Paolo Meo - MioDottore.it

Cina

Viaggio in Cina: Rabbia e Prevenzione pre e post evento

VIAGGIARE IN CINA
Una analisi  approfondita del “Rischio Rabbia” e Indicazioni per viaggiare in Cina in sicurezza.

La Rabbia in Cina, una analisi epidemiologica

Contesto Storico e Situazione Attuale: Il successo del controllo della Rabbia nel paese diventa un paradosso
La Repubblica Popolare Cinese ha una lunga storia nella lotta contro la rabbia, una malattia degli animali, di origine virale, con un tasso di letalità prossimo al 100% una volta che si manifestano i sintomi clinici.
dagli anni ’50 la Cina ha affrontato tre ondate epidemiche principali:
(1) nel 1956 furono registrati 1.942 casi;
(2) nel 1981 i casi furono 7.037;
(3) nel 2007 3.300 furono i casi documentati.
Questi dati evidenziano la natura endemica e persistente della malattia nel territorio cinese, rendendola una delle principali aree a rischio a livello globale secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Tuttavia, dal picco del 2007, la Cina ha messo in essere strategie di controllo della malattia, negli animali e nell’uomo, che hanno portato a risultati straordinari a livello nazionale.
Un’analisi dei dati epidemiologici più recenti, relativi al periodo dal 2015 al 2023, rivela un successo nella lotta alla malattia.
Il numero di casi umani annuali è crollato in modo costante, passando da
801 casi registrati nel 2015
ai soli 120 del 2023,
il numero dei casi più basso dal 1951.
Con la riduzione dell’incidenza anche le aree geografiche interessate dal fenomeno si sono fortemente ridotte.
Il numero di contee che hanno denunciato casi di rabbia umana è diminuito da
– 997 nel 2007
– a 101 nel 2023,
Nonostante questa diminuzione significativa in tutte le provincie della Cina sarebbe sbagiato valutare il rischio rabbia come basso in ogni contea.
Il reale miglioramento generale della presenza del virus può indurre un falso senso di sicurezza nel viaggiatore, nascondendo la persistenza di focolai ad alta endemia in alcune regioni del paese.
Mentre 14 divisioni amministrative a livello provinciale (PLADs), tra cui metropoli come Pechino e Shanghai, hanno raggiunto l’obiettivo di “zero casi” per tre o più anni consecutivi nel periodo 2005-2023,
In particolare nel sud e nel centro del paese, continuano a registrare un’alta incidenza della malattia.
Province come Guangxi, Hunan e Henan rimangono aree ad alta endemia persistente.
Inoltre, alcune province hanno assistito a una recrudescenza dei casi dopo aver raggiunto temporaneamente l’obiettivo di zero casi, a dimostrazione della difficoltà di eradicare completamente il virus.
Questa differenza geografica è il risultato di uno sviluppo economico, sociale e sanitario disomogeneo all’interno del vasto territorio cinese.
Le differenze nell’implementazione dei programmi di vaccinazione canina, nella gestione delle popolazioni di animali randagi, nell’accesso all’assistenza sanitaria e nella consapevolezza pubblica contribuiscono a creare questo mosaico di rischio variabile.

Per il viaggiatore internazionale, questa situazione impone un approccio alla valutazione del rischio che non può basarsi sulle medie nazionali, ma deve necessariamente valutare ogni tappa dell’itinerario.

Distribuzione Geografica del Rischio: Mappatura delle Zone Endemiche
L’epidemiologia della rabbia in Cina è caratterizzata da una netta prevalenza nelle aree rurali.
I dati raccolti tra il 2005 e il 2020 indicano che il 96.7% di tutti i casi umani si è verificato in contesti rurali, a fronte di un modesto 3.3% nelle aree urbane.
i contadini costituiscono la categoria più colpita, rappresentando il 73% dei casi totali.
Il rischio di esposizione è massimo in ambienti dove la convivenza tra uomo e animali, in particolare cani non vaccinati o randagi, è più stretta e meno controllata.

L’epicentro dell’endemia rabica si concentra nelle province meridionali e centrali del paese. L’analisi dei dati a lungo termine (2005-2020) mostra che quattro province
Guizhou,
Hunan,
Guangdong
e Guangxi
hanno contribuito da sole al 50% di tutti i casi umani registrati in Cina.
La provincia di Guangxi, in particolare, ha registrato il numero più elevato di casi in questo periodo, con 3.573 decessi, pari al 14.7% del totale nazionale.

 Classificazione del Rischio Rabbia per Province Cinesi (Dati 2015-2021)
Categoria di Rischio Province Note sull’Itinerario del Viaggiatore
Alta Endemia Guangxi, Hunan, Henan, Guizhou La tappa a Guilin (Risaie di Longji) si trova in una provincia ad alta endemia. Il rischio qui è massimo.
Media Endemia Hubei, Yunnan, Jiangsu, Anhui, Guangdong, Sichuan, Chongqing, Hebei, Shaanxi, Shandong, Shanxi, Zhejiang, Jiangxi La tappa a Xi’an si trova nella provincia dello Shaanxi, classificata a media endemia.
Bassa Endemia Gansu, Pechino, Inner Mongolia, Hainan, Ningxia La tappa a Pechino si trova in un’area a bassa endemia, con tendenza a zero casi.
Bassissima Endemia / Zero Casi Recenti Xinjiang, Qinghai, Tibet (Xizang), Liaoning, Jilin, Heilongjiang, Shanghai, Fujian, Tianjin Le tappe in Tibet (Lhasa) e a Shanghai si trovano in aree a rischio molto basso o con zero casi recenti.

Serbatoi Animali e Dinamiche di Trasmissione
La trasmissione della rabbia in Cina, così come in tutto il mondo, è strettamente legata ai suoi serbatoi animali.
Il cane (Canis lupus familiaris) è universalmente riconosciuto come il principale serbatoio e vettore del virus della rabbia per l’uomo.
Anche in Cina i cani sono responsabili di oltre il 95-99% di tutti i casi di trasmissione all’uomo.

Il problema è particolarmente acuto nelle aree rurali cinesi,
dove la popolazione canina è numerosa e i tassi di vaccinazione antirabbica sono storicamente e persistentemente bassi.
Sebbene il cane rappresenti la minaccia predominante, è fondamentale essere consapevoli che qualsiasi mammifero può contrarre e trasmettere la rabbia. Altri animali domestici,
come i gatti, stanno emergendo come una fonte di preoccupazione. In alcuni paesi sviluppati, come gli Stati Uniti, i gatti hanno superato i cani come principale fonte di rabbia trasmessa all’uomo da animali domestici. Anche in Cina, il contatto con i gatti non deve essere sottovalutato.
– i pipistrelli rappresentano un serbatoio naturale per un’intera famiglia di virus, i Lyssavirus, che include:
– sia il virus della rabbia classico (RABV)
– sia altri virus strettamente correlati in grado di causare una malattia clinicamente indistinguibile dalla rabbia.
Sebbene la trasmissione dai pipistrelli all’uomo sia meno comune in Asia rispetto alle Americhe, il rischio esiste, soprattutto per chi esplora grotte o ha contatti diretti con questi animali.
Altri mammiferi selvatici, come
procioni,
volpi
e scimmie,
possono anch’essi fungere da serbatoi e vettori del virus.

La presenza di scimmie in molti siti turistici in Asia richiede una particolare cautela da parte dei visitatori.
La modalità di trasmissione del virus è quasi esclusivamente attraverso il contatto diretto con la saliva di un animale infetto.
La via più comune è il morso, che inocula il virus in profondità nei tessuti.
Tuttavia, anche i graffi (se le unghie dell’animale sono contaminate di saliva)
o le leccate su cute lesa (ferite aperte, abrasioni) o su mucose (occhi, naso, bocca) possono trasmettere efficacemente l’infezione.
È importante sottolineare che un animale può essere contagioso anche prima di mostrare i segni clinici evidenti della malattia, rendendo impossibile per un laico valutare la sicurezza di un contatto.

Prevenzione della Rabbia per il Viaggiatore Internazionale
Principi di Prevenzione: indicazioni di comportamento
La prevenzione della rabbia si basa su un approccio globale, dove le strategie comportamentali rappresentano la prima e più importante linea di difesa.
(1) La regola fondamentale per qualsiasi viaggiatore in un paese endemico come la Cina è quella di evitare rigorosamente qualsiasi contatto fisico con i mammiferi.
È bene evitare di toccare, accarezzare, nutrire o giocare con qualsiasi animale.
I cani, essendo il principale vettore, richiedono la massima attenzione. È un errore comune presumere che un cane di proprietà sia sicuro; in molte aree endemiche, la vaccinazione degli animali domestici non è una pratica comune, e questi animali possono essere esposti al virus attraverso contatti con altri animali infetti.
Inoltre, come già menzionato, un animale può essere infetto e contagioso per giorni prima di manifestare sintomi evidenti, rendendo inaffidabile qualsiasi valutazione basata sul suo comportamento apparente.
Le scimmie, spesso presenti e abituate all’uomo in templi e parchi turistici, possono essere aggressive e sono noti vettori di rabbia.
I gatti, sia randagi che domestici, rappresentano un rischio non trascurabile.
I viaggiatori come gli speleologi o ricercatori, devono essere consapevoli del rischio associato ai pipistrelli ed evitare l’esplorazione di grotte senza un’adeguata preparazione e profilassi vaccinale.

La vigilanza deve essere estesa a tutti i mammiferi, poiché la suscettibilità al virus è una caratteristica condivisa da questa classe di animali.

Profilassi Pre-Esposizione (PrEP)
La somministrazione di un ciclo di vaccino antirabbico prima di un potenziale contatto con il virus è la migliore prevenzione che si può effettuare. Questa misura preventiva è fortemente raccomandata per determinate categorie di viaggiatori, inclusi coloro che soggiornano per lunghi periodi in aree endemiche e a chi svolge attività a rischio (es. trekking in zone remote, cicloturismo) ed anche per chi viaggia con bambini piccoli.

I nuovi schemi vaccinali efficaci prevedono la somministrazione di:
due dosi per via intramuscolare, tipicamente ai giorni 0 e 7. CLICCA QUI
Schemi più tradizionali, che prevedono tre dosi (giorni 0, 7 e 21 o 28), sono ancora validi e utilizzati.

È importate sapere che la  PrEP non conferisce un’immunità assoluta ma consente di semplificare il protocollo in caso di una successiva esposizione.
Un individuo che ha completato un ciclo di PrEP, in caso di morso o graffio, necessita di un trattamento post-esposizione (PEP) molto più semplice e sicuro:
– NO somministrazione di immunoglobuline antirabbiche (RIG);
– il ciclo di vaccinazione ridotto a sole due dosi di richiamo, somministrate ai giorni 0 e 3.

Questo è un punto di fondamentale importanza per chi viaggia in Cina.
Il protocollo standard di PEP per una persona non vaccinata richiede l’immediata disponibilità di due componenti critici:
– il vaccino
– le immunoglobuline antirabbiche (RIG).

Le IMMUNOGLOBULINE SPECIFICHE sono un preparato di anticorpi che fornisce una protezione passiva immediata mentre il corpo sviluppa la propria risposta immunitaria al vaccino.
La  somministrazione deve essere infiltrata il più possibile attorno alla ferita e serve a neutralizzare il virus a livello locale prima che possa raggiungere il sistema nervoso centrale.
Tuttavia, la disponibilità di questi presidi medici in Cina presenta delle criticità.
I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti classificano la disponibilità di vaccini di alta qualità e, soprattutto, di RIG in Cina come “Not Readily Available” (Non Prontamente Disponibile).
Spesso vaccini e immunoglobuline sono non disponibili in molti paesi di viaggio, specialmente al di fuori dei grandi centri urbani.

In questo contesto, la PrEP assume un ruolo che va oltre la semplice profilassi individuale. Senza la necessità delle RIG, la PrEP consente di affrontare la questione della prevenzione della rabbia come un evento non di emergenza, ma una normale routine preventive.   (due iniezioni di vaccino).
Per un itinerario che include tappe in aree rurali di province ad alta endemia come il Guangxi, la PrEP cessa di essere una semplice “raccomandazione” per diventare una misura “strategicamente essenziale” per garantire la sicurezza del viaggiatore.

Gestione dell’Emergenza: Protocollo di Profilassi Post-Esposizione (PEP)
Qualsiasi esposizione potenziale al virus della rabbia — definita come un morso, un graffio o il contatto della saliva di un mammifero con cute non integra o mucose — deve essere trattata come un’emergenza medica che richiede un intervento immediato e metodico.

Il protocollo di Profilassi Post-Esposizione (PEP) si articola in tre fasi sequenziali e critiche.
Fase 1: Cura immediata della Ferita.
Questo è il passaggio più importante e può ridurre significativamente il rischio di infezione. Deve essere eseguito il prima possibile dopo l’esposizione.
La procedura consiste
(1) nel lavare la ferita in modo energico e abbondante con acqua e sapone per un periodo non inferiore a 15 minuti. Questo lavaggio meccanico aiuta a rimuovere il virus dal sito di inoculazione.
(2) Dopo il lavaggio, è fondamentale applicare un agente virucida sulla ferita. Soluzioni a base di iodio (come il povidone-iodio) o altri disinfettanti con comprovata attività virucida sono raccomandati.

Fase 2: Ricerca Immediata di Assistenza Medica Qualificata.
Dopo la cura locale della ferita, è importante cercare  assistenza medica.
Il viaggiatore deve recarsi al pronto soccorso di un ospedale o a una clinica specializzata. Nelle grandi città cinesi come Shanghai, esistono centri dedicati noti come “cliniche per morsi di cane” (“dog bite clinics”), che sono attrezzati per gestire questo tipo di emergenze.
È consigliabile avere a portata di mano i contatti di strutture sanitarie internazionali o di riferimento prima della partenza.

Fase 3: Terapia Immunoprofilattica Specifica (sotto stretta supervisione medica).
Il trattamento medico varia radicalmente a seconda dello stato vaccinale pre-esposizione del paziente.
Per Soggetti NON Vaccinati (senza PrEP): Il protocollo è complesso e richiede la somministrazione combinata di immunizzazione passiva e attiva.
o Immunoglobuline Antirabbiche (RIG): Deve essere somministrata una dose di RIG (tipicamente 20 UI/kg di peso corporeo) il prima possibile dopo l’esposizione. La maggior parte della dose deve essere infiltrata meticolosamente all’interno e intorno alla ferita per neutralizzare il virus localmente. L’eventuale volume residuo viene somministrato per via intramuscolare in un sito distante da quello dell’iniezione del vaccino.

o Ciclo Vaccinale Completo: Contemporaneamente, si inizia un ciclo di vaccinazione antirabbica. I protocolli più comuni prevedono 4 o 5 dosi somministrate per via intramuscolare nel muscolo deltoide (o nella coscia per i bambini) a intervalli specifici (es. giorni 0, 3, 7, 14 e talvolta 28).

• Per Soggetti GIÀ Vaccinati (con PrEP documentata): Il protocollo è notevolmente semplificato e più sicuro.
o Nessuna Somministrazione di RIG: Le immunoglobuline non sono necessarie, poiché la memoria immunologica indotta dalla PrEP garantisce una rapida risposta anticorpale dopo il richiamo.
o Ciclo Vaccinale di Richiamo: Sono sufficienti due dosi di richiamo del vaccino antirabbico, somministrate per via intramuscolare nei giorni 0 e 3 dopo l’esposizione.
Questo protocollo differenziato sottolinea ancora una volta l’immenso vantaggio della PrEP nel ridurre la complessità, il rischio e l’incertezza associati alla gestione di un’esposizione in un contesto in cui la disponibilità di RIG non è garantita.

Analisi dei Rischi Sanitari Specifici per l’Itinerario di Viaggio
Pechino e Shanghai (con Zhujiajiao): Centri Urbani a Basso Rischio
Rabbia: Il rischio di contrarre la rabbia per un turista che visita le metropoli di Pechino e Shanghai, inclusa un’escursione alla città d’acqua di Zhujiajiao, è da considerarsi trascurabile. Entrambe le municipalità rientrano nel gruppo delle 14 divisioni amministrative cinesi che hanno raggiunto e mantenuto lo status di “zero casi” di rabbia umana per tre o più anni consecutivi nel periodo di sorveglianza dal 2005 al 2023.
A Pechino, l’implementazione di un programma sistematico di vaccinazione canina ha portato la copertura anticorpale nella popolazione canina a circa l’80%, un livello vicino alla soglia di immunità di gregge. Di conseguenza, dal 2022 non sono stati segnalati casi di rabbia nei cani e dal 2021 non si sono registrati casi umani. Anche a Shanghai, sebbene le cliniche specializzate registrino un alto numero di visite per morsi di animali (oltre 240.000 all’anno, a testimonianza di una notevole densità di popolazione animale e di una buona sorveglianza), i casi effettivi di rabbia umana sono estremamente rari, con un totale di 43 casi registrati nell’arco di 15 anni (2006-2021). Per un viaggiatore che adotta le normali precauzioni comportamentali (evitare il contatto con animali), il rischio in queste aree urbane e turistiche ben controllate è quasi nullo.

 Qualità dell’Assistenza Sanitaria: Pechino e Shanghai offrono strutture sanitarie di standard internazionale, con personale medico competente (spesso con conoscenza dell’inglese) e attrezzature moderne. Tuttavia, questi servizi sono privati e possono essere estremamente costosi. È indispensabile stipulare un’adeguata assicurazione sanitaria di viaggio che copra le spese mediche e l’eventuale evacuazione sanitaria.

 Xi’an (Provincia dello Shaanxi): Rischio Rabbia Moderato e in diminuzione
Rabbia: La provincia dello Shaanxi, dove si trova Xi’an, è classificata come una regione a media endemia per la rabbia. Tuttavia, i dati più recenti indicano un trend epidemiologico in netto miglioramento, con un calo significativo dei casi, inserendo la provincia nel gruppo di quelle in fase di “declino”. Il rischio per un turista a Xi’an è quindi significativamente più basso rispetto alle province ad alta endemia come il Guangxi, ma rimane superiore a quello quasi nullo di Pechino e Shanghai. È necessario mantenere un livello di vigilanza elevato, specialmente durante le visite in aree peri-urbane o rurali al di fuori del centro città, dove il contatto con animali randagi o non controllati è più probabile.

Tibet (Lhasa): Rischio Rabbia Molto Basso
Rabbia: La Regione Autonoma del Tibet (Xizang) è stata storicamente una delle aree a più basso rischio di rabbia in tutta la Cina, riportando zero casi per lunghi periodi, in parte grazie al suo isolamento geografico. Sebbene dal 2015 siano stati segnalati casi sporadici, spesso legati all’importazione di ceppi virali attraverso il confine con il Nepal, il rischio complessivo per un turista che visita Lhasa (situata a un’altitudine di 3.656 metri) rimane estremamente basso.

 Guilin (Risaie di Longji, Provincia del Guangxi): Area Rurale ad Alta Endemia e Rischi Multipli
La tappa alle risaie a terrazza di Longji, vicino a Guilin, introduce il viaggiatore in un ecosistema rurale, agricolo e subtropicale che, sebbene di straordinaria bellezza, presenta il più alto e complesso profilo di rischio sanitario dell’intero itinerario. In questo ambiente, i rischi non sono isolati, ma interconnessi, creando una vera e propria “sinergia del rischio” legata alle caratteristiche ecologiche della regione. Lo stesso ambiente delle risaie, con la sua abbondanza di acqua, la vicinanza tra insediamenti umani e animali (domestici e da allevamento), e la presenza di vettori come zanzare e cani, costituisce un focolaio ideale per un insieme di zoonosi e malattie trasmesse da vettori.
• Rabbia: La provincia del Guangxi è costantemente classificata tra le quattro regioni a più alta endemia di rabbia in tutta la Cina. Le aree rurali come quelle di Longji sono l’epicentro della trasmissione, dove la probabilità di incontrare cani randagi o di proprietà non vaccinati è massima. Il rischio di esposizione alla rabbia in questa località deve essere considerato
ELEVATO.
• Encefalite Giapponese (JE): Questo è un altro rischio significativo e specifico di questo ambiente. L’encefalite giapponese è una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Culex, in particolare Culex tritaeniorhynchus, che trovano il loro habitat di riproduzione ideale nelle acque stagnanti delle risaie. Il ciclo di trasmissione del virus è mantenuto tra zanzare, uccelli acquatici e maiali, che agiscono come ospiti amplificatori. La vicinanza di allevamenti di suini agli insediamenti umani nelle aree rurali aumenta notevolmente il rischio di trasmissione all’uomo. La stagione di picco della trasmissione in Cina va da giugno a ottobre, coincidendo con il periodo monsonico e la principale stagione turistica. Il rischio di contrarre l’encefalite giapponese durante una visita alle risaie di Longji in questo periodo è SIGNIFICATIVO.

 

Viaggio in Cina: Rabbia e Prevenzione pre e post evento Leggi tutto »

Cina – 05 – Quali sono le malattie presenti nel paese? Quali sono i rischi reali?

Malattie Infettive in Cina: Analisi Epidemiologica per Regioni e Stagioni

La Cina, con la sua vasta estensione geografica e diversità climatica, presenta un complesso quadro epidemiologico di malattie infettive che varia considerevolmente tra le diverse regioni e nel cambiamento delle stagioni.
Negli ultimi decenni, la Cina ha registrato un notevole decremento dell’incidenza e della mortalità per malattie infettive, passando da circa 4000 casi ogni 100.000 abitanti nel 1970 a circa  sotto i 2oo casi per 100.000 nel 20017. Nonostante questi progressi le malattie storicamente endemiche persistono in determinate aree e nuove minacce epidemiche che emergono periodicamente.

Panoramica Generale delle Malattie Infettive

Le cinque malattie infettive più frequenti nel paese sono
la tubercolosi,
l’epatite B,
la dissenteria, diarrea da agenti intestinali aggressivi,
la sifilide
la gonorrea.
Negli ultimi cinque anni si è osservato un incremento delle malattie a trasmissione sessuale.

La tubercolosi resta una delle principali cause di morbilità, con la Cina che rappresentava l’8,5% dei nuovi casi globali nel 2020, classificandosi come il terzo paese al mondo per incidenza di tubercolosi dopo India e Indonesia.

Dopo l’esperienza della SARS nel 2003, il governo cinese ha implementato un sistema di risposta alle emergenze sanitarie più coordinato, con meccanismi per il rilevamento precoce dei focolai e una migliore comunicazione tra i diversi livelli di governo. Questo sistema è stato ulteriormente messo alla prova e rafforzato durante la pandemia di COVID-19.


VIAGGIARE IN CINA tra gli animali:
una
analisi  approfondita del “Rischio Rabbia” e Indicazioni per viaggiare in Cina in sicurezza.
La Rabbia in Cina, una analisi epidemiologica

Contesto Storico e Situazione Attuale: Il successo del controllo della Rabbia nel paese diventa un paradosso
La Repubblica Popolare Cinese ha una lunga storia nella lotta contro la rabbia, una malattia degli animali, di origine virale, con un tasso di letalità prossimo al 100% una volta che si manifestano i sintomi clinici.
dagli anni ’50 la Cina ha affrontato tre ondate epidemiche principali:
(1) nel 1956 furono registrati 1.942 casi;
(2) nel 1981 i casi furono 7.037;
(3) nel 2007 3.300 furono i casi documentati.
Questi dati evidenziano la natura endemica e persistente ……….

 

MALATTIE ENDEMICHE IN CINA


MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI

Malaria
Storicamente, la malaria è stata una delle principali malattie endemiche in Cina, con focus nelle zone rurali di diverse province. Il rischio di infezione malarica era presente nelle zone rurali delle province di Anhui, Guizhou, Hainan, Henan, Hubei e Yunnan. Plasmodium vivax e Plasmodium falciparum sono state le due specie di malaria principali, con la malaria da P. vivax che rappresentava il 95% dei casi indigeni, mentre l’endemia da P. falciparum era limitata alle province di Yunnan e Hainan.
È importante notare che la Cina ha ricevuto la certificazione “Malaria free” dall’OMS nel 2021, dopo che in precedenza si registravano rari casi nelle contee lungo il confine con la Birmania nella provincia di Yunnan e nella contea di Motuo in Tibet. Questo rappresenta un importante traguardo per la salute pubblica cinese.

Dengue
Focolai di febbre dengue sempre maggiori si verificano periodicamente in Cina, in molte provincie ma principalmente nelle province meridionali di Guangdong, Guangxi, Hainan e Yunnan.
La dengue è oramai considerata endemica dal 2023, e le epidemie stagionali sono un problema ricorrente, soprattutto con l’aumento delle temperature globali che favorisce l’espansione dell’habitat delle zanzare vettori.
I dati mostrano una chiara stagionalità, con il 61,9% dei casi importati che si verificano tra luglio e ottobre, e indici stagionali particolarmente elevati in agosto (2,23) e ottobre (2,38). Questa distribuzione temporale corrisponde alle stagioni di maggiore attività del vettore nelle regioni tropicali e subtropicali.

Chikungunya
Focolai epidemici di chikungunya sono sporadici e segnalati principalmente dalla provincia di Guangdong. Questa malattia, anch’essa trasmessa da zanzare, mostra un pattern simile alla dengue in termini di distribuzione geografica, essendo più prevalente nelle province meridionali con clima favorevole alla riproduzione delle zanzare Aedes.

Encefalite Giapponese

L’encefalite giapponese rappresenta un problema sanitario significativo in alcune aree della Cina. I casi si verificano con regolarità nelle aree rurali, in particolare nelle province di Henan, Shaanxi e Shanxi (Yuncheng City). Il rischio è diffuso in tutte le province tranne le aree nord-orientali di Xinjiang e Qinghai.
La trasmissione dell’encefalite giapponese mostra un chiaro pattern stagionale, con la maggior parte dei casi segnalati da giugno a ottobre. Questo coincide con i cicli di vita del vettore (zanzare Culex) e la presenza degli ospiti amplificatori come maiali e uccelli acquatici.

Leishmaniosi
La Cina registra casi sporadici di leishmaniosi, con distribuzione geografica variabile. Casi di leishmaniosi viscerale si verificano nella provincia di Xinjiang, nella parte occidentale della Mongolia interna e nella provincia di Fujian (nella parte sud-orientale della Cina). I casi di leishmaniosi cutanea sono stati riportati principalmente dalla provincia di Xinjiang.

MALATTIE ENDEMICHE A TRASMISSIONE DIRETTA

Tubercolosi
La tubercolosi rappresenta una delle principali sfide sanitarie in Cina. Nel 2020, la Cina ha registrato l’8,5% dei nuovi casi di tubercolosi a livello mondiale, classificandosi al terzo posto dopo India e Indonesia
La diffusione della tubercolosi è relativamente uniforme in tutto il territorio cinese, sebbene le aree rurali e le regioni con minore accesso ai servizi sanitari tendano ad avere tassi più elevati.

La tubercolosi in Cina è strettamente correlata a fattori socioeconomici, con una maggiore prevalenza nelle aree meno sviluppate. Il trattamento standard in Cina prevede due fasi di terapia:
una fase intensiva con quattro antibiotici per 2 mesi,
seguita da una fase di continuazione con solo due antibiotici per 4-7 mesi.

Epatite virale B – A
L’epatite B è endemica in Cina ed è una delle cinque malattie infettive più frequenti nel paese. La prevalenza dell’epatite B è diminuita significativamente grazie ai programmi di vaccinazione, ma rimane un importante problema di salute pubblica, soprattutto nelle aree rurali e nelle regioni occidentali meno sviluppate.
L’epatite A e l’epatite E sono anch’esse presenti, con focolai occasionali legati a contaminazione dell’acqua o degli alimenti. L’epatite E in particolare è stata segnalata come malattia presente in Cina.

Brucellosi
La brucellosi umana è diffusa nelle aree rurali della Cina. Un aumento del numero di casi è stato segnalato nel giugno 2012 tra i lavoratori del latte della provincia di Heilongjiang, nel nord-est del paese1. La prevalenza più alta di brucellosi umana si osserva nelle province centro-orientali di Shanxi, Hebei e Henan.
Questa zoonosi è strettamente legata all’allevamento di animali, in particolare bovini, ovini e caprini, e rappresenta un rischio occupazionale per allevatori e lavoratori dell’industria lattiero-casearia. La distribuzione geografica riflette le aree con maggiore concentrazione di allevamenti.

MALATTIE TRASMESSE DALL’ACQUA E DAL CIBO

Schistosomiasi
La Cina presenta un elevato rischio di parassitosi intestinale da Schistosoma japonicum. Un focus endemico di schistosomiasi è costituito dal bacino idrografico del fiume Azzurro (Yangtze), dove le condizioni ambientali favoriscono il ciclo di vita del parassita.
I programmi di controllo hanno ridotto significativamente la prevalenza della schistosomiasi nelle ultime decadi, ma la malattia persiste in alcune aree, rappresentando un esempio di malattia tropicale negletta in Cina.

Colera
Focolai di colera sono segnalati sporadicamente in Cina. I più recenti sono stati riportati dal paese di Mengcheng nella parte orientale della provincia di Anhui e da una scuola nella città di Huaian nella provincia di Jiangsu. Nei sobborghi delle grandi città di shanghai e Pechino. Il colera tende a manifestarsi in situazioni di carenza igienico-sanitaria, particolarmente dopo disastri naturali o in aree con infrastrutture idriche inadeguate.

MALATTIE EPIDEMICHE E FOCOLAI RECENTI
Coronavirus e Pandemie
COVID-19
La pandemia di COVID-19, originata a Wuhan, nella provincia di Hubei, a fine 2019, ha rappresentato la crisi sanitaria più significativa degli ultimi anni in Cina e nel mondo. Il primo paziente confermato ha iniziato a manifestare sintomi già il 1º dicembre 2019. Al 6 gennaio 2023, la Cina aveva registrato 471.373 casi confermati, con 373.256 guariti e 5.264 morti. La pandemia è stata dichiarata conclusa dall’OMS il 5 maggio 2023.
La risposta della Cina alla pandemia ha incluso misure drastiche come il blocco di Wuhan e dell’intera provincia di Hubei, l’interruzione dei trasporti e la costruzione rapida di ospedali dedicati. La strategia “zero COVID” adottata dal paese ha comportato limitazioni ai viaggi, test di massa e quarantene rigorose per contenere i focolai.
Recentemente, si è ipotizzata una nuova ondata di COVID con picco previsto per fine giugno di circa 65 milioni di casi a settimana, secondo il prof. Zhong Nanshan, esperto di malattie respiratorie in Cina. La variante Xbb di Omicron sarebbe la causa di questo aumento, con un tasso di infezione passato dallo 0,2% di metà febbraio al 74,4% di fine aprile e all’83,6% di inizio maggio 2022.

SARS
L’epidemia di SARS (Sindrome Respiratoria Acuta Grave) del 2003 ha colpito duramente la Cina, che ha riportato il 66% dei casi e il 45% delle morti a livello mondiale. Questa esperienza ha portato a significativi cambiamenti nel sistema di risposta alle emergenze sanitarie del paese, inclusa l’implementazione di un sistema di sorveglianza più robusto.
La SARS e le altre zoonosi, che rappresentano le principali malattie infettive emergenti, sono state ricondotte alle condizioni di promiscuità fra persone ed animali domestici, caratteristiche della cultura cinese. Questa esperienza ha influenzato l’approccio alla successiva pandemia di COVID-19.

Malattie Respiratorie Emergenti
Metapneumovirus Umano (HMPV)
Recentemente, è stato registrato un aumento dei casi di metapneumovirus umano (HMPV) in Cina e in altri paesi asiatici.
Alla fine del 2024, in Cina questo virus è stato collegato al 6,2% dei test positivi per le malattie respiratorie e al 5,4% dei ricoveri ospedalieri, più del COVID-19, del rinovirus o dell’adenovirus.
I casi sono in aumento principalmente nel nord della Cina, soprattutto tra i bambini sotto i 14 anni. Secondo le autorità sanitarie cinesi, il tasso di casi positivi nelle province settentrionali è in calo, anche se i dati sono fluttuanti. Questo virus, che appartiene alla stessa famiglia del virus respiratorio sinciziale, provoca nella maggioranza dei casi sintomi influenzali o simili al raffreddore.

Polmonite nei Bambini
Da metà ottobre 2024, la Cina settentrionale ha registrato un aumento delle malattie simil-influenzali rispetto allo stesso periodo dei tre anni precedenti. Il 21 novembre 2024 sono stati segnalati cluster di polmonite non diagnosticata nei bambini nel nord della Cina.
Le autorità cinesi hanno attribuito l’aumento alla revoca delle restrizioni anti-Covid e alla circolazione di agenti patogeni come l’influenza, il micoplasma pneumoniae, il virus respiratorio sinciziale (RSV) e il SARS-CoV-2. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i livelli di infezioni respiratorie segnalati in Cina rientrano nei normali intervalli della stagione invernale.

DISTRIBUZIONE REGIONALE DELLE MALATTIE INFETTIVE
Regioni Settentrionali
Le regioni settentrionali della Cina presentano un profilo epidemiologico caratterizzato principalmente da malattie respiratorie, specialmente durante i mesi invernali. Recentemente si è osservato un aumento di casi di metapneumovirus umano e altre infezioni respiratorie in queste aree.
La brucellosi è particolarmente presente nelle aree rurali delle province settentrionali, con un’alta prevalenza nella provincia di Heilongjiang. Anche l’antrace è stato segnalato nelle province di Liaoning e Jiangsu.

Regioni Centrali
Nelle province centrali come Henan, Shaanxi e Shanxi, l’encefalite giapponese si verifica con regolarità nelle aree rurali. La brucellosi mostra un’alta prevalenza nelle province centro-orientali di Shanxi, Hebei e Henan.
La schistosomiasi è endemica nel bacino del fiume Yangtze, che attraversa diverse province centrali1. Questa malattia è strettamente legata alle pratiche agricole e alla presenza di molluschi d’acqua dolce che fungono da ospiti intermedi.

Regioni Meridionali
Le province meridionali di Guangdong, Guangxi, Hainan e Yunnan rappresentano l’area principale per le malattie trasmesse da vettori come dengue e chikungunya. Queste regioni hanno un clima tropicale o subtropicale che favorisce la proliferazione delle zanzare vettori.
La provincia di Yunnan, al confine con il Myanmar, ha storicamente registrato casi di malaria, principalmente nelle aree rurali. Anche Hainan, un’isola tropicale, è stata una delle due province con endemia da P. falciparum.
La rabbia è particolarmente diffusa nella regione autonoma Zhuang del Guangxi e nelle province meridionali di Guizhou, Guangdong, Hunan e Sichuan1.

Regioni Occidentali
Nella provincia di Xinjiang, nella parte occidentale della Cina, si verificano casi di leishmaniosi sia viscerale che cutanea. Questa regione, caratterizzata da un ambiente desertico e semi-desertico, presenta condizioni ecologiche favorevoli alla presenza dei vettori della leishmaniosi.
Il rischio di encefalite giapponese è minore nelle aree nord-orientali di Xinjiang e Qinghai rispetto al resto del paese, probabilmente a causa delle condizioni climatiche meno favorevoli alla riproduzione delle zanzare vettori.

Modelli Stagionali delle Malattie Infettive
Malattie Respiratorie (Stagione Invernale)
Le infezioni respiratorie mostrano un chiaro pattern stagionale in Cina, con aumenti significativi durante i mesi invernali, particolarmente nelle regioni settentrionali del paese. Da metà ottobre, la Cina settentrionale ha registrato un aumento delle malattie simil-influenzali rispetto allo stesso periodo dei tre anni precedenti.

L’influenza rappresenta il principale agente patogeno respiratorio in inverno, con oltre il 30% dei test positivi e il 17% dei ricoveri ospedalieri9. Altri agenti patogeni respiratori significativi durante l’inverno includono il virus respiratorio sinciziale (RSV), il metapneumovirus umano (HMPV) e il Mycoplasma pneumoniae9.
È importante notare che gli aumenti stagionali delle infezioni respiratorie nei paesi dell’emisfero settentrionale, inclusa la Cina, rientrano nei normali intervalli per la stagione invernale.

Malattie Trasmesse da Vettori (Stagione Estiva-Autunnale)
Le malattie trasmesse da vettori mostrano un chiaro pattern stagionale in Cina, con picchi durante i mesi caldi quando le zanzare e altri vettori sono più attivi.
Dengue
La dengue mostra una marcata stagionalità, con il 61,9% dei casi importati che si verificano tra luglio e ottobre. L’indice stagionale è particolarmente alto in agosto (2,23) e ottobre (2,38). Questa distribuzione temporale corrisponde alle stagioni di maggiore attività delle zanzare Aedes.

Encefalite Giapponese
La maggior parte dei casi di encefalite giapponese sono segnalati da giugno a ottobre7, periodo che coincide con la maggiore attività delle zanzare Culex e con la presenza degli ospiti amplificatori come maiali e uccelli acquatici.

Malaria
Sebbene la Cina sia ora certificata come “Malaria free”, i casi importati mostrano alcune variazioni stagionali. I numeri di casi di P. falciparum erano più alti in maggio (86 casi) e luglio (83 casi), mentre i casi di P. vivax si verificavano più frequentemente in maggio (23 casi) e agosto (23 casi). Tuttavia, le caratteristiche stagionali dei casi importati di malaria non erano particolarmente evidenti dal 2011 al 20164, con un’incidenza generalmente bassa in febbraio, marzo, novembre e dicembre4.

Misure d Protezione Individuale
Per i viaggiatori e i residenti in aree a rischio di malattie trasmesse da vettori, si raccomandano diverse misure di protezione individuale:
1. Evitare di soggiornare all’aperto nelle ore in cui i vettori sono attivi
2. Indossare abiti di colore chiaro con maniche lunghe e pantaloni lunghi
3. Utilizzare repellenti per insetti naturali a basee di olio di Neem oppure contenenti DEET, IR3535 o Icaridina
4. Soggiornare in stanze dotate di condizionatore d’aria o zanzariere a porte e finestre
5. Utilizzare zanzariere da letto, rimboccandone i margini sotto il materasso
Queste misure, se correttamente implementate, possono ridurre del 90% il rischio di contrarre malattie come la malaria

 

 

 

 

 

 

 

Cina – 05 – Quali sono le malattie presenti nel paese? Quali sono i rischi reali? Leggi tutto »

Cina – 13 – In valigia

La Cina è un paese immenso, un vero e proprio continente. Ambienti diversi e unici, regioni e città o cittadine, ognuna con le sue caratteristiche, la sua cultura e una girandola di situazioni e popolazioni differenti e particolari. Montagne o mari; fiumi e laghi infiniti; safari e avventura, vacanza o lavoro. Ogni viaggio si differenzia, di tutto e di più. Relax o fatica, caldo o freddo, ti devi preparare e devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile.

Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.   Leggi LE MEDICINE IN VIAGGIO

E già sai cosa ti servirà per viaggiare? Clicca qui per suggerimenti utili. Entra in questo sito dove ti consiglieremo tanti prodotti ed articoli, ragionati per farti viaggiare in sicurezza e con materiali e prodotti di qualità e ragionati per la tua salute.

Sai già cosa ti servirà per viaggiare? Clicca qui per suggerimenti utili

 

Cina – 13 – In valigia Leggi tutto »

Cina – 12 – Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio

• Come evitare di ammalarsi
Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio…leggi tutto

• Chi deve vaccinarsi per la febbre gialla (CLICCA PER INFO SULLA MALATTIA)
La vaccinazione contro la Febbre Gialla o Vaccino Antiamarillico, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera….      leggi tutto

• La malaria, attenzione….! (CLICCA PER INFO SULLA MALATTIA)
E’ una malattia infettiva, acuta, spesso ma non sempre febbrile, talvolta caratterizzata da pochi sintomi ma sempre con presenza di grande stanchezza, può essere fortemente debilitante, provocando anemia talvolta grave e molto spesso alterazioni metaboliche ed organiche. Appena entrati nell’organismo i parassiti colonizzano le cellule del fegato che poi vengono via via distrutte creando zone di necrosi (morte cellulale) e di fibrosi puntiforme. Alla lunga il parassita malarico crea lesioni permanenti a livello epatico. (altro che medicine contro la malaria che fanno male al fegato!).
Ricorda che la protezione dei farmaci utilizzati per la profilassi (prevenzione) è efficace e sicura. Gli eventuali effetti collaterali, raramente presenti, sono sicuramente meno dannosi, sul tuo organismo, rispetto alle conseguenze derivanti dalla malattia stessa. Tali effetti collaterali, sempre temporanei, possono dipendere da dosaggi non corretti o da intolleranze individuali. Devi temere l’azione distruttiva del parassita sul tuo organismo piuttosto che gli effetti collaterali,generalmente non pericolosi dei farmaci antimalarici.
Febbre, brividi, sudorazione, cefalea nucale, stanchezza ingravescente sono i sintomi più frequenti e caratteristici. Ma non sempre la malaria si presenta in modo così eclatante. Basta un malessere al rientro dal viaggio a far scattare l’attenzione.
FAI SUBITO GLI ESAMI DI LABORATORIO PRESSO UN CENTRO SPECIALIZZATO. TI ASPETTIAMO AL CESMET PER ESCLUDERE CON UNA VISITA E CON ESAMI MIRATI CHE I TUOI SINTOMI PROVENGANO DA UN ATTACCO MALARICO.

• Zanzare & co. – Come proteggersi
• le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni….  leggi tutto
AEDES ALBOPICTUS: la tigre presente in Italia

• Nuotare con precauzione
Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se…  leggi tutto

• Il mal di montagna
E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale.
Possiamo definire l’alta quota come segue… Leggi tutto

• In valigia
Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.  LE MEDICINE IN VIAGGIO

Sai già cosa ti servirà per viaggiare? Clicca qui per suggerimenti utili

• Al rientro a casa
Quando rientri da un viaggio ricorda di prenderti una pausa di un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione….  leggi tutto

 

Cina – 12 – Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio Leggi tutto »

Cina – 07 – Malaria: situazione e prevenzione

Malaria

Storicamente, la malaria è stata una delle principali malattie endemiche in Cina, con focus nelle zone rurali di diverse province. Il rischio di infezione malarica era presente nelle zone rurali delle province di Anhui, Guizhou, Hainan, Henan, Hubei e Yunnan.
Plasmodium vivax e Plasmodium falciparum sono state le due specie di malaria principali, con la malaria da P. vivax che rappresentava il 95% dei casi indigeni, mentre l’endemia da P. falciparum era limitata alle province di Yunnan e Hainan.

È importante notare che la Cina ha ricevuto la certificazione “Malaria free” dall’OMS nel 2021, dopo che in precedenza si registravano rari casi nelle contee lungo il confine con la Birmania nella provincia di Yunnan e nella contea di Motuo in Tibet. Questo rappresenta un importante traguardo per la salute pubblica cinese.

 

 

 

Cina – 07 – Malaria: situazione e prevenzione Leggi tutto »

Cina – 11 – Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?

Requisiti per l’ingresso
1. **Passaporto e visto**: È necessario avere un passaporto valido e un visto per entrare in Cina, a meno che non si rientri nelle politiche di ingresso senza visto (ad esempio, transito fino a 10 giorni per alcune regioni).
Per il visto turistico (tipo L), è richiesto:
– Lettera di invito da un’agenzia turistica cinese o da un privato.
– Prenotazioni di voli di andata e ritorno e hotel.
– Presentazione della domanda almeno due mesi prima della partenza.

2. **Visa-free transit policy**: La Cina ha ampliato la politica di transito senza visto fino a 240 ore (10 giorni) in 21 porti. Questa opzione è valida solo per alcune categorie di viaggiatori e regioni.

3. **Salute**: Non ci sono restrizioni sanitarie o obbligo di mascherina. È consigliabile verificare eventuali aggiornamenti prima del viaggio.

4. **Consigli pratici per viaggiare**
1. **Trasporti interni**:
**Treni ad alta velocità**: Ideali per lunghe distanze, ad esempio da Pechino a Shanghai (circa 5 ore, costo 550-675 CNY).
– **Autobus**: Economici per tratte brevi (1-3 CNY entro le città).
– **Metropolitana**: Disponibile nelle principali città, con costi inferiori a 6 CNY a corsa.

2. **Lingua e comunicazione**:
– La lingua principale è il mandarino. È utile avere un’app di traduzione o una guida bilingue.
– Wi-Fi pubblico è disponibile in molte aree urbane, ma potrebbe essere limitato; considerare l’acquisto di una SIM locale.

3. **Sicurezza**:
– La Cina è generalmente sicura per i turisti, ma è importante prestare attenzione nei mercati affollati e ai trasporti pubblici.

4. **Moneta**:
– La valuta ufficiale è il Renminbi (RMB o CNY). Carte internazionali sono accettate nei grandi centri urbani, ma è utile avere contanti per i piccoli commercianti.

5. **Clima e stagioni**:(vedi capitolo 3)
– Il clima varia notevolmente tra le regioni. Verificare le condizioni meteorologiche delle destinazioni specifiche.

 **Ambasciata e consolati italiani in Cina**

**Ambasciata d’Italia a Pechino**
– **Indirizzo**: No. 2, San Li Tun Dong Er Jie, Chaoyang District, Beijing 100600.
– **Telefono**: +86 10 8532 7600.
– **Numero emergenze**: +86-13901032957.
– **Email**: [email protected].
– **Orari ufficio consolare**: Lun-Ven, dalle 09:00 alle 12:00[3][7][9].

 **Consolato Generale d’Italia a Shanghai**
– **Indirizzo**: The Center, 19th Floor, 989 Changle Road, Shanghai 200031.
– **Telefono**: +86 21 6596 5900.
– **Email**: [email protected][5][8].

 **Consolato Generale d’Italia a Guangzhou**
– **Indirizzo**: Unit 1403 International Finance Place, No.8 Huaxia Road, Zhujiang New Town, Guangzhou.
– **Telefono**: +86 (20) 3839 6225[5][8].

#### **Consolato Generale d’Italia a Chongqing**
– **Indirizzo**: World Financial Centre (WFC), Minzu Road, Chongqing.
– **Telefono**: +86 23-6382 2511[5][9].

**Consolato Generale d’Italia a Hong Kong**
– **Indirizzo**: Suite 3201 Central Plaza, Harbour Road, Wanchai, Hong Kong.
– **Telefono**: +852 25220033/4/5[5][8].

Prima del viaggio, assicurati di registrarti presso il portale “Dove siamo nel mondo” del Ministero degli Esteri italiano per ricevere assistenza in caso di emergenze. Inoltre, tieni sempre con te i contatti dell’ambasciata o del consolato della tua area di soggiorno in Cina.

 

 

Cina – 11 – Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio? Leggi tutto »

Cina – 08 – Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?

Se ritorni da un viaggio e inizi a manifestare sintomi di malattia, è importante prendere alcune precauzioni per proteggere la tua salute e quella degli altri. Ecco alcune indicazioni da seguire:

– In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali. Informa il medico dei tuoi sintomi e del fatto che sei stato recentemente in Cina. Questo aiuterà a indirizzare le indagini e le diagnosi in modo più efficace.
– Rileva i Sintomi: Monitora attentamente i tuoi sintomi. Segnala qualsiasi febbre, eruzione cutanea, dolore articolare, mal di testa, nausea, vomito, diarrea, o qualsiasi altro sintomo insolito.
– Raccogli Informazioni Utili: Annota le date di viaggio, le aree visitate e qualsiasi esposizione a zanzare o fonti di acqua contaminata. Queste informazioni possono essere utili per il medico.
– Esami e Diagnosi: Potrebbe essere necessario eseguire esami del sangue, delle urine o altre indagini diagnostiche per identificare eventuali infezioni o malattie contratte durante il viaggio.
– Segui le Raccomandazioni del Medico: Se il medico prescrive farmaci o trattamenti, segui le indicazioni attentamente. Non automedicarti e non ignorare le prescrizioni.
– Avvisi di Viaggio e Salute Pubblica: Se hai sintomi di una malattia infettiva che può essere contagiosa, come dengue, chikungunya o Zika, è importante seguire le raccomandazioni per limitare la diffusione, come evitare le punture di zanzara per prevenire la trasmissione ad altre persone.
– Segui le Norme di Igiene: Pratica una buona igiene personale, come lavarti frequentemente le mani e mantenere un ambiente pulito per ridurre il rischio di trasmettere eventuali infezioni.
– Documentazione di Viaggio: Se hai una polizza assicurativa per i viaggi, verifica se copre le spese mediche all’estero e conserva tutte le ricevute e la documentazione medica.
In sintesi, non ignorare i sintomi e cerca assistenza medica tempestiva. Informare il tuo medico del tuo recente viaggio aiuterà a garantire una diagnosi e un trattamento appropriati.

 

 

Cina – 08 – Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio? Leggi tutto »

Cina – 10 – Tradizioni, cibi, bevande locali

La cucina tradizionale cinese: un viaggio millenario tra storia e sapori

La cucina cinese, una delle più antiche e complesse del mondo, affonda le sue radici in una tradizione che risale a oltre 3.000 anni fa.

Nata dall’incontro tra geografia, filosofia e cultura, questa arte culinaria ha saputo evolversi mantenendo intatte le sue caratteristiche distintive:
–  l’armonia tra sapori,
–  la cura per l’equilibrio degli elementi
–  la profonda connessione con la natura.

Le origini si perdono nella nebbia del tempo, legate alle prime civiltà fluviali del Fiume Giallo e del Fiume Azzurro, dove cereali come miglio e riso divennero i pilastri della dieta.
La scoperta del riso, intorno al 7.000 a.C., segnò un punto di svolta, trasformando l’agricoltura e plasmando abitudini che ancora oggi definiscono la cucina del Sud.

La filosofia taoista e confuciana ha profondamente influenzato i principi culinari:
–  l’equilibrio tra *yin* e *yang*,
–  la teoria dei cinque elementi
– 
l’attenzione alla qualità degli ingredienti
riflettono una visione olistica del cibo come strumento per la salute e l’armonia sociale.
La cucina diventa così un’arte che unisce gusto, estetica e spiritualità.

La storia cinese ha visto l’ascesa di dinastie che hanno lasciato un’impronta indelebile:
i **Qin** con la standardizzazione delle tecniche,
i **Han** che diffusero il riso e il vino di miglio,
i **Tang** che elevarono la cucina a forma d’arte raffinata,
i **Ming** e **Qing**, epoche d’oro per l’innovazione e la codificazione delle ricette.

La geografia ha plasmato quattro grandi tradizioni regionali:
–  il **Nord** con i suoi piatti robusti a base di pane e carne,
–  il **Sud** dominato dal riso e dagli ingredienti freschi,
–  l’**Est** con il pesce e le tecniche di cottura delicate,
–  l’**Ovest** che fonde influenze tibetane e musulmane.

Ogni regione ha sviluppato specialità iconiche:
–  il **Pechino** con l’anatra laccata,
–  il **Sichuan** con i suoi sapori piccanti,
–  il **Canton** con il dim sum,
–  il **Fujian** con le sue zuppe aromatiche.
Gli ingredienti, spesso simbolici, raccontano storie: il riso come prosperità, il pesce come abbondanza, e le erbe aromatiche come connessione con la natura.

La cucina cinese è anche un’arte della presentazione: i colori vivaci, le forme eleganti e l’uso di piatti decorati trasformano ogni pasto in un’esperienza multisensoriale.

La tecnica del **wok**, con la sua cottura veloce a fuoco alto, preserva i sapori e la croccantezza degli ingredienti,
il **fermento** (come nel tofu o nel vino) aggiunge profondità e complessità.

Oggi, questa tradizione continua a evolversi, contaminandosi con influenze globali senza perdere la sua essenza.
Dalla strada alle corti imperiali, la cucina cinese rimane un ponte tra passato e presente, un simbolo di identità e di ospitalità, dove ogni boccone racconta una storia di civiltà e creatività.

 

 

Cibi Tradizionali Cinesi con Componenti e Ricette


1. Anatra alla Pechinese (Pechino)

• Componenti: Anatra intera, miele, salsa di soia, zenzero, scalogno, farina per pancake.
• Ricetta: L’anatra viene gonfiata con aria, glassata con miele e salsa di soia, e cotta in forno a legna. Servita con pancake, cetrioli e salsa Hoisin411.

2. Pollo Kung Pao (Sichuan)
• Componenti: Pollo, arachidi, peperoncino secco, pepe di Sichuan, salsa di soia, aceto di riso.
• Ricetta: Saltare il pollo nel wok con peperoncino e pepe, aggiungere salsa di soia e aceto, terminare con arachidi tostate412.

3. Xiaolongbao (Shanghai)
• Componenti: Pasta di farina di grano, maiale, brodo di ossa, zenzero, salsa di soia.
• Ricetta: Il ripieno include brodo gelatinizzato che si scioglie durante la cottura al vapore, creando un “raviolo colmo di brodo”9.

4. Mapo Tofu (Sichuan)
• Componenti: Tofu, carne di maiale, pasta di fagioli fermentati (doubanjiang), pepe di Sichuan, olio piccante.
• Ricetta: Rosolare la carne, aggiungere tofu a cubetti e salsa piccante, cuocere a fuoco lento412.

5. Chow Mein (Cantone)
• Componenti: Noodles di grano, germogli di soia, carote, cavolo, salsa di ostriche.
• Ricetta: Saltare noodles precotti con verdure e salsa in wok a fuoco vivo411.

6. Baozi (Nord-Est)
• Componenti: Pasta lievitata, maiale tritato, cavolo cinese, zenzero, salsa di soia.
• Ricetta: Farcire la pasta con il ripieno e cuocere al vapore per 15 minuti49.

7. Hot Pot (Sichuan/Yunnan)
• Componenti: Brodo piccante con peperoncino e pepe di Sichuan, carne sottile, verdure, tofu.
• Ricetta: Cuocere gli ingredienti a tavola in un pentolino bollente37.

8. Zongzi (Fujian)
• Componenti: Riso glutinoso, foglie di bambù, maiale, tuorlo d’uovo salato.
• Ricetta: Avvolgere il riso e il ripieno nelle foglie, legare e cuocere a vapore39.

9. Dim Sum (Cantone)
• Componenti: Ravioli al vapore (har gow, siu mai), gamberi, maiale, funghi shiitake.
• Ricetta: Piegare la pasta di riso attorno al ripieno e cuocere in cestelli di bambù1112.

10. Guotie (Pechino)
• Componenti: Pasta di grano, maiale, cavolo, salsa di soia.
• Ricetta: Friggere i ravioli in padella fino a doratura, aggiungere acqua per cottura a vapore49.

Bevande Tradizionali con Ricette

Le bevande tradizionali cinesi: un viaggio tra gusto e storia
La Cina, con la sua ricca tradizione millenaria, offre un patrimonio di bevande che riflettono la sua cultura, la sua filosofia e la sua geografia. Dalla tè alla birra, ogni preparazione racconta un pezzo di storia, legato a rituali, ingredienti locali e influenze regionali.

Il **tè**, simbolo di armonia e spiritualità, è il re indiscusso:
–  dal **Jasmine** (profumato e delicato)
–  al **Pu-erh** (terroso e complesso), ogni varietà esprime un’identità territoriale. Nato oltre 4.000 anni fa, il tè è diventato parte integrante della vita quotidiana, con cerimonie che celebrano l’equilibrio tra natura e umanità.

La **birra**, prodotta già nel Neolitico, unisce fermentazione e tradizione, con ricette che variano dal
–  **Tsingtao** (crisp e leggero)
–  al **Snow Beer** (più forte e speziato).

le **bevande fermentate**,
come il **milk tea** (latte, tè e tapioca), nato a Taiwan negli anni ’80,
il **sake cinese**, simile al giapponese ma con un sapore più dolce.

Le **infusioni**, come
–  il **Chrysanthemum** (camomilla cinese)
–  il **Ginseng**, sfruttano erbe medicinali per creare elisir salutari,

i **liquori** (come il **Baijiu**, potente e speziato) accompagnano i banchetti, simbolo di ospitalità.

Ogni bevanda è un tassello di un mosaico culturale, dove il gusto si fonde con la storia, la geografia e i valori sociali. Dalla corte imperiale alle strade moderne, queste preparazioni continuano a evolversi, mantenendo intatto il loro fascino ancestrale.

Origini e influenze
Le ricette si sono sviluppate in base alle risorse locali: il sud predilige tè verdi e dolci, il nord opta per fermentazioni più robuste. L’impero della seta ha esportato tradizioni, ma anche importato influenze, come il caffè occidentale, adattato con zucchero e latte condensato.

Oggi, queste bevande vivono una rinascita: bar moderni reinterpretano i classici, mentre i mercati tradizionali mantengono vive le tecniche antiche. Un viaggio tra sapori, aromi e simboli che raccontano l’anima della Cina, dove ogni sorso è un ponte tra passato e presente.

Queste alcune bevande

1. Tè Oolong (Fujian)
• Componenti: Foglie di tè oolong.
• Ricetta: Infusione a 90°C per 3-5 minuti. Servito in tazze piccole durante le cerimonie26.

2. Baijiu (Sichuan/Guizhou)
• Componenti: Sorgo fermentato.
• Ricetta: Distillazione tradizionale in alambicchi di terracotta, invecchiato 3-30 anni26.

3. Huangjiu (Zhejiang)
• Componenti: Riso glutinoso, lievito qū.
• Ricetta: Fermentazione per 1-6 mesi, servito caldo con piatti a base di pesce612.

4. Suanmeitang (Pechino)
• Componenti: Frutta di Prunus mume, zucchero di canna.
• Ricetta: Bollire la frutta con zucchero, filtrare e servire freddo.

5. Liangcha (Cantone)
• Componenti: Erbe (crisantemo, mentha haplocalyx).
• Ricetta: Infusione in acqua bollente, dolcificato con miele27.

6. Yakult (Tibet)
• Componenti: Latte di yak fermentato.
• Ricetta: Fermentazione naturale in otri di pelle, bevuto come probiotico.

7. Bubble Tea (Taiwan/Province meridionali)
• Componenti: Tè nero, perle di tapioca, latte condensato.
• Ricetta: Mescolare tè freddo con perle cotte e latte.

8. Laozao (Shaanxi)
• Componenti: Riso fermentato, lievito.
• Ricetta: Fermentare il riso per 48 ore, servire dolce con frutta.

9. Jiu niang (Jiangsu)
• Componenti: Riso glutinoso, lievito.
• Ricetta: Fermentazione breve (24-36 ore), bevuto con polpette dolci.

10. Ginger Beer (Hong Kong)
• Componenti: Zenzero fresco, zucchero, limone.
• Ricetta: Fermentare lo zenzero grattugiato con acqua e zucchero per 3 giorni.

 

La Suddivisione Regionale degli Alimenti

1. Cucina Cantonese (Guangdong)
• Piatti: Dim Sum, Chow Mein, Anatra alla cantonese.
Liangcha, Bubble Tea.

2. Cucina Sichuan (Sichuan)
• Piatti: Mapo Tofu, Pollo Kung Pao, Hot Pot.
• Bevande: Baijiu.

3. Cucina Shandong (Shandong)
• Piatti: Baozi, Zuppa di pinne di squalo.
• Bevande: Huangjiu.

4. Cucina Jiangsu (Jiangsu)
• Piatti: Xiaolongbao, Zongzi.
• Bevande: Jiu niang39.

5. Cucina Fujian (Fujian)
• Piatti: Zongzi, Pesce al vapore con funghi.
• Bevande: Tè Oolong.

6. Cucina Hunan (Hunan)
• Piatti: Maiale piccante, Pesce affumicato.
• Bevande: Tè verde.

7. Cucina Zhejiang (Zhejiang)
• Piatti: Polpo in agrodolce, Riso glutinoso al loto.
• Bevande: Huangjiu.

8. Cucina del Nord-Est (Heilongjiang, Jilin)
• Piatti: Guotie, Stufato di cavolo fermentato.
• Bevande: Suanmeitang.

9. Cucina Xinjiang (Xinjiang)
• Piatti: Spiedini di agnello (chuanr), Nang (pane).
• Bevande: Kefir di latte di cammello.

10. Cucina Tibetana (Tibet)
• Piatti: Tsampa (farina d’orzo), Thukpa (zuppa di noodle).
• Bevande: Tè al burro di yak, Yakult.

 

 

Cina – 10 – Tradizioni, cibi, bevande locali Leggi tutto »

Cina – 02 – Alert sanitari

 

 COVID-19 (AGGIORNAMENTO 2025)
Sebbene la fase pandemica sia conclusa, casi sporadici di COVID-19 persistono, con picchi stagionali legati alla variante XBB.1.5. Si raccomanda di monitorare i sintomi respiratori e considerare vaccini aggiornati.


MALATTIE VIRALI EMERGENTI E FOCOLAI ATTIVI

Metapneumovirus Umano (HMPV)
Nel nord della Cina, in particolare nelle province di Hebei, Liaoning e Heilongjiang, si è registrato un incremento significativo di infezioni da HMPV, con un picco tra dicembre 2024 e gennaio 2025. Il virus, appartenente alla stessa famiglia del virus respiratorio sinciziale (RSV), ha colpito principalmente bambini sotto i 14 anni, rappresentando il 6,2% dei test positivi per malattie respiratorie e il 5,4% dei ricoveri ospedalieri. Nonostante i video virali su social media che mostrano ospedali sovraffollati, le autorità cinesi hanno sottolineato che non sono state dichiarate emergenze sanitarie e che la mortalità rimane bassa (<1%). L’OMS classifica l’HMPV come un patogeno stagionale noto, con dinamiche paragonabili a quelle dell’influenza. Le prime denunce all’inizio 2000 in Europa, in particolare in Belgio.

Dengue
Nelle regioni meridionali (Guangdong, Yunnan, Fujian), la trasmissione della dengue ha mostrato nei primi due masi del 2025 un aumento del 18% rispetto allo stesso periodo del 2024, con oltre 12.000 casi segnalati tra gennaio e febbraio 2025. La zanzara Aedes albopictus, vettore principale, prolifera nelle aree urbane con scarse condizioni igieniche, specialmente dopo le piogge monsoniche. I sintomi includono febbre alta, rash cutaneo e, nei casi gravi, sindrome da shock emorragico. Il Centro Nazionale Sangue segnala criticità nelle donazioni di sangue in queste province a causa del rischio di trasmissione trasfusionale. Al termine del lungo inverno cinese, la dengue diffonde in tutto il paese, in particolare nelle grandi città. Non ne sono esenti né Pechino e neppure Shanghai.

Malattie Trasmesse da Alimenti e Bevande e contaminazioni Chimiche
Un’indagine del Consiglio di Stato cinese ha rilevato gravi irregolarità nel trasporto di “olio commestibile” per fritture ed altri usi in cucina. Le autocisterne utilizzate alternativamente per sostanze chimiche e prodotti alimentari sono state l’origine delle intossicazioni. Intossicazioni da idrocarburi nelle province di Shandong e Jiangsu, con oltre 200 ricoveri tra gennaio e febbraio 2025, sono state denunciate.

Parallelamente, focolai di salmonellosi e epatite A sono stati segnalati nei mercati di strada di Pechino e Shanghai, legati al consumo di frutti di mare crudi e verdure irrigate con acque reflue. Alzare la guardia con vaccino per protezione dai cibi e bevande contaminate e farmaci per la diarrea.

Tendenze Alimentari e Rischi Associati
Nonostante la crescita del mercato vegano (valutato a 584,75 miliardi di USD nel 2025), prodotti come la “carne di maiale vegetale” hanno sollevato preoccupazioni per la presenza di additivi non dichiarati, tra cui glutammato monosodico e coloranti sintetici. Il China CDC ha emesso linee guida per limitare l’uso di conservanti nei cibi pronti, dopo casi di reazioni allergiche gravi.

Rischi Geograficamente Differenziati
• Nord (Pechino, Tianjin): Alta circolazione di HMPV e influenza A/H3N2. Consigliata la vaccinazione antinfluenzale per anziani e immunodepressi.
• Sud (Guangzhou, Shenzhen): Focolai attivi di dengue e casi sporadici di chikungunya. Attenzione alle acque stagnanti nei parchi urbani.
• Aree Rurali (Sichuan, Tibet): Rischio di encefalite giapponese e leptospirosi durante le attività agricole o trekking.

Encefalite Giapponese
Endemica nelle zone rurali delle province di Heilongjiang, Jilin e Mongolia Interna, con trasmissione massima da giugno a ottobre. La vaccinazione è consigliata per soggiorni in aree umide nelle risaie, nelle campagne, ma anche nei sobborghi delle città in presenza di animali da cortile.

Cina – 02 – Alert sanitari Leggi tutto »

Cina – 09 – Popolazione e cultura

Gruppi Etnici
• Han: 92% della popolazione, dominante nelle città.
Minoranze:
Tibetani,
Uiguri (Xinjiang),
Mongoli
Zhuang,
tutti popoli con lingue e tradizioni distinte.

 
                                    Regioni Autonome (Livello Provinciale)

Le 5 regioni autonome sono state istituite per garantire e mantenere i diritti specifici alle minoranze etniche, con governi locali guidati da rappresentanti del gruppo etnico principale. Una vera e propria protezione attraverso una autonomia amministrativa.
1. Regione Autonoma del Tibet (Xizang)
• Gruppo etnico principale: Tibetani (藏族, 90% della popolazione).
• Altri gruppi: Han (8%), Monba, Lhoba.
• Caratteristiche culturali:
o Religione: Buddhismo tibetano (monasteri come il Potala).
o Lingua: Tietano (sistema scritto sillabico).
o Festività: Losar (Capodanno tibetano), Saga Dawa (celebrazione del Buddha).
o Cucina: Tsampa (farina d’orzo), thukpa (zuppa di noodle), tè al burro di yak.

2. Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang
• Gruppo etnico principale: Uiguri (维吾尔族, 45% della popolazione).
• Altri gruppi: Kazaki (7%), Han (40%), Hui, Kirghizi.
• Caratteristiche culturali:
o Religione: Islam sunnita (15.000 moschee prima delle restrizioni governative).
o Lingua: Uiguro (alfabeto arabo-persiano).
o Musica e danza: Muqam (patrimonio UNESCO), danze tradizionali con tamburi.
o Cucina: Laghman (noodle), polo (riso pilaf), samsa (panini ripieni).

3. Regione Autonoma Zhuang del Guangxi
• Gruppo etnico principale: Zhuang (壮族, 32% della popolazione).
• Altri gruppi: Han (62%), Yao, Miao, Dong.
• Caratteristiche culturali:
o Festività: Festa del Drago (Gǔlóngjié), celebrazioni del raccolto.
o Arte: Tessitura broccata, tamburi di bronzo.
o Architettura: Case su palafitte (diaojiaolou).

4. Mongolia Interna
• Gruppo etnico principale: Mongoli (蒙古族, 17% della popolazione).
• Altri gruppi: Han (79%), Manciù, Hui.
• Caratteristiche culturali:
o Religione: Buddhismo tibetano e sciamanesimo.
o Festività: Naadam (gare di lotta, equitazione e tiro con l’arco).
o Cucina: Carne di montone, latticini fermentati (airag).

5. Regione Autonoma Hui del Ningxia
• Gruppo etnico principale: Hui (回族, 36% della popolazione).
• Altri gruppi: Han (62%), Manciù.
• Caratteristiche culturali:
o Religione: Islam (pratiche halali, moschee in stile cinese).
o Cucina: Yangrou paomo (zuppa di montone), liangpi (noodle freddi).

 

 Province con Minoranze Rilevanti

1. Yunnan
• Gruppi etnici: Yi (彝族), Bai (白族), Dai (傣族), Hani (哈尼族), Naxi (纳西族).
• Caratteristiche:
o Yi: Festa delle Torce (luglio), abiti neri con ricami.
o Dai: Festa dell’Acqua (Songkran), danze del pavone.
2. Guizhou
• Gruppi etnici: Miao (苗族), Dong (侗族), Buyei (布依族).
• Caratteristiche:
o Miao: Gioielli d’argento, canti polifonici.
o Dong: Torri del tamburo (architettura in legno).

3. Sichuan
• Gruppi etnici: Yi, Tibetani, Qiang (羌族).
• Caratteristiche:
o Qiang: Villaggi fortificati, culto degli antenati.
4. Gansu
• Gruppi etnici: Hui, Tibetani, Dongxiang (东乡族).
• Caratteristiche:
o Dongxiang: Lingua mongolica, islamici.
5. Hunan
• Gruppi etnici: Tujia (土家族), Miao, Yao (瑶族).
• Caratteristiche:
o Tujia: Case su palafitte, danze rituali.

 Caratteristiche Culturali delle Minoranze


A. Lingue e Sistemi di Scrittura

• Tibetani: Lingua tibetana (famiglia sino-tibetana), scrittura derivata dal sanscrito.
• Uiguri: Lingua turca, scrittura araba.
• Zhuang: Lingua tai-kadai, scrittura basata su caratteri latini.

B. Religioni e Pratiche Spirituali

• Islam: Uiguri, Hui (pellegrinaggi alla Mecca, halal).
• Buddhismo: Tibetani (Vajrayana), Mongoli (scuola Gelug).
• Sciamanesimo: Ewenki (Mongolia Interna), culti naturalistici.

C. Artigianato Tradizionale

• Miao: Ricami e gioielli d’argento.
• Tibetani: Thangka (pitture religiose), tappeti di lana.
• Dai: Tessuti batik con motivi floreali.

D. Politiche Governative e Sfide

• Modello “Diversità nell’Unità” (多元一体): Riconoscimento culturale ma integrazione politica.
• Scuole Bilingui: Insegnamento in mandarino e lingue locali (es. tibetano in Xizang).
• Turismo Etnico: Villaggi modello (es. Lijiang per i Naxi) per promuovere l’economia locale.

 

 

Cina – 09 – Popolazione e cultura Leggi tutto »

Cina – 03 – Clima, meteo e salute

Sinteticamente possiamo dire che in Cina il clima varia drasticamente:
• Nord: Inverni rigidi (-20°C a Pechino) ed estati calde (30°C).
• Sud: Clima subtropicale con monsoni estivi (25-35°C) e tifoni frequenti tra luglio e settembre.
• Tibet: Temperature medie estive di 15°C e inverni sotto lo zero.
Le precipitazioni sono abbondanti lungo il Fiume Azzurro, mentre i deserti del Taklamakan e del Gobi registrano meno di 100 mm annui.

Caratteristiche Climatiche Regionali
La Cina presenta una complessa stratificazione climatica dovuta alla sua estensione latitudinale (dai 18° ai 53° N) e alla varietà topografica. Le stagioni e le condizioni meteorologiche variano drasticamente tra le 34 divisioni amministrative, influenzando direttamente la diffusione delle malattie e le strategie di prevenzione.

Cina Settentrionale (Pechino, Heilongjiang, Liaoning)
• Inverno (dicembre-febbraio): Temperature medie tra -20°C e 0°C, con picchi di -40°C nello Heilongjiang. Vento siberiano causa tempeste di sabbia nella Mongolia Interna, aumentando i casi di bronchite cronica e asma.
• Estate (giugno-agosto): Medie di 25-35°C, con precipitazioni concentrate (60% annuo) che favoriscono la proliferazione di zanzare Culex, vettori dell’encefalite giapponese nelle aree risicole. Ed anche di zanzare Aedes, vettori della dengue, con la diffusione della malattia stagionalmente.

Cina Nord-Occidentale (Xinjiang, Gansu)
• Clima desertico: Escursioni termiche fino a 30°C tra giorno e notte. Le oasi dello Xinjiang registrano focolai di leishmaniosi cutanea per via della Phlebotomus papatasi, mentre le tempeste di sabbia trasportano spore di Coccidioides, agente della febbre della valle. Frequente la presenza di zecche il cui morso è causa del tifo esantematico da Rickettsia, malattia particolarmente pericolosa.

Altopiano del Tibet e Qinghai
• Condizioni estreme: Ossigenazione ridotta (40% in meno a 4.000 m) causa mal di montagna acuto nel 30% dei turisti. Le notti gelide (-20°C) limitano i vettori, ma l’aumento delle temperature (+1,5°C dal 2000) sta favorendo la comparsa di Aedes nelle valli orientali, con rischio dengue.

Cina Meridionale (Guangdong, Yunnan, Hainan)
• Monsoni tropicali: Umidità relativa >80% da aprile a ottobre crea habitat ideali per Aedes aegypti, con dengue endemica (12.000 casi nel primo trimestre 2025). I tifoni (es. Hinnamnor, settembre 2024) inondano le fognature, scatenando epidemie di leptospirosi e epatite A, salmonellosi. Denunciati alcuni focolai di colera .

Impatto del Meteo sulla Diffusione delle Malattie
Temperature e Cicli Vitali dei Vettori
Nelle province di Guangdong e Yunnan, l’aumento delle temperature medie (+2,1°C dal 2000) ha ridotto il ciclo di sviluppo di Aedes albopictus da 15 a 7 giorni, raddoppiando il potenziale epidemico della dengue.
Nello Shaanxi, le primavere anticipate prolungano la stagione di attività delle zecche Ixodes persulcatus, aumentando i casi di encefalite da zecche e di tifo esantematico.

Precipitazioni e Contaminazione Idrica
I monsoni nel bacino dello Yangtze (luglio 2024: +40% pioggia rispetto alla media) hanno inondato pozzi artesiani, con picchi di schistosomiasi nello Hubei (larve di Schistosoma japonicum in acque stagnanti).
Nelle città costiere come Shanghai, le piogge acide (pH 4,3) aggravano le broncopneumopatie croniche.
Umidità e Infezioni Respiratorie
Nelle megalopoli (Pechino, Chongqing), l’umidità invernale (70-90%) combinata allo smog (PM2,5 > 150 µg/m³) favorisce polmoniti batteriche da Streptococcus pneumoniae, con tassi di ospedalizzazione del 22% superiori alla media nazionale.

Cambiamenti Climatici e Alterazioni Stagionali
Accorciamento dell’Inverno e Allungamento dell’Estate
Dal 1961, la durata media dell’estate è aumentata di 17 giorni nel nord e 35 giorni nel sud. Nello Hebei, la stagione delle allergie da Ambrosia artemisiifolia si è estesa da marzo a novembre, con picchi di rinite allergica in aprile e ottobre.

Eventi Estremi e Zoonosi
I super tifoni (categoria 4-5) nel Mar Cinese Meridionale hanno distrutto gli habitat naturali dei pipistrelli Rhinolophus, incrementando il contatto uomo-fauna selvatica e il rischio di spillover virali (es. HMPV nel dicembre 2024). Nelle praterie della Mongolia Interna, le ondate di calore (>40°C) hanno causato morie di roditori, con focolai di peste bubbonica trasmessa da pulci Xenopsylla cheopis.

Scioglimento dei Ghiacciai e Nuovi Patogeni
Il ritiro dei ghiacciai himalayani (30 m/anno) sta rilasciando batteri antichi (es. Bacillus anthracis) e metalli pesanti (arsenico, mercurio) nei fiumi Indo e Brahmaputra, minacciando le comunità tibetane con avvelenamenti e antrace.

Adattamento Sanitario e Monitoraggio
Il governo cinese ha implementato un sistema di early warning climatico integrato con dati satellitari (programma Fengyun), che allerta le province su:
1. Fioriture algali tossiche nel Mar Giallo (rischio avvelenamento da molluschi).
2. Onde di calore urbane (>35°C per 3 giorni), con attivazione di centri di raffreddamento per anziani.
3. Migrazioni di zanzare predette tramite modelli AI, con irrorazioni mirate di Bacillus thuringiensis.
L’OMS raccomanda ai viaggiatori nelle aree rurali dello Yunnan e Guangxi la vaccinazione per l’encefalite giapponese e l’uso di zanzariere impregnate durante la stagione dei monsoni (maggio-ottobre). La vaccinazione per la dengue è oramai consigliata ai viaggiatori non solo nel sud del paese ma a seconda le stagioni anche nelle altre aree del nord.

Cina – 03 – Clima, meteo e salute Leggi tutto »

Cina – 04 – Quali sono le caratteristiche dell’ambiente meta del mio viaggio

Queste sono le Regioni Geografiche Principali

• Nord-Ovest:             Deserti (Taklamakan) e bacini aridi.
• Mongolia Interna:   Steppe e altipiani.
• Nord-Est:                  Pianure fertili della Manciuria.
• Sud-Est:                     Foreste subtropicali e delta fluviali36.
I fiumi Yangtze (6.300 km) e Huang He (5.464 km) sono vitali per l’agricoltura e l’economia.

 

Cina: Regno delle Meraviglie Naturali – Guida per Esploratori Intrepidi

Dalle vette dei monti che sfiorano il cielo ai fiumi azzurri che dipingono paesaggi surreali. In Cina puoi fare un viaggio attraverso gli ecosistemi più spettacoli del pianeta.  La Cina non è solo una nazione: è un palcoscenico naturale dove montagne sacre, foreste di pietra e laghi colorati raccontano storie antiche.
Preparati a camminare su ponti di vetro sospesi nel vuoto, una architettura paesaggistica unica; a navigare tra pinnacoli di roccia e a perderti in labirinti di risaie dorate. In Cina puoi trovare veramente ambienti di ogni tipo.
Ecco alcuni consigli se cerchi avventure oltre l’ordinario:

 

1. I Giganti della Terra: Ambienti Naturali per Provincia

A. Nord-Ovest (Xinjiang, Gansu)
• Deserto del Taklamakan: Un mare di dune mobili dove il vento scolpisce architetture effimere. Attraversalo in fuoristrada o se vuoi a dorso di cammello, ma portacon te acqua per 3 giorni.
• Parco Geologico di Zhangye Danxia: Strati di arenaria rossa, gialla e blu modellati in onde petrificate. Percorri il sentiero Rainbow Mountains Trail all’alba per vedere le rocce incendiarsi di colori.

B. Sud-Ovest (Sichuan, Yunnan)
• Valle di Jiuzhaigou: trova laghi turchesi come Five-Color Pond e cascate che precipitano tra foreste di bambù. Il trekking Shuzheng Valley (6 km) è un tuffo in un acquerello vivente.
• Terrazze di Yuanyang: 12.000 ettari di risaie a gradoni che riflettono il cielo. Visitalo tra dicembre e aprile per catturare l’effetto specchio durante l’allagamento.

C. Est (Anhui, Zhejiang)
• Montagne Huangshan: Le “Montagne Gialle” con pinnacoli avvolti nella nebbia e pini secolari. Scala la Scalinata Orientale (7.000 gradini) per raggiungere il picco Bright Summit all’alba.
• Fiume Li (Guangxi): Naviga da Guilin a Yangshuo tra formazioni carsiche che ispirarono la pittura tradizionale cinese. Fermati a Xingping per foto da cartolina.

D. Centro (Hunan, Hubei)
• Parco di Zhangjiajie: Le colonne di quarzite alte 200 metri che hanno ispirato Avatar. Cammina sul Glass Skywalk a 1.430 metri d’altezza o sfida il Tianmen Mountain Coiling Dragon Road (99 curve).
• Foresta di Pietra di Shilin (Yunnan): Un labirinto di pinnacoli calcarei formatosi 270 milioni di anni fa. Perdeti nel Naigu Stone Forest durante la nebbia mattutina.

2. I Santuari della Natura: Parchi Protetti da Non Perdere

A. Parchi Nazionali UNESCO
1. Wulingyuan (Hunan): Ospita oltre 3.000 pilastri di arenaria. Non perdeti la Golden Whip Stream, un canyon dove l’acqua scorre tra muri di roccia striati.
2. Huanglong (Sichuan): Le “Piscine del Drago Giallo”, vasche termali color zaffiro incastonate a 3.500 metri. Il percorso Snow Mountain Peak offre viste sulle cime innevate.
3. Sichuan Giant Panda Sanctuaries: Trekking tra foreste di bambù per avvistare i panda. Partecipa ai programmi di volontariato per nutrire i cuccioli.

B. Riserve della Biosfera
• Monte Fanjing (Guizhou): Sede del tempio buddista Mile Buddha Temple costruito su due picchi gemelli. La salita richiede 8.888 gradini (numero sacro).
• Lago Qinghai (Qinghai): Il più grande lago salato della Cina, rifugio di fenicotteri rosa. Noleggia una barca tradizionale e visita l’isola degli uccelli.

3. Itinerari Epici: Percorsi per Veri Avventurieri

A. Terre Estreme: Trekking e Scalate
• Grande Traversata dell’Himalaya Tibetano: 21 giorni da Lhasa al Monte Kailash, passando per monasteri sospesi e valichi a 5.000 metri. Necessario un permesso speciale.
• Tiger Leaping Gorge (Yunnan): 2 giorni di cammino tra gole strette dove il fiume Yangtze si contorce. Alloggia nei rifugi Naxi lungo il sentiero.

B. Vie d’Acqua: Fiumi e Laghi
• Crociera delle Tre Gole (Yangtze): 4 giorni tra canyon vertiginosi e città fantasma sommerse. Escursione obbligata alla Diga delle Tre Gole, la più grande al mondo.
• Rafting sul Fiume Nu (Yunnan): Classe IV-V, ideale per esperti. Le rapide Dead Man’s Drop e Dragon’s Jaw ti testeranno.

C. Deserti e Grotte: Esplorazioni Sotterranee
• Grotte di Reed Flute (Guangxi): 240 metri di gallerie illuminate da luci LED che esaltano stalattiti multicolori. Noleggia una torcia per i tunnel non turistici.
• Spedizione nel Deserto di Gobi (Mongolia Interna): 5 giorni in tenda tra dune mobili e oasi segrete. Cerca le incisioni rupestri dei cavalieri Xiongnu.

Alcuni consigli per Sopravvivere (e Godersi) la Wilderness Cinese

• Quando è il momento migliore per partire:
o Primavera (marzo-maggio): Fioriture a Jiuzhaigou e Huangshan.
o Autunno (settembre-novembre): Colori infuocati a Zhangye Danxia e Yuanyang.

• Utilizza un Kit d’Emergenza:
o Filtro per acqua (evitate la “diarrea del viaggiatore”).
o Mappe offline (la copertura 4G è rara nei parchi).
o Permessi per aree protette (richiedili 2 mesi prima).

• Attieniti a queste regole:
o Niente droni nei parchi nazionali (multa fino a 50.000 RMB).
o Rispetta i siti sacri: Tibetani e Naxi considerano montagne e laghi dimore di spiriti.

Cina – 04 – Quali sono le caratteristiche dell’ambiente meta del mio viaggio Leggi tutto »

error: Il contenuto di questo sito è protetto!
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e
C e s m e t . c o m C l i n i c a d e l V i a g g i a t o r e