Paolo Meo - MioDottore.it

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A zonzo per il sistema solare. Quando? Come?

L’articolo qui sotto letto per voi da una voce generata con l’Intelligenza Artificiale (incredibile qualità); buon ascolto! Il viaggio spaziale è sempre stato un sogno dell’umanità, ma fino ad oggi è stato limitato alla vicina orbita terrestre e alla nostra ‘vicina’, la Luna. Tuttavia, l’avanzamento della tecnologia e la crescente curiosità dell’uomo per lo spazio stanno aprendo nuove opportunità…

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Rivoluzionare l’assistenza sanitaria con i gemelli digitali: come le repliche virtuali migliorano l’assistenza e i risultati dei pazienti

Nell’attuale panorama tecnologico in rapida evoluzione, l’emergere della tecnologia dei gemelli digitali ha suscitato notevole interesse e innovazione in diversi settori, tra cui quello sanitario. Il settore sanitario, spinto da una crescente dipendenza dalle soluzioni basate sui dati, sta abbracciando i gemelli digitali come un approccio trasformativo che promette molto bene per il futuro dell’…

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La nuova Home Page di Clinica del Viaggiatore – qualche info

Sei alla ricerca di informazioni sulle malattie infettive/tropicali, sulle vaccinazioni e sui medicamenti? O magari vuoi scoprire di più sul luogo che andrai a visitare durante il tuo prossimo viaggio? Se la risposta è sì, abbiamo la soluzione: tutto in una pagina!

Un’intera pagina web dedicata alle malattie infettive e tropicali, alle relative vaccinazioni e medicamenti, e tanto altro ancora. Questa è la nostra idea: creare uno spazio unico e completo per chi vuole informarsi su come viaggiare in sicurezza.

La nostra pagina web è un indice di tutto il contenuto del sito ed è stata progettata per concentrare in poco spazio tutte le informazioni che ti servono per viaggiare sicuro e in salute. Naturalmente, viaggiare comporta dei rischi e per questo motivo la prevenzione e le vaccinazioni sono il fulcro delle nostre informazioni.

Tuttavia, non ci siamo limitati a questo: abbiamo raccolto anche molte altre informazioni utili per chiunque si appresti a visitare un luogo nuovo, che si tratti di consigli sulla cultura locale o di suggerimenti sulle attività da svolgere.

Per rendere la navigazione più semplice e veloce, sulla pagina principale del sito abbiamo utilizzato la tecnica dell’accordion (fisarmonica), che ci ha permesso di organizzare tutte le informazioni in modo chiaro e ordinato, occupando poco spazio. Il nostro indice, completo, ricco di informazioni e immagini, ti aiuterà a prepararti al meglio per la tua prossima avventura.

Naturalmente, data la vastità di informazioni presenti sul nostro sito, si tratta di un “work in progress” che continuerà ad evolversi e migliorare sia dal punto di vista della struttura del sito che della facilità di consultazione. Ma non preoccuparti, aprendo i vari “cassettini” sulla homepage troverai tutto ciò di cui hai bisogno per viaggiare bene e stare in salute.

Non esitare a navigare sul nostro sito e a scoprire tutto quello che abbiamo da offrirti. Buona lettura e buon viaggio dalla redazione del Cesmet!

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L’importanza di vaccinarsi per i viaggi internazionali

L’importanza dei vaccini per i viaggiatori internazionali

Viaggiare è una cosa emozionante, ma ogni viaggio ci può esporre a svariati rischi per la nostra salute. Quando vi preparate per un  viaggio, una delle prime cose da considerare è la prevenzione vaccinale. I vaccini ci aiutano a proteggerci dalle malattie che possono essere diffuse nei paesi meta del viaggio. Inoltre riducono fortemente il fenomeno del portatore sano, ossia eliminano il rischio di portare a casa i microbi causa di queste malattie al rientro dal viaggio. In questo articolo esploreremo l’importanza dei vaccini per i viaggiatori internazionali e quali vaccini potrebbero essere opportuni prima del viaggio.

Perché i vaccini sono fortemente raccomandati per i viaggiatori internazionali

Quando si viaggia nei diversi continenti, ci può essere il rischio di entrare in contatto con microrganismi di tutti i tipi, da virus e batteri e parassiti che non si trovano comunemente nel proprio Paese. I vaccini costituiscono uno stimolo al sistema immunitario e allertano e preparano l’organismo alla difesa. Sono fondamentali per i viaggiatori internazionali perché:

  1. Proteggono dall’attacco dei microbi e quindi riducono l’insorgenza di malattie infettive. I vaccini costituiscono la migliore difesa contro molte malattie infettive. Dalla febbre gialla, all’encefalite giapponese, dal colera  all’epatite A e B, dalla febbre tifoide alla rabbia. Vaccinandosi, in caso di contatto si riduce il rischio di contrarre le malattie, che possono essere gravi o addirittura mortali.
  2. Prevengono la diffusione delle malattie in territori vergini: i vaccini non proteggono solo voi ma anche chi vi sta intorno. Quando ci si vaccina, si riduce il rischio di diffondere la malattia ad altri, soprattutto se si viaggia in aree con bassi tassi di vaccinazione. Un esempio su tutti il vaccino per la febbre gialla. I paesi asiatici obbligano la vaccinazione e tutti coloro che vengono dell’Africa e dall’America Latina per impedire la trasmissione della malattia nei paesi dove non esiste.
  3. Possono essere richiesti per l’ingresso in alcuni paesi: l’obbligo richiesto è motivato non tanto dalla propria salvaguardia ma per impedire il diffondersi della malattia (come sopra). Molti paesi africani richiedono la prova della vaccinazione contro la febbre gialla. La mancata presentazione della prova può comportare il rifiuto all’ingresso o la quarantena.

Quali vaccini sono necessari per i viaggi internazionali?

L’indicazione ad effettuare alcune vaccinazioni per i viaggi internazionali dipende da svariati fattori, quali:

  1. La destinazione: i diversi paesi hanno requisiti vaccinali diversi a seconda del rischio di trasmissione di malattie in quella regione.
  2. Età e stato di salute: alcuni vaccini potrebbero non essere adatti a determinate fasce d’età o a persone con determinate condizioni sanitarie.
  3. L’itinerario: viaggiando in diversi paesi, potreste aver bisogno di vaccini aggiuntivi o diversi dettati dalle valutazioni di rischio biologico specifico di quelle regioni.

Questi alcuni dei vaccini di cui i viaggiatori internazionali potrebbero aver bisogno:

  • Epatite A: l’epatite A è un’infezione acuta virale che si diffonde attraverso cibo e acqua contaminati. Questo vaccino è consigliato a tutti i viaggiatori che si recano in paesi con scarsi standard igienici o sanitari.
  • Epatite B: l’epatite B è un’infezione virale che si diffonde attraverso il sangue e i fluidi corporei. Il vaccino è consigliato ai viaggiatori che possono entrare in contatto con sangue o fluidi corporei, ad esempio attraverso procedure mediche o contatti sessuali.
  • Febbre gialla: la febbre gialla è un’infezione virale trasmessa dalle zanzare. Questo vaccino è richiesto per l’ingresso in molti paesi africani e sudamericani ed è consigliato ai viaggiatori che visitano aree a rischio di trasmissione della febbre gialla.
  • Tifo: la febbre tifoide è un’infezione batterica che si diffonde attraverso cibo e acqua contaminati. Questo vaccino è consigliato ai viaggiatori che si recano in paesi con scarsi standard igienici e sanitari.
  • Poliomielite: la poliomielite è un’infezione virale che può causare paralisi. Questo vaccino è consigliato ai viaggiatori che si recano in paesi in cui la poliomielite è ancora endemica. Può essere coniugata al tetano, difterite e pertosse.
  • Meningococco: il meningococco è un’infezione batterica che può causare meningite. Questo vaccino è consigliato ai viaggiatori che si recano in aree ad alto rischio di malattia, come l’Africa subsahariana.

Domande frequenti:

 

Con quanto anticipo devo vaccinarmi prima del viaggio?

Si consiglia di vaccinarsi almeno 4-6 settimane prima del viaggio, per avere il tempo necessario affinché il vaccino faccia effetto. Ma in caso di necessità o urgenza anche pochi giorni prima del viaggio. Chiedi consiglio allo specialista.

Ci sono effetti collaterali con i vaccini?

Come tutti i farmaci, i vaccini possono avere effetti collaterali. La maggior parte degli effetti collaterali sono lievi e temporanei, come dolore nel punto di iniezione, febbre e mal di testa. Gli effetti collaterali gravi sono molto rari.

Posso vaccinarmi se sono incinta?

Alcuni vaccini sono sicuri durante la gravidanza, mentre altri non lo sono. Tra i vaccini sicuri e consigliati il trivalente (tetano, difterite, pertosse) e l’antinfluenzale.  Prima di vaccinarsi in caso di gravidanza, è bene parlarne con l’operatore sanitario.

Come prepararsi alle vaccinazioni

Ecco alcune regole da osservare per prepararsi alle vaccinazioni prima dei viaggi internazionali:

  1. Informarsi sulla destinazione: scoprite quali sono i vaccini richiesti o raccomandati per la vostra destinazione e fate una lista.
  2. Fissare un appuntamento con lo specialista di fiducia: discutete i vostri piani di viaggio con il vostro operatore sanitario e fatevi consigliare i vaccini di cui potreste aver bisogno.
  3. Vaccinarsi: assicuratevi di vaccinarvi almeno 4-6 settimane prima del viaggio, o in emergenza qualche giorno prima.
  4. Conservare un registro delle vaccinazioni: tenete un registro delle vostre vaccinazioni per dimostrarne l’avvenuta esecuzione, se richiesto per l’ingresso in alcuni paesi.
Conclusione

La profilassi vaccinale è una parte essenziale della preparazione ai viaggi internazionali. I vaccini proteggono dalle malattie infettive e ne impediscono la diffusione ad altri. Possono anche essere richiesti per l’ingresso in alcuni paesi. Prima del viaggio, documentatevi sulla destinazione, fissate un appuntamento con il vostro medico di fiducia e tra le altre pratiche richiedete quali vaccini sono opportuni. Queste misure contribuiscono a garantire un viaggio sano e sicuro.

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Madagascar – Scheda Paese

 

 

Consigli brevi per chi viaggia nel paese    (aggiornamento marzo 2023)


Cosa devo fare quando vado in Madagascar ?

Il Madagascar  è una immensa isola, quasi un continente in cui ambienti più diversi convivono e ci affascinano. A causa del suo isolamento dal resto del mondo, ha un’enorme biodiversità e alti tassi di specie endemiche: delle oltre 200.000 specie conosciute trovate oltre l’80% non esiste da nessun’altra parte. Unici sull’isola sono oltre 100 tipi di lemuri , oltre 300 specie di rane e 33 specie di tenrec , animali in miniatura simili a ricci. Una terra tutta da scoprire.

In Madagascar proteggiti dalle punture delle zanzare e di insetti che possono contagiare virus e malaria. Utilizza repellenti efficaci, anche naturali.(Nozeta – Neem è un prodotto efficace e consigliabile) La presenza  della malaria è ovunque, anche nell’area del Nord e nelle isole sul mare, compresa la famosa isola di Nosy Be. Nelle zone degli altopiani interni ed anche a Antananarivo. Non andare nelle savane, foreste e negli altopiani del paese senza vaccinazione contro la febbre gialla. Il virus è presente nelle scimmie che ne possono essere portatrici sane e può essere trasmesso dalla puntura dalle zanzare. Da qualche tempo alcuni focolai di colera sono presenti  anche nelle cittadine ed in molti villaggi e diffusi in particolare durante il periodo delle piogge. Consigliato il vaccino orale.
Una corretta informazione, una buona preparazione preventiva prima del viaggio, un comportamento accorto ci consentono di godere a pieno di questo viaggio.

Come faccio ad avere una informazione sanitaria corretta per andare in Madagascar?
Chiedi pure una consulenza per conoscere bene problemi e soluzioni

– dottor Paolo Meo, medico tropicalista infettivologo


Alert sanitari
Quali sono le epidemie attuali in Madagascar

COVID-19  Segui la situazione giornaliera dei casi nel paese (clicca qui)

FEBBRAIO 2023: MALARIA

L’innalzamento delle temperature e dell’umidità e il tempo particolarmente piovoso ha creato le condizioni ambientali per un aumento della diffusione di diversi tipi di zanzare (Aedes e Anopheles), con il propagarsi di malattie di origine virale e parassitario. Anche negli altopiani del Madagascar si è verificato un aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 2000 metri. Il fenomeno é già presente da qualche anno. Ciò conferma la necessità di una informazione corretta ed aggiornata sulle reali situazioni epidemiologiche sul paese, al fine di attuare il miglior protocollo preventivo e la profilassi più adeguata. Diversi casi denunciati anche nelle aree del nord e nelle isole, compresa Nosy Be.

aggiornamento COLERA al MARZO 2023: il Ministero della Sanità madagascaregno conferma la nuova comparsa di casi di colera in diversi distretti del paese compresi i sobborghi della capitale Antananarivo.

MARZO 2023  Morbillo
Come in molti paesi Africani si mantiene elevato il numero dei casi di morbillo denunciati in molte province del paese.


 


Clima, meteo salute e ambiente

Situazione meteo attuale

Quale è  il meteo e le previsioni del tempo a breve in ?: Previsioni Meteo in tempo reale

Quali sono e come sono caratterizzate le diverse stagioni nel paese e come il clima influenza il diffondersi delle malattie?

Il Madagascar è caratterizzato da un clima tropicale, piovoso lungo la costa orientale, arido nel sud-ovest e mite in montagna. Nelle zone interne la presenza di catene montuose mitiga il clima, mentre le piogge variano a seconda dell’esposizione dei versanti. Trovandosi nell’emisfero meridionale, il Paese ha le stagioni invertite rispetto all’Europa.
Tutto il Madagascar conosce:
– una stagione piovosa da novembre a marzo, che però si fa sentire poco nel sud-ovest arido,
– una stagione secca da aprile ad ottobre (o da maggio a settembre nel nord), tranne sulla costa orientale, dove piove tutto l’anno.
– Nel periodo fresco, da metà maggio a settembre, ma a volte anche a ottobre, delle masse di aria fresca possono arrivare da sud-ovest, portando un po’ di fresco notturno, soprattutto al centro-sud, e freddo nelle zone interne.
Le piogge si presentano nella tipica veste tropicale, vale a dire sotto forma di rovesci pomeridiani, per cui il sole non manca neanche nei mesi più piovosi, quanto meno di mattina.
Negli ultimi anni sulla costa orientale dell’Isola ed al Nord si sono abbattute delle tempeste tropicali piuttosto violente.

– Nell’estremo nord, nella punta nord del Madagascar, fa caldo tutto l’anno, mentre le piogge sono abbastanza contenute, tanto che oscillano intorno ai 1.000/1.200 mm all’anno.

sulla costa nord-ovest le temperature sono elevate tutto l’anno, ma essendo direttamente esposta al monsone di nord-ovest, le piogge sono più abbondanti, tanto che in certe zone superano i 2.000 mm.

Nosy-Be: un’isola situata a pochi chilometri dalla costa dove si trova Ambanja, la diminuzione delle temperature da maggio ad agosto è limitata, le piogge sono abbondanti; Il periodo novembre-marzo non è soltanto quello più piovoso, ma è anche il più caldo e afoso. Siamo nell’estate australe, e il Paese è diviso in due: al nord prevale il monsone di nord-ovest, che porta piogge abbondanti lungo la costa esposta a nord-ovest, dove cadono dai 400 ai 500 millimetri al mese a gennaio e febbraio. A Nosy Be il sole brilla molto spesso nel periodo secco, da maggio a ottobre. In media si contano quasi 3.000 ore di sole all’anno.

Sulla costa EST Come accennato, durante l’inverno prevalgono gli alisei di sud-est, freschi e secchi ovunque tranne lungo la costa orientale, dove scaricano l’umidità che hanno raccolto nel percorso sull’oceano. Per questo sulla costa orientale e sui rilievi paralleli ad essa piove tutto l’anno, e vi prospera la foresta tropicale.
Toamasina: l’ex Tamatave cadono 3.350 millimetri di pioggia all’anno. A marzo, che è il mese più piovoso, si superano i 400 millimetri. L’unico periodo in cui le piogge scendono su valori quasi accettabili va da settembre a novembre, e questo vale in generale per tutta la costa orientale.
Nelle zone interne l’altitudine mitiga il clima, almeno alle quote intermedie. Al di sopra dei 2.000 metri durante l’inverno la temperatura può scendere al di sotto dello zero, soprattutto al sud. Nella stagione secca sull’altopiano può soffiare il vento, che solleva la polvere dalla terra assetata. Invece, nella stagione piovosa le piogge possono rendere difficili gli spostamenti nelle strade non asfaltate. Nelle zone interne vi sono anche delle montagne. La montagna più alta è il Maromokotro, 2.876 metri, situata nel nord dell’isola, nel massiccio del Tsaratanana. Nel sud, a sud di Fianarantsoa, nell’Andringitra National Park, si raggiungono i 2.500 metri.

La capitale, Antananarivo (l’ex Tananarive), si trova a 1.300 metri di quota ed ha un clima piacevole, tanto che si passa dai 22 gradi di media nei mesi estivi ai 15 °C di luglio. L’inverno è dunque abbastanza fresco. Qui i mesi migliori sono aprile, settembre e ottobre.

Clima e ambiente:  qual’è il momento migliore per viaggiare in Madagascar?

I mesi di settembre e ottobre costituiscono il periodo migliore per visitare il Madagascar nel suo complesso, effettuare escursioni e visitare le diverse attrazioni floro-faunistiche,  in questo modo si potranno evitare il caldo, le piogge e i cicloni dell’estate australe.
I mesi di giugno-agosto sono comunque buoni, anche se è molto piovoso sulla costa orientale, e può essere freddo nelle zone interne e meridionali (peraltro, come abbiamo detto, a volte può fare un po’ di freddo anche a settembre, e più raramente ad ottobre).
Per fare vita da spiaggia la costa occidentale è preferibile a quella orientale, essendo più soleggiata e meno piovosa.
Sulla costa occidentale si può andare da metà maggio a ottobre, in quella orientale a settembre e ottobre.
Nella costa occidentale si può a sua volta distinguere tra la parte settentrionale, quella che guarda a nord-ovest ed è calda tutto l’anno (v. Mahajanga, Nosy-Be, Antsiranana), e quella centro-meridionale, che qualche volta può essere raggiunta da masse d’aria fresca da sud e può avere notti fredde (v. Toliara): perciò in quest’ultima area sono preferibili settembre e ottobre, mentre se si viaggia a luglio o agosto, per non avere sorprese si può scegliere la parte più settentrionale.
A Nosy-Be si può andare da metà maggio a ottobre, anche se ad ottobre comincia a manifestarsi un po’ di instabilità pomeridiana, con i primi rovesci e temporali.
Volendo andare in estate, ad esempio a Natale, fermo restando che è la stagione calda e c’è il rischio di cicloni, si può scegliere la zona meno piovosa, quindi il sud-ovest (v. Toliara); nella parte meridionale della costa est (v. Fort Dauphin), in genere tutto sommato non piove moltissimo, anche se comunque dipende dagli anni.

Quali sono le malattie presenti in Madagascar? Quali sono i rischi reali (marzo 2023)

Malaria, Febbre Gialla, Colera, Meningite sono malattie presenti in Madagascar?

Sia l’OMS “Organizzazione Mondiale della Sanità” che i CDC americani “Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie”  monitorano e segnalano costantemente le diverse malattie presenti in Madagascar. L’ esperienza diretta in diverse aree del  paese conferma la presenza di una serie di malattie endemiche sulla maggior parte del territorio, comprese le grandi città.

La malaria è presente in Madagascar?

Malaria: (clicca qui)
La malaria, malattia causata dal Plasmodio, è trasmessa dalle zanzare Anopheles e rappresenta un  problema di salute pubblica in Madagascar in buona parte del paese in particolare nelle zone rurali, sulla costa e sugli altopiani ma anche nelle grandi città.  Secondo l’OMS, la malaria rappresenta circa il 20% di tutte le cause di mortalità in Madagascar.  Le epidemie di malaria (principalmente da P. falciparum e P. vivax) si verificano principalmente durante la stagione delle piogge, ma il ciclo di trasmissione è mantenuto tutto l’anno.
In particolare esiste un maggiore rischio durante la stagione piovosa e umida e nelle aree del paese dove acquitrini, paludi, fiumi e laghi favoriscono la presenza di zanzare anopheles, attive al tramonto e durante la notte. Le aree di savana secca, le aree scarsamente abitate ed i periodi di ridotta presenza di insetti ed in particolare di zanzare costituiscono motivo di riduzione di rischio.
Le cittadine e le grandi città presentano un rischio di infezione talvolta uguale se non maggiore alle zone periferiche e selvagge.
Notificata resistenza alla clorochina ma anche alla meflochina ed in parte ad atovaquone. Ridotta resistenza a Doxiciclina.

Ci sono rischi in Madagascar per la diarrea del viaggiatore?
Diarrea del viaggiatore: (clicca qui)
La diarrea del viaggiatore è tra le malattie più comuni durante i soggiorni in Madagascar. Circa il 40% dei viaggiatori nel paese soffrono di queste fastidiose forme infettive intestinali. Può essere causata da vari agenti patogeni, tra cui batteri, virus e parassiti. Potrebbe essere opportuno l’utilizzo di alcuni farmaci in prevenzione.

La Febbre Gialla c’è in Madagascar e bisogna vaccinarsi?
Febbre gialla: (clicca qui)
La febbre gialla è una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes. Bassa incidenza nell’uomo, si può ritrovare nelle scimmie come portatrici sane del virus. Se il virus infetta la persona tramite puntura di zanzara, può causare gravi danni al fegato, al rene con gravi sintomi generali. Anche se la vaccinazione contro la febbre gialla non è obbligatoria per entrare in in Madagascar e da molti non è considerata, da medico conoscitore delle realtà locali, la consiglio caldamente per i viaggiatori che visitano il paese, ed in particolare nelle aree degli altopiani, nei parchi ma in genere.
La vaccinazione è raccomandata a tutti i viaggiatori di età superiore ai 9 mesi, per reale rischio di infezione. Non sono considerate aree a rischio: le aree del nord del paese e le isole limitrofe compresa Nosy Be.

Ci sono focolai di Colera in Madagascar? Come ci si protegge?

Colera: (clicca qui)
Il colera è una malattia infettiva acuta, presente periodicamente con diversi focolai in alcune parti del paese.  Si è sviluppata  ed è trasmessa attraverso acqua e cibo contaminati.

Peste – La malattia è endemica nel Madagascar, con picchi epidemici stagionali che vanno da settembre a marzo. I principali focolai epidemici interessano le zone centrali dell’isola ed in particolare i distretti di Amparafavarola,Miarinarivo e Moramanga.

Schistosomiasi – Due forme di schistosomiasi sono endemiche nel Paese: la schistosomiasi intestinale da Schistosoma mansoni, diffusa nelle regioni meridionali e orientali del Paese e la schistosomiasi urinaria, da Schistosoma haematobium, diffusa nelle regioni settentrionali e occidentali, inclusa la regione del Menabe. Entrambe le specie sono endemiche nella parte centrale dell’isola.

C’è il rischio di AIDS in caso di rapporti non protetti?
HIV/AIDS
:
L’HIV/AIDS grave problema di salute pubblica nel paese.  E’ importante fare attenzione ad i rapporti sessuali con diversi partner casuali ed è raccomandata la protezione e l’utilizzo del preservativo.

Le arbovirosi come la Dengue, la Chikungunja o lo Zika sono presenti in Madagascar?

Dengue e arbovirosi: (clicca qui)

Diversi focolai di febbre emorragica dengue sono presenti in quasi tutto il paese, ma in particolare modo nelle periferia di Antananarivo ed altre città , e nelle aree umide del paese. La dengue è una malattia virale trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes. La malattia è molto diffusa nelle aree urbane.  La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive. Importante valutare l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGA

Per informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

Chikungunya:

Focolai epidemici di questa arbovirosi, simile alla dengue, si verificano sporadicamente sulla costa e nell’entroterra madagascaregno.

Ci sono focolai di Tubercolosi in Madagascar e quale è il rischio di contagio? (TB):
La TB è un’altra malattia importante in Madagascar, sviluppata in particolare nei villaggi e nei sobborghi della grande città. Presenta un alto tasso di mortalità .La provincia della capitale ha il più alto numero di infezioni del Paese.

Ci sono casi di rabbia canina o di altri animali?
Rabbia: (clicca qui)

Sono presenti casi diffusi nel paese di rabbia per la presenza di animali portatori dl virus, sia cani che animali selvaggi. Anche scimmie e pipistrelli possono diffondere il virus. E’ opportuno valutare i rischi per eventuale pratica vaccinale.

E’ presente la filaria, o la schistosomiasi (bilarzia) o oncocerca, la cecità dei fiumi?

Neglected Tropical Diseases (NTD): (clicca qui)
Le NTD sono un gruppo di malattie trascurate che colpiscono le persone che vivono in povertà e in aree rurali. In Madagascar le NTD includono la filariosi linfatica, l’oncocercosi e la schistosomiasi.
Febbre Rift Valley:
Rari i focolai della malattia descritti. La modalità di trasmissione è principalmente vettoriale ma i viaggiatori dovrebbero evitare il contatto con il bestiame in quanto la trasmissione avviene anche per esposizione diretta ad animali, ai loro tessuti o per il consumo di latte crudo.

Queste sono alcune delle principali malattie presenti in Madagascar, ma ci sono anche altre malattie che sono state segnalate in Kenya da OMS e CDC.


Vaccinazioni

  • Un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è richiesto per i viaggiatori oltre 9 mesi di età in arrivo da paesi a rischio di trasmissione febbre gialla e per i viaggiatori che hanno transitato per più di 12 ore in un aeroporto di un paese con il rischio di trasmissione della febbre gialla Questo paese considera il certificato di vaccinazione per la Febbre Gialla valido per la vita (emendamento 0MS 11.07.2016). Consigliamo comunque la verifica diretta prima di partire, considerando i continui cambiamenti nei regolamenti dei singoli paesi. (Aggiornato a Settembre 2019)

Vaccinazioni consigliate

  • Altre vaccinazioni consigliate:E’ consigliata la vaccinazione per la DENGUE ?. 
    Vista la presenza di focolai contenuti nel paese è consigliato valutare la possibilità di effettuare il nuovo vaccino per la DENGUE in caso di effettivo bisogno.La prevenzione consiste nella attenzione alla puntura degli insetti ed alla protezione con repellenti. Noi consigliamo NOZETA – olio di NEEM, molto efficace e con caratteristiche repellenti e lenitive. Importante valutare l’inoculazione del nuovo vaccino per la Dengue, denominato QDENGAPer informazioni e prenotazioni del vaccino della DENGUE (CLICCA QUI)

    E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE A

    E’ consigliata la vaccinazione per FEBBRE TIFOIDEper saperne di più….

    SINDROMI DIARROICHE E COLERIFORMI    
    E’ consigliata la vaccinazione per il colera? La vaccinazione è essenziale per la protezione efficace dal “Vibrione del Colera” e da altri batteri patogeni intestinali anche aggressivi causa della “diarrea del viaggiatore”. Dovrebbe essere sempre considerata come protettivo dell’intestino. Può essere presa in considerazione a seconda del tipo di viaggio e di permanenza. La formulazione “orale” del vaccino anticolera protegge anche dalle infezioni intestinali provocate da molti agenti enterotossici. Il vaccino è quindi consigliato per i viaggi in molti paesi del mondo.

    Questi sono vaccini essenziali per la protezione dalle infezioni “alimentari” ossia trasmesse da “cibi e bevande contaminate”; “mani sporche”; stoviglie, piatti, bicchieri contaminati: (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)

    E’ consigliata la vaccinazione per EPATITE B ? per saperne di più….
    Protezione da contatto con sangue infetto: in caso di medicazione per incidente durante il viaggio (in ambulatori o PS locali) per infezioni da ferri medicazione; siringhe in strutture sanitarie con scarsa igiene; trasmissione sessuale rapporti sessuali non protetti; altri contatti con sangue; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    E’ consigliata la vaccinazione per MENINGITE MENINGOCOCCICA? per saperne di più…
    Protezione da infezioni trasmesse da goccioline della saliva, respirazione e tosse, attraverso l’aria, in aeroplano, luoghi affollati, bus e treni, uffici e scuole, ambienti poco areati; (Per una sua protezione personale e per una protezione delle persone che le stanno vicino (famiglia – lavoro) – possibilità di diventare portatore sano del batterio della meningite.) (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    E’ consigliata la vaccinazione per TETANO?    per saperne di più…
    E’ consigliata la vaccinazione per POLIOMIELITE?
    In seguito agli ultimi dati epidemiologici e relative raccomandazioni emanate dall’OMS, ai viaggiatori è raccomandato un  richiamo del vaccino (IPV-iniettivo) meglio da effettuare insieme a (tetano-difterite-pertosse- vaccino quadrivalente) da richiamare ogni 10 anni. L’efficacia del vaccino, essendo un richiamo a vaccinazioni fatte nel passato è immediata.
    Protezione da infezioni trasmesse da micro-particelle fecali presenti nel terreno, contatti ed ingestione; (valide ovunque, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo)
    VACCINAZIONI DI ROUTINE
    Assicurati di aver effettuato tutte le vaccinazioni previste dal Sistema Sanitario Nazionale. Queste prevedono: tetano, difterite, polio, pertosse, haemophilus B, epatite B, morbillo, parotite, rosolia, varicella.

Approfondimenti sulla malaria

  • CHE COSA E’

    La Malaria è una malattia infettiva, acuta, presente nel paese, molto legata agli’ ambienti umidi, piovosi, alle stagioni ed alle condizioni meteorologiche. Controlla prima di partire l’itinerario del tuo viaggio e le condizioni meteo delle aree dei tuoi soggiorni. Ricorda che la Malaria è una malattia potenzialmente grave ed anche fatale. Non sottovalutarla. E’ possibile prevenirla con una attenzione al vestiario che ti copra le parti scoperte al tramonto e la notte, all’utilizzo di repellenti e all’ utilizzo di adeguati farmaci per la profilassi, nelle stagioni di maggior rischio. Per approfondire leggi la scheda sulla malaria

  • NEL PAESE

    Il rischio di infezione malarica, principalmente da Plasmodium falciparum, ma anche da vivax ed altre forme, possibili infezioni da forme miste (prevalenza falciparum e vivax), esiste tutto l’anno in tutto il Paese, ma con più alto rischio nelle zone costiere.

    In particolare esiste un maggiore rischio durante la stagione piovosa e umida e nelle aree del paese dove acquitrini, paludi, fiumi e laghi favoriscono la presenza di zanzare anopheles, attive al tramonto e durante la notte.
    Le aree di savana secca, le aree scarsamente abitate ed i periodi di ridotta presenza di insetti ed in particolare di zanzare costituiscono motivo di riduzione di rischio.
    Le cittadine e le grandi città presentano un rischio di infezione talvolta uguale se non maggiore alle zone periferiche e selvagge.
    Notificata resistenza alla clorochina ma anche alla meflochina ed in parte ad atovaquone. Ridotta resistenza a Doxiciclina.

  • PROFILASSI

    Doxiciclina, è un ottimo farmaco di scelta per i soggiorni sia in aree turistiche che in viaggi avventurosi, durante trekking e in caso di utilizzo di tende o residenze poco controllate. Farmaco per i soggiorni in residenze protette o aree di lieve rischio, sia per soggiorni a rischio elevato. Devi sapere che la “doxiciclina 100 mg”è un farmaco di scelta non solo per la prevenzione della infezione malarica ma anche per la prevenzione delle infezioni batteriche intestinali e cutanee e verso le infezioni causate da punture di zecca. Per le sue caratteristiche il farmaco è molto versatile, può essere infatti assunto per soggiorni brevissimi o brevi, alcuni giorni o settimane, ma anche nel lungo periodo,cioè per molti mesi. Ti ricordiamo che farmaci a base di tetracicline, compresa la doxiciclina, vengono assunti per oltre 1 anno da ragazzi che manifestano l’acne, cioè infezioni sul volto o tronco. Un farmaco sicuro, efficace, privo o con scarsi effetti collaterali. Ricordiamo che alle dosi di profilassi, 100 mg al giorno, gli effetti di sensibilizzazioni ai raggi solari, sono praticamente assenti. In ogni caso ricordiamo l’uso di creme solari. Farmaco di basso costo. Non è utilizzabile al di sotto dei 12 anni o in gravidanza, o in caso di allergia o intolleranza alle tetracicline. Si assume tutti i giorni, durante il pranzo, dalla entrata in area a rischio, per una settimana dalla uscita dall’area di rischio malarico.

    Atovaquone-Proguanile, farmaco sul mercato da quasi 20 anni possiede ancora una buona copertura antimalarica per le forme resistenti alla clorochina, anche se sono state descritte da diversi anni forme di resistenza e di scarsa efficacia. Utile per l’utilizzo pediatrico, Utilizzato per periodi non superiori ai 30 giorni, ma utilizzabile fino a 60 giorni. Si assume una compressa tutti i giorni da 2/3 giorni prima di partire ad 1 settimana al rientro.

    Meflochina, farmaco utilizzato da oltre 30 anni, Efficace in profilassi e in terapia. Efficace sia negli adulti che anche in età pediatrica. Efficacia e sicurezza dimostrata anche nelle donne in gravidanza. Utilizzabile in soggetti in buone condizioni di salute. Da non utilizzare nei cardiopatici, soggetti aritmici, neuro e psicopatici, in chi soffre di insonnia. Riferiti sintomi da irritabilità del sistema nervoso periferico e centrale. Da evitare in chi effettua immersioni, soggiorni in alta quota, voli aerei ripetuti e prolungati. Favorevole la modalità di assunzione che prevede una dose settimanale da una settimana prima di partire a 3/4 settimane al rientro.

  • AL RIENTRO

    In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali.

Cosa devo fare se rientro con dei problemi di salute dal viaggio?

In caso di febbre, di diarrea o comunque di malessere, è indispensabile consultare senza indugio (in caso di febbre, possibilmente entro 24 ore, per la possibilità di aver contratto la malaria, se si è di ritorno da una zona a rischio) un Medico Specialista o esperto in Malattie Tropicali. leggi tutto…


Tradizioni, cibi, bevande locali

Quali sono alcune curiosità e quali leggende maggiori del Madagascar?

The Walking Dead: Gli zombi del Madagascar
Il culto degli antenati, la magia e la superstizione sono onnipresenti in Madagascar. La maggior parte dei malgasci teme e venera i morti allo stesso tempo. Molti credono che le anime dei defunti vivano ancora in mezzo a loro. Questi spiriti degli antenati, in malgascio Lolo Vokatra, sono in grado di vedere, guidare e proteggere famiglie, amici e conoscenti, e persino l’intera comunità.

I piccoli spiriti della foresta – Kalanoro
Morgennebel: Molti miti e leggende circondano i Kalanoro, i piccoli spiriti della foresta del Madagascar. Si dice che i gruppi etnici dei Betsimisaraka, dei Sakalava e dei Bara fossero i primi esseri umani simili al leggendario Vazimba. I Tanala li chiamano Fahasivy. Kalanoro è particolarmente piccolo, alto nemmeno un metro. Nonostante le loro piccole dimensioni, sono insolitamente forti.

Libertalia, la repubblica dei pirati: Mangabe
Alla fine del XVII secolo il Madagascar divenne l’epitome della pirateria. Si dice che la famigerata repubblica dei pirati, Libertalia, sia esistita nel nord-est dell’isola. Si dice che tutto sia iniziato con il pirata James Misson. Si dice che fosse un francese della Provenza.

Perché le radici dei baobab raggiungono il cielo
Una leggenda malgascia racconta che c’erano tempi in cui gli alberi potevano ancora camminare. A quel tempo c’era anche un grande lago la cui acqua era così limpida e calma che giaceva lì come uno specchio. Ogni volta che passavano davanti al lago, i baobab si fermavano. Si rattristarono quando videro il proprio aspetto riflesso nell’acqua.

Ranoro, la Figlia dell’Acqua
Molti secoli fa, ai tempi dei Vazimba, esistevano le Zazavavindrano, le figlie dell’acqua. Uno di loro era Ranoro. Questa è la sua storia. Un giorno, un giovane del Betsileo corse al fiume Mamba negli altopiani centrali del Madagascar. Il nome dell’uomo era Andriambodilova.

L’arte della parola: Kabary
Famadihana: In Madagascar il tempo spesso non gioca un ruolo, ma parlarsi a lungo sì. Una forma di discorso è particolarmente popolare sull’Isola Rossa: il Kabary. Kabary è la parola per un discorso per il quale molte persone sono insieme nello stesso posto.

Le tombe dei Vazimba
Un’antica leggenda narra che i primi abitanti del Madagascar furono i Vazimba. Venivano da lontano su barche attraverso il grande mare per colonizzare la nuova terra che chiamavano Madagascar. Secondo la leggenda, hanno trovato la loro casa negli Tsingy, le rocce aguzze di Bemaraha, nel Madagascar occidentale.

Tabù e tradizioni: I Fady in Madagascar
Famadihana Come viaggiatore in Madagascar, prima o poi sentirai parlare di fady. Fady è la parola malgascia per tabù e probabilmente deriva dall’indonesiano “pady”. Ma tabù non è l’unico significato di questa parola, è anche usata per chiamare qualcosa di sacro. I Fady sono regole che riguardano situazioni così come persone, animali, luoghi.

Da dove viene il nome Vazaha per i bianchi
C’era una volta, molto tempo fa, un giovane re e sua moglie vivevano sulla costa occidentale del Madagascar, a Menabe. Questo re amava parlare davanti al suo popolo e dare Kabarys. Un giorno, durante uno dei suoi Kabarys, un bambino iniziò a piangere. Quando non si fermava e la madre non riusciva a calmare il bambino, il re si arrabbiò.

Questi alcuni dei cibi tradizionali più famosi del Madagascar:

  • Ciambelline malgasce con litchi e gelato al pistacchio
  • Torta di manioca al cocco
  • Pollo al cocco con riso e insalata di pomodori
  • Insalata calda di mango
  • Dolci ripieni
  • Tonno su insalata di verdure
  • Crema di banana e ananas
  • Salsa di arachidi al peperoncino
  • Bastoncini di pollo fritti con insalata di riso e carote
  • Torta alla banana
  • Spiedini di Zebù con pasticcini di patate e melanzane
  • Torta al ananas rovesciata
  • Salsa di arachidi
  • Noodles fritti
  • Medaglioni di manzo con salsa al pepe e manioca al sesamo
  • Banana al forno con miele
  • Panino allo zebù
  • Carne ai tre peperoni con riso al cocco e insalata di cetrioli

Quali sono le bevande tradizionali del Madagascar che posso testare durante il soggiorno?

Quali sono le mete culturali e turistiche di maggior interesse in Madagascar?

Quali sono le caratteristiche dell’ambiente del paese meta del tuo viaggio e quali posti da visitare?

Leggi e approfondisci sui diversi ambienti e scegli come organizzare il tuo soggiorno a seconda i tuoi interessi:

Parchi e riserve nazionali
Angavokely e Angavobe: i nomi Angavokely e Angavobe significano “pochi pipistrelli” e “molti pipistrelli”. I nomi si riferiscono alle grotte dell’area protetta dove vivono gli innocui animali svolazzanti. Posizione: Il parco di Angavokely e Angavobe si trova a soli 36 km a est della capitale Antananarivo.

Posso visitare un parco nazionale da solo? La visita a un parco nazionale insieme a una “guida forestale locale” è obbligatoria ovunque in Madagascar, con un’eccezione: Lokobe a Nosy Be. Le guide locali hanno completato una formazione di due anni e sono autorizzate dai parchi nazionali del Madagascar (MNP).

Parco nazionale della montagna d’ambra
Montagna d’ambra: il nome deriva dai fiori di alcuni alberi che ricoprono la montagna e brillano di ambra da lontano. Località: Il Parco Nazionale della Montagna d’Ambra si trova nel nord-ovest del Madagascar, nella regione di Diana. La grande città più vicina è Antsiranana (Diego Suarez) sulla costa, a circa 30 km di distanza. Dalla capitale Antananarivo, il parco si trova a circa 1000 km

Saha Maintosanala: la parola “Saha” significa parco e Maintsoanala significa “foresta verde”. L’area protetta è denominata semplicemente “Parco della foresta verde”. Ubicazione: la riserva si trova a soli 65 km da Antananarivo, vicino alla cittadina di Mandraka, nella regione di Analamanga.

Parco nazionale di Ankarafantsika – Ambalabongo-Schlucht
Ankarafantsika: La parola stessa significa “montagne spinose” e allude alla famosa gola del parco. Ankarafanstika è anche chiamato “il regno degli uccelli”. Ubicazione: il Parco Nazionale Ankarafantsika si trova nel nord-ovest del Madagascar, nella regione di Ambato Boeny. Si trova 420 km a nord di Antananarivo e 115 km a ovest della città portuale di Mahajanga.

Riserva di Vohimana: negli altopiani collinari del Madagascar orientale è una piccola riserva che può essere un po’ avventurosa da raggiungere a piedi. Ubicazione: Vohimana si trova a circa 155 km a est della capitale Antananarivo, nella regione di Alaotra-Mangoro. Quindi dista solo 25 km dal tanto visitato parco nazionale Andasibe-Mantadia.

Area protetta Maromizaha: In realtà questa area protetta è costituita da due aree forestali, Maromizaha e Vohidrazana. Quest’ultimo significa tanto quanto “montagna degli antenati”. Al contrario, le parole malgasce maro e mizaha possono avere due significati diversi. Può essere “il luogo dove molte persone fanno ricerca” ma anche “la foresta che viene sfruttata da molte persone”.

Area protetta Anjozorobe-Angavo: Il nome Annjozorobe deriva probabilmente dal malgascio “zozoro”, un certo tipo di canna della zona. La leggenda vuole che fossero usati come nascondigli dai “menalamba”, che combatterono sotto il potere coloniale francese per la liberazione del Madagascar. Posizione: L’area protetta di Anjozorobe-Angavo si trova a 90 km a nord-est della capitale Antananarivo

Arboreto Antsokay: il nome significa tanto quanto “calce” e indica il tipico terreno argilloso e calcareo della zona. Intorno ad Arboretum, le persone fabbricano mattoni con questo tipo di terreno. Ubicazione: L’Arboretum Antsokay si trova nel sud-ovest del Madagascar, nella regione di Atsimo-Andrefana.

Parco nazionale di Nosy Hara: Il nome significa “isola montagnosa” (hara deriva dal malgascio harana = montagna), che risale alle caratteristiche formazioni rocciose aguglie. L’isola appartiene a un piccolo arcipelago di dodici isole disabitate circondate da barriere coralline. Località: L’isola di Nosy Hara si trova nel nord del Madagascar nella Baie de Courrier.

Quali le info generali che mi sono utili durante il viaggio?

Capitale: Antananarivo

Lingua: francese e malagasy (ufficiali)

Moneta: Franco malgascio

Fuso orario: GMT+3

Storia,Economia,Cultura: https://www.cia.gov http://www.britannica.com

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it


Alcune informazioni sanitarie utili per mantenere la salute in viaggio

Quali sono le regole principali e come mi devo preparare per affrontare il viaggio?

Dai tempo al tuo organismo di ambientarsi al nuovo clima ed al nuovo ambiente. Prima del viaggio, se possibile, dedica alcune ore alla attività fisica, e abitua il tuo organismo ai nuovi ritmi durante il viaggio …leggi tutto

Chi si deve vaccinare per la febbre gialla? Ed il vaccino è obbligatorio? E dove?

La vaccinazione contro la Febbre Gialla o Vaccino Antiamarillico, malattia virale acuta, che si trasmette tramite puntura di zanzara, è l’unica pratica preventiva che può essere richiesta obbligatoriamente dalle autorità sanitarie di un Paese per poter entrare attraverso i valichi di frontiera  …. leggi tutto

Come mi devo proteggere dalla puntura delle zanzare e di altri insetti?

Zanzare & co. – Come proteggersi :  le zanzare che trasmettono malattie diverse dalla malaria sono attive durante il giorno ed ovunque vi sia una raccolta di acqua dolce: indossare abiti di colore chiaro, lunghi e con maniche larghe, pantaloni lunghi e larghi, di colore chiaro, magliette o camicie con maniche lunghe e larghe e di colore chiaro da infilare nella cintura dei pantaloni ……leggi tutto

Ma è proprio pericoloso fare il bagno in alcuni laghi o fiumi dei paesi tropicali? E perché?

Per prevenire l’eventuale trasmissione di malattie infettive, è opportuno nuotare esclusivamente in piscine con acqua clorata. L’acqua del mare è sicura.
Fare il bagno in acque contaminate può essere pericoloso per la pelle, gli occhi, le orecchie, le mucose della bocca, specialmente se  … leggi tutto

Come devo fare ad evitare il mal di montagna?

E’ un insieme di sintomi che si può manifestare quando l’organismo umano, superati i 2500 metri di altitudine, non si è ancora adeguato alla nuova situazione ambientale. Possiamo definire l’alta quota come segue … leggi tutto

Come viaggiare in sicurezza? Chi devo avvisare prima di partire per un viaggio, soprattutto in paesi lontani, poco sicuri?

Sicurezza: www.viaggiaresicuri.it www.dovesiamonelmondo.it


Cosa devo mettere in valigia e quali sono le medicine che devo portare?

Montagna o mare, safari e avventura o vacanza di tutto riposo, caldo o freddo: devi preparare il tuo bagaglio con cura, attenzione, senza esagerare e soprattutto prevedendo ……l’imprevedibile. Abbigliamento appropriato al clima e non dimenticando mai una piccola farmacia da viaggio.

 

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Raccomandazioni quando rientri da un viaggio

Quando rientri da un viaggio non ti trascurare e ricorda questi semplici consigli che tutelano te e chi ti circonda, a casa o in ambiente di lavoro. Il viaggio genera sempre uno stress, anche se l’obiettivo è quello di rilassarsi, conoscere, divertirsi. I viaggi di lavoro spesso alterano i nostri equilibri psicofisici:  jet lag, alimentazione, stanchezza, ansia, contatto (e talvolta contagio) con malattie, ci creano malessere, sensazioni spiacevoli, talvolta malanni.

Per questi motivi:

prepara il viaggio aereo di ritorno ed evita spiacevoli rientri a casa.

il giorno prima di partire:
1) evita di mangiare cibi particolarmente pesanti e piccanti, controlla i luoghi dove mangi, evita cibi poco cotti e creme e budini, Frequenti sono i malesseri (diarrea e vomito) durante il viaggio di ritorno. Assumi qualche compressa di Normix 200, anche in via preventiva. Se assumi Bassado puoi raddoppiare la dose.

2) assumi per lo meno 2 litri di liquido, possibilmente con reintegratori salini. OSPRIN solubile unisce gli effetti benefici sull’intestino degli estratti di foglie di olivo all’assunzione di sali reidratanti;

3) evita l’utilizzo di aria condizionata particolarmente bassa; questa pessima abitudine può provocare una infiammazione e sensibilizzazione delle vie aeree superiori, con malesseri importanti durante il viaggio aereo.

Quando arrivi a casa
a) prenditi una pausa di riposo,
riposati per un tempo sufficiente per riadattare il tuo organismo al tuo ambiente ed ai tuoi ritmi di vita. “Stanchezza, malessere, senso di vuoto, scarsa capacità alla concentrazione”. Questi sono sintomi che aumentano proporzionalmente alle ore impiegate, per affrontare il tuo viaggio di rientro, il cambio di fuso orario, il periodo di forzata sedentarietà, alimentazioni differenti;

b) riadatta il tuo organismo alle tue abitudini ambientali, dietetiche, temporali, familiari, di ambiente di lavoro. 

Malesseri da esposizioni prolungate all’aria condizionata, da alimenti diversi e non controllati, da eccesso di bevande (talvolta alcooliche), da perdita di ore di sonno, tipica dei vacanzieri, accompagnata da stanchezza eccessiva possono caratterizzare il rientro e rendere più difficile la ripresa delle attività.

Cerchiamo di recuperare ritmi e abitudini più consoni alla nostra usuale vita quotidiana.

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India marzo 2023 – Covid-19: una nuova variante – XBB.1.16, denominata Arturo.

La nuova variante di Omicron XBB.1.16 denominata Arturo dall’inizio del 2023 circola in oriente. In particolare in India la situazione è divenuta critica nel marzo 2023 dopo un mese di crescita esponenziale.
In tutto il mondo abbiamo assistito nei primi mesi del 2023 ad una diminuzione di casi di Covid, in particolare dei ricoveri in terapia intensiva ed anche dei decessi. Tutti noi abbiamo pensato che non avremo più sentito parlare di nuove varianti e nuove ondate. Ma non è così. L’ultima ondata della nuova variante Omicron arriva dall’India. Si chiama Arturo, dal nome di una delle stelle più luminose del firmamento. E’ del tipo Omicron (XBB.1.16) e ha fatto quadruplicare i contagi rispetto alla variante precedente, addirittura dal mese di febbraio 2023 quando questa ennesima variante di Omicron ha iniziato a circolare. Ora, per necessità, è scattata l’allerta in Europa e negli USA. Secondo OMS negli ultimi 28 giorni sono stati registrati quasi 3,6 milioni di nuovi casi di Covid con oltre 25 mila decessi in India. E i morti sono sempre tanti, nonostante l’aumento delle difese immuni determinate dalla diffusione del virus e dalle campagne di vaccinazioni. Si ritiene che i numeri descritti possano essere sottostimati per l’abbassamento della sorveglianza della pandemia in tutto il mondo. Il trend in ribasso sembra comunque essere confermato anche dai dati sui ricoveri: i report sulla pandemia a livello globale mostrano su un campione di 42 Paesi dal 20 febbraio al 19 marzo 2023 una riduzione del 9% dei nuovi ricoveri e del 5% degli ingressi in Terapia intensiva. Questi dati fotografano una situazione in cui poche persone effettuano i test per il Covid, nonostante sintomi respiratori. L’incidenza dei casi è sicuramente più ampia in chi mostra sintomi, senza recarsi in ospedale. In questo contesto di minore attenzione al Covid-19 giunge Arturo che diventa l’osservato speciale dell’OMS.
Si tratta di una ricombinante di BA.2.10.1 e BA.2.75 e condivide una mutazione (F486P) con XBB.1.5, a cui attualmente sono riconducibili il 45% delle sequenze depositate nel mondo.
Come le altre varianti più recenti di Omicron il virus ha imparato a eludere ancora maggiormente le difese immunitarie manifestando un aumento della trasmissibilità e maggiore patogenicità. Al momento, riferisce l’Oms, Arturo è stata segnalata in 21 Paesi. Ma non ci sono indicazioni di un aumento dei ricoveri, degli accessi in Terapia intensiva o dei decessi.
Per il momento non ci sono evidenze che Arturo possa causare forme d’infezione più gravi. Ma l’allerta e l’invito alla cautela da parte delle autorità sanitarie resta alto in tutto il mondo.
Quali sono i sintomi di Arturo?
Da quando Omicron ha iniziato a circolare, si sono moltiplicate le sue sotto varianti con grande rapidità. I sintomi che si presentano sono simili: le varianti Omicron colpiscono soprattutto le alte vie respiratorie con febbre, tosse e altri sintomi simil influenzali. Mai all’inizio della stagione primaverile si erano manifestati tanti casi di malessere respiratorio, anche se spesso piuttosto blando. Mal di testa, affaticamento, starnuti e mal di gola sono i sintomi dominanti.

Tutto questo è la conferma che il virus è molto instabile e che riesce a superare continuamente tutte le barriere messe in piedi dall’organismo a sua difesa. Questa caratteristica non si esaurirà in breve tempo, ma permetterà di creare nuove varianti in grado di schivare l’immunità e di mantenere alta la circolazione virale”.

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L’olio di Neem, dall’albero dei miracoli indiano

Conosciuto in India come “L’albero dei Miracoli” o “la farmacia del Villaggio”, l’Azadirachta indica, fa parte della famiglia delle Meliacee. Albero originario di India e Birmania, cresce in tutte le zone pianeggianti tropicali.
I primi scritti medici in sanscrito che ci riportano i benefici di questa pianta risalgono al 2ooo a.C., da quel momento ad oggi sono saliti a più di 700 i rimedi, ayurvedici e non, a base di Neem.

Secondo l’Ayurveda infatti “ogni parte della pianta: radici, corteccia, foglie, semi e frutti” possiede eccezionali proprietà curative e medicamentose.
L’estrazione dell’olio dai semi e la sua lavorazione hanno una tradizione secolare in India, dove il prodotto finito ha una molteplicità di usi da sempre utilizzato dalle popolazioni locali.
Nei villaggi da sempre è stato utilizzato come rimedio per curare dolori, febbre e infezioni, ma addirittura l’estratto è prescritto fin dai tempi antichi per curare la malaria.
Attualmente viene molto utilizzato, attraverso piccoli rametti della pianta, per l’igiene orale e contro gengiviti ed afte. Molto utile, e da me provato, per la disinfezione delle ferite della pelle e per far rimarginare in breve tempo le stesse ferite. Può essere assunto sotto forma di infuso come “tonico ricostituente”, tradizione è staccarne un rametto e mangiarne le estremità più tenere ogni mattina, a scopo tonificante.

In Sanscrito: “Sarva roda nidarini” che significa “il guaritore di tutti i malanni”; Nella millenaria tradizione indiana, dove la pianta è considerata sacra, foglie di Neem vengono tenute in bocca al ritorno dai funerali per purificarsi; e si racconta che il primo giorno di Chaitra (il primo mese dell’anno secondo il calendario Hindu) è dedicato all’adorazione del Neem e per tradizione si consuma un decotto di foglie di Neem, fiori, jaggery e mango fresco per la salvaguardia della salute durante l’anno.

Ma la sua efficacia non è più solo una credenza tradizionale indiana. Molti centri di ricerca hanno approfondito lo studio sui principi e sulle molecole farmacologicamente attive, tra cui “Azadiracta Indica”. Le ricerche hanno dimostrato l’efficacia delle molecole estratte dalle varie parti di questo albero fino al punto di essere dichiarato dalle Nazioni Unite l’”albero multiuso del XXII secolo”. Tutte le parti dell’albero hanno proprietà benefiche, ma in particolare, è presente una concentrazione maggiore di principio attivo su foglie, corteccia e semi.
La corteccia del Neem si usa per il trattamento di stanchezza, febbre e perdita d’appetito.
Le proprietà antisettiche e astringenti la rendono particolarmente utile nella guarigione delle ferite. Ma forse, l’uso più comune per la corteccia di Neem è l’igiene orale: si usa un ramoscello di Neem come “spazzolino da denti”, o lo si mastica, In questo modo si curano le infiammazioni alle gengive, l’alitosi e la perdita dei denti.
Agli abitanti dell’India è noto da molto tempo che le foglie del Neem allontanano gli insetti; per questo le mettono da sempre nei letti, nei libri, nei recipienti, nelle credenze e negli armadi. Le foglie sono la parte della pianta maggiormente conosciuta anche dalla medicina occidentale, sono molto apprezzate per i loro benefici sulla pelle. Funzionano da fungifugo, antisettico e antinfiammatorio. Tradizionalmente: le “foglie” vengono tritate per ottenere una sorta di poltiglia da applicare direttamente sulle ferite, le ulcere e le malattie della pelle o usate per farne infusi da bere, l’estratto può anche essere aggiunto all’acqua del bagno per proteggere la pelle e combatterne le impurità. In questi casi è importante non scaldare troppo o bollire il composto perchè il calore abbassa il contenuto di Azadirachtina contenuto nelle foglie, in caso di prurito agli occhi, occhi rossi, o congiuntivite invece è consigliabile far bollire dieci foglie fresche di Neem in un litro d’acqua per dieci minuti, e utilizzare poi il liquido con una garza. La stessa emulsione può essere utilizzata per gargarismi per curare il mal di gola e come lavaggio della bocca per il trattamento di malattie gengivali oltre che per prevenire la carie. Lavarsi il viso più volte al giorno permette di sfruttare le proprietà antibatteriche del Neem in caso di acne e punti neri con risultati eccellenti.

L’olio Neem è un estratto a freddo dai semi, che puro si presenta di colore giallognolo ha un gusto leggermente amaro e per molti l’odore dell’olio di Neem non raffinato è sgradevole e per questo motivo spesso viene addolcito con aromi naturali che ne coprono il forte odore, mantenendo però tutte le proprietà benefiche inalterate. Proprietà che abbiamo detto essere innumerevoli e che proviamo a riassumere:
L’olio di neem è un ottimo repellente nei confronti degli insetti ed in particolare delle zanzare. Ottimo per neonati, soggetti con pelli sensibile, ottimo lenitivo ed antinfiammatorio dopo le punture.
Offre protezione naturale al corpo di adulti e bambini, nutre la pelle grazie alle proprietà idratanti, lenitive e rigeneranti dei suoi principi attivi, alla vitamina E e agli acidi grassi essenziali. Funziona come rimedio naturale contro infezioni della pelle quali acne ed herpes ma può anche alleviare il dolore da scottature e bruciature facilitando il processo di cicatrizzazione. Idrata la pelle secca e mantiene i capelli lucidi e brillanti.
Può essere aggiunto a shampoo, come rimedio naturale contro forfora e pidocchi, o al bagnoschiuma come idratante e lenitivo antiossidanti, rende la pelle elastica oltre ad agire da disinfettante e antifunginea.
Il Neem è anche un ottimo antizanzare naturale, che può essere applicato sia sulla pelle sia sulle superfici di casa per tener lontani gli insetti, ideale anche per ridurre il prurito e il gonfiore causato dalle punture. L’azione antiparassitaria è utile contro pidocchi e acari della polvere, ma anche contro pulci e zecche. Infatti, il Neem non è tossico e questo lo rende ideale per mantenere i parassiti lontani non solo da noi ma anche dai nostri amici a quattro zampe, in veterinaria è un prodotto molto usato, in quanto non presenta le controindicazioni degli antiparassitari chimici ma protegge i nostri animali in modo ugualmente efficace.
Essendo innocuo può essere utilizzato anche in agricoltura e per le piante da interno sfrutta le sue proprietà organiche garantendo una funzione di concime, fertilizzante e antiparassitario. Ha un effetto riequilibrante, ovvero migliora il rendimento dei terreni scarsi di materia organica e la qualità delle piante aumentandone il flusso della clorofilla e favorendo un colorito sano, verde e brillante, oltre ad essere, anche in questo caso, un ottimo repellente contro le varie tipologie di funghi e parassiti.
Come abbiamo visto quindi gli usi e i benefici di questo prodotto sono davvero innumerevoli, le controindicazioni praticamente inesistenti essendo un prodotto completamente naturale. Utile nelle nostre case e fondamentale nei nostri viaggi, una volta provato non ne farete più a meno!

dr. Paolo Meo, Medico Tropicalista.                                             per info e acquisti clicca qui

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Aleppo Siria. Continuano gli aiuti all’ospedale di Al Arjaa.

Dopo quasi 2 mesi dalla terribile scossa di terremoto continuano i nostri AIUTI ALL’OSPEDALE DI AL ARJAA.
“Portiamo la corrente elettrica per far funzionare l’ospedale ed in particolare le sale operatorie. Un aiuto concreto e necessario.

Tutti insieme una goccia di carburante ciascuno. Tutti insieme abbiamo raccolto quasi 7000 (settemila) € in poco più di un mese. Bene così ma non basta.
La Fondazione Cesmet, il Gruppo Ricerca e la Clinica del Viaggiatore, con l’aiuto degli amici e dei conoscenti di tutti, continua a raccogliere fondi per acquistare combustibile e olio macchina necessari alla produzione dell’energia elettrica nelle 24 ore in ospedale.
Gocce di carburate e di olio con la partecipazione di ciascuno. Si calcola che donando 40 € rendi operativa la sala chirurgica fornendo corrente per un’ora. Con 200€ fornisci 5 ore di corrente elettrica a tutto l’ospedale. Ricorda che ogni euro che arriva in più aumenta di circa 2 minuti la fornitura di corrente elettrica a tutta la struttura ospedaliera. E questo è il nostro impegno.

DONA SUBITO A:
DESTINATARIO: FONDAZIONE CESMET; IBAN: IT12W0103003271000061266647 BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

Tu in prima persona ed i tuoi amici, insieme alla Fondazione Cesmet, puoi continuare ad aiutare chi continua a soffrire le conseguenze del terremoto. Nell’area di Aleppo queste sofferenze si sono aggiunte a quelle che derivano dalla guerra strisciante e continua che nessuno ci racconta.

Il collega prof. Katty Emile, direttore generale dell’ospedale AL RAJAA, ortopedico e chirurgo generale è un amico e merita in questo momento il nostro pieno sostegno ed aiuto.
Sostenendo lui, la sua equipe ed il suo ospedale, aiutiamo, senza intermediari, tutte quelle persone che costituiscono un flusso inarrestabile di persone da assistere.
Il prof. Emile Katty ha dichiarato che “ l’attività ospedaliera di Pronto Soccorso, di assistenza ai malati medici, di chirurgia ortopedica e di chirurgia generale può essere garantita solamente con una continuità di fornitura di combustibile, le cui necessità ammontano ad oltre 500 litri di combustibile al giorno.” L’ospedale ed i suoi servizi devono avere un costantemente rifornimento di carburante per mantenere attivi i generatori .
Il costo medio giornaliero da garantire è di circa 800 € dove oltre al carburante ed all’olio motore sono comprese anche le spese medie di manutenzione delle macchine.
Ogni 10 giorni si è preventivato circa un costo di 8000 € di spesa in produzione di energia elettrica, garantita nelle 24 ore.
In un mese la necessità in energia è di circa 25.000€ al mese. Con questa spesa in energia si possono garantire i servizi primari, le attività chirurgiche e mediche, la disponibilità di luce anche durante la notte.
Il secondo impegno da non dimenticare è la “grave emergenza per la siccità nel Kenya del Nord”, che continuiamo a sostenere.
Un terzo della cifra che doni viene raccolto per l’emergenza siccità in Kenya e inviato ai padri Camilliani in Kenya, per il progetto dedicato alla costruzione di pozzi e di una rete idrica CLICCA PER CONOSCERE IL PROGETTO

L’EMERGENZA CONTINUA.
Siamo nel mese di marzo e l’emergenza sanitaria in Aleppo continua, anche perché la guerra non si è mai fermata. Ai traumatizzati dal terremoto si aggiungono giornalmente in particolare bambini con traumi derivate dall’esplosione di mine e bombe nascoste. Qualcuno in Europa è a conoscenza di tutto ciò? L’informazione è nascosta.
Dopo la neve, il freddo e la pioggia si comincia a sostituire un clima che favorisce il diffondersi di malattie infettive. I casi di colera sono in aumento, le malattie intestinali mietono vittime soprattutto tra i bambini.
Aleppo, già sfigurata dopo 12 anni di guerra, continua a contare i danni del terremoto e molte strutture sanitarie ed ospedali sono crollati durante il violento terremoto del 6 febbraio. L’organizzazione sanitaria è prioritaria in questo post terremoto, ma è carente di strutture, mezzi e personale.
Il nostro aiuto all’ospedale di Al Arjaa è prioritario anche per arginare le richiesti di malati infettivi.
E come centro di malattie infettive il Cesmet chiediamo una mano per aiutare l’attività nel periodo di maggior rischio di malattie infettive.

La FONDAZIONE CESMET si è impegnata a sostenere l’ospedale di chirurgia ortopedica e generale, con reparto di ginecologia ed ostetricia, AL RAJAA (in arabo la speranza) che si trova nella città di Aleppo (Siria).
E’ necessario mantenere l’attività nelle sale operatorie 24 ore al giorno per curare gli esiti dei traumi da terremoto. I politraumatizzati rimasti sotto le macerie continuano per mesi ad avere problemi ed a necessitare di attività di chirurgia ortopedica. .

L’ospedale di AL RAJAA (LA SPERANZA) è diretto dal prof. Emile Katty, e si occupa di problemi e di assistenza di chirurgia generale, ortopedica, ginecologica ed ostetrica. Nell’area della città di Aleppo e provincia, è rimasto fortunatamente illeso, ed è in piena attività sanitaria. Accoglie e ricovera in continuazione non solo politraumatizzati con lesioni particolarmente gravi, ma anche malati che hanno bisogno di cure mediche.

Per problemi ortopedici l’ospedale assiste molti bambini rimasti senza arti; esegue interventi su lesioni ad organi interni; lavora su traumi della colonna e delle articolazioni. L’afflusso delle persone e soprattutto di bambini che presentano anche problemi derivati da batteri intestinali, derivati da acque contaminate, o con segni di morbillo ed altre malattie esantematiche, spesso con esiti mortali, è continuo. Per questi motivi l’ospedale ha necessità di funzionare 24 ore al giorno, ed accoglie continue persone in Pronto Soccorso.
Il funzionamento di tutta la struttura, del Pronto Soccorso, dei reparti di ricovero, ma in particolare delle sale chirurgiche, dell’area di radiologia, avviene attraverso la fornitura di energia elettrica. La rete elettrica cittadina ancora dopo tanti giorni, non riesce a fornire più elettricità se non 2 ore al giorno.
Il nostro impegno è quello di far funzionare il generatore dell’ospedale 20-22 ore nelle 24 ore per garantire l’assistenza richiesta dalla popolazione.

 


DONA SUBITO A:
DESTINATARIO: FONDAZIONE CESMET; IBAN: IT12W0103003271000061266647 BIC: PASCITMMXXX
CAUSALE: PRO OSPEDALE AL RAJAA ad ALEPPO: forniture carburante a garanzia attività chirurgia ortopedica di emergenza. da parte di (nome e cognome)

 

Aleppo Siria. Continuano gli aiuti all’ospedale di Al Arjaa. Leggi tutto »

La diarrea

 

La diarrea è sicuramente il disturbo che affligge più frequentemente l’umanità. A tutti capita di avere nel corso di un anno uno o più episodici diarroici. Magari per un pasto eccessivo o perché abbiamo assunto qualcosa di avariato. Un po’ di etimologia:  la parola diarrea proviene dal  greco διάρροια, δια “attraverso” + ρέω  rheo  “flusso”, letteralmente quindi “che passa attraverso”.

 

I servizi INFORMATIVI in Telemedicina sono attivi tutti i giorni richiedendo :
– Consulenze online prima dei viaggi;
– consulenze su problemi di diarree infettive: come prevenirle, come curarle, come comportarsi durante i viaggi;
– INFO sulla Chemioprofilassi per la malaria online;
– Consulenze online per INFO su COVID19 e LONG COVID;
– Consulenze online Malattie Infettive e tropicali.

Tali servizi si possono richiedere (CLICCANDO QUI) oppure scrivendo una richiesta  a seg.cesmet@gmail.com , o inviando un messaggio WhatsApp al 346 6000899.

 

Definizione

Clinicamente si definisce come la condizione  di presentare tre-quattro o più scariche di feci liquide o scarsamente formate  al giorno, in quantità aumentata rispetto al normale, accompagnate o meno da dolori addominali e/o altri sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale, a d esempio il vomito. In realtà in sé la diarrea è un percorso obbligato, specie se di natura infettiva: l’intestino cioè cerca di liberarsi del microrganismo che vi si è localizzato e che irrita superficialmente la mucosa, e che in qualche caso vi  penetra pericolosamente, aumentando la velocità del transito del contenuto fecale nel tentativo del nostro organismo di espellere, di liberarsi  dei microbi “cattivi”. Da una parte, nonostante le buone intenzioni,  questo determina un effetto indesiderato, cioè la disidratazione, in quanto con le feci, che rapidamente escono dal tubo intestinale, si disperdono all’esterno preziosi liquidi (acqua sostanzialmente) ed elettroliti (sodio e potassio).

 

DIARREA secondo OMS

 

Cause

Nella maggior parte dei casi la causa più frequente è rappresentata dalla gastroenterite da agenti infettivi, cioè da virus, batteri, protozoi o miceti. In genere i virus sono rappresentati dai Rotavirus, specie nell’infanzia, ma anche i Norovirus,  specie quando si verificano dei focolai in situazioni comunitarie, come nelle scuole, asili, comunità per anziani, caserme, ospedali ecc.

Tra i batteri, i microrganismi maggiormente chiamati in causa sono:  Salmonella, Shigella, Campylobacter, Yersinia enterocolitica, E.coli O157, Vibrio parahemolyticus.
Fra i protozoi  la diarrea causata da Giardia è la più frequente, seguono quella da Entamoeba hystolytica ed altri, fra cui l’importante Cryptosporidium.

Le diarree però conoscono anche altre cause oltre alle infettive. Fra quelle più frequentemente chiamate in causa possiamo sommariamente elencare la sindrome da malassorbimento. Un tipico esempio è quella provocata dalla intolleranza da glutine, da lattosio, da fruttosio. L’anemia perniciosa provocata dall’incapacità ad assorbire la vitamina B12.  l deficit di secrezione pancreatica, dovuti a fibrosi cistica o a pancreatite. La malattia cronica infiammatoria dell’intestino, rappresentata da colite ulcerosa e morbo di Crohn.

Persone predisposte

In genere le diarree sono relativamente ben sopportate e dopo qualche ora o tutt’al più qualche giorno, se adeguatamente trattate, i sintomi scompaiono.  Esistono però delle categorie di pazienti che sono esposti ad un rischio aumentato di disidratazione: gli anziani; i bambini piccoli, specie al di sotto dell’anno; i gastroresecati (che hanno subito operazioni allo stomaco) ed anche i pazienti che lamentano scarsa secrezione gastrica, magari solo perché sottoposti a terapie antiacide o perché naturalmente ipocloridrici (cioè scarsi produttori di HCl, acido cloridrico, nello stomaco). In questi pazienti le attenzioni devono essere moltiplicate.

Trattamento

Cosa può fare un familiare da un punto di vista pratico per alleviare i sintomi in una persona che presenta dei sintomi diarroici.

La prima cosa è contenere le perdite di liquidi e sali, in primo luogo utilizzando delle soluzioni di reidratazione orale. A piccoli e frequenti sorsi, per non eccitare il vomito nel paziente. Una efficace soluzione orale di reidratazione (ORS) può essere preparata usando l’acqua di cottura di riso, oppure servire dello yogurt con del sale, la parte liquida di minestrine fatte con verdure e pollo con sale. Le banane, che contengono potassio, somministrate a piccoli bocconi, vanno benissimo. E così anche i succhi di frutta, va molto bene il limone. Sono tutti  rimedi utili nella funzione di reidratazione.

L’OMS-WHO consiglia ad esempio una soluzione molto semplice da preparare in casa in condizioni di emergenza, contenente: un litro d’acqua in cui si disciolgano un cucchiaino di sale (3 grammi) e due cucchiai di zucchero (18 grammi).

Nei casi che si presentano con maggiore gravità di sintomi che si prolungano nel tempo si devono somministrare degli antibiotici. Vanno benissimo quelli non assorbibili per via intestinale, come gli aminoglicosidi:  normix o bimixin. Da una a due compresse tre volte al giorno possono sterilizzare la mucosa dalle cause infettive. Un altro accorgimento utile è quello di assumere dei probiotici, a d esempio Yovis o Eptavis, e per gli intolleranti al lattosio il lactofluorene  possono rivelarsi utili: una o due buste di composto liofilizzato al giorno. I probiotici sono capaci di ridurre la durata dei sintomi, alleviando la sofferenza dei pazienti.

Si dovrebbe inoltre fare attenzione nell’uso di antiperistaltici (ad esempio la loperamide che è molto usata) affidandone la prescrizione alla competenza dei nostri medici di fiducia, perché tale farmaco potrebbe agire, aumentando il tempo di permanenza del microrganismo sulla mucosa e favorendo appunto la penetrazione di alcuni microrganismi, che ne hanno la capacità, nei tessuti.

Prevenzione e cura presso il CESMET

Presso il CESMET, che ha una specifica competenza per la diagnosi di diarree di origine infettiva, e soprattutto per quelle che si manifestano di ritorno da un viaggio in località tropicale, il paziente affetto da tale sintomatologia può trovare un aiuto e soprattutto trovare ampie  disponibilità di test e di esami specifici  idonei a identificare la causa della maggior parte delle diarree infettive. Gli specialisti del CESMET inoltre possono seguire i pazienti e consigliare e prescrivere le terapie: antibiotici, antiperistaltici, liquidi ed elettroliti idonei a reidratare i pazienti ecc.. Possono identificare e trattare appropriatamente i soggetti a rischio, specie in relazione a microrganismi contratti in corso di viaggi all’estero.  Il medici del CESMET possono inoltre compilare le diete più appropriate per le varie situazioni cliniche: età, problematiche relative a patologie preesistenti  e/o situazioni di malassorbimento intestinale. Infine In profilassi il personale esperto del CESMET può prescrivere e somministrare vaccini idonei a prevenire  malattie a contagio fecale, come ad esempio l’epatite A,  la febbre tifoide, il colera, che protegge anche dalla diarrea del viaggiatore.

 

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Grande novità: la Clinica Virtuale del Cesmet!

Presentiamo oggi la nuova pagina principale del nostro sito.

Contiene un’importante novità: la Clinica Virtuale del Cesmet e i suoi servizi di Telemedicina.

Infatti, oltre ai consueti servizi forniti dall’Ambulatorio Cesmet di Roma, che sono stati elencati e dettagliati in modo più chiaro e fruibile, abbiamo creato la possibilità di essere seguiti online da un medico dovunque voi siate nel mondo.

Con la Clinica Virtuale Cesmet scopri un modo nuovo e migliore di vedere il medico. E’ possibile richiedere un appuntamento nel momento a te più favorevole e avrai uno specialista che interagisce con te online.

Comincia da casa o dal posto di lavoro, con i consigli in base alla tua destinazione.

Poi, durante il tuo viaggio, potrai scrivere o collegarti via internet, sempre con lo stesso medico, raccontando le eventuali problematiche di salute e ricevendo consigli preziosi per godere al meglio delle opportunità fornite dal viaggio, che sia per turismo o per lavoro.

Infine, al ritorno, potrai comunicare con il medico che ti ha seguito, per eventuali insorgenze di problemi o per le eventuali cure o prescrizioni, per essere sicuro di non aver portato con te ‘ospiti’ indesiderati oppure di curarti opportunamente.

Avremo presto altre novità, grazie per il numero sempre crescente di visite a questo sito, tornate a trovarci e buon viaggio sicuro!

Qui la nuova Home Page

Il Team di ClinicaDelViaggiatore.com

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OMICRON 5, UNA FERRARI DA FORMULA 1

Omicron 5, la variante di SARS-CoV-2 più veloce di sempre, si è comportato e si comporta da vera Ferrari da “Formula 1”.

Ha acquisito la capacità di diffondere e di infettare come mai avevo visto in oltre 40 anni di esperienze mediche in tante parti del mondo e con malattie infettive, le più diverse e aggressive. In poco più di un mese l’ultima variante, da pochi casi sporadici, 2/3 % del totale dei casi, è entrato in quasi tutte le famiglie ed ha superato il 70% delle presenze. Ha sbugiardato tutti gli esperti telegenici e radioamatori e complice anche il “libera tutti” dato dal governo e dai decreti del ministero della salute, emessi nel mese di giugno seguendo l’esempio di tanti paesi europei, si è impossessato soprattutto dei soggetti più giovani che, dediti ad incontri ravvicinati, post scuola ed esami, con ritmi di balli sempre più sfrenati (come ai nostri bei tempi) e cori di canzoni dal vivo, hanno favorito con le loro goccioline aereo disperse e droplet diffuso come nebbia, tra una canzone a squarciagola ed un ballo sfrenato, tutti appiccicati, uno con l’altro stretti, il passaggio del virus da persona a persona.

concerto all'auditorium Roma rischio omicron 5
     Concerto all’auditorium Roma, rischio omicron 5

Se penso all’ultimo concerto di Santa Cecilia dove noi abbonati, un pò canuti, eravamo all’interno della sala “Santa Cecilia”, con mascherina e posti alternati, un po’ boccheggianti. E nella Cavea migliaia di giovani, con le loro fiammelle, abbracciati a cantare e strillare. Gli stessi ragazzi che dopo due o tre giorni hanno avuto un pranzo di famiglia con nonni, genitori e zii. Quanti dei prudenti abbonati si sono ritrovati infettati dai chiassosi ragazzi (buon per loro!!). Un bel pranzo o cena di inizio estate. Tutto assolutamente senza mascherina. Come abbiamo fatto tutti.

L’imposizione di indossare questo cilicio, caduto con una serie di decreti governativi, con gioia di tanti politici e sottosegretari, ha favorito la diffusione del virus più diffusivo che esita in questo momento al mondo. Ogni famiglia oggi ha qualche caso. E l’epidemia Omicron 5 si allarga a macchia d’olio. SARS-CoV-2 (iniziale) ha mutato migliaia di volte, si è perfezionato nella sua capacità di entrare nelle cellule umane e di infettarle, dopo il salto di specie dagli animali all’uomo.

Palio di Siena 2022. Omicron 5 circola?
Palio di Siena 2022. Omicron circola?

Il Palio di Siena di oggi ha fatto ritornare la città ai vecchi fasti. Decine di migliaia di persone accalcate e senza mascherina. E da oggi le feste delle contrade giorno e notte. Ed i turisti che da Siena si sposteranno ovunque. E l’epidemia dilaga. Ma qualcuno doveva pensare che in queste occasioni le mascherine possono essere utili. O no?

 

Molto aggressivo, troppo aggressivo inizialmente per non destare una reazione immediata dell’intera umanità, e continuamente attaccato dalle armi di distruzione di massa virale (farmaci, sieri iperimmuni, vaccini), il virus per sopravvivere doveva mutare diventando sempre meno aggressivo e sempre più diffusivo. Eludere le difese del corpo umano, senza far troppo male all’ospite. Solo in questo modo manteneva la possibilità di utilizzare l’uomo come una culla riproduttiva. E di variante in variante siamo arrivati ad una quasi perfezione. Una perfezione che è anche capace di diminuire la capacità difensiva del sistema immunitario, agendo soprattutto sulle cellule linfocitarie, e abbassando le difese. Ma questo virus fa tanti altri danni, compreso favorire l’aumento degli zuccheri e l’insorgenza del diabete. Un animaletto furbo che si è mascherato da cappuccetto rosso, ma che sotto sotto rimane lupo.

Un “virus – animaletto microscopico” che si diffonde con poche goccioline. Un aerosol di saliva, impercettibile, carico di virus, che si diffonde mentre cantiamo, strilliamo, chiamiamo a raccolta altri amici. Un bacio, una carezza e il virus arriva nelle prime mucose della bocca e del naso e comincia la sua opera di entrata e di riproduzione. Si moltiplica, in coloro che non lo hanno ucciso o neutralizzato prima, iniziando ad infiammare il naso, la faringe (la gola), la laringe (voce roca e profonda) e poi tende a scendere verso la trachea ed i bronchi, favorendo soprattutto le coinfezioni batteriche che sono quelle che possono far danno e peggiorare grandemente il quadro clinico. I giovani superano rapidamente la malattia, e non pensano alla cronicizzazione, ma lo trasmettono rapidamente a persone di età maggiore. E qui possono sorgere i problemi.

Ed è qui che noi clinici dobbiamo intervenire ragionando quando è il momento delle diverse azioni terapeutiche da compiere. Dall’utilizzo di un essenziale antiinfiammatorio, e antidolorifico, fino alla essenziale protezione antibiotica sulle infezioni secondarie, Quando necessaria, ragionata ma sacrosanta, con antibiotici che abbiano la maggior copertura ed il maggior spettro di azione. Se seguiamo l’evoluzione, dalla fontanella nasale, un vero flusso inarrestabile di liquidi dal naso, ad un friccichino alla gola, che poi diventa dolore, con abbassamento della voce, e ad alcune persone la comparsa di febbre, ad altre no. Mal di testa, meningi che bruciano, piuttosto frequentemente. E poi grande stanchezza e confusione. Virus e batteri a braccetto scendono e se non li blocchiamo all’inizio, conoscendo l’evoluzione, arrivano ai bronchi e poi ai polmoni. E quando la malattia avanza e si aggrava non dobbiamo temere l’utilizzo del cortisone.

Il trattamento non può essere dettato da linee guida valide per tutti allo stesso modo, scritte per chi di pratica clinica ne conosce molto poco, ma che deve essere adeguato alle singole persone, all’età, ai sintomi presentati e così via. Come sanno tutti i colleghi che mi leggono ed avranno il piacere di dare il loro parere dobbiamo adeguare le terapie alla persona.

Quindi questa macchina perfetta, Omicron 5, corre sulla pista ed è inarrestabile. Chi sa di avere il virus deve sapere che mettendo la mascherina (fissa) evita di contagiare gli altri, ed anche di diffondere il virus nell’ambiente. Chi è positivo, utilizzi quindi la mascherina e eviti di girare amplificando una infezione che continua a fare 70/100 morti al giorno. Se possibile utilizzi un suo bagno oppure disinfetti ogni volta che lo utilizza. Mangi in piatti e bicchieri usa e getta e poi … spremute di arancio e limone, con zenzero (forte antisettico ed immunostimolante), insieme alla nostra migliore frutta. Estratti di foglie di olivo, ed una alimentazione sana basata su frutta e verdura in abbondanza. Controllare gli zuccheri a fine malattia, ed anche dopo una certa età un controllo cardiologico.

E soprattutto chi ha Omicron 5 non segua i consigli di qualche politico alla ricerca di facili voti, ma pensi alla sua salute e si riguardi quei 4/5 giorni per ritornare a stare bene, senza conseguenze future. E non abbandoniamo l’uso della mascherina in certe condizioni. Noi italiani in questo siamo di esempio alla maggior parte dei turisti stranieri che si comportano veramente da incoscienti.

Ma cosa sono queste varianti del virus del COVID-19. da ISS 

dr.Paolo Meo infettivologo tropicalista

 

 

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