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Alert

MALARIA IN MADAGASCAR 2024

MALARIA  aggiornamento febbraio 2024

La malaria è da sempre endemica in tutto il Madagascar e l’intera popolazione è considerata a rischio di contrarre la malattia.  Il rischio presente in tutte le zone del paese, incluse le aree urbane, a tutte le altitudini e durante tutto l’anno. Tuttavia, il rischio è maggiore lungo le coste. Le città e le grandi città presentano un rischio di infezione talvolta uguale se non maggiore alle zone periferiche e selvagge.
I bambini e le donne incinte sono i gruppi più colpiti. In termini di stagionalità, il periodo di massima diffusione delle zanzare, e quindi di maggiore rischio di contrarre la malaria, è durante l’estate australe, che va da ottobre a marzo, quando il clima è caldo e umido.  Per quanto riguarda le specifiche aree geografiche, la parte nord e le coste dell’isola sono le aree maggiormente interessate alla diffusione di zanzare Anopheles. Al contrario, gli altopiani, che rappresentano più di metà del territorio, sono meno colpiti dalla malaria. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni, come l’isola di Nosy Be, dove il rischio di malaria è considerato basso ma comunque esistente.
I casi di malaria sono diminuiti nel paese dal 2020, dopo l’aumento di attività di prevenzione e controllo della malaria, come la distribuzione di zanzariere trattate con insetticidi da letto e la nebulizzazione intradomiciliare per proteggere le abitazioni, ma i cambiamenti climatici continuano a cambiare l’ambiente rendendo favorevole l’aumento delle zanzare.
Consigliamo la profilassi antimalarica per i viaggiatori che si recano in Madagascar, con farmaci efficaci, non resistenti e con pochi effetti collaterali.
L’innalzamento delle temperature e dell’umidità e il tempo particolarmente piovoso, tipico degli ultimi cambiamenti climatici, ha creato le condizioni ambientali per un aumento della diffusione di diversi tipi di zanzare (Aedes e Anopheles), con il propagarsi di malattie di origine virale e parassitario. Anche negli altopiani del Madagascar si è verificato un aumento di casi di malaria, anche mortali, in aree del paese ad altitudine superiore ai 2000 metri. Il fenomeno è già presente da qualche anno. Ciò conferma la necessità di una informazione corretta ed aggiornata sulle reali situazioni epidemiologiche sul paese, al fine di attuare il miglior protocollo preventivo e la profilassi più adeguata. Diversi casi denunciati anche nelle aree del nord e nelle isole, compresa Nosy Be.

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DENGUE IN MADAGASCAR

Dicembre 2023- Gennaio 2024  AUMENTANO I CASI DI DENGUE ANCHE IN MADAGASCAR

 

ambiente favorevole alla AEDES aegypti vicino alla costa
ambiente favorevole alla AEDES aegypti                        vicino alla costa

 

Dopo una prolungata  siccità che ha colpito molte parti della “grande isola” durante la prima e la seconda parte dell’anno 2023, nell’ultimo trimestre 2023 e durante il mese di gennaio 2024 si è assistito al periodo di massima diffusione delle zanzare Aedes aegypti, il vettore delle arbovirosi presenti in Madagascar ed in particolare della febbre virale da Dengue. Questo è il periodo di maggiore rischio di contrarre la dengue sull’isola. E’ proprio durante l’estate australe, che va da ottobre a marzo, con il clima sempre più caldo, umido e piovoso, che aumentano le malattie a trasmissione da insetti.
Per quanto riguarda le specifiche aree geografiche… CLICCA QUI PER PROSEGUIRE

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Dengue: dichiarato a Rio de Janeiro lo stato di emergenza

Nel solo mese di Gennaio i casi hanno superato i 10.000, quasi quanto la metà dell’intero anno precedente. La diffusione e la gravità della situazione hanno spinto le autorità locali a dichiarare lo stato di emergenza, anche in vista dell’approssimarsi del carnevale che radunerà in piazza e nelle strade milioni di persone.  Ai viaggiatori diretti in zone a rischio è raccomandato il vaccino e grande attenzione a evitare le punture di zanzara. Approfondimenti sulla Dengue qui.

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Brasile – Dengue: la situazione si aggrava

agg. al 3 febbraio 2024

 

L’epidemia di “febbre virale da Dengue in Brasile” si aggrava nel mese di gennaio 2024. I casi sono cresciuti nelle prime 3 settimane del 2024 di oltre 500% rispetto allo stesso mese del 2023. Nello stato brasiliano di Rio de Janeiro il numero dei casi certi è aumentato del 587% nelle prime 3 settimane di gennaio. I casi denunciati sono oltre 10.000; i casi presunti sono 10 volte superiori. Gli ospedali e le cliniche private a Rio de Janeiro e nello Stato hanno registrato un aumento di casi medio del 778 %. I dati provengono dal ministero della Salute.

Come all’epoca del Covid-19 le autorità sanitarie stanno pensando di convertire alcune strutture sanitaria esclusivamente alla gestione del problema della febbre virale di Dengue per aumentare la capacità di assistenza per i casi gravi ed avanzati della malattia. Siamo in una reale situazione di emergenza.

Un altro pilastro della strategia……………..continua  a leggere qui

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Dengue in Costarica

Dengue, Costarica– 2 febbraio 2024 . Il Ministero della Sanità del Costarica ha segnalato 1500 nuovi casi di Dengue confermati con i dati di laboratorio. Nel corso del 2023 sono stati segnalati 24.914 casi di Dengue ufficiali, mostrando un aumento significativo rispetto ai 7.485 casi denunciati nel 2022. Il numero dei ricoveri ospedalieri per  Dengue nei primi 10 mesi dell’anno è raddoppiato a livello nazionale rispetto all’anno precedente.
Questo aumento elevato indica un’attività significativa della malattia virale in tutto il paese paese. Le zone più colpite dalla Dengue in Costa Rica includono la costa caraibica in particolare le regioni di Siquirres, Talamanca, Guacimo e Pococi, Sarapiqu).
L’Organizzazione Panamericana della Sanità (OPS) ha recentemente pubblicato varie valutazioni del rischio di infezione, in cui afferma che la Dengue è endemica nella maggior parte dei paesi del Sud America, dell’America Centrale e dei Caraibi. Nel 2023, le Americhe hanno registrato un aumento dei casi di dengue del 57% rispetto al 2022.

Per tutte le informazioni sulla Dengue, leggi qui

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La Dengue in Europa

La Dengue in Europa non è ancora considerata endemica.

La maggior parte dei casi denunciati sono legati ai viaggi.

I casi autoctoni, da trasmissione locale, attraverso la puntura della zanzara Aedes albopictus, si manifestano nei paesi dell’area mediterranea. Dal 2010, sono stati segnalati casi autoctoni in diversi paesi dell’area mediterranea con un aumento in particolare nel 2023. Tra questi paesi, la Croazia, la Francia, Israele, l’Italia,….

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Maldive – Scheda Paese – Alert, epidemie, malattie

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Alert gennaio 2024

 

Casi di DENGUE in crescita

La malattia virale da Dengue è un problema diffuso nella maggior parte dei paesi della fasci tropicale, equatoria, e non solo. I paesi asiatici sono praticamenti tutti coinvolti. Nelle MALDIVE la malattia virale da Dengue è endemica in molte delle isole e degli atolli. 
Nel 2023 la dengue si è diffusa in modo esponenziale. Oltre 500 casi segnalati all’inizio dell’anno in significativo aumento fino alla fine del 2023 con oltre 4000 casi segnalati e nessun decesso.
L’epidemia è aumentata con la presenza della zanzara vettrice, Ades Aegypti che si è diffusa nelle isole e negli atolli. Il Centre for Community Health and Disease Control (CCHDC), conduce periodicamente operazioni di disinfestazione volta ad eliminare i siti di riproduzione delle zanzare. Ma queste zanzare continuano a riprodursi nella maggior parte delle isole. I casi sono stati segnalati a Male e nelle isole circostanti. Frequenti le pozze d’acqua stagnante, habitat ideale per lo sviluppo delle larve.

Casi di Chikungunja e di Zika
Nel 2023 oltre alla dengue sono stati segnalati casi di virus Chikungunja e di Zika virus, virosi trasmesse dalla stessa zanzara.

Casi di malaria

Nessuna caso di malaria è stato denunciato e la malattia è stata eradicata da diversi anni.

 

 

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COVID-19 nel mondo. Aggiornamenti e comportamenti in viaggio

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Aggiornamento COVID-19 per chi viaggia

 

 

COME E’ CAMBIATO IL COVID-19 NEL MONDO
Il virus SARS-CoV continua a circolare nella maggior parte dei paesi del mondo. Le campagne di vaccinazioni effettuate in ogni singolo paese dal 2021 fino ad oggi, e le ripetute infezioni da COVID-19, anche asintomatiche, a cui tutti gli individui sono stati sottoposti, hanno elevato le difese e le risposte immunitarie, realizzando un sistema difensivo in grado di arginare e neutralizzare in modo adeguato ogni prossimo attacco e modulare le risposte linfocitarie alla presenza del virus.
Il virus continua a mutare e le varianti di SARSCoV-2 derivano dalle continue mutazioni del genoma a cui il virus, nelle varie parti del monto è soggetto. Il continuo evolversi della risposta immunologica, e quindi protettiva nei riguerdi delle popolazioni, deriva dall’infezione del virus che diffonde nelle persone, ed anche dall’azione combinata dei vaccini, potenti stimolanti della risposta immune.
I soggetti deboli, i portatori di malattie croniche, gli anziani è bene che seguitino ad effettuare, nei periodi giusti, i richiami con i vaccini aggiornati. Anche se i richiami stagionali nei confronti del Covid-19 sono indicati a tutti.  
Le indicazioni e le regole disposte dai diversi paesi del mondo nei confronti della pandemia COVID-19 escludono oramai qualsiasi restrizione, e quindi si viaggia senza più alcun problema. 

 

COVID-19 E VIAGGI. LE REGOLE NEI SINGOLI PAESI
Per una informazione aggiornata sulle richieste delle pratiche da effettuare per entrare nel paese meta del viaggio, riguardante tutte le malattie presenti:
1) consulta il sito dell’ambasciata del paese dove ti devi recare
oppure
2) clicca qui per entrare nel sito viaggiare sicuri (ministero esteri italiano)
(entra nella lista dei paesi del mondo; cerca e clicca il paese di tuo interesse; cerca il tasto con campanella in cerchio rosso; clicca e trova gli aggiornamenti del paese riguardanti il Covid-19)

VACCINAZIONI ANTICOVID

Come sopra affermato il consiglio è sempre quello di effettuare le vaccinazioni. Terminato il primo ciclo vaccinale,è opportuno, soprattutto per le categorie considerate a rischio seguire le indicazioni dei nuovi richiami, stagionali, che aggiornano i vaccini con i nuovi antigeni presenti nelle recenti mutazioni.

PRATICHE COMPORTAMENTALI
Comunque, durante un viaggio, per diminuire il rischio di infettarsi, in particolare per gli ultra settantenni, le persone fragili per i portatori di malattie croniche, e per chi non ha ancora effettuato le vaccinazioni contro il covid,
è sempre buona pratica

  • Indossa la mascherina durante il viaggio aereo, ed in ambienti chiusi ed affollati.
  • Evita l’affollamento e gli ambienti chiusi con scarsa ventilazione. In questi casi indossa le mascherine.
  • Lavati di tanto di tanto in tanto le mani con acqua e sapone. Utilizza le soluzioni idroalcoliche con parsimonia per il rischio di alterare i biofilm batterici della pelle. Usali dopo un rischio reale di contatto con il virus.
  • Fai attenzione a ventilare gli ambienti chiusi di stanze d’albergo o residenze;
  • Starnutisci e tossisci in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.
  • Evita l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva.
  • Non toccare occhi, naso e bocca con le mani.
  • Pulire le superfici con acqua e sapone o comuni detergenti neutri per rimuovere lo sporco e poi disinfettarle con soluzioni a base di ipoclorito di sodio (candeggina/varechina) o alcol adeguatamente diluite.
  • Non assumere farmaci antivirali e antibiotici, se non prescritti dal medico.

Tutte queste pratiche. adottate durante il viaggio, comunque sono utili per evitare di contagiarti con microrganismi causa di una serie di malattie.

 

 

 

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La Dengue in Africa nel 2023

 L’Africa è tra i continenti più colpiti dalle malattie a trasmissione da zanzare. Aedes aegypti e Aedes albopictus costituiscono il vettore di trasmissione principale. Tra le arbovirosi più diffuse la Dengue, la Febbre gialla, la Chikungunya, quella da virus O’nyong nyong, la febbre della Valle del Rift e quella da virus Zika.

Nel 2023, nei paesi africani sono stati denunciati da OMS 171.991 casi di Dengue e 753 decessi. Dati ufficiali. La presenza della malattia è molto maggiore.

I casi di Dengue autoctona e la presenza della malattia nei viaggiatori internazionali è stata riscontrata in più di 30 paesi del continente africano.

Sono state segnalate epidemie importanti in 15 dei 47 paesi africani tra cui Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Ciad,  …………..

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SVIZZERA: nel 2023 confermati 261 casi di dengue al rientro dai viaggi.

ZURIGO 10 GENNAIO 2024:  Casi di Dengue decuplicati nel 2023 rispetto all’anno precedente.

In Svizzera aumentano i casi di febbre virale da dengue diagnosticati dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Negli ultimi due anni i casi sono addirittura decuplicati, passando da 26 a 261. Una maggiore attenzione alla malattia? Un aumento dei viaggi in aree endemiche dopo la pausa del Covid? Nel paese i casi sono stati tutti da importazione. Ossia trasmessi dalle zanzare infette durante viaggi all’estero. Al contrario di altri paesi europei come l’Italia, la Francia, la Spagna, dove sono presenti decine di casi autoctoni della malattia, la zanzara Aedes (tigre,) seppur presente in diverse vallate svizzere, ….  per saperne di più CLICCA QUI

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Capoverde, dichiarato dall’OMS paese “malaria-free”

E’ il terzo paese africano, dopo Mauritius e Algeria, a raggiungere questo risultato, frutto di decenni di lotta al vettore e campagne informative alla popolazione e ottenuto dimostrando l’interruzione della catena di trasmissione locale dell’infezione  almeno negli ultimi 3 anni consecutivi,  associata alla capacità di prevenire la ripresa dei contagi.

Capo Verde è quindi un paese “malaria-free”.
L’Africa resta comunque il paese più colpito dall’infezione malarica, raggiungendo il 95% dei casi di tutto il mondo.

Per saperne di più sulla malaria e su come prevenire l’infezione, leggi i nostri approfondimenti.

 

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Encefalite Equina Occidentale (WWE) in Argentina

20 dicembre 2023, caso di WEE in Argentina dopo 20 anni di assenza nell’uomo.

Western equine encephalitis virus - WikipediaDopo 20 anni si riaffaccia in Argentina la Encefalite Equina Occidentale, (WWE- Western  Equine Encephalitis) durante i quali questa malattia dei cavalli, molto pericolosa sembrava scomparsa. Le autorità sanitarie argentine hanno denunciato il primo caso umano, confermato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). il paziente è un lavoratore rurale in un’area in cui erano stati precedentemente identificati equini risultati positivi all’infezione da WEE.
Gli ultimi casi umani in Argentina erano stati denunciati nel 1982/1983 e nel 1996.
La WEE è una rara malattia di natura virale trasmessa dalle zanzare che colpisce gli equini, gli uccelli, ed anche raramente gli esseri umani. In particolare, gli uccelli fungono da serbatoio, una volta infettati, e diventano la causa della trasmissione negli umani, che avviane tramite puntura di zanzara. Il virus può diffondere in altri territori o paesi lontani attraverso la migrazione di uccelli infetti o il movimento di persone e animali portatori del virus.
Le persone a rischio sono coloro che vivono, lavorano o partecipano ad attività all’aperto in aree endemiche o dove si sono manifestati casi negli animali.

I focolai negli animali
In Argentina, tra il 25 novembre e il 27 dicembre 2023, sono stati identificati un totale di 1182 focolai di malattia WEE negli equini in 12 province del paese: Buenos Aires (n = 717), Santa Fe (n = 149), Córdoba ( n = 141), Entre Ríos (n = 69), Corrientes (n = 41), Chaco (n = 19), La Pampa (n = 18), Río Negro (n = 11), Formosa (n = 8), Santiago del Estero (n = 6), San Luis (n = 2) e Salta (n = 1).
Che cosa è la WE
La WEE è una malattia virale, acuta, rara, trasmessa dalle zanzare causata dal virus omonimo, che appartiene al genere Alphavirus della famiglia Togaviridae, a cui appartengono anche i virus EEE e VEE. I principali “ospiti serbatoio” dei virus EEE e WEE, come già detto, sono gli uccelli passeriformi. Negli esseri umani, il virus WEE può causare malattie che vanno da sintomi subclinici o moderati a forme gravi di meningite asettica ed encefalite fino alla morte.

Allerta epidemiologica nazionale per WEE dal 28 novembre 2023Vector-borne Eastern Equine Encephalitis and West Nile Virus Threaten Horses and Other Mammals, Including Humans | College of Veterinary Medicine at MSU
Il Ministero della Salute argentino ha attivato, il 28 novembre 2023, un’allerta epidemiologica a livello nazionale a causa del diffondersi di focolai di malattia negli equini e per rafforzare la sorveglianza epidemiologica di possibili casi umani.
Insetti vettori: le zanzare
La trasmissione del virus WEE avviene attraverso le punture di zanzare infette, che agiscono come vettori. Il vettore principale è Culex tarsalis; ma esistono più vettori che contribuiscono alla trasmissione, tra cui Aedes melanimon, Aedes dorsalis e Aedes campestris . Questi vettori, pungendo gli uccelli selvatici, mantengono la circolazione del virus e fungono da serbatoi primari del virus. L’uomo e gli equini fungono da serbatoi finali del virus, incapaci di trasmetterlo alle zanzare. Sono quindi gli uccelli l’origine della trasmissione e del mantenimento dei focolai attivi.

Diagnosi clinica e di laboratorio di WEE nell’uomo
La diagnosi di infezione da WEE difficile da eseguire clinicamente poiché i sintomi possono essere sfumati o non specifici per la malattia. La richiede conferma è di laboratorio. I metodi di laboratorio includono la ricerca diretta del virus mediante PCR (amplificazione dell’acido nucleico) o colture cellulari del virus oppure metodi sierologici volti a rilevare gli anticorpi prodotti contro il virus.

Sorveglianza
Nelle aree a rischio con epidemie attive segnalate negli animali, si raccomanda di rafforzare la sorveglianza con la ricerca attiva di casi umani per sindromi neurologiche compatibili senza altra diagnosi definita, tenendo conto del periodo di incubazione, dell’area geografica e delle condizioni ambientali.

Misure di prevenzione
Le azioni preventive consistono: (1) nella gestione dell’ambiente considerando l’ecologia e la biologia dei principali vettori del virus WEE; (2) il controllo vettoriale; (3) la vaccinazione degli equini; (4) le misure di protezione personale: Uso di indumenti che coprano gambe e braccia; utilizzo di repellenti idonei; utilizzo di zanzariere su porte e finestre; utilizzo di zanzariere trattate.

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