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MALARIA IN MADAGASCAR 2024

MALARIA  aggiornamento febbraio 2024

La malaria è da sempre endemica in tutto il Madagascar e l’intera popolazione è considerata a rischio di contrarre la malattia.  Il rischio presente in tutte le zone del paese, incluse le aree urbane, a tutte le altitudini e durante tutto l’anno. Tuttavia, il rischio è maggiore lungo le coste. Le città e le grandi città presentano un rischio di infezione talvolta uguale se non maggiore alle zone periferiche e selvagge.
I bambini e le donne incinte sono i gruppi più colpiti. In termini di stagionalità, il periodo di massima diffusione delle zanzare, e quindi di maggiore rischio di contrarre la malaria, è durante l’estate australe, che va da ottobre a marzo, quando il clima è caldo e umido.  Per quanto riguarda le specifiche aree geografiche, la parte nord e le coste dell’isola sono le aree maggiormente interessate alla diffusione di zanzare Anopheles. Al contrario, gli altopiani, che rappresentano più di metà del territorio, sono meno colpiti dalla malaria. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni, come l’isola di Nosy Be, dove il rischio di malaria è considerato basso ma comunque esistente.
I casi di malaria sono diminuiti nel paese dal 2020, dopo l’aumento di attività di prevenzione e controllo della malaria, come la distribuzione di zanzariere trattate con insetticidi da letto e la nebulizzazione intradomiciliare per proteggere le abitazioni, ma i cambiamenti climatici continuano a cambiare l’ambiente rendendo favorevole l’aumento delle zanzare.
Consigliamo la profilassi antimalarica per i viaggiatori che si recano in Madagascar, con farmaci efficaci, non resistenti e con pochi effetti collaterali.
L’innalzamento delle temperature e dell’umidità e il tempo particolarmente piovoso, tipico degli ultimi cambiamenti climatici, ha creato le condizioni ambientali per un aumento della diffusione di diversi tipi di zanzare (Aedes e Anopheles), con il propagarsi di malattie di origine virale e parassitario. Anche negli altopiani del Madagascar si è verificato un aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 2000 metri. Il fenomeno è già presente da qualche anno. Ciò conferma la necessità di una informazione corretta ed aggiornata sulle reali situazioni epidemiologiche sul paese, al fine di attuare il miglior protocollo preventivo e la profilassi più adeguata. Diversi casi denunciati anche nelle aree del nord e nelle isole, compresa Nosy Be.

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vaccinazione antirabbica – protocollo pre e post esposizione

                                        protocolli vaccinazione antirabbica.

La somministrazione del “vaccino antirabbico” deve essere effettuata ai soggetti sopra i “12 mesi di età” che:
– possono essere esposti, per lavoro o per viaggio, al rischio di venire a contatto con il virus attraverso contatto con animale infetto;
– sono venuti a contatto con il virus, perchè aggrediti da animali sospettati di essere portatori del virus.

Tipi di rabbia:

(1) rabbia urbana, diffusa principalmente dal cane e dal gatto domestici non immunizzati e non controllati;
(2) rabbia silvestre, propagata da  volpi, ma anche tassi, faine, martore donnole, moffette, manguste, procioni e soprattutto pipistrelli. Nei paesi tropicali le scimmie ed altri mammiferi posso essere portatori sani del virus della rabbia.Se il rischio risulta reale può essere opportuno effettuare la protezione dal rischio rabbia, mediante la somministrazione del vaccino con il protocollo “PRE ESPOSIZIONE”.

“protocollo pre esposizione”

Il protocollo vaccinale “PRE EVENTO” contro la rabbia, ossia prima della venuta a contatto con il virus: (prevenzione dalla malattia)
viene raccomandato per proteggere la persona dall’insorgenza della malattia, prima del contatto con l’animale considerato infetto  (Vaccinazione preventiva con vaccino HDCV). Il vaccino va raccomandato a persone con:

  1. rischio elevato di esposizione professionale: medici, biologi e tutti i lavoratori che negli ospedali e nei laboratori diagnostici e di ricerca devono trattare persone affette dalla malattia della rabbia, oppure hanno il rischio di manipolare il virus rabbico o materiale contaminato o sospetto. Si tratta essenzialmente di veterinari, di laboratoristi, di cacciatori, di guardie forestali, di tassidermisti, di personale dei mattatoi e di alcuni allevatori e commercianti di bestiame;
  2. Può essere importante, nei viaggiatori internazionali, valutare il rischio rabbia nel paese e nel territorio di viaggio e soggiorno, ed anche il tipo di attività e di comportamenti durante i viaggi.  Per i viaggiatori si recacano in aree dove si trovano animali “portatori sani o malati del virus della rabbia” l’indicazione alla somministrazione preventiva del vaccino non dipende dal periodo di soggiorno ma piuttosto dal rischio epidemiologico (presenza del virus nell’ambiente), che è determinato da possibili contatti con animali sospetti.

Modalità di somministrazione del protocollo PRE ESPOSIZIONE:

Il protocollo pre-esposizione per la vaccinazione contro la rabbia prevede tre dosi di vaccino somministrate in determinati intervalli di tempo. Esistono due schemi di vaccinazione pre-esposizione: “il ciclo rapido” e “il ciclo standard”.
CICLO RAPIDO: le dosi vengono somministrate
– tempo 0;
– dopo 3 giorni;
– dopo 7 giorni;
viene utilizzato soprattutto in quei soggetti che si riducono a pochi giorni dalla partenza, o non hanno il tempo di tornare nell’arco di un mese.

CICLO STANDARD: le dosi vengono somministrate
– tempo 0;
– dopo 7 giorni;
– dopo 21 giorni;
viene utilizzato in quei soggetti che richiedono la vaccinazione nei tempi corretti per effettuare questo tipo di protocollo.

Le iniezioni del vaccino della rabbia, da 1 ml, vanno somministrate per via sottocutanea profonda, preferibilmente a livello della fossa sottospinata bassa. Inoltre, è consigliato un’ulteriore richiamo a distanza di 5 anni per mantenere l’efficacia del vaccino nel tempo.

Citations:
[1] https://www.laprevenzionenonhaeta.it/vaccino-rabbia
[2] https://www.epicentro.iss.it/vaccini/viaggiatoriinternazionali
[3] https://clinicadelviaggiatore.com/vaccino-rabbia/
[4] https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_000737_026330_FI.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
[5] https://vaccinarsinpiemonte.org/scienza-conoscenza/vaccini-disponibili/vaccino-contro-la-rabbia

 

“protocollo post esposizione”

Il protocollo vaccinale “POST EVENTO” contro la rabbia, ossia dopo il probabile o possibile contatto con il virus, per un morso o graffio di animale viene raccomandato per proteggere la persona dall’insorgenza della malattia, dopo il contatto con l’animale considerato infetto.

 

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Maldive – Scheda Paese – Alert, epidemie, malattie

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Alert gennaio 2024

 

Casi di DENGUE in crescita

La malattia virale da Dengue è un problema diffuso nella maggior parte dei paesi della fasci tropicale, equatoria, e non solo. I paesi asiatici sono praticamenti tutti coinvolti. Nelle MALDIVE la malattia virale da Dengue è endemica in molte delle isole e degli atolli. 
Nel 2023 la dengue si è diffusa in modo esponenziale. Oltre 500 casi segnalati all’inizio dell’anno in significativo aumento fino alla fine del 2023 con oltre 4000 casi segnalati e nessun decesso.
L’epidemia è aumentata con la presenza della zanzara vettrice, Ades Aegypti che si è diffusa nelle isole e negli atolli. Il Centre for Community Health and Disease Control (CCHDC), conduce periodicamente operazioni di disinfestazione volta ad eliminare i siti di riproduzione delle zanzare. Ma queste zanzare continuano a riprodursi nella maggior parte delle isole. I casi sono stati segnalati a Male e nelle isole circostanti. Frequenti le pozze d’acqua stagnante, habitat ideale per lo sviluppo delle larve.

Casi di Chikungunja e di Zika
Nel 2023 oltre alla dengue sono stati segnalati casi di virus Chikungunja e di Zika virus, virosi trasmesse dalla stessa zanzara.

Casi di malaria

Nessuna caso di malaria è stato denunciato e la malattia è stata eradicata da diversi anni.

 

 

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Maldive – Scheda Paese – Prevenzione in viaggio

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Vaccinazioni obbligatorie

  • FEBBRE GIALLA se…

    La vaccinazione è obbligatoria per coloro che provengono da un paese a rischio di trasmissione ed hanno più di 9 mesi di età e per i viaggiatori che sono stati in transito per più di 12 ore in un aeroporto situato in un paese a rischio di trasmissione.
    Non è indicata a coloro che provengono dai paesi dove non esiste rischio di trasmissione. Quindi dall’Italia, Europa, Nord America non c’è alcuna incicazione di effettuare il vaccino della febbre gialla.

     

Vaccinazioni consigliate

  • DENGUE 

  • per saperne di più
    – la vaccinazione è fortemente consigliata vista la presenza della malattia nelle isole maldive. Nel 2023 c’è stato un forte aumento rispetto agli anni precedenti. Il vaccino è considerato un salvavita. Modula la risposta immunitaria in coloro che hanno già avuto la malattia e sviluppa l’immunità in chi non ha avuto il contatto con il virus. Prima di effettuare la vaccinazione è bene chiedere una consulenza con un medico esperto nella malattia per valutare la possibilità di effettuare la vaccinazione senza problemi. 
  • EPATITE A

  • FEBBRE TIFOIDE

  • SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI (DUKORAL VACCINO ORALE)

    – La vaccinazione per aumentare le difese intestinali nei confronti del vibrione del colera, ma anche nei confronti di alcuni enterobatteri aggressivi non è obbligatoria, ma è fortemente consigliata in tutti coloro che affrontano un viaggio. La decisione è importante soprattutto in base alla situazione epidemiologica del paese al momento del viaggio.  La nuova formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge ora anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici che provocano la “diarrea del viaggiatore”. Il vaccino è quindi consigliato per affrontare i viaggi in tutti i paesi del mondo. (DUKORAL VACCINO ORALE)

  • TETANO

  • VACCINAZIONI DI ROUTINE

    Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.

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Come si cura la Dengue

Come si cura la Dengue

– E’ sintomatica, ovvero utilizza farmaci ad azione sui sintomi prevalenti.
– Il riposo assoluto a letto è essenziale nella fase febbrile, per evitare aggravamenti nella fase di defervescenza dai sintomi.
– Utilizzati antipiretici ed antidolorifici.
– Fondamentale la somministrazione di liquidi per via orale, o in aggravamenti in via infusiva per prevenire i problemi di ipovolemia e shock ed il reintegro degli elettroliti persi.
– In caso di crollo della concentrazione di piastrine, si discute sulla efficacia della trasfusione.
– L’utilizzo di terapia cortisonica non trova conferme nella pratica clinica.
– Non esistono farmaci antivirali specifici per la cura del virus della dengue.

 

Approfondimenti sulla terapia

In caso di malattia da virus dengue,  l’infezione si presenta, in un 30% dei contaminati, con sintomi che vanno dalla “lieve febbre” “allo shock” e “alla morte”.
Nel corso della malattie questi sono le regole di terapia da adottare secondo la corrente pratica clinica e linee dettate dalla esperienza.

Modalità di gestione terapeutica di un caso(per continuare clicca qui)

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SIGARETTE ELETTRONICHE. OMS LANCIA L’ALLARME

SIGARETTE ELETRONICHE. RISCHI REALI PER LA SALUTE.

Aumentano i lavori scientici che dimostrano gli effetti negativi del fumo e dei vapori riscaldati, generati dalle sigarette elettroniche.

OMS lancia l’allarme in tutto il mondo.

La diffusione delle sigarette elettroniche è sempre più evidente. L’idea e la convinzione della innocuità di questo modo di fumare è sempre più diffusa. In particolare tra i giovani ed i giovanissimi la moda diffonde senza limite. Ma contemporaneamente aumentano i lavori scientifici di molti centri di ricerca specializzati, americani, inglesi e di molti altri paesi, che evidenziano la pericolosità di questo modo di fumare. Nonostante le indicazioni dei ricercatori, da anni esiste una propaganda che pone questo modo di fumare come soluzione alternativa ai danni dalle sigarette “tradizionali”. Non solo la falsa idea di innocuità e di assenza di rischio per la salute ha indotto un numero sempre maggiore di persone a utilizzare questo metodo di fumare, ma l’industria del fumo, basandosi su questi falsi miti, continua a promuovere questo “vizio” nei giovanissimi, facendolo diventare moda e segno di maturità anche nei più piccoli.

 

Come si pone l’Organizzazione mondiale della Sanità sull’argomento?
Proprio in questi giorni di dicembre 2023 l’OMS, attraverso una dura presa di posizione del direttore generale, ha in modo perentorio affermato che “le sigarette elettroniche sono dei veri e propri prodotti dannosi e pericolosi”. Il dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, ha accusato le “industrie del tabacco di svolgere una attività criminosa e di arricchirsi, fomentando un vero e proprio vizio che distrugge la salute delle persone”.
Il messaggio che è stato fatto passare e che continua a circolare, da parte delle industri del tabacco, nelle opinioni pubbliche in tutto in mondo sostiene che: “le sigarette elettroniche non producono alcun effetto negativo sulla salute”. Purtroppo, non è così. Sempre più studi mettono in evidenza che “le sigarette elettroniche, contenenti basse dosi di nicotina, creano una forte dipendenza e sono dannose per la salute”. Ancora occorre valutare che “seppur gli effetti sulla salute a lungo termine non sono pienamente compresi, è certo che questi prodotti generano sostanze tossiche, che hanno dimostrato senza ombra di dubbio, di causare diversi tipi di tumore e di aumentare il rischio di disturbi cardiocircolatori e polmonari”. E questi effetti sono evidenziati soprattutto nei soggetti giovanissimi e nei giovani adulti che hanno una sensibilità maggiore e che utilizzano questo modo di fumare senza limiti.

Cosa chiede l’OMS?
L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, afferma e chiede a tutti i suoi stati membri “l’introduzione di restrizioni tramite leggi che arginino la diffusione delle e-cig, soprattutto tra i giovani e giovanissimi perché considerati prodotti molto dannosi per la salute.” Questo tipo di sigarette elettroniche in:
– 34 paesi sono vietate;
– in 88 paesi non viene indicata una età minima entro la quale poterle acquistare;
– in 74 paesi non esiste alcuna restrizione all’uso di questo tipo di fumo;

Partendo da questi dati e dai risultati dei lavori dei ricercatori internazionali il dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus continua dicendo che “è cosa vergognosa che i bambini, anche sotto gli 8 anni, vengano coinvolti e irretiti sin da tenera età all’utilizzo delle sigarette elettroniche e che questi giovani individui diventino dipendenti dalla nicotina”. E ancora il direttore esorta, come medico e come direttore generale dell’OMS tutti i paesi ad attuare “misure rigorose per impedirne il consumo e proteggere i propri cittadini, in particolare i bambini e i giovani”.
Mentre l’opinione pubblica di tutto il mondo, seguendo una disinformazione pilotata, assolve questo modo di fumare, definendolo sicuro, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), valutati lavori di ricerca in continuo sviluppo, prende una posizione nettissima sulla diffusione di questo tipo di sigarette e accusa l’industria del tabacco, di “trarre profitto contribuendo alla distruzione della salute”.

 

Quali ricerche supportano la presa di posizione dell’OMS?
Esperti ricercatori dell’OMS affermano che “le sigarette elettroniche contenenti anche basse dosi di nicotina creano una forte dipendenza e sono dannose per la salute”. Diverse ricerche in tutto il mondo hanno dimostrato una serie di rischi per la salute derivate dall’utilizzo delle sigarette elettroniche.
(1) Università del Minnesota, in USA, studi dal 2018 hanno dimostrato che “i vapori delle e-cig contengono tre sostanze tossiche che catalizzano reazioni biologiche che aumentano esponenzialmente rischio di sviluppare tumori”. Le sostanze messe sotto accusa sono: la formaldeide, l’acroleina e il metilgliossale. Queste molecole si legano al DNA delle cellule dell’organismo innescando una serie di mutazioni genetiche potenzialmente cancerose. Questi processi avvengono soprattutto nelle cellule del cavo orale.
(2) Università di New York, dopo anni di studio il lavoro  “Exhalation of alternative tobacco product aerosols differs from cigarette smoke—and may lead to alternative health risks”, evidenzia che “il fumo ed i vapori riscaldati, generati dalle sigarette elettroniche, aumentano il rischio di infiammazione delle alte vie respiratorie, favoriscono l’insorgenza del cancro al naso, alla gola e ai seni paranasali”. Queste lesioni vengono provocate dall’esposizione ai vapori caldi esalati ed alle sostanze assorbite in una condizione favorevole all’assorbimento. “L’utilizzo prolungato di questo modo di fumare è considerato peggiore dell’utilizzo delle sigarette classiche.”
(3) diversi studi, in diversi centri di ricerca nel mondo, “evidenziano che le sostanze, descritte in precedenza, emesse dalle sigarette elettroniche, influenzano il normale sviluppo del cervello e inducono disturbi anche gravi dell’apprendimento soprattutto nei giovani”.   (4) gravidanza: evidenziati danni per il feto. Difatti l’esposizione del feto a questi vapori ne può influenzare negativamente lo sviluppo sia della parte neurologica che tissutale.
(5) Università della California Meridionale ha rilevato che “lo svapo” da sigarette elettroniche come “il fumo di sigaretta tradizionale è associato ad una alterazione genica mitocondriale, dentro le cellule, con interferenze sia nei processi immunitari che nella risposta infiammatoria. Quindi una azione negativa sul sistema immunitario ed una facilitazione all’insorgenza dell’infiammazione durante le malattie.
(6) Il “Karolinska Institute di Stoccolma”, centro di ricerca molto autorevole,  ha evidenziato come “lo svapo” da sigaretta elettronica “contenente nicotina, aumenta in breve tempo la formazione di coaguli di sangue oltre ad alterare l’elasticità dei vasi sanguigni, accelerare il battito cardiaco e aumentare la pressione circolatoria”….. “e queste sono condizioni che nel tempo aumentano la probabilità di malattie cardiovascolari, come ictus e infarto del miocardio”.

Una domanda; una considerazione;
Questi studi e tanti altri eseguiti nel mondo; le raccomandazioni dell’OMS, al massimo livello; gli sforzi comuni di smitizzare le tante notizie false e tendenziose; tutto questo basterà a sensibilizzare le opinioni pubbliche sulla pericolosità di questo tipo di fumo, assolto in modo sconsiderato dalla sensibilità corrente e dalla moda imperante!? Gli imensi interessi economici superano di gran lunga l’interesse a proteggere la nostra salute. Il problema non sono gli adulti che decidono autonomamente per la propria salute, ma il comportamento di milioni di ragazzi in tutto il mondo che vedono, nella sigaretta elettronica, un modo di crescere più velocemente e di lasciare il “vizio del fumo classico”.

redazione dr. Paolo Meo  15 dicembre 2023

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OLIFE. Dalle foglie di olivo un aiuto al nostro organismo

OLIFE un estratto a freddo dalle foglie di olivo di centinaia di molecole attive  farmacologicamente.

 

 

OLIVUM® è l’ estratto brevettato dalla parte nobile dell’albero di olivo ovvero dalle FOGLIE.

 

OLIVO L'ALBERO DELLA SALUTE
 OLIVO L’ALBERO DELLA SALUTE

OLIVUM® è composto da 260 molecole farmacologicamente attive. Una azione medicinale, benefica, studiata oramai nei migliori centri di ricerca.

Le 5 principali molecole biochimicamente attive sono: Oleuropeina, Idrossitirosolo, Tirosolo, Acido Elenolico, Rutina.

OLIVUM® è Iscritto al Registro Ufficiale degli Integratori Alimentari Ministero Salute (Codice 51072 51074)

L’infuso derivante dall’estrazione dalle foglie di olivo denominato “OLIFE” è costituito dal: 93% Olivum® e dal 7% di estratto di Calendula Officinalis;

OLIFE prodotto in:

bottiglia OLIFE da 1 litro; per il supporto alle tue terapie, per il mantenimento del tuo buono stato di salute, per tutti gli
utilizzi indicati dal medico.
flaconcini OLIFE da 15 ml (portatile)una dose di olife da portare in borsa o in tasca con te, durante la
gionata, ed assumere agll’orario previsto.

bustine OLIFE da 5 gr. (portatile da viaggio) la dose OLIFE pensata e realizzata per i tuoi viaggi. In viaggio mantieni la tua salute e la tua energia prendendo 1 o 2 bustina a colazione e a cena.
orosolubile bustine da 4,5 gr (portatile)
– gel agli agrumi bustine da 35 ml (portatile)

 

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CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO:  OLIFE è un prodotto, derivato da estratti a freddo di foglie di olivo ossia “OLIVUM”, le cui molecole attive, i flavinoidi,  hanno capacità:

  • antiossidanti,
  • immunostimolanti,
  • energizzanti,
  • induttrici del metabolismo glicemico e lipidico,
  • cardiotoniche,
  • antisettiche batteriche e virali.
    Queste proprietà sono dimostrate da molti lavori di ricerca ed approvate dal Ministero della salute. TIROSOLO e IDROSSITIROSOLO, RUTINA e OLEUROPEINA, queste le molecole più attive delle oltre 200 molecole presenti.

Questo il supporto ed un aiuto molecolare, biochimico, che fornisce le seguenti azioni:

Protettivo cellulare dell’organismo ( azione antiossidante contro radicali liberi)
Difende e protegge le cellule di tutti gli organi dall’ossidazione generata dai radicali liberi. Protegge le cellule dall’invecchiamento indotto.
Stimolatore e riequilibrante immunità (protettivo e curativo malattie)
Difende e protegge e stimola le cellule linfocitarie di tipo T e di tipo B. Facilità la formazione di anticorpi specifici.
Equilibrante la pressione arteriosa (normalizza la pressione alta)
Agisce sulla muscolatura liscia e sulle terminazioni nervose della microcircolazione inducendo una vasodilatazione e facilitando la diminuzione della pressione arteriosa, e aiutando l’ossigenazione dei tessuti. Questo processo facilita la distruzione dei radicali liberi.
Aiuta la circolazione e fluidifica il sangue
Agisce direttamente sulle cellule endoteliali del sistema vascolare, aiuta la vasodilatazione con un vantaggio a tutti gli organi irrorati, agisce direttamente sui processi di fluidificazione.
Equilibra il metabolismo zuccheri (anti diabete)
Le molecole presenti in OLIVUM hanno una azione stimolante la formazione insulinica del pancreas, e l’assorbimento degli zuccheri da parte delle cellule epatiche. Agisce direttamente sulle cellule endoteliali del sistema vascolare, aiuta la vasodilatazione con un vantaggio a tutti gli organi irrorati, agisce direttamente sui processi di fluidificazione.
Equilibra il metabolismo colesterolo e grassi (anti trombosi sangue)
Le molecole presenti in OLIVUM hanno una azione sul metabolismo endogeno dei grassi. In particolare colesterolo e trigliceridi.
Aiuta diuresi e stimola reazioni fegato
Con la sua azione sulla microcircolazione capillare e quindi sul glomerulo della corticale del rene agisce direttamente aiutando l’aumento del flusso sanguigno e del conseguente aumento della diuresi.
L’azione vascolare intraepatica e l’aumento della ossigenazione e l’azione diretta delle molecole di tirosina e triiodotironina sulle cellule epatiche, facilita e processi di catabolismo delle sostanze di scarto.
Azione rigenerante e antiinfiammatoria delle fibre nervose
L’azione farmacologica antinfiammatoria ed anche rigenerante delle cellule del sistema nervoso crea un beneficio sui processi nevritici, soè infiammatori della sostanza grigia e degli assoni.
L’azione antisettica e disinfettante
è provata da ricerche condotte in diversi ambienti universitari ma anche dalla pratica quotidiana. Basti pensare che nell’era “pre-chimica” veniva utilizzato negli ospedali militari per sterilizzare i ferri chirurgici.

Questa la sintesi delle azioni di OLIFE. Azione di supporto e non sostituiva delle terapie farmacologiche indicate per le cure delle diverse malattie.


dr. Paolo Meo infettivologo

 

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Curarsi con le piante – Neem – Olife

Prevenire malattie e stati di malessere del nostro organismo. La maggior parte delle piante ci forniscono principi attivi con cui riusciamo a prevenire malattie, a mantenere un buono stato di salute, e anche a curare molte forme morbose. La attuale farmacologia ha le sue radici e continua ad alimentarsi dallo studio dei principi e delle molecole attivo delle piante, delle muffe, dei funghi. Gli studi su nuovi farmaci e nuove molecole traggono i loro spunti dall’esame di migliaia di molecole naturali ritrovate in natura.

CURARSI CON LE PIANTE
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Questi prodotti sono stati testati per il loro utilizzo dal dr. Paolo Meo su viaggiatori o su pazienti, integrando le cure specifiche.
Puoi chiedere informazioni per l’utilizzo dei prodotti.    scrivi i tuoi dati e poni la domanda. puoi anche richiedere una video consulenza.


OLIO DI NEEM
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REPELLENTE e LENITIVO per le punture delle zanzare;
– ANTISETTICO – DISINFETTANTE contro batteri, virus e miceti;
– ANTIPARASSITARIO per pidocchi, scabbia, e piccoli parassiti cutanei;
– anti USTIONE, anti ERITEMA SOLARE 

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Test tubercolina – Mantoux – IGRA per la diagnosi di tubercolosi

Test tubercolina-Mantoux o IGRA per la diagnosi di tubercolosi. Questi i test di screening per giungere a fare una diagnosi di tubercolosi latente o attiva.

INFORMAZIONI
Il “test alla tubercolina” è conosciuto anche come “ Derivato proteico purificato PPD” o “Test Mantoux” o “Test per l’infezione della tubercolosi latente TST” viene anche indicato come Test di screening per la TBC.

DOVE FARE IL TST TEST O TEST MANTOUX
Se hai bisogno di un test per la TBC, ovvero la MANTOUX oppure dell’esame QUANTIFERON o test IGRA puoi effettuare il test TST o mantoux test presso il centro medico specializzato in malattie infettive e tropicali Cesmet-Clinica del Viaggiatore. I referti e le certificazioni attestanti il risultato del test sono quindi riconosciute ufficialmente per concorsi, istituzioni universitarie e altre richieste ufficiali. Puoi richiedere informazioni o prenotare cliccando qui e lasciando i tuoi dati, specificando il motivo della richiesta del test oppure puoi  scrivere a seg.cesmet@gmail.

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PERCHE’ E QUANDO FARE IL TEST
Se vuoi escludere o verificare la presenza del Mycobacterium tubercolosis nel tuo organismo è necessario effettuare Il test di screening per la TBC attiva o latente.

Il test di screening è richiesto per dimostrare la negatività al batterio in caso di concorsi pubblici; iscrizioni a facoltà di scienze mediche e biologiche; lavori in ambienti con persone deboli o a rischio. E’ utile anche prima e dopo i viaggi internazionali in ambienti e paesi considerati a rischio di Tubercolosi.
Il test di screening è indicato in caso di esposizione alla TBC; in caso di sintomi specifici o in presenza di fattori di rischio per una TBC attiva.

Quindi è utile per le persone a rischio insorgenza di tubercolosi per la loro situazione di salute o che sono a rischio nel caso di contatto con il batterio.
Tra queste persone:
• chi presenta il sistema immunitario compromesso, come coloro che sono positivi o sono affetti conclamati da AIDS, che quindi sono maggiormente aggredibili dalla TBC;
• chi si trova in condizioni abitative ritenute a rischio, come coloro che vivono nei rifugi per senzatetto, campi profughi, case di cura, scuole e istituti penitenziari;
• chi manifesta sintomi sospetti di TBC;
• chi proviene o che comunque abbia abitato per un certo periodo in paesi nei quali la TBC è endemica;
• chi fa uso di droghe da iniezione;

COME EFFETTUARE IL TEST
Per il test cutaneo alla tubercolina viene iniettata sulla parte volare dell’avambraccio (parte flessoria) una minima quantità di un derivato

 TEST CUTANEO ALLA TUBERCOLINA
TEST CUTANEO ALLA TUBERCOLINA

proteico purificato (PPD) in soluzione (1 ml). Questa viene iniettata in sede sottocutanea e non richiede alcuna preparazione particolare.

CARATTERISTICHE DELL’ESAME
Il test cutaneo della tubercolina, chiamato anche “Mantoux test”, evidenzia e dimostra la presenza del M.Tuberculosis nell’organismo, ma non discrimina tra malattia attiva e forma latente.
Per poter effettuare con certezza una diagnosi di “tubercolosi attiva”, oltre alla positività del test, occorre una valutazione clinica basata su sintomi specifici ed è necessario effettuare ulteriori test diagnostico come la cultura del Mycobacterium e radiografie seriate.

CARATTERISTICHE MICROBIOLOGICHE
Il micobatterio tubercolare venuto a contatto con l’organismo, in particolare con le mucose respiratorie, può causare una infezione inattiva (latente) con il permanere in modo silente all’interno dei linfociti infettati; oppure può causare una infezione attiva e progressiva con il Mycobacterium in riproduzione attiva intracellulare.
La risposta immunitaria cellulare di circa il 90% delle persone infettate dal Mycobatterio controlla la crescita e la riproduzione batterica all’interno dell’organismo e limita l’infezione a poche cellule linfocitarie. I batteri sono sequestrati e inattivati in queste cellule ma rimangono comunque vitali. Pertanto le persone infettate non presentano sintomi della malattie pur essendo portatori di una infezione latente.
L’infezione latente e asintomatica può durare anni, dal primo contatto, senza manifestarsi. In caso di abbassamento delle difese o mal fun

REAZIONE LINFOCITARIA
REAZIONE LINFOCITARIA

zionamento del sistema immunitario, immunodeficienza, il Mycobacterium può riprendere la sua crescita con la ripresa della malattia attiva e crescita e invasione dei batteri all’interno del sistema istiocitario (linfonodi – linfociti – sistema linfatico).
La “TBC attiva” causa malessere e sintomi sfumati o evidenti nel paziente. In caso di attivazione e rivitalizzazione dei batteri la TBC può essere trasmessa attraverso le secrezioni respiratorie, l’espettorato, l’aerosol rilasciato tossendo, starnutendo, parlando o respirando.

 

 

24 marzo 2023: giornata mondiale della tubercolosi  per saperne di più clicca qui

 

Per approfondire le tue conoscenze sulla TBC clicca qui.

Riferimenti istituzionali ed internazionali: OMS;   Ministero salute;  ISS;

Nel caso in cui esista il rischio che il primo test cutaneo fornisca una reazione falsamente negativa, è possibile eseguire un secondo test cutaneo che stimoli il sistema immunitario ulteriormente fornendo quindi un risultato positivo.

Il test cutaneo della tubercolina non deve essere effettuato nuovamente nel caso in cui una persona abbia già avuto un risultato positivo per tale test. Una volta riscontrato un risultato positivo, il test fornirà sempre lo stesso risultato ma la reazione cutanea alla tubercolina potrebbe diventare maggiormente aggressiva.

METODO DI EFFETTUAZIONE DEL TEST
Non si effettuano prelievi di sangue venoso ma si inietta un ml di soluzione contenente un derivato proteico purificato (PPD) dell’antigene di M. tuberculosis. Si disinfetta l’avambraccio con l’alcol e con una siringa da insulina da 1 ml (ago fine), si inietta una piccola quantità di PPD nel sottocutanea. il liquido iniettato forma una bolla nella sede di iniezione. E ‘ opportuno lasciare il luogo di inoculo scoperto, senza bagnarlo o insaponarlo er 48 o 72 ore. Quindi si verificherà la presenza di una reazione cutanea.
Il test cutaneo, seppur negativo, può provocare un lieve fastidio o dolore nella sede di iniezione.
Non si inietta il batterio vivo magari attenuato, sottocute. Il test cutaneo alla tubercolina o Mantoux test misura la risposta del sistema immunitario ad un antigene / proteina derivato dal batterio tramite una reazione cutanea superficiale.

REAZIONE INFIAMMATORIA
REAZIONE INFIAMMATORIA

RISULTATI DEL TEST
L’ infezione provocata sviluppa una “reazione cutanea” caratterizzata da un ponfo rosso e gonfio di diverse dimensioni e con diversi gradi di fastidio, prurito o dolore. La reazione è data dalla sensibilità del sistema alla azione della proteina tubercolare. La reazione delle cellule linfocitarie sensibilizzate, in presenza di batterio, provoca l’attivazione della risposta infiammatoria, con produzione di Istamina, attivazione della cascata del complemento e rilascio di una serie di citochine che provocano la reazione tubercolare. L’assenza di risposta dimostra l’assenza del Mycobacterium dall’organismo.

Per l’interpretazione del test cutaneo della tubercolina, occorre valutare la reazione infiammatorio nell’area dell’iniezione dopo 48 / 72 ore. Nel caso in cui vi sia una reazione infiammatoria più o meno evidente, (test positivo), si valuta la dimensione del ponfo rosso, evidenza della reazione infiammatoria, in corrispondenza della sede dell’iniezione la cui misura (diametro) quantifica la risposta e quindi il contatto con il micobatterio della tubercolosi. La misura del ponfo, la sensibilità all’infiammazione e la caratteristica della lesione determinata dalla proteina iniettata, varia in base allo stato di presenza del batterio, lo stato di salute e all’età del soggetto al quale viene effettuato l’esame.
E’ da considerare che, nonostante un’infezione tubercolare in atto, nei bambini, nelle persone anziane e nei soggetti immunocompromessi, la reazione può essere minore del normale o addirittura assente.

QUALI E QUANTI TIPI di screening alla Tubercolosi esistono?

Lo screening della TBC può essere effettuato:
(1) con il test cutaneo della tubercolina
(2) con il test di rilascio dell’interferone gamma (IGRA)
(Clicca qui per approfondimenti)

TEST IGRA o QUANTIFERON
Oltre al test cutaneo Mantoux è possibile effettuare Il test IGRA. Questo test misura nel sangue venoso il rilascio della proteina “interferon gamma” da parte dei linfociti presenti in un campione di sangue al quale viene aggiunto uno specifico antigene tubercolare. (Per approfondire clicca qui)

Se vuoi informazioni o prenotare il test IGRA telefona al numero della segreteria+390639030481 oppure lascia i tuoi dati cliccando qui.

Cosa significa il risultato del test?
Se i test cutanei o quelli IGRA forniscono un risultato positivo è verosimile che la persona sia entrata in contatto con il M. tuberculosis che ha infettato l’individuo e questa infezione può essere latente o attiva. Se il medico sospetta una infezione attiva, allora occorre effettuare una radiografia toracica e ad un test colturale per confermare il sospetto diagnostico.
Se il risultato del test è negativo è verosimile che il paziente non abbia la TBC, anche se questa non può mai essere esclusa definitivamente. Il sistema immunitario cellulare linfocitario del paziente potrebbe non rispondere all’antigene o potrebbe ancora non aver completamente risposto agli stimoli batterici. Sono infatti necessarie circa 6 settimane dal primo contatto con il micobatterio perché il test fornisca risultati positivi. Nel caso in cui i test di screening forniscano risultati negativi ma il sospetto clinico rimanga, il medico può richiedere l’esecuzione di un nuovo test cutaneo o IGRA dopo un tempo di attesa congruo.
Talvolta i pazienti infettati con altre specie di micobatteri, come il Mycobatterium kansasii, possono fornire risultati falsamente positivi. Pertanto, i test positivi devono essere sempre seguiti da ulteriori esami di conferma, come la radiografia toracica, per ricercare segni di TBC attiva. Possono essere eseguiti anche test per la diagnosi microbiologica della TBC, inclusi gli strisci, gli esami colturali e i test di sensibilità, al fine di confermare la diagnosi e verificare la sensibilità ai farmaci del M. tuberculosis responsabile dell’infezione.

RISPOSTA DEL TEST DOPO LA VACCINAZIONE
Le persone che sono state vaccinate con il vaccino antitubercolare BCG (bacillo di Calmette e Guérin) generalmente forniscono risultati positivi al test cutaneo. Il test IGRA invece non è influenzato dal vaccino.

RISPOSTE DEL TEST A SITUAZIONI PARTICOLARI
Inoltre una persona può non rispondere correttamente al test cutaneo (nonostante abbia avuto un’esposizione alla TBC) nel caso in cui abbia avuto un’infezione virale recente, gli sia stato somministrato un vaccino vivo-attenuato (come quello del morbillo, parotite, varicella o influenza), abbia un’altra infezione batterica sopprimente la TBC o stia assumendo farmaci immunosoppressivi come i corticosteroidi.
In genere, dopo aver ricevuto un vaccino con virus attenuati, è necessario aspettare circa 4 settimane prima di sottoporsi al test di cutaneo.

 TEST DI SCREENING E GRAVIDANZA
E’ possibile effettuare il test di screening in gravidanza previa valutazione medica. La TBC può essere trasmessa dalla madre al feto pertanto, nel caso in cui la madre sia a rischio, può essere richiesto di effettuare un test cutaneo o IGRA. Entrambi i test sono infatti considerati sicuri durante la gravidanza.

Test tubercolina – Mantoux – IGRA per la diagnosi di tubercolosi Leggi tutto »

Secondo vaccino pediatrico per la malaria presentato dalla OMS. Lotta alla malaria sempre più efficace.

R21/Matrix-M. E’ il nuovo vaccino pediatrico contro la malaria presentato il 2 ottobre 2023 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ed autorizzato per la lotta contro la malaria nei bambini di 6 mesi / 5 anni.

La malaria è in aumento ovunque nel tropico negli anni del post Covid. Aumentano i casi ma aumenta nuovamente anche la mortalità infantile per malaria, in particolare nell’area del Sub Sahel in Africa. Circa 20 anni fa iniziò in molti paesi africani la sensibilizzazione all’uso delle zanzariere trattate con permetrina per impedire alle zanzare di pungere bambini e adulti nelle ore notturne, durante il sonno. E l’efficacia di questo semplice strumento non tardò a manifestarsi con un ottimo decremento dei casi.

Oggi nell’era dei nuovi vaccini cambiano le prospettive della lotta alla malattia, anche se la strada è ancora lunga.

Due anni fa fu approvato e messo in commercio un primo vaccino contro la malaria, il vaccino RTS-S (Mosquirix) che fu autorizzato dall’OMS e messo in commercio a cominciare dal Ghana. In due anni questo nuovo vaccino, da considerare un vero e proprio salvavita, ha dimostrato un’efficacia superiore al 75 per cento. I primi dati sull’utilizzo del vaccino mostrano che la lunga lotta alla malaria ha fatto un grande passo in avanti. E’ da sottolineare che il vaccino è realizzato e commercializzato per la popolazione pediatrica tra i 6 mesi ed i 5 anni. Un vaccino studiato per incidere in modo significativo sulla mortalità infantile.

Questo vaccino pediatrico è prodotto dalla GlaxoSmithKline Biologicals dal 2021, anno di commercializzazione ed è stato utilizzato in particolare in Burkina Faso, Gabon, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico e Tanzania. Entro il 2025 la casa farmaceutica prevede di produrre e consegnare 18 milioni di dosi destinati a 12 paesi africani.

La frase pronunciata dal Direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, evidenzia il livello di conquista nel campo della prevenzione a cui siamo arrivati: “Come ricercatore sulla malaria, sognavo il giorno in cui avremmo avuto un vaccino sicuro ed efficace contro la malaria. Ora ne abbiamo due”.

Occorre sottolineare che da quando il primo vaccino RTS-S è stato messo in commercio le richieste per ottenere dosi di vaccino superano di gran lunga l’offerta della casa produttrice. L’avvento di un secondo vaccino ha lo scopo di coprire la domanda, indubbiamente enorme e che proviene dalla maggior parte dei paesi dell’area tropicale.

L’ R21/Matrix-M verrà prodotto dalla casa farmaceutica indiana “Serum Institute of India” che è il maggior produttore di vaccini al mondo. La capacità produttiva del nuovo vaccino sarà di 100 milioni di dosi all’anno, che nei prossimi due anni pare sarà aumentata a 200 milioni di dosi l’anno.

I due recenti vaccini contro la malaria sono entrambi destinati alla popolazione pediatrica ed hanno dimostrato la sicurezza e l’efficacia necessaria per la diffusione della pratica vaccinale.

Il nuovo vaccino R21/Matrix-M  ha dimostrato, nei test, di avere un’efficacia  superiore al 75% , se somministrato poco prima della stagione umida e delle piogge. Tre sono le dosi da somministrare per raggiungere il massimo della copertura e la riduzione della mortalità infantile. Il prezzo stabilito per il vaccino R21 /Matrix-M è tra i due e i quattro dollari americani per dose.

 

OMS mappa malaria nel mondo
Mappa della malaria nel mondo (Courtesy OMS-WHO)

Questi i numeri della malaria nel mondo prima del Covid-19.

Nel post Covid questi numeri hanno subito un importante incremento:

– 229 milioni i casi di malaria stimati globalmente nel mondo;
– 87 i Paesi dove la malattia è endemica;
– Oltre 400.000 i morti per malaria;
– 274.000 i bambini sotto i 5 anni morti per malaria il 67 per cento del totale;
– 215 milioni (94 per cento) i bambini colpiti dalla malaria su base globale;
– 95% dei decessi sono avvenuti in 29 Paesi africani.
– 6 gli stati africani che hanno avuto oltre il 50 per cento dei morti di malaria.
– Nigeria il 23%;
– Congo-K (RDC) l’11 per cento;
– Tanzania 5%;
– Mozambico 4%;
– Niger 4%;
– Burkina Faso 4%.

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Nuovi e vecchi nemici (Covid-19 e Dengue) ‘rialzano la testa’. Intervista del Messaggero al dottor Meo.

Putroppo le preocupazioni per queste due malattie piuttosto aggressive sono in aumento tra gli esperti.

Il link che vi alleghiamo conduce ad una pagina web del Messaggero, dove il dottor Meo spiega i sintomi della Dengue, a volte molto gravi.

Qui l’articolo del Messaggero (link esterno)

Un ulteriore appunto dal dottor Meo:

“Da anni si manifestano rari casi autoctoni in cittadini italiani che non hanno viaggiato. Quest’anno sono stati segnalati alcuni casi in più, ma il fenomeno è determinato dalla situazione meteo ed ambientale così particolare. I casi, o ancora meglio la sensibilità dei medici, è aumentata nei confronti ti dei viaggiatori internazionali. Il Covid è in crescita esponenziale, la trasmissione della dengue, anche per i casi italiani, oramai in netta diminuzione. Ma non nei viaggiatori e nelle popolazioni che giungono dai paesi a rischio.”

Nuovi e vecchi nemici (Covid-19 e Dengue) ‘rialzano la testa’. Intervista del Messaggero al dottor Meo. Leggi tutto »

Il Bassado: un vecchio antibiotico per una ottima prevenzione della malaria

UTILIZZO DELLA DOXICICLINA PER LA PREVENZIONE DELLA MALARIA … e non solo


Il dr. Paolo Meo, medico infettivologo, tropicalista, esperto in malariologia, mette a tua disposizione la sua esperienza maturata in anni di lavoro in Africa ed in altri paesi dell’area tropicale, online per fornirti informazioni e consigli e suggerirti i migliori comportamenti da adottare per preparare il tuo viaggio. 
Servizi INFORMATIVI ONLINE sono attivi tutti i giorni richiedendo:
– Consulenze online prima dei viaggi;
– INFO sulla Chemioprofilassi per la malaria;
– Consulenze online per INFO su COVID19 e LONG COVID;
– Consulenze online Malattie Infettive e tropicali.

Richiedi la tua consulenza (ClICCANDO QUI) oppure scrivendo una richiesta  a [email protected] , o inviando un messaggio WhatsApp al 346 6000899.

PER INFO SUI SINTOMI E SEGNI DELLA MALARIA (CLICCA QUI) aggiornamenti Maggio 2025

Qui sotto è disponibile un podcast sul Bassado; buon ascolto! (7 minuti circa)

 

Il Bassado (doxiciclina 100 mg) è una vecchio antibiotico degli anni ’70 della famiglia delle tetracicline.
attualmente è indicato  come uno dei farmaci più efficaci per la chemioprofilassi della malaria. (farmaco efficace e con nulli o scarsi effetti collaterali).
Le tetracicline a basso dosaggio (100 mg) generalmente non sensibilizzano ai raggi solari. Utilizzabili dai 10 anni in avanti.

E’ un antibiotico normalmente utilizzato per la cura di importanti infezioni batteriche:  Infezioni cutanee (cura dell’ACNE), prevenzione e cura delle “infezioni intestinali” – essenziale nella protezione della diarrea del viaggiatore;

DOXICICLICA
             DOXICICLINA


“Borrelliosi – Lyme disease; farmaco di prima scelta per la cura  del “Tifo Esantematico da Rickettsia”, trasmesso dalla puntura di zacca; broncopolmoniti; tonsilliti; otiti e sinusiti; nefriti; cistiti; uretriti; infezioni ginecologiche (Chlamydia ed altro); infezioni sessualmente trasmesse: gonorrea da gonococco. infezioni a trasmissione da insetti. 

E’ un farmaco sempre utile e indispensabile in corso di viaggio per la sua efficacia in quanto:
1) utilizzato per prevenire e curare infezioni cutanee (in corso di elevata sudorazione o contaminazione della pelle) Se ne fa grande applicazione anche in infezioni quali foruncolosi, ascessi, ferite infette. Ricordo l’uso nella cura dell’ACNE per i giovani. 

2) utilizzato per prevenire e soprattutto per curare le infezioni da puntura di zecca degli animali (tifo esantematico da Rickettsia) per questo è di grande utilità durante un viaggio. “Farmaco di prima scelta”
3) utilizzato per prevenire e curare diarree anche forti da enterobatteri (enteriti, entero-coliti ) Quindi farmaco di grande interesse in corso dei viaggi per combattere e controllare la “diarrea del viaggiatore”
.E’ il farmaco utilizzato nella cura di forti enteriti batteriche acute ed è il farmaco di eccellenza addirittura per la cura del colera.
La doxiciclina è quindi un grande farmaco, adatto per molteplici usi.

SE VIAGGI CONTROLLA QUI LA SCHEDA DEL PAESE META DEL TUO VIAGGIO. (CLICCA SU SCHEDE PAESI E CERCA LA TUA META DEL VIAGGIO)

Per la “prevenzione della malaria” la scelta del CESMET Clinica del Viaggiatore, dopo decenni di esperienza, verifiche, studi, e dopo aver utilizzato tutti i possibili antimalarici sulla piazza, specialmente in Africa, ma anche in Asia e nel Continente Americano, si è indirizzata proprio sulle compresse di Bassado 100 mg. Per la ottima risposta del Plasmodio, per l’attività antibatterica ad ampio spettro, per la maneggevolezza del farmaco, per la sua efficacia e sicurezza per i suoi scarsi effetti collaterali. Tutte caratteristiche che, visto anche il  basso costo lo fanno preferire ad altre molecole sempre meno attive nei confronti del Plasmodio.

Ma perché consigliare il Bassado?  (vedi CDC)
Durante il viaggio è possibile venire a contatto con i microrganismi più diversi. Il nostro organismo è forte e le difese sono potenti ma l’obiettivo primo è trovare una medicina, sicura con scarsi effetti collaterali che ci protegga nei confronti del maggior numero delle malattie.

BASSADO un ottimo farmaco nella chemioprofilassi per la malaria
BASSADO un ottimo farmaco nella                          chemioprofilassi per la malaria

Ricordo nuovamente a tutti i viaggiatori e malati   l’utilizzo di questo antibiotico per la prevenzione e la cura di tante malattie infettive della pelle, dell’intestino, di tanti apparati e sistemi, dell’endotelio vascolare e del sangue, causate da batteri. Trattiamo difatti tanti giovani che hanno l’acne e la foruncolosi, somministrando la doxiciclina anche per 8/10 mesi, tutti i giorni, senza creare problemi di sorta. Ne ricordo l’utilizzo per la prevenzione e la cura di tante malattie infettive e addirittura per la cura del colera e della leptospirosi.
Desidero sottolineare la grande efficacia della doxiciclina nella prevenzione della malaria. Ottimo farmaco antimalarico maneggevole, sicuro, efficace, di pronto uso, da iniziare il giorno prima di partire.
Il farmaco è utile ed efficace per periodi brevi ma anche per lunghe somministrazioni, nei casi limite di luoghi con malaria stabile e continua. 

Queste affermazioni oltre che dalle linee guida internazionali sono frutto di una pratica clinica e preventiva durata anni, nelle condizioni più diverse. Abbiamo superato tranquillamente il migliaio di prescrizioni per la chemioprofilassi antimalarica con una protezione elevatissima. Anche gli effetti collaterali (pesantezza di stomaco alla assunzione, comparsa di piccole e limitate macchie cutanee, lieve astenia nei primi giorni di assunzione) si sono manifestati in pochi individui, su un utilizzo elevatissimo. E soprattutto non ho mai avuto reazioni di tipo psichico, neurologico riferite per altri farmaci antimalarici.

Quindi cosa devi fare per prevenire la malaria?

Caro viaggiatore, la tua salute è preziosa e non deve essere messa a rischio durante le tue avventure. Ecco come puoi proteggerti efficacemente dalla malaria, una malattia seria ma prevenibile:

1. Preparazione Intelligente Prima di partire, valuta attentamente il rischio malarico della tua destinazione. Considera il paese, l’ambiente specifico, la stagione e le condizioni meteorologiche. Non lasciare nulla al caso: la tua salute merita un approccio proattivo e informato.

2. Protezione Personale: La Tua Prima Linea di Difesa La prevenzione inizia con te:

  • Usa repellenti efficaci sulla pelle esposta
  • Indossa vestiti adeguati, coprendo braccia e gambe
  • Presta particolare attenzione al tramonto e durante la notte
  • Dormi sotto zanzariere trattate con insetticida
  • Opta per ambienti con aria condizionata quando possibile

Questi accorgimenti sono fondamentali per ridurre drasticamente il rischio di punture di zanzara.

3. Chemioprofilassi: La Tua Armatura Farmacologica Per una protezione completa, il Bassado 100 mg (doxiciclina) è altamente raccomandato:

  • Assumi una compressa al giorno durante il pranzo
  • Inizia la profilassi all’arrivo nell’area a rischio
  • Continua per 7 giorni dopo aver lasciato la zona malarica

Questo farmaco è ancora molto efficace e ha mostrato scarsa resistenza, offrendoti una protezione affidabile.

4. Protezione Multipla La doxiciclina non solo ti protegge dalla malaria, ma anche da altre infezioni parassitarie e batteriche. Che tu stia esplorando foreste, savane, altopiani o spiagge tropicali, alloggiando in grandi alberghi o in tenda, questo farmaco offre una protezione a 360 gradi.

5. Attenzione alle Controindicazioni Come ogni farmaco, ci sono alcune precauzioni da considerare:

  • Non adatto a bambini sotto i 10 anni
  • Da evitare per donne in gravidanza dopo la 16ª settimana
  • In caso di allergia alle tetracicline, esistono alternative come malarone o lariam, anche se meno efficaci

Conclusione: Non Rinunciare ai Tuoi Sogni Non lasciare che la paura della malaria ti impedisca di esplorare il mondo. Con queste misure preventive, puoi affrontare il tuo viaggio con sicurezza e tranquillità. Ricorda: la prevenzione è la chiave per un’esperienza di viaggio indimenticabile e sicura.

E per la sensibilizzazione della pelle ai raggi del sole?
Desidero fornire una risposta scientifica ma anche derivante dalla mia esperienza diretta dopo anni di utilizzo: 100 mg di tetraciclina (bassa dose) non sensibilizzano la nostra pelle mediterranea già ricca di melanina. Non siamo Finlandesi o Scozzesi. Noi mediterranei abbiamo una protezione naturale al sole. Quindi sfatiamo la leggenda metropolitana del rischio solare (FINO A PROVA CONTRARIA – NATURALMENTE). In ogni caso è buona norma proteggersi sempre dai raggi dell’amico sole con protezioni idonee. Non ultimo motivo di scelta riguarda il costo. Meno di 4 € a confezione il che non guasta.
Leggi anche Bassado- Foglietto illustrativo

in caso di ustioni e di eritemi solari. Hai una pelle sensibilizzata ed infiammata dai reggi solari. Uno dei migliori prodotti da utilizzare “OLIO DI NEEM (NOZETA).   informati ed ordina cliccando qui

Ed ora buon viaggio al tropico!

Dr. Paolo Meo
Medico Tropicalista

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