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OLIFE. Dalle foglie di olivo un aiuto al nostro organismo

OLIFE un estratto a freddo dalle foglie di olivo di centinaia di molecole attive  farmacologicamente.

 

 

OLIVUM® è l’ estratto brevettato dalla parte nobile dell’albero di olivo ovvero dalle FOGLIE.

 

OLIVO L'ALBERO DELLA SALUTE
 OLIVO L’ALBERO DELLA SALUTE

OLIVUM® è composto da 260 molecole farmacologicamente attive. Una azione medicinale, benefica, studiata oramai nei migliori centri di ricerca.

Le 5 principali molecole biochimicamente attive sono: Oleuropeina, Idrossitirosolo, Tirosolo, Acido Elenolico, Rutina.

OLIVUM® è Iscritto al Registro Ufficiale degli Integratori Alimentari Ministero Salute (Codice 51072 51074)

L’infuso derivante dall’estrazione dalle foglie di olivo denominato “OLIFE” è costituito dal: 93% Olivum® e dal 7% di estratto di Calendula Officinalis;

OLIFE prodotto in:

bottiglia OLIFE da 1 litro; per il supporto alle tue terapie, per il mantenimento del tuo buono stato di salute, per tutti gli
utilizzi indicati dal medico.
flaconcini OLIFE da 15 ml (portatile)una dose di olife da portare in borsa o in tasca con te, durante la
gionata, ed assumere agll’orario previsto.

bustine OLIFE da 5 gr. (portatile da viaggio) la dose OLIFE pensata e realizzata per i tuoi viaggi. In viaggio mantieni la tua salute e la tua energia prendendo 1 o 2 bustina a colazione e a cena.
orosolubile bustine da 4,5 gr (portatile)
– gel agli agrumi bustine da 35 ml (portatile)

 

INFORMAZIONI SU OLIFE  per approfondire clicca qui

 

PER ORDINARE I PRODOTTI : chiama il numero 06 39030481, oppure scrivi a prevenzionesalute@clinicadelviaggiatore.com
Il dr. Meo rimane a tua disposizione per qualsiasi quesito, dubbio, informazione sull’utilizzo dei prodotti.

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO:  OLIFE è un prodotto, derivato da estratti a freddo di foglie di olivo ossia “OLIVUM”, le cui molecole attive, i flavinoidi,  hanno capacità:

  • antiossidanti,
  • immunostimolanti,
  • energizzanti,
  • induttrici del metabolismo glicemico e lipidico,
  • cardiotoniche,
  • antisettiche batteriche e virali.
    Queste proprietà sono dimostrate da molti lavori di ricerca ed approvate dal Ministero della salute. TIROSOLO e IDROSSITIROSOLO, RUTINA e OLEUROPEINA, queste le molecole più attive delle oltre 200 molecole presenti.

Questo il supporto ed un aiuto molecolare, biochimico, che fornisce le seguenti azioni:

Protettivo cellulare dell’organismo ( azione antiossidante contro radicali liberi)
Difende e protegge le cellule di tutti gli organi dall’ossidazione generata dai radicali liberi. Protegge le cellule dall’invecchiamento indotto.
Stimolatore e riequilibrante immunità (protettivo e curativo malattie)
Difende e protegge e stimola le cellule linfocitarie di tipo T e di tipo B. Facilità la formazione di anticorpi specifici.
Equilibrante la pressione arteriosa (normalizza la pressione alta)
Agisce sulla muscolatura liscia e sulle terminazioni nervose della microcircolazione inducendo una vasodilatazione e facilitando la diminuzione della pressione arteriosa, e aiutando l’ossigenazione dei tessuti. Questo processo facilita la distruzione dei radicali liberi.
Aiuta la circolazione e fluidifica il sangue
Agisce direttamente sulle cellule endoteliali del sistema vascolare, aiuta la vasodilatazione con un vantaggio a tutti gli organi irrorati, agisce direttamente sui processi di fluidificazione.
Equilibra il metabolismo zuccheri (anti diabete)
Le molecole presenti in OLIVUM hanno una azione stimolante la formazione insulinica del pancreas, e l’assorbimento degli zuccheri da parte delle cellule epatiche. Agisce direttamente sulle cellule endoteliali del sistema vascolare, aiuta la vasodilatazione con un vantaggio a tutti gli organi irrorati, agisce direttamente sui processi di fluidificazione.
Equilibra il metabolismo colesterolo e grassi (anti trombosi sangue)
Le molecole presenti in OLIVUM hanno una azione sul metabolismo endogeno dei grassi. In particolare colesterolo e trigliceridi.
Aiuta diuresi e stimola reazioni fegato
Con la sua azione sulla microcircolazione capillare e quindi sul glomerulo della corticale del rene agisce direttamente aiutando l’aumento del flusso sanguigno e del conseguente aumento della diuresi.
L’azione vascolare intraepatica e l’aumento della ossigenazione e l’azione diretta delle molecole di tirosina e triiodotironina sulle cellule epatiche, facilita e processi di catabolismo delle sostanze di scarto.
Azione rigenerante e antiinfiammatoria delle fibre nervose
L’azione farmacologica antinfiammatoria ed anche rigenerante delle cellule del sistema nervoso crea un beneficio sui processi nevritici, soè infiammatori della sostanza grigia e degli assoni.
L’azione antisettica e disinfettante
è provata da ricerche condotte in diversi ambienti universitari ma anche dalla pratica quotidiana. Basti pensare che nell’era “pre-chimica” veniva utilizzato negli ospedali militari per sterilizzare i ferri chirurgici.

Questa la sintesi delle azioni di OLIFE. Azione di supporto e non sostituiva delle terapie farmacologiche indicate per le cure delle diverse malattie.


dr. Paolo Meo infettivologo

 

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Curarsi con le piante – Neem – Olife

Prevenire malattie e stati di malessere del nostro organismo. La maggior parte delle piante ci forniscono principi attivi con cui riusciamo a prevenire malattie, a mantenere un buono stato di salute, e anche a curare molte forme morbose. La attuale farmacologia ha le sue radici e continua ad alimentarsi dallo studio dei principi e delle molecole attivo delle piante, delle muffe, dei funghi. Gli studi su nuovi farmaci e nuove molecole traggono i loro spunti dall’esame di migliaia di molecole naturali ritrovate in natura.

CURARSI CON LE PIANTE
CURARSI CON LE PIANTE

 

Questi prodotti sono stati testati per il loro utilizzo dal dr. Paolo Meo su viaggiatori o su pazienti, integrando le cure specifiche.
Puoi chiedere informazioni per l’utilizzo dei prodotti.    scrivi i tuoi dati e poni la domanda. puoi anche richiedere una video consulenza.


OLIO DI NEEM
(la formulazione per l’uomo: lo spray NOZETA – una formulazione potente e profumata per i tuoi viaggi … e non solo

il principio attivo   AZADIRACHTA INDICA   l’albero indiano preventivo e curativo
REPELLENTE e LENITIVO per le punture delle zanzare;
– ANTISETTICO – DISINFETTANTE contro batteri, virus e miceti;
– ANTIPARASSITARIO per pidocchi, scabbia, e piccoli parassiti cutanei;
– anti USTIONE, anti ERITEMA SOLARE 

INFORMATI: NEEM L’ABERO DELLA SALUTE

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BENESSERE DALLE FOGLIE DI OLIVO (approfondisci)

OLIFE estratto di FOGLIE di OLIVO ricco di principi farmacologicamente attivi

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Test tubercolina – Mantoux – IGRA per la diagnosi di tubercolosi

Test tubercolina-Mantoux o IGRA per la diagnosi di tubercolosi. Questi i test di screening per giungere a fare una diagnosi di tubercolosi latente o attiva.

INFORMAZIONI
Il “test alla tubercolina” è conosciuto anche come “ Derivato proteico purificato PPD” o “Test Mantoux” o “Test per l’infezione della tubercolosi latente TST” viene anche indicato come Test di screening per la TBC.

DOVE FARE IL TST TEST O TEST MANTOUX
Se hai bisogno di un test per la TBC, ovvero la MANTOUX oppure dell’esame QUANTIFERON o test IGRA puoi effettuare il test TST o mantoux test presso il centro medico specializzato in malattie infettive e tropicali Cesmet-Clinica del Viaggiatore. I referti e le certificazioni attestanti il risultato del test sono quindi riconosciute ufficialmente per concorsi, istituzioni universitarie e altre richieste ufficiali. Puoi richiedere informazioni o prenotare cliccando qui e lasciando i tuoi dati, specificando il motivo della richiesta del test oppure puoi  scrivere a seg.cesmet@gmail.

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PERCHE’ E QUANDO FARE IL TEST
Se vuoi escludere o verificare la presenza del Mycobacterium tubercolosis nel tuo organismo è necessario effettuare Il test di screening per la TBC attiva o latente.

Il test di screening è richiesto per dimostrare la negatività al batterio in caso di concorsi pubblici; iscrizioni a facoltà di scienze mediche e biologiche; lavori in ambienti con persone deboli o a rischio. E’ utile anche prima e dopo i viaggi internazionali in ambienti e paesi considerati a rischio di Tubercolosi.
Il test di screening è indicato in caso di esposizione alla TBC; in caso di sintomi specifici o in presenza di fattori di rischio per una TBC attiva.

Quindi è utile per le persone a rischio insorgenza di tubercolosi per la loro situazione di salute o che sono a rischio nel caso di contatto con il batterio.
Tra queste persone:
• chi presenta il sistema immunitario compromesso, come coloro che sono positivi o sono affetti conclamati da AIDS, che quindi sono maggiormente aggredibili dalla TBC;
• chi si trova in condizioni abitative ritenute a rischio, come coloro che vivono nei rifugi per senzatetto, campi profughi, case di cura, scuole e istituti penitenziari;
• chi manifesta sintomi sospetti di TBC;
• chi proviene o che comunque abbia abitato per un certo periodo in paesi nei quali la TBC è endemica;
• chi fa uso di droghe da iniezione;

COME EFFETTUARE IL TEST
Per il test cutaneo alla tubercolina viene iniettata sulla parte volare dell’avambraccio (parte flessoria) una minima quantità di un derivato

 TEST CUTANEO ALLA TUBERCOLINA
TEST CUTANEO ALLA TUBERCOLINA

proteico purificato (PPD) in soluzione (1 ml). Questa viene iniettata in sede sottocutanea e non richiede alcuna preparazione particolare.

CARATTERISTICHE DELL’ESAME
Il test cutaneo della tubercolina, chiamato anche “Mantoux test”, evidenzia e dimostra la presenza del M.Tuberculosis nell’organismo, ma non discrimina tra malattia attiva e forma latente.
Per poter effettuare con certezza una diagnosi di “tubercolosi attiva”, oltre alla positività del test, occorre una valutazione clinica basata su sintomi specifici ed è necessario effettuare ulteriori test diagnostico come la cultura del Mycobacterium e radiografie seriate.

CARATTERISTICHE MICROBIOLOGICHE
Il micobatterio tubercolare venuto a contatto con l’organismo, in particolare con le mucose respiratorie, può causare una infezione inattiva (latente) con il permanere in modo silente all’interno dei linfociti infettati; oppure può causare una infezione attiva e progressiva con il Mycobacterium in riproduzione attiva intracellulare.
La risposta immunitaria cellulare di circa il 90% delle persone infettate dal Mycobatterio controlla la crescita e la riproduzione batterica all’interno dell’organismo e limita l’infezione a poche cellule linfocitarie. I batteri sono sequestrati e inattivati in queste cellule ma rimangono comunque vitali. Pertanto le persone infettate non presentano sintomi della malattie pur essendo portatori di una infezione latente.
L’infezione latente e asintomatica può durare anni, dal primo contatto, senza manifestarsi. In caso di abbassamento delle difese o mal fun

REAZIONE LINFOCITARIA
REAZIONE LINFOCITARIA

zionamento del sistema immunitario, immunodeficienza, il Mycobacterium può riprendere la sua crescita con la ripresa della malattia attiva e crescita e invasione dei batteri all’interno del sistema istiocitario (linfonodi – linfociti – sistema linfatico).
La “TBC attiva” causa malessere e sintomi sfumati o evidenti nel paziente. In caso di attivazione e rivitalizzazione dei batteri la TBC può essere trasmessa attraverso le secrezioni respiratorie, l’espettorato, l’aerosol rilasciato tossendo, starnutendo, parlando o respirando.

 

 

24 marzo 2023: giornata mondiale della tubercolosi  per saperne di più clicca qui

 

Per approfondire le tue conoscenze sulla TBC clicca qui.

Riferimenti istituzionali ed internazionali: OMS;   Ministero salute;  ISS;

Nel caso in cui esista il rischio che il primo test cutaneo fornisca una reazione falsamente negativa, è possibile eseguire un secondo test cutaneo che stimoli il sistema immunitario ulteriormente fornendo quindi un risultato positivo.

Il test cutaneo della tubercolina non deve essere effettuato nuovamente nel caso in cui una persona abbia già avuto un risultato positivo per tale test. Una volta riscontrato un risultato positivo, il test fornirà sempre lo stesso risultato ma la reazione cutanea alla tubercolina potrebbe diventare maggiormente aggressiva.

METODO DI EFFETTUAZIONE DEL TEST
Non si effettuano prelievi di sangue venoso ma si inietta un ml di soluzione contenente un derivato proteico purificato (PPD) dell’antigene di M. tuberculosis. Si disinfetta l’avambraccio con l’alcol e con una siringa da insulina da 1 ml (ago fine), si inietta una piccola quantità di PPD nel sottocutanea. il liquido iniettato forma una bolla nella sede di iniezione. E ‘ opportuno lasciare il luogo di inoculo scoperto, senza bagnarlo o insaponarlo er 48 o 72 ore. Quindi si verificherà la presenza di una reazione cutanea.
Il test cutaneo, seppur negativo, può provocare un lieve fastidio o dolore nella sede di iniezione.
Non si inietta il batterio vivo magari attenuato, sottocute. Il test cutaneo alla tubercolina o Mantoux test misura la risposta del sistema immunitario ad un antigene / proteina derivato dal batterio tramite una reazione cutanea superficiale.

REAZIONE INFIAMMATORIA
REAZIONE INFIAMMATORIA

RISULTATI DEL TEST
L’ infezione provocata sviluppa una “reazione cutanea” caratterizzata da un ponfo rosso e gonfio di diverse dimensioni e con diversi gradi di fastidio, prurito o dolore. La reazione è data dalla sensibilità del sistema alla azione della proteina tubercolare. La reazione delle cellule linfocitarie sensibilizzate, in presenza di batterio, provoca l’attivazione della risposta infiammatoria, con produzione di Istamina, attivazione della cascata del complemento e rilascio di una serie di citochine che provocano la reazione tubercolare. L’assenza di risposta dimostra l’assenza del Mycobacterium dall’organismo.

Per l’interpretazione del test cutaneo della tubercolina, occorre valutare la reazione infiammatorio nell’area dell’iniezione dopo 48 / 72 ore. Nel caso in cui vi sia una reazione infiammatoria più o meno evidente, (test positivo), si valuta la dimensione del ponfo rosso, evidenza della reazione infiammatoria, in corrispondenza della sede dell’iniezione la cui misura (diametro) quantifica la risposta e quindi il contatto con il micobatterio della tubercolosi. La misura del ponfo, la sensibilità all’infiammazione e la caratteristica della lesione determinata dalla proteina iniettata, varia in base allo stato di presenza del batterio, lo stato di salute e all’età del soggetto al quale viene effettuato l’esame.
E’ da considerare che, nonostante un’infezione tubercolare in atto, nei bambini, nelle persone anziane e nei soggetti immunocompromessi, la reazione può essere minore del normale o addirittura assente.

QUALI E QUANTI TIPI di screening alla Tubercolosi esistono?

Lo screening della TBC può essere effettuato:
(1) con il test cutaneo della tubercolina
(2) con il test di rilascio dell’interferone gamma (IGRA)
(Clicca qui per approfondimenti)

TEST IGRA o QUANTIFERON
Oltre al test cutaneo Mantoux è possibile effettuare Il test IGRA. Questo test misura nel sangue venoso il rilascio della proteina “interferon gamma” da parte dei linfociti presenti in un campione di sangue al quale viene aggiunto uno specifico antigene tubercolare. (Per approfondire clicca qui)

Se vuoi informazioni o prenotare il test IGRA telefona al numero della segreteria+390639030481 oppure lascia i tuoi dati cliccando qui.

Cosa significa il risultato del test?
Se i test cutanei o quelli IGRA forniscono un risultato positivo è verosimile che la persona sia entrata in contatto con il M. tuberculosis che ha infettato l’individuo e questa infezione può essere latente o attiva. Se il medico sospetta una infezione attiva, allora occorre effettuare una radiografia toracica e ad un test colturale per confermare il sospetto diagnostico.
Se il risultato del test è negativo è verosimile che il paziente non abbia la TBC, anche se questa non può mai essere esclusa definitivamente. Il sistema immunitario cellulare linfocitario del paziente potrebbe non rispondere all’antigene o potrebbe ancora non aver completamente risposto agli stimoli batterici. Sono infatti necessarie circa 6 settimane dal primo contatto con il micobatterio perché il test fornisca risultati positivi. Nel caso in cui i test di screening forniscano risultati negativi ma il sospetto clinico rimanga, il medico può richiedere l’esecuzione di un nuovo test cutaneo o IGRA dopo un tempo di attesa congruo.
Talvolta i pazienti infettati con altre specie di micobatteri, come il Mycobatterium kansasii, possono fornire risultati falsamente positivi. Pertanto, i test positivi devono essere sempre seguiti da ulteriori esami di conferma, come la radiografia toracica, per ricercare segni di TBC attiva. Possono essere eseguiti anche test per la diagnosi microbiologica della TBC, inclusi gli strisci, gli esami colturali e i test di sensibilità, al fine di confermare la diagnosi e verificare la sensibilità ai farmaci del M. tuberculosis responsabile dell’infezione.

RISPOSTA DEL TEST DOPO LA VACCINAZIONE
Le persone che sono state vaccinate con il vaccino antitubercolare BCG (bacillo di Calmette e Guérin) generalmente forniscono risultati positivi al test cutaneo. Il test IGRA invece non è influenzato dal vaccino.

RISPOSTE DEL TEST A SITUAZIONI PARTICOLARI
Inoltre una persona può non rispondere correttamente al test cutaneo (nonostante abbia avuto un’esposizione alla TBC) nel caso in cui abbia avuto un’infezione virale recente, gli sia stato somministrato un vaccino vivo-attenuato (come quello del morbillo, parotite, varicella o influenza), abbia un’altra infezione batterica sopprimente la TBC o stia assumendo farmaci immunosoppressivi come i corticosteroidi.
In genere, dopo aver ricevuto un vaccino con virus attenuati, è necessario aspettare circa 4 settimane prima di sottoporsi al test di cutaneo.

 TEST DI SCREENING E GRAVIDANZA
E’ possibile effettuare il test di screening in gravidanza previa valutazione medica. La TBC può essere trasmessa dalla madre al feto pertanto, nel caso in cui la madre sia a rischio, può essere richiesto di effettuare un test cutaneo o IGRA. Entrambi i test sono infatti considerati sicuri durante la gravidanza.

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DENGUE in Bangladesh: casi e morti per febbre da dengue in aumento. La vaccinazione l’unica prevenzione efficace

Dengue in Bangladesh: aumento esponenziale dei casi nei primi 9 mesi del 2023 rispetto all’anno 2022. I morti per Dengue superano i 900, 2/3 sono a Dhaka. La vaccinazione l’unica prevenzione efficace

21 ottobre 2023: Dengue in Bangladesh assume dimensioni preoccupanti.

3.008 sono i ricoveri per febbre dengue nel mese di settembre 2023.  187.725 il totale dei casi di dengue fino a settembre 2023, una stagione record. In tutto il 2019 furono denunciati poco meno di 100.000 casi della malattia. 909 i decessi registrati per la dengue fino a settembre 2023. Due terzi dei decessi provengono dalla città di Dhaka. Nel 2022 i decessi ufficiali furono 281.
Nell’anno 2023 il 60% dei ricoveri per dengue è registrato in strutture sanitarie fuori Dhaka (101.828). Fino al 2019, nessun distretto e regione al di fuori della città di Dhaka aveva registrato casi di dengue. La malattia si è diffusa in molte regioni del paese grazie alla diffusione di Aedes Albopictus. Questo il ceppo di zanzara è responsabile della trasmissione della dengue nelle aree rurali del paese. L’Aedes aegypti si trova prevalentemente nelle aree urbane, in particolare a Dhaka, mentre l’Aedes albopictus è più attiva nelle aree rurali.
A causa del movimento delle persone dalla città alle zone rurali, il virus della dengue si è diffuso dalla capitale ai villaggi dove la campagna anti-zanzare è molto più debole. La capacità vettoriale dell’Aedes albopictus ossia la capacità di una zanzara di diffondere un agente patogeno tra gli ospiti è molto alta. Aedes Albopictus è la stessa zanzara presente nel bacino del mediterraneo ed anche in Italia.

 

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COSA E’ LA DENGUE?  La dengue è una malattia acuta, virale causata da un virus trasmesso dalla puntura di zanzare infette. Aedes è il tipo di zanzara responsabile della trasmissione. La malattia ha una incubazione da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia durano generalmente una settimana.
QUALI I SINTOMI? Caratteristica è una febbre particolarmente elevata, accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivite dolori muscolari ed una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza che può durare mesi.
COSA SI RISCHIA? La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche importanti. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.

COME EVITARE LA DENGUE?
REPELLENTI: La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo. Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici.  ( CLICCA QUI PER INFO)
VACCINO CONTRO LA DENGUE: essenziale effettuare la vaccinazione in caso di viaggio in Bangladesh ed anche negli altri paesi dell’area tropicale ed equatoriale. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENDA della casa produttrice TAKEDA). E’ un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. La mia esperienza di somministrazione effettuata negli scorsi 5 mesi mi conferma l’efficacia e la sicurezza ma mi induce a consigliare di effettuare questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando a distanza di 5/7 giorni eventuali effetti, noti e non rischiosi, segni di efficacia, Può comparire una lieve febbre, dolenzia leggera agli occhi e qualche dolore, ad una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Questo tipo di vaccino è considerato un salva vita ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattia è opportuna una valutazione dello specialista.

DOVE VACCINARSI: Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la dengue dal mese di aprile 2023. Prima della vaccinazione presso il nostro centro si richiese una consulenza ONLINE, per una valutazione dello stato e risposa del vaccino (SCRIVI A seg.cesmet@gmai.com o invia un messaggio via whatsapp al numero 3466000899). Prenota la tua consulenza e l’effettuazione del vaccino.
RICHIEDI LA CONSULENZA – COMPILA IL MODULO – EFFETTUA LA VACCINAZIONE.
E’ da considerare essenziale per il viaggio nel paese.

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IXCHIQ il nuovo vaccino per la Chikungunya.

“Ixchiq” è il primo vaccino al mondo realizzato per la protezione nei confronti della “febbre virale da Chikungunya”. E’ stato approvato negli Usa dall’FDA (Food and Drug Administration). La notizia è di quelle importanti che farà storia nel campo della medicina. Molte sono le aspettative per questo vaccino. Infatti, OMS ricorda che in 15 anni sono stati denunciati ufficialmente, nel mondo oltre 5 milioni di casi. La malattia è invalidante e talvolta mortale.
Il virus della Chikungunya è considerato sempre da OMS e dalle autorità sanitarie di tutto il mondo “una vera minaccia emergente per la salute globale”. Da sempre presente in America Centrale e del Sud, nei Caraibi ma anche in Africa ed in Asia, il virus, trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, si è diffuso in diversi paesi anche del bacino del mediterraneo. In Italia ricordiamo diversi focolai epidemici piccoli e medi, in Romagna ed in Veneto dal 2010 in avanti. E soprattutto ricordiamo l’improvvisa epidemia a Roma, partita dalla pianura pontina, nel 2017, con oltre 100 casi sviluppatisi nel quartiere di San Giovanni. E come l’Italia anche altri paesi Europei hanno sviluppato focolai della malattia, che poi si sono autolimitati.
La prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia, attribuibile forse allo stesso agente virale.

 

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La Chikungunya è una malattia infettiva virale acuta, trasmessa dalle zanzare del Genere Aedes, sia della specie albopictus che aegypti. Il sintomo caratteristico è costituito da dolori muscolari ed in particolare articolari piuttosto violenti. E proprio questi dolori costringono la persona ad una posizione “quasi strisciante” da cui il nome. La febbre anche elevata è una caratteristica, ma secondaria. La discriminate tra Dengue e Chikungunya sono proprio i caratteristici dolori che bloccano la deambulazione di chi è affetto da Chikungunya. Questo virus può anche attaccare organi interni con un peggioramento importante dello stato di salute ed in alcuni casi il decesso. Gli esiti, dolori generalizzati e forte stanchezza, in alcuni casi possono durare mesi, talvolta anni.
Il virus della Chikungunya sta creando una situazione di allarme nelle Americhe in particolare Centro America dove la malattia sta diffondendo in modo preoccupante. Negli ultimi due mesi, tra Agosto e Settembre sono stati denunciati 115mila casi con 33 decessi.

Il vaccino Ixchiq è stato sviluppato dalla casa Farmaceutica Valneva, azienda tutta europea, ed approvato per le persone di età pari o superiore a 18 anni. Queste sono le persone che corrono un elevato rischio maggiore di esposizione. Ora ci aspettiamo che il via libera a Ixchiq da parte dell’autorità di regolamentazione dei farmaci statunitense favorirà, nel più breve tempo possibile il lancio e la diffusione del vaccino nei Paesi in cui il virus è più diffuso. Quindi questo vaccino rappresenta un importante strumento per la prevenzione della Chikungunya, soprattutto per le persone che vivono nei paesi endemici e per coloro che viaggiano in aree a rischio.
Ixchiq è un vaccino realizzato con virus vivo, per l’immunizzazione attiva e la prevenzione delle malattie causate dal virus chikungunya. E’ costituito da una monodose e a quel che sembra non occorrono richiami. L’obiettivo del vaccino è quello di immunizzare l’organismo nei confronti del virus chikungunya (CHIKV), stretto parente del virus dengue. Viene somministrato in persone di età pari o superiore a 18 anni. Queste per il momento le indicazioni approvata mediante studi effettuati su titoli anticorpali neutralizzanti anti-CHIKV.
Valneva ha riportato i dati finali di fase 3 nel marzo 2022 che mostrano un tasso di sieroconversione, ossia una copertura del 98,9% dopo 28 giorni con una singola vaccinazione. Valneva continuerà a valutare la persistenza degli anticorpi per almeno cinque anni.

video pubblicato dal sole 24 ore  CLICCA QUI PER VISIONARE
a cura di Marcello Frisone 10/11/23

 

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LA DENGUE NEL MONDO al settembre 2023 (OMS)

Novembre 2023
Febbre da virus Dengue: casi in aumento in tutto il mondo. La migliore prevenzione è l’utilizzo del nuovo vaccino Qdenga. Da oggi tutti i viaggiatori possono considerare la pratica vaccinale nei confronti della malattia un “salvavita”. Richiedi una consulenza informativa o prenota la tua vaccinazione scrivendo a seg.cesmet@gmail.com o via whatsapp al 3466000899.

 

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Per effettuare la vaccinazione occorre compilare un “modulo valutativo pre-vaccino” con notizie sanitarie, di eventuaale pregressa malattia dengue, e sulle destinazioni dei viaggi. (richiedi il modulo valutativo prima di effettuare la vaccinazione). Sarai seguito nei giorni dopo la vaccinazione da medici esperti per valutare la tua reattività al vaccino. Al Cesmet il vaccino Qdenga è somministrato dall’aprile 2023.

DENGUE: oltre 4,2 milioni di casi nel mondo nei primi 9 mesi del 2023 con oltre 3.000 decessi correlati alla dengue. 79 i paesi dove è stata segnalata la malattia. Questi i dati ufficiali della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
I paesi con la maggior incidenza di casi sono il Brasile, il Perù, il Bangladesh, la Bolivia, l’Argentina, il Messico, le Filippine, il Nicaragua, l’India e la Colombia. Nel 2023 picchi di malattia in molti paesi asiatici tra cui si evidenzia lo stato di Singapore ed anche i paesi mediorientali hanno segnalato casi di malattia come l’Arabia Saudita.

In Europa 74 casi autoctoni accertati al 2 ottobre 2023 in persone che non hanno viaggiato in aree endemiche: Italia (42 casi), Francia (31 casi) e Spagna (1 caso) – dati ufficiali.

Antille francesi, Martinica e Guadalupa, molte isole caraibiche, la stessa Cuba stanno registrando un aumento importante di casi ed anche di decessi per la malattia virale. Casi registrati anche nel 2023 nella Repubblica di Reunion e nella Guyana francese con un aumento stagionale di casi osservato nelle ultime settimane di settembre.
In Europa, in particolare nei paesi che si affacciano sul mediterraneo la trasmissione dalla zanzara Aedes Albopictus è stata favorita dalle temperature che per lunghi periodi non sono scese sotto i 25°C, facilitando la riproduzione del virus all’interno delle zanzare e quindi la capacità elevata di trasmissione. Possiamo affermare che diverse Arbovirosi sono divenute malattie stagionali nel Mediterraneo.

CASI DENGUE in Centro e Sud America e Caraibi

Oltre 3,5 milioni di casi, di cui 1,6 confermati, e oltre 1600 decessi segnalati nella regione delle Americhe al 2 ottobre 2023
(Indicatori di Dengue (collegamento con PAHO) . La regione ha segnalato epidemie significative dall’inizio del 2023 ( DATI OMS: Dengue – la regione delle Americhe). Secondo i dati riportati da PAHO – dati epidemie), fino a settembre 2023, la maggior parte dei casi nella regione sono stati segnalati dal Brasile e dal Perù. Il Perù ha vissuto una delle più grandi epidemie di dengue della sua storia. Attualemte secondo il Ministero della Salute del Perù i casi segnalati nel paese mostrano una tendenza alla diminuzione. Tutti e quattro i sierotipi del virus dengue (DENV 1, DENV 2, DENV 3 e DENV 4) circolano attualmente nelle Americhe. Di seguito per ogni nazione, da cliccare, puoi accedere ai dati della epidemia nel corso degli anni (dati uffuciali delle singole nazioni riportate da PAHO)
Un aumento di casi segnalato anche in Bolivia, Costa Rica, Ecuador, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Venezuela e Colombia.

 

CASI DENGUE in Asia

Le febbri virali da Dengue sono state segnalate nella maggior parte dei paesi asiatici. di seguito un elenco dei paesi che hanno pubblicato i dati ufficiali, attraverso documenti delle autorità sanitarie:

CASI DENGUE in Africa

Le febbri virali da Dengue sono state segnalate in diversi paesi africani: Di seguito un elenco, parziale, dei paesi che hanno pubblicato i dati ufficiali, attraverso documenti delle autorità sanitarie:

CASI DI DENGUE in AUSTRALIA

La maggior parte delle aree dell’Australia non hanno riportato casi di Febbri da Dengue per mancanza del vettore specifico, ossia la zanzara tipo Aedes. Focolai di malattia sono segnalati nel Queensland settentrionale ogni anno. La trasmissione avviene generalmente da viaggiatori o popolazione immigrata, portatrice sana del virus. La zanzara Aedes può quindi può trasmettere il virus della dengue ad altri soggetti.

 

CASI DI DENGUE in USA (leggi i dati del CDC)

Negli Stati Uniti la segnalazione di casi autoctoni (locali) della febbre virale di dengue è stata segnalata in Florida, Hawaii, Texas e Arizona.  Focolai di dengue si verificano occasionalmente negli Stati Uniti continentali, ovvero in 49 stati degli USAe sono riportati in viaggiatori che provengono da paesi endemici. .
La malattia da dengue è comune nei territori statunitensi delle Samoa Americane, di Porto Rico e delle Isole Vergini Americane e negli Stati liberamente associati, compresi gli Stati Federati di Micronesia, la Repubblica delle Isole Marshall e la Repubblica di Palau.
Poiché i tipi di zanzare che trasmettono il virus la dengue, Aedes Albopictus ed altri, sono comuni in molte aree degli Stati Uniti, la diffusione locale della dengue è possibile.

 

MALATTIA DA VIRUS DENGUE

La malattia da virus Dengue, nei 4 tipi, si sviluppa nelle persone che vivono, soggiornano o transitano  nella maggior parte dei paesi tropicali e subtropicali. Viaggiatori che provengono dalle aree del nord del mondo (Europa, Nord America, Asia settentrionale) possono contagiarsi con il virus attraverso le punture delle zanzare infette.
La prevenzione nei confronti di questa malattia avviene anzitutto attraverso misure di protezione personale nei confronti delle punture di zanzara, utilizzo di repellenti; il metodo di prevenzione più efficace oggi è l’utilizzo della vaccinazione contro la malattia Dengue. Vaccino recentemente messo in commercio in diversi paesi europei, Italia compresa (QDENGA della azienda TAKEDA) .

In Italia ed in Europa la trasmissione del virus dengue è legata all’importazione del virus da parte di viaggiatori “portatori sani del virus” attraverso vettori (insetti) che possono funzionare da riproduttore del virus quali  Aedes albopictus, oramai diffusa in gran parte dell’Europa, e Aedes Egypti presente soprattutto a Cipro, attorno al Mar Nero e nella regione di Madeira.

L’attuale probabilità che si verifichino eventi di trasmissione locale del virus dengue nelle aree in cui i vettori sono presenti è elevata, poiché le condizioni ambientali sono favorevoli all’attività dei vettori e alla replicazione del virus nei vettori. Nel 2023 sono stati segnalati casi di dengue acquisita localmente in Francia e in Italia. I focolai autoctoni di dengue in Europa si sono verificati tra giugno e novembre, periodo oramai favorevole alla trasmissione del virus.

 

 

 

 

 

 

LA DENGUE NEL MONDO al settembre 2023 (OMS) Leggi tutto »

Filippine – Dengue. Oltre 80.000 casi nei primi 6 mesi del 2023. Necessaria la vaccinazione contro la dengue

I casi di Dengue nel primo semestre del 2023 sono aumentati in tutto il territorio delle Filippine rispetto al 2022. Protezione dalla puntura delle zanzare Aedes o vaccinazione contro la malattia i metodi preventivi da seguire. Il nuovo vaccino Qdenga della casa Takeda considerato un ” salvavita sicuro ed efficace”.

Il Ministero della Salute delle Filippine (DOH) ha riportato 80.318 casi ufficiali di febbre dengue fino a fine giugno 2023 in tutto il paese.

DENGUE IN CRESCITA
                    DENGUE IN CRESCITA

La Dengue è diffusa in tutto il paese. Ben 14 delle 17 regioni dell’arcipelago hanno segnalato nel 2023 un aumento dei casi. In particolare dal mese di maggio la crescita dei casi è stata esponenziale. Sono stati segnalati 299 decessi per dengue. E questi sono solamente i casi ufficiali. La diffusione del virus nella popolazione è considerata molto maggiore.
Dal mese di luglio al mese di Settembre 2023 i casi sono continuati a crescere superando i 100.000, secondo dati ufficiosi dei media nazionali e locali.

 

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INFO URGENTE PER CHI VIAGGIA:

EMERGENZA DENGUE CLICCA QUI
PRENOTA IL VACCINO PER LA DENGUE

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ALCUNE NOTE:

La dengue è una malattia acuta, virale causata da virus trasmessi dalla puntura di zanzare infette. Esistono quattro sierotipi del virus strettamente correlati ma antigenicamente diversi che possono causare la dengue (DEN1, DEN 2, DEN 3, DEN 4).
Aedes Aegipty o Albopictus o altre sono i tipi di zanzara responsabili della trasmissione della malattia. La Dengue ha una incubazione che dura da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia si prolungano generalmente per una settimana.
Sintomi: Caratteristica è una febbre particolarmente elevata accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivite, dolori muscolari ed articolari anche forti e spesso una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza può durare mesi.
La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche gravi. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.

REPELLENTI E VACCINO CONTRO LA DENGUE (QDENGA) I METODI PREVENTIVI.

La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo. Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici.  ( CLICCA QUI PER INFO E ACQUISTO DEL NEEM)

VACCINO QDENGA CONTRO LA DENGUE
VACCINO QDENGA CONTRO LA DENGUE

VACCINO CONTRO LA DENGUE (CLICCA): IMPORTANTE RICHIEDERE ED EFFETTUARE LA VACCINAZIONE in caso di viaggio nelle Filippine. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENDA della casa produttrice TAKEDA). E’ un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. L’ esperienza riguardo la somministrazione del vaccino effettuata presso il Cesmet nel corso degli ultimi 5 mesi    conferma l’efficacia e la sicurezza, ma raccomando di effettuare ovunque questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando lo stato della persona al momento dell’inoculo e preavvisando di eventuali lievi sintomi (simil malattia) a distanza di 5/7 giorni. Questi sintomi possibili sono noti e non rischiosi, e manifestano l’efficacia del vaccino. E’ importante sapere che oltre una lieve dolenzia locale può comparire una lieve febbre, leggera pesantezza agli occhi e qualche dolore; tutto questo in una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Il QDENGA, vaccino realizzato con virus vivi attenuati, è considerato un “salva vita” ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattie anche croniche è opportuna una valutazione dello specialista prima della seduta vaccinale.

Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la dengue dal mese di aprile 2023. Prima della vaccinazione presso il nostro centro si richiede consulenza anche ONLINE, per una valutazione dello stato di salute e risposa al vaccino (SCRIVI A seg.cesmet@gmai.com o invia un messaggio via whatsapp al numero 3466000899). Prenota la tua consulenza e l’effettuazione del vaccino. 

dr. Paolo Meo
specialista medicina tropicale
direttore del Cesmet Clinica del Viaggiatore

Filippine – Dengue. Oltre 80.000 casi nei primi 6 mesi del 2023. Necessaria la vaccinazione contro la dengue Leggi tutto »

Filippine: aumentano i casi di dengue a Zamboanga del Norte.

FILIPPINE SETTEMBRE 2023
Durante il 2023 sono aumentati esponenzialmente i casi di febbre di Dengue in tutte le Filippine. La malattia si è manifestata piuttosto aggressiva e con diffusione costante. In particolare, nella provincia di Zamboanga del Norte (PHO), le autorità sanitarie denunciano casi di febbre da virus dengue in aumento, in particolare negli ultimi mesi dall’inizio della stagione delle piogge.

Immagine che contiene testo, mappa, aqua Descrizione generata automaticamente

Secondo le autorità da gennaio a fine agosto 2023 (8 mesi) sono stati 2.413 i casi di Dengue registrati dall’Ufficio provinciale della salute (PDOHO). Si tratta di un aumento notevole rispetto ai 2.386 casi registrati in tutto il 2022. Anche la mortalità è aumentata nella provincia. Il numero di decessi per Dengue è di 13 persone fino ad oggi, rispetto ai 10 decessi registrati in tutto il 2022.
le città di Sindangan e Dipolog City hanno visto il maggior numero di casi nella provincia. Questi dati confermano che la Dengue si sviluppa soprattutto nelle città dove è elevata la concentrazione di persone. Questo è determinato dal fatto che l’uomo è il serbatoio del virus.
L’attenzione delle autorità ma anche dei cittadini si concentra sull’ambiente.
Tutti sono coinvolti nella “ricerca e nella bonifica ” dei luoghi di riproduzione delle zanzare. In particolare, l’acqua stagnante, i contenitori inutilizzati, i recipienti, le bottiglie, i pneumatici; ma anche mucchi di foglie e altri rifiuti accumulati che causano ristagno di acqua, la crescita di zanzare e il diffondersi della malattia.
ALCUNE NOTE:
La Dengue è una malattia acuta, virale causata da un virus trasmesso dalla puntura di zanzare infette. Aedes è il tipo di zanzara responsabile della trasmissione. La malattia ha una incubazione da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia durano generalmente una settimana. Caratteristica è una febbre particolarmente elevata, accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivite dolori muscolari ed una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza che può durare mesi.
La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche importanti. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.

COME EVITARE LA DENGUE
La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo. Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici. (clicca qui per info)
VACCINO CONTRO LA DENGUE: essenziale effettuare la vaccinazione in caso di viaggio nelle Filippine. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENGA della casa produttrice TAKEDA). E’ un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. La mia esperienza di somministrazione effettuata negli scorsi 5 mesi mi conferma l’efficacia e la sicurezza ma mi induce a consigliare di effettuare questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando a distanza di 5/7 giorni eventuali effetti, noti e non rischiosi, segni di efficacia. Può comparire una lieve febbre, dolenzia leggera agli occhi e qualche dolore, ad una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Questo tipo di vaccino è considerato un salva vita ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattia è opportuna una valutazione dello specialista.
Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la Dengue dal mese di aprile 2023.
Prima della vaccinazione presso il nostro centro è necessario richiedere una consulenza ONLINE, per una valutazione dello stato e risposta del vaccino (SCRIVI A seg.cesmet@gmai.com o invia un messaggio via WhatsApp al numero 3466000899). Prenota la tua consulenza e la somministrazione del vaccino.

 

Filippine: aumentano i casi di dengue a Zamboanga del Norte. Leggi tutto »

Aumentano i casi di colera nel mondo.

Nel 2022 i casi sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente. Sono 44 paesi dove sono stati segnalati focolai di colera.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riporta quasi 500.000 casi “ufficialmente denunciati”. Raddoppiati rispetto al numero denunciato nel 2021.

Nello specifico nel 2022 sono 472.697 i casi di colera denunciati e diagnosticati in laboratorio. 2349 i decessi ufficiali da Vibrio Cholerae. Nel 2021 i casi denunciati furono 223.370.

Questi i numeri ufficiali. Ma quanto è realmente diffuso il colera nei paesi del Sub Sahel in Africa; nell’Africa Orientale; nei paesi asiatici; nel mar dei Caraibi, alimentato da una navigazione in continuo aumento. I numeri riguardano i casi che finiscono in ospedale e nei laboratori. Ma l’immensa popolazione che non si rivolge alle strutture sanitarie quanto alimenta questo fenomeno?

44 paesi hanno segnalato casi di colera nel 2022, compresi paesi che non avevano segnalato il colera da molti anni, tra cui Libano e Siria. 35 paesi erano i paesi che avevano segnalato casi di colera nel 2021.

Focolai epidemici con più di 10.000 casi, tra confermati e sospetti sono stati segnalati da 7 paesi in 2 continenti. I paesi più coinvolti l’Afghanistan, il Camerun, la Repubblica Democratica del Congo (RDC), il Malawi, la Nigeria, la Somalia, e la Siria.
è una delle tante malattie che nel post Covid-19 sono aumentate esponenzialmente. E questa è una constatazione continua di coloro che lavorano con le malattie dei territori tropicali.
Le guerre e le situazione di conflitto continuo; la mancanza di igiene e di controllo; i cambiamenti climatici con aumenti costanti di temperatura che favorisce il proliferare dei batteri; gli investimenti limitati nello sviluppo di intere nazioni e di realizzazione di infrastrutture per il controllo ambientale; lo spostamento di numeri enormi di popolazione e la tendenza all’inurbamento con la fuga dalle campagne e dalle zone periferiche, tutto questo ha contribuito ad aumentare il numero di epidemie di colera.

BREVI NOTE: il rischio di colera e di enteriti o enterocoliti da batteri è in costante aumento in molti paesi meta di viaggio. L’attenzione agli alimenti e bevande è sempre una indicazione necessaria ma non basta. L’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione ma soprattutto la somministrazione di vaccini per le malattie di origine alimentare è la base per garantirsi un viaggio tranquillo. Richiedi prima del viaggio il vaccino del colera, nella sua formulazione orale. E non dimenticare di richiedere anche gli altri vaccini di base alimentari (Contro l’epatite A ed il tifo-salmonella).

.Filippine: aumentano i casi di dengue a Zamboanga del Norte..

FILIPPINE SETTEMBRE 2023

Durante il 2023 sono aumentati esponenzialmente i casi di febbre di Dengue in tutte le Filippine. La malattia si è manifestata piuttosto aggressiva e con diffusione costante. In particolare, nella provincia di Zamboanga del Norte (PHO), le autorità sanitarie denunciano casi di febbre da virus dengue in aumento, in particolare negli ultimi mesi dall’inizio della stagione delle piogge.

Immagine che contiene testo, mappa, aqua

Descrizione generata automaticamente

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.Secondo le autorità da gennaio a fine agosto 2023 (8 mesi) sono stati 2.413 i casi di dengue registrati dall’Ufficio provinciale della salute (PDOHO). Si tratta di un aumento notevole rispetto ai 2.386 casi registrati in tutto il 2022. Anche la mortalità è aumentata nella provincia. Il numero di decessi per dengue è di 13 persone fino ad oggi, rispetto ai 10 decessi registrati in tutto il 2022.
le città di
Sindangan e Dipolog City hanno visto il maggior numero di casi nella provincia. Questi dati confermano che la dengue si sviluppa soprattutto nelle città dove è elevata la concentrazione di persone. Questo è determinato dal fatto che l’uomo è il serbatoio del virus.
L’attenzione delle autorità ma anche dei cittadini si concentra sull’ambiente.

Tutti sono coinvolti nella “ricerca e nella bonifica ” dei luoghi di riproduzione delle zanzare. In particolare, l’acqua stagnante, i contenitori inutilizzati, i recipienti, le bottiglie, i pneumatici; ma anche mucchi di foglie e altri rifiuti accumulati che causano ristagno di acqua, la crescita di zanzare e il diffondersi della malattia.

ALCUNE NOTE:

La dengue è una malattia acuta, virale causata da un virus trasmesso dalla puntura di zanzare infette. Aedes è il tipo di zanzara responsabile della trasmissione. La malattia ha una incubazione da pochi giorni fino a 2 settimane e le manifestazioni della malattia durano generalmente una settimana. Caratteristica è una febbre particolarmente elevata, accompagnata da mal di testa, dolori dietro gli occhi, congiuntivite dolori muscolari ed una eruzione cutanea persistente. Tra i sintomi anche nausea, vomito, e sanguinamento minore. Una costante la stanchezza che può durare mesi.

La dengue si può aggravare improvvisamente con una diminuzione importante delle piastrine e crisi emorragiche con epistassi anche importanti. Nei casi più gravi il sanguinamento può divenire incontrollato con stato di shock, crollo pressorio, e decesso rapido.

COME EVITARE LA DENGUE

La prima prevenzione da applicare sempre con scrupolo è l’utilizzo di repellenti efficaci per evitare le punture di zanzare infette. Esistono prodotti particolarmente efficaci. Tra questi ricordo un repellente naturale di origine asiatica: l’olio di Neem, ed in particolare il NOZETA, che è il prodotto per l’uomo. Richiedere quindi il NOZETA, il repellete umano molto efficace e indicato anche per neonati, bambini, donne in gravidanza e per chi ha pelle reattiva a prodotti chimici.  ( CLICCA QUI PER INFO)

VACCINO CONTRO LA DENGUE: essenziale effettuare la vaccinazione in caso di viaggio nelle Filippine. Richiedi il nuovo vaccino contro la Dengue (QDENDA della casa produttrice TAKEDA). E’ un vaccino sicuro ed efficace, che ha la caratteristica di immunizzare contro i 4 tipi di virus, e di attivare le difese fin dalla prima settimana dopo la somministrazione. La mia esperienza di somministrazione effettuata negli scorsi 5 mesi mi conferma l’efficacia e la sicurezza ma mi induce a consigliare di effettuare questo tipo di vaccinazione sotto controllo medico, valutando a distanza di 5/7 giorni eventuali effetti, noti e non rischiosi, segni di efficacia, Può comparire una lieve febbre, dolenzia leggera agli occhi e qualche dolore, ad una bassa percentuale di persone che hanno effettuato il vaccino. Questo tipo di vaccino è considerato un salva vita ed è destinato alla popolazione tra i 4 ed i 60 anni. Per gli ultra settantenni come per chi ha avuto la malattia è opportuna una valutazione dello specialista.

Presso il CESMET CLINICA DEL VIAGGIATORE si effettua la vaccinazione contro la dengue dal mese di aprile 2023.

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.Il conteggio delle dengue nelle Filippine supera gli 80.000 casi nel 2023 fino ad oggi

di NEWS DESK

31 luglio 2023

AsiaTitoli

2 Commenti

NewsDesk @bactiman63

Il Dipartimento della Salute delle Filippine (DOH) ha riportato 80.318 casi totali di febbre dengue fino al 15 luglio di quest’anno.

Immagine che contiene testo, grafica, aqua, mappa

Descrizione generata automaticamente14 delle 17 regioni del paese stanno segnalando un aumento dei casi nell’ultimo mese.

Inoltre, sono stati segnalati 299 decessi per dengue. Il DOH ha detto che il 39 o il 13% di questi decessi aveva dengue senza segni premonitori.

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La dengue è un’infezione virale trasmessa dal morso di una zanzara infetta. Esistono quattro sierotipi del virus strettamente correlati ma antigenicamente diversi che possono causare la dengue (DEN1, DEN 2, DEN 3, DEN 4).

Febbre dengue (DF) – caratterizzata da un inizio di febbre alta improvvisa, forte mal di testa, dolore dietro gli occhi, e dolore ai muscoli e alle articolazioni. Alcuni possono anche avere un’eruzione cutanea e vari gradi di sanguinamento da varie parti del corpo (tra cui naso, bocca e gengive o lividi della pelle). La dengue ha un ampio spettro di esiti di infezione (da asintomatici a sintomatici). La malattia sintomatica può variare dalla febbre dengue (DF) alla più grave febbre emorragica dengue (DHF).

Febbre emorragica dengue (DHF) – è una forma più grave, visto solo in una piccola percentuale di quelli infetti. La DHF è una malattia stereotipata caratterizzata da 3 fasi; fase febbrile con febbre alta continua che di solito dura meno di 7 giorni; fase critica (perdita di plasma) della durata di 1-2 giorni di solito evidente quando la febbre scende, portando a shock se non rilevato e trattato precocemente; fase di convalescenza della durata di 2-5 giorni con miglioramento dell’appetito, bradicardia (frequenza cardiaca lenta), eruzione cutanea convalescente (macchie bianche su sfondo rosso), spesso accompagnata da prurito generalizzato (più intenso nei palmi delle mani e nelle piante dei piedi) e diuresi (aumento della produzione di urina).

Sindrome da shock dengue (DSS) – La sindrome da shock è una complicanza pericolosa dell’infezione da dengue ed è associata ad alta mortalità. La dengue grave si verifica a seguito di infezione secondaria con un diverso sierotipo virale. L’aumento della permeabilità vascolare, insieme alla disfunzione miocardica e alla disidratazione, contribuiscono allo sviluppo dello shock, con conseguente insufficienza multiorgano..

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Secondo vaccino pediatrico per la malaria presentato dalla OMS. Lotta alla malaria sempre più efficace.

R21/Matrix-M. E’ il nuovo vaccino pediatrico contro la malaria presentato il 2 ottobre 2023 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ed autorizzato per la lotta contro la malaria nei bambini di 6 mesi / 5 anni.

La malaria è in aumento ovunque nel tropico negli anni del post Covid. Aumentano i casi ma aumenta nuovamente anche la mortalità infantile per malaria, in particolare nell’area del Sub Sahel in Africa. Circa 20 anni fa iniziò in molti paesi africani la sensibilizzazione all’uso delle zanzariere trattate con permetrina per impedire alle zanzare di pungere bambini e adulti nelle ore notturne, durante il sonno. E l’efficacia di questo semplice strumento non tardò a manifestarsi con un ottimo decremento dei casi.

Oggi nell’era dei nuovi vaccini cambiano le prospettive della lotta alla malattia, anche se la strada è ancora lunga.

Due anni fa fu approvato e messo in commercio un primo vaccino contro la malaria, il vaccino RTS-S (Mosquirix) che fu autorizzato dall’OMS e messo in commercio a cominciare dal Ghana. In due anni questo nuovo vaccino, da considerare un vero e proprio salvavita, ha dimostrato un’efficacia superiore al 75 per cento. I primi dati sull’utilizzo del vaccino mostrano che la lunga lotta alla malaria ha fatto un grande passo in avanti. E’ da sottolineare che il vaccino è realizzato e commercializzato per la popolazione pediatrica tra i 6 mesi ed i 5 anni. Un vaccino studiato per incidere in modo significativo sulla mortalità infantile.

Questo vaccino pediatrico è prodotto dalla GlaxoSmithKline Biologicals dal 2021, anno di commercializzazione ed è stato utilizzato in particolare in Burkina Faso, Gabon, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico e Tanzania. Entro il 2025 la casa farmaceutica prevede di produrre e consegnare 18 milioni di dosi destinati a 12 paesi africani.

La frase pronunciata dal Direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, evidenzia il livello di conquista nel campo della prevenzione a cui siamo arrivati: “Come ricercatore sulla malaria, sognavo il giorno in cui avremmo avuto un vaccino sicuro ed efficace contro la malaria. Ora ne abbiamo due”.

Occorre sottolineare che da quando il primo vaccino RTS-S è stato messo in commercio le richieste per ottenere dosi di vaccino superano di gran lunga l’offerta della casa produttrice. L’avvento di un secondo vaccino ha lo scopo di coprire la domanda, indubbiamente enorme e che proviene dalla maggior parte dei paesi dell’area tropicale.

L’ R21/Matrix-M verrà prodotto dalla casa farmaceutica indiana “Serum Institute of India” che è il maggior produttore di vaccini al mondo. La capacità produttiva del nuovo vaccino sarà di 100 milioni di dosi all’anno, che nei prossimi due anni pare sarà aumentata a 200 milioni di dosi l’anno.

I due recenti vaccini contro la malaria sono entrambi destinati alla popolazione pediatrica ed hanno dimostrato la sicurezza e l’efficacia necessaria per la diffusione della pratica vaccinale.

Il nuovo vaccino R21/Matrix-M  ha dimostrato, nei test, di avere un’efficacia  superiore al 75% , se somministrato poco prima della stagione umida e delle piogge. Tre sono le dosi da somministrare per raggiungere il massimo della copertura e la riduzione della mortalità infantile. Il prezzo stabilito per il vaccino R21 /Matrix-M è tra i due e i quattro dollari americani per dose.

 

OMS mappa malaria nel mondo
Mappa della malaria nel mondo (Courtesy OMS-WHO)

Questi i numeri della malaria nel mondo prima del Covid-19.

Nel post Covid questi numeri hanno subito un importante incremento:

– 229 milioni i casi di malaria stimati globalmente nel mondo;
– 87 i Paesi dove la malattia è endemica;
– Oltre 400.000 i morti per malaria;
– 274.000 i bambini sotto i 5 anni morti per malaria il 67 per cento del totale;
– 215 milioni (94 per cento) i bambini colpiti dalla malaria su base globale;
– 95% dei decessi sono avvenuti in 29 Paesi africani.
– 6 gli stati africani che hanno avuto oltre il 50 per cento dei morti di malaria.
– Nigeria il 23%;
– Congo-K (RDC) l’11 per cento;
– Tanzania 5%;
– Mozambico 4%;
– Niger 4%;
– Burkina Faso 4%.

Secondo vaccino pediatrico per la malaria presentato dalla OMS. Lotta alla malaria sempre più efficace. Leggi tutto »

Influenza e non solo

Continua il caldo estivo nel nostro paese. Questa lunga estate sembra proprio non voler cedere il passo all’autunno. Ma l’arrivo dei virus respiratori, tra i quali il famoso “paramixovirus dell’influenza” non verrà ritardato da questo clima.

I primi casi di influenza già sono stati segnalati nel nord Italia, ed anche in Europa il virus è arrivato da alcune settimane, manifestandosi ancora con casi sporadici. Anche quest’anno le malattie respiratorie caratterizzeranno il periodo autunno-inverno. Anzi è meglio identificare il periodo a rischio virosi tra i mesi di ottobre 2023 ed il mese di aprile 2024, visto che parlare di stagioni è sempre più relativo, ahimè!

Una brutta situazione climatica che mina anche la nostra reattività alle infezioni. Dobbiamo essere consapevoli che queste alterazioni climatiche condizioneranno sempre di più il nostro stato di risposta alle malattie. E i primi segnali li abbiamo già avuti in tutto il mondo.

Con l’influenza stagionale i virologi hanno identificato l’arrivo di 262 tipi di virus respiratori diversi. E non dimentichiamo il Covid-19, sempre presente ed anche in crescita. Covid che comunque, con le sue varianti, ha imparato a convivere con il nostro organismo e le nostre difese, grazie alle passate campagne vaccinali.

Esistono questioni legate alle coinfezioni con altri virus. Il tema delle vaccinazioni diventa prioritario per controllare lo sviluppo della malattia.; chi deve e come farle; e ancora tutte le questioni legate alle sindromi respiratorie, con uno sguardo sempre attento alla situazione del Covid-19.

Le cronache nazionali ed internazionali confermano che siamo in presenza di una circolazione in aumento del Covid-19 in tutto il mondo, con le sue varianti più recenti ed anche nuove. Questi casi si sono diffusi anche in Italia e sono aumentati con l’inizio delle attività produttive e commerciali post estive e con l’apertura delle scuole.

L’attenzione di tutti noi, addetti ai lavori, è anche presa da un esordio precoce di casi della nuova influenza, che crescerà tra ottobre e novembre per poi avere un picco tra dicembre e febbraio 2024. In questo periodo il vero problema saranno i casi di coinfezione tra i due virus nei soggetti anziani, più deboli e portatori di malattie debilitanti.

Da quando è comparso il virus Sars-CoV-2 ci siamo resi conto di come le coinfezioni influenza/Covid si manifestino in modo aggressivo e mettano a rischio i gruppi di popolazione precedentemente menzionati. La malattia influenzale diventa più grave con la presenza di un Covid che diventa ancora più aggressivo. Questi gruppi di popolazione dovrebbero seguire il consiglio di effettuare entrambe le vaccinazioni. Ne parleremo in modo approfondito in un altro articolo ma intanto possiamo dire che nella stessa seduta è possibile farsi inoculare il vaccino dell’influenza ed il vaccino del Covid. E ora iniziamo ad approfondire il tema riguardante l’influenza nei suoi aspetti caratterizzanti.

L’influenza è una malattia respiratoria, infettiva, acuta, causata da un virus della famiglia degli Orthomyxovirus (virus influenzali) che infetta le cellule superficiali della mucosa delle vie aeree superiori del nostro organismo, ossia del naso, del faringe, della laringe (gola) provocando una reazione infiammatoria importante spesso anche dolorosa.

L’infezione può coinvolgere la mucosa della trachea arrivando ad infettare anche le mucose delle vie aree inferiori coinvolgendo i bronchi, ed anche le cellule degli alveoli polmonari (una storia conosciuta da tutti con il Covid).

Questa aggressione del virus provoca una reazione delle cellule immuni locali, sotto la mucosa superficiale dell’apparato respiratorio, che innesca l’attivazione del sistema infiammatorio. Questo processo ha l’obiettivo di difendere le mucose respiratorie e l’organismo tutto dall’attacco dei virus.

Il risultato è una infiammazione crescente, un rialzo febbrile, una dilatazione dei vasi locali con edema e gonfiore. Questa reazione del nostro organismo ha l’obiettivo di difenderci ma il risultato è la comparsa dei sintomi che crescono di ora in ora. Siamo nel pieno dei sintomi dell’influenza. Ma anche di altri virus meno aggressivi.

Ormai conosciamo questo meccanismo difensivo (ma anche offensivo) che caratterizza anche la risposta al Coronavirus, vedi le risposte al Covid-19, e a tanti altri microrganismi. I sintomi tipici influenzali derivano quindi dalla risposta infiammatoria dell’organismo nei confronti del virus, e questo causa il malessere e il grande stato di prostrazione. Molti virus e batteri generano questo tipo di risposta che viene etichettata come “influenza”, ma che, nella maggior parte dei casi non deriva dal “virus dell’influenza sensu strictu”.

Sono stati censiti oltre 200 virus simil influenzali che attaccano il nostro sistema respiratorio, e non solo, e si manifestano con sintomi più limitati creando problemi di saluti ridotti rispetto a quelli provocati dal “vero virus influenzale”. Da ciò si capisce perché quasi sempre chi ha effettuato il vaccino antinfluenzale si ammala lo stesso. Con il vaccino dell’influenza ci proteggiamo dal virus stagionale più aggressivo. Le cosiddette “influenze” invernali sono nella maggior parte dei casi provocate da tutti gli altri virus con cui, in inverno, veniamo in contatto.

Ci proteggiamo contro il virus più aggressivo, quello dell’influenza stagionale da Orthomyxovirus. Di fatto quando circola il virus influenzale, in Italia, nel periodo autunno-inverno, circolano contemporaneamente molti altri virus e batteri che provocano sintomi del tutto simili a quelli provocati dall’influenza, ma meno gravi e meno diffusivi. Tra i virus più frequenti gli Adenovirus, i Rhinovirus, i Coronavirus ed anche il virus sinciziale respiratorio, particolarmente aggressivo nei bambini.

La malattia influenzale è provocata da 3 tipi di virus della famiglia delle Orthomyxoviridae :
tipo 1 “ Influenzavirus A”;
tipo 2  “Influenzavirus B”; 
tipo 3 “Influenzavirus C”.

I virus dell’Influenza A e C hanno la caratteristica di infettare diverse specie animali, tra cui l’uomo e possono essere trasmessi tra le varie specie.
I virus dell’Influenza B infettano praticamente esclusivamente l’uomo.

I virus influenzali del tipo A e B presentano nella loro superficie 2 molecole (glicoproteine) che li caratterizzano e mutano in continuazione (le famose mutazioni annuali per cui cambia costantemente il vaccino).

Queste le glicoproteine presenti nella parte esterna del virus:

• L’Emoagglutinina molecola contrassegnata con la lettera H e costituisce la porzione virale che si lega alle cellule della mucosa respiratoria.
• La Neuraminidasi molecola contrassegnata con la lettera N ed ha la funzione di facilitare la fuoriuscita del virus dalle cellule una volta che questo si è riprodotto.
Le emoagglutinine (H) e le neuroaminidasi (N) sono glicoproteine con caratteristiche antigeniche, ossia molecole riconosciute dalle cellule del sistema immunitario che attiva le funzioni di difesa dell’organismo. I Virus influenzali sono riconosciuti dal nostro sistema difensivo attraverso queste molecole presenti sulla superficie dei virus influenzali.

L’emoagglutinina, che si trova nella capsula esterna del virus, si comporta da chiave per entrare nelle cellule respiratorie. Infatti, l’emoagglutinina del virus si lega alla superficie della cellula della mucosa respiratoria e consente l’entrata del DNA virale nella cellula medesima. All’interno della cellula respiratoria il virus si riproduce in milioni di copie (virus figli).

La neuraminidasi invece entra in gioco quando il virus influenzale, che si è riprodotto migliaia e migliaia di volte, deve abbandonare la cellula infettata per infettarne di nuove ed iniziare un nuovo ciclo riproduttivo. E l’infezione diffonde nella mucosa respiratoria. La neuroaminidasi è una molecola addetta a liberare il virus dalla superficie della cellula stessa, a cui è adeso, in modo da liberarlo e farlo uscire dalla cellula, infettare altre cellule respiratorie, e consentire la riproduzione dei virus che cresce esponenzialmente. In questo modo crescono esponenzialmente anche i sintomi. Questo è il meccanismo, espresso in modo semplificato, di come agisce il virus dentro di noi.

L’influenza è una malattia caratterizzata da una serie di sintomi derivanti dalla risposta dell’organismo alla invasione ed alla riproduzione del virus all’interno delle nostre cellule respiratorie. La reazione del sistema difensivo immunitario provoca l’insorgenza improvvisa di febbre, anche alta, accompagnata da tosse, dolori muscolari. Anche una cefalea particolarmente fastidiosa caratterizza la crescita dei sintomi. A questi si aggiungono brividi, inappetenza, grande sensazione di affaticamento e infiammazione e dolenzia delle via aeree superiori.

Tra i sintomi anche la nausea, il vomito e la diarrea caratterizzano l’influenza in particolare nei bambini. I sintomi generalmente si esauriscono in una settimana, o dieci giorni, il tempo di risposta del sistema immune per neutralizzare il virus e la sua riproduzione. Ma negli ultra sessantacinquenni, nei piccoli bambini, in particolare sotto l’anno di età e nei portatori di malattie croniche i sintomi possono essere più gravi, persistenti, con maggior rischio di complicanze più gravi o peggioramento della condizione di base.

L’influenza si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline della nostra saliva. Quindi in ambienti esterni, ancora più quelli chiusi e poco areati. Può essere una trasmissione diretta attraverso la tosse, gli starnuti, o i contatti molto ravvicinati di persone che hanno il virus. Oppure una trasmissione indiretta contaminandosi con il virus presente su oggetti o superfici contaminate dallo stesso.

Per diminuire il rischio di contagio è opportuno (1) evitare luoghi affollati e non arieggiati; (2) lavarsi le mani con acqua e sapone per evitare la contaminazione da virus diffuso su superfici di ogni tipo, meglio sapone che disinfettanti come detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti che rovinano la flora batterica difensiva sulla nostra pelle; (3) non toccare occhi, naso e bocca con le proprie mani contaminate; se tossisci o starnuti copri il tuo naso o bocca con un fazzoletto di carta; (4) è importantissimo tenere gli ambienti areati ed assolati, se possibile.

Se vuoi evitare di diffondere il virus ad altre persone, ed in particolare ai più anziani e deboli, utilizza la mascherina in caso di sintomi influenzali.

Il periodo di incubazione dell’influenza stagionale solitamente va dai 4 ai 5 giorni. Generalmente le persone adulte cominciano a diffondere i virus da uno due giorni prima dell’inizio dei sintomi, e questa capacità diffusiva rimane fino a 5 giorni dall’inizio dei sintomi. Nei bambini e nelle persone più fragili e con sistema immune poco attivo il contagio può durare più a lungo, fino a 8/10 giorni.

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QDENGA: vaccinazione contro la Dengue presso il Cesmet

Dai primi mesi del 2023 è possibile effettuare la vaccinazione QDENGA, per la protezione dalla febbre virale DENGUE in diversi paesi europei. Anche in Italia il vaccino QDENGA, efficace e sicuro, approvato sia dall’FDA americana che dall’EMA in Europa, è reperibile.

Dove è possibile effettuare il vaccino per la dengue in Italia?

Dal mese di aprile 2023, presso il centro di vaccinazione internazionale del Cesmet, a Roma, è possibile effettuare il vaccino per la febbre virale da Dengue, nome commerciale QDENGA.

PER INFORMAZIONI, CONSULENZE E PRENOTAZIONI CLICCA QUI E SCRIVI LA TUA RICHIESTA

Per prenotare la vaccinazione puoi:
– scrivere subito una mail di richiesta all’indirizzo seg.cesmet@gmail.com
– compilare la richiesta sul modulo “Contattaci”.
– scrivere un messaggio WhatsApp al numero +39 346 6000899.
Fornisci i tuoi dati personali, destinazione e data del viaggio, ed il numero di dosi richieste.
Visti i quantitativi ridotti di dosi attualmente a disposizione e l’elevata richiesta, inoltra velocemente la tua richiesta. Ti verranno fornite tutte le informazioni.  Le dosi di un ciclo vaccinale sono 2 a distanza di 3/6 mesi. La prima dose induce già buoni livelli di protezione.

Che cosa è la malattia da virus DENGUE? (clicca qui) 

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