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Filippine – Dengue. Oltre 80.000 casi nei primi 6 mesi del 2023. Necessaria la vaccinazione contro la dengue

I casi di Dengue nel primo semestre del 2023 sono aumentati in tutto il territorio delle Filippine rispetto al 2022. Protezione dalla puntura delle zanzare Aedes o vaccinazione contro la malattia i metodi preventivi da seguire. Il nuovo vaccino Qdenga della casa Takeda considerato un ” salvavita sicuro ed efficace”.

Il Ministero della Salute delle Filippine (DOH) ha riportato 80.318 casi ufficiali di febbre dengue fino a fine giugno 2023 in tutto il paese.

DENGUE IN CRESCITA
                    DENGUE IN CRESCITA

La Dengue è diffusa in tutto il paese. Ben 14 delle 17 regioni dell’arcipelago hanno segnalato nel 2023 un aumento dei casi. In particolare dal mese di maggio la crescita dei casi è stata esponenziale. Sono stati segnalati 299 decessi per dengue. E questi sono solamente i casi ufficiali. La diffusione del virus nella popolazione è considerata molto maggiore.
Dal mese di luglio al mese di Settembre 2023 i casi sono continuati a crescere superando i 100.000, secondo dati ufficiosi dei media nazionali e locali.

 

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INFO URGENTE PER CHI VIAGGIA:

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ALCUNE NOTE:

La dengue è una malattia acuta, virale causata da virus trasmessi dalla puntura di zanzare infette. Esistono quattro sierotipi del virus strettamente correlati ma antigenicamente diversi che possono causare la dengue (DEN1, DEN 2, DEN 3, DEN 4).
Aedes Aegipty o Albopictus o altre sono i tipi di zanzara responsabili della trasmissione della malattia. La Dengue ha una incubazione che dura da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia si prolungano generalmente per una settimana.
Sintomi: Caratteristica è una febbre particolarmente elevata accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivite, dolori muscolari ed articolari anche forti e spesso una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza può durare mesi.
La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche gravi. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.

REPELLENTI E VACCINO CONTRO LA DENGUE (QDENGA) I METODI PREVENTIVI.

La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo. Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici.  ( CLICCA QUI PER INFO E ACQUISTO DEL NEEM)

VACCINO QDENGA CONTRO LA DENGUE
VACCINO QDENGA CONTRO LA DENGUE

VACCINO CONTRO LA DENGUE (CLICCA): IMPORTANTE RICHIEDERE ED EFFETTUARE LA VACCINAZIONE in caso di viaggio nelle Filippine. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENDA della casa produttrice TAKEDA). E’ un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. L’ esperienza riguardo la somministrazione del vaccino effettuata presso il Cesmet nel corso degli ultimi 5 mesi    conferma l’efficacia e la sicurezza, ma raccomando di effettuare ovunque questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando lo stato della persona al momento dell’inoculo e preavvisando di eventuali lievi sintomi (simil malattia) a distanza di 5/7 giorni. Questi sintomi possibili sono noti e non rischiosi, e manifestano l’efficacia del vaccino. E’ importante sapere che oltre una lieve dolenzia locale può comparire una lieve febbre, leggera pesantezza agli occhi e qualche dolore; tutto questo in una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Il QDENGA, vaccino realizzato con virus vivi attenuati, è considerato un “salva vita” ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattie anche croniche è opportuna una valutazione dello specialista prima della seduta vaccinale.

Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la dengue dal mese di aprile 2023. Prima della vaccinazione presso il nostro centro si richiede consulenza anche ONLINE, per una valutazione dello stato di salute e risposa al vaccino (SCRIVI A seg.cesmet@gmai.com o invia un messaggio via whatsapp al numero 3466000899). Prenota la tua consulenza e l’effettuazione del vaccino. 

dr. Paolo Meo
specialista medicina tropicale
direttore del Cesmet Clinica del Viaggiatore

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Filippine: aumentano i casi di dengue a Zamboanga del Norte.

FILIPPINE SETTEMBRE 2023
Durante il 2023 sono aumentati esponenzialmente i casi di febbre di Dengue in tutte le Filippine. La malattia si è manifestata piuttosto aggressiva e con diffusione costante. In particolare, nella provincia di Zamboanga del Norte (PHO), le autorità sanitarie denunciano casi di febbre da virus dengue in aumento, in particolare negli ultimi mesi dall’inizio della stagione delle piogge.

Immagine che contiene testo, mappa, aqua Descrizione generata automaticamente

Secondo le autorità da gennaio a fine agosto 2023 (8 mesi) sono stati 2.413 i casi di Dengue registrati dall’Ufficio provinciale della salute (PDOHO). Si tratta di un aumento notevole rispetto ai 2.386 casi registrati in tutto il 2022. Anche la mortalità è aumentata nella provincia. Il numero di decessi per Dengue è di 13 persone fino ad oggi, rispetto ai 10 decessi registrati in tutto il 2022.
le città di Sindangan e Dipolog City hanno visto il maggior numero di casi nella provincia. Questi dati confermano che la Dengue si sviluppa soprattutto nelle città dove è elevata la concentrazione di persone. Questo è determinato dal fatto che l’uomo è il serbatoio del virus.
L’attenzione delle autorità ma anche dei cittadini si concentra sull’ambiente.
Tutti sono coinvolti nella “ricerca e nella bonifica ” dei luoghi di riproduzione delle zanzare. In particolare, l’acqua stagnante, i contenitori inutilizzati, i recipienti, le bottiglie, i pneumatici; ma anche mucchi di foglie e altri rifiuti accumulati che causano ristagno di acqua, la crescita di zanzare e il diffondersi della malattia.
ALCUNE NOTE:
La Dengue è una malattia acuta, virale causata da un virus trasmesso dalla puntura di zanzare infette. Aedes è il tipo di zanzara responsabile della trasmissione. La malattia ha una incubazione da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia durano generalmente una settimana. Caratteristica è una febbre particolarmente elevata, accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivite dolori muscolari ed una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza che può durare mesi.
La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche importanti. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.

COME EVITARE LA DENGUE
La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo. Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici. (clicca qui per info)
VACCINO CONTRO LA DENGUE: essenziale effettuare la vaccinazione in caso di viaggio nelle Filippine. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENGA della casa produttrice TAKEDA). E’ un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. La mia esperienza di somministrazione effettuata negli scorsi 5 mesi mi conferma l’efficacia e la sicurezza ma mi induce a consigliare di effettuare questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando a distanza di 5/7 giorni eventuali effetti, noti e non rischiosi, segni di efficacia. Può comparire una lieve febbre, dolenzia leggera agli occhi e qualche dolore, ad una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Questo tipo di vaccino è considerato un salva vita ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattia è opportuna una valutazione dello specialista.
Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la Dengue dal mese di aprile 2023.
Prima della vaccinazione presso il nostro centro è necessario richiedere una consulenza ONLINE, per una valutazione dello stato e risposta del vaccino (SCRIVI A seg.cesmet@gmai.com o invia un messaggio via WhatsApp al numero 3466000899). Prenota la tua consulenza e la somministrazione del vaccino.

 

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Aumentano i casi di colera nel mondo.

Nel 2022 i casi sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente. Sono 44 paesi dove sono stati segnalati focolai di colera.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riporta quasi 500.000 casi “ufficialmente denunciati”. Raddoppiati rispetto al numero denunciato nel 2021.

Nello specifico nel 2022 sono 472.697 i casi di colera denunciati e diagnosticati in laboratorio. 2349 i decessi ufficiali da Vibrio Cholerae. Nel 2021 i casi denunciati furono 223.370.

Questi i numeri ufficiali. Ma quanto è realmente diffuso il colera nei paesi del Sub Sahel in Africa; nell’Africa Orientale; nei paesi asiatici; nel mar dei Caraibi, alimentato da una navigazione in continuo aumento. I numeri riguardano i casi che finiscono in ospedale e nei laboratori. Ma l’immensa popolazione che non si rivolge alle strutture sanitarie quanto alimenta questo fenomeno?

44 paesi hanno segnalato casi di colera nel 2022, compresi paesi che non avevano segnalato il colera da molti anni, tra cui Libano e Siria. 35 paesi erano i paesi che avevano segnalato casi di colera nel 2021.

Focolai epidemici con più di 10.000 casi, tra confermati e sospetti sono stati segnalati da 7 paesi in 2 continenti. I paesi più coinvolti l’Afghanistan, il Camerun, la Repubblica Democratica del Congo (RDC), il Malawi, la Nigeria, la Somalia, e la Siria.
è una delle tante malattie che nel post Covid-19 sono aumentate esponenzialmente. E questa è una constatazione continua di coloro che lavorano con le malattie dei territori tropicali.
Le guerre e le situazione di conflitto continuo; la mancanza di igiene e di controllo; i cambiamenti climatici con aumenti costanti di temperatura che favorisce il proliferare dei batteri; gli investimenti limitati nello sviluppo di intere nazioni e di realizzazione di infrastrutture per il controllo ambientale; lo spostamento di numeri enormi di popolazione e la tendenza all’inurbamento con la fuga dalle campagne e dalle zone periferiche, tutto questo ha contribuito ad aumentare il numero di epidemie di colera.

BREVI NOTE: il rischio di colera e di enteriti o enterocoliti da batteri è in costante aumento in molti paesi meta di viaggio. L’attenzione agli alimenti e bevande è sempre una indicazione necessaria ma non basta. L’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione ma soprattutto la somministrazione di vaccini per le malattie di origine alimentare è la base per garantirsi un viaggio tranquillo. Richiedi prima del viaggio il vaccino del colera, nella sua formulazione orale. E non dimenticare di richiedere anche gli altri vaccini di base alimentari (Contro l’epatite A ed il tifo-salmonella).

.Filippine: aumentano i casi di dengue a Zamboanga del Norte..

FILIPPINE SETTEMBRE 2023

Durante il 2023 sono aumentati esponenzialmente i casi di febbre di Dengue in tutte le Filippine. La malattia si è manifestata piuttosto aggressiva e con diffusione costante. In particolare, nella provincia di Zamboanga del Norte (PHO), le autorità sanitarie denunciano casi di febbre da virus dengue in aumento, in particolare negli ultimi mesi dall’inizio della stagione delle piogge.

Immagine che contiene testo, mappa, aqua

Descrizione generata automaticamente

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.Secondo le autorità da gennaio a fine agosto 2023 (8 mesi) sono stati 2.413 i casi di dengue registrati dall’Ufficio provinciale della salute (PDOHO). Si tratta di un aumento notevole rispetto ai 2.386 casi registrati in tutto il 2022. Anche la mortalità è aumentata nella provincia. Il numero di decessi per dengue è di 13 persone fino ad oggi, rispetto ai 10 decessi registrati in tutto il 2022.
le città di
Sindangan e Dipolog City hanno visto il maggior numero di casi nella provincia. Questi dati confermano che la dengue si sviluppa soprattutto nelle città dove è elevata la concentrazione di persone. Questo è determinato dal fatto che l’uomo è il serbatoio del virus.
L’attenzione delle autorità ma anche dei cittadini si concentra sull’ambiente.

Tutti sono coinvolti nella “ricerca e nella bonifica ” dei luoghi di riproduzione delle zanzare. In particolare, l’acqua stagnante, i contenitori inutilizzati, i recipienti, le bottiglie, i pneumatici; ma anche mucchi di foglie e altri rifiuti accumulati che causano ristagno di acqua, la crescita di zanzare e il diffondersi della malattia.

ALCUNE NOTE:

La dengue è una malattia acuta, virale causata da un virus trasmesso dalla puntura di zanzare infette. Aedes è il tipo di zanzara responsabile della trasmissione. La malattia ha una incubazione da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia durano generalmente una settimana. Caratteristica è una febbre particolarmente elevata, accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivite dolori muscolari ed una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza che può durare mesi.

La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche importanti. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.

COME EVITARE LA DENGUE

La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo. Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici.  ( CLICCA QUI PER INFO)

VACCINO CONTRO LA DENGUE: essenziale effettuare la vaccinazione in caso di viaggio nelle Filippine. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENDA della casa produttrice TAKEDA). E’ un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. La mia esperienza di somministrazione effettuata negli scorsi 5 mesi mi conferma l’efficacia e la sicurezza ma mi induce a consigliare di effettuare questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando a distanza di 5/7 giorni eventuali effetti, noti e non rischiosi, segni di efficacia, Può comparire una lieve febbre, dolenzia leggera agli occhi e qualche dolore, ad una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Questo tipo di vaccino è considerato un salva vita ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattia è opportuna una valutazione dello specialista.

Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la dengue dal mese di aprile 2023.

Prima della vaccinazione presso il nostro centro si richiese una consulenza ONLINE, per una valutazione dello stato e risposa del vaccino (SCRIVI A seg.cesmet@gmai.com o invia un messaggio via whatsapp al numero 3466000899). Prenota la tua consulenza e l’effettuazione del vaccino.
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.Il conteggio delle dengue nelle Filippine supera gli 80.000 casi nel 2023 fino ad oggi

di NEWS DESK

31 luglio 2023

AsiaTitoli

2 Commenti

NewsDesk @bactiman63

Il Dipartimento della Salute delle Filippine (DOH) ha riportato 80.318 casi totali di febbre dengue fino al 15 luglio di quest’anno.

Immagine che contiene testo, grafica, aqua, mappa

Descrizione generata automaticamente14 delle 17 regioni del paese stanno segnalando un aumento dei casi nell’ultimo mese.

Inoltre, sono stati segnalati 299 decessi per dengue. Il DOH ha detto che il 39 o il 13% di questi decessi aveva dengue senza segni premonitori.

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La dengue è un’infezione virale trasmessa dal morso di una zanzara infetta. Esistono quattro sierotipi del virus strettamente correlati ma antigenicamente diversi che possono causare la dengue (DEN1, DEN 2, DEN 3, DEN 4).

Febbre dengue (DF) – caratterizzata da un inizio di febbre alta improvvisa, forte mal di testa, dolore dietro gli occhi, e dolore ai muscoli e alle articolazioni. Alcuni possono anche avere un’eruzione cutanea e vari gradi di sanguinamento da varie parti del corpo (tra cui naso, bocca e gengive o lividi della pelle). La dengue ha un ampio spettro di esiti di infezione (da asintomatici a sintomatici). La malattia sintomatica può variare dalla febbre dengue (DF) alla più grave febbre emorragica dengue (DHF).

Febbre emorragica dengue (DHF) – è una forma più grave, visto solo in una piccola percentuale di quelli infetti. La DHF è una malattia stereotipata caratterizzata da 3 fasi; fase febbrile con febbre alta continua che di solito dura meno di 7 giorni; fase critica (perdita di plasma) della durata di 1-2 giorni di solito evidente quando la febbre scende, portando a shock se non rilevato e trattato precocemente; fase di convalescenza della durata di 2-5 giorni con miglioramento dell’appetito, bradicardia (frequenza cardiaca lenta), eruzione cutanea convalescente (macchie bianche su sfondo rosso), spesso accompagnata da prurito generalizzato (più intenso nei palmi delle mani e nelle piante dei piedi) e diuresi (aumento della produzione di urina).

Sindrome da shock dengue (DSS) – La sindrome da shock è una complicanza pericolosa dell’infezione da dengue ed è associata ad alta mortalità. La dengue grave si verifica a seguito di infezione secondaria con un diverso sierotipo virale. L’aumento della permeabilità vascolare, insieme alla disfunzione miocardica e alla disidratazione, contribuiscono allo sviluppo dello shock, con conseguente insufficienza multiorgano..

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Secondo vaccino pediatrico per la malaria presentato dalla OMS. Lotta alla malaria sempre più efficace.

R21/Matrix-M. E’ il nuovo vaccino pediatrico contro la malaria presentato il 2 ottobre 2023 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ed autorizzato per la lotta contro la malaria nei bambini di 6 mesi / 5 anni.

La malaria è in aumento ovunque nel tropico negli anni del post Covid. Aumentano i casi ma aumenta nuovamente anche la mortalità infantile per malaria, in particolare nell’area del Sub Sahel in Africa. Circa 20 anni fa iniziò in molti paesi africani la sensibilizzazione all’uso delle zanzariere trattate con permetrina per impedire alle zanzare di pungere bambini e adulti nelle ore notturne, durante il sonno. E l’efficacia di questo semplice strumento non tardò a manifestarsi con un ottimo decremento dei casi.

Oggi nell’era dei nuovi vaccini cambiano le prospettive della lotta alla malattia, anche se la strada è ancora lunga.

Due anni fa fu approvato e messo in commercio un primo vaccino contro la malaria, il vaccino RTS-S (Mosquirix) che fu autorizzato dall’OMS e messo in commercio a cominciare dal Ghana. In due anni questo nuovo vaccino, da considerare un vero e proprio salvavita, ha dimostrato un’efficacia superiore al 75 per cento. I primi dati sull’utilizzo del vaccino mostrano che la lunga lotta alla malaria ha fatto un grande passo in avanti. E’ da sottolineare che il vaccino è realizzato e commercializzato per la popolazione pediatrica tra i 6 mesi ed i 5 anni. Un vaccino studiato per incidere in modo significativo sulla mortalità infantile.

Questo vaccino pediatrico è prodotto dalla GlaxoSmithKline Biologicals dal 2021, anno di commercializzazione ed è stato utilizzato in particolare in Burkina Faso, Gabon, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico e Tanzania. Entro il 2025 la casa farmaceutica prevede di produrre e consegnare 18 milioni di dosi destinati a 12 paesi africani.

La frase pronunciata dal Direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, evidenzia il livello di conquista nel campo della prevenzione a cui siamo arrivati: “Come ricercatore sulla malaria, sognavo il giorno in cui avremmo avuto un vaccino sicuro ed efficace contro la malaria. Ora ne abbiamo due”.

Occorre sottolineare che da quando il primo vaccino RTS-S è stato messo in commercio le richieste per ottenere dosi di vaccino superano di gran lunga l’offerta della casa produttrice. L’avvento di un secondo vaccino ha lo scopo di coprire la domanda, indubbiamente enorme e che proviene dalla maggior parte dei paesi dell’area tropicale.

L’ R21/Matrix-M verrà prodotto dalla casa farmaceutica indiana “Serum Institute of India” che è il maggior produttore di vaccini al mondo. La capacità produttiva del nuovo vaccino sarà di 100 milioni di dosi all’anno, che nei prossimi due anni pare sarà aumentata a 200 milioni di dosi l’anno.

I due recenti vaccini contro la malaria sono entrambi destinati alla popolazione pediatrica ed hanno dimostrato la sicurezza e l’efficacia necessaria per la diffusione della pratica vaccinale.

Il nuovo vaccino R21/Matrix-M  ha dimostrato, nei test, di avere un’efficacia  superiore al 75% , se somministrato poco prima della stagione umida e delle piogge. Tre sono le dosi da somministrare per raggiungere il massimo della copertura e la riduzione della mortalità infantile. Il prezzo stabilito per il vaccino R21 /Matrix-M è tra i due e i quattro dollari americani per dose.

 

OMS mappa malaria nel mondo
Mappa della malaria nel mondo (Courtesy OMS-WHO)

Questi i numeri della malaria nel mondo prima del Covid-19.

Nel post Covid questi numeri hanno subito un importante incremento:

– 229 milioni i casi di malaria stimati globalmente nel mondo;
– 87 i Paesi dove la malattia è endemica;
– Oltre 400.000 i morti per malaria;
– 274.000 i bambini sotto i 5 anni morti per malaria il 67 per cento del totale;
– 215 milioni (94 per cento) i bambini colpiti dalla malaria su base globale;
– 95% dei decessi sono avvenuti in 29 Paesi africani.
– 6 gli stati africani che hanno avuto oltre il 50 per cento dei morti di malaria.
– Nigeria il 23%;
– Congo-K (RDC) l’11 per cento;
– Tanzania 5%;
– Mozambico 4%;
– Niger 4%;
– Burkina Faso 4%.

Secondo vaccino pediatrico per la malaria presentato dalla OMS. Lotta alla malaria sempre più efficace. Leggi tutto »

COVID-19, casi in aumento in tutto il mondo. L’Italia tra le nazioni più coinvolte. Si al vaccino.

COVID-19. Casi in aumento in tutto il mondo. Si alla vaccinazione agli ultra settantenni e ai malati cronici.

 

Pubblichiamo volentieri l’intervista effettuata al dr. Paolo Meo sul quotidiano online, politicanews.it  La giornalista Alessandra Broglia ha intervistato lo specialista, consulente per gli argomenti di medicina dei viaggi ed infettivologia dello stesso rotocalco online.
CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA

Il dr. Paolo Meo affronta in modo sintetico la questione dell’aumento dei casi di Covid in questo scorcio di fine estate.

Allarmismo ed Attenzione

Si sente in continuazione da parte di medici e istituzioni diverse la pressante raccomandazione, riguardo al Covid-19, di non “creare allarmismi”, di non fare terrorismo sull’argomento. Sono sempre stato contrario a questo linguaggio in ambiente sanitario. Se le argomentazioni sono gestite in modo corretto e scientifico, non possono costituire motivo di allarme o peggio di terrore. Al contrario mantenere alta l’attenzione sull’argomento, che è in continua evoluzione e modifica, vuol dire proteggere quelle categorie di persone che, per l’età o il loro stato di salute possono ancora subire danni dalla diffusione del virus. Non è questione di allarme ma di prudenza.
Dopo le molteplici campagne di vaccinazioni in tutto il mondo e le frequenti infezioni con il virus, nelle sue diverse varianti, gli organismi

ATTENZIONE E SENSIBILITA' AL PROBLEMA
ATTENZIONE E SENSIBILITA’ AL PROBLEMA

hanno imparato a rispondere e a difendersi dall’insorgenza di forme gravi della malattia, e quindi, in un certo senso, a convivere. Ma le nuovi varianti di SARS-CoV-2 continuano a diffondere, infettare, e a far male a chi non è in grado di rispondere con le proprie difese immunitarie.
Il ritorno nelle scuole, negli uffici, e alla vita quotidiana sta facilitando il diffondere del virus. E’ un dato di fatto. E lo vediamo giornalmente con l’aumento dei casi di settimana in settimana. Ma anche con un aumento di decessi e di ricoveri in chi non può rispondere alla presenza del virus. Ora la popolazione in generale è in grado di rispondere bene a questa diffusione del virus, ma tutti noi dobbiamo essere coscienti che il contatto stretto con anziani “deboli”, con portatori di malattie croniche, con individui con scarsa risposta del sistema difensivo, può creare problemi nella salute in queste persone. Questo è un dato di fatto. Quindi non è allarmismo ma è sicuramente attenzione da parte di tutti coloro che mantengono uno stato immunitario forte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COVID-19, casi in aumento in tutto il mondo. L’Italia tra le nazioni più coinvolte. Si al vaccino. Leggi tutto »

Casi autoctoni di dengue in Italia. Quanti sono e da dove provengono.

Due casi autoctoni, ossia sviluppatisi in persone che non hanno viaggiato fuori l’Italia. Due casi che si aggiungono a decine di altri casi che da alcuni anni si presentano in diverse regioni italiane.
Riportiamo l’intervista del dr. Paolo Meo, infettivologo e tropicalista, direttore del Cesmet Clinica del Viaggiatore uscita nel quotidiano online “politicanews.it” il 24 Agosto 2023.  
CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA SUI CASI AUTOCTONI DI DENGUE

uomo – zanzara – virus dengue

Ringraziamo l’autrice dalla intervista, le dottoressa Alessandra Broglia di aver autorizzato la pubblicazione dell’articolo nel sito web del Cesmet. Il dr. Paolo Meo da sempre si occupa di clinica delle malattie tropicali e la prima esperienza con la dengue la fece nei suoi mesi passati in India, nel 1983 , nei centri sanitari degli altopiani a nord dell’allora Bombay. I primi casi di dengue nei villaggi intorno a Thalasari nello stato di Maharashtra, al suo secondo ritorno nell’area, dopo qualche mese dal primo viaggio effettuato con la scuola Istituto Massimo di Roma. Ricordo l’episodio perchè il primo viaggio fu realizzato nel periodo natalizio in pieno inverno, secco, freddo senza zanzare e senza casi di malattia. Tornato da solo nel mese di giugno, durante i tre mesi di piogge monsoniche, il quadro era cambiato completamente.
Piogge, caldo, umidità alle stelle, presenza di zanzare (Ades aegypti ed altri tipi tra cui  Albopictus “rara”). La dengue dilagava nei villaggi e vidi diversi piccoli bambini, negli health center locali morire di dengue grave emorragica.
Ricordo questo episodio per sottolineare come le stagioni ed il cambio di parametri meteo cambiano il quadro e la presenza di malattie nel territorio. Da allora capii che i rischi paesi o territoriali non sono sempre uguali e che il meteo “primo parametro” cambia la storia delle malattie. con le caratteristiche dell’ambiente dove queste si sviluppano. Ma anche “secondo parametro” la presenza dell’ìnsetto (zanzara) vettore / trasportatore del virus (in questo caso Dengue virus), che lo riproduce e lo moltiplica al suo interno solamente a certe condizioni climatiche (temperatura oltre i 35° – umidità molto elevata > 90%; acque stagnanti e particolarmente calde). Senza queste situazioni difficilmente il virus viene trasmesso.   Il “terzo parametro” è fondamentale ed è la popolazione “serbatoio del virus”. E questo parametro in India e negli altri paesi a rischio Dengue è sempre presente. Il “portatore sano”, cioè l’individuo che dentro di se porta il virus senza manifestare malattia, è l’origine della malattia. La zanzara Aedes punge l’uomo infetto,malato o portatore, e diffonde il virus ad altri individui che possono ammalare o superare la malattia con le loro difese.

Questo è il meccanismo con il quale il virus diffonde sempre più. I cambiamenti climatici con l’aumento delle temperature, dell’umidità, del calore delle acque non di mare, hanno facilitato non solo il diffondere della zanzara, ma anche le condizioni di crescita del virus, e la globalizzazione ha favorito la diffusione dei portatori. Il mediterraneo è diventato terreno fertile per la diffusione dei virus e batteri a trasmissione da insetti.

dr. Paolo Meo

Ricordiamo anche che l’utilizzo del nuovo vaccino per la dengue, QDENGA, è un ottima protezione all’insorgenza delle forme acute di malattie. Per informazioni sul vaccino anti DENGUE scrivi a: seg.cesmet@gmail.com o lascia un messaggio whatsapp al numero 3466000899

 

 

 

 

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Malarone

Malarone: un farmaco preventivo sempre meno efficace.
Presso la “Clinica del Viaggiatore Cesmet” prenota consulenze per informazioni sulla prevenzione per la malaria; assistenza durante il viaggio con l’assicurazioneTHCARD; al rientro esami di laboratorio specialistici e visite tropicali. Chiama 0639030481 o scrivi ad ambulatorio@ cesmet.com

“Atovaquone-Proguanile” (Malarone): il farmaco è sul mercato da oltre 30 anni. Da oltre un decennio la sua efficacia continua a diminuire per effetto dell’aumento della resistenza dei plasmodi al farmaco.  I paesi del Sud Est Asiatico e del così detto “triangolo d’oro – Thailandya, Laos, Mianmar” sono stati i primi dove si è manifestata ed è cresciuta questo tipo di resistenza. In queste aree da anni è stata data l’indicazione di utilizzare la Doxiciclina 100 mg. L’aumento della resistenza del parassita malarico a queste molecole è stato evidenziato anche in molti paesi Africani e Latino Americani. Questo aumento della resistenza dei parassiti nei confronti di Atovaquone ha imposto di evitare l’utilizzo del farmaco in terapia. Difatti per curare la malaria da anni Malarone è stato sostituito dai farmaci in combinazione, a base di Artemisia, principio ancora particolarmente attivo sui Plasmodi. E se i parassiti sono fortemente resistenti da non poter essere utilizzata questa molecola, anche nella prevenzione spesso si è dimostrata fallace. E questa resistenza si continua a diffondere ed aumentare in molte aree della fascia equatoriale ed intertropicale. E questo è dimostrato dalla pratica clinica. Sempre più casi di malaria si manifestano in corso di assunzione del farmaco in chemio profilassi.
ll farmaco è generalmente ben tollerato anche se diverse persone si lamentano per effetti avversi.  Per questo motivo, al momento della prescrizione del Malarone da utilizzare in profilassi, alcuni viaggiatori si lamentano dei potenziali effetti deleteri di questo farmaco, sul proprio metabolismo ed in particolare sul “povero fegato”. Invece nella prevenzione della malaria è vero il contrario: se un viaggiatore ammala di malaria i problemi per il “povero fegato” saranno reali e seri. Le necrosi puntiformi delle cellule epatiche sono tipiche della malattia. La tossicità sul fegato da Malarone alle dosi preventive e terapeutiche è assente. Il farmaco è stato messo in commercio dopo anni di ricerche sulla sua sicurezza. I disturbi maggiormente accusati dai viaggiatori possono essere: fastidio e pesantezza allo stomaco, vomito, febbre, cefalea, lieve insonnia, tosse, rari i casi di caduta dei capelli.

Controindicazioni

Quando non dev’essere usato Malarone

Intanto possiamo affermare che il malarone è sempre meno attivo e quindi è bene non utilizzarlo per questo motivo.
In caso di allergia all’atovaquone, al proguanile cloridrato o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale.
In caso di malattia renale ed epatica grave.
Il malarone è controindicato nei pazienti con intolleranza al farmaco e con insufficienza renale.
Se ne sconsiglia ancora l’uso in gravidanza, anche se dati certi riguardo un’eventuale teratogenicità del feto non sono mai stati forniti. Per quanto riguarda invece l’intervallo di tempo da far intercorrere tra la sospensione del farmaco e il concepimento di un figlio si ritiene, in una stima molto prudenziale, che un mese sia più che sufficiente. Pertanto dopo un viaggio in territorio tropicale sono sufficienti anche alcune settimane dalla fine dell’assunzione di malarone per rimanere incinte senza preoccupazioni. E se si è preso il farmaco, rimanendo incinta durante l’assunzione, non bisogna pensare al peggio perché i dati ci dicono che non  ci sono effetti negativi sul feto in questi casi. E’ bene non assumere il farmaco in corso di allattamento per bambini di peso inferiore ai cinque chilogrammi.

Continua ad essere utilizzato e prescritto, soprattutto per profilassi e meno per cura, ma, essendo fortemente ridotta l’efficacia del farmaco, se dopo un viaggio compaiono sintomi sospetti, malessere, stanchezza, pesantezza di testa, e magari febbre e brividi, non esitate a chiedere immediatamente un test per la malaria ed una visita specialistica.

Come utilizzare Malarone nella profilassi della malaria

Se utilizzato il Malarone va assunto a stomaco pieno, o dopo aver bevuto latte, per facilitarne l’assorbimento, alla dose di una compressa al giorno, da un giorno prima della partenza, per tutta la durata del soggiorno, e fino a sette giorni dal ritorno dalla zona a rischio malarico. Sempre alla stessa ora del giorno.

La dose pediatrica da somministrare ai bambini è rappresentata nella seguente tabella:

Dosaggio Giornaliero
Peso Corporeo Atovaquone (mg) Proguanile (mg) N° di compresse
11-20 62.5 25 1 cpr di Malarone Bambini
21-30 125 50 2 cpr di Malarone Bambini
31-40 187.5 75 3 cpr di Malarone Bambini
> 40 250 100 I soggetti di peso superiore ai 40 kg devono assumere 1 cpr al giorno di Malarone 250/100 mg

Il “Malarone Pediatrico” è costituito da compresse nelle quali l’Atovaquone è contenuto alla dose di

Effetti Indesiderati

Quali sono gli effetti collaterali di Malarone

Come tutti i medicinali anche questo medicinale può causare in alcune persone effetti indesiderati.

Effetti indesiderati molto comuni

Cefalea, vertigini, nausea e vomito, disturbi allo stomaco, diarrea, insonnia, sogni strani, depressione;

Reazioni allergiche anche importanti ma molto rare: eruzione cutanea e prurito; difficoltà respiratoria; gonfiore improvviso palpebrale, viso e labbra; raramente eruzioni cutanee.

Meccanismo d’azione

I costituenti del Malarone, Atovaquone e Proguanil Cloridrato, interferiscono con due diverse vie coinvolte nella biosintesi delle pirimidine, necessarie per la replicazione degli acidi nucleici dei Plasmodi. Tale doppio meccanismo risulta sinergico e particolarmente efficace.
Il meccanismo d`azione dell`Atovaquone si esplica attraverso l`inibizione del trasporto degli elettroni mitocondriali a livello del omplesso del citocromo bc1 e la caduta del potenziale della membrana mitocondriale. Il Proguanil cloridrato inibisce la “diidrofolato reduttasi” una sostanza chiave nella riproduzione dei parassiti della malaria: Queste due molecole hanno costituito per anni l’impianto per una profilassi molto efficace.

Il Malarone ha un meccanismo d’azione diverso dagli altri farmaci, ossia una attività causale: blocca i parassiti della malaria all’interno delle cellule del fegato. Il “proguanil” ha un’attività antimalarica indipendente dalla sua metabolizzazione in “cicloguanil”, e il proguanil, ma non il cicloguanil, è in grado di potenziare la capacità dell`atovaquone di abbattere il potenziale della membrana mitocondriale nei parassiti della malaria. Quest’ultimo meccanismo, potrebbe spiegare la sinergia osservata qualora l`atovaquone e il proguanil vengano usati in associazione.

Un po’ di storia

Quando più di trenta anni fa la Wellcome lanciò l’Atovaquone per la cura della “Pneumocistosi” nei malati di AIDS forse non pensava che, da una parte, in pochi anni il decorso clinico dei pazienti HIV + sarebbe mutato in modo così radicale, ma anche che la molecola sarebbe diventata importante nella cura di un’altra malattia da parassiti, la malaria. Trattata con Malarone infatti, la pneumocistosi, manifestazione letale secondaria alla temibile infezione virale, diminuì la prevalenza. Le preziose proprietà antiprotozoarie (Antiparassitarie) potevano essere ancora recuperate alla clinica e venne concepita l’associazione tra Atovaquone e Proguanil, un chemioterapico, per trattare una malattia non meno importante: la malaria dal Plasmodio.

Il farmaco derivante venne chiamato Malarone e fu destinato all’uso in profilassi ma anche in terapia della malaria. Attualmente le compresse di Malarone contengono: Atovaquone 250 mg / Proguanile cloridrato 100 mg.

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Morto per febbre virale di DENGUE a 14 anni durante un viaggio in Brasile

Matteo è morto a 14 anni al termine di un soggiorno nel paese dei suoi nonni. Il soggiorno in un ambiente familiare e tante giornate felici. Le giornate passate insieme ai cugini e a tanti amici. Poi il malessere, l’aggravento e la morte.

Ora è chiaro per tutti, le febbri emorragiche provocate dall’infezione di uno dei 4 tipi del virus della Dengue possono uccidere anche durante un viaggio organizzato per vacanza. Questo virus, oramai diffuso nella maggior parte dei paesi tropicali ed equatoriali, è trasmesso all’uomo da un tipo di zanzara, l’Aedes, che è diffusa oramai ovunque, anche in Europa, e parliamo della tanto comune e diffusa zanzara tigre.

dal Messaggero Veneto del 30 luglio 23
da Messaggero Veneto         del 30 luglio ’23

 

Matteo, il giovane friulano di 14 anni, finita la scuola era volato con la mamma in Brasile per passare un periodo di vacanza, per incontrare i nonni e gli zii nello stato del Parà, in Brasile. Da metà giugno viveva nel paese e sarebbe dovuto rientrare a fine luglio in Italia. Durante il soggiorno, come tanti, era stato punto da queste fastidiose zanzare, e ad un certo punto, da oltre 10 giorni, aveva cominciato ad accusare un malessere sempre più acuto. Prima era stato costretto a letto, a casa e quindi, peggiorando i sintomi, al ricovero presso una struttura ospedaliera, dove era stato messo sotto terapia. In pochi giorni la situazione è rapidamente peggiorata fino al decesso avvenuto il 29 luglio.

L’evento drammatico purtroppo conferma la pericolosità della malattia e la necessità di fare grande attenzione alla puntura degli insetti, vettori (trasportatori) del virus. Fino ad ora il controllo del territorio e della presenza delle zanzare costituiva la prima ed unica prevenzione nei confronti della malattia. Ora abbiamo a disposizione un vaccino preventivo che funziona sia nel controllare l’esplosione della malattia, che anche modulare la risposta immune secondaria, spesso pericolosa, nei soggetti che già hanno avuto la malattia. Il vaccino è stato approvato dall’FDA americana, a dicembre 22 dall’EMA europea, nel febbraio 23 dall’AIFA in Italia.

Per conoscere le caratteristiche del vaccino clicca qui.
Per sapere dove effettuare il vaccino della Dengue in Italia clicca qui.

AEDES
AEDES

Il virus della dengue, trasmesso attraverso la puntura della zanzara Aedes, nella maggior parte delle volte rimane asintomatico, senza manifestarsi in alcun modo. E questo è ciò che accade nella maggior parte delle persone, sia abitanti dei luoghi sia viaggiatori. Talvolta può manifestarsi con sintomi e forme via via più aggressive fino ad arrivare, in rari casi, al decesso. Le cure sono rivolte a risolvere i sintomi di questa risposta immunitaria ed infiammazione che può essere particolarmente violenta. Talvolta la malattia è caratterizzata da compromissione e crollo delle piastrine nel sangue, con il rischio di gravi emorragie. In questi casi le trasfusioni ed il controllo dei probabili stati di shock diventano essenziali.
In America Latina il primo semestre del 2023 è stato un periodo di crescita esponenziale e non controllata di questa malattia. In tutti gli Stati la presenza e la riproduzione dell’Aedes con la conseguente diffusione del virus, da uomo ad uomo tramite la puntura di questi insetti, è stata sorprendentemente elevata.
Il Brasile ha avuto i maggiori livelli di diffusione di questa malattia da anni, ma anche l’Argentina, il Perù e la Colombia hanno registrato una notevole crescita di casi e purtroppo un aumento importante del tasso di mortalità, in particolare nei primi mesi dell’anno. Comunque, la Dengue con le altre malattie quali Chickungunija e Zika, sono presenti in tutti gli altri paesi dell’America Latina e Centrale ed in tutte le isole caraibiche.

Il dramma di Matteo e della sua famiglia ci riporta in modo crudo alla necessità di informarsi in modo serio e consapevole prima di un viaggio. Di non sottovalutare le indicazioni ed i consigli. Conoscere i rischi reali ed i modi di evitarli. Il nostro organismo è in grado di superare tutto, ma aiutiamolo a rafforzarsi.

 

QDENGA della TAKEDA
  QDENGA della TAKEDA

Per la malattia da Dengue virus ricordo ancora che oramai esiste un vaccino, efficace e sicuro, che vale la pena considerare prima di affrontare viaggi in aree endemiche. PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI CLICCA QUI.

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FEBBRE VIRALE DA DENGUE IN AFRICA: dove si trova e quali sono i rischi nei paesi africani

FEBBRE VIRALE DA DENGUE: dove si trova e quali sono i rischi nei singoli paesi (AFRICA)
Continua la nostra rassegna sulla Dengue. Dove è maggiormente diffusa questa malattia di cui si parla sempre di più e quanto è il rischio nei paesi in Africa?

INTRODUZIONE SULLA DISTRIBUZIONE DELLA DENGUE
Al termine della pandemia del Covid-19 la voglia di viaggiare in tutti noi è diventata irrefrenabile. I viaggiatori si distribuiscono ovunque nel mondo alla scoperta di mete turistiche sempre nuove e sconosciute. E’ necessario capire dove si trova questa malattia, causata da un virus che, attraverso la puntura di una zanzara, si è diffuso nella maggior parte dei paesi del mondo. L’incidenza della dengue è cresciuta notevolmente negli ultimi decenni. I casi, segnalati all’OMS, sono passati da oltre 600.000 nel 2000 ad oltre 6 milioni nel 2020. La stragrande maggioranza dei casi è asintomatico o paucisintomatico, cioè caratterizzato da sintomi lievi ed autogestiti. Per questo motivo il numero reale di casi di dengue è fortemente sottostimato e la maggior parte dei casi sono erroneamente diagnosticati come altre malattie febbrili, simil influenzali.

QUANTE SONO LE INFEZIONI ED I CASI DI DENGUE

Una stima basata su modelli epidemiologici indica in oltre 400 milioni le infezioni da virus della dengue all’anno. Di queste quasi 100 milioni si manifestano clinicamente, le altre infezioni sono senza o con lievi sintomi. Un altro studio recente sulla prevalenza della dengue stima che oltre 3,9 miliardi di persone siano a rischio di infezione da virus, in particolare nei paesi della fascia tropicale.
La malattia è ora endemica in più di 100 paesi nelle regioni dell’OMS dell’Africa, delle Americhe, del Mediterraneo orientale, del sud-est asiatico e del Pacifico occidentale. Le Americhe, il Sud-est asiatico e le regioni del Pacifico occidentale sono le più colpite, con l’Asia che rappresenta circa il 70% del carico globale della malattia da virus Dengue.
Nei primi mesi del 2023 in alcuni paesi dell’America Latina si sta manifestando una forma di Dengue di tipo 2 particolarmente aggressiva, con un aumenta di decessi. Tra questi Argentina, Perù e Brasile sono i più rappresentati.
Da alcuni anni la dengue si sta diffondendo in nuove aree, compresa l’Europa. La trasmissione locale è stata segnalata per la prima volta in Francia e Croazia nel 2010 e sono stati rilevati casi importati in altri paesi europei, in particolare della fascia mediterranea.
Il numero di casi di dengue è in continuo aumento. La regione americana (Sud, Centro e Caraibi) nel 2019 ha riportato oltre 3,5 milioni di casi, di cui oltre 30.000 classificati come gravi. Un numero elevato di casi è stato segnalato in Bangladesh (101.000), Malesia (131.000), Filippine (420.000), Vietnam (320.000) in Asia nel 2019.
Nel 2023 la febbre virale da dengue è in continuo aumento in quasi tutti i paesi ma vengono segnalati focolai diffusi in Brasile, Colombia, Argentina, Perù, Isole Cook, Fiji, India, Kenya, Paraguay, Perù, Filippine, Isole della Riunione e Vietnam con aumenti esponenziali a partire dal 2021.
Oggi concentriamoci sui paesi del continente africano. Dove ritroviamo nel 2023 la febbre da dengue e con quale valutazione di rischio?
I dati che seguono sono tratti dal CDC e mostrano la presenza della malattia Dengue nelle diverse nazioni, con variazioni stagionali dovute alla presenza di zanzare nell’ambiente. Questa rassegna dei paesi ci permette di valutare dove maggiormente possiamo venire a contatto con il virus e quale livello di rischio troviamo.

Oggi oltre una attenzione particolare alla puntura delle zanzare di tipo Aedes, è possibile effettuare la profilassi mediante vaccinazione con il nuovo vaccino QDENGA. La valutazione va sempre effettuata chiedendo informazioni a medici esperti e specializzati nella materia.
A chi può essere somministrato?
Il vaccino contro la Dengue si somministra a tutti i viaggiatori che per motivi di lavoro o di turismo si recano nelle aree a rischio. Si somministrano 2 dosi a partire dai 4 anni di età a distanza di 3 mesi. Il richiamo dovrebbe essere effettuato dopo 3 – 5 anni, Il vaccino è sicuro ed efficace Quindi viaggiando nei paesi sottocitati, in particolare in quelli segnalati come (frequenti/continui) è bene proteggersi dalla malattia richiedendo la vaccinazione.

Presenza di focolai di DENGUE e livelli di rischio nei paesi africani.

Paese                                                                                      Livello di rischio
Angola                                                                                  Sporadico/Incerto
Benin                                                                                    Sporadico/Incerto
Burkina Faso                                                          Frequente/Continuo
Burundi                                                                                Sporadico/Incerto
Camerun                                                                              Sporadico/Incerto
Capo Verde                                                                          Sporadico/Incerto
Repubblica Centrafricana                                                Sporadico/Incerto
Chad                                                                                      Sporadico/Incerto
Comore                                                                                 Sporadico/Incerto
Congo                                                                                    Sporadico/Incerto
Congo (Repubblica Democratica del)                            Sporadico/Incerto
Costa d’Avorio                                                                     Sporadico/Incerto
Gibuti                                                                         Frequente/Continuo
Egitto                                                                                      Sporadico/Incerto
Guinea Equatoriale                                                              Sporadico/Incerto
Eritrea                                                                        Frequente/Continuo
Etiopia                                                                        Frequente/Continuo
Gabon                                                                                      Sporadico/Incerto
Gambia                                                                                    Sporadico/Incerto
Ghana                                                                                      Sporadico/Incerto
Guinea                                                                                     Sporadico/Incerto
Guinea Bissau                                                                        Sporadico/Incerto
Kenya                                                                           Frequente/Continuo
Liberia                                                                                      Sporadico/Incerto
Madagascar                                                                             Sporadico/Incerto
Malawi                                                                                      Sporadico/Incerto
Mali                                                                                            Sporadico/Incerto
Mauritius                                                                                  Sporadico/Incerto
Mayotte                                                                                     Sporadico/Incerto
Mozambico                                                                              Sporadico/Incerto
Namibia                                                                                    Sporadico/Incerto
Niger                                                                                          Sporadico/Incerto
Mozambico                                                                               Sporadico/Incerto
Namibia                                                                                     Sporadico/Incerto
Nigeria                                                                                       Sporadico/Incerto
Riunione                                                                                    Sporadico/Incerto
Ruanda                                                                                       Sporadico/Incerto
Sao Tomè e Principe                                                                Sporadico/Incerto
Senegal                                                                                       Sporadico/Incerto
Seychelles                                                                                   Sporadico/Incerto
Sierra Leone                                                                               Sporadico/Incerto
Somalia                                                                           Frequente/Continuo
Sudan del Sud                                                                             Sporadico/Incerto
Sudan                                                                                Frequente/Continuo
Uganda                                                                                          Sporadico/Incerto
Repubblica Unita di Tanzania                                 Frequente/Continuo
Zambia                                                                                            Sporadico/Incerto
Zimbabwe                                                                                      Sporadico/Incerto

 

Aggiornamento marzo 2023
Redazione dottor Paolo Meo.
Il dr. Paolo Meo è a disposizione di chiunque desideri richiedere informazioni o prenotare una consulenza prima di partire o al rientro da un viaggio o richiedere la vaccinazione per la dengue. Si può scrivere all’indirizzo E-mail seg.cesmet@gmail.com o scrivere un messaggio di richiesta su WhatsApp al numero 3466000899

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Nuovo vaccino pediatrico contro la malaria approvato in Ghana

GHANA APRILE 2023: approvato il nuovo vaccino contro la malaria

 

vaccino antimalarico efficace
vaccino antimalarico efficace

dove è distribuito il nuovo vaccino per la malaria?

L’Africa anticipa i tempi per il vaccino contro la malaria per i bambini più piccoli. Il primo passo lo ha fatto il Ghana annunciando di avere dato il via libera a R-21/Matrix-M, il secondo vaccino disponibile contro la malaria per i bambini. Il primo vaccino prodotto era stato RTS-S/AS01,approvato nel 2021, ma con scarsa efficacia e successo.
R-21/Matrix-M, vaccino contro la malaria per i bambini tra i 5 mesi ed i 3 anni, è stato messo a punto da ricercatori del Regno Unito utilizzando la tecnologia di Novavax, la casa farmaceutica che produce un vaccino contro il coronavirus ed è il primo vaccino a superare la soglia del 75 per cento di efficacia prevista dall’OMS.

 

plasmodio della malaria
  plasmodio della malaria

Cosa è R-21/Matrix-M e a chi e come si somministra?
R-21 è il vaccino contro la malaria, Matrix-M è l’adiuvante a base di saponina che migliora la risposta del sistema immunitario, rendendola più efficace e prolungata nel tempo.
Come detto e sottolineato il nuovo vaccino è stato approvato per l’uso nei bambini di età compresa tra 5 mesi ed i 3 anni di età. La fascia di popolazione a più alto rischio di morte per malaria. La somministrazione prevede una serie di tre dosi con una quarta dose a distanza di un anno. Dopo questa somministrazione il vaccino ha mantenuto un’elevata protezione contro la malattia, raggiungendo e superando l’obiettivo fissato dall’Oms, posto a un’efficacia del 75 per cento.

Quale caratteristiche per l’efficacia e la sicurezza di R21/Matrix-M? 
il vaccino mostra alti livelli di efficacia e un buon profilo di sicurezza. Gli studi sono stati condotti nel Regno Unito, in Thailandia e in diversi paesi africani, tra cui uno studio di fase III in Burkina Faso, Kenya, Mali e Tanzania che ha coinvolto 4.800 bambini. Quindi prima del via libera dell’Oms al nuovo vaccino R21/Matrix-M il Ghana, primo tra tutti, ha approvato, dopo 30 anni di ricerca sui vaccini contro la malaria, l’utilizzo del vaccino contro la malaria per i piccoli bambini, ad alta efficacia che può essere prodotto su larga scala a un costo modesto, ipotizzati 3 dollari a dose.
Questo vaccino potrà essere distribuito rapidamente ai paesi che più ne hanno bisogno. Il Serum Institute, la casa produttrice indiana, ha infatti assicurato di poter distribuire oltre 200 milioni di dosi all’anno. Si punta anche ad accordi con aziende locali per una futura produzione direttamente in Ghana e in altri paesi africani.

Perchè è utile questo vaccino in Africa?

Ricordiamo che l’approvazione di questo nuovo vaccino segna una svolta nella lotta contro la malaria. Questa malattia ha ucciso oltre seicentomila persone nel 2021, soprattutto in Africa, con numeri in aumento nel 2022. Nell’area Sub Sahariana si concentrano i numeri più elevati. Quattro paesi contano poco più della metà di tutti i decessi: Nigeria (31%), Repubblica Democratica del Congo (13%), Niger (4%) e Repubblica Unita di Tanzania (4%).

ricercatori ad Oxford
ricercatori ad Oxford

Uno studio sull’efficacia e l’immunogenicità del vaccino R21/Matrix-M contro la malaria (CLICCA)

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Alert sanitari

Alert sanitari

Frutto di una ricerca giornaliera da parte del team di specialisti del CESMET, coordinati dal Responsabile Scientifico, Dott. Paolo Meo, ed effettuata su fonti ufficiali e ufficiose riguardanti notizie sanitarie, epidemie e curiosità del mondo medico provenienti da ogni parte del globo, questa sezione è una vetrina di segnalazioni fornite in modo telegrafico ma completo.
Le segnalazioni servono a fornire elementi utili per affrontare viaggi e fornire consigli di tipo preventivo.
Quando è possibile, l’alert riporta anche valutazioni e consigli a chi si deve recare nella zona interessata dal fenomeno.

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Indonesia marzo 2023: epidemia di morbillo in molte isole – Bali – Sumatra e altre

FEBBRAIO 2023: MORBILLO diffonde in molte regioni dell’Indonesia –

Durante l’anno 2022, il numero di casi di morbillo in buona parte dell’Indonesia è cresciuto esponenzialmente. Sono stati denunciati più di 3.341 casi diffusi in 223 reggenze/città in 31 province. Ed il trend nel primo trimestre del 2023 è in crescita. Rispetto al 2021 si è verificato un aumento significativo di circa 32 volte. Il motivo è che per 2 anni consecutivi l’Indonesia non è stata in grado di raggiungere l’obiettivo per i servizi di immunizzazione di routine. Così tanti bambini non sono stati regolarmente immunizzati a causa del COVID-19.
La situazione in Indonesia negli ultimi 2 o quasi 3 anni dall’impatto della pandemia di COVID-19 ha avuto conseguenze negative per la copertura vaccinale. In questi mesi il governo sta rafforzando la sorveglianza su morbillo e rosolia.
Il Morbillo è una malattia infettiva acuta le cui complicanze possono essere generalmente gravi. Se il morbillo colpisce un bambino malnutrito, questo bambino può essere immediatamente accompagnato da complicazioni come grave diarrea, polmonite, polmonite, infiammazione del cervello, infezione del rivestimento dell’occhio che può portare alla cecità.  Il morbillo è causato dal virus del morbillo e si trasmette attraverso goccioline, schizzi di saliva quando si tossisce, si starnutisce, si parla o attraverso le secrezioni nasali. E il morbillo è una malattia molto contagiosa.
I viaggiatori prima di affrontare il viaggi nelle isole del paese verifichino la loro situazione immunitaria e nell’incertezza pensino di effettuare una dose di vaccino.

 

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