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India – Scheda Paese old

                                                           

Consigli brevi per chi viaggia nel paese

Cosa devo fare quando vado in India?
L’India è un vero e proprio continente, il Sub Continente Indiano, formato da diversi Stati, ognuno amministrativamente autonomo. E’ un paese ricco di meravigliosi paesaggi, di ambienti diversi l’uno dall’altro. Popolato da oltre 1 miliardo di persone che si accalcano ovunque. Il viaggio è tutto da godere e da vivere. Devi proteggere la tua salute seguendo i consigli e preparando il viaggio adeguatamente.

In tutto il Sub Continente Indiano proteggiti dalle punture delle zanzare, portatrici di virus ed in alcune aree anche di malaria. Utilizza repellenti efficaci, anche naturali. Dengue, Chikungunija e altri virus sono presenti un pò ovunque, seguendo la stagionalità dei monsoni. La malaria è presente negli altopiani ma anche nelle grandi città. Durante la stagione monsonica, in diverse aree del paese proteggetevi dalla Encefalite Giapponese. Non è necessaria la vaccinazione contro la Febbre Gialla provenendo dall’Italia, dall’Europa e dal Nord America. Il virus della Febbre Gialla non è presente in Asia. Il virus SARS-CoV-2 continua a diffondersi con nuove varianti molto diffusive. Da sempre focolai di colera sono presenti  anche nelle grandi città e diffusi in particolare durante il periodo dei monsoni. Consigliato il vaccino orale – DUKORAL.

Come faccio ad avere una informazione sanitaria corretta per andare in India?
Chiedi pure una consulenza per conoscere bene problemi e soluzioni  – dottor Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo

gray concrete statue under blue sky during daytime


Alert sanitari

Quali sono le epidemie attuali in India?
MARZO 2023: COVID-19 – sottovariante ARTURO

La nuova variante di Omicron XBB.1.16 denominata Arturo dall’inizio del 2023 circola in oriente. In particolare in India la situazione è divenuta critica nel marzo 2023 dopo un mese di crescita esponenziale.
In tutto il mondo abbiamo assistito nei primi mesi del 2023 ad una diminuzione di casi di Covid, in particolare dei ricoveri in terapia intensiva ed anche dei decessi. Tutti noi abbiamo pensato che non avremo più sentito parlare di nuove varianti e nuove ondate. Ma non è così. L’ultima ondata della nuova variante Omicron arriva dall’India. Si chiama Arturo, dal nome di una delle stelle più luminose del firmamento. E’ del tipo Omicron (XBB.1.16) e ha fatto quadruplicare i contagi rispetto alla variante precedente, addirittura dal mese di febbraio 2023 quando questa ennesima variante di Omicron ha iniziato a circolare. Ora, per necessità, è scattata l’allerta in Europa e negli USA. Secondo OMS negli ultimi 28 giorni sono stati registrati quasi 3,6 milioni di nuovi casi di Covid con oltre 25 mila decessi in India. E i morti sono sempre tanti, nonostante l’aumento delle difese immuni determinate dalla diffusione del virus e dalle campagne di vaccinazioni. Si ritiene che i numeri descritti possano essere sottostimati per l’abbassamento della sorveglianza della pandemia in tutto il mondo. Il trend in ribasso sembra comunque essere confermato anche dai dati sui ricoveri: i report sulla pandemia a livello globale mostrano su un campione di 42 Paesi dal 20 febbraio al 19 marzo 2023 una riduzione del 9% dei nuovi ricoveri e del 5% degli ingressi in Terapia intensiva. Questi dati fotografano una situazione in cui poche persone effettuano i test per il Covid, nonostante sintomi respiratori. L’incidenza dei casi è sicuramente più ampia in chi mostra sintomi, senza recarsi in ospedale. In questo contesto di minore attenzione al Covid-19 giunge Arturo che diventa l’osservato speciale dell’OMS.
Si tratta di una ricombinante di BA.2.10.1 e BA.2.75 e condivide una mutazione (F486P) con XBB.1.5, a cui attualmente sono riconducibili il 45% delle sequenze depositate nel mondo.
Come le altre varianti più recenti di Omicron il virus ha imparato a eludere ancora maggiormente le difese immunitarie manifestando un aumento della trasmissibilità e maggiore patogenicità. Al momento, riferisce l’Oms, Arturo è stata segnalata in 21 Paesi. Ma non ci sono indicazioni di un aumento dei ricoveri, degli accessi in Terapia intensiva o dei decessi.
Per il momento non ci sono evidenze che Arturo possa causare forme d’infezione più gravi. Ma l’allerta e l’invito alla cautela da parte delle autorità sanitarie resta alto in tutto il mondo.
Quali sono i sintomi di Arturo?
Da quando Omicron ha iniziato a circolare, si sono moltiplicate le sue sotto varianti con grande rapidità. I sintomi che si presentano sono simili: le varianti Omicron colpiscono soprattutto le alte vie respiratorie con febbre, tosse e altri sintomi simil influenzali. Mai all’inizio della stagione primaverile si erano manifestati tanti casi di malessere respiratorio, anche se spesso piuttosto blando. Mal di testa, affaticamento, starnuti e mal di gola sono i sintomi dominanti.

Tutto questo è la conferma che il virus è molto instabile e che riesce a superare continuamente tutte le barriere messe in piedi dall’organismo a sua difesa. Questa caratteristica non si esaurirà in breve tempo, ma permetterà di creare nuove varianti in grado di schivare l’immunità e di mantenere alta la circolazione virale”.

MARZO 2023: CHIKUNGUNYA

Casi della febbre virale emorragica, particolarmente acuta, sono stati segnalati negli altopiani centro meridionali del Sub Continente Indiano. I casi sono continuati durante tutto l’anno dall’ottobre 2022 e si sono mantenuti per il persistere delle piogge durante la stagione invernale del 2022. La lotta alla zanzara, la protezione ambientale, l’utilizzo di repellenti efficaci e l’utilizzo delle zanzariere costituiscono la prima linea efficace di protezione.

MARZO 2023: MALARIA

L’innalzamento progressivo delle temperature e dell’umidità, dopo il periodo invernale fresco e con poche zanzare, porta all’aumento della diffusione della Anopheles con il propagarsi di malattie di origine parassitario (Plasmodio). Dopo un progressivo abbassamento di casi di malaria dal 2015 al 2019 e dopo 3 anni di pandemia Covid-19, in modo anomalo si è verificato un aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 1800 metri.
Nella regione dell’Asia sudorientale, per l’OMS, tre paesi continuano a rappresentare il 98% del totale dei casi segnalati nella regione. L’India con il 58% di casi rappresenta il primo paese dell’area, seguita dall’ Indonesia, con il 30% ed il Myanmar con il 10%. Secondo il WMR 2019, l’India rappresentava il 3% del carico globale della malaria nel mondo. Nel 2019, nonostante il paese mostrasse il più alto carico di malaria della regione SEA, mostrava anche una importante riduzione dei casi di malaria segnalati del 49% e dei decessi del 50,5% rispetto al 2017. I mancati controlli del territorio ed anche l’attenzione delle persone durante la pandemia ha contribuire a far nuovamente diffondere e crescere i casi di malaria nella maggior parte dei paesi. Sia nelle grandi pianure del nord che nelle grandi città, ma anche lungo gli altopiani centro meridionali ed in tutti i paesi rivieraschi.

Il fenomeno é presente ed è cresciuto nel triennio del Covid-19. Chi si reca in India deve informarsi delle aree di presenza della zanzara Anopheles, difendersi dalla puntura delle zanzare e non esporsi al rischio di puntura.

FEBBRAIO 2023: ADENOVIROSI – malattie respiratorie superiori. Mortalità elevata nei bambini fino a 9 anni.

Si mantiene elevato anche il numero dei casi di morbillo presenti nella maggior parte delle province del paese.


Clima, meteo salute e ambiente

 Quale è il meteo e le previsioni del tempo a breve in India ?

Clicca qui per la situazione meteorologica e le previsioni a breve: Previsioni Meteo in tempo reale

Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie in India?

L’India presenta diverse stagioni nell’arco dell’anno, cambiamenti climatici permettendo. Le principali stagioni, modificate da nord a sud del sub continente indiano, possono dividersi in: stagione invernale; stagione primaverile; stagione estiva; e la stagione monsonica (delle piogge).
Stagione invernale (novembre-febbraio): La stagione invernale in India è caratterizzata da temperature fredde e secche.
            Gli stati settentrionali dell’India manifestano temperature molto basse, spesso sotto lo zero. I cieli sono limpidi e il clima è secco. In alcune regioni, come la valle del fiume Gange, la nebbia è un fenomeno tipico e comune durante l’inverno. Le temperature sono particolarmente rigide nel nord e nella regione pre-Hymalaiana ed Hymalaiana.  Nella capitale New Delhi oscillano tra i 6 °C ed i 21 °C.
            Gli stati centro meridionali dell’India mantengono situazioni di instabilità e temperature più miti ed umide.

            Stagione primaverile (marzo-aprile): La stagione primaverile in India è caratterizzata da temperature piacevoli e clima secco.  Il tempo migliora anche negli stati del sud. È una buona stagione, in genere, per visitare il paese, in quanto il clima generalmente è mite.  La maggior parte dei territori è ancora verde dopo la stagione delle piogge.

           Stagione estiva (maggio-giugno): La cosiddetta stagione estiva in India è caratterizzata dal cambio dei venti che cominciano a spirare dall’oceano verso i contrafforti Hymalaiani.  Le temperature si alzano sempre di più ed il clima diventa caldo ma ancora secco.  In alcune regioni, come lo stato del Rajasthan e le immense pianure del nord, le temperature possono raggiungere i 45°C. La stagione estiva non è favorevole per visitare la maggior parte degli stati indiani, in particolare del nord. Alcune regioni del centro e del sud del paese possono essere visitate durante questo periodo.

           Stagione “monsonica” delle piogge (luglio- ottobre): E’ la stagione caratterizzata da forti piogge ed umidità molto elevata. Questa stagione è importante e necessaria per l’agricoltura e la maggior parte delle regioni dell’India diventa verde e lussureggiante. Le piogge possono essere causa di alluvioni e di frane in molte parti del paese.

La presenza di malattie, in particolare quelle trasmesse da insetti quali le zanzare, segue l’azione delle stagioni e della raccolta delle acque in acquitrini, dove la riproduzione degli insetti è condizionata dalla temperatura e dall’umidità.
Le regioni del centro sud mantengono le condizioni di riproduzione degli insetti, ed in particolare delle zanzare durante la maggior parte dei mesi dell’anno. L’area sud-orientale è spesso battuta, negli ultimi anni, da forti cicloni oceanici.

Nel Sub Continente Indiano la presenza di malattie, endemie ed il riaccendersi di focolai epidemici è legato alle diverse stagioni ed anche alla presenza di insetti e di animali, serbatoi di malattia, e ad eventi meteorologici particolarmente forti.
Nella stagione estiva, caratterizzata dal cambio dei venti, da alisei ai monsoni, con periodi di caldo estremo, in particolare al nord ed in diversi altopiani centrali del paese, le malattie più comuni sono caratterizzate da diarrea, inizio della diffusione dei focolai di colera, diffusione di malattie da microrganismi alimentari, quali febbre tifoide ed epatiti, colpi di calore e malattie cardio vascolari da calore, picchi di morbillo e varicella e diffondersi di alcuni tipi di meningite.
La stagione monsonica, in particolare all’inizio del periodo piovoso, è caratterizzata da malattie delle vie aeree superiori, con la crescita di tutte la malattie trasmesse da insetti vettori, ed in particolare dalle zanzare: Anopheles per la malaria. Sono nelle pianure del nord del paese, ma esistono anche focolai nella capitale New Delhi, negli altopiani centrali, nelle zone interne e costiere del sud del paese. I diversi tipi di Aedes vettori di arbovirosi quali Dengue e Chikungunya, sono presenti soprattutto nelle grandi città. Il serbatoio è l’uomo, e il fenomeno é in crescita esponenziale negli ultimi anni; l’insetto Culex per Encefalite Giapponese é presente nelle pianure del nord del paese, ma si é diffuso anche negli altopiani del centro-sud. Grave malattia non solo trasmessa da uccelli selvaggi da passo, ma anche da animali da cortile quali i maiali.
Durante la stagione monsonica sono in netto aumento le malattie da diffusione di microparticelle fecali o residui urinari quali Febbre Tifoide, Colera, Leptospirosi, l’epatite virale A e le infezioni gastrointestinali da enterobatteri o da virus intestinale.
Nella stagione invernale, in particolare al nord del paese, ci sono infezioni respiratorie virali e batteriche e le prime forme di influenza che giungono dalle aree dell’estremo oriente dell’Asia.
È essenziale adottare comportamenti di attenzione, e prepararsi portando farmaci adeguati, consigliati dagli esperti e dopo aver eseguito un giusto protocollo di vaccini a protezione della salute dell’organismo.  

Quali conseguenza ha il cambiamento climatico sulle stagioni ed il clima dell’India?

Il cambiamento climatico sta avendo un impatto significativo sulle stagioni e sul clima dell’intero Sub Continente Indiano. Sta influenzando da tempo i cambiamenti delle stagioni con conseguenze sulla produzione agricola e sulla salute umana per l’aumento di malattie infettive, soprattutto a trasmissione da insetti. Secondo una ricerca commissionata dalla Banca Mondiale, l’India sta vivendo un clima sempre più caldo, in particolare nella stagione pre-monsonica,  il che potrebbe portare a ondate di calore senza precedenti. I  modelli di precipitazione ci danno aree di grave siccità con esaurimento delle risorse idriche sotterranee e cambiamenti nel flusso dei fiumi Indus, Gange e Brahmaputra [1], a cui seguono improvvisi uragani con inondazioni e distruzione completa dei raccolti.  Inoltre, l’India è particolarmente vulnerabile all’aumento del livello del mare e agli eventi meteorologici sempre più frequenti e intensi. Il cambiamento climatico può anche aumentare il rischio di malnutrizione e disturbi correlati alla salute, come il nanismo infantile.  La formazione di programmi come “Skill India” potrebbe addestrare 400 milioni di persone in settori tra cui lo sviluppo sostenibile.

Un esempio è l’inquinamento atmosferico a Nuova Delhi e Mumbay.
Nuova Delhi, Mumbay ed altre grandi città indiane stanno attraversando da diversi anni una situazione caratterizzata da livelli “gravi” di inquinamento atmosferico con presenza di inquinanti che hanno raggiunto una situazione di pericolo negli ultimi mesi. I fattori che contribuiscono includono, oltre ad un eccessivo uso di carburanti per i trasporti, alcuni periodi di festa religiosa con l’uso di petardi accesi durante le celebrazioni del Diwali; la “combustione stagionale” (ma spesso vietata) delle stoppie e le condizioni meteorologiche avverse. In risposta all’attuale situazione di pericolo l’Autorità per la prevenzione e il controllo dell’inquinamento ambientale per la regione della capitale nazionale di Delhi (NCR), ha dichiarato un’emergenza sanitaria pubblica per l’NCR. Ma l’inquinamnto rimane elevato in qualsiasi periodo dell’anno. Si consiglia ai viaggiatori che soffrono di malattie respiratorie croniche di prendere precauzioni ragionevoli per ridurre al minimo la loro esposizione a livelli elevati di inquinamento atmosferico.
Oltre a imporre misure che devono essere prese per combattere l’inquinamento a Delhi, le autorità consigliano a tutti , in particolare ai bambini, agli anziani e a coloro che sono altrimenti vulnerabili, di ridurre al minimo l’esposizione agli alti livelli di inquinamento, compresa la limitazione dell’esercizio fisico all’aperto, fino a quando i livelli di inquinamento diminuiscono.

black-and-yellow auto rickshaw on roadConsigli per i viaggiatori
Si consiglia di prendere precauzioni ragionevoli per ridurre al minimo l’esposizione a livelli elevati di inquinamento atmosferico: limitare il tempo trascorso all’aperto; limitare l’esercizio fisico all’aperto.
Public Health England (PHE) consiglia l’utilizzo di mascherine per il viso adeguatamente adattata che può fornire una certa protezione. Le mascherine sono disponibili in India, ma è bene portarsele dai paesi di origine. Sono consigliate mascherine conformi agli standard UE P2 o P3 o agli standard statunitensi N95 o N98.

L’inquinamento atmosferico può colpire tutti, comprese le persone sane. L’esposizione a breve termine (ore o giorni) a livelli elevati di inquinanti atmosferici può provocare il peggioramento o l’aggravamento di malattie respiratorie, cardiache o del sistema circolatorio preesistenti. L’esposizione a lungo termine (anni o tutta la vita) all’inquinamento atmosferico riduce l’aspettativa di vita aumentando i decessi per malattie cardiache o circolatorie e respiratorie e per cancro ai polmoni.
Se hai condizioni preesistenti che potrebbero renderti più vulnerabile agli effetti dell’inquinamento atmosferico e stai viaggiando in aree in cui i livelli di inquinamento atmosferico sono elevati, dovresti discutere i tuoi piani di viaggio con il tuo medico, seguire le precauzioni per ridurre al minimo la tua esposizione e portare con te scorte adeguate delle tue medicine abituali.

Quali sono le caratteristiche dell’ambiente dell’india?


Quali sono le malattie presenti in India? Quali sono i rischi reali (marzo 2023)

Quali le malattie presenti e quali le pratiche preventive e le vaccinazioni da fare per andare in India?

Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie”  monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti in India.

C’è la Malaria in India?: (clicca qui)    Il rischio di infezione esiste tutto l’anno in tutto il Paese, fatta eccezione per le aree ad altitudini >2500 metri. La maggior parte dei casi sono segnalati nelle aree di foresta negli stati di Madhya Pradesh, Maharashtra, Orissa, Gujarat, Rajasthan, Bihar e Karnataka. Le due specie principali in India sono Plasmodium vivax (50%) e P. falciparum (40%); P. malariae è stato riportato nell’India orientale (nello stato di Odisha) mentre P. ovale sembra essere estremamente raro se non del tutto assente.

C’è l’Encefalite Giapponese in India: Dal 2017, nello stato dei Maharashtra, sono stati confermati oltre 30 casi di Encefalite Giapponese. Da allora la tendenza è stata all’espansione dell’area di diffusione del virus e la sua capacità di adattarsi, anche in aree non endemiche. I casi si manifestano sempre di più in aree non endemiche.

Posso soffrire di Diarrea del viaggiatore in India?(clicca qui)
da ceppi ETEC (Enterotoxigenic E. coli). La diarrea del viaggiatore è tra le malattie più comuni durante i soggiorni in Kenya. Circa il 60% dei viaggiatori nel paese soffrono di queste fastidiose forme infettive intestinali. Può essere causata da vari agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti. Potrebbe essere opportuno l’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione.

C’è il Colera in India e come mi proteggo?: (clicca qui)
Il colera è una malattia infettiva acuta, presente con diversi focolai in molte parti del paese.  Si è sviluppata attraverso acqua e cibo contaminati.

Esiste l’HIV/AIDS in India in caso di rapporti sessuali non protetti:
L’HIV/AIDS é un grave problema di salute pubblica nel paese.  E’ importante fare attenzione ai rapporti sessuali con diversi partner casuali ed è raccomandata la protezione e l’utilizzo del preservativo.

Le arbovirosi come la Dengue, la Chikungunja o lo Zika sono presenti in India? (clicca qui)

Focolai di febbre dengue si verificano regolarmente in tutto il territorio Indiano, in particolare nel periodo pre monsonico, all’inizio della stagione delle piogge e al termine di queste fino all’arrivo della stagione invernale al nord. Al centro sud la malattia è presente durante tutto l’anno.
In particolar modo sono presenti focolai nelle grandi città dove sono presenti le grandi concentrazioni di popolazione. La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes. La malattia è molto diffusa nelle aree urbane.
La prevenzione consiste nel porre attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive.

Chikungunya:
Focolai epidemici di questa arbovirosi, simile alla dengue, si verificano in tutto il paese.

Casi di Tubercolosi si ritrovano durante i viaggi in India? (TB):
La TB è un’altra malattia importante in India, sviluppata in particolare nei villaggi e nei sobborghi della grande città. Presenta un alto tasso di mortalità. Secondo l’OMS, India ha la seconda più alta incidenza di TB in Asia.

Ci sono casi di rabbia canina o di altri animali in India?: (clicca qui)
presenti casi diffusi nel paese in particolare in animali selvaggi. Opportuno valutare i rischi per eventuale pratica vaccinale.

E’ presente la filaria, o la schistosomiasi (bilarzia) o oncocerca, la cecità dei fiumi in India?
(NTD)
: (clicca qui)

Le NTD sono un gruppo di malattie trascurate che colpiscono le persone che vivono in povertà e in aree rurali. In India, le NTD includono la filariosi linfatica, l’oncocercosi e la schistosomiasi.

Queste sono alcune delle principali malattie presenti in India.


Covid Vaccine on Blue Surface

Vaccinazioni

Quale vaccinazione è obbligatoria per l’India  e come bisogna comportarsi?

FEBBRE GIALLA se…..

  • il vaccino della FEBBRE GIALLA
    – non è obbligatorio per tutti coloro che provengono da Europa, Nord America e Australia e non sono passati per Africa o America Centro Meridionale negli ultimi 6 mesi.
    – è obbligatorio per ogni persona (ad eccezione dei bambini di meno di sei mesi), proveniente per via aerea o marittima; senza il certificato di vaccinazione la persona viene isolata per un massimo di 6 giorni
    (i) se ha lasciato una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 6 giorni prima del suo arrivo, o
    (ii) se è passata in transito in una di quelle zone, fatta eccezione per quei passeggeri e membri dell’equipaggio che, per tutta la durata del loro transito in un aeroporto situato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, soggiornino negli edifici dell’aeroporto, posto che il medico dell’aeroporto consenta questa deroga, o
    (iii) se è arrivata con una nave che ha lasciato o toccato un porto situato in una area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia meno di 30 giorni prima del suo arrivo in India, salvo che questa nave sia stata disinfestata conformemente alla procedura stabilita dall’OMS.
    (iv) se è arrivata con un aereo che, essendosi trovato in un’area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia, non sia stato disinfestato conformemente alle disposizioni del Regolamento dell’India per la Navigazione aerea (Sanità pubblica), del 1954 o alle disposizioni raccomandate dall’OMS.I paesi e zone seguenti sono considerati a rischio di trasmissione:
  • Africa: Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Ciad, Congo, Costa d’Avorio, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo,Ruanda, Senegal, Sierra Leone, Sudan,Sud Sudan, Togo, Uganda.
  • America: Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Guyana Francese, Panama, Paraguay, Perù, Suriname, Trinità e Tobago, Venezuela. Nota: Quando un caso di febbre gialla viene segnalato in un paese diverso da quelli sopra menzionati, tale paese viene considerato dal Governo dell’India come area dove è presente il rischio di trasmissione della malattia ed è aggiunto a questa lista.
    Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi.(Aggiornamento Marzo 2023)

 

 Quali vaccinazioni sono consigliate per l’India,  e come bisogna comportarsi?

devo fare la vaccinazione per la FEBBRE GIALLA in India (clicca qui)

La vaccinazione non é richiesta ne è raccomandata ad alcun viaggiatore proveniente dall’Italia, Europa, Nord America, Australia in quanto il virus non è presente in Asia e non esiste alcun rischio di contagio.

Altre vaccinazioni consigliate:

E’ consigliata la vaccinazione per la DENGUE ?. 
Vista la presenza di focolai diffusi nel paese, in aumento durante  la stagione monsonica è consigliato valutare la possibilità di effettuare il nuovo vaccino per la DENGUE.

La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive. Importante valutare l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGA

Per informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE A

E’ consigliata la vaccinazione per FEBBRE TIFOIDEper saperne di più….

SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI    
E’ consigliata la vaccinazione per il colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

EPATITE B  per saperne di più….
Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
MENINGITE MENINGOCOCCICA per saperne di più…
Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
TETANO    per saperne di più…
POLIOMIELITE
In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
VACCINAZIONI DI ROUTINE
Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.
ENCEFALITE GIAPPONESE (per saperne di più)
L’Encefalite Giapponese è una malattia virale acuta grave trasmessa dalle zanzare, che può portare a sintomi neurologici gravi, come convulsioni e coma. In India, la malattia è più comune nelle zone rurali e durante la stagione delle piogge, dove sono presenti animali da cortile, ed in particolare i suini, serbatoio privilegiato del virus .  Per ridurre il rischio di contrarre la malattia, è importante prendere precauzioni come l’uso di repellenti per insetti e di reti antizanzare trattate. E’ bene evitare le zone dove dove sono presenti le zanzare come le risaie e le zone umide, e considerare, facendo una valutazione del rischio reale, la vaccinazione contro la Encefalite Giapponese prima di viaggiare in India. Consulta il medico specialista prima di partire ed informati correttamente.


Malaria: situazione e prevenzione

C’è la malaria nel paese e cosa bisogna fare per non ammalarsi?
Che cosa é?
La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria

Nel paese

  • Il rischio di malaria (P. vivax 40-50%, P. falciparum 50-60%, P. malariae and P. ovale rari) esiste tutto l’anno nell’intero Paese al di sotto dei 2000 metri, in tutto il paese, comprese le città di Bombay (Mumbai) e Delhi, tranne  nelle aree> 2.000 m (6.562 piedi) in Himachal Pradesh, Jammu e Kashmir e Sikkim . Il rischio da P. falciparum è maggiore negli stati nord orientali, nelle isole Andamane e Nicobare, negli stati di Chattisgarh, Gujarat, Jharkhand, Karnataka, Madhya Pradesh, Maharasthra , Orissa, e West Bengala.
    Map 3-29. Malaria in Indiada CDC- YELLOW BOOK 2020

(Aggiornato a Marzo 2023)

Profilassi

Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg” è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo, cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.
Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.
Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.

Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?

In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.


Tradizioni, cibi, bevande locali

Quali sono alcune curiosità e quali le tradizioni maggiori del paese?
Alcune degli argomenti da approfondire legati alle tradizioni più importanti dell’India:

L’India è un paese con una cultura ricca di tradizioni e curiosità interessanti. Ecco alcuni fatti da conoscere:

  • L’India è stata la culla di quattro delle principali religioni del mondo, tra cui induismo e buddhismo. Circa l’84% della popolazione indiana è induista, ma il paese ospita anche una delle più grandi comunità musulmane al mondo.
  • La cultura indiana è costruita su secoli di storia e patrimonio, rendendola una delle più antiche del mondo. Le radici della cultura indiana risalgono a secoli fa e godono di alcune delle architetture più antiche del mondo.
  • L’induismo è la più grande religione dell’India, con più del 79,8% della popolazione che pratica questa fede. L’induismo è una religione complessa, molto diversa da quella occidentale e comprende diverse filosofie, credenze e rituali.
  • L’India è nota per la sua arte e cultura, tra cui la danza Chhau, che è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità nel 2010. La danza Chhau è una forma di narrazione teatrale eseguita da gruppi di soli uomini .
  • Una delle tradizioni importanti dell’India è quella di pulirsi con una doccia o un bagno prima di entrare in un tempio, o almeno lavarsi mani e piedi per purificarsi da pensieri negativi e influenze negative. Inoltre, l’abbigliamento adeguato è molto importante, indossare abiti conservativi per mostrare rispetto.

         Quali sono alcuni abiti tradizionali in India?
L’abbigliamento tradizionale indiano varia da regione a regione, con ogni gruppo etnico che ha il proprio stile distintivo e le proprie tecniche di tessitura e colorazione dei tessuti.

Il Sari è un abito tradizionale indiano per le donne, composto da una lunga striscia di tessuto avvolta intorno al corpo.

Il Salwar Kameez è un abito tradizionale indiano per le donne, composto da una tunica lunga (kameez) e pantaloni larghi (salwar).

Il Kurta è una tunica lunga tradizionale indiana per gli uomini, spesso indossata con pantaloni tradizionali come i churidar o i pajama.

Il Dhoti  un indumento tradizionale indiano per gli uomini, composto da un pezzo di tessuto bianco avvolto intorno alla vita e alle gambe.

Il Ghagra Choli è un abito composto da una gonna lunga e una camicetta assortita indossato dalle donne nelle feste di matrimonio e altre occasioni.

Il Bandhgala è un abito formale simile a una giacca indossato dagli uomini.

Lo Sherwani è un abito tradizionale indossato dagli uomini in occasioni formali come matrimoni e feste.

man wearing purple face paint

Molti tessuti tradizionali indiani sono realizzati con cotone, lana o seta, tessuti naturali che riflettono l’ambiente naturale del paese. Le donne indiane, seguendo la tradizione millenaria, indossano anche bijoux tradizionali, come collane di perle, braccialetti di metallo e orecchini fatti a mano. I tessuti tradizionali sono spesso utilizzati per creare abiti per occasioni speciali come matrimoni, funerali, cerimonie religiose e altri eventi importanti. L’abbigliamento tradizionale è un modo per mantenere viva la cultura e le tradizioni dell’ India e viene spesso indossato durante le celebrazioni culturali e le feste.

Un approfondimento sulle POPOLAZIONI ed alcuni aspetti tradizionali 

Ci sono molte popolazioni diverse e tribù in India, ognuna con le proprie tradizioni e culture uniche. Vi presentiamo una lista sintetica di alcuni gruppi etnici e le loro tradizioni:

Punjabi – noti per la loro cucina piccante, la danza bhangra e il turbante tradizionale chiamato pagri.

Gujarati – noti per la loro cucina vegetariana, i costumi colorati e la danza garba.

Rajasthani – noti per i loro abiti tradizionali come il ghagra choli e il turbante, la danza kalbelia e l’arte del block printing.

Bengalese – noti per la loro cucina a base di pesce, la danza rabindra nritya e la celebrazione del Durga Puja.

Marathi – noti per la loro cucina a base di riso e pesce, la danza lavani e la celebrazione di Ganesh Chaturthi.

Tamil – la cultura tamil è nota per la sua musica classica, danza Bharatanatyam e la cucina del sud dell’India.

Kashmiri – noti per la loro cucina a base di agnello,

Quali sono i 10 cibi tradizionali di maggior interesse?

Dieci dei cibi tradizionali più famosi dell’India:
Chana Masala: Un popolare piatto vegetariano fatto di ceci, salsa di pomodoro e cipolla, aglio, zenzero, peperoncini e spezie.
Chaat: Un insieme di snack indiani a base di riso soffiato, piselli, verdure e spezie.
Paratha: Un tipo di pane piatto ripieno di patate, cipolle, verdure o formaggio e servito con chutney e yogurt.
Biryani: Un piatto di riso speziato e misto con carne, pesce o verdure.
Dosa: Un pancake sottile fatto di riso e lenticchie servito con chutney.
Samosa: Un antipasto triangolare ripieno di patate, piselli, carne, spezie e fritto.
Thali: Un piatto completo che include riso, pane, verdure, dal, raita, papadum e altre specialità regionali.
Aloo Gobi: Un piatto vegetariano di cavolfiore e patate cotto con spezie.
Vada: Un antipasto fritto a forma di donut fatto di lenticchie speziate.
Idli: Un piatto a base di riso e lenticchie cotto a vapore, spesso servito con chutney.

Quali le 10 bevande della tradizione che possiamo provare ed assaggiare durante il soggiorno?

Chai: Tè indiano speziato con latte e zucchero.
Lassi: Una bevanda a base di yogurt, zucchero e frutta fresca.
Thandai: Una bevanda a base di latte e spezie, spesso servita durante le celebrazioni di Holi.
Nimbu Pani: Una bevanda a base di limone, zucchero e acqua.
Sharbat: Una bevanda rinfrescante a base di sciroppo di frutta e acqua.
Jal Jeera: Una bevanda a base di acqua, lime, coriandolo, menta e spezie.
Badam Milk: Una bevanda a base di latte e mandorle.
Kanji: Una bevanda fermentata a base di carote e spezie.
Aam Panna: Una bevanda a base di mango, menta e spezie.
Masala Soda: Una bevanda gassata a base di soda e spezie come zenzero, limone e peperoncino.

Quali sono le mete culturali e turistiche di maggior interesse del paese meta del mio viaggio?

L’India è un paese vasto e variegato, ricco di cultura e storia, con alcune delle civiltà più antiche della terra. Un buon modo per pianificare la tua vacanza è vedere cosa ha da offrire in termini di cultura e storia. Ecco le 10 mete da non perdere per chi viaggia nel sub continente Indiano:

  1. Taj Mahal,     Agra
  2. Jaipur,           Rajasthan
  3. Goa
  4. Kerala             zone costiere
  5. Varanasi,      Uttar Pradesh
  6. Bombay,        Maharashtra
  7. Ladakh, Jammu e Kashmir
  8. Hampi,            Karnataka
  9. Darjeeling,    Bengala Occidentale
  10. Delhi,              capitale dell’India

yellow temple near body of water

Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?

Capitale: New Delhi;
Lingua: Hindi (lingua nazionale),
Assamese, Bengali, Gujarati, Kannada, Kashmiri, Konkani, Malayalam, Manipuri, Marathi, Nepali, Oriya, Punjabi, Sanscrito, Sindhi, Tamil, Telugu, Urdu (tutte ufficiali), Inglese.
Moneta: Rupia indiana
Fuso orario: GMT +5, 30
Medici e strutture sanitarie: Medici e strutture ambulatoriali membri ISTM (International Society of Travel Medicine) Chatterjee, SantanuWellesley MedicentreWellesley Mansions 44A, Rafi Ahmed Kidwai Road (off Park St.)700016-Calcutta India Tel.: [+91] (33) 4553578; Fax: [+91] (33) 2491217 Ramasubramanian, VApollo HospitalsGreams lane, Greams Road600006-ChennaiIndia Tel.: [+91] (44) 2829 3333; Fax: [+91] (44) 2372 1139 Mehra, AnilAmas Medical Services Pvt. Ltd.41, Pali Hill,Nargis Dutt Road, Bandra400 050-MumbaiIndia Tel.: [+91] (22) 2649 1537; Fax: [+91] (22) 2600 8620 AMBASCIATE – CONSOLATI USA Ambasciata: Shantipath, Chanakyapuri, New Delhi – 110021Tel: 011-2419-8000Fax: +91-11-2419-0017 American Center24, Kasturba Gandhi MargNew Delhi – 110001Tel: 011-2331-6841 Consolato Generale: 5/1, Ho Chi Minh Sarani, Kolkata- 700071Tel.: 033-3984-2400 CANADA Canadian High Commission: 7/8 Shantipath, Chanakyapuri New Delhi 110 021, India Tel.: (91-11) 2687-6500

Storia,Economia,Cultura: http://www.britannica.com https://www.cia.gov

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it


Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio

Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?

Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi  durante il viaggio…leggi tutto

Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?

Zanzare & co. – Come proteggersi :  le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni……  leggi tutto

Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?

Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se… leggi tutto

Come devo fare ad evitare il mal di montagna?

E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue… Leggi tutto

Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?

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In valigia

Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio. …leggi tutto

 

Al rientro a casa

Quan do rientri da un viaggio ricorda di prenderti una pausa di un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione….leggi tutto

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Aleppo Siria. Continuano gli aiuti all’ospedale di Al Arjaa.

Dopo quasi 2 mesi dalla terribile scossa di terremoto continuano i nostri AIUTI ALL’OSPEDALE DI AL ARJAA.
“Portiamo la corrente elettrica per far funzionare l’ospedale ed in particolare le sale operatorie. Un aiuto concreto e necessario.

Tutti insieme una goccia di carburante ciascuno. Tutti insieme abbiamo raccolto quasi 7000 (settemila) € in poco più di un mese. Bene così ma non basta.
La Fondazione Cesmet, il Gruppo Ricerca e la Clinica del Viaggiatore, con l’aiuto degli amici e dei conoscenti di tutti, continua a raccogliere fondi per acquistare combustibile e olio macchina necessari alla produzione dell’energia elettrica nelle 24 ore in ospedale.
Gocce di carburate e di olio con la partecipazione di ciascuno. Si calcola che donando 40 € rendi operativa la sala chirurgica fornendo corrente per un’ora. Con 200€ fornisci 5 ore di corrente elettrica a tutto l’ospedale. Ricorda che ogni euro che arriva in più aumenta di circa 2 minuti la fornitura di corrente elettrica a tutta la struttura ospedaliera. E questo è il nostro impegno.

DONA SUBITO A:
DESTINATARIO: FONDAZIONE CESMET; IBAN: IT12W0103003271000061266647 BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

Tu in prima persona ed i tuoi amici, insieme alla Fondazione Cesmet, puoi continuare ad aiutare chi continua a soffrire le conseguenze del terremoto. Nell’area di Aleppo queste sofferenze si sono aggiunte a quelle che derivano dalla guerra strisciante e continua che nessuno ci racconta.

Il collega prof. Katty Emile, direttore generale dell’ospedale AL RAJAA, ortopedico e chirurgo generale è un amico e merita in questo momento il nostro pieno sostegno ed aiuto.
Sostenendo lui, la sua equipe ed il suo ospedale, aiutiamo, senza intermediari, tutte quelle persone che costituiscono un flusso inarrestabile di persone da assistere.
Il prof. Emile Katty ha dichiarato che “ l’attività ospedaliera di Pronto Soccorso, di assistenza ai malati medici, di chirurgia ortopedica e di chirurgia generale può essere garantita solamente con una continuità di fornitura di combustibile, le cui necessità ammontano ad oltre 500 litri di combustibile al giorno.” L’ospedale ed i suoi servizi devono avere un costantemente rifornimento di carburante per mantenere attivi i generatori .
Il costo medio giornaliero da garantire è di circa 800 € dove oltre al carburante ed all’olio motore sono comprese anche le spese medie di manutenzione delle macchine.
Ogni 10 giorni si è preventivato circa un costo di 8000 € di spesa in produzione di energia elettrica, garantita nelle 24 ore.
In un mese la necessità in energia è di circa 25.000€ al mese. Con questa spesa in energia si possono garantire i servizi primari, le attività chirurgiche e mediche, la disponibilità di luce anche durante la notte.
Il secondo impegno da non dimenticare è la “grave emergenza per la siccità nel Kenya del Nord”, che continuiamo a sostenere.
Un terzo della cifra che doni viene raccolto per l’emergenza siccità in Kenya e inviato ai padri Camilliani in Kenya, per il progetto dedicato alla costruzione di pozzi e di una rete idrica CLICCA PER CONOSCERE IL PROGETTO

L’EMERGENZA CONTINUA.
Siamo nel mese di marzo e l’emergenza sanitaria in Aleppo continua, anche perché la guerra non si è mai fermata. Ai traumatizzati dal terremoto si aggiungono giornalmente in particolare bambini con traumi derivate dall’esplosione di mine e bombe nascoste. Qualcuno in Europa è a conoscenza di tutto ciò? L’informazione è nascosta.
Dopo la neve, il freddo e la pioggia si comincia a sostituire un clima che favorisce il diffondersi di malattie infettive. I casi di colera sono in aumento, le malattie intestinali mietono vittime soprattutto tra i bambini.
Aleppo, già sfigurata dopo 12 anni di guerra, continua a contare i danni del terremoto e molte strutture sanitarie ed ospedali sono crollati durante il violento terremoto del 6 febbraio. L’organizzazione sanitaria è prioritaria in questo post terremoto, ma è carente di strutture, mezzi e personale.
Il nostro aiuto all’ospedale di Al Arjaa è prioritario anche per arginare le richiesti di malati infettivi.
E come centro di malattie infettive il Cesmet chiediamo una mano per aiutare l’attività nel periodo di maggior rischio di malattie infettive.

La FONDAZIONE CESMET si è impegnata a sostenere l’ospedale di chirurgia ortopedica e generale, con reparto di ginecologia ed ostetricia, AL RAJAA (in arabo la speranza) che si trova nella città di Aleppo (Siria).
E’ necessario mantenere l’attività nelle sale operatorie 24 ore al giorno per curare gli esiti dei traumi da terremoto. I politraumatizzati rimasti sotto le macerie continuano per mesi ad avere problemi ed a necessitare di attività di chirurgia ortopedica. .

L’ospedale di AL RAJAA (LA SPERANZA) è diretto dal prof. Emile Katty, e si occupa di problemi e di assistenza di chirurgia generale, ortopedica, ginecologica ed ostetrica. Nell’area della città di Aleppo e provincia, è rimasto fortunatamente illeso, ed è in piena attività sanitaria. Accoglie e ricovera in continuazione non solo politraumatizzati con lesioni particolarmente gravi, ma anche malati che hanno bisogno di cure mediche.

Per problemi ortopedici l’ospedale assiste molti bambini rimasti senza arti; esegue interventi su lesioni ad organi interni; lavora su traumi della colonna e delle articolazioni. L’afflusso delle persone e soprattutto di bambini che presentano anche problemi derivati da batteri intestinali, derivati da acque contaminate, o con segni di morbillo ed altre malattie esantematiche, spesso con esiti mortali, è continuo. Per questi motivi l’ospedale ha necessità di funzionare 24 ore al giorno, ed accoglie continue persone in Pronto Soccorso.
Il funzionamento di tutta la struttura, del Pronto Soccorso, dei reparti di ricovero, ma in particolare delle sale chirurgiche, dell’area di radiologia, avviene attraverso la fornitura di energia elettrica. La rete elettrica cittadina ancora dopo tanti giorni, non riesce a fornire più elettricità se non 2 ore al giorno.
Il nostro impegno è quello di far funzionare il generatore dell’ospedale 20-22 ore nelle 24 ore per garantire l’assistenza richiesta dalla popolazione.

 


DONA SUBITO A:
DESTINATARIO: FONDAZIONE CESMET; IBAN: IT12W0103003271000061266647 BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

 

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DONA SUBITO PER EMERGENZA TERREMOTO IN SIRIA

ECATOMBE IN SIRIA E TURCHIA A CAUSA DEL TERREMOTO DEL 6 FEBBRAIO 2023.
LA FONDAZIONE CESMET ED I SUOI AMICI AL FIANCO DELLE POPOLAZIONI TERREMOTATE.
AIUTIAMO SUBITO L’OSPEDALE AL RAJAA (in arabo La SPERANZA) DI ALEPPO A MANTENERE LA SUA ATTIVITA’ 24 ORE AL GIORNO PER CURARE I POLITRAUMATIZZATI RIMASTI SOTTO LE MACERIE.

DONA SUBITO A:
DESTINATARIO: FONDAZIONE CESMET
IBAN: IT12W0103003271000061266647
BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

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Emergenza sanitaria ad Aleppo. Sosteniamo l’ospedale Al-Rajaa nella città della Siria


Radio vaticana ha intervistato il prof. Katty Emile, direttore generale dell’ospedale di Aleppo Al Rajaa (“la speranza”) in questo link la versione da leggere e l’intervista in audio.

DONA SUBITO A:
Destinatario: FONDAZIONE CESMET;
IBAN: IT12W0103003271000061266647                                                                 BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

ECATOMBE IN SIRIA E TURCHIA A CAUSA DEL TERREMOTO DEL 6 FEBBRAIO 2023.
LA FONDAZIONE CESMET ED I SUOI AMICI AL FIANCO DELLE POPOLAZIONI TERREMOTATE.  AIUTIAMO SUBITO L’OSPEDALE AL RAJAA (in arabo La SPERANZA) DI ALEPPO A MANTENERE LA SUA ATTIVITA’ 24 ORE AL GIORNO PER CURARE I POLITRAUMATIZZATI RIMASTI SOTTO LE MACERIE.

CASE CROLLATE
CASE CROLLATE

E’ emergenza continua in Siria. Dopo il tremendo terremoto i sopravvissuti vivono sotto la neve e la pioggia, al freddo, privi di qualsiasi aiuto e sostegno. Si muore anche per congelamento e si comincia a morire di fame e di sete. Ma il problema maggiore sono i traumi da crolli delle case e da lesioni sotto le macerie.
In Siria la città di Aleppo, già sfigurata dopo 12 anni di guerra, ha subito danni inimmaginabili in seguito al violento terremoto del 6 febbraio. Centinaia i palazzi crollati; migliaia le persone rimaste sotto le macerie. Molti morti ma ancora più coloro che hanno subito traumi e necessitano di interventi di chirurgia ortopedica per lesioni di media ed elevata gravità.
L’ospedale di AL RAJAA, diretto dal prof. Emile Katty, nell’area della città nuova di Aleppo, è rimasto fortunatamente illeso, ed è in piena attività sanitaria. Accoglie e ricovera in continuazione politraumatizzati con lesioni particolarmente gravi. Molti bambini rimasti senza arti; interventi su lesioni ad organi interni; traumi della colonna e delle articolazioni. L’afflusso delle persone rimaste sotto le macerie e salvate in qualche modo è continuo, e l’ospedale ha necessità di funzionare 24 ore al giorno.
Il funzionamento di tutta la struttura ma in particolare delle sale chirurgiche, dell’area di radiologia, e dei reparti ricovero, avviene attraverso la fornitura di energia elettrica. La rete elettrica cittadina non riesce a fornire più elettricità se non 2-3 ore al giorno. Per questo motivo il generatore dell’ospedale deve funzionare per lo meno 20-22 ore nelle 24 ore per garantire l’assistenza richiesta dalla popolazione.

OSPEDALE AL RAJAA AD ALEPPO
OSPEDALE AL RAJAA AD ALEPPO

La Fondazione Cesmet, il gruppo ricerca, la Clinica del Viaggiatore, con l’aiuto degli amici e dei conoscenti di tutti noi ha deciso di attivare una raccolta di fondi allo scopo di sostenere le necessità e l’acquisto del combustibile e dell’olio macchina necessari alla produzione dell’energia elettrica nelle 24 ore.
Il collega prof. Katty Emile, direttore generale dell’ospedale AL RAJAA, è un amico e merita in questo momento il nostro pieno sostegno ed aiuto. Sostenendo lui ed il suo ospedale, aiutiamo nell’immediato quelle centinaia di feriti e traumatizzati che continuano senza sosta ad essere trasportati presso l’ospedale. Conosco personalmente Emile e per questo motivo la Fondazione Cesmet, la Clinica del Viaggiatore, ed io in prima persona, ci siamo presi l’impegno di aiutarlo per il suo lavoro costante e senza sosta di chirurgo ortopedico con una enorme esperienza in pazienti politraumatizzati ed in lesioni da guerra.  Il prof. Emile Katty ha dichiarato che “ l’attività di chirurgia ortopedica e di chirurgia generale può essere garantita solamente con una continuità di fornitura di combustibile, le cui necessità sono di oltre 500 litri di combustibile al giorno.” L’ospedale ed i suoi servizi devono avere un costantemente rifornimento di carburante per mantenere attivi  i generatori . il costo medio giornaliero da garantire è di circa 800 € al giorno dove oltre al carburante ed all’olio motore sono comprese anche le spese medie di manutenzione delle macchine.

Ogni 10 giorni si è preventivato circa un costo di 8000 € di spesa in produzione di energia elettrica, garantita nelle 24 ore. Il che vuol dire una necessità in energia di circa 25.000€ al mese. Con questa spesa in energia si possono garantire i servizi primari, le attività chirurgiche e mediche, la disponibilità di luce anche durante la notte.

Il nostro impegno in questa prima fase di emergenza è quello di garantire, per lo meno in parte, la produzione di energia attraverso il buon funzionamento dei generatori. Questo può garantire in questi primi giorni di emergenza l’assistenza a molte persone rimaste sotto le macerie e che necessitano di interventi immediati di chirurgia ortopedica da parte del prof. Emile e della sua equipe ortopedica.

Per non dimenticare il progetto di “grave emergenza per la siccità nel Kenya del Nord, che sosteniamo da qualche mese, è stato deciso che un terzo del budget raccolto per l’emergenza terremoto, continuerà ad essere destinato alla parte del progetto dedicato alla costruzione di pozzi e di una rete idrica CLICCA PER CONOSCERE IL PROGETTO

DONA SUBITO A: 
DESTINATARIO: FONDAZIONE CESMET   IBAN: IT12W0103003271000061266647                              BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)  
 

Emergenza sanitaria ad Aleppo. Sosteniamo l’ospedale Al-Rajaa nella città della Siria Leggi tutto »

Servizio di Vaccinazioni Internazionali

puoi prenotare la tua consulenza on line, la certificazione della febbre gialla, il test mantoux, e altri vaccini (clicca qui)

Presso il Cesmet Clinica del Viaggiatore   è attivo un Centro di Vaccinazioni Internazionali per ogni tua esigenza. I servizi sono offerti a viaggiatori che si recano all’estero;    persone che necessitano vaccini o richiami;     neonati o bambini, in particolare per chi non ha assistenza dal servizio sanitario nazionale (stranieri);   donne in gravidanza ed in età fertile;
CLICCA QUI e lascia i tuoi dati per richiedere:

consulenza on line a distanza oppure consulenza diretta in ambulatorio PER INFORMARTI  sui vaccini, sul loro effetto ed efficacia, su quando e perché effettuarli. INFORMARTI  sui paesi meta dei tuoi viaggi, richiedere una valutazioni di rischio, di quale malattie sono presenti e come prevenirle. Tutto questo per viaggiare in sicurezza. INFORMATI su cosa fare al tuo bambino e come comportarti se sei in gravidanza; 

clicca qui per i servizi ONLINE a distanza, ovunque sei. ( consulenze prima del viaggio, visite mediche specialistiche, richieste di assistenza in corso di viaggio) 

vaccini per viaggi, bambini donne in gravidanza o fertili, o richiami opportuni;    CLICCA QUI’ per i vaccini disponibili presso il centro

–  se devi richiedere la vaccinazione e la certificazione su libretto giallo internazionale per la FEBBRE GIALLA;
puoi prenotare la tua vaccinazione e certificazione (clicca qui)

Per effettuare i vaccini,  è necessario ed obbligatorio un colloquio con personale medico specializzato per una valutazione dello stato di salute, eventuali rischi personali e reazioni ai vaccini, opportunità di effettuare vaccinazioni in rapporto allo stato di salute di base ed attuale; 

–  se devi richiedere informazioni, mediante consulenza, sulla migliore profilassi antimalarica da adottare in caso di viaggi in aeree a rischio;

–  se hai necessità di conoscere quali repellenti o integratori utilizzare per mantenere un buono stato di salute e avere la giusta energia per affrontare il viaggio;
puoi richiedere il tuo repellente NOZETA consigliato dal Cesmet (clicca qui)

–  se ti viene richiesto o devi effettuare un test per la tubercolosi, prima o dopo un viaggio o per altre necessità. ( mantoux test o quantiferon);
puoi prenotare il tuo test  nei giorni indicati (clicca qui)

CLICCA QUI e lascia i tuoi dati per richiedere:

Vengono offerti  inoltre i seguenti servizi:

  • Visite specialistiche prima del viaggio;
  • Check prima del viaggio di valutazione e rilascio ;
  • Consulenze a distanza on line durante il viaggio
  • visite tropicali, infettivologiche e

Consulenza prima del viaggio

Il medico valuterà lo stato di salute di ogni singola persona e la sicurezza nell’effettuare le vaccinazioni.
Sulla base di ciascuna meta e di tipologia di viaggio verrà stabilito il protocollo vaccinale e le profilassi eventuali per la malaria e per la diarrea/enteriti del viaggiatore.
I consigli sulla protezione nei confronti delle punture di insetto, causa spesso di infezioni, nei confronti di morsi delle zecche, o di parassiti che attaccano la pelle, quali scabbia o pidocchi, sono fondamentali per affrontare il viaggio in tranquillità.
Nel corso della consulenza verranno forniti documenti che saranno utili durante il viaggio.

Prestazioni specialistiche, personalizzate, cliniche e preventive, basate su esperienze dirette di anni passati nelle realtà dei paesi tropicali e disagiati, fornite dal dott. Paolo Meo per illustrare dettagliatamente le situazioni e i rischi dei paesi meta dei viaggi. Grazie ad un aggiornamento costante e giornaliero, consulenze mirate sulle situazioni sanitarie, ambientali, meteorologiche, delle aree interessate.

Vaccini disponibili

Il “Servizio di Vaccinazioni Internazionali” offre ai viaggiatori ed agli utenti le seguenti vaccinazioni, suddivise per causa di trasmissione: Protezione dalle infezioni trasmesse da cibi e bevande contaminate, mani sporche, stoviglie, mosche ed altri insetti contaminati:

  • Epatite A
  • Febbre tifoide  (orale – iniettiva)
  • Anticolerica / diarrea del viaggiatore  (orale)

Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione di microparticelle:

  • Tetano  ( anche in forma coniugata con Difterite / Poliomielite, Difterite e Pertosse)
  • Poliomielite (anche in forma coniugata con Tetano, Difterite e Pertosse)

Protezione da contatto con sangue in strutture sanitarie poco protette, siringhe o rapporti sessuali non protetti (medicazioni ed interventi in strutture sanitarie con scarsa igiene e pronto soccorsi):

  • Epatite B

Protezione da infezioni trasmesse per via sessuale:

  • (oltre ad Epatite B)
  • Papilloma Virus ( 9 valente )

Protezione da infezioni trasmesse da goccioline del respiro attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole:

  • Meningite ceppo A,C,W,Y
  • Meningite ceppo B
  • Meningite ceppo C
  • Pneumococco, (polmoniti e meningiti)
  • Morbillo, Parotite, Rosolia e Varicella:

Protezione da infezioni trasmesse da morso di animale:

  • Antirabbica

Protezione da infezioni trasmesse da insetti vettore (zanzare e zecche) :

  • Febbre Gialla
  • Encefalite Giapponese
  • Encefalite da zecche

Sono inoltre disponibili le vaccinazioni seguenti vaccinazioni pediatriche ( per neonati – dal primo ciclo, a bambini fino ai 12 anni) certificazioni da allegare al libretto vaccinale:

    • Esavalente ( tetano, difterite, poliomielite, pertosse, epatite B, haemophilus B)
    • Rotavirus
    • Pneumococco
    • Meningite tipo C
    • Meningite tipo B
    • Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella

Prenota la tua consulenza e le tue vaccinazioni lasciando:
– Nome e Cognome
– Data di nascita
– Luogo meta del tuo viaggio
– Data di partenza e di rientro
– Azienda di appartenenza (se viaggio di lavoro)
– Richiesta di certificato di vaccinazione per lavoro con attestazione di avvenuta consulenza e informazione/formazione per il viaggio (necessario in caso di viaggio di lavoro da presentare alla azienda).

Se hai delle date di preferenza segnalale, ti verrà dato un appuntamento in tempi ristretti sulla base delle disponibilità.

Se vuoi richiedere ulteriori informazioni, contattaci oppure scrivi a seg.cesmet@gmail.com

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I sintomi della malaria

I sintomi della malaria? Un grande enigma!
Come interpretare la reazione dell’organismo all’infezione del Plasmodio della malaria
15 gennaio 2023
dr. Paolo Meo – specialista in clinica delle malattie infettive e tropicali

RICHIEDI UNA CONSULENZA SPECIALISTICA per scoprire i segreti della malaria e come comportarti

INTRODUZIONE

 Zanzara Anopheles al termine di un pasto ematico
Zanzara Anopheles al termine di un pasto

La malaria è una malattia infettiva acuta causata dall’infezione di un parassita, il Plasmodio, trasmesso dalla puntura di una zanzara chiamata Anopheles. Questa è diffusa nella maggior parte dei territori tropicali equatoriali, dove l’ambiente umido, caldo, e la presenza di acque, soprattutto stagnanti, ne favoriscono la riproduzione e la crescita.

Molteplici e diversi sono i sintomi della malaria che si manifestano con gradazioni e livelli crescenti. Dopo la puntura della zanzara infetta la maggior parte degli individui, specialmente coloro che da sempre vivono nelle aree a rischio, rimangono asintomatici, ovvero pur infettati non manifestano alcun sintomo. Altri individui invece manifestano la malattia con un crescendo di sintomi e manifestazioni sempre più forti e gravi. Il ritardo nella diagnosi e nella cura può far peggiorare i sintomi al punto di arrivare al decesso. Questo può essere dovuto alle forme “cerebrali”, ad insufficienza renale, o altri deficit interni. La rapidità nell’affrontare questa malattia può essere vitale. L’attendere e far passare il tempo inutilmente può essere letale, come spesso accade.

MALARIA NEI RESIDENTI DI AREE ENDEMICHE E NEI VIAGGIATORI

Vivere in aree endemiche, dove le Anopheles infette convivono con l’uomo, pungono per alimentarsi del suo sangue e inoculano il Plasmodio frequentemente, vuol dire favorire un meccanismo di sollecitazione della risposta immunitaria cellulare o anticorpale, fattore di protezione nei confronti del parassita. Le infezioni ripetute e senza sintomi sono situazioni tipiche di chi vive nelle aree malariche. Invece in queste aree i neonati ed i piccoli bambini, che ancora non hanno sviluppato una piena immunità contro la malaria, sono soggetti a grave rischio malattia e sono le fasce di età con maggiori decessi.

Nei viaggiatori che provengono da aree dove il parassita malarico è assente, la puntura di una zanzara infetta può causare una infezione che, senza copertura immunitaria, consente al Plasmodio di svilupparsi e di invadere con il “ciclo eritrocitario le emazie”, con una crescita via via esponenziale.
La presenza o meno di sintomi ed il loro “grado” di manifestazione è molto condizionato dalla risposta del sistema immune.

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LA VARIETA’ DEI SINTOMI

Malessere ingravescente; senso di stordimento; mal di testa crescente; stanchezza e dolori ai muscoli; questi possono essere i primi sintomi che si manifestano a distanza di qualche giorno a chi è stato punto da una zanzara infetta. Dopo qualche giorno, può comparire pesantezza e dolenzia alla nuca ed al collo; dolore sordo e grave alla muscolatura di gambe e braccia; iniziale sensazione di pelle umida, particolarmente accennato all’addome ed al dorso. Dopo circa una settimana dalla prima infestazione del Plasmodio può iniziare, non sempre, a presentarsi prima una febbricola, accompagnata da lievi brividi; aumento del sudore e mal di testa fronto-occipitale; questi sintomi nelle ore o giorni seguenti tendono ad aumentare, con una astenia che non permette di muovere braccia e gambe. Lo stordimento aumenta e la febbre può iniziare scomparire ed a ricomparire con una caratteristica ondulante ogni tre / quattro giorni. Nei giorni successivi, se non si interviene, il malato può presentare una urina carica, rossastra, talvolta scura; una sensazione di pesantezza e di gonfiore nella parte alta dell’addome, a livello della milza e del fegato; un peggioramento della confusione mentale fino ad uno stato semi comatoso ed alla fine un coma irreversibile ed il decesso dovuto al blocco della circolazione cerebrale per microtrombosi encefalica.
All’inizio della malattia sono frequenti sintomi irritativi addominali quali diarrea anche acquosa e sensazione di nausea e vomito.

Tutti questi sintomi raramente possono essere presenti contemporaneamente. E’ più frequente che se ne manifestino alcuni, i meno gravi, con un grado di intensità molto variabile. La febbre, considerato sintomo patognomonico, spesso non compare o si presenta tardivamente. Il sintomo tipico e quasi sempre presente la sensazione di malessere generalizzato ed il mal di testa, nella fase iniziale con quel senso di ovattamento della testa.

SINTOMI E IMMUNITA’

La malaria è denominata la “grande ingannatrice” proprio per questa varietà di sintomi così diversi e di gradazioni non prevedibili.
Come detto in precedenza la febbre, lieve o molto elevata, è considerata il sintomo tipico della malaria, accompagnato da brividi e sudorazione. Questo insieme di sintomi derivano dalla risposta dell’organismo alla lisi delle emazie, al rilascio di endotossine, di cataboliti ed alla fuoriuscita dei parassiti nel torrente circolatorio con una reazione difensiva dei sistemi dell’organismo. Ma questo insieme di sintomi, regolarmente preso come unica evidenza clinica della presenza del plasmodio, è da considerare poco affidabile nella diagnostica della malattia perché spesso non è presente. Ovvero l’assenza di questi sintomi non esclude il dubbio diagnostico. Le “malarie algide”, ossia quelle senza febbre, sono molto frequenti, soprattutto nei soggetti che hanno avuto la malaria, in chi vive per lunghi periodi nelle aree a rischio, in chi ha sviluppato una immunità specifica.

La vita dei diversi tipi di Plasmodio all’interno dell’organismo; la loro presenza e la lunga coabitazione nelle cellule ematiche ed in quelle all’interno degli “acini epatici”, che sono formazioni cellulari che costituiscono la struttura interna del fegato; la presenza all’interno di alcune famiglie di cellule linfatiche; tutti questi eventi che riguardano la presenza del parassita nell’organismo umano è fortemente condizionato dalla risposta immune di ciascun individuo.

I cicli riproduttivi del Plasmodio nel fegato e nelle emazie avvengono con tempi e modi ben scadenzati ma condizionati dalla risposta e dalla modulazione del sistema immunitario che regola anche il manifestarsi dei sintomi.

 

DIFFERENTE RISPOSTA TRA POPOLAZIONI AUTOCTONE E VIAGGIATORI

Le popolazioni autoctone, che vivono in aree densamente popolate dalle Anopheles, a causa delle continue punture di zanzare infette e della presenza costante del parassita malarico nelle cellule ematiche “rosse e bianche” ed anche negli organi linfocitari, rinforzano costantemente la loro capacità difensiva nei confronti del Plasmodio. Questa situazione, tipica dei territori malarici, di “attacco” (Plasmodio) e difesa (immunità), permanente, consente di arrivare ad una convivenza tra i due organismi (parassita ed ospite).
Gli individui convivono quindi in ambienti malarici con le zanzare ed i parassiti in una forma di “commensalismo” (vita pacifica) ma che non va considerato duraturo nel tempo. Basta infatti una diminuzione dei sistemi difensivi dovuta ad altre infezioni, oppure recarsi in zone dove non è presente Anopheles e Plasmodio, per perdere immunità e difesa. Questo è un fenomeno tipico di chi vive nelle aree infette:
(1) soffrire di periodici stati di affaticamento;
(2) accusare malessere generalizzato;
(3) perdere la forza muscolare;
(4) perdere la capacità lavorativa;
(5) rallentare le attività corporee.

In questo periodo di cambiamenti climatici le lunghe fasi di siccità condizionano la presenza di Anopheles nell’ambiente per lunghi periodi. Il clima arido impedisce la vita delle zanzare. Poi improvvise inondazioni, fenomeno frequente dopo lunghi periodi di siccità, inducono nuove ondate riproduttive di insetti. Tutto ciò favorisce  in questi paesi scomparsa e presenza del Plasmodio con infezioni multiple, periodiche che, per la perdita periodica delle difese, producono nella popolazione, soprattutto infantile, malarie gravi e spesso mortali, non previste e prevedibili.

Questo è lo stesso fenomeno che accade alle persone che espatriano per periodi medio-lunghi dai propri paesi e perdono la loro resistenza al Plasmodio. Tornati a casa hanno la stessa probabilità di ammalare, anche con forme gravi di un qualsiasi viaggiatore che proviene da aree prive del Plasmodio della Malaria.

“Il grande inganno della malaria”, con i sintomi più diversi in tipo e gradazione deriva quindi dal rapporto tra sistema immunitario e parassita e spiega l’insorgenza di sintomi differenti, e della progressione della malattia verso situazione sempre più aggressive.

ALCUNE RIFLESSIONI

Da quanto detto è bene riflettere su quanto segue:

  • Chiunque viaggi verso zone malariche, provenendo da paesi da questa malattia, è soggetto ad infezione. La manifestazione della malattia e dei sintomi dipende dalla sua risposta immunitaria;
  • La difesa più importante dalla malaria è sicuramente l’utilizzo di repellenti naturali (Neem) o chimici (DEET) che allontanino il rischio di puntura di zanzara;
  • La profilassi con farmaci idonei ed efficaci aiuta a diminuire l’incidenza della malattia attaccando chimicamente il Plasmodio. Ma è importante sapere che una debole risposta “immune naturale ed innata dell’individuo” aumenta la possibilità di manifestare sintomi dopo l’inoculazione del Plasmodio; (L’esempio del Covid è emblematico. Durante la pandemia la riduzione delle difese immunitarie indotta ha causato un forte aumento dei sintomi di malaria e anche di decessi nelle popolazioni autoctone – statistiche 2022 dell’OMS). Questo a dimostrazione del potere difensivo del sistema immune.per INFO sulla chemioprofilassi con DOXICICLINA – CLICCA QUI
  • Durante il soggiorno ed anche al rientro da un viaggio da aree a rischio di malaria il manifestarsi di malesseri, come quelli descritti precedentemente, anche sfumati, deve accendere il dubbio di essere stati infettati dal Plasmodio. L’evento è da considerare possibile e probabile anche per soggiorni brevi o brevissimi in aree con presenza di Anopheles. Anche poche ore bastano per ricevere punture infette;
  • Tornando da un viaggio da aree a rischio malarico, in caso di malessere, mal di testa, febbre o altri sintomi, prima occorre pensare al rischio malarico ed escludere la malattia, poi si pensa a qualsiasi altra malattia si può essere sviluppata.
  • Non è vera l’affermazione che in presenza di sintomi di sospetto malarico, i test di laboratorio risultano sempre positivi, compresa la sensibilissima PCR.
    “Se il vetrino letto in laboratorio è negativo la malaria non c’è”. Questa affermazione non è vera ed è pericolosa. Una immunità importante presente in un individuo può rendere negativa la presenza del parassita. Una lettura di un vetrino effettuata da occhi inesperti o affrettata può dare una risposta negativa, pur essendo presente il parassita. La diagnosi clinica, derivata da una valutazione dei sintomi, non può essere cancellata da un test negativo, la cui risposta non è sempre veritiera.

 

  • Un soggetto sintomatico, con sintomi che si aggravano nel tempo e con manifestazioni tipiche, anche con test presunti negativi, va trattato con medicine efficaci.
  • “Intervenire prima possibile salva e non nuoce, attendere può uccidere”

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COVID-19:varianti, sottovarianti e lignaggi. La situazione di fine anno 2022

ULTIME DAL FRONTE COVID-19

05 GENNAIO 2023
redazione e commento dr. Paolo Meo

OSSERVAZIONI
Dalle osservazioni epidemiologiche e cliniche effettuate in tutto il mondo possiamo affermare con una certa sicurezza che le attuali manifestazioni cliniche derivanti dal Covid-19 hanno diminuito la loro aggressività e quindi non ci sono prove di maggiore virulenza dei virus attuali. La mortalità si mantiene costante o è diminuita rispetto a queste varianti attualmente sotto monitoraggio rispetto alle precedenti ‘versioni’ di Omicron”.
L’evidenza attuale mostra la “pandemia ancora attiva”, con fiammate periodiche legate soprattutto all’insorgenza di nuove varianti ma anche una immunità naturale acquisita, in tutto il mondo, attraverso le ripetute infezioni, dovute alla capacità infettante del virus, asintomatiche o manifeste. Ed una immunità acquisita mediante i cicli vaccinali effettuati in tutto il mondo, con la somministrazione di vaccini efficaci che hanno alzato le difese degli organismi abbassando la soglia di quelle reazioni particolarmente violente con manifestazioni che spesso portavano ad un aggravamento ed al decesso dei malati di Covid-19. Ciò comporta un lento equilibrio ed una lieve convivenza tra i diversi tipi di SARS-CoV-2 e l’uomo.
La attuale drammatica situazione cinese dimostra che la diffusione del virus tra le popolazioni in tutto il mondo, che induce crescenti risposte difensive, e la somministrazione di “vaccini efficaci” con una periodicità studiata per stimolare una reazione immunitaria in una popolazione mondiale “vergine”, stanno diminuendo la letalità del virus consentendo lentamente una convivenza tra virus ed organismo umano. Tutto questo fino a che la comparsa di mutazioni di virus pericolose potranno indurre una diffusione di varianti aggressive.
La storia attuale della Cina ci insegna che lasciare la popolazione libera di far circolare il virus, e continuare con le campagne di vaccinazioni, secondo regole studiate e ben precise, sono le uniche strade per arriva a superare questa Pandemia che da 3 anni sta affliggendo l’umanità. 


ULTIMI DATI EPIDEMIOLOGICI

CINA: in questi primi giorni di gennaio 2023 continua a dilagare la variante Omicron BF.7 creando una tempesta perfetta, con un numero di decessi impressionante.
ITALIA: a fine dicembre ‘22 l’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato che la variante OMICRON ha raggiunto il 100% dei casi su tutto il territorio nazionale e che la sotto variante BQ.1, la cosiddetta “variante Cerberus”, con tutte le sue derivate, è in “significativo aumento”. Ha raggiunto il 64,1% dei casi, contro il 30,7% della precedente indagine dell’8 novembre, sul totale dei campioni BA.5 (OMICRON).

MONDO:
OMS conferma l’ascesa di “Centaurus”. La variante “BA.2.75 CENTAURUS” è l’evoluzione della già nota sotto variante Omicron 5 del SARS-CoV-2. Questa sotto variante ha preso il nome della costellazione e dell’animale mitologico uomo/cavallo grazie ad un Twitter che l’ha definita così. Questa variante è una ulteriore evoluzione del Covid-19.

Altri dati per sapere con chi conviviamo in questo periodo in Italia:
(1) OMICRON BA.5 rimane ampiamente predominante, con una prevalenza a livello nazionale pari a 90,6%;
(2) BA.4, la precedente sotto variante continua il suo decremento, da una prevalenza pari a 1.95% a 0,3%
Una fotografia sullo stato attuale eseguita da ISS con la partecipazione di tutte le Regioni e la Sanità Militare, ci mostra questa prevalenze:
– 100% dei casi attribuiti alla variante Omicron;
di questi:
– BA.2 riguarda il 6,2% dei casi (range: 0% -12,8%); nelle diverse regioni.
– BA 4 riguarda il 0,3% dei casi (range: 0% -14,3%);
– BA 5 riguarda il 90,6% (range: 77,3% – 100,0%).
Omicron/omicron il 3,0% dei casi (range 0%-10,6%)

Quindi il quadro in Italia dei “sotto-lignaggi della variante BA.5” è sovrapponibile ad altri paesi europei e mostra:
– BQ.1.n, la cosiddetta “Cerberus” in forte ascesa pari al 64,1;
– BF.7.n cresce al 9,6% delle sequenze analizzate.
– XBB, una ricombinante dei sotto-lignaggi omicron BJ.1 e BM.1.1.1, è segnalata in alcuni casi ed è da considerare tra le varianti altamente trasmissibili e con mutazioni associabili a capacità di “immune evasione”, ossia di evitare l’attacco delle difese immunitarie.
– BA.2: di questa variante sono stati identificati 25 sotto-lignaggi;
– BA.2.75 corrisponde alla cosiddetta ‘Centaurus’ e relativi sotto-lignaggi e manifesta elevata capacità diffusiva e capacità di eludere le difese da vaccini o malattie pregresse.

Il “bollettino epidemiologico settimanale” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nell’ultima edizione di fine anno che il 99,7% dei casi COVID-19 sono stati rappresentati da Omicron.

Nell’ universo della variante Omicron in tutto il mondo:
– BA.5 continua a diminuire ma rappresenta ancora il 68,4%;
– BA.2 sale al 12,6% dei casi per la crescita della sua sottovariante BA.2.75 la così detta “Centaurus”.
A fine anno 2022 6 varianti sono sotto monitoraggio per la possibile pericolosità sia diffusiva che aggressiva. Queste rappresentano il 72,9% degli ultimi casi e hanno sostituito i precedenti lignaggi discendenti da BA.5.
– BQ.1, variante “Cerberus”, rappresenta il 42,5%;
– BA.5 con una o più mutazioni rappresenta il 13,4%;
– BA.2.75, variante Centaurus rappresenta il 9,8% dei casi, caratterizzata dalla capacità di diffondere;
– XBB variante Gryphon rappresenta il 6,1%;
– BA.4.6 rappresenta l’1% dei casi;
– BA.2.30.2 rappresenta lo 0,1% dei casi.

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Un Natale di speranza, costruiamo due pozzi tutti insieme

PROGETTO IDRICO NELLA CONTEA DI WAJIR, (Kenya) dove non c’ più acqua.
Il CESMET supporta la  Fondazione CADIS dei Camilliani

AUGURI PER IL SANTO NATALE 2022 A TUTTI VOI
ED IN PARTICOLARARE

A coloro che ci sono gia’ stati vicini con il loro aiuto e a coloro che interverranno anche con amici e conoscenti
in questa impresa impossibile.

Natale in Africa :: ProDiGus

E’ una vera EMERGENZA TOTALE per tutte le forme di vita. Non piove più da anni in una parte del Corno d’Africa. E quando piove la terra arida si sgretola e porta via ogni cosa.

Stringiamo insieme e diamo un poco di speranza ed un poco di vita tutti insieme.  Conto su tutti voi.

DONA SUBITO (clicca qui)

La Fondazione Cesmet / il Gruppo Ricerca Cesmet / la Clinica del Viaggiatore ed alcuni suoi pazienti hanno cominciato ad impegnarsi con un supporto al progetto realizzato  dal CADIS International (la fondazione di cooperazione dei Camilliani) che agiscono in tutto il mondo.

 

Per avere info dirette sul il progetto tieni i contatti con me e informami delle tue intenzioni di sostenere l’iniziativa scrivendomi direttamente:
  via whatsApp al numero 3492990745,
oppure
–  alla mail “Fondazione@cesmet.com”

  Paolo Meo (direttore Cesmet)

APPROFONDISCI NEL BLOG DELLLA FONDAZIONE

DA NATALE 2022 A PASQUA 2023 un grande sforzo comune:

                         “POZZI a energia solare e RETE IDRICA per ACQUA nel WAJIR-KENYA”   
          Il progetto è realizzato nell’ NORD EST del KENYA nella CONTEA di WAJIR ed in particolare nel WAJIR WEST.

ABBIAMO GIA’ RACCOLTO CON LA PARTECIPAZIONE DI ALCUNI AMICI DEL GRUPPO RICERCA

POCO MENO DI € 3000 (TREMILA)

e ringrazio tutti personalmente.
E’ stato l’inizio di un impegno che ha avuto come primo obiettivo raccogliere i primi fondi di questo progetto.
Visto l’interesse di tanti lanciamo la campagna tra Natale 2022 e Pasqua 2023   UN GOCCIO D’ACQUA / UNA FONTE DI VITA). Puntiamo ad altri € 5000.
E questo è l’impegno che rilancio a tutti voi, a tutte le persone che mi conoscono e che conoscono il Cesmet e la sua attività in Africa.

Il mio impegno diretto è quello di informarvi direttamente degli stati di avanzamento del progetto, e di seguire insieme questa impresa di ridare acqua in modo stabile sia per l’agricoltura che per la popolazione dell’area e per gli animali.

DONA SUBITO (clicca qui)

Il progetto “POZZI a energia solare e RETE IDRICA per ACQUA nel WAJIR-KENYA”
Consentirà alla popolazione locale di Wajir West di avere accesso all’acqua per il consumo umano, il bestiame e per l’irrigazione.

OBIETTIVO DEL PROGETTO

Migliorare il sostentamento e la vita delle persone, e di una intera comunità attraverso una buona accessibilità all’approvvigionamento idrico sia per l’irrigazione e quindi la crescita dell’agricoltura, sia per il consumo umano sia per il consumo zootecnico.

PRODOTTO

Attrezzature per la realizzazione di un sistema idrico attraverso un sistema di trivellazioni ad energia solare, realizzazione di pozzi, serbatoi e rete idrica per il consumo umano, animale ed irriguo  

Il progetto ha come obiettivo di realizzare 2 pozzi per 2 gruppi di aziende agricole ciascuno. L’acqua sarà pompata da una “pompa ad energia solare utilizzando l’energia solare disponibile. Sarà stoccata in serbatoi idonei e sufficientemente capienti e poi distribuita alla popolazione per bere ed alle comunità agricole per irrigare i campi da coltivare. Sono previsti 2 punti d’acqua dove la comunità potrà prendere l’acqua per il consumo umano e per far bere il bestiame.

 

ATTIVITÀ DEL PROGETTO

Questi gli step di avanzamento dei lavori del progetto:

  1. Indagine geofisica;
  2. Acquisizione dei permessi di perforazione;
  3. Foro di perforazione;
  4. Equipaggiamento del pozzo;
  5. Installazione del sistema di pannelli solari;
  6. Costruzione e sistemazione di serbatoi di stoccaggio dell’acqua;
  7. Installazione di un sistema di distribuzione dell’acqua
  8. Installazione del sistema di irrigazione a goccia

RISULTATO

Al termine il progetto avrà l’obiettivo di rendere accessibile l’acqua potabile e pulita a per il consumo umano e zootecnico. Ne usufruiranno le famiglie della contea, gli animali con un nuovo stimolo alla pastorizia ed un beneficio all’agricoltura che potrà disporre di acqua per l’irrigazione.

La riuscita del progetto dipende anche da te, da ciascuno di noi. Un tuo piccolo aiuto contribuirà a risolvere il gravissimo problema della assenza di acqua. La siccità è in continuo aumento e l’assenza delle piogge è estesa a tutto il Corno d’Africa.. Se tu ci provi e se ognuno di noi da una goccia, riusciamo a fare un mare. E vi posso assicurare che non sono solo parole.

Per il progetto tieni i contatti con me e informami delle tue intenzioni
–  via whatsApp al numero 3492990745,
oppure
–  scrivimi direttamente alla mail “Fondazione@cesmet.com”

dr. Paolo Meo

Se vuoi donare effettua un bonifico a:
FONDAZIONE CAMILLIAN DISASTER SERVICE;
IBAN: IT13T0310403202000000840270
Causale: FONDAZIONE CESMETdonazione per progetto di realizzazione di POZZI a energia solare e RETE IDRICA per ACQUA nel WAJIR-Kenya (padri Camilliani).

 

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PRIMA PILLOLA DIGITALE. VIA LIBERA DELL’FDA IN USA

Pillola digitale o pillola intelligente. Una vera “Innovazione in Medicina 2.0. Via libera da FDA alla prima pillola digitale e tracciabile all’interno del nostro organismo.

Un obiettivo raggiunto da questa tecnologia. Il sensore rileva se prendi o non prendi le medicine, se ne accorge e ti avvisa fornendoti un allarme. L’informazione giunge anche al medico curante che può intervenire. 

Guarda il video di come funziona questa innovazione medica

La FDA americana, l’organo di controllo dei farmaci in USA, ha approvato l’uso della prima “pillola digitale” contenente un microchip che, una volta ingerita, fornisce informazioni sul suo utilizzo e volendo controlla il tuo stato di salute. Fino ad ora “Il chip ingeribile con la pasticca era stato approvato solo per fini sperimentali”.  Recentemente è stata fornita la compressa digitale con la prima molecola attiva.

Praticamente questa pasticca comunica con l’esterno potendo essere rilevata da un dispositivo di controllo. Potremo arrivare al controllo della assunzione dei farmaci, che se assunti comunicano il loro passaggio nello stomaco. La compressa viene tracciata e diventa molto più difficile dimenticarsi di prendere le medicine. Cosa che accade di frequentemente nei malati cronici, quali i cardiopatici o i diabetici. Non solo il medico curante avrà la possibilità di seguire l’assunzione dei farmaci da parte dei propri pazienti, ed intervenire in caso di dimenticanza o di scarsa collaborazione da parte del paziente.
Dalla fase di sperimentazione con l’utilizzo di pasticche con placebo siamo passati alla fase operativa:

 Dalla sperimentazione alla prima fase pratica in USA.

In USA “Abilify myCite” è il primo farmaco con un monitoraggio digitale dell’ingestione approvato da FDA. La prima compressa utilizzata è quella di aripiprazolo, contenete un sensore IEM. L’aripiprazolo viene utilizzato nel trattamento della schizofrenia.

 

Futuro biomedico di questa tecnologia “del presente”:
Le prossime applicazioni di questa tecnologia biomedica sono infinite.
La prima applicazione è proprio il controllo sull’effettiva assunzione dei farmaci. Questa tecnica potrà essere usata anche per monitorare alcuni parametri dell’organismo quali la temperatura interna (controllo della febbre e delle sue variazioni, rilevata digitalmente, oppure tenere sotto controllo la quantità e la qualità dei succhi gastrici.
Sempre con questo sistema di ingestione di micro chip si potrebbero anche iniettare e monitorare farmaci “digitali” in via venosa e effettuare controlli di parametri biochimici e le loro variazioni nel tempo senza fare alcun prelievo.
Il micro chip inserito potrà inviare ad una piattaforma, controllata dal medico curante, i parametri richiesti, quali livelli di globuli bianche, rossi o piastrine, della glicemia e molti altri parametri ematochimici. Siamo in piena fantascienzav… ma non più. Quello che un tempo erano sogni o idee, sono diventate realtà. L’importante controllarne il corretto utilizzo.

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Sintomi post COVID-19: presenza e persistenza per oltre 2 anni in pazienti ospedalizzati (gravi) e domiciliari (lievi).

Valutazione e confronto sulla persistenza dei sintomi post-COVID-19, dopo alcuni mesi dalla prima infezione da SARS-CoV-2 e a distanza di 2 anni dopo l’infezione, tra pazienti ospedalizzati rispetto a pazienti non ospedalizzati

César Fernández-de-las-Peñas, PT, PhD1; e coll.

Rete JAMA aperta. 2022;5(11):e2242106. doi:10.1001/jamannetworkopen.2022.42106

La recente ricerca effettuata a distanza di 2 anni dall’inizio della pandemia, eseguita da César Fernández-de-las-Peñas, PT, PhD e coll., evidenzia una questione molto rilevante insorta in una percentuale importante di persone affette da Covid-19, ovvero quali sono i sintomi prevalenti nel post-COVID-19, tra i pazienti ricoverati in ospedale e quelli trattati domiciliarmente e quanto persistono nel tempo.

Risultati 
Lo studio effettuato su un campione di pazienti ha messo in evidenza che dopo 2 anni dall’infezione acuta di Covid-19:
nei pazienti ospedalizzati la presenza di almeno 1 sintomo post-COVID-19 è del 59,7%
– nei pazienti domiciliari la percentuale è del 67,5%;

Significato:
i risultati della ricerca evidenziano che le percentuali di presenza e persistenza di sintomi, tipici del post e long Covid, sono sovrapponibili tra i pazienti ospedalizzati e i pazienti trattati domiciliarmente. Queste evidenze ci devono far riflettere sulla importanza delle sequele da Covid-19 che sono presenti, in una alta percentuale, comparabile tra le due categorie, ossia in entrambi i campioni delle persone esaminate.

Conclusioni: 
Lo studio, tra i primi del suo genere, evidenzia come sia in persone con Covid-19 grave, tale da necessitare ricovero, sia in pazienti con sintomi lievi, e trattati domiciliarmente, i sintomi si equivalgono e si protraggono nel tempo. In questo caso dopo due anni si è visto come i sintomi sono ancora presenti.   Sono state identificate piccole differenze non significative, dei sintomi all’insorgenza di COVID-19 tra pazienti ospedalizzati e non ospedalizzati. I sintomi post-COVID-19 erano simili e comparabili tra pazienti ospedalizzati e non ospedalizzati;

Sono mancati nella costruzione del lavoro l’inclusione di controlli (pazienti) che non hanno avuto la malattia del Covid. Questo limita in parte la possibilità di valutare i sintomi presenti nei malati di covid ed un campione di persone sane. I prossimi studi sul perdurare dei sintomi nel long Covid dovranno includere sicuramente una popolazione di controllo non infettate da SARS-CoV-2.

 

Published: 26 November 2022 LEGGI LAVORO COMPLETO SU CLINICAL INFECTIOUS DISEASE   

Sintomi post COVID-19: presenza e persistenza per oltre 2 anni in pazienti ospedalizzati (gravi) e domiciliari (lievi). Leggi tutto »

PROGETTO IDRICO NELLA CONTEA DI WAJIR

PROGETTO IDRICO NELLA CONTEA DI WAJIR

“POZZI a energia solare e RETE IDRICA per ACQUA nel WAJIR-KENYA”

Ricordiamo che il progetto viene realizzato nell’ NORD EST del KENYA nella CONTEA di WAJIR ed in particolare nel WAJIR WEST.

DONA SUBITO (clicca qui)

CONTESTO DELLA SITUAZIONE IN KENYA
SU CUI SI SVILUPPA IL PROGETTO

 

La Contea di Wajir si trova nella regione “Arida e Semi-Arida (ASALs) nel NORD EST del Kenya. Le “regioni ASAL”, per le loro caratteristiche ambientali e climatiche sono da considerare tra le più povere della nazione keniota. Le infrastrutture sono precarie; l’insicurezza sociale e delle persone è diffusa; una continua siccità e limitate possibilità di sostentamento mantengono la popolazione in condizioni di povertà e vulnerabilità. Questa regione del nord del Kenya è profondamente sottosviluppata e più dell’80% della popolazione ha un accesso limitato ai servizi di base della comunità come: (1) derrate alimentari insufficienti; (2) assistenza sanitaria di base e accesso a strutture sanitarie difficoltoso; (3) acqua potabile poco disponibile e insicura; (3) istruzione e strutture scolastiche non sufficienti; altri servizi sociali si trovano in una situazione critica. I territori ASAL soffrono soprattutto di scarsezza e insicurezza alimentare e di grande carenza di acqua.

Il Kenya è uno dei paesi subsahariani considerati a “grave carenza alimentare” e con importante scarsità di acqua. Si stima esserci oltre 10 milioni di persone sotto alimentate.  Di queste circa 3,5 milioni vivono nelle terre aride e semi-aride. L’incidenza e l’intensità della carenza alimentare e di acqua sono aumentate significativamente negli ultimi decenni a causa dei cambiamenti climatici. Il Kenya da tempo sperimenta gravi siccità ogni decennio con ondate di assenza di precipitazioni ogni tre o quattro anni. La siccità è stata dichiarata disastro nazionale nell’ultimo decennio, in particolare nel 2006, 2011, 2014 e recentemente nel 2021. Dopo un periodo di siccità, normalmente arriva un periodo di inondazioni che degrada ulteriormente il suolo, distrugge le poche culture ed i pascoli, i beni delle famiglie che soffrono sempre di più.

Secondo il “Food Security Index 2013”, il Kenya è rimasto stagnante e fermo nei suoi sforzi per rendere il “cibo di qualità” accessibile a milioni di suoi cittadini. L’indice evidenzia che il paese si è classificato 79° su 107 paesi in termini di “sicurezza e disponibilità alimentare.  Questa situazione è peggiora nelle aree ASAL del paese.

La contea di Wajir, nella regione nord-orientale, è tra i territori più colpiti, anche all’interno delle aree ASAL, a causa delle dure condizioni ambientali per le ondate di calore e per l’assenza di piogge che dura oramai da anni;  L’emarginazione della regione dal resto del paese, i conflitti scoppiati tra le diverse etnie presenti, rendono la situazione particolarmente pesante. La siccità, la scarsità di cibo per il consumo umano ed animale, aggravata dalla guerra in Europa, per carenza di arrivo di aiuti alimentari; la mancanza di acqua creano una situazione di grave emergenza a cui la popolazione non riesce a fornire una risposta idonea.

La scarsità d’acqua è un fenomeno che influisce negativamente sulle terre aride e semi-aride (ASALS) in tutto il mondo, ed in particolare in questi territori del Kenya. i determinanti critici per l’accesso all’acqua includono la distanza dal punto di presenza dell’acqua; presenza di fonti d’acqua inquinate; siccità perenni che riducono le vene d’acqua anche profonde fino a provocare fonti idriche sotterranee esaurite; politiche idriche e igienico-sanitarie mal formulate.

Nonostante il Kenya disponga di grandi bacini idrici, alcune delle sue contee sperimentano la scarsità o addirittura l’assenza d’acqua. La contea di Wajir è una di quelle contee che soffrono da anni di carenza dell’acqua. Attualmente, mentre la contea di Wajir continua a subire gli effetti della siccità, la scarsità d’acqua è stata una delle maggiori sfide. Negli ultimi 2 o 3 anni, non ha piovuto a Wajir. Questo fatto ha portato ad una siccità estrema durante tutto l’anno, che ha lasciato intere popolazioni senza acqua per il consumo sia umano che per il bestiame. La disponibilità d’acqua è sempre più bassa sia per il consumo umano che per il bestiame, che costituisce l’unica fonte di reddito ed anche alimentare dell’intera popolazione. La maggior parte delle persone, in particolare le donne con i loro contenitori per l’acqua, si muovono a lunga distanza e fanno decine di chilometri per trovare un pozzo attivo con acqua. Si possono percorrere distanze anche di oltre 30 km per trovare un po’ di acqua. La maggior parte di quell’acqua viene venduta a KSH20 per tanica da 20 litri. Una cifra impossibile per la maggior parte delle persone. La maggior parte delle persone non è in grado di accedere a quell’acqua sia perché insufficiente sia perché cara.

Il progetto “POZZI a energia solare e RETE IDRICA per ACQUA nel WAJIR-KENYA”, Consentirà alla popolazione locale di Wajir West di avere accesso all’acqua per il consumo umano, il bestiame e per l’irrigazione.

OBIETTIVO DEL PROGETTO

Migliorare il sostentamento e la vita delle persone, e di una intera comunità attraverso una buona accessibilità all’approvvigionamento idrico sia per l’irrigazione e quindi la crescita dell’agricoltura, sia per il consumo umano sia per il consumo zootecnico.

PRODOTTO

Attrezzature per la realizzazione di un sistema idrico attraverso un sistema di trivellazioni ad energia solare, realizzazione di pozzi, serbatoi e rete idrica per il consumo umano, animale ed irriguo  

Il progetto ha come obiettivo di realizzare 2 pozzi per 2 gruppi di aziende agricole ciascuno. L’acqua sarà pompata da una “pompa ad energia solare utilizzando l’energia solare disponibile. Sarà stoccata in serbatoi idonei e sufficientemente capienti e poi distribuita alla popolazione per bere ed alle comunità agricole per irrigare i campi da coltivare. Sono previsti 2 punti d’acqua dove la comunità potrà prendere l’acqua per il consumo umano e per far bere il bestiame.

 

ATTIVITÀ DEL PROGETTO

Questi gli step di avanzamento dei lavori del progetto:

  1. Indagine geofisica;
  2. Acquisizione dei permessi di perforazione;
  3. Foro di perforazione;
  4. Equipaggiamento del pozzo;
  5. Installazione del sistema di pannelli solari;
  6. Costruzione e sistemazione di serbatoi di stoccaggio dell’acqua;
  7. Installazione di un sistema di distribuzione dell’acqua
  8. Installazione del sistema di irrigazione a goccia

 

 

RISULTATO

Al termine il progetto avrà l’obiettivo di rendere accessibile l’acqua potabile e pulita a per il consumo umano e zootecnico. Ne usufruiranno le famiglie della contea, gli animali con un nuovo stimolo alla pastorizia ed un beneficio all’agricoltura che potrà disporre di acqua per l’irrigazione.

La riuscita del progetto dipende anche da te, da ciascuno di noi. Un tuo piccolo aiuto contribuirà a risolvere il gravissimo problema della assenza di acqua. La siccità è in continuo aumento e l’assenza delle piogge è estesa a tutto il Corno d’Africa.. Se tu ci provi e se ognuno di noi da una goccia, riusciamo a fare un mare. E vi posso assicurare che non sono solo parole.

Se vuoi donare effettua un bonifico a:
FONDAZIONE CAMILLIAN DISASTER SERVICE;
IBAN: IT13T0310403202000000840270
Causale: FONDAZIONE CESMETdonazione per progetto di realizzazione di POZZI a energia solare e RETE IDRICA per ACQUA nel WAJIR-Kenya (padri Camilliani).

 

PROGETTO IDRICO NELLA CONTEA DI WAJIR Leggi tutto »

SICCITA’ e MORTE in KENYA: Creazione di un sistema dinamico di utilizzo di “acqua di pozzo a energia solare” e di reti di distribuzione.

                                                                     PROGETTO DI EMERGENZA PER LA SICCITA’ IN KENYA

La “Fondazione Cesmet” appoggia il “CADIS INTERNATIONAL dei Padri Camilliani” nel loro progetto in
Kenya, contea di Wajir (Wajir East Sub-County), villaggio di Griftu.

 

 

 

La peggiore siccità nel paese e nel Corno d’Africa da 40 anni. Migliaia di persone ed animali morti. Un disastro umanitario e naturale. Popolazioni allo strenuo, animali da pascolo decimati, animali selvaggi a rischio estinzione nell’area.

 

                                                                                                            IL PROGETTO

La Fondazione Cesmet e il Cesmet Clinica del Viaggiatore appoggiano nell’ambito del progetto dei padri Camilliani:

“Per uno sviluppo sostenibile di sicurezza alimentare e di fornitura di acqua” la parte dedicata alla:                                                                                                                                               

 

“Creazione di un sistema dinamico di utilizzo di “acqua di pozzo a energia solare” per il consumo umano ed animale e per l’irrigazione con la realizzazione di strutture di stoccaggio e rete di distribuzione”.

 

Enti realizzatori: CADIS INTERNATIONAL–CADIS KENYA (Padri Camilliani)
Ente di supporto: FONDAZIONE CESMET -– CLINICA DEL VIAGGIATORE – GRUPPO RICERCA CESMET

                                                               PARTECIPA ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

“POZZI a energia solare e RETE IDRICA per ACQUA nel WAJIR-KENYA”

Chiedo, in questo momento di massima crisi nel Corno D’Africa” un tuo impegno, grande o piccolo che sia, per sostenere questo programma di forte emergenza.
“Troviamo e portiamo l’acqua dove c’è sete”.
La riuscita del progetto dipende anche da te, da ciascuno di noi. Un tuo piccolo aiuto contribuirà a risolvere il gravissimo problema della assenza di acqua. La siccità è in continuo aumento e l’assenza delle piogge è estesa a tutto il Corno d’Africa.. Se tu ci provi e se ognuno di noi da una goccia, riusciamo a fare un mare. E vi posso assicurare che non sono solo parole.

Se vuoi donare effettua un bonifico a:
FONDAZIONE CAMILLIAN DISASTER SERVICE;         IBAN: IT13T0310403202000000840270
Causale: FONDAZIONE CESMETdonazione per progetto di realizzazione di POZZI a energia solare e RETE IDRICA per ACQUA nel WAJIR-Kenya (padri Camilliani).

DOVE: Il progetto viene realizzato in Kenya, nella contea di Wajir (Wajir East Sub-County), nella parte settentrionale del paese; in particolare nella circoscrizione di Wajir Ovest. La località è il villaggio di Griftu.

SITUAZIONE: La peggiore siccità degli ultimi 40 anni ha ucciso branchi di animali selvatici, greggi e animali da pascolo. Ha messo in ginocchio la pastorizia, portando sete e fame nelle popolazioni del nord del Kenya. Coinvolgendo anche l’Etiopia e la Somalia.

Nel mese di settembre ’22 si sono contati otto volte più animali morti, o troppo deboli per stare in piedi, rispetto all’anno precedente.

Raccolti distrutti, pascoli non praticabili, popolazioni allo strenuo. Oltre al ben visibile deterioramento della vegetazione, all’erosione delle terre ed alla salinizzazione, gli effetti della desertificazione possono riscontrarsi nella drammatica perdita di fertilità del suolo e nel suo compattamento ed incrostazione.

Vi terrò informati della evoluzione del  periodicamente in questo Blog della fondazione.


METODO DI LAVORO
: In tutto questo sconvolgimento occorre ripensare il modo di fare agricoltura, di gestire le poche risorse, di utilizzare le gocce d’acqua.
Il programma di aiuti in Wajir è complesso e riguarda molte attività di studio, formative, operative.
L’obiettivo generale del “progetto Wajir – Griftu” è quello di:

  • Sostenere le fasce di popolazione più debole e povera
  • Fornire agli agricoltori locali conoscenze e competenze sulle tecnologie agricole intelligenti per adeguarle alla situazione climatica;
  • Migliorare le condizioni di vita e la sussistenza della popolazione dell’area attraverso una maggiore accessibilità all’acqua per l’irrigazione e per il consumo umano e animale.
  • Sostenere la partecipazione degli agricoltori locali alle attività agricole attraverso la fornitura di materiali e strumenti per far crescere la produzione agricola e la gestione di servizi di divulgazione e formazione agricola in azienda.
  • Fornire una risposta adeguata ai cambiamenti climatici nell’area.

Noi desideriamo fornire un aiuto sul problema acqua individuando nuove falde, scavando pozzi e ristrutturando le reti idriche.

 

                                        BENEFICIARI DEL PROGETTO

I beneficiari del progetto sono le vittime dell’attuale siccità che ha colpito le regioni nordorientali del Kenya. In particolare, nella contea di Wajir, villaggio di Griftu sono circa 3.000 le famiglie che sono coinvolte nella realizzazione del progetto per un totale di oltre 15.000 persone che usufruiranno della realizzazione degli obiettivi.

 

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO


Il progetto è suddiviso in 5 sezioni che sono interdipendenti l’una dall’altra ma che vengono gestite in modo autonomo. Di seguito una breve descrizione delle sottosezioni.
La sottosezione “ACQUA” è sostenuta da: (1) dalla “Fondazione Cesmet” con le sue iniziative (2) dal “Cesmet Clinica del Viaggiatore; (3) dai partecipanti al “gruppo ricerca Cesmet”;

 

SEZIONE DEL PROGETTO SOSTENUTA DA CESMET

progetto di realizzazione di

POZZI a energia solare e RETE IDRICA per ACQUA

nel WAJIR-Kenya:

 

Creazione di un sistema dinamico di utilizzo di “acqua di pozzo a energia solare” per il consumo umano ed animale e per l’irrigazione;
STEP DEL PROGETTO:

1 Indagine geofisica;

2 Acquisizione dei permessi;

3 Trivellazione dei pozzi;

4 Equipaggiamento dei pozzi;

5 Acquisto e Installazione del sistema di pannelli solari;

6 Costruzione di serbatoi di stoccaggio dell’acqua;

7 Installazione del sistema di distribuzione dell’acqua uso umano e animale;

8 Installazione di un sistema di irrigazione a goccia per l’agricoltura;

IL NOSTRO IMPEGNO (Fondazione Cesmet – Gruppo Ricerca Cesmet – Clinica del Viaggiatore):                            recuperare € 25.000  destinati a realizzare il programma di FORNITURA DELL’ACQUA:
– “individuazione area – trivellazioni – costruzione ed equipaggiamento di 2/3 pozzi”;
– “sistema di pompaggio”
ad energia solare;
“sistema di stoccaggio dell’acqua” con vari serbatoi dislocati in diverse aree del villaggio;
“sistema di condutture” per l’acqua per la distribuzione sia per (1) le esigenze della popolazione che per (2) l’agricoltura.

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