Se viaggi nel Regno unito, o se devi soggiornare per periodi prolungati richiedi informazioni sul comportamento da adottare, su cosa fare per soggiornare in sicurezza. Notizie su malattie presenti, consigli su vaccini, eventuali medicine da portare (piccola farmacia da viaggio). Richiedi un “videoconsulto con il medico specialista”. Clicca qui e lascia i tuoi dati ed i quesiti a cui rispondere. La Clinica del Viaggiatore è a tua disposizione.
Anche per viaggiare in Gran Bretagna valgono le regole di attenzione a comportamenti che possono mettere a rischio la salute di ciascuno di noi. Durante la Pandemia Covid-19 controlla il tuo stato di vaccinazione, verifica la necessità di effettuare tamponi prima di partire; utilizza mascherina e distanziamento per abbattere il rischio contagio con il virus.
L’igiene alimentare è valido sia nei locali dove si mangia, sia nelle abitazioi private. Frequenti enteriti ed enterocoliti da cibi non controllati.
La pratica di vaccinazioni serve in ogni paese del mondo per proteggere gli organismi dall’attacco di virus e batteri
Vaccinazioni obbligatorie
NESSUNA
Non ci sono vaccinazioni obbligatorie per entrare nel paese.
– La vaccinazione va presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza, ma soprattutto in base alla situazione epidemiologica del paese al momento del viaggio. La nuova formulazione “orale” delvaccino anticolera protegge, non solo dal vibrione del colera ma anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici che provocano la “diarrea del viaggiatore”. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in tutti paesi del mondo.
ENCEFALITE DA ZECCHE La vaccinazione va presa in considerazioneper tutti coloro che decidono di soggiornare in territori fuori le grandi città, nelle campagne e colline del paese. Il rischio di essere punti da zecche portatrici del virus della encefalite esiste in tutto il paese in particolare nel periodo primaverile ed estivo.
VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.
Malattie prevalenti sul territorio
Endemie
EPATITE B: casi diffusi nella popolazione non vaccinata. Rapporti sessuali e siringhe infette diffuse nei giardini, la causa prima del contagio.
HIV: in Inghilterra ed in particolare a Londra possibili i casi di contagio attraverso rapporti anche eterosessuali che si mantengono elevati.
NOROVIRUS: presente in molte comunità ed anche durante raduni e manifestazioni. I norovirus appartengono alla famiglia dei Caliciviridae e rappresentano uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica, costituendo così un serio problema nel campo della sicurezza alimentare. Le infezioni causate da norovirus si manifestano soprattutto in contesti comunitari, negli ospedali, nelle case di riposo, nelle scuole o anche in alberghi e ristoranti. Sono tipici nelle navi da commercio e da crociera.
FEBBRE TIFOIDE: infezione presente in tutto il territorio causata da Salmonella Thyphim ed anche paratyphim A e B. Opportuna la vaccinazionazione con vaccino orale.
Il clima della Gran Bretagna è molto influenzato dall’Oceano Atlantico. E’ relativamente mite e le precipitazioni sono abbastanza contenute. Umido, con sbalzi di temperatura relativamente contenuti tra l’inverno e l’estate. Il tempo è variabile, con frequenti cambiamenti da un giorno all’altro o anche nell’arco della stessa giornata.
Le temperature medie in pianura sono sempre superiori allo zero anche in gennaio, quando oscillano intorno ai 4/5 ºC nelle città principali, e arrivano a 6 gradi nella punta sudoccidentale del Paese; in luglio oscillano tra i 12 gradi del nord della Scozia e i 18,5 °C nella regione di Londra. Le precipitazioni sono ovunque frequenti, ma sono particolarmente frequenti e abbondanti al nord e sui versanti occidentali. In Scozia occidentale si raggiungono i 1.500 millimetri, con circa 200 giorni all’anno di pioggia (più di un giorno su due!), mentre a Manchester, nell’Inghilterra occidentale, cadono 800 mm di pioggia in 141 giorni; a Plymouth, sulla costa sudoccidentale, cadono 1.000 mm di pioggia in 142 giorni.
Il sud-est è meno piovoso: a Londra cadono appena 600 mm di pioggia l’anno, distribuiti comunque in 109 giorni.
I mesi più inospitali per i turisti sono quelli invernali, da novembre a febbraio, quando fa freddo e le giornate sono corte. Marzo e ottobre sono mesi intermedi, durante i quali le giornate sono più lunghe, ma le temperature possono essere rigide. I mesi primaverili ed estivi, da aprile a settembre, sono indubbiamente i migliori e i più sfruttati dai visitatori.
Il periodo migliore per visitare la Gran Bretagna è quindi l’estate, da giugno ad agosto: è una stagione molto fresca in Scozia, e progressivamente più calda man mano che si procede verso sud; è ovunque abbastanza piovosa ma anche relativamente soleggiata.
Nella Scozia settentrionale e occidentale (v. le isole e Glasgow), in luglio e agosto si registra un aumento delle precipitazioni e una diminuzione del soleggiamento: qui il mese più soleggiato è giugno, che però è anche più fresco rispetto ai due mesi centrali dell’estate.
In tutta la Gran Bretagna giugno è un ottimo mese: le giornate sono molto lunghe, il paese è in fiore, le piogge e le nubi non mancano, ma esse si alternano al sole. Anche maggio (che però al nord e in Scozia è molto fresco, e a volte persino freddo), offre spesso un tempo discreto.
L’estate piena (luglio-agosto) al centro-sud è piacevolmente calda, e tra un rovescio e l’altro può anche spuntare il sole.
Il mare è freddo anche in estate: la temperatura dell’Atlantico raggiunge appena i 12 gradi nelle Shetland, i 13/14 °C in Scozia, i 17 °C nella Manica e in Cornovaglia.
Non essendo il clima della Gran Bretagna caratterizzato da estremi climatici, non esiste una stagione da evitare assolutamente, anche se va detto che da novembre a gennaio le giornate sono molto corte e il cielo è spesso grigio o nuvoloso, inoltre, in inverno, da dicembre a febbraio, ma a volte anche a novembre e marzo, ci possono essere periodi freddi, con nevicate e gelate.
In valigia – cosa portare
In inverno:vestiti caldi, maglione, cappotto, impermeabile. Per la Scozia e per le highlands, e per i periodi più freddi: guanti, berretto, sciarpa. In estate:vestiti di mezza stagione, giacca e felpa, impermeabile o ombrello. Nella zona di Londra è più facile che in alcune giornate ci si possa vestire leggeri, con t-shirt e pantaloncini.
La Febbre Gialla è l’unica malattia per la quale può essere richiesto un certificato di vaccinazione per l’accesso ad un paese. Solo alcuni paesi la richiedono obbligatoriamente per entrare nel proprio territorio. In altre aree del mondo la presenza del virus e dell’insetto vettore la rendono fortemente raccomandata, in molti paesi può essere tralasciata a meno che non si passi da paesi dove è presente la malattia, in questo caso è obbligatoria per legge. Leggi anche la sezione Tutto sulla Febbre Gialla
E’ valido solo se conforme al modello approvato dall’OMS; deve essere rilasciato da un Centro di Vaccinazioni autorizzato dal Ministero della Salute. Il Certificato
di Vaccinazione Internazionale è un Documento Individuale. L’eventuale controindicazione all’effettuazione del vaccino per cause mediche individuali, nel caso di entrata in un paese che richieda obbligatoriamente la vaccinazione, va certificata da parte del Centro Vaccinale, preferibilmente in lingua inglese e francese.
Dopo ricostituzione, 1 dose (0,5 ml) contiene:
Virus della febbre gialla ceppo 17 D-204 (vivo, attenuato) coltivato in embrioni di gallina esenti da patogeni.
Indicazioni
Limite di età per la somministrazione: 9-12 mesi. L’OMS indica il limite di 6 mesi per il rischio di encefalite postvaccinale.
Raccomandata o consigliata per altri (Brasile, Regioni amazzoniche del Perù e della Bolivia, paesi africani dell’area endemica, non inclusi nell’elenco della vaccinazione obbligatoria).
È preferibile che il vaccino venga iniettato per via sottocutanea.
L’iniezione intramuscolare può essere eseguita se è in accordo con le raccomandazioni ufficiali applicabili.
Per l’uso intramuscolare i siti di iniezione raccomandati sono la regione anterolaterale della coscia nei lattanti e nei bambini piccoli (di età compresa tra 6 mesi a 2 anni di età) ed il muscolo deltoide nei bambini più grandi e negli adulti.
Effetti collaterali
– Comuni: localmente lieve rossore, dolenzia, indurimento della parte momentaneo. Febbre (lieve-moderata); generalmente questi sintomi sono di lieve entità e durano 5-10 giorni.
– Molto Rari (casi isolati): reazioni allergiche gravi, nausea, vomito, dolori addominali, encefalite, meningite, grave insufficienza d’organo multipla.
Controindicazioni
In generale la vaccinazione deve essere rimandata se il soggetto è affetto da malattia acuta moderata-grave, con o senza febbre.
La vaccinazione è controindicata se sono presenti:
Allergia accertata alle proteine dell’uovo;
Stato di gravidanza a meno di altissimo rischio di esposizione;
Immunodeficienza cellulare congenita o acquisita;
Somministrazione contemporanea:
I vaccini inattivati non interferiscono con la risposta immune verso altri vaccini inattivati o verso vaccini vivi. Se somministrato non contemporaneamente con altri vaccini allestiti con microrganismi viventi attenuati (es. Polio orale, morbillo) deve essere osservato un intervallo di 2 settimane se il vaccino anti-febbre gialla precede gli altri vaccini, altrimenti di 4 settimane se il vaccino antiamarillico segue gli altri vaccini o di 6 settimane se segue alla vaccinazione con polio orale. Tuttavia è dimostrata l’assenza di interferenza tra il vaccino contro la febbre gialla e quello monovalente contro il morbillo o antitifico: esso possono essere somministrati simultaneamente o a qualsiasi intervallo, prima o dopo, l’uno dall’altro.
Calendario
Non è obbligatoria in Italia. Si rende obbligatoria 10 giorni prima di partire per coloro che si recano nei paesi tropicali o subtropicali che la richiedono in base al Regolamento Internazionale, o che passano o soggiornano in paesi infetti o endemici prima di recarsi in altri paesi dove è presente la zanzara.
Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, contattaci via e-mail oppure telefona al numero:
Presso Etimedica – Cesmet Clinica del viaggiatore è possibile effettuare la vaccinazione per la febbre gialla con certificazione internazionale. La vaccinazione viene effettuata presso il centro medico specializzato in medicina tropicale, da personale specializzato ed esperto nella materia. Richiedi una consulenza prima del viaggio con il dr. Paolo Meo, medico tropicalista.
Per INFO e prenotazioni chiama il numero 0639030481 o scrivi fornendo i tuoi dati cliccando qui
Descrizione
La febbre gialla è una malattia infettiva, virale causata da un flavivirus trasmesso all’uomo da una zanzara del genere Aedes spp. La zanzara Aedes aegypti è
presente sia in ambiente rurale che in ambiente urbano, in diversi continenti. Questo genere di zanzara, anche per le variazioni ambientali e climatiche di questi ultimi decenni, sta attualmente infestando regioni dalle quali era stata precedentemente eradicata, ed aree totalmente nuove.
L’infezione virale fu originariamente importata nelle Americhe dall’Africa e col tempo si è stabilizzata e radicata nel centro e sud America. Non sono mai stati descritti casi di febbre gialla in Asia, ma potrebbe svilupparsi tranquillamente una epidemia vista la diffusa presenza del vettore.
Sommario
Agente infettivo
Ciclo vitale
Distribuzione
Porta di ingresso
Trasmissione
Incubazione
Sintomi
Mortalità
Controllo e prevenzione
Trattamento
Diagnosi
Agente infettivo
Il virus della febbre gialla (virus amarilico) è un arbovirus (gruppo B), virus a RNA del genere dei Flavivirus, membro della famiglia delle Flaviviridae.
Ciclo vitale
La febbre gialla è una febbre emorragica virale che viene trasmessa da zanzare infette. Sono descritti tre cicli diversi di attività del virus e di modalità trasmissiva: una selvatica, una intermedia e una urbana. I tre tipi esistono in Africa, ma in Sud America si riscontrano solo il tipo selvatico e urbano dell’infezione.
Ciclo silvestre: nella febbre gialla silvestre i vettori sono in Sud America Haemagogus spp. e Sabethes spp., ed Aedes africanus in Africa. Le zanzare acquisiscono l’infezione dalle scimmie, che fungono da serbatoio del virus. Le zanzare poi pungono e infettano gli uomini, di solito giovani maschi lavoratori delle foreste o in attività agricole.
Questo tipo di infezione è più comune in America latina dove soprattutto nei bacini dei fiumi Magdalena, Orinoco e Rio delle Amazzoni.
Ciclo urbano: nella febbre gialla urbana, gli uomini sono serbatoi del virus, quando sono viremici, e il contagio avviene attraverso la zanzara domestica, l’Aedes aegypti.
Questa modalità di infezione si ritrova prevalentemente in Africa dove ogni anno si manifestano numerosi focolai epidemici e circa 200.000 casi.
Distribuzione
La febbre gialla si trova tra il 15° parallelo Nord e il 10° parallelo Sud in America e in Africa (v.mappa). Non c’è in Asia, benché siano presenti specie di zanzare potenziali vettori. L’incidenza è imprecisata perché la maggior parte dei casi è subclinica o non è segnalata, verificandosi in aree geografiche remote. L’OMS stima che si verifichino 200,000 casi all’anno solo in Africa (100-200 casi all’anno in Amazzonia). L’area geografica interessata dalla febbre gialla è in espansione, soprattutto in Africa, in zone dove era considerata eradicata (es. Africa orientale e meridionale). In Africa la trasmissione avviene principalmente nelle zone di savana dell’Africa centrale e occidentale, durante la stagione delle piogge, con saltuarie epidemie in zone urbane e in villaggi. Più raramente interessa le zone di foresta equatoriale.
In Sud America gli episodi sono sporadici e colpiscono quasi sempre agricoltori o lavoratori delle foreste. Dopo una campagna di eradicazione dell’Aedes aegypti negli anni trenta, la febbre gialla urbana era diventata rara in Sud America, ma a causa del degrado socio-economico ed ecologico degli ultimi anni, queste zanzare hanno recentemente rioccupato buona parte delle aree dalle quali erano state eliminate e il rischio potenziale di epidemie urbane è aumentato. Molto raramente si hanno casi di febbre gialla nei turisti e nei viaggiatori.
Porta d’ingresso
La cute, attraverso le punture degli insetti infettati dal virus.
Trasmissione
ZANZARA FEBBRE GIALLA
I vettori del virus sono zanzare del genere Aedes e Haemagogus e trasmettono il virus durante il pasto ematico. Le zanzare restano infette per tutta la loro vita, mentre il sangue dei pazienti infetti è contagioso da 24 a 48 ore prima della comparsa dei sintomi fino a 3-5 giorni dopo la guarigione clinica.
Incubazione
3-6 giorni
Sintomi
La malattia si manifesta nel 60% dei casi in modo asintomatico; esistono manifestazioni lievi, paucisintomatiche con rialzo febbrile; una piccola parte di casi si manifesta in forma grave con sintomatologia generale sistemica, forti dolori generalizzati, emorragie precoci e gravi sia cutanee che interne, ittero; alla fine sopraggiunge una insufficienza epatica e renale ingravescente quasi sempre letale. La morte può intervenire nei primi giorni di malattia, generalmente non oltre il decimo, e caratterizza le forme a carattere emorragico fin dalla fase iniziale.
Ad una prima fase di manifestazione di malattia, segue generalmente un periodo di remissione della durata di poche ore o alcuni giorni, quindi inizia una fase di intossicazione caratterizzata da emorragie cutanee e digestive, sintomi a carico del fegato (ittero), dell’apparato urinario (insufficienza renale) e shock.
Mortalità
I decessi si presentano nel 20% dei casi gravi, in particolari epidemie si può arrivare all”80% di mortalità.Il 50% dei pazienti in fase tossica muore, di solito entro 2 settimane dalla comparsa dei sintomi. La mortalità è maggiore nei più giovani. Il tasso di mortalità è più basso nelle epidemie (5%). Segno prognostico sfavorevole è la precoce comparsa e la severità dell’ittero (3º giorno). L’aumento delle transaminasi è direttamente proporzionale al danno epatico ed è un segno prognostico sfavorevole.
Controllo e prevenzione
La febbre gialla è una malattia che si può prevenire con il vaccino. Si tratta di un vaccino prodotto con virus vivo attenuato che produce, con una sola dose, una immunità duratura (almeno 10 anni). È l’unica vaccinazione soggetta a regolamento obbligatorio internazionale.
Per i viaggiatori che partono dall’Italia, e si recano in zone dove è presente la zanzara del genere Aedes generalmente non è obbligatoria in Italia. Si rende obbligatoria 10 giorni prima di partire per coloro che si recano in paesi tropicali o subtropicali che, a causa dell’alto rischio di infezione, prevedono l’obbligatorietà per tutti i viaggiatori in entrata. In genere sono i paesi considerati infetti.
1 fiala da 0,5 ml per via sottocutanea in una singola somministrazione sia per adulti che per bambini.
Controindicazioni
E’ sconsigliata la somministrazione del vaccino nei primi 6 mesi di vita; nel corso del primo trimestre di gravidanza; nei soggetti immunodepressi e accertata allergia all’uovo. Se il vaccino antiamarillico viene somministrato contemporaneamente con altri vaccini vivi attenuati (es. Polio orale, morbillo, antitifico vivo attenuato) deve essere osservato un intervallo di 2 settimane se il vaccino anti-febbre gialla precede gli altri vaccini, oppure di 4 settimane se il vaccino antiamarillico segue gli altri vaccini o di 6 settimane se segue alla vaccinazione con polio orale.
Effetti collaterali
Quasi mai presenti, talvolta si manifestano localmente con lieve zona eritematosa, lieve dolenzia e indurimento, molto raramente si manifesta modesto rialzo febbrile.
Vaccino in commercio
Stamaril ® (iniettivo).
Prevenzione
E’ fondamentale la protezione dalla puntura delle zanzare. Le zanzare, le mosche, i moscerini, i pappataci, le zecche, le cimici e molti altri insetti possono causare fastidio, reazioni cutanee o trasmettere malattie. Dal momento che nessun farmaco o vaccino è attualmente in grado di garantire una protezione totale dal rischio di malattie trasmesse da insetti (Malaria, Dengue, Filariosi, Encefalite giapponese e molte altre ancora) è fondamentale cercare di evitare il più possibile il contatto con gli insetti che le trasmettono. E’ dimostrato che l’impiego di mezzi di difesa contro la zanzara riduce il rischio di acquisire l’infezione malarica del 90%. Le informazioni valide per la zanzara anofele possono essere estese anche agli altri insetti.
Trattamento
Si basa su misure di supporto ed è diretto ad alleviare i sintomi (per lo più con trasfusione di sangue e di liquidi) e a ridurre la possibilità di emorragie.Non esiste terapia specifica antivirale. Il trapianto di fegato è una possibilità di trattamento, se la coagulopatia da consumo lo consente.
Diagnosi
La diagnosi della Febbre Gialla può essere molto difficile per i casi isolati. Nei tropici la malattia viene diagnosticata clinicamente, osservando cioè i sintomi. La diagnosi viene confermata dall’isolamento del virus dal sangue (identificazione mediante PCR del’RNA virale durante la fase acuta), da un titolo anticorpale in aumento (le IgM appaiono entro 5 giorni dalla comparsa della malattia; il confronto dei dati sierologici nella fase acuta e in convalescenza conferma la diagnosi), o, all’autopsia, dalla caratteristica necrosi delle cellule epatiche nella zona intermedia del lobulo. L’agobiopsia del fegato durante la malattia è controindicata per il rischio di emorragie.
MEDICINA TROPICALE E PARASSITOLOGIA CLINICA visite, esami, diagnostica e trattamenti
Il Dott. Paolo Meo, medico specialista in malattie infettive e medicina tropicale, realizza e dirige il servizio medico clinico e preventivo, specialistico, denominato: “CESMET Clinica del Viaggiatore” per coloro che necessitano di visite mediche prima di un viaggio ed al rientro dalle mete prescelte.
VISITE DI MEDICINA TROPICALE e visite di parassitologia tropicale con esami di laboratorio specifici, sierologici, parassitologici, ematologici e chimico fisici
DISTRIBUZIONE MALATTIE TROPICALI
CHECK UP TROPICALI prima della partenza:
visita medicina tropicale e parassitologia;
esami di laboratorio emato-chimici, sierologici;
esami feci ed urine
test Mantoux (se richiesto o necessario)
Rx torace (se richiesto o necessario)
Esami diagnostici: ECG, Spirometria. Audiometria, Visio test (in particolare per rilascio certificazioni medicina del lavoro e rinnovo idoneità)
CHECK UP TROPICALIal rientro da un viaggio:
visita medicina internazionale e viaggi provenienza da Nord America, Nord/Est Europa, Mediterraneo, Nord Africa, Medio Oriente, Cina (diagnosi e cura malattie specifiche delle aree)
visita medicina tropicale o parassitologica provenienza da Africa, Asia, Sud Est Asiatico, Oceania, America Centrale e Latina, Caraibi (diagnosi e cura malattie specifiche delle aree)
esami di laboratorio emato, chimici, sierologici; esami feci ed urine
esami di laboratorio per la ricerca di parassiti su sangue, feci ed urine
test Mantoux o Quantiferon test (se richiesto o necessario)
Rx torace ( se richiesto o necessario)
Ecografie addome, pelvi, linfonodi, (altre a richiesta o necessità)
Conosciuto in India come L’albero dei Miracoli, l’Azadirachta indica, fa parte della famiglia delle Meliacee, è originario di India e Birmania ma cresce in tutte le zone pianeggianti tropicali.
I primi scritti medici in sanscrito che ci riportano i benefici di questa pianta risalgono al 2ooo a.C., da quel momento ad oggi sono saliti a più di 700 i rimedi, ayurvedici e non, a base di Neem.
Secondo l’Ayurveda infatti ogni parte della pianta, radici, corteccia, foglie, semi e frutti, possiede eccezionali proprietà curative e medicamentose; l’estrazione del olio dai semi e la sua lavorazione hanno una tradizione secolare in India, dove il prodotto finito è chiamato “LA FARMACIA DEL VILLAGGIO” proprio per la molteplicità degli usi che ne vengono da sempre fatti dalle popolazioni locali.
Agli abitanti dell’INDIA e DI BUONA PARTE DELL’ORIENTE è noto da molto tempo che le foglie dell’albero di Neem allontanano gli insetti; per questo le mettono da sempre nei letti, nei libri, nei recipienti, nelle credenze e negli armadi.
Le foglie sono la parte della pianta maggiormente conosciuta anche dalla medicina occidentale, sono molto apprezzate per i loro benefici sulla pelle. Funzionano da fungifugo, antisettico e antinfiammatorio.
Tradizionalmente le foglie vengono tritate per ottenere una sorta di poltiglia da applicare direttamente sulle ferite, le ulcere e le malattie della pelle o usate per farne infusi da bere.
L’olio Neem è un estratto a freddo dai semi, che puro si presenta di colore giallognolo ha un gusto leggermente amaro e per molti l’odore dell’olio di Neem non raffinato è sgradevole. Per questo motivo viene addolcito con aromi naturali che ne coprono il forte odore, mantenendo però tutte le proprietà benefiche inalterate. Lo spray NOZETA è un prodotto gradevole e profumato che è stato prodotto aggiungendo al principio attivo AZADIRACTA INDICA molte essenze profumate che contribuiscono a rafforzarne l’effetto repellente contro gli insetti.
L’olio di Neem è un ottimo repellente contro le zanzare, naturale, che può essere applicato sia sulla pelle sia sulle superfici di casa per tener lontani gli insetti. Ha un forte effetto lenitivo, antistaminico, ideale anche per ridurre il prurito e il gonfiore causato dalle punture di insetto. La caratteristica naturale lo rende idoneo all’utilizzo anche nei neonati e bambini piccoli, donne in gravidanza, e chi ne fa uso per lunghi periodi.
Utile in tutti i climi ed ambienti lo rendono uno dei migliori prodotti per la prevenzione dalle malattie a trasmissione da insetti. Dalla malaria, alla Dengue, alla Chikungunija e alle tante malattie trasmesse da insetti vettori.
L’olio di neem offre protezione naturale al corpo di adulti e bambini, nutre la pelle grazie alle proprietà idratanti, lenitive e rigeneranti dei suoi principi attivi, alla vitamina E e agli acidi grassi essenziali, funziona come rimedio naturale contro infezioni della pelle quali acne ed herpes ma può anche alleviare il dolore da scottature e bruciature facilitando il processo di cicatrizzazione.
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Come abbiamo visto quindi gli usi e i benefici di questo prodotto sono davvero innumerevoli, le controindicazioni praticamente inesistenti essendo un prodotto completamente naturale. Utile nelle nostre case e fondamentale nei nostri viaggi, una volta provato non ne farete più a meno!
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il WHO Global Malaria Programme,
Il Programma globale contro la malaria (GMP) dell’OMS è responsabile del coordinamento degli sforzi globali dell’OMS per controllare ed eliminare la malaria. Il suo lavoro è guidato dalla “Strategia tecnica globale per la malaria 2016-2030” adottata dall’Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2015
i paesi che per 3 anni consecutivi dimostrano assenza di casi autoctoni possono richiedere di essere inseriti tra i paesi cosiddetti “Malaria-free”. La lista qui consultabile riporta quelli che vi sono stati inseriti, dopo gli appositi controlli.
Clima: La Spagna non ha un clima uniforme. Infatti il territorio spagnolo si può suddividere in almeno sei regioni climatiche principali: • La costa mediterranea, con predominanza dei caratteri propri di questo mare, con temperature medie invernali miti (in gennaio, il mese più freddo, sono generalmente comprese fra i 7 °C e i 14 °C, a seconda della latitudine) ed estive elevate, ma non torride (in luglio e agosto, i mesi più caldi, sono comprese fra i 22 °C e i 28 °C). Per quanto riguarda le precipitazioni sono concentrate generalmente nei mesi autunnali e in inverno. Si avranno pertanto estati secche ed inverni umidi. Anche le coste atlantiche del sud e la pianura del Guadalquivir hanno un clima assimilabile a quello mediterraneo, pur se influenzato dalla vicinanza dell’Oceano, con temperature miti e precipitazioni abbondanti lun go la costa ed estati più calde e precoci (non sono rare massime di 30 °C o 35 °C a fine Maggio). • La meseta e le regioni interne, con un clima in molte zone di tipo mediterraneo subcontinentale e in altre continentale. Questo clima caratterizza la maggior parte della Penisola iberica. Nelle regioni da esso interessate le temperature invernali sono piuttosto basse, ma non rigide (generalmente comprese, in gennaio, fra i 4 °C e i 7 °C per il mediterraneo-subcontinentale e sensibilmente inferiori per quello continentale), mentre quelle estive sono elevate e le precipitazioni sono irregolari. In generale, le comunità occidentali fruiscono di maggiori precipitazioni rispetto a quelle orientali. • La Galizia e le regioni cantabriche che si affacciano sull’Atlantico (Asturia, Cantabria e Paese Basco) con un clima mite di tipo oceanico, caratterizzato dall’abbondanza di piogge durante tutto l’anno (specialmente d’inverno) e da temperature sia invernali che estive molto gradevoli (8 °C o 9 °C in gennaio e circa 20 °C in luglio ed agosto) • Le zone elevate delle cordigliere interne (Cordigliera Cantabrica, Sistema Iberico, Cordigliera Betica, ecc.), dei Pirenei e delle quote più alte delle Canarie, contraddistinte da inverni rigidi (generalmente al di sotto dei 0 °C) e da estati molto fresche (inferiori per lo più ai 15 °C). Le precipitazioni sono in tali zone abbondanti e rivestono spesso un carattere nevoso. Dune di Maspalomas, nell’isola di Gran Canaria • Le subregioni desertiche presenti soprattutto nel sud-est peninsulare e nella Valle del Ebro, caratterizzate da climi aridi o addirittura desertici (con precipitazioni inferiori ai 300 mm). Fra queste: Il Desierto de Tabernas oltre ad estese zone della Provincia di Almería, (come il Cabo de Gata, dove si registrano meno di 200 mm annui), di Granada (Guadix), di Murcia ed Alicante. Nel nord peninsulare si estende il Desierto de los Monegros nella valle dell’Ebro (Aragona) in cui l'”effetto foehn” è la causa principale di precipitazioni scarsissime. • Le Canarie infine, hanno invece un clima decisamente tropicale, con temperature calde lungo tutto l’arco dell’anno e precipitazioni scarse (più abbondanti nelle isole occidentali) o scarsissime (deserto delle Dune di Maspalomas, nell’isola di Gran Canaria). Va a tale proposito sottolineato che le coste meridionali della penisola (fra Tarifa ed Almería), caratterizzate da temperature invernali subtropicali (in gennaio a Marbella si registra una temperatura media di circa 14 °C), fanno da transizione tra il clima mediterraneo e quello tropicale. Le precipitazioni in tali zone sono però più abbondanti rispetto a quelle delle Canarie.
Prevenzione e profilassi
Vaccinazioni obbligatorie
NESSUNA
Non ci sono vaccinazioni obbligatorie per entrare nel paese.
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.
Alert sanitari
Dengue
Annualmente vengono denunciati, in particolare nella regione autonoma di Catalogna, ma anche in altre aree della Spagna alcuni casi autoctoni in soggetti che non hanno viaggiato all’estero, a differenza dei casi finora denunciati come importati (oltre 500, solo in Catalogna, dal 2014 ad oggi). Sono in atto, nel paese, misure di controllo dell’attività del virus e di prevenzione della diffusione della zanzara Aedes albopictus ed altre responsabili della trasmissione. Un buon repellente può essere di grande aiuto.
Malattie prevalenti sul territorio
Endemie
SALMONELLA ED ENTERITI: rischio considerato endemico. Presenza di casi diffusi in locali ed esercizi dell’area del porto con poca igiene.
EPATITE B
EPATITE A
HIV
RABBIA: segnalati casi di rabbia animale, soprattutto nei pipistrelli. Rari i casi di rabbia canina. Vaccinazione consigliata nel post esposizione
Pillole di salute
Come evitare di ammalarsi
Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio…leggi tutto
Zanzare & co. – Come proteggersi
• le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni….
Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.
Al rientro a casa
Quando rientri da un viaggio ricorda di prenderti una pausa di un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione….