamento

Si basa su misure di supporto ed è diretto ad alleviare i sintomi (per lo più con trasfusione di sangue e di liquidi) e a ridurre la possibilità di emorragie.Non esiste terapia specifica antivirale. Il trapianto di fegato è una possibilità di trattamento, se la coagulopatia da consumo lo consente.

 

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Scheda vaccinazione Meningite- Indicazioni terapeutiche

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I vaccini per la meningite sono indicati nell’età pediatrica, per categorie di persone a contatto con il pubblico a cominciare dal personale sanitario, e addetti a servizi di emergenza, ed a personale in uffici a contatto con il pubblico. Sicuramente vanno valutati i fattori di rischio per decidere sulla vaccinazione.
• Persone che rientrano in fattori di rischio meningite
o età: queste patologie colpiscono soprattutto i bambini sotto i 5 anni e altre fasce di età che variano a seconda del germe. Infatti le forme da meningococco interessano, oltre i bambini piccoli, anche gli adolescenti e i giovani adulti, mentre le meningiti da pneumococco colpiscono soprattutto i bambini e gli anziani. L’introduzione dei vaccini nel calendario vaccinale pediatrico e dell’adolescente (solo per il meningococco) stanno riducendo il numero dei casi in questa fascia di età.
o stagionalità: la malattia è più frequente tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, anche se casi sporadici si verificano durante tutto l’anno
o vita di comunità: le persone che vivono e dormono in ambienti comuni, come gli studenti nei dormitori universitari o le reclute, hanno un rischio più elevato di meningite da meningococco e di Haemophilus influenzae
o fumo ed esposizione al fumo passivo
o comorbidità: altre infezioni delle prime vie respiratorie o alcune immunodeficienze possono determinare un maggior rischio di malattia meningococcica. Immunodepressione, asplenia, insufficienza cardiaca, asma e l’HIV sono invece un fattore di rischio per la malattia invasiva pneumococcica.

• Viaggiatori internazionali che si recano in ogni parte del mondo ma in particolare in paesi considerati a rischio meningite ( paesi africano della cintura della meningite; alcuni paesi asiatici e della America latina; bacino del Mediterraneo). Ed anche per tipologia di viaggio: contatti con la popolazione locale, ed in particolare con bambini; lavori sanitari, o di comunità. Queste persone dovrebbero essere vaccinate con il vaccino polisaccaridico che copre i sierogruppi A, C, W135 e Y, anche se sono già stati vaccinati con il vaccino coniugato per il meningococco del sierotipo C. Nei bambini sotto i 18 mesi la risposta contro il meningococco di sierotipo C con vaccini polisaccaridici non coniugati è inferiore rispetto a quella riscontrata negli adulti.

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Scheda vaccinazione Meningite- Composizione e caratteristiche

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I vaccini antimeningococcici si dividono in “vaccini polisaccaridici” e vaccini coniugati”.

I “vaccini polisaccaridici” sono efficaci contro i tipi di batteri che possiedono un involucro, ossia una capsula “polisaccaridica”, e inducono una risposta immunitaria debole, formando  anticorpi IgM, e determinando una risposta cellule T indipendente e lieve. Dosi ripetute di vaccino non inducono una risposta di memoria immunologica (‘booster’).

I “vaccini coniugati sono costituiti da “antigeni polisaccaridici” e da una proteina carrier ossia di trasporto. Questa proteina può derivare dalla “tossina difterica” o dalla “ tossina tetanica” inattivate, che potenziano la risposta immune. Questa unione tra polisaccaridi e tossine inattivate determina un potenziamento della risposta delle cellule T dipendente, e delle cellule T helper, un tipo di linfociti facilitatori delle reazioni immunitarie. Questi linfociti si attivano maggiormente inducendo una risposta umorale delle cellule B, con forte prodotti anticorpi IgG. Si formano anche un maggior numero di cellule della memoria, e si determina una risposta “booster”.
Quindi nei vaccini coniugati la qualità della risposta e la durata della risposta immune è nettamente migliore. Il vaccino per Meningococco C e quello tetravalente (A,C, W 135, Y) coniugati sono da preferire ai vaccini polisaccaridici.

 

 

[A] Vaccini Polisaccaridici capsulari di Neisseria meningitidis sono:

  • Efficaci in particolare negli adulti che ricevono il vaccino;
  • Conferiscono bassa memoria immunologica;
  • Non conferiscono una protezione prolungata nel tempo, per la bassa produzione di IgG;
  • Stimolano una risposta attenuata nei confronti della malattia, nonostante le dosi ripetute;
  • Non contribuiscono all’effetto di herd immunity (o immunità di gregge);

Vaccini polisaccaridici in commercio:

  • MENOMUNE (Sanofi Pasteur): vaccino bivalente A/C;
  • MENOMUNE (Sanofi pasteur): vaccino tetravalente A,C,Y,W135
  • MENCEVAX ACWY (GSK): vaccino tetravalente A,C,Y,W135;

[B]“Vaccini Polisaccaridi capsulari CONIUGATI ” sono:

  • Coniugati con “proteine altamente immunogene” ossia: [anatossina difterica, anatossina tetanica, proteina della tossina difterica Cross-Reactive Material CRM197 (non tossica, ad alta inmmunogenicità)]
  • Efficaci in particolare nei neonati e nei bambini;
  • Conferiscono una ottima memoria immunologica per la presenza di alta produzione di IgG;
  • Conferiscono una protezione prolungata nel tempo;
  • Contribuiscono all’effetto di herd immunity ossia “immunità di gregge”

in commercio:

  • MENINGITEC (Wyeth): vaccino coniugato con CRM197 contro il Meningococco C
  • MENJUGATE (Novartis): vaccino coniugato con CRM197 contro il Meningococco C
  • NEISVAC-C (Baxter): vaccino coniugato con tossoide tetanico contro il Meningococco C

Il vaccino coniugato per il Meningococco di gruppo C garantisce una protezione a lungo termine solo contro le infezioni da Neisseria meningitidis di sierotipo C. Con l’età adulta il rischio di infezione meningococcica da Meningococco C diminuisce.

 

  • MENVEO (Novartis): vaccino tetravalente coniugato con CRM197 contro sierogruppi A,C,Y,W135; non contiene adiuvanti né conservanti
  • MENACTRA (Sanofi Pasteur): vaccino tetravalente coniugato con tossoide difterico contro sierogruppi A,C,Y,W135; in commercio negli Stati Uniti.

Nel febbraio 2010 la FDA (Food and Drug Administration) ha approvato il vaccino nuovo vaccino meningogoccico tetravalente coniugato A-C-W135-Y: (Menveo), a singola dose, per soggetti di età compresa dai 2 mesi in su. E’ un vaccino sviluppato per tutte le fasce d’età. L’efficacia di (Menveo) sta nella tecnologia di preparazione. Trattandosi di un vaccino coniugato, e non semplicemente di un polisaccaridico, la sua efficacia nell’indurre una significativa risposta immunitaria si riscontra anche tra i bambini più piccoli nei quali il sistema immunitario è ancora immaturo per sviluppare anticorpi contro i polisaccaridi di membrana. L’efficacia del nuovo vaccino tetravalente coniugato ha  rappresentato un importante passo avanti per la prevenzione della meningite meningococcica, proprio perché i vaccini quadrivalenti finora allora disponibili erano indicati principalmente nei soggetti con 2 anni o più, mentre la meningite colpisce maggiormente nei primi mesi di vita.

 

Vaccino per Neisseria Meningitidis Sierotipo B

Nel 2012 fu realizzato un nuovo vaccino per la prevenzione della Meningite da Neisseria menigitidis di gruppo B e per la prevenzione delle gravi setticemie associate alla presenza dl meningococco. Il vaccino , chiamato Bexsero e sviluppato da Novartis (clicca per approfondire), è destinato all’immunizzazione contro la meningite sostenuta dal Meningococco di gruppo B.

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Scheda vaccinazione Meningite- Come funziona

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VACCINO GRUPPO C coniugato con CRM 197 (MENJUGATE)

Composizione:
vaccino batterico: antigene polisaccaridico della parete del meningococco del sierogruppo C coniugato con la proteina CRM 197 del Corynebacterium diphteriae (da non considerare come immunizzante contro la difterite). Eccipienti: idrossido di alluminio, mannitolo, sodio fosfato dibasico, cloruro di sodio, acqua.

Immunizzazione attiva dei bambini a partire dai due mesi di età, degli adolescenti e degli adulti, per la prevenzione dell’infezione invasiva dal sierogruppo C di Neisseria meningitidis.

 

VACCINO TETRAVALENTE CONIUGATO CON CRM197 SIEROGRUPPI A,C,Y,W135 (Menveo, Novartis)

Composizione:
una dose (0,5 ml di vaccino ricostituito) contiene:

  • Oligosaccaride del gruppo A meningococcico ( 10 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphteriae CRM197)
  • Oligosaccaride del gruppo C meningococcico  (5 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphteriae CRM197)
  • Oligosaccaride del gruppo W135 meningococcico  (5 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphteriae CRM197)
  • Oligosaccaride del gruppo Y meningococcico (5 microgrammi coniugato alla proteina Corynebacterium diphteriae CRM197)

Agisce attivando una immunizzazione attiva nella popolazione pediatrica, in adolescenti (dall’età di 11 anni) e negli adulti a rischio di esposizione ai gruppi A,C,W135 e Y di Neisseria meningitidis per impedire l’insorgenza di patologie invasive.

VACCINO GRUPPO B (Bexsero)

 

E’ una  sospensione iniettabile in siringa preriempita contro il meningococco di gruppo B (rDNA, componente, adsorbito)

Una dose (0,5 ml) contiene:

Proteina di fusione ricombinante NHBA di Neisseria meningitidis gruppo B 1, 2, 3 50 microgrammi Proteina ricombinante NadA di Neisseria meningitidis gruppo B 1, 2, 3 50 microgrammi Proteina di fusione ricombinante fHbp di Neisseria meningitidis gruppo B 1, 2, 3 50 microgrammi Vescicole della membrana esterna (OMV) di Neisseria meningitidis gruppo B ceppo NZ98/254 misurate come quantità di proteina totale contenente PorA P1.4 2

25 microgrammi

1 prodotto su cellule di E. coli mediante tecnologia del DNA ricombinante 2 adsorbito su idrossido di alluminio (0,5 mg Al3+)

3 NHBA (Neisserial Heparin Binding Antigen), NadA (Neisseria adhesin A), fHbp (factor H binding protein)

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Scheda vaccinazione Meningite- Efficacia del vaccino

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VACCINO GRUPPO C coniugato con CRM 197 (MENJUGATE)

100%. Efficacia dopo: la terza dose.

VACCINO TETRAVALENTE CONIUGATO CON CRM197 SIEROGRUPPI A,C,Y,W135 (Menveo, Novartis)

–          Adolescenti:            
sierogruppo A   – 75%
sierogruppo C   –  79%
sierogruppo W135  –  94%
sierogruppo Y  –  81%

–          Adulti:                        
sierogruppo A  – 67%
sierogruppo C –  71%
sierogruppo W135  –  82%
sierogruppo Y  –   66%

VACCINO GRUPPO B (Bexsero)

 

Impatto della vaccinazione sull’incidenza della malattia

Una serie di studi effettuati nel Regno Unito, su Bexsero dimostrano che da quando questo vaccino è stato introdotto nel programma nazionale di prevenzione vaccinale (national immunisation programme NIP) nel settembre 2015 impiegando una schedula a due dosi nei bambini (a 2 e a 4 mesi di età) seguita da una dose di richiamo (a 12 mesi di età), dopo tre anni del programma, è stata osservata una riduzione statisticamente significativa del 75% [Incidence Rate Ratio 0,25 (95% CI: 0,19; 0,36)] nei casi di IMD causata da Neisseria meningitidis gruppo B nei bambini eleggibili alla vaccinazione, indipendentemente dallo stato vaccinale dei bambini o dalla copertura prevista del ceppo meningococcico di gruppo B. la stessa efficacia è stata ritrovata in studi effettuati in molti altri paesi.

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Scheda vaccinazione Meningite- Notizie e bibliografia

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  1. Pizza M, Bekkat-Berkani R, Rappuoli R. Vaccines against
    Meningococcal Diseases. Microorganisms. 2020; 8 (10): 1521.
    https://doi.org/10.3390/microorganisms810152
  2. EMA. Allegato I. Riassunto delle caratteristiche del prodotto
    Menveo. Disponibile al sito: https://www.ema.europa.eu/
    en/documents/product-information/menveo-epar-product-
    information_it.pdf.
  3. Keshavan P, Pellegrini M, Vadivelu-Pechai K, Nissen M.
    An Update of Clinical Experience with the Quadrivalent
    Meningococcal ACWY-CRM Conjugate Vaccine. Expert Rev
    Vaccines. 2018; 17 (10): 865-880. https://doi.org/10.1080/147
    60584.2018.1521280

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Scheda vaccinazione Meningite- Effetti collaterali e avvertenze

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VACCINO GRUPPO C coniugato con CRM 197 (MENJUGATE)

  • Locali: raro il dolore con gonfiore nella zona di inoculo nelle 48 ore successive all vaccinazione.
  • Generali: talvolta febbre, sempre nel corso delle prime 48 ore, nei bambini. Nei lattanti e nei bambini che imparano a camminare i sintomi possono essere inoltre: pianto, irritabilità, torpore, disturbi del sonno, diarrea e vomito.

Raramente negli adulti: vertigini. Molto raramente: nausea e vomito, eruzioni cutanee, dolori articolari

Controindicazioni:

  • Ipersensibilità ai componenti del vaccino;
  • Sindromi febbrili acute in atto;

Non sono riportati studi sulla gravidanza. Valutare il rapporto rischio-beneficio.

 

 

VACCINO TETRAVALENTE CONIUGATO CON CRM197 SIEROGRUPPI A,C,Y,W135 (Menveo, Novartis)

Effetti collaterali vaccino meningite: 

in sede di inoculo dolore, eritema, indurimento, prurito; a livello sistemico cefalea, nausea, capogiro, febbre.

Controindicazioni assolute vaccino meningite: 

ipersensibilità al principio attivo o ad uno degli eccipienti,, compreso tossoide difterico o precedenti eventi avversi a vaccini; relative: grave evento febbrile acuto.

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Scheda vaccinazione Meningite- Calendario vaccinale

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  1. VACCINO GRUPPO C coniugato con CRM 197 (MENJUGATE)Indicazioni:
    Limite di età per la somministrazione: 2 mesi.

 

  • Bambini sotto i 12 mesi: tre dosi da 0,5 ml ciascuna, la prima dose somministrata non prima dei due mesi e con un intervallo di almeno un mese tra una dose e l’altra.
  • Bambini sopra i 12 mesi, adolescenti e adulti: una dose singola da 0,5 ml.
  • Richiamo all’età di 5 anni.

 

Modalità di somministrazione:
Somministrazione intramuscolare profonda, preferibilmente nella coscia anterolaterale nei bambini sotto i 24 mesi e nella regione deltoide di bambini di età superiore ai 24 mesi, adolescenti e adulti.


VACCINO TETRAVALENTE CONIUGATO CON CRM197 SIEROGRUPPI A,C,Y,W135 (Menveo, Novartis)

Modalità di somministrazione vaccino meningite: 

iniezione singola da 0.5 ml intramuscolare, preferibilmente muscolo deltoide; una dose booster di Menveo è prevista dopo 5 anni per la popolazione pediatrica ed adolescenziale, ed una dose ogni 3 anni per la popolazione adulta.

 

VACCINO GRUPPO B (Bexsero)

 

Bexsero è indicato per l’immunizzazione attiva di soggetti di età pari o superiore ai 2 mesi contro la malattia meningococcica invasiva causata da Neisseria meningitidis di gruppo B. Per la vaccinazione è necessario valutare l’impatto della malattia invasiva nei diversi gruppi di età così come la variabilità dell’epidemiologia dell’antigene per i diversi ceppi di gruppo B nelle diverse aree geografiche.   L’uso di questo vaccino deve essere conforme alle raccomandazioni ufficiali.

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Scheda vaccinazione Meningite- Introduzione all’argomento

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La meningite da Meningococco è una malattia spesso acuta, di origine batterica, un vero flagello che colpisce molto spesso i bambini in età scolare. Può manifestarsi più raramente a tutte le età. Si può presentare oltre che nella classica, forma nella quale colpisce il sistema nervoso centrale, con decorso breve e tragico, anche in una forma settica, ossia con la presenza dei batteri nel torrente circolatorio, caratterizzata da tipiche macchie emorragiche diffuse sulla pelle. Questa forma non è meno letale e rapida della forma meningea. Può essere trattabile con gli antibiotici mirati, a patto che vengano somministrati tempestivamente e sotto controllo medico.

Per millenni la meningite, in particolare quella di tipo batterico da Neisseria meningitidis, ha costituito una malattia aggressiva e drammatica, che prevaleva nell’infanzia, con alta mortalità e reliquati importanti. La buona notizia è arrivata tre decenni fa quando fu introdotto in commercio un efficace vaccino su alcuni sierotipi particolarmente patogeni. La profilassi vaccinale per questa malattia faceva un importante passo in avanti e coloro che venivano sottoposti a questa vaccinazione erano adeguatamente protetti. La questione più importante era che Neisseria meningitidis è costituita da una larga famiglia di diversi sierogruppi. Alcuni non patogeni e commensali, altri molto aggressivi per l’uomo. Un’altra caratteristica dei diversi sierogruppi è ‘ quella di dar luogo a immunità diverse, non sovrapponibili. Pertanto, chi è immune ad un sierogruppo non lo è agli altri diversi sierogruppi. E quindi l’immunità provocata dalla malattia o da una vaccinazione eseguita con un tipo di antigene, non copre l’aggressione batterica degli altri sierogruppi. I sierogruppi, considerati aggressivi, e presenti in questo tipo di vaccinazione erano e sono ancora A – C – W135 – Y. Questi sierotipi sono presenti nelle varie parti del mondo con distribuzioni differenti. In Europa è particolarmente attivo il gruppo C con un altro sierogruppo differente, il sierotipo B. Il C è rappresentato da almeno il 30-40% del totale dei casi, ed il restante 50-60% è dovuto appunto al sierogruppo B. Questo sierotipo negli anni ‘80 rimaneva escluso dalla protezione vaccinale. La ragione per la quale non era stato prodotto un vaccino per il tipo B risiedeva nella ampia variabilità della capsula esterna del batterio che determina nell’ospite una risposta anticorpale diversa e cangiante e impedisce quindi la formazione di un’immunità valida universalmente.
Nel 2010 si arrivati a realizzare un vaccino stabile ed efficace contro il temibile sierogruppo B.

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Scheda vaccinazione Epatite A- Introduzione all’argomento

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I vaccini contro l’epatite A contengono “virus inattivati” la cui azione è sostenuta da un sale d’alluminio. È disponibile singolo o combinato con un vaccino contro l’epatite B.

La vaccinazione contro l’epatite A prevede 2 o 3 dosi da somministrare con un intervallo ben definiti. La vaccinazione combinata epatite A/B prevede 2 dosi intervallate da 6 mesi se la persona vaccinata ha meno di 16 anni. Dai 16 anni compiuti sono necessarie 3 dosi, la seconda dopo 1 mese e la terza dopo 6 mesi.

La profilassi dell’epatite A si basa, oltre che sul rispetto di determinate norme igieniche e comportamentali, sulla vaccinazione e sull’immunizzazione passiva tramite gammaglobuline standard (anticorpi).
L’utilizzo di gammaglobuline è efficace nel mantenere una immunità a breve termine (circa tre mesi). L’utilizzo del vaccino antiepatite-A offre una protezione duratura di 10-20 anni o più.
Oltre a fornire, a ciclo vaccinale completato, un’immunità di lunga durata, il vaccino antiepatite-A si dimostra particolarmente efficace, tanto da coprire quasi il 100% dei vaccinati.

Il vaccino, iniettato per via intramuscolare, solitamente nella regione deltoidea, necessita di un richiamo a distanza di 6 o 12 mesi. Gli effetti collaterali sono scarsi e per lo più locali: dolore nel sito di iniezione, raramente cefalea, malessere; rarissimi nausea ed inappetenza.

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Scheda vaccinazione Epatite A- Indicazioni terapeutiche

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Il vaccino anti epatite A è raccomandato nei bambini a partire dall’anno di età e si somministra in due dosi (dosi pediatriche) a distanza di sei mesi l’una dall’altra.

Il vaccino per HAV è fortemente consigliato a chi programma un viaggio all’estero ed in particolare in Paesi ritenuti a rischio per la bassa igiene alimentare o perchè iperendemici per la malattia.
E’ consigliato negli epatopatici cronici; per le persone a maggiore rischio di esposizione e/o di trasmissione tra cui i consumatori di droghe iniettabili; uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini; persone a stretto contatto con  consumatori di droghe; persone impegnate nell’assistenza di soggetti che provengono da Paesi con elevata endemia; lavoratori addetti alla manutenzione delle fognature o che lavorano nelle stazioni di depurazione delle acque; personale di laboratori0.
E’ opportuno effettuare la vaccinazione, magari preceduta da somministrazione di immunoglobuline, in prevenzione secondaria, nei 7 giorni dopo l’esposizione al virus.

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