Da quasi 40 anni al servizio dei viaggiatori, il Cesmet Clinica del Viaggiatore offre servizi di medicina preventiva e un Centro di Vaccinazioni per effettuare qualsiasi vaccino sia necessario o richiesto.
Il taglio clinico che caratterizza il nostro Centro Cesmet e il f0ndamentale aspetto di medicina preventiva prevedono, per motivo di sicurezza del viaggiatore, e per fornire le giuste e corrette informazioni e per una reale valutazione del rischio, una consulenza medica con il dr. Paolo Meo o con i suoi collaboratori, prima di effettuare le vaccinazioni.
In corso di consulenza, sulla base delle caratteristiche fisiche e fisiologiche di ciascun viaggiatore, fatta una valutazione del rischio paese e malattie, ogni viaggiatore riceve un’indicazione personalizzata di come difendersi dalla situazione di rischio, quali farmaci preventivi e curativi portare nelle piccola farmacia da viaggio e quali vaccinazioni possono essere utili per la propria protezione. L’unico farmaco obbligatorio in corso di viaggio, in alcuni paesi, è la vaccinazione per la Febbre Gialla, che verrà consigliata o indicata a seconda delle mete e delle caratteristiche del viaggio, sempre dopo attenta valutazione del rischio.
Il dr. Paolo Meo, medico tropicalista ed infettivologo, direttore del Cesmet, esegue consulenze per i viaggiatori che si recano in qualsiasi parte del mondo, o che affrontano viaggi di particolare impegno (montagna, immersioni, situazioni estreme ed altre situazioni). Per la sua esperienza pluridecennale in cantieri e luoghi di lavoro in aree tropicali ed equatoriali è a disposizione delle aziende e dei medici competenti per consulenze al personale viaggiante e impostazione di protocolli specifici.
Fin dall’inizio presso il Cesmet il dr. Paolo Meo si è occupato di diagnostica e di cura ambulatoriale e domiciliare dei casi di lieve e media entità di Covid-19. Presso il Cesmet potrai prenotare una visita in caso di necessità per valutare la tua situazione ed impostare una terapia personalizzata rispetto al tuo stato di salute ed alla tua situazione clinica. Puoi anche richiedere una consulenza per saperne di più sulla malattia, sulla prevenzione e le eventuali vaccinazioni periodiche per affrontare il prossimo futuro.
appartenente al genere degli “Orthopoxvirus” della famiglia dei Poxviridae. Da sempre sono state classificate due forme cliniche: Variola maiore Variola minor. L’uomo, nel corso dei millenni è stato infettato, ed ha anche convissuto con quattro tipi di “orthopoxvirus”. Il Variola virus, maior e minor, il virus del vaiolo bovino e molto recentemente, da circa 60 anni, dal “virus del vaiolo delle scimmie”.
La prima testimonianza di “vaiolo nell’uomo” risale alla presenza di un “rush pustoloso” rilevato sulla
“mummia del Faraone Ramses V”.
Le grandi pandemie di vaiolo hanno decimato la popolazione europea e degli altri continenti per millenni. Di tutte le persone infettate moriva tra il 20 ed il 60% degli adulti ed oltre il 70% della popolazione infantile. Un vero e proprio flagello dell’umanità.
Grazie ad una imponente campagna di vaccinazione portata avanti da tutti i paesi del mondo il vaiolo è stato eradicato nel 1977.
Nel 1967 l’OMS confermava oltre quindici milioni, numeri ufficiali, di persone colpite dal vaiolo nel mondo, e con oltre due milioni di morti. Da allora fu organizzata la più massiccia campagna di vaccinazione, coordinata da OMS, e condotta con un imponente sforzo congiunto di tutti i paesi. Questo sforzo consentì di eradicare una delle peggiori malattie virali presenti nel mondo.
Nel 1979 fu dichiarata la “malattia eradicata”. L’ultimo caso certo di vaiolo contratto in natura, da “Variola minor”, fu diagnosticato in Somalia il “26 ottobre 1977”. La quasi totalità della popolazione nel mondo, fino al 1977 aveva ricevuto il vaccino per il vaiolo, e ne porta tuttora il segno sul muscolo deltoide del braccio. Da allora la vaccinazione è stata sospesa. Per i nati prima del 1977 la copertura per il vaiolo, nelle due forme, ma anche e soprattutto per il tipo “vaiolo delle scimmie”, un tipo di virus individuato molto recentemente, è stata garantita da questa grande campagna vaccinale che ha coperto gran parte della popolazione globale. Il primo caso della malattia causata dal nuovo virus, e successivamente la diffusione endemica in Africa, ha sempre colpito, prevalentemente la popolazione nata dopo l’anno ’80. Ossia giovani e giovani adulti, che non opponevano la forza immunologica creata dal vaccino, nei confronti di questo nuovo virus.
Vaiolo delle scimmie, una malattia virale animale trasmessa all’uomo e diffusasi tra i non vaccinati
Il Poxvirus è un virus del gruppo Orthopoxvirus che causa una malattia infettiva contagiosa per i primati (scimmie) e per alcuni mammiferi. Ossia è una zoonosi virale, correlata al virus del vaiolo umano, che provoca nell’uomo una malattia simile ma di solito più lieve e meno aggressiva di quella del Vaiolo. Sintomi simili a quelli osservati in passato, nei pazienti affetti da vaiolo umano, ma clinicamente meno gravi, spesso sfumati.
Nel 1958 comparvero due focolai di una malattia “simile al vaiolo” in colonie di scimmie sulle quali si “sperimentava la trasmissione del virus e nuovi vaccini”. Fu dato il nome di “vaiolo delle scimmie”. Una zoonosi che in seguito si trasmise all’uomo. Il primo caso umano di vaiolo delle scimmie fu registrato nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo, durante un periodo di intensificazione degli sforzi per eliminare il vaiolo tramite vaccinazione. Da allora il vaiolo delle scimmie è stato segnalato nell’uomo in altri Paesi dell’Africa centrale e occidentale, prevalentemente in soggetti giovani non vaccinati.
L’eradicazione del vaiolo è dovuta alla intensa campagna di vaccinazioni in tutto il mondo; la comparsa e la diffusione della nuova forma del “Vaiolo delle scimmie” è dovuta alla successiva cessazione della vaccinazione, che ha fatto emergere la nuova forma comparsa 20 anni prima in un gruppo di scimmie. I casi di questa zoonosi, principalmente nell’Africa Centrale e Occidentale, molto spesso manifestatisi in villaggi dispersi nella foresta dei grandi bacini fluviali per contatti stretti con animali, sono comparsi sempre più spesso anche nelle aree urbane dei paesi africani, per contagio interumano ravvicinato. Serbatoi animali che includono roditori e primati (scimmie), hanno contribuito al diffondersi di questa malattia. La nuova malattia del “vaiolo delle scimmie” è rimasta sotto controllo con la vaccinazione del vaiolo umano, nella popolazione vaccinata. Tutti gli adulti e le persone di età avanzata hanno mostrato resistenza al virus in questione, i giovani non vaccinati per il vaiolo, hanno mostrato suscettibilità al virus. I casi sono comparsi prima in villaggi, poi in grandi città e si sono diffusi nei soggetti non vaccinati per il Vaiolo umano. Nel 2003 è arrivata negli Stati Uniti manifestando alcuni casi non gravi e con contagio per rapporti stretti.
La mia esperienza in Africa con casi sospetti del vaiolo delle scimmie. Tra il 1998 ed il 2002, durante ripetute mie missioni nell’area dei campi profughi di Kinshasa, di MPASA I, enorme villaggio – campo di profughi, oltre 500.000 persone in pochi anni, giunti dal nord est del paese, di fronte all’aeroporto internazionale, mi ritrovai ad operare in un ambulatorio – health center, a cui facevano capo migliaia di profughi dalle aree interne, ed in particolare luogo di arrivo di “truppe rivoluzionarie” composte prevalentemente da giovani e giovanissimi leve di un esercito irregolare, proveniente dalle aree più interne delle regioni del nord, soprattutto Mutiene e Kugankat. Durante l’attività clinica era frequente osservare, nel nostro piccolo ospedale periferico, giovani soldati che giungevano dalle aree interne del Congo con febbre e malessere generale, accompagnati da sintomi simil vaiolosi, vescicole e piccole pustole, in particolare alle estremità degli arti superiori, sul volto e sui genitali. A queste manifestazioni cutanee si accompagnava la presenza di linfonodi gonfi e dolenti. Queste forme erano fortemente debilitanti e si manifestavano per contatti stretti e diretti tra persone. L’ambiente militare favoriva molto il diffondersi di queste forme. La cosa particolare, che ci colpiva, era che erano esenti da queste forme tutti coloro che erano stati vaccinati per il vaiolo, e la malattia diffondeva soprattutto nei giovani e giovanissimi. La diagnosi era nella maggior parte dei casi misconosciuta. Era recente l’eradicazione del vaiolo. La trasmissione era evidente che non era solo per rapporto sessuale, ma prevalente la diffusione per contatto con le pustole presenti sulla pelle di varie zone del corpo.
Avevo avuto modo di osservare queste forme, sporadiche ma presenti, anni prima, in alcuni villaggi sperduti in Sierra Leone a nord di Makeni, nelle aree di costruzione della grande diga di Bumbuna. Tra il 1994 e il 1996 diversi casi in giovani provenienti dai villaggi del nord, al confine con la Guinea, arrivavano alla nostra attenzione. Caratteristica la febbricola, le pustole, i linfonodi dolorosi ed una grande stanchezza che durava a lungo. La trasmissione in questi casi era diretta con gli animali infetti. L’abitudine di mangiare scimmi crude e soprattutto il cervello delle steese scimmie, favorì molto il diffondersi di questa malattia.
Tutte queste forme erano comunque lievi ed autolimitantesi. La caratteristica era sempre la forte debilitazione fisica della persona in presenza di pustole e linfonodi gonfi e dolenti.
I focolai del vaiolo delle scimmie fuori dall’Africa
Nel 2003 è stato descritto un primo caso, prima sospetto poi accertato, di “vaiolo delle scimmie” fuori dall’Africa Equatoriale, in USA, collegato al contatto della persona con i cani della prateria infetti. Questi animali domestici, che funzionavano da serbatoio, erano stati a contatto con ratti marsupi e ghiri gambiani che erano stati importati nel paese dal Ghana. Questo focolaio portò in poco tempo ad oltre 70 casi di vaiolo delle scimmie negli Usa. Da allora i casi si sono diffusi in modo sporadico ed in piccoli focolai.
Il vaiolo delle scimmie è stato segnalato in viaggiatori dalla Nigeria in Israele a settembre 2018; nel Regno Unito a settembre 2018, dicembre 2019, maggio 2021 e maggio 2022; a Singapore a maggio 2019, e negli Stati Uniti d’America a luglio e novembre 2021.
Dal mese di aprile 2022 diverse decine di casi si stanno diffondendo in diversi paesi europei. Sono stati i due i focolai in Europa, uno a Madrid e l’altro a Gran Canaria, ad avere amplificato la diffusione del vaiolo delle scimmie. La rapidità della diffusione è spiegata perché entrambe le località sono frequentate da turisti di tutto il continente, appartenente alla fascia di età che non ha fatto il vaccino per il vaiolo.
Per esperienza anche diretta possiamo dire che la diffusione di questo virus è sicuramente favorita da contatti stretti tra persone, e passaggio di droplets e saliva, ma non è, al momento, da considerare una malattia a trasmissione tipicamente sessuale, anche se i rapporti possono favorire il passaggio del virus. L’esperienza fatta anche nei paesi dell’area equatoriale ci dice che l’infezione avviene per contatto con le pustole, stretto contatto con secrezioni respiratorie, contatto con le mucose interne. La trasmissione attraverso saliva e particelle respiratorie richiede un contatto faccia a faccia prolungato». Le attuali informazioni provenienti da ECDC (agenzia dei centri di malattie infettive dell’Unione Europea), sui circa ottanta casi registrati fino ad oggi (tutti uomini, una sola donna), evidenzia una predisposizione nei rapporti omosessuali, ma non è da considerare malattia sessualmente trasmessa. Una spiegazione può essere data da un cluster generato da pochi individui che si sono infettati e poi è iniziata una diffusione, che potrebbe essere limitata, anche se le previsioni sono di una amplificazione esponenziale della diffusione.
Non è la prima volta che si registrano focolai in Europa di vaiolo delle scimmie, in passato molto più contenuti, e nella stragrande maggioranza dei casi autolimitantesi nel giro di due o tre settimane.
dr. Paolo Meo medico infettivologo tropicalista. direttore Cesmet
Clima: La stagione secca, da metà giugno a metà settembre, è il miglior periodo per viaggiare in questo paese, per due terzi ricoperto di una densa foresta equatoriale. Stagione delle piogge da metà settembre a metà giugno (tasso di umidità elevato).
Prevenzione e profilassi
Vaccinazioni obbligatorie
FEBBRE GIALLA se…
Il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla è richiesto a tutti i viaggiatori con più di 9 mesi di età, da qualunque paese provengano.
Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento OMS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.
Vaccinazioni consigliate
La vaccinazione è raccomandata ai viaggiatori al di sopra dei 9 mesi di vita, indipendentemente dalla normativa internazionale o locale in vigore per l’ingresso nel paese, in special modo a coloro che sono diretti in aree a sud del Sahara. Prima della partenza informarsi presso centri specializzati sulle aree del paese a maggior rischio.
Se si prevedono escursioni in zone extraurbane, dove può essere più facile il contatto con animali selvatici; in ocasione di safari o battute di caccia, nonché per motivi professionali (veterinari, agronomi, ecc…).
– La vaccinazione non è obbligatoria, ma va presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza, ma soprattutto in base alla situazione epidemiologica del paese al momento del viaggio. La nuova formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge ora anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici che provocano la “diarrea del viaggiatore”. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.
Approfondimenti sulla malaria
CHE COSA E’
La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria
NEL PAESE
Il rischio di infezione malarica, principalmente da Plasmodium falciparum, ma anche da vivax ed altre forme, possibili infezioni da forme miste (prevalenza falciparum e vivax), esiste tutto l’anno in tutto il Paese.
In particolare esiste un maggiore rischio durante la stagione piovosa e umida e nelle aree del paese dove acquitrini, paludi, fiumi e laghi favoriscono la presenza di zanzare anopheles, attive al tramonto e durante la notte.
Le aree di savana secca, le aree scarsamente abitate ed i periodi di ridotta presenza di insetti ed in particolare di zanzare costituiscono motivo di riduzione di rischio.
Le cittadine e le grandi città presentano un rischio di infezione talvolta uguale se non maggiore alle zone periferiche e selvagge.
Notificata resistenza alla clorochina ma anche alla meflochina ed in parte ad atovaquone. Ridotta resistenza a Doxiciclina.
PROFILASSI
Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg”è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo,cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.
Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.
Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.
AL RIENTRO
In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.
Pillole di salute
Come evitare di ammalarsi
Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio…leggi tutto
Chi deve vaccinarsi per la febbre gialla
La vaccinazione contro la Febbre Gialla o Vaccino Antiamarillico, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera….
E’ una malattia infettiva, acuta, spesso ma non sempre febbrile, talvolta caratterizzata da pochi sintomi ma sempre con presenza di grande stanchezza, può essere fortemente debilitante, provocando anemia talvolta grave e molto spesso alterazioni metaboliche ed organiche. Appena entrati nell’organismo i parassiti colonizzano le cellule del fegato che poi vengono via via distrutte creando zone di necrosi (morte cellulale) e di fibrosi puntiforme. Alla lunga il parassita malarico crea lesioni permanenti a livello epatico. (altro che medicine contro la malaria che fanno male al fegato!).
Ricorda che la protezione dei farmaci utilizzati per la profilassi (prevenzione) è efficace e sicura. Gli eventuali effetti collaterali, raramente presenti, sono sicuramente meno dannosi, sul tuo organismo, rispetto alle conseguenze derivanti dalla malattia stessa. Tali effetti collaterali, sempre temporanei, possono dipendere da dosaggi non corretti o da intolleranze individuali. Devi temere l’azione distruttiva del parassita sul tuo organismo piuttosto che gli effetti collaterali,generalmente non pericolosi dei farmaci antimalarici.
Febbre, brividi, sudorazione, cefalea nucale, stanchezza ingravescente sono i sintomi più frequenti e caratteristici. Ma non sempre la malaria si presenta in modo così eclatante. Basta un malessere al rientro dal viaggio a far scattare l’attenzione.
FAI SUBITO GLI ESAMI DI LABORATORIO PRESSO UN CENTRO SPECIALIZZATO. TI ASPETTIAMO AL CESMET PER ESCLUDERE CON UNA VISITA E CON ESAMI MIRATI CHE I TUOI SINTOMI PROVENGANO DA UN ATTACCO MALARICO.
• le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni….
Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se…
Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.
Al rientro a casa
Quando rientri da un viaggio ricorda di prenderti una pausa di un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione….
Lingua: francese (lingua ufficiale). Lingala e Monokutuba (di origine francese), altre lingue locali e dialetti dei quali il Kikongo è il più usato
Moneta: Franco CFA
Fuso orario: GMT +1 AMBASCIATE – CONSOLATI USA ambasciata: 310 Avenue des Aviateurs, Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo tel.: [243] (88) 43608 note: l’ambasciata ha sede temporanea presso L’Ambasciata Americana della Repubblica Democratica del Congo CANADA ambasciata: 17, Pumbu Avenue, Commune de Gombe, Kinshasa,Repubblica Democratica del Congo P.O. Box 8341, Kinshasa 1, Democratic Republic of Congotel.: 243 89-895-0310/0311/0312 note: L’ambasciata rappresenta il Canada sia nella Repubblica del Congo che nella Repubblica Democratica del Congo
Previsioni Meteo Clima: In Australia le stagioni si susseguono in ordine inverso rispetto all’Europa: l’estate comincia a dicembre, l’autunno a marzo, l’inverno a giugno e la primavera a settembre. Le variazioni stagionali non sono estreme ed è raro che la temperatura scenda al di sotto dello zero, se non in montagna. Man mano che si procede verso nord, le variazioni stagionali si fanno ancora più lievi. Darwin, all’estremo nord, si trova nella fascia monsonica, dove le stagioni sono soltanto due: calda umida e calda secca. Gli stati del sud sono apprezzati durante i mesi estivi, ma il periodo migliore per venire in Australia è probabilmente nelle stagioni intermedie, primavera o autunno, quando a sud il clima è mite, nel Queensland fa ancora caldo, a nord l’umidità è sopportabile.
Prevenzione e profilassi
Vaccinazioni obbligatorie
FEBBRE GIALLA se…..
Vaccinazione obbligatoria per coloro che provengono da un paese a rischio di trasmissione ed hanno più di 1 anno di età, o hanno transitato per più di 12 ore in un aeroorto di un paese considerato a rischio ( ad eccezione delle Isole Galápagos in Ecuador).
Vaccinazioni consigliate
Per il viaggio nel paese, tenendo conto delle caratteristiche e della situazione sanitaria personale del viaggiatore, per cui è sempre opportuno effettuare una consulenza informativa ed una valutazione reale dei rischi paese, ti consigliamo le seguenti vaccinazioni, suddivise per causa di trasmissione:
Encefalite Giapponese fortemente consigliata vista l’attuale stato di epidemia in particolare al sud del paese. (vedi alert e focolai epidemici
L’Encefalite Giapponese è una malattia virale veicolata dalle zanzare del genere Culex, endemica in una vasta area dell’Asia, dalla Cina all’Australia, dal Pakistan al Giappone e Filippine. In Australia ultimo focolaio evidenziato nel marzo 2022.
Generalmente la trasmissione è predominante nelle zone agricole e rurali, spesso associata alla produzione del riso, ma sempre più casi si riscontrano anche nei grandi agglomerati urbani. Richiedi e prenota qui questa vaccinazione. CLICCA QUI
Protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati. Vaccinazione base per proteggere la propria salute ed il viaggio :
Febbre tifoide ( vaccino orale – vaccino iniettivo per le aree a rischio antigene Vi di virulenza)
Anticolerica / diarrea del viaggiatore (orale)
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecalipresenti nel terreno, contatti ed ingestione:
Tetano (anche in forma coniugata con Difterite / Poliomielite, Difterite e Pertosse / Difterite e Polio);
Poliomielite (anche in forma coniugata con Tetano, Difterite e Pertosse / Tetano e Difterite);
Protezione da contatto con sangue infetto da ferri medicazione, siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue:
Epatite B (adulti, bambini);
Protezione da infezioni trasmesse per via sessuale:
(oltre ad Epatite B)
Papilloma Virus ( 2-4-9 tipi oncogeni);
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati;
Meningite ceppo A,C,W125,Y (tetravalente);
Meningite ceppo B;
Meningite ceppo C;
Pneumococco, (polmoniti e meningiti);
Morbillo, Parotite, Rosolia e Varicella;
Influenza;
Protezione da infezioni trasmesse da morso di animale:
Antirabbica; (pre-esposizione [3 dosi] – post esposizione [5 dosi]
Protezione da infezioni trasmesse da insetti vettore (zanzare e zecche) :
Febbre Gialla ( 1 dose; validità 10 anni)
Encefalite Giapponese (due dosi; n richiamo dopo 2 anni)
Encefalite da zecche (tre dosi ogni 2 mesi o diverso protocollo anche accorciato)
– La vaccinazione non è obbligatoria, ma va presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza, ma soprattutto in base alla situazione epidemiologica del paese al momento del viaggio. La nuova formulazione “orale” delvaccino anticolera protegge ora anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici che provocano la “diarrea del viaggiatore”. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.
Alert Epidemie ed endemie prevalenti sul territorio
ENCEFALITE GIAPPONESE
Un focolaio di Encefalite Giapponese è stato confermato dalle autorità sanitarie. Il 1° marzo 2022, il Dipartimento della Salute dell’Australia ha denunciato la presenza di un focolaio di encefalite giapponese [JE] nelle porcilaie degli stati del Nuovo Galles del Sud, del Queensland e negli di Victoria. Il 16 marzo 2022 sono stati confermati 18 casi umani stati del: Nuovo Galles del Sud; Queensland; South Australia; e Victoria. Sono stati denunciati 2 casi mortali nel Nuovo Galles del Sud e a Victoria;
L’encefalite giapponese è un’infezione virale acuta del cervello e delle meniningi. E’ trasmessa all’uomo dalle zanzare Culex da animali infetti, in particolare suini, ed uccelli selvaggi. E’ diffusa in molte zone dell’Asia e del Sud Est Asiatico e in diverse isole del Pacifico. La diffusione non è diretta da animale infetto a uomo; oppure da uomo infetto ad uomo, ma avviene sempre dalla puntura di una zanzara infetta. I primi casi umani di JE furono diagnosticati in Australia già nel 1995 nelle isole dello Stretto di Torres in Australia. Il virus si trova lì nei maiali, e la stagione di trasmissione in quest’area è considerata tutto l’anno. Tuttavia questo è il primo focoloaio così diffuso in diversi stati.
Consigli per i viaggiatori
Il rischio per i viaggiatori è piuttosto basso, specie per chi si reca nelle grandi città. Il rischio aumenta dove le persone convivono con gli animeli, quindi nei sobborghi e nelle arre rurali. Il periodo di soggorno incide poco, quello che importa è trovarsi in un’area di presenza animale o di passo di uccelli selvatici.
Il rischio varia in base a: (1) destinazione e (2) durata del viaggio; stagione e attività svolta durante il viaggio. E’ elevata per le persone che intendono vivere o viaggiare in aree a rischio, e in aree con presenza importante di animali. Alcune attività svolte in corso di viaggio come esposizione rurale, all’aperto o notturna, per esempio lavoro sul campo o campeggio, o stretto contatto con i maiali, possono aumentare il rischio del viaggiatore.
Il rischio di contrarre la JE è ridotto evitando le punture di insetti, in particolare tra il tramonto e l’alba, quando le zanzare Culex sono più attive. Le zanzare Culex spp. si infettano pungendo animali infetti da JE (in particolare i maiali) o uccelli e sono prolifiche nelle aree rurali dove le risaie allagate e le paludi forniscono terreno fertile. Tuttavia, si trovano anche nelle città e nei luoghi urbani.
Un ottimo repellente da poter utilizzare “NOZETA” a base di Neem oil ed essenze aromatiche potenziante l’effetto repellente. (PER INFO CLICCA QUI)
Per chi si reca nel sud dell’Australia, nelle regioni indicate è opportuna la vaccinazione per contro Encefalite Giapponese.
Consigli per gli operatori sanitari
Le zanzare Culex spp. si infettano pungendo animali infetti da JE (in particolare i maiali) o uccelli e sono prolifiche nelle aree rurali dove le risaie allagate e le paludi forniscono terreno fertile. Tuttavia, si trovano anche nelle città e nei luoghi urbani.
I viaggiatori devono essere informati sull’importanza di osservare le misure per evitare i morsi e deve essere offerta loro la vaccinazione [5] se viaggiano in regioni colpite per lunghi periodi di tempo o se le loro attività li mettono a maggior rischio.
La maggior parte delle infezioni umane con il virus JE non presenta sintomi o sintomi lievi e di breve durata. Quando i sintomi si presentano, includono febbre, mal di testa e confusione. Il trattamento prevede un’assistenza di supporto mentre il corpo combatte l’infezione. Nei casi sintomatici che richiedono l’ospedalizzazione, i tassi di mortalità sono alti e le complicazioni neurologiche sono comuni.
Pillole di salute
Come evitare di ammalarsi
Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio…leggi tutto
In valigia
Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.
Al rientro a casa
Quando rientri da un viaggio ricorda di prenderti una pausa di un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione….
Lingua: inglese, lingue aborigene (oltre a italiano, greco e numerose altre lingue europee e asiatiche)
Moneta: dollaro australiano
Fuso orario: GMT+9, 5
Medici e strutture ambulatoriali membri ISTM (International Society of Travel Medicine) Sono molte in questo paese le strutture mediche che si occupano di medicina de viaggi, qui di seguito ne elenchiamo solo alcune diversificate per territorio • The Travel Doctor CanberraLevel 5, Jacobs House 8-10 Hobart PlaceCANBERRA ACT 2601, Australia Tel: +61 02 6257 7156 • McDade, John, MBBS FRACGPThe Travel Doctor – TMVC 75a Astor TerraceSpring Hill QLD 4000, Australia Tel: +61 07 3815 6900 • Hart, DianaVale Medical Clinic509 Pittwater RdBrookvale NSW 2100, Australia Tel.: +61 2 9938 4433 • Lum, Gary, AMPathology DepartmentRoyal Darwin HospitalRocklands DriveTiwi NT 0810, Australia Tel.: +61 4 38899036 • Kass, Robert B.Globe Medical21 Hindmarsh SquareAdelaide SA 5000, Australia Tel.: +61 8 8232 7372 • Travel Medicine Alliance, HobartThe Traveldoctor270 Sandy Bay RoadSandy Bay TAS 7005, Australia Tel.: +61 61 3 6223 7577 • O’Toole, CarmelBoroondara Health and Wellness Centre17 Cookson StreetCamberwell VIC 3124, Australia Tel.:+61 03 9882-8219 • Beilin, RaphaelTravel Doctor TMVC Fremantle235 High StFremantle WA 6160, Australia Tel.: +61 08 933 66630
AMBASCIATE – CONSOLATI USA ambasciata: Moonah Place, Yarralumla, Canberra, ACT 2600 APO AP 96549 tel.: [61] 0262145600 consolati generali: Melbourne, Perth, Sydney CANADAambasciata: Commonwealth Avenue, Canberra ACT 2600tel: (02) 6270 4000
Calano sensibilmente i casi di COVID-19 ma raddoppiano quelli di malaria.
Nella regione del Maharashtra sono stati più di 17 mila i casi di malaria accertati nel biennio 2021-2022, quasi il doppio di quelli del biennio precedente, che sono stati 9.491.
Tra le cause di questo aumento le abbondanti piogge, la densità di popolazione di questa regione, che ospita la capitale Mumbai con i suoi di 12 milioni, e oltre, di abitanti. (Mumbailive.com)
Si raccomanda quindi a chi è diretto in queste zone di informarsi presso centri specializzati sulla migliore forma di prevenzione da attuare per una permanenza senza rischi.
Per approfondire leggi la nostra Scheda Malaria
Dichiarata una situazione di emergenza per un focolaio di Febbre Gialla sviluppatosi nella contea di Isiolo, a nord di Nairobi, dove finora non erano mai stata registrati casi.
I casi sospetti sono al momento 15, con 4 morti, ma gli esperti temono l’allargarsi dell’epidemia e un aumento nel numero dei casi. In questa zona, infatti, e nelle contee vicine, la popolazione è scarsamente immunizzata, per la mancanza di campagne di vaccinazione.
Ai viaggiatori diretti in queste zone si consiglia vivamente di prendere in considerazione l’opportunità di effettuare la vaccinazione.(Outbraknews today)
AFRICA Dall’inizio del 2023, e fino al 25 febbraio 2024, un totale di 13 Paesi della Regione africana dell’OMS hanno documentato casi probabili e confermati di febbre gialla (YF): Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Guinea, Niger, Nigeria, Sud Sudan, Togo e Uganda.
Si ritiene che i casi reali di febbre gialla umana, in Africa subsahariana siano molto maggiori rispetto a quelli denunciati. Questo è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui la mancanza di una sorveglianza completa e soprattutto la difficoltà di confermare la malattia della febbre gialla per mancanza di possibilità diagnostica. La diagnosi di laboratorio esiste, ma è scarsa e poco praticata.
Importante per i viaggiatori prevenire le punture di insetti vettori del virus, zanzara Aedes Aegypti durante il viaggio nei paesi dell’area. Tra i repellenti consigliati NOZETA a base di olio di NEEM. (informati qui)Vaccinazione obbligatoria per entrare nel paese, fondamentale ed essenziale per prevenire la febbre gialla. Tutti i viaggiatori dall’età di 9 mesi in avanti devono essere vaccinati almeno 10 giorni prima del viaggio.
A causa dell’attuale epidemia, le persone che non sono mai state vaccinate contro la febbre gialla e non possono essere vaccinate per motivi sanitari dovrebbero evitare di viaggiare in Ghana.
I viaggiatori che hanno ricevuto il vaccino contro la febbre gialla 10 o più anni fa devono effettuare il richiamo prima di viaggiare nelle aree a rischio.
Curiosità
Le zanzare e i colori. Uno studio di alcuni ricercatori dell’Università di Washington ha scoperto che le femmine di Aedes aegypti, le zanzare che trasmettono la Febbre Gialla, sono attirate da alcuni colori, più di altri. Attraverso un sistema di tracciamento in 3D delle loro traiettorie in volo, verso macchie di diversi colori, i ricercatori hanno evidenziato che le zanzare si avvicinano e stazionano di più sulle aree colorate di rosso, arancio nero e ciano, mentre le lasciano abbastanza indifferenti le macchie colorate di blu, verde, giallo e porpora.
Non sarebbero quindi solo gli odori ad attirare le zanzare, ma anche i diversi colori. Da qui, preziosi suggerimenti sugli abiti da indossare quando si soggiorna in aree endemiche per le malattie portate da insetti.
Il vaccino FG costituito da virus “vivo e attenuato” causa una reazione del sistema immunitario mimando una infezione acuta e inducendo una robusta immunità.
Il ceppo vaccinale vivo-attenuato del virus della febbre gialla” YF-17D” è stato sviluppato in laboratorio negli anni ’30 e ha dato origine ai sotto ceppi vaccinali 17D-204 e 17DD, che sono stati somministrati, in quasi un secolo, ad oltre 600 milioni di persone in tutto il mondo. La prima utilizzazione del vaccino risale al 1937.
La vaccinazione per la febbre gialla causa, all’interno dell’organismo, una volta inoculato il virus vivo attenuato, una infezione sistemica, che fa produrre “alle cellule linfocitarie B gli anticorpi neutralizzanti” che persistono per lungo tempo, alcuni lavori riportano per tutta la vita, ma con una perdita di efficacia dal decimo anno dalla somministrazione in avanti.
Il vaccino stimola anche una “forte risposta delle cellule T” che simula una infezione acuta.
Il vaccino per la febbre gialla YF-17D induce una serie di risposte immunitarie “innate” e “specifiche” che seguono la replicazione virale. Questa replicazione procede secondo una cinetica ben precisa all’interno delle cellule del sistema immune. Si realizza una risposta acuta con produzione di “anticorpi neutralizzanti” e quindi la persistenza a lungo termine della memoria immunitaria costituita da (1) anticorpi e (2) cellule T di memoria.
Data la scarsità di modelli animali per l’immunobiologia del virus della Febbre Gialla le prove sulla immunogenicità della vaccinazione YF-17D in gran parte provengono da studi umani.
Immunità innata indotta da YFV.
Una serie di diverse cellule del sistema immunitario vengono coinvolte nella risposta al “virus >Attenuato” presente nel vaccino.
Le “Cellule Dendritiche” sono un tipo di cellule che hanno il compito di presentare gli antigeni che inducono l’immunità adattativa. Esistono due tipi di CD: i convenzionali (cDC) e i plasmacitoidi (pDC). Il virus attenuato YF-17D infetta le CD ed attiva le varie sottopopolazioni di CD attraverso recettori specifici (TLRs). L’infezione delle CD consente l’elaborazione e la presentazione dell’antigene specifico. Inoltre, YFV induce la secrezione di IFN di tipo I e di tipo III dalle CD. La presenza di cellule dendritiche circolanti nel sangue (CD123+), dopo la vaccinazione, è significativamente aumentata al 7° giorno.
I Monociti sono rapidamente reclutati nei tessuti infetti e infiammati, dove si differenziano in cellule dendritiche e macrofagi.
La percentuale di monociti simili ai macrofagi (CD14+ CD16+) e attivati (CD14+ CD16++) sono leggermente ma significativamente aumentati al 7° giorno dopo la vaccinazione con YF-17D.
Anche i monociti TNFα+ sono aumentati al 7° giorno rispetto al basale e sono mantenuti per 30 giorni. Inoltre, la frequenza dei monociti IL-10+ è stata trovata aumentata al giorno 15 rispetto al basale.
I macrofagi sono fagociti di grandi dimensioni. YF-17D è in grado di infettare i macrofagi. L’infezione dei macrofagi veicola il virus nei tessuti linforeticolari, dove avviene la replicazione virale.
Le Cellule linfoidi innate (ILC) costituiscono un gruppo di cellule linfoidi prive di recettori antigene-specifici di cui le cellule natural killer (NK) sono le più ben caratterizzate. La vaccinazione con YF-17D induce una forte risposta delle cellule NK. Le cellule NK producono IFNγ e hanno una attività citotossica. Dopo stimolazione da vaccino sono aumentate.
I granulociti hanno granuli contenenti agenti antimicrobici e sono in grado di ingerire cellule estranee. Ci sono tre tipi di granulociti: neutrofili, eosinofili e basofili.
Mentre non si osservano cambiamenti nelle percentuali di granulociti circolanti, i neutrofili e gli eosinofili sono attivati dopo la vaccinazione YF-17D. Anche i neutrofili TNFα + sono aumentati al 7° giorno dopo la vaccinazione rispetto al basale.