Paolo Meo - MioDottore.it

Chiara Talone

La diarrea

 

La diarrea è sicuramente il disturbo che affligge più frequentemente l’umanità. A tutti capita di avere nel corso di un anno uno o più episodici diarroici. Magari per un pasto eccessivo o perché abbiamo assunto qualcosa di avariato. Un po’ di etimologia:  la parola diarrea proviene dal  greco διάρροια, δια “attraverso” + ρέω  rheo  “flusso”, letteralmente quindi “che passa attraverso”.

 

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– Consulenze online prima dei viaggi;
– consulenze su problemi di diarree infettive: come prevenirle, come curarle, come comportarsi durante i viaggi;
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Definizione

Clinicamente si definisce come la condizione  di presentare tre-quattro o più scariche di feci liquide o scarsamente formate  al giorno, in quantità aumentata rispetto al normale, accompagnate o meno da dolori addominali e/o altri sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale, a d esempio il vomito. In realtà in sé la diarrea è un percorso obbligato, specie se di natura infettiva: l’intestino cioè cerca di liberarsi del microrganismo che vi si è localizzato e che irrita superficialmente la mucosa, e che in qualche caso vi  penetra pericolosamente, aumentando la velocità del transito del contenuto fecale nel tentativo del nostro organismo di espellere, di liberarsi  dei microbi “cattivi”. Da una parte, nonostante le buone intenzioni,  questo determina un effetto indesiderato, cioè la disidratazione, in quanto con le feci, che rapidamente escono dal tubo intestinale, si disperdono all’esterno preziosi liquidi (acqua sostanzialmente) ed elettroliti (sodio e potassio).

 

DIARREA secondo OMS

 

Cause

Nella maggior parte dei casi la causa più frequente è rappresentata dalla gastroenterite da agenti infettivi, cioè da virus, batteri, protozoi o miceti. In genere i virus sono rappresentati dai Rotavirus, specie nell’infanzia, ma anche i Norovirus,  specie quando si verificano dei focolai in situazioni comunitarie, come nelle scuole, asili, comunità per anziani, caserme, ospedali ecc.

Tra i batteri, i microrganismi maggiormente chiamati in causa sono:  Salmonella, Shigella, Campylobacter, Yersinia enterocolitica, E.coli O157, Vibrio parahemolyticus.
Fra i protozoi  la diarrea causata da Giardia è la più frequente, seguono quella da Entamoeba hystolytica ed altri, fra cui l’importante Cryptosporidium.

Le diarree però conoscono anche altre cause oltre alle infettive. Fra quelle più frequentemente chiamate in causa possiamo sommariamente elencare la sindrome da malassorbimento. Un tipico esempio è quella provocata dalla intolleranza da glutine, da lattosio, da fruttosio. L’anemia perniciosa provocata dall’incapacità ad assorbire la vitamina B12.  l deficit di secrezione pancreatica, dovuti a fibrosi cistica o a pancreatite. La malattia cronica infiammatoria dell’intestino, rappresentata da colite ulcerosa e morbo di Crohn.

Persone predisposte

In genere le diarree sono relativamente ben sopportate e dopo qualche ora o tutt’al più qualche giorno, se adeguatamente trattate, i sintomi scompaiono.  Esistono però delle categorie di pazienti che sono esposti ad un rischio aumentato di disidratazione: gli anziani; i bambini piccoli, specie al di sotto dell’anno; i gastroresecati (che hanno subito operazioni allo stomaco) ed anche i pazienti che lamentano scarsa secrezione gastrica, magari solo perché sottoposti a terapie antiacide o perché naturalmente ipocloridrici (cioè scarsi produttori di HCl, acido cloridrico, nello stomaco). In questi pazienti le attenzioni devono essere moltiplicate.

Trattamento

Cosa può fare un familiare da un punto di vista pratico per alleviare i sintomi in una persona che presenta dei sintomi diarroici.

La prima cosa è contenere le perdite di liquidi e sali, in primo luogo utilizzando delle soluzioni di reidratazione orale. A piccoli e frequenti sorsi, per non eccitare il vomito nel paziente. Una efficace soluzione orale di reidratazione (ORS) può essere preparata usando l’acqua di cottura di riso, oppure servire dello yogurt con del sale, la parte liquida di minestrine fatte con verdure e pollo con sale. Le banane, che contengono potassio, somministrate a piccoli bocconi, vanno benissimo. E così anche i succhi di frutta, va molto bene il limone. Sono tutti  rimedi utili nella funzione di reidratazione.

L’OMS-WHO consiglia ad esempio una soluzione molto semplice da preparare in casa in condizioni di emergenza, contenente: un litro d’acqua in cui si disciolgano un cucchiaino di sale (3 grammi) e due cucchiai di zucchero (18 grammi).

Nei casi che si presentano con maggiore gravità di sintomi che si prolungano nel tempo si devono somministrare degli antibiotici. Vanno benissimo quelli non assorbibili per via intestinale, come gli aminoglicosidi:  normix o bimixin. Da una a due compresse tre volte al giorno possono sterilizzare la mucosa dalle cause infettive. Un altro accorgimento utile è quello di assumere dei probiotici, a d esempio Yovis o Eptavis, e per gli intolleranti al lattosio il lactofluorene  possono rivelarsi utili: una o due buste di composto liofilizzato al giorno. I probiotici sono capaci di ridurre la durata dei sintomi, alleviando la sofferenza dei pazienti.

Si dovrebbe inoltre fare attenzione nell’uso di antiperistaltici (ad esempio la loperamide che è molto usata) affidandone la prescrizione alla competenza dei nostri medici di fiducia, perché tale farmaco potrebbe agire, aumentando il tempo di permanenza del microrganismo sulla mucosa e favorendo appunto la penetrazione di alcuni microrganismi, che ne hanno la capacità, nei tessuti.

Prevenzione e cura presso il CESMET

Presso il CESMET, che ha una specifica competenza per la diagnosi di diarree di origine infettiva, e soprattutto per quelle che si manifestano di ritorno da un viaggio in località tropicale, il paziente affetto da tale sintomatologia può trovare un aiuto e soprattutto trovare ampie  disponibilità di test e di esami specifici  idonei a identificare la causa della maggior parte delle diarree infettive. Gli specialisti del CESMET inoltre possono seguire i pazienti e consigliare e prescrivere le terapie: antibiotici, antiperistaltici, liquidi ed elettroliti idonei a reidratare i pazienti ecc.. Possono identificare e trattare appropriatamente i soggetti a rischio, specie in relazione a microrganismi contratti in corso di viaggi all’estero.  Il medici del CESMET possono inoltre compilare le diete più appropriate per le varie situazioni cliniche: età, problematiche relative a patologie preesistenti  e/o situazioni di malassorbimento intestinale. Infine In profilassi il personale esperto del CESMET può prescrivere e somministrare vaccini idonei a prevenire  malattie a contagio fecale, come ad esempio l’epatite A,  la febbre tifoide, il colera, che protegge anche dalla diarrea del viaggiatore.

 

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Come utilizzare Imodium

 

Imodium: attenti a non esagerare in caso di diarrea. Non assumere il farmaco mai da solo, ma sempre in associazione a farmaci antibatterici.

 

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Stai male? Consulenze, visite, esami specialistici presso il Cesmet. Chiama 0639030481 o scrivi a  [email protected]

 

 

L’ utilizzo di Imodium

La Loperamide (IMODIUM) è un farmaco sintomatico che blocca l’emissione delle feci liquide. Questo significa che il farmaco tende ad eliminare il sintomo della diarrea, ma non agisce sulle cause principali della malattia intestinale, come batteri o virus. La loperamide agisce bloccando le scariche liquide, ma non elimina la causa che rimane attiva nell’intestino. Il meccanismo d’azione della loperamide consiste nel legarsi a recettori nella parete intestinale, bloccando il rilascio di alcune molecole interne come acetilcolina e prostaglandine. Questo riduce il movimento intestinale e aumenta il tempo di transito intestinale, diminuendo notevolmente la fuoriuscita di liquidi e bloccando la diarrea.

Tuttavia, è importante sottolineare che la loperamide non elimina la causa della diarrea, come la presenza di batteri, che può addirittura aumentare. Pertanto, è fondamentale non utilizzare la Loperamide (Imodium) da sola per risolvere la diarrea, ma sempre accompagnata da farmaci antinfettivi che agiscano eliminando la causa microbiologica della diarrea.

Durante i viaggi, soprattutto nei bambini, la diarrea può determinare una riduzione importante di liquidi e sali minerali nell’organismo. Pertanto, oltre ai farmaci antidiarroici, è molto importante assumere liquidi (acqua, tè, succhi) e sali minerali.

Come prevenire e come trattare la diarrea in viaggio

Come ci dobbiamo comportare in caso di diarrea in corso di viaggio? Il primo consiglio è quello di “prevenire” questa situazione, talvolta anche pericolosa. Le regole preventive ci aiutano ad evitare il contatto con quei microrganismi aggressivi, che mettono a rischio i nostri viaggi. Inseriamo nella nostra piccola “farmacia da viaggio” quei farmaci che possono prima prevenire ed in caso curare gli eventuali attacchi di diarrea: Questa diarrea in alcuni casi più gravi può diventare vera e propria “dissenteria”, ossia diarrea con sangue e muco, accompagnata spesso da febbre anche elevata. Pensate che circa il 60% di tutti i viaggiatori, in tutto il mondo, soffre di problemi di intestino, e del fastidioso sintomo della diarrea. Numeri da capogiro. Questi consigli e indicazioni ufficiali del CDC di Atlanta USA
Accanto alla nostra  piccola farmacia da viaggio ( approfondisci), dove metteremo alcuni farmaci preventivi ed altri curativi specifici, prima del viaggio dobbiamo considerare la possibilità di “rafforzare le nostre difese nei confronti di queste infezioni alimentari, mani sporche, personale alberghiero o di ristoranti con poco igiene, pensando ai tre vaccini base contro la diarrea da batteri e virus aggressivi utili in tutto il mondo: vaccinazione anti epatite Avaccinazione anti febbre tifoide (salmonella),  vaccinazione anti diarrea del viaggiatore ed anti colera.

Una regola generale durante il viaggio è quella di trattare prontamente ed in modo adeguato i sintomi di diarrea, in fase iniziale ossia appena compaiono, senza aspettare che la situazione peggiori.  Reintegrare liquidi e sali minerali persi è la prima regola per ritardare o controllare il peggioramento dei sintomi. Una dieta semi liquida iniziale e poi un’alimentazione leggera ed adeguata è la condizione per riprendersi da un attacco di diarrea. Le cause della diarrea sono generalmente di origine microbiologica, cioè infettiva. Bisogna quindi curare sempre la causa, pensando poi al sintomo. Tra i farmaci da utilizzare per la cura delle enteriti o enterocoliti acute, in corso di viaggio sono la Doxiciclina 100mg, ottimo farmaco per la prevenzione ed anche la cura di forme particolarmente acute,  ; con l’eventuale aggiunta della Rifaximina 200 mg.

IMODIUM (foglietto illustrativo)
IMODIUM 2 mg, compresse effervescenti, contiene anche gli elettroliti utili al reintegro delle perdite di sali. Oltre ad un certo quantitativo di glucosio le compresse contengono: sodio 260 mg, potassio 80 mg, cloruro 234 mg
La presenza di glucosio condiziona l’utilizzo dell’IMODIUM nei soggetti diabetici.
Il farmaco viene facilmente assorbito dall’intestino, quasi completamente estratto dal fegato, dove viene metabolizzato, ed escreto nuovamente nell’intestino per via biliare.
Attenzione ad assumere IMODIUM nelle seguenti situazioni cliniche:
1) in caso di dissenteria acuta, scariche intestinali caratterizzate da presenza di sangue e muco nelle feci accompagnate spesso da febbre alta, l’utilizzo di IMODIUM è sconsigliato come terapia d’attacco, soprattutto in monoterapia.
2) in caso di colite ulcerosa acuta o colite pseudomembranosa dovuta all’uso di antibiotici ad ampio spettro e nei pazienti con enteriti o coliti batteriche causate da microrganismi invasivi quali Salmonella, Shigella o Campylobacter.
3) in caso di ipermotilità intestinale in cui serve intervenire per bloccare la peristalsi a causa del possibile rischio di conseguenze significative quali ileo, megacolon e megacolon tossico.
Qualora con l’utilizzo di IMODIUM si manifesti stipsi improvvisa e distensione addominale importante con presenza di aria da iperfermentazione è necessario interrompere immediatamente il trattamento.
E’ prudente non somministrate IMODIUM nei bambini al di sotto dei 12 anni, nelle donne in gravidanza o durante l’allattamento.

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Clima: in Europa temperature aumentate il doppio della media mondiale. Europa bollente.

Non è il titolo di un film horror o di fantascienza ma quanto rilevato da molteplici studi scientifici eseguiti in oltre 30 anni di osservazioni, in tutta Europa, e pubblicati nel nuovo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ( Press Release Number: 02112022).

Negli ultimi 30 anni le temperature nel “continente europeo” ed in particolare “nell’area mediterranea”, sono aumentate più del doppio rispetto alle altre aree della terra. L’Europa si riscalda più di qualsiasi altro continente. E questa è una evidenza scientifica.
Il nuovo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, con sede a Ginevra, ha confermato la tendenza europea ad un “veloce rialzo delle temperature” che sono aumentate di oltre il doppio rispetto alla media mondiale negli ultimi 30 anni. Questo rapporto evidenzia un rialzo delle temperature più alto di qualsiasi altro continente al mondo.
Il rapporto, pubblicato in vista dei negoziati Onu sui cambiamenti climatici COP27, in programma dal 7 Novembre 2022 a Sharm-El Sheikh, in Egitto evidenzia come la persistenza e l’aumento esponenziale del riscaldamento, le ondate di calore, gli incendi sempre più diffusi, le inondazioni improvvise e catastrofiche ed altri impatti riguardanti i cambiamenti climatici colpiranno le diverse società europee, le loro economie, e gli ecosistemi del vecchio continente come già sta accadendo ed è accaduto nel corso dell’anno 2022. La percezione che la popolazione ha della situazione è inferiore rispetto al reale impatto sulla natura e sugli ecosistemi. L’agricoltura è il settore che maggiormente ha subito e subirà gli impatti negativi.
Il rapporto OMM evidenzia come nel prossimo futuro, nonostante tutti gli sforzi compiuti, la situazione non migliorerà ma tenderà ancora a peggiorare.
Tutti i lavori scientifici che scaturiscono da osservazioni pluriennali concordano con l’affermare che “le temperature aumenteranno in tutte le aree europee a un ritmo superiore ai cambiamenti di temperatura media mondiale”, secondo il rapporto OMM. Il segretario generale dell’OMM, Petteri Taalas ha affermato che “L’Europa presenta un’immagine dal vivo di un mondo che si riscalda e ci ricorda che anche società ben preparate non sono al sicuro dagli impatti di eventi meteorologici estremi”.
DR. Paolo Meo

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India, Dengue in aumento in alcuni stati del Nord

In sensibile crescita il numero dei casi di infezione da Dengue in molte aree del Nord del paese.

Nel Rajasthan, anche a causa dell’arrivo dei monsoni, si contano ogni giorno più di 150 casi ufficiali, mentre nell’Uttar Pradesh sono molti i distretti colpiti e i casi dell’anno in corso ammontano a 18.000. Sono invece più di 40.000 quelli registrati nell’ultima stagione nel West Bengala

Non esiste ancora un vaccino che prevenga l’infezione e la raccomandazione è quella di evitare la puntura di zanzare, adottando abbigliamento coprente e repellenti efficaci.

Outbreaknewstoday.com

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Mimose in fiore a fine Ottobre

Il 2022 sarà ricordato come l’anno più caldo e secco della storia recente, caratterizzato da eventi meteorologici intensi, da siccità prolungata e violente grandinate e temporali distruttivi, fino all’estate rovente. Tra i recenti fenomeni “anomali” la fioritura precoce delle mimose che crescono sui Colli Euganei,in provincia di Padova e che hanno mostrato i primi boccioli un paio di settimane fa. Il risveglio vegetativo è stato causato dalle temperature elevate e dalla quasi assenza di escursione termica tra il giorno e la notte. Ma questo comprometterà probabilmete la fioritura della prossima primavera. Secondo la Coldiretti, le conseguenze più gravi si avranno per le coltivazioni di grano e orzo, non solo per la siccità e lo sfasamento stagionale, ma anche per il perdurare della presenza di insetti e parassiti, il cui ciclo vitale di riproduzione è favorito dalle stesse temperature anomale.
E che dire del rischio “pollini” legato alle fioriture fuori stagione? Già vengono segnalate diverse situazioni in alcune regioni italiane ,
Una serie di anomalie le cui conseguenze ci porteremo dietro per molto tempo, se non metteremo mano in maniera decisa alla salvaguardia del nostro pianeta.

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Panama: i casi di malaria del 2022 arrivano a 4000

Il Ministero della Salute di Panama (Minsa) ha riferito che, a livello nazionale, sono stati registrati un totale di 4.076 casi di malaria, denunciati nel corso del 2022, secondo l’ultimo rapporto emesso dal Dipartimento di Epidemiologia.
Di questo totale, si nota che:

– 1.513 denunciati nella regione di Guna Yala,
– 904 denunciati nella regione di Panama Est,
– 824 denunciati nella regione di Darién,
– 510 denunciati nella regione di Ngäbe Buglé,
– 160 denunciati nella regione di Panama Nord,
– 66 denunciati nella regione di Panama Metro,
– 41 denunciati nella regione di Panama Ovest,
– 20 denunciati nella regione di Bocas del Toro,
– 20 denunciati nella regione di Chiriquí,
– 7 denunciati nella regione di San Miguelito,
– 7 denunciati nella regione di Veraguas,
– 3 denunciati nella regione di Los Santos,
– 1 denunciato nella regione di Cocle.
Il Minsa ha rafforzato per diverse settimane le attività di prevenzione, controllo del territorio e promozione della salute alla popolazione per contenere o ancora meglio eliminare la malaria, soprattutto nelle regioni con il maggior numero di casi. Grande sforzo ed attenzione è stata posta nell’individuare i casi attivi di malaria.
Allo stesso tempo, è stata mantenuta la strategia per una corretta diagnosi, trattamento, indagine e risposta sul terreno (DTIR) in modo che i pazienti possano essere trattati tempestivamente.
La malaria è una malattia parassitaria, del sangue, causata dal parassita del genere Plasmodium, che viene trasmesso dalla puntura di una zanzara femmina, infetta, del genere Anopheles.

Outbreaknewstoday.com

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Repubblica Ceca: Encefalite da zecca e malattia di Lyme

Secondo le informazioni dell’Istituto Sanitario Statale (SZÚ), alla fine di agosto sono stati registrati più casi di malattie trasmesse dalle zecche quest’anno [2022] rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso [2021].
I medici hanno segnalato 441 casi di encefalite da zecca e 2035 casi di malattia di Lyme quest’anno [2022], mentre i numeri dell’anno scorso [2021] erano inferiori di circa un quarto per la malattia di Lyme e di circa il 13% per l’encefalite. E’ noto che circa un terzo delle persone si infetta ogni anno in autunno, quindi si aspetta in questi mesi un aumento dei casi denunciati delle due malattie causate dalla puntura di zecca.
Le zecche si trovano di solito nella vegetazione erbosa e frondosa fino a quando le temperature diurne o notturne non scendono stabilmente sotto i 5 gradi Celsius. A causa del riscaldamento globale, nella Repubblica Ceca si trovano anche a novembre e ad altitudini più elevate rispetto a quanto accadeva negli anni passati.
I medici hanno segnalato 589 casi di encefalite da zecche alla fine di agosto 2020, il numero più alto dal 2013. Un totale di 2429 persone sono state infettate dalla malattia di Lyme nello stesso periodo, mentre ce ne sono state di più nel 2016 e nel 2018. Mentre per altre malattie infettive il numero di casi è diminuito nel primo anno della pandemia COVID-19, la situazione è stata opposta per le malattie trasmesse dalle zecche. All’epoca, gli esperti affermarono che un numero maggiore di persone si recava nella natura in un momento in cui altre opportunità di svago, sia sportive che culturali, erano chiuse.
Al ritorno dal bosco, ma anche dai giardini o dai parchi, le persone dovrebbero quindi guardarsi sempre intorno. Nell’encefalite da zecca, il virus viene trasmesso dal morso di una zecca in poche decine di minuti. La malattia, contro la quale è possibile vaccinarsi, non può essere fermata. O controllata da medicine. I medici possono solo agire sui sintomi, come mal di testa, febbre alta, vomito e fotofobia, ma anche l’ingrossamento del volume del cervello per edema, poiché il virus attacca il cervello e il midollo spinale.
“Vediamo conseguenze a lungo termine e permanenti in molti pazienti. Mal di testa frequenti, disturbi della memoria e della concentrazione, deterioramento o perdita dell’udito, ma anche paralisi grave e spesso permanente degli arti. Diversi pazienti affetti da encefalite da zecche muoiono ogni anno”, ha dichiarato in un comunicato stampa la dottoressa del Dipartimento di Malattie Infettive della II Facoltà di Medicina dell’Università Carlo e dell’Ospedale della Facoltà di Bulovka Dita Smíšková.
La malattia di Lyme, contro la quale non sono ancora disponibili vaccini, ma è attiva una cura con antibiotici, è circa 5 volte più comune rispetto all’encefalite. Tuttavia, la Borrelia, batterio causa della malattia, viene trasmesso all’uomo solo 24 ore dopo il morso della zecca. La malattia di Lyme viene quindi trattata il più delle volte con antibiotici.

Quest’anno (2022) le compagnie di assicurazione sanitaria hanno deciso di coprire le spese del vaccino contro l’encefalite da zecca per le persone di età superiore ai 50 anni [2022]. Secondo i dati precedenti della SZÚ, le persone di età compresa tra i 60 e i 64 anni sono quelle più frequentemente infettate. Per i giovani, la compagnia di assicurazione sanitaria rimborsa parte del costo della vaccinazione dal fondo di prevenzione dopo il pagamento presso lo studio medico o il centro di vaccinazione.

Incidenza delle malattie trasmesse dalle zecche dal 2013 al 2022 (da gennaio ad agosto):
Anno / Encefalite da zecca / Malattia di Lyme
2013 / 350 / 2392
2014 / 233 / 2255
2015/ 231 / 1803
2016 / 435 / 2702
2017 / 390 / 2167
2018 / 480 / 2808
2019 / 432 / 2311
2020 / 589 / 2429
2021 / 384 / 1533
2022 /al 2 giugno 441 / 2035
(Fonte: Istituto Superiore di Sanità)
Questi i casi ufficiali denunciati. Si stima che i casi reali siano per lo meno 8/10 volte superiori.
Un rapporto del 2 giugno 2022 indicava un rischio significativo di infezioni da virus dell’encefalite da zecche e della borreliosi di Lyme quest’anno, ma senza fornire i numeri dei casi in quel momento. Il rapporto di cui sopra indica che quest’anno (2022) ci sono stati finora 441 casi di TBE e 2035 casi di malattia di Lyme. Entrambi gli agenti patogeni sono trasmessi all’uomo attraverso il morso di zecche _ixodes_ infette e sono endemici nella Repubblica Ceca. Come già osservato in precedenza, sebbene i Paesi dell’Europa centrale e orientale siano endemici per il sottotipo europeo del virus TBE e vi si verifichino casi ogni anno, i casi sono diminuiti in modo significativo in Austria e rimangono bassi in Germania, Polonia e Slovacchia, mentre sono rimasti alti negli ultimi anni nella Repubblica Ceca.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che “ogni anno vengono segnalati circa 10.000-12.000 casi clinici di encefalite da zecche, ma si ritiene che questa cifra sia significativamente inferiore al totale effettivo (circa 10 volte superiore)”.

“L’immunizzazione offre la protezione più efficace contro l’encefalite da zecche. Attualmente esistono 4 vaccini ampiamente utilizzati e di qualità garantita:
– FSME-Immun
– Encepur,
prodotti rispettivamente in Austria e Germania [e basati su ceppi europei del virus],
– TBE-Mosca
– EnceVir,
prodotti nella Federazione Russa [e basati su ceppi dell’Estremo Oriente].
I 4 vaccini sono considerati sicuri ed efficaci”. (https://www.who.int/news/item/19-02-2020-immunization-is-the-best-protection-against-tick-borne-encephalitis)
TBE e BORRELIOSI di LYME la malattia.
La TBE è un’infezione virale causata da uno dei 3 sottotipi di virus TBE appartenenti alla famiglia Flaviviridae: Centrale Europea, Siberiana ed Estremo Orientale (precedentemente nota come encefalite russa primaverile-estiva).
La borreliosi di Lyme (malattia di Lyme o LD) è la più comune malattia infettiva umana trasmessa dalle zecche nell’emisfero settentrionale, che si verifica prevalentemente nelle regioni temperate del Nord America, dell’Europa e dell’Asia.
Delle oltre 20 genospecie del complesso _Borrelia burgdorferi_ sensu lato (Bbsl), solo alcune (per esempio, _B. afzelii_, _B. garinii_ e _B. burgdorferi_ sensu stricto) sono patogeni per l’uomo: _B. burgdorferi_ sensu stricto (Bbss) è la causa predominante di LD in Nord America; Bbss è presente anche in Europa, ma è meno diffusa di _B. garinii_ o _B. afzelii_, le due principali genospecie patogene europee.
I vettori della Bbsl, che si nutrono sia di esseri umani che di specie serbatoio, sono 4 specie di zecche _Ixodes_ a corpo duro: _I. scapularis_ è il principale vettore della Bbsl per l’uomo nella metà orientale degli Stati Uniti; _I. pacificus_, nell’estremo ovest degli Stati Uniti; _I. ricinus_, in Europa; e _I. persulcatus_, in Asia.
La regione dell’Europa centrale (Austria, Repubblica Ceca, Germania meridionale, Svizzera, Slovacchia e Slovenia) è stata segnalata per avere i più alti tassi di infezione da _Borrelia_ nelle zecche di _I. ricinus_ (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1287732/); in Svizzera, dal 13,6 al 49% delle zecche erano infette. Nella regione Austria/Svizzera, il 25% delle zecche positive era infetto da _B. afzelii_, il 44% da _B. garinii_ e il 25% da Bbss. Il tasso di infezione nelle zecche adulte (18,6%) era superiore a quello delle ninfe (10,1%).
MANIFESTAZIONI CLINICHE
Le manifestazioni cliniche della LD variano anche in base alla posizione geografica. Ad esempio: l’acrodermatite cronica atrofica e la neuroborreliosi sono più comuni in Europa, mentre l’artrite sembra essere prevalente negli Stati Uniti.
La neuroborreliosi di Lyme è multiforme e provoca sintomi dovuti al coinvolgimento del sistema nervoso centrale e/o periferico;
la LD può causare meningite, neurite cranica, radicoloneurite, neuropatia periferica e/o encefalopatia.
Singole zecche ixodes a corpo duro possono essere infettate da più di una genospecie del complesso Bbsl, oltre che da molteplici altri agenti patogeni, tra cui _Anaplasma phagocytophilum_, causa dell’anaplasmosi (nota anche come anaplasmosi granulocitica umana o HGA), Babesia microti_, causa della babesiosi, Borrelia miyamotoi_, causa di una malattia simile alla febbre recidivante, e il virus dell’encefalite da zecche o TBEV, causa dell’encefalite da zecche (TBE).

FONTE: ProMED-mail ; Società Internazionale per le Malattie Infettive;  Ceske Noviny  .

 

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Zimbabwe: epidemia di morbillo. Più di 700 i morti

Zimbabwe – Epidemia di morbillo. Più di 700 morti; la campagna di vaccinazione ha raggiunto il 27% della popolazione target
10 settembre 2022

A seguito dell’epidemia di morbillo concentrata nella parte orientale dello Zimbabwe, il Ministero della Salute ha riferito di altre sei morti sospette di morbillo da Masvingo, portando il bilancio delle vittime a 704 dall’aprile di quest’anno (2022).
Al 6 settembre, lo Zimbabwe ha riportato 6.551 casi di morbillo denunciati in questo periodo, quasi la metà dei quali provenienti dal Manicaland.
Una campagna di vaccinazione lampo è iniziata il 29 agosto si è conclusa a metà settembre. L’obiettivo era di vaccinare 2,3 milioni di bambini di età compresa tra i sei mesi e i 5 anni di età. E’ stato raggiunto il 26,9% dell’obiettivo, ovvero sono stati vaccinati 623.810 bambini.
Il morbillo è un virus altamente contagioso che si diffonde attraverso l’aria per contatto diretto con le goccioline del respiro infette, o per via aerea quando una persona infetta respira, tossisce o starnutisce. Il virus del morbillo può vivere fino a due ore in uno spazio aereo dopo che una persona infetta ha lasciato un’area e l’ha contaminata.
Le persone “infette” possono diffondere il virus del morbillo fino a quattro giorni prima e quattro giorni dopo l’eruzione cutanea.
I segni e i sintomi del morbillo comprendono una eruzione cutanea maculopapulare, febbre alta, tosse, rinite, occhi rossi e lacrimosi.
Il morbillo può essere grave in tutte le fasce d’età e può portare a gravi complicazioni come polmonite (infezione dei polmoni) fino al decesso. Diversi gruppi hanno maggiori probabilità di soffrire di complicazioni da morbillo, tra cui i bambini di età inferiore ai cinque anni, gli adulti di età superiore ai 20 anni, le donne in gravidanza e le persone con un sistema immunitario compromesso, ad esempio a causa della leucemia o dell’infezione da HIV.

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VAIOLO DELLE SCIMMIE. Ultimo report OMS: tendenza dei casi in diminuzione

Il numero di nuovi casi di “vaiolo delle scimmie” nel mondo scende nell’ultima settimana del 21% (dal 15 al 21 agosto) rispetto alla settimana precedente. I casi passano da 7.477 a 5.907.
Questo è il dato fornito dalla Organizzazione Mondiale della Sanità nell’ambito dello studio dei casi settimanali in tutto il mondo.

Nei 10 Paesi più colpiti ritroviamo gli USA (14.049 casi); la Spagna (6.119); il Brasile (3.450); la Germania (3.295); il Regno Unito (3.225); la Francia (2.889); il Canada (1.168); i Paesi Bassi (1.090); il Perù (937); il Portogallo (810). OMS conferma che in questi paesi si è verificato l’89% dei casi riportati in tutto il mondo.

Secondo l’ultimo rapporto di OMS il numero TOTALE di casi ufficiali e confermati in laboratorio, in tutto il mondo, dall’inizio della pandemia, ammonta a 41.664. A questi si devono aggiungere circa 200 casi ‘probabili’. I decessi sono arrivati a 12, di cui un italiano morto a Cuba durante un viaggio turistico. Il viaggiatore era partito in ottime condizioni di salute.

Il report dell’OMS ha confermato la caratteristica paucisintomatica della malattia, ovvero i sintomi sono stati per lo più lievi, anche se, precisa la nota dell’OMS “il virus del vaiolo delle scimmie può causare malattie gravi in alcuni gruppi di popolazione come bambini piccoli, donne in gravidanza, persone immunosoppresse”. Anche se queste categorie sono colpite raramente.

I sintomi manifestati:
Febbre, il sintomo più comune presente nel 75,4% dei pazienti;
Lesioni cutanee: nel 24% localizzate nell’area genitale;
– Ingrossamento dei linfonodi nel 18% dei pazienti;
– Astenia – affaticamento nel 13%;
– Cefalea nel 13% dei papzienti;
– Dolori Muscolari;
– Mal di gola o alla bocca;
– Brividi;
– Tosse   

sintomi presenti in una bassa percentuale dei casi.

Il sesso maschile continua ad essere colpito nel 98,0% dei casi;
L’età media è di 36 anni.
Sono riportati 140 casi tra 0 e 17 anni, di cui 35 di età compresa tra 0 e 4 anni.
Questi i numeri dell’ultimo report della OMS. Sembra che la tendenza del focolaio pandemico sia in frenata, fino a prova contraria. I numeri sono quelli ufficiali, ma la presenza del virus è sicuramente molto più diffusa in tutta la popolazione mondiale.
Sono in corso campagne di vaccinazioni su quelle categorie di persone considerate a rischio. Tra queste personale sanitario a rischio di contatto; laboratoristi che manipolano sieri infetti o considerati a rischio; omosessuali ed altre categorie di persone il cui comportamento sessuale promiscuo può favorire la diffusione del virus.

VAIOLO DELLE SCIMMIE. Ultimo report OMS: tendenza dei casi in diminuzione Leggi tutto »

Monkeypox: cluster riportati a livello internazionale

Date: Thu 15 Jul 2022   Total case 11 997

Molti Paesi in tutti i continenti riportano casi di vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie (monkeypox) si presenta tipicamente in alcuni villaggi della foresta pluviale tropicale dell’Africa centrale e occidentale (in particolare RD Congo, Angola, Centrafrica, Nigeria ed altri paesi) e occasionalmente si diffonde in altri paesi dell’Africa Subsahariana e fino al mese di maggio 2022 sporadicamente in altri continenti per contatti con un portatore o malato a o pauci sintomatico. Dall’inizio di maggio 2022, sono stati identificati cluster di vaiolo delle scimmie in quasi tutti i paesi UE e in diversi Paesi a livello mondiale.
Come da statistiche evidenti una parte considerevole dei casi in questo focolaio internazionale è stata rilevata in uomini gay, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (GBMSM), anche se non esclusivamente.
Il rischio per i viaggiatori è bassissimo e altrettanto per la popolazione dei singoli paesi.

Situazione in Italia 

Il Ministero della Salute ha attivato un Sistema di sorveglianza con Regioni e Province autonome sui casi di vaiolo delle scimmie e pubblica un bollettino ogni martedì e il venerdì. Il primo caso in Italia è stato confermato il 20 maggio 2022.

Bollettino IIS (Italia) di venerdì 15 luglio 2022

DATI NAZIONALI ITALIA

Casi confermati 339
Incremento rispetto all’ultima rilevazione 47
Casi collegati a viaggi all’estero 107
Età mediana in anni (range) 37 (20-71)
Genere 337 M; 2F

Cases around the world
Date: Thu 15 Jul 2022                             Total case 11 997

Source: GH Map [edited]
https://map.monkeypox.global.health/country

Confirmed and suspected cases by country as of 15 Jul 2022:

Country / Number of cases
————————-
Spain / 2447
Germany / 1859
United Kingdom / 1856
United States / 1464
France / 908
Netherlands / 549
Portugal / 515
Canada / 478
Brazil / 310
Italy / 292
Belgium / 224
Switzerland / 188
Israel / 88
Austria / 83
Sweden / 58
Peru / 55
Ireland / 54
Denmark / 37
Norway / 35
Australia / 33
Mexico / 27
Hungary / 24
Poland / 22
Slovenia / 19
Ghana / 18
Chile / 16
Romania / 16
Greece / 13
Finland / 13
United Arab Emirates / 13
Czech Republic / 12
Argentina / 12
Malta / 9
Colombia / 7
Puerto Rico / 6
Singapore / 6
Luxembourg / 6
Iceland / 6
Benin / 3
Bulgaria / 3
Croatia / 3
South Africa / 3
New Zealand / 2
Taiwan / 2
Latvia / 2
Saudi Arabia / 1
Bosnia Herzegovina / 1
India / 1
Russia / 1
Slovakia / 1
Jamaica / 1
Ecuador / 1
Dominican Republic / 1
Panama / 1
Turkey / 1
Estonia / 1
South Korea / 1
Lebanon / 1
Serbia / 1
Georgia / 1
Venezuela / 1
Morocco / 1
Gibraltar / 1
——–
Total 11 997
Communicated by:
ProMED

Il vaiolo delle scimmie è una rara malattia infettiva causata dal virus del vaiolo delle scimmie. Altre malattie della stessa famiglia sono il virus della variola (che causa il vaiolo), il virus della vaccinia e il virus del vaiolo bovino. Il vaiolo delle scimmie può essere trasmesso quando una persona entra in stretto contatto con un animale o un essere umano infetto o con materiale contaminato. Il virus di solito non si diffonde facilmente tra le persone, ma può essere trasmesso attraverso un contatto ravvicinato da persona a persona o contatto diretto con lesioni cutanee o croste del vaiolo delle scimmie o con la tosse/starnuti di un individuo con un’eruzione cutanea da vaiolo delle scimmie e anche liquidi sessuali, o anche attraverso il contatto con oggetti utilizzati da una persona affetta da vaiolo delle scimmie, come vestiti, lenzuola o utensili (sopravvivenza qualche ora).

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Chikungunya in Brasile

Nei primi 6 mesi dell’anno in corso in quasi tutto il territorio del Brasile  si registra un aumento di più del 95% dei casi di infezione da virus Chikungunya, portato da punture di zanzare infette.
Non esiste vaccinazione nei confronti di questo virus (arbovirosi) e l’unico strumento di prevenzione valido, associato anche al controllo ambientale delle zanzare portatrici del virus, è l’utilizzo di barriere meccaniche, quali zanzariere e abbigliamento coprente.
Molto utili anche repellenti efficaci nell’evitare punture di insetti. (vedi utilizzo di olio di Neem – NOZETA per l’uomo).

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Dott. PAOLO MEO curriculum vitae

Il dr. PAOLO MEO è nato a Roma il 26 febbraio 1957

STUDI ESEGUITI

  • Diploma di Maturità Classica (60/60) conseguito presso l’istituto Massimiliano Massimo di Roma nell’anno 1975.
  • Laurea in Medicina e Chirurgia Novembre 1980 Presso “Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma” (110/110) su: “malattie da immunocomplessi”: studio degli effetti a breve e a lungo termine della Urochinasi su 37 casi di sclerodermia conclamata.
  • Specializzazione: in Clinica delle Malattie Infettive e Tropicali nel 1983 (70/70 e lode) presso l’istituto di clinica delle malattie infettive e tropicali dell’università di Roma, La Sapienza, diretto dal prof. Sebastiani. (si è specializzato mentre si trovava in Somalia nei campi profughi della guerra dell’Ogaden)

CORSI, MASTER e CONGRESSI: nel corso degli anni in Medicina dei Viaggi, Medicina Internazionale, Malattie Infettive, Malattie Tropicali e Parassitologiche;

ATTIVITA’ PROFESSIONALE

1981- 1982:  SERVIZIO CIVILE INTERNAZIONALE:  SOMALIA  medico assistente presso i Campi Profughi UN delle popolazioni dell’Ogaden, durante la guerra tra Somalia ed Etiopia. Attività svolta con associazione AUCI (Università Cattolica)

1983 – 1984 : SERVIZIO MILITARE ufficiale medico di complemento, ufficiale di presidio ROVIGO, tenente medico V Reggimento Artiglieria Missilistica.

Dal 1985 ad oggi ha esercitato la sua attività clinica come medico infettivologo, tropicalista, parassitologo clinico, medico esperto di medicina internazionale e di medicina dei viaggi; medico internista ed attività di tipo gastroenterologo; medico esperto di medicina del lavoro per i lavoratori all’estero, con esperienza  ventennale, come direttore medico nei cantieri esteri della Salini Costruttori, in particolare in Africa. Esperto in medicina preventiva e pratica vaccinale ed immunologia clinica. Direttore per oltre 30 anni del “Centro di Vaccinazioni Internazionali CESMET”. Direttore della TRAVEL CLINIC CESMET Roma, centro clinico preventivo, diagnostico e curativo di medicina internazionale, infettivologica e tropicale. Durante la Pandemia COVID-19 ha operato sia seguendo i pazienti domiciliari, sia attivando presso la clinica del viaggiatore un servizio diagnostico sia con tamponi molecolari che antigenici, sempre accompagnati da valutazione clinica della persona. E valutazione della risposta immunologica.  Ha operato come consulente infettivologo presso diverse aziende tra le quali AVIO SpA, effettuando anche campagne di vaccinazioni e seguendo i viaggiatori esteri sulle problematiche COVID. Attualmente si occupa di problemi di “POST COVID”

 Attualmente il dr. Paolo Meo svolge i seguenti incarichi:

  • svolge in qualità di libero professionista, l’attività di medico tropicalista, infettivologo, malariologo. E’ responsabile del servizio Travel Clinic Cesmet, servizi preventivi, clinici e diagnostici per viaggiatori. Segue i viaggiatori e le aziende convenzionale prima, durante e dopo i viaggi. Svolge attività preventiva coordinando il servizio “vaccinazioni internazionali CESMET. Segue le attività riguardanti la gestione della pandemia, per privati ed aziende, sia dal punto di vista clinico che diagnostico.
  • E’ responsabile  del sito web: clinicadelviaggiatore.com. Ha attivato un servizio di telemedicina e di consulenze online a distanza per viaggiatori sia prima della partenza che in corso di viaggio.

Dal giugno 1995 all’ottobre 2021 il dr. Paolo Meo ha svolto i seguenti incarichi:

  • Fondatore (1985) e Presidente del CESMET, Clinica del Viaggiatore: Società Medica specializzata in assistenza globale per viaggiatori, aziende ed Enti internazionali;
  • Direttore della Travel Clinic CESMET Point (TCCP) presente al momento a Roma, Milano e Napoli: Centri Clinici di Medicina Internazionale e dei Centri di Vaccinazione Internazionale CESMET: dirige, coordina ed opera in qualità di professionista nella attività clinica e diagnostica, preventiva e vaccinale; coordina l’attività del personale medico e paramedico sia in Italia che all’estero; La Travel Clinic CESMET realizza servizi di informazione divulgativa e scientifica, attraverso il sito web (clinicadelviaggiatore.com); servizi di medicina preventiva, con il centro di vaccinazioni internazionali; servizi sanitari attraverso il centro clinico con l’ambulatorio per i viaggiatori ed il centro di diagnostica; servizi di medicina ed igiene del lavoro nazionale, per aziende in Italia, e di medicina ed igiene del lavoro internazionale, per aziende che lavorano all’estero. I centri di vaccinazione Internazionale sono autorizzati alla somministrazione e certificazione della Febbre Gialla.
  • Presso l’ambulatorio del Centro il dott. Paolo Meo esercita anche la sua professione effettuando visite di infettivologia, medicina tropicale e parassitologia, medicina interna e malattie dell’apparato intestinale. Presso il Centro esercitano diversi specialisti. Esistono Cliniche fiduciarie per i ricoveri dei viaggiatori sia diagnostici che terapeutici.
  • Direttore del laboratorio di medicina tropicale e parassitologia del CESMET: dirige coordina ed effettua direttamente l’attività di microbiologia speciale, in particolare di parassitologia ed esperto di diagnostica di laboratorio tropicale, laboratorio di malariologia e parassitologia esotica.
  • Responsabile del Programma OIM – UE : diagnostica per la TBC negli Immigrati da ricollocare dall’Italia nei diversi paesi Europei: ha progettato un sistema di diagnostica radiologica ed immunologica tramite Centri Sanitari Mobili, che si recano direttamente nei Centri di Accoglienza. Il sistema è stato messo a disposizione della Organizzazione Internazionale delle Migrazioni per favorire il lavoro dei medici che devono fornire l’idoneità dei beneficiari al viaggio. Il programma è in corso ed il modello verrà esportato per altri programmi.
  • Già Consulente nel corso degli anni per la Medicina Internazionale, Medicina dei Viaggi per grandi aziende quali Finmeccanica ed aziende correlate (Selex ES; MBDA; Alenia); Salini Costruttori; Astaldi Estero, altre grandi aziende: fornisce consulenza clinica e preventiva al personale viaggiante, ai medici di presidio e del lavoro; esegue programmi preventivi e vaccinali; effettua missioni estere per il controllo degli ambienti del lavoro in ogni area e continente; esegue programmi di formazione per il personale e per i medici delle aziende del gruppo;
  • Consulente per la Medicina Internazionale, Medicina dei Viaggi per diverse aziende: Enel SpA, Enel Energy Power, FS, SOS International, Repubblica, Gruppo L’Espresso, RAI, Sky, Magnolia, diverse società di produzione cinematografica e giornalistica): fornisce consulenza clinica e preventiva alle aziende ed al personale viaggiante, ai medici di presidio e del lavoro, ed esegue programmi di formazione per il personale e per i medici delle aziende del gruppo
  • Già Responsabile della Medicina Internazionale e Preventiva della società CAI, Compagnia Aerea Italiana: fornisce assistenza preventiva, vaccinale e clinica agli equipaggi della azienda, è responsabile del settore informazioni sanitarie del gruppo, lavora nel Dipartimento Sicurezza e Medicina del Lavoro del gruppo;
  • Già Responsabile del servizio Travel Health, Assistenza Sanitaria e Tutela della Salute dei turisti a Roma per il ROMA PASS, Roma Capitale: coordina e supervisiona i servizi informativi, di comunicazione (CALL CENTER), di assistenza sanitaria e clinica per i turisti presenti a Roma e nelle città dove il servizio è attivato;
  • Responsabile scientifico del sito WEB clinicadelvaggiatore.com, che ha come obiettivo l’informazione completa ed approfondita delle varie categorie di viaggiatori che viaggiano in tutto il mondo.
  • Responsabile del Servizio di Medicina ed igiene del lavoro, dei servizi di HACCP, di Igiene degli ambienti per CONFESERCENTI ROMA; coresponsabile del servizio “Sicurezza, Igiene e medicina del lavoro” di Confesercenti per le properi Federazini e per le aziende della Confederazionae.
  • Presidente della FONDAZIONE ONLUS CESMET per la Sanità Tropicale, presiede e coordina l’ENTE, da lui fondato, per realizzare progetti sanitari in aree Tropicali ed in particolare in Africa;

Attualmente è impegnato in un progetto di gestione e direzione di un ospedale in Tanzania, nella regione vicino a Mwanza, in collaborazione con l’ordine delle suore di Santa Elisabetta

 

ATTIVITA’ PROFESSIONALE 1981 – 2017

Il dott. Paolo Meo ha iniziato l’esperienza di medico tropicalista in Somalia, Coryolei, guerra dell’Ogaden, negli anni 1981/1982, programma della Cooperazione Italiana con la ONG AUCI. (assistenza sanitaria clinica, diagnostica e curativa, assistenza sanitaria globale, coordinando le campagne di vaccinazioni per i bambini, i centri materno infantili la formazione del personale sanitario e di sensibilizzazione della popolazione ai problemi sanitari.

Negli anni 1983/1984, Ufficiale Medico presso il comando Artiglieria Missilistica di Rovigo, ed in seguito presso il Comando Generale della Guardia di Finanza a Roma.

Dal 1984 ha iniziato a frequentare l’ospedale di malattie infettive Spallanzani di Roma mentre si specializzava in “Clinica delle Malattie Infettive e Tropicali” in Roma – Università La Sapienza.

Nel Settembre del 1985 il dott. Paolo Meo ha fondato e diretto il CESMET, Centro Studi di Medicina Tropicale centro clinico di medicina per i viaggiatori, Nell’ambito di questo centro ha realizzato le seguenti attività:

Negli anni 1985/1990 ha realizzato i servizi sanitari, clinici e diagnostici, per i turisti e i lavoratori all’estero. Servizi assolutamente innovativi in quegli anni. Consulente di FIAVET NAZIONALE, della Federturismo (Confindustria) e di Confesercenti, sezione turismo. (enti per il turismo)

Negli stessi anni realizzava progetti e formazione e partecipazione a gare lavorando per la Cooperazione italiana allo sviluppo, per il FAI, per alcuni ordini religiosi, per alcune imprese.

 

Tra i progetti in Africa: progettazione, realizzazione e gestione di strutture sanitarie; con A.Lo.Sa (Astadli Lodigiani, Salvi), Progetto emergenza colera in Guinea Bissau, Progetto unità mobili per l’emergenza FAI in paesi africani; Progetto Mauritania per la riabilitazione e la gestione dell’ospedale di Nema.

Ha programmato e realizzato presso il CESMET alcuni incontri e tavole rotonde tra le quali: Utilizzo delle acque in zona tropicale e programmi di controllo (con A.Lo.Sa., Università Roma, Rai 3, Università Padova),La meningite nei viaggiatori (con Università Cattolica, Alitalia, sindacati piloti), Gli operatori del turismo ed i problemi sanitari (con Centro studi Fiavet, alcuni operatori ed agenti di viaggio, stampa); Le giornate della medicina tropicale del CESMET(incontri periodici mensili) Problemi di medicina del lavoro all’estero (congresso realizzato con istituzioni ed imprese sotto il patrocinio dell’ISPESL); La travel medicine e gli operatori del turismo (congresso realizzato con la partecipazione di istituzioni ed operatori del turismo)

Negli stessi anni realizzava e coordinava anche alcuni corsi per operatori sanitari realizzati da docenti dell’Università di Roma “La Sapienza”, dell’università di Padova, dell’Università di Firenze, dell’OMS. Tra questi:

  • Epidemiologia e statistica per paesi tropicali, diretto dal Prof. M. Terranova
  • Management sanitario per i paesi tropicali, diretto dal Prof. A. Muzzi
  • Parassitologia clinica con aspetti tropicali, diretto dal prof. C. Bianchini
  • Primary health care, un modello da adottare, diretto dal prof. E. Tresalti
  • Corso sanitario per missionari, diretto dal Prof. Brenci
  • Corso di preparazione speciale in medicina tropicale, diretto dal prof. Sebastiani

Negli anni 1990/2007 per il CESMET clinica del viaggiatore, ha diretto i servizi sanitari per la EMI S. Marta, mutua dei religiosi; per FAO ed altri enti internazionali e nazionali, affinando e specializzandosi nel settore della prevenzione, clinica e diagnostica tropicale.

Dal 1997 per il CESMET ha ottenuto “l’autorizzazione da OMS e dal Ministero della Sanità” ad “effettuare e certificare la vaccinazione per la Febbre Gialla” sul territorio nazionale ed ha diretto il “Centro per le Vaccinazioni internazionali”, il primo ambulatorio privato riconosciuto ufficialmente.

Ha ideato, realizzato e diretto una Centrale Telefonica Operativa, CALL CENTER, per assistere, come specialista tropicalista, i viaggiatori prima e durante i viaggi, una “rete di medici esperti in travel medicine” e di ambulatori a disposizione dei viaggiatori; un “servizio di ricerca epidemiologica ed aggiornamento” sulla situazione sanitaria mondiale, una “rivista di travel medicine, L’AQUILONE”, prima trimestrale, quindi mensile stampata in 10.000 copie ed inviata in tutta Italia ad una utenza istituzionale.

Dal 1995  ha realizzato e diretto il sito web ( www.clinicadelviaggiatore.com ) e dal 2015 la APP CESMET, uno strumento informatico di informazione, comunicazione, collegamento tra viaggiatori e medici ed e-commerce;

Dal settembre 2017 al marzo 2018  ha vinto la gara e diretto il programma dell’OIM/UE: “Complementary Measures of the relocation programme from Italy to Member States of relocation”. programma finanziato dalla Commissione Europea DGHOME.

 

MEDICINA ED IGIENE INTERNAZIONALE DEL LAVORO

Dal 1987, opera nella Medicina e Igiene del Lavoro per lavoratori all’estero realizzando, tra i primi in Italia,  “servizi sanitari specialistici tropicali e di igiene ambientale” per le imprese che lavorano all’estero, ed in modo particolare in zona tropicale.

Dal 1987 al 2006: “Direttore Medico della Salini Costruttori SpA, gestendo la sanità aziendale nei cantieri esteri, in particolare: nei cantieri in Etiopia (Tana beles); in Algeria; svolgendo mansioni preventive, curative, organizzative e di controllo nei campi del personale espatriato e direttamente nei cantieri di lavoro. In Sierra Leone, Marocco, Zimbabwe, Sudan, Etiopia, Giordania, Cina, Guinea, Nigeria, Gabon, Sud Africa.

Ha realizzato e realizza tuttora i controlli sanitari al personale partente e viaggiante con il rilascio delle “certificati di idoneità al viaggio ed al lavoro in cantieri all’estero ed in particolare in zona tropicale”.

Dal 2008 è stato consulente per FINMECCANICA per la medicina internazionale, in particolare per SELEX ES, MBDA ed Alenia Aeronautica. Ha seguito cantieri e siti in diverse parti del mondo, tra cui Repubblica Democratica del Congo – missione Selex presso  ONU a GOMA ed i Yemen nelle aree di Aden.

Dal 2012 è stato consulente del gruppo Repubblica l’Espresso. Ha seguito l’azienda di produzione televisiva Magnolia, per la medicina internazionale, e diversi reality di successo quali “L’Isola dei Famosi” e “Pechin Express”.

Dal 2015 è consulente del gruppo Enel SpA e di Enel Energy Power. Nel corso degli anni ha seguito il personale viaggiante di FS, Eni, SKY, RAI. LA7 ed altre aziende di produzione televisiva.

 

LAVORI – PUBBLICAZIONI – RELAZIONI – POSTER

Negli anni 1981/1982 presso i campi profughi di Corioley, in Somalia, ha effettuato alcuni lavori:

  • Valutazione dell’efficacia dell’utilizzo di clorochina vs clorochina e proguanile durante le campagne di prevenzione della malaria effettuate su donne in gravidanza nei centri materno-infantili di Corioley in Somalia.
  • Valutazione dei risultati ottenuti attraverso campagne di vaccinazione antimorbillosa sulla diminuzione della incidenza della malattia sulla popolazione infantile dei campi di Corioley. (AUCI –Cooperazione Internazionale – MAE maggio 1982)

Negli anni 1984/85 presso l’Ospedale spallanzani

  • Epatite delta in corso di epatite virale tipo B iperacuta 15 casi accertati (Spallanzani, Visco, Narciso, Meo et al) Cong. Naz. Gastraentorologia 1984, ottobre.

Negli anni 1985/1990 presso il CESMETcentro studi medicina dei viaggi e tropicale:

  • Prevalenza di parassitosi intestinali rilevata presso il laboratorio del CESMETin un campione di turisti di ritorno da viaggi in paesi tropicali di diversi continenti (SIMT Venezia maggio 1988)
  • Studio della efficacia della terapia antimalarica clorochina vs meflochina effettuata nel cantiere di tana Bele su un campione di 387 casi (Salini MAE – Cooperazione internazionale)

Negli anni 1990 / 2000

  • Indagine coprologica e sierologia su di un campione di lavoratori europei e di lavoratori locali per la ricerca di salmonella typhi nelle feci in cantieri in Africa (Etiopia – Guinea) e relativo andamento anticorpale anti – VI prima e dopo vaccinazione antitifica con antigene VI.  (VIII Congr. Internazionale Malattie Infettive –  Boston 1998)
  • Studio sulla risposta degli agenti di viaggio italiani ad una azione formativa riguardante l’effettuazione di vaccinazioni in occasione di viaggio in paesi considerati a rischio mediante test di valutazione (VII Congresso Internazionale di travel medicine – Montreal Giugno 1999
  • Servizi di prevenzione e informazione per viaggiatori ed organizzatori di viaggi. Un modello in Italia: il centro studi di medicina tropicale (VII Congresso Internazionale Travel medicine – Montreal giugno 1999).
  • Studio di prevalenza ed incidenza di parassitosi intestinali in una popolazione indigena ed europea presente in un cantiere in Guinea Conakry (VII Congresso Internazionale Travel medicine – Montreal giugno 1999
  • Un sistema complesso di informazione sanitaria per viaggiatori realizzato dal CESMET (Congresso Europeo di Travel Medicine – Brescia settembre 1999)
  • Studio di prevalenza di portatori di salmonella typhi VI positiva in popolazione indigena ed europea residenti in alcuni paesi africani (Congresso Europeo di Travel Medicine – Brescia settembre 1999)
  • Studio sulla prevalenza di portatori di parassitosi intestinali in una popolazione presente nel villaggio di Cidda – Gimma Etiopia vs la prevalenza di coproparassitosi presenti in una popolazione di colf presenti a Roma, provenienti dall’Etiopia (Congresso Siti Aprile 1999)
  • Studio di uno screening parassitologico eseguito su una comunità lavorativa mista in un cantiere italiano realizzato in Sierra Leone (Congresso Siti Aprile 1999)
  • Studio della prevalenza di parassitosi intestinali in popolazioni di immigrati di un centro di accoglienza provenienti da diversi paesi ad alta endemia messe a confronto (Consensus Conference Palermo Giugno 2000)
  • Screening sulle parassitosi intestinali in popolazioni di immigrati etiopi a Roma. Confronti con uno studio effettuato in Etiopia nella città di Addis Abeba e di Jimma (Consensus Conference Palermo Giugno 2000)

CORSI – TAVOLE ROTONDE – CONGRESSI

Negli anni 1981/1982 presso i campi profughi di corioley

  • responsabile della formazione dei team sanitari locali in materia di medicina preventiva controllo del territorio, gestione e controllo delle risorse idriche nei campi profughi di Corioley (programma sanitario – Cooperazione Internazionale – MAE – AUCI, COOPI, 1982)
  • responsabile dei programmi di sensibilizzazione della popolazione ai problemi di prevenzione (programma sanitario – Cooperazione Internazionale – MAE – AUCI, COOPI, 1982)

Negli anni 1984/1985

  • responsabile e docente del 1° e del 2° corso per “operatori sanitari in paesi tropicali”, presso Università Salesiana, VIDES, Cooperazione internazionale-MAE 1984-1985.

Negli anni 1985/1990 presso il CESMET. Centro di medicina viaggi e tropicale ha coordinato, organizzato e tenuto relazioni nelle tavole rotonde:

  1. Utilizzo delle acque in zone tropicali e programmi di controllo (con A.Lo.Sa., Università di Roma, RAI 3, Università di Padova)
  2. La meningite nei viaggiatori (con Università cattolica, Alitalia, sindacati piloti)
  3. Gli operatori del turismo ed i problemi sanitari (con Centro studi FIAVET, alcuni operatori ed agenti di viaggio, stampa)

Negli anni 1990-2000 continuava l’organizzazione degli incontri mediante la realizzazione di tavole rotonde e congressi nei quali partecipava anche in qualità di relatore:

  1. Le giornate della medicina tropicale del CESMET (incontri periodici mensili su argomenti tropicali negli anni 1987, 1991, 1992) per un totale di 16 incontri
  2. Problemi di medicina del lavoro all’estero (congresso realizzato con istituzioni ed imprese sotto il patrocinio dell’Ispel – Milano maggio 1997)
  3. La travel medicine e gli operatori del turismo (congresso realizzato con la partecipazione di istituzioni e operatori di turismo- Roma 1997)

Negli anni 1999, 2000, 2001 e 2002, 2005,2007,2011 ha tenuto

  • lezioni di materie di sanità tropicale e di organizzazione sanitaria al tropico, presso il “corso di perfezionamento in medicina per paesi in via di sviluppo” Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma (I / 1999; II / 2000; III / 2001; IV /2002).

Aggiornamento  OTTOBRE 2023

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