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La nuova variante del virus MPOX – nuova emergenza sanitaria pubblica globale.

Dalle foreste pluviali del bacino del Congo e della Guinea superiore e inferiore l’origine del virus per il quale l’OMS ha dichiarato una emergenza sanitaria pubblica globale (estesa a tutto il mondo).

La diffusione della nuova variante del virus MPox.

IL VIRUS MPOX
IL VIRUS MPOX

Il virus MPox (ex malattia del vaiolo delle scimmie) ricomincia a far paura. In RDCongo (Kinshasa) sono oltre 15.000 i casi di malattia ed oltre 600 i morti denunciati ufficialmente in meno di 6 mesi. Ma quanti i casi, sparsi nell’enorme paese, denunciati, e quanti i morti? E poi i primi casi in Europa dichiarati ufficialmente dai primi giorni di agosto 2024. Questi dati ufficiali sono a nostro avviso notevolmente sottostimati e ci fanno pensare ad una diffusione del virus molto elevata, asintomatica, cioè senza sintomi e silente. Non solamente in RDC ed in molti altri paesi africani la nuova variante di virus del vaiolo diffonde ma è sicuramente già presente a livello globale, in molti paesi. E questo in modo ancora silente e non manifesto. Questa diffusione del virus avviene tramite portatori sani o pauci sintomatici provenienti dai paesi infetti. In Africa i serbatoi dei virus sono animali selvatici con cui l’uomo convive. Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), per la seconda volta nella storia recente, nell’agosto 2024, (la prima volta era successo nell’epidemia del 2022, che colpì la maggior parte dei paesi del nord del mondo), ha dichiarato l’ondata di MPox in Africa ed i primi casi in Europa, un’emergenza sanitaria pubblica globale.

Un messaggio di prudenza

Questo è un messaggio di prudenza per tutti, in particolare per i viaggiatori. Ci sono gruppi di persone considerate ad alto rischio, ma il virus MPox può circolare e si trasmette non solo tramite rapporti sessuali ma anche per contatti e materiali infetti, quindi scarsa igiene. Prova ne è che questa nuova ondata di malattia si è manifestata anche in bambini sotto i 10 anni. Chi si reca nei paesi dove l’infezione è evidente faccia maggiore attenzione a comportamenti a contatti, e adotti misure di igiene che diventano essenziali. Chi rientra da viaggi e si accorge di manifestare sintomi, anche sfumati, che possano destare qualche dubbio, faccia riferimento a centri medici specializzati. La vaccinazione, questione che affronteremo in altro articolo, è destinata alle categorie di maggior rischio. Il vaccino del vaiolo, utilizzato fino alla fine degli anni settanta è comuque ancora attivo.

Ma quale è l’origine della malattia MPox?

Non sono le scimmie, come si pensava, i serbatoi primari. Ha perfettamente ragione la virologa Ilaria Capua nell’evidenziare come il nome “vaiolo delle scimmie”, attribuito alla malattia causata da un virus della famiglia degli “orthopoxvirus”, sia errato a tal punto che OMS lo ha modificato in “MPox”. Questo perché, secondo gli studi effettuati in questi ultimi due anni, i principali candidati ad essere considerati “serbatoi primari” del virus Mpox (monkeypox) sono:
Piccoli roditori delle foreste pluviali africane, principalmente scoiattoli del genere Funisciurus, scoiattoli arboricoli, il ratto gigante del Gambia e i ghiri
Altri mammiferi selvatici nelle aree endemiche, ed anche alcuni primati (scimmie) ma non primario

Una questione importante dal punto di vista epidemiologico è considerare i roditori serbatoio primario, sano, non avendo la possibilità di sviluppare la malattia. Questa situazione aumenta il rischio di trasmissione diretta “animale (roditore) – uomo”. E quanto è frequente, soprattutto nei territori e villaggi più remoti, il contatto delle persone locali con questi piccoli mammiferi utilizzati come alimenti, ma anche in riti tribali ed altri usi. Così avviene la prima trasmissione e ne sono coinvolti soggetti di ogni età.
Un recente studio ha ricostruito la “nicchia ecologica del virus Mpox” sequenziando il DNA virale in animali e casi umani e giungendo ad identificare le foreste pluviali del bacino del Congo e della Guinea superiore e inferiore come aree di sovrapposizione ossia trasmissione tra animali e uomo. Tutto questo suggerisce che la trasmissione zoonotica, ossia la trasmissione del virus tra animali, e la diffusione esponenziale di questo al loro interno, in queste regioni forestali africane, sia alla base dell’aumento della circolazione del virus. Una nuova mutazione del MPox lo ha reso più diffusivo e virulento.

Il coinvolgimento degli animali domestici?

Non sembra invece che gli animali domestici, dei diversi tipi, siano colpiti dal virus Mpox. Non è neanche dimostrata la trasmissione diretta dall’ uomo all’ animale. Permane un rischio possibile di trasmissione da persona infetta ad animali sensibili, soprattutto roditori domestici, attraverso il contatto con materiali potenzialmente contaminati (vestiario, utensili, contatti diretti). Tutto questo favorito, nella vita quotidiana dei territori di foresta e savana ma anche nei sobborghi delle città africane, dalla convivenza, l’utilizzo e la dipendenza dagli animali, anche selvatici, aumentando il rischio di diffusione di questa ed altre malattie.

dr. Paolo Meo
specialista in clinica malattie infettive e tropicali
responsabile CESMET – Clinica del Viaggiatore

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Situazione Covid-19 in Italia ad Agosto 2024

E’ sotto gli occhi di tutti l’aumento dei contagi in Italia nel periodo estivo giugno Agosto 2024. I caratteristici sintomi respiratori accompagnati da astenia importante e nuovamente, anche se raramente, perdita del gusto e dell’olfatto si sono diffusi nella popolazione italiana, in modo evidente. In Europa il fenomeno è presente in quasi tutte le nazioni. Durante le Olimpiadi a Parigi, diversi sono stati gli atleti che hanno dovuto abbandonare le gare per problemi di Covid. In Grecia il picco ha raggiunto il suo culmine a fine luglio, e molti sono stati i turisti costretti a letto durante le vacanze.
Ufficialmente, secondo il Ministero della Salute, i contagi Covid sono aumentati del 2,2% (17.381) nella ultima settimana dall’1 al 7 agosto 2024. Alcune fonti sempre ufficiali li attestano al 7% (18.255). Ma secondo diversi addetti ai lavori i contagi “nascosti – non evidenziati da tampone” potrebbero essere saliti ad oltre 75.000 in questa settimana. Questa “ondata estiva” era prevedibile e sta ora assumendo dimensioni importanti”. Il virus SARS-CoV- con le sue nuove varianti c’è nel nostro territorio e circola tra di noi. I nostri organismi convivono con il virus ed il virus convive con gli organismi umani, grazie alle grandi campagne vaccinali ed alle ripetute infezioni che hanno sviluppato nell’umanità intera un sistema immunitario in grado di rispondere alle aggressioni virali. Le infezioni continuano anche nei vaccinati ma la risposta dell’organismo è modulata e non provoca sintomi importanti.
Quali sono le “varianti del Covid circolanti” in Italia nell’ultimo mese:
La variante JN.1 insieme a tutti i suoi sottolignaggi (inclusi KP.3, KP.3.1.1 e KP.2) si conferma predominante in Italia. Cresce e si sviluppa nella porzione dei sequenziamenti il lignaggio KP.3.1.1, che è sottoposto a monitoraggio internazionale dall’OMS viste le sue caratteristiche di maggiore diffusione ed anche aggressività. Questi sono i nuovi virus del Covid modificati rispetto alla versione originale. Sono i modi con i quali il virus tenta di eludere le nostre difese, ma il sistema immunitario sembra saper contenere gli attacchi dei nuovi virus. Questo è il motivo per cui occorre periodicamente continuare a vaccinarci nei confronti del Covid, allo stesso modo dell’influenza.
Sintomi e comportamenti da adottare
I sintomi più comuni di queste nuove varianti sono la febbre, il mal di gola, il naso chiuso, tosse secca, forte stanchezza, dolori muscolari e articolari, talvolta perdita olfatto e gusto;
Non vige più l’obbligo di isolamento per i positivi (pochi quelli che si testano con questi sintomi), ma è buona regola comportarsi con cautela, per salvaguardare la propria e l’altrui salute.
E continua ad essere importante seguire le precauzioni per prevenire la diffusione del virus, come l’uso della mascherina in caso di sintomi. Si calcola che meno del 5% dei sintomatici adotta questa cautela.
La sintesi è che dal giugno ‘24 con un aumento nel mese di Agosto, l’Italia sta affrontando un aumento dei contagi Covid con la circolazione di nuove varianti. La malattia è per lo più asintomatica o con lievi sintomi. L’attenzione per gli anziani, i cardiopatici, i diabetici ed i portatori di altre patologie croniche è essenziale. Il virus in questi soggetti si può manifestare in modo più aggressivo.
E l’attenzione al fenomeno Covid si rafforza per il fatto che gli esperti ritengono che i dati ufficiali sui contagi da Covid-19 in Italia siano sottostimati per diverse ragioni. I dati risultano incongruenti per una serie di motivi:
1. Differenza tra ricoveri e nuovi casi: L’analisi mette in luce una discrepanza significativa tra il numero di ricoveri per Covid-19 e il numero di nuovi casi registrati. Ad esempio, il rapporto tra nuovi casi giornalieri e posti letto occupati è sceso drasticamente da oltre 6 a 1 (durante il periodo del Green Pass) a 1,4 a 1. Questo suggerisce che, nonostante l’aumento dei ricoveri, il numero di nuovi casi segnalati non riflette la realtà.
2. Stime alternative: I ricercatori stimano che i casi reali potrebbero essere quasi 75.000 settimanali, rispetto ai 17.381 ufficialmente riportati. Questa stima si basa sull’analisi del rapporto tra ricoveri e nuovi casi, che, se applicato ai dati attuali, suggerisce che oltre il 75% dei contagi sfugga alle stime ufficiali.
3. Minori diagnosi e notifiche: Gli esperti hanno ipotizzato che la sottostima possa derivare da un numero ridotto di diagnosi e notifiche di nuovi contagi, che non portano a ricoveri. Questo è indicativo di una possibile mancanza di test o di segnalazioni incomplete da parte dei pazienti.
Queste considerazioni evidenziano la necessità di avere una chiara percezione dell’ampiezza del fenomeno, specialmente in vista dell’autunno, quando ci si aspetta un aumento ulteriore dei casi. Riteniamo che è cruciale adottare misure preventive per contenere la diffusione del virus, data la sua continua presenza e circolazione in Italia.
La stagione autunnale avrà un impatto significativo sulla diffusione di virus respiratori, tra cui il Covid-19 e l’influenza. Di seguito alcuni aspetti chiave:
Aumento della Trasmissibilità
1. Condizioni Ambientali: Con l’arrivo dell’autunno, le temperature più basse e l’aumento della frequentazione di ambienti chiusi favoriscono la trasmissione di virus respiratori. Gli spazi chiusi, dove le persone si riuniscono, aumentano il rischio di contagio attraverso goccioline emesse durante la tosse o gli starnuti.
2. Circolazione di Varianti: Durante l’autunno, si prevede un aumento della circolazione di varianti di Covid-19, come la XBB e altre, che hanno mutazioni che possono aumentare la diffusione del virus e il rischio di malattie gravi, specialmente per i non vaccinati.
Coincidenza con Altri Virus
3. “Tripledemic”: L’autunno è caratterizzato dalla concomitanza di più virus respiratori, tra cui il virus influenzale e il virus respiratorio sinciziale (RSV). Questa sovrapposizione di virus crea una situazione complessa, poiché i sintomi possono sovrapporsi e rendere difficile la diagnosi senza test specifici.
4. Picchi Epidemici: Il picco dell’influenza si verifica solitamente tra dicembre e gennaio, ma la stagione a rischio inizia già nei mesi autunnali. Si stima che in Italia ci possano essere tra i 5 e i 6 milioni di casi di influenza durante la stagione influenzale.
Raccomandazioni per la Prevenzione
La Vaccinazione ed i richiami previsti è raccomandata insieme al vaccino contro l’influenza in autunno, in particolare a partire da ottobre, per ridurre il rischio di malattie gravi e complicazioni. Soprattutto per le categorie più vulnerabili sono quelle a cui consigliare maggiormente il vaccino.
L’autunno rappresenta un periodo critico per la diffusione di virus respiratori, con un aumento della trasmissibilità e la circolazione simultanea di diversi patogeni. È fondamentale adottare misure preventive, come la vaccinazione e il rispetto delle norme igieniche, per contenere la diffusione di questi virus.
Durante l’autunno, diversi gruppi di popolazione sono considerati ad alto rischio di contrarre malattie infettive, inclusi Covid-19 e influenza. Questi gruppi includono:
1. Anziani: Le persone di età superiore ai 65 anni sono particolarmente vulnerabili a complicazioni gravi da infezioni respiratorie, inclusa l’influenza e il Covid-19.
2. Persone con Patologie Croniche: Coloro che soffrono di malattie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche o immunodepressione hanno un rischio maggiore di sviluppare forme severe di malattie infettive. Queste condizioni possono compromettere il sistema immunitario e rendere più difficile combattere le infezioni.
3. Donne in Gravidanza: Le donne in gravidanza sono a rischio aumentato di complicazioni sia per l’influenza che per il Covid-19, rendendo la vaccinazione particolarmente raccomandata per proteggere sia la madre che il nascituro.
4. Bambini e Neonati: I bambini, in particolare i neonati e i lattanti, sono vulnerabili a infezioni respiratorie come il virus respiratorio sinciziale (RSV) e l’influenza. È importante che anche i bambini ricevano le vaccinazioni raccomandate per proteggersi.
5. Persone con Sistema Immunitario Compromesso: Coloro che hanno un sistema immunitario indebolito, ad esempio a causa di trattamenti per il cancro o malattie autoimmuni, sono a rischio maggiore di infezioni gravi.
6. Operatori Sanitari e Persone a Contatto con il Pubblico: Gli operatori sanitari e coloro che lavorano in ambienti ad alta densità di popolazione (come scuole e case di cura) sono a rischio maggiore a causa della loro esposizione frequente a malattie infettive.
Per questi gruppi a rischio, è fortemente consigliata la vaccinazione contro l’influenza e il Covid-19, poiché queste misure possono ridurre significativamente il rischio di malattie gravi e complicazioni. La vigilanza e l’adozione di misure preventive, come l’uso di mascherine in ambienti affollati e il rispetto delle norme igieniche, sono altrettanto importanti per proteggere la salute di queste popolazioni vulnerabili.

 

 

 

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Aggiornamento sui nuovi vaccini per il Covid 19 in Italia (agosto 2024)

Dall’estate 2024 sono disponibili in diverse parti del mondo i nuovi vaccini aggiornati per il COVID-19.
In particolare in USA l’agenzia del farmaco FDA ha raccomandato la produzione di vaccini aggiornati per la stagione autunnale e invernale del 2024-2025. Questi saranno distribuiti in USA tra agosto e settembre 2024. Questi nuovi vaccini sono specifici per la variante “FLIRT”, che sembra essere la causa del recente aumento di casi di COVID-19 in diversi stati degli USA.
Ricordo sempre che la vaccinazione rimane il metodo più efficace per prevenire l’infezione da COVID-19, modulando il sistema immunitario nella risposta nei confronti del virus, proteggendo sé stessi e gli altri.

In Europa siamo leggermente in ritardo nella commercializzazione dei nuovi vaccini per la variante FLiRT, questa nei paesi europei non è ancora prevista. Le agenzie sanitarie europee stanno valutando la possibilità di aggiornare i vaccini per la variante FLIRT e in futuro verranno approvati nuovi vaccini.

Attualmente in Italia sono disponibili diversi vaccini per il COVID-19 tra cui:

  • Comirnaty (Pfizer)
  • Spikevax (Moderna)
  • Vaxzevria (ex Covid-19 Vaccine AstraZeneca)
  • Jcovden (ex Covid-19 Vaccine Janssen)

Questi vaccini sono autorizzati dall’EMA (European Medicines Agency) e dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco); sono efficaci nella prevenzione del COVID-19, e stimolano in modo efficace il sistema immunitario, sia cellulare che anticorpale. È importante seguire le indicazioni del Ministero della Salute per la somministrazione dei vaccini, in base alle fasce d’età e alle categorie a rischio.

I vaccini autorizzati in Italia, come Comirnaty (Pfizer), Spikevax (Moderna), Vaxzevria (ex Covid-19 Vaccine AstraZeneca) e Jcovden (ex Covid-19 Vaccine Janssen), sono stati progettati per proteggere dalle ultime varianti note del virus SARS-CoV-2, inclusa la variante FLIRT. Tuttavia, è importante notare che la protezione fornita dai vaccini può variare in base alla variante virale e che è necessario continuare a monitorare l’efficacia di questi contro le nuove varianti.

Inoltre, anche se i vaccini attualmente disponibili proteggono dalla variante FLIRT, ultima comparsa, è possibile che in futuro siano necessari vaccini aggiornati per garantire la massima protezione contro eventuali nuove varianti del virus.

Raccomandiamo quindi per la stagione autunnale il richiamo della vaccinazione in particolare per le categorie di persone considerate a rischio.

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La diffusione della Dengue nel mondo nell’ultimo anno

Casi di Dengue nel mondo da Aprile 2023 a Maggio 2024 (da ECDC)

Dall’inizio del 2024, sono stati segnalati oltre 10 milioni di casi di Dengue e oltre 5.000 decessi ad essa correlati in 80 Paesi/territori. La maggior parte dei casi a livello globale è stata segnalata dalla regione PAHO dell’OMS. Gli oltre nove milioni di casi segnalati da PAHO nel 2024 sono il doppio del numero di casi segnalati nel 2023. vai alla mappa

 

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Una novità per i viaggiatori. Un sito dedicato ad acquisti ragionati alla luce dei consigli di un medico esperto.

Www.cosaserveperviaggiare.shop è il sito web che raccoglie una serie di informazioni e consigli utili per gli acquisti giusti in preparazione di un viaggio. Sia esso in una metropoli affollata che in una giungla o un’ innevata montagna, il sito fornisce indicazioni e suggerimenti, elaborati da un medico esperto,  su cosa non deve mancare in valigia per affrontare il viaggio in salute.
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Prima del tuo viaggio informati. Prenota la tua consulenza.

Informazioni e comportamenti da seguire da parte dei viaggiatori internazionali

 

Per viaggiare in modo sicuro e tranquillo, segui alcune procedure e consigli. Tutto ciò è importante per la tua salute e la tua serenità. Qui ci sono alcuni passaggi su cui riflettere:
1. Richiedi sempre una consulenza prima di partire e parla e domanda ad un esperto che conosca bene la realtà locale; CLICCA PER RICHIEDERE UNA CONSULENZA ONLINE
Una consulenza medica pre-viaggio con un esperto, come il Dr. Paolo Meo, che ha lavorato in tanti paesi per molti anni, è fondamentale per valutare i rischi e prevenire malattie potenzialmente pericolose. Parla con lui per ricevere informazioni su vaccinazioni, profilassi e prevenzione di malattie tropicali. Ma anche per capire come vivere in pieno il tuo viaggio;

2. Scegli ed acquista la tua Assicurazione Sanitaria viaggio

L’assicurazione sanitaria di viaggio è essenziale per proteggere la tua salute e il tuo budget in caso di necessità medica durante il viaggio. Scegli una copertura adeguata alle tue esigenze e al tuo itinerario;

3. Prepara una “piccola farmacia da viaggio”
Crea un kit di emergenza personalizzato, con farmaci, medicine e materiali necessari e indispensabili per affrontare piccoli problemi di salute, senza esagerare. Il Dr. Paolo Meo ti aiuterà a scegliere le medicine e i materiali giusti per il tuo viaggio.

4. Scegli qualche “integratore” o prodotto naturale utile per mantenerti in salute ed energia
mantenere una buona salute e un buon livello di energia durante il viaggio è importante. Il Dr. Paolo Meo potrà consigliarti su integratori o prodotti naturali utili per mantenere la tua forma fisica e la tua salute durante il viaggio.

5. Verificare se effettuare qualche vaccino o qualche prevenzione
Alcune malattie possono essere prevenute con la somministrazione di vaccini o di farmaci specifici. Il Dr. Paolo Meo valuterà la necessità di vaccinazioni e prevenzioni in base alla tua destinazione e al tuo stato di salute.

6. Prepara i documenti giusti
Per viaggiare in tranquillità, assicurazioni di disposizione di tutti i documenti necessari, come il passaporto, la carta d’identità e l’assicurazione sanitaria. Verifica le cadenze e la validità dei documenti prima del tuo viaggio.

7. Parti rilassato
Una volta seguiti tutti questi passaggi, potrai partire per il tuo viaggio con serenità e goderti l’esperienza senza preoccupazioni. Il Dr. Paolo Meo sarà a tua disposizione per qualsiasi domanda o consulenza.

Richiedi una consulenza al dr. Paolo Meo

Il Dr. Paolo Meo, specialista in Malattie infettive e tropicali, ti offre una consulenza completa e personalizzata, prendendo in considerazione le tue esigenze specifiche e la tua destinazione di viaggio. Ecco alcuni aspetti che verranno affrontati durante la consulenza:

Valutazione dei rischi
o Il Dr. Paolo Meo valuterà i rischi sanitari legati al tuo viaggio, tenendo conto della destinazione, della durata e delle condizioni igieniche locali. Questa analisi dettagliata ti consentirà di prendere decisioni consapevoli e prevenire eventuali problemi di salute.

o Vaccinazioni e prevenzioni
ti consiglierà sulle vaccinazioni necessarie per la tua destinazione di viaggio, verificando anche se sei già vaccinato o meno. Inoltre, ti prescriverà farmaci profilattici per la prevenzione di malattie tropicali, come la malaria, il colera o la febbre gialla.

o Igiene e sicurezza alimentare
Ti fornisce indicazioni per mantenere una buona igiene personale e per evitare malattie trasmesse da cibo e acqua. Consiglierà su come scegliere cibi sicuri e su come pulire e disinfettare alimenti e oggetti.

o Kit di emergenza
Ti aiuterà a creare un kit di emergenza personalizzato, contenente farmaci, medicinali e materiali utili per affrontare piccoli problemi di salute. Questo kit sarà essenziale durante il tuo viaggio e ti darà la tranquillità di poter affrontare piccole situazioni di emergenza.

In conclusione

la consulenza di viaggio con il Dr. Paolo Meo offre un servizio completo e personalizzato per i viaggiatori internazionali, garantendo un’esperienza di viaggio più serena e sicura. Non aspettare, richiedi la tua consulenza ora e goditi il tuo viaggio con tranquillità.

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“Butantan-DV” il nuovo vaccino per la dengue – in dose singola – efficacia all’80%; studiato in Brasile. In commercio probabilmente dal 2026.

Secondo uno studio clinico, attualmente in fase 3, pubblicato sul The New England Journal of Medicine, il vaccino Butantan-DV in dose singola contro la Dengue ha mostrato un’efficacia dell’80%
I risultati della ricerca dell’istituto Butantan di San Paolo sono risultati molto promettenti! Il fatto che il nuovo vaccino denominato “Butantan-DV”, in dose singola, abbia dimostrato un’efficacia superiore all’80% nello studio pubblicato sul prestigioso The New England Journal of Medicine è certamente una notizia molto positiva, in un momento in cui ovunque in America Latina è stato proclamato lo stato di emergenza.
La possibilità di utilizzare una singola dose offre numerosi vantaggi, tra cui: CONTINUA A LEGGERE

 

 

“Butantan-DV” il nuovo vaccino per la dengue – in dose singola – efficacia all’80%; studiato in Brasile. In commercio probabilmente dal 2026. Leggi tutto »

Effetto di El Niño sulle temperature ed effetti sulla diffusione delle malattie trasmesse da zanzare.

Nel luglio 2023 la temperatura media globale della Terra ha superato, per la prima volta da quando viene registrata, i 17°C.  Il record precedente era 16.9°C, nel 2016. L’anno 2016 ed il 2023 hanno un evento in comune: la presenza di El Niño. Gli effetti si sono sentiti per tutto il 2023 e stanno condizionando le temperature globali sulla terra del 2024.

Ma cosa è El Niño?
El Niño è un evento climatico che comporta un aumento delle temperature globali e l’aggravarsi di eventi meteorologici estremi. Questo fenomeno è causato dalle temperature dell’oceano e dai venti nel Pacifico che oscillano tra il riscaldamento di El Niño e il raffreddamento di La Niña. Nel corso degli anni, si è osservato che El Niño porta a un aumento delle temperature globali e a effetti climatici diversi in varie regioni del mondo.
Durante l’evento di El Niño, le temperature globali aumentano di circa 0,2 gradi Celsius, portando a conseguenze come ondate di calore più intense, stagioni calde prolungate e tempeste più potenti. Questo può causare:

 

 

– condizioni più secche e calde in alcune aree come l’Australia e l’Indonesia, con un aumento del rischio di incendi boschivi,

 

 

– mentre altre regioni come l’Africa orientale potrebbero sperimentare piogge intense e inondazioni.
– Dal secondo semestre del 2023 e nei primi mesi del 2024 l’America latina, ed in particolare Perù, Argentina e Brasile, sono soggetti a ondate di calore mai viste e inondazioni con esiti drammatici.
Questo fenomeno può anche aumentare l’attività degli uragani nel Pacifico, mettendo luoghi come le Hawaii a rischio di cicloni tropicali.
In sintesi, El Niño è un fenomeno naturale che ha profonde implicazioni sul clima globale, portando a cambiamenti significativi nelle temperature, nelle precipitazioni e negli eventi meteorologici estremi in diverse parti del mondo.

 

 

Interazione tra El Niño, Cambiamenti Climatici e Impatti Globali
Il fenomeno di El Niño, un ciclo naturale che si alterna con La Niña, non è in sé anomalo, portando variazioni nelle temperature. Tuttavia, l’interazione con i cambiamenti climatici antropogenici aggiunge una complessità significativa. Il riscaldamento globale, l’aumento del vapore acqueo nell’atmosfera e il ritiro dei ghiacciai amplificano gli effetti di queste oscillazioni cicliche di temperatura.

Questa combinazione, in sinergia con la crisi climatica in corso, rappresenta un doppio stress termico per il nostro pianeta, generando precipitazioni estreme e siccità che si distribuiscono in modo irregolare tra diverse regioni come l’America Latina, gli Stati Uniti, l’Asia meridionale e l’Australia. Gli impatti sul Mediterraneo, seppur indiretti, non sono trascurabili.

Il 2024 è un anno particolarmente significativo in questo contesto, con gli scienziati che lo indicano come potenzialmente il più caldo mai registrato. Questa situazione sottolinea l’importanza di comprendere e affrontare in modo proattivo le interazioni complesse tra i fenomeni naturali come El Niño, i cambiamenti climatici indotti dall’uomo e i loro impatti globali.

Effetto del El Niño sulla diffusione della dengue.

El Niño è un fenomeno climatico ricorrente che si verifica ogni 2-7 anni, caratterizzato da un riscaldamento anomalo delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico equatoriale centrale e orientale. Questo riscaldamento influenza il clima a livello globale, alterando i modelli di temperatura e precipitazioni in molte regioni del mondo.
In America Latina, El Niño porta a temperature più elevate e a un aumento dell’umidità, creando condizioni ideali per la proliferazione della zanzara Aedes aegypti, vettore della dengue. Inoltre, le piogge più intense possono fornire più siti di riproduzione per le zanzare, come contenitori d’acqua stagnante.

Uno studio del 2019 ha rilevato che durante gli anni di El Niño, i casi di dengue in America Latina sono aumentati del 50-60% rispetto agli anni normali. La situazione si è aggravata nel 2023 / 2024 ed in questo contesto paesi come Brasile, Colombia, Venezuela e Bolivia sono stati particolarmente colpiti.

Meccanismi di trasmissione

L’aumento delle temperature e dell’umidità durante El Niño accelera il ciclo di vita delle zanzare Aedes aegypti. Le uova si schiudono più rapidamente, le larve si sviluppano più velocemente e gli adulti raggiungono la maturità sessuale prima. Inoltre, le zanzare infette possono trasmettere il virus della dengue ai loro discendenti attraverso le uova, aumentando la diffusione del virus.

Il virus della dengue si replica più rapidamente all’interno delle zanzare a temperature più elevate. Questo porta a una maggiore carica virale nelle zanzare e a un periodo di incubazione più breve, aumentando la probabilità di trasmissione agli esseri umani.

prevenzione e controllo

Per mitigare l’impatto di El Niño sulla diffusione della dengue, sono necessari sforzi coordinati su più fronti:

Sorveglianza epidemiologica per identificare precocemente i focolai e attuare misure di controllo mirate
Campagne di sensibilizzazione per incoraggiare la rimozione di potenziali siti di riproduzione delle zanzare
Applicazione di insetticidi e metodi di controllo biologico per ridurre le popolazioni di zanzare
Sviluppo di vaccini e terapie antivirali per prevenire e trattare la dengue
Rafforzamento dei sistemi sanitari per gestire efficacemente i casi di dengue durante le epidemie

In conclusione
El Niño rappresenta una sfida significativa per il controllo della dengue in America Latina. Comprendere l’impatto di questo fenomeno climatico e adattare le strategie di prevenzione e risposta è essenziale per ridurre il carico della malattia in futuro.
In America Latina, El Niño sta avendo un impatto significativo sulla diffusione della dengue. Le ondate di calore e le temperature medie più elevate con una umidità sempre più elevata creano condizioni più favorevoli per la crescita delle zanzare, lo sviluppo più rapido delle popolazioni di zanzare infette, la virulentazione e la crescita molto più veloce dei virus durante il cicli nelle zanzare.
El Niño influenza la distribuzione delle piogge e la disponibilità di acqua, che aumenta il rischio di epidemie di dengue. Le piogge più intense possono creare condizioni più favorevoli per la crescita delle zanzare e la diffusione del virus.
El Niño influisce anche la diffusione di altre malattie tropicali come Zika e chikungunya, che sono trasmesse dalle stesse zanzare che trasmettono la dengue.
Per contrastare l’effetto di El Niño sulla diffusione della dengue, è necessario implementare strategie di controllo e la sorveglianza epidemiologica, la prevenzione e la gestione dei casi, nonché la lotta contro la zanzara Aedes aegypti attraverso la riduzione della sua popolazione e la prevenzione della sua diffusione.

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Come scegliere la zanzariera

Se viaggi in paesi o territori dove le zanzare costituiscono un rischio per la tua salute perché possono essere infette e trasmettere malattie infettive come la Dengue, la Chikungunya, la Malaria ed altre malattie batteriche o virali, ricorda di utilizzare sul tuo letto una zanzariera, per proteggerti dalle punture di questi insetti. Le zanzare sono considerate vettori di malattia, ossia mezzo di trasmissione di malattie infettive anche pericolose. Dopo anni di esperienza di vita e di lavoro in aree a rischio ti consiglio di utilizzare una “zanzariera”, meglio se trattata con sostanze insetticide.

Ma per saperne di più e capire come sceglierla continua a leggere……

Come scegliere la zanzariera Leggi tutto »

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